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IL DOSSIER X
pagina 4 Giovedì 10 dicembre 2009 x IL DOSSIER x di Marco Lillo quello che volevamo e avevamo il paese le stragi del 1993 quando, mentre mette- stelle nel quale si organizzavano le prime Alla vigilia della deposizione dei capimafia, nelle mani. Mi disse che le persone che ci vano le bombe a Roma, Firenze e Milano, convention di Forza Italia. “B. ci ha dato E NON ARRIVA avevano dato garanzie erano serie, a uccidendo, giravano i posti più belli d’Italia Altri immobili per 50 milioni di euro sono stati niente da dove deve differenza dei socialisti, e mi fece i nomi di aiutati (magari involontariamente) da una confiscati a un altro referente dei Graviano, la sentenza di I° grado ricostruisce arrivare è il caso che Silvio Berlusconi e di Marcello Dell’Utr i”. I serie di personaggi legati aella famiglia quel Giuseppe Cosenza che è stato cliente cominciamo a parlare Graviano hanno già smentito le sue parole dell’ex manager di Publitalia, e attuale sot- dell'attuale presidente del senato, l'avvocato il Paese”: “Sanche noi con i magistrati”. Questa frase davanti ai pm di Firenze. Ora ci provano tosegretario Gianfranco Micciché, o in rap- Renato Schifani. Ai boss hanno sequestrato gli intrecci del braccio attribuita dal pentito Gaspare Spatuzza a quelli di Palermo, incuriositi dallo strano porti con Marcello Dell’Utri (ora senatore e anche un impianto da 5 milioni di euro adi- Filippo e Giuseppe Graviano, i suoi capi, atteggiamento dei due boss che non hanno allora capo di Publitalia). Quando si parla dei bito a torrefazione e zuccherificio. -
Azzerato Il Clan Di Porta Nuova. Arrestato Alessandro D'ambrogio Di Stefania Giuffrè
Palermo, operazione Alexander: azzerato il clan di Porta Nuova. Arrestato Alessandro D'Ambrogio di Stefania Giuffrè. Categoria: Cronaca PALERMO, 3 LUGLIO 2013 - Maxi operazione antimafia a Palermo: azzerato il mandamento di Porta Nuova a Palermo, in manette il boss emergente Alessandro D'Ambrogio e numerosi affiliati ai mandamenti di Brancaccio e Mazara del Vallo. L'operazione Alexander è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo: arrestate 24 persone accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti. Altre sei persone sono state raggiunte in carcere dalla nuova ordinanza, due sono ancora irreperibili. Le indagini, coordinate dai procuratori aggiunti Leonardo Agueci e Teresa Principato e dai sostituti Caterina Malagoli, Sergio Barbiera e Francesca Mazzocco, hanno consentito di ricostruire gli assetti e le dinamiche criminali del mandamento mafioso palermitano di Porta Nuova, individuandone capi e gregari. Tra i fermati anche Alessandro D'Ambrogio, ritenuto al vertice del mandamento. L'operazione dei carabinieri prende il nome da lui che è considerato uno degli uomini di Gianni Nicchi, ed è stato il punto di riferimento del giovane boss durante il periodo di latitanza a Milano. Oltre a D'Ambrogio, in manette sono finiti tra gli altri il suo braccio destro Antonio Seranella, Giuseppe Di Maio, Alfredo Geraci, Attanasio La Barbera, Giuseppe Civiletti e Giacomo Pampillonia. Spregiudicato e temuto, così gli inquirenti descrivono D'Ambrogio che per questo era rispettato anche dai più influenti dei mandamenti di Pagliarelli, San Lorenzo-Tommaso Natale, Brancaccio, Noce-Altarello, Acquasanta-Arenella, Santa Maria del Gesù. D'Ambrogio era uscito di carcere nell'aprile del 2011 e a dicembre succede a Nicolò Milano, diventando il capo della famiglia di Palermo centro. -
Mafia E Legalita' Report Ilgomitoloperduto
A cura di Davide Ficarola e Lorenzo Paciello 1 Questo lavoro è stato reso possibile grazie alla collaborazione dell’associazione culturale per la Legalità, Il Gomitolo Perduto onlus. Si ringraziano tutti i volontari che hanno aiutato nella raccolta delle informazioni, soprattutto merita una menzione speciale la presidente Mimma Dardano. Il seguente report ha la semplice ambizione di consegnare agli interessati un quadro, una fotografia, della situazione nella regione Toscana riguardo la presenza e l’attività delle associazioni criminali mafiose. Con questo fine, sono state utilizzate diverse fonte ed altri dossier. Di seguito citiamo e ringraziamo per il loro lavoro tutti questi operatori istituzionali, associazionistici o accademici: - Salvatore Calleri e Renato Scali, “Focus Mafia in Toscana 2018: la Toscana è terra di criminalità organizzata”. - Direzione Investigativa Antimafia (DIA), “Attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia: gennaio-settembre 2017”, Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento. - Regione Toscana con Scuola Normale di Pisa, “Primo Rapporto sui Fenomeni di Criminalità organizzata e Corruzione in Toscana”, (2016, aggiornato giugno 2017). - Civico97, “Rapporto sulla partecipazione politica e civica nei comuni della Provincia di Firenze”. - Civico97, Transparency International Italia, Riparte il futuro, “SEGNALARE LA CORRUZIONE NEI COMUNI: Rapporto sulle Relazioni dei Responsabili per la Prevenzione della Corruzione nei capoluoghi di provincia italiani”, settembre 2017. - Regione Toscana, “Osservatorio sui beni confiscati alla criminalità organizzata in Toscana”, 2018. 2 Seppur molto spesso non percepita, la presenza della mafia sul territorio toscano è innegabile. Basta guardare ai rapporti della Direzione investigativa antimafia (DIA) e della Direzione nazionale antimafia (DNA) degli ultimi anni per rendersi conto che quello mafioso è un fenomeno la cui portata è in aumento. -
Dal Carcere I Boss Comandano
02INT02A0207 ZALLCALL 11 23:45:37 07/01/97 Mercoledì 2 luglio 1997 12 l’Unità LE CRONACHE Il commento La polemica dopo l’arresto a Palermo di 8 mafiosi «diretti» dal capo clan Tagliavia L’on. FabioMussielaPresidenzadelGruppo Nel decimo anniverario della scomparsa del Sinistra Democratica-L’Ulivo della Camera compagno dei deputati esprimono il loro profondo cor- doglio per il grave lutto che ha colpito l’on. GIUSEPPE CHIARI Francesco Aloisio con la scomparsa della la famiglia lo ricorda con immutato affetto e Ma per i clan insuamemoriasottoscriveperl’Unità. suacara «Dal carcere i boss comandano» MAMMA Firenze,2luglio1997 Roma,2luglio1997 è la regola Neltrigesimodellascomparsadi I deputati e le deputate del Gruppo Sinistra SILVIO MARONGIU Democratica-l’Ulivo sono affettuosamente i figli, la moglie e il nipote lo ricordano a vicini al collega Francesco Aloisio, per la quantiloconobberoestimarono. L’Sos di Caselli contro il 41 bis scomparsadellasuacara obbedire Genova,2luglio1997 MAMMA Secondo il procuratore di Palermo, il «regime del carcere dura appare sempre più una scatola vuo- Roma,2luglio1997 La Federazione biellese e valsesiana del Pds partecipa al lutto dei familiari per la improv- a chi è «dentro» ta». Gli investigatori hanno scoperto che il boss dava direttive ai familiari per imporre il pizzo. Il personale e i docenti del Dipartimento di visaeimmaturascomparsadelcompagno Studi linguistici e letterari si stringono affet- tuosamente a Franca Angelini in occasione BRUNO SALZA (Mastrilli) La rappresentazione deamicisiana PALERMO. Il regime carcerario du- hanno trovato un chilo di cocaina bilire le quote delle tangenti e gli delladolorosascomparsadelmarito Medaglia d’argento al v.m. Prestigiosa figura di coimandante partigiano delle condizioni di vita in carcere dei ro regolamentato dall’articolo 41 e mezzo chilo di marijuana. -
Marcelle Padovani Marcelle Padovani
EDIZIONI DELLA BATTAGLIA Gioacchino Nania San Giuseppe e la mafia Nascita e sviluppo del fenomeno nell’area dello Jato Introduzione di Marcelle Padovani 1 Attraverso documenti, in massima parte inediti, questo lavoro ricostruisce, in maniera sistemati ca, nascita e sviluppo del fenomento mafioso nell'area dello Jato a partire dall'abolizione dei diritti feudali, nel 1812, sino ai tempi moderni con particolare riferimento a San Giuseppe Jato e San Cipirello. Due comuni, in unica realtà urbana, ubicati a lle spalle di Palermo in posizione baricentrica rispetto al circolo formato da Monreale, Piana degli Albanesi, Corleone, Alcamo, Partinico, Montelepre. Comuni noti per i Brusca, Di Maggio, Siino, Salamone e per la base operativa insediatavi, negli ultimi d ecenni, da Salvatore Riina. Comuni che, con motivazioni diverse, si rilevano nelle biografie non solo di Calvi, Insalaco, Salvo, Sindona ma anche di Marco Minghetti, Benito Mussolini, V.E. Orlando o dei parlamentari Rocco Balsano, Alfredo Cucco, Lanza di Trabia, Giovanni Lo Monte, Francesco Termini, Nicolò Zito. Sono i comuni di Portella della Ginestra e dell' "ideologo" della banda Giuliano, Pasquale Sciortino. Comuni di luminari, professori, professionisti e di straordinari arricchimenti attraverso mediat ori, assicuratori, industrie conserviere e portuali, mulini e pastifici . Nel 1927 l'on. Rocco Balsano dichiarava dinanzi al giudice Triolo: " Se un comune vi era in Sicilia dove la maffia era onnipotente era proprio quello di San Giuseppe Jato ". Erano gli anni del ducino on. Alfredo Cucco, plenipotenziario del fascismo in Sicilia, legato alla mafia dei comuni jatini attraverso il suo compare d'anello Santo Termini, Sindaco di San Giuseppe Jato. -
Repubblica Italiana La Corte Suprema Di Cassazione
1 8929/15 REPUBBLICA ITALIANA In nome del Popolo Italiano LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SESTA SEZIONE PENALE Composta da Francesco Ippolito - Presidente - Sent. n. sez..f 390 Guglielmo Leo - Relatore - UP - 17/09/2014 Anna Petruzzellis R.G.N. 11619/2014 Giorgio Fidelbo Gaetano De Amicis ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto nell'interesse di Tagliavia Francesco, nato a Palermo 1'8/06/1954 avverso la sentenza della Corte di assise d'appello di Firenze del 10/10/2013 visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso; udita la relazione svolta in pubblica udienza dal consigliere Guglielmo Leo; udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del dott. Luigi Riello, che ha chiesto il rigetto dei ricorsi; udito l'avv. Danilo Amrnannato, quale Difensore delle parti civili Miniati Paolo, Masieri Donatella, Miniati Anna, Torti Giorgia, Sereni Sara, Ricoveri Walter, Fiume Consiglia Teresa, Maravalle Marina, Pagliai Eleonora, Bini Bruno, Travagli Alessandro, Miniati Giovanni, Dainelli Luigi, Maggiani Giovanna, Lombardi Paolo, Mosca Daniele, Nencioni Patrizia, Chelli Dino, Chelli Alessandro, Chelli Dario, nonché Regione Toscana e Comune di Firenze: l'avv. Ammannato ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi; udito l'avv. Roberto D'Ippolito, quale Difensore della parte civile Siliani Paolo, nonché quale sostituto dell'avv. Mario Ferrara, Difensore delle parti civili Via Serbelloni, 1 | 20122 MILANO (MI) | [email protected] Editore Luca Santa Maria | Direttore Responsabile Francesco Viganò | 2010-2015 Diritto Penale Contemporaneo Stefanini Nicola, Stefanini Marco, Stefanini Andrea, Giombini Maria Speranza: l'avv. D'Ippolito ha chiesto il rigetto dei ricorsi; udito l'avv. dello Stato Massimo Giannuzzi, quale Difensore del Ministero della Difesa, che ha chiesto il rigetto dei ricorsi; udito l'avv. -
Per La Sicilia Gli Imprenditori Calabria 12% Italiani Nei Settori
DOMENICA 11 NOVEMBRE 2007 LA SICILIA [ LA LOTTA ALLA MAFIA ] il FATTO .5 La gioia. «Entrare in questo teatro - ha Il pianto. Damiano Greco, commer- Il «mea culpa» . Ivan Lo Bello: «Chie- detto la vedova di Libero Grassi, Pina Maisa- ciante del Borgo Vecchio, scoppia a piange- do scusa alla signora Grassi per i fatti del no - è stata un’emozione grandissima. Spera- re per l’emozione quando Tano Grasso lo ci- ’91, una pagina buia nella storia del mondo vo di trovare tanta gente, ma non ci credevo» ta come esempio di ribellione alla mafia industriale per dei silenzi imperdonabili» La mappa del racket I dati dello studio Confcommercio-Gfk Eurisko Gioia, lacrime, mille mani al cielo "La mappa della criminalità regione per regione" Campania 30% Puglia 22% 8% Sicilia 15% Basilicata 12% un «Libero futuro» per la Sicilia Gli imprenditori Calabria 12% italiani nei settori ... del turismo, Umbria 2% del commercio Marche 2% Palermo volta pagina, una associazione antiracket 16 anni dopo Grassi e dei servizi vittime del racket Trentino 2% Friuli 2% DANIELE DITTA LA LETTERA MANALISIM PALERMO. Mille e più mani alzate in se- Campania 30% gno vittoria, lo stesso gesto che fece Da- «Aiutatemi: mio papà paga il pizzo Basilicata 24% vide Grassi, figlio dell’imprenditore Libe- 11% Calabria 24% ro, mentre portava in spalla il feretro La Sicilia Puglia 19% del padre, ucciso dalla mafia il 29 agosto è onesto ma ha paura di restare solo» Sicilia 17% 1991 per essersi ribellato al pizzo. Sedi- Gli imprenditori ... reagisce ci anni fa era il gesto di una sola persona, che hanno avuto ieri quello della folla accorsa al teatro Sono la figlia di un imprenditore palermitano e lavoro esperienza indiretta Trentino 6% Biondo per il battesimo di «Libero futu- con lui. -
Growing Together
GROWING TOGETHER 2016 Sustainability Report “We have shown, and will continue to do so, that Sicily can accommodate a stable, competitive and sustainable industry with a high degree of technology. Our forward-looking attitude is an integral part of the Milazzo community and we see this as a driver for growth, creating new opportunities for well-being and investment”. Alessandro Gilotti President of RAM Raffineria di Milazzo Index 4. THE ENVIRONMENT, A CONSTANT COMMITMENT 19 TO ITS PROTECTION 4.1 Investments for the environment 56 4.5 Energy 62 LETTER FROM THE PRESIDENT 6 4.2 Air 58 4.6 Waste products 63 RAM IN NUMBERS 8 4.3 Greenhouse gases 59 4.7 Environmental monitoring and controls 65 4.4 Water 60 1. SUSTAINABILITY ACCORDING TO RAM 1.1 Principles and criteria of reporting 12 1.2 Approach towards sustainability 13 1.3 Commitment to sustainability 14 1.4 Materiality analysis 15 1.5 Materiality matrix 16 1.6 Management system and code of ethics 17 55 11 2. RAM: A COMPANY WHICH 5. RELATIONS WITH LOOKS TO THE FUTURE 67 THE LOCAL COMMUNITY, 2.1 An overview of the Raffineria di Milazzo 20 WELL-BEING FOR ALL 2.2 Our Governance 22 5.1 Valorising cultural promotion 69 2.3 Our process of development 24 5.2 Valorising social commitment 70 2.4 Our people: the daily driver of innovation 26 5.3 Valorising education in sport 70 2.5 Technology in action: the production cycle 5.4 Valorising the safeguarding of health 72 and finished products 32 2.6 Investments, the fuel for our future 36 5.5 Valorising education for young people 73 2.7 Marine logistics 40 5.6 Institutional relations 74 5.7 Union relations 75 5.8 Transparency and sharing 75 3. -
La Numerazione Delle Anime Di Palermo Nel 1713
LA NUMERAZIONE DELLE ANIME DI PALERMO NEL 1713 di Alberico Lo Faso di Serradifalco PARTE II Cap. V: La Parrocchia di Santa Croce Cap. VI: La Parrocchia di San Nicolò la Kalsa CAPITOLO V PARROCCHIA DI SANTA CROCE La chiesa, sita in via Maqueda fra la discesa dei Giovenchi e via Sant’Agostino, era sorta nel XIII o XIV secolo, fu gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1943 e quindi rasa al suolo, al suo posto è oggi rimasto un desolante spazio vuoto. Nel 1713 ne era parroco D. Carlo Vanni, che con i suoi aiutanti contò 7825 abitanti, di cui 6058 erano definiti uomini e donne, 698 fanciulli, 680 lattanti, 291 religiosi e 108 religiose. L’area di competenza era a cavaliere della via Maqueda, ad ovest della quale occupava la parte settentrionale di Piazza Sant’Onofrio e quindi procedendo verso nord arrivava sino alle mura; ad est di via Maqueda copriva, all’incirca, l’area delimitata dalle attuali via Bandiera sino all’incrocio con via S. Basilio, piazza Due Palme, via Roma, via Cavour e Piazza Verdi. Ai fini del lavoro la zona fu suddivisa in 39 elementi o blocchi denominati in genere “isola” (30), vi sono poi tre case (Scordia, Trabia e della contessa di Cambarata seu Geraci), quattro cortigli ed una vanella, infine un blocco senza alcuna indicazione. Sono inoltre riportati l’elenco nominativo dei sacerdoti e chierici del distretto e i dati numerici concernenti nove fra conventi e monasteri, quelli: - dei PP della Congregazione di San Filippo Neri , in piazza dell’Olivella, ora Museo Archeologico, nel quale convivevano 30 sacerdoti; - dei PP della Madre di Dio sotto il titolo di Scole Pie , in via Maqueda, ora Istituto S. -
Maredolce “Studiare Il Territorio Di Maredolce/Brancaccio E Valorizzarlo Come Distretto Culturale E Turistico”
Maredolce “Studiare il territorio di Maredolce/Brancaccio e valorizzarlo come Distretto culturale e turistico” Quaderni di Maredolce 1 “Amici di Plumelia” QUADERNI DI MAREDOLCE / 1.2014 A cura del Liceo Scientifico Ernesto Basile di Palermo MAREDOLCE “Studiare il territorio di Maredolce/Brancaccio e valorizzarlo come Distretto culturale e turistico” by Plumelia edizioni di Officine Tipografiche Aiello & Provenzano srl Bagheria, Palermo Maredolce : studiare il territorio di Maredolce/Brancaccio e valorizzarlo come distretto culturale e turistico. - Bagheria : Plumelia, 2014. (Quaderni di Maredolce ; 1) ISBN 978-88-98731-91-6 1. Castello di Maredolce <Palermo>. 728.810945823103 CDD-22 SBN Pal0276215 CIP - Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace” © Copyright 2014 La presente edizione è di proprietà esclusiva del Liceo Scientifico Ernesto Basile di Palermo INDICE PRESENTAZIONE ..............................................................................................................................pag VII del prof. Angelo Di Vita, Dirigente Scolastico PREFAZIONI • di Maria Scaglione, docente referente alla Legalità del Liceo Ernesto Basile . XV • di Ferdinando Trapani, prof. Associato Dipartimento di Architettura Università di Palermo ............................................................................................................................................... XXI • di Carmelo Montagna, docente di Storia dell’Arte del Liceo E. Basile .................... XXIX CAPITOLO 1 IL MEDIOEVO IN SICILIA NEL SEGNO -
Notizie Biografiche Del Cinquecento
Claudio De Dominicis NOTIZIE BIOGRAFICHE A ROMA NEL 1531-1582 desunte dagli atti parrocchiali. Questo lavoro nasce dallo sfruttamento delle preziose notizie che si ricavano dagli atti di morte parrocchiali fino al 1577 1, completati fino al 1582 ma non per tutte le parrocchie. Questi atti, prodotti dai parroci o da chi per loro, dovevano provare, dove fosse stato possibile, l’mpartizione ai morenti dei sacramenti estremi di confessione, assoluzione ed unzione, nonché la loro sepoltura nei sacri luoghi predisposti, principalmente nelle chiese, ma anche nei pochi cimiteri allora presenti e nel Campo Santo. A volte, assumevano anche il carattere di registri contabili di quanto ricevuto in offerta in cambio di tali prestazioni, variabili a seconda del ceto sociale, della ricchezza o... dell’avarizia. Ogni aspetto della ricerca storica può trovare spunto da essi, oltre alle persone, con o senza cognome: i luoghi di provenienza, la professione, l’età di morte (con l’altissima mortalità infantile), le cause di morte (compresi gli omicidi, le giustizie o gli incidenti vari), il livello sociale, la parrocchia di residenza, la toponomastica romana, e così via. Anni fa, in occasione di un congresso internazionale sulla migrazione familiare 2, sfruttai questi volumi, avendo già pubblicato la Immigrazione a Roma dopo il Sacco del 1527 3, che studia la provenienza della ripopolazione della città, dimostratasi perlopiù di origine toscana, come la nazionalità dei papi di allora, sfatando la tradizione che diceva che non avevano fatto nulla per incentivarla. In questo studio antroponomastico sono stati inseriti coloro che vengono citati negli atti, non solo i defunti, che hanno il cognome o soprannome, anche dubbi. -
Il Coronavirus in Sicilia Martedì 6Aprile 20 2 1
06.04.2021 Giornale di Sicilia l10 Il Coronavirus in Sicilia Martedì 6Aprile 20 2 1 Forse oggi la decisione È allarme Palermo Orlando chiede il lockdown La Regione rinvia Il sindaco: «I dati in città sono preoccupanti» Musumeci: «Parametri non ancora raggiunti» al Covid. Il sindaco di Palermo può Protezione civile, mostrano 245,9 Fabio Geraci nel frattempo, se lo ritiene, assume- casi ogni 100 mila abitanti riferen- re iniziative restrittive anche sul dosi a tutta l’area della città metro- PA L E R M O fronte scolastico». politana. La statistica, che comun- Palermo zona rossa, ieri. Anzi no, Una cosa è certa e cioè che non ci que indica come la situazione sia ad forse oggi. Anzi no, insomma non si sono molte certezze. Sui numeri. un passo dal provvedimento re- sa. Per il sindaco Leoluca Orlando ci Secondo stime non ufficiali a Paler- strittivo, è confermata pure dalle ri- sono i numeri per dichiarare Paler- mo sarebbero stati già superati i 250 levazioni di altri analisti indipen- mo zona rossa ma la Regione frena casi su centomila abitanti che de- denti, che hanno messo un eviden- in attesa di avere un quadro defini- terminano l’istituzione della zona za come l’attuale incidenza settima- tivo della situazione in città. Oggi rossa ma su questo aspetto non ci nale dei positivi su centomila abi- (forse) la decisione definitiva. Ieri, sono appunto uniformità di vedu- tanti è a quota 244 mentre il 2 aprile fino a tarda sera, è andato avanti il te. Il dirigente generale del Diparti- era ferma a 224 positivi.