Alma Mater Studiorum - Universita’ Di Bologna Campus Di Cesena Scuola Di Ingegneria E Architettura
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ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA’ DI BOLOGNA CAMPUS DI CESENA SCUOLA DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA/MAGISTRALE A CICLO UNICO IN ARCHITETTURA IL PROGETTO DI CARLO SCARPA, GIOVANNI MICHELUCCI E IGNAZIO GARDELLA PER LE SALE DEI PRIMITIVI AGLI UFFIZI Tesi in STORIA DELL’ARCHITETTURA Relatore GIOVANNI LEONI Corelatori MATTEO CASSANI SIMONETTI Preserntata da CLAUDIA CONFORTI ILARIA CATTABRIGA Anno Accademico 2016/2017 1 Abbreviazioni Archivi ASCFi: Archivio Storico del Comune di Firenze (Firenze) ADS: Archivio Disegni e Stampe della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Firenze, Pistoia e Prato (Firenze) ASF: Archivio di Stato di Firenze (Firenze) ASGFi: Archivio Storico delle Gallerie Fiorentine (Firenze) CSAC: Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Fondo Ignazio Gardella (Parma) FM: Fondazione Michelucci (Fiesole) GFPMFi: Gabinetto Fotografico del Polo Museale Fiorentino (Firenze) MAXXI: Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Fondo Carlo Scarpa (Roma) Ringraziamenti: ringrazio il Prof. Giovanni Leoni per avermi supportato e aiutato nella ricerca, per i preziosi consigli e per avermi affidato un tema che da subito mi ha coinvolto e motivato profondamente. Questo ha permesso che, soprattutto nei momenti di difficoltà, il mio interesse verso l’oggetto della ricerca restasse sempre costante e vivo, e, di conseguenza, che mi divertissi durante il percorso. Il mio grazie va al Prof. Matteo Cassani Simonetti, che mi ha guidato in tutti i passaggi, dall’inizio alla fine della ricerca, con pazienza e impegno, sapendomi indicare la giusta direzione da seguire. Ringrazio la Prof. Claudia Conforti per avermi raccontato come “entrare nella vicenda” e come “conoscerne i personaggi”. Un grazie speciale va al Prof. Andrea Ugolini, che ci ha accolto in laboratorio e ha saputo ascoltare le esigenze di noi laureandi in Storia dell’Architettura. Il mio lavoro non sarebbe stato lo stesso senza i miei compagni di viaggio Caterina, Roberta e Matteo, perchè con loro ho condiviso aspetti positivi e negativi di questo “esperimento”. Grazie ai miei genitori, che, pur non capendo il perchè di una seconda laurea, hanno sopportato l’idea, grazie ai miei amici di sempre, un grazie un po’ più grande Lea, Francesca, Sara, Elisa, un grazie gigante a Elena e Milio, i miei compagni preferiti, e un supergrazie a Lollo e Eleo, per il loro aiuto concreto e per farmi notare quello che io non vedo. Infine grazie a me, perchè ho avuto il coraggio, la costanza e la determinazione di raggiungere quello che volevo. 2 Indice Premessa...............................................5 PARTE PRIMA 1.Gli Uffizi nel quadro della ricostruzione di Firenze................................................ 1.1.Firenze: i danni di guerra e il piano di ricostruzione.......................................... 1.2.Il progetto di restauro conservativo della fabbrica - La riapertura degli Uffizi del 1948, la riapertura del 1952 e la critica................................. 1.2.1.Il lavoro di Bartoli............................ 1.3.L’evoluzione della fabbrica vasariana durante i differenti direttorati................................. 1.3.1.Il direttorato di Roberto Salvini, il lavoro con Guido Morozzi e Guglielmo Pacchioni................... 2.Questioni museografiche.............................. 2.1.Il ruolo del museo nell’Italia Repubblicana....... 2.2.Il problema dell’ordinamento: le tematiche principali dell’allestimento e i temi trattati in occasione del Convegno di Museologia di Perugia del 1955 2.3.Gli interventi museografici coevi al riordinamento delle Sale dei Primitivi............................... 2.4.L’evoluzione delle questioni museografiche nella Galleria degli Uffizi dai “Grandi Uffizi” ai “Nuovi Uffizi” PARTE SECONDA 3.L’intervento di Scarpa, Michelucci e Gardella nelle Sale dei Primitivi.................................... 3.1.Il quadro culturale: il Crocifisso del Presepe di Greccio, la Mostra Giottesca del 1937, Movimento Moderno - Il culto dei Primitivi............................... 3.2.La convocazione degli architetti e la formazione della squadra per il riordino delle Sale dei Primitivi. 3.3.Cronache del progetto.............................. 3.3.1.L’area di progetto: la struttura vasariana, i caratteri compositivi che la contraddistinguono e la sua storia................................................. 3.3.2. La corrente tradizionalista e la corrente innovatrice del museo................................. 3 3.3.3. Il ruolo di Michelucci e il progetto per l’uscita di via Castellani....................... 3.3.4. Le intenzioni, i temi progettuali, gli scontri, gli ostacoli............................ 3.3.4.1. Il vincolo.............................. 3.3.5. L’evoluzione dell’intervento come progetto di architettura e di allestimento, insieme....... 3.3.5.1. La vicenda.............................. 3.4. Evoluzione del progetto...................... 3.4.1. Le tecniche di illuminazione del museo..... 3.4.2. Un lavoro di squadra fatto di contributi diversi: il lavoro di Scarpa, il lavoro di Gardella, il lavoro di Michelucci........................... 3.4.3. Le Sale dei Primitivi come riferimento per il riallestimento delle Sale Lippi, Botticelli e Leonardo......................................... 3.4.4. Le trasformazioni del progetto originario.. 4. La critica architettonica e artistica.......... 4.1. La critica e la fortuna dell’opera........... 4.2. La visione critica di uno storico dell’arte e della storia dell’arte sull’intervento........... PARTE TERZA SAGGIO CONCLUSIVO 5.Le differenze di approccio all’architettura e di apporto al progetto di Gardella, Michelucci e Scarpa, il tema del contrasto nel progetto....... APPARATI Bibliografia ragionata per temi................... ALLEGATI Regesto dell’opera............................... Restituzione grafica dell’evoluzione del progetto.. 4 Premessa Questo lavoro nasce innanzi tutto dall’interesse di cimentarsi nella ricerca storica e, in particolare di fare un’indagine su un progetto molto noto ma non oggetto di studi monografici. La ricerca parte quindi dalla consapevolezza dell’esistenza di non molti, anche se significativi, documenti d’archivio riguardanti il progetto per le Sale dei Primitivi di Ignazio Gardella, Giovanni Michelucci e Carlo Scarpa e dunque dalla volontà di portare a termine un’indagine più approfondita su ciò che finora non è stato ricostruito. La parte iniziale del lavoro ha previsto la ricerca bibliografica per temi, sul progetto per le Sale dei Primitivi e sulla critica dell’opera, sugli autori, sull’allestimento e museografia nel secondo dopoguerra e sui progetti coevi, sul contesto storico-culturale, sui danni di guerra a Firenze, sulla fabbrica vasariana e sulle riaperture degli Uffizi. E’ stato opportuno qualche approfondimendo riguardo ai temi e agli autori dell’estetica del secondo Novecento, che conducono ad una particolare concezione dell’opera d’arte e al concetto di gusto, idee che influenzano profondamente le nuove tecniche allestitive del secondo dopoguerra, perché rivoluzionano la generale concezione dell’opera d’arte e il modo di fruirne. Proprio queste conoscenze sono la base degli studi del Direttore della Galleria degli Uffizi Roberto Salvini e lo portano a rivoluzionare l’ordinamento. Il lavoro è continuato con la restituzione del regesto dell’opera ovvero la ricostruzione della vicenda attraverso il riordino dei documenti archivistici ritrovati, raccolti e disposti in ordine cronologico. Gli archivi che si sono rivelati fondamentali a questo fine sono il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e quello delle Gallerie Fiorentine di Firenze: l’uno perché contenente corrispondenze, elaborati grafici, perizie e relazione di progetto relativi al primo anno di lavori, l’altro perchè conserva tutte le comunicazioni tra gli architetti e la committenza scambiate durante il secondo e ultimo anno di lavori. Determinante è stato l’aiuto della Soprintendenza e della Direzione Lavori del progetto “I Nuovi Uffizi” nel ritrovare alcuni disegni e atti contabili che offrono il riscontro delle opere realizzate nel progetto definitivo inaugurato nel 1956. La ricerca storica parte dagli eventi bellici, antecedenti il progetto in analisi -inaugurato nel 1956- prosegue con una ricostruzione dei danni provocati alla Galleria degli 5 Uffizi dallo scoppio delle due mine su entrambe le rive dell’Arno attorno a Ponte Vecchio, e con un’analisi dei progetti di sistemazione che precedono la convocazione dei tre architetti: il progetto realizzato di Lando Bartoli dal 1946, in vista della prima riapertura della Galleria al pubblico nel 1948 e il conseguente progetto di riordino previsto per la seconda riapertura del 1952. Si ritiene di notevole importanza lo studio di questi antefatti dal momento che costituiscono, insieme al costante, fondamentale e impegnato lavoro del Soprintendente Guglielmo Pacchioni e del Direttore Roberto Salvini, lo “stato di fatto” su cui operano Gardella, Michelucci e Scarpa. Questo lavoro ha quindi anche l’obiettivo di indagare e capire il contesto storico dell’Italia Repubblicana, tutto il processo che conduce gran parte delle gallerie e dei musei più importanti del nuovo stato ad un generale riordino, attraverso lo studio di un caso esemplare. Lo studio di tutti i documenti d’archivio e di tutti i contributi che trattano delle trasformazioni della Galleria secondo le intenzioni delle Soprintendenze ai Monumenti, alle Gallerie e della Direzione, oltre a tutte