I LEGISLATURA RESOCONTI STENOGRAFICI REGIONE PIEMONTE ATTI CONSILIARI

SEDUTA POMERIDIANA DEL 9 FEBBRAIO 1972

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Presidenza del Presidente del Consiglio Regionale PAOLO VITTORELLI

Nel giorno 9 febbraio 1972 alle ore 17 in Torino - nel Palazzo delle Segreterie, Piazza Castello n. 205 - sotto la Presidenza del Presidente del Consiglio regionale Paolo VITTORELLI e con l’assistenza dei Consiglieri Segretari, Stanislao MENOZZI e Armando GERINI, si è adunato il Consiglio regionale come dall’avviso con relativo ordine del giorno, annunziato dal Presidente al termine della seduta precedente.

Sono presenti i Consiglieri:

ARMELLA - BENZI - BESATE - BIANCHI - CALLERI DI SALA - CARAZZONI - CARDINALI - CHIABRANDO - CONTI - CURCI - DOTTI - FABBRIS - FALCO - FASSINO - FERRARIS - FONIO - FURIA - GARABELLO - GERINI - GILETTA - GIOVANA - LO TURCO - MARCHESOTTI - MENOZZI - NESI - PAGANELLI - PETRINI - RASCHIO - REVELLI - RIVALTA - ROSSOTTO - SANLORENZO - SIMONELLI - VERA - VIETTI - VIGLIONE - VISONE - VITTORELLI - ZANONE.

Sono in congedo i Consiglieri:

BELTRAMI - BERTI - BONO - DEBENEDETTI - FRANZI - OBERTO TARENA - SOLDANO.

Sono assenti i Consiglieri:

BERTORELLO - BORANDO - GANDOLFI - MINUCCI. ATTI CONSILIARI I REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

INDICE

Congedi pag. 1 PRESIDENTE pag. 1 VISONE Carlo, Assessore al lavoro (Democrazia Cristiana) pag. 1 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 1 VISONE Carlo, Assessore al lavoro (Democrazia Cristiana) pag. 2

Interpellanze dei Consiglieri Viglione, Revelli, Sanlorenzo e Giovana sulla situazione del cotonificio Wild di Piasco pag. 2 PRESIDENTE pag. 2 VISONE Carlo, Assessore al lavoro (Democrazia Cristiana) pag. 2 VIGLIONE Aldo (Partito Socialista Italiano) pag. 3 REVELLI Francesco (Partito Comunista Italiano) pag. 3 VISONE Carlo, Assessore al lavoro (Democrazia Cristiana) pag. 3 REVELLI Francesco (Partito Comunista Italiano) pag. 4

Interpellanza dei Consiglieri Bono e Sanlorenzo sulla situazione della ditta Vistarini di Omegna pag. 5 PRESIDENTE pag. 5 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 5 VISONE Carlo, Assessore al lavoro (Democrazia Cristiana) pag. 5

Sulla procedura delle interrogazioni con risposta scritta pag. 6 PRESIDENTE pag. 6

Interpellanza dei Consiglieri Besate e Fabbris sull'intervento della Gepi nella ditta Faini pag. 6 PRESIDENTE pag. 6 BESATE Piero (Partito Comunista Italiano) pag. 6 VISONE Carlo, Assessore al lavoro (Democrazia Cristiana) pag. 7 BESATE Piero (Partito Comunista Italiano) pag. 8

Situazione edilizia a pag. 9 PRESIDENTE pag. 9 GIOVANA Mario (Partito Socialista Italiano Unità Proletaria) pag. 9 FONIO Mario (Partito Socialista Italiano) pag. 14 ATTI CONSILIARI II REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

ROSSOTTO Carlo Felice (Partito Liberale Italiano) pag. 16 CURCI Domenico (MSI-DN) pag. 18 CONTI Domenico (Democrazia Cristiana) pag. 20 RIVALTA Luigi (Partito Comunista Italiano) pag. 21 CARDINALI Giulio, Vicepresidente della Giunta Regionale (PSDI) pag. 22

Libertà di stampa pag. 24 PRESIDENTE pag. 24 GIOVANA Mario (Partito Socialista Italiano Unità Proletaria) pag. 24 CONTI Domenico (Democrazia Cristiana) pag. 27 ZANONE Valerio (Partito Liberale Italiano) pag. 30 GIOVANA Mario (Partito Socialista Italiano Unità Proletaria) pag. 30 BIANCHI Adriano (Democrazia Cristiana) pag. 30 GIOVANA Mario (Partito Socialista Italiano Unità Proletaria) pag. 31 ZANONE Valerio (Partito Liberale Italiano) pag. 31 GIOVANA Mario (Partito Socialista Italiano Unità Proletaria) pag. 32 ZANONE Valerio (Partito Liberale Italiano) pag. 32 VIGLIONE Aldo (Partito Socialista Italiano) pag. 32 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 33 CALLERI Edoardo, Presidente della Giunta Regionale (Democrazia Cristiana) pag. 34 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 34 VIGLIONE Aldo (Partito Socialista Italiano) pag. 34 BIANCHI Adriano (Democrazia Cristiana) pag. 37 VIGLIONE Aldo (Partito Socialista Italiano) pag. 39 CALLERI Edoardo, Presidente della Giunta Regionale (Democrazia Cristiana) pag. 41 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 42 CALLERI Edoardo, Presidente della Giunta Regionale (Democrazia Cristiana) pag. 42 CALLERI Edoardo, Presidente della Giunta Regionale (Democrazia Cristiana) pag. 43 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 43 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 44 CALLERI Edoardo, Presidente della Giunta Regionale (Democrazia Cristiana) pag. 44 ATTI CONSILIARI III REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

BIANCHI Adriano (Democrazia Cristiana) pag. 44 BIANCHI Adriano (Democrazia Cristiana) pag. 45 CALLERI Edoardo, Presidente della Giunta Regionale (Democrazia Cristiana) pag. 45 BIANCHI Adriano (Democrazia Cristiana) pag. 46 CALLERI Edoardo, Presidente della Giunta Regionale (Democrazia Cristiana) pag. 46

Istituzione di una commissione di inchiesta sulle attività, sulle strutture e sui finanziamenti del movimento neo-fascista pag. 46 PRESIDENTE pag. 46 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 46 CARAZZONI Nino (MSI-DN) pag. 48 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 48 CURCI Domenico (MSI-DN) pag. 48 CALLERI Edoardo, Presidente della Giunta Regionale (Democrazia Cristiana) pag. 48 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 49 CURCI Domenico (MSI-DN) pag. 49 CARAZZONI Nino (MSI-DN) pag. 49 CURCI Domenico (MSI-DN) pag. 50 LO TURCO Giorgio (Partito Comunista Italiano) pag. 50 VIGLIONE Aldo (Partito Socialista Italiano) pag. 50 CURCI Domenico (MSI-DN) pag. 51 VIGLIONE Aldo (Partito Socialista Italiano) pag. 51 CURCI Domenico (MSI-DN) pag. 52 CARAZZONI Nino (MSI-DN) pag. 52 VIGLIONE Aldo (Partito Socialista Italiano) pag. 52 GARABELLO Enzo (Democrazia Cristiana) pag. 52 GIOVANA Mario (Partito Socialista Italiano Unità Proletaria) pag. 52 BIANCHI Adriano (Democrazia Cristiana) pag. 53 VERA Fernando (PSDI) pag. 56 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 56 VERA Fernando (PSDI) pag. 56 ZANONE Valerio (Partito Liberale Italiano) pag. 57 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 57 ATTI CONSILIARI IV REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

CURCI Domenico (MSI-DN) pag. 58 ZANONE Valerio (Partito Liberale Italiano) pag. 58 SANLORENZO Dino (Partito Comunista Italiano) pag. 59 BIANCHI Adriano (Democrazia Cristiana) pag. 59

Ordine del giorno sugli adempimenti di legge relativi alle leggi della Repubblica sugli asili-nido pag. 60 PRESIDENTE pag. 60 FABBRIS Pierina (Partito Comunista Italiano) pag. 60

Mozione di sfiducia alla Giunta pag. 60 PRESIDENTE pag. 60 ATTI CONSILIARI 1 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

PRESIDENZA DEL sposizione del Sud, per venire in aiuto del PRESIDENTE VITTORELLI settore tessile in Piemonte. Infine si è toc- cato l'argomento della 1115 e l'approvazio- ne della Legge 7. ***** Stamani a mezzogiorno una delega- zione, capeggiata dall'ex Ministro Pella e Congedi della quale facevano parte i rappresentanti dei parlamentari presenti ieri, doveva ave- re un incontro con il Presidente del Consi- PRESIDENTE glio e con il Ministro del Bilancio per pro- spettare la necessità di stornare dei fondi a La seduta è aperta. favore del Piemonte. L'esito dell'incontro Hanno chiesto congedo i Consiglieri non lo conosco ancora, domani sarò a Roma Armella, Beltrami, Berti, Bianchi, Bono, per seguire alcune di queste vicende. Debenedetti, Franzi, Nesi, Oberto e Solda- Inoltre è scaturita un'altra richiesta, no. cioè che il Ministro del Lavoro si faccia Mi risulta che l'Assessore Visone deve promotore di un incontro con i parlamenta- fare alcune comunicazioni a nome della ri piemontesi nei prossimi giorni al quale Giunta, ne ha facoltà. dovrebbero partecipare, oltre che il Mini- Convegno sulla crisi di settori produt- stro del Lavoro, i Ministri del Bilancio, del- tivi in Piemonte. le Partecipazioni statali e del Tesoro; per parte mia non mancherò di sollecitare que- sto incontro. VISONE Carlo, Assessore al lavoro

Signor Presidente, colleghi Consiglie- PRESIDENTE ri, vorrei brevemente riferire sull'incontro che ha avuto luogo ieri, presieduto dal Mi- Ha chiesto di parlare il Consigliere nistro del Lavoro, al quale hanno parteci- Sanlorenzo, ne ha facoltà. pato i parlamentari piemontesi, il Sindaco e l'Assessore al Lavoro del Comune di Torino ed il sottoscritto in rappresentanza della SANLORENZO Dino Giunta regionale piemontese. Nel corso della riunione sono state Secondo le intese di questa mattina prospettate le situazioni di crisi in cui ver- nella riunione dei Capigruppo, dirò pochis- sano i settori del tessile e delle fibre, parti- sime parole di commento per prendere atto colarmente quelli delle province di Vercelli delle dichiarazioni dell'Assessore e nello e di Novara, e sono state prese in esame le stesso tempo auspicare che nella riunione situazioni di alcune aziende per le quali ur- di stamani si sia fatto un ulteriore passo ge un intervento immediato. Si è parlato di avanti rispetto a ciò che i giornali hanno cifre e si pensa che con una decina di mi- scritto e l'Assessore ci ha detto circa gli ap- liardi si possa già ottenere un certo risulta- procci di ieri. Intendo anche rivolgere tre to. E' stato messo l'accento in modo partico- domande all'Assessore, poiché da ieri ad lare sulla necessità che la Gepi intervenga, oggi la situazione si è aggravata nei con- poiché è risaputo che quell'ente sostiene fronti di due questioni di cui ci occupiamo che ormai c'é una legge che dovrebbe af- da tempo: 1) la Bembeg è passata nella frontare il problema senza il suo aiuto. Si è giornata di ieri allo sciopero ad oltranza di insistito invece sulla possibilità di dirottare tutta la produzione, anche di quella che alcuni miliardi che erano stati messi a di- mai era stata fermata in tutta la storia del- ATTI CONSILIARI 2 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

le lotte operaie dell'azienda, cioè di quel potrà aver luogo entro la prima metà di particolare tipo di produzione che anche nei marzo. momenti di maggiore scontro gli operai a- Sulla situazione della Rossari & Varzi vevano deciso di far funzionare perché non sono entrato nei dettagli perché ieri comporta il blocco dell'azienda per un lungo abbiamo esaminato le situazioni di diverse periodo di tempo: a questa decisione sono aziende e sono state prospettate alcune so- stati portati dal tipo di risposta che gli in- luzioni, ma ancora vorrei parlarne perché dustriali hanno dato lunedì pomeriggio; 2) i qualcuno potrebbe sentirsi dimenticato. duemila dipendenti della Rossari e Varzi Per quanto concerne l'incontro con i hanno indetto un'assemblea generale dei rappresentanti sindacali del settore tessile, lavoratori per questa sera alle ore 21 (è da appena arriverà l'Assessore Petrini mi met- auspicare che i nostri lavoratori possano terò d'accordo con lui perché abbia luogo la terminare in tempo per permettere ai Con- prossima settimana. siglieri Regionali novaresi di essere presen- ti), perché oggi pomeriggio c'è la riunione dei rappresentanti dei lavoratori con la Di- ***** rezione, la quale pare che intenda annun- ciare la chiusura totale ed immediata di Interpellanze dei Consiglieri Viglione, tutti gli stabilimenti. Revelli, Sanlorenzo e Giovana sulla si- In relazione al precipitare di due si- tuazione del cotonificio Wild di Piasco tuazioni che interessano quattromila di- pendenti di una sola provincia, chiedo al- l'Assessore di volermi precisare: 1) la data PRESIDENTE della conferenza del settore chimico che de- ve essere indetta dalla Giunta; 2) la data Prima di passare all'esame delle mo- dell'incontro con i sindacati tessili sul quale zioni esaminiamo alcune interpellanze e in- siamo gia d'accordo tutti; 3) la data dell'in- terrogazioni per le quali siano presenti contro tra il Presidente della Giunta Regio- l'Assessore che deve rispondere e gli inter- nale e il Presidente della Bemberg, Costa, pellanti e interroganti. da cui può dipendere la fine di questa si- Non so se l'Assessore Visone sia pron- tuazione, la più esplosiva determinatasi to a rispondere alle interpellanze presenta- nella fabbrica Bemberg di Gozzano. te separatamente dal Consigliere Viglione e dai Consiglieri Revelli, Sanlorenzo, Giova- na sugli interventi o iniziative a favore dei VISONE Carlo, Assessore al lavoro lavoratori della Wild di Piasco. Si tratta di interpellanze, quindi hanno facoltà di illu- Per quanto riguarda la Bemberg, la strarle, però vorrei prima sentire dall'As- Giunta ha sollecitato un incontro con il Si- sessore se ha qui i documenti necessari per gnor Costa, ma nonostante la nostra buona la risposta. volontà il Signor Costa non è ancora stato reperibile, comunque l'incontro continua ancora ad essere chiesto ed io mi auguro VISONE Carlo, Assessore al lavoro che, se non per fine settimana, nei primi giorni della prossima possa aver luogo. Si. C'era l'impegno di tenere la conferen- za del settore chimico entro la fine di feb- braio, probabilmente entro quella data non PRESIDENTE sarà possibile, ma ne parlerò con il Presi- dente e con l'Assessore Petrini e penso che Allora ha facoltà di parlare il Consi- ATTI CONSILIARI 3 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

gliere Viglione per illustrare la propria in- PRESIDENTE terpellanza. Ha facoltà di parlare il Consigliere Revelli. VIGLIONE Aldo

Brevemente signor Presidente, perché REVELLI Francesco questa interpellanza risale ormai a parec- chi mesi addietro e quando sono così vec- Due parole, molto brevemente, per in- chie….. tegrare quanto ha detto il collega e compa- gno Viglione. Il provvedimento preso dalla Direzio- PRESIDENTE ne della Wild alla vigilia della chiusura per le ferie e successivamente in settembre, a- Risale al 14 ottobre 1971. veva colpito particolarmente anche le a- ziende del novarese. So dell'Assessore, in via formale, che ha aggiornato diverse volte VIGLIONE Aldo la situazione della Wild; vale ancora oggi la richiesta, a distanza di tanti mesi, dell'in- Infatti, o chi si è interessato è morto, tervento del Consiglio Regionale e della o la fabbrica è in ripresa, oppure è in falli- Giunta affinché gli accordi vengano rispet- mento e non si risponde più niente. Ma la tati integralmente, perché ancora due set- storia della Wild continua ancora e può es- timane fa risultava che la fabbrica di Pia- sere utile parlarne perché dal 14 ottobre ad sco non rispettava integralmente l'accordo. oggi sono passati quattro mesi che però non hanno visto ancora una soluzione ben pre- cisa. Siamo sempre nel campo tessile, il PRESIDENTE campo più flagellato. La Wild aveva posto in cassa integra- Ha facoltà di parlare l'Assessore Vi- zione un gran numero di lavoratori, quasi sone. tutti differenziandoli nell'orario e ad un certo momento vi erano state delle forti ini- ziative per fare recedere l'azienda da que- VISONE Carlo, Assessore al lavoro sta decisione. Dopo una serie di interventi, di discussioni, di dibattiti, alla fine vi è sta- Signor Presidente, signori Consiglieri, ta una soluzione positiva sì, ma del tutto io avevo preparato la risposta a due inter- insoddisfacente; se guardiamo il settore pellanze, che avevo pensato di abbinare, già tessile dobbiamo dire che una soluzione vi è da parecchie settimane, quindi non è colpa stata, però i lavoratori chiedono la garanzia del tutto mia se soltanto oggi ne parliamo. del posto di lavoro, che non vi siano ridu- Se i Consiglieri lo ritengono, io potrei zioni di orari, che non si parli mai più di dare i dati di come è stata sistemata la vi- cassa integrazione, visto che vi sono le cenda. premesse per una ripresa della Wild. Al fine di fare conoscere la situazione Queste erano le argomentazioni che di tale industria, secondo quanto ho potuto noi volevamo portare il 14 ottobre e che og- appurare, dirò che nel maggio 1971 i di- gi, a distanza di quattro mesi, hanno per- pendenti della Wild di Piasco e di Novara, duto un po' della loro efficacia e della loro tramite le proprie organizzazioni sindacali attualità. hanno avanzato alcune rivendicazioni di carattere normativo ed economico a garan- ATTI CONSILIARI 4 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

zia del posto di lavoro. A seguito del manca- di produzione, allo scadere della prima ra- to accoglimento da parte dell'azienda delle ta, verrà, io mi auguro, corrisposto nella richieste formulate dai lavoratori veniva misura concordata. Posso assicurare che esperito, senza esito positivo, un tentativo l'Assessorato non ha mancato il suo inte- di conciliazione presso l'Ufficio regionale ressamento anche nei confronti di questa del lavoro di Torino, avendo la vertenza azienda, contribuendo a portare la situa- stessa carattere interprovinciale. Le mae- zione agli attuali termini accettati dalle stranze, al fine di vedere esaudite le pro- maestranze e dai sindacati. prie rivendicazioni, iniziavano nel mese di Per quanto riguarda la richiesta del- luglio una serie di scioperi articolati che l'interrogante sulla necessità di indire una proseguivano, ad eccezione del periodo fe- conferenza provinciale, nel ricordare che in riale di agosto, anche nei successivi mesi di occasione dell'incontro avvenuto a Cuneo settembre, ottobre e novembre. Nel con- tra le rappresentanze della Giunta Regio- tempo la ditta che occupa 558 dipendenti nale e le forze politiche ed economiche di nello stabilimento di Piasco, aveva chiesto tali province è stata auspicata una confe- per lo stesso, per un numero di operai che renza provinciale sull'occupazione, assicuro si aggirava da un numero di 304 ad un nu- che l'Assessorato al Lavoro farà quanto di mero di 384 unità, l'intervento della cassa sua competenza affinché ciò possa avvenire integrazione per mancanza di lavoro, per il al più presto. periodo 14 giugno 13 novembre 1971 e per un totale di 95.905 ore. Le trattative in atto da alcuni mesi PRESIDENTE hanno raggiunto in sede aziendale un ac- cordo firmato il 26 novembre scorso, che in- Ha facoltà di replicare il Consigliere teressa lo stabilimento di Nasco e così con- Viglione. cepito: 1) mantenere il posto di lavoro a tut- to il personale attualmente occupato, anche in presenza di un adeguamento di attrezza- VIGLIONE Aldo ture tecnologiche; 2) l'orario di lavoro verrà gradualmente portato dalle 20 ore alle 32 Mi dichiaro soddisfatto delle comuni- ore alla settimana e ciò entro il dicembre cazioni dell'Assessore che costantemente scorso; 3) svuotare l'ottava categoria dal 1° segue i problemi del lavoro. novembre scorso che rimarrà soltanto per i In quanto alla Wild si è trattato di un nuovi assunti, per i primi sei mesi, passan- accordo di transizione sotto la spinta di si- do gli operai alla settima categoria, mentre tuazioni assai pericolose ed i lavoratori alla quelli della settima passano alla sesta; 3) fine hanno ceduto rispetto a prospettive che perequare le paghe con quelle dei dipen- erano ben più lontane. La questione va denti dello stabilimento con sede a Novara, quindi seguita attentamente perché il risul- partendo da un minimo di 15 lire a un mas- tato è dato soddisfacente. simo di 37 lire orarie a datare dal 1° no- vembre scorso; 4) lasciare il premio di pro- duzione per il 1971 in lire 27 orarie e tra- PRESIDENTE sformarlo in misura fissa di lire 60.000 per il '72 liquidandolo in tre parti. La parola al Consigliere Revelli. Questo accordo è stato rispettato e in- fatti l'orario è di 32 ore da dicembre; le ca- tegorie più basse pian piano si stanno svuo- REVELLI Francesco tando per passare alle superiori. La pere- quazione delle paghe è avvenuta e il premio Mi dichiaro parzialmente soddisfatto ATTI CONSILIARI 5 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

perché, pur dando atto all'Assessore del suo parte di quei gruppi di dipendenti di azien- intervento che è stato decisivo per raggiun- de che attendono una risposta ai quesiti po- gere questo accordo e sbloccare la situazio- sti. Sentiamo se l'Assessore ha delle novità. ne, non risulta ancora che si sia provveduto allo svuotamento dell'ottava categoria e al- l'applicazione della settima. Inoltre la que- PRESIDENTE stione dell'ammodernamento degli impian- ti, che era al centro della piattaforma ri- Ha facoltà di rispondere l'Assessore vendicativa, pare stia passando in secon- Visone. d'ordine. Per quanto concerne invece la confe- renza provinciale sulla occupazione, solleci- VISONE Carlo, Assessore al lavoro to ancora l'Assessore Visone e la Giunta a indirla il più presto possibile perché nuove Signor Presidente, Consigliere Sanlo- situazioni già deterioratesi lo scorso anno si renzo, io ho preparato una risposta che è un stanno affacciando, soprattutto nella zona po' la cronistoria della situazione della Vi- di Mondovì, rendendo precari centinaia e starini. Se crede gliela leggo. L'unica novità centinaia di posti di lavoro. L'Amministra- è questa, che ieri la questione della Vista- zione Provinciale si era dichiarata disponi- rini è stata una di quelle poste sul tappeto bile ad indire questa conferenza unitamen- e per la quale il Ministro del Lavoro ha pro- te alla Giunta Regionale. spettato una soluzione che potrebbe anche essere prossima.

***** PRESIDENTE Interpellanza dei Consiglieri Bono e Sanlorenzo sulla situazione della ditta Ha facoltà di parlare il Consigliere Vistarini di Omegna Sanlorenzo.

PRESIDENTE SANLORENZO Dino

Prendiamo ora in esame l'interpellan- Per le ragioni di economia di tempo za presentata dai Consiglieri Bono e Sanlo- che devono governare i nostri lavori di oggi, renzo, relativa ad iniziative per impedire le poiché l'illustrazione di tutta la cronistoria massicce riduzioni di orario in atto alla dit- non potrebbe aggiungere molto a ciò che ta Vistarini di Omegna. conosciamo, mentre è fondamentale cono- Ha facoltà di illustrarla il Consigliere scere la iniziativa che si sta conducendo, se Sanlorenzo. l'Assessore Visone è in grado di dirci qual- che cosa di interessante su quanto prospet- tato ieri, ben venga la precisazione, il resto SANLORENZO Dino lo sappiamo molto bene.

L'illustrazione è brevissima. E' una vecchia interpellanza, la questione non è VISONE Carlo, Assessore al lavoro stata risolta, i lavoratori della Vistarini hanno recentemente provveduto a svilup- Il Ministro del Lavoro, parlando della pare forme di lotta cha hanno portato per- situazione Vistarini ha ricordato come ci fino all'occupazione del Comune. Essi fanno sia un industriale interessato all'acquisto ATTI CONSILIARI 6 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

dell'azienda ed ha manifestato il parere che in possesso di tali informazioni, di rivolgere se l'operazione è da fare venga fatta garan- alla Giunta una vera e propria interpellan- tendo la continuità del lavoro. E' un pro- za per poter manifestare meglio il proprio blema che il Ministro sta seguendo in modo pensiero e proclamarsi soddisfatto o meno. particolare mentre la Regione ne sollecita Intanto, però, per non lasciare marcire le la soluzione in questo senso. notizie che, come si è visto, molto spesso sono disponibili in mano alla Giunta da di- versi mesi per mancanza della coppia che PRESIDENTE deve dare luogo al dialogo, l'interrogazione con risposta scritta consentirebbe oltre che Potremmo pregare l'Assessore Visone risparmiare tempo, di far funzionare in di tenere il Consiglio al corrente degli svi- modo più snello questa procedura di con- luppi della situazione mediante comunica- trollo del Consiglio Regionale sull'azione zioni come quella che ha fatto all'inizio del- della Giunta o sulle informazioni in suo la seduta odierna, in modo che l'argomento possesso. possa essere ridiscusso anche in assenza di questa interpellanza. *****

***** Interpellanza dei Consiglieri Besate e Fabbris sull'intervento della Gepi nel- Sulla procedura delle interrogazioni la ditta Faini con risposta scritta

PRESIDENTE PRESIDENTE Vediamo per ultima un'interpellanza Vorrei però cogliere l'occasione che il presentata dai Consiglieri Besate e Fabbris Consiglio non è molto numeroso per racco- sull'intervento della Gepi nella ditta Faini mandare ai signori Consiglieri di fare uso a garanzia dei livelli di occupazione. di uno strumento procedurale che è previ- Ha facoltà di illustrarla il Consigliere sto dal regolamento e che non è mai stato Besate. utilizzato, cioè l'interrogazione con risposta scritta; questa procedura molto spesso con- sentirebbe di ottenere tempestivamente in- BESATE Piero formazioni che, altrimenti, specialmente in questioni come quelle di cui si occupa l'As- Signor Presidente, egregi Consiglieri, sessore Visone che spesso è assente in ra- la situazione che mi ha portato con il colle- gione del suo ufficio, non possono essere ga Fabbris a presentare questa interpellan- trattate o per mancanza dell'interrogante o za, merita la massima attenzione. La ditta per mancanza dell'Assessore competente. Faini, che ha tre unità produttive a Vercel- Viceversa l'interrogazione con risposta li, a Fiorenzuola d'Arda in provincia di Pia- scritta consente di avere notizie tempestive cenza e a Cetraro, nel Mezzogiorno, è una che si possono rendere pubbliche esatta- grossa industria di maglierie tra le più mente come quelle date qui oralmente, con grandi in Italia e tra le più pregiate sul l'unico svantaggio, rispetto all'interrogazio- mercato internazionale. Nel complesso oc- ne con risposta orale, di non consentire al- cupa circa un migliaio di dipendenti. Quella l'interessato di dichiararsi o meno soddi- di Vercelli, che è l'unità madre di tutto il sfatto, ma nulla vieta allo stesso, una volta gruppo, è ad alto livello produttivo e quali- ATTI CONSILIARI 7 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

tativo. Questa ditta ha cominciato a mani- rebbe dovuta avere una partecipazione del- festare gravi difficoltà nel luglio scorso, la Gepi in quota maggioritaria alla rileva- quando si è avuta la comunicazione- che zione e alla gestione dell'azienda, con mo- non avrebbe pagato la gratifica feriale ai dalità che sarebbero state da definire. La propri dipendenti. Da allora il pagamento cosa sembrava che dovesse concludersi en- delle competenze degli operai è andata ma- tro una ventina di giorni, l'azienda avrebbe no a mano accumulandosi fino a raggiunge- dovuto trasformarsi da ditta privata a par- re, sotto le feste natalizie, un credito per tecipazione pubblica, ma poi abbiamo sapu- ogni dipendente che si aggirava dalle 200 to (con giustificatissimo allarme delle mae- alle 400.000 lire. Nel frattempo però alla stranze, degli amministratori di Vercelli, ditta non erano venuti a mancare né lavoro, dell'intera popolazione) che tutto viene rin- né la capacità produttiva, tanto è vero che viato di settimana in settimana, di giorno nelle sue fabbriche si può lavorare, se gli in giorno per sopravvenute difficoltà. operai sono disposti a lavorare senza sala- A parte il caso della Faini, che è gra- rio, anche 10/12 ore al giorno, perché l'a- vissimo, la città di Vercelli si trova in un zienda non riesce a far fronte a tutte le sca- periodo difficile, numerosissime fabbriche denze di consegna tanto è vero che va per- hanno chiuso, e anche la situazione della sino incontro a penalità. E' una ditta a cui Chatillon (del gruppo Montedison) è grave. non mancano il personale qualificato, la Due o tre giorni fa la Giunta Regionale, uf- struttura e il macchinario di produzione ficialmente rappresentata dall'Assessore che è fra i più moderni in quanto, essendo Petrini e da un funzionario dell'assessorato stata sinistrata dalla alluvione del 1968, alla programmazione, ha partecipato ad ebbe dall'IMI, a quel tempo, un miliardo e una seduta del Consiglio Comunale di Ver- mezzo di credito; si trova addirittura so- celli. In quella assemblea hanno sottolinea- vraccarica di commesse, per cui le improv- to la situazione estremamente grave del- vise difficoltà in cui è venuta a trovarsi non l'occupazione, con particolare riferimento sono imputabili che a cattiva gestione, vuoi alla Faini, che per il 90% occupa manodo- amministrativa, vuoi tecnica del gruppo a- pera femminile. E' facile prevedere che se si ziendale dirigenziale. procedesse ad un licenziamento anche limi- E' a questo punto che si inseriscono tato, l'intera città di Vercelli si ribellerebbe, l'azione del sindacato, delle maestranze, l'ha solennemente dichiarato lo stesso Con- degli enti locali, modestamente, anche dei siglio Comunale, Sindaco in testa, presenti due Consiglieri Regionali che hanno firma- i lavoratori della Faini. Io chiedo all'Asses- to l'interpellanza. Avevamo saputo, anche sore Visone che ci dica come stanno le cose, per interessamento del Comune di Vercelli oggi. e dello stesso Assessore al Lavoro, che la Gepi, con le partecipazioni statali e la pre- senza della ditta stessa, avevano raggiunto VISONE Carlo, Assessore al lavoro un accordo di massima, mi pare il 20 gen- naio, in sede di Ministero delle partecipa- Signor Presidente, signori Consiglieri, zioni statali: sarebbe stato concesso un ul- il 13 c.m. presso il Ministero delle Parteci- teriore prestito dell'IMI, oltre al miliardo e pazioni statali, alla presenza del Ministro mezzo dato a suo tempo, di 380 milioni al Piccoli, dal Sottosegretario Principe, del di- fine di procedere al pagamento delle mae- rettore generale dott. Lauriti, dei rappre- stranze e per costituire un fondo per le sentati della Gepi, dell'industria Faini e del spettanze future, in modo da non interrom- sindacato nazionale, è stato preso un accor- pere la continuità produttiva della ditta e do di massima, ancora riservato tra le parti da non perdere i rapporti con il mercato di interessate, che si può concepire così: sbocco della produzione. In seguito si sa- 1) il problema della ditta Donato Fai- ATTI CONSILIARI 8 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

ni & Figli deve essere affrontato global- Ancora ieri ho parlato della questione mente per i tre stabilimenti di Vercelli, Fio- della Faini e mi è stato assicurato che do- renzuola d'Arda e Cetraro; vrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni; que- 2) per superare le attuali difficoltà si sta è anche l'impressione del Ministero del- è ritenuto di dover ricorrere al Titolo II del- la Partecipazioni statali. la Legge 184 (Gepi); 3) la ditta Faini si è dichiarata dispo- nibile per un intervento maggioritario della PRESIDENTE Gepi. I contatti verranno proseguiti stu- Ha facoltà di replicare, per dichiararsi diando le modalità di intervento e le parti o meno soddisfatto, in non oltre cinque mi- si riuniranno nuovamente entro venti gior- nuti, il Consigliere Besate. ni (stanno scadendo) per valutare questi accordi preliminari. Si è a conoscenza inol- tre che l'IMI, in data 17 dicembre, ha deli- BESATE Piero berato un mutuo di 380 milioni ad integra- zione di quello già concesso di un miliardo e Prima non ho usufruito del quarto mezzo per i danni alluvionali. Questo mu- d'ora signor Presidente, me ne deve dare tuo viene concesso per il pagamento delle atto. maestranze, onde poter avere una continui- tà di lavoro. In questi venti giorni gli uffici ministeriali si adopereranno per ottenere PRESIDENTE un prefinanziamento su tale mutuo, onde provvedere al pagamento di stipendi e sala- Per replicare ha diritto a cinque mi- ri arretrati. nuti. Le organizzazioni sindacali, sulla ba- se del citato accordo di massima, ritengono possa essere ripresa l'attività produttiva. BESATE Piero Circa la garanzia dei posti di lavoro non possiamo attualmente ragguagliare in Non è conguagliabile, allora non con- modo certo anche perché gli accordi presso guaglio. Dò atto che gli Assessori Visone e il Ministero non parlano di questo. Da Cardinali si sono prodigati e hanno dato il quanto ho potuto sapere, non penso si deb- loro contributo, non posso però ritenermi ba intravedere una riduzione di personale soddisfatto della risposta per il modo in cui perché l'azienda ha bisogno di soddisfare le vanno le cose: prima di tutto perché coloro commesse che riceve (mi risulta anzi che che dirigono l'azienda vorrebbero contrap- 15/20 giorni fa ha assunto degli operai). porre la situazione dei lavoratori della uni- La Giunta Regionale ha seguito finora tà di Cetraro con quella dei lavoratori di la vicenda e si è interessata presso gli or- Vercelli e di Fiorenzuola d'Arda, mentre noi gani ministeriali, al fine di giungere ad una sosteniamo la globalità; in secondo luogo soluzione, e lo dimostrano gli accordi rag- perché Faini è un industriale protetto, si è giunti che riteniamo significativi, sempre installato, si è ingrandito, sia con la Cassa che vadano in porto. Posso aggiungere che del Mezzogiorno a Cetraro, sia con i soldi in questi giorni sono stato a Roma per un dell'alluvione, sia per quanto riguarda le incontro con il Ministro Piccoli col quale ho aree industriali; in terzo luogo perché men- avuto modo di rivedere la posizione della tre non pagava gli operai buttava il denaro ditta Faini, secondo quanto contenuto nel- al vento patrocinando il concorso di Miss l'interpellanza e sollecitarne la favorevole Italia a Salsomaggiore. definizione. Gli operai sono andati appunto a Sal- ATTI CONSILIARI 9 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

somaggiore con cartelli che dicevano: "Inve- E' stata presentata una mozione che ce di fare Miss Italia paga la quindicina a- reca la firma dei Consiglieri Nesi, Giovana, gli operai che hanno lavorato". Berti e Benzi. Mi risulta che pur non aven- Ci troviamo di fronte a industriali di do messo materialmente la propria firma, questo genere, quindi non abbiamo alcuna avrebbe dato l'adesione alla mozione anche garanzia che un tipo simile sia ancora in il Consigliere Bianchi. grado di gestire delle aziende, è un irre- Ha facoltà di illustrarla il Consigliere sponsabile, l'abbiamo affermato e lo riaf- Giovana. fermiamo. Quindi, si salvi la Faini, ma via Faini dalla direzione dell'azienda. Le assicurazioni che la situazione do- GIOVANA Mario vrebbe sbloccarsi le prendiamo così come ci vengono date, ma non ci sentiamo di dire Signor Presidente, colleghi Consiglie- né ai sindacati, né ai lavoratori di smettere ri, mi scuso innanzitutto col Presidente e la loro lotta perché è una cosa che si trasci- con i colleghi perché ho probabilmente pro- na già da troppo tempo. I lavoratori hanno vocato qualche intralcio ai lavori del Consi- dato prova di grande senso di responsabili- glio, ma ero impegnato, nella mia qualità di tà, è dal mese di luglio che vivono in questa Presidente della Giunta delle Elezioni, nei situazione, facendo delle agitazioni, ma lavori della Giunta stessa, che si sono pro- continuando a lavorare per permettere la tratti un po' a lungo, per cui sono arrivato continuità della produzione per far fronte in aula con un certo ritardo. alle commesse e mantenere l'attività dell'a- Il 1° maggio del 1970, come credo i zienda. Essi hanno dato prova di grande re- colleghi ricorderanno, in una piazza del sponsabilità, cosa che non ha fatto certa- centro storico di Torino, Piazza Vittorio Ve- mente l'industriale che ha preso i quattrini neto, si ebbe una tragica sparatoria. Vi fu- dei lavoratori in prestito a tasso zero, senza rono quattro morti; un fatto di sangue che ricorrere alle banche e senza pagare gli in- si svolse su uno sfondo a mezza via fra i no- teressi. ti scenari della Chicago degli anni venti e i L'impressione che le cose si sblocchino westerns di fordiana memoria. L'autore di è un'impressione, ma gli operai hanno biso- quella sparatoria che distrusse quattro vite, gno di qualcosa di più e tutta la città ha bi- pare fosse la vittima designata di un rego- sogno della sicurezza, sicurezza del pane, lamento di conti all'interno delle cosche che del lavoro, dello sviluppo. Per questo io mi controllano il mercato delle braccia. L'uomo permetto di chiedere alla Giunta di compie- che compì quel delitto, alcune settimane or re un'azione più incisiva, più costruttiva e sono, è stato condannato a trent'anni di re- in direzione della ditta e in direzione del clusione. Un operatore giudiziario, riesu- Ministero. mando desueti concetti di origine lombro- siana, disse che a quell'uomo doveva essere riconosciuto un'aggravante alla pena com- ***** minatagli in quanto "naturalmente" incline al delitto. Io ritengo sia più giusto, più sen- Situazione edilizia a Bardonecchia sato, più adeguato ai criteri di una moder- na concezione nella valutazione delle spinte che inducono gli uomini alla criminalità, PRESIDENTE dire che quell'uomo era al tempo stesso la vittima di un certo meccanismo e lo stru- Passiamo ora all'esame del punto 2) mento di quello stesso meccanismo delin- all'o.d.g. lettera a) Situazione edilizia a quenziale. In ogni modo, quel caso portò, Bardonecchia. con la sua drammaticità, all'evidenza del- ATTI CONSILIARI 10 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

l'opinione pubblica il fenomeno dell'inter- mento illegale di lavoratori e della loro im- mediazione sul mercato delle braccia. In missione nell'ambito della speculazione edi- parecchi organi di stampa si diede gran ri- lizia, fu generalizzato e assunse da quel lievo a quelle vicende e al venire alla ribal- momento le caratteristiche di una tipica or- ta di questo fenomeno, come se si trattasse ganizzazione di sfruttamento di queste for- di cosa nuova, di un fatto insorto di recente ze immigrate. Le grandi imprese edili, con e di cui non si aveva per il passato, che va- il pretesto delle sotto-imprese specializzate, ga nozione. deliberatamente utilizzavano il sistema, in- Ritengo sia giusto, per una conoscen- trodotto anche in virtù di una Legge molto za complessiva del problema, ricordare co- equivoca, la 1369, peggiorata da una circo- me in realtà questo fenomeno dati dal 1945. lare ministeriale del 1961, che offriva loro A quest'epoca, infatti, nella fase di ricostru- appigli per avvalersi di codesto tipo di im- zione degli apparati industriali, il grande prese. Il fenomeno si estese quindi su larga capitale industriale e immobiliare di Tori- scala in ogni campo: ebbe però immediata- no, la Fiat in primo luogo, ma poi anche la mente, per motivi ovvi, una sua rilevanza Michelin, la Ceat ecc., cominciò ad avvaler- specifica nel settore dell'edilizia e si tra- si in forma continuativa di carovane di im- sformò quindi in pura intermediazione di prese di pulizia che agivano all'interno de- manodopera. Il fenomeno del cottimismo gli stabilimenti, con centri di reclutamento crebbe di anno in anno col crescere e l'e- esterni molto bene individuati. Se mi è con- spandersi della speculazione edilizia e sia- sentito di riandare ad un ricordo di cronista mo arrivati alle cifre e alle percentuali che dei problemi del lavoro degli anni '50, oggi ci sono note; noi sappiamo, infatti che rammenterò che da un'inchiesta mia e di nella provincia di Torino il fenomeno del altri colleghi venne allora fuori con nomi, cottimismo raccoglie circa l'85% di tutta l'a- cognomi e sigle, che a non più di 200 metri rea di manodopera impegnata nella edilizia dal palazzo della Prefettura esisteva una locale. Sappiamo altresì che l'Ispettorato "Compagnia Assuntori Lavoratori" (di cui del Lavoro, mossosi molto tardi (certamente era, mi sembra dirigente e creatore un ex limitato nelle sue possibilità di intervento Prefetto della Repubblica di Salò) la quale dalla carenza di personale e di uomini, ma svolgeva questa attività di intermediazione certamente mossosi molto tardi), dal 1° sul mercato delle braccia. Noi denunciam- maggio del 1971 ha denunciato in tutta la mo allora, come cronisti, con nomi, cognomi provincia 406 imprese edili (tra le quali ne e riferimenti, il mercato che veniva svolto; risultano alcune delle maggiori per la for- indicammo anche le località, allora zone pe- ma e l'entità degli affari), per oltre 7000 riferiche ancora verdi del centro torinese, in operai occupati. Malgrado la crisi del setto- cui venivano portati, nel loro transito dal re, sappiamo che ancora in questi ultimi Mezzogiorno alla città di Torino, come pri- mesi, a partire dal novembre dell'anno tra- ma base di residenza, questi poveri diavoli scorso ad oggi, si sono avute 6000 assun- reclutati, presi per fame ed esposti all'av- zioni le quali per la più parte hanno avuto ventura delle imprese di appalto di pulizia delle tardive e affrettate regolarizzazioni, nelle grandi fabbriche. Le nostre denunce cioè sono passate in prima istanza attra- non ottennero effetto alcuno. Non ci fu cen- verso la via illegale dell'intermediazione. no che l'autorità prefettizia, né quella giu- Noi sappiamo d'altro canto - e credo diziaria assumessero tali segnalazioni gior- sia un dato sul quale dobbiamo meditare nalistiche, nutrite di precisi riferimenti, per molto seriamente - come proprio la nostra iniziare delle procedure contro siffatte atti- provincia ottenga un triste primato in ma- vità illegali. teria di infortuni del lavoro nel settore del- Con lo svilupparsi del fenomeno della l'edilizia. Nella riunione dell'Ispettorato del speculazione edilizia, l'aspetto del recluta- Lavoro del 9 dicembre 1971, la situazione ATTI CONSILIARI 11 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

nella provincia di Torino, definita la più un centro della nostra provincia, il nome grave d'Italia dal punto di vista degli infor- della cittadina di Bardonecchia. tuni, dava questi risultati: l'incidenza di in- Voglio citare l'ultimo episodio, che fortuni mortali è di circa tre volte superiore certo sarà presente al ricordo di tutti i col- a quella registrata in ogni altro settore leghi. Alcuni giorni fa si è avuto un omici- produttivo, di due volte negli infortuni che dio nel vicino centro di Cuorgné. Non si è producono invalidità permanente e di una ancora appurata la natura dei rapporti che volta e mezzo per l'invalidità temporanea. l'ucciso aveva con personaggi locali ritenuti Nel 1967, il settore della edilizia della pro- legati alla mafia, ma si è appurato che l'o- vincia di Torino ha registrato 63 morti sul micida aveva (se non vado errato) addirit- lavoro, nel 1968 43 morti, nel 1969 42 mor- tura dei rapporti di parentela con un tizio il ti, nel 1970 62 morti; nei primi dieci mesi quale ha un'impresa edile, guarda caso, a dell'anno c'erano già 33 morti. Bardonecchia. E' ben vero che un giornale Questi dati tragicamente significativi molto autorevole di Torino ha pubblicato - della dimensione che ha assunto, nel qua- spero per una coincidenza casuale, non lo dro generale delle inadempienze dei co- so - subito dopo l'annuncio della presenta- struttori edili, il problema della sicurezza zione di questa nostra mozione, delle inter- dei lavoratori di questo settore ed è quindi viste con due autorevoli esponenti della cit- un primo elemento di fronte al quale noi ci tà di Bardonecchia, il maresciallo dei cara- troviamo. Vi è largo fruire da parte della binieri e il parroco, i quali asserivano che in speculazione edilizia di attività illegali per quel centro non era mai accaduto nulla di valersi di manodopera le cui condizioni non particolare, non accadrebbe alcunché di sono regolarizzate a tutti i fini stabiliti dal- strano né sul piano della regolarità dello la Legge nei contratti nazionali di lavoro. sviluppo edilizio, né tanto meno su quello In secondo luogo, proprio perché questa della turbativa dell'atmosfera civile della manodopera, essendo tratta da questo tipo città per opera di gruppi i quali potrebbero di "leva" è, più d'ogni altra, soggetta ad o- essere definiti di ispirazione mafiosa. E' pe- gni possibile ricatto, e quindi anche abban- rò altrettanto vero, e direi maggiormente donata a sé stessa nell'espletamento delle documentabile, che nel corso di questi anni proprie funzioni. Siamo di fronte a una se- non soltanto il nome della città di Bardo- rie di inadempienze rispetto alle norme di necchia è venuto alla ribalta in una strana carattere infortunistico di prevenzione ecc. concatenazione di vicende, con una strana di dimensioni macroscopiche. continuità di ritorni nella cronaca nera del- Ho voluto fare questi richiami per sot- la provincia, per fatti sempre collegati in tolineare come alcuni episodi criminosi si qualche misura ai problemi dello sviluppo inseriscano in un quadro generale che ri- edilizio, ma altresì è stato fatto per ben guarda il settore dell'edilizia nella provin- precisi avvenimenti, collegati all'abnorme cia di Torino, per ciò che concerne la situa- sviluppo che il centro stesso ha avuto ri- zione della manodopera estremamente se- spetto alle sue possibilità di un'adeguata rio. Dal corso delle vicende di cronaca che espansione sotto il profilo edilizio. risalgono ad un tempo ancora anteriore a Occorre dire che la città di Bardonec- quel fatto del 1° maggio 1971 e di quella chia, dal 1958 in possesso del piano regola- che abbiamo potuto constatare anche negli tore e del regolamento edilizio, cioè degli ultimissimi giorni, si è sempre riscontrato strumenti che avrebbero dovuto consentire come ogni qualvolta si è verificato un fatto di dare allo sviluppo della città un suo equi- delittuoso di particolare gravità, e soprat- librato orientamento, tenendo conto delle tutto di particolare oscurità nell'individua- particolari esigenze di questo centro che ha, zione dai mandanti e degli esecutori, in come preminente risorsa, quella di natura modo più o meno chiaro è emerso il nome di turistica; il centro di Bardonecchia, dicevo, ATTI CONSILIARI 12 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

che possedeva questi strumenti e che pre- portava l'autorevole opinione del marescial- sentava una capienza complessiva residen- lo dei e del parroco locale, ci ri- ziale attorno alle 7/8000 unità, ha visto nel feriva altresì l'opinione di un ex sindaco corso di un decennio quintuplicarsi le sue della città di Bardonecchia; anch'egli con- presenze residenziali e addirittura decupli- vinto che a Bardonecchia, dal punto di vista carsi le presenze collegate ai periodi di dei fatti connessi ai problemi edilizi, non si maggiore incidenza del flusso turistico. E' siano verificate assolutamente delle irrego- visibile, a chiunque si rechi nella città di larità. Bardonecchia, lo sconcio al quale si è arri- Noi sappiamo invece che nel corso di vati, attraverso le forme più varie di dero- questi anni sono accadute, proprio a livello ghe concesse ai costruttori edilizi, nella fi- delle responsabilità della Giunta e del Con- sionomia di quel centro. siglio Comunale, parecchi fattacci. Sappia- Vorrei ricordare che in uno studio in mo, ad esempio, che quell'ex Sindaco era a possesso di tutti i colleghi, perché ce n'é capo di una Giunta caduta in relazione a stato fatto recentemente cortese omaggio, vicende che riguardavano violazioni di na- della Provincia di Torino e specificatamente tura edilizia. Sappiamo che vi è stata la so- dell'Assessorato al turismo e allo sport, stituzione di un segretario comunale per vi- "Linee per un piano di sviluppo ed organiz- cende sempre collegate alla speculazione zazione e attività turistiche della provincia", edilizia. Sappiamo che vi sono state le di- studio preparato dai tecnici dell'IRES ma missioni di un membro influente dell'asso- che se non erro si valeva anche di ricerche ciazione turistica di Bardonecchia per dis- fatte da altri tecnici, a pag. 202 si dava in- senso nei confronti dell'uso o disuso che si dicazione, nel 1971, che l'esigenza dello svi- andava facendo di questa conca. Sappiamo luppo di Bardonecchia non subisse ulteriori che per iniziativa di coraggiosi cittadini, o stravolgimenti ciò perché già si considera- più precisamente di coraggiosi politici an- vano esaurite tutte le opportunità di confe- che di parte D.C., ai quali va un riconosci- rire a quel centro le sue caratteristiche utili mento perché sono stati e sono sottoposti a di zona turistica con verde attrezzato, cor- minacce in loco, pendono presso la magi- rispondenti alle diversificate esigenze di un stratura inchieste riguardanti proprio le ir- turismo il quale, proprio per le particolarità regolarità edilizie verificatesi nella città di naturali della zona, ha una sua variata Bardonecchia. gamma di esplicazioni. Voglio dire che nello Nella città di Bardonecchia sappiamo studio presentato dall'Assessorato al turi- - e anche qui pare difficile poterlo definire smo della Provincia di Torino, ci si preoccu- un fatto casuale - che personaggi prove- pava delle particolari caratteristiche del tu- nienti dal Mezzogiorno, venuti quassù anni rismo della conca di Bardonecchia, che ab- fa, hanno accumulato ricchezze le quali, in braccia dalle attività sportive sciistiche alle ragione delle attività che essi denunciano e forme di turismo che riguardano coloro (in che sono ufficialmente riconosciute, non po- particolare bambini e vecchi) i quali non trebbero essere state accumulate. Si tratta possono dedicarsi ad attività sportive e che di personaggi il cui nome è venuto più volte quindi devono usufruire di zone particolari alla ribalta della cronaca ed è stato richia- di verde nella città e nei suoi immediati mato anche in relazione a quei fatti crimi- dintorni, per poter beneficiare di questo be- nosi accaduti nella Provincia di Torino ed ai ne turistico. quali mi richiamavo prima. Orbene, se si va a controllare che cosa Oggi, poi, non soltanto in fenomeno è accaduto del volto di Bardonecchia, non è della saturazione dell'abitato di Bardonec- difficile rendersi conto di come sia stato de- chia ha raggiunto i limiti che tutti possia- turpato. E anche qui, va osservato che quel- mo constatare, ma prosegue e minaccia di l'autorevole giornale torinese il quale ci ri- avere ulteriori aggravi dalla prospettata ATTI CONSILIARI 13 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

apertura del traforo autostradale del Fre- possibilità di un equo e giusto uso per i cit- jus. Talché noi sappiamo (ed è facilmente tadini. documentabile) che già alcune società im- Se dal corso delle indagini della mobiliari - e in una di queste è presente, sia Commissione speciale che noi ci auguriamo pure in posizione minoritaria, la Fiat - il Consiglio vorrà votare, sortiranno altri stanno conducendo trattative per acquisti elementi che esorbitano dalle competenze di terreni nell'ultima, residua zona verde di proprie della Regione, io credo che sarà do- cui la città di Bardonecchia fruisce. vere della Commissione far investire gli or- Ecco, egregi colleghi, le motivazioni di gani dello Stato competenti in quelle que- fondo che hanno mosso alcuni Consiglieri a stioni che potessero emergere dalle docu- presentare questa mozione, con la richiesta mentazioni che ci verranno sottoposte da di una Commissione speciale di indagine chi consulteremo. della Regione per quanto è inerente spe- Grazie ad una serie di denunce, già cialmente la situazione del mercato delle largamente documentate da parte dei cit- braccia, con particolare riferimento a Bar- tadini a cui mi riferivo prima, da parte so- donecchia. E noi ci rendiamo conto che nel prattutto delle organizzazioni sindacali che momento in cui diciamo "con particolare ri- tennero una conferenza stampa a Bardo- ferimento a Bardonecchia", diamo una indi- necchia in cui il collegio dei costruttori in- cazione molto limitativa rispetto a un qua- tervenne con sue eccezioni blandamente dro che abbraccia largamente prima di tut- esposte e da cui il collegio stesso non uscì to la città di Torino e poi altri settori della certo con un certificato onorifico, perché i provincia. Ma abbiamo voluto cominciare a sindacati furono in grado di documentare individuare una zona nella quale è possibile molto seriamente quali violazioni erano che si portino alla luce alcuni legami, alcu- state apportate alle norme dell'edilizia: ni punti nodali che stanno alla radice dello grazie a queste documentazioni acquisite, stesso fenomeno di organizzazione del ra- alla disponibilità che alcuni di noi sanno e- cket delle braccia. Dobbiamo intervenire, sistere di deposizioni e di materiale atto a perché è nostro dovere statutario, è nostra confortare quanto io andavo dicendo, è no- competenza primaria essere presenti in o- stro convincimento che la Commissione gni problema che riguardi la tutela dei la- speciale di indagine, qualora nominata dal voratori. In secondo luogo dobbiamo inter- Consiglio, potrà non soltanto svolgere un venire perché è nostro dovere essere parte utile lavoro per ciò che riguarda la situa- attiva in una situazione che, già compro- zione di Bardonecchia, ma assumere una messa dal punto di vista edilizio, minaccia serie di indicazioni che le porteranno ne- di essere ulteriormente compromessa da al- cessariamente ad estendere la propria in- tre speculazioni, e quindi di creare condi- dagine per una correlazione diretta con al- zioni estremamente difficili per ciò che con- tre località e della provincia di Torino e in cerne l'organizzazione del territorio ai fini particolare della provincia di Cuneo (Savi- dei compiti programmatori. In terzo luogo, gliano è direttamente toccata da questo abbiamo anche il dovere statutario di af- problema, in rapporto con le imprese ope- frontare il problema della tutela delle sedi ranti a Bardonecchia ). di turismo; ed è chiaro che nella misura in Ritengo infine debba esprimersi l'au- cui va avanti l'attuale processo, l'attuale gurio che dall'acquisizione di queste depo- andazzo invalso a Bardonecchia, sono com- sizioni, di questo materiale, possano uscire promesse le ragioni essenziali perché Bar- ulteriori elementi atti ad aiutare le altre i- donecchia stessa rimanga quella località stanze, superiori a quella regionale, a veni- turistica che in passato abbiamo conosciuto re a capo dei problemi che attengono ad u- e che certamente non potremo più conosce- n'organizzazione di carattere delinquenzia- re, ma di cui dobbiamo salvare le residue le la quale sicuramente agisce all'interno ATTI CONSILIARI 14 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

del mercato delle braccia. Una organizza- nudo un problema, che è serio ed importan- zione che ha la potenza da tutti risaputa te, in termini oggettivi e di interesse pub- per le manifestazioni criminose cui ha dato blico, al di là di ogni impostazione scandali- luogo e che è dovere dei cittadini debellare stica che in qualche occasione, da parte di il più presto possibile. altri, può anche avere assunto. Abbiamo detto molte volte che in at- tesa di ogni definitivo concreto potere, dob- PRESIDENTE biamo considerare l'attività della Regione soprattutto in rapporto a una visione della Prima di dare la parola ai numerosi stessa come fatto di pressione per un nuovo Consiglieri che l'hanno richiesta, desidero assetto della società, come momento orga- fare presente al Consiglio che nella confe- nizzativo di pressione politica. renza dei Presidenti di questa mattina è Non c'é migliore occasione quindi, per stato concordato di esaurire nella seduta dimostrare in concreto che in tal senso vo- odierna tutto l'o.d.g. Vorrei quindi rivolgere gliamo operare, dando contemporaneamen- loro calda preghiera per un autolimitazione te concreta applicazione anche alle norme nei loro interventi. Hanno il diritto di par- di cui agli artt. 19 e 20 dello Statuto. Infat- lare fino a venti minuti sulle mozioni, ma è ti, questa dell'indagine sul racket, è certo evidente che se tutti parlassero venti minu- una delle migliori occasioni per dimostrarci ti su tutte le mozioni, non potremmo man- coerenti con lo spirito informatore dello tenere l'impegno assunto stamattina. Statuto e per dimostrare la buona volontà E' iscritto a parlare il Consigliere Fo- di utilizzare ogni strumento che in esso a- nio, ne ha facoltà. vevamo previsto. E stiamo parlando di un problema che oltre a parlare della tutela dei diritti dei lavoratori, delle loro condi- FONIO Mario zioni di vita e di salute, coinvolge questioni di speculazione edilizia, di conservazione Signor Presidente, colleghi, posto che dell'ambiente naturale del paesaggio, di tu- con gli artt. 4 è 5 dello Statuto alla nostra rismo, di sanità e di altro ancora, come ha Regione sia fissato il compito di realizzare ampiamente illustrato il collega Giovana. le condizioni atte a rendere effettivo il dirit- Io aggiungerei che questo è anche il to al lavoro, di tutelare il diritto dei lavora- momento più opportuno per l'entrata in a- tori e di difendere l'ambiente naturale per zione della Regione: dopo che l'eco di grosse assicurare alla collettività e ai singoli con- (e qualche volta anche meritorie, Giovana), dizioni che ne favoriscano lo sviluppo civile inchieste giornalistiche si è spenta, dopo e ne salvaguardino la salute, non può che che sono ormai superati il clamore e l'onda essere giudicata coerente ed opportuna la emotiva suscitati da eccezionali fatti di mozione che è stata presentata dalla mag- sangue, come la strage di Piazza Vittorio gioranza dei gruppi, sul grave problema del Veneto già descritta con efficaci pennellate racket nell'edilizia che viene ad inserirsi, dal collega Giovana, con l'approssimarsi per molti aspetti, nei compiti della Regione della ripresa primaverile dell'attività edili- che ho appena ricordati. zia, è bene che nessuno possa pensare che E' in questa ottica ben precisa, con l'indignazione dell'opinione pubblica non è tutta la sensibilità per i problemi sociali e stata accolta, che nel silenzio tutto può tor- umani che è alla base di ogni nostra visione nare come prima e che pur con la presenza ed impostazione politica, che riteniamo giu- dell'Ente Regione in Piemonte, nulla viene stificata e fondata la proposta di una Com- tentato in ordine a uno dei più spinosi pro- missione consiliare che svolga tutte le in- blemi che riguarda una notevole massa dei dagini necessarie, onde cercare di mettere a più umili lavoratori. Questo è il punto. Non ATTI CONSILIARI 15 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

si tratta tanto di discutere solo del civile ed ruotano oggi le aste. Del racket fino a ieri si evoluto Piemonte nel quale può essersi in- sono occupati quasi esclusivamente i gior- sinuata una certa dose della mafia meri- nali, ma quasi nessuno dei tutori dell'ordi- dionale che crea tutto un sottobosco di cri- ne; certo è una caratteristica delle cose del- mini, quanto piuttosto di andare alla radice la mafia quella di rendersi quasi impalpabi- del male, per renderci conto che c'è una li e di difficile accertamento. Però nel caso massa di persone che è passata da un con- di Bardonecchia e della Valle Susa, sia per testo sociale prettamente contadino e che l'indagine spinta avanti inesorabilmente da dopo estenuanti percorsi verso la ricerca di tutta un'onda di sangue versato, sia per la un posto di lavoro e di una vita più evoluta, coraggiosa e meticolosa azione dei sindaca- finisce invece nelle mani di moderni negrie- ti, esistono presupposti concreti per muove- ri per essere sottoposta ad uno sfruttamen- re un'indagine regionale. to che rappresenta il più anacronistico e- Il promemoria presentato da CISL, sempio di tutti i diritti conquistati dai lavo- CGIL, UIL il 13 dicembre '71 indica chia- ratori. Le origini di questi movimenti, caro- ramente il posto e l'ora dove avvengono i vane per le pulizie provocate dalle grandi reclutamenti, dà persino il curriculum dei aziende ecc., le ha già illustrate il presenta- personaggi più che indiziati che hanno ad- tore della mozione; certo è che le condizioni dentellati con il mercato delle braccia e con di vita in cui vengono posti questi lavorato- i più clamorosi fatti di cronaca nera. Giu- ri, materialmente ospitati in locali malsani, stamente gli stessi sindacati mettono nella moralmente ricattati, fino a far perdere loro massima evidenza che dopo il 1° maggio, il senso dei diritti di lavoratori e di cittadi- data della strage di Piazza Vittorio, gli or- ni, costituisce un grave atto di accusa per la gani ispettivi in provincia di Torino hanno nostra società, per una società che non è denunciato 406 imprese ed intermediari certo quella che noi in quest'aula abbiamo per 7000 operai occupati e migliaia di as- sempre detto di volere realizzare. sunzioni che rappresentavano nella mag- La mozione si fa carico particolarmen- gioranza tardive ed affrettate regolarizza- te della situazione a Bardonecchia in Valle zioni di situazioni illegali. Susa che sono di particolari dimensioni e Bisogna aggiungere che è stata già gravità quali emergono dalle denunce dei accertata anche la esistenza di 14 cottimisti sindacati ed in rapporto all'occasione che che sfruttano numerosi operai, gran parte ancora si offre in quella zona con il preven- dei quali sprovvisti di libretti di lavoro. Non tivato traforo del Frejus per un ulteriore di- per niente il nuovo stadio più moderno e lagare del racket delle braccia. Questo ha aggiornato della mafia tradizionale viene caratterizzato lo sviluppo caotico del settore indicato in quello dell'edilizia e delle aree edilizio delle grandi aree metropolitane del fabbricabili. nostro paese, da Roma a Milano, da Napoli L'indagine della Regione ha troppi a Torino e poi si è esteso alle località turi- motivi per essere fatta anche in rapporto al stiche interessate dalle grandi vie di comu- disordine dello sviluppo economico, per evi- nicazione. E' una grossa piaga che va sem- tare il quale sempre diciamo di voler con- pre più estendendosi perché, senza voler fa- centrare i nostri sforzi, ma sarà già grande re di ogni erba un fascio, la concorrenza sui cosa se degli inermi immigrati che sembra- prestiti creata dalla manodopera irregolare no ogni giorno di più adagiarsi ad essere e dall'evasione degli oneri fiscali rende semplici oggetti in balia di leggi spietate, sempre più difficili le resistenze anche di attraverso il nostro intervento potranno quelle poche imprese sane e serie. E' un cominciare a convincersi di essere cittadini problema che andrebbe forse visto anche come gli altri e a guardare con diversa fidu- dall'angolo visuale dell'edilizia pubblica, cia il loro avvenire nella terra piemontese. indirettamente attraverso i prezzi sui quali ATTI CONSILIARI 16 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

PRESIDENTE che mi pare sia dovuto a coloro che operano nel mondo della giustizia, a coloro a cui lo E' iscritto a parlare il Consigliere Stato domanda, nell'interesse dei cittadini Rossotto, ne ha facoltà. o dei lavoratori, la tutela dei loro diritti, ri- dimensionare le cose con delle cifre. Nel 1969 l'INAIL in sede nazionale ha percepito ROSSOTTO Carlo Felice dal settore della edilizia 40 miliardi sicco- me c'é un rapporto del 10% tra forze di la- Signor Presidente, signori Consiglieri, voro in sede nazionale e in sede regionale, è le parole del Consigliere Giovana e quelle presumibile che ci siano quattro miliardi del Consigliere Fonio mi hanno fatto riflet- versati dalle imprese a favore dei lavoratori tere sull'enormità di questo fenomeno del impegnati nella Regione Piemonte. Se poi cottimismo che starebbe dilagando nella raffrontiamo questi con i dati che il Mini- nostra regione. Si è parlato, con questo stero del Bilancio ha dato circa il reddito termine anglosassone, di uno sfruttamento globale del settore dell'edilizia, raffrontan- di manodopera che viene dal Sud e sono doli col 50% dell'incidenza di manodopera, state indicate cifre percentuali, nei confron- vediamo che non ci siamo assolutamente ti dei regolari, che veramente destano pro- con questo 85%. Le percentuali di gente che fonda impressione. Ho sentito parlare dal lavora e che non è assistita dalle forme Consigliere Giovana di un 85% di addetti al previdenziali che la legge ha stabilito si ri- settore dell'edilizia che sarebbero sfruttati ducono e in occasione di una conferenza in- in questa maniera. detta da un pretore di Torino, da un sinda- A me pare che un tema così vasto e calista e da un collega non della mia com- grave come quello enunciato o implica che ponente politica si ebbe la possibilità di in 25 anni di legislazione la Repubblica Ita- confutare queste cifre enormemente azzar- liana non ha fatto assolutamente nulla e ha date. permesso che soltanto il Consiglio Regiona- Il fenomeno del cottimismo esiste? le del Piemonte si accorgesse e denunciasse Certo che esiste, ma esiste anche la legge una certa situazione, o che le cose vanno per poterlo reprimere. E questa era stata la leggermente ridimensionate. E per ridi- domanda fatta in occasione dell'incontro mensionarle mi pare sia subito opportuno con i sindacati, incontro perché ha dato ini- dire che ci sono gli strumenti legislativi e zio ad uno scambio di idee fra la nostra che quindi se il fenomeno si manifesta è componente politica e le organizzazioni non ingiusto, ma illegale perché esiste, da riunite, si chiese se ci voleva una legisla- lungo tempo operante, una legge contro la zione più energica, più pregnante, più pre- intermediazione della manodopera, atta cisa sull'intermediazione della manodopera, proprio ad evitare che alcuni sfruttino il la- o se le deficienze fossero dovute all'Ispetto- voro di altri. rato del Lavoro come numero di addetti, o Se poi scendiamo nel settore dell'edi- al tipo particolare di attività che costoro lizia, può darsi che si siano verificate delle svolgono, o ad una lentezza della magistra- situazioni illegali, però veramente preoccu- tura, o alla connivenza eventuale degli or- pante per un cittadino normale, per un gani giudicanti e degli organi inquirenti con Consigliere Regionale, è l'accertare che in altre forze di lavoro, o a particolari organiz- un paese libero e democratico si permetta zazioni che in questo modo vogliono creare che l'85% di una certa potenzialità di lavoro le loro fortune. Per la verità non c'é stata possa vivere in una situazione di illegalità. una risposta precisa, il che vuol dire che la Sulle cifre tutto è possibile dire, si legge sull'intermediazione della manodope- possono fare tutti i ragionamenti che si vo- ra può colpire se viene applicata a tutti i gliono, però io vorrei, proprio per il rispetto fenomeni che sono stati evidenziati oggi. ATTI CONSILIARI 17 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

Che noi si compia un'indagine per ve- cisa, esisteva un piano regolatore approva- dere di quale gravità è il fenomeno e perché to, un piano vecchio, forse non più adeguato continui nonostante le leggi dello Stato lo alla realtà (il commissario prefettizio ha in- vietino, nonostante che ci siano gli istituti caricato in questo periodo un professionista per poterlo controbattere, è giusto, è una di redigerne un altro tenendo presente la cosa che ci compete, però dobbiamo vedere situazione attuale) la questione era stata in l'esatta portata del fenomeno. Le organiz- sede locale ed era stata uno dei motivi por- zazioni sindacali che riscontrano queste si- tati avanti dalle parti contendentesi il go- tuazioni hanno la possibilità di denunciare verno di quel comune. Ma se ci sono state alla Pretura di Torino che è sollecita nel- delle evasioni alle norme costituenti il pia- l'occuparsene. Abbiamo anche visto come le no regolatore, esiste la legge, esistono i tri- cifre si sono ridimensionate: si è potuto ac- bunali, esistono i pretori, esistono i proce- certare che gran parte degli irregolari era- dimenti penali; la vecchia Legge del 1942 no iscritti su un libro di lavoro mentre lavo- negli artt. 41 e 42 stabilisce pene precise ravano presso un altro datore di lavoro e si per gli inadempienti alle regole fondamen- è notato anche che a costoro veniva tolto tali stabiliti dai piani regolatori e dal rego- dai loro diritti in tema di previdenza, di lamento edilizio. Mi pare che a questo pro- contratto di lavoro, di limiti contrattuali. E' posito la procura della Repubblica di Torino pacifico che ogni legge è difficile da applica- e la pretura di Susa stanno procedendo ad re, esistono sempre delle frange che escono un'indagine. Noi potremo portare nuovi e- fuori e che costituiscono l'illegalità. Non mi lementi, ma non vi è carenza di strumenti pare però che sia serio affrontare il proble- per la tutela del cittadino, nell'interesse ma in un tono così scandalistico, portando superiore della collettività. cifre al di fuori di ogni realtà, facilmente Facciamola pure l'indagine, ma non confrontabili con altre mai smentite di cerchiamo di alterare i dati del problema fronte a quella tecnica di ragionamento che del cottimismo che portati in questa manie- è l'unica consentita partendo dai dati con- ra non sono assolutamente validi, il feno- tributivi, controllando il reddito totale del meno del cottimismo da un punto di vista settore dell'edilizia. tecnico è possibile attraverso la forma del Quanto poi alla situazione particolare sub-appalto, anzi è sempre più richiesto dal di Bardonecchia e sul sistema di specula- nuovo tipo di organizzazione delle piccole e zione edilizia, il discorso va fatto chiara- medie imprese che hanno bisogno di squa- mente, una volta per tutte. Cosa intendia- dre di operai specializzati per un certo tipo mo per speculazione? Intendiamo lo sfrut- di lavoro. E proprio per salvare le piccole e tamento di uno strumento giuridicamente medie imprese oggi, nel settore edilizio spe- valido per attuare un certo tipo di realizza- cialmente, è opportuno ed è necessario che zione economica? E allora a Bardonecchia si formino delle imprese di lavoratori spe- questo si sarà verificato. Oppure la specu- cializzati i quali siano in ordine con i con- lazione è qualsiasi volta un imprenditore tributi sociali, ma che possono supplire a esercita un certo tipo di attività, che in ogni certe carenze per la rapidità con cui è ne- caso è speculazione perché determina un cessario compiere determinati lavori. L'im- certo profitto? Perché se questo è specula- prenditore non può mantenere, per un inte- zione allora si ritorna al famoso vecchio di- ro anno, determinati specialisti. scorso che è un po' il "leit motiv" dei miei Quindi, sono pienamente d'accordo interventi, bisogna decidere se siamo da con quelle che potranno essere le risultanze una parte o da un'altra, se siamo per un si- di un'indagine, ma sono assolutamente con- stema economico o per un altro. trario alle motivazioni che portano a queste A Bardonecchia, se non vado errato e risultanze. Come Consiglio Regionale dob- se la mia indagine è stata abbastanza pre- biamo concedere tutto ciò che avviene, ma ATTI CONSILIARI 18 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

non perché il fenomeno ha assunto la gravi- basso onere complessivo. Inoltre queste im- tà qui denunciata, perché sarebbe pazzesco prese si accorsero ben presto che oltre que- che una società civile, libera e democratica, sti vantaggi, si aggiungeva la possibilità di permettesse il diffondersi di un cancro di poter vendere a cifre veramente sbalorditi- tali proporzioni; il cancro esiste, ma è molto ve. Oggi infatti, a Bardonecchia, gli alloggi più limitato. Gli strumenti per combatterlo costano da 200.000 a 220.000 lire al mq. e esistono, noi possiamo soltanto collaborare ad ottime condizioni di pagamento hanno e, ove riscontriamo lacune per volontà di potuto vendere opere di nessun valore ar- uomini, o per mancanza di mezzi dobbiamo chitettonico, tanto che i progetti sono sem- intervenire direttamente oppure sollecitare pre stati affidati a sotto-occupati e a profes- che a questo intervento si addivenga. sionisti di piccolo cabotaggio. Opere di nes- sun valore costruttivo, tanto che le finizioni esterne ed interne della maggior parte dei PRESIDENTE fabbricati costruiti in queste zone turisti- che, sono destinate ad essere ripristinate E' iscritto a parlare il Consigliere dopo breve tempo; opere di facile e rapida Curci, ne ha facoltà. costruzione, normalmente dalla primavera all'autunno le case vengono progettate, ap- provate, costruite, vendute, consegnate e CURCI Domenico pagate. Questa promettente e remunerativa Signor Presidente, signori Consiglieri, situazione provocò il moltiplicarsi dei can- desidero riprendere un passo della mozione tieri ed una crescente richiesta di manodo- in discussione e dell'intervento dei Consi- pera. A questo punto comincia a comparire glieri che mi hanno preceduto. La stampa, i la mafia, cominciano a circolare nella valle sindacati, tutti coloro che dell'argomento si le prime automobili targate . Arri- sono occupati, hanno incentrato la loro at- va tra gli altri, un tale, un cottimista, un tenzione su Bardonecchia, mentre questa certo Rocco Lo Presti. E' un cottimista, ma rappresenta soltanto l'aspetto forse più ap- presto cresce e cresce molto. Arrestato as- pariscente della vergognosa vicenda che in sieme ad un suo compare, un certo Re, a realtà si ripropone, in termini del tutto i- Ginevra, per furto aggravato, trascorre un dentici, in quasi tutti i centri della Valle di paio d'anni in carcere; uscito dal carcere ri- Susa e più precisamente in quelli in cui si è torna a Bardonecchia, riprende la sua atti- verificato uno sviluppo turistico di qualche vità, continua a crescere, spende, si dice, rilievo negli ultimi dieci o quindici anni. quattro milioni e mezzo per i pranzi di noz- Il rallentato ritmo dell'edilizia nelle ze sue e di sua sorella al Riky Hotel, il mi- città più popolate, che ha potuto essere più gliore di Bardonecchia, è implicato in due o meno difficoltosamente fronteggiato dalle omicidi per cui finiscono in galera suo co- imprese migliori e più organizzate, ha in- gnato e suo cugino; le due vittime sono un dotto le imprese più compromesse, quelle tale Baduanno, bruciato vivo a Nichelino, più avventurose, quelle cioè meno rispetto- un altro bruciato a Salbertrand. se degli obblighi verso i dipendenti, quelle Il signor Lo Presti, ha oggi una posi- meno capaci di opere qualitativamente ap- zione di tutto rispetto, pare che controlli prezzabili, quelle finanziariamente instabili qualcosa come venticinque cantieri, quattro e più spericolate sotto il profilo fiscale, a come appaltatore, una dozzina attraverso guardare con molto interesse a zone turisti- l'impresa Gasparetto, gli altri come fornito- che che presentavano bassi costi del terre- re di manodopera o di materiali. Tutti, a no, amministrazioni comunali piuttosto Bardonecchia, hanno il sacrosanto terrore permissive e possibilità quindi di lavoro a di pronunciare il suo home. Il Lo Presti i- ATTI CONSILIARI 19 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

noltre, oggi possiede a Bardonecchia anche UIL, la quale ha scoperto, dalla lettura dei un negozio di abbigliamento ed una gioiel- giornali, dell'esistenza di uno sfruttamento leria che è stata recentemente visitata dai operaio nei cantieri di Bardonecchia, dopo ladri: bottino, venti milioni. Naturalmente che ciò avveniva già da dieci anni. Ha fatto la gioielleria era assicurata. I ladri sono un comizio, a cui nessuno ha assistito, se proprio i soliti ignoti? non turisti o iscritti portati da Torino e vi Oltre al Lo Presti, vi sono altri perso- ha assistito anche il Lo Presti il quale pas- naggi. Si è scritto dei fratelli Gambino quali sando e ripassando con la sua Alfa Romeo capi di un controracket, ma pare che non contava e cercava di individuare le persone sia una cosa seria. Inoltre, nei cantieri che che assistevano al comizio stesso. Hanno non sono controllati dal Lo Presti, spunta presentato un libro bianco, consistente in fuori, con una certa assiduità, il nome di una raccolta delle notizie pubblicate dai Trinchero, mediatore nella cessione dei ter- giornali sull'argomento. Poi, visto che nulla reni e nell'ottenimento delle licenze edilizie. succedeva, sono spariti. Ma qual'é stato il Infine, uno dei bracci destri del Lo Presti, motivo per cui, malgrado il rumore fatto, tale Romano Brino, impresario fallito, già non è successo niente, tutto è caduto nel implicato in casi di truffa, commercio di va- vuoto, non si sono avuti arresti o denunce lori bollati rubati, traffico d'armi e di cui si ed il Lo Presti è ritornato ad essere un umi- è parlato nel caso dell'omicidio Faure la le cottimista della scagliola che ha fatto scorsa estate a Oulx. strada col suo duro lavoro. Di fronte a questa situazione, qual'é il Con tutta la cautela che denunce di comportamento delle autorità? Dobbiamo tal genere che coinvolgono grosse responsa- riconoscere che la magistratura, la guardia bilità richiedono, noi sentiamo il dovere di di finanza, i carabinieri hanno dimostrato denunciare il comportamento quanto meno quanto meno della buona volontà, sono sta- equivoco di alcuni degli amministratori lo- te effettuate perquisizioni nei cantieri, sono cali, il motivo è evidente: l'incriminazione state fermate ed interrogate molte persone, del Lo Presti vorrebbe dire un'inchiesta sul ma ci si è trovati di fronte ad un muro. loro operato, sulle licenze concesse, sulle L'omertà è completa, anche in casi molto deroghe al regolamento, sui passaggi di gravi come l'omicidio Faure non è stato proprietà, sulla consistenza finanziaria di possibile romperla. Quando gli inquirenti ciascuno di essi e questi sono altrettanti hanno avuto notizie, queste sono state motivi di omertà. sempre di terza mano per cui il lavoro per Un appoggio indiretto poi, il Lo Presti risalire alle origini è stato sfibrante e im- e la sua organizzazione lo ricevono dalla produttivo, dato che nessuno si è mai senti- popolazione locale e dalla stessa manodope- to di sottoscrivere quanto confidenzialmen- ra da lui impiegata. Per quanto riguarda la te aveva comunicato. La guardia di finanza prima, la popolazione locale, il discorso sa- ha cercato di rompere l'omertà, procedendo rebbe molto lungo, già i suoi molteplici a- a delle verifiche tributarie e si è trovata di spetti che investono la sfiducia generalizza- fronte ad una situazione veramente strana: ta nella giustizia e nell'autorità dello Stato, nessuna delle imprese implicate nel giro del l'abitudine ormai fatta ad un personaggio Lo Presti ha la sede amministrativa nella ed al suo stile di vita, la preoccupazione che zona. L'impresa Gasparetto è a , il troppo rumore possa portare in termini le quattro imprese di cui il Lo Presti è uffi- brevi ad un rallentamento del turismo ed in cialmente titolare hanno sede a Torino ed a termini lunghi all'arrestarsi dell'attività e- Genova e questo rappresenta un'ulteriore dilizia su cui direttamente e indirettamente prova dell'efficienza dell'organizzazione. tutti vivono; per quanto riguarda la secon- Nella mozione si parla della parte da ragione, la solidarietà involontaria di cui svolta dalla trimurti sindacale CGIL, CISL, il Lo Presti beneficia da parte degli stessi ATTI CONSILIARI 20 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

operai da lui occupati, c'è una domanda, fa- Conti, ne ha facoltà. cile facile, che questa gente si pone e che a me personalmente ha posto qualche giorno fa un gruppo di questi lavoratori, apparte- CONTI Domenico nenti al mio partito. La domanda è questa: voi vorreste che noi denunciassimo il Lo Io vorrei esprimere l'adesione del Presti e che dicessimo come dalla , gruppo della D.C. alla mozione e soprattut- dalla Sicilia, dalle Puglie siamo arrivati qui to alla costituzione della Commissione d'in- e dicessimo che lavoriamo senza libretti e dagine. che il nostro padrone non è in regola, come Condividiamo le ragioni esposte an- ci sfrutta, perché prende per un'ora del no- che da altri colleghi, ma a noi preme sotto- stro lavoro il doppio di quello che dà a cia- lineare alcune cose: prima di tutto non è scuno di noi, dicessimo che lavoriamo senza vero che non esistono notizie tali da deter- le protezioni previste dalla legge, che fac- minare la costituzione di questa Commis- ciamo 12 ore al giorno invece di otto, che sione, quando si parla di 406 imprese de- lavoriamo anche alla domenica; ma le auto- nunciate, con 7000 dipendenti, questo è un rità, lo Stato, il Governo, cosa ci offrono di dato che ha tutto il suo peso; quando si par- meglio? A casa, a Gioiosa Jonica, a Reggio, la di situazione edilizia caotica di Bardo- a Tropea abbiamo moglie e figli, ma non necchia e di centri della Valle di Susa è un abbiamo lavoro e se l'abbiamo è come que- dato di fatto che tutti possono constatare. sto, con la differenza che qui guadagniamo Quindi ci sembra che le notizie a disposi- 5/6000 lire alla giornata e lì ce ne danno zione sono più che sufficienti per determi- 1500/2000. Tutto il lavoro che facciamo lo nare la costituzione di una Commissione di facciamo in questi cinque mesi che stiamo indagine la quale, sono anch'io d'accordo qui e con i soldi che guadagniamo dobbiamo che non debba iniziare la sua attività sotto vivere tutto l'anno, noi e le nostre famiglie. il segno di un'azione scandalistica, il che Sapete che cosa ci abbiamo guadagnato da sarebbe negativo sotto molti aspetti e po- tutto il baccano che è stato fatto? Ora lavo- trebbe sollevare delle attese che non so se riamo otto ore al giorno invece di 12, non possono rientrare nei compiti di questa lavoriamo al sabato e alla domenica, ma il Commissione che evidentemente non ha Lo Presti ci dà di meno. compiti di magistratura, esistono altri or- Colleghi, io a questi lavoratori non ho ganismi ai quali competono determinati in- saputo cosa rispondere. L'unica risposta terventi. A questa Commissione il compito, che sono riuscito a dare è che secondo me il semmai, di mantenere i collegamenti attivi Lo Presti dovrebbe essere inviato, senza per svolgere quell'azione di collegamento troppe storie, a respirare un po' dell'aria di che in questo genere di cose è indispensabi- Linosa ed infine che avrei sostenuto an- le. ch'io, in Consiglio Regionale, la necessità Mi sembra anche che i dati ormai in che la Regione promuova, su tutto il terri- possesso del Consiglio Regionale possano torio di propria competenza, un'inchiesta prefigurare la minaccia di vanificare com- sulla speculazione edilizia nei centri turi- pletamente l'attuazione del dettato statuta- stici. Ma veramente non ho avuto l'impres- rio della Regione Piemonte e segnatamente sione che questa risposta soddisfacesse ciò che si riferisce alla tutela delle condi- molto i miei interlocutori. zioni di lavoro, dei diritti dei lavoratori e tutto ciò che attiene alla programmazione. Quindi proprio la Regione, nello sviluppo PRESIDENTE della sua attività, di tutela e di program- mazione deve necessariamente prendere E' iscritto a parlare il Consigliere contatto per fare il punto della situazione, ATTI CONSILIARI 21 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

vedere a fondo quali ne sono le cause e pro- altà facilmente rilevabile da parte dei lavo- spettarne i rimedi affinché non venga ratori soggetti a quelle condizioni di lavoro, scompaginato il disegno programmatorio da parte della organizzazione dei lavoratori degli interventi che verranno stabiliti. Mi che difende i loro interessi. Si tratta di uno sembra quindi più che legittima, sotto que- sfruttamento esercitato sulla forza-lavoro sto aspetto, l'attuazione della Commissione. che si trova sul mercato come la più debole, Per ciò che riguarda la sua composi- quella che non ha una propria qualifica, zione faccio una proposta mia personale: a quella di più recente immigrazione, che ha mio parere dovrebbero esserci, oltre ai rap- dovuto abbandonare l'attività agricola, e presentati dei vari gruppi, nella proporzio- che immettendosi ora in una struttura in- ne che si vorrà, anche delle competenze che dustriale, non ha, come primo punto di ap- nascono dall'appartenere a questa o a quel- poggio, che il settore edilizio. l'altra Commissione, quindi penso che Io credo sia necessario intervenire con Commissioni interessate finiscono per es- immediatezza. Non si tratta di formulare serlo tutte perché il fenomeno del dissesto un giudizio di carattere morale nei confron- edilizio urbanistico, connesso con i problemi ti del settore produttivo, ma di una consta- critici del lavoro, le investe un po' tutte. tazione che nasce dalle condizioni struttu- Per ultimo vorrei ancora sottolineare rali in cui il settore sta operando, e credo questo aspetto: occorre intervenire (anche che i casi limite manifestatisi a Bardonec- se non è ciò che viene dichiarato all'esterno, chia chiedano un immediato intervento del- ma è una preoccupazione che dobbiamo a- la Regione. vere) affinché si scongiuri l'eventualità del La Commissione di indagine può co- gravissimo pericolo determinato dall'in- stituire il primo elemento di questo inter- staurarsi di un clima generalizzato di cor- vento e deve avere lo scopo, a parer nostro, ruzione, di sfruttamento, di minaccia, di ri- di accertare gli illeciti commessi, come si catto e di paura che finirebbe per coinvolge- sono potuti commettere, e chi li ha com- re, a tutti i livelli, gli aspetti fondamentali messi. Nella formazione di questa Commis- della vita civile ed economica. sione di indagine deve esserci però qualcosa che abbia un significato di più lunga porta- ta e penso debba esprimere la volontà della PRESIDENTE Regione di intervenire con atti capaci non solo di eliminare i fatti di più manifesta de- E' iscritto a parlare il Consigliere Ri- generazione, ma capaci di modificare le de- valta, ne ha facoltà. ficienze strutturali della base produttiva del settore, che si presenta con un basso impiego del capitale fisso, che si sostiene RIVALTA Luigi essenzialmente sul lavoro manuale e sullo sfruttamento della forza-lavoro, e che, or- Io mi associo alla denuncia di fatti di ganicamente, è portata all'abuso dei metodi estrema gravità quali quelli esposti dal di lavoro che massicciamente consentono Consigliere Giovana, inerenti ai rapporti e questo sfruttamento. Il cottimo è lo stru- alle condizioni di lavoro della manodopera mento naturale di questa condizione di del settore edile. Sono, questi fatti, una re- sfruttamento. Secondo me non si tratta di altà forse difficilmente rilevabile da parte fare la percentuale (più o meno giusta) del- di chi la osserva con l'ottica di un'imprendi- la presenza di tale metodo nel settore, come toria arretrata, che bada più alla rendita di voleva fare il Consigliere Rossotto, sarebbe- speculazione che al profitto, cioè con l'ottica ro d'altra parte, misurazioni molto difficili con la quale pareva volerla guardare il col- da valutare, proprio perché le degenerazio- lega Consigliere Rossotto. Invece è una re- ni rispetto agli impegni legislativi sociali ATTI CONSILIARI 22 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

sono fortemente mascherati dall'arretratez- PRESIDENTE za del settore da non consentire un quadro della situazione reale. Credo invece che si La discussione è chiusa. tratti di partire prendendo atto che un si- Ha facoltà di parlare, per esprimere il stema produttivo di questa natura (con le parere della Giunta, il Vicepresidente Car- caratteristiche a cui facevo riferimento dinali. prima) usa largamente metodi di lavoro che le lotte dei lavoratori da tempo negli altri settori sono riusciti ad eliminare. CARDINALI Giulio, Vicepresidente Il problema che pongo è di un inter- della Giunta Regionale vento radicale che va al di là anche delle possibilità della Regione. Questa però, in- Non starò a leggere ai colleghi la tervenendo con una Commissione di inda- massa di elementi raccolti dal collega Viso- gine deve farsi artefice di una azione politi- ne per quel che riguarda l'intermediazione ca capace di rivendicare le riforme è le ri- della manodopera. E' una documentazione strutturazioni necessarie nel settore edili- interessante, ma già in parte ripresa dagli zio, nonché nel campo della qualificazione interventi e che andrà nel coacervo di quel- professionale, della tutela dei diritti dei la- le iniziative che la Commissione si accinge voratori, capaci di modificare sostanzial- a mettere in atto. mente lo stesso mercato della forza-lavoro, Tutti abbiamo assistito al fenomeno di stimolare il rinnovamento del settore di cui si è parlato e che in linea di massima produttivo. considero anch'io un fenomeno dei tempi Ed ancora, anche la politica turistica grassi, probabilmente destinato a degene- è uno dei compiti della Regione: per difen- rare in aspetti diversi da quelli che ha. Chi dere l'ambiente, per dare la possibilità di opera nel settore, soprattutto chi vi ha ope- un uso del tempo libero qualificato. rato nell'epoca del "boom" edilizio, sa che In questo senso una politica di piano, cosa abbia significato la presenza dei cotti- alla quale faceva già riferimento il Consi- misti nell'ambito delle imprese; i cottimisti gliere Conti, deve intanto, con carattere di arrivavano in cantiere con una vecchia "to- immediatezza, impedire il permanere della polino" sgangherata, dopo sei mesi la cam- possibilità di uno sviluppo spontaneo e spe- biavano con una quasi di lusso e dopo al- culativo quale è oggi radicato non solo nella trettanto tempo, con altrettanta rapidità, città, ma anche nei centri di sviluppo turi- sparivano dalla circolazione perché o falliti stico (anche in zone di notevole valore na- o costretti a ritornare a casa loro. In tutto turale). questo si è inserita la caccia alla manodo- E' necessario eliminare la possibilità pera giunta al richiamo del "boom" edilizio che strumenti di carattere urbanistico sia- per incanalarla immediatamente su questa no piegati all'uso e al servizio della specu- strada; ci sono state certamente delle pun- lazione, come certamente è avvenuto per il te, che sussistono tuttora e che rappresen- piano regolatore di Bardonecchia che ha tano una piaga alla quale occorre porre ri- permesso le speculazioni che ci sono state. medio. Noi diamo quindi la nostra adesione Ma direi che la cosa ha un altro a- alla Commissione di indagine vista con l'ot- spetto per quel che riguarda la Commissio- tica che ho detto: in una più vasta prospet- ne che dobbiamo varare quest'oggi, quello tiva di intervento politico e di qualificazio- di colleganza con l'ordine che deve essere ne dell'azione della Regione nel settore posto nell'ambito del rapporto che l'im- produttivo edilizio. prenditoria edile è chiamata a svolgere nel- l'attuazione dei vari programmi abitativi. Non a caso noi partiamo, come punto di ri- ATTI CONSILIARI 23 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

ferimento, dalla città di Bardonecchia, per- avere subito gli elementi sui quali operare e ché come qualcuno mette in evidenza si fare proposte. Oggi lo vediamo in questo tratta di uno di quei centri dove c'è la ricer- particolare settore geografico, ma dovrebbe ca della cosiddetta seconda casa e dove il essere esteso, almeno concettualmente. Io campo operativo ha ancora delle vaste pos- sono convinto che se noi ponessimo atten- sibilità di apertura. zione su molte delle situazioni esistenti in Il comune di Bardonecchia era stato parecchi comuni della Regione, dovremmo uno dei primi ad essere compreso nel primo con estrema facilità acquisire alle patrie ga- elenco dei comuni tenuti ad effettuare un lere parecchi amministratori, spesse volte piano regolatore. Quel piano regolatore fu in buona fede. Sono venuti da me alcuni approvato nel '68, ma è evidente che soltan- sindaci (taccio naturalmente nomi e qualifi- to oggi si provvede ad adeguarlo agli stan- ca politica) a sottopormi dei casi che erano dard della legge e a quelli del decreto del- loro in parte - e lo riconoscevano - sfuggiti l'aprile '68. E' chiaro che c'é stata in questa di mano; il consiglio che ho potuto dare loro attuazione la corsa a un insieme di inter- è stato che non si può andare alla ricerca di venti in grandissima parte speculativi, di sanatorie e quindi di raccogliere qualche cui molti Consiglieri hanno parlato. Io che indumento personale, metterlo in una vali- ho avuto occasione di andare recentemente getta e attendere pazientemente di essere a Bardonecchia ad una conferenza indetta acquisito alle carceri. dai sindacati sull'argomento specifico della C'è un problema di ordine quindi e in casa, mi sono reso conto che il fenomeno ti- questo spirito o in questo ambito la Giunta pico della speculazione è rappresentato oggi fa propria la proposta della mozione. dalla mansarda nel tipo di standard edili- zia, essa rappresenta la scappatoia per au- mentare almeno di un piano l'altezza stabi- PRESIDENTE lita dal piano regolatore. Direi quindi che c'è necessità di ordi- Il testo della mozione è stato distri- ne. L'aspetto del problema forse non ha in buito ai Consiglieri, esso contiene la propo- questo momento la massiccia pericolosità sta di costituire, in base alle norme dettate che è stata segnalata, ma sussiste. Abbia- dagli artt. 19 e 20 dello Statuto della Re- mo sentito dal collega Curci parlare di or- gione, una Commissione speciale di indagi- ganizzazione su due aspetti: quello della ne rappresentativa di tutti i gruppi consi- manodopera e quello dell'ordine da mettere gliari. in tutto, ordine al quale potremo contribui- L'art. 8 del Regolamento relativo alle re cercando di sollecitare una legislazione Commissioni, che si riferisce alle Commis- diversa, al limite facendone una nostra per sioni speciali, statuisce che "le Commissioni quel che riguarda i contratti e le gare di speciali o di inchiesta previste dall'art. 19 appalto, intervenendo almeno dove siano dello Statuto (richiamato nella mozione) direttamente responsabili. Dobbiamo af- sono composte e funzionano secondo le me- frontare il problema in termini moderni e desime modalità previste dal Regolamento concreti. per le Commissioni permanenti". Chiariti questi due aspetti dell'inda- L'art. 2 comma secondo, del Regola- gine conoscitiva, la Giunta si dichiara con- mento delle Commissioni, relativo alla corde che la costituzione della commissione composizione delle stesse, stabilisce che "il anche nella forma in cui è proposta, vale a Presidente del Consiglio, sentita la confe- dire che sia espressa dal Consiglio ma che renza dei presidenti, determina il numero lavori in collaborazione con la Giunta. Io dei loro componenti e la ripartizione dei credo che in questo ambito si potranno in- seggi per le singole forze politiche." tegrare le rispettive competenze, al fine di Pregherei quindi il Consigliere Conti ATTI CONSILIARI 24 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

di concordare con il proprio gruppo, il quale GIOVANA Mario è rappresentato alla conferenza, dei presi- denti, le proposte che ritiene più adeguate Signor Presidente, colleghi Consiglie- circa il numero dei componenti la Commis- ri, la ragione contingente che ha spinto i sione, tenendo conto della sua richiesta cir- colleghi Sanlorenzo, Minucci ed il sotto- ca la rappresentatività della Commissione scritto a presentare questa mozione sulla e la possibilità che colleghi che fanno parte libertà di stampa, come è detto nel testo di altre Commissioni interessate all'argo- della mozione stessa, prende le mosse dalla mento vi siano inclusi. particolare situazione venutasi a creare in Se la mozione fosse approvata dal un quotidiano torinese di lunga tradizione, Consiglio, alla prima riunione della confe- la "Gazzetta del Popolo", di cui è stata an- renza dei presidenti io porterei l'argomento nunciata da parecchio tempo la possibile della composizione della Commissione in chiusura, date le sue difficoltà di carattere modo da stabilire il numero; i vari gruppi economico. mi comunicheranno, prima della seduta E' evidente che nel proporre al Consi- successiva del Consiglio, i nomi dei loro glio di affrontare la situazione del quoti- rappresentanti, al fine di poterne annun- diano torinese, abbiamo in primo luogo pre- ciare la composizione alla prima seduta del sente l'esigenza di salvaguardare il posto di Consiglio dopo questa e consentire in tal lavoro per circa 300 dipendenti adibiti ai modo alla Commissione medesima di inse- vari servizi del quotidiano stesso. In secon- diarsi immediatamente eleggendo i suoi or- do luogo, senza che ci sia un ordine di prio- gani e stabilendo il programma dei propri rità nelle scelte che sottoponiamo al Consi- lavori. glio, è nostra preoccupazione richiamare Se non vi sono richieste di parola per l'attenzione di questo consesso sul fatto che dichiarazioni di voto o per osservazioni, la chiusura della "Gazzetta del Popolo" la- porrei in votazione il documento. Non ve ne scerebbe la Regione Piemonte fornita di sono, quindi pongo in votazione la mozione una sola voce di informazione quotidiana. presentata dai Consiglieri Giovana ed altri, Noi ci siamo fatti carico, proprio come relativa alla situazione edilizia e contenen- Consiglieri della opposizione di sinistra, ri- te la proposta di formare una Commissione spetto ad un giornale che non ha mai dimo- speciale di indagine. Chi è favorevole è pre- strato e non dimostra indulgenza nei con- gato di alzare la mano. E' approvata all'u- fronti delle idee e delle proposte che noi nanimità. portiamo avanti secondo le linee delle no- stre parti politiche, ci siamo fatti carico di- cevo, della situazione di questo giornale in ***** ragione di quello che riteniamo un proble- ma fondamentale, cioè l'esistenza di una Libertà di stampa reale e concreta libertà di stampa come momento essenziale della formazione, del- l'informazione, della dialettica, del dibatti- PRESIDENTE to, del confronto politico nella vita culturale e democratica del Paese. Il punto 2) lettera b) si riferisce alla Noi pensiamo, nonostante che così libertà di stampa, a proposito della quale è spesso si accusino i partiti della sinistra stata presentata una mozione a firma dei marxista di essere contrari all'espressione Consiglieri Sanlorenzo, Giovana e Minucci. di una pluralità di manifestazioni della Ha facoltà di illustrarla il Consigliere stampa quotidiana, che la esistenza di voci Giovana. discordi che si confrontano nell'ambito della produzione pubblicistica, sia elemento fon- ATTI CONSILIARI 25 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

damentale non soltanto per il consolida- vi è stato nella popolazione: siamo passati mento delle libertà democratiche, ma per lo da poco più di 40 milioni di abitanti degli sviluppo dell'educazione politica del Paese, anni '30 ai 55 milioni attuali. Se si fa un per la maturazione politica della coscienza rapporto tra la situazione esistente nel de- dei cittadini. Ecco perché, nel momento in cennio post-unitario e quella attuale si vede cui affrontiamo il problema della sopravvi- come si sia avuto un costante calo delle venza di questa voce, a noi avversa dal possibilità di informazione quotidiana. Oggi punto di vista politico, dal quadro della re- siamo ad una vendita complessiva di quoti- altà torinese e piemontese siamo natural- diani per poco più di 7.000.000 di copie. mente portati a risalire al tema più ampio L'indice di diffusione è di 13,2 copie ogni della liberta di stampa, così come del resto 100 abitanti ed è la più bassa d'Europa, as- è stato fatto, responsabilmente, dalle orga- sieme a quelli della Spagna, del Portogallo, nizzazioni sindacali e da quelle di categoria della Turchia e dell'Albania. dei lavoratori del settore della stampa quo- Da che cosa deriva questo progressivo tidiana e periodica. decremento della presenza di stampa quo- Noi riteniamo che il problema sia fon- tidiana, e quindi dell'informazione, della damentale perché se nella Regione vi fosse formazione di opinioni nell'Italia? Deriva, a la presenza di una sola voce, un carattere nostro avviso, dal fatto che non è mai esi- monocorde dell'informazione quotidiana, stita un'effettiva libertà di stampa. Ora avremmo perduto tutti quanti una grossa meno che mai perché quei centri di potere battaglia di libertà. Dal punto di vista ge- economico i quali hanno sempre mantenuto nerale, nel 1861 (spero di non spargere il nelle loro mani il controllo delle grandi fon- panico tra i colleghi presenti se mi permet- ti di informazione, tendono a concentrare to di fare un richiamo al lontano 1861, assi- ogni giorno di più questa egemonia sull'o- curandoli che non citerò tutte le vicende pinione pubblica, e quindi a concentrare le successive fino ai giorni nostri della stampa testate a far morire tutto quanto non gli in- italiana) l'Italia aveva il 74,7% di analfabe- teressa o li disturba nel campo dell'editoria, ti su 100 abitanti e registrava, fuori dalla soprattutto quotidiana. tiratura dei periodici culturali e di divulga- Attraverso quale sistema - e qui entra zione, e fu poi così per tutto il decennio in gioco una grave responsabilità della post-unitario, una media di 400/500.000 co- classe dirigente politica italiana nel corso di pie di diffusione di giornali. Se andiamo al questi anni - si giunge a determinare la 1875, secondo le rilevazioni fatte da un se- morte di tutta una serie di testate che nella rio storico che ha pubblicato recentemente diversità delle loro opinioni politiche ave- un notevole volume sulla materia, il Ca- vano pure una tradizione e hanno certa- stronovo, vediamo che esisteva in Italia un mente sempre avuto una funzione nel qua- giornale periodico o quotidiano ogni 24.075 dro del dibattito politico e della generale abitanti. Vale a dire venivamo, nella gra- formazione del Paese? Noi crediamo, in duatoria della diffusione dei quotidiani o primo luogo, che il punto centrale attraver- periodici in campo europeo, subito dopo la so cui si opera per uccidere una serie infini- Francia e il Belgio. Nel 1939, le veline del ta di giornali, sia il modo in cui avviene la Minculpop tradotto in termini di stampa distribuzione della pubblicità. Abbiamo dei che si chiamavano giornali, erano 66 per ciò dati (non sono ufficiali, ma non hanno tro- che concerneva la traduzione quotidiana, vato finora una confutazione attendibile) con una diffusione di 4.600.000 copie. Nel attraverso i quali apprendiamo che la spesa 1946, l'Italia aveva 136 quotidiani, nel 1971 pubblicitaria complessiva è stata calcolata sono ancora presenti 78 testate. Nel frat- in 240 miliardi per il '70 e in poco meno per tempo, è quasi ovvio che richiami alla me- il 1971. Su questa cifra c'è intanto - e que- moria dei colleghi il divario di crescita che sto è un aspetto rilevantissimo - il drenag- ATTI CONSILIARI 26 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

gio imponente effettuato dalla televisione che si erano fatti portavoce di questa sup- che si aggira attorno ai 70 miliardi. I setti- posta facoltà della libera concorrenza, dice manali, che tirano complessivamente circa che bisogna premettere al riguardo di que- 15 milioni di copie alla settimana, (la tira- sta loro sollevazione, come alla base di tale tura più alta di tutti i paesi europei) ra- stupore che ha colto l'opinione pubblica in strellano un'altra parte estremamente in- tanto frastuono (cioè il frastuono sollevato gente della disponibilità pubblicitaria. La da giornali tipo "La Stampa", il "Il Resto distribuzione di quanto rimane fuori dal ra- del Carlino", il "Corriere della Sera", il " strellamento operato dalla televisione e da Messaggero") ci sia di fatto equivoco fonda- quello operato dai settimanali a grande ti- mentale. L'opinione pubblica cioè, nella sua ratura (i rotocalchi, i quali hanno sempre maggioranza, sinceramente ritiene che in un bassissimo livello culturale e direi-anche Italia la libertà di stampa effettivamente un poco attendibile livello informativo) è esista, che esista possibilità di competizione sequestrato da quei giornali che per la loro ideologica e politica nel settore delle infor- dipendenza da centri di potere economico mazioni e che, come è giusto, in questa privato e quindi per l'influenza che i loro competizione, trionfino i migliori, quelli che legami esercitano sulla classe dirigente po- offrono al consumo il prodotto appetibile al litica, sono in grado di ottenere un'assegna- maggior numero di palati. E' dunque ai zione privilegiata di inserzioni pubblicita- maestri della standardizzazione dei palati rie. Infatti, quando è venuto di fronte alla che bisogna rivolgere l'attenzione e verifi- opinione pubblica, per merito in primo luo- care se hanno le carte in regola a giustifica- go dei lavoratori dei giornali stessi, il pro- zione del loro successo. Ebbene, dice il col- blema della libertà di stampa da concepirsi lega Battaglia, da un esame obiettivo le non solo come salvaguardia della diversifi- carte in regola non le hanno. Proprio ades- cazione e della molteplicità delle testate ma so, il clamore da essi sollevato sulle propo- come un nuovo ruolo dei lavoratori dei quo- ste avanzate dai giornalisti che chiedono tidiani e dei periodici nelle decisioni da una ridistribuzione delle carte su più equi prendere sull'impostazione e sulla condu- criteri, è il più chiaro sintomo della preca- zione dei fogli, abbiamo sentito alcune voci ria difendibilità di un tipo di gioco da essi scandalizzate di grandi quotidiani, noto- imposto con l'acquiescenza tacita o brutal- riamente fruenti di quei privilegi a cui ac- mente espressa di uomini politici di gover- cennavo prima, dichiarare che la libertà di no, Ministro Preti, come sempre, in prima stampa è di chi fa il giornale migliore in un linea. Anche il più ingenuo dei lettori sa regime (dicono loro) di libera concorrenza, che i giornali, a parte ogni altra differen- di libera scelta da parte dei cittadini. Que- ziazione si dividono in poveri e ricchi, gior- sto tipo di giornale ha una maggiore vendi- nali che hanno grandi mezzi a disposizione, ta, acquisisce un maggiore gettito pubblici- giornali che vivono di briciole. I grandi tario e pertanto ha una sensibilità, un dirit- mezzi non piovono dal cielo, non arrivano to di vita che per altri non esiste. attraverso le vie misteriose del Signore, La risposta a questo modo di porre il hanno diretta rispondenza in persone fisi- problema non vorrei darla, con parole mie; che, in gruppi di persone comunemente det- desidero attingerla ai concetti espressi da ti proprietari o padroni: proprietari dei un giornalista su l'autorevole rivista D.C. giornali, anche proprietari dei giornali, ma "Politica" nel suo numero del 14.11.71. Il soprattutto proprietari di industrie che con collega (mi permetto chiamarlo collega, es- la stampa non hanno niente da spartire, sendo ancora io iscritto all'albo dei giornali- tessili e cotonieri, fabbricanti di automobili, sti) Renzo Battaglia, rilevando il carattere petrolieri, bancari che proprio attraverso la ambiguo, equivoco, mistificatorio del tipo di ricchezza dei mezzi a disposizione possono tesi portate avanti dai giornali privilegiati imporre sul mercato anche il prodotto gior- ATTI CONSILIARI 27 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

nalistico portandolo al massimo della diffu- dimenti all'uopo assunti, la sopravvivenza sione, con l'impiego di una mastodontica dei giornali esistenti e possibilmente la na- organizzazione amministrativa redazionale scita e la vita di altri che vorrebbero esiste- distributiva, diretta ad invadere ogni spa- re. Credo che in questo senso noi abbiamo il zio e stroncare ogni concorrenza. dovere, come Consiglieri di una Regione la Mi sono permesso di fare questa lun- quale ha così tanto dedicato nella parte in- ga citazione dell'articolo di Battaglia perché troduttiva del suo Statuto alle affermazioni ritrovo, ripeto, nelle motivazioni di un col- di vincolo ai problemi della libertà, non sol- lega o di un giornale che non appartengono tanto di esprimere una generica solidarietà al mio campo politico, motivazioni che credo ai lavoratori della "Gazzetta del Popolo" e dovrebbero essere da tutti quanti acquisiti degli altri quotidiani, ma di intervenire per per la loro giustezza e la loro pertinenza, quanto possibile affinché si giunga ad una perché focalizzano il problema della libertà soluzione positiva dell'intera questione. di stampa, non già come un'astratta possi- bilità competitiva nella quale i migliori vin- cono, ma come un problema che ha precise PRESIDENTE radici nella realtà della situazione struttu- rale del Paese e delle scelte che la classe po- E' iscritto a parlare il Consigliere litica ha fatto in ordine agli interni dei Conti, ne ha facoltà. gruppi di potere egemoni sul piano econo- mico, finanziario e produttivo. E' per queste ragioni che io credo il CONTI Domenico Consiglio regionale debba farsi carico (im- magino ogni collega e ogni parte politica, Signor Presidente, colleghi Consiglie- fedele a principi di libertà, non possano non ri, la drammatica situazione della "Gazzet- farsene carico) dell'impegno di un interven- ta del Popolo", la proposta recante provvi- to affinché la voce del quotidiano "La Gaz- denze di legge per la stampa, grazie all'a- zetta del Popolo" non venga spenta, affinché zione vigorosa delle organizzazioni sindaca- non venga a mancare il lavoro a 300 lavora- li unitamente all'Associazione Stampa Su- tori e nel contempo ci si ponga di fronte al balpina, ci hanno proposto il tema della di- problema della libertà di stampa avendo fesa della "Gazzetta del Popolo" e della tu- presente che il quadro al quale dobbiamo tela della libertà di stampa e d'informazio- rivolgersi è costituito dai segni che il colle- ne. ga Battaglia così perspicuamente nel suo Per quello che richiede la tutela della articolo illustrava. libertà di stampa e d'informazione vorrei Per tali motivi noi crediamo il Consi- anch'io sottolineare qualche questione di glio regionale piemontese, se vuole essere principio. Intanto l'informazione è estre- fedele e conseguente allo spirito e alla let- mamente importante perché costituisce il tera di norme che ha inserito nel suo Statu- quadro di riferimento per le scelte fonda- to, non possa non accogliere la sollecitazio- mentali di vita, per le scelte politiche, eco- ne venutagli dal comitato di coordinamento nomiche, professionali, residenziali e così tra i sindacati provinciali della CGIL, CISL via. Inoltre, ancora più importante, l'infor- e UIL e dall'Associazione Stampa Subalpi- mazione - è già stato accennato - va vera- na per la difesa della libertà di stampa in mente concepita come l'inizio della forma- Piemonte e per un intervento affinché in zione, cioè come principio di modo di essere, sede legislativa si dia attuazione ad una quindi attinge alle profondità stesse del- legge la quale consenta di garantire, attra- l'individuo e delle sue facoltà di consapevo- verso un diverso meccanismo di distribu- lezza, di valutazione, di determinazione, ri- zione della pubblicità, attraverso provve- spetto a sé stesso, rispetto alla vita in gene- ATTI CONSILIARI 28 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

re. Di qui deriva la necessità del consegui- Comunque sono alcune citazioni tanto per mento di un sistema che garantisca un'in- confermare - se ce ne fosse il bisogno - la formazione obiettiva - e va da sé - completa, necessità di garantire un sistema plurali- tempestiva, efficace, cioè che svolga effetti- stico d'informazione. vamente il suo ruolo. Si tratta quindi di rimuovere ancora Naturalmente, per conseguire un si- le strutture che oggi impediscono una omo- stema informativo improntato a questi genea diffusione della stampa sul territorio principi, è necessario realizzare il plurali- e fra i gruppi sociali, così come affermato smo dell'informazione non soltanto per ra- dal documento preliminare della program- gioni dialettiche, di confronto fra posizioni mazione economica. contrapposte affinché chi legge possa già Io ritengo che anche la Regione debba fare la sua scelta, ma anche e prima di tut- intervenire, essendo l'informazione un ele- to, per una presa interpretativa della real- mento fondamentale per la vita della co- tà. Anche se non ci sono intenzioni di ma- munità regionale e per l'attività stessa di nipolazione riguardo al tipo di informazione programmazione e di pianificazione. che si fornisce, è evidente che ogni informa- Mi permetto quindi, in linea ipotetica, zione risente del limite, del punto di vista di proporre alla azione del Consiglio e della che si è assunto, per quanto obiettivo voglia Giunta, delle iniziative che ritengo utili. essere e non è possibile esaurire una com- Per esempio bisognerebbe considerare l'in- pletezza d'informazione se le fonti della formazione in genere e la stampa in parti- stessa sono poche, è necessario quindi il colare, nel quadro della programmazione pluralismo di queste fonti. regionale. Finora non s'è parlato, se non a In questi giorni, leggendo un libro sui livello di commissione, del carattere fon- mezzi di comunicazione sociale o dei mass damentale che l'informazione ha, se ne de- media, ho visto riportati alcuni pareri, an- ve parlare invece sia per l'attività di pro- che stranieri, circa l'efficacia del sistema in- grammazione, sia per l'attività legislativa e formativo soprattutto dovuto ai quotidiani; amministrativa della Regione stessa e an- per esempio è riportato un giudizio di Peter che, al suo interno, per il funzionamento Nichols del Times del 6.10.1968 il quale di- burocratico ed il collegamento con tutti gli ce che in Italia non viene concesso di legge- altri Enti locali. Bisogna quindi considerare re i fatti se non sono già stati spiegati pri- l'informazione in genere non come capito- ma, di conseguenza le opinioni spiccano, letto a sé, ma nel quadro di riferimento del- spesso, più delle notizie ed entrambe sono la programmazione regionale. espresse più con colore e vivacità che con Occorrerebbe stabilire anche la linea rigorosa esattezza. Il medesimo libro ripor- d'azione da far valere presso il Governo ed ta un parere (che tra l'altro viene da sor- il Parlamento a proposito della proposta di gente D.C.), di Guido Gonella, Presidente legge presentata dal Governo, e denomina- dell'Ordine dei Giornalisti il quale, giudi- ta "provvidenze per la stampa" (sulla quale cando la situazione dell'editoria giornalisti- poi ritornerò). ca italiana, afferma che i giornali o sono Ancora: studiare una gradualità di i- imprese industriali che curano altre produ- niziative concrete per la promozione di zioni, o sono organi di partito, o sono ge- nuove attività editoriali, intese a tutelare la stioni di enti pubblici. Quindi, se si pre- libertà di stampa, d'informazione e un'omo- scinde da poche aziende che hanno lunga genea ed efficace distribuzione di quest'ul- vita e tradizioni di indipendenza, l'editoria tima. giornalistica è in parte strumentalizzata a Infine, bisognerebbe produrre degli fini politici ed economici che non sono sem- interventi specifici per risolvere le minacce pre i più idonei a garantire la libertà del incombenti sulla "Gazzetta del Popolo". Per giornalista e la sanità dei bilanci aziendali. quel che riguarda le modifiche relative alla ATTI CONSILIARI 29 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

proposta di legge che ho menzionato, dovrei ne soprattutto a favore delle piccole e medie fare un'osservazione e dare delle indicazio- editorie). Infine si potrebbero prevedere an- ni. Innanzi tutto, riferendomi all'art. 1 del- che delle agevolazioni creditizie. la legge, lo stanziamento annuale previsto Come Regione, credo che si debba af- in sei miliardi è assolutamente inadeguato. frontare il problema (come del resto è indi- Da stime fatte anche dalle forze sindacali e cato nel documento preliminare per la pro- dagli stessi giornalisti, questo contributo grammazione) dell'eventualità' della costi- dovrebbe invece aggiungersi sui 20/25 mi- tuzione di un centro tecnico regionale di liardi. Occorrerebbe modificare il meccani- stampa che favorisca il sorgere di nuove i- smo di distribuzione che attualmente, così niziative. come prevede la legge, è di quattro miliardi Per esempio il primo avvio potrebbe per la fiscalizzazione degli oneri sociali e di essere preso, nella direzione della costitu- due miliardi per le spese postali, telefoni- zione di questo centro, con dei collegamenti che, ecc; questo per consentire la Costitu- con l'Ilte, vedendo e determinando quante zione di nuovi giornali ammettendoli alla possibilità e disponibilità vi sarebbero. ripartizione degli stanziamenti; natural- Questo darebbe modo certamente al mente a certe condizioni, quale potrebbe sorgere di nuove iniziative, di cooperative essere per esempio: cinque giornalisti che di giornalisti che sarebbero facilitati nell'u- siano sul mercato da almeno un anno. so di un mezzo-tecnico predisposto dalla Occorrerebbe ancora, sempre per quel Regione o comunque da un ente predisposto che riguarda la riforma del meccanismo di dalla Regione, da studiarsi. distribuzione, che il plafon fosse portato a Per il risanamento della "Gazzetta del 20/22 miliardi e così ripartito; la metà carta Popolo" credo che siamo impegnati, se non gratuita a tutti i quotidiani fino a sei pagi- vogliamo fare soltanto delle parole per quel ne e fino a un massimo di 200.000 copie che riguarda la libertà di stampa e d'infor- giornaliere, il restante potrebbe essere mazione, ad agire. E' il primo punto su cui suddiviso per metà, in parti uguali fra tutti si potrà constatare la nostra effettiva buona i quotidiani e per l'altra metà in proporzio- volontà a camminare in questa direzione. Il ne da stabilire se diretta o inversa (sembre- risanamento della "Gazzetta del Popolo" ci rebbe più logico adottare la posizione inver- condurrebbe ad impedire la concentrazione sa) rispetto al numero dei giornalisti pro- delle testate e a difendere il livello di occu- fessionisti indicato. Questa potrebbe essere pazione. una proposta, nel tentativo di migliorare la Ci sono, se ben ricordo, 300 dipenden- legge. ti con varie qualifiche personali estrema- Vi sono poi altri punti sui quali non mente preziose perché poi, tra l'altro, le mi soffermo, come ad esempio gli artt. 3, 9, scuole di formazione per il giornalismo sono 10, 14, 16, 17, 18 che offrirebbero materia assai scarse e qualora vi fosse la concentra- di proposte da farsi al Governo, al Parla- zione delle testate avremmo disoccupazione mento per la modifica della legge. Comun- e spreco di operatori, di persone qualificate que occorrerebbe rivedere il meccanismo per settori di estrema importanza e soprat- pubblicitario (visto che nel nostro sistema tutto per lo sviluppo dell'avvenire. Non so- di pubblicità e informazione sono stretta- lo, ma la difesa della "Gazzetta del Popolo" mente correlate) per esempio per quanto ri- stabilirebbe un primo punto fermo di af- guarda la pubblicità delle aziende di Stato fermazione di volontà di agire nel senso e degli enti pubblici (c'é l'art. 7 della legge della tutela della libertà di stampa e dell'in- che ne parla); per la costituzione di un fon- formazione da cui si potrebbe partire per do nazionale e per la redistribuzione di concorrere alla soluzione dei problemi. quanto si dovrà ricavare da un prelievo o Per quel che riguarda il risanamento versamento sulla pubblicità (redistribuzio- della "Gazzetta del Popolo" anche qui faccio ATTI CONSILIARI 30 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

delle ipotesi, presento delle indicazioni da ZANONE Valerio discutersi, (mi mancano gli elementi) idee da sottoporre all'attenzione del Consiglio. Signor Presidente, colleghi Consiglie- Si potrebbe sollecitare l'intervento pubblici- ri, se ci fosse tempo per una trattazione di- tario particolare della Sipra affinché la scorsiva di questo tema, visto anche che ci "Gazzetta del Popolo" rientri nella catena troviamo fra pochi intimi, vorrei seguire l'e- dei giornali che sono direttamente finanzia- sempio di Giovana, e partire da citazioni ti da quella società. Tra l'altro questa ope- storiche potrei risalire alla fine del '700, il razione è già stata fatta; mi pare che "Il periodo delle grandi rivoluzioni, però non Mattino" di Napoli goda di contributi sui cercherei le citazioni più adatte nella Fran- tre miliardi all'anno per centomila copie, cia di Robespierre, come suggerisce il colle- mentre la "Gazzetta del Popolo", che stam- ga Bianchi, quanto piuttosto nell'America pa quotidianamente centomila copie, riceve dei pionieri,quella descritta da Tocqueville dalla pubblicità soltanto 700 milioni. Oppu- che si addentravano nell'interno del paese re si potrebbe sollecitare l'intervento diret- avendo come tutto bagaglio una scure, una to delle partecipazioni statali, così come è bibbia e un giornale. avvenuto, se non vado errato, per "Il Gior- no" di Milano. Sono proposte, se non vengono accet- GIOVANA Mario tate non è che io mi adonti, però vorrei ve- dere qualche altra soluzione al posto, per E le pistole! salvare la "Gazzetta del Popolo". Concludo affermando che in ogni caso non si tratta di agire contro certe fonti di ZANONE Valerio informazione per favorirne altre esistenti o possibili, guai a noi se concepissimo così il Questo Tocqueville non lo dice, aveva tema, qui c'é bisogno di sviluppo, non di fiducia nella democrazia e quindi non pre- contesa; né si tratta di compromettere la vedeva l'uso delle pistole, ma solo del gior- qualità dell'informazione a vantaggio della nale. quantità (mi pare di avere portato un mo- La citazione che si potrebbe richiama- desto contributo a favore del pluralismo re sarebbe allora quella assai nota di Jef- delle fonti di informazione) si tratta invece ferson che diceva "qualora stesse a me deci- di assicurare un sistema che contribuisce dere se dovessimo avere un governo senza effettivamente alla libertà di stampa e alla giornali o dei giornali senza il Governo, non informazione e ad una sua giusta ed omo- esiterei un momento a preferire questa ulti- genea distribuzione (questo è un altro pro- ma cosa". blema su cui non mi soffermo) affinché lo sviluppo dell'informazione sia ad un tempo conduzione, promozione, conseguenza di BIANCHI Adriano uno sviluppo umano e civile esteso a tutti i cittadini e ai gruppi che attraverso questi Ci stiamo arrivando! mezzi di informazione crescono e si espri- mono. ZANONE Valerio

PRESIDENTE Ci stiamo arrivando, è vero.

E' iscritto a parlare il Consigliere Za- none, ne ha facoltà. ATTI CONSILIARI 31 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

GIOVANA Mario GIOVANA Mario

Non abbiamo più il Governo e abbia- E' stato il collega Del Boca a fare quel mo pochi giornali. servizio.

ZANONE Valerio ZANONE Valerio

Certo il giornale è un mezzo indispen- E' stato il collega Del Boca. Ora, se sabile di informazione; è il più antico e, tut- noi ammettiamo che l'informazione è in to sommato, rimane ancora il più libero non qualche modo un servizio pubblico, come si perché nella stampa ci sia un'effettiva ga- è già detto in quest'aula quando si è parlato ranzia di obiettività, (credo che nessun della riforma della Radio e della Televisio- giornale sia veramente obiettivo) ma perché ne, dobbiamo ammettere che c'é un interes- c'è una pluralità di fonti. Quindi mi sembra se pubblico, e quindi dobbiamo ammettere corretto ed abbastanza ovvio connettere il la legittimità di agevolazioni pubbliche, problema della libertà di stampa al plurali- purché si propongano il fine di promuovere smo delle fonti; ciò che garantisce la libertà la libertà giornalistica e non quella di con- di stampa non è l'obiettività dei giornali trollarla, rischio da tenere sempre in debito che non è mai esistita, ma è il pluralismo conto. delle fonti di informazione. Da questo punto Condivido le critiche che il collega di vista la situazione - come è stato ricorda- Conti ha fatto al recente disegno di Legge to dal collega Giovana – è preoccupante della presidenza del Consiglio, anche se perché in Italia (ma non solo in Italia, il fe- confesso di non conoscerne il testo perché le nomeno è molto più generale) si sta produ- bozze sono più d'una e credo di non avere cendo il fenomeno della concentrazione del- ricevuto l'ultima edizione. Mi pare in so- le testate che porta alla sparizione di tutte stanza però, che se le cifre sono quelle che le iniziative editoriali più deboli. Noi ab- si prevedevano, si tratta di un ventaglio di biamo oggi meno della metà dei quotidiani interventi a pioggia, molto ridotti, che ha che si stampavano nel '45, la situazione del- un onere complessivo di qualche miliardo e la Regione Piemontese è particolarmente che probabilmente, ridistribuito largamen- grave (credo che allora uscissero a Torino te, farebbe comodo a tutti i giornali, ma non una dozzina di quotidiani di cui oggi ne so- salverebbe nessuno di quelli che oggi sono pravvivono quattro, di cui uno sportivo e un in pericolo. altro che è l'edizione serale di un quotidia- E' vero ciò che diceva Giovana, c'é un no del mattino) e abbiamo anche una scarsa fenomeno particolare in Italia, cioè alla cri- diffusione, un indice fra i più bassi d'Euro- si dell'editoria in Italia fa riscontro invece pa. una forte diffusione dei periodici. Intanto Non mi soffermerò su questo, sia per bisogna tenere presente che i periodici sono la brevità dei nostri lavori, sia perché sulla preferiti dagli inserzionisti, questo lo ricor- crisi della editoria giornalistica esiste tutta dava Giovana nei dati statistici che ci ha un'editoria giornalistica. Il collega Giovana letto, anche per ragioni di carattere econo- forse si scandalizzerà se gli ricordo che un mico e tecnico; per esempio per i rotocalchi importante contributo a questa letteratura è possibile fare una stima del lettore medio, è stato per esempio finanziato qualche anno cosa che per il quotidiano è molto più diffi- fa dalla Fondazione Agnelli, la quale ha cile e quindi tutta una certa classe di inser- proprio dedicato un ampio volume di in- zionisti ha interesse a dirigersi alle inser- chiesta alla crisi delle testate. zioni dei periodici e non a quelle dei quoti- diani. Poi i periodici hanno la caratteristica ATTI CONSILIARI 32 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

che nessun giornale in Italia ha, cioè hanno legislatore perché siano resi noti i mezzi di una diffusione nazionale. Questo spiega la finanziamento della stampa periodica. particolare fortuna di certi periodici dal D'altra parte il problema di cui stiamo punto di vista della pubblicità: resta da discutendo cioè la "Gazzetta del Popolo", ha spiegare la fortuna dal punto di vista dei chiare implicazioni con questo tema di at- lettori. E qui non sarei d'accordo con la tesi tuazione costituzionale. adombrata da Giovana e cioè questa fortu- Ora, per risanare l'editoria dei giorna- na dipenda dal fatto che i rotocalchi, a dif- li, quale può essere la ricetta? Non credo ferenza dei quotidiani, dedicano maggiore che la troveremo qui in questa sede, certo spazio ai divorzi dei cantanti, ai matrimoni bisognerebbe risalire a ciò che diceva un delle principesse, a fatti di cronaca divulga- grande giornalista italiano, Luigi Einaudi: tiva; c'è anche da tenere conto della strut- "I giornali devono fondare la loro fortuna tura economica di queste imprese. Nel sul servizio che rendono ai lettori e il servi- campo dell'editoria periodica c'é quello che zio che devono rendere al pubblico è quello non c'é nell'editoria quotidiana, cioè ci sono delle notizie vere, degli avvisi utili e delle i veri imprenditori i quali.... discussioni indipendenti".

GIOVANA Mario VIGLIONE Aldo

Per me era a monte. Cose che sapevamo anche noi!

ZANONE Valerio ZANONE Valerio

"A monte", benissimo. Ora "a monte" Non ne dubito. Ho citato la frase di ci sono questi imprenditori che fanno della Luigi Einaudi non per fare sfoggio di erudi- loro impresa editoriale la ragione sostan- zione, cosa che farebbe torto al collega Vi- ziale del loro operare economico, mentre gli glione e agli altri colleghi del Consiglio, ma editori di quotidiani sono in gran parte de- perché il problema degli "avvisi utili" è toc- gli editori di secondo grado, che hanno il lo- cato in una mozione tra quelle qui presen- ro interesse principale non nel settore della tate: il problema della pubblicità e di una stampa ma in altre attività economiche o politica che indirizzi, controlli e determini extraeconomiche; perché vi è oggi, fra quei la distribuzione delle inserzioni pubblicita- 74/75 giornali che sopravvivono nel paese, rie secondo sistemi che, se vogliono avere un discreto numero di testate che sono pro- una certa efficacia, devono essere più o me- prietà di enti pubblici, di gruppi confessio- no quelli dell'assegnazione forzosa degli nali e di partiti politici. Fra l'altro si tocca spazi destinati alle inserzioni, secondo una qui un punto della nostra Costituzione, uno specie di concezione mutualistica per cui i dei tanti che è rimasto inattuato; non si è giornali forti verrebbero di fatto a sorregge- mai data norma al principio costituzionale re i bilanci dei giornali deboli. che attribuisce al legislatore la facoltà di Questa tesi, che ha avuto molta noto- stabilire che siano resi noti i mezzi di fi- rietà per merito del Ministro del Lavoro nanziamento della stampa periodica. E cre- qualche mese fa, è molto pericolosa e non do che nel documento finale, se ve ne sarà mi sento di condividerla perché in questo uno, votato da questo Consiglio, sarebbe modo si toglierebbe un richiamo alla pub- opportuno mettere un richiamo all'attua- blicità sulla stampa e si toglierebbe ai gior- zione di questo principio costituzionale: vi è nali un incentivo per cercare di essere mi- una facoltà (non è un obbligo) lasciata al gliori e di ottenere quindi un mercato di ATTI CONSILIARI 33 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

pubblicità effettivo e non sorretto da inter- Regione potrebbe affrontare è quello di venti di qualche ennesimo ente statale. Na- promuovere una editoria, anche quotidiana, turalmente dal punto di vista economico la di carattere regionale. Questa è una vera cosa può anche essere di secondario inte- mancanza dell'editoria giornalistica pie- resse, (io leggerei volentieri un giornale do- montese, noi non abbiamo - mentre vi è in ve non ci fosse nessuna inserzione, non sa- Lombardia, in Emilia, in altre Regioni - rebbe un grande sacrificio), ma bisogna te- una rete diffusa di quotidiani provinciali e ner conto del collegamento einaudiano, cioè regionali per i quali forse c'é anche un gros- che se mancano gli avvisi utili manca anche so spazio economico. la fonte per le discussioni indipendenti. Non sono quindi d'accordo sul testo Questo è un rischio che credo vada tenuto della mozione presentata dal gruppo comu- in considerazione. nista, ho meno perplessità sull'interpellan- Quanto alla questione della "Gazzet- za Conti-Garabello, la quale mi pare faccia ta" concediamoci anche qui una citazione. riferimento alle disposizioni per l'editoria Aveva ragione Silone quando diceva "ogni che erano a suo tempo previste- dal pro- volta che muore un giornale è una parte del- gramma quinquennale. Vedo tra parentesi, la nostra libertà che muore". Però quello che i firmatari hanno proposto che i finan- della "Gazzetta" è un problema tipico. Non ziamenti e le agevolazioni siano estesi, oltre possiamo nasconderci una ovvia verità: non che alle forze culturali, sindacali e politi- è soltanto un problema di pluralismo del- che, anche a quelle religiose che il laico mi- l'informazione, ma è anche un problema nistro del piano aveva dimenticato di inse- connesso al finanziamento dei partiti politi- rire a suo tempo nel documento. ci, vista la proprietà del giornale. Quindi la Noi dobbiamo attendere dalla Giunta questione è di vedere se noi come Regione di sapere che cosa essa ritiene di poter fare, vogliamo per esempio sbrigarci della cosa per vedere se è possibile giungere alla rie- reclamando per la "Gazzetta" ciò che è stato laborazione dei documenti qui presentati in fatto per altre testate di proprietà politica e un unico documento. cioè l'assegnazione di un contratto di favore da parte della Sipra, il che a mio avviso, come ho gia avuto occasione di dire quando PRESIDENTE si è discusso della riforma radiotelevisiva, è un grosso esempio di malcostume naziona- E' iscritto a parlare il Consigliere le. Sanlorenzo, ne ha facoltà. Cosa può fare la Regione? Dovremmo tenere presente la concretezza del plurali- smo. Se pensiamo che il pluralismo debba SANLORENZO Dino essere quello fra i giornali di livello nazio- nale, questo pluralismo può essere garanti- Lo svolgersi degli interventi ha messo to attraverso il miglioramento della distri- in luce che il tema che abbiamo di fronte è buzione dei giornali, i giornali attualmente ad un tempo particolare e generale; l'aspet- non hanno nessun interesse economico a to particolare ci è stato sottoposto da una diffondersi al di fuori della Regione in cui si delegazione di lavoratori della "Gazzetta del stampano; ma certo è che una competitività Popolo" che sono stati ricevuti dal vice Pre- rispetto al quotidiano maggiore che si sidente Oberto e dal sottoscritto e ci hanno stampa a Torino, dal punto di vista dei quo- posto, come tutti i lavoratori che sono venu- tidiani a livello nazionale può essere perse- ti in questi ultimi mesi alla Regione, il pro- guito soltanto attraverso una più ampia dif- prio problema e quello generale. Oggi siamo fusione di altri giornali di livello nazionale. chiamati ad esprimerci sull'una e sull'altra Il problema che forse più adeguatamente la cosa e accetto l'impostazione data dal Con- ATTI CONSILIARI 34 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

sigliere Conti alla questione, nel senso che vo che si fosse dilatato il giornale. faremo cosa utile se alla conclusione del di- battito sapremo indicare soluzioni di carat- tere generale. SANLORENZO Dino In Piemonte la questione si presenta in termini concreti se la chiamiamo per Ho capito. Il problema quindi è intan- nome e cognome, se non giriamo attorno, se to occupazionale, ma c'è anche quello della non facciamo diventare generale un discor- concentrazione, del bavaglio (che si accom- so particolare; salvo poi smarrirsi con cita- pagna sempre alla concentrazione) e occor- zioni di secoli fa, senza chiamare le cose per re capire cosa c'è dietro anche sul piano po- nome. Perché la "Gazzetta del Popolo" è in litico, perché non è soltanto un fatto quan- pericolo in Piemonte? Perché il giornale di titativo. Per esempio in Italia un grande proprietà della Fiat, anzi la Fiat, attraverso petroliere italiano che non distrugge le te- "La Stampa" tende all'assorbimento del state, le compera e poi le fa parlare tutte quotidiano "Gazzetta del Popolo" mediante con la stessa voce; a un giornalista che si è l'indebolimento economico della testata, at- prestato per un po' a fare questa politica traverso una politica di investimenti cospi- (un democratico, una persona seria, un cui che ha in atto dedicando ogni giorno due buon giornalista) ha dato l'incarico di sfon- e a volte quattro pagine alla provincia di dare nell'elettorato di sinistra dell'Emilia. Novara, attraverso l'acquisto al dettaglio e Siccome questa persona voleva fare solo il all'ingrosso dei corrispondenti del giornale giornalista, ha portato una modifica alla li- concorrente e attraverso manovre sulla nea della vecchia politica del giornale ed al pubblicità. conseguente aumento della diffusione del La vicenda ci interessa a causa del- giornale. Ebbene, dalla sera alla mattina è l'occupazione, perché oggi alla "Gazzetta del stata sbattuta fuori, anche se ha fatto au- Popolo" lavorano 300 persone e la chiusura mentare la tiratura. Adesso scrive giornali- del giornale non permette una facile collo- ni, novellette sui giornali che lo ospitano, si cazione di 300 giornalisti. chiama Enzo Biagi. Né deve sfuggirsi il fatto che tutti e due i grandi quotidiani torinesi che si dico- CALLERI Edoardo, Presidente della no indipendenti sono passati sotto tutti i Giunta Regionale padroni, hanno cambiato linea 50 volte, tutte le bandiere sono state le loro, per cui Chi ha detto che sono 300 giornalisti? non ci commuove la storia dei 150 anni per- ché ricordiamo la "Gazzetta del Popolo" quando scriveva certe cose, mentre Viglione SANLORENZO Dino sparava da qualche altra parte e Giovana era in villeggiatura in montagna. Giornalisti e dipendenti. Io credevo che lei pensasse che qualcuno di questi po- tesse trovare un altro mestiere, magari VIGLIONE Aldo quello della inchiesta sui clinici, ma….. Abbiamo anche preso prigioniero il di- rettore!

CALLERI Edoardo, :Presidente del- la Giunta Regionale SANLORENZO Dino

Avevo qualche preoccupazione, crede- Appunto. Quindi, uno di questi gior- ATTI CONSILIARI 35 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

nali è indipendente da tutto salvo che dalla drammaticità. Si legge poco e abbiamo la politica della Fiat e dalle politiche della sensazione che si tenda sempre di più a Fiat (perché adesso sono due che si rifletto- pubblicare ciò che decidono i padroni. Za- no nelle pagine del giornale); l'altro è indi- none, fa l'elenco completo, non dirmi che in pendente da tutto salvo che dalla politica Italia i giornali sono degli enti di Stato, D.C. e dalle politiche della D.C.: uno è il confessionali e dei partiti, ci sono anche giornale della Fiat, l'altro è il giornale della quelli, ma la quantità dice che sono i gior- D.C. Malgrado questo noi crediamo che sia nali dei padroni, poi ci sono anche i giornali giusto battersi per la difesa della "Gazzetta finanziati dall'industria di Stato, quelli dei del Popolo" perché in Piemonte, come qual- partiti e quelli confessionali. cuno ha ricordato, nel 1945, dopo la libera- Zanone non l'ha ricordato, ma Einau- zione, c'erano le seguenti testate quotidia- di diceva che in regime di libera concorren- ne: "Stampa", "Stampa Sera", "Gazzetta del za il mercato è dominato da chi compra; ma Popolo", "Gazzetta Sera", "Unità", "Sempre in regime di monopolio il mercato è domi- Avanti", "Mondo Nuovo", "GL", "Opinione", nato da chi vende. Si tratta di stabilire se "Popolo Nuovo", "Giornale di Torino", "Tut- in Italia siamo in regime di libera concor- tosport"; oggi vi sono "La stampa", "Stampa renza per quanto riguarda i giornali, o in Sera", "Tuttosport", "Gazzetta del Popolo". regime di monopolio. A nostro parere siamo Si, ci sono anche i quotidiani dei partiti (di- già in regime di monopolio e vi tendiamo rò qualcosa dopo) ma sostanzialmente sono sempre di più. Ricordiamoci che non può quelli. Se scomparisse la "Gazzetta del Po- esserci libera concorrenza tra un giornale polo" si andrebbe verso l'immagine del che ha da 33 a 40 cronisti per fare la pagina giornale della Fiat, con l'alternativa di un di una grande città e i giornali dei partiti bel giornale sportivo, uno potrebbe sceglie- che ne hanno tre o quattro per fare tutto. re, o legge il giornale della Fiat, oppure Non c'è libera concorrenza tra un giornale e legge lo sport, potrebbe scegliere fra Juven- l'altro quando vi sono i giornali che hanno a tus e Agnelli. disposizione le autoradio per stare addosso Le cifre che hanno riportato i compa- alle notizie e altri che hanno due linee tele- gni Giovana ed altri devono farci capire che foniche che se funzionano tutte e due as- in discussione c'è non solo la libertà dell'in- sieme è già troppo perché non c'é più gente formazione; quando in un Paese come il no- che può scrivere; quando vi è chi può paga- stro, su sei milioni di copie vendute facendo re stipendi di 300/400.000 lire facilmente e riferimento ai 35 milioni di elettori si ha un chi può pagare stipendi di 150/160/170.000 rapporto di circa uno a sei, per cui c'è un e- lire. Non c'è libera concorrenza in questa lettore superiore ai 21 anni ogni sei che situazione, siamo in regime di monopolio. legge un quotidiano, e ricordando che in I- Di qui il problema della proprietà, dei talia ci sono più macchine che giornali, caro finanziamenti e della pubblicità; perché Zanone, allora si ha l'immagine di un Paese tutto questo è collegato a chi controlla la in cui tutto va bene per la Fiat perché au- pubblicità. Zanone dice leviamo un grido di mentano le macchine, diminuiscono i gior- condanna sul malcostume della Sipra; ci nali e la proporzione in qualche modo viene mancherebbe altro che noi fossimo quelli mantenuta. Ma questa prospettiva non mi che dicono che alla Sipra tutto va bene, no, pare che possa essere accettata dalla demo- va male, ma questa proposta porta a far sì crazia italiana. che la Sipra deve essere distrutta (come di- E' vero, dal 1939 ad oggi in Italia gli ce anche Scalfari e io non capisco perché) o lettori di quotidiani non sono aumentati di porta a dire che bisogna riformare la Sipra? una copia, anche se gli abitanti sono au- Perché, la Sipra che cos'è? La Sipra è l'uni- mentati di, undici milioni. Basta questa ci- co strumento della pubblicità italiana che fra, credo, a porre il problema nella sua sia controllato dallo Stato, 70 1/2 Iri, 30% ATTI CONSILIARI 36 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

Rai, l'unica cosa su cui si può lavorare per e i diffusori che alla domenica mattina un controllo pubblico sui sovvenzionamenti, vanno a vendere il giornale nelle case. Que- sui fondi, sulla pubblicità; se distruggiamo sta è la nostra agenzia di pubblicità. Ma quello che cosa rimane? Rimane la libertà tutto questo non scambiamolo con un equi- di mercato nella situazione che ho illustrato librato modo di governare, chiamiamolo per prima, per cui davvero fanno i giornali quello che è, una società dominata dai mo- quelli che hanno i soldi, si appropriano di nopoli che hanno il potere economico e poli- tutta la pubblicità e la gestiscono come vo- tico, che tendono a condizionare e ad avere gliono. Capisco perfettamente i discorsi di nelle mani il controllo della libertà di Casalegno e degli altri su "La Stampa", ma stampa e coloro che sopravvivono a tutto loro portano avanti una politica che noi non questo sopravvivono a questo sistema. possiamo accettare, noi dobbiamo batterci Così stando le cose occorre un control- per la riforma della pubblicità e chiedere lo, pubblico che elimini le discriminazioni, che la Sipra sia una cosa diversa, avendo la riforma della Sipra, la riforma generale ben presenti tutti i miliardi che amministra del sistema pubblicitario (non è il caso di (e sono una parte cospicua). Le altre due diffonderci molto sulle cose dette dal Consi- grandi agenzie che controllano la pubblicità gliere Conti). sono invece agenzie private i cui proprietari Ciò che ci hanno detto i lavoratori del- sono la famiglia Caracciolo e Monti, il pe- la "Gazzetta del Popolo" e ciò che ci chiede- troliere, quello che ha fatto lo scherzo a En- rà il convegno della stampa che si terrà sa- zo Biagi, sono sempre le stesse persone che bato a Torino, ecco il valore della nostra di- hanno in mano i giornali e che controllano scussione di stasera e la sua incidenza, il la pubblicità; uno controlla "Stampa", suo collegamento, è una presa di posizione "Stampa Sera", "Il Giorno", "La Nazione", politica di carattere generale. La proposta "Il Resto del Carlino", "24 Ore", il "Giornale che Donat-Cattin ha avanzato e che noi d'Italia", l'altra controlla l'altra fetta, dopo consideriamo un episodio positivo, non una di che c'è la Sipra, ci sono altre agenzie di soluzione di tutti i problemi, ma un episo- pubblicità, perché le discriminazioni ci so- dio interessante (e a dimostrare che è inte- no, Bianchi; lo so che la proposta che tu a- ressante è la calca che si è scatenata attor- vanzi non è molto diversa dalla nostra, ma no a quelli che si sentivano minacciati nel è diversa per il fatto che a te pare difficile loro potere di condizionare tutto il sistema ammettere che ci siano state discrimina- pubblicitario e quindi tutto il sistema della zioni in questi anni nella concessione della proprietà dei giornali) si può inserire in un pubblicità, invece ci sono state. Conti ha ci- discorso di riforma più generale che abbia tato il fatto del "Mattino" il quale ha una contenuti illustrati nella mozione. tiratura e una vendita non so se inferiore o Se si vogliono aggiungere ancora altre dello stesso tipo della "Gazzetta del Popolo", specificazioni, io concordo con la proposta ma riceve una quantità di soldi, tre volte avanzata da più parti circa la necessità di tanti, perché la "Gazzetta del Popolo" non privilegiare le cooperative di giornalisti, di scherza come deficit, 700/800 milioni al- andare verso un'editoria regionale, di arri- l'anno. Non è che ci sia una gestione sana vare a costituzioni di aziende tipografiche da una parte e sbagliata dall'altra, però pubbliche, di promuovere una lotta al pro- non c'è giustizia, figuratevi l'Unità, che è cesso di concentrazione perché in quanto un giornale quotidiano di partito, con una tale negativo (più che mai in una situazione delle più alte tirature d'Italia, eppure ha la come quella italiana), di rivedere l'assegna- minore incidenza percentuale dei suoi bi- zione della carta, di programmare sgravi lanci. La grande pubblicità dell'Unità sape- fiscali, di organizzare sezioni statali di di- te qual'é, sono quei tre miliardi all'anno che stribuzione, tutti problemi inerenti al tema i lavoratori tirano fuori a mille lire ciascuno generale della riforma di cui possiamo far ATTI CONSILIARI 37 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

cenno anche nella mozione, se vogliamo sviluppo economico connesso allo sviluppo renderla più completa, ma il significato po- culturale, a processi e a condizionamenti litico generale del discorso che dobbiamo economici che esistono in tutti i paesi e in fare, della posizione che dobbiamo prende- tutti i regimi del mondo. Essi ne fanno di- re, mi pare debba essere quello dei proble- pendere, in un certo modo, la sussistenza, mi essenziali di scelta che la Regione Pie- dalla vitalità e dall'efficienza di imprese e monte deve compiere di fronte al fenomeno di organizzazioni soggette a situazioni di della "Gazzetta del Popolo" inquadrato nel mercato, a pressioni economiche, a pressio- sistema generale della libertà di stampa co- ni sindacali, a pressioni concorrenziali. E sì com'é oggi in Italia. ciò quando si sa che la concorrenzialità e- conomica risponde a regole e a leggi che non sono le stesse della concorrenzialità sul PRESIDENTE piano della validità culturale, della effi- cienza e dell'onestà informativa. Questa E' iscritto a parlare il Consigliere difficoltà di fare coincidere le leggi della Bianchi, ne ha facoltà. pluralità delle fonti di informazione, del confronto delle idee e le leggi della concor- renza economica, è una conseguenza delle BIANCHI Adriano difficoltà di un sistema, pur democratico di difendere e tutelare una libertà che costan- Colleghi, già il Consigliere Conti si è temente è insidiata, pregiudicata, quasi al diffuso su aspetti tecnici e costruttivi ri- limite della propria perdita, ma che sempre spetto al problema che ci è sottoposto, io mi si riprende, si riconquista e si ricupera se si limiterò a brevi considerazioni di carattere è impegnata la volontà dei cittadini e delle più generale benché voglia subito, per non forze politiche, se vi è una presa di coscien- cadere in equivoco, sottolineare come il no- za tempestiva. stro intervento a sostegno della pluralità E' sotto i nostri occhi l'esperienza di delle informazioni, a sostegno specifico del- come la statalizzazione preponderante o to- la sopravvivenza della testata della "Gaz- tale dell'economia e quindi il controllo di zetta del Popolo" è una esplicitazione nella tutti gli strumenti economici, la coincidenza realtà regionale, non meno ferma nel mo- del potere politico e di quello economico se mento in cui facciamo delle considerazioni totalizzante, distrugge le basi per l'esisten- di carattere generale. za di un'opinione pubblica, non solo della Ritengo che la libertà è sempre delica- libertà di stampa; sopprime di fatto una o- ta, fragile ed insidiata e che, delicatissima è pinione pubblica che sia capace di esercita- fra tutte la libertà di stampa, come è emer- re un ruolo critico e di difendere la posizio- so chiaramente dal contrasto tra le tesi qui ne di una stampa libera, o libera nella mi- esposte che in parte si sono reciprocamente sura in cui è storicamente concepibile ed confutate e in parte si sono bene integrate. attuabile, perché tra una libertà insuffi- E' stato offlato così un quadro più completo ciente, monca, che tende a perfezionarsi e a della realtà e di come una società democra- realizzarsi e una situazione che una libertà tica articolata possa realizzare una delle li- di fatto sopprime, noi dobbiamo saper fare bertà fondamentali che è quella delle fonti realisticamente le nostre scelte. di informazione e dell'accesso all'informa- Il voler mettere le mani su certe fonti zione non solo come utenti e consumatori, economiche, sulla pubblicità può avere al- ma come partecipanti all'atto di comunica- larmato l'opinione pubblica, perché vi ha zione dell'informazione e delle idee. E' deli- visto più che la preoccupazione di ridistri- catissima, fra tutte, la libertà di stampa buzione e di difesa del pluralismo, la preoc- perché è legata, per esigenze tecniche e di cupazione di accentuare un controllo di tipo ATTI CONSILIARI 38 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

monopolistico e quindi un condizionamento fatto molto valido sul piano della dialettica che fa coincidere il potere politico, col pote- democratica, che centinaia di migliaia di re economico. Ed è la tentazione che sicu- persone distribuiscono o si impegnano a dif- ramente prova tanto più chi ha in mano le fondere un certo giornale. La stessa pre- leve principali del potere politico. Io dico senza, esistenza di questo giornale sostenu- quindi vada indietro questa tentazione da to dal fideismo, dalla forza e dalla convin- chi ha le responsabilità politiche. Concen- zione di tanta gente è un condizionamento trati tutti i poteri nello Stato, vien meno anche rispetto alla natura, alla sostanza, al ogni dialettica, alla quale si sovrappone la contenuto di altri giornali e sta diventando natura repressiva di un potere unico, as- anche un pochino un discorso reciproco per- sommato nello Stato. Il problema della li- ché col passare del tempo, vivendo a lungo bertà di stampa può essere posto e dibattu- in democrazia per forza se ne assorbono le to soltanto dove, insidiata, parziale o peri- leggi e le condizioni e si finisce di esserne colante, questa libertà però esiste. paladini. Grande importanza ha, ai fini della Trovano però, queste libertà, la loro difesa di questa libertà, la sensibilizzazione realizzazione, la loro garanzia più piena ed dell'opinione pubblica, perciò è valido que- autentica se si assicura una crescente pos- sto dibattito (al quale io dò un contributo sibilità di accesso al momento informativo e sicuramente insufficiente). L'opinione pub- soprattutto il processo di partecipazione ad blica deve rendersi conto della straordina- una comunicazione non sottoposta alle ma- ria importanza degli avvenimenti che si nipolazioni che trasformano il cittadino da svolgono sotto lo sguardo dei distratti e che, soggetto, pur condizionato come è un citta- come ha ben detto Silone, (io lo considero dino da una stampa doviziosamente munita un maestro che ciascuno di noi dovrebbe di strumenti e di mezzi suggestivi, a mero seguire e meditare, anche se può disturbare oggetto. Ecco perché dovrà applicarsi l'at- proprio perché inquieta) la morte di un tenzione, l'impegno, l'intelligenza delle for- giornale è un po' la perdita e la morte della ze culturali, delle forze politiche e anche libertà. degli organizzatori, dei tecnici sul piano Grande importanza ha, ai fini di que- dell'attività editoriale per dare un contenu- sta difesa, la sensibilizzazione dell'opinione to, una sostanza di tutela, di iniziativa, di pubblica e dell'opinione pubblica regionale provvidenze che garantiscano ogni giorno, nel nostro caso, per il fatto specifico, che ogni momento, la possibilità di reggere e qui si realizza. Importante è la presa di co- d'operare in questa concorrenza che è nello scienza di tutte le espressioni democratiche stesso momento economica, di natura civile delle comunità locali, le quali possono vede- e culturale. re e toccare in concreto qui il problema e Quando nella mozione - che ho adat- non solo essere sfiorate dal dibattito che tato non andando a ricercare le differenze, oggi si svolge sul "Times", su "Le Monde", ma tutti i punti di contatto - si fa riferimen- su questi grandi organi che, pur avendo alle to alla possibilità di cooperative di giornali- spalle gruppi economici che li hanno soste- sti, di lavoratori dell'editoria e così via, si nuti, hanno una grande tradizione di impe- vuole dare un'indicazione esemplificativa. gno, di sforzo, di obiettività, di correttezza e Lo so benissimo che si può essere scettici di di ampiezza di informazione. fronte a certe esperienze, ma la società civi- Il problema della libertà di stampa è le, la società politica deve provvedere a quindi indicativo ed emblematico rispetto a strumenti, ad istituti che consentono l'ac- tutte le altre libertà civili. Certo questa li- cesso all'attività giornalistica, all'attività di bertà non si difende soltanto salvaguar- diffusione delle informazioni, di testimo- dando le distinzioni tra società e Stato, tra nianza quotidiana, anche ai gruppi che non sfera pubblica e sfera privata, magari col siano socialmente e culturalmente sorti. ATTI CONSILIARI 39 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

Per questo credo che, quando una convin- PRESIDENTE zione religiosa sia sinceramente sentita, es- sa sia una delle più nobili ragioni di impe- E' iscritto a parlare il Consigliere Vi- gno perché le possa essere assicurato acces- glione, ne ha facoltà. so a questa attività. Su questo argomento quindi non si possono giocare partite fra gruppi di pres- VIGLIONE Aldo sione al di sopra delle teste dei cittadini, magari prendendo a pretesto il caso specifi- Colleghi Consiglieri, non pensate che co della "Gazzetta del Popolo" che ci preoc- io vi legga tutto questo, se fossi stato il cupa. Non si può approfittare dell'esigenza primo sarei stato così cattivo che vi avrei di garantire la pluralità delle testate, che è puniti con questo mio intervento massiccio, uno degli elementi importanti ai fini che ci ma siccome sono l'ultimo e sono le nove mi interessano, per creare condizioni in cui la rendo conto che è meglio riassumere l'in- pluralità formale non ha per corrispettivo tervento. quella sostanziale, dialettica, di confronto Vorrei essere concreto, se riesco, in di idee, delle posizioni, delle realtà culturali pochi minuti. Sono perfettamente d'accordo e civili che ci sono nel Paese. con Giovana, Bianchi, Zanone e gli altri del- Dubito quindi che semplicistici e non l'importanza della stampa, della necessità meditati interventi, atti ad introdurre di un confronto fra le testate e della situa- strumenti autoritativi od interventi stret- zione del potere economico che comporta tamente politici e quindi indirettamente oggi l'investimento di somme enormi nella punitivi, possano essere efficaci: non si sal- stampa non perché d'informazione, ma per- verebbero le testate in difficoltà, che devono ché legata ad interessi che debbono essere essere salvate fornendole degli strumenti, portati avanti. Più di altri, noi in provincia che consentano ad esse di riconquistare a- ci rendiamo conto delle difficoltà che oggi deguatamente il proprio pubblico, e si por- affrontano non soltanto i quotidiani, ma terebbero contributi ad altre soluzioni. anche i settimanali locali, di partito, reli- Ed infine mi sia consentito un altro giosi, di associazione; il settimanale di Cu- richiamo che faccio con discrezione per la neo, ad esempio, comporta una spesa di do- sua delicatezza. Parlando di questi argo- dici milioni l'anno. Sembra incredibile che menti non posso tacere la protesta più acco- un settimanale, sia pure con una tiratura rata per la violazione dei diritti umani e di 12.000 copie comporti 12/13 milioni di delle regole che riguardano i rapporti in- spesa all'anno. Sappiamo perfettamente, ternazionali e civili che ha caratterizzato il che la parte economica è decisiva nel ruolo triste episodio della carcerazione di Valerio del mantenimento e che non basta dire, Ochetto. Mi astengo da considerazioni sul come dice "La Stampa": "noi sappiamo fare quadro politico e sul significato che questo un bel giornale, se avete delle idee provate episodio rende evidente e conferma, non anche voi". E' un discorso falso sotto tutti mancheranno altre sedi e momenti per far- gli aspetti: perché prevede un'organizzazio- lo in maniera più organica e non sospetta. ne, perché prevede un investimento di mi- Qui mi basta rilevare lo sgomento che deri- liardi. Può anche essere, al limite, un inve- va dalla freddezza, dalla rozzezza, dall'inu- stimento passivo che poi riproduce, attra- tilità e incomprensibilità persino, di un verso una formazione di opinioni, un inve- comportamento sovranamente insensibile stimento attivo in altri settori, ma non par- ad ogni ragione, secondo le inscrutabili leg- lo di tutto questo perché sono cose già dette gi del terrorismo politico elevato a sistema da Conti, da Giovana e dagli altri che mi di Governo. hanno preceduto. Però un discorso io vorrei affrontarlo ATTI CONSILIARI 40 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

sul piano pratico e concreto. Le testate sono ta del Popolo", per mantenere la testata a ridotte a 78 e stanno diminuendo ancora, confronto con altre in Piemonte e in Italia, queste 78 testate appartengono pratica- cominciano le divergenze. Se c'e una rifor- mente a quattro o cinque gruppi, dai Crespi ma, deve esserci per tutti e allora si ripro- di Milano, al Lauro di Napoli , al Monti duce la situazione giapponese dove vi sono (che ormai spazia da Firenze a Bologna e a dei quotidiani che tirano sette milioni di Roma) al gruppo di Torino, tolti gli altri copie, o quella americana dove si confron- giornali di partito che hanno una minore tano. 6/7/9/12/100 testate magari nello stes- incidenza sull'informazione. Anche in so Stato, ma qui si parla di due soli giornali Francia c'è stata non soltanto la chiusura di cui uno sta per chiudersi e l'altro risulte- di un noto quotidiano l'altro giorno, ma so- rà definitivamente vittorioso. Che cosa fan- no in difficoltà altri giornali. no le forze politiche? Alla fine si adageran- Veniamo però alla discussione, oltre no dicendo che Agnelli ha fatto bene a che generale, particolare. L'annoso proble- prendere il pacchetto con tutto quello che ma è stato posto dai 320/330 giornalisti e c'è dentro e quello che c'é fuori? No, eviden- lavoratori della "Gazzetta del Popolo" che temente le forze politiche su questo non so- hanno chiesto un intervento per risolverlo. no d'accordo, le forze politiche diranno che Si sa che la "Gazzetta del Popolo" ha quat- fa bene l'organismo finanziario pubblico ad tro o cinque miliardi di debito, il Presidente intervenire per vedere di salvare fin quan- della Giunta avrà notizie più precise a ri- do sarà possibile la Sipra e gli altri organi- guardo, visto che anni fa il suo istituto se smi di Stato provvederanno ad una sostitu- ne era occupato a fondo. Se si riforma tutto zione, ma bisogna dirlo altrimenti si fa una quanto, dobbiamo iniziare dalla RAI che è il discussione di grande interesse cogliendo primo oggetto dell'informazione, legato l'occasione della situazione della "Gazzetta strettamente alle testate di informazione, del Popolo". la RAI parla a 15/20 milioni di persone, Noi riteniamo che a questo punto il quindi è la prima a dover essere riformata, Consiglio Regionale debba assumere una questo lo sappiamo e lo sanno anche i lavo- decisione unitaria. Noi pensiamo che le due ratori della "Gazzetta del Popolo". Oggi pe- mozioni possano marciare separate, ma rò si tratta, oltre che portare avanti questo crediamo si possa trovare un accordo che discorso generale, di fare il discorso partico- evidentemente creerebbe ben altra spinta. lare della "Gazzetta del Popolo". Che cosa Conosciamo le opinioni di Donat- faranno le forze politiche, quelle che sono Cattin, ha fatto nascere una polemica ter- inserite negli organismi finanziari pubblici, ribile rispetto alla divisione dei proventi per salvare la "Gazzetta del Popolo"? Que- pubblicitari fra gli altri giornali, ma biso- sto è il discorso vero, perché aspettare la ri- gna intanto che con una legge particolare, forma della Sipra, aspettare che la pubbli- come succede in altri Stati, si rompa il pri- cità scenda per sanare questo passivo è un mo cordone ombelicale che è quello delle ca- sogno molto lontano. Noi vorremmo cono- tene dei giornali, altrimenti fra cinque anni scere il parere del Presidente e avremmo ci saranno forse una o due catene che a- anche voluto sentire quello delle forze poli- vranno le 78, o le 70, o le 65 testate, avran- tiche al riguardo. Se per esempio gli organi no tutti i settimanali, avranno tutto quan- finanziari pubblici di Torino prendessero to. In America vi è la legge anti-trust non delle iniziative in quella direzione, che cosa vediamo perché in Italia non vi debba esse- direbbero le forze politiche? Questa è una re una legge contro le catene dei giornali. risposta che si deve dare affrontando il di- Cominciamo a fare questo primo passo, scorso generale, perché ad un certo momen- perché delle soluzioni bisognerà pur tro- to, quando si chiede chi sborsa i cinque o sei varne, dovremo pur dire come la Regione miliardi per salvare dal disastro la "Gazzet- può intervenire per la difesa immediata ATTI CONSILIARI 41 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

della "Gazzetta del Popolo". me, per la verità, non è sfuggito il partico- Noi prendiamo la Sipra come avallo lare non certo irrilevante che si volesse definitivo alla nostra tesi, ma non è così. La prendere spunto dalla "Gazzetta del Popolo" Sipra è un organismo che può essere di con- per impostare un discorso di carattere più forto, di aiuto, può avere un determinato generale e siccome io ritengo che non sia potere perché è legata alla RAI e quindi è possibile intervenire in un periodo di tempo legata alla pubblicità radiofonica, ma l'indi- molto breve quale può essere consentito in rizzo della pubblicità non nasce soltanto questa sede perché comporterebbe un com- dalla Sipra e quindi non si deve dire che plesso di valutazioni decisamente più am- poiché è quella che domina tutto la si deve pio, rimarrò sul tema della "Gazzetta del distruggere. Noi dobbiamo dire che siamo Popolo" in primo luogo per dire che rilevan- solidali con i lavoratori della "Gazzetta del do come questa sia di proprietà della D.C. e Popolo" e chiediamo che dalla discussione appartenendo io, come credo vi sia noto, al- generale si passi alla discussione particola- lo stesso partito, ho l'impressione che noi re e si assumano precise responsabilità; non stiamo rendendo esattamente un servi- non basta affermare che si vuole salvare la zio al giornale discutendo con tanta facilità testata e poi, quando si tratta di assumere di una eventuale chiusura, quasi a dire che delle responsabilità sul piano finanziario, si la "Gazzetta del Popolo" si trova in uno sta- comincia a non essere più d'accordo, a par- to di fallimento e quindi mettere relativa- lare di malcostume, si comincia a dire che mente in allarme tutti coloro che per caso noi interveniamo soltanto per una testata e avessero con quel giornale qualche credito non per altre. Bisogna assumere delle re- da esigere. Credo quindi che sia un modo sponsabilità affinché i lavoratori della incauto quanto meno, rispetto al quale devo "Gazzetta del Popolo" non abbiano l'impres- dichiarare il mio totale distacco. sione che si è colta l'occasione per fare que- Intanto non è affatto vero che la sta discussione che però si colloca nel qua- "Gazzetta del Popolo" stia per chiudere, e dro generale e si finisce per dire che quando non è a nessuno ignoto che di agitazioni ci sarà la riforma salveremo la "Gazzetta analoghe il personale della "Gazzetta del del Popolo". La "Gazzetta del Popolo" deve Popolo" è aduso ormai da certamente più di essere salvata subito, in attesa che la ri- un lustro. Non potrei dire che abbia il per- forma porti dei benefici a quel giornale e sonale la colpa ogni tanto di impennarsi, faccia in modo che possa vivere da solo. perché non potrei nemmeno dire che vi sia nella gestione amministrativa della mede- sima "Gazzetta del Popolo" un'esatta pun- PRESIDENTE tualità, tuttavia è da cinque anni che con un certo ritardo, ma con interventi adegua- La discussione è chiusa. Ha facoltà di ti, la proprietà interviene a sanare il deficit parlare il Presidente della Giunta. e a sostenere il disavanzo del giornale. Ecco perché io credo che dobbiamo preoccuparci che la testata resti aperta, CALLERI Edoardo, Presidente della dobbiamo preoccuparci della pluralità dei Giunta Regionale centri di informazione, ma non vedo come si possa collegare il problema della "Gazzetta Signor Presidente, Signori Consiglie- del Popolo", che è specifico, ad uno di carat- ri, non so se il Consigliere Viglione potrà tere così generale rispetto al quale do- essere contento del fatto che questa è una vremmo avere anche qualche dato in più; delle poche volte in cui obiettivamente mi non basta avere qualche dato approssima- devo dichiarare d'accordo con l'impostazio- tivo, probabilmente frettolosamente reperi- ne che egli ha dato al problema. Anche a to in qualche articolo di giornale. ATTI CONSILIARI 42 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

Io credo che convenga, in definitiva zione in un determinato territorio. anche dire che non è possibile fare un raf- Ecco perché l'impostare la questione fronto tra quanto trae dalla pubblicità il così come è stata impostata mi sembra su- "Mattino di Napoli" e quanto ne trae la perficiale e non coglie il reale problema del- "Gazzetta del Popolo" per la semplicissima l'acquisizione di pubblicità alle testate ragione che intanto non è affatto vero che giornalistiche. E' indubbiamente un argo- sia uguale il numero delle copie non solo mento delicato che va approfondito, rispetto stampate, ma soprattutto vendute e anche al quale bisogna tener conto della destina- perché sono diseguali le posizioni della zione della pubblicità. Io non voglio discu- "Gazzetta del Popolo" e del "Mattino di Na- terne perché bisognerebbe avere tutti i dati poli" rispetto agli altri quotidiani delle città che riguardano le altre testate giornalisti- in cui essi escono. Il "Mattino" è il primo che, mi limiterei a dire che delle due prin- giornale di Napoli. La "Gazzetta del Popolo" cipali testate milanesi, il "Corriere della Se- non è ahimè, il primo giornale di Torino. Ne ra" e il "Giorno", né l'una né l'altra soffe- deriva come conseguenza che tutti coloro renti per quanto riguarda gli enti che li fi- che si rivolgono alle società di pubblicità nanziano, non vi è dubbio che vi è una dif- per fare delle inserzioni, ivi compresi coloro ferenza che è considerata, tra l'uno e l'altro, che si trovano nella triste condizione di do- di circa il doppio di pubblicità acquisita. Ho ver fare un necrologio, si rivolgono a Napoli qualche difficoltà a supporre che, data la prevalentemente al "Mattino" e a Torino proprietà del "Giorno", la stessa abbia delle prevalentemente a "La Stampa". Ora, non difficoltà o che possano essere esercitate nei ho l'impressione che coloro che fanno dei suoi confronti delle discriminazioni da par- necrologi e coloro che fanno delle inserzioni te della società di raccolta di pubblicità. di carattere pubblicitario particolare, vo- Io ritengo che il quesito vada visto in gliano con questo esprimere un determina- termini molto più precisi e con una, ben to indirizzo politico, semplicemente fanno il maggiore approssimazione di quella che rapido calcolo di qual'è la diffusione di un non sia presente nella mozione che si è in- giornale e qual'é la diffusione di un altro e teso discutere. in base a quella fanno le scelte." Quindi non possiamo parlare di discriminazione se co- loro che si rivolgono alla "Gazzetta del Po- SANLORENZO Dino polo" per l'inserzione, o attraverso la socie- tà pubblicitaria che le fa per conto della Quindi lei è completamente contrario "Gazzetta del Popolo" ed assicura un quid all'impostazione che ha dato Giorgio Vec- forfetario annuo, sono molto inferiori a co- chiato, direttore della "Gazzetta del Popo- loro che si rivolgono ad altri giornali per lo lo", il quale dice esattamente il contrario di stesso scopo. Non vi è alcuna discrimina- ciò che dice lei. zione da parte della Sipra e di altre società pubblicitarie, vi sono semplicemente dei clienti che si rivolgono alla testata di un CALLERI Edoardo, Presidente della giornale piuttosto che ad un'altra. Anzi, Giunta Regionale credo che in generale la differenza stessa delle tariffe per le inserzioni stia a dimo- Non credo che possa dire il contrario. strare come, nonostante la maggiore conve- nienza rispetto alle parole stampate nelle inserzioni, convenienza resa possibile dalle SANLORENZO Dino tariffe più basse che fanno i giornali secon- do testate, la clientela si rivolge per la pub- Posso citarle le parole esatte, dice as- blicità alle testate che hanno la prima posi- solutamente il contrario di ciò che dice lei. ATTI CONSILIARI 43 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

CALLERI Edoardo, Presidente della Consiglio Regionale con una impostazione Giunta Regionale di questo genere non recherebbe un servizio ma potrebbe avere dei contraccolpi estre- Sentiamo, può anche darsi che Vec- mamente negativi. chiato abbia detto una sciocchezza. Per quanto riguarda l'invito nella Giunta di evitare che la "Gazzetta del Popo- lo" possa chiudere le pubblicazioni, credo SANLORENZO Dino sia del tutto superfluo perché, almeno per quanto personalmente mi riguarda, da lun- "Senza un adeguato apporto della ghi anni ho condotto una battaglia in que- pubblicità un giornale non vive, giornali sta direzione, battaglia che non ritengo sia che vendono milioni di copie sono morti in stata priva di risultati. America e in Gran Bretagna perché la pub- E' chiaro che ciò che è stato fatto in blicità era insufficiente. In Italia la pubbli- passato, e se necessario anche di più, in cità è assorbita in gran parte dalla TV. Per questa direzione è sicuramente da me fatto. la parte rimanente gli inserzionisti seguono Colgo qui l'occasione tuttavia, collega il ben noto ed iniquo sistema del capozona, Viglione, per sgombrare una volta per tutte mettendo in condizioni di quasi monopolio il terreno da quelle voci che sono corse e che una testata per ciascuna regione e lasciando potrebbero riprendere, relative all'interesse le briciole alla concorrenza, anche quando di istituti bancari all'acquisizione della essere i numeri due significa avere una forte "Gazzetta del Popolo". massa di lettori. La conseguenza è che fra i Sono voci prive di qualsiasi fonda- giornali italiani il rapporto vendita- mento, non fosse che per il particolare che pubblicità, è enormemente scompensato. Se la legge bancaria vieta drasticamente l'ac- un quotidiano capo-zona vende, poniamo, quisizione di partecipazioni di questo gene- tre volte di più del suo concorrente diretto, il re e conseguentemente non credo sarebbe rapporto di pubblicità non è di tre a uno, possibile da parte di qualunque istituto ma di dieci, di quindici a uno". bancario, soprattutto di interesse regionale, Come vede è esattamente il contrario. potersi interessare di acquisti di questo tipo Quindi le notizie che a suo tempo sono sorte e che mi pare il collega Viglione abbia CALLERI Edoardo, Presidente della qui ripreso, sono destituite di qualsiasi fon- Giunta Regionale damento e pertanto le devo respingere per la parte che mi può riguardare. Allora sono esattamente contrario a A conclusione pregherei di voler vede- ciò che dice Giorgio Vecchiato, gradirei re il problema in questi termini, al di là del- davvero che Giorgio Vecchiato riuscisse a la discussione di carattere generale, rispet- dimostrare queste cose con delle cifre alla to alla quale può darsi benissimo che il con- mano, non con dei termini generici, perché fronto delle nostre opinioni ci porti a diver- è troppo facile fare le polemiche in questo gere, come può darsi che su talune cose ci modo. possa trovare concordi, ma nella fattispecie Io vorrei dei dati precisi e credo che riterrei di richiamare l'attenzione di tutto il sarebbe opportuno averli proprio ai fini di Consiglio Regionale sulla opportunità o un'esatta impostazione dei problema. Que- meno che un o.d.g. di questo genere, che sta è la ragione per cui ritengo che sulla contiene una notizia in un certo modo ab- questione della "Gazzetta del Popolo", a bastanza stressante, possa uscire da questo parte la discussione di carattere più gene- Consiglio. rale, occorra una valutazione più attenta; credo che una mozione che è scissa dal ATTI CONSILIARI 44 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

PRESIDENTE BIANCHI Adriano

Prima di concludere la discussione Il documento porta tutte le firme dei desidero comunicare che, con il consenso presidenti presentatori, più l'adesione de- degli interpellanti, si può considerare di- gli- altri presidenti che non hanno potuto scussa anche l'interpellanza presentata il firmare perché non erano presenti. 24.1.72 dai Consiglieri Conti e Garabello sullo stesso argomento. Vi sono due documenti proposti per la PRESIDENTE conclusione di questo dibattito, quello sul quale si è aperta la discussione, che è stato Manca allora quella di Minucci che presentato dai Consiglieri Sanlorenzo, Gio- non essendo presente non lo può sottoscri- vana e Minucci e uno che è stato presentato vere. Eccone il testo: nel corso della seduta dai Consiglieri Bian- "Il Consiglio della Regione Piemonte, chi, Garabello e Conti. di fronte alla grave crisi del quoti- diano torinese "Gazzetta del Popolo" che parrebbe preludere alla sua chiusura, rile- SANLORENZO Dino vando in questa eventualità un ulteriore se- gno della minaccia che incombe sulla plura- C'é un terzo documento unitario. lità delle fonti di pubblica informazione per effetto di un crescente processo di concentra- zione delle testate, sottolineando altresì co- PRESIDENTE me l'eventuale chiusura del quotidiano to- rinese aprirebbe gravi prospettive per la oc- Si possono allora considerare ritirati i cupazione di un consistente numero di lavo- due documenti precedenti. ratori e ridurrebbe inoltre l'ambito dell'in- C'é allora un unico documento ormai formazione giornalistica quotidiana della che è sottoscritto dai Consiglieri…. Regione ad una sola testata locale; constatando come la crisi del quotidiano "Gazzetta CALLERI Edoardo, Presidente della del Popolo" vada considerata nel più vasto Giunta Regionale quadro di una situazione delle fonti di in- formazione pubblica condizionata da una Io ho chiesto se si ritenga opportuno serie di fattori tecnici ed economici, tra i assumere una posizione di fronte alla quale quali si segnala, per la sua incidenza, il si- dicendo "parrebbe precludere alla sua chiu- stema di distribuzione dei contratti pubbli- sura"…. citari; accogliendo la sollecitazione espressamente rivol- PRESIDENTE tagli dal Comitato di coordinamento tra sindacati provinciali, CGIL, CISL, UIL e Sentiamo prima com'é questo docu- Associazione Stampa Subalpina per la dife- mento e poi potremo giungere alle nostre sa della libertà di stampa in Piemonte, e- determinazioni. sprime il proprio voto perché, utilizzando Il documento porta le firme dei Consi- anche esperienze, studi e proposte che si glieri Bianchi, Garabello, Giovana, Sanlo- vanno formulando nei paesi democratici in- renzo e Viglione. Ne dò lettura. teressati e preoccupati dello stesso fenomeno di crisi, vengano sollecitamente approntate, in un quadro di riforma, provvidenze eco- ATTI CONSILIARI 45 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

nomiche ed amministrative, strumenti legi- genere: "Il Consiglio della Regione Piemon- slativi atti a tutelare in concreto la soprav- te, di fronte alla grave crisi che investe una vivenza di testate come la "Gazzetta del Po- gran parte della stampa quotidiana italia- polo" che hanno un ruolo efficace da svolge- na ed in particolare il quotidiano torinese re, a garanzia della pluralità delle fonti in- "Gazzetta del Popolo", rilevando ecc."? formative, impedendo forme di discrimina- zione nella distribuzione della pubblicità, favorendo in particolare cooperative di CALLERI Edoardo, Presidente della giornalisti e lavoratori ed ogni iniziativa Giunta Regionale autonoma espressa da forze culturali; impegna Chi ci autorizza a parlare di "grave la Giunta Regionale a svolgere ogni crisi"? opportuna iniziativa atta a favorire la con- tinuità di pubblicazione del quotidiano "Gazzetta del Popolo" e ad avviare l'adozio- PRESIDENTE ne di misure che permettano una reale con- vivenza di più testate nella Regione" La crisi che esiste nella stampa ita- Desidera illustrarlo? Ha facoltà di liana. Comunque il Consigliere Bianchi può parlare il Consigliere Bianchi. suggerire ciò che ritiene più opportuno, la mia era una semplice interruzione e mi scuso di averla fatta. BIANCHI Adriano

Più che illustrare la mozione, che do- BIANCHI Adriano po il dibattito non ha più bisogno di illu- strazione, riterrei che le indicazioni fornite Se parliamo della crisi della stampa nella sua replica dal Presidente della Giun- italiana e facciamo allusione a quella della ta potrebbero opportunamente suggerire "Gazzetta del Popolo" non possiamo poi dire alcune modifiche, non alla sostanza della che non è in crisi, se ne parliamo in qualche mozione in tutta la sua parte centrale e modo, così come si è parlato della crisi di conclusiva, ma nella sua parte di esordio, grandi quotidiani, di grandi giornali del perché effettivamente l'accreditare in un mondo, senza che questi subissero una fles- documento che potrebbe essere ampiamen- sione, anzi, è stato un incentivo, un richia- te pubblicizzato in tutta Italia, in modo mare la opinione pubblica sull'opportunità crudo, diretto, una imminenza, una pro- di salvare i giornali ai quali magari molta spettiva di chiusura del giornale, mi sem- gente era affezionata e che non è che stes- bra che non sia producente rispetto al risul- sero morendo per propria insufficienza in- tato che vogliamo ottenere. terna. Approfitto quindi del fatto che mi è O la mozione salta e se ne fanno delle stata data la parola per proporre ai colleghi altre, o questa mozione può essere modifi- che hanno sottoscritto la mozione, confer- cata nel senso suggerito testé dal Presiden- mando il mantenimento integrale del testo te del Consiglio. Proseguendo però nella lo- in tutte le sue parti che hanno una sostan- gica della sua correzione, se no resta sospe- za politica, di modificare la parte iniziale. so il periodo, perché se ci fermiamo alla "Gazzetta del Popolo" e togliamo "che par- rebbe preludere alla sua chiusura" e poi ri- PRESIDENTE prendiamo con "rilevando in questa even- tualità" dobbiamo adattare anche questo Vorrebbe suggerire un testo di questo secondo periodo. Tutto il resto mi sembra ATTI CONSILIARI 46 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

che possa andare. L'opinione della Giunta?

PRESIDENTE CALLERI Edoardo, Presidente della Giunta Regionale Volete qualche minuto di sospensio- ne? Sono d'accordo.

BIANCHI Adriano PRESIDENTE

Sarebbe opportuno. Pongo in votazione la mozione della quale ho dato lettura, con la parte modifi- cata. E' approvata all'unanimità. PRESIDENTE

La seduta è sospesa per alcuni minu- ***** ti. Istituzione di una commissione di in- (La seduta, sospesa alle ore 21.15, riprende chiesta sulle attività, sulle strutture e alle ore 21,30) sui finanziamenti del movimento neo- fascista

PRESIDENTE PRESIDENTE Sono state concordate alcune modifi- che nella parte iniziale della mozione pre- Vi è ora l'ultimo punto all'o.d.g.: è sta- sentata dai Consiglieri Bianchi ed altri. Dò ta presentata ieri sera una mozione a firma lettura delle modifiche perché riguardano dei Consiglieri Sanlorenzo, Berti, Furia ed solo i primi due capoversi e mezzo, il resto è altri sulla minaccia fascista. come prima e quindi non ne ridarò lettura. Ha facoltà di illustrarla il Consigliere La parte modificata è questa: Sanlorenzo. "Il Consiglio della Regione Piemonte, rilevando l'esistenza di una minaccia che incombe sulla pluralità delle fonti di pub- SANLORENZO Dino blica informazione, per effetto di un crescen- te processo di concentrazione delle testate Poche parole, sia per l'ora tarda, sia che potrebbe coinvolgere la "Gazzetta del perché no, dovrebbe essere necessario Popolo" e aprirebbe gravi prospettive per spendere molte parole in questo Consiglio l'occupazione di un consistente numero di Regionale per sottolineare l'opportunità che lavoratori e ridurrebbe inoltre l'ambito del- quella mozione sia approvata da tutte le la informazione giornalistica quotidiana forze democratiche antifasciste. della Regione ad una sola testata locale; Come lei signor Presidente saprà, constatando come la posizione del viene a parlare a Torino domenica il gen. quotidiano "Gazzetta del Popolo" vada con- De Lorenzo, un nome che è divenuto tutto siderata in un più vasto quadro ecc." un programma, un nome che ci riporta al Tutto il resto è come prima. 1964 quando in Italia vi fu un tentativo, Vi sono altre osservazioni su questa portato molto avanti, che poteva sfociare mozione? anche in un colpo di Stato e che ci riporta ATTI CONSILIARI 47 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

anche ad alcun tempo dopo, quando il Pae- mento comune. Da qui la spiegazione del se scoprì l'esistenza di uno Stato, nello Sta- fatto che questi episodi sono più numerosi, to che si chiamava SIFAR il quale aveva al di sotto di Roma, di quanto negli ultimi una sua polizia privata, suoi organi, suoi tempi siano stati frequenti nel nord. poteri, possibilità di prevedere e di organiz- Il secondo elemento è dato dal fatto zare campi di concentramento nelle isole, che questa sovversione trova sistematica- possibilità di schedare migliaia e migliaia mente ogni sorta di copertura oggettiva nel- di cittadini (e io mi onoro di essere fra que- l'apparato repressivo dello Stato; con que- sti schedati), possibilità di agire al di fuori sto non si vuol dire che tutto l'apparato del- di ogni controllo democratico del Parlamen- lo Stato è coinvolto, ma c'é una componente to e di poter operare quindi come un corpo che appare in tutti i 54 casi citati. separato dallo Stato, come le inchieste par- Il terzo elemento è l'impressionante lamentari hanno poi confermato. Un nome chiarezza dei collegamenti fra padronato che ci ricorda che si tratta di un personag- agrario e squadrismo fascista, i legami di- gio e di una storia forse da scrivere ancora retti fra fascisti siciliani e fascisti greci, in tutte le sue parti, come è ancora da scri- l'inquietante ricorrenza di alcuni nomi di vere quella sulle bombe di Milano, ma che fascisti siciliani nelle vicende connesse con per quanto e già stato scritto ed appurato, le bombe di Roma e di Milano e con i moti accertato dalle commissioni parlamentari, di Reggio, la straordinaria disponibilità per rappresenta un programma eversivo che se l'organizzazione del nuovo fascismo di armi fallito nel 1964, non per questo ha cessato e di esplosivi. di essere perseguito e continua ad essere Questi sono gli elementi che emergo- incombente nella situazione politica del Pa- no dai 54 episodi. E non voglio citare altro, ese. Un personaggio quindi che non conta se non un manifesto e una lettera che fanno tanto per ciò che lui rappresenta, giacché parte delle documentazioni allegate ai 54 solo un ascaro o una marionetta è, in ogni fatti, perché mi pare che questi dovrebbero caso, di operazioni ben più grandi che stan- essere sempre scolpiti nella nostra memo- no dietro di lui, ma è una questione che ci ria a ricordarci che il nostro Paese è fatto di richiama ad altri episodi, ad un quadro po- queste assemblee, di una democrazia zop- litico e ad una minaccia che non può sfug- pa, piena di mali, ma che se noi dovessimo girci. in qualche momento dimenticarci che agi- Proprio in questi giorni il più grande scono forze che scrivono cose del genere e settimanale culturale e politico italiano, che fanno le cose che scrivono, davvero noi che si chiama "Rinascita", ha pubblicato un conseguiremmo, con le nostre mani, ad af- dossier da cui emergono 54 episodi consta- fossare il sistema democratico. tati, verificati, descritti di violenze, di ag- Leggerò una lettera pervenuta al se- gressioni, di bastonature fasciste. Io non gretario di una sezione comunista, già con- voglio certo qui ricordare i 54 episodi, non segnata alla magistratura e firmata "squa- voglio che i colleghi possano privarsi del dre d'azione Mussolini" che dice testual- piacere di leggere il documento che "Rina- mente, fra l'altro: scita" pubblica con testimonianze e con tut- "Il tribunale rivoluzionario fascista to ciò che questo rappresenta. Voglio solo delle squadre d'azione Mussolini, riunito in ricordare i tre elementi che il giornale ri- seduta straordinaria, emette la sentenza di corda essere comuni a tutti questi episodi condanna alla pena capitale, con mezzi an- citati: il primo, è il fatto che da questi epi- cora da stabilirsi, ma adatti al frangente in sodi emerge il tentativo di una sovversione cui verranno usati, contro il Segretario poli- reazionaria e il trovare una base di massa a tico della sezione del PCI di Via Tigré questa sovversione nella realtà della di- 00199 Roma. sgregazione meridionale. Questo è un ele- Il tribunale rivoluzionario fascista, ATTI CONSILIARI 48 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

sempre ligio alle leggi della repubblica di prosperano soltanto là dove riescono a por- Salò, ne comunica la sentenza al condanna- tare odio, violenza, sopraffazione". to scusandosi per gli errori di battuta del Questo manifesto, che potrebbe anche segretario del tribunale SAM, più uso ad fare solo ridere, si riferisce ai fatti di cui adoperare il mitra ed il tritolo che la mac- sono stati vittime due giovani comunisti, i china da scrivere. fratelli Cipolla in un certo giorno del mese La sentenza verrà eseguita dopo aver di novembre, a Palermo, aggrediti da dieci ben terrorizzato il condannato, il quale do- ragazzotti delle squadracce fasciste che so- vrà stare molto attento in determinate ore no stati individuati, arrestati e oggi sono della sera". accusati di tentato omicidio. Quindi cito Finisce naturalmente con "saluti nazi- fatti non opinabili su cui la magistratura è fascisti eia eia allà". già intervenuta. Questo documento è stato depositato Io allora pongo all'assemblea un que- dove di dovere e viene al termine di tutta sito, cioè se non dobbiamo accogliere l'invito una serie di episodi successi nel rione…. che l'Assessore Cardinali, Vice Presidente della Giunta, ci faceva quando rispondendo a un'interrogazione che ho presentato su un CARAZZONI Nino fatto avvenuto a Bardonecchia, invitava l'assemblea a dedicare una seduta intera a Ma come fai a dire queste cose! discutere non più solo l'emanazione di o.d.g., ma a prendere le misure che pote- vamo prendere. Noi abbiamo accolto quella SANLORENZO Dino proposta, ora abbiamo l'opportunità di e- saminarla dignitosamente, come si convie- Silenzio, tu stai solo zitto qui dentro, ne nel momento politico che viviamo. tu qui hai solo il diritto di tacere e di pren- Nella mozione noi facciamo due pro- dere la parola se il Presidente te la dà, per- poste: la prima è di indire un'assemblea de- ché voi siete tollerati in quest'aula. gli eletti del popolo, di tutti i partiti demo- cratici e antifascisti evidentemente; propo- niamo la data del 26 febbraio perché è una CURCI Domenico data a breve scadenza, collegata anche alla questione De Lorenzo, ma non solo a que- Noi tolleriamo voi! sta; proponiamo che la Giunta verso la qua- le stiamo per presentare una mozione di sfiducia, la Giunta però, perché non è una SANLORENZO Dino questione politica questa…..

Siete tollerati! Il secondo documento è un manifesto apparso sui muri, intitolato CALLERI Edoardo, Presidente della "Botte meritate". La tipografia è "Arti grafi- Giunta Regionale che Corbao" di Trapani; il manifesto è stato affisso in tutta la Sicilia, a firma del Fronte Il momento dovrebbe consigliarvi di della gioventù e fra le altre cose c'é scritto: non proporla. "Le sacrosante botte prese dai rampol- li dei più noti esponenti del lerciume rosso siciliano sono l'affermazione più categorica SANLORENZO Dino della volontà di lotta che anima la gioventù nazionale italiana, lotta ai ladri, ai servi di No, non è una questione partitica e Mosca e di Pechino, ai parassiti rossi che non è una questione squisitamente solo po- ATTI CONSILIARI 49 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

litica, a meno che uno voglia trattare l'anti- mo, con un pronunciamento unitario che fascismo soltanto in funzione elettorale. No, sarebbe salutare intanto in questi giorni qui c'è qualche cosa che in ogni caso deve positivamente dai giovani, dagli antifascisti unirci al di sopra delle divergenze politiche dai lavoratori e sarebbe un modo di inter- e alla contingenza della battaglia politica. venire rispetto al comizio di De Lorenzo po- Quindi proponiamo che anche questa Giun- sitivo, democratico, intelligente ed unitario. ta, (a cui non diamo un grammo di fiducia, Sarebbe certamente salutata positivamente tuttavia su questa questione assolva la sua la decisione di indire questa assemblea. funzione antifascista e democratica) e la Io mi auguro che le due proposte che presidenza del Consiglio siano promotrici di avanzo, anche a nome del collega Giovana una grande assemblea degli eletti del popo- che si è unito a me in questa mozione, ven- lo nella quale fare un pronunciamento di gano approvate all'unanimità. carattere antifascista che risponderebbe al- le indicazioni fatte dal Vice Presidente del- la Giunta Cardinali in questa sede. Natu- PRESIDENTE ralmente vi dovrebbero partecipare i Con- sigli comunali, i deputati, i Consigli Regio- E' iscritto a parlare il Consigliere nali, gli eletti del popolo in sostanza, della Curci, ne ha facoltà. Regione Piemonte. La seconda proposta è quella di una commissione d'inchiesta permanente, come CURCI Domenico è stato fatto altrove e con dei risultati note- voli. La Regione Lombarda ha promosso u- Signor Presidente, siamo alle solite, n'iniziativa del genere, ha raccolto docu- alle solite "becerate"…. menti importanti che hanno fornito al ma- gistrato onesto, coraggioso, serio di assu- (Dai banchi dell'opposizione viene ri- mersi le sue responsabilità (se vogliamo che chiesta la ripetizione della parola "becera- il fronte della magistratura non diventi un te"). fronte unito contro la democrazia dobbiamo anche fornire gli elementi su cui questo fronte possa agire per la salvezza dello Sta- CARAZZONI Nino to) e di avviare quell'inchiesta che in Lom- bardia sta ottenendo risultati sconvolgenti Voi che siete apportatori di cultura dal punto di vista della documentazione e dovreste capire! dei fatti. Anche in Emilia, con una funzione diligente del nostro partito, documenti sono venuti alla luce, la magistratura è stata CURCI Domenico messa in grado di lavorare e di avere un materiale ricco in mano per giudicare, ope- Il mio partito signor Presidente, che rare, intervenire. da 25 anni ha i suoi rappresentanti nel Par- La Regione Piemonte può fare la stes- lamento, negli Enti locali, anche in questo sa cosa. Sono quindi due proposte serie, Consiglio Regionale, piaccia o non piaccia ai presentate in modo che evitano qualsiasi comunisti (per la verità, di rappresentanti sospetto di interessi di parte giacché i pro- nel Parlamento e in questo Consiglio ne ha motori che proponiamo sono un'altra cosa pochi, ne avrà parecchi di più nel prossimo che non il partito comunista. Noi auspi- Parlamento e nel prossimo Consiglio Re- chiamo che tutte le forze antifasciste, anche gionale), ha indetto nell'ambito del suo di- in un momento così duro di scontro politico, ritto-dovere di propaganda, una manifesta- trovino l'accordo sulla proposta che faccia- zione pubblica per domenica prossima che, ATTI CONSILIARI 50 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

considerata l'inclemenza del tempo, si svol- CURCI Domenico gerà in un teatro cittadino; e subito i comu- nisti, col solito codazzo degli utili idioti che …..(e qui sta il marchingegno) di riescono sempre a trovare in altri partiti, in sfruttare la tribuna del Consiglio Regiona- prima linea i comunistelli di sacrestia della le. Per la verità, dobbiamo riconoscere che sinistra D.C., si sono dati un gran da fare.... non hanno sbagliato i loro calcoli: "il gioco molto facilmente riesce (essi hanno pensato) (Voci di protesta dai banchi dell'oppo- risparmiamo un bel mucchio di quattrini, sizione). evitiamo un'altra bella figura, qualcuno (e qui dovrei dire un aggettivo non molto rive- rente, quindi lo risparmio) qualcuno che CURCI Domenico firma le nostre mozioni li troviamo sempre e il gioco è fatto. Non solo, ma questa volta Se considerate un oltraggio la parola chiederemo una bella commissione d'inchie- "comunistelli"….. sta", che ripete magari la ridicola inchiesta già svolta da un'analoga commissione in Lombardia, contestata persino da un espo- PRESIDENTE nente socialdemocratico mi pare, di cui non ricordo il nome. L'uditorio probabilmente non la lasce- Comunque, noi abbiamo poco da dire, rà arrivare alla fine, quindi esponga le sue fate quello che volete, accomodatevi, fate la idee con chiarezza, con moderazione e so- vostra bella commissione d'inchiesta, con- prattutto con rispetto delle altrui opinioni. vocate la vostra grandiosa assemblea. Con- tinuate, finora tutto quello che avete fatto ci ha favoriti perché non vi siete resi conto, CURCI Domenico nella vostra... (puntini puntini puntini, fra- se irriverente signor Presidente) che la mo- Benissimo Signor Presidente, io accet- neta dell'antifascismo, dopo 27 anni, non ha to il richiamo, ma le faccio rispettosamente più corso, è una moneta falsa, essa non pa- osservare che io pensavo che la licenza di ga più. offendere in questo Consiglio fosse concessa a tutti e non a una parte soltanto, come è avvenuto tante altre volte. PRESIDENTE Dicevo che i comunisti si sono dati un gran da fare per menare la grancassa; non E' iscritto a parlare il Consigliere Vi- hanno osato questa volta, visto il clamoroso glione, ne ha facoltà. insuccesso della volta precedente, il 14 no- vembre, organizzare la solita grandiosa manifestazione antifascista, hanno orga- VIGLIONE Aldo nizzato invece una manifestazioncella in tono molto minore, tanto per non perdere la Signor Presidente, non è che la mone- faccia. Hanno pensato…… ta dell'antifascismo sia falsa e dopo 27 anni non valga più…..

LO TURCO Giorgio CURCI Domenico Tu la faccia l'hai già persa! Non paga più. ATTI CONSILIARI 51 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

VIGLIONE Aldo L'abbiamo fatto nel '43/44/45, badate che il popolo è disposto a farlo anche oggi, non fa- O non paga più; è inutile ricordare a tevi illusioni. In queste cose non vi è deri- voi, tanto da quell'orecchio non sentirete sione, né irrisione, né ridancianeria, queste mai, che per colpa dell'ideologia fascista e sono cose che ci uniscono. nazista in Europa furono gasati otto milioni L'inchiesta della Lombardia non è di ebrei, il nostro Paese venne distrutto, una cosa sciocca, è una cosa seria sfociata l'Unione Sovietica, la Francia, l'Inghilterra, quando il procuratore generale di Milano gli Usa ebbero 50 milioni di morti e furono Bianchi d'Espinosa ha iniziato un'azione soppresse per lunghissimi periodi le libertà decisa sulla legge Scelba ed ha già raccolto civili. Notte e nebbia scese sull'Europa, si una montagna di prove sulla ricostituzione pensò persino di distruggere intere nazioni del fascismo. Gli istituti democratici vanno come la Polonia e la Jugoslavia, traspor- al di là delle nostre vite, si tramandano e si tando le popolazioni che non erano state tramanderanno ai nostri figli che vogliamo uccise in altre zone a lavorare come schiavi difendere. E' per questo che abbiamo sotto- per quelli che avevano coltivato queste ide- scritto la mozione. ologie. Questi sono fatti che ci legano, ma Non dite sempre le solite sciocchezze non è soltanto per il ricordo di noi combat- come quella che i comunisti trovano la sini- tenti che quel periodo abbiamo vissuto, ma stra D.C.; tra l'altro chi ha firmato la mo- proprio per fare trincee, barriera, affinché zione è Vittorio Beltrami che con la sinistra non succedano mai più. Voi avete il virus, il D.C. non ha a che fare. germe di quella ideologia, di quella strate- Voi avete un popolo contro di voi, ave- gia che ha rappresentato le cose terribili, te il mondo contro di voi, è inutile che ve- tremende che ogni giorno voi potete, traen- niate a parlare in questo modo, queste sono do un libro da qualsiasi libreria, o bibliote- cose tremendamente serie che ci legano al ca, guardare. Ricordate gli occhi di quei di là delle differenze di partito, siamo di- bambini di Varsavia, ricordate quel bambi- sposti a rinunciare a ogni differenza di par- no col berrettino che esce con le mani così, tito, siamo disposti ad un dialogo comune egli rappresenta visivamente la notte e la per salvare le istituzioni che voi insidiate e nebbia dell'ideologia; ricordate quel bambi- le insidiate con i metodi peggiori, approfit- no in mezzo alle SS, lo ricordate quello? tando di un momento di crisi economica Non potete ignorare queste cose, come pote- non per risolverla ma per demolire il Paese. te ancora parlare in questo modo, come po- E' per questo che noi abbiamo sotto- tete ancora offrire questa ideologia rappre- scritto la mozione e chiediamo che si proce- sentata da cose tremende, ormai storica- da alla convocazione di questa assemblea mente documentate dal diario di Anna perché è il Piemonte degli eroi della guerra Frank, dai racconti di quelli che sono vissu- di Liberazione, il Piemonte di Dante Di ti in campi di concentramento, dagli italia- Nanni e di tutti gli altri martiri che lo vuo- ni che sono stati a Buchenwald, a Mathau- le, che lo pretende. Se vi sono oggi gli eletti sen Oswicim! Basta aprire un libro per es- del popolo è perché c'é chi ha dato la vita sere oppressi dall'orrore di cose che non perché ritornasse il sistema democratico in hanno fine neanche nell'abisso. Italia. Non fatevi illusioni, non lo cancelle- Oggi vorreste dire che quelle sono rete, siamo la settima nazione del mondo, sciocchezze, che l'antifascismo è morto; non sarete voi a cancellarla dalla faccia del- l'antifascismo è in tutti noi come un fatto la terra. Voi approfittate di una crisi eco- centrale della nostra vita, noi vogliamo sal- nomica che non è soltanto nostra, ma inve- vare gli istituti democratici ad ogni costo, a ste l'Europa (i motivi li potremo esaminare costo della nostra vita, dovrete passare sui diversamente) voi volete mettere il vostro nostri cadaveri per fare un passo avanti. punteruolo non per aiutare a risolverla in ATTI CONSILIARI 52 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

modo che sia salvata l'occupazione, ma sol- mule organizzative che la mozione propone, tanto perché si rompa l'istituzione demo- ritenendo soprattutto di fare un atto di pro- cratica. E' sufficiente pensare che cosa testa morale ancora prima che politico, ver- hanno voluto dire i campi di concentramen- so una manifestazione indetta dal MSI e to, che cosa ha voluto dire Boves incendia- che può essere considerata da noi altro che ta, Marzabotto e tante altre cose per dire come un'offesa nei confronti della nostra che voi dovreste letteralmente sparire. città e della nostra regione. Direi prima di tutto a livello morale perché di De Lorenzo ha parlato prima Sanlorenzo (c'é un'asso- CURCI Domenico nanza puramente casuale) in relazione ad un episodio particolare di cui è stato prota- Ti piacerebbe! gonista questo allora notevole esponente delle forze armate italiane, che a me pare come è parso all'amico Beltrami (dopo una CARAZZONI Nino firma rapida, che in un certo senso ci mette un pochino in difficoltà, ma non certamente Allora perché vi fa paura uno che vie- nella sostanza della nostra adesione) un ne a parlare a Torino. supremo esempio di trasformismo che ver- rebbe presentato alla nostra cittadinanza. Difatti un uomo che poco tempo prima VIGLIONE Aldo di diventare deputato al Parlamento, ve- stendo la divisa dell'esercito italiano porta- Non fatevi illusioni, il popolo italiano va il nastrino della guerra di Liberazio- ha ritrovato la democrazia, non la butterete ne….. certamente giù perché faremo fronte unico e siamo pronti, l'abbiamo sempre dimostra- to, a dare un contributo per questo, ma non GIOVANA Mario cancellerete, lo ripetiamo, dalla faccia del mondo la settima potenza economica, non Che aveva giurato alla Repubblica. siamo la Grecia, abbiamo ritrovato delle i- stituzioni che hanno forze popolari salde come pilastri, quindi non avverrà mai per- GARABELLO Enzo ché le forze popolari resisteranno. E' per questo che abbiamo sottoscritto la mozione. …. che dopo aver portato questo na- strino e probabilmente anche a seguito di questo, ha potuto coprire le massime cari- PRESIDENTE che nell'organizzazione della difesa del no- stro Paese, dal comando dei Carabinieri al- E' iscritto a parlare il Consigliere Ga- la posizione di capo di Stato Maggiore del- rabello, ne fa facoltà. l'esercito - quindi ponendo quattro stellette, unico generale in Italia in quel periodo - che dopo aver "servito" (lo devo mettere fra GARABELLO Enzo virgolette a questo punto) la Repubblica a questi livelli nel deporre la divisa si propo- Signor Presidente, colleghi Consiglie- ne come candidato al Parlamento per conto ri, sono spiacente che sia assente l'altro di una forza certamente molto patetica ma comunistello di sacrestia, amico Beltrami, che per definizione è contro la Repubblica, che ieri ha firmato con me questa mozione cioè il partito monarchico, pronto però, dopo al di là (lo diciamo chiaramente) delle for- pochi mesi ad abbandonare il partito mo- ATTI CONSILIARI 53 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

narchico e gli elettori che lo avevano man- stri elettori, delle nostre popolazioni, dei dato, abbagliati soprattutto dal suo passato nostri giovani se consentite - e non ditemi militare e magari un po' dal monocolo che che questa è demagogia, perché si richiama continua a sfoggiare anche oggi passa al a valori veramente fondamentali - possa MSI, quest'uomo veramente chiude una pa- nascere un pronunciamento unitario. So rabola e non può non essere tacciato di su- che il nostro Capogruppo ha in animo di premo trasformismo. presentare un documento ed io mi auguro La nostra adesione ha anche il signi- che sarà accolto da tutti. Con la nostra par- ficato di protesta morale oltre che politica. tecipazione, la mia e di Beltrami (credo di In questo Consiglio vi sono esponenti di va- poter parlare anche per lui, al di là del ri partiti, comprese le massime autorità "comunistello" o meno che non mi tocca, è dell'assemblea, che hanno dato un contri- una cosa talmente vecchia e abusata che ce buto attivo e personale e molti di noi, chi la siamo lasciata dietro le spalle) invitiamo più chi meno, ha dato il proprio contributo tutti quanti i colleghi dei gruppi che si ri- alla Resistenza. Noi riteniamo che oggi i chiamano all'antifascismo ad un pronun- valori della Resistenza non siano morti, ma ciamento solenne ed unitario. debbano essere presentati nella giusta luce ai giovani e che la nostra attività politica debba avere un atteggiamento pedagogico PRESIDENTE nei confronti della gioventù per indicare i valori fondamentali su cui la nostra Repub- Ha chiesto di parlare il Consigliere blica è basata. Su questo sono convinto che Bianchi, ne ha facoltà. non ci possano essere divisioni fra le forze che partendo da origini precedenti, parten- do da ideologie diverse hanno trovato però BIANCHI Adriano il momento per unirsi per il riscatto del Pa- ese. Signor Presidente, colleghi, sulla scia Noi queste cose le diciamo non per fa- dell'intervento del collega Garabello non re della demagogia, ma perché ci crediamo, posso non confermare la nostra piena, tota- e gli accenti molto accorati del collega Vi- le convinta adesione per il contenuto, la so- glione credo debbano essere accolti da tutti stanza morale, ed ogni forma di condanna noi che proprio per il fatto di essere stati nei confronti del fascismo, di ogni sua rein- eletti dal popolo per una formula diversa da carnazione e di ogni suggestione che possa quella che si è chiusa con la Resistenza ab- percorrere il Paese, prospettando possibili- biamo delle responsabilità, anche quella di tà di affermazione di forze totalitarie di de- ricordare al popolo italiano il periodo fasci- stra. sta affinché abbia timore di queste forme di Dissento invece, con tutta tranquillità neofascismo sulle quali io non mi soffermo. e serenità, credo non sospetta, da certi a- Quindi al di là delle formule organiz- spetti tattici e anche strumentali che non è zative che la mozione propone, noi dobbia- possibile non ravvisare in certi momenti e mo ritenere un pronunciamento di caratte- in certi atteggiamenti che hanno per rife- re generale, unitario delle forze democrati- rimento delle situazioni che non neghiamo che antifasciste di questo Consiglio e sa- e di fronte alle quali non siamo certo noi a remmo ben lieti che dal Consiglio stesso, desolidarizzare. Intendo dire che è estre- superando eventuali difformità negli aspet- mamente pericoloso, ingenuo, oppure stru- ti pratici della questione, salisse un monito mentale ed utile ad altri fini, ma non a e una dichiarazione solenne di questi prin- quello di una vera azione antifascista di so- cipi. Noi pensiamo che soltanto assumendo stanza, prendercela con il fascismo storico così le responsabilità nei confronti dei no- dimenticando che non si ripetono mai due ATTI CONSILIARI 54 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

volte nella storia certi movimenti. Potrebbe fascista integrale nei metodi, nei sistemi, costituire veramente un inganno della sto- nelle forme organizzative, nella passionali- ria quello di correre a difendere le frontiere tà, nell'assenza di ogni riconoscibile idealità civili del Paese in una certa direzione per sociale? Queste cose dobbiamo avere bene poi ritrovarci il fascismo in casa con altre presenti se non vogliamo incorrere in un co- forme e divise proveniente da altre frontie- lossale equivoco storico, dando l'impressio- re sguarnite. Certo è facile, istintiva l'av- ne che le forze espresse dai valori della Re- versione per tutto ciò che riguarda il fasci- sistenza sono improvvisamente tremebonde smo storico, ma badiamo bene che in questo di fronte all'apparire di qualche sparuta momento rischiamo di dare rilievo e impor- pattuglia neofascista. Perché è questo che tanza ad un comizio trascurabile di un per- fa ringalluzzire e fa assumere dei toni di sonaggio screditato, sgonfiato discutendone sfida a questa gente. L'hanno sempre detto: in un Consiglio Regionale quasi forse sotto bastano tre fascisti in piazza per mettere lo l'incubo e il timore - e non lo è - di un di- scompiglio, per farli scappare tutti. Non è scorso del vecchio ed almeno, politicamente vero e se volessimo divertirci a rievocare stanco, gen. De Lorenzo. Non commettiamo degli episodi vedremmo come si invertivano errori di questo genere perché diamo vigore queste parti, come fossero i fascisti carichi o spazio politico a chi non lo ha. Esprimia- di ardimento quando avevano dietro di sé mo le nostre condanne nel modo più vibra- tutto un apparato dello Stato, un apparato to, ma anche nel modo più proporzionato, poliziesco, una potente macchina di guerra non diamo l'impressione che il fascismo è europea che non era quella italiana, ma tornato ad essere protagonista della vita non lo erano altrettanto dopo (singolarmen- politica italiana perché non lo è, sarebbe te possiamo riconoscere il coraggio fisico di una grande mistificazione questa, il fasci- qualcuno). Non accreditiamo l'idea che smo non è e non tornerà ad essere un pro- siamo in procinto di scappare perché qual- tagonista della vita politica italiana; è una che fascista, o presunto tale, scende in lotta che avviene fra fantasmi di un passato piazza. Per respingere le suggestioni di fa- di diverso segno. Il popolo italiano è andato scismo bisogna ascoltare una interruzione molto più avanti. Facciamo allora un di- che ha fatto qui Berti tempo addietro, che scorso che sia più aggiornato perché vera- poteva valere o no in quella circostanza, ma mente si rischia di suscitare, di convalidare che vale in generale per respingere sugge- presso i più ingenui, presso coloro che sono stioni fasciste, per respingere i moti di culturalmente meno provveduti, l'idea che stanchezza che fanno dire a molta gente: io il fascismo tradizionale storico, le cosiddet- non sono fascista. Non li abbiamo sentiti te legioni o centurie fasciste siano alle por- dire in treno o altrove: "io non sono fascista, te. Il fascismo invero si insinua in infiniti ma una scossa ci vuole alle forze democrati- modi, in infinite forme nella vita di un Pae- che, poi torneremo a votare per i democrati- se. Noi sappiamo che non basta dirci fasci- ci". Insomma, bisogna respingere queste sti per esserlo e non basta dirsi antifascisti suggestioni tutti insieme, questo appello va per non essere fascisti. E' pieno il Paese og- alle forze democratiche, va al mio partito. gi di antifascisti che danno del fascista al Occorre operare con senso unitario, con prossimo senza accorgersi di esserlo loro senso di responsabilità perché il Paese pos- stessi. Questi atteggiamenti sono pericolosi sa progredire nell'ordine, nella pace sociale e bisogna anche denunciarli. Ma cos'hanno che non vuol dire mortificazione delle aspi- di diverso dalle squadre fasciste (questo do- razioni dei lavoratori, vuol dire ragione e vremmo avere il coraggio morale di dirlo) opportuna progressività nel proporre prete- perché fascisticamente si comporta ad e- se e richieste; vuol dire valutazione razio- sempio il movimento cosiddetto studentesco nale delle risorse che esistono e delle spinte con le sue caratteristiche milanesi, che è che il nostro Paese può sopportare. Tutta ATTI CONSILIARI 55 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

questa è un'azione antifascista molto più favore di un movimento condannato, supe- concreta e positiva che non quella di grida- rato, senza proposta mondiale, europeo, re "al lupo, al lupo" perché (e concludo su senza una seria fase culturale. Non c'é nul- questo argomento, non vorrei accentuare la che lo giustifichi, è una coda della storia, troppo il mio intervento) a furia di gridare è una fase di retroguardia che sarà sicura- "al lupo, al lupo" qualcuno non ci crederà mente superata. Ma, detto questo, diciamo più e il lupo potrebbe, in vesti diverse e anche che qualora il fascismo dovesse ap- meno riconoscibile, presentarsi e trovarci parire concretamente come una minaccia impreparati. alle istituzioni democratiche, alle conquiste Certo la democrazia italiana, ha detto di libertà che il nostro Paese ha compiuto, bene Viglione, con tutte le sue carenze, con ci sarebbe da parte nostra una decisione e- tutte le sue insufficienze, con tutto lo spazio strema, che farebbe tacere molte differenze che lascia alle ironie più o meno opportune per difendere ciò che è essenziale, ciò che è di certa grande stampa internazionale, è fondamentale, ciò su cui abbiamo fondato la molto più consolidata, è molto più radicata nostra vita, la nostra speranza per l'avveni- e molto più forte di quanto non appaia dalle re, il tipo di avvenire che abbiamo sognato insufficienze di forze politiche, da lentezze per i nostri figli, che è poi l'avvenire miglio- delle istituzioni, da momenti di smarrimen- re anche per i loro figli, dei figli di chi sogna to che in una fase di grande crescenza il no- dei ritorni così innaturali, dei ritorni che stro Paese può aver avuto. noi respingiamo dal profondo del nostro Non ci sono veramente le condizioni sentimento. obiettive, tenuto conto dei rapporti interna- Mi permetto di concludere, per non zionali, dell'apertura europea, della fase di riprendere la parola, leggendo l'o.d.g. che sviluppo del Paese, della coscienza demo- vorrei presentare: cratica che si è diffusa nel mondo del lavo- "Il Consiglio Regionale del Piemonte, ro, nel mondo della tecnica, nel mondo della attento alle suggestioni che percorrono scuola, perché si possa accreditare un ruolo il Paese intese ad accreditare uno spazio ed determinante ad un movimento fascista, un ruolo attivo e determinante per movi- ma non ci sono neanche le condizioni per- menti e forme d'ispirazione autoritaria e ché, in nome di una lotta contro un fasci- neofascista, mentre riafferma la volontà del- smo risorgente, si possano stabilire delle li- le forme politiche che lo compongono, di o- nee di tipo frontista che non hanno assolu- perare con impegno rinnovato per il raffor- tamente spazio nel nostro Paese in questo zamento delle istituzioni democratiche e re- momento. Occorre un nuovo equilibrio, un pubblicane, alimentate dai valori della Re- equilibrio democratico nel quale il ruolo sistenza che ha sanzionato nell'animo della dell'opposizione, il ruolo della maggioranza grande maggioranza degli italiani la defini- possano effettivamente essere integrati l'u- tiva condanna del fascismo, rivolge un ap- no all'altro utilmente ai fini del bene della pello ai cittadini perché isolino e respingano nazione, senza possibilità di alimentare l'o- con una ferma condanna morale e politica pinione che la democrazia italiana ha esau- ogni iniziativa di carattere o sostanza neo- rito le sue possibilità operative e che deve fascista. essere ribaltata e sostituita da un nuovo Esprime movimento totalitario. Può darsi benissimo la propria fiducia nella volontà e ca- che in questa o in un'altra elezione ci sia pacità delle forme democratiche di garanti- qualche sbandata dell'elettorato, ne abbia- re il pieno adempimento delle funzioni costi- mo già avute in altri momenti di crisi del tuzionali e statuali a tutela di tutte le liber- Paese. Abbiamo avuto l'ondata qualunqui- tà, quale strumento e via essenziale per du- sta, ed altre, ma è veramente motivo di rature conquiste civili e sociali quali la Co- rammarico che se ne possa ipotizzare una a stituzione Italiana ha indicato." ATTI CONSILIARI 56 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

PRESIDENTE Io ritengo che sarebbe opportuno che gli organi elettivi (Consigli Provinciali, E' iscritto a parlare il Consigliere Ve- Comunali, Regionali, Parlamento) facessero ra, ne ha facoltà. meno o.d.g. e più fatti per contenere l'au- mento dei voti del MSI. Basterebbe, a mio parere, che si tenesse conto che molti dei VERA Fernando voti che nelle recenti elezioni di giugno scorso in Sicilia e in altre regioni italiane Io non credo che si possa contestare al sono andati al MSI, non sono voti fascisti, partito cui ho l'onore di appartenere tradi- sono voti di cittadini che ingenuamente, in zione e vocazione antifascista, non credo buona fede, facendo un'erronea valutazione che lo si possa contestare per il suo passato, politica hanno ritenuto…. per la sostanza ideologica, per gli uomini che lo compongono, a cominciare dal suo più importante leader politico. SANLORENZO Dino Mi pare che la contestazione che han- no voluto invece attuare i promotori del- Anche nel 1922! l'o.d.g., quando i gruppi che sono stati invi- tati a firmare l'o.d.g. stesso non hanno in- cluso il gruppo del PSDI forse perché il VERA Fernando PSDI non si limita a combattere…… …. hanno ritenuto di trovare nel MSI uno strumento adeguato. Proprio nel '22 si SANLORENZO Dino è dimostrato che il partito fascista non era lo strumento che permetteva di ovviare a Solo perché non c'eri. certi mali del Paese, se mai li aggravava. Queste sono le ragioni che hanno spinto molti elettori nel giugno scorso a votare per VERA Fernando il MSI. E non vorrei che attraverso stru- menti sbagliati, ritenendo in buona fede di No c'ero, ero qua seduto, ho visto an- combattere con questi strumenti il fasci- che l'o.d.g., ma nessuno mi ha invitato a smo, si arrivasse alle prossime elezioni ad firmarlo. Forse, dicevo, perché il PSDI non aumentare ancora questi voti. si limita a combattere i totalitarismi di de- Noi abbiamo visto il gen. De Lorenzo stra, ma si oppone secondo lo spirito e la (personalità, a parte il grado, politicamente carta dell'internazionale socialista a tutti i abbastanza sbiadita, basta leggere dichia- totalitarismi, da qualsiasi parte, da qual- razioni, articoli, documenti che da lui deri- siasi punto cardinale, da qualsiasi paese e vano) grazie a una pubblicità che se fosse di qualsiasi colore essi siano. valutata su un piano pubblicitario non so Se fossi stato invitato, a nome del mio quanti non dico milioni, ma miliardi gli sa- gruppo, a firmare l'o.d.g., avrei fatto delle rebbe costata, è riuscito a farsi eleggere de- osservazioni più o meno analoghe a quelle putato; non vorrei che con questi sistemi fatte dal collega Bianchi. Il nostro gruppo portassimo nel nostro prossimo Parlamento condivide la preoccupazione, lo sdegno per molti De Lorenzo come lui politicamente una rinascita nel nostro Paese del fascismo sbiaditi, ma in forza del numero strumento e ritiene che siano strumentalmente inade- di un'azione volta a stroncare la democrazia guate o sbagliate molte delle iniziative per italiana. combattere questa rinascita fascista che Ritengo quindi che il primo impegno vengono proposte. (e mi pare sia adombrato nell'o.d.g. propo- ATTI CONSILIARI 57 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

sto dal collega Bianchi) che deve prendere none, ne ha facoltà. un organo democratico ed elettivo come il Consiglio Regionale non è tanto quello di organizzare delle manifestazioni o di creare ZANONE Valerio dei comitati permanenti, ma è quello di o- perare concretamente per rimuovere le Signor Presidente, signori Consiglieri, cause che traviano molti cittadini verso una l'o.d.g. che è stato letto poco fa dal collega forza totalitaria, a cominciare dalla disgre- Bianchi termina con un riferimento alla gazione del senso dello Stato, dal mancato Costituzione ed io partirò da un riferimento rispetto della legge, dalla mancata realiz- alla Costituzione. zazione di quelle riforme sociali di cui si Noi siamo cittadini di una Repubblica parla ma che, per l'immobilismo della vita la cui Costituzione riconosce il diritto di politica italiana, poi non si realizzano, a concorrere a determinare la politica del Pa- cominciare anche dalla repressione di quel- ese attraverso i partiti, con metodo demo- la violenza che non viene condannata ma cratico; dobbiamo attenerci a questa indica- tollerata perché non si ammanta di panni zione essenziale della Costituzione repub- neri, ma di panni variopinti che possono es- blicana. La Costituzione non prescrive che i sere anche quelli del fedayn di qualche mo- partiti per essere legittimati nella loro atti- vimento studentesco, tipo il Capanna ed il vità perseguano finalità democratiche, pur- ideologo personale che abbiamo visto ieri ché rispettino il metodo della democrazia. sul giornale. Nel riconoscere questo principio si attua Queste mi pare sono le cose che la una scelta sostanziale nel senso che si rico- democrazia italiana deve fare per restituire nosce il diritto di parola, di espressione, di fiducia ad un elettorato che è malgrado tut- organizzazione anche agli avversari della to, un elettorato, democratico. Ritengo che democrazia. non si debba sopravvalutare, come spesso facciamo, ma neppure sottovalutare; il pe- ricolo di una rinascita fascista, penso però SANLORENZO Dino che si debba sopravvalutare perché sono persuaso, come è persuaso anche il mio Non al MSI. partito, che la democrazia italiana nata dalla Resistenza ha delle radici profonde nel popolo italiano e che occorrano dei gra- ZANONE Valerio vissimi avvenimenti perché queste radici vengano troncate. E se noi partiti democra- Ne parlerò fra poco. Credo che questa tici sapremo rinnovare il nostro impegno sia la superiorità di fondo della democrazia per rimuovere le cause di crisi, di malattia sulle dottrine e sui regimi non democratici, della democrazia italiana, delle istituzioni su tutti i regimi totalitari in generale e sui democratiche, delle strutture sociali del no- fascismi in particolare. Certamente vi è og- stro Paese, sono certo che il MSI tornerà in gi una serie di fenomeni che manifestano la breve tempo ad essere quel movimento sor- presenza, l'attività di organizzazioni di ca- passato che è stato fino a un anno fa o due, rattere eversivo e forse paramilitare, le legato a delle forme politiche storicamente quali non sono costituzionali, non sono le- e culturalmente morte. gali e devono essere represse attraverso l'intervento del Governo e della Legge. Non discriminerei se la violenza di cui queste PRESIDENTE organizzazioni, più o meno clandestine, so- no portatrici, sia una violenza di destra o di E' iscritto a parlare il Consigliere Za- sinistra, per il semplice fatto che la violen- ATTI CONSILIARI 58 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

za non è né di destra né di sinistra, è neu- medi e non credo si possa tacere la respon- trale; e anche per un fatto storico, che mol- sabilità che un certo tipo di gestione del po- to facilmente la violenza di sinistra trapas- tere governativo e della politica italiana nel sa nella violenza di destra. Gli storici dei suo complesso ha nei confronti di questo fascismi, da Woolf a Nolte e a Defelice han- malessere. Se ci fosse qui il collega Gandolfi no dimostrato in quante occasioni il radica- potrebbe ricordarci ciò che giustamente ha lismo dell'estrema sinistra sia trapassato sostenuto un parlamentare del suo partito: nel radicalismo dell'estrema destra. mentre le grandi democrazie sono capaci di Ora, dobbiamo chiederci se le manife- fare le riforme senza spaventare i ceti medi, stazioni sul tipo di quella che avrà luogo noi abbiamo una democrazia che ha spa- domenica, siano ammesse o no nell'ordina- ventato i ceti medi ma non è capace di fare mento di questa democrazia di cui siamo le riforme. cittadini. Io condivido, da un punto di vista Il problema sostanziale quindi non è contenutistico, le osservazioni fatte dai col- tanto quello di richiamarci ad una solida- leghi Viglione, Garabello, Bianchi, vale a rietà antifascista di tipo generico, ma è dire considero queste manifestazioni, quan- quella di promuovere una solidarietà demo- to alla sostanza e al tono dei loro discorsi, cratica effettiva. Ciò che porterà voti al francamente squallide e ripugnanti. MSI, se ci saranno le elezioni, non saranno le esibizioni di questi generali di tipo su- damericano o di altri personaggi del genere; CURCI Domenico se fosse solo questo, il fenomeno potrebbe lasciarci tranquillamente noncuranti; sarà Vieni, e vedrai quanta gente c'è! piuttosto l'assenza di una gestione demo- cratica capace di affrontare le scadenze di questo ultimo anno di legislatura, il refe- ZANONE Valerio rendum contro il divorzio, la crisi industria- le e occupazionale, i rinnovi dei contratti di Non ci vengo perché mi ripugnano ed lavoro; per cui ci si trova di fronte ad una essendo un libero cittadino posso assen- situazione politica in cui non vi è più una tarmi dalle manifestazioni che ritengo ri- possibilità di coalizione in grado di gestire pugnanti. Però penso anche che esse deb- l'ultimo anno della legislatura e si fa quindi bano qualificarsi e condannarsi da sole. l'ipotesi della insorgenza del pericolo neofa- Perché – per venire alla obiezione che face- scista. Se pericolo, a mio avviso, non sta va poco fa il collega Sanlorenzo - in questa quindi nella forza dell'on. Almirante, sta reminiscenza del fascismo che vi è oggi in nella debolezza nostra, nella debolezza del- Italia, il fascismo storico (quello vietato dal- le forze democratiche. E mi chiedo, di fronte la Costituzione) è nettamente secondario; ad una mozione come questa, se si faranno oggi ci troviamo di fronte ad un fenomeno le elezioni anticipate, cosa vogliamo fare? che sarà più o meno filologicamente corret- Tutte le volte che il MSI organizzerà un to definire neofascismo, comunque di fronte comizio al Cinema Lux noi dedicheremo a ad una tendenza reazionaria di estrema de- questo comizio un dibattito nel nostro Con- stra che ha radici vecchie, ma ha anche ca- siglio Regionale? Questa - e concordo con ratteristiche di novità. E il pericolo sta nel- quanto diceva Bianchi poco fa - sarebbe una le caratteristiche di novità, in questa ten- eccessiva attenzione verso un fenomeno che denza reazionaria che è oggi in atto nel Pa- (così come l'estremismo di sinistra secondo ese. Le radici vecchie sono quelle degli anni un noto detto è una malattia infantile), è che precedettero il '22, cioè il malessere dei una senile di determinate frange della no- ceti medi; in fondo i fascismi si formano in stra opinione pubblica e del nostro elettora- genere per un accentuato malessere dei ceti to. ATTI CONSILIARI 59 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

Commetteremmo quindi un grave er- ispirazione autoritaria e neofascista, mentre rore se ci occupassimo eccessivamente di riafferma la volontà delle forze antifasciste questo fenomeno e non procedessimo invece che lo compongono di operare con impegno a rimuoverne le cause. E' su queste che il rinnovato per il rafforzamento delle istitu- Consiglio Regionale può operare. zioni democratiche repubblicane, alimentate In questo senso e con queste motiva- dai valori della Resistenza che ha consacra- zioni, noi aderiamo pienamente all'o.d.g. to nell'animo degli italiani la definitiva che è stato presentato dal collega Bianchi. condanna del fascismo; rivolge un appello ai cittadini perché isolino PRESIDENTE e respingano con una ferma condanna mo- rale e politica ogni iniziativa di carattere o La discussione è chiusa. Vi sono due sostanza neofascista; documenti presentati: la mozione illustrata esprime dal Consigliere Sanlorenzo e quella illu- la propria certezza che la volontà e la strata dal Consigliere Bianchi. capacità delle forze democratiche sapranno Ha facoltà di parlare il Consigliere garantire il pieno adempimento delle fun- Sanlorenzo. zioni costituzionali e statuali, a tutela di tutte le libertà, quale strumento e via essen- ziale per le conquiste civili e sociali sancite SANLORENZO Dino dalla Costituzione. F.to Bianchi, Nesi, Fu- ria, Zanone e Vera". Proporrei una breve interruzione af- finché sia possibile concordare un docu- mento unitario. PRESIDENTE

Vi sono dichiarazioni di voto? Ha fa- PRESIDENTE coltà di parlare il Consigliere Sanlorenzo.

La seduta è sospesa. SANLORENZO Dino (La seduta sospesa alle ore 22,35, ri- prende alle ore 23,30). E' evidente che il testo letto dal colle- ga Bianchi è il testo unitario e quindi pre- vede anche la nostra firma. Il nostro grup- PRESIDENTE po si riserva soltanto di presentare, in una prossima seduta, una proposta specifica o- La seduta è ripresa. Dato che il testo perativa che tenda a dare a questo pronun- è ancora manoscritto, vorrei pregare il Con- ciamento del Consiglio Regionale un signi- sigliere Bianchi di darne lettura. ficato più pregnante di quello che è stato il succo del dibattito che abbiamo svolto in questa seduta. BIANCHI Adriano

"Il Consiglio Regionale del Piemonte, PRESIDENTE di fronte alla multiforme attività e- versiva di carattere fascista e al tentativo di Nessun altro chiede di parlare? accreditare l'esistenza nel Paese di uno spa- I Consiglieri hanno sentito la lettura zio e di un ruolo per movimenti e forze di del testo fatta ora dal collega Bianchi, non ATTI CONSILIARI 60 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

vi sono dichiarazioni di voto, quindi pongo alla Regione e agli enti locali pieni poteri in in votazione il progetto di mozione che è materia; stato letto dal Consigliere Bianchi. E' ap- constatato che provato. il decreto delegato per la beneficenza pubblica non prevede un trasferimento alle Regioni delle funzioni esercitate dagli enti ***** nazionali che svolgono attività nel campo assistenziale; Ordine del giorno sugli adempimenti invita il Governo di legge relativi alle leggi della Re- 1) a predisporre tempestivamente la pubblica sugli asili-nido tanto auspicata legge quadro sull'assistenza e beneficenza che: a) consenta alle Regioni, in rapporto PRESIDENTE di solidarietà nazionale, di realizzare una decentrata efficiente, qualificata rete di pre- Ha facoltà di parlare la Consigliera stazioni; Fabbris. b) provveda a trasferire i compiti, le funzioni e i mezzi finanziari relativi al- l'ONMI ed a quegli altri enti assistenziali FABBRIS Pierina nazionali nella salvaguardia dei diritti ac- quisiti dal personale; Prima di chiudere i lavori della sedu- 2) nell'attesa della riforma globale ta vorrei rivolgere una preghiera: ieri sera, dell'assistenza di cui al punto 1), ad inten- nella fretta un po' di tutti, a conclusione sificare l'azione di vigilanza sugli enti di della discussione sul punto relativo agli a- assistenza all'infanzia, utilizzando e re- dempimenti di legge e all'attuazione della sponsabilizzando gli organi di controllo lo- legge sugli asili nido, io ho fatto una richie- cale". sta che poi si è persa. Oggi pomeriggio in- Qualcuno chiede di parlare? vece abbiamo concordato un o.d.g. che io Se non vi sono richieste di parola e proporrei di mettere in votazione perché non vi sono obiezioni a che venga messo ai dovrebbe apparire a conclusione di quella voti, lo pongo in votazione. E' approvato. discussione un documento unitario. Penso che dal punto di vista formale non vi siano delle difficoltà. Vorrei proporre che ne ve- ***** nisse data lettura. Mozione di sfiducia alla Giunta

PRESIDENTE PRESIDENTE La Giunta lo conosce? E' d'accordo? Ci sono obiezioni che venga messo in Prima di chiudere la seduta debbo da- votazione ora? re lettura di una richiesta che mi è giunta Allora ne dò lettura: da 14 Consiglieri Regionali, di convocare il "Il Consiglio Regionale del Piemonte, Consiglio in sessione straordinaria. Alla ri- preso atto chiesta è allegata una mozione di sfiducia degli orientamenti emersi nel dibatti- nei confronti della Giunta. Il documento è to sugli adempimenti della Regione in at- sottoscritto dai tredici Consiglieri comuni- tuazione della Legge 2001 per l'approvazio- sti e dal Consigliere Giovana ed è così con- ne del piano degli asili nido, che attribuisce cepita: dal luglio 1971 una giunta DC- ATTI CONSILIARI 61 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

PSDI-PRI, priva di una maggioranza di- mentari come la pubblicità degli atti, con i chiarata, ma di fatto apertamente orientata ritardi, prima nella messa in opera dei Co- a destra, condanna alla crisi permanente ed mitati di Controllo, poi cercando d'imporre all'immobilismo la Regione Piemonte. un regolamento antiautonomistico e non Mentre si approssima il trasferimento operando per mettere a disposizione il per- delle funzioni e del personale statali alle sonale necessario. L'autonomia funzionale Regioni, mentre in altre Regioni, come l'E- contabile del Consiglio è di fatto impedita: milia Romagna, governate da maggioranze a due anni dalla sua costituzione la Regio- di sinistra, si passa dalla fase costituente ne non ha mai potuto discutere un bilancio alla concreta definizione di programmi di preventivo mentre si sono già spesi oltre attività rinnovatori, in Piemonte si manife- due miliardi per l'acquisto della sede. Nei stano tutti i fenomeni degenerativi caratte- fatti si afferma un metodo che tende ad e- ristici delle gestioni della destra conserva- sautorare il Consiglio delle sue funzioni: trice: scelte di campo economiche subordi- scelte di politica economica, in accordo con i nate alle direttive dei gruppi economici gruppi monopolistici, impegni di vario ge- dominanti in Piemonte, arrembaggio al nere, e persino le dimissioni del Presidente controllo dei centri di potere delle banche e della Giunta vengono sistematicamente pubbliche, cumulo nelle cariche, nullismo pubblicizzati e decisi fuori delle sedi e degli nei confronti di una politica concreta di organi previsti dallo Statuto. programmazione, rinvio nella messa in can- Gli stessi partiti che fanno parte della tiere degli strumenti regionali di intervento maggioranza con la D.C. e, a volte, gli stes- per una politica di piano, mentre si aggra- si Assessori democristiani vengono messi di vano le conseguenze della crisi e l'attacco fronte al fatto compiuto. all'occupazione. Tutto ciò è accompagnato Il persistere di una tale situazione da un esasperato tentativo di creare in può mettere in discussione i fondamenti Piemonte una Regione Presidenziale, dove stessi sui quali, si è dato vita alla Regione persino la Giunta Regionale sia ridotta a Piemonte oltre che rappresentare un aperto un simulacro di organo esecutivo, dove tut- sostegno a tutte le manovre in atto in cam- to sia ridotto alle scelte o del gruppo di po- po nazionale per imporre una svolta a de- tere che controlla la D.C. Piemontese, o alle stra. Se, malgrado la svolta a destra del lu- scelte personali del Presidente della Giunta glio 1970, si è potuto imporre il funziona- ed ai suoi accordi privati con il sottobosco mento del Consiglio, modificare radical- della socialdemocrazia. mente le poche leggi presentate dalla Giun- La situazione minaccia anche il fun- ta, impedire l'approvazione del suo regola- zionamento del Consiglio Regionale, i cui mento dei Comitati di Controllo, e impe- organi hanno sinora dovuto combattere una gnare qualche singolo assessorato nei gravi continua battaglia per poter malgrado tutto e drammatici problemi inerenti alla crisi continuare ad operare. industriale questo è stato reso possibile in In una situazione caratterizzata dalla primo luogo, dalla presenza, della lotta, del- pressoché totale mancanza di iniziativa del- la mobilitazione dei lavoratori cui si è ac- la maggioranza (l'80% dei punti all'o.d.g. compagnata una costante iniziativa del del Consiglio sono stati proposti o imposti gruppo comunista e della sinistra del Con- dal gruppo comunista o dalle sinistre) la siglio. presenza dell'esecutivo si è fatta sentire Ma la gravità dei problemi che la Re- pressoché unicamente attraverso il tentati- gione Piemonte deve affrontare a breve vo di bloccare l'attività dell'assemblea e del- scadenza non può più consentire a nessuna le Commissioni con rinvii, pretesi e proce- forza politica democratica del Consiglio di dure assurde, violando il Regolamento e lo accettare la permanenza al Governo della Statuto anche in norme essenziali ed ele- Regione di una maggioranza che finisce per ATTI CONSILIARI 62 REGIONE PIEMONTE I LEGISLATURA - RESOCONTI STENOGRAFICI - SEDUTA N. 81 DEL 09/02/1972

costituirne il principale ostacolo a qualsiasi tuto, invitano i Consiglieri Regionali a vo- disegno democratico di costruzione dell'Isti- tare la sfiducia alla Giunta in carica e a ta- tuto Regionale. E' tempo per tutte le forze le scopo presentano la seguente mozione: democratiche e di sinistra di assumere la "Il Consiglio Regionale del Piemonte, responsabilità di una iniziativa che liquidi dopo ampia discussione sull'attività della il centro-destra e operi per una svolta de- Giunta esprime su di essa la propria sfidu- mocratica. E' necessario che tutte le forze cia". della sinistra e democratiche traggano tutte La mozione porta il numero di firme le conseguenze nei confronti di una Giunta regolamentare. la cui linea viene decisa fuori dal confronto Il Presidente della Giunta dice che democratico dell'assemblea e obbedisce alla sarebbe disposto a discutere adesso. Il Con- logica dei centri di potere che vogliono la siglio ci sta? subordinazione della Regione stessa alle lo- Comunque il guaio è che non è iscritto ro scelte. E' possibile con la caduta della all'o.d.g., come mi ha fatto rilevare prima Giunta Calleri, riaprire su basi nuove il scherzando il Presidente della Giunta, il confronto costruttivo aperto con lo Stato Consiglio sarà quindi convocato entro i Regionale per un programma e per una termini previsti dall'art. 26 dello Statuto. nuova maggioranza di svolta democratica Avendo esaurito l'o.d.g. e non essendo che risponda alle esigenze ed ai problemi previsti altri punti di discussione, il Consi- della realtà piemontese. glio sarà convocato a domicilio con accluso In relazione a quanto sopra i gruppi l'o.d.g. della seduta in cui sarà convocato. consiliari del Partito Comunista Italiano e La seduta è tolta. del Partito Socialista Italiano di Unità Pro- letaria, in applicazione all'art. 33 dello Sta- (La seduta ha termine alle ore 23,45)