Anno LII • luglio-settembre 2017 • N. 3 Le nuove del Pais

Bollettino del decanato di livinallongo 32020 BL-I

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, NE/BL - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

Un mio collega, il parroco di Cesiomaggiore, ha sempre spunti molto originali sul La fede con bollettino della sua comunità. Gli ho chiesto il permesso di pubblicare l’ultimo articolo, dato che da noi, biciclette ne vediamo tante e di tutti i tipi! (dd) la pedalata assistita

lcuni mesi fa mi trovavo speranza nella nostra vita, ma della moltiplicazione dei pani Aall’esterno della Chiesa va “mantenuta” efficiente, non e dei pesci, Gesù c›è e con di Cesio e mentre mi guardo che lo Spirito Santo si “degra- la forza dello Spirito Santo si intorno noto una signora di di”, ma la nostra consapevo- fa in 4 per noi, ma chiede la una certa età che sale in bi- lezza di questo grande dono nostra collaborazione, anche cicletta verso il Comune (la purtroppo lo fa e il tutto si minima basta sia sincera, per salita è piuttosto ripida), nien- mantiene in forma se ce ne intervenire. te di particolare se non fosse prendiamo cura con la pre- per l’andatura: una pedalata ghiera e l’Eucaristia (non ci La terza: sulla bici è pos- rilassata, una postura serena sono altri sistemi!!!). sibile regolare l’aiuto che si e la tranquillità di salutare al vuole ricevere, più il moto- volo le persone in strada... ho La seconda: il motore re elettrico spinge e ci aiuta, pensato: “cavoli, che gamba... elettrico fornisce il suo aiuto meno fatica facciamo e più in che fiato, una signora super solo se spingiamo sui peda- fretta la batteria si scarica, per allenata”. Vedendo in seguito li, se smettiamo di pedalare, fortuna nella fede non è così; la bici ferma ho capito il truc- esso smette di spingere... è lo quando mi fido di Dio, della co: era una bici con la peda- stile di Gesù, sempre nuovo e potenza del suo Spirito, posso Il problema? Accendere il lata assistita, dotata cioè (per a volte “scomodo”, è la verità chiedere sempre il massimo di sistema... non ha senso ave- chi non lo sapesse) di una del proverbio “aiutati che il aiuto perché so che Lui non re la pedalata assistita e poi batteria che aziona un motori- ciel ti aiuta”, è l’insegnamento si esaurisce mai. usare la bici come se ne fos- no elettrico che aiuta quando se sprovvista, eppure, nella lo sforzo diventa eccessivo... vita di tante persone, di tanti Una bella trovata. ragazzi e giovani, di tante fa- In occasione della festa miglie il tasto per accendere di Pentecoste, (la festa in cui questo meraviglioso sistema è ricordiamo l’effusione dello stato un po’ accantonato, sal- Spirito Santo sugli apostoli 50 vo accorgersi nelle emergenze giorni dopo Pasqua e lo stesso di avere un bisogno dispera- dono fatto a ciascuno di noi to di un motore che spinge, nel Battesimo e confermato ma che purtroppo poco può nella Cresima) ho fatto alcune fare perché il sistema è sta- riflessioni in merito che ora to abbandonato da tempo... ripropongo e condivido con pedaliamo... magari poco (se chi legge. pregare e coltivare “seriamen- te” la fede sembra troppo fati- La prima: lo Spirito Santo coso), ma pedaliamo sempre è senza dubbio una riserva altrimenti... quando ci si fer- straordinaria di energia e di ma... tutto si ferma... 2 «Le nuove del Pais» Meno di così non si può...

libertà. Anche in parrocchia è insieme, genitori e figli, in fa- i figli perché, in caso contra- meglio approfittare di questo miglia. Non è detto che deb- rio, diventano inesorabilmen- periodo per eventuali propo- ba essere una cosa lunga e te pure formalità esteriori che ste o incontri. noiosa, ma se ci dichiariamo ci possiamo risparmiare: è il Per quanto riguarda il cate- credenti, non è possibile che minimo indispensabile per te- chismo, inizierà in questi gior- in una giornata non si senta il ner viva la fede, se ci credete. ni la preparazione dei ragazzi bisogno di trovare cinque mi- Per aiutarvi in questo com- alla Cresima che celebreremo nuti per dire al Signore qual- pito ho portato nella visita e uno chiedesse qual è il ad Arabba il 19 di novembre cosa che ci sta a cuore. Che alle famiglie un libretto con Speriodo della “normalità” per non sovrapporci sempre importanza ha Dio per noi se le preghiere tradizionali, ho della vita a Fodom, forse sa- alla commemorazione che si non lo pensiamo mai, se non preparato un altro libretto con remmo in difficoltà a trovare fa al sacrario di Pian di Salesei gli diciamo niente e ritenia- alcuni schemi di preghiera in una risposta perché alla fine l’ultima domenica di ottobre. mo che non valga neppure modo da variare per evitare i periodi normali sono due: Vi pregherei inoltre di te- una briciola del nostro tempo? l’abitudine: li potete trovare stagione turistica e stagione nere i ragazzi liberi da im- Inoltre i figli imparano Dio in chiesa. Sono stati pubblicati non turistica. Settembre è uno pegni il lunedì come gli altri dai genitori: se ci si rivolge a anche sul sito della parroc- dei momenti in cui questi pe- anni: concentreremo in que- lui ogni sera tutti insieme, al- chia www.parrocchiefodom. riodi si incrociano: inizia la sto giorno della settimana lora è grande e importante; se diocesi.it e continuerò a inse- scuola, qualcuno approfitta tutte le attività di cui daremo non lo si fa, Dio per loro sarà rirvi periodicamente qualche per alcuni giorni di vacanza, notizia volta per volta alle fa- niente, nonostante battesimi, altro suggerimento. si provvede a qualche ristrut- miglie. comunioni e tutto quello che Questo è il catechismo turazione. Complessivamente Per ultimo, sottolineo di volete. Dico di più: questa do- che vale di più e se non c’è, sembra che ci sia un po’ di nuovo l’importanza fonda- vrebbe essere la condizione è come costruire senza fon- più tempo e un po’ più di mentale della preghiera fatta per chiedere i sacramenti per damenta.

Don Graziano Dalla Caneva nuovo Vicario generale

Ecco la lettera con cui il direttore dell’Ufficio diocesa- Chiesa «il cui futuro è nel Vescovo di Belluno-Feltre no di pastorale della scuola. Vangelo», come prospettano Renato Marangoni comunica Il mio grazie più frater- gli orientamenti pastorali per la nomina del nuovo Vicario no da don Luigi - la cui vi- il prossimo anno 2017-2018. generale della diocesi, don cinanza di spirito, di cura A don Graziano giunga Graziano Dalla Caneva: pastorale, di illuminata un caloroso incoraggiamen- collaborazione nella guida to: posso assicurare che cer- Al presbiterio diocesano tamente proviene da quanti della diocesi ho ricevuto Don Graziano Dalla Caneva al Consiglio pastorale diocesano ininterrottamente - ora si hanno risposto alla consul- al diaconato permanente estende alla disponibilità tazione avvenuta. Le signi- che sia facilitata la possibilità Carissimi presbiteri disarmata e stupita con cui ficative attese che ho colto di comunicazione e sia favo- e diaconi, don Graziano ha corrispo- nei suggerimenti ricevuti rito lo stile di fraternità. Nei carissimi consiglieri, sto al mio pressante invito. fanno pensare che lo stesso prossimi giorni sarà possibi- Ma questo stesso grazie lo incoraggiamento sia condi- le precisare tempi e modalità in continuità con la lettera partecipo a presbiteri, dia- viso in diocesi. I tratti di pa- del «passaggio di testimone». inviata il 13 giugno scorso, coni e laici che in risposta storalità, di relazionalità, di Un momento importante dove esprimevo gratitudine alla mia richiesta di consul- ponderatezza e di capacità sarà l’Assemblea diocesana a don Luigi Del Favero per il tazione hanno rasserenato collaborativa a tutti i livel- programmata per domenica servizio svolto come Vicario questa mia scelta e l’hanno li con cui ci si immagina la 8 ottobre, al pomeriggio. generale, intendo ora comu- impreziosita di suggerimen- figura del Vicario generale Sono certo che questo nicare con questo ulteriore ti e indicazioni di sorpren- tracciano anche un percorso momento è sorretto dalla scritto la scelta che ho matu- dente sensibilità umana e di servizio e di ministerialità preghiera del Presbiterio e rato di affidare tale delicato pastorale. Quanto ricevuto per tutti. di tutte le comunità parroc- servizio a d. Graziano Dalla non potrà non trasfondersi Ho proposto a don Gra- chiali. Caneva, attualmente parroco e arricchire il cammino che ziano di scegliere come do- Belluno,17 agosto 2017 di San Gregorio nelle Alpi e stiamo condividendo come micilio il vescovado in modo + Renato, vescovo «Le nuove del Pais» 3

Orientamenti pastorali 2017-2018 Nel Vangelo il nostro futuro

e ci spingiamo oltre, pos- Ssiamo richiamare tre parole che stanno ritornando conti- nuamente nei nostri ambienti ed esprimono, da una parte, alcune fatiche e, dall’altra, al- modo sinodale, un appro- cune aspettative. fondimento della Evangelii Innanzitutto la parola “co- gaudium, per trarre da essa munità” perché richiama ciò criteri pratici e per attuare le che ci sta a cuore e che ci sue disposizioni». impegna tutti: pensiamo alle nostre parrocchie… II. Il cammino continua Poi la parola “futuro” che nell’anno pastorale 2017- racchiude parecchie inquietu- 2018: Nel Vangelo il nostro dini, ma anche alcuni appelli futuro e delle sfide. Ora il cammino della no- Infine la parola “Vangelo” stra Chiesa di Belluno-Feltre perché dice il dono più gran- continua: un nuovo anno de che le nostre comunità sen- pastorale segna un’ulteriore tono di avere, ma dice anche tappa. Giorno dopo giorno anche un futuro a cui affidarci. nelle nostre comunità parroc- Ecco perché il motivo di fon- chiali siamo chiamati a fare do che accompagnerà l’anno dei passi in avanti, concreti pastorale è raccolto in questa e condivisibili. Sarà possibile espressione: Nel Vangelo il se guardiamo al nostro futuro nostro futuro. attraverso il Vangelo. Anzi le nostre comunità sono chia- I. La consegna di Papa mate a scoprire che è “nel Francesco alle Chiese in Vangelo il nostro futuro”. Italia: Evangelii gaudium In esso c’è una novità non Nello scorso anno pastora- mai esaurita a cui attingere e le l’intonazione di fondo che in cui radicarsi. Con la parola ha ispirato il cammino delle “Vangelo” intendiamo il vissu- nostre comunità – Nella gioia to reale di Gesù, fatto di tanti del Vangelo – proveniva dalla incontri con le persone, di re- consegna di Papa Francesco lazioni che ne sono scaturite, alla Chiesa italiana durante il V di attese suscitate, di parole Convegno ecclesiale nazionale comunicate, di pasti condivisi, La strada nel bosco celebrato a Firenze nel 2015: di scelte e gesti d’amore che Un pensiero per la nostra vita e per quella dei nostri cari «Puntate all’essenziale, al culminano nella sua Pasqua che ci accompagni nelle ricorrenze di inizio novembre kerygma. Non c’è nulla di più quando egli si affida al Padre solido, profondo e sicuro di e ci fa dono del suo Spirito, Due persone, smarrite nel bosco, si trovano a percorrere lo stesso questo annuncio. Ma sia tutto con la promessa di rimanere sentiero, l’unico che c’è e non sanno dove porta. Intanto cala la il popolo di Dio ad annunciare sempre con noi. sera e viene la notte. Ma uno riconosce da un segno che porta a il Vangelo, popolo e pastori, Tutto questo diventa anche casa: tra poco siederà attorno al fuoco con i suoi. intendo. Ho espresso questa uno stile di vita con cui abitare La vita è uguale per tutti: ma uno sa solo che alla fine morirà; mia preoccupazione pastora- questo tempo, appassionarsi a l’altro invece sta andando verso l’incontro desiderato. Quanto le nella esortazione apostoli- questo nostro territorio, diven- diverse possono essere due cose uguali! ca Evangelii gaudium (cfr nn. tare storia insieme, aprirsi ad 111-134). un confronto stimolante con A tutta la Chiesa italiana le nuove generazioni. raccomando ciò che ho indi- Le nostre comunità parroc- cato in quella Esortazione […] chiali sono in cammino per Sebbene non tocchi a me riscoprire che Il Vangelo è una dire come realizzare oggi promessa di futuro per tutti. questo sogno, permettetemi Seppure si percepiscano pic- solo di lasciarvi un’indicazio- cole e bisognose, le nostre co- ne per i prossimi anni: in ogni munità sono custodi di questa comunità, in ogni parrocchia “promessa”, se ne fanno porta- e istituzione, in ogni Diocesi trici e si collocano “in uscita” e circoscrizione, in ogni re- per donarla e condividerla. gione, cercate di avviare, in Il Vescovo Renato 4 «Le nuove del Pais»

“Da 50 agn l mio paster l é l Signour” 50 agn de vita miscionaria che suor Agnese Grones “Ioscia” l’à passé per la maiou pert n Pakistan

asciuda a Sán Jan da Fo- fé laour umoi, i autri i à nveze Ndom ntel 1942 nte na fa- i posti meio. Cialon che i tosac meia de set fradiei, suor Agne- cristiagn feje almánco le eleme- se Grones la recorda sto ann natari, po se ciala se valgugn i 50 agn de vita miscionaria i à l muot o le capazité per jì che l’à passé ntel ordine de navánt. le “Figlie di S. Paolo” nánter l Canada e l Pakistan. Chel élo l raport nánter le doi religion? Suor Agnese, come se se sen- Se vif polito auna, ence l telo davò 50 agn de miscion? fato che a Karachi son ntamez Me sente contenta. L Si- a lori l dëida segur l vive auna. gnour el m’à dagnára daidé, l L é mefo debujen de sté atenti é dagnára sté al zentro de mia a le manifestazion estremiste: vita, de mio pensier e de dut Suor Agnese nte na scola coi libri per i tosac. da n ann i à metù n valgune chël che è fat. bariere ai confins de la zona desgrazie, ma ntei ultimi cinch tourna le manon n Italia per la pedonal per poura dei atacchi. Co pa sta dezijion de jì co le agn la situazion l’é deventada profescion perpetua. Cánche suzede velch i jovegn “Figlie di S. Paolo”? plu difizile. No podon plu se i và per strada, i spaca su dut: Sa Fodom no n eva tánc de muove coche volon a gauja de De ci ve cruzieiso come mu- auti e boteighe; n disastro: i contac co le muneghe, ma mia le restrizion del governo e l neghe? sbara daperdut e i buta bombe sorela l’eva piada via davánt de pericol del terorismo. Ades on 4 comunité con 3-4 lacrimogene. mi. Sonve juda doi viadesc ai muneghe nte vigniuna. Un dei esercizi spirituai a Alba (CN), Nte ci zité seiso ades? gragn laour, auna a chël de la Per sté al segur ci fosselo da fè? ma no me sentive clamada dal Davántvia a Karachi, po a formazion de base de nuove Se afidé al Signour l’é l’unica. Signour. Ntel ultimo l preve l Lahori, ulache è mparé l len- religiose, l é chël de daidé chi m’ava dit che da chël che l gaz, e po dagnára nánter ste che à debujen e chël de dé fora Ci ricordi eiso de Fodom e ci vedëva sonve clamada dal Si- doi zité. Ades come ades son nuosc libri. Chëst l é n modo élo mudé nte sti agn? gnour, ma no volëve me rende a Karachi. per se sostegnì e per chëst jon È tánc de biei ricordi, me cont e cialáve de sciampé. L nte le scole a fè cugnësce le recorde dut! È bù fin ai 21 agn, m’à fat dezide alora l dì stës Ades, davò 37 agn, la comu- publicazion de le Paoline. agn biei, liberi e senza pensier. se jì o mánco navánt. L é sté nité de le muneghe la s’avarà Sonve dagnára defora, se jiva na dezijion coscì, ma no m’è slargé... Élo gran diferenze ntel modo samont coi amisc e la domënia mei pentì, ánzi apëna che è bù Le no n é trope, na ventina. de vive nánter cristiagn e jive dal Baiol a fè la cameriera. l visto son delongo partida per L é zirca 50 agn che le mune- mussulmagn? Eve ence l morosc de chi agn. el Canada. ghe i é n Pakistan, ma ntánt Sci, souradut nte le zité. I Ades chël che plu me dà on dagnára debujen de mané cristiagn i vif da pourëc, nte le dolour l é vedei che la jent la Co’ v’eiso ciapé n Canada? le jovene a studié foravia (Fi- berce, i autri ntei palac. Come no và plu nte gliejia, che i jo- Me mparëva de no avei nia lippine, Kenia) materie come laour i cristiagn i và per la ma- vegn no n à plu debujen del da fè. Pensáve daspës che son- teologia e spiritualité, po co le iou pert a neté su le strade e a Signour. Degugn se marida plu, ve deventada munega per fè i no sent sto debujen e chëst na vita de miscion, no na vita l dà da pensé se no siebe da coscì saurida. Spo è damané de fè miscion ence chilò. Po ogni ester spostada nzanò de auter. viade che tourne, cugnësce da- Nánter le proposte l eva l’Au- gnára mánco jent. stralia e l’Inghilterra e nlouta no n é sté difizile dezide per Ci élo de mportánte nte na el Pakistan. vita miscionaria? Te desmentié de ti stës e N paisc no saurì per chi agn... azeté de se mëte ite nte na cul- Sci, l eva l 1980, agn no sau- tura che l’é desferenta da la ris per chi paisc. I miei supe- nosta, de vedei ntei autri l bel riori i me dijëva che sonve tánt e l bon che i à. En Pakistan, per sensibile e che i dubitáva che dì, l é jent tánt ospital ma che podësse ie la fè nte n tel paisc. stenta a te dì n “grazie”. Basta Contra chël che i pensáva, è capì coche i é e po te te use, resistì 37 agn e son ncora ilò. ma no l é dagnára saurì. De chi agn l eva plu miseria de (Pert de l’intervista de Giulia ades, ma no n eva l problem Tasser – La Usc 18 de agost 2017. del terorismo, come muneghe Traduzion per Fodom: sonve plu libere. No n è mei bù Dute le nuove muneghe de la miscion pakistana de Suor Agnese. Lorenzo Vallazza) «Le nuove del Pais» 5 Vita della comunità [email protected]

Domenica 11 giugno sempre così facile e spontaneo SS. Trinità mettersi in relazione con gli al- Di mese in mese tri. Ora si apre la stagione estiva La vera festa nasce e incontreremo molte persone dalla gioia Ogni settimana dal foglietto parrocchiale i nostri Don che non avremo neppure la possibilità di salutare perché Cari parrocchiani, Dario e Suore Discepole del Vangelo ci rivolgono un non le conosciamo, perché – La settimana entrante ci breve pensiero legato al tempo che stiamo vivendo. anche se ci provassimo – ci prepara alla festa del Corpus guarderebbero con l’aria di chi Domini oggetto, in questo pe- dice: “Cosa vuole questo?!”. riodo, di molte discussioni per Io mi sento a disagio quan- i motivi che sapete. Vorrei por- do devo passare indifferente tare la vostra attenzione alla di fronte a qualcuno. Noi sap- sostanza delle cose in modo da piamo che Dio vuol bene a non correre il rischio di fermar- ciascuno: a me, a te, a chi vedi ci alla superficie della realtà. per la prima volta, nessuno Siamo abituati alle feste escluso, e allora non dovrebbe “comandate”, scritte sul calen- essere possibile l’indifferenza. dario o nelle speciali circostan- Però, non salutare (perché ze della vita di qualcuno: vedi la consuetudine ci porta ad agi- le domeniche, Natale, Pasqua, re così) non vuol dire necessa- la prima Comunione ecc… Ci riamente essere indifferenti. Po- sono, quindi si fa festa. Ma non tremo augurare con un pensiero dovrebbe funzionare così per- che gli vada bene la giornata, di ché l’esigenza di far festa do- non farsi male con la bici o la vrebbe partire da una gioia del moto e anche di avere riguardo cuore così grande che si sente Gli Schützen insieme a Padre Giuseppe Detomaso per una foto ricordo, nella Solennità del Corpus Domini. di chi viaggia sulla stessa strada la necessità di esternarla e di (sempre col pensiero!). viverla con gli altri trovandosi scelto per dar sfogo alla loro ni per questo lavoro abbastan- Questi desideri per gli altri, insieme con particolari manife- gioia per il dono della pre- za impegnativo. Quest’anno anche non espressi, sono vere stazioni e con una mensa più senza vera di Gesù nel pane non c’è stata una gran risposta preghiere e funzionano più di ricca e speciale. Ed è proprio e nel vino trasformato dallo all’invito, per cui chi era pre- quel che crediamo, anche diret- per questo che le nostre feste Spirito. Questo si verifica in sente ha dovuto sobbarcarsi tamente per noi stessi perché si sono svuotate. La domenica, ogni Messa e siamo invitati il peso di tutto il lavoro. Sarà creano uno stato d’animo diver- giorno del Risorto, serve spes- particolarmente la domenica, certamente una coincidenza, so nei confronti degli altri. (dd) so per il lavoro che non può ma c’è ancora dentro di noi ma spero che non diminuisca essere fatto durante gli altri per questo una gioia tale da la disponibilità per questi e altri Domenica 2 luglio giorni. Altre ricorrenze sono un sentire il bisogno di manife- servizi nella nostra comunità, pretesto per riunire le famiglie, Uno sguardo verso… starla agli altri? (dd) tenendo anche conto che chi l’Alto cosa certamente buona. di solito collabora non è che Il Corpus Domini è il gior- Domenica 18 giugno abbia l’esclusiva del servizio e no che i cristiani avevano Corpus Domini lo voglia difendere con i denti! “Insieme” è più facile Voglio dire che ci si può pro- e più veloce porre per condividere qualche lavoro: fatto insieme, sarà più Cari parrocchiani, leggero e più svelto. (dd) ci sono alcune persone nel- le nostre parrocchie che si de- Domenica 25 giugno Cari parrocchiani, dicano alle mansioni più sem- L’indifferenza, La nuova stagione estiva plici come quelle dell’ordine il peggiore dei mali che si è aperta, sta portando e della pulizia e di vari servizi nella nostra vallata i turisti che nelle nostre chiese parrocchia- cercano refrigerio e riposo, e li e frazionali, tutto senza che questo, per tutta la gente di Fo- il parroco debba chiedere o dom, è un tempo di impegno invitare. Un grande ringrazia- lavorativo. Desideriamo offrire mento per loro, così disponibili a chiunque viene in queste stu- e discrete, per la diligenza e la pende Dolomiti la possibilità di passione con cui si dedicano trascorrere giorni sereni. a questi impegni. Una volta Cari parrocchiani, Salutiamo coloro che già all’anno a Pieve e ad Arabba stavo facendo una riflessio- sono presenti e quelli che ver- si fa una pulizia straordinaria e 13 giugno: in processione verso Pian ne per conto mio e ho pensato ranno, con le parole del nostro di Salesei per celebrare la Santa si chiede la disponibilità di un che potevo condividerla anche vescovo Renato: Messa in onore di Sant’Antonio. maggior numero di parrocchia- voi. Sappiamo tutti che non è “Siamo contenti di condi- 6 «Le nuove del Pais»

videre il dono straordinario di queste montagne con quanti Anziani e Volontari in festa ai Piani di Pezzé cercano momenti e spazi di ri- carica fisica ed interiore, con Sabato 8 luglio si è tenuta l’annuale giornata di festa promossa e organizzata dal dr Demattia che ha quanti sentono il bisogno di scelto come location per questa edizione la località “Piani di Pezzè” ameno pianoro ai piedi del Civetta. momenti di condivisione e di Numerosi gli anziani della casa di riposo VSG, accompagnati da altrettanto numerosi volontari, che li relazioni più serene e profonde. hanno seguiti ed accompagnati per l’intera giornata. Grazie al “dr Piere” da parte di tutto il gruppo! Il nostro saluto è anche il de- siderio di un’amicizia che vor- remmo condividere. Sentiamo che tutti voi che ci raggiungete e ci incontrate in queste nostre terre siete portatori di un dono. Vi esprimiamo il nostro gra- zie. Vi invitiamo per uno sguar- do verso l’Alto, per il sussurro di una preghiera. La condivi- sione più bella che vorremmo con voi è la fraternità di cui Un momento della S. Messa celebrata presso il Rifugio Il nutrito gruppo di accompagnatori e volontari che ha parla il Vangelo e che Gesù ci “Grande Baita Civetta” dove poi si è tenuto anche il consentito la bella riuscita della giornata. ha consegnato come una gran- pranzo. de promessa per tutti e per un futuro migliore”. (sdv)

Domenica 16 luglio realtà, specialmente le perso- questa festa, l’immagine delle riempendola di bene e facen- ne delle quali scopriamo i lati case strette attorno alla chiesa. dola diventare un riassunto del C’è molta semente anche buoni solo dopo la morte! È Una vera comunità è fatta Vangelo. (dd) sul terreno buono! un po’ tardi, in verità, per noi di persone che amano stare e per loro e per la vita serena vicine, che si aiutano recipro- Domenica 6 agosto della comunità. camente e si sostengono. Momenti di “Tabor” per Alcuni mesi fa dal bollet- Preghiamo il nostro Pro- ricaricare le batterie tino parrocchiale vi invitavo tettore che ci aiuti a vince- a scrivere qualcosa di bello e re l’egoismo che ci disgrega di buono che vi era succes- allontanandoci gli uni dagli so nella rubrica “Il bicchiere altri. (dd) mezzo pieno”. Sarebbe un esercizio che ci aiuta a rad- Domenica 30 luglio drizzare i nostri pensieri nel Festa e gioia comunitaria senso di cui parlavo sopra, e aiuterebbe anche gli altri Cari parrocchiani, a scoprire qualcosa di simile Domenica scorsa abbiamo nella loro vita. Nel clima spi- festeggiato S. Giacomo e la no- rituale di Fodom ci sarebbero stra comunità. Il momento più meno “polveri sottili” e meno Cari parrocchiani, significativo, oltre la celebrazio- “anidride carbonica” che dan- ne della messa, è stato il ricor- Cari parrocchiani, Guardando l’immagine scel- neggiano il respiro. (dd) ta per il foglietto di questa do- do delle coppie di sposi che In questo tempo estivo menica, osservavo il seminatore celebravano i 25, 40 e 50 anni sono rientrati dalla loro mis- Domenica 23 luglio di matrimonio. A loro va la rico- sione i nostri paesani: P. Giu- (Gesù) che sparge la semente San Giacomo che arriva sulla strada dove di- noscenza e l’augurio di tutti noi, seppe Detomaso, sr Agnese e venta cibo per gli uccelli, sui Riscoprire la Comunità sia per il bene che si vogliono sr Domenica Grones. Il ritorna- sassi e tra le spine. Per quanto che per la famiglia che hanno re nella bella valle fodoma, da abbia guardato non sono riusci- cresciuto. Questo è il valore cri- parte delle sorelle Grones, ha to a vedere semente caduta su stiano vero e genuino che non suscitato in loro il desiderio di terreno buono con la possibi- dobbiamo mai dimenticare. esprimere ai paesani un grazie lità di portare molto frutto. Mi Sappiamo quanto impegno al Signore, per avere le loro chiedevo il perché e mi sono e quanta fatica comporta tutto radici in questa terra. risposto che è il nostro modo ciò. Davvero vi auguriamo ogni Ecco quanto ci condividono tipico di pensare che mette in bene e ci diamo appuntamento di quello che stanno vivendo: evidenza tutto quello che non ai prossimi anniversari. “Desideriamo comunicare va, che è fatto male, che non è Oltre agli sposi, c’era suor la nostra esperienza di questo buono, trascurando completa- Agnese Grones che festeggiava i tempo di vacanza: ogni volta mente le cose che funzionano 50 anni di professione religiosa, che torniamo alle origini sen- e il bene che viene fatto. Mi vissuti principalmente tra i po- tiamo il bisogno di ringraziare son fatto l’esame di coscienza e veri del Pakistan: un altro modo il Signore di essere nate e vissu- ho visto che ci sono parecchie di voler bene agli altri donando te in questo paese; nel silenzio cose da mettere a posto da par- Cari parrocchiani, loro la propria vita. Anche a lei e nella contemplazione delle te mia; ma fatevelo anche voi Oggi festeggiamo san Gia- la nostra riconoscenza. bellezze della natura si fa espe- questo esame perché fa bene como, patrono della nostra In un modo o nell’altro è rienza della presenza di Dio. ed aiuta a ridimensionare la comunità. Come simbolo di così che si dà senso alla vita Dopo questi momenti di «Le nuove del Pais» 7

Bec de Roces Davedino

16 Agosto: come da tradizione, la settimane dopo “Sánta Maria Maiou”, l’appuntamento è a Davedino per la Santa Messa e per un Ferragosto: Grande partecipazione alla Santa Messa ai Bec de Roces. momento di convivialità fra ospiti e frazionisti.

“Tabor” si torna alla missione chiederci perché viviamo (i no- perché non c’è la spina e allo- voluti tra i piedi, ma sappiate rinvigorite nell’anima e nel stri vecchi lo sapevano) e quali ra possono morire “tranquilla- che è morto!). corpo per praticare ciò che il sono le cose importanti della mente”! Si dirà che sono troppi Al riguardo mi sono chie- Signore ci ha comunicato.” nostra vita che non possono es- per salvarli tutti: cominciamo sto: perché si avvisa solo quan- Così le sorelle esprimono il sere trascurate: se ci fermiamo a prenderci la responsabilità do muore qualcuno? Non sa- loro legame alle proprie radici: un po’, solo un pochino, forse di salvarne qualcuno. Anche rebbe bello e giusto far sapere “O bela val, mio bel Fodom non sarà facile trovare subito nelle nostre parrocchie c’è ai paesani anche quando c’è de ti mei se desmentiaron”. una risposta sodisfacente, ma l’opportunità di farlo (vedi “In- una nascita che ci rallegra e È bello sentire l’amore per vale la pena insistere perché sieme si può”) senza neppure porta speranza alla nostra co- la propria terra nonostante la la festa sia “piena” e vera. (dd) complicarci troppo la vita. (dd) munità? lontananza dal proprio paese Per questo ho pensato di natale! (dd) Domenica 20 agosto Domenica 27 agosto proporre alle famiglie che lo E dove non c’è una Perché non far conoscere desiderano di avvisare al più “spina da staccare”? anche i “Lieti Eventi”? presto in modo da mettere sulla porta della chiesa un Cari parrocchiani, fiocco rosa o celeste (o due!) Qualche settimana fa, e un biglietto con scritto che Charlie, un bambino inglese “Ci è nato...” perché questa gravemente ammalato, oc- vita è un dono che non ri- cupava quotidianamente le guarda solo la famiglia, ma pagine dei giornali e la TV tutti noi. (dd) Le sorelle Suore Grones “Iosce”. per le problematiche che la sua vicenda comportava, nel Domenica 3 settembre Domenica 13 agosto dilemma di por fine alla sua Le cose veramente esistenza senza speranza o se importanti… fare ulteriori tentativi di cura Cari parrocchiani, in America o a Roma. Charlie In una comunità piccola Cari parrocchiani, è morto e assieme a lui tutte come la nostra ci si conosce Cari parrocchiani, Siamo nel bel mezzo delle le discussioni. tutti e in un certo senso la “c’è chi viene e c’è chi ferie estive e passiamo da una Penso che per una vita val- nostra vita fa parte della vita va...”. Settembre è tempo manifestazione e da una festa ga la pena fare tutto questo degli altri e viceversa. Ci sarà di partenze dei turisti che all’altra per noi e per rendere e anche di più, ma ora non un po’ di curiosità e magari an- in questi mesi hanno godu- più gradevole e interessante la posso fare a meno di pensa- che qualche pettegolezzo, ma to delle bellezze di questa permanenza dei nostri ospiti. re quanto sia grande la nostra alla fine credo che predomini terra e che tornano nelle Siamo stati anche risparmia- ipocrisia: per un bambino, giu- largamente la vicinanza, l’ami- loro città ed è tempo di ti dalle inclemenze del tempo stamente, si è disposti a fare cizia e un interesse sincero: ripartenza della quotidia- che ha colpito duramente non di tutto e a spendere, giusta- basti vedere la partecipazione nità. Ma è anche il perio- lontano dai nostri posti. mente, qualsiasi somma pur di ai funerali. do di chi da Fodom va a Per noi “Santa Maria Maiou” salvarlo, mentre si finge di non Per questo quando muo- studiare o lavorare fuori: è da sempre il momento più sapere che ci sono milioni di re qualcuno ci si affretta ad con un po’ di curiosità e solenne dell’estate: lo vivremo bambini che potrebbero essere avvisare i paesani esponendo voglia di nuove esperienze, con intensità, non solo con lo salvati senza ricorrere a cure le epigrafi in modo da dare ma forse anche con un po’ sguardo rivolto al passato che costose, ma con un pezzo di la possibilità di partecipare a di nostalgia e di timore per ci testimonia i valori e la fede pane e con qualche pastiglia questo avvenimento doloroso ciò che ancora non si co- di chi ci ha lasciato questi ri- da pochi euro. La loro vita non (che non capiti mai da noi, nosce. Questo settembre è cordi, ma riempiendo la festa pesa come quella di Charlie e i come a volte capita altrove, anche però tempo di nuovi e le manifestazioni con i nostri loro genitori non soffrono for- che si espongano le epigra- arrivi: famiglie giovani che valori e con la nostra fede. se come i suoi? Qui non c’è il fi “a tumulazione avvenuta”: aspettano un bimbo o che È una buona occasione per problema di “staccare la spina” è come dire: non vi abbiamo da poco hanno vissuto la 8 «Le nuove del Pais»

gioia di una nuova nascita; insegnanti e personale della scuola, provenienti da varie zone, che si preparano a prendere posto nelle scuo- le di quassù; residenti che hanno passato del tempo in baita e ritornano a valle; e c’è chi si aggiunge a noi porte agli studenti. È una per condividere la vita di scuola praticamente nuova, tutti i giorni qui a Fodom. moderna, attrezzata con tutti Da poco tempo è, infatti, gli ultimi ritrovati: dai banchi arrivata tra noi sorella Lucia, che si possono adattare alle una nuova presenza ad ar- misure di chi li usa, ai co- ricchire la nostra fraternità. lori degli ambienti, all’aula È un dono essere in quattro dove sono schierati nume- e siamo contente che anche rosi computer. Questa at- questa nuova sorella possa tenzione ai ragazzi è buon fare esperienza della vostra segno. Un grande grazie accoglienza, che in questi all’Amministrazione del no- anni non è mai venuta a stro Comune. Gli scolari in mancare. Aiutiamoci insie- questo ambiente bello e se- me a vivere e diffondere reno avranno la possibilità di questa accoglienza ai più vivere meglio e di imparare vicini e ai lontani. di più. A questo punto non ci Provo la stessa piacevo- resta che augurare un buon le sensazione passando per inizio a chi arriva e a chi le vostre case: quando sono parte, in particolare ai ra- belle, anche semplici, ma gazzi che vanno a vivere, calde e accoglienti, mi sento per la prima volta, lontano contento perché immagino da Fodom. (sdv) che ciò possa contribuire a migliorare la qualità del- Domenica 10 settembre la vita della vostra famiglia. Superare il… Bisogna che ci ricordiamo “Non ho voglia” però che a vivere meglio contribuisce anche la bellez- Cari parrocchiani, possa essere un’esperien- Tutti insieme desideria- za e la cura dell’ambiente Un pensiero ai nostri za scolastica interessante e mo collaborare perché que- più vasto che è la valle in studenti piccoli e grandi costruttiva, agevolata per sta parte giovane e preziosa cui viviamo; ma più ancora che cominciano un nuo- gli alunni della primaria della nostra comunità possa l’ “ambiente” che influisce di vo anno scolastico, la loro dai nuovi ambienti scola- prepararsi una vita serena e più in bene e in male sulla fatica quotidiana: qualcu- stici che, ho sentito dire, felice. (dd) vita degli altri, è ciascuno di no non vede l’ora, altri sono belli e all’avanguardia! noi. Se siamo gentili, com- avrebbero fatto volentieri (Io invece sarò molto più Domenica 17 settembre prensivi, pazienti e premu- qualche giorno di vacanza solo!). Nuova scuola rosi, allora contribuiamo in in più e c’è anche chi non Auguri anche agli inse- per nuove relazioni maniera vistosa alla gioia e avrebbe proprio voglia di gnanti che ringraziamo fin al benessere di chi vive vi- ritornare a scuola, però, d’ora della preparazione, Cari parrocchiani, cino a noi. Volere o no, per bisogna. È una cosa che della pazienza e della di- Le scuole di Pieve han- fortuna, siamo legati gli uni riguarda tutti noi: tra i vari sponibilità. no riaperto nuovamente le agli altri. impegni della nostra vita c’è sempre poco o tanto che non ci piace, ma ad un certo momento si fa e basta. Ho notato, per quanto ri- guarda i ragazzi, che quan- do si chiede qualcosa e ti rispondono “non ho voglia”, per qualcuno questa frase diventa un motivo assoluta- mente valido e indiscutibile per evitare l’impegno. Forse bisogna aiutarli a superare questa difficoltà cercando di essere meno indulgenti sul “non ho voglia”. Che quella che si apre Pieve - Venerdì 15 Settembre. S. Messa di inizio anno scolastico per Elementari e Medie. «Le nuove del Pais» 9

de la Tarnité come relazion de Il “semplice”, ma Amour nánter le persone, col “curato”, piace! augurio che duc se sforze de Temp de... se cordé con chi autri. Sono le due sagre che Davò mëssa s’à podù sté annualmente vengono auna de troc e se beibe velch organizzate con semplicità ma e mangé su n puo de crafons e con molta cura: la sagra di San “siègra” de foie. L temp l n’à trop daidé, Giovanni in onore dell’omonimo che ntánt che la jent descorëva santo patrono e la sagra di de fora, l ziel l eva bel nët da le Andraz in onore della SS. Trinità. neole e l eva proprio da podei Due gli aspetti delle rispettive Mëssa grana e ciampanoz per la sté saurì. giornate: quello religioso con la Co à batù mesdì, l Angelus partecipazione assidua da parte Tarnité nt’Andrac le sté soné solene col ciampa- dei frazionisti e degli invitati e noz che 5 jovegn vigni ann se la parte profana creata dalla mpegna a paricé. Le ciampane collaborazione di tanti uomini i é stade sclefade dassën, che e donne che dedicano del da Laste nfin sun Fauzare se tempo a preparare varie-squisite sente che l eva festa grana. leccornie. No vol se desmentié che Se poi, per l’occasione, qualcuno ence i dis davántfora l é sté collabora allestendo una piccola laoré da njigné ca dut. Fora n mostra fotografica o altro, come gliejia bele n juoba ai 8 de jugn avvenuto ad Andraz, rende chële “puliziotte” le s’à ciapé de N momento de la Mëssa. sicuramente la festa ancor più n puoce a sferié chi fonc sot le interessante. cropie fora e a spolveré ju i au- Quest’anno è stato il momento tei, che almánco n viade al ann dello storico Giorgio Fontanive i à debujen de na bona netada. che, con le sue fotografie, ha Per fenì via, dighe n gran presentato il paese di Andraz Diovelpaie a duc chi che à al tempo della Grande Guerra daidé pro: a le mëde che à (ndr. vedi articolo a pag. xxx). Fa neté su la gliejia, a chi che à piacere ricordare che fa parte njigné ca da mangé per davò della sua documentazione la mëssa, a la Luigina che à dé fotografia riguardante la Corsa Le “puliziotte” che ha neté su la gliejia. I Jovegn, pronti per soné disponibilité dei locai del bar, dei Ceri tenuta dagli Eugubini a “Ciampanoz”. al coro che à cianté mëssa, a Pian di Salesei il 15 agosto 1917, N domënia ai 11 de jugn l e parochia. L pleván don Dario chi che à soné le ciampane e documento che ha portato al sté la siegra de la curazia d’An- Fontana l à zelebré l rito solene po a duc cánc chi che l é rué gemellaggio con Gubbio e alla drac. Coche da n valgugn agn e l coro dei jovegn “I Kropya” ite a mëssa, o ence davoprò a celebrazione del centenario della ven fat, on bù l onour de avei l à animé la liturgia. Ntánt la se beibe velch. Corsa (Fr. Del.) dita la Mëssa grana de duta la predica don Dario l à descorëst Diovelpaie a duc. (Oscar)

San Iaco 2017

Alcuni momenti della festa patronale a Pieve, celebrata Do- menica 23 Luglio: La Santa Messa Solenne, le Coppie di Sposi festeggiati, lo Stand del Gruppo Insieme Si può “Fodom”, la Pesca Missionaria, la Vertical “Col di Lana”. 10 «Le nuove del Pais»

ncora una volta i nostri GRUPPO ISP...Fodom ASanti Patroni ci hanno protetto dalle intemperie durante la consueta fiera di Arabba. La mattina del Siègra dei Ss. Pietro e Paolo e S. Iaco 29 giugno, infatti, il termo- metro segnava 0°C!! Quindi imbacuccate nelle giacche a momento in cui scrivo, sono vento come d’inverno, non Tircle Pronte per la Siegra de San Piere in viaggio di ritorno alle loro ci siamo perse d’animo ad missioni. allestire il nostro gazebo con Molte le occasioni in que- tante leccornie rigorosamente sta meravigliosa estate di in- “fodome” e in più anche tan- contrarci con loro e conoscere ti lavoretti fatti a mano dalle più a fondo i vari problemi di nostre “amiche del martedì”. quelle Terre in cui condividono Nonostante il tempo, molte la loro vita. le persone venute a visita- Una bella serata, con un re la fiera, alle 11 i “crafons nutrito gruppo di persone da siègra”, “tircle da craut e anche all’incontro al “Taulac” da giameite”, “crafons mori” dove Elisa Gabrielli ci ha fatto e “foie” erano già stati tutti partecipi, con foto e video del venduti! Da non credere! suo periodo di volontariato in Alla sagra di Pieve, il 23 lu- Etiopia da Padre Bepo. glio, il tempo era decisamente Un augurio di buon ritorno migliore e alle ore 12 amarezza a Suor Agnese nel suo Pakistan per i ritardatari che non hanno e a Padre Bepo in Etiopia! Che più trovato neppure un “cra- il Signore li benedica! fon”!…..Mettersi in fila per un En gran Diotelpaie ben tànt altr’anno! a dute le ële e a dute le perso- Tutte le offerte (€ 2.000) ne che à daidé prò! sono andate ai nostri cari mis- A nome del gruppo Insieme si può...Fodom sionari, Suor Agnese Grones e A la Plié fenì i crafons nten bis Padre Bepo Detomaso che nel Marilena

Un grande gesto fatto da “piccoli”...

“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo ricevuti da suor Agnese Grones. che li destinerà ad alcuni bambini poveri e della terra, perché hai nascosto queste I principali clienti sono stati alcuni nostri co- del Pakistan. cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate noscenti e altra gente di Fodom, ma non è Per noi è stato semplice: abbiamo pensa- ai piccoli”(Mt 11,25). A volte sono proprio mancato neanche qualche turista italiano, to da subito di fare qualcosa per i bambini i bambini a farci ritrovare la semplicità del inglese e tedesco. poveri che avevamo visto anche alla tele- Vangelo. Eccone qui un esempio … È stata una bella esperienza: in totale ab- visione. biamo ricavato circa 180,00 euro che ab- Ci piacerebbe rifarlo anche il prossimo anno! Finita la scuola, i primi di luglio, un bel gior- biamo consegnato a suor Agnese Grones Chiara e Marika no mangiando un gelato, il papà di una no- stra amica ci ha chiesto: “Cosa fate oggi? Il mercatino?”. Noi abbiamo risposto un po’ incuriosite: “… ma che mercatino?”. E lui ci ha risposto: “Mia figlia e una sua amica stanno allestendo un mercatino”. Tornando a casa abbiamo pensato che quel- la iniziativa fosse una buona idea e abbiamo deciso di aprirne uno anche noi vicino alla farmacia di Arabba e di destinare il ricavato ai poveri. Ci siamo messe subito al lavoro! I nostri prodotti erano: alcuni libri, qualche gioco e altro materiale che abbiamo preso dalle nostre case, penne e calamite che abbiamo comprato per poi rivendere; altre cose ce le hanno portate le sorelle di San Giovanni e don Dario, mentre dei libretti, da conse- gnare gratuitamente ai passanti, li abbiamo «Le nuove del Pais» 11

Parrocchia di Colle

Col aiuto de Dio e de la bona jent...

L Sacro Cuor sai Magoec Come che vol la tradizion liada al Tirol per la festa del Sacro Cuor, incia sto an i Sizeri da Col e Fodom i à injegné ca dut per fà i fuoch su per le mont. Per la part de Col, l fuoch l é stà injegné sai Magoec, ulache ogni an i parogn dei prai i inconsent de mandà navant sta bela tradizion. Sebenche l ruo temp che l é stat la domenia da doman no l lassasse pensà nia de bon, co na ota s’à vedù che l sarenava duc, jovegn Quante persone servono in paese ca. 200 persone, e manco jovegn, i é peai via per per la buona riuscita di questo 16% diventa un 25% arjonje l luoch e impèe l grant una processione? Molte si della popolazione; ¼ del paese direbbe, guardando questa quindi coinvolto in un’attività fuoch che duc i à vedù ben da foto! In questa particolare che richiede disponibilità e Col e dai pais dintor. N bel mo- immagine scattata a Colle collaborazione. Che fra qualche mento de tradizion e condivijion domenica 18 giugno, giorno tempo non siano le strade chiuse che incia sto an l à podù ester del Corpus Domini, se ne ha la ma la mancanza di persone mandà navant demà col aiut e chiara percezione... ben una disponibili il vero problema le magn de tanta jent volontiva. cinquantina! Chi l’avrebbe mai delle processioni? È dunque Gramarzé a duc e al an che ven! detto? Se si pensa che i residenti onesto e doveroso un sincero a Colle risultano essere 370 (i ringraziamento a tutti coloro domiciliati sono però meno di che anche quest’anno hanno La Madona d’agosto 300) risulta che il 16% della ritagliato un po’del loro tempo popolazione sia coinvolto in per partecipare alla messa e alla Anche se alcune nuvole dispetto- questo servizio e, se si pensa processione, anteponendo un se erano sul punto di far annulla- che a causa delle ferie estive servizio per la comunità ai propri re per il secondo anno consecu- tra giugno e luglio rimarranno interessi e impegni personali. tivo la processione dell’Assunta, quest’anno il tempo è stato tutto sommato clemente e nel pome- riggio del 15 agosto la statua del- la Madonna ha potuto compiere il Il “Zuf”: tradizione antica canonico giro “a la Costa” per poi risalire verso la chiesa. Al termine ma non sorpassata dei vesperi e della processione, la fragranza di “rudon” proveniente Sebbene siano più radi rispetto ai decenni dai cesti di fiori benedetti si è scorsi, i cesti e i mazzi di fiori portati a bene- mescolata ai colori dei costumi dire in chiesa il giorno dell’Assunta sono una e alla fragranza dei “grafogn”, tradizione ancora presente nelle nostre valli. creando un vero clima di festa! Ad agosto i prati erano senza fiori e quindi i “zuf” venivano realizzati con garofani, dalie, gladioli, calendule e con l’immancabile “ru- don”, combinati con sapienza e maestria per realizzare la composizione più bella. Il “zuf” aveva un vero e proprio valore apotropaico poiché si credeva che, distribuito nel fieno a seccare, allontanasse gli influssi maligni e donasse alle mucche un’abbondante produ- zione di latte. Il “zuf” era anche uno strumento attraverso il quale le giovani coppie avevano occasione di manifestare l’interesse reciproco. Se riflettiamo su tutti i significati che nel passato veni- vano dati a un semplice mazzo di fiori e al loro valore profondo, forse in chiesa si vedrebbe qualche “zuf” in più! 12 «Le nuove del Pais»

VITA PARROCCHIALE

Benedision dei mezi Festa del catechismo 2017 Col 11 de jugn 2017 11 i ragazzi di Colle e Selva che Orazion hanno partecipato venerdì 2 giu- gno a Canale d’Agordo alla festa per chi che oga conclusiva dell’anno catechisti- co. Dopo la Santa Messa delle San Cristoforo, ore 9 è seguita una mattinata per interzession del Signor, ricca di attività che i ragazzi han- te preon de ne stà apede no svolto nel gruppo dei “ver- co jon per viaz. di” assieme a quelli di Taibon e Rivamonte. Tra puzzle, storie Signor, vardene darè raccontate e canzoni imparate, e vardie darè incia a chi verso mezzogiorno la fame si è che oga calche mezo. fatta sentire e così, assieme ai Defendene da le malore e bimbi delle altre parrocchie, si sono recati presso il ristorante dai pericui. San Cristoforo l à su le spale l Bambin Val di Gares per una buona pasta al ragù accompagnata da tante pa- Te preon de avè giudizio Gejù e el lo tramuda da na sponda a tatine fritte! Nel primo pomeriggio, prima di ritrovarsi in chiesa per la e che podone tornà a cesa chel’autra. La pitura sul mur de gejia conclusione e la benedizione finale, tutti hanno potuto ancora giocare sagn e contenc. da Col la é del XVI° secol zirca. L sant su diverse attività che i volontari avevano preparato nella piazza di Per l sant inom del Pare, l é stà marturijà nte la Licia del 260 Canale. Peccato che la pioggia abbia spinto tutti in chiesa ben prima del d.C. L é deventà protetor dei pele- previsto; cio nonostante il meteo ha permesso ugualmente al gruppo del Fiol e del Sant Spirito. grign, de chi che và a pe e, al di da di farsi fare una foto a ricordo della bella giornata trascorsa assieme! Amen ncuoi, de chi che oga le machine.

Gramarzé Loris! Suor Agnese ci scrive... Colle Santa Lucia, 25 giugno 2017 Al gruppo del Mercatino Missionario – parrocchia di S. Lucia Cara Loris, con questa lettera e questo piccolo dono desideriamo ringraziarti a nome di tutta la comunità di Colle per il servizio che con Ho ricevuto dal Centro Missionario la somma di 1.000 euro che fedeltà e amore hai prestato alla nostra parrocchia. avete versato l’anno scorso. Desidero ringraziarvi della vostra ge- Da oltre vent'anni ogni giorno con sole, pioggia o neve sei presente e nerosità e del pensiero per aver pensato alla mia Missione. Con disponibile per servire la casa del Signore. riconoscenza vi ringrazio anche a nome dei poveri e dei bambini Grazie per aver mantenuto sempre accogliente, calda e pulita questa che con le vostre offerte possiamo aiutare per la loro educazione. chiesa non solo in occasione delle cerimonie più significative, ma anche Sono ancora molti quelli che non hanno la possibilità di andare a tutte le domeniche, i sabati e i giorni feriali. Impeccabili gli addobbi floreali scuola. Il Signore vi benedica e vi riconfermi. che ad ogni festa hanno colorato l'altare rendendolo vivace e brillante. Sr. Agnese Grones Dopo questi anni di impegno e di fatiche ti auguriamo un sereno e rilassante futuro, senza mai dimenticarti del tempo speso a disposizione della fede cristiana, come noi non dimenticheremo il tuo prezioso dono. Mercatino missionario 2017 Grazie Loris, dal consiglio pastorale Con tante belle novità fatte a mano e con tanti premi ad estrazione destinati alla pesca si è chiuso anche quest’anno il Mercatino missionario di Colle. Le principali novità si sono avute nel reparto delle cose fatte a mano in quanto, già a partire dai mesi invernali, alcune donne si sono trovate una volta alla settimana per preparare paraspifferi, cornici decorate e altre realizzazioni artistiche con legno e panno. Il ricavato di quest’anno è stato di 6.682 euro e, al netto delle spese sostenute e del fondo cassa trattenuto, la somma rimanente è stata così ripartita: 2.000 euro alla missione in Etiopia di P. Sisto Agostini 1.000 euro alla missione di Cerro de Pasco in Perù dove era impegnato P. Gianpietro Pellegrini 1.000 euro alla Parrocchia di Colle 500 euro alla Mensa dei poveri di Mussoi (BL) Domenica 25 giugno: al termine della celebrazione P. Gianpietro consegna 500 euro alla missione in Costa d’Avorio di Annalisa Tognon. alla sacrestana uscente Loris Piani il dono del consiglio pastorale. Attual- mente resta aperta una questione: chi sarà il/la suo successore? La ricerca effettuata nel mese di giugno da parte del parroco ha dato esito negativo, quindi nel corso della stagione estiva alcune persone volenterose si sono intercambiate tra loro per garantire l’apertura diurna della chiesa, la pulizia della stessa, il cambio dei fiori e l’assistenza al parroco nelle celebrazioni... speriamo che al più presto si trovi una soluzione stabile, che garantisca di nuovo alla parrocchia una presenza fissa che solo un sacrestano può dare. Mentre la ricerca va avanti, auguriamo a Loris di riposarsi e ogni bene per il suo futuro. Gramarzé ncora de dut! «Le nuove del Pais» 13

“Armonie di Voci” nella chiesa di Colle Mons. Renato in vacanza a Colle Lunedì 7 agosto l’ensamble serata il coro parrocchiale San vocale “I Kropya”, il coro par- Giacomo di Pieve di Livinal- rocchiale San Giacomo di Livi- longo diretto da Denni Dorigo nallongo e il coro parrocchiale con “L và a florì”, adattamento di Colle Santa Lucia si sono ladino che il direttore stesso radunati assieme nella chiesa ha realizzato del brano “San di Colle per dar vita ad un con- Salvatore” di Don Italo Bian- certo davvero particolare. La se- chi, col “Laudate Domino” di rata è iniziata coi Kropya, coro Caspar Ett, col “Kyrie” della di giovani fodomi che, sotto la Missa Stella Maris di Peter Gri- direzione di Roberto Marchio- esbacher (che viene cantato dal ne, ha cantato l’ “Ave Maria” coro in occasioni di particolare di Thomas Luis de Victoria, l’ solennità) e col “Iubilate Deo” “Halleluja” di Leonhard Cohen, di Marco Frisina. Nel bel mez- Dal 30 luglio al 02 agosto Mons. Renato Marangoni ha soggiornato il “Padre Nostro” di Nikolaj Ke- zo del concerto, il Preludio da nella canonica di Colle per qualche giorno di vacanza assieme ad un drow e “Witness” di Jack O’Hal- “Preludium et fuga pro organo diacono e a due seminaristi. Giornate che, baciate dal bel tempo, loran. Un repertorio multilingue pleno” in si minore BWV 544 di hanno permesso ai religiosi di fare delle belle camminate (il lunedì sul il loro, che proprio per questo Johann Sebastian Bach esegui- Pore e il martedì a Mondeval) ma che hanno anche permesso nella è stato molto apprezzato. Più to dall’organista di Livinallongo serata di lunedì di organizzare una messa aperta alla popolazione classico invece quello proposto Oscar Nagler e alla fine, a voci celebrata dal vescovo stesso. Un onore per Colle essere stato il luogo dal coro parrocchiale di Colle riunite, l’ “Ave Verum Corpus” delle vacanze di mons. Marangoni; una situazione questa che ricorda che, sotto la direzione di Anto- de Mozart, al termine del qua- quella di Mons. Vincenzo Savio, vescovo di Belluno dal 2000 al 2004, nio Tasser, ha proposto “Maria le è stato richiesto un bis ed che anche era solito frequentare la nostra canonica nella stagione Lassù” di Bepi de Marzi, “Jesus è ancora stata eseguita l’ ”Ave estiva per periodi di vacanza e meditazione. bleibet meine freude” di Johann Maria” di Bepi De Marzi. Gran- Sebastian Bach e la versione de la soddisfazione dei coristi, a quattro voci di “Oh munts ma anche del pubblico, che ha y vals ladines” arrangiata da chiesto per il prossimo anno un Un “Restyling” per la sacrestia Andrea Tasser. Ha concluso la bis dell’iniziativa. Restyling. Una parola in- glese, forse non da tutti conosciuta, ma che per chi la conosce significa ammo- dernamento, svecchiamento, cambiamento, nuovo stile. Ebbene, in questi mesi esti- vi la sacrestia della Chiesa di Colle è stata oggetto di un “restyling” vero e proprio che l’ha resa più ordinata e L’ensamble vocale “I Kropya”. accogliente! Le abili mani del nostro Umberto Kerer “Hoc facite in commemorationem meam” hanno infatti creato ben 3 e “N servije de onor per Ti e per nost pais”: nuovi armadi che serviranno questi i due testi incisi rispettivamente da ora in avanti a contenere i sull’armadio delle vesti sacerdotali e su paramenti sacri del sacerdote quello delle vesti dei chierichetti. e dei chierichetti. Un lavoro questo che si è reso necessa- rio in quanto le strutture pre- cedenti non erano più adatte e funzionali a contenere tutte le vesti che si erano accumu- late nei decenni. Realizzati Il coro parrocchiale di Colle Santa Lucia. in legno, i tre armadi hanno uno stile semplice e sobrio che tuttavia è impreziosito da alcuni dettagli color oro, rosso e verde e da alcuni simboli e citazioni religiose inerenti l’ambito eucaristico. Non c’è dubbio che ora, sa- pendo di avere tutto dentro armadi ben ordinati, sia il parroco che i chierichetti entreranno in sacrestia con “Introibo ad altare Dei...”: questo il testo Il coro parrochiale San Giacomo di Livinallongo. un altro spirito! inciso sull’armadio contenente il piviale. 14 «Le nuove del Pais»

dalle nostre associazioni

prenotare le visite accompagnate Novità in piazza alle Miniere del Fursil e primo Ausili sanitari passo per l’impostazione in paese della Croce Bianca Ha aperto il 1 luglio nella sede dell’Ospitalità Diffusa. Assieme della Proloco ed è rimasto aperto all’ufficio, un’altra novità della Carissimi paesani per tutta la scorsa stagione piazza di Villagrande sono state e tesserati, estiva il nuovo ufficio turistico quattro bandiere che, già previste la nostra asso- gestito dall’Associazione turistica nel 2010 durante l’opera di ciazione vuole Colle Santa Lucia Dolomiti. Gli rifacimento della pavimentazione comunicarvi che ospiti hanno potuto fruire per della piazza stessa, hanno trovato sono disponibili al- tutta la stagione del servizio che solo ora la loro collocazione. Esse cuni ausili sanitari, i quali possono quest’anno è stato garantito raffigurano le principali attrazioni essere richiesti in comodato d’uso - una bilancia pesa bimbi dalla giovane Valentina Sorarui di del paese e vogliono essere un gratuito. Si tratta di attrezzature ac- - un tiralatte Andraz. Un ufficio che non ha solo biglietto da visita per tutti coloro quistate negli anni dall’associazione - un materassino antidecubito ad fornito informazioni, ma che è stato che, anche solo di passaggio, e di alcune donate da privati. aria con motorino anche un punto di riferimento per passano per Colle. Si tratta di: - un telesoccorso Beghelli - tre carrozzine comode dotate di - una padella contenitore di raccolta e pedaline - un pappagallo - una carrozzina da trasporto pie- Per informazioni contattare l'As- ghevole sociazione al seguente numero - tre paia di grucce 3294282111 e verrà fornito il reca- - un bastone tre puntali (tripode) pito del responsabile. Ringraziamo - un girello quattro ruote con seg- di cuore tutte le persone generose giolino e freni che ci hanno donato gli ausili e - un archetto alza coperte speriamo di avervi reso un servizio - una cyclette utile. (L'associazione Croce Bianca).

Nuova vita per la sorgente di Lividel Il trenino della Galleria Breda La settimana dopo Ferragosto il Bim Gsp ha ultimato i lavori di manu- Nei giorni prima di Pasqua è arrivato a Colle il trenino che verrà tenzione straordinaria della sorgente di Lividel sul Passo Giau. Questa, utilizzato per portare i visitatori nella Galleria Breda. Acquistato di realizzata negli anni '50 a 2050 m di quota, da tempo presentava profondi seconda mano dalla ditta Monti di Auronzo di Cadore, il trenino segni di cedimento causati dall’azione erosiva delle acque superficiali e di è costituito da un locomotore funzionante con una batteria, disgelo. Si è quindi reso necessario, tenendo conto che tale vasca risulta da quattro vagoni e da una pala caricatrice. Dopo la revisione essere la maggior fonte di approvigionamento idrico del comune di Colle, e il restauro effettuati a Vicenza, il trenino ha cambiato il suo un intervento urgente per la risistemazione della stessa. L’intervento ha originale aspetto: i vagoni sono stati fissati e tagliati su un lato comportato la ricostruzione integrale delle parti in muratura più danneg- in modo da permettere ai visitatori di potervi salire a gruppi di 4 giate (circa 14 metri lineari di setto murario), il risanamento delle parti per vagone, per un totale di massimo 16 persone. Per intanto, in di rivestimento (circa 11 metri, con tecnica del betoncino armato) ed il attesa della messa in posa dei binari della galleria e dei lavori per rifacimento ex-novo della soletta di copertura (circa 20 metri quadrati), la realizzazione del Centro Visita che dovrebbero iniziare a breve, resa impermeabile all’infiltrazione dell’acqua grazie alla posa di una doppia il trenino è stato collocato sotto una tettoia a Zarnadoi, proprio guaina bituminosa. Più a monte, inoltre, sono stati posati circa 35 metri di all’esterno della galleria. Il trenino, unitamente ai vagoni e ai binari canalette di raccolta semicircolari in acciaio e lamiera zincata, funzionali ad ha avuto un costo complessivo di 13.500,00 euro, da sommare ai allontanare le acque superficiali e meteoriche, per un totale di 32.000 euro 38.500,00 euro della revisione e del collaudo effettuati a Vicenza. di intervento. La particolare ubicazione della sorgente ha reso necessario Il 93% del costo dell’intera operazione è stato coperto da un l'intervento dell'elicottero per il trasporto dei materiali. contributo regionale, il rimanente 7% dal Comune di Colle.

Il trenino della Galleria Breda. La vasca di Lividel messa a nuovo. «Le nuove del Pais» 15

L Pore e Giau curvìi da le nuove tabele de la Lia da Mont

Pi de 1000 tabele metude da Fistil Benedet fin a fà dut “On lassé per ultimi chis doi ju nte trei agn ntei doi comugn l Triol dei Siori fin a Fedare, toch de modo da se lié meo de Col e Fodom e autretante Melei, su la piza de Pore per a la part fodoma – ne spiega chele ncora da mete. Chest l po jì ju da chel’autra fin jun Daniele Dell’Andrea – sarà n bilanz dei prim trei agn de ati- Luiz. N laor assai grant, ula- laor manco sfadios de chel vità de la Lia da Mont Fodom che i lauranc i à incia ciatà l che on fat su per Pore, che - Col che a pèe via dal 2014 temp de comedà l triol de le l eva in previjion bele l an l’à metù man de segné fora i Frate, che da la cros sora Ru l passà. Po a la fin de dut ne trioi dei doi comugn con de le rua sun Ciasera. N triol chest restarà da mete chele su la bele tabele de legn che segna che vegniva demà duorà dai forzela de Averau e chele su i inom dei luoch e l temp per i paster e dai parogn che ava i auter trioi pi mender che se arjonje. A Col i é 400 le tabele tabiei lassù, ma che al di da vedarà ota per ota”. bele metude ju e n zentener le ncuoi l eva cuaji jù n desmen- Giulia Tasser speta ncora de ruà a sa posto; tia. Ades inveze co le tabele 700 inveze chele metude ju e coi pai ros e biench che l é sa Fodom con ben 800 ncora stà metù su suoi or no sarà pi da mete. l pericol de se parde. Per la part de Col ntel auton 2017 l 2017: Le tabele metude ju é n pervijion de mete ju dute dintor Pore le stafe de far per i 12 pai che Nte sta ainsuda 2017 per curvirà i trioi nanter Reciava, la part de Col col aiut de tante Calcuch, Larzonei, Forzela e bone magn e col contribut l Lares da la Freina; auter 10 dat dal Istitut cultural ladin pai i é pervedui per l 2018 Cesa de Jan s’à curvì con 130 per la part de trioi che pea tabele metude su 21 pai za via da La Vila e che i và su 10 km de strade a pèe via del vars de la piza de Pore. N particolar de le nuove tabele. Valgugn dei lauranc al laor su per Pore.

Festa de Ra Bandes 2017 Un ex voto della prima guerra... La Union dei Ladign da Col la é stada invidada a Cortina l 27 de agosto rinnovato 2017 a la sfilata a ra Festa de Ra Bandes. Chilò in posa, darè dal gran concerto de Ra Bandes, davant a la gejia dei Sanc Filippo e Giacomo. Passando per il passo Giau qualcuno salvo, avrebbe eretto un crocifisso avrà notato un nuovo crocifisso nel- nelle adiacenze del suo fienile di alta le adiacenze della strada sotto l’ex montagna. La preghiera del soldato albergo Enrosadira. In realtà non è fu esaudita, in quanto ritornò vivo dal nuovo, ma è ben il terzo che la fami- fronte, e realizzò quindi con le sue glia Masarei di Fossal appone nel suo stesse mani un primo crocifisso nel prato per perpetrare il voto fatto dal luogo prestabilito. Dal primo manufat- soldato Giovanni Masarei nel corso to, altri due crocifissi si sono succeduti della prima guerra mondiale. Mentre nel tempo: il secondo, abbattuto dalle combatteva sul Col di Lana, Giovanni intemperie negli ultimi anni, era stato espresse il voto che, se avesse avuto rifatto da Oreste, figlio di Giovanni, la grazia di ritornare a casa sano e nel 1950. Ad oggi, estate 2017, la figlia di Oreste con la sua famiglia ha deciso di rifarne uno nuovo e di apporre, sotto la foto del nonno, una È arrivata in redazione la foto di questo targhetta che ricordi il motivo per il L’oggetto interessante e curioso attrezzo. Ci sareb- quale lo aveva realizzato. Tre genera- misterioso be qualcuno fra voi lettori che ancora zioni che hanno quindi mantenuto un lo riconosce? Qualcuno che saprebbe voto perchè, come dicevano i nostri raccontarci come si chiamava e a cosa nonni, un voto va sempre rispettato. serviva? Aspettiamo le vostre soluzioni! Scriveteci a [email protected] o a [email protected], oppure anche di persona passando alla Cesa de Jan. Prossima uscita Nuove del Pais Al fine di poter inserire anche le festività natalizie nel prossimo numero e non doverle più portare come gli anni scorsi all’interno dell’edizione pasquale, il prossimo numero del bollettino arriverà nelle case nel mese di gennaio, dopo le festività natalizie. Ricordiamo quindi ai collaboratori che la prossima scadenza per la La targhetta a ricordo di Giovanni consegna del materiale non sarà più a novembre, come di consueto, Il crocifisso restaurato da Mirella e dalla sua famiglia. Masarei. bensì a dicembre 2017. 16 «Le nuove del Pais»

Col in Festa 2017

Paola con i suoi graffiti, Antonio con la giorni precedenti hanno allestito il tendone gruppo Mini Folk di Selva. Sabato 19 è stata la lavorazione artistica del legno, le Regole con e quanto serviva alla festa. Tre giornate, dal giornata dedicata alle associazioni, nel corso la costruzione di un abbeveratoio, i cacciatori 18 al 20 agosto, dove in piazza si è potuti della quale, oltre a tutti gli stand nel centro col tiro al bersaglio, i Vigili del Fuoco con stare sotto il tendone ampiamente rifornito di storico, è stata proiettata la versione italiana tante attività per i bambini, i contadini con piatti tipici o provare uno dei giochi che erano del film “A presto amore mio” del regista capre, vitelli e galline, gli artigiani con svariati stati predisposti: mungere la mucca Stefania, Franco Vecchiato. La Triolada di domenica manufatti di legno, la Union dei Ladign con rompere le noccioline o far passare la pallina 20 ha prolungato di un giorno la tradizionale le sue prelibatezze paesane, la Cesa de Jan in un labirinto. Non è mancato, nel corso festa, protraendo i festeggiamenti fino a sera. con le sue mostre e le abili mani delle signore delle tre serate, l’intrattenimento col taglio Peccato per la pioggia, che ha accompagnato per realizzare il Mercatino missionario: questi del tronco. Nemmeno la musica è mancata: tutta la serata di sabato facendo desistere sono stati i protagonisti di “Col in Festa”, venerdì sera i Dirty Deeds, sabato sera i molti dal cenare sotto il tendone. Qui sotto oltre a tutte le volenterose mani che nei Tirock e domenica pomeriggio l’esibizione del qualche impressione della festa.

La Triolada

Una scampagnata tra boschi, mons. Vincenzo Savio, e uno da sposto il cronometraggio, per i più col goulasch che venivano distri- prati e frazioni di Colle: questa 5,4 km per gli adulti che, parten- piccoli si è esclusivamente tenuto buiti sotto il tendone. Oltre ai podi l’idea per la Triolada, marcia non do dalla piazza di Villagrande, for- conto dell’ordine di arrivo, que- maschile e femminile assoluti e competitiva che si è tenuta a Colle mava un anello che passava per sto per sensibilizzarli non tanto under 15, per il giro lungo sono domenica 20 agosto in occasione Costa, Pont, Fossal, Costalta, Ru, a ricercare la vittoria, quanto a stati assegnati altri due premi: a di “Col in Festa”. Due i percorsi Canazei e rientrava poi in centro. partecipare. Un’ottantina i con- Livia Appamea, classe 2016, che studiati: uno da 1,2 km per i più L’atleta che ha concluso il percor- correnti del percorso lungo, 45 i coi suoi 9 mesi è risultata essere piccoli, che girava attorno al colle so nel minor tempo è stato Luca bimbi su quello breve; tutti assie- la concorrente più giovane e a Li- di Santa Lucia ricalcando il per- Mosena in poco più di 26 minuti. me alla fine della manifestazione viana Piccolo, classe 1948, quello corso della Via Crucis dedicata a Se per gli adulti era stato predi- hanno potuto gustare i canederli di concorrente meno giovane. «Le nuove del Pais» 17

Colle nel 1960 e Arnaldo, in veste di Sottosegretario al mi- Dall’Argentina a Colle nistero dell’agricoltura, ebbe occasione di andare a Rosario, alla scoperta delle proprie radici vedere i luoghi dove i fratel- li si erano stabiliti e di portar loro in dono la registrazione al 4 al 9 luglio Olga Col- del “ciampanoz” delle campane Dleselli, figlia di Enrico di Colle. Ora il rapporto con- “dei Palate” emigrato da Colle tinua tra i cugini: Olga, dopo in Argentina nel lontano 1927, essere venuta più volte a Colle ha soggiornato a Colle con una col marito Hektor, è ritornata parte della sua famiglia. Arrivata anche quest’anno; ora manca a Colle dopo l’ultima visita che solo che i cugini italiani vadano aveva fatto nel 1995, Olga è ritor- a trovarli. L’occasione potrebbe nata nel paese del padre assie- essere data dal 2018, quando me al figlio Jorge, desideroso di con molta probabilità l’Asso- conoscere l’Italia, e alla nipote. ciazione Bellunesi nel Mondo Nei giorni passati a Colle Olga organizzerà un viaggio proprio e la sua famiglia hanno avuto La delegazione dei Colleselli arrivata dall’Argentina in visita a Colle posa assie- a Rosario. modo di incontrarsi con tutta la me ad alcuni parenti, al sindaco e al vicesindaco di Colle e all’intreprete Alicia. famiglia Colleselli, sono poi stati I collesi in Argentina ricevuti in comune dal sindaco Colleselli, classe 1903, uno dei Bressanone), Aurelia e Paoli- La zona di Rosario è densa- e dal vicesindaco dove hanno nove figli del maestro Giusep- na (insegnanti), Valeria, Maria, mente popolata di collesi emi- a lungo conversato con l’aiuto pe Colleselli (passato alla storia Alberta ed Arnaldo (parlamen- grati nei primi anni del ‘900. I dell’interprete Alicia e, prima di per aver salvato le campane di tare europeo ed Onorevole). racconti fatti da Olga e dal figlio proseguire il loro viaggio di un Colle dalla requisizione effet- Poco dopo essere arrivati in nel corso della visita a Colle mese attraverso tutto il nord Ita- tuata dalle autorità austriache Argentina, Enrico ed Ernesto hanno lasciato senza parole il lia, hanno fatto tappa a Belluno durante la prima guerra mon- furono raggiunti dalle mogli e sindaco e tutti i convenuti: sem- presso l’Associazione Bellunesi diale) arrivato in Argentina nel negli anni successivi avviarono brerebbe proprio che ci sia più nel Mondo dove hanno incontra- 1927 dopo un lungo viaggio per le loro attività: il primo avviò gente di Colle a Rosario che a to il presidente Oscar De Bona. mare che effettuò da Genova; una serie di coltivazioni e alle- Colle! La comunità collese di tre anni dopo lo seguì il fratello vamenti nella zona adiacente Rosario è molto unita e salda Breve storia della famiglia Ernesto. Il padre era venuto a a Rosario; il secondo creò una nelle tradizioni e dimostra an- Per capire il rapporto che mancare nel 1925 e tutti i fratelli piccola impresa a Buenos Ai- cora un forte attaccamento al Olga mantiene ancora stretto cercarono da quel momento di res. Nonostante le distanze, la paese natale. Attualmente i figli con il paese del padre, è utile prendere la loro strada: oltre ai famiglia rimase legata al paese di Olga lavorano nel comparto accennare qualche notizia in due emigrati in Argentina, gli natio grazie ad un fitto scam- agroalimentare coltivando enor- merito alla famiglia Collesel- altri sette rimasero in Italia: Pio bio epistolare e ad alcune vi- mi estensioni di mais, cereali, li. Il padre di Olga era Enrico (sacerdote al Vinzentinum di site periodiche: Enrico tornò a frutta e verdura. Una fonte per la storia di Colle Santa Lucia a cura di Silvia Grego – Sesta parte

nelle vicinanze della miniera: nel 1717 era dubbio, alcuni trasportatori di Selva di Ca- Minatori collesi attiva la Caneva di Ru e un’altra non ben dore impiegavano cavalli. Forse si usavano e forestieri specificata a Colle, dove il minerale veniva buoi o cavalli a seconda dell’altitudine e venduto e da cui, infine, veniva traspor- del dislivello da superare. Da quel che si desume dagli elenchi di tato nei forni degli acquirenti. Il minerale I trasportatori di minerale e di carbone, minatori e trasportatori, nel XVII secolo le destinato al forno di Valparola era, invece, i carbonai e il personale dei forni prove- concessioni di trasportatore o di minatore avviato direttamente dalla miniera alla lo- niva da Buchestein (Livinallongo), Badia potevano essere assegnate anche a società, calità di Monera2. e Colle. I minatori erano tutti collesi. A ad esempio a fratelli, ed erano ereditabili. Sembra che per il trasporto del mine- fianco dei minatori nelle gallerie lavorava- Un minatore estraeva in media 4,5 Ku- rale siano stati impiegati soprattutto buoi, no i portatori con il compito di portare in bel1 di minerale al giorno pari a sei some ma altri documenti attestano che, senza superficie il materiale scavato3. I loro nomi di animale (18 galvie). Possiamo, quindi, non figurano negli elenchi di personale da immaginare che per trasportare, ad esem- 2 Ibidem, registro 1717 per concessione archivio pagare: si trattava di una sorta di aiutante pio, 10.000 Kubel1 di minerale, fossero privato La località è citata anche nel documento del minatore, che traeva dal suo compenso necessarie circa 13.332 some di animale. Si ASBz Lade 10-66 AA 1679 . “Per solito salario la paga per il portatore. (Continua...) trattava, dunque, di un traffico importante al sopra intendente delle misure in Valparola et di far nettar le vene, sopra intendente delle minere che comprendeva un primo trasporto dalle in Monera et Soffer de Monera in Cima Valparola gallerie di estrazione a dei luoghi di depo- si paga…..” Località citata in I nomi di luogo 3 A. Rev.ma non si meravigli che supplicchiamo ne sito denominati caneve, che si trovavano dell’alto Cordevole – volume III, parte VI. Vito sij dati (L?) 30 franchi all’opera stante à contare Pallabazzer, 1974. La località è posta lungo le rive, deve essere a far un opera prima l’huomo Knopp sulla sinistra orografica, del torrente Andraz che et un portadore onde si deve farsi le spese a due dal Castello scende sino all’omonima località. Nei persone in quest’anno di carestia, Archivio di Stato 1 Limite massimo di minerale estraibile intorno al pressi dell’attuale percorso conosciuto come Strada di Bolzano, BAB Lade 66, 8 29.1.1732 e Istitut 1561. da la Vena. Ladin Cesa de Jan Colle Santa Lucia… 18 «Le nuove del Pais»

dalla falegnameria per il tempo Il maestro Tita Sommavilla, utile a coprire la supplenza per la quale ero stato convocato. Tra- una “piccola foglia” portata dal vento scorso quel tempo, Bepi mi aveva (Quinta parte) assicurato che il posto sarebbe stato lì ad aspettarmi”. Arrivato a Campitello, Tita iniziò la sua Il lavoro da falegname gname nel reparto di lucidatura. aveva subito rassicurato dicendo esperienza affiancato da altre due e i primi anni di Iniziavo da zero, non sapevo nul- che nei giorni successivi avrem- maestre, trovò alloggio presso la insegnamento la, ma almeno avrei guadagnato mo saputo di più. Intanto però i signora Rosa “De Monico” e, sen- qualcosa”. Così Tita iniziò la sua giorni trascorrevano senza alcuna za rendersene conto, il mese di Correva l'estate del 1944 e esperienza da falegname ma, novità e così un giorno, con fare supplenza previsto si trasformò Tita, dopo essersi rimesso in for- trascorsi dieci giorni, si presentò rassegnato, andai in negozio per in un intero anno. “In primavera ze, aveva potuto fare ritorno a in falegnameria il prof. Fanton, acquistare la mia prima attrezza- ero stato convocato per coprire casa. Non era più necessario che all'epoca direttore didattico di tura da falegname ma, proprio un posto anche a Canazei – ci si nascondesse dai tedeschi e la Vigo di Fassa. Era alla ricerca di mentre stavo pagando la merce, racconta Tita – e nei due anni sua maggior preoccupazione era un insegnante supplente per la arrivò il postino in cerca di me. successivi insegnai un anno a invece trovare un lavoro che gli scuola di Campitello di Fassa e Mi diede un colpo sulla spalla e Vigo e uno a Moena. Insegnare desse da vivere. “Mi sarebbe pia- Tita, udito ciò, accettò immedia- mi consegnò una lettera gialla: era la mia passione e nel 1947 mi ciuto poter subito insegnare nelle tamente l'incarico che il dirigente era la convocazione da parte del iscrissi alle liste di collocamento scuole – racconta il maestro – ma gli stava proponendo. “Mancava provveditorato agli studi di Tren- della provincia di Belluno. Il mio mi ero reso conto che c'erano ancora il benestare del provve- to per il mio incarico a Campitel- primo incarico qui in provincia fu fin troppi maestri in giro. Andai ditorato agli studi di Trento per lo! Allora riconsegnai l'attrezzatu- quello a Caprile”. quindi da Bepi “Cesa” a chiedere ufficializzare il mio incarico – rac- ra al negoziante e corsi da Bepi (Giulia Tasser – La Usc di Ladins – se mi poteva assumere come fale- conta Tita – ma il prof. Fanton mi a chiedere se potevo assentarmi Continua...) Come sostenere L Piz da le Parole le Nuove del Pais Eccoci qui con un altro appuntamento può mettersi in contatto con l’Istitut La Parrocchia di Colle ringrazia chi ha contribuito del “Piz da le Parole”! Ecco la nostra cultural ladin Cesa de Jan al 0437- e vorrà sostenere nel futuro “Le Nuove del Pais”. spiegazione delle parole proposte 720609 o scrivere a info@istitutola- Per chi volesse dare un contributo a sostegno l’altra volta: dino.org. di questa pubblicazione relativamente alla par- Bàcoie: sterco secco attaccato al pelo te di Colle informiamo che è possibile passare degli animali Curiosità sulle parole direttamente in Canonica oppure effettuare un Giavarol: parte in legno dell’aratro Ancora alcune parole particolari con versamento sul conto corrente della parrocchia in cui è inserito il vomere significati differenti a seconda del di Colle, il cui IBAN è: IT 48 H 02008 61001 Le parole che raccogliamo nel nostro contesto e del loro uso: 000003993901 e non tramite il bollettino po- Piz da le Parole e che proponiamo Insos: nel significato di insipido, sen- stale che i collesi all’estero trovano allegato; in questa volta sono: za sale tal caso il contributo andrà alla parrocchia di S. Insos: non zuccherato, amaro (del Giacomo Maggiore di Livinallongo. Ricordiamo Neza, Pratà caffé) che per variazioni di indirizzo, per consegnare Insos: avido, ingordo, si diceva ad materiale o per qualsiasi altra esigenza i contatti Se qualcuno di voi conoscesse il signi- esempio per le mucche “vace insosse sono quelli della referente ([email protected]) ficato di almeno uno dei due termini de sal” o quello della Parrocchia di Colle (via Villagrande 25 - 32020 – Colle Santa Lucia - BL).

comunità in cammino

NELLA PACE DEL SIGNORE Nozze d’oro Fuori parrocchia

Lo scorso 06 ottobre 2016 a Santa Maria di Lota (Corsica) Giovanni Bernardi Suor Lucia (Irma Maria) Pezzei Gemma Colcuc (de Piere “Garit”) e Michel Antomarchi Nato a Colle Santa Lucia il Nata a Colle Santa Lucia il hanno ricordato e festeggiato l’importante e significativo 17.06.1921 e deceduto a Lazise 14.07.1931 e deceduta a Londra traguardo dei 50 anni di matrimonio. (VR) il 16.06.2017. Coniugato con (UK) il 07.09.2017, dove è poi stata Gli auguri più vivi giungano a loro anche da parte della Giuseppina Gilardoni, padre di una sepolta. redazione delle Nuove del Pais! figlia. «Le nuove del Pais» 19

Storia - ARTE - cultura - tradizioni L’angolo dei ricordi di F. Deltedesco

Bec de Ròces (Boè) - Le due torri in primo piano erano state conquistate da ELENA e CAROLA NANI di Moncenigo (VE) accompagnate dalla guida F. Kostner di Corvara il 5 agosto 1928. Da loro hanno preso il nome: Elena a DX – Carola a SX (foto con i nomi documentati da una cartolina dell’epoca gentilmente concessami dal perito Alessandro Savio.

È il 21 giugno 1943: fodomi al lavoro, al ponte dei Piagn di Pian Falzarego, intenti ad allargare la statale 48 delle Dolomiti. Erano stati assunti: Palla Giacomo di Franza - Palla Ferdinando di Franza e bèrba Angelo Roilo di Andraz.

Montagna di Castello, località “Fedère” - anno 1950. Roilo Sigifrido osserva Roilo Pietro che munge la capra.

Estate 1958 - Demattia Lodovina aveva 4 anni, al lavoro sui prati di Ornella: nella “stua” della alta montagna. A mezzogiorno Signora Maria Tònia fa bella È il 1952: il pastorello ha 10 anni. Diventerà il missionario comboniano le piaceva mangiare “polenta e mostra il quadro raffigurante P. Giuseppe Detomaso. tegoline”. “La Madonna dei 7 dolori”. 20 «Le nuove del Pais»

Taunia 12 agosto 2017 Storie da’n zacàn onna Zìa, con la schiena Nincurvata dall’età e dal a cura di Antonietta Crepaz “Pecùla” - foto di Franco Deltedesco lavoro faticoso di una vita, teneva in mano una brocca d’acqua, mentre si recava nel Foie da tai stangort a bagnare la sua in- toccabile pianta di foie da tai. durante tutta la bella stagione: consigliava per el mel del vive: Era una pianta con foglie lan- le millefoglie astringenti ed an- la depressione. ceolate, spezzandole ne usci- tiemorragiche, la stellaria ecce- Oltre alle persone con le va un gel: lo usavamo come zionale per i sanguinamenti e erbe officinali veniva curato il emarginante nelle ferite ed problemi di donne, l’assenzio bestiame: il decotto di gambi “Era più o meno questa la pianta emolliente nelle ustioni. come digestivo, il timo rime- di camomilla come calman- che la nonna teneva sul davanzale. La nonna, da giovane, era dio per la bronchite, la coda te alle contrazioni post parto Non era originaria della zona e si stata a servizio presso una cavallina per le vie urinarie, delle mucche, il ginepro per moltiplicava mediante altre piantine famiglia di contadini a Nova- la malva antinfiammatoria, la curare le infezioni al cordo- che germogliavano alla radice.” cella. Dal padrone del maso camomilla per il mal di pancia, ne ombelicale dei vitellini, il dove lavorava, aveva appre- il ginepro considerato un an- cajuncel de argé per la stiti- conoscenza e amore per la so la passione, la conoscenza tibiotico naturale, l’arnica per chezza ostinata. natura e un quesito irrisolto: a delle piante medicinali e l’arte contusioni e dolori, il cumino Spesso la gente del paese quale pianta corrispondeva il nel consigliarle. La sua farma- per la digestione, i mirtilli neri veniva a casa chiedendole con- suo amato piter de foie da tai? cia era il prato ed il medico il in caso di diarrea ed altro an- sigli per un toccasana ai propri Parecchi anni dopo, mi buon Dio che vi aveva posto cora. La radice della genziana mali. La nonna colloquiava, va- capitò di portare alla mamma tanti rimedi naturali. maggiore si raccoglieva in pie- lutava, ma nel prescrivere era una pianta di aloe. Come la I davanzali di casa nostra na fioritura per non scambiarla molto cauta, sosteneva che deposi sul tavolo il viso del pà erano tutti rivestiti di carta di con il veratro, pianta altamente bisognava conoscere la per- si illuminò e mi chiese: dove giornale e sopra vi stendeva- velenosa, le flou contravelen, sona e la situazione prima di hai trovato le foie da tai? mo ad essiccare le varie erbe margheritine gialle, crescevano suggerire rimedi. Diceva: “le Era il periodo in cui l’aloe curative, quelle con il gambo in un posto impervio vicino a erbe sono delle buone medi- era di gran moda, considerata più lungo le radunavamo in Ruacei. cine, ma se usate in maniera il rimedio assoluto, la trasfor- mazzi che appendevamo alle La sua pianta preferita era non appropriata possono cre- mavano in pastiglie, sciroppi, travi della soffitta. l’iperico perforato per il qua- are seri problemi.” prodotti cosmetici, bevande e Con il primo tiepido sole le nutriva stima e rispetto, lo Possedeva un erbario, cosa molto altro. primaverile sbocciavano i far- considerava il rimedio per tut- preziosa e rara a quei tempi, a Pensare che la gran parte fari, ne coglievamo i bottoncini ti i mali. Messo in infusione noi bambini era assolutamente degli abitanti del paese ne te- gialli, ottimi in decotto per la nell’olio realizzava una tintura proibito consultarlo per non neva sul davanzale una pianta tosse, per poi porli ad essicca- per le ustioni, unito alla radice rovinarne le pagine. e conosceva le proprietà cu- re sotto la supervisione di Zìa. di genziana ed al vino bianco Trascorse il tempo, la non- rative, ben oltre mezzo secolo Proseguivamo la raccolta preparava un ricostituente, che na ci lasciò trasmettendoci prima.

Ëla da nier Fodom in TV È cater fioi da trè su Col sciusciuro del lat Nel corso dell’ultimo anno la RAI in lin- n om bon nte na condla de bánda, gua ladina e in lingua tedesca hanno ma co la pazienza l bon ciaut de la stala, realizzato e trasmesso numerosi servizi japé de n scofon, l amour de l’armenta, inerenti la valle di Fodom. Per chi desi- na dona che pertende tende a me mpisolé. derasse ri-vederli sono disponibili onli- plu de chël ne nella sezione “mediateca” dei rispettivi siti internet. Inserendo che son bona. Basta puoch per revignì nella casella di ricerca i termini Fodom o Buchenstein o Paisc e col cuor plu lesier dla Ladinia verranno elencate tutte le trasmissioni disponibili. È laoré dutoldì pense che domán Segnaliamo in particolare: trat bagoc nte pre, l é n auter di. cujiné n prescia (AC) RAI Ladinia la polenta http://www.raibz.rai.it/la/index.php --> sezione “MEDIATECA” e po ndavò a restelé, ntel vegni de la sëra 21-09-2017 Paisc dla Ladinia vita y storia: La Plié è taché trei vace 07-06-2017 Paisc dla Ladinia vita y storia: Ornela e a mouje è scomencé. 21-02-2017 Paisc dla Ladinia vita y storia: Chierz 17-11-2016 Paisc dla Ladinia vita y storia: Renac Sentada sun banchëta, la Mora me ciala RAI Südtirol mper che la dighe: http://www.raibz.rai.it/de/index.php --> sezione “MEDIATHEK” “T’es straca, paussa, fè pián.” 07-08-2017 BUCHENSTEIN Unbekanntes Ladinien La me sporc l suo venter 10-12-2016 Fodom Buchenstein scrin de na vita e mi ve mpoie la testa.

«Le nuove del Pais» 21

• Un tempo la canapa veniva la faceva appoggiare alla seminata la vigilia dell’A- colonna dell’armatura della scensione. Il nonno racconta stufa a muro “al camerón” e le diceva: - Ragazza, devi • In occasione della proces- Dal Concorso “Il pennino d’argento”- 10° episodio sione del Corpus Domini sapere che d’ora in poi e per di Paola Crepaz – 5^ elementare le giovani indossavano il tutta la vita farai parte del- costume locale e, in capo, la nostra famiglia. Quindi portavano la ghirlanda di Usanze nel corso dell’anno aggiungeva: - Ciò che avver- fiori di cera. rà in casa resterà in casa e ciò che avverrà fuori re- • Durante le domeniche che ne visione quindi gli veni- veniva insegnato a dare “del sterà fuori. E, se noi andre- seguivano questa grande fe- vano offerti un pane e due Voi” al padre e alla madre, mo d’accordo saremmo più sta, il sacerdote benediva il uova. così pure agli anziani e ai brave delle altre, viceversa tempo: questo avveniva fino • A San Michele il prete pas- superiori. saremo come le altre! alla festa della Madonna del sava di casa in casa a bene- • Alla persona che faceva un Rosario quando i contadini dire e, in quell’occasione, qualsiasi piacere veniva ri- avevano ultimato il raccolto. gli veniva offerto un for- volta la frase: - Iddio ve ne Filastrocche • Quando, dopo le feste pa- maggio e un pane. renda il merito. squali, il sacerdote si recava • Alla sera, prima di recarsi a • La sposa, in segno di rispet- d’un tempo a benedire le case, era abi- letto tutti bagnavano il dito to, era tenuta a dare “del di Anna De Carli tudine porre in un piatto il nell’acquasantiera, si face- Voi” al marito. Quando poi santino comprovante l’avve- vano il segno della croce giungeva per la prima volta “A suo tempo studio e gioco nuto accostamento ai Santi dicendo: - Sia lodato Gesù alla nuova casa, all’entrata la udir molto e parlar poco Sacramenti, in modo che il e Maria - buona notte. attendeva la suocera. Questa odiar tutte le bugie sacerdote potesse prender- • Ai bambini, fin da piccoli, la introduceva nella “stùa”, non mai dire villanie”.

Il Cardinale Mery Del Val Arabba: intervista a Lezuo Annunziata “de Jan” (1914 -2017) Registrazione del 26 aprile 2009 da parte di Franco Deltedesco vevo l’età di 10 anni, nulla re i teli “i lenzuói”. Non ricor- Apiù. Era un giorno di festa do quanti ne caricava, penso quando è giunto il Cardinale. sei. Aveva sistemato i primi tre Purtroppo, cosa volete che quando sono sopraggiunti gli dica: allora si era paurosi, non escursionisti che scendevano si aveva il coraggio di avvici- dal Boè: stanchi, con le gambe narlo. e i piedi doloranti. Il primo a Don Angelo di Colle Santa parlare fu Monsignor Canali: Lucia ci insegnava che dove- “Quanto tempo impiegate an- vamo inginocchiarci davanti al cora per finire il carico?” “Certa- Cardinale e baciargli l’anello. mente ancora una mezzora” ha Lo puoi immaginare: noi cerca- risposto mio padre…. ma non vamo di scantonare. Eravamo ha avuto il coraggio di aggiun- ben contenti di vederlo vicino gere: “Vedo che siete stanchi, ma non avevamo il coraggio di attendete se vi va che vi faccio avvicinarci a lui. Costruzione di una semplice croce sul Pizač. salire sul carico.” Non ne ha “N te n puoch dël l n’à cu- avuto il coraggio e in cuor suo gnisciù un per un”. mancabile Monsignor Canali. Un gradito passaggio non avrebbe mai immaginato Quando veniva ad Arabba Sono saliti e hanno fatto il La nostra famiglia, chi de che un Cardinale fosse salito era umile, buono di cuore, era giro completo per scendere Jàn, possedeva un prato nella su un carico di fieno! A questo una persona semplice. Si diver- al passo Pordoi: l’intero per- località chiamata “pré Maurìn”. punto il fido Mons. Canali ha tiva con i contadini. Ha tanto corso a piedi che allora non Al mattino, mio padre si por- fatto sentire la sua voce: “Cosa amato Arabba e le montagne: c’erano mezzi di risalita. Ermi- tava sul luogo conducendo volete, in mezz’ora di cammino ne era veramente innamorato. nio racconta che: “Quando ha con se il suo cavallo così, alla siamo a casa!” A questo punto E’ venuto tra di noi per tre anni raggiunto la cima si è inginoc- sera, caricato il fieno sul carro mio padre si è sentito in colpa consecutivi: lo attendavamo chiato ed ha intonato “Gloria lo portava a casa. Il padre at- di non avere fatto loro la pro- per la quarta volta ma la ma- in Excelsis Deo” quindi ha ef- taccava il cavallo ai rami di un posta di raggiungere Arabba lattia non glielo ha concesso. fuso la sua benedizione a 360 cespuglio e rimaneva a lavora- seduti sul carico e ci ha detto: Per lui le montagne erano gradi”. Giunto al passo Pordoi, re con tutti noi. “Io non ho avuto il coraggio una grande cosa: è salito anche sempre accompagnato da Er- Così come si era soliti fare, di chiedere loro se avessero al monte Boè, accompagnato minio e da Monsignor Canali è anche quella sera nostro padre avuto il piacere di salire sul da Erminio Irsara “Menòt” che facile renderci conto che erano ha sistemato il carro nella giusta carico”. A quei tempi avevamo faceva il sagrestano e dall’im- trafelati e stanchi. posizione e ha iniziato a carica- tutti timore e rispetto. 22 «Le nuove del Pais»

Ite dai Méšoi esiste la stazione di partenza del- La famiglia dei “Méšoi” abi- la funivia del Portavescovo. Al tava a Ruaz. Come facevano tempo della guerra, per indicare diverse famiglie che possede- il luogo, i militari avevano po- vano i prati di alta montagna in sto una grande lapide in sasso luoghi distanti, durante la fiena- con la scritta “Prinz Quelle”, la- gione si spostavano portando pide che è scomparsa quando è con loro pure gli animali: erano stata costruita la funivia. Ancor chiamati “i zulièr”. Anche la fa- oggi è possibile notare che esce miglia di Ruaz trascorreva l’esta- Arabba: la fontana del Cardinale. dell’acqua accanto alla stradina te lassù dove aveva il fienile per a monte della stazione. Ne sor- depositare il fieno e una stalla sono stati molti a conoscere le stiân”, guidato dal suo proprie- seggiava un bel bicchiere e ne per gli animali. Nelle adiacenze sue imprese di montanaro. Così, tario e accompagnato dal capo prendeva con sé altrettanta per avevano costruito una semplice un bel giorno, alcuni cortinesi frazione e da alcuni frazionisti, berla, in compagnia del Monsi- casupola in legno che serviva sono venuti a Fodom per omag- ha provveduto a trasportare sul gnore, stando seduti sul grande da abitazione e, occasionalmen- giarlo e invitarlo da loro. A quei monte il pesante preparato. Oh, masso nelle vicinanze del ponte te, da piccolo “bar-ristorante”. tempi Cortina era grande men- come era soddisfatto il Cardi- sul Cordevole. Lì, il passante aveva la possibi- tre ad Arabba c’erano poche nale quando ha visto la nuova “E’ stata quell’acqua” diceva lità di bere un bicchiere di latte case e due semplici alberghi: Croce svettare contro il cielo! “che mi ha guarito dai calcoli.” o di vino e di assaggiare il loro il Furgler e il Posta. Io non so Uno sguardo ammirato ad Arabba e a tutta la valle, una formaggio e il “zìgher” e di fare cosa si siano detti fra loro, certo Nconté la jent una chiacchierata riguardo la è che per accontentarli ha fatto preghiera ed una particolare be- Lui conosceva le abitudini vita della gente della valle stan- la conoscenza di Cortina. Però nedizione: questi meravigliosi della gente e non perdeva oc- do pacificamente seduti su una ha subito detto: “No no, non mi luoghi non avrebbero mai su- casione di incontrarla. bella panca di legno. Orsola si sento di cambiare luogo per le bito danni a causa delle grandi- Come al pomeriggio del sa- sedeva spesso sulla panca per mie vacanze!” nate o di altri eventi atmosferici. bato quando i contadini faceva- riposare le stanche membra: lei Poco tempo dopo erano Infatti, a tutt’oggi, la valle no ritorno dai prati di alta mon- aveva un figlio di sei anni. Pur- stati i gardenesi a invitarlo nel- di Livinallongo non è mai stata tagna: lui sapeva che il giorno troppo il bambino non parlava, la loro valle, molto più ricca e particolarmente colpita da tali seguente avrebbero assistito alla gli mancava la favella. importante del Fodom. Il Cardi- eventi. celebrazione della Santa Messa Durante le sue passeggiate, nale però non ha mai lasciato Per ricordare il grande e sapeva pure che, al pome- il Cardinale passava spesso in la sua Arabba. uomo di chiesa il capofrazione riggio, preparato il necessario, quel luogo, sempre accompa- aveva provveduto ad applicare mettevano il sacco in spalla e gnato da Monsignor Canali e, Sul Pizàč una fotografia del Cardinale, con le capre si avviavano al pra- altrettanto spesso si fermava e Dopo la salita al Boè, al protetta da una bella cornice. Il to in modo da essere pronti al sedeva sulla panca. Orsola gli Lagazuoi e al Col di Lana era trascorrere inesorabile del tem- lavoro già di buon mattino. offriva un bicchiere di latte e proprio giunto il momento di po aveva ridotto in malo modo Di fronte a casa nostra c’è tutti trascorrevano tanti momen- salire al Pizàč. In definitiva sa- la grande Croce, pertanto era la “ciajèra” di una famiglia di ti sereni. Un bel giorno Orsola rebbe stata la passeggiata più giunto il momento di sostitu- Ruaz “chi del Pìcio”: quello era (la madre della “Nila” per coloro semplice, meno impegnativa irla in modo che rimanesse a il luogo adatto per sostare e ri- che l’hanno conosciuta) si rivol- ma certamente molto suggesti- perenne ricordo. Ciò è avve- prendere fiato. Era un momen- se al Cardinale dicendo: “Sono va. Anche da lassù gran lode al nuto il 02 settembre 1999 per to ideale per il Cardinale per tanto preoccupata per il fatto Creatore, quindi… interessamento della frazione scambiare alcune parole e fare che questo ragazzo non parla!” La gente del luogo, come di Arabba-Varda. pure delle battute spiritose. “Come mai?” le chiese l’uomo di era consuetudine fare sulle Durante il periodo che tra- -Era il giorno dell’Assun- chiesa. E lei: “Io non lo so, non cime dei monti, aveva racimo- scorreva ad Arabba, il Cardinale ta- racconta Annunziata- stava lo so proprio.” E il Cardinale: lato due pezzi di legno che era ospitato nella dependance piovendo. Pertanto il Cardinale “Domani, alle ore otto io recito aveva ritenuti adatti e, con la dell’Albergo Posta, gestito dalla e il suo segretario, Mons. Cana- la Messa ad Arabba. Partecipate collaborazione del Cardinale, signora Bernardi: da lì aveva li, si sono riparati sul poggiolo pure voi e, durante la funzione, li aveva assemblati a forma- davanti agli occhi il suo Pizač. di casa nostra. Mia madre ha rivolgete un pensiero al cielo.” re una rudimentale croce che Di tanto in tanto si faceva subito portato loro due sedie Così Orsola ha fatto. E’ ri- fu piantata sul cucuzzolo del vedere un aereo militare: la in modo che potessero seder- tornata a casa con nel cuore monte: erano gli anni fra il 1924 gente diceva che stava prepa- si. Loro hanno dimostrato sod- il dolore per la menomazione e il 1926. Davanti alla croce il rando il bombardamento di disfazione e si sono fermati a del figlio. Era giunta vicino alla piccolo drappello si è inginoc- Arabba. Ma lui, il Cardinale è lungo a parlare. porta di casa quando il ragaz- chiato, quindi il Cardinale l’ha stato in grado di fermarlo, tanto Di fronte, nella “ciajèra”, zo l’ha vista ed ha esclamato: benedetta unitamente alla valle è che l’aereo si è schiantato sul avevano trovato riparo diversi “Mamma, dove sei stata? Cosa in lungo e in largo. Quel sim- Pizač, racconta l’intervistata e “zulièr” ossia i contadini pro- mi hai portato!” Orsola è rimasta bolo cristiano era così misero prosegue: “Al mattino si alzava venienti da altri paesi che, per come impietrita e, per un bel che, il Cardinale, appena fatto e alle ore otto celebrava la San- raggiungere i loro prati, si tro- po’ di tempo, non è stata in gra- ritorno ad Arabba si è messo ta Messa: purtroppo la parteci- vavano a passare per Arabba. do di pronunciare una parola. in contatto con il comandan- pazione della gente era scarsa Il Cardinale li vedeva e Lei non ha avuto alcun dubbio: te la caserma degli alpini che perché, a quell’ora erano al la- sentiva le loro voci. Tutto ad era accaduto un miracolo. ha provveduto a costruire una voro sui prati di alta montagna”. un tratto, rivolto a noi, per più bella-grande Croce che avrebbe Dopo la celebrazione andava volte ha esclamato: “Ma, come Tutti lo cercano sostituito quella esistente. a bere a una fontana, non distan- volete che faccia questa gente Anche per il fatto che il Era il 14 settembre 1958 te, dalla quale scaturiva un’ac- a fare peccato! ma come volete Cardinale dimostrava un così quando il cavallo del signor qua particolare, molto buona, che faccia!” grande amore per le montagne, Anacleto Lezuo “Cleto de Ba- fontana che si trovava dove oggi Lui ci amava tutti. «Le nuove del Pais» 23

n agosto di ogni anno avevo pieno inverno. Incominciava ad I14 giorni di ferie; questo tempo albeggiare. I tordi, sugli alti piop- dovevo passarlo a casa dai miei Andreas pi che fiancheggiavano la strada, genitori e falciare sui nostri prati di incominciavano a cantare le loro montagna e aiutare a fare il fieno. melodie. Alle sei arrivai ad Hall. Vi- Così andò per tre anni. Crepaz sitai la cittadina e le chiese e, dopo Dopo tre anni fui esonerato da la S. Messa, incontrai il dirigente tutti i lavori collegati all’appren- CURRICULUM VITAE dell’impresa Vogl. Visitai lo stabi- distato e potevo dedicarmi tutto il Autobiografia-manoscritto – seconda parte limento e poi venni presentato a giorno alle arti figurative (solo per diverse persone e con loro ho fatto il lavoro di macelleria domestica amicizia. mi era rimasto il lavoro di prima) nelle chiese, vidi dei bei lavori. Il Lunedì di Pasqua mi invitarono e mi veniva concessa anche abba- Quindi un viaggio ad Innsbruck. ad una gita: Judenstein, Rinn, stanza libertà così ho potuto co- La Hafkirche ed i suoi grandi cava- Sistrans, Castel Ambrasser-Keller struirmi un manichino e lavorare lieri di bronzo non mi davano pace. quindi alla trattoria Breinessl a tessuti naturali. Contemporaneamente venni in- Innsbruck. Era una compagnia Per il lavoro straordinario (in in- gaggiato da un rappresentante allegra e così iniziai la mia vita in verno dalle 9 di sera e in estate dell’Impresa Artistica di A. Vogl. città. dalle 7) ricevevo 10-15 Kreuzer Così mi decisi di trasferirmi ad Hall Si lavorava tutta la settimana, il all’ora; a volte si concordava un in Tirol presso questa Ditta che era più delle volte con modelli scarsi. certo prezzo indipendentemente stata appena fondata. La cosa principale era finire in fret- dal tempo impiegato per il lavoro. Era il Venerdì Santo dell’anno ta. Così l’arte mi sembrava essere Per esempio, per due angeli alti 70 1896 quando mi sono congedato diventata una cosa secondaria. A centimetri ricevevo 14 fl. da tutti i conoscenti ed il Sabato sera e alla domenica, la cosa prin- Il lavoro notturno era veramente Santo, alle 6 di sera salii sul tre- cipale era diventato il divertimen- pesante e pagato da cani ma do- Andreas Crepaz in età avanzata. no a Ponte Gardena ed arrivai ad to, tanto che non mi restava più il vevo essere contento perché non dove dovevo aspettare con tran- Innsbruck alle 3 del mattino. tempo per studiare l’arte. Frequen- avevo altre entrate e le necessi- quillità la selvaggina, il più delle Ero tutto spaesato ed era tutto tando tali compagnie mi è perfino tà diventavano sempre maggiori volte incominciavo a pensare ad chiuso. Solo un caffè era aperto, successo di giungere a conoscere i anche perché volevo essere più altre cose e perfino a fare degli Cafè Maximilian. Entrai ma… era confini e la forza dell’alcool. Con distinto che nei primi anni. schizzi di rocce e alberi. frequentato da gente che mi sem- l’abuso di questo mi sentivo inoltre Spesso potevo andare a caccia con Nell’agosto del ’95 sulla Geisler- brava strana. Improvvisamente mi portato a frequentare compagnie il maestro: per la caccia al gallo ce- gruppe (Gruppo delle Odle) capi- accorsi che un pacchetto che por- femminili fin tanto che ciò ha svi- drone dovevamo partire all’una di tò che tre camosci mi passarono tavo appresso e che avevo appog- luppato in me un amore irragione- notte. In sostanza io avevo solo la sopra la testa e, per poco, dallo giato accanto a me, era sparito… vole, naturalmente accompagnato funzione di portare gratuitamente spavento non ruzzolai dalle rocce. non si trovava da nessuna parte. da conseguenze. lo zaino. Per la caccia al camoscio Mi venne in mente di imbracciare il Alle mie richieste riguardo al dove Dimenticai i miei genitori e i loro si partiva alle tre del mattino e si fucile quando i camosci non erano fosse fui semplicemente buttato insegnamenti, dimenticai gli ami- doveva essere di ritorno già alle più in vista. È facile immaginare i all’esterno del locale. Da allora, per ci più intimi ed, infine, dimenticai sette. A volte, se avevamo alcune rimproveri da parte del maestro e la prima volta, ho pensato che qui, anche Dio stesso e trascurai tutti i ore di ritardo io dovevo recuperar- le risate dei compagni di caccia. sulla terra, c’è gente cattiva ed ho miei doveri di cristiano. le con straordinario non pagato. Così trascorsero anche gli ultimi incominciato a sospettare delle Trascorsero 18 mesi prima di pren- Pertanto ero molto stressato e mi due anni del mio tempo di appren- persone. dere la decisione di abbandona sentivo fortemente limitato. Per di dimento e, sempre più, sentivo il Mi diressi poi verso Hall orien- Hall con il proposito di ritirarmi più non avevo fortuna a caccia: se desiderio di lasciare questo posto. tandomi con i binari del tram. da tutte le compagnie. mi veniva indicata una postazione Seguì un viaggio a Bolzano dove, (omissis). Faceva freddo come in (a cura di Fr. Del.) – Continua

Ence sto ann l Tiroler Kaiserjaeger 2. Regiment Südtirol l a metù Comemorazion dei Kaiserjaeger a jì na celebrazion al osciario del Pordou per recordé i morc e dei scizeri al osciario del Pordou n viera. Domënia 11 de jugn raprejentánze dei Kaisejaeger de dita da Pater Reinald Romaner e doi Kaisejaeger i a metù ju na Kirchbichl, Villander, Jenbach e acompagnada da doi sonadous corona daìte ntel osciario ulache de le compagnie dei scizeri da de la Mujica da Deutschnofen. ie sepelìs 8.550 saudei todësć de Fodom e de Fascia i s’a biné da “No sté a te desmentié ulache la Pruma e 850 de la Seconda le 10 dadomán davánt a la cesa l’eva tua cuna, perciéche ntel Viera. Per l ann che ven, ann che del guardián del osciario ulache i foresto no te ciape n’autra tiera – segna i 100 agn da la fin de la s’a metù su per jì en formazion fin a dit Pater Reinald nte la perdìca. Pruma Viera, le raprejentánza de davánt a la porta del monument “Mossón onoré nuosc noni – l a kaisejaeger, e scizeri i a bele cordé ai tomei todësć de la Pruma continué – che i a defendù nosta de mëte a jì na comemorazion e Seconda Viera mondial. Na tiera dal invajor foresto. Perión – l plù grana per recordé chël evént bela giornada de sorogle, n a esorté a la fin – perciéche duc che a mudé la storia de paisc “Kaiserwetter” coche l a clamé l laore per tignì dalonc la viera.” e val che ieva stade auna per Kaiserjaeger e scizeri a recordé i morc n comandánt dei kaiserjaeger che A la fin de la S. Mëssa, al sonn scecoi e che da nlouta ie stei viera al osciario sun Pordou. a viśé la celebrazion co la S.Mëssa de “Ich hatt’einen kameraden” despartìs. (SoLo) 24 «Le nuove del Pais»

a Grande Guerra è stata fie raggruppate sotto argomenti Lraccontata in quest’estate tematici associabili al Fronte a Fodom in due mostre foto- Grande Guerra: di Livinallongo. Sono inoltre grafiche. esposti una serie di pannelli La prima, curata dallo sto- due mostre nell’estate fodoma nei quali vengono illustrati rico e giornalista agordino gli scenari storici e strategici Giorgio Fontanive e dedicata del conflitto e un interessante all’ “Ospedaletto da campo documentazione fotografica 061”, è stata allestita duran- di raffronto ieri/oggi, riper- te i mesi di luglio ed agosto correndo i luoghi del Fronte presso i locali della locanda Dolomitico. La mostra, nel suo “Edelweiss” gestita ad Andraz percorso itinerante, da maggio dalla signora Luigina Casaril. 2015 ad agosto 2017, si è ar- Con il termine “Ospedaletto ricchita di approfondimenti e da campo 061” veniva indicato ricerche da cui sono scaturi- l’ospedale militare che i soldati ti incontri tra le memorie di italiani, durante la Prima Guer- compagni di fronte di De San- ra Mondiale, avevano ricavato ctis, come quelle di Giuseppe nell’ormai ex “Hotel Andraz” Vantini e, la più importante, di proprietà della famiglia Cal- quella di Cesare De Lollis. Nato legari. “Questo ospedale era il nel 1863, abruzzese, professo- più importante di tutta la zona Una delle foto in mostra ad Arabba. re universitario di letteratu- di guerra dell’Agordino. In tanti capogruppo Luca Deltedesco – Fronte Dolomitico di Livinal- ra italiana, critico, filologo e non sopravvivevano; per que- rientra nel programma di com- longo al quale si riferiscono scrittore, amico personale di sto fu approntato un cimite- memorazioni per il centenario tutte le foto dal 1915 al 1917. Gabriele D’Annunzio e di Be- ro sotto la chiesa di Andraz. della Grande Guerra. Nelle 210 pagine dell’Album nedetto Croce, De Lollis, all’età Qui le tombe si moltiplicavano “Album dal fronte 1915 – sono collocate 535 fotografie di 52 anni, decide di arruolarsi giorno dopo giorno”. Le 25 foto 1917. Immagini dalla guer- contornate da decorazioni e 40 volontario e viene destinato storiche esposte nel piccolo ra nelle Dolomiti di Livinal- tavole originali di disegni in al fronte di Livinallongo dove bar con annesso negozio di longo” si intitolava invece la china e acquarello, realizzati scrive un diario che, solo molti alimentari documentano attra- mostra tenutasi dal 22 luglio da disegnatori al fronte. An- anni dopo la sua morte, viene verso un percorso temporale al 20 agosto nella “Sala Boé” cora in discreto stato di con- pubblicato col titolo Taccuino tutta la storia dell’ospedaletto dell’ufficio turistico di Arab- servazione dopo 100 anni, le di guerra (edito da Sansoni, Fi- da campo 061. A cominciare ba. Avviata a maggio 2015, la immagini sono state riprodotte renze 1955). Il contenuto del dallo stato in cui si trovava mostra è arrivata con quella in circa 2 anni di lavoro, da libro conferma il suo stretto all’arrivo delle truppe italiane di Arabba alla sua sesta espo- Andrea Morelli con le più avan- legame con le immagini della nel maggio del 1915, che per sizione, tra le quali, quelle di zate tecniche digitali che ne mostra e insieme, immagini e prima cosa tolsero la scritta in Pescara, Padova e Verona e hanno migliorato in modo ap- libro, costituiscono un inedito tedesco “Gasthof Andraz”, ai raccoglie le fotografie di un Al- prezzabile la visibilità e quindi reportage sia sulle vicende del lavori di adattamento del fab- bum, realizzato da un ufficiale la possibilità di ingrandimento conflitto, sia su quelle umane bricato, diventato, come detto, abruzzese Arturo De Sanctis per la stampa. di soldati e popolazioni locali primo punto di intervento sa- di Spoltore (Pescara) a seguito La mostra espone tutte le nonché un’interessante docu- nitario nelle retrovie del fronte. della sua partecipazione alla pagine dell’Album e, in un set- mentazione sul territorio dolo- Nei locali dell’albergo fu persi- Grande Guerra proprio nel tore specifico, tutte le fotogra- mitico di Livinallongo. (SoLo) no ricavata una sala operatoria. Qui i soldati venivano traspor- tati dalle prime linee spesso con attrezzi di fortuna, come slitte per il fieno trovate nelle case e nei fienili abbandonati o, una volta terminata la strada che saliva da Agordo, con le prime camionette. “Sull’edificio dell’albergo ormai chiuso da anni e dove da qualche tem- po è comparsa anche la scritta “vendesi” – continua Fontani- ve – sono ancora ben visibili i segni della destinazione al qua- le era stato adattato al tempo. Si vedono molto bene infatti le scritte “bagni” e “lavande- rie”, testimonianze che sareb- be utile conservare in caso di una eventuale ristrutturazione. All’allestimento della mostra ha collaborato anche il loca- le Gruppo Alpini Col di Lana. Il curatore della mostra di Andraz, Giorgio Fontanive con alcuni rappresentanti del Gruppo Alpini “Col di Lana” e della Un impegno che – spiega il signora Luigina. «Le nuove del Pais» 25

é ju al Grop Alpini Col de L Lana sto ann l premio Sán- ta Maria Maiou, che ogni ann Sànta Maria Maiou Comun e Union dei Ladins da Fodom i sporc a na persona o Premio Sánta Maria Maiou ai alpini da Fodom associazion che s’a de fora per la comunité fodoma. La soeja ulache chëst rco- nosciment ven dé fora l é chëla de la gran festa de Sán- ta Maria Maiou che oramei da cuaji 40 agn ven fata a La Plié. Na festa enviada via ntra la fin dei agn ’70 e i prums agn ’80 da Benigno Pellegrini e l’en- louta prescidenta de l’Union dei Ladins da Fodom Bruna Grones. Na festa che ntei agn, coche recugnësc troc che la veiga dal defora, a sapù manti- gnì la sou de na tradizion e no n é tomada ntel puro folklor. La giornada, come da tra- dizion, l’é scomenciada co la S. Mëssa solene nte gliejia da La Plié acompagnada dal Coro de Gliejia S. Iaco che a la fin, ence chësta na tradizion, l a lascé lerch a “sue” ële per cianté davánt ai mac e cësć Dute le raprejentánze col guánt, n poja sui scialins de gliejia. de ciof portei a fè benedì da le ële col guánt, la ciancion “Giardino di fiori”, deventada oramei n inn de chësta festa. A la jent che a emplenì la gliejia, defora se n’a enjonté n’autra mascia, souradut scio- ri, che no n a volù mancé a chëst apuntament e che s’a sbracé per fé la foto a dute le raprejentánze col guánt n poja sui scialins de gliejia. Davò la pert religiosa l’é piada via la sfilada fin jun Pla- za Nuova de le ële col guánt, dei ciar de le Vijinánze de Ornela, Reba, Salejei e Pala Mac e cësc de flou de ogni sort fesc L Premio dei Ladins e del Comune a i Alpini, fedeli al ideal “daidè i vis per no Daghé, dei scizeri, del l Grop corona ala Madòna. desmentiè”. da Bal, dei raprejentánc dei bacagn co le machine da sié bele fate su de ciof, dei setous e la Stëla da mont d’arjent, n curt nte la motivazion del vazion, l a lascé nte almierch. co le fauc e dela Bánda da Fo- opera del artist trentin “Ma- premio: “Per ester tres fedeli Sánta Maria Maiou l’a dom che a acompagné e dé l stro7” al grop alpini Col de a vost ideal “daidé i vis per saré ite n fin setemana teis vare con sua mujica. N sfilada Lana, che l’ha tout pert con no desmentié”. Per ester tres de apuntamenc nta Fodom, e sun paladina ence le autorité envalgugn de suoi esponenc damprò ai debujens de la scomencé bele l vender col con davántfora l Capocomun storizi viśei dal capogruppo jent e rencuré i luosc che ten tendon de la Bánda da Fodom Leandro Grones, scior pleván Luca Deltedesco. La “laudatio” vif l ricordo de la gran tra- sa na Reba, che domënia 13 don Dario Fontana, la presci- l’é stada fata dal consilier de gedia che l é sté la viera per a ospité ence la sfilada de le denta de l’Union Generela di l’Union dei Ladins da Fodom costruì dì per dì la pesc.” associazions de la val, dei ciar Ladins dla Dolomites Milva Stella Palla, che l à recordé la N pico vajo per i ciof l é de le vijinánze, che sto ann Mussner, la prescidenta de storia de l’associazion, metuda l ricordo che l’Union dei La- ava per tema la noza da nza- l’Union dei Ladins da Fodom su davò la Pruma Viera e dute dins a enjigné ca sto ann da can e a la Bánda da Fodom, Manuela Ladurner e l assesora le ativité portade ennavánt nte scinché a le ële col guánt. Na che auna a la Mujiga “Caterina a la cultura e turism Michela chisc agn; n particolar per ti- prejenza che va njù da en- Lánz” da L Plán de Mareo e Lezuo che a porté suoi saluc gnì su l ricordo dei evenc de valgugn agn encà. Zerto, na la Filarmonica “Le Prime Lus” ufiziai. le doi viere, da ultimo la Festa conseguenza dei temp che de Bertiolo (UD) a metù a jì La pert ufiziala de la mani- dei ceri a Plán de Salejei, ma muda. Ma ence n apél a tour- la pruma rassegna de bánde festazion l’é juda ennavánt co ence da spëss a fin de ben e né a se l vestì a dute chële che dal titol: “Note che s’enconta”. la consegna de la pergamena de solidarieté. Coche l é scrit nte sti agn, per desvalive moti- (SoLo) 26 «Le nuove del Pais»

5 AGOSTO 2017 Reportage del Gruppo Alpini Col di Lana PIAN DI SALESEI Luca Deltedesco, braccio ope- rativo del Comune per questa Cerimonia 1917 COL DI LANA 2017 manifestazione, che ha ricor- commemorativa nel dato le tante iniziative fin qui Centenario della Corsa organizzate dalle sue penne dei Ceri dei soldati di nere, a cominciare dal 2014, Gubbio alle pendici del Una festa in guerra: per ricordare il centenario della Col di Lana Grande Guerra. Un mix di sentimenti, che abato 5 agosto più di mille- i ceri al fronte ha accumunato tutti gli eugubi- Scinquecento eugubini, tutti ni e contagiato tutti i presenti, con il fazzoletto rosso al collo ha invece accompagnato l’in- come i loro antenati - soldati nerdì mattina per essere collo- fodomi e ai rappresentanti tervento di Mauro Pierotti, pre- della Brigata Alpi che in quel cate all’interno della cappella dell’Università eugubina Arti e sidente dell’Associazione Eugu- 15 maggio del 1917 perpetra- dell’ossario, dove sono poi ri- mestieri e della città di Gubbio. bini nel mondo. Il suo non è rono la loro festa anche in tem- maste a memoria della giorna- Numerosa anche la presenza di stato solo un resoconto storico po di guerra - hanno invaso ta. Il Sabato i ceri, posizionati associazioni d’arma, delle forze della festa dei ceri a Pian di pacificamente e festosamente all’esterno già di buon mattino, armate, sia italiane che austri- Salesei, ma una sottolineatura la spianata davanti all’ossario hanno accolto gli eugubini ar- che, e delle istituzioni. Tra que- dell’emozione di tutti gli eugu- di Pian di Salesei per cele- rivati alle pendici del Col di ste, oltre ai sindaci dei comuni bini nel rivivere la loro festa ai brare e ricordare i cent’anni Lana con ogni mezzo: persino di Livinallongo Leandro Grones piedi del Col di Lana: con gli da quel evento straordinario. una staffetta in bicicletta. Un e di Gubbio Filippo Maria Stira- stessi sentimenti dei loro nonni Una festa in guerra, i ceri al fiume di gente, insieme anche ti, gemellati proprio nel nome cento anni prima. fronte: un fatto eccezionale e a valligiani e turisti, che ha ben della festa dei ceri, c’erano il Al termine della S. Mes- rimasto unico per la città di presto riempito anche i prati presidente della sezione alpini sa presieduta dal Vescovo di Gubbio e per gli eugubini. Se intorno all’ossario dove ripo- di Belluno Angelo Dal Borgo, il Gubbio e accompagnata dai è vero quanto ha detto nelle sano 4700 soldati tra italiani e consigliere provinciale Pierlu- canti del Coro Parrocchiale S. sue parole di saluto il sindaco austroungarici. igi Svaluto Ferro, il presidente Giacomo di Pieve di Livinal- di Livinallongo che “Gubbio La cerimonia è iniziata con del consiglio regionale Roberto longo, il “popolo” eugubino ha vive negli eugubini”, il primo la posa davanti alla grande Ciambetti, l’onorevole Franco intonato l’inno dei ceri mentre weekend di agosto un pezzo croce al centro del sacrario Gidoni, la senatrice Raffaella le tre “macchine” muovevano di quella città ha letteralmente di quattro corone portate dal Bellot ed alcuni sindaci dell’A- i passi sulle spalle dei ceraioli invaso tutta la vallata fodoma. Gruppo Alpini Col di Lana (or- gordino. La Regione Umbria per rendere omaggio, alla loro Il cuore dei suoi abitanti ed il ganizzatore dell’evento con i era rappresentata dal consi- maniera, ai caduti del sacrario loro attaccamento ai ceri era in- Comuni di Livinallongo e Gub- gliere Andrea Smacchi. e poi fuori, sulla strada di ac- vece certamente presente nella bio) insieme al 24° Jaegerbat- Gli interventi ufficiali sono cesso, per ricordare le gesta sua interezza. talion di Lienz, agli Schützen stati aperti dal Capogruppo dei loro antenati e riproporre Le riproduzioni fedeli delle tre “macchine” realizzate dai mastri artigiani di Gubbio e dedicate a S. Ubaldo, G. Gior- gio e S. Antonio erano arrivate a Pian di Salesei ancora il ve- «Le nuove del Pais» 27

quella foto scattata 100 anni fa e diventata ormai storia e memoria. Per l’occasione è stato pre- disposto anche un annullo fila- telico (curato dall’associazione filatelica agordina) con timbro speciale apposto su delle car- toline tematiche appositamente realizzate per l’evento e affran- cate con un francobollo emes- so in occasione della “Corsa dei ceri” del 1983. La festa è proseguita poi ad Arabba sotto il tendone, dove, dopo il pranzo, si sono esibite in concerto la Banda da Fodom e quella di Gubbio. (LS) Le delegazione salita di buon ora a Cima Lana allorché le condizioni meteorologiche erano ancora favorevoli. * * * Un grazie a chi ha appog- PIEVE giato questa iniziativa: il comu- ne di Livinallongo unitamente Concerto del Coro a Don Dario e alla parrocchia Femminile Col di Lana e di Pieve, la banca Reiffeisen, il del Coro ANA Feltre: BIM Piave e la Papaya frutta e “Oh Col di Lana” – PER verdura di Arabba. NON DIMENTICARE Per il coro Marianna CANTIAMO LA PACE * * * erata di canti e di preghiera Sper il coro femminile Col di 6 AGOSTO 2017 Lana che organizza, il primo COL DI LANA sabato di agosto, il tradiziona- Onore ai caduti presso il monumento a ricordo, in piazza 7 Novembre a Pieve. le concerto dedicato ai caduti Commemorazione dei Tra gli altri, sulla destra, il sindaco di Gubbio, Filippo Maria Stirati. della prima guerra mondiale. Caduti della Grande Il concerto che si tiene sem- Guerra pre nella chiesa di S. Giacomo caserma Gioppi di Arabba, un fatto eccezionale e unico, Maggiore a Pieve di Livinallon- guidati dal luogotenente Vit- il centenario della corsa dei E’ stata una decisione dif- torio Pallabazzer, da militari ceri di Gubbio, “una festa in go ha visto oltre all’esibizione ficile e sofferta, quella di non del coro di casa, anche quella austriaci del Jaegerbattailon guerra, i ceri al fronte”. Molto salire in cima al Col di Lana 24 di Lienz, da rappresentanti numerosa la presenza di Eu- del coro Piave dell’associazio- domenica 6 agosto per la ce- ne nazionale alpini di Feltre, della Schutzenkompanie Bu- gubini, accompagnati dal Sin- rimonia di commemorazione chenstein e da alcuni alpini del daco Filippo Maria Stirati e dal guidati dal maestro Aldo Spe- dei caduti della prima guer- ranza. Gruppo Col di Lana, è salita presidente degli eugubini nel ra mondiale che, come ogni a cima Lana per una dovero- mondo dr. Mauro Pierotti. Il coro femm. Col di Lana anno, il Gruppo Alpini Col di da anni ormai ha ideato la se- sa presenza a ricordo di tutti Lo spirito gioioso e goliar- Lana ed il Comune di Livinal- i caduti del primo conflitto dico del sabato ha lasciato il rata perché il ricordo di que- longo, organizzano per la pri- sta immane tragedia rimanga mondiale. posto alla compostezza della ma domenica di agosto. Scelta La cerimonia, come da pro- domenica per un degno ricor- sempre vivo nella mente di dovuta alle pessime condizioni tutti noi… perché la pace non gramma in caso di mal tempo, do di tutti i caduti della prima meteo previste, poi rivelatesi si è svolta a Pieve, ed è iniziata guerra mondiale. deve essere mai scontata e… veritiere. coscienti di questo, il canto davanti al monumento ai cadu- Molte le autorità ed i grup- Ciò nonostante, di buon ti, accompagnata dal silenzio pi presenti: il sindaco Lean- vuole essere preghiera che li- mattino, una delegazione com- bera nell’aria voci di speranza. della tromba di Paolo Demat- dro Grones, il luogotenente posta da alpini in armi della tia. E’ proseguita con la Santa Vittorio Palabazzer coman- Messa nella chiesa di S. Giaco- dante della caserma Gioppi di mo Maggiore, officiata dal ve- Arabba, rappresentanti della scovo di Gubbio Mons. Mario Schutzenkompanie Buchen- Ceccobelli, da don Armando stein, molti labari e gagliardetti Minelli, cappellano dei ceri di delle Sezioni e Gruppi Ana, Gubbio e dal cappellano mili- la protezione civile di Monte- tare don Lorenzo Cottali ed ac- belluna e Angelo Dal Borgo, compagnata dal Coro Fodom presidente della sezione Alpini diretto da Lorenzo Vallazza. di Belluno Lino De Prà. La cerimonia ha inevita- Importante, come al soli- bilmente rievocato la giorna- to, la presenza dei militari au- ta precedente a Pian di Sale- striaci del Jaegerbattailon 24 di sei, organizzata a ricordo di Lienz. (LD) 28 «Le nuove del Pais»

ATTUALITà - Suzéde nta fodom

’antico maniero che sorge su un Il Comune vuole il Castello di Andraz Lmasso erratico ai piedi del Laga- zuoi e del Sass di Stria fu costruito Dopo che nel 2016 con il decreto Milleproroghe, il governo ha riaperto intorno all’anno mille e nei secoli i termini con cui Comuni, Province, Regioni e Città Metropolitane passò più volte di mano in seguito possono richiedere all’Agenzia del Demanio beni di proprietà dello a battaglie o guerre. Nel 1416 di- Stato, secondo quanto stabilito dalla norma conosciuta come venta di proprietà del Vescovo di Federalismo Demaniale, il Comune di Livinallongo ha avviato l’iter per Bressanone che lo conserva fino al acquisire la proprietà del Castello di Andraz. 1755, quando, dopo le guerre na- poleoniche, il maniero viene a per- dere la sua importanza strategica. tori. Un’operazione permessa grazie castello. La convenzione in vigore Nel 1851 viene venduto a privati ad una convenzione con il demanio, infatti prevede che a quest’ulti- che lo depredano per recuperare al quale il Comune versa ogni anno mo spetterebbe la manutenzione materiali: in particolare le assi e le 2.900 € di affitto. Convenzione rin- straordinaria, mentre il demanio travi del tetto. Dopo il passaggio del novata da poco per altri sei anni. dovrebbe intervenire per i lavori territorio di Livinallongo sotto l’I- Ma nel frattempo, come detto, il ordinari. Ma così non è. Lo Stato talia, il castello diventa patrimonio Comune ha deciso di diventarne non ha più soldi per questi inter- del demanio. Negli anni ’80 iniziano anche il proprietario. Un passo che venti così alla fine tutti gli oneri di i lavori di restauro ad opera della permetterebbe sicuramente una ge- manutenzione se li deve sobbarcare Sovrintendenza ai Beni Ambientali stione più snella del museo, anche il gestore. Lo sa bene il Comune di permetterci di perdere o chiudere il del Veneto, completati grazie ad se su quelle antiche mura resteran- Livinallongo che ha già stanziato Castello di Andraz; il monumento progetto Interreg che nel 2012 no sempre i vincoli storici imposti 20.000 € per sistemare alcune cre- più antico che abbiamo, un simbo- permette al Comune di riaprire il dalla Sovrintendenza. In affitto o di pe e distacchi di intonaco, causati lo della vallata ed ormai diventato castello al pubblico trasformandolo proprietà per il Comune non cam- dal disgelo e dall’acqua che filtra at- un’attrazione turistica formidabile” in un museo di successo che ogni bieranno gli oneri che comporta la traverso le fessure. “Se lo Stato non commenta il sindaco Leandro Gro- estate attira oltre 5000 mila visita- gestione ed il mantenimento del ha più soldi noi non possiamo certo nes”. (SoLo)

La Lia di Comuns chiede l’unità delle vallate ladine

La Lia di Comuns Ladins, l’organi- a largo consenso tra la popolazione revisione delle Statuto un gesto di ri- smo che raggruppa i 19 comuni delle con il referendum svoltosi nel 2007 nel conoscimento di tutte le popolazioni vallate ladine intorno al Sella torna a quale i ladini avevano espresso il loro delle Valli Ladine che vivono intorno chiedere il passaggio di Livinallongo, “si” al distacco dalla Regione Veneto al massiccio del Sella, ricordando che Colle S. Lucia e Cortina d’Ampezzo e all’annessione a quella Trentina. Su i Sindaci dei Comuni Ladini in data alla Regione Trentino Alto Adige e il questo tema la Lia di Comuns Ladins, 25 novembre 2016 hanno firmato un riconoscimento dell’ente quale organo pur essendo consapevole che non è documento, già inviato che chiedeva politico che rappresenti tutte le mino- lo Statuto di Autonomia lo strumento con forza il riconoscimento dei Comuni ranze linguistiche ladine. La richiesta corretto per modificare i confini tra ladini di Colle S. Lucia, Cortina d’Am- è stata ribadita nei giorni scorsi alla Regioni, ha sottolineato come nel do- pezzo e Livinallongo del Col di Lana Consulta trentina pe la revisione dello cumento preliminare “Indicazioni per la da parte della Regione Trentino Alto Statuto di Autonomia del Trentino-Alto riforma dello Statuto di autonomia” non Adige. Inoltre prendendo atto che nel Adige. La giunta della Lia di Comuns si faccia alcun cenno alla possibilità di documento preliminare della revisione Ladins, dopo aver preso visione del do- richiamare nello Statuto di Autonomia dello statuto di autonomia, si eviden- cumento preliminare redatto dalla Con- la volontà di appartenenza al Trenti- zia l’opportunità di istituire a livello sulta “Indicazioni per la riforma dello no di tali Comuni. Al contrario in tale regionale un “Consiglio regionale della Statuto di autonomia” e, proprio per documento si indica come sia emersa comunità culturale ladina” che unisca l’importanza della revisione che viene invece l’opportunità che lo Statuto ri- e rappresenti tutte le valli ladine in un fatta allo Statuto di Autonomia della Re- chiami le aspirazioni di Comuni (Pe- organo consultivo senza modificare gli gione Trentino Alto Adige – Sudtirol, ha demonte, Magasa, Valvestino) che per assetti istituzionali delle due Provincie deciso di confermare alla commissione secoli hanno fatto parte del contesto autonome, la Lia di Comuns Ladins le richieste, già peraltro inviate in au- storico e geografico del Trentino ma ha proposto di istituzionalizzare un tunno ai presidenti delle provincie au- che in epoca fascista furono assegnati organo politico che rappresenti tutte tonome e alle rispettive Commissioni, alle regioni vicine (Veneto, Lombardia). le minoranze linguistiche ladine e dia e firmate da tutti i Sindaci dei Comuni Ritenendo corretto verso le popo- esplicito riconoscimento nello Statuto facenti parte della Lia di Comuns La- lazioni ladine dei comuni veneti che di autonomia alla Lia di Comuns Ladins, dins. I comuni di Colle S. Lucia, Cortina già hanno chiesto l’annessione, inserire anche cambiando la forma giuridica d’Ampezzo e Livinallongo del Col di un richiamo alla volontà di tali Comu- di quest’ultima, con funzione consul- Lana da anni chiedono l’annessione ni di far parte della Regione Trentino tiva in materia di minoranza e cultura alla Regione Autonoma Trentino Alto Alto Adige, la Lia di Comuns Ladins ladina, sancendo così la dimensione Adige – Sudtirol. Richiesta confermata ha chiesto alla Commissione per la trans-regionale dei ladini. (SoLo) «Le nuove del Pais» 29

er gli alunni delle scuole elementa- Pri la prima campanella quest’anno è suonato nella nuova scuola di Pie- Una scuola nuova, ve ristrutturata grazie ai Fondi ex Odi. Dopo solo un anno di lavori ma ben sei per vedersi assegnati i soldi dall’ex Fondo Brancher, i bambini potranno bella e moderna avere a disposizione un edificio tutto nuovo, costruito con i più moderni criteri e materiali e dotato di spazi ed infrastrutture al passo con i tempi. Il progetto di ristrutturazione era stato presentato ancora dalla passata am- ministrazione Ruaz nel 2010, quando il “tesoretto” di 80 milioni annui delle Province autonome di Trento e Bolza- no per i comuni confinanti si chiamava ancora Fondo Brancher. In mezzo le Alcuni scorci degli interni della “nuova” scuola. ben note vicissitudini burocratiche, le- gali e politiche del Fondo, prima che tre sono state dislocate in un locale poi dover nuovamente svuotare le sfazione per il risultato dell’intervento. nel 2016 i soldi arrivino e si possano del municipio ed in due ricavati negli aule per terminare i lavori.” Fine dei “Ora è proprio una bella scuola. Come iniziare i lavori. L’intervento, costo spazi della canonica del paese. Due lavori che ha dovuto subire un ulterio- ce ne sono poche in Italia. L’ultimo complessivo 1 milione 370 mila euro, anni di trasferimento forzato, non re mese di ritardo all’inizio dell’estate giorno di scuola avevo portato i bam- è stato realizzato in circa un anno di senza difficoltà e disagi, che però ora a causa di imprevisti nell’intervento di bini a visitare le aule in costruzione lavoro dalle ditte Costruzioni 2000 srl saranno ripagati dal poter usufruire di ristrutturazione che non hanno però e già allora ne erano rimasti entu- di S. Donà di Piave e la Lucato Impian- una scuola all’avanguardia. “Da con- compromesso la prevista apertura del siasti.” Le nuove aule sono dipinte ti srl di Campo S. Piero, che si erano tratto” – spiega il sindaco Leandro plesso per l’anno scolastico ormai alle con colori allegri e vivaci, i locali di aggiudicate l’appalto. Nel progetto Grones “i lavori avrebbero dovuto ter- porte. In realtà ancora oggi il cantiere servizio, come gli spogliatoi realizzati era stato inserito anche il recupero minare a novembre dell’anno scorso. non è completamente chiuso. Sono con materiali pratici ed innovativi. Ci dell’ex palestra di Pieve (costo 368 Poi alcuni ritardi nella fornitura dei agibili, ovviamente gli spazi e le aule sarà anche un’aula informatica che mila euro), necessario per attrezzare materiali ci hanno spinto a decidere dove faranno lezione i bambini. Ma però deve ancora essere attrezzata due locali da adibire ad aule durante di prenderci più tempo e terminare restano da terminare alcuni dettagli con i computer. “Peccato – conclude i lavori di ristrutturazione della scuola. i lavori nel corso del 2017. Sarebbe all’esterno del plesso. “Per questo il sindaco – che un così bel plesso sia Qui infatti hanno trovato posto, duran- stato inutile ed illogico trasferire i attenderemo ancora un po’ per fare situato in una posizione così poco vi- te gli ultimi due anni scolastici, due bambini a febbraio, tra l’altro in una l’inaugurazione ufficiale – continua sibile. Vorrà dire che se lo godranno i classi delle scuole elementari. Le altre struttura non del tutto terminata, per Grones – che non nasconde la soddi- nostri bambini.” (SoLo) I dirigenti Uls in visita a casa di riposo e sede Croce Bianca La delegazione formata dal diret- – ha chiosato Troi - “ed è estre- E’ un progetto innovativo di rete tore generale Rasi Caldogno, dal mamente importante che le istitu- con interazione multidisciplinare direttore dei servizi socio sanitari zioni si rendano conto, toccando per la riduzione del disagio psichi- Gian Antonio Dei Tos ed il diretto- con mano, il reale bisogno e le co, sociale e per il benessere della re del distretto di Agordo Sandro reali difficoltà che queste attività comunità, attraverso la sperimen- De Col è stata accolta in municipio svolgono 365 giorni l’anno in un tazione della medicina integrata dal sindaco Leandro Grones. Con ambiente montano, caratterizza- nelle cure primarie. L’ambulatorio, lui anche il presidente dell’Asp to da un’estensione territoriale condotto dalla Psicologa Milena “Fodom Servizi” Oscar Troi e la importante, con i disagi legati al Maia, è già ben integrato nella direttrice della casa di riposo Vil- clima.” rete territoriale dei servizi. L’ac- la S. Giuseppe Mara Case. Una La nuova ala di Villa S. Giuseppe è cesso è gratuito e può avvenire presenza questa che ha dato attrezzata con tecnologie all’avan- su segnalazione del medico di fa- Da sx Sandro De Col, Andreas Miribung, modo ai vertici dell’Uls di visitare guardia che consentiranno di mi- miglia, su richiesta del cittadino o Antonella De Toffol, Rasi Caldogno, Gian la struttura ed in particolare le gliorare ulteriormente l’assistenza su invio da altri soggetti della rete. Antonio Dei Tos, Leandro Grones. nuove ali realizzate con i lavori di all’anziano affetto da demenza e La delegazione si è poi trasferita ampliamento attualmente in corso di facilitare il lavoro di assistenza, ad Arabba dove ha visitato prima periodo invernale. Il direttore ha che saranno inaugurate a breve. come ad esempio la dotazione di l’elisuperfice comunale abilitata espresso il suo encomio sul lavoro Qui Troi, che da ormai due anni letti Alzheimer che si abbassano anche al volo notturno e poi alla indispensabile che la Croce Bianca gestisce Villa S. Giuseppe, ha illu- fino al pavimento, permettendo sede della Croce Bianca Fodom presta giornalmente nel territorio strato l’organizzazione dei servizi l’eliminazione delle spondine al dove Rasi Caldogno si è intratte- con lodevole impegno – “la cui ponendo particolare enfasi su due letto, o i tappeti allarmati che av- nuto con il caposervizio Andreas forza scaturisce da ogni singolo progetti avviati all’interno della visano il personale di assistenza Miribung, la caposezione Antonel- volontario e valorizza l’associa- struttura: “Assistenza libera da che la persona a rischio di cadute la De Toffol ed il vicecaposezione zione stessa”. contenzione fisica e farmacologi- si sta alzando. Andrea Palla, interessandosi e pre- Una visita – commenta Grones ca” e l’apertura dell’ambulatorio ​L’altro progetto illustrato dal pre- stando attenzione alle strategie che testimonia la vicinanza del- “Psicologi di Territorio”.​ “Siamo sidente è quello di psicologi di operative riguardanti la grossa la direzione strategica dell’Ulss coscienti di essere un realtà agli territorio, da poco attivato per i mole di lavoro a cui l’associa- Dolomiti alle aree più periferiche estremi del territorio regionale cinque comuni dell’alto Agordino. zione deve far fronte specie nel della provincia. (SoLo) 30 «Le nuove del Pais»

Un sentiero per ricordare Gilberto

occidentali del Sas De Stria. per la montagna. raggiungere con un sentiero Molisano di origine, dopo aver Il Sass di Stria si trova al confine che parte poco a nord del Passo trascorso l’infanzia a Brescia, orientale del territorio di Falzarego. E’ formata da trincee si trasferì in Val Badia da competenza della Sezione Cai e camminamenti in calcestruzzo, giovane e nel 1961 si stabilì ad di Livinallongo, vicino ai Passi appostamenti per cecchini, Arabba. Qui con alcuni amici Falzarego e Valparola. È una ricoveri in caverna. entusiasti rifondò la sezione montagna affascinante, con la Gilberto negli ultimi anni della Cai e trascorse tutto il resto cima che scende dolcemente a sua vita aveva intuito che sarebbe della sua vita animando il nord verso il Passo Valparola, stato bellissimo ed appagante sodalizio e impegnandolo nella mentre precipita a picco dal realizzare un sentiero che conservazione dell’ambiente, lato sud sulla sottostante dalla Goiginger raggiungesse nella manutenzione dei sentieri, forcella rivolta verso il Passo la postazione Edelweiss nella valorizzazione delle bellezze Falzarego. Ha avuto una grande percorrendo la parete ovest del naturalistiche della valle. Nel importanza durante la prima Sas De Stria permettendo una territorio di Livinallongo ci guerra mondiale. Alle sue pendici splendida passeggiata ad anello. sono oggi circa 120 chilometri settentrionali gli Austroungarici Com’era nel suo stile solitario e di sentieri, tutti ripristinati o avevano un forte chiamato “Intra laborioso, Gilberto ha realizzato realizzati ex novo da Gilberto. i sas” e nell’avvallamento che quasi totalmente di persona Ha costruito ferrate e bivacchi, lo separa dai Setsas, avevano questa opera, che dopo la sua ha scritto libri guida, ha passato costruito un imponente sistema morte è stata completata dai soci la maggior parte delle sue difensivo chiamato “Edelweiss”. della Sezione CAI di Livinallongo. Con una semplice cerimonia giornate a lavorare su sentieri Al di sotto della verticale parete Ora dando il nome di Gilberto a Passo Valparola è stato vecchi e nuovi. Il suo entusiasmo sud, nella forcella, avevano Salvatore a questo sentiero, dedicato a Gilberto Salvatore, ex ha coinvolto altri. Nella “sua” costruito un’altra formidabile teriol in ladino, si dà il giusto presidente del Cai di Livinallongo, sezione si sono iscritte persone postazione chiamata Goiginger riconoscimento a quanto Gilberto scomparso cinque anni fa, un provenienti dalla pianura ma dal nome del Feldmaresciallo ha fatto per la sua montagna. sentiero che percorre le pendici animate dalla sua stessa passione Ludwig Goiginger. La si può (SoLo)

Giuliano Palla nuovo presidente della Riserva di caccia di Livinallongo

Trebo e lì spesso insieme ad un leggi nazionali, regionali ed il E come?” Per esempio accom- altro storico cacciatore Remo regolamento provinciale ci det- pagnandoli fin dai 10 o 11 anni “Puster” non si parlava che di tano i princìpi e le regole gene- a conoscere gli animali nel bo- caccia. Sono cresciuto con que- rali, ma spesso noi internamen- sco, a conoscere l’ambiente per sto “mondo” in casa. Quando te abbiamo criteri ancora più far capire loro che il cacciatore poi sono stato un po’ più gran- stretti sulla gestione venatoria non è solo quello che spara. Se Giuliano Palla prende il posto del de ho cominciato a fare le prime del nostro territorio. Ad esempio fosse solo così non avrebbe sen- dimissionario Leandro Grones uscite con mio cugino Roberto per quanto riguarda la caccia al so. Caccia è anche gestione del che alla fine di luglio, per motivi ed altri cacciatori più giovani.” camoscio i regolamenti provin- territorio, dell’ambiente e degli personali aveva dato le dimis- Un’eredità pesante per Palla: ciali prevedono solo le classi di animali.” Nomadismo venato- sioni anche dalla presidenza del terzo presidente della storica età delle bestie che si possono rio e gestione del lupo; due temi Distretto Venatorio Agordino. Riserva, costituita ancora nel abbattere. Il nostro regolamen- scottanti per il vostro settore. I soci della Riserva, una cinquan- lontano 1929, dopo Trebo che to invece, in più cerca prima di Come pensa di affrontarli? “La tina in tutto, hanno anche vo- l’ha retta per ben 48 anni e Gro- tutto di tutelare e salvaguardare prima è una questione molto de- tato il nuovo consiglio che sarà nes per 23. “Certo, non è stato la qualità e la bellezza dell’ani- licata e pericolosa per le nostre formato da Riccardo Foppa (vice facile accettare questo incarico male. Obiettivo che si raggiunge Riserve e può essere affrontata presidente), Nicola Dorigo, Dino dopo due presidenti che hanno certamente con provvedimenti solo se siamo uniti a livello di Costa, Nicolò Agostini e Ilario fatto così tanto per la caccia. Ma più restrittivi ma che devono es- Distretti Venatori di montagna. Detomaso. sono motivato dalla mia grande sere bilanciati per non mettere Il lupo per noi rappresenta un Palla, 35 anni, è stato per anni passione. E poi ho intorno nel di- in difficoltà il cacciatore. Come problema soprattutto per quan- il vice di Grones, che ha retto la rettivo un bel gruppo di persone terzo obiettivo vorrei riportare to riguarda i piccoli del capriolo. Riserva dal 1994. Una passione con alle spalle una grande espe- un po’ più di unità tra noi cac- Problema che ne creerà un al- la sua nata seguendo le orme del rienza in questo campo.” Quali ciatori: caratteristica questa tro. Fino adesso abbiamo aiu- papà Aldo, tanto che – ammette i suoi primi impegni? “Prima di che negli ultimi anni è andata tato questo animale durante – ho preso prima la licenza che la tutto far sì che la stagione di un po’ persa. Altro obiettivo è l’inverno portandogli il fieno maturità. “Quando si ritornava caccia possa partire nel miglio- quello di avvicinare i giovani al nelle scaliere. Questo però crea dalle uscite alla posta di anima- re dei modi. In secondo luogo mondo della caccia. Questa po- un assembramento che agevola li – racconta – con mio papà ci vorrei mettere mano ad una trebbe essere per loro anche una gli attacchi del lupo. Bisognerà fermavamo sempre ad Andraz, semplificazione dei nostri rego- bella occasione per imparare a trovare una soluzione.” Lorenzo al bar dell’ex presidente Bruno lamenti interni della Riserva. Le conoscere meglio il territorio.” Soratroi «Le nuove del Pais» 31

ono iniziati pochi giorni prima Sdi Ferragosto i avori per la co- Nuova cabinovia sul Pordoi struzione della nuova cabinovia 10 posti Vauz – Pordoi ad Arabba. seggiovia. L’impianto sarà mosso La Sellaronda si arricchisce così di da due motori da 400 Kw l’uno, un nuovo e comodissimo impian- mentre la fune portante/traente to nel collegamento tra Arabba e avrà un diametro di 52 millimetri. la Val di Fassa. L’inizio dei lavori era previsto per L’impianto, realizzato dalla Leitner gli inizi di maggio, ma è stato di Vipiteno per conto della società ritardato a causa di alcune lun- Pordoi spa, andrà a sostituire un gaggini burocratiche, pare, per via seggiovia quadriposto ad aggan- dell’attraversamento del torrente ciamento automatico realizzata Cordevole nella zona di partenza nell’ormai lontano 1998. Il pros- dell’impianto, che dovrà essere simo anno l’impianto avrebbe deviato di qualche metro. Per quindi raggiunto la scadenza tec- fare posto alla nuova stazione a nica dei 20 anni di funzionamento, Pont de Vauz ed al magazzino dei quando le normative del settore veicoli, sono previsti anche lavori prevedono l’obbligo di effettuare di modifica alle piste “Maria” ed una severa (e costosa) revisione. Arabba. Appena arrivato il nulla Così la società concessionaria ha osta i tecnici hanno iniziato le optato per un miglioramento qua- operazioni di smontaggio della litativo decidendo di passare dalla seggiovia ed ora sarà una corsa seggiovia alla cabinovia. Questo contro il tempo per riuscire a ter- per soddisfare diverse esigenze e minare il nuovo impianto e per fattori, non da ultimo economici. I rendering delle stazioni di partenza e di arrivo della nuova cabinovia. metterlo in funzione per l’inizio Con la nuova cabinovia, infatti, si della stagione sciistica. passerà da una portata orario di doni e sciatori. La cabinovia poi ha in cima al passo. L’impianto sarà Una curiosità. La vecchia seggio- 2.400 persone a ben 3.200. Nu- meno piloni e meno veicoli, quindi lungo 2223 metri per un dislivello via non andrà al ferrovecchio ma è meri che si potrebbero ottenere si riduce l’impatto ambientale. di 379 metri. I 79 veicoli in linea stata acquistata dalla società Fu- anche con la seggiovia, ma con La linea rispecchierà sostanzial- percorreranno il tracciato da una nivie Catinaccio Rosengarten per maggiori limitazioni. Le cabine mente quella dell’attuale seggio- stazione all’altra in poco più di 6 3,5 milioni di euro per rimontarla offrono un maggior confort, sono via: la stazione di partenza sarà a minuti alla velocità di 6 metri al al posto delle due seggiovie ad meno soggette al vento, possono Pont de Vauz, quella di arrivo circa secondo. I sostegni in totale saran- attacco fisso Vajolet 1 e Vajolet 2 portare contemporaneamente pe- 60 metri più in alto dell’attuale, no 15, rispetto ai 22 della vecchia a Pera di Fassa. ( SoLo )

Lo sapevi? Più larga e sicura la strada comunale di Corte A Pieve di Livinallongo nella località “al Taulàč” (o altri- menti detto “al Bersaglio”) esiste un bellissimo parco con Un accesso più sicuro per la su punti neri della viabilità come fiori, panchine e molti giochi per i bambini? strada di Corte. Il Comune di questi, il Comune ha deciso di Recentemente il luogo è stato segnalato con un bel tabel- Livinallongo ha appaltato alla ditta adottare una soluzione definitiva. lone “PARCO GIOCHI – PLAZA DAI JUOSC” all’inizio della Tollot i lavori di miglioramento L’intervento ha dunque l’obiettivo strada che sale verso Palla-Agai e Col di Lana. della strada comunale di Corte di dare all’intersezione con Sr48 I locali ed in particolare i turisti ora sapranno dove poter in prossimità dell’innesto con la un’adeguata conformazione con trascorrere un momento di distensione quando decidono di sr48 delle Dolomiti. Si tratta di un due corsie di raccordo, una di dedicare una giornata al riposo. intervento da 160.000€, finanziato sbocco e una di imbocco, dotate con 100.000€ dalla Regione di raggi di percorrenza appropriati Veneto (60.000€ sono fondi del al transito in sicurezza dei veicoli. Comune). La porzione di strada Si procederà inoltre ad allargare il comunale interessata dal progetto primo tratto della carreggiata della di sistemazione presenta carreggiata strada comunale, riportandolo a ristretta oltre che un innesto sulla tipologie più idonee a soddisfare viabilità regionale caratterizzato i requisiti minimi di sicurezza in da un angolo di confluenza molto rapporto al volume di traffico acuto con percorsi di raccordo dotati che interessa l’importante arteria di raggi di svolta limitati se non nulli. comunale. Ad opere ultimate la Su quell’incrocio qualche anno fa strada comunale avrà larghezza Veneto Strade e Comune erano già utile minima di 5 metri e sarà intervenuti in maniera congiunta composta da due corsie di 2 metri per sbancare parte della scarpata a e da altrettante banchine laterali monte ed allargare l’innesto della della larghezza di mezzo metro. Prossima uscita Nuove del Pais comunale in modo da aumentare «Era un intervento atteso da anni», la visibilità per chi deve immettersi spiega il sindaco Leandro Grones, Al fine di poter inserire anche le festività natalizie, la redazione ha in direzione di Arabba. Con il «che garantirà, oltre alla sicurezza, ritenuto di posticipare l’uscita del numero di dicembre del bollettino contributo regionale, previsto un collegamento più consono con i che, pertanto, arriverà nelle case nel mese di gennaio, dopo le feste. esplicitamente per intervenire cinque paesi soprastanti». (SoLo) 32 «Le nuove del Pais»

comunità in cammino Nati Defunti

Costa Irene (Arabba) di Daniele e Dorigo Ma- nuela, nata a Belluno il 14.08.2017. * * * Lezuo Gaia (Arabba) di Ugo e Dorigo Barbara, nata a Brunico il 29.08.2017. * * * Vallazza Severina Proh Anna Maria Crepaz Elida Dorigo Veronica a (Laion-BZ/Contrin) nata a Livi- (Digonera) nata a Sondrio (Arabba) nata a Belluno il (Caprile-Corte) di Denni e Savio Mo- nallongo il 19.01.1937 e deceduta il 26.08.1929 e deceduta il 22.09.1951 e deceduta ad Agor- nica, nata a Belluno il 16.09.2017 a Laion il 22.06.2017. Coniugata 11.08.2017 a Digonera, vedova do il 28.07.2017. Coniugata con con Lang Toni, madre di 3 figli. di Gabrieli Enrico, madre di 6 figli. Grones Ander, madre di 2 figli.

Direttore don Dario Fontana responsabile ai sensi di legge don Lorenzo Sperti Iscr. Tribunale di Belluno n. 4/82 ccp 39808548 Errata corrige Stampa Tipografia Piave Srl - Belluno Sul numero di giugno il defunto Michael “Angelo” Coordinamento: Lorenzo Vallazza e Giulia Tasser è stato erroneamente Eppacher Stefania Lezuo Maria Annunziata riportato come Crepaz. Il Per comunicare con la redazione e pro- (Arabba), nata a Campo Tures il (Arabba – VSG), nata ad Arabba il cognome corretto è altresì porre i propri contributi (articoli, foto 13.10.1942 e deceduta a Brunico 03.10.1914 e deceduta a Sorarù VSG Pezzei. Ci scusiamo con la o altro materiale) inviare una mail a: il 12.08.2017. Coniugata con Le- il 21.08.2017. Vedova di Costa Albi- [email protected] famiglia per il disguido. zuo Ewald, madre di 1 figlio. no, madre di 6 figli, di cui 1 morta. Offerte

PER LE CHIESE DI PIEVE memoria di Danilo Bassetti, i famigliari Marmolada Luigina, Daberto Anna, Robazza Teresa, Ragnes Miriam, Masa- Mastella Alberto e Roncat Maddalena, in memoria di Lezuo Maria Annunziata. Dorigo Lino, Baldissera Giacomina, De rei Maria, Degasper Anna, Piani Marco, Bassot Nevio, Fam. Sommariva Masarei, Cassan Tea, Soia Stefano, Pedratscher Girardi Elsa, Dariz Giuseppe, Dorigo Crepaz Pietro, Morellato Evelino e Rita, PER IL BOLLETTINO Luigi, Sief Paolina, De Zulian Gina, Palla Rosalia, Crepaz Giuseppe (Selva Gar- Coro Fodom, Coro Col di Lana. Sief Federico, Gabrielli Ernesto, Daberto Pizzin Renata, Zorz Franca, Colcuc Linda, dena), Masarei Maria, Devich Denicolò Jolanda, Guadagnini Alessandro, Renon Salandi Anna, Rosa De Vallier Chenet, Antonietta, Motta Santino, Vanzo Daurù PER LE CHIESE DI ARABBA Marco, Dina Battistella, Crepaz Battarelli Maria Merlini, Bassot Elio, Sief Anita, Laura, Pezzei Margherita in Pollicino, De Tollardo Carlo e Anna Maria, Gliera Mariapia, Crepaz Bruno, Mastella Alber- Favè Liberato, Dalvit Emma, Crepaz Dorigo Giovanna, Dell’Antone France- Augusto e Anna, Anna e Giovanni in to e Roncat Maddalena, Bassot Nevio, Pietro, Vittur Rosetta, Cortesi Flaminio, sco, De Riva Adima.

Lauree Vivissime congratulazioni Giovanna Mastella (di Mad- Giuliano Federa (di Rita Palla Lucia Foppa (di Giuliana Crepaz dalena Roncat e Alberto Ma- e Renato Federa – Salesei) il 13 e Foppa Paolo - Salesei) 19 luglio a Giovanna, Giuliano stella – San Vito al Tagliamen- Luglio 2017, presso l’Università 2017 si è laureata in “Scienze e e Lucia anche da parte to/PN) ha conseguito la laurea degli studi di Padova, è stato tecniche di psicologia cognitiva” de LNdP e in bocca al specialistica in Saxofono il 14 proclamato Dottore Magistrale presso l’università di Trento con marzo 2017 presso il conser- in Medicina e Chirurgia con la il voto di 110 e lode. Congratula- lupo per il loro futuro vatorio di Musica “Giuseppe votazione di 110 e lode, discu- zioni dalla sua famiglia. professionale! Tartini” di Trieste. tendo la tesi dal titolo «Profi- lo di espressione di miR-375 e YAP1 nel Carcinoma Midollare Tiroideo: correlazioni clinico- patologiche e prognostiche”, re- latore Dott. Gianmaria Pennelli.