Il Volto Di Carate 2002 N° 9
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IL VOLTO DI CARATE 2002 ******* N° 9 – SETTEMBRE La parola dei sacerdoti “Festa dell’Agorà” non significa appena trovarci all’Agorà per far festa insieme. Anche questo, certamente. Ma il senso profondo di questo annuale appuntamento è la voglia di riaffermare la stima per l’Oratorio, per la sua presenza nella nostra Comunità come luogo ancora idoneo per la pastorale giovanile. Alcuni giorni fa, proprio ricevendo un Oratorio della nostra Diocesi, il Papa diceva: “L’Oratorio è il laboratorio di una fede che intende coniugarsi con ogni aspetto del vivere civile e del sentire dei giovani: una fede piena di vita, per una vita piena di fede”. Definizione impegnativa che esige, da noi Sacerdoti e dalle Famiglie, passione, presenza, ascolto, fermezza, pazienza, grande fiducia in Dio. Virtù che nella festa dell’Agorà vogliamo verificare e per le quali rinnovare propositi onesti, sinceri. * * * Si riaprono le scuole. Ai docenti e agli alunni auguriamo buon anno: sereno, operoso, fruttuoso. E all’augurio uniamo la preghiera, che, ispirandosi all’espressione del Salmo, invoca dal Signore che la scuola aiuti a crescere nella scienza ma anche nella disciplina e nella bontà. Una scuola cioè che offra tante abilitazioni, che trasmetta tante notizie, che aggiorni su tecniche e su linguaggi. Ma che soprattutto costruisca uomini. Costruisca civiltà. * * * La nostra parrocchia sta per vivere un momento di singolare Grazia. Sono le due professioni religiose perpetue alle quali parteciperemo con gioiosa riconoscenza. Sabato, 14 settembre, nel duomo di Milano, sarà suor Elisabetta Giussani ad emettere i voti solenni che la uniscono definitivamente alla “Missionarie di Gesù Redentore”. Lei stessa ci racconta, nelle pagine seguenti, la sua storia, i suoi sentimenti, e anche ci presenta la sua Congregazione giovane e provvidenziale, che accoglie esistenze ferite, per dare a loro in pienezza la Redenzione di Gesù. A suor Elisabetta auguriamo di conservare inalterato, anzi di rendere sempre più luminoso quel sorriso dal quale traspare la sua interiore ricchezza di amore e che sarà una irruzione di luce per le sorelle che avvicinerà nel suo servizio redentivo. E il giorno dopo, nel pomeriggio di domenica 15, sempre a Milano, nella chiesa di Sant’Agostino (officiata dai Salesiani), il giovane Davide Perego emetterà la sua professione religiosa che lo colloca definitivamente tra i figli di Don Bosco, che intendono essere “segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani”. Anche Davide ci racconta da questo bollettino, i suoi ricordi e i suoi ideali. La figura di don Bosco, dall’intramontabile fascino (e Davide potrebbe far proprie nei confronti del Santo ciò che Geremia diceva al suo Dio: “Tu mi hai sedotto e io mi sono lasciato sedurre”) gli resti sempre davanti, e ispiri le sue parole e i suoi comportamenti e ami tanto i giovani ed essi si accorgano di essere amati, e sappia condurli gioiosamente al Signore, lasciandosi aiutare da Maria Ausiliatrice. Suor Elisabetta e Davide nei prossimi giorni avranno brevi presenze in mezzo a noi, e si incontreranno soprattutto con i giovani. Il loro entusiasmo sarà la maniera più convincente per dire che darsi interamente al Signore per servire il suo Regno di Grazia, è avventura bella, felice, anche se, come avviene sempre per le cose grandi, ha prezzo alto. La nostra Parrocchia, con la testimonianza di suor Elisabetta e di Davide possa ritrovare quella generosità di fede e di amore che in passato ha dato tante risposte alle chiamate del Signore al sacerdozio e alla consacrazione religiosa. * * * La Diocesi di Milano, salutato con affettuoso rimpianto e con sconfinata riconoscenza il cardinale Martini, si appresta ora ad accogliere il suo nuovo Vescovo. Il cardinale Dionigi Tettamanzi (del quale, ancora sulle pagine che seguono si elencano le qualità eccezionali di studioso, di docente, di pastore) noi lo ricordiamo in particolare per i brevi incontri che ci ha donato lo scorso anno in occasione del centenario della Prepositurale, e nello scorso maggio quando gli abbiamo “restituito la visita” al santuario della Madonna della Guardia a Genova. Due incontri che ci hanno sorpresi e allietati per una cordialità immediata, limpida, umile, fraterna. E di questo amabile tratto (oltre che della sua scienza e della sua capacità di governo) potrà ora fare esperienza la nostra Diocesi, ala quale Dio manda sempre Vescovi, diversi per indole e storia, ma tutti immagini di straordinaria somiglianza con il Buon Pastore. E dunque, il nome “Dionigi” che ora sentiremo sempre nella preghiera eucaristica, trovi innanzitutto posto nei nostri cuori. I vostri Sacerdoti 29 SETTEMBRE, INGRESSO DEL NUOVO ARCIVESCOVO Cardinal Dionigi Tettamanzi Benedictus qui venit in nomine Domini Salutando il nuovo Arcivescovo invochiamo dal Signore la più copiosa pioggia di grazie sul suo apostolato nella diocesi dei santi Ambrogio e Carlo Chi è nuovo Arcivescovo Brianzolo doc, da Milano, dove ha insegnato morale nei seminari diocesani, è stato a Roma rettore del Seminario Lombardo, segretario della CEI; vescovo ad Ancona-Osimo ed arcivescovo a Genova. È un eminente esperto di morale matrimoniale. Autore di numerose pubblicazioni su argomenti di morale soprattutto relative all'ambito del matrimonio, della famiglia, della sessualità e della bioetica. Il cardinal Tettamanzi è un brianzolo, di Renate dove è nato il 14 marzo 1934 Entrato nel Seminario minore di Seveso a 11 anni e completata la sua formazione nei seminari milanesi, il 28 giugno 1957 è ordinato sacerdote dall'arcivescovo Mons. Giovanni Battista Montini. Dopo l’ordinazione ha continuato gli studi presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma dove nel 1959 ha conseguito il dottorato in Sacra Teologia. Rientrato in diocesi viene incaricato dell’insegnamento della sacra teologia nei seminari, funzione che ha svolto per dodici anni quando l'11 settembre 1987 è nominato rettore del Pontificio Seminario Lombardo dei Santi Ambrogio e Carlo in Roma Il 1° luglio 1989, viene eletto Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo e il 23 settembre 1989 riceve l'ordinazione episcopale in Duomo per l'imposizione delle mani del Card. Martini Nel giugno 1990 è eletto Presidente della Commissione episcopale della CEI per la famiglia; il 14 marzo 1991 viene nominato Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Deve rinunciare all'Arcidiocesi di Ancona-Osimo Il 20 aprile 1995 il Papa lo nomina Arcivescovo Metropolita di Genova, nel frattempo è nominato Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Nel Concistoro del 21 febbraio 1998 il Papa lo crea Cardinale del titolo dei Santi Ambrogio e Carlo. Il cardinal Tettamanzi oltre che noto studioso di morale, è autore di numerose pubblicazioni su argomenti di morale soprattutto relative all'ambito del matrimonio, della famiglia, della sessualità e della bioetica. È stato più volte chiamato dal Papa come esperto ai Sinodi dei vescovi, e ha fatto parte ed è ancora membro di diversi organismi e congregazioni della Santa Sede. È stato consulente ecclesiastico della Confederazione italiana dei Consultori familiari di ispirazione cristiana, assistente ecclesiastico diocesano e nazionale dell'Associazione Medici Cattolici Italiani. Attualmente è membro della Congregazione per la dottrina della fede; della Congregazione per le Chiese orientali; della Congregazione per il clero; dalla Congregazione per l'educazione cattolica; Consigliere del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; della Prefettura degli affari economici della Santa Sede e del Consiglio di Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede. E' anche membro del Consiglio ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi e del Consiglio speciale per l'Europa della stessa Segreteria. SFOGLIANDO I LIBRI DI STORIA Alcune note sui Vescovi di Milano Dopo sant’Anatalo, primo vescovo di Milano, si sono succeduti 25 vescovi santi. Ma i santi vescovi della Chiesa milanese sono 38, dobbiamo aggiungere il beato Card. Ferrari ed il beato Card. Schuster nell’ultimo secolo. Fra tutti emergono sant’Ambrogio e san Carlo Borromeo, Patroni della diocesi. Complessivamente i vescovi sono stati fino ad ora 142, di essi cinque sono stati eletti Papa. a cura di giemme Dionigi Tettamanzi è il 142esimo successore di Anatalo, primo vescovo di Milano vissuto all'inizio del III secolo. E' il secondo vescovo ambrosiano con il nome Dionigi. Il primo fu vescovo di Milano tra il 349 ca. e il 360 ca. e fu santo. Di lui non sappiamo molto. Sicuramente che nel 355 partecipò a un concilio nel palazzo dell'imperatore Costanzo, convocato su influenza dei vescovi ariani per condannare S. Atanasio acerrimo difensore della dottrina contro l’eresia di Ario. Quasi tutti i vescovi presenti, spinti dalla paura, firmarono il decreto, di condanna, solo Dionigi, Eusebio di Vercelli e Lucifero di Cagliari si rifiutarono e pertanto furono esiliati in Oriente dove morì nel 360. Esiliato Dionigi, col favore dell’imperatore Costanzo, Assenzio, uno dei maggiori fautori dell’eresia ariana in Occidente, occupò la sede vescovile. Fu un pessimo vescovo, per cui alla sua morte il popolo pretese un vescovo serio e degno di fiducia e proclamò vescovo sant’Ambrogio. Nel 569, sotto la minaccia dell’invasione dei Longobardi, che erano ariani, il vescovo sant’Onorato con gran parte del clero si rifugiò a Genova, per 80 anni il vescovo della Diocesi di Milano risiedeva a Genova. Fu San Giovanni Buono, vescovo del VII secolo, che "ritornò a Milano" da Genova. Nel lungo elenco dei pastori che hanno retto la cattedra ambrosiana si possono contare 38 santi e due beati. I Santi più celebri sono Sant’Ambrogio e San Carlo Borromeo, che sono protettori della Diocesi. Venticinque dei primi 28 successori di Sant’Anatalo sono santi, tra essi sono noti Sant’Eustorgio, San Protaso, noi vogliamo ricordare San Dazio che si dice originario di Agliate. San Galdino, vescovo fra il 1166 e il 1176 è l’ultimo vescovo indicato come santo nel catalogo dei vescovi milanesi. I due beati sono di data recente, Andrea Carlo Ferrari e Alfredo Ildefonso Schuster hanno svolto il loro magistero nell'ultimo secolo.