Territorio, Economia E Popolazione Nella Sicilia D'eta' Moderna

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Territorio, Economia E Popolazione Nella Sicilia D'eta' Moderna Università degli studi di Catania Dottorato di Ricerca in Territorio, paesaggio e comunità locali: sviluppo integrato e sostenibilità XXV° ciclo 2009-2012 TERRITORIO, ECONOMIA E POPOLAZIONE NELLA SICILIA D’ETA’ MODERNA (1571-1577) Dottorando: Coordinatore: Dott. Salvatore Andrea Galizia Chiar.mo Prof. Nunzio Famoso Tutor: Chiar.mo Prof. Santo Burgio AVVERTENZE Abbreviazioni ASP = Archivio di Stato di Palermo DBI = Dizionario Biografico degli italiani ASSO = Archivio Storico per la Sicilia orientale Note metrologiche Unità monetarie 1 onza= 30 tarì 1 tarì= 20 grani 1 grano= 6 piccoli o denari 1 fiorino= 6 tarì 1 ducato= 13 tarì 1 scudo= 12 tarì Unità di peso 1 cantaro= 100 rotoli cioè 79,342 Kg. 1 rotolo= 0,79342 Kg. Unità di misura per i frumenti e aridi 1 salma= 16 tumoli cioè 222 Kg. Unità di misura per la superfice 1 salma= 16 tumoli, variabile da località a località ma generalmente pari a 3,40 ettari Unità di misura dei liquidi 1 cafiso (per l’olio d’oliva)= 10 rotoli cioè 7,934 Kg 1 botte = 32 barili cioè 1100,355 litri Precisazioni terminologiche Quando non specificato diversamente il termine “regno” indica il Regno di Sicilia. Allo stesso modo, Regia Corte indica la corte siciliana mentre per Sublime Porta s’intende l’impero ottomano. I sinonimi utilizzati per definire la repubblica di Venezia sono Serenissima e S.Marco; la repubblica di Genova è la città di San Giorgio, mentre la repubblica ragusea è la città di San Biagio. Per ciò che riguarda la Sicilia: Palermo è la felice, Messina la nobile, Catania la clarissima, Trapani la invitta, Girgenti (oggi Agrigento) è la magnifica, Siracusa la fidelissima, Sciacca la degna, mentre Termini la splendidissima. 2 Nota metodologica sull’utilizzo delle fonti archivistiche Il presente studio si articola in due parti distinte. La prima analizza la figura pubblica e privata del Magnus Siculus, Carlo Aragona Tagliavia, e del suo casato, mentre la seconda è focalizzata sulle principali vicissitudini della Sicilia - accadute negli anni in cui lo stesso Carlo la resse da Presidente del regno - con particolare riferimento alle ricadute sul suo territorio, sull’economia e sulla società che tali eventi provocarono. Per quanto riguarda la prima parte, le fonti archivistiche prese in considerazione vertono sugli atti notarili presenti nell’Archivio di stato di Palermo e in particolar modo su quelli di Antonio Occhipinti, notaio di riferimento del casato negli anni 1540-78. Notizie proficue sono state individuate anche tra gli atti del notaio Giacomo Scavuzzo il quale invece era il punto di riferimento del capostipite Giovanni. L’analisi di svariati volumi del fondo notarile ha permesso così di far luce sugli innumerevoli interessi economici, sul gruppo dei sodali e sull’intelaiatura politica che questi massimi esponenti della famiglia tesserono lungo tutto il secolo. La seconda parte - centro nevralgico dell’intera ricerca - è stata elaborata grazie all’enorme mole d’informazioni ricavate dai volumi manoscritti del fondo Tribunale del Real patrimonio - Lettere e Dispacci viceregi -, anch’essi presenti nello stesso Archivio di Stato. Fondo pregevolissimo, le Lettere e Dispacci viceregi hanno permesso una lettura appassionata quanto estremamente esauriente dei principali accadimenti di natura economica, fiscale e, inevitabilmente, anche amministrativa del regno. Le responsabilità e le competenze del Tribunale andavano, infatti, ben oltre la mera gestione patrimoniale e finanziaria ma si allargavano ad ambiti e contesti in cui la corte si relazionava con la periferia dell’isola; l’innumerevole mole di corrispondenze tra il Presidente del regno e gli ufficiali dello stato, le municipalità e - non di rado - anche le autorità religiose venivano filtrate e innervate proprio per il tramite di questo potentissimo organo di governo. Altri fondi rivelatisi di grande aiuto sono stati quelli del Maestro Portulano e, in misura assai marginale, quello della Regia Cancelleria. Se quest’ultimo fondo è stato utilizzato per lo più per l’individuazione di riscontri, i volumi del Maestro 3 Portulano hanno fornito ampie linee guida sul traffico commerciale e soprattutto cerealicolo tra la Sicilia e l’intero bacino mediterraneo. 4 INDICE Premessa..................................................................................................................................7 PARTE I Gli Aragona Tagliavia e la situazione storico-politica del regno Capitolo I L’ascesa del casato. 1.1. L’ascesa del casato.................................................................................................... 12 1.2. Giovanni Aragona Tagliavia.................................................................................... 17 1.3. Presidente del regno.................................................................................................. 21 1.4. Il governo del territorio............................................................................................ 25 1.5. I fratelli di Giovanni................................................................................................. 30 Capitolo II Il governo della casa. Il governo del regno (1548-78) 2.1. Il governo della casa.................................................................................................... 35 2.2. I matrimoni................................................................................................................... 41 2.3. Le tutele......................................................................................................................... 44 2.4. Il ruolo pubblico........................................................................................................... 51 2.5. Il governo del regno..................................................................................................... 55 2.6. Le relazioni nobili......................................................................................................... 63 PARTE II Il contesto territoriale, economico e sociale dell’isola Capitolo III L’economia di guerra tra geografia politica e politiche produttive 3.1. L’economia siciliana in guerra.................................................................................70 3.2. Le fabbriche di biscotti..............................................................................................73 3.2.1. Il rifornimento cerealicolo delle fabbriche di biscotti delle guarnigioni oltremare................................................................................................... 88 3.3. Le fabbriche di polvere da sparo.............................................................................. 93 3.3.1. L’arsenale di Messina................................................................................................ 98 3.4. La produzione vinicola.............................................................................................. 100 3.4.1. I prodotti caseari........................................................................................................ 103 3.4.2 La tonnina................................................................................................................... 107 3.4.3. L’ olio d’oliva, legumi, canapa, sarciame e arbaxi.................................................. 109 3.5. Il rifornimento di Malta e Goletta............................................................................ 113 3.6. La guerra, lucroso affare di pochi privati............................................................... 115 5 Capitolo IV Tra mare e grano (1571-1577) 4.1. Traffici marittimi e movimenti cerealicoli...........................................................120 4.2. Le Tratte del grano. Modalità di produzione ed esecuzione...............................122 4.3. Quantità e distribuzione delle tratte nel 1572-73. Caricatori di partenza e predominio degli investitori genovesi...............................................126 4.3.1. Rotte e direttrici delle tratte granarie..................................................................134 4.3.2. Conclusioni sull’export granario..........................................................................138 4.4. Mercanti, banchieri, arrendatari..........................................................................141 4.5. Le importazioni principali: il know-how tecnologico e le armi.........................146 4.6. L’affare del rifornimento cerealicolo della città di Messina e dei Peloritani........................................................................................................152 Capitolo V La peste in Sicilia del 1575 5.1. Lo sviluppo del flagello..........................................................................................158 5.2. Primi successi in Val di Mazara. Estensione del morbo nel Val di Noto..........176 5.3. Un lungo strascico..................................................................................................182 Capitolo VI L’organizzazione militare del regno e la minaccia turca 6.1. Truppe spagnole e distribuzione nel territorio siciliano.....................................186 6.2. Fastidi alle città che ospitano i soldati. Disordini e aggravi economici.............194 6.3. La Milizia e la flotta del regno..............................................................................200 6.4. Popolazione, armati e minaccia turca. Lo sbarco nemico del ’73......................204 Fonti archivistiche...............................................................................................................209 Bibliografia..........................................................................................................................210
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