LO SPETTACOLO DELLA NATURA LO SPETTACOLO DELLA NATURA LO SPETTACOLO DELLA CULTURA E DELL’ARTE LO SPETTACOLO DELLA CULTURA E DELL’ARTE Il mare La montagna Siti archeologici I luoghi del silenzio

Il mare Adriatico bagna tutte le province delle ; lun- La regione dal mare limpido e dalla spiaggia di velluto Secondo Festo il Piceno fu co- Dopo la caduta dell’Impero romano le Marche furono do- go la costa si affacciano città che vantano un illustre e an- MARE E SPORT offre straordinarie bellezze naturali anche nell’area I LUOGHI DEL BENESSERE sì chiamato perché i Sabini PARCHI ARCHEOLOGICI minate dall’Esarcato bizantino a nord di e dai tico passato segnato dalla vocazione portuale e com- montana: la superba eleganza dei monti Sibillini con pae- che migrarono verso «Au- Longobardi del ducato di Spoleto; divennero poi terra merciale. Partendo da Roma, Fano costituiva il primo La diversa tipologia delle saggio a tratti di carattere alpino; le grotte di Frasassi Numerosi sono gli stabilimenti termali, adatti alla cura sculum», l’odierna Ascoli, Un settore importante nel panorama dei beni culturali è di contesa tra l’Impero e lo Stato della Chiesa, finché sbocco sul mare della Via Flaminia; Senigallia, posta alle spiagge, la vicinanza alla di spettacolare bellezza e le montagne ricoperte di di diverse patologie. Nel Pesarese sono attive le Terme avevano come insegna quello dell’archeologia. Nelle diverse province del ter- quest’ultima ne divenne unica titolare. Il lungo periodo foci del Misa, è sede di una importante fiera, la tradizio- collina e alla montagna estese aree boschive nel Montefeltro. La perla del pae- Pitinum a , già città romana, le Terme di un picchio, «picus», uc- ritorio sono stati istituiti 7 parchi archeologici: Forum di incertezza amministrativa e la lontananza dal centro nale Fiera di Sant’Agostino. Ancona fu porto piceno, gre- permettono di praticare saggio montano marchigiano è il Parco nazionale dei Montegrimano nell’omonima località, le Terme di Raf- cello sacro a Marte, po- Sempronii, in località San Martino del Piano (Fossom- di potere papale, cioè Roma, favorirono nella regione la co e poi romano; Numana fu un ricco emporio in età picena attività sportive assai di- monti Sibillini che si sviluppa per una lunghezza di cir- faello a Petriano e le Terme di Carignano, nei pressi di Fa- satosi lungo il cammino brone) in provincia di Pesaro e , Sentinum a sud diffusione, a partire dall’VIII-IX secolo, del monachesi- e greca; Porto Sant’Elpidio e San Benedetto del Tronto, con versificate: dalla vela al no. Nel cuore delle Marche a Genga, presso le grotte di sul loro vessillo: da que- di Sassoferrato e Suasa Senonum a Castelleone di Suasa mo benedettino dai centri di Norcia e Farfa. I monaste- in provincia di Ancona, Septempeda a San Severino gli altri centri delle province di Ascoli Piceno e Fermo, fu- golf, dalle escursioni su- Frasassi, si trovano le note Terme di San Vittore e, vici- sto avrebbero preso il no- ri e le abbazie sorsero soprattutto lungo le principali vie bacquee ai suggestivi per- I MUSEI NATURALISTICI DELLE MARCHE no alla “Riviera del Cònero”, le Terme dell’Aspio. Nel Ma- Marche e Urbs Salvia a Urbisaglia in provincia di Mace- rono importanti porti pi- me di «Piceni» o «Picen- rata, Falerius Picenus, in località Piane, a 2 km dall’o- di comunicazione romane – la Via Flaminia e la Via Sa- ceni e romani. Le città co- corsi a cavallo, dallo sci ceratese sono rinomate le Terme di S. Lucia a Tolentino tes». La scoperta di nume- laria – e lungo le valli fluviali che dall’Adriatico risalgono nautico alla mountain Il viaggio attraverso i tesori ambientali delle Marche può e le Terme di Sarnano, alle porte dei monti Sibillini. dierna Falerone in provincia di Fermo, Cupra Maritima stiere della regione man- rose necropoli disseminate a nord dell’abitato di Cupra Marittima in provincia di verso l’Appennino, come le valli dei fiumi Esino, Potenza, tengono ancora oggi la vo- bike, dai tornei di beach essere arricchito dalla sosta nei numerosi musei natu- Nelle province di Ascoli Piceno e Fermo si trovano ri- tra il fiume Foglia a nord e il Chienti e Metauro. I benedettini lasciarono la loro im- spettivamente Le Nuove Terme di Acquasanta nell’o- Ascoli Piceno. Accanto ai parchi archeologici sorgono an- cazione portuale. Ancona, volley su spiagge di sab- San Benedetto del Tronto, ralistici e paleontologici presenti nel territorio: Apec- Pescara a sud, in Abruzzo, ha pronta nelle chiese basilicali di S. Michele a Lamoli nel- bia finissima, al free clim- la “riviera delle palme” chio, Macerata Feltria, Piandimeleto e Piobbico nel Pe- monima località, nota già al tempo dei Romani per le ac- che i rispettivi musei. per esempio, è un grande rivelato l’esistenza, tra l’VIII e (www.cultura.marche.it – www.archeomarche.it). l’alta valle del Metauro, di S. Vincenzo al Furlo lungo la bing, arrampicati sulle sarese; Genga, Offagna, Ostra, e Serra San Quirico nel- que situate sotto il tracciato della Via Salaria, e lo Sta- Testa di guerriero piceno porto commerciale, San Be- bianche falesie a picco sul mare Adriatico. A Vallugola, An- bilimento Idropinico Palmense del Piceno a Torre di Pal- proveniente da Numana il I secolo a.C., di una «facies» Via Flaminia, di S. Firmano a Montelupone quasi alla fo- nedetto del Tronto insie- l’Anconetano; Abbadia di Fiastra, Camerino, Macerata, culturale cui è stato dato il ce del fiume Potenza, dei Ss. Ruffino e Vitale ad Aman- cona, Portonovo, Sirolo, Numana e Pedaso è anche pos- Pioraco, Sarnano e Serravalle del Chienti nel Maceratese; me, una delle terrazze sul mare del litorale fermano. me a Fano, Civitanova Mar- sibile praticare la pesca subacquea. Numerosi sono an- Amandola, Fermo, Montefortino e Smerillo nel Ferma- nome di civiltà picena, protagonista delle vicende stori- dola, vicino al fiume Tenna alle falde dei monti Sibillini. che e Porto San Giorgio, che di parte dell’Italia Centrale fino alla definitiva conqui- I farfensi invece stabilirono il proprio insediamento che i porti turistici: Gabicce Mare Loc. Vallugola, Pesaro, no e Ascoli Piceno nell’omonima provincia. Loreto, il santuario della Santa Casa meta di molti pellegrini guida la schiera dei centri Fano, Senigallia, Ancona, Numana, Civitanova Marche e sta dei territori da parte dei Romani. Le necropoli più in- nell’Ascolano giungendo dal Lazio lungo la Via Salaria: noti per le attività pesche- San Benedetto del Tronto. Un cenno particolare merita teressanti e importanti, impreziosite da ricchi corredi di tra i luoghi di culto fondati il più importante è la chie- monte Cònero e S. Maria a Pie’ di Chienti a Montecosaro. La spiaggia di Gabicce Mare recce. Il rapporto privile- la Marina di Porto San Giorgio che, con i suoi 800 ormeggi, ca 40 km e si estende oltre i confini con l’Umbria. Dalle tombe a inumazione, sono state individuate, in particola- sa di Santa Vittoria di Santa Vittoria in Matenano. Gli uni- Nella regione figurano anche due magnifici esempi di giato con il mare ha favori- è il più importante porto turistico dell’Adriatico. cime del monte Vettore (2476 m), monte Sibilla e mon- re, nel Pesarese a Novilara, nell’Anconetano a Numana e ci esempi appartenenti al filone cluniacense franco-bor- architettura cistercense romanico-gotica: a Chiaraval- to nel tempo la nascita di una caratteristica tradizione cu- te Priora – i monti azzurri di Giacomo Leopardi – alle val- Fabriano, nel Maceratese a Matelica e Pitino e nel Ferma- gognone sono invece S. Maria di Portonovo, ai piedi del le l’abbazia di S. Maria in Castagnola, fondata dai linaria e fin dall’Ottocento ha generato una naturale pre- li del Fiastrone e alle gole dell’Infernaccio, la natura si no a Belmonte Piceno. Ancona, dopo essere stata sede di monaci di Clairvaux e disposizione all’accoglienza turistica, con l’affermarsi poguerra, hanno accolto uno stanziamento dell’età del Bronzo e poi importante I MUSEI DELLA COSTA fonde con le leggende della Sibilla, la profetessa vissu- GLI ITINERARI DELLA FEDE nei comuni di Urbisaglia della “moda dei bagni di mare” introdotta dai ricchi bor- stabilmente parecchi turi- ta nelle viscere del monte omonimo, del Guerrin Me- centro piceno, intorno al 390 a.C., accolse una colonia di e Tolentino l’abbazia di ghesi. Nel corso del tempo i centri costieri marchigiani sti, italiani e stranieri. Il schino e del cadavere di Ponzio Pilato, che dà il nome al- esuli siracusani che, coabitando con i Piceni, impiantaro- Gli itinerari della fede nelle Marche seguono tre assi viari principali, dove sono se- Chiaravalle di Fiastra, hanno realizzato numerose strutture balneari e sportive mare delle Marche pre- Per gli appassionati di l’unico lago naturale delle Marche, adagiato nel cuore no un florido emporio rivolto agli scambi con l’Oriente. gnalati abbazie, eremi francescani e santuari. La Via Flaminia e le sue varianti ar- fondata dai monaci della nonché alberghi lungo gli arenili e, dopo il boom del do - senta infiniti e incantevoli storia del mare e della del monte Vettore. Lo sguardo si perde poi nel paesag- Anche la vicina Numana, antico porto piceno, intrattenne rivano ad abbracciare la valle costel- omonima chiesa milane- aspetti. Il litorale è carat- marineria sono visitabili: gio intorno, costellato dai profili dei centri storici, sor- importanti rapporti con la civiltà greca. Tra il IV e il III se- lata di abbazie che da Ancona risa- se e dedicata a Santa Ma- terizzato da spiagge di sab- a Pesaro il Museo della ma- ti ai piedi delle montagne, ognuno con la sua chiesa e il I monti Sibillini imbiancati dalla neve colo a.C. le Marche centrosettentrionali fino all’Esino fu- lendo l’Esino conduce verso Roma. ria. Tra gli imponenti edi- PAESI ALTI SUL MARE bia finissima o ghiaia che si rineria pesarese “Washing- rono occupate dalle tribù celtiche dei Galli senoni; i mag- Senigallia è la città natale di papa Pio fici a pianta centrale fi- ton Pa tri gnani” (tel. 0721 suo museo. Una piccola fascia del territorio della re- me riserva naturale; la macchia di Montenero a Cingo- alternano lungo tutta la co- gione, con i comuni di Acquasanta Terme e Arquata del li e la valle dei Grilli, che si chiude nella gola di S. Eu- giori insediamenti di questo popolo – che ha lasciato IX e Corinaldo la terra di Santa Maria gurano S. Ciriaco ad An- sta, partendo da Gabicce 387474); a San Benedetto splendidi oggetti di alta oreficeria oggi visibili nel Museo Goretti. L’altro asse viario è la Via Dalle spiagge delle Marche è possibile risalire le valli e del Tronto il Museo delle Tronto, è compresa nel Parco nazionale del Gran Sas- stachio, circondata dalle omonime grotte. Tra i comu- cona, sorto su un pree- scoprire l’incanto degli intatti paesi alti sul mare, borghi Mare, spiaggia vegliata dal- so e monti della Laga. Ai confini con la Toscana il Par- ni di Pieve Torina e Monte Cavallo, alle porte dei mon- archeologico nazionale delle Marche – sono stati registra- Lauretana e le sue varianti che, dalla sistente tempio greco anfore “G. Perotti” (tel. Santa Casa di Loreto, meta di pelle- antichi, ricchi di tesori d’arte e beni monumentali qua- l’alto dal monte San Bar- co regionale del Sasso Simone e Simoncello, nel Mon- ti Sibillini, si estende la Riserva naturale Montagna di ti ad Arcevia, Senigallia, Osimo e Filottrano. Dopo la bat- Augusto, nella gola del Furlo presso Acqualagna la galleria dedicato a Venere Eu- 0735592177), il Museo itti- grinaggi già dal XV secolo, arrivano al- li chiese, conventi e palazzi storici. Si tratta di castelli me- tolo e dal castello di Gra- co (tel. 0735588850), il Mu- tefeltro storico, è noto per la grande faggeta di Pianac- Torricchio, riconosciuta come riserva biogenetica dal taglia di «Sentinum», svoltasi nel 295 a.C. tra Galli e Sanniti di Vespasiano del 76 d.C., a Cagli il ponte Mallio, a Cantia- plea e San Giusto in San dievali come Gabicce Monte, Casteldimezzo e Fioren- dara, Pesaro, Fano, Marot- contro romani e piceni, nell’area a cavallo tra Camerino e no in località Pontericcioli il ponte Grosso; lungo la Via Sa- l’itinerario romanico lungo la valle Maroto a Pieveboviglia- seo della civiltà marinara quadio. Sulla rupe di Sasso Simone i Medici costruiro- Consiglio d’Europa. L’abbazia cistercense di Chiara- del Chienti, alla basilica di S. Nicola da zuola di Focara oppure di borghi fortificati come Mon- ta, Falconara M., Porto Re- (tel. 073586855), la Pinaco- no nel Cinquecento una città fortificata che rimase nel valle di Fiastra è invece compresa nell’altra riserva na- Sassoferrato – l’antica «Sentinum» – i Romani occuparono laria ad Ascoli Piceno la porta Gemina e il ponte del Sole- na. dolfo con Marotta, Falconara Alta con Falconara Marit- canati, Porto Potenza Pi- il territorio gallico e ne vollero sottolineare la specificità stà). Di particolare interesse il gruppo equestre in bronzo Tolentino e al cinquecentesco San- teca del Mare (tel. 0735 tempo disabitata, poiché era troppo difficile raggiun- turale, Abbadia di Fiastra, nota per il paesaggio agrario tuario di Macereto, circondato dalle Le chiese di derivazione tima, Montemarciano con Marina di Montemarciano, cena, Civitanova Marche, 794588) e a Cupra Maritti- gerla. La provincia di Pesaro e Urbino è ricca di paesaggi che ha mantenuto nel corso del tempo segni e am- culturale chiamandolo «ager dorato rivenuto a Cartoceto di bizantina sono: S. Croce Sirolo, Numana, Recanati con Porto Recanati, Potenza Pi- splendide altezze dei monti Sibillini. Porto Sant’Elpidio, Casa- ma il Museo malacologico da fiaba, come la zona della pineta delle Cesane, fra Ur- bienti di tipo medievale. gallicus». Nel corso dei due se- Pergola e la scultura in bronzo Infine la Via Salaria e le sue varianti dei Conti a Sassoferrato, cena con Porto Potenza Picena, Civitanova Alta con Ci- bianca di Fermo, Pedaso, piceno (tel. 0735777550). coli successivi penetrarono nel attribuita a Lisippo ritrovata vitanova Marche, Sant’Elpidio a Mare con Porto Sant’El- bino e Fossombrone; il massiccio del Furlo con la sug- (Per informazioni: Parco nazionale dei monti Sibillini, conducono nelle terre di papa Sisto V S. Vittore delle Chiuse a Porto San Giorgio, Cupra gestiva gola, riconosciuta come Riserva naturale statale; tel. 0737972711; Parco nazionale del Gran Sasso e mon- resto della regione e fondarono nelle acque antistanti Fano e (Grottammare e Ripatransone), di San Genga e S. Maria delle pidio, Porto San Giorgio con la Marina, Fermo con Tor- la strada consolare Flaminia, attualmente esposta al Getty re di Palme, Cupra Alta (o Marano) con Cupra Marittima, Marittima e Grottammare l’Alpe della Luna dopo Mercatello sul Metauro e il com- ti della Laga, tel. 086260521; Parco regionale del Sasso Giacomo della Marca (Monteprando- Moje a Maiolati Spontini Grottammare Alta con Grottammare e San Benedetto del fino ad arrivare a San Benedetto del Tronto, nota per le al- prensorio dei monti Catria e Nerone, ricco di gole e ar- Simone e Simoncello, tel. 0722770073; Parco regionale che collega tuttora Roma con Museum di Malibù in Califor- ne) e dei farfensi, ricche di monu- situate a breve distanza Tronto con la Torre dei Gualtieri. tissime e numerosissime palme (circa 7000) di esotica cate naturali. In provincia di Ancona si trova il Parco re- della Gola della Rossa e di Frasassi, tel. 073186122; Ri- Fano, e la Salaria, già strada pi- nia. Reperti della civiltà roma- menti romanici, eremi, abbazie e san- l’una dall’altra, S. Clau- bellezza. Particolarmente famosa è la spiaggia di Senigal- gionale della Gola della Rossa e di Frasassi, con aree serva naturale Abbadia di Fiastra, tel. 0733201049; Ri- cena, che da Porto d’Ascoli as- na sono conservati nei musei tuari, da Fermo e da Ascoli Piceno al- dio al Chienti, disposta lia, detta “spiaggia di vellu- rupestri attraversate dalle due omonime gole, mete di serva naturale Gola del Furlo, tel. 0721 700041; Riserva sicurava ai Romani il sale del archeologici di cui molti stata- le terre del Parco nazionale dei mon- su due piani con la fac- I PARCHI A DUE PASSI DAL MARE to”, meta di viaggiatori fin aquile reali, falchi pellegrini e gufi reali. Nei pressi di Fa- naturale Montagna di Torricchio, tel. 0737404512-517; Ri- mare Adriatico. Testimonianze li (Ancona, Arcevia, Urbino, Pe- ti Sibillini. Tolentino, la basilica di S. Nicola ciata delimitata da due dal XIX secolo. All’altezza briano è attivo il Centro di Educazione Ambientale di Val- serva naturale Ripa Bianca, tel. 0731619213; Riserva na- delle colonie e municipi roma- saro, Pergola, Cingoli, Urbisa- torri angolari cilindriche. di Ancona e del promonto- leremita. Da vedere nel Maceratese il monte San Vicino, turale regionale del monte San Vicino e del monte Can- ni sono ancora oggi visibili nel glia e Ascoli Piceno) e i nume- Sono due i parchi regionali delle Marche che si affacciano di- rio del Cònero, unica pro- con le secolari faggete di Canfaito, area riconosciuta co- faito, tel. 0733637245). reticolato di alcune città (Pesa- rosi parchi archeologici (Fos- rettamente sul mare. Tra Gabicce Mare e Pesaro è situato il paggine appenninica che ro, Fano, Senigallia, Jesi e Asco- sombrone, Sassoferrato, Ca- Parco regionale del monte San Bartolo (tel. 0721400858), do- UN LUOGO DANTESCO. IL MONASTERO DI FONTE AVELLANA MARCHE FRANCESCANE dall’Istria al Gargano si af- IL MIRACOLO DELL’ACQUA E DEL TEMPO: LE MILLENARIE GROTTE DI FRASASSI li Piceno) e nei monumenti (ad stelleone di Suasa, San Severi- ve si possono effettuare visite guidate ed escursioni. Il par- faccia sul mare, il litorale ha Ancona l’arco di Traiano, lungo no Marche, Urbisaglia, Falero- co comprende una zona umida di rilevanza nazionale e ac- connotati aspri e selvaggi. la Via Flaminia a Fano l’arco di Museo di Ancona, Bronzi dorati di Pergola ne e Cupra Marittima). Fu San Romualdo, fondatore dell’or- Le Marche sono state coglie durante l’inverno il gabbiano reale, il gabbiano coral- Tra gli anfratti rocciosi l’ac- Le grotte di Frasassi (nella foto a fianco), nel cuore del Par- dine camaldolese, a erigere nelle Mar- fortemente influenzate lino, la gavina e il cormorano. Il litorale è interrotto da piccole qua assume colorazioni az- co regionale della Gola della Rossa e di Frasassi e dell’o- che la potente abbazia di S. Salvatore in dalla figura di San spiagge e anfratti rocciosi di rara bellezza. Il territorio del ANTICHE MUSE A CIELO APERTO zurrine, la cui trasparenza monima gola scavata dal fiume Sentino, costituiscono Valdicastro (1006 circa) vicino Fabriano, Francesco d’Assisi, la Parco regionale del monte Cònero (tel. 0719331161) è oc- uno dei complessi carsici più interessanti e noti d’Italia. permette di scorgere i fon- dove morì nel 1027, e a ispirare ai mo- cui presenza risale al cupato da boschi di leccio, di carpino e la vegetazione è ca- La cavità maggiore, detta Grotta grande del Vento, fu sco- 1208. dali profondi. In questo trat- Nei teatri e anfiteatri di epoca romana delle Marche naci di Fonte Avellana, alle falde del ratterizzata dalla macchia mediterranea. Il parco costituisce perta nel 1971. Nel 1974 dopo essere state attrezzate, le monte Catria, la prima forma di vita Nel 1282 la provincia to di costa si aprono baie si rappresentano sia antiche commedie di Plauto un eccellente punto di sosta e transito per uccelli migratori grotte vennero aperte al pubblico e da allora attirano che suggestive tragedie greche. Durante il periodo organizzata. In questo appartato luogo della Marca vantava ben come la poiana delle steppe, il falco pecchiaiolo e il falco di segrete e i porticcioli in- ogni anno migliaia di visitatori. All’interno piccoli laghi, sta- estivo, vengono ospitate stagioni teatrali nella pro- di meditazione, immerso nei boschi 85 conventi. Il France - palude. Numerose e affascinanti sono le escursioni natura- cantevoli di Portonovo, Si- lattiti intarsiate, gigantesche stalagmiti si snodano in un vincia di Macerata presso l’anfiteatro romano solitari, frequentato e citato da Dante scanesimo ha quindi se- listiche e le gite a largo della costa. Da segnalare è anche la rolo e Numana, mete di tu- silenzioso itinerario ipogeo – dalla maestosa grotta chia- (sec. I d.C.) dell’antica «Urbs Salvia», attuale Urbi- nel XXI Canto del Paradiso, nel 1035 gnato la storia culturale Riserva naturale regionale della Sentina (tel. 0735794278/279), risti anche in primavera, mata Abisso Ancona (alta 240 m) alla sala dei Duecento, al- saglia, e nella provincia di Fermo nel teatro (sec. I prese l’abito monastico Pier Damiani, e re ligiosa delle Marche. situata tra Porto d’Ascoli a nord e il fiume Tronto a sud. Si pre- quando il monte Cònero si la sala delle Candeline, alla sala dell’Orsa, alla sala del- d.C.) della romana «Faleria», oggi Falerone. En- probabile ospite anche dell’abbazia di (www.francescanesimo senta come un paesaggio di acqua e sabbia, in cui si alternano ricopre di ginestre, e in au- l’Infinito – valorizzato da uno scenografico uso dell’illu- trambi i luoghi sono inseriti in un parco archeolo- S. Maria di Portonovo sul monte Cònero. marche.it) cordoni sabbiosi, zone umide e praterie salmastre dove tro- tunno, quando si ammanta minazione. (Per informazioni: Consorzio Frasassi, tel. gico con relativo museo. (Per informazioni: Monastero di Fonte La “Riviera del Cònero” vano rifugio 143 specie di uccelli. dei caldi colori del corbez- 073290090/90080, www.frasassi.com). Urbisaglia, l’anfiteatro romano risalente al I secolo d.C. (Per informazioni: www.amatmarche.net). Avellana, tel. 0721730261). L’eremo camaldolese di Fonte Avellana zolo (dal greco «kòmaros»).

LO SPETTACOLO DELLA MUSICA E DEI TEATRI LO SPETTACOLO DELLA MUSICA E DEI TEATRI LO SPETTACOLO DELLA CULTURA E DELL’ARTE LO SPETTACOLO DELLA CULTURA E DELL’ARTE Musica e teatro Le rievocazioni storiche Le città d’arte Rocche e castelli

Conoscere le Marche significa anche fermarsi, nelle città mancare appuntamenti con la musica popolare: ad Api- Nello scenario di un territorio particolarmente ricco di be- Nelle Marche le città d’arte, circa un centinaio su due- Nelle Marche, da «Mark» che in tedesco significa confine, d’arte e nei borghi antichi, in occasione dei tanti appun- ro nel mese di agosto si svolge il Festival internazionale ni culturali, le Marche tornano a vivere ogni anno la magia FESTE RELIGIOSE centotrentanove comuni, sono l’espressione compiuta di SULLE TRACCE DI CARLO CRIVELLI la lontananza dal centro del potere imperiale favorì la tamenti con la musica e il teatro. La musica antica risuona del folclore Terranostra, a Monsano sempre in agosto del passato, fra corse a cavallo e sfilate in costume. Le un pluralismo culturale sedimentato da secoli, rintrac- nascita delle autonomie comunali che successivamente, nella provincia di Ancona con il Festival Cantar lontano, giungono i nomi più importanti della musica popolare e giornate delle feste medievali spesso si caratterizzano per Le Marche hanno mantenuto intatte nel tempo alcune ma- ciabile nel frazionato sviluppo storico della regione. Nel- Nel XV secolo Ascoli Piceno ebbe tra gli altri un «civis» tra Trecento e Quattrocento, generarono la costituzione a Urbino, nel mese di luglio, con il Festival internaziona- folk. A Castelfidardo, capitale mondiale della fisarmoni- l’armonica unione di differenti forme artistiche: danza, mu- nifestazioni legate a particolari festività religiose. La tra- la provincia di Pesaro illustre, l’artista veneto Carlo Crivelli, che costellò di stati e aree autonome rette da famiglie in perenne lot- le di musica antica, al quale sono affiancati corsi di spe- sica e teatro, che si fondono in un’affascinante combinazione dizione del Presepe, al quale sono stati dedicati tre musei e Urbino le maggiori con i suoi seguaci i centri del Fermano, dell’Ascolano ta tra loro. Queste vicende storiche spiegano la copiosa dif- e del Maceratese di superbi polittici, animati da santi cializzazione nei vari strumenti e a Loreto, in aprile, con TEMPO DI SORRISO di tradizione e creatività. In provincia di Pesaro e Urbino al- (a Macerata, a Morrovalle e a Tolentino), è fortemente sen- città raggiunsero la fusione di rocche e castelli nella regione, a testimonianza la ormai tradizionale Rassegna internazionale di musica cune manifestazioni si intrecciano alle vicende storiche tita nel territorio regionale: numerosi sono i Presepi arti- massima importanza abbigliati in maniera raffinata e preziosa. Da Ascoli Pi- di un passato culturale vivace e aperto alle sperimentazioni ceno (Duomo, Pinacoteca e Museo diocesano), l’itine- sacra. Per la musica classica accanto alle proposte di ca- Tra le proposte più note figura la delle signorie. A Piandimeleto, in luglio, il Palio dei Conti Oli- stici, meccanici e viventi, ambientati in luoghi altamente nel periodo rinasci- dei più validi e noti architetti militari del tempo. scenografici e suggestivi. Le principali rievocazioni della rario alla scoperta delle opere di Carlo Crivelli condu- rattere internazionale offerte dalle stagioni liriche estive Biennale internazionale dell’umori- va celebra la vita di corte. A Urbino, la terza domenica d’a- mentale: Fano e Grada- ce in centri antichi e intatti come Montefiore dell’Aso Nel territorio che oggi corrisponde alla provincia di Pesaro Il castello della Rancia nel cuore della valle del Chienti (luglio-agosto) dello Sferisterio a Macerata, del Rossini Ope- smo nell’arte di Tolentino (negli an- gosto, si svolge la Festa del Duca, una rievocazione storica Passione del Venerdì Santo vengono rappresentate a Can- ra furono governate dai e Urbino furono i Malatesta ad accogliere per primi nuo- tiano, a Mogliano, a Loreto (Villa Musone) e a Pioraco. Sul nella provincia di Ascoli Piceno e Massa Fermana nel- ra Festival (ROF) a Pesaro e dal Festival Pergolesi Sponti- ni dispari), il tradizionale appunta- in costumi del Quattrocento con sfilate e gare a tema me- Malatesta. Urbino fu la provincia di Fermo e prosegue a Monte San Martino ve soluzioni difensive, avvalendosi per la rocca di Fano dei cuito delle mura; risalendo la valle del Misa, Arcevia e i ni, organizzato dall’omonima Fondazione di Jesi, nume- mento mondiale con l’arte satirica dievale. A , in agosto, la Caccia al Cinghiale rievoca territorio frequenti sono le infiorate nel giorno del Corpus teatro delle ambizioni consigli di Filippo Brunelleschi e dell’esperienza di Mat- suoi castelli tramandano atmosfere medievali; nella Val- Domini. A Loreto, la notte del 9 dicembre, si celebra la sug- (chiesa di S. Martino), Corridonia (Pinacoteca parroc- rosi sono gli appuntamenti. Sono da segnalare a Camerino, e umoristica contemporanea. A uno dei passatempi preferiti dei Signori. A Gradara, luogo umanistiche di Federico chiale), Macerata (Pinacoteca comunale), nell’omoni- teo Nuti. Furono seguiti dalla signoria degli Sforza a Gra- lesina sono Jesi con i castelli del Verdicchio e poi Fabria- Grottammare tra luglio e agosto gestiva festa in ricordo della Venuta della Santa Casa. Gli in agosto, il Camerino Festival, Rassegna internazionale di della passione di Paolo e Francesca, si rivive il Medioevo con eventi religiosi legati al ciclo del grano sono la festa del Co- da Montefeltro. Pesaro, ma provincia, per poi giungere fino ad Ancona (Pina- dara (già rocca malatestiana) e Pesaro (rocca Costanza, no, circondato dai suoi presidi, che restituiscono la sen- musica e teatro da camera, a Fermo il Concorso Violinistico si svolge il Festival dell’Umori- l’Assedio al Castello. Non potevano mancare tre rievocazioni Urbania – l’ex Castel- coteca civica). opera di Luciano Laurana). I Montefeltro si avvalsero a sazione di un fiero e battagliero passato. Alcuni dei castelli smo Cabaret amore mio. Da se- vo a Campocavallo di Osimo e la processione delle cane- Internazionale “Andrea Postacchini” e nelle province di Fer- incentrate sui giochi: in agosto a Cagli si celebra il Palio del- strelle di Amandola. durante delle maioliche (Per informazioni: www.cultura.marche.it). loro volta del genio di Francesco di Giorgio Martini per più belli e suggestivi della regione si trovano a poca di- mo e Ascoli il festival di gnalare anche le rassegne di tea- l’Oca, con tanto di gigantesca scacchiera, a Fermignano si – e Senigallia, furono le opere difensive (rocca di Sassocorvaro, rocca di Monte stanza tra loro in provincia di Macerata, dove i signori di musica da camera Armo- tro per ragazzi: in luglio I teatri sedi della famiglia dei Camerino circondarono I MUSEI DELLA del mondo a Porto Sant’Elpidio nie della sera. A Recanati si la festa di San Camerino, la porta Malatesta Della Rovere. Ancona to. Vicina a L’ARTE NELL’ARTE le loro città di un impo- MUSICA rende omaggio al grande – il più importante appunta- Venanzio, patro- ha da sempre legato la Loreto è nente sistema di castelli, mento italiano per il teatro del- tenore Beniamino Gigli con no della città. La sua esistenza al porto, secondo per importanza solo a Ve- Osimo. Nel- fra questi si segnalano a Conoscere i grandi musi- l’infanzia – e la Rassegna na- prima settimana Sono numerosi i castelli e palazzi marchigiani che ospitano iniziative, mostre o musei per- le celebrazioni gigliane che zionale teatro della scuola di Serra nezia, nel mare Adriatico. Nella parte più antica della cit - l’entroterra Camerino la rocca d’Aiello cisti e cantanti significa si tengono a marzo in oc- di luglio a San tà svetta la di Ancona si manenti. A Cagli il Torrione è sede del Centro di scultura contemporanea (opere di E. Mattiacci, e la rocca da Varano, a Ca- San Quirico (da aprile a maggio). J. Kounellis, H. Nagasawa ecc.), mentre la rocca di Sassocorvaro ospita il Museo “L’Arca del- indagare anche i luoghi casione dell’anniversario Severino Mar- bella catte- apre la valle stelraimondo il castello di dove essi hanno vissu- che nel Palio dei l’Arte” nato per ricordare il salvataggio di migliaia di opere d’arte durante il secondo conflit- della nascita e a no- drale roma- dell’Esino, to mondiale. La rocca di Gradara conserva cicli pittorici rinascimentali, a Mondavio è allestito Lanciano, a Caldarola il to e amare i loro vembre in occasio- ca, si tiene il Festival del- Castelli gli atleti nica di S. Ci- dominata da castello Pallotta e il palaz- cimeli e docu- MARCHE E CINEMA il Museo di rievocazione storica e l’Armeria, Urbino ospita la Galleria Nazionale delle Marche, ne dell’anniversa- la Fisarmonica e il Pre- corrono portan- riaco e nu- Jesi, a Piobbico, presso il Palazzo Brancaleoni, si trova il Museo geo-paleontologico, naturalistico, zo dei Cardinali, attuale menti. Questo do alte torri pe- è possibile a rio della morte. mio Internazionale per merosi mo- l’«Aesis» ro- antropico e ornitologico “Brancaleoni” e la mostra permanente dal titolo Abiti e gioielli di una sede comunale, a Tolenti- Pesaro, visi- A Senigallia si solisti e complessi dello Nelle Marche si svolgono da santi anche 70 numenti te- mana cir- nobile casata. A Senigallia la rocca ospita una mostra permanente sui Della Rovere. A luglio si no il castello della Rancia tando la Ca- svolge il Con- strumento. In una re- tempo manifestazioni spes- kg. Nello stesso stimoniano condata da svolgono le Feste medievali a Offagna, la cui rocca è sede del Museo delle armi antiche. Il ca- e a Urbisaglia, la poderosa sa di Gioa- corso Organisti- gione che vanta ben ol- so uniche a livello naziona- periodo si svol- la felice sta- antiche mu- stello della Rancia a Tolentino ospita il Museo Civico Archeologico Aristide Gentiloni Silverj e rocca. Nell’Ascolano e nel- chino Rossi- co Internaziona- tre 70 teatri storici, non le. A giugno la Mostra inter- ge a Mogliano gione cultu- ra. Risalen- mostre temporanee, la rocca di Acquaviva Picena è teatro del Palio del Duca e, come la roc- le sue adiacenze lungo la ni e il Tem- le e a Grottam- mancano di certo gli ap- nazionale del nuovo cinema Mogliano 1744, a rale quattro - do la valle si ca di Urbisaglia, è sede di un museo delle armi antiche. Castel di Luco è stato adibito a ristorante. Via Salaria, si affacciano pietto rossi- mare il Festival Li- puntamenti con questa di Pesaro, in luglio, a San fine luglio a centesca. raggiunge Fabriano, il Loggiato di S. Francesco si affaccia Arquata del Tronto con la Benedetto del Tronto, la niano. A Maio- szt. Da diversi anni forma d’arte: dalle ras- La Contesa del Secchio si svolge la seconda domenica di Montecassiano A pochi chi- Fabriano sulla piazza del Comune lati Spontini la Rassegna nazionale del do- ha luogo il Palio si sono moltiplicate segne di teatro antico cumentario italiano Libero agosto a Sant’Elpidio a Mare lometri da che, nota in PASSIONE A GRADARA visita comprende il le rassegne di musica di Urbisaglia e Falerone, dei Terzieri, in Ancona, la tutto il mondo per la lavorazione della carta, conserva in- Museo Gaspare Spon- Bizzarri, in ottobre il Fano leggera e contempo- che durano tutta l’esta- Film Festival, per il cinema disputano la prima domenica dopo Pasqua il Palio della Ra- agosto a Calda- città di Lo- tatto il suo aspetto medievale. Proseguendo in dire- tini, già dimora del com- ranea: a Fano si tiene la te, al teatro rinasci- na e la prima domenica di settembre Il Gran Premio del Bi- La Quintana si celebra la prima domenica rola la Giostra reto, sede di zione Castelraimondo e Matelica si arriva a Camerino, Gradara, con la rocca e il suo positore, la casa natale, la indipendente italiano e stra- nucleo abitativo medievale, co- nota rassegna estiva Jazz mentale di Urbino in lu- niero. La regione ha dedica- ciclo Ottocentesco. A Serra Sant’Abbondio la seconda do- d’agosto ad Ascoli Piceno delle Castella, a uno dei san- in provincia di Macerata, protagonista di un’intensa tomba del maestro e il Par- by the sea, a Macerata, a glio e agosto, dal teatro San Ginesio la tuari tra i fioritura economica e artistica nel Quattrocento, sotto niuga passato e moderno gra- co Celeste Erard voluto dal- to la sua attenzione alla set- menica di settembre si svolge il famoso Palio della Rocca. zie all’allestimento di impor- giugno, Musicultura, il fe- d’avanguardia di Pol- tima arte, il cinema, atti- Nella provincia di Ancona le rievocazioni più note nel me- Battaglia della Fornarina con il Palio di San Ginesio e la pri- più famosi e la signoria dei Da Varano. Da Camerino si può proseguire la moglie del maestro. A stival della canzone popo- verigi in luglio e Aman- ma domenica di settembre a Corridonia la Contesa della Mar- visitati del per Tolentino, dove il cappellone della basilica di S. Ni- tanti mostre contemporanee. Recanati un intero museo vando il portale Marche Ci- se di luglio sono: a Corinaldo, la terza domenica, La Conte- La città, “Capitale del Medioe- lare e d’autore. A Senigallia, dola in settembre, alla nema e istituendo la Mar- sa del Pozzo della Polenta con sfilata in costume; a Filottrano, gutta. Singolari rievocazioni ottocentesche sono quelle, in mondo, do- cola rappresenta in Italia uno dei maggiori esempi di è dedicato al tenore Be- agosto, di Cingoli 1848 in costume e carrozze d’epoca e la vo”, fa parte dei Borghi più bel- niamino Gigli ed è allestito in estate, si rievocano i mi- rassegna estiva del Tea- che Film Commission. (Per la Contesa dello Stivale che ricorda un episodio della guer- ve lavoraro- scuola giottesco-riminese. Poco distante da Tolentino li d’Italia ed è stata insignita nel Teatro Persiani. Si trat- tici anni ’50 con il Summer tro alle Cave di Sirolo; informazioni: www.cultu ra fra la cittadina e la vicina Osimo; a Offagna, la Contesa del- Disfida del Bracciale di Treia, che nella prima settimana d’a- no Melozzo la cittadina di San Severino Marche che, nata nei pres- della Bandiera Arancione. Luo- ta della più grande rac- Jamboree. Ascoli Piceno e dagli appuntamenti con ra.marche.it). la Crescia, durante le feste medievali. Fabriano, il 24 giugno, gosto o nora il grande giocatore treiese Carlo Didimi im- da Forlì, Lu- si della romana «Septempeda», divenne tra Trecento e go ideale per festeggiare San colta di cimeli e docu- provincia durante l’estate l’arte drammatica del nel ricordare il santo protettore Giovanni Battista, cui è de- mortalato dal la penna di Giacomo Leopardi nell’ode a lui de- ca Signorel- Quattrocento uno dei centri europei del gotico inter- Valentino nel mistero che an- menti originali dedicata a si animano dei concerti di Festival nazionale dei dicato il Palio, celebra l’arte cittadina del ferro battuto nel- dicata. Ad Ascoli Piceno, la prima domenica d’agosto, si li, Bramante, nazionale, grazie ai fratelli Salimbeni. Macerata, è ricca cora avvolge la storia d’amore un artista lirico. Ascoli Piceno Festival, ad Gad di Pesaro alla rassegna I teatri invisibili di San Bene- la finale Sfida del Maglio; a Jesi, in maggio, il Palio di San Flo- svolge una delle rievocazioni più note d’Italia la Quintana, Sansovino e soprattutto di arte rinascimentale, barocca e sette- tra Paolo e Francesca narrata Uno scorcio del tipico borgo Ancona prosegue Ancona detto del Tronto a settembre. A Civitanova si danza in riano rievoca il vassallaggio alla città dei castelli vicini, i no- dove oltre mille figuranti e cavalieri si battono contro un Mo- Lorenzo Lot- Panoramica di Ascoli Piceno centesca. Si incontra Fermo, uno dei centri più fioren- da Dante Alighieri nell’Inferno. medievale di Gradara Jazz, l’appuntamento più estate con il Festival Internazionale Civitanova Danza. A ti colli del Verdicchio. In provincia di Macerata, a Cameri- ro girevole e pesante. Nella provincia di Ascoli Piceno, nel ti nelle Marche dell’epoca Mondavio, la rocca costruita da Francesco di Giorgio Martini antico della regione in questo settore; a San Severino si Fabriano si segnala il Festival Poiesis. no, la Corsa alla Spada si svolge a maggio in occasione del- mese di agosto, gli appuntamenti sono: ad Arquata del I LUOGHI DEI DUCHI romana e medievale. An- tiene a luglio il San Severi- Tronto Alla Corte della Regina, in costumi medievali, nella cora più a sud si trova Ri- Cerignone, rocca di Fos- sua rocca, di origini duecentesche, che domina la valle e no Blues Marche Festival LA REGIONE DEI TEATRI vicina Pretare la triennale Discesa delle Fate, a Spelonga la patransone, piccolo sombrone, rocca e Torrione l’antica via romana all’ombra dei monti Sibillini, Castel di e a San Benedetto del FESTE PAGANE E DI CARNEVALE triennale Festa bella, rievocazione della battaglia di Le- Nelle terre dell’antico ducato di Urbino (provincia di gioiello ricco di reperti a Cagli, rocca di Frontone) Luco vicino Acquasanta Terme dall’insolita forma circo- Pesaro e Urbino e in parte di Ancona fino a Senigallia), Tronto in giugno il singo- Oltre settanta teatri storici ospitano stagioni liri- panto e ad Acquaviva Picena il Palio del Duca. In provincia archeologici e di monu- e per quelle civili (Palazzo lare, l’imponente forte Malatesta di Ascoli Piceno e il ca- lare Festival Leo Ferrè. Al- A luglio nella città di Fano si rivivono con la Fano dei Ce- di Fermo, la terza settimana di luglio, Sant’Elpidio a Mare si governato dai Montefeltro e poi dal 1508 dai Della Ro- che, sinfoniche, di danza e prosa. Le Marche sono vere, vi sono itinerari per conoscere i luoghi che co- menti. A pochi chilome- Ducale a Urbino e Urba- stello di Acquaviva Picena modificato nel Quattrocento da tro appuntamento impor- state definite la regione dei teatri, in gran parte sari gli antichi fasti romani con cene a tema nei locali, che trasforma in La città Medioevo e nella seconda domenica di tri Offida, dalle mura in- nia). I Della Rovere la- Baccio Pontelli. per l’occasione si trasformano in autentiche taverne, sfi- stituirono lo sfondo alle vicende politiche e cultura- tante a livello musicale e gioielli del Settecento e dell’Ottocento: grandi e agosto fa rivivere gli antichi fasti medievali con la Contesa li delle famiglie ducali. Urbino, Pesaro, Urbania, Fos- tatte, conserva ancora la sciarono la loro impronta non solo è il Festival Adria- sfarzosi come quelli di Pesaro, Macerata e di Asco- late storiche, corse delle bighe accampamenti allestiti per del Secchio. In agosto si tiene a Servigliano il Torneo Ca- rocca e la maestosa ab- nella rocca di Mondavio, ospitare i legionari dell’esercito romano. Fano è anche la sombrone e Senigallia conservano il Palazzo Ducale; tico Mediterraneo, che pro- li Piceno; preziosi perché conservano macchinari valleresco di San Clementino e a Grottazzolina I Giorni Di Az- Cagli, Mondavio e Sassocorvaro fanno parte dell’iti- bazia S. Maria della Roc- Offagna, l’imponente rocca nel Palazzo Ducale di Pe- pone concerti, spettacoli scenici d’epoca come quello di Offida. Teatri che sede della più prestigiosa e antica manifestazione car- zolino. Nota è il 15 agosto a Fermo “ La cavalcata dell’As- ca. Il capoluogo di pro- saro – voluto da Alessan- nevalesca della regione: giganteschi carri allegorici sfilano nerario dedicato alle rocche, in gran parte rimodellate teatrali, esposizioni, in- sono autentici scrigni in miniatura come quello di sunta”, con dieci cavalieri in costume che percorrono al ga- da Francesco di Giorgio Martini su ordine di Federi- vincia Ascoli Piceno te- dro Sforza – e nella magnifica villa Imperiale di Pesaro, ela- contri, proiezioni, iniziati- Montegiorgio e il teatro della Rocca di Sassocor- per le vie della città con rogo finale del pupazzo, simbolo loppo le vie cittadine. Tra le celebrazioni in occasione di fe- della festa (www.carnevaledifano.com). Oltre al Carnevale co da Montefeltro. I musei da Urbino a Pesaro, da Ur- stimonia, nei monumenti borata da Girolamo Genga. Scendendo a Senigallia, la roc- ve e prevede la partecipa- varo. A Jesi il teatro G.B. Pergolesi è noto per la de- ste religiose, vanno citate: la Domenica di Pentecoste L’Ar- bania a Fossombrone, le chiese, come il convento di romani e medievali, lo ca e il Palazzo Ducale, di roveresca memoria, aprono la corazione del soffitto eseguito da Felice Giani; a Fabriano nel teatro Gentile, l’acustica di Ascoli Piceno, di S. Benedetto del Tronto, di Matelica, zione di molti artisti pro- uno dei più noti e spettacolari è sicuramente il Carnevale mata di Pentecoste e Sciò la Pica di Monterubbiano, che rie- Montefiorentino, dove vi è una cappella quattrocen- straordinario passato se- strada alla scoperta delle rocche e castelli della provin- venienti da diversi paesi, è la migliore dei teatri delle Marche. A Fermo nel teatro dell’Aquila è stata allestita una voca l’antica venuta nelle Marche dei Sabini al seguito di un tesca dei conti Oliva, e la pieve Collegiata di Merca- gnato per sempre dal cal- cia di Ancona: l’imponente rocca di Offagna ricorda le bat- sezione dedicata alla documentazione storica delle attività della struttura. Da segnalare di Offida articolato in due momenti: Lu Bov Fint, il Bove diffondendo così la cultu- Finto, il venerdì di Carnevale e il martedì grasso la Sfila- picchio posatosi su un vessillo; il Cavallo di Fuoco a Ripa- tello sul Metauro, svelano le opere d’arte nate dalle do colore del travertino e taglie compiute dalla città dorica contro la vicina Osimo; sono i teatri Le Muse di Ancona, Misa di Arcevia, La Vittoria di Ostra, La Fortuna di Fa- transone, la prima domenica dopo Pasqua, che regala nel- raffinate commissioni dei duchi. ra della pace e coopera- no, il teatro Comunale di Cagli, in fastose forme neobarocche, il teatro La Fenice di ta dei Vlurd. Tra le feste pagane si ricordano Halloween, dalla Via Salaria, di cui re- a Falconara sono visitabili la rocca Priora, dal bel porta- zione tra i popoli. Nelle la festa delle streghe a Corinaldo. A Urbania dal si orga- la notte fuochi artificiali particolarmente spettacolari. (Per informazioni: IAT di Urbino, tel. 07222613; IAT di stano alcune tracce, spes- le vanvitelliano e il castello nella parte alta. Nell’entroterra Osimo e il Mercantini di Ripatransone. Urbino, il Palazzo Ducale Fano, tel. 0721803534). Marche, terra ricca di tra- (Per informazioni: www.amatmarche.net). nizza la Festa Nazionale della Befana. (Per informazioni: Associazione marchigiana rievocazioni so inglobate in edifici me- Corinaldo, soggetto ai Malatesta e poi allo Stato della Chie- dizioni, non potevano storiche, www.rievocazionimarche.it). dievali. sa, domina le valli del Cesano e del Misa con l’intatto cir- Panoramica di Arquata del Tronto dominata dalla rocca

SHOPPING E BUONA CUCINA SHOPPING E BUONA CUCINA LO SPETTACOLO DELLA CULTURA E DELL’ARTE LO SPETTACOLO DELLA CULTURA E DELL’ARTE Le Marche a tavola Le mani sapienti Marche, museo diffuso Lo sapevate che...

Dai sapori del pesce dell’Adriatico alle pietanze della tavola città, Jesi, dove sono diffuse le botteghe degli orafi, pre- I tesori dell’arte, le testimonianze delle civiltà del Podesti. Se Jesi è una delle mete fondamentali Forse non tutti sanno che e gli eredi della gran- della collina e della montagna, le Marche offrono un’in- LE FESTE E I MUSEI DEL VINO senti anche a Fano e a Fossombrone. A Pietrarubbia è sta- passato e le mille curiosità di questa regione per conoscere Lorenzo Lotto, la Pinacoteca ci- nelle Marche esistono 500 de tradizione di Leo- credibile varietà di piatti tipici cucinati rispettando i ri- to aperto il T.A.M. (centro Trattamento Artistico dei Metal- antica sono conservati nei 400 musei e rac- vica di Fabriano restituisce il vivace clima piazze nei centri storici nardo Castellani cettari e le antiche tradizioni. Molteplici sono le ricette di In genere a ognuno dei numerosi vini DOC marchigiani li), nell'estate del 1990 per iniziativa del Comune di Pietra- colte d’arte, diffusi nelle Marche, dalla artistico della città che diede i natali a delle città d’arte e dei bor- (1896–1984) e Fran- pesce, spesso uniche in tutta la costa; della zuppa di pesce è dedicata una fiera nel corso dell’anno o particolari iti- rubbia e in accordo con lo scultore Arnaldo Pomodoro. Il città d’arte al piccolo centro storico. Gentile, il più illustre rappresentante ghi antichi; migliaia di cesco Carnevali della o brodetto ne esistono varie versioni tra cui quella di nerari nelle cantine. Il più noto tra i vini marchigiani è si- Centro svolge da anni un’importante attività formativa per Uno dei principali musei marchigiani è del gotico internazionale. A breve di- chiese di cui 200 romani- Scuola del Libro di San Benedetto del Tronto con peperoni verdi e quella di curamente il Verdicchio dei Castelli di Jesi, celebrato in la salvaguardia e la sperimentazione dell’attività artistico- la Galleria Nazionale delle Marche, si- stanza da Fabriano si trova Matelica, do- che; 90 abbazie e impor- Urbino: Renato Bru- Porto Recanati arricchita di zafferano nonché ottobre nell’antica Festa dell’Uva di Cupramontana, se- artigianale legata al trattamento dei metalli, dalla scultura tuata nel Palazzo Ducale a Urbino. In ve il singolare Museo Piersanti rac- tanti santuari; 7 parchi ar- scaglia (1921–1999) e quella di Fano. Lo stoccafisso all’ancone- de del Museo Internazionale dell’Etichetta e di un’an- all’oreficeria. È visitabile anche la mostra permanente del questo gioiello architettonico sono con- chiude tesori d’arte dal XIII al XIX se- cheologici; 400 musei e Carlo Ceci fino ad ar- tana è una delle versioni italiane di nessa enoteca comunale. Altre iniziative di rilievo anche T.A.M., dove vengono esposte le opere più significative de- servati capolavori concepiti per la città colo, oggetti di arte sacra e mobili d’e- raccolte d’arte su 239 co- rivare all’allievo Wal- questo tipo di pesce più buo- nazionale sono il Verdicchio in festa a Montecarotto nel gli allievi del corso con tanto di mostra organizzata duran- e per questi spazi al tempo dei Monte- poca. Da Camerino, che nei suoi musei muni; oltre 70 teatri stori- ter Valentini. Molte na e rinomata. Diffusa an- mese di luglio, mostra mercato dei vini delle Marche, te l’estate. A Offida, nell’Ascolano, l’arte del merletto a tom- feltro (opere di Agostino di Duccio, Lu- ospita dipinti su tavola e sculture del XV ci; 180 km di costa con 26 delle opere di questi Concorso Verdicchio d’oro che la cucina di pesce di mentre in autunno il a Staffo- bolo viene tramandata da almeno cinque secoli. In estate ca Della Robbia, Luciano Laurana, Piero secolo, si prosegue per San Severino località turistiche che si artisti e dei maestri lo, sede di un’enoteca comunale e del Museo Arte del Vi- acqua dolce in par- no. Molto noto è anche il Verdicchio di Matelica. Tra i ros- si tiene una mostra dei capolavori realizzati dall’abilità del- della Francesca, Paolo Uccello, Giusto di Marche la cui Pinacoteca custodisce affacciano sul mare Adria- del Novecento italia- ticolare di trota, si spiccano il Rosso Cònero, cui sono dedicate una festa Il merletto a tombolo è una celebre tradizione regionale le merlettaie. Nel Museo del merletto a tombolo sono espo- Gand e Raffaello) e dei Della Rovere un polittico di Paolo Veneziano, capo- tico. Cifre incredibili quin- no sono conservati nella zona di Se- la prima settimana di settembre a Camerano e un sin- sti lavori antichi e moderni, appartenenti a corredi realiz- (opere di Tiziano, Federico Barocci e lavori su tavola e affreschi dei fratelli Sa- di e una serie veramente nel Palazzo Ricci a fro, nell’alta valle golare itinerario turistico-culturale intitolato Le strade del Le Marche sono una terra ricca di arte, cultura e antichi zati tra fine Ottocento e inizio Novecento. A Macerata pres- Claudio Ridolfi). A pochi chilometri da limbeni e un polittico di Vittore Crivel- nutrita di personaggi illu- La Mole Vanvitelliana, nell’area portuale di Ancona Macerata. Nelle Mar- del Potenza o di Rosso Cònero. Il Rosso Piceno Superiore è celebrato mestieri che si tramandano ancora oggi nelle botteghe ar- so il Laboratorio “La Tela” di Ginesi e Varagona viene anco- Urbino il Museo civico di Urbania con- li. Nella Pinacoteca di Fermo sono cu- stri. Federico II Hohen- che altri luoghi del- Ussita, ai piedi dei con la Mostra Mercato dei Vini a Offida a settembre. Se- tigiane. È in queste tradizioni che risiede la forza del mo- ra praticata l’arte della tessitura su telai manuali. In prossi- serva la più grande collezione di disegni stodite, oltre a uno dei rari dipinti di Ru- staufen nacque a Jesi il 26 dicembre 1194; una delle ope- l’arte contemporanea sono a Sassoferrato la Galleria monti Sibillini. guono la Vernaccia di Serrapetrona (sagra in agosto), la dello economico regionale, imperniato sullo sviluppo del- mità dell'Abbazia di San Michele Arcangelo a Lamoli, fra- di Federico Barocci dopo quella degli Uf- bens presenti in Italia, l’Adorazione dei re più importanti del Rinascimento, scritta da Baldas- G.B. Salvi, ad Ancona la Pinacoteca civica, a Jesi la Pi- Il maiale rappre- Lacrima di Morro d’Alba (sagra in maggio). Noti tra i bian- la piccola e media impresa, diffusa in maniera capillare nel zione del comune di Borgo Pace, nel museo dei colori natu- fizi e due rari globi di Gerardo Merca- pastori del 1601, Le storie di S. Lucia, ot- sare Castiglione tra il 1508 e il 1516, è Il Cortegiano am- nacoteca civica, a Cagli il Torrione di Francesco di Gior- senta il filo con- chi sono il Falerio dei Colli Ascolani, il Bianchello del Me- tessuto storico delle Marche. Tra le tradizioni più antiche, rali ci si occupa del recupero, della coltivazione e della la- tore. A Pesaro nei Musei civici è visibi- Pinacoteca comunale di Ancona: Tiziano, to tavolette di Jacobello del Fiore, ca- bientato presso la corte del Duca di Urbino; Padre gio Martini. Una buona collezione di dipinti dell’Otto- Le amarene di Cantiano duttore della ga- tauro e il Bianco dei Colli Maceratesi. Altri vini DOC so- la lavorazione della pelle, di cui Tolentino è l’autentica ca- vorazione delle foglie delle piante coloranti per produrre le un’opera chiave del Quattrocento Madonna in gloria, detta Pala Gozzi. polavoro del gotico internazionale. Una Matteo Ricci, colui che introdusse la cultura occiden- cento è custodita invece nella Pinacoteca comunale di stronomia del- no l’Esino, il Rosso Piceno, il Serrapetrona, le Terre di Of- pitale, nasce nel Medioevo e oggi può vantare una serie di dei colori vegetali e sperimentare la loro applicazione nella italiano, la monumentale Incoronazione vasta panoramica dell’arte italiana è tale in Cina, nacque a Macerata il 6 ottobre 1552. Tre Ascoli Piceno. l’entroterra. Tra i gioielli regionali, in pochi lo sanno, la ce- fida, I Terreni di San Severino, il Pergola e il San Ginesio. industrie della calzatura, del pellame e delle borse nel Ma- tintura dei tessuti. Nel settore tessile va segnalata intorno a della Vergine di Giovanni Bellini; nel Museo archeologico Oli- nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno: da Carlo Crivelli e grandi compositori: Giovanni Battista Pergolesi, (Jesi Nelle Marche esiste la più alta concentrazione di ope- lebre porchetta di maiale è nata proprio in questa regione. Le Marche vantano anche 5 DOCG: la Vernaccia di Ser- ceratese e nel Fermano. Celebre in tutto il mondo è anche Cantiano e Mercatello sul Metauro, nel Pesarese, la produ- veriano accanto ai reperti romani spiccano i materiali del- i crivelleschi, il percorso si snoda con i capolavori di Simone 1710 – Pozzuoli, 1736), Gaspare Spontini (Maiolati 1774 re d’arte veneta dopo il Veneto, grazie ai polittici di Maiale è sinonimo anche dei rinomati prosciutti di Car- rapetrona, il Conero Riserva, il Verdicchio di Matelica Ri- la secolare lavorazione zione di tappeti rustici in la civiltà picena, tra cui la celebre stele di Novilara, uno dei de Magistris, Tiziano, Guido Reni, Orazio de Ferrari, Luca – Maiolati 1851) e Gioachino Rossini (Pesaro 1792 – Pa- Paolo Veneziano, Jacobello del Fiore e Carlo Crivelli, al- serva, i Castelli di Jesi Verdicchio Riserva e Offida. A set- pegna, di salame di Fabriano, di ciauscolo a Visso e nel Ma- della carta di Fabriano; MAIOLICA DI CORTE lana. Nota in tutto il mon- principali luoghi di insediamento di questa civiltà nelle Giordano, Carlo Maratta, Guercino e Pelizza da Volpedo. rigi 1868). Nelle Marche di Giacomo Leopardi sono na- le opere di Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto, Tiziano, Pa- ceratese, un tipo di salume da spalmare, e della coppa, un tembre a Potenza Picena si organizza il Grappolo d’Oro. nella città si trovano il Mu- do è la lavorazione del mo- Marche. Il Museo civico e la Pinacoteca di Fano, nello storico ti a Camerino Ugo Betti (1892–1953), uno dei più gran- squalino Rossi e Giovan Battista Tiepolo. Nel settore Festa della sapa insaccato marchigiano che ha per ingredienti quasi tutte Alla “cultura del vino” sono dedicati: la seo della Carta e Filigrana bile in particolare nel Pe- palazzo Malatesta, ospitano la preziosa Madonna della Ro- di drammaturghi italiani dopo Luigi Pirandello, a Ma- dell’arte come dimenticare che nelle Marche esiste a Rosora, la Sagra dell’acquaticcio a Belforte del Chien- È un itinerario affascinante quello all’interno della provincia LA CARTA MUSEI MARCHE le parti del maiale. Numerosi anche i tipi di formaggi rica- ti, la Sagra del vino cotto a Loro Piceno e la Festa del vi- – dove i lavoranti, come di Pesaro e Urbino, nelle antiche terre della maiolica alla sco- sarese, mentre abbastan- sa di Michele Giambono e una ricca serie di tele di alcuni dei telica il romanziere Libero Bigiaretti (1906–1993), a Ur- vati dal latte di pecora. La casciotta d’Urbino nell’area del no cotto a Lapedona (info: www.turismo.marche.it) gli antichi maestri cartai, perta dei caratteristici piatti ama- za diffusa è la pratica del maggiori artisti del La Carta Musei Marche è un nuovo strumento di inte- bino lo scrittore Paolo Volponi (1924–1994) e a Cupra- Metauro e il diffuso pecorino, prodotto in tutte le aree mon- trasformano gli stracci in tori, boccali, vasi da farmacia, cop- restauro del mobile anti- Seicento: Guido Re- grazione tra la struttura museale e il territorio e per- montana Luigi Bartolini (1892–1963) poeta e il più gran- tane. Al confine tra Marche e Umbria, nell’area dei monti carta – e botteghe specia- pe, albarelli e crespine, prodotti co, a Pollenza, Amandola, ni, Guercino, Do- mette di visitare oltre cento musei e siti archeologici, de incisore italiano del Novecento insieme a Giorgio Mo- Sibillini, diffusa è la cultura della lenticchia da abbinare a partiene l’oliva ascolana, uno dei piatti più noti della re- lizzate per la vendita delle ancora oggi dalle botteghe del ter- Fermo, Corinaldo e Ostra. menichino, Simone offrendo sconti e agevolazioni negli orari di apertura randi. zampone e cotechino nel periodo natalizio. Le Marche gione, simbolo della gastronomia picena, farcita di carne raffinate filigrane. La lavo- ritorio. La prima tappa è costi- Fiorente è anche la lavora- Cantarini, Mattia anche per eventi e mostre. Le Marche vantano inoltre alcuni dei poeti più impor- sono note anche per la coltivazione dei tartufi, sia bianchi e poi fritta. La tradizio- razione della carta è pre- tuita dai Musei civici di Pesaro zione di strumenti musi- Preti e Corrado (www.cultura.marche.it, www.cartamusei.marche.it). tanti del panorama attuale: Eugenio De Signoribus, sia neri; le aree interessate sono l’alto Pesarese per en- ne della pasta trova in- sente anche a Pioraco al cui interno si trova il Museo cali, dalle celebri fisarmo- Giaquinto. Ad An- Umberto Piersanti, Gianni D’Elia, Guido Garufi e Fran- trambi i tipi di tuberi, un piccolo centro dell’ascolano, Co- vece la sua massima che, come Fabriano, ha da delle ceramiche – uno dei più niche di Castelfidardo, con cona, a poca di- co Scataglini (1930 –1994). Un grande patrimonio let- munanza, per il tartufo bianco e nel maceratese Castel- espressione nei mac- secoli sfruttato l’acqua importanti d’Italia con rari relativo Museo Internazio- stanza dal Museo CASE MUSEO terario è conservato nelle 315 biblioteche, di cui alcu- santangelo sul Nera per il tartufo nero. Ad Ascoli Piceno ap- cheroncini di Campo- del fiume limitrofo, il Po- esemplari delle più celebri nale, alle chitarre di Reca- archeologico na- ne secolari come quella del monastero di Fonte Avellana filone, sottilissimi ta- tenza, per le proprie gual- fabbriche dal Rinascimento nati, all’attività di liutaio zionale delle Mar- nel Pesarese e antiche come quella Oliveriana di Pesaro al Settecento – e dalla Galleria Le case-residenze museo delle Marche hanno la funzio- gliolini che si abbinano chiere. Infine, a Urbino, lo- ad Ascoli Piceno. Nel Ma- Ascoli Piceno, polittico di Carlo Crivelli che – tappa fonda- ne di veicolare la cultura e l'identità della regione. Le e della famiglia Leopardi a Recanati. Dai letterati agli ar- PER TUTTI I GUSTI con ragù di carne; alla calità Miniera, è visitabile Nazionale di Urbino: il Palazzo ceratese, in particolare a mentale per cono- tisti, nella terra di Gentile da Fabriano, Bramante e Raf- Ducale infatti ospita, tra gli altri principali dimore dei cittadini illustri, che hanno reso fa- seconda metà del Set- il Museum Graphia (mu- Mogliano, è diffusa la lavo- scere la storia degli insediamenti della regione, dalla prei- mosa la loro terra nel mondo, sono oggi aperte ai visita- faello sono nati e hanno operato alcuni tra i più gran- Da segnalare sono gli ap- tecento risale invece la seo internazionale della Urbania: Museo civico, capolavori, piatti urbinati del razione di giunco, vimine storia al Medioevo – la Pinacoteca civica racchiude una se- di maestri del Novecento: Scipione (1904–1933), Osval- Castelfidardo, il monumento in memoria di Enrico Cialdini Rinascimento. La vicina Urba- tori, interessati ai luoghi, che hanno ospitato queste puntamenti autunnali con celebre ricetta dei vin- stampa). Un altro settore maiolica del sec. XVI e bambù che, intrecciati, rie di capolavori di Olivuccio di Ciccarello, Carlo Crivelli, Se- grandi personalità . do Licini (1894–1958), Corrado Cagli (1910–1976), Ed- le Fiere del tartufo a cisgrassi, la caratteri- nia, già Casteldurante, offre due fiorente dell’artigianato collezioni di maiolica nel Museo civico, con cartoni e disegni danno vita a borse, conte- bastiano del Piombo, Tiziano, Lorenzo Lotto, Orazio Gen- (Per ulteriori approfondimenti: www.cultura.marche.it). gardo Mannucci (1904–1986). La tradizione artistica è una delle tele lasciate da Rubens in Italia, si tratta del- Sant’Angelo in Vado, Ac- stica pasta fatta in casa artistico regionale è quel- nitori di varia forma, so- tileschi, Andrea Lilli, Guercino, Carlo Maratta e Francesco legata all’opera dei marchigiani Enzo Cucchi, Eliseo qualagna e Amandola. Un dei ceramisti del Cinquecento e Seicento, uniche in Italia, e l’Adorazione dei pastori di Fermo, commissionata nel Il pesce è un elemento basilare composta da sfoglie a lo della lavorazione della il lustre estimatore della nel Museo diocesano. A Pietrarubbia, Jesi, Loreto e Ascoli Pi- prammobili e elementi Mattiacci, Arnaldo e Giò Pomodoro (1930–2002), Gino 1601 dai Filippini della città. Quest’ordine religioso inol- della cucina marchigiana strati farciti di carne, terracotta, diffusa da ceno si possono visitare altri musei dedicati alle ceramiche. d’arredo. De Dominicis (1947–1998), Giuseppe Uncini (1929–2008) tre, vale la pena di ricordarlo, ha completamente co- casciotta d’Urbino DOP fu funghi e besciamella, LO SPIRITO INQUIETO DEL RINASCIMENTO: LORENZO LOTTO NELLE MARCHE Michelangelo. Quando Montottone nel Fermano, Nel Fermano, da Montap- stellato l’intera regione di oratori e chiese spesso di fa- nelle due versioni anconetana e maceratese. Infine la l’ar tista toscano risiedeva a Fratte Rosa nel Pesare- pone a Massa Fermana, è il stoso stile barocco. nella sua casa di Urbania, schiera dei dolci, abbinati a vini liquorosi come il vino di se, e della ceramica da Appignano nel Maceratese a Urba- regno della produzione del cappello, onorata da un museo L’artista, nato a Venezia nel 1480 e morto a Loreto tra il 1556 e il 1557, lascia a Re- In pochi sanno che nelle Marche furono combattute due un tempo Casteldurante, visciola e il vin santo: i funghetti di Offida, i cavallucci di Api- nia, Urbino e Pesaro nell’omonima provincia. La maiolica a Montappone. Molto diffusa nelle Marche, da Cagli a Pesa- canati il polittico di S. Domenico (1508) e altri capolavori come la Trasfigurazione (1512 storiche battaglie: ai tempi dei Romani vanno ricon- amava ricevere in dono le ro e Cingoli, i salami di fichi diffusi un po’ ovunque, i cal- nasce in età medievale e raggiunge lo splendore nel Rina- ro con Mastro de Pajaa, da Loreto a Recanati la lavorazione c.) e l’Annunciazione (1532 c.), che si possono ammirare nella Pinacoteca civica. Da dotte la battaglia di Sentinum (295 a.C.) che oppose i Ro- Recanati, l’itinerario lottesco si snoda in diversi centri della regione dove il maestro casciotte prodotte con il cioni, il bostrengo tipico del Pesarese, il torrone e la fro- scimento quando, grazie al di pipe in legno. Da non dimenticare, infine, la tradizione mani, vincitori, ai Galli senoni e segnò l’inizio della operò fino alla sua morte. A Jesi, in Pinacoteca sono conservate opere di capitale Il tartufo è protagonista latte di pecora della zona stenga a Camerino, dolce natalizio farcito anche con uvet- mecenatismo dei Della Ro- della lavorazione della pietra, dal travertino che ancora og- penetrazione dei Romani nella regione; l’altra è la bat- nella stagione autunnale ta, noci e fichi secchi e le infinite varietà di ciambelloni e vere, tra Urbino, Urbania – gi caratterizza gli splendidi palazzi di Ascoli Piceno, a quel- importanza per il Rinascimento italiano, ovvero la Deposizione (1512), la pala di S. taglia del Metauro che vide nel 207 a.C. i Romani trion- del Metauro. Lucia (1538), la Visitazione (1531-1534) e la Madonna delle Rose (1526). A Loreto, che crostate con marmellata fatta in casa. già Casteldurante – e Pesa- la tipica nel Pesarese, da Sant’Ippolito a Cagli. fare sui Cartaginesi di Asdrubale. E in tempi più vicini ro, si sviluppa una delle più accolse Lotto negli ultimi anni di vita, sono ospitate opere come la drammatica Pre- sentazione al tempio. Ad Ancona, la Pinacoteca ospita la monumentale Madonna con a noi ricordiamo la battaglia di Castelfidardo, che op- fiorenti industrie italiane. I MUSEI DELLA CIVILTÀ CONTADINA L’ANTIQUARIATO NELLE MARCHE il Bambino e Santi (1532), mentre la Madonna del Rosario eseguita l’anno seguente pose vittoriosamente nel 1860 le truppe sabaude a In tutte le Marche è diffusa si trova in Pinacoteca a Cingoli. Le opere dell’artista sono conservate anche nelle quelle dello Stato Pontificio, evento ricordato dal mo- la lavorazione del ferro numento a Enrico Cialdini. In estate numerosi sono gli appuntamenti con l’anti- chiese per cui furono commissionate, come, nella provincia di Macerata, a Monte Numerosi nelle Marche sono i musei della civiltà contadina, che all’interno custodiscono gli strumenti del lavoro battuto: in città e nei borghi S. Giusto dove la chiesa di S. Maria in Telusiano racchiude la spettacolare Crocifis- Nella regione si trova una delle ville rinascimentali è facile imbattersi in un quariato: dalla rassegna nazionale di Sarnano, da mag- e gli ambienti quotidiani dove si svolgeva la vita della famiglia del mezzadro, tra questi è compresa la cucina. Il gio a giugno, alla mostra mercato di Fermo, in luglio e sione e, a pochi chilometri, a Mogliano la chiesa parrocchiale custodisce l’Assunta più belle d’Italia: la Villa Imperiale, voluta da France- più noto è il Museo di storia della mezzadria “Sergio Anselmi” a Senigallia. Segnaliamo inoltre il Museo di lampione o un balcone arti- agosto, dalla mostra regionale di Ostra, in agosto, al- (1548); uno stesso soggetto è nell’altare maggiore della chiesa di S. Francesco alle Sca- sco Maria I Della Rovere, realizzata dall’architetto, Amandola, dell’Abbadia di Fiastra nei pressi della omonima abbazia cistercense, di Fabriano, Montefiore dell’Aso, gianale. Una delle zone più l’Esposizione dell’Antiquariato, Restauro e Artigianato le di Ancona (1555). La radicata presenza nelle Marche di Lotto precede l’esperienza scenografo e pittore Girolamo Genga, nelle colline di Pe- Montegiorgio (con riferimento alla cultura contadina picena), Montelupone, Morro d’Alba, Offida, Piandimeleto, fiorenti in tale settore è l’A- Artistico di Pollenza in luglio. Durante tutto l’anno, di un altro grande artista veneto, Claudio Ridolfi che elesse tra Cinquecento e Sei- saro.Un altro complesso architettonico unico nel suo Pieve Torina, Ripatransone e Sassoferrato. A Sant’Angelo in Vado è stato dedicato un museo ai Vecchi Mestieri. Tra scolano, in particolare For- ogni mese, si tengono mostre mercato d’antiquariato a cento Corinaldo, in provincia di Ancona, come sua dimora e che costellò di dipin- genere è la Mole Vanvitelliana progettata dall’archi- i musei più particolari, legati ad aspetti del lavoro dell’uomo nelle Marche del XIX e XX secolo, spicca il Museo ce e Comunanza, dove i ra- Fano, Pesaro, Urbino, Ancona, Recanati, Sassoferrato, ti i centri vicini, da Ostra a Pergola, da Arcevia a Mondolfo e Fabriano. tetto Luigi Vanvitelli: a pianta pentagonale, situata nel- della miniera di zolfo di Cabernardi, il Museo delle carbonaie a Cessapalombo, il Museo della carrozza di Macerata mai di oggi continuano una Tolentino, Ascoli Piceno, Grottammare e San Benedet- Nella foto: Jesi, chiesa di S. Domenico, l’Arcangelo Gabriele di Lorenzo Lotto. l’area portuale di Ancona. e il Museo del biroccio di Filottrano dedicato ai carri agricoli marchigiani dipinti in svariati colori. tradizione secolare. Le to del Tronto. (Per informazioni: www.lorenzolotto.info). (Per approfondimenti: www.cultura.marche.it). Un artigiano lavora il rame Marche vantano anche una Pesaro, la sfera grande realizzata da Arnaldo Pomodoro