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ISBN: 978-88-7395-683-9

Progetto grafco e impaginazione: Irene Sartini Stampa: Tipografa Moderna - Bologna

Prima edizione: dicembre 2011 Centro euro-mediterraneo di documentazione

IL PESO ECONOMICO E SOCIALE DEI DISASTRI SISMICI IN ITALIA NEGLI ULTIMI 150 ANNI 1861-2011

Emanuela Guidoboni e Gianluca Valensise

COLLABORATORI Dante Mariotti, Cecilia Ciuccarelli, Filippo Bernardini, Maria Giovanna Bianchi, Gabriele Tarabusi, Alberto Comastri

Bononia University Press

INDICE

7 PRESENTAZIONE

PROLOGO 9 Perché questo libro 11 I contenuti 15 Rovine sismiche ereditate e normative antisismiche “smarrite”: 1851-1859

GLI ULTIMI 150 ANNI: 1861-2011

35 1870 4 ottobre • Calabria settentrionale - Cosentino 38 1873 12 marzo • meridionali 42 1873 29 giugno • Bellunese - 50 1883 28 luglio • Casamicciola Terme (isola d’Ischia) 57 1887 23 febbraio • Liguria occidentale 72 1887 3 dicembre • Valle del Crati - Cosentino 76 1891 7 giugno • Valle d’Illasi (Monti Lessini - Veronese) 81 1894 16 novembre • Calabria meridionale 91 1905 8 settembre • Calabria centrale 105 1907 23 ottobre • Calabria meridionale 113 1908 28 dicembre • Stretto di Messina e Calabria 141 1910 7 giugno • Irpinia - Basilicata 147 1914 27 ottobre • Area etnea

155 Localizzazione epicentrale dei forti terremoti dal 1861 al 1914 Prima Guerra Mondiale

157 1915 13 gennaio • Marsica - Abruzzo centrale 174 1916 17 maggio, 16 agosto • Rimini e costa adriatica 186 1917 26 aprile • Val Tiberina 191 1918 10 novembre • Appennino romagnolo - Santa Sofa 201 1919 29 giugno • Mugello - Appennino toscano 215 1920 7 settembre • Garfagnana e Lunigiana 229 1928 27 marzo • Friuli 232 1930 23 luglio • Alta Irpinia - Vulture 248 1930 30 ottobre • Marche - costa settentrionale 253 1933 26 settembre • Abruzzo meridionale - Maiella 260 1936 18 ottobre • Alpago e Cansiglio 266 1943 3 ottobre • Marche meridionali - Abruzzo settentrionale

269 Localizzazione epicentrale dei forti terremoti dal 1915 al 1945 Seconda Guerra Mondiale

271 1947 11 maggio • Calabria centrale 277 1962 21 agosto • Irpinia - Sannio 287 1968 15 gennaio • Valle del Belice - Sicilia sud-occidentale 302 1976 6 maggio, 11 e 15 settembre • Friuli 322 1979 19 settembre • Valnerina - Appennino umbro 333 1980 23 novembre • Irpinia - Basilicata 359 1997 26 settembre, 14 ottobre • Appennino umbro-marchigiano 378 2002 31 ottobre • San Giuliano di Puglia 387 2009 6 aprile • Abruzzo nord-occidentale - L’Aquila

409 Localizzazione epicentrale dei forti terremoti dal 1946 ad oggi

EPILOGO 411 Verso un Paese più sicuro

APPENDICE 417 La scala Mercalli Cancani Sieberg 419 Elenco degli efetti classifcati per terremoto 537 Glossario 1997 26 settembre, 14 ottobre 32 Appennino umbro-marchigiano

Me 5.9 I0 VIII-IX Imax IX Siti valutati: 1.049 Me 5.5 I0 VIII-IX Imax VIII-IX Siti valutati: 809

Un terremoto defnito “interminabile”, con grande impatto mediatico, diviene famoso per i danni causati a un patrimonio storico-artistico eccezionale. Le riprese in diretta del crollo di due volte della Basilica Superiore di fanno il giro del mondo. Oltre 6.000 scosse registrate in cinque mesi tengono in allarme la popolazione, accampata in tendopoli. A causa degli estesi danni al patrimonio architettonico storico si realizzano restauri importanti e rifacimenti dell’edilizia storica, sviluppando preziose esperienze. Con questo evento si afaccia una nuova strategia d’intervento della Protezione Civile.

Una sequenza “interminabile” La sequenza sismica che colpì l’Appennino umbro-marchigiano tra il settembre 1997 e il marzo 1998 ebbe inizio il 4 settembre, nella notte, alle ore 0:07 locali, con una scossa di magnitudo 4.4 localizzata nella zona di Colforito. Causò danni legge- ri in alcune località del comune di Serravalle di Chienti, e particolarmente a Cesi e a Dignano. Qualche lieve lesione in singoli edifci fu rilevata a Civitella, Colforito, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Sefro e Verchiano. Tale scossa fu seguita nei giorni successivi da alcune decine di repliche di magnitudo inferiore. Il 26 settembre 1997 alle ore 2:33 locali nella stessa area ci fu una scossa di ma- gnitudo 5.6, che causò crolli in diverse località dell’alto Appennino marchigiano e umbro, particolarmente in alcune frazioni del comune di Serravalle di Chienti. La mattina successiva, alle ore 11:40 locali, ci fu una nuova forte scossa di magnitudo 5.7, localizzata alcuni km a nordovest, in direzione di Nocera Umbra: questa scossa causò gravi danni in diverse località dei comuni di Serravalle di Chienti, , Nocera Umbra e Fabriano e danni più leggeri in moltissime località delle regioni Umbria e Marche. Il 3 ottobre alle ore 10:55 locali una scossa di magnitudo 5.0 colpì nuovamente la zona, causando panico ed esasperazione tra la popolazione, che da un mese vive- va fra scosse e rombi. Questo terremoto fu localizzato leggermente più a nord dei precedenti, in prossimità di Nocera Umbra. Nei giorni successivi furono registrate diverse forti scosse lungo l’intera zona sismogenetica, lunga oltre 30 km, compresa fra - a sud e Nocera Umbra-Gualdo Tadino a nord, con un’accentua- ta concentrazione di scosse nel margine meridionale, nella zona di Sellano e Preci. Il 6 ottobre alle ore 1:24 locali, una scossa di magnitudo 5.4 interessò la zona di Casenove e Forcatura, alcuni km a ovest di Colforito. Il 12 ottobre 1997 alle ore 13:08 una scossa di magnitudo 5.1 colpì la zona di Sellano e Preci, all’estremità meridionale della zona attivata. Nei due giorni succes- sivi, quasi tutte le repliche si concentrarono in quest’area. 359 Disastri sismici in Italia

262. Efetti complessivi del terremoto del 26 settembre 1997.

Il 14 ottobre alle ore 17:23 un’altra scossa di magnitudo 5.5 interessò la stessa zona, con epicentro nell’area dei comuni di Sellano e Preci, causando danni rilevan- ti soprattutto nella zona di Sellano (già colpito e poi consolidato dopo il terremoto del 1979 della Valnerina, si veda sopra). Nei giorni successivi, altre sensibili scosse furono registrate d’intensità e fre- quenza via via calanti. Dal 4 settembre 1997 e fno alla fne di ottobre 1997 le scosse registrate dalla Rete Sismica Nazionale all’interno di questa sequenza furono circa 2.500. La sequenza preseguì in modo quasi continuo nei mesi successivi, con una decisa diminuzione del numero di scosse a partire dall’ultima decade di ottobre. Il 26 marzo 1998 alle ore 18:26 locali una nuova forte scossa di magnitudo 4.7 interessò l’area compresa fra Nocera Umbra e Gualdo Tadino. Il 3 aprile 1998 alle ore 9:26 locali una nuova scossa di magnitudo 5.3 fu sen- tita in una vasta area comprendente l’Umbria e le Marche, causò qualche ulteriore crollo e l’aggravamento dei danni precedenti in diverse località colpite dagli efetti delle scosse del 26 settembre 1997, particolarmente nella zona di Nocera Umbra e Gualdo Tadino. 360 Nei mesi successivi l’attività sismica andò gradualmente attenuandosi, pur con 1997 26 settembre, 14 ottobre Appennino umbro-marchigiano

263. Efetti complessivi del terremoto del 14 ottobre 1997. qualche episodio sentito sensibilmente dalla popolazione. Nell’arco dell’intera se- quenza la Rete Sismica Nazionale dell’ING (Istituto Nazionale di Geofsica, dal 2000 ribattezzato Istituto Nazionale di Geofsica e Vulcanologia), integrata da una rete mobile locale già a partire dalla mattina del 26 settembre e dagli strumenti fssi della Rete Sismometrica Marchigiana, registrò circa 6.000 scosse.

Gli efetti L’area dei danni gravi e difusi fu concentrata soprattutto nelle provincie di Perugia e Macerata, in particolare nei comuni di Foligno, Nocera Umbra, Sellano, Serra- valle di Chienti e Visso, e in altri comuni vicini: Cerreto di Spoleto, Fiuminata, Monte Cavallo, Preci e Valtopina. Danni moderati furono riscontrati in moltissime località distribuite in tutto il territorio delle regioni Marche e Umbria, con alcuni isolati episodi esterni a tali aree. La realtà sociale e l’assetto insediativo dell’area colpita nelle due regioni era ca- ratterizzata da piccole città, paesi e soprattutto da molte decine di frazioni di colli- na e di montagna e da centinaia di case sparse abitate da piccoli agricoltori. I danni più gravi, costituiti da numerosi crolli parziali o totali, riguardarono al- cune piccole frazioni montane dei comuni di Serravalle di Chienti, Foligno, Nocera Umbra e Sellano. Tali danni interessarono insediamenti costituiti in buona parte 361 Disastri sismici in Italia

264. Terremoti del 26 settembre e 14 ottobre 1997. Collecurti, frazione di Serravalle del Chienti: l’abitato devastato.

da tipologie edilizie molto vulnerabili: edifci in muratura e pietrame, di due o tre piani, solitamente con solai in legno non ancorati alla muratura; o edifci vecchi ammodernati con l’aggiunta di cordoli e tetti in cemento armato, poggianti su pa- reti di pietra o di ciottoli. Nel settore più meridionale della zona colpita da efetti di danno (principal- mente nell’area di Sellano) diversi edifci erano stati oggetto di interventi di ade- guamento sismico dopo il terremoto del 19 settembre 1979. Tali interventi avevano spesso sostituito vecchi solai e coperture in legno con materiali di cemento armato e mattoni. In diversi casi tali interventi non erano stati accompagnati da misure di rinforzo delle murature e di collegamento fra strutture verticali e orizzontali. In quei casi ci furono danni gravi, determinati in buona misura dall’eccessivo appesan- timento complessivo, non adeguatamente compensato dagli interventi di miglio- ramento delle murature (un caso esemplare è il gravissimo danneggiamento della chiesa di Annifo). Nella zona erano presenti in misura minore anche edifci in cemento armato, sia di recente costruzione (e quindi costruiti secondo la normativa antisismica), sia di edifcazione meno recente. In generale tutti questi edifci resistettero adeguatamen- te alla sequenza sismica, subendo danni prevalentemente alle tamponature. In alcuni casi furono riscontrate forti diferenze nella gravità dei danni dovute a efetti di amplifcazione locale: come a Cesi Alto e Cesi Basso, a Forcella e Col- lecurti. Tali insediamenti, distanti fra loro poche centinaia di metri, presentarono un livello di danno molto diverso. In altri casi queste amplifcazioni risultarono causate da preesistenti situazioni di instabilità dei versanti (Forf e diversi centri dell’abitato di Annifo). 362 L’attività di rilievo di agibilità e di danneggiamento, concentrata soprattutto nel 1997 26 settembre, 14 ottobre Appennino umbro-marchigiano mese di ottobre 1997, interessò complessivamente diverse decine di migliaia di edi- fci. Nella regione Umbria furono eseguiti circa 60.000 sopralluoghi, che rilevarono oltre 17.000 edifci inagibili totalmente o parzialmente. Nella regione Marche fu- rono efettuati complessivamente oltre 45.000 sopralluoghi (comprensivi di quelli ripetuti sui medesimi edifci per la verifca di eventuali aggravamenti degli efetti), che segnalarono l’inagibilità totale o parziale di circa 11.000 edifci. L’impatto di questo terremoto sul prezioso patrimonio artistico e architetto- nico, largamente difuso sul territorio delle due regioni, gioca un ruolo cruciale nell’analisi complessiva degli efetti. Tale patrimonio subì danni di rilievo, in ragio- ne anche della sua particolare vulnerabilità.84

Foligno fu il comune più colpito dalle scosse del 26 settembre nel territorio umbro. Umbria Nel capoluogo furono lesionati l’80% degli edifci del centro storico, e di questi la metà in modo grave. Crollarono parzialmente la torre campanaria della chiesa di Santa Maria Infraportas e restò gravemente danneggiato il campanile del palaz- zo comunale. Gravi danni anche alla cupola del duomo di San Feliciano e lesioni all’ospedale, una parte del quale risale al XV secolo. Ci furono molti danni anche nelle numerose frazioni comunali. Le distruzioni più estese furono rilevate ad An- nifo, Arvello, Camino, Verchiano, Casenove, Cassignano e Cupigliolo. Ad Annifo i danni più gravi furono rilevati nella località Villa, che poggia su detriti di falda sciolti, soggetti a fenomeni franosi. A Verchiano i danni maggiori interessarono la parte bassa dell’incasato, costruito su argille e sabbie fuvio-lacustri; mentre la parte alta, costruita su roccia, subì danni minori. Anche l’abitato di Casenove fu più dan- neggiato nella parte meridionale. Dopo la scossa del 7 ottobre, la torre campanaria posta alla sommità del muni- cipio di Foligno, il famoso “Torrino”, subì danni ulteriori e crollò defnitivamente a seguito della scossa del 14 ottobre. Il terremoto del 3 aprile 1998 causò nuovi danni in tutto il territorio comunale. A Foligno fu rilevata la caduta di calcinacci e crolli nello zuccherifcio, in precedenza già abbandonato perché inagibile. Nella chiesa di San Nicolò ci furono crolli parziali d’intonaci dal softto e nella chiesa di San Sal- vatore un aggravamento del quadro fessurativo precedente, con caduta di intonaci. Nelle frazioni di Annifo, Cassignano e Verchiano crollarono defnitivamente case già lesionate o parzialmente crollate; a Verchiano crollò anche parte del campanile della chiesa di Santa Maria Assunta. A Casenove crollò il campanile e ci furono gravi danni alla chiesa di Sant’Ansovino. A Colforito furono rilevati gravi danni al campanile e alla chiesa di Santa Maria Assunta. A Scopoli vi furono gravi lesioni alla chiesa di Sant’Anna, al campanile e alla chiesa di Santa Maria Assunta. A Sant’Era- clio ci fu un aggravamento delle condizioni statiche del castello, in sommità e alla base della torre sud, e crollarono alcuni elementi lapidei dalla parte di coronamento della torre est. A Mormonzone, nella chiesa di San Feliciano la scossa causò il crollo parziale della volta afrescata absidale, che restò in condizioni precarie.

84 D. Benetti, M. Guccione e O. Segnalini, Primo repertorio dei centri storici in Umbria. Il terre- moto del 26 settembre 1997, Roma 1998; Segnalini O. (a cura di), Metodi e strumenti per i centri storici delle Marche. Il terremoto del 26 settembre 1997, Roma 2000; Ministero per i Beni culturali e ambientali – Regione dell’Umbria, Oltre il terremoto. Primo repertorio di monumenti danneggiati dal sisma: Umbria 1997 (Beyond the earthquake. An initial inventory of monuments damaged in the earthquake: Umbria 1997), 2 voll., Roma 1998; Ministero per i Beni culturali e ambientali – Regione Marche, Oltre il terremoto. Primo repertorio di monumenti danneggiati dal sisma: Marche 1997 (Beyond the earthquake. An initial inventory of monuments damaged in the earthquake: Marche 1997), Roma 1998. 363 Disastri sismici in Italia

Nocera Umbra fu fortemente danneggiata. Molte abitazioni erano prive di cate- ne di rinforzo, presenti invece con maggiore frequenza in altri centri abitati umbri. Tutti i palazzi storici della città furono gravemente lesionati; stessa sorte anche per il 70% circa delle abitazioni del centro storico. La torre civica del Duecento, detta il Campanaccio – uno dei simboli di Nocera – crollò parzialmente nella parte alta. Rimase danneggiato anche il palazzo comunale; crepe nelle murature del Museo civico e nella cattedrale. Le frazioni Isola e Molina, poco a nord di Nocera, furono tra i siti più danneg- giati. Anche a Nocera Scalo i danni furono rilevanti, sia perché l’abitato è posto in uno stretto fondovalle, sia per la presenza di depositi alluvionali recenti. Nella fra- zione di Bagnara ci furono lesioni in edifci pubblici e privati del centro storico. La scossa del 7 ottobre causò un aggravamento generale dei danni. Dopo la forte scossa del 3 aprile 1998, nella cattedrale di Nocera Umbra crollò il controsoftto e ci fu un sensibile aggravamento delle condizioni del pilastro sini- stro di facciata del campanile. Nella chiesa di San Filippo si aggravarono i fenomeni di schiacciamento alla base del campanile e le fessure nei portici. Nel quartiere di Santa Croce si aggravarono le crepe nella chiesa parrocchiale e si evidenziò una maggiore sconnessione degli angoli murari. Nelle frazioni Isola e Lanciano crollarono alcuni edifci, tra cui una vecchia torre già lesionata e disabitata. I Vigili del Fuoco segnalarono danni importanti anche a Molina, con caduta di cornicioni e comignoli da edifci ritenuti agibili. A Sorifa, nella chiesa di San Michele Arcangelo fu osservato un forte aggravamento delle lesioni esistenti alla base della cella campanaria. A Col Sant’Angelo fu rilevato un aggravamento generalizzato delle lesioni nella torre e un crollo nel coronamento del sottotetto. A Colle si aggravarono le precedenti lesioni nella sacrestia e nel cam- panile della chiesa dei Santi Gregorio e Romano. A Boschetto, nella chiesa di San Giovanni si aprirono lesioni alla volta di copertura e fu rilevato un notevole aggra- vamento dello stato di conservazione degli afreschi. Il comune di Sellano ebbe danni molto gravi nel capoluogo e nelle frazioni – in particolare a Montesanto, Casale, Colle, Pupaggi, San Martino, Villamagina, Vio – causati soprattutto dalla scossa del 14 ottobre. Nel paese di Sellano paese subirono danni gravi il palazzo comunale, di cui crollò la torretta, e la chiesa di Santa Maria Assunta, di cui crollò il campanile; gravemente danneggiato anche il monastero dei Cappuccini situato poco fuori dall’abitato, in direzione sud. Furono lesionate anche varie chiese delle frazioni: a San Martino la chiesa omonima, a Colle la chiesa di Sant’Agata, a Montesanto la chiesa di Santa Lucia; a Civitella la chiesa di San Pietro. Danni più o meno gravi anche ad alcuni piccoli edifci di culto isolati: la chiesa di San Severino in località Montalbo, la chie- sa di Sant’Antonio in località Casale Rocchetti, la chiesa di Santa Lucia in località Piedicammoro, la chiesa della Madonna della Croce a Petrognano, e la chiesa di San Pietro, a Forf, di cui crollò il campanile a vela. La scossa del 3 aprile 1998 causò un aggravamento del quadro fessurativo com- plessivo della chiesa di San Francesco, a Sellano. A Vio, nella chiesa di San Cristofo- ro, fu rilevato un leggero aggravamento delle lesioni all’abside. A Villamagina nella chiesa di San Silvestro aumentarono le lesioni al campanile. A Postignano aumenta- rono le lesioni nella chiesa della Madonna del Piano, in particolare nella parete sini- stra in cui le travi della copertura risultarono distaccate dalle murature negli angoli. A Montesanto, nel palazzo della Posta (ex palazzo del Podestà) crollò una parte della 364 1997 26 settembre, 14 ottobre Appennino umbro-marchigiano

265. Terremoto del 26 settembre 1997. Assisi: il crollo nella basilica Superiore di San Francesco, nella foto che fece il giro del mondo. parete di fondo. A Mocali nella chiesa di Sant’Anna aumentò la rotazione in avanti del paramento esterno della facciata e dei portali in pietra, e si aggravò la lesione nell’angolo anteriore sinistro della chiesa. A Cammoro nella chiesa di Santa Maria Novella aumentarono le lesioni nella controfacciata e agli angoli della copertura; nella chiesa della Madonnuccia fu rilevato un aggravamento del dissesto nelle volte a vela. Nella chiesa rurale di Santa Chiara, in località Ve ne , peggiorò il quadro fes- surativo in corrispondenza dell’abside. A Orsano, si aggravarono le lesioni a taglio nella facciata della chiesa della Madonna della Consolazione e fu rilevato un legge- ro incremento delle lesioni nel campanile della chiesa di Santa Maria. Nella chiesa di San Pietro, in località Terne, si aggravarono le lesioni alle murature; a Sterpare, aumentarono le lesioni nella chiesa della Madonna del Rosario e fu anche rilevata una leggera rotazione verso l’esterno della parete destra già puntellata Preci ebbe danni difusi al patrimonio edilizio pubblico e privato, caduta di cor- nicioni e qualche crollo parziale. Ci furono danni alle chiese della Madonna della Peschiera, di Santa Maria della Pietà e di Santa Caterina. A seguito della scossa del 3 aprile 1998, nella frazione di Roccanolf ci fu un generale aggravamento delle con- dizioni statiche della chiesa di Sant’Andrea con parziali crolli di materiale lapideo dalla parete di fondo. Assisi fu tra i centri colpiti quello che maggiormente attrasse l’attenzione mon- diale. In tutto il centro storico ci furono danni difusi al patrimonio edilizio pub- blico e privato. In molte strade gli edifci furono puntellati. Nella basilica superiore di San Francesco crollarono due volte causando la morte di quattro persone (due tecnici della Soprintendenza e due frati). Danni gravi colpirono il palazzo aposto- lico e il palazzo papale (già restaurato nel 1929), inseriti nel complesso del Sacro Convento. Altri danni subirono il chiostro dei morti, il presbiterio e il campanile. Danni contenuti furono rilevati alla chiesa di Santa Chiara e al duomo di San Ru- fno. Restarono danneggiate anche alcune porte della città. Il monastero di Santa Chiara dovette essere puntellato. L’ospedale divenne inagibile. Ci furono danni anche alla basilica di Santa Maria degli Angeli, nell’omonima località, dove si distaccarono calcinacci dall’architrave della porta d’ingresso e dalla volta del transetto sinistro. Dopo la scossa del 7 ottobre, dal timpano della basilica, già lesionato, si staccò un altro pezzo di muratura. Dopo la scossa del 3 aprile 1998 ad Assisi furono rilevati nuovi danni: nella basi- lica superiore di San Francesco caddero frammenti d’intonaco e fu rilevata la scon- nessione di alcuni conci nella sommità del campanile. Nel duomo si accentuò la 365 Disastri sismici in Italia

lesione longitudinale della volta della navata centrale con caduta di calcinacci. Nella chiesa di Santa Chiara caddero calcinacci dalle volte del transetto e della navata centrale e si accentuarono le lesioni esterne sulla facciata laterale destra. Nel com- plesso conventuale di San Damiano, nell’ala ovest (dormitorio e oratorio di Santa Chiara), fu rilevata l’accentuazione delle lesioni difuse esistenti, con caduta di cal- cinacci. Nell’oratorio dei Pellegrini la scossa del 3 aprile causò la caduta di calcinacci e il peggioramento dello stato fessurativo nel livello sotto la strada (al di sotto della cappella afrescata). Nel palazzo Bartocci si aggravarono le lesioni nel salone del secondo piano, con caduta di frammenti d’intonaco dagli afreschi. Nella basilica di Santa Maria degli Angeli si aggravarono le lesioni al primo e secondo arco della navata sinistra con caduta di frammenti di intonaco. A Cerreto di Spoleto crollò il campanile della chiesa di Santa Maria Annunziata e furono rilevate lesioni nelle chiese di Santa Maria de Libera e della Madonnella. La cinta muraria presentava difuse crepe e fessure. Fu chiusa l’antica strada di collega- mento tra Spoleto e le Marche per il pericolo di caduta massi dalla rupe sovrastante. Nella frazione di Triponzo ci furono gravi danni nelle chiese di Santa Caterina e di Santa Maria delle Grazie. A Bevagna ci furono crolli parziali nella chiesa di San Francesco, gravi lesioni in quelle di San Silvestro e San Filippo. Lesioni più o meno consistenti si osservarono anche nel palazzo comunale e negli edifci scolastici. Ci furono danni lievi e difusi nelle abitazioni. Il terremoto del 3 aprile 1998 aggravò i danni precedenti. Nella chiesa di San Francesco si allargarono le lesioni nell’abside e caddero frammenti d’intonaco. Nella chiesa di San Silvestro si aprirono nuove lesioni nella zona absi- dale e nella parte alta, di attacco, dell’arco trionfale. Furono rilevati danni su una delle colonne di destra dell’abside. Nella chiesa di San Michele Arcangelo si apriro- no nuove lesioni, con caduta d’intonaco, nella navata sinistra e destra all’imposta della volta e si aggravarono le lesioni preesistenti nella zona absidale, con sconnes- sione della copertura. Gualdo Tadino subì lesioni difuse alle case e alcuni crolli parziali in edifci pub- blici e privati. A seguito della scossa del 3 aprile 1998, localizzata nelle immediate vicinanze del paese, si aggravarono i danni causati dalle scosse precedenti. Fessura- zioni di una certa entità interessarono stabili che non avevano avuto danni rilevanti con le scosse precedenti ed erano ancora abitati. Caddero dei cornicioni. Crollò il tetto del palazzo Ceccoli. Nella chiesa di San Donato si aprirono lesioni all’angolo destro della facciata con caduta d’intonaco. Nella chiesa di San Francesco cadde- ro frammenti d’intonaco con leggero aggravamento delle lesioni di distacco tra le pareti laterali e la volta. Nella chiesa di Santa Maria del Gonfalone vi furono dan- ni difusi con parziali crolli delle volte, gravi lesioni alle murature con andamento verticale e con pericolo di ribaltamento della facciata. Nella cattedrale di San Bene- detto si rilevarono cadute d’intonaco dalla volta ed espulsione di frammenti lapidei e laterizi dalla cella campanaria. Danni anche all’ospedale, dove venne dichiarato inagibile l’ultimo piano. In località Grello, nella chiesa di San Giovanni Battista crollò parzialmente il timpano della facciata. A San Pellegrino, nella chiesa parrocchiale si aggravarono le crepe alla sommità della controfacciata e caddero dei calcinacci; furono rilevati dissesti e lesioni nel resto delle murature. A Pastina ci fu un aggravamento delle crepe nella chiesa parrocchiale. A Boschetto la chiesa parrocchiale subì nuovi danni. 366 A Cerqueto crollarono cornicioni e restarono lesionati un centinaio di edifci; la 1997 26 settembre, 14 ottobre Appennino umbro-marchigiano chiesa parrocchiale subì nuovi danni. A Osteria di Morano nella chiesa del Sacro Cuore furono rilevate lesioni gravi in tutte le cappelle laterali, nell’arco trionfale e nel catino absidale; ci fu espulsione di materiale e caduta d’intonaco. Spello ebbe lesioni difuse e crollo parziale di alcune abitazioni, fu danneggiata la stazione ferroviaria. Monumenti e palazzi storici furono lesionati in modo rile- vante. A Bastia Umbra furono lesionati il campanile e la chiesa di Santa Croce, che ospitava la pinacoteca comunale. Gubbio ebbe danni rilevanti: rimase inagibile una parte della Loggia dei Tirato- ri, con la sottostante chiesa dei Bianchi; risultò pericolante il tetto della chiesa di Santa Lucia. Crollò parte del tetto dell’eremo di Sant’Ambrogio, costruito intorno all’anno 1000, nella zona della Gola del Bottaccione. Montefalco riportò danni difusi al patrimonio edilizio privato. Particolarmente gravi i danni subiti dal museo di San Francesco, con la caduta di qualche frammento degli afreschi e lesioni sulle volte. Furono transennati numerosi edifci del centro storico. A seguito della scossa del 3 aprile 1998 nella chiesa di Santa Chiara fu rile- vato un aggravamento delle condizioni statiche del cupolino con apertura di nuove lesioni orizzontali. Perugia subì danni non gravi: crollarono diversi cornicioni e si aprirono cre- pe e lesioni nei muri di molte abitazioni. Furono lesionate varie chiese: il duomo, San Pietro, Sant’Ercolano, Sant’Angelo e San Domenico; danni anche al comples- so dell’arco Etrusco. A nord della città, in località Montelabate, risultò lesionato il chiostro dell’abbazia di Santa Maria di Valdiponte. Dopo la scossa del 7 ottobre, nuovi danni a Perugia resero inagibili i locali dell’ufcio tecnico e la ragioneria del comune, palazzo Bianchi e il vescovado. Peg- giorò la condizione del palazzo dei Priori. Dopo la scossa del 3 aprile 1998, nella chiesa di San Bevignate, situata nel quartiere di Monteluce, si aprono nuove lesioni

266. Terremoti del 26 settembre e 14 ottobre 1997. Serravalle del Chienti: crollo della chiesa afrescata della Madonna del Piano. 367 Disastri sismici in Italia

con caduta d’intonaco dalla facciata e sconnessioni alle murature. Nell’abbazia di Montelabate si aggravarono le lesioni già esistenti con pericolo di crolli. A Spoleto ci furono danni alle case, non gravi ma difusi, lesioni al duomo, alla chiesa di San Filippo Neri e al piano alto del palazzo comunale. Dopo la scossa del 3 aprile 1998 nel duomo si accentuò il distacco della facciata, si aggravarono le lesioni nella zona del transetto e aumentarono le lesioni nella navata centrale e nelle navate laterali. Trevi subì danni leggeri e difusi alle case, lesioni al palazzo comunale e alla chie- sa della Madonna delle Lacrime. Ci furono crolli parziali delle mura cittadine.

Marche Serravalle di Chienti fu il comune più colpito nel territorio marchigiano. Fu grave- mente lesionata la chiesa priorale di Santa Lucia; danni gravi subì anche l’edifcio del comando del Corpo Forestale dello Stato. Un numero rilevante di abitazioni crollò o fu reso inagibile sia nel capoluogo che nelle frazioni. Tra queste le più danneggiate furono quelle di Collecurti, Cesi, Costa, San Martino, Acquapagana, Dignano e Vol - tellina. L’abitato di Collecurti, forse il più danneggiato di tutta la sequenza sismica, è ubicato su un piccolo rilievo isolato costituito da sedimenti fuvio-lacustri: que- sta particolare confgurazione causò un’amplifcazione degli efetti del terremoto. Nel crollo di una casa morì una coppia di anziani coniugi. A un solo chilometro di distanza da Collecurti, nella frazione Forcella, che poggia su roccia, i danni furono limitati. A Cesi la parte bassa dell’abitato subì danni gravissimi, mentre la parte alta, La Villa, subì danni molto minori, per la maggior parte crepe e caduta di tegole. Ancora una volta il diverso livello di danno è motivato dalle diferenti caratteristi- che litologiche dei terreni su cui sorgono i due abitati: depositi argilloso-sabbiosi di origine lacustre e fuvio-lacustre nel primo caso; roccia ricoperta da un esiguo strato di detriti consistenti nel secondo caso. Crollarono le murature della fortifcazione trecentesca del Castello d’Elce. Nel- le vicinanze della località Corgneto crollò il santuario della Madonna del Piano; la chiesa medievale di Santa Croce in Percanestro, nei pressi di Forcella, subì il crollo quasi totale della facciata. A Visso crollò la scuola elementare e media e si ebbero danni nella sede muni- cipale, nel palazzo e nella chiesa di San Giacomo, nel palazzo Varano, nell’edifcio della biblioteca comunale, nel palazzo Governatori, nel palazzo della Santissima Trinità, nel complesso sportivo e nella piscina comunale coperta. Ci furono danni anche nel cimitero monumentale, alle mura castellane, alle opere idrauliche e ai serbatoi idrici. Furono rilevate lesioni nella chiesa del convento dei Cappuccini, nella chiesa del Santissimo Crocefsso, nel campanile della chiesa di Santa Maria. Danni difusi interessarono il patrimonio edilizio privato anche nella zona nuova di recente edifcazione. Danni molto gravi riguardarono le frazioni di Mevale e Rasenna. Nella prima località subì gravi lesioni anche la chiesa di Santa Maria Annunziata, nella seconda la chiesa della Santissima Trinità. Nel territorio del comune sparso di Monte Cavallo circa il 40 per cento degli edi- fci furono danneggiati e parecchi divennero inagibili in tutte le frazioni comunali, in particolare a Cesure, Cascine e Valcaldara. Nella frazione capoluogo, Piedelsasso, ci furono gravi danni alla chiesa di San Lorenzo e lesioni al municipio. In via Um- berto I, risultarono fortemente lesionate tutte le case sul lato destro mentre quelle a 368 sinistra risultarono quasi illese. 1997 26 settembre, 14 ottobre Appennino umbro-marchigiano

267. Terremoti del 26 settembre e 14 ottobre 1997. Nocera Umbra: crollo totale di alcune case.

A Fabriano subì gravi lesioni la facciata della cattedrale e ci furono gravi danni al palazzo del Comune, divenuto inagibile. Furono danneggiati anche lo storico te- atro Gentile, la chiesa di San Benedetto e la chiesa e convento di Santa Margherita. Furono lesionati il palazzo ex Possenti e l’ala vecchia dell’ospedale e ci furono danni lievi e difusi negli edifci privati, soprattutto nella parte dell’abitato fondata su de- positi alluvionali. Nel crollo della facciata della chiesa dei Santi Biagio e Romualdo morì un’anziana donna. Danni molto rilevanti nella frazione di Belvedere. A Fiuminata circa il 30 per cento degli edifci risultarono danneggiati. Lesioni alla chiesa di San Cassiano. A Bolognola subirono danni gravi la chiesa di Santa Maria delle Grazie, la chiesetta del Cimitero, il vecchio Castello, le mura dei ruderi Varano; danni più leggeri al palazzo comunale e all’edifcio scolastico. Danni anche ai due sobborghi Villa Malvezzi e Villa Bentivoglio, dove fu lesionato il palazzo Primavera. A Camerino furono gravemente danneggiate la chiesa di Santa Maria in Via, con il crollo parziale della facciata e lesioni al campanile, la chiesa di San Carlo e l’ex convento di San Domenico. La cattedrale riportò distacchi difusi di stucchi e afreschi. Gravi danni si ebbero anche al palazzo ducale, all’arcivescovado, al retto- rato, al complesso di Santa Caterina, occupato dall’Archivio di Stato, e all’edifcio comunale. L’ospedale fu lesionato. Castelraimondo subì danni al palazzo comunale, alla chiesa di San Biagio, di cui crollò il tetto, e alla torre campanaria. Ci furono lesioni difuse nella chiesa di San Lorenzo e nella chiesa di San Martino. Anche gran parte degli edifci privati furono lesionati. Cingoli ebbe danni al palazzo comunale, alla chiesa parrocchiale, all’ospedale e alle abitazioni private. A Gagliole ci furono difusi danni leggeri al patrimonio edilizio. Muccia patì lesioni difuse al patrimonio edilizio privato; inoltre, si staccò la facciata della chiesa di San Biagio, nelle cui pareti si aprirono lesioni. Poco fuori 369 Disastri sismici in Italia

dall’abitato furono rilevati dissesti alle coperture della chiesa di Santa Maria di Va- rano. In località Massaprofoglio furono riscontrati danni gravi ai ruderi del castello e alla torre longobarda detta “la Torraccia”; ci furono lesioni importanti nella chiesa di Sant’Andrea. In località Vallicchio fu danneggiata la chiesa di Santa Lucia. Pieve Torina ebbe gravi danni alla chiesa di Santa Maria Assunta, all’ex ospeda- letto dei Pellegrini del XII secolo e alla stazione del Corpo Forestale dello Stato. Fuori dal capoluogo subirono danni gravi la chiesa di San Michele di cui crollò il campanile, a Colle d’Antico, e la chiesa di Sant’Oreste di Casavecchia e il santuario di Santa Maria in Caspriano situato a poca distanza da Capriglia. A Pioraco rimasero lesionati il palazzo municipale, l’edifcio scolastico, le case del centro storico, le chiese del Crocifsso, di San Francesco, San Vittorino e della Madonna delle Lacrime. Anche la caserma dei Carabinieri fu lesionata. A Sassoferrato fu gravemente danneggiato il palazzo comunale; numerosi edifci fu- rono lesionati, tra i quali i due monasteri delle Benedettine e di Santa Chiara. La chiesa di San Pietro subì il crollo parziale della volta e lesioni alla torre campanaria. Furono lesionate anche le chiese di San Francesco, del Sacro Cuore, con l’annesso il convento, di Santa Maria della Pace e di Santa Maria del Ponte. Lesioni difuse si aprirono nei due palazzi Montanari e dei Priori, quest’ultimo sede del Museo civico. Anche Serrapetrona subì danni di rilievo agli edifci privati, al municipio, al ci- mitero e al vecchio mulino del borgo. Nella frazione di Savignano ci fu il crollo par- ziale di alcuni fabbricati. Ci furono lesioni difuse alle murature delle chiese di San Lorenzo, nella frazione di Castel San Venanzo, di San Giovanni Battista in località Collina, di San Paolo a Borgiano. Danni minori furono riscontrati ad Acquacanina e Amandola, dove dopo la scossa del 14 ottobre crollò una porzione della facciata del teatro Europa, già lesio- nato dalla scossa del 26 settembre. Nel centro storico di Ascoli Piceno caddero intonaci dalle facciate degli edifci. Danni furono rilevati anche nella frazione di Lisciano. Dopo la scossa del 14 otto- bre furono rilevati danni alla cattedrale di Sant’Emidio, dove si ampliò una crepa nella parete posteriore. A Esanatoglia subì gravi lesioni la chiesa del convento dei Cappuccini e ci furono danni difusi al palazzo comunale, al palazzo apostolico, alla torre di Sant’Andrea e alle mura della città. Le abitazioni private subirono leggere lesioni. A Fiordimonte ebbero danni il municipio, la chiesa di San Gregorio e ci furono lievi lesioni difuse agli edifci privati. Danni gravi ci furono alla chiesa del Castello e alla chiesa della frazione Vico di Sopra. Serra San Quirico patì lesioni difuse a tutto il patrimonio edilizio. Un este- so quadro fessurativo interessò il palazzo Piccioni e la chiesa dei Santi Quirico e Giuditta. Danni anche nelle chiese di San Filippo, San Francesco, Santa Lucia: in quest’ultima si aprirono lesioni difuse nella volta e ci furono gravi dissesti alla torre campanaria. Matelica, Petritoli, San Severino Marche, Tolentino e Ussita ebbero solo danni leggeri.

La Protezione Civile alla prova dei fatti La lunga sequenza sismica del settembre 1997–aprile 1998 rappresentò un collau- do per il sistema di protezione civile del nostro Paese, riorganizzato cinque anni prima con la legge n. 225 del 24 febbraio 1992. Con questo terremoto furono ve- rifcati e aggiornati i modelli d’intervento messi a punto nelle diverse emergenze 370 1997 26 settembre, 14 ottobre Appennino umbro-marchigiano

268. Terremoti del 26 settembre e 14 ottobre 1997. Arvello: ribaltamento della facciata in un edifcio di pietrame misto. degli anni precedenti, in particolare dopo le alluvioni del Piemonte del 1994 e della Versilia del 1996. Per fronteggiare le conseguenze della crisi sismica del 1996-98 l’intervento fu impostato secondo il “modello Versilia”, vale a dire applicando l’impianto normati- vo e procedurale sperimentato per la prima volta in occasione di quell’alluvione. Le procedure applicate prevedevano la nomina dei presidenti delle regioni Umbria e Marche a Commissari delegati; l’emanazione delle norme per l’attuazione urgente degli interventi di assistenza, di ripristino e di recupero socio-ambientale; l’attiva- zione degli interventi con ordinanze di protezione civile e, una volta quantifcati i danni, l’avvio dell’elaborazione di un provvedimento legislativo per la ricostruzio- ne. Attraverso ordinanze di protezione civile furono disposte misure a favore delle popolazioni colpite e prese numerose decisioni, con un cambiamento di strategia rispetto al passato su varie questioni cruciali. Per esempio, una scelta prioritaria fu quella di non sradicare dai loro territori le popolazioni colpite, il che determinò un impegno eccezionale per tutte le componenti del sistema di protezione civile e per la popolazione stessa. Le ordinanze emanate per il terremoto umbro-marchigiano si caratterizzarono per quattro aspetti innovativi: 1) la delimitazione dell’ambito territoriale fu efettuata per la prima volta sulla base di criteri oggettivi (rilievo del danno e attribuzione ad ogni comune del livello di danno); 2) furono introdotti criteri standard per la valutazione dei danni (scheda di ve- rifca di agibilità e rilievo del danno); 3) gli interventi a favore delle zone colpite furono “completi”, in quanto preve- devano: a) un piano di interventi sulle strutture pubbliche, con particolare attenzione ai beni culturali; b) contributi alle famiglie per favorire il rientro nelle abitazioni 371 Disastri sismici in Italia

o per la sistemazione in alloggi temporanei; c) allestimento di centri di assistenza; d) sospensione dei termini fscali; e) benefci per i lavoratori in cassa integrazione; 4) furono valorizzati i poteri amministrativi locali per la realizzazione degli in- terventi.

Soluzioni per i senzatetto: la precarietà abitativa non diventa stabile L’intervento delle strutture operative locali e nazionali della Protezione Civile, di cui era responsabile Franco Barberi, fu tempestivo. Già nella giornata del 26 set- tembre erano operative nell’area circa 2.500 persone, salite a oltre 6.000 nel giro di un paio di giorni: di notevole rilievo furono la tempestività dell’azione dei vigili del fuoco e il ruolo svolto dal volontariato organizzato, sia nell’emergenza sia nei mesi successivi. Uno dei problemi principali che misero a dura prova l’organizzazione fu di predisporre un elevato numero di posti letto per la popolazione: oltre alle persone rimaste senzatetto per i danni materiali subiti dalle abitazioni, la complessa evolu- zione del periodo sismico produsse uno stato di allerta e di paura generalizzata tale per cui l’esigenza di un ricovero provvisorio riguardò un elevato numero di persone la cui abitazione era agibile, ma che per prudenza non volevano rientrare nelle case. Tale situazione fu poi ulteriormente complicata sul piano della gestione, per l’esi- genza di molti abitanti dei centri montani minori di rimanere in prossimità degli insediamenti di origine o addirittura delle abitazioni rurali isolate, per non abban- donare attività economiche o agricole considerate essenziali. Per far fronte a questo stato di cose già il 26 settembre furono predisposti nell’area circa 14.000 posti letto, prevalentemente in tenda o roulotte, saliti a circa 40.000 nel giro di una settimana. La prima fase dell’intervento dello Stato prese il via con l’ordinanza del Di- partimento della Protezione Civile n. 2668 del 27 settembre 1997, che nominava commissari governativi i presidenti delle due regioni Umbria e Marche. A costoro furono assegnate le prime risorse – complessivamente 38 miliardi di lire, poco più di 19 milioni di euro – per l’attuazione, d’intesa con i comuni interessati, dei primi interventi di soccorso e assistenza alle popolazioni terremotate. Tale decreto avviò anche l’attività di monitoraggio dei danni subiti dal patrimonio pubblico, privato e storico artistico, disponendo una serie di agevolazioni fscali destinate alle popo- lazioni colpite. Con una successiva ordinanza (n. 2669 del 1º ottobre 1997) fu nominato un commissario straordinario delegato agli interventi relativi al patrimonio artistico e monumentale, assegnando un fondo iniziale complessivo di altri 15 miliardi. Una terza ordinanza (n. 2694 del 13 ottobre 1997) individuò i 18 comuni “disastrati”, all’interno dei due territori regionali danneggiati dal terremoto: Assisi, Cerreto di Spoleto, Foligno, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Preci, Sellano, Spello, Valtopina, Camerino, Fabriano, Fiuminata, Pioraco, Sassoferrato, Sefro, Serravalle di Chienti e Visso. Superata la prima emergenza fu avviata la realizzazione di insediamenti con mo- duli abitativi mobili (container, casette prefabbricate) per le persone le cui abita- zioni risultavano inagibili e per le quali non risultava disponibile alcuna soluzione alternativa. La polverizzazione insediativa nell’area e la volontà di rispettare anche le esigenze degli abitanti di piccole frazioni montane, a prevalente attività agricola, resero questa operazione particolarmente complessa. 372 1997 26 settembre, 14 ottobre Appennino umbro-marchigiano

269. Terremoti del 26 settembre e 14 ottobre 1997. Cesi: efetti diferenziati nell’edifcato del paese.

Nel solo mese di ottobre 1997 furono avviati i lavori per la realizzazione di cir- ca 160 insediamenti, dotati complessivamente di circa 3.800 moduli abitativi. Alla fne del dicembre 1997, a soli tre mesi dalla scossa più forte, la quasi totalità delle famiglie ospitate provvisoriamente in tende o roulotte trovò posto in case o nei mo- duli abitativi non precari. Oltre alla realizzazione di moduli abitativi in aree urba- nizzate furono rese disponibili anche diverse centinaia di moduli ubicati all’esterno di tali aree, in prossimità di piccole aziende agricole (circa 400), oppure destinati a usi sociali e per questo sistemati in prossimità degli insediamenti danneggiati. Nei mesi successivi furono emanati numerosi provvedimenti che integravano le iniziative avviate nella fase di emergenza. Il decreto legge 27 ottobre 1997 n. 364, contenente “Interventi a favore delle zone colpite da ripetuti eventi sismici nelle regio- ni Marche e Umbria” mise a disposizione altri 200 miliardi di lire (circa 102 milioni di euro) per interventi urgenti, e ulteriori 25 miliardi di lire furono assegnati al commissario delegato per gli interventi sul patrimonio storico-artistico. Comples- sivamente, in quella prima fase, gli interventi del governo misero a disposizione circa 300 miliardi di lire per le spese connesse all’emergenza, integrati da ulteriori 264 miliardi reperiti mediante l’accensione di mutui; oltre ad alcuni provvedimen- ti normativi e fscali (cassa integrazione, sospensione di termini fscali e previden- ziali, ecc.), furono avviate iniziative di sostegno alle imprese, con lo stanziamento di altri 50 miliardi, per complessivi 614 miliardi di lire (circa 302 milioni di euro). Superata la fase della prima emergenza, 2.470 famiglie nelle Marche e 4.674 in Umbria, per un totale di 16.455 persone, trovarono una collocazione autonoma in alloggi sftti. Le restanti 3.639 famiglie, per un totale di 9.015 persone, furono sistemate in villaggi temporanei dislocati sul territorio colpito, molti nelle frazioni rurali e montane. L’accordo tra tutti i soggetti coinvolti nella decisione, dai sindaci ai commissari alla Protezione Civile, consentì di ottenere una condivisione delle scelte da parte delle istituzioni e dei cittadini colpiti dal terremoto. 373 Disastri sismici in Italia

La realizzazione degli insediamenti nelle numerosissime frazioni e località dis- seminate sul territorio dovette superare notevoli difcoltà, legate soprattutto alla morfologia del territorio stesso. La viabilità in particolare, resa ancora più difcile dall’avanzare della stagione invernale e dai numerosi smottamenti, rese necessario pianifcare un’imponente organizzazione dei trasporti dei materiali, con un notevo- le impegno delle forze dell’ordine preposte al controllo delle strade. Un importante obiettivo del Dipartimento della Protezione Civile fu di assicurare alla popolazione il migliore standard di vita possibile, considerando la situazione di emergenza. A diferenza di quanto era avvenuto in passato in situazioni analoghe, per l’in- tervento in Umbria e nelle Marche furono emanate direttive tecniche per la realiz- zazione delle opere di urbanizzazione degli insediamenti abitativi tali da consentire uno standard di vivibilità accettabile anche nel medio termine. L’insediamento abi- tativo fu concepito come un sistema urbano in grado di assicurare la ricostituzione delle funzioni primarie necessarie alla vita di una comunità. Fu ideato un sistema di aggregazione a quattro o sei moduli, che si afacciavano su una corte interna, ripro- ducendo le funzioni di interscambio sociale proprie del cortile o del pianerottolo e spazi di aggregazione a livello di quartiere (piazza), attorno a cui organizzare le attività di interesse comune, come il culto, le attività commerciali, i servizi pubblici e sociali, gli ufci amministrativi, ecc. La struttura di base utilizzata per l’intervento fu il modulo abitativo o sociale mobile, con le caratteristiche dimensionali di un container ISO standard di lunghezza di 12,20 m. La forma di assistenza abitativa attuata non aveva riscontri a livello internazio- nale per tempi di realizzazione, ampiezza e qualità. I comuni interessati alla rea- lizzazione di insediamenti abitativi di emergenza, completati in meno di tre mesi grazie al lavoro del Gruppo Tecnico Insediamenti di Emergenza del Dipartimento della Protezione Civile, che operava presso il COM (Centro Operativo Misto) di Foligno, furono complessivamente 49, di cui 26 in Umbria e 23 nelle Marche. Gli insediamenti realizzati nella regione Umbria furono 127, per un totale di 3.478 moduli abitativi e 397 moduli sociali. Quelli nella regione Marche furono 39, con 886 moduli abitativi e 73 moduli sociali. Complessivamente nelle due regio- ni furono costruiti 166 insediamenti, comprendenti 4.364 moduli abitativi e 470 moduli sociali. Oltre alla realizzazione di aree urbanizzate, fu necessario disporre di 563 moduli in aree sparse per far fronte alle esigenze di allevatori e operatori agri- coli e di spazi a uso sociale e per i servizi. In totale furono utilizzati 4.834 moduli, necessari per rispondere alla richiesta abitativa e di spazi sociali di una popolazione di circa 10.000 persone. La possibilità di mantenere le popolazioni nei territori di appartenenza, nei li- miti del possibile, rappresentò un vantaggio psicologico importante per le persone colpite dalla perdita della casa, luogo della memoria individuale e della vita fami- liare, ma anche valore economico di base. La popolazione coinvolta si trasformò in “soggetto attivo” in grado di partecipare alla ricostruzione, contribuendo a una più rapida ripresa sociale ed economica dell’area colpita.

Il primo terremoto italiano seguito in diretta televisiva e l’inizio del turismo sismico Questo terremoto focalizzò l’attenzione dei mass-media per un lungo periodo, sia per l’intensità e la gravità dei danni, sia per il susseguirsi nel tempo di altre scosse 374 1997 26 settembre, 14 ottobre Appennino umbro-marchigiano

270. Terremoti del 26 settem- bre e 14 ottobre 1997. Nocera Umbra: danni all’edilizia stori- ca di pregio. importanti. Giornali, televisioni e siti web fornirono cronache dirette molto este- se e frequenti, producendo un gran numero di articoli e servizi di notevole valore informativo, a livello nazionale e internazionale. Già il terremoto accaduto nella notte del 26 settembre aveva richiamato alcune troupe televisive, e molti giornalisti si trovavano sul luogo al momento della seconda e più devastante scossa delle ore 11:40 della mattina. Le riprese televisive del crollo avvenuto nella basilica di Assisi fecero il giro del mondo e trasmisero in diretta la percezione del disastro, generando un grande impatto emotivo, inedito in Italia. Il 27 settembre 1997 i giornali nazionali uscirono con titoli di grande emotività, quali L’Italia colpita al cuore (Corriere della Sera), Si sbriciola il cuore d’Italia (Il Messaggero), Il mondo piange lo scempio di Assisi (La Stampa), L’Italia ferita (la Repubblica), per citare solo alcuni dei titoli delle principali testate nazionali che annunciavano le scosse del 26 settembre. Come spesso accade in eventi così tragici, non mancarono esagerazioni e dati contraddittori, così come non mancarono ap- profondimenti o narrazioni che si prestavano a descrizioni di carattere romanzato, come il tragico caso dei due anziani coniugi morti nel loro letto a Collecurti (Serra- valle del Chienti) dopo la prima scossa. Le migliori penne del giornalismo italiano scrissero più di un editoriale, ogni volta stimolati dal susseguirsi di nuove scosse. I servizi televisivi ebbero cadenza quasi giornaliera fno all’estate del 1998, al limite della saturazione mediatica, producendo in alcuni casi anche efetti inaspet- tati, come quello del nascere di una sorta di turismo sismico, o, come fu defnito, turismo del tragico, con un afusso straordinario sui luoghi di persone curiose di ve- dere ciò di cui tutti parlavano. Alcuni crolli, oltre a quello di Assisi, furono assunti 375 Disastri sismici in Italia

271. Terremoti del 26 settembre e 14 ottobre 1997. Foligno: la torre campanaria alla sommità del municipio conosciuta come Torrino, prima del crollo totale.

a valore simbolico, come quello della torre di Sellano, il cui tentativo di recupero fu seguito con servizi giornalieri culminati con la ripresa del crollo avvenuto in occa- sione della scossa del 14 ottobre, proprio durante il rocambolesco tentativo di “im- bracamento” da parte dei Vigili del Fuoco. Alcune di quelle immagini sono ancora oggi visionabili in internet. Il terremoto del 1997-98 ispirò anche il flm Domani (2001) di Francesca Archibugi, che ebbe un discreto successo di pubblico.

La ricostruzione Con il decreto legge 27 ottobre 1997 n. 364, convertito con modifcazioni e inte- grazioni dalla legge 17 dicembre 1997 n. 434, Interventi urgenti in favore delle zone colpite da ripetuti eventi sismici nelle regioni Marche e Umbria, in aggiunta alle nor- me necessarie ad attivare gli interventi di soccorso e di assistenza, furono disposte ulteriori misure a favore delle popolazioni colpite, tra cui la sospensione di alcuni termini fscali, disposizioni sulla prestazione del servizio militare di leva, misure fnanziarie ed amministrative, interventi di sostegno alle attività produttive. Il successivo decreto legge 30 gennaio 1998 n. 6, convertito con modifcazioni e integrazioni dalla legge 30 marzo 1998 n. 61, Ulteriori interventi urgenti in favore delle zone terremotate delle regioni Marche ed Umbria e di altre zone colpite da eventi calamitosi, costituiva il primo strumento-quadro normativo per l’avvio della com- plessa opera di ricostruzione. Tale decreto fu in seguito modifcato e integrato per tenere conto degli sviluppi della ricostruzione, in particolare con la legge 13 luglio 1999 n. 226 che comprendeva Interventi urgenti in materia di Protezione Civile. Il decreto legge n. 6/98 afdava l’intervento alle regioni e ai comuni, che furono poi i veri protagonisti della ricostruzione. Alle regioni spettava il compito di pro- grammare la spesa, suddividerla fra le diverse fnalità della legge, dettare procedure e modalità pratiche per l’erogazione dei contributi. Ai comuni spettava il ruolo fon- 376 1997 26 settembre, 14 ottobre Appennino umbro-marchigiano damentale d’interlocutori dei cittadini e delle imprese presenti sul territorio, per la realizzazione degli interventi e per l’erogazione dei relativi contributi. Al governo centrale, nella fgura del Presidente del Consiglio dei Ministri (era al governo Ro- mano Prodi) era riservata l’alta vigilanza sull’opera di ricostruzione. La novità introdotta dal decreto legge n. 6/98 riguarda la concessione del contri- buto economico fnalizzato alla sicurezza sismica degli edifci. Il contributo pubbli- co per la ricostruzione degli edifci privati (destinati sia a uso abitativo sia ad attività produttive) non era più rapportato al danno (come era stato sempre fatto in pas- sato), ma copriva integralmente i costi relativi al rifacimento delle parti strutturali, eseguito nel rispetto delle prescrizioni per il miglioramento della resistenza sismica, il rifacimento delle parti comuni degli edifci e la realizzazione di tutte le rifniture esterne. Era lasciato a carico del proprietario solo il costo delle rifniture interne. Il contributo commisurato al danno, concesso in passato, infatti, non ofriva garanzie né sotto il proflo del miglioramento della resistenza sismica degli immobili, né sot- to quello della conservazione e valorizzazione delle caratteristiche architettoniche ed estetiche. Un intervento di ricostruzione che si prefgga di raggiungere questi due obiettivi costa una cifra certamente superiore al valore dell’immobile crollato o danneggiato, sismicamente non protetto. Ma allo stesso tempo un contributo rap- portato al danno, anche nella misura massima del 100%, non avrebbe consentito una ricostruzione in sicurezza e nel rispetto delle esigenze artistiche e monumentali di molti degli edifci danneggiati dal terremoto. L’intervento normativo attuato introdusse, inoltre, elementi di interesse nel quadro del riassetto generale delle competenze locali, privilegiando il radicamento territoriale delle strutture di intervento e consentendo la massima collaborazione tra Dipartimento della Protezione Civile, regioni ed enti locali per fronteggiare l’emergenza. Secondo queste disposizioni, gli autori della ricostruzione erano le regioni, gli enti locali coinvolti e i cittadini. Le amministrazioni nazionali centrali avevano un ruolo d’indirizzo e di coordinamento e dovevano concorrere a risolvere questioni e problemi di carattere generale. In sostanza, la ripartizione delle funzioni attuata nella ricostruzione di Umbria e Marche fu un concreto esempio dell’appli- cazione, almeno nelle intenzioni, del principio della sussidiarietà.

377 APPENDICE

La scala Mercalli Cancani Sieberg La scala Mercalli Cancani Sieberg (MCS) è usata in Italia per classifcare gli efetti causati da un terremoto in un contesto abitato e costruito. Questa scala è un aggior- namento di quella elaborata da Giuseppe Mercalli in successive versioni a partire dal 1887. L’aggiornamento, a cui collaborò anche il fsico e sismologo Adolfo Can- cani, fu elaborato e pubblicato da August Sieberg nel 1932.1 Il grado di intensità classifca gli efetti sismici ed è anche in parte una stima dello scuotimento. In tutto il mondo per classifcare gli efetti dei terremoti si usa- no scale d’intensità che hanno come base la scala Mercalli: per esempio negli Stati Uniti si usa la scala MM (Mercalli Modifcata) rielaborata nel 1931, nell’Europa centrale e orientale è utilizzata la scala MSK (Medvedev-Sponheuer-Kárník), e in alcuni paesi europei la scala EMS (European Macroseismic Scale). Le scale MSK, MM e EMS prendono in considerazione anche le diverse tipolo- gie costruttive (pietrame naturale, muratura, cemento armato ecc.) e i diversi livelli di vulnerabilità: possono quindi essere usate per classifcare gli efetti su un patri- monio edilizio che è direttamente osservato o minuziosamente conosciuto. La scala MCS, usata in questo libro, è quella applicata nel Catalogo dei Forti Terremoti in Italia perché ritenuta la più adatta a classifcare gli efetti desunti da dati storici, in quanto le tipologie costruttive del passato erano complessivamente più omogenee di quelle attuali. La scala MCS si compone di 12 gradi, di cui sono utilizzati solo i gradi dal II all’XI. Il III grado segna la soglia della normale percepibilità umana. Il VI grado marca l’inizio di danni negli edifci. Si presenta qui una versione semplifcata e sin- tetica dei “quadri” di efetti codifcati nei gradi, elaborata sulla base della versione originale tedesca (Sieberg 1932).

1 A.H. Sieberg, Erdbeben, in Handbuch der Geophysik, vol. 4, a cura di B. Gutenberg, Berlin, 1932, Tab. 102, pp. 552-554. 417 Disastri sismici in Italia

I Impercettibile, rilevato solo dai sismograf. II Molto leggero, avvertito solo da soggetti sensibili. III Leggero, viene percepito come tremolio. IV Percepito all’interno degli edifci; i liquidi possono oscillare nei conteni- tori; può causare panico. V Lo scuotimento degli edifci è sentito distintamente; i vetri delle fnestre si infrangono; gli oggetti pendenti entrano in oscillazione. VI Sentito da tutti; molti fuggono all’aperto; gli oggetti cadono; si aprono crepature negli intonaci e fessure nei muri; può cadere qualche tegola. VII Danni moderati a edifci di forte struttura; spaccature nei muri; crolli in strutture malandate o mal costruite; crollo di tetti; fuoriescono pietre dalle murature; cadono comignoli. VIII Un quarto circa delle case è gravemente lesionato; solidi muri di cinta crollano; parti di edifci possono crollare; negli interni degli edifci si ro- vesciano i mobili; ruotano statue e colonne. IX Circa la metà delle case in muratura sono gravemente danneggiate; alcu- ne crollano completamente; la maggior parte è inabitabile. X Gravissima distruzione di circa 3/4 degli edifci; la maggior parte crolla; i binari si piegano; le dighe si spaccano; le strade assumono un aspetto “ondulato” o si spaccano. XI Crollo di tutti gli edifci in muratura; i binari si piegano fortemente; ce- dono i pilastri di ferro; efetti estesi anche sull’ambiente. XII Nessuna opera umana regge; gli efetti sul paesaggio assumono aspetti grandiosi.

418 Elenco degli efetti classifcati per terremoto

I dati qui presentati sono tratti dal Catalogo dei forti terremoti in Italia, versione del 2007 disponibile in rete: E. Guidoboni, G. Ferrari, D. Mariotti, A. Comastri, G. Tarabusi e G. Valensise, CFTI4Med. Catalogue of Strong Earthquakes in (461 B.C. – 1997) and Mediterranean Area (760 B.C. – 1500). An Advanced Laboratory of Historical Seismology, http://storing.ingv.it/cfi4med/. Per i terremoti del 31 ottobre 2002, del 6 aprile 2009 (non inseriti nel CFTI) e per integrazioni degli efetti classifcati per altri terremoti, è stata utilizzata lettera- tura scientifca, citata in relazione ai singoli eventi. I dati sono elencati in ordine di intensità degli efetti. Tutte le località sono elen- cate con il toponimo attuale seguito dalla sigla della provincia italiana o dello Stato estero di appartenenza (vedi tab. 1). Un asterisco dopo il nome segnala che la locali- tà all’epoca del terremoto aveva un nome diverso (vedi tab. 2). Le ore sono indicate in tempo locale.

Legenda I0: intensità epicentrale Me: magnitudo equivalente lat. long.: coordinate geografche della località I: intensità al sito in gradi della scala MCS

Tab. 1: Elenco delle sigle delle province italiane e degli Stati esteri

ag Agrigento cz Catanzaro al Alessandria en Enna an fc Forlì-Cesena ao Aosta fe Ferrara ap Ascoli Piceno fg Foggia aq L’Aquila fi Firenze ar Arezzo fm Fermo at Asti fr Frosinone av Avellino ge Genova ba Bari go Gorizia bg Bergamo gr Grosseto bi Biella im Imperia bl is Isernia bn Benevento kr Crotone bo Bologna lc Lecco br Brindisi le Lecce bs Brescia li Livorno bt Barletta-Andria-Trani lo Lodi bz Bolzano lt Latina ca Cagliari lu Lucca cb Campobasso mb Monza e Brianza ce Caserta mc Macerata ch Chieti me Messina cl Caltanissetta mi Milano cn Cuneo mn Mantova co Como mo Modena cr Cremona ms Massa-Carrara cs Cosenza mt Matera ct Catania na Napoli 419 Disastri sismici in Italia

no Novara si Siena pa Palermo so Sondrio pc Piacenza sp La Spezia pd Padova sr Siracusa pe Pescara ss Sassari pg Perugia sv Savona pi Pisa ta Taranto pn Pordenone te Teramo po Prato tn Trento pr Parma to Torino pt Pistoia tp Trap an i pu e Urbino tr Te rn i pv Pavia ts Trieste pz Potenza tv Treviso ra Ravenna ud Udine rc Reggio Calabria va Varese re Reggio Emilia vb Verbano-Cusio-Ossola rg Ragusa vc Vercelli ri Rieti ve Venezia rm Roma vi Vicenza rn Rimini vr Verona ro Rovigo vt Viterbo sa Salerno vv Vibo Valentia Stati che Svizzera m Malta d Germania mne Montenegro f Francia rsm Repubblica di San Marino gre Grecia slo hr Croazia

Tab. 2: Elenco delle località che hanno cambiato nome

nome attuale nome precedente nome attuale nome precedente Acate rg Biscari fno al 1938 Castelnuovo Don Bosco at Castelnuovo d’Asti fno al 1930 Adrano ct Adernò fno al 1929 Castelsilano kr Casino fno al 1950 Agrigento ag Girgenti fno al 1927 Chiusi della Verna ar Chiusi in Casentino fno al 1928 Alì Terme me Alì Marina fno al 1954 Corfnio aq Pentima fno al 1928 Alì me Alì Superiore fno al 1960 Corridonia mc Pausula fno al 1931 Allein ao Allain fno al 1976 Crotone kr Cotrone fno al 1928 Anzano di Puglia fg Anzano degli Irpini fno al 1931 Desenzano del Garda bs Desenzano sul Lago fno al 1926 Ariano Irpino av Ariano di Puglia fno al 1930 Enna en Castrogiovanni fno al 1927 Arta Terme ud Arta fno al 1965 Ercolano na Resina fno al 1969 Badia Pavese pv Caselle Badia fno al 1928 Forno Canavese to Forno di Rivara fno al 1927 Bagnoregio vt Bagnorea fno al 1922 Fraconalto al Fiaccone fno al 1927 Borgo Partenope cs Torzano fno al 1910 Gaggi me Kaggi fno al 1939 Borgorose ri Borgocollefegato fno al 1960 Gela cl Terranova di Sicilia fno al 1927 Camino al Tagliamento ud Camino di Codroipo fno al 1949 Gizzeria Lido cz Sant’Eufemia Marina fno al 1961 Canale d’Agordo bl Forno di Canale fno al 1964 Grumento Nova pz Saponara di Grumento fno al 1932 Canistro Inferiore aq Santa Croce fno al 1930 Isola Vicentina vi Isola di Malo fno al 1905 Capena rm Leprignano fno al 1933 Ispica rg Spaccaforno fno al 1935 Caprie to Chiavrie fno al 1937 Jesolo ve Cavazuccherina fno al 1930 Caramanico Terme pe Caramanico fno al 1960 Locri rc Gerace Marina fno al 1934 Caravino to Masino fno al 1949 Marina di Ragusa rg Mazzarelli fno al 1928 Casamicciola Terme na Casamicciola fno al 1956 Melito Irpino av Melito Valle Bonito fno al 1923 Casperia ri Aspra fno al 1947 Mignano Monte Lungo ce Mignano fno al 1947 Castelliri fr Castelluccio di Sora fno al 1878 Moncenisio to Ferrera Cenisio fno al 1940 Castello Cabiaglio va Cabiaglio fno al 1940 Montefore Conca rn Monteforito fno al 1917 Castelmassa ro Massa Superiore fno al 1928 Morra De Sanctis av Morra Irpina fno al 1934 420 Elenco degli efetti classifcati per terremoto

nome attuale nome precedente nome attuale nome precedente Novafeltria rn Mercatino Marecchia fno al 1941 San Giovanni Bosco ct Salita Sorbo fno al 1950 Oppido Lucano pz Palmira fno al 1933 San Giuliano Terme pi Bagni San Giuliano fno al 1935 Pesco Sannita bn Pescolamazza fno al 1947 San Maurizio Canavese to San Morizio Canavese fno al 1938 Piana di Monte Verna ce Piana di Caiazzo fno al 1976 San Mauro Pascoli fc San Mauro di Romagna fno al 1932 Piedimonte Matese ce Piedimonte d’Alife fno al 1970 Savignano Irpino av Savignano di Puglia fno al 1963 Pieve Ligure ge Pieve di Sori fno al 1920 Sezzadio al Sezzè fno al 1916 Piovà Massaia at Piovà fno al 1939 Spezzano della Sila cs Spezzano Grande fno al 1928 Porretta Terme bo Porretta fno al 1882, Tavullia pu Tomba di Pesaro fno al 1940 poi Bagni della Porretta fno al 1931 Tione degli Abruzzi aq Tione fno al 1928 Porto Azzurro li Porto Longone fno al 1947 Torre Canavese to Torre Bairo fno al 1961 Porto Salvo lt Elena fno al 1927 Torriana rn Scorticata fno al 1938 Pozzaglia Sabina ri Pozzaglia Sabino fno al 1990 Turania ri Petescia fno al 1950 Priverno lt Piperno fno al 1928 Valli del Pasubio vi Valli dei Signori fno al 1926 Rovasenda vc Roasenda fno al 1927 Vibo Valentia Marina vv Porto Santa Venere fno al 1931 Sambuca di Sicilia ag Sambuca Zabut fno al 1923 Vibo Valentia vv Monteleone di Calabria fno al 1927 San Bartolomeo al Mare im San Bartolomeo del Cervo fno al 1968 Villerose ri Villecollefegato fno al 1960 San Carlo Canavese to San Carlo di Cirié fno al 1903

421 Disastri sismici in Italia

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Villafranca in Lunigiana ms 44 17 29 9 57 02 NF Zollino le 40 12 16 18 14 57 NF Volterra pi 43 24 07 10 51 32 NF

* 1997 26 settembre 11:40 I0 = viii-ix Me = 5.9 Siti 1.049 App. umbro-march. località lat. long. Ilocalità lat. long. I Collecurti mc 42 57 47 12 56 02 IX Monte Cavallo mc 42 59 36 13 00 03 VII Annifo pg 43 03 15 12 51 25 VIII-IX Pantaneto mc 42 58 50 12 59 37 VII Arvello pg 43 02 14 12 50 44 VIII-IX Poggio Sorifa mc 43 08 37 12 51 16 VII Camino pg 42 55 58 12 53 32 VIII-IX Ponte pg 42 48 19 12 54 40 VII Cesi mc 43 00 16 12 53 57 VIII-IX Ponte Parrano pg 43 08 04 12 46 32 VII Isola pg 43 08 55 12 46 33 VIII-IX Rio pg 43 01 10 12 49 27 VII Molina pg 43 09 28 12 46 38 VIII-IX Roccanolf pg 42 51 34 13 01 06 VII San Martino mc 42 58 18 12 55 45 VIII-IX Sant’Eraclio pg 42 56 00 12 43 19 VII Verchiano pg 42 56 58 12 53 01 VIII-IX Sefro mc 43 08 44 12 56 56 VII Aggi pg 43 06 28 12 50 09 VIII Seggio pg 43 00 53 12 50 06 VII Casenove pg 42 58 31 12 50 32 VIII Selvapiana pg 42 59 53 12 57 52 VII Cassignano pg 43 03 05 12 50 12 VIII Sorifa mc 43 08 23 12 50 58 VII Colle delle Macchie pg 42 59 08 12 54 14 VIII Sorti mc 43 07 19 12 57 07 VII Costa mc 42 59 34 12 55 25 VIII Taverne mc 43 01 42 12 55 03 VII Cupigliolo pg 42 59 57 12 51 43 VIII Villamagina pg 42 53 27 12 54 48 VII Dignano mc 43 01 07 12 55 30 VIII Volperino pg 42 58 48 12 51 48 VII Sorifa pg 43 04 40 12 49 19 VIII Africa pg 43 06 38 12 46 33 VI-VII Voltellina mc 42 57 53 12 55 53 VIII Assisi pg 43 04 12 12 36 58 VI-VII Acquapagana mc 42 59 06 12 55 45 VII-VIII Belforte del Chienti mc 43 09 47 13 14 16 VI-VII Belvedere an 43 14 13 12 51 35 VII-VIII Bolognola mc 42 59 34 13 13 41 VI-VII Capodacqua pg 43 01 01 12 46 49 VII-VIII Bufeto mc 43 11 42 12 52 14 VI-VII Colle di Verchiano pg 42 56 26 12 53 29 VII-VIII Camerino mc 43 08 07 13 04 05 VI-VII Crescenti pg 42 57 15 12 52 37 VII-VIII Camporotondo di Fiastrone mc 43 07 52 13 15 53 VI-VII Croce di Verchiano pg 42 57 09 12 52 45 VII-VIII Cannara pg 42 59 39 12 34 59 VI-VII Forf pg 42 55 05 12 54 39 VII-VIII Cantia an 43 21 45 12 51 36 VI-VII Fraia pg 42 59 47 12 53 23 VII-VIII Caprara pg 43 15 16 12 41 51 VI-VII Franca pg 42 59 48 12 49 46 VII-VIII Casebianche ap 42 49 55 13 28 52 VI-VII Leggiana pg 42 58 52 12 49 43 VII-VIII Castel Sant’Angelo mc 43 20 29 13 10 57 VI-VII Mevale mc 42 54 05 12 58 49 VII-VIII Castelraimondo mc 43 12 31 13 03 25 VI-VII Nocera Scalo pg 43 06 00 12 46 02 VII-VIII Cessapalombo mc 43 06 29 13 15 28 VI-VII Nocera Umbra pg 43 06 45 12 47 17 VII-VIII Cingoli mc 43 22 28 13 12 58 VI-VII Ponte Santa Lucia pg 42 58 46 12 47 04 VII-VIII Colle Aprico pg 43 06 56 12 51 29 VI-VII Preci pg 42 52 42 13 02 21 VII-VIII Colle Soglio pg 42 50 06 12 54 13 VI-VII Rasenna mc 42 56 05 12 57 25 VII-VIII Collepino pg 43 01 13 12 42 15 VI-VII Riofreddo mc 42 56 34 12 59 24 VII-VIII Colmaggiore mc 43 12 07 12 52 05 VI-VII Salmaregia pg 43 11 48 12 51 40 VII-VIII Copogna mc 43 05 52 12 56 58 VI-VII Scopoli pg 42 58 17 12 48 30 VII-VIII Corgneto mc 42 59 54 12 55 03 VI-VII Serravalle di Chienti mc 43 04 21 12 57 18 VII-VIII Cupo an 43 20 25 12 48 52 VI-VII Stravignano pg 43 05 16 12 49 03 VII-VIII Fabriano an 43 20 07 12 54 18 VI-VII Triponzo pg 42 49 37 12 56 12 VII-VIII Fondi pg 43 02 22 12 49 16 VI-VII Valtopina pg 43 03 22 12 45 15 VII-VIII Fossato di Vico pg 43 17 42 12 45 43 VI-VII Armenzano pg 43 04 11 12 41 55 VII Gagliole mc 43 14 14 13 04 01 VI-VII Aschio mc 42 58 23 13 03 49 VII Gualdo Tadino pg 43 13 48 12 47 07 VI-VII Attiloni mc 42 57 29 12 56 28 VII Laverino mc 43 07 59 12 53 07 VI-VII Bagnara pg 43 06 38 12 51 12 VII Massaprofoglio mc 43 03 29 13 00 10 VI-VII Biscina pg 42 55 47 12 50 49 VII Muccia mc 43 04 52 13 02 34 VI-VII Campodonico an 43 13 42 12 51 51 VII Osteria del Gatto pg 43 17 25 12 44 57 VI-VII Cascine mc 42 59 32 12 57 57 VII Ottaggi pg 42 54 21 12 54 42 VI-VII Case Pettinari pg 43 08 05 12 47 44 VII Pergola pu 43 33 46 12 50 13 VI-VII Colbassano pg 43 17 29 12 43 43 VII Pieve Torina mc 43 02 32 13 02 55 VI-VII Colforito pg 43 01 36 12 53 26 VII Pioraco mc 43 10 41 12 59 09 VI-VII Collattoni mc 42 58 49 12 57 51 VII Poggio San Marcello an 43 30 40 13 04 35 VI-VII Colle Croce pg 43 04 26 12 51 17 VII Porziano pg 43 08 36 12 39 41 VI-VII Colle San Lorenzo pg 42 58 10 12 44 59 VII Rigali pg 43 12 23 12 47 18 VI-VII Corone pg 42 52 56 13 00 35 VII Saccovescio pg 42 53 51 13 02 03 VI-VII Croce mc 42 55 24 13 01 49 VII San Cassiano mc 43 10 25 12 56 55 VI-VII Fiuminata mc 43 11 15 12 55 54 VII San Giovanni pg 43 03 04 12 42 39 VI-VII Foligno pg 42 57 18 12 42 13 VII San Presto pg 43 07 50 12 40 25 VI-VII Forcatura pg 43 01 34 12 51 41 VII Sassoferrato an 43 26 01 12 51 28 VI-VII Forcella mc 42 57 21 12 56 36 VII Sellano pg 42 53 18 12 55 35 VI-VII Molinaccio pg 43 12 25 12 51 51 VII Seola Bassa mc 43 09 00 13 05 18 VI-VII Molini di Cammoro pg 42 54 59 12 51 33 VII Serrapetrona mc 43 10 32 13 11 19 VI-VII

* Dati integrati da: R. Camassi, P. Galli, D. Molin, G. Monachesi e G. Morelli, Rilievo macrosismico prelimi- nare del terremoto umbro-marchigiano di settembre-ottobre 1997, in “Ingegneria Sismica”, vol. 14 (1998), n. 3, 520 pp. 22-26. Elenco degli efetti classifcati per terremoto

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Serravalle pg 42 47 08 13 01 20 VI-VII Moregnano fm 43 04 58 13 39 24 VI Serrone pg 42 58 15 12 50 39 VI-VII Narni tr 42 31 01 12 31 16 VI Sigillo pg 43 19 51 12 44 27 VI-VII Nemi mc 43 01 23 13 05 41 VI Spello pg 42 59 30 12 40 05 VI-VII Nidastore an 43 34 56 12 56 08 VI Treia mc 43 18 40 13 18 43 VI-VII Osteria di Morano pg 43 11 09 12 43 20 VI Valcaldara mc 43 00 52 12 59 27 VI-VII Ostra Vetere an 43 36 12 13 03 32 VI Valfabbrica pg 43 09 29 12 36 08 VI-VII Otricoli tr 42 25 20 12 28 40 VI Vallinfante mc 42 53 30 13 10 28 VI-VII Palmiano ap 42 53 55 13 27 30 VI Varano an 43 19 31 12 51 14 VI-VII Passo di Treia mc 43 16 58 13 19 44 VI Visso mc 42 55 49 13 05 16 VI-VII Perugia pg 43 06 22 12 23 11 VI Acquacanina mc 43 01 44 13 10 29 VI Pescia pg 42 41 05 13 09 25 VI Acqualagna pu 43 37 10 12 40 21 VI Petriolo mc 43 13 14 13 27 56 VI Agnano mc 43 10 26 13 03 48 VI Pievebovigliana mc 43 03 43 13 05 05 VI Amandola fm 42 58 47 13 21 25 VI Piobbico pu 43 35 19 12 30 41 VI Ancarano pg 42 50 23 13 06 29 VI Piticchio an 43 32 21 12 58 24 VI Apiro mc 43 23 27 13 07 54 VI Poggiodomo pg 42 42 38 12 56 02 VI Arcevia an 43 29 55 12 56 22 VI Poggio San Vicino mc 43 22 30 13 04 43 VI Arrone tr 42 34 59 12 46 05 VI Pollenza mc 43 16 01 13 20 53 VI Bastia Umbra pg 43 03 53 12 33 06 VI Rasiglia pg 42 57 32 12 51 39 VI Bettona pg 43 00 45 12 29 06 VI Rocchetta pg 42 46 16 12 56 11 VI Bevagna pg 42 55 55 12 36 28 VI San Ginesio mc 43 06 27 13 19 08 VI Borgiano mc 43 08 58 13 11 49 VI San Giustino pg 43 32 56 12 10 28 VI Borgo Cerreto pg 42 48 51 12 54 59 VI San Lorenzo in Campo pu 43 36 13 12 56 47 VI Borgo Sant’Antonio mc 42 56 33 13 05 01 VI San Marcello an 43 34 31 13 12 24 VI Buggiano pg 42 50 51 12 54 39 VI San Martino an 43 29 45 12 57 27 VI Cagli pu 43 32 45 12 39 03 VI San Severino Marche mc 43 13 43 13 10 38 VI Caldarola mc 43 08 14 13 13 33 VI Sant’Angelo in Pontano mc 43 05 54 13 23 51 VI Campello sul Clitunno pg 42 49 10 12 46 37 VI Scheggia pg 43 24 08 12 40 03 VI Cantiano pu 43 28 22 12 37 41 VI Serradica an 43 15 50 12 50 56 VI Casavecchia mc 42 59 52 13 03 42 VI Serra San Quirico an 43 26 49 13 00 54 VI Castelbellino an 43 29 10 13 08 42 VI Serra Sant’Abbondio pu 43 29 27 12 46 20 VI Castelleone di Suasa an 43 36 29 12 58 38 VI Silvignano pg 42 49 01 12 48 28 VI Castelsantangelo sul Nera mc 42 53 40 13 09 12 VI Spoleto pg 42 43 54 12 44 09 VI Cerreto d’Esi an 43 19 13 12 59 06 VI Tolentino mc 43 12 34 13 16 57 VI Cerreto di Spoleto pg 42 49 08 12 55 01 VI Torgiano pg 43 01 29 12 26 07 VI Città di Castello pg 43 27 23 12 14 19 VI Torrone mc 43 09 24 13 06 07 VI Costacciaro pg 43 21 30 12 42 42 VI Trebbio mc 43 10 15 13 05 11 VI Crispiero mc 43 11 46 13 05 51 VI Trevi pg 42 52 38 12 44 47 VI Cupramontana an 43 26 42 13 06 58 VI Troviggiano mc 43 22 31 13 15 29 VI Esanatoglia mc 43 15 04 12 56 52 VI Urbino pu 43 43 33 12 38 10 VI Falcioni an 43 24 54 12 59 09 VI Ussita mc 42 56 37 13 08 10 VI Falerone fm 43 06 24 13 28 19 VI Valle Vegenana mc 43 10 27 13 04 42 VI Fematre mc 42 55 52 13 00 49 VI Accumoli ri 42 41 38 13 14 51 V-VI Ferentillo tr 42 37 12 12 47 27 VI Acquasanta Terme ap 42 46 09 13 24 36 V-VI Fiastra mc 43 02 07 13 09 23 VI Acquasparta tr 42 41 24 12 32 47 V-VI Fiordimonte mc 43 02 10 13 05 15 VI Allerona tr 42 48 41 11 58 25 V-VI Frontone pu 43 30 45 12 44 02 VI Alviano tr 42 35 25 12 17 49 V-VI Genga an 43 25 44 12 56 06 VI Amatrice ri 42 37 40 13 17 24 V-VI Grillo pg 43 06 13 12 48 29 VI Ancarano te 42 50 13 13 44 31 V-VI Gualdo mc 43 03 59 13 20 18 VI Antrodoco ri 42 24 52 13 04 34 V-VI Gualdo Cattaneo pg 42 54 38 12 33 22 VI Apecchio pu 43 33 30 12 25 11 V-VI Gubbio pg 43 21 05 12 34 38 VI Appignano mc 43 21 49 13 20 47 V-VI Lenano pg 42 49 22 12 47 16 VI Arquata del Tronto ap 42 46 17 13 17 44 V-VI Letegge mc 43 09 30 13 07 22 VI Ascoli Piceno ap 42 51 12 13 34 41 V-VI Lisciano Niccone pg 43 14 45 12 08 35 VI Avigliano Umbro tr 42 39 05 12 25 40 V-VI Loro Piceno mc 43 09 56 13 24 57 VI Barbara an 43 34 45 13 01 30 V-VI Maiolati Spontini an 43 28 34 13 07 13 VI Biocco mc 43 09 32 13 05 49 V-VI Massa Fermana fm 43 08 55 13 28 32 VI Canepina mc 43 09 52 13 03 32 V-VI Matelica mc 43 15 20 13 00 33 VI Cascia pg 42 43 06 13 00 46 V-VI Mergnano San Pietro mc 43 10 09 13 02 43 VI Castel Colonna an 43 40 43 13 06 25 V-VI Mergnano San Savino mc 43 09 48 13 03 08 VI Castelfdardo an 43 27 48 13 33 00 V-VI Mergo an 43 28 16 13 02 12 VI Castelplanio an 43 29 34 13 04 56 V-VI Monsampietro Morico fm 43 03 59 13 33 20 VI Castel Ritaldi pg 42 49 20 12 40 23 V-VI Montappone fm 43 08 14 13 28 11 VI Castignano ap 42 56 14 13 37 18 V-VI Montedinove ap 42 58 13 13 35 17 VI Cerreto di Camerino pg 43 10 19 13 05 05 V-VI Montefalco pg 42 53 34 12 39 05 VI Citerna pg 43 29 51 12 06 56 V-VI Montefalcone Appennino fm 42 59 13 13 27 34 VI Città della Pieve pg 42 57 08 12 00 15 V-VI Montegallo an 43 31 29 13 28 41 VI Cittaducale ri 42 23 10 12 56 55 V-VI Montelparo fm 43 01 05 13 32 10 VI Collazzone pg 42 53 58 12 26 08 V-VI Montemonaco ap 42 53 55 13 19 35 VI Collecorvino pe 42 27 30 14 00 53 V-VI Monte Vidon Corrado fm 43 07 16 13 29 08 VI Colmurano mc 43 09 48 13 21 28 V-VI Morano pg 43 10 16 12 43 03 VI Comunanza ap 42 57 30 13 24 51 V-VI 521 Disastri sismici in Italia

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Concerviano ri 42 19 20 12 59 08 V-VI Sassocorvaro pu 43 46 47 12 29 44 V-VI Confgni ri 42 25 23 12 38 33 V-VI Scheggino pg 42 42 43 12 49 49 V-VI Corciano pg 43 07 40 12 17 13 V-VI Senigallia an 43 42 50 13 13 23 V-VI Corinaldo an 43 38 56 13 02 53 V-VI Smerillo fm 43 00 13 13 26 42 V-VI Corridonia mc 43 14 52 13 30 36 V-VI Stafolo an 43 25 55 13 11 11 V-VI Deruta pg 42 58 54 12 25 10 V-VI Tarano ri 42 21 19 12 35 44 V-VI Fermignano pu 43 40 30 12 38 50 V-VI Teramo te 42 39 31 13 42 14 V-VI Fermo fm 43 09 37 13 42 56 V-VI Terni tr 42 33 39 12 38 51 V-VI Filottrano an 43 26 04 13 21 03 V-VI Tuoro sul Trasimeno pg 43 12 27 12 04 17 V-VI Forano ri 42 17 48 12 35 43 V-VI Umbertide pg 43 18 16 12 19 51 V-VI Fossombrone pu 43 41 17 12 48 36 V-VI Urbania pu 43 40 03 12 31 22 V-VI Gemmano rn 43 54 12 12 34 59 V-VI Urbisaglia mc 43 11 45 13 22 37 V-VI Giano dell’Umbria pg 42 49 57 12 34 40 V-VI Valcarecce mc 43 23 57 13 10 30 V-VI Isola del Piano pu 43 44 11 12 46 57 V-VI Venarotta ap 42 52 52 13 29 34 V-VI L’Aquila aq 42 21 21 13 23 44 V-VI Acquaviva Picena ap 42 56 38 13 48 48 V Leonessa ri 42 33 58 12 57 44 V-VI Alba Adriatica te 42 49 37 13 55 49 V Magione pg 43 08 28 12 12 22 V-VI Amelia tr 42 33 28 12 24 45 V Magliano di Tenna fm 43 08 16 13 35 10 V-VI Anghiari ar 43 32 25 12 03 16 V Maltignano ap 42 49 52 13 41 13 V-VI Auditore pu 43 49 14 12 34 15 V Marsciano pg 42 54 34 12 20 17 V-VI Barete aq 42 26 58 13 16 57 V Micigliano ri 42 27 03 13 03 16 V-VI Baschi tr 42 40 07 12 12 58 V Mogliano mc 43 11 07 13 28 45 V-VI Belmonte Piceno fm 43 05 27 13 32 22 V Monsano an 43 33 46 13 15 01 V-VI Bisenti te 42 31 40 13 48 07 V Montalto delle Marche ap 42 59 16 13 36 30 V-VI Borbona ri 42 30 41 13 08 13 V Montecarotto an 43 31 33 13 03 48 V-VI Borgo Pace pu 43 39 28 12 17 40 V Montecassiano mc 43 21 48 13 26 10 V-VI Bucchianico ch 42 18 14 14 10 53 V Montecastrilli tr 42 38 59 12 29 11 V-VI Calvi dell’Umbria tr 42 24 05 12 34 01 V pu 43 49 08 12 48 32 V-VI Camerano an 43 31 47 13 33 04 V Montefano mc 43 24 41 13 26 17 V-VI Camerata Picena an 43 34 39 13 21 09 V Montefelcino pu 43 44 03 12 50 03 V-VI Candeleto pg 43 25 54 12 25 34 V Montefortino fm 42 56 32 13 20 31 V-VI Cantalupo in Sabina ri 42 18 15 12 38 58 V Montefranco tr 42 35 50 12 45 56 V-VI Capitignano aq 42 31 11 13 18 03 V Montegiorgio fm 43 07 49 13 32 14 V-VI Caprarola vt 42 19 36 12 14 17 V Montegranaro fm 43 13 57 13 37 58 V-VI Carpegna pu 43 46 52 12 20 10 V Monteleone di Spoleto pg 42 39 06 12 57 10 V-VI Cartoceto pu 43 45 53 12 53 00 V Montelupone mc 43 20 36 13 34 05 V-VI Casperia ri 42 20 18 12 40 11 V Monte Roberto an 43 28 50 13 08 18 V-VI Castel di Lama ap 42 52 23 13 42 25 V Monte San Martino mc 43 01 49 13 26 19 V-VI Castellalto te 42 40 36 13 49 05 V Monte San Vito an 43 36 02 13 16 14 V-VI Castelnuovo di Farfa ri 42 13 51 12 44 38 V Monte Santa Maria Tiberina pg 43 26 12 12 09 44 V-VI Castiglione del Lago pg 43 07 35 12 03 02 V Montone pg 43 21 47 12 19 38 V-VI Castiglione in Teverina vt 42 38 45 12 12 13 V Montottone fm 43 03 42 13 35 06 V-VI Castorano ap 42 53 51 13 43 35 V Morro d’Alba an 43 36 04 13 12 49 V-VI Cattolica rn 43 57 47 12 44 23 V Morrovalle mc 43 18 50 13 34 48 V-VI Cesenatico fc 44 11 48 12 24 17 V Norcia pg 42 47 33 13 05 37 V-VI Cetona si 42 57 47 11 54 06 V Ofda ap 42 56 05 13 41 26 V-VI Ciciliano rm 41 57 40 12 56 28 V Orte vt 42 27 34 12 23 04 V-VI Cittareale ri 42 37 02 13 09 34 V Ortezzano fm 43 01 52 13 36 31 V-VI Civitanova Marche mc 43 18 23 13 43 46 V Orvieto tr 42 43 06 12 06 47 V-VI Collevecchio ri 42 20 03 12 33 10 V Osimo an 43 29 07 13 28 57 V-VI Colli sul Velino ri 42 29 54 12 46 45 V Ostra an 43 36 44 13 09 28 V-VI Contigliano ri 42 24 39 12 46 08 V Passignano sul Trasimeno pg 43 11 14 12 08 08 V-VI Corropoli te 42 49 41 13 49 57 V Peglio pu 43 41 43 12 29 44 V-VI Cortino te 42 37 19 13 30 31 V Pennabilli rn 43 48 59 12 15 52 V-VI Cottanello ri 42 24 21 12 41 08 V Penna San Giovanni mc 43 03 21 13 25 33 V-VI Crognaleto te 42 32 48 13 28 42 V Petriano pu 43 46 47 12 44 02 V-VI Cupra Marittima ap 43 01 26 13 51 34 V Petritoli fm 43 04 00 13 39 22 V-VI Fabro tr 42 51 47 12 00 47 V Piegaro pg 42 58 10 12 05 10 V-VI Ficulle tr 42 50 06 12 03 57 V Pietralunga pg 43 26 30 12 26 09 V-VI Firenze fi 43 46 38 11 14 55 V Poggio Catino ri 42 17 42 12 41 29 V-VI Folignano ap 42 49 12 13 38 00 V Porchia ap 42 59 45 13 37 48 V-VI Force ap 42 57 45 13 29 27 V Rieti ri 42 24 14 12 52 00 V-VI Francavilla d’Ete fm 43 11 24 13 32 22 V Ripatransone ap 42 59 56 13 45 43 V-VI Frasso Sabino ri 42 13 44 12 48 17 V Ripe San Ginesio mc 43 08 32 13 22 02 V-VI Frontino pu 43 45 49 12 22 37 V Rivodutri ri 42 30 54 12 51 20 V-VI Gambettola fc 44 07 03 12 20 19 V San Costanzo pu 43 45 45 13 04 10 V-VI Grafgnano vt 42 34 28 12 12 17 V San Paolo di Jesi an 43 27 14 13 10 26 V-VI Grottammare ap 42 58 47 13 52 19 V Sant’Anatolia di Narco pg 42 44 01 12 50 08 V-VI Grottazzolina fm 43 06 40 13 36 11 V Sant’Angelo in Vado pu 43 39 51 12 24 40 V-VI Grotte di Castro vt 42 40 27 11 52 21 V Santa Vittoria in Matenano fm 43 01 05 13 29 45 V-VI Guardea tr 42 37 19 12 17 53 V San Venanzo tr 42 52 06 12 16 00 V-VI Jesi an 43 31 19 13 14 41 V Sarnano mc 43 02 07 13 18 05 V-VI Labro ri 42 31 30 12 48 01 V 522 Elenco degli efetti classifcati per terremoto

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Laterina ar 43 30 29 11 42 57 V Sant’Ippolito pu 43 41 03 12 52 17 V Lisciano ri 42 26 53 12 55 03 V Serra de’ Conti an 43 32 33 13 02 12 V Longone Sabino ri 42 16 20 12 57 57 V Serramonacesca pe 42 14 52 14 05 36 V Lucignano ar 43 16 23 11 44 46 V Sestino ar 43 42 29 12 17 49 V Lunano pu 43 43 40 12 26 25 V Sogliano al Rubicone fc 44 00 17 12 18 01 V Macerata mc 43 17 57 13 27 08 V Stimigliano ri 42 17 56 12 33 55 V Magliano Sabina ri 42 21 39 12 28 54 V Stroncone tr 42 29 51 12 39 44 V Maiolo rn 43 52 25 12 18 38 V Tavullia pu 43 53 52 12 45 15 V Martinsicuro te 42 53 04 13 54 49 V Todi pg 42 46 53 12 24 24 V Massa d’Albe aq 42 06 26 13 23 36 V Torre San Patrizio fm 43 11 02 13 36 29 V Massa Martana pg 42 46 31 12 31 29 V Torricella in Sabina ri 42 15 40 12 52 14 V Mentana rm 42 02 10 12 38 15 V Vacone ri 42 23 02 12 38 40 V Mercatello sul Metauro pu 43 38 49 12 20 13 V Valle Castellana te 42 44 06 13 29 52 V Mompeo ri 42 14 51 12 45 09 V Vallo di Nera pg 42 45 15 12 51 53 V Mondaino rn 43 51 30 12 40 23 V Acciano aq 42 10 32 13 43 02 IV-V Montebuono ri 42 21 59 12 35 50 V Alanno pe 42 17 39 13 58 16 IV-V Montecalvo in Foglia pu 43 48 38 12 37 56 V Ancona an 43 36 11 13 30 26 IV-V Montecosaro mc 43 18 58 13 38 09 V Arezzo ar 43 27 46 11 52 45 IV-V Monte Giberto fm 43 05 26 13 37 50 V Arsita te 42 30 05 13 47 00 IV-V Montelabbate pu 43 50 54 12 47 22 V Attigliano tr 42 30 53 12 17 38 IV-V Monteleone d’Orvieto tr 42 55 02 12 03 04 V Badia Tedalda ar 43 42 24 12 11 13 IV-V Montelibretti rm 42 08 03 12 44 20 V Bellaria rn 44 09 02 12 27 23 IV-V Monterado an 43 41 49 13 05 31 V Belvedere Ostrense an 43 34 46 13 10 00 IV-V Monte San Giovanni in Sabina ri 42 19 40 12 46 38 V Bibbiena ar 43 41 47 11 48 59 IV-V Monte San Pietrangeli fm 43 11 29 13 34 41 V Borghi fc 44 01 51 12 21 17 IV-V Montescudo rn 43 55 09 12 32 38 V Borgorose ri 42 11 36 13 14 03 IV-V Monte Urano fm 43 12 08 13 40 21 V Borgo Velino ri 42 24 18 13 03 30 IV-V Monte Vidon Combatte fm 43 02 59 13 37 52 V Brittoli pe 42 18 58 13 51 40 IV-V Montorio al Vomano te 42 34 56 13 37 43 V Calcata vt 42 12 58 12 25 26 IV-V Moresco fm 43 05 06 13 43 55 V Campli te 42 43 32 13 41 11 IV-V Nepi vt 42 14 29 12 20 42 V Cantalice ri 42 27 56 12 54 15 IV-V Numana an 43 30 43 13 37 17 V Capena rm 42 08 29 12 32 25 IV-V Orciano di Pesaro pu 43 41 16 12 57 56 V Carbognano vt 42 19 52 12 16 00 IV-V Panicale pg 43 01 42 12 05 56 V Casaprota ri 42 15 06 12 48 13 IV-V Parrano tr 42 51 46 12 06 20 V Casteldelci rn 43 47 26 12 09 18 IV-V Pedaso fm 43 05 49 13 50 29 V Castel Giorgio tr 42 42 29 11 58 44 IV-V Penna in Teverina tr 42 29 34 12 21 17 V Castelli te 42 29 19 13 42 42 IV-V Piagge pu 43 43 56 12 58 07 V Castelnuovo di Porto rm 42 07 39 12 29 50 IV-V Piandimeleto pu 43 43 27 12 24 50 V Castel San Niccolò ar 43 44 26 11 42 13 IV-V Pizzoli aq 42 26 06 13 18 12 V Castiglion Fiorentino ar 43 20 28 11 55 24 IV-V Poggio Mirteto ri 42 15 53 12 41 09 V Catignano pe 42 20 45 13 57 02 IV-V Poggio Moiano ri 42 12 03 12 52 41 V Celleno vt 42 33 28 12 08 02 IV-V Poggio San Lorenzo ri 42 15 06 12 50 39 V Cellino Attanasio te 42 35 08 13 51 34 IV-V Polino tr 42 35 04 12 50 38 V Cepagatti pe 42 21 48 14 04 16 IV-V Polverigi an 43 31 28 13 23 38 V Cesena fc 44 08 20 12 14 35 IV-V Ponzano di Fermo fm 43 06 06 13 39 31 V Chianciano Terme si 43 03 29 11 49 53 IV-V Ponzano Romano rm 42 15 25 12 34 17 V Chiusi si 43 00 55 11 56 50 IV-V Porano tr 42 41 10 12 06 08 V Chiusi della Verna ar 43 41 41 11 56 19 IV-V Porto San Giorgio fm 43 10 49 13 47 37 V Cineto Romano rm 42 02 57 12 57 43 IV-V Posta ri 42 31 25 13 05 48 V Civitella Casanova pe 42 21 50 13 53 19 IV-V Potenza Picena mc 43 21 56 13 37 15 V Civitella d’Agliano vt 42 36 18 12 11 16 IV-V Radicofani si 42 53 44 11 46 06 V Civitella del Tronto te 42 46 17 13 40 03 IV-V Rapagnano fm 43 09 38 13 35 36 V Civitella in Val di Chiana ar 43 25 03 11 43 23 IV-V Recanati mc 43 24 10 13 32 59 V Civitella San Paolo rm 42 11 44 12 34 54 IV-V Riano rm 42 05 26 12 31 22 V Colbordolo pu 43 49 12 12 43 21 IV-V Riccione rn 44 00 02 12 39 31 V Colli del Tronto ap 42 52 35 13 44 54 IV-V Rimini rn 44 03 33 12 34 00 V Colonnella te 42 52 18 13 51 59 IV-V Roccafuvione ap 42 51 38 13 28 31 V Corchiano vt 42 20 45 12 21 26 IV-V Roccagiovine rm 42 02 56 12 53 57 V Cugnoli pe 42 18 29 13 56 00 IV-V Rocca Santa Maria te 42 41 08 13 31 41 V Fabrica di Roma vt 42 20 02 12 17 43 IV-V Rosora an 43 28 56 13 04 08 V Faleria vt 42 13 33 12 26 35 IV-V Rotella ap 42 57 14 13 33 38 V Fano pu 43 50 12 13 01 03 IV-V Salisano ri 42 15 26 12 44 46 V Fano Adriano te 42 33 07 13 32 17 IV-V Saludecio rn 43 52 20 12 40 06 V Fiamignano ri 42 15 53 13 07 31 IV-V San Benedetto del Tronto ap 42 56 01 13 53 34 V Fiano Romano rm 42 10 13 12 35 23 IV-V San Gemini tr 42 36 46 12 32 47 V Forlimpopoli fc 44 11 16 12 07 32 IV-V San Giorgio di Pesaro pu 43 43 04 12 58 52 V Fratta Todina pg 42 51 25 12 21 57 IV-V Sansepolcro ar 43 34 11 12 08 28 V Gabicce Mare pu 43 57 58 12 45 24 IV-V Sant’Agata Feltria rn 43 51 50 12 12 32 V Gagliano Aterno aq 42 07 33 13 42 03 IV-V Santa Maria Nuova an 43 29 42 13 18 36 V Gallese vt 42 22 20 12 24 10 IV-V Sant’Angelo in Lizzola pu 43 49 35 12 48 09 V Gatteo fc 44 06 33 12 23 09 IV-V Sant’Elpidio a Mare fm 43 13 44 13 41 09 V Giove tr 42 30 32 12 19 27 IV-V 523 Disastri sismici in Italia

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Licenza rm 42 04 17 12 54 09 IV-V Viterbo vt 42 25 14 12 06 34 IV-V Loreto an 43 26 22 13 36 36 IV-V Vitorchiano vt 42 28 01 12 10 24 IV-V Lugnano in Teverina tr 42 34 24 12 19 52 IV-V Abbateggio pe 42 13 25 14 00 41 IV Mandela rm 42 01 38 12 55 19 IV-V Acquapendente vt 42 44 32 11 52 04 IV Marano Equo rm 41 59 35 13 00 57 IV-V Agosta rm 41 58 50 13 01 57 IV Marcetelli ri 42 13 33 13 02 44 IV-V Arsoli rm 42 02 25 13 01 10 IV Marciano della Chiana ar 43 18 16 11 47 12 IV-V Artena rm 41 44 24 12 54 43 IV Massignano ap 43 02 59 13 47 51 IV-V Asciano si 43 14 03 11 33 35 IV Meldola fc 44 07 35 12 03 39 IV-V Atri te 42 34 48 13 58 40 IV Mercatino Conca pu 43 52 12 12 29 34 IV-V Bagnoregio vt 42 37 34 12 05 42 IV Mombaroccio pu 43 47 41 12 51 18 IV-V Barchi pu 43 40 18 12 55 44 IV Monsampolo del Tronto ap 42 53 48 13 47 37 IV-V Basciano te 42 35 40 13 44 22 IV Montecchio tr 42 39 43 12 17 09 IV-V Bassano Romano vt 42 13 06 12 11 37 IV Montefore Conca rn 43 53 20 12 36 38 IV-V Bellante te 42 44 36 13 48 21 IV Montefavio rm 42 06 27 12 49 51 IV-V Bertinoro fc 44 08 50 12 08 03 IV Montegabbione tr 42 55 13 12 05 35 IV-V Bolsena vt 42 38 39 11 59 13 IV Montegridolfo rn 43 51 29 12 41 22 IV-V Bomarzo vt 42 29 15 12 15 02 IV Montemarciano an 43 38 19 13 18 37 IV-V Bucine ar 43 28 40 11 36 59 IV Montenero Sabino ri 42 16 49 12 48 46 IV-V Bugnara aq 42 01 19 13 51 42 IV Monte Porzio pu 43 41 24 13 02 44 IV-V Campotosto aq 42 33 29 13 22 06 IV Montepulciano si 43 05 49 11 47 06 IV-V Canzano te 42 38 45 13 48 14 IV Monterchi ar 43 29 05 12 06 41 IV-V Capodimonte vt 42 32 59 11 54 44 IV Montereale aq 42 31 20 13 14 45 IV-V Cappelle sul Tavo pe 42 27 51 14 06 12 IV Monterubbiano fm 43 05 06 13 42 59 IV-V Caprese Michelangelo ar 43 38 26 11 59 07 IV Montiano fc 44 04 56 12 18 16 IV-V Carsoli aq 42 05 51 13 05 03 IV Montopoli di Sabina ri 42 14 40 12 41 28 IV-V Castel del Monte aq 42 21 49 13 43 35 IV Morciano di Romagna rn 43 54 46 12 38 45 IV-V Castel di Tora ri 42 12 53 12 57 50 IV Morro Reatino ri 42 31 35 12 49 55 IV-V Castilenti te 42 31 57 13 55 04 IV Mosciano Sant’Angelo te 42 44 54 13 53 18 IV-V Castrocaro Terme fc 44 10 18 11 56 49 IV Nereto te 42 49 07 13 49 00 IV-V Cellere vt 42 30 31 11 46 14 IV Ofagna an 43 31 37 13 26 30 IV-V Cervia ra 44 15 45 12 21 09 IV Onano vt 42 41 32 11 48 58 IV-V Civita Castellana vt 42 17 34 12 24 45 IV Pesaro pu 43 54 16 12 54 18 IV-V Civitaquana pe 42 19 28 13 53 57 IV Pescara pe 42 27 49 14 12 50 IV-V Collalto Sabino ri 42 08 05 13 02 52 IV Piansano vt 42 31 02 11 49 43 IV-V Colledara te 42 32 24 13 40 51 IV Pienza si 43 04 34 11 40 43 IV-V Colle di Tora ri 42 12 42 12 56 52 IV Pietracamela te 42 31 23 13 33 14 IV-V Colleferro rm 41 43 48 13 00 21 IV Pieve Santo Stefano ar 43 40 12 12 02 26 IV-V Collepietro aq 42 13 16 13 46 47 IV Pineto te 42 36 29 14 04 02 IV-V Cortona ar 43 16 28 11 59 11 IV Poggio Bustone ri 42 30 05 12 53 17 IV-V Corvara pe 42 16 29 13 52 25 IV Porto Recanati mc 43 25 55 13 39 54 IV-V Elice pe 42 31 04 13 58 06 IV Porto Sant’Elpidio fm 43 15 23 13 45 38 IV-V Fagnano Alto aq 42 15 14 13 34 29 IV Proceno vt 42 45 25 11 49 47 IV-V Falconara Marittima an 43 37 35 13 23 56 IV Rignano Flaminio rm 42 12 23 12 28 44 IV-V Fara in Sabina ri 42 12 31 12 43 46 IV Rocca Priora rm 41 47 23 12 45 18 IV-V Farindola pe 42 26 25 13 49 24 IV Sacrofano rm 42 06 18 12 26 50 IV-V Forlì fc 44 13 00 12 02 57 IV Sambuci rm 41 59 12 12 56 14 IV-V Francavilla al Mare ch 42 24 44 14 18 02 IV San Clemente rn 43 55 56 12 37 34 IV-V Frascati rm 41 48 27 12 40 51 IV San Giovanni Teatino ch 42 24 38 14 12 07 IV-V Gerano rm 41 55 57 12 59 40 IV San Lorenzo Nuovo vt 42 41 06 11 54 20 IV-V Giulianova te 42 45 05 13 57 28 IV San Mauro Pascoli fc 44 06 20 12 24 56 IV-V Goriano Sicoli aq 42 04 47 13 46 29 IV Sarteano si 42 59 21 11 52 08 IV-V Gradoli vt 42 38 35 11 51 19 IV Savignano sul Rubicone fc 44 05 29 12 23 56 IV-V Isola del Gran Sasso d’Italia te 42 30 04 13 39 39 IV Scandriglia ri 42 09 52 12 50 32 IV-V Labico rm 41 47 06 12 53 06 IV Scoppito aq 42 22 20 13 15 20 IV-V Lanuvio rm 41 40 36 12 41 57 IV Serrungarina pu 43 44 46 12 52 31 IV-V Lettomanoppello pe 42 14 26 14 02 18 IV Servigliano fm 43 04 48 13 29 31 IV-V Lubriano vt 42 38 08 12 06 49 IV Sirolo an 43 31 17 13 37 12 IV-V Macerata Feltria pu 43 48 08 12 26 34 IV Sorano gr 42 40 53 11 42 54 IV-V Marcellina rm 42 01 24 12 48 19 IV Tavoleto pu 43 50 35 12 35 37 IV-V Marta vt 42 32 05 11 55 30 IV To fa ri 42 12 42 12 45 06 IV-V Mercato Saraceno fc 43 57 41 12 11 49 IV Torano Nuovo te 42 49 23 13 46 38 IV-V Molina Aterno aq 42 08 51 13 44 07 IV Torre de’ Passeri pe 42 14 37 13 55 59 IV-V Mondavio pu 43 40 25 12 58 09 IV Torriana rn 43 59 03 12 23 10 IV-V Montasola ri 42 23 05 12 40 50 IV Torricella Sicura te 42 39 27 13 39 20 IV-V Monte Castello di Vibio pg 42 50 24 12 21 08 IV Torri in Sabina ri 42 21 06 12 38 15 IV-V Montecompatri rm 41 48 24 12 44 10 IV Torrita Tiberina rm 42 14 09 12 37 06 IV-V Montefore dell’Aso ap 43 03 04 13 45 03 IV Tossicia te 42 32 41 13 38 54 IV-V Montelanico rm 41 38 58 13 02 22 IV Vallerano vt 42 23 04 12 15 50 IV-V Monteprandone ap 42 55 09 13 50 05 IV Verghereto fc 43 47 35 12 00 18 IV-V Monterotondo rm 42 03 15 12 37 22 IV Verucchio rn 43 58 57 12 25 20 IV-V Monte San Savino ar 43 19 51 11 43 30 IV Vignanello vt 42 23 00 12 16 44 IV-V Montevarchi ar 43 31 22 11 34 06 IV 524 Elenco degli efetti classifcati per terremoto

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Morlupo rm 42 08 33 12 29 27 IV Ischia di Castro vt 42 32 35 11 45 23 III-IV Navelli aq 42 14 10 13 43 46 IV Manciano gr 42 35 10 11 30 58 III-IV Novafeltria rn 43 53 38 12 17 24 IV Manziana rm 42 07 49 12 07 49 III-IV Palestrina rm 41 50 19 12 53 28 IV Mondolfo pu 43 45 04 13 05 44 III-IV Percile rm 42 05 39 12 54 34 IV Montebello di Bertona pe 42 25 02 13 52 18 III-IV Pergine Valdarno ar 43 28 08 11 41 09 IV Montefascone vt 42 32 14 12 01 49 III-IV Pescosansonesco pe 42 14 29 13 52 25 IV Moricone rm 42 06 59 12 46 15 III-IV Petrella Salto ri 42 17 40 13 04 05 IV Morro d’Oro te 42 39 47 13 55 11 III-IV Pianella pe 42 23 52 14 03 00 IV Nespolo ri 42 09 19 13 04 13 III-IV Picciano pe 42 28 26 13 59 27 IV Oriolo Romano vt 42 09 30 12 08 21 III-IV Pietranico pe 42 16 34 13 54 37 IV Orvinio ri 42 07 52 12 56 20 III-IV Pisoniano rm 41 54 22 12 57 31 IV Paganico Sabino ri 42 11 22 12 59 50 III-IV Poggio Berni rn 44 01 37 12 24 24 IV Penne pe 42 27 25 13 55 39 III-IV Poli rm 41 53 13 12 53 31 IV Pomezia rm 41 40 40 12 30 00 III-IV Popoli pe 42 10 14 13 49 58 IV Roccamorice pe 42 12 40 14 01 32 III-IV Pratola Peligna aq 42 05 52 13 52 29 IV Ronciglione vt 42 17 26 12 13 02 III-IV Raiano aq 42 06 07 13 48 48 IV Roseto degli Abruzzi te 42 40 29 14 00 56 III-IV Ripa Teatina ch 42 21 29 14 14 04 IV Roviano rm 42 01 30 12 59 40 III-IV Ripe an 43 40 16 13 06 24 IV San Casciano dei Bagni si 42 52 16 11 52 33 III-IV Rocca Canterano rm 41 57 21 13 01 18 IV San Demetrio ne’ Vestini aq 42 17 18 13 33 27 III-IV Roccacasale aq 42 07 25 13 53 14 IV San Gregorio da Sassola rm 41 55 04 12 52 16 III-IV Rocca di Papa rm 41 45 37 12 42 35 IV San Pio delle Camere aq 42 17 08 13 39 23 III-IV Roccamontepiano ch 42 14 31 14 07 44 IV S. Valentino in Abruzzo Citer. pe 42 13 57 13 59 13 III-IV Rocca San Giovanni ch 42 15 00 14 27 56 IV San Vito Romano rm 41 52 53 12 58 46 III-IV Rocca Sinibalda ri 42 16 30 12 55 35 IV Sassa aq 42 21 06 13 17 56 III-IV Roncofreddo fc 44 02 29 12 19 05 IV Selci ri 42 19 08 12 37 21 III-IV San Benedetto in Perillis aq 42 11 01 13 46 15 IV Sinalunga si 43 12 50 11 44 28 III-IV San Giovanni Valdarno ar 43 33 51 11 31 49 IV Soriano nel Cimino vt 42 25 05 12 14 06 III-IV Santarcangelo di Romagna rn 44 03 45 12 26 49 IV Subbiano ar 43 34 29 11 52 13 III-IV Sant’Egidio alla Vibrata te 42 49 30 13 42 55 IV Sutri vt 42 14 30 12 13 22 III-IV Secinaro aq 42 09 12 13 40 45 IV Tornimparte aq 42 17 23 13 18 02 III-IV Siena si 43 19 15 11 19 39 IV Tortoreto te 42 48 12 13 54 49 III-IV Spoltore pe 42 27 15 14 08 18 IV Vallinfreda rm 42 05 02 12 59 43 III-IV Tivoli rm 41 57 48 12 47 52 IV Velletri rm 41 41 17 12 46 41 III-IV Tocco da Casauria pe 42 12 48 13 54 48 IV Vetralla vt 42 19 11 12 03 19 III-IV Valentano vt 42 33 56 11 49 18 IV Vittorito aq 42 07 29 13 49 00 III-IV Vasanello vt 42 24 56 12 20 44 IV Vivaro Romano rm 42 05 59 13 00 24 III-IV Vejano vt 42 12 58 12 05 42 IV Afle rm 41 53 01 13 05 48 III Vicovaro rm 42 00 59 12 53 43 IV Allumiere rm 42 09 19 11 54 12 III Villa Santa Lucia degli Abruzzi aq 42 19 57 13 46 37 IV Ari ch 42 17 29 14 15 44 III Zagarolo rm 41 50 19 12 49 51 IV Arlena di Castro vt 42 27 51 11 49 24 III Abbadia San Salvatore si 42 52 48 11 40 39 III-IV Bellegra rm 41 53 03 13 01 37 III Anticoli Corrado rm 42 00 34 12 59 18 III-IV Blera vt 42 16 21 12 01 39 III Arielli ch 42 15 42 14 18 26 III-IV Campo di Giove aq 42 00 40 14 02 39 III Atessa ch 42 03 58 14 26 45 III-IV Canterano rm 41 56 31 13 02 13 III Barbarano Romano vt 42 15 02 12 03 57 III-IV Casacanditella ch 42 14 54 14 11 59 III Barisciano aq 42 19 30 13 35 31 III-IV Castelfranco di Sopra ar 43 37 15 11 33 17 III Bologna bo 44 29 52 11 20 23 III-IV Castelvecchio Calvisio aq 42 18 36 13 41 18 III Bussi sul Tirino pe 42 12 37 13 49 35 III-IV Castiglione Messer Raimondo te 42 31 51 13 52 55 III Cagnano Amiterno aq 42 27 27 13 13 53 III-IV Cerchio aq 42 03 48 13 36 04 III Calascio aq 42 19 31 13 41 46 III-IV Cerveteri rm 41 59 49 12 05 55 III Campoli Appennino fr 41 44 11 13 40 42 III-IV Chitignano ar 43 39 37 11 52 53 III Canino vt 42 27 55 11 44 58 III-IV Civitella Roveto aq 41 54 49 13 25 28 III Canosa Sannita ch 42 17 39 14 18 12 III-IV Cocullo aq 42 01 49 13 46 33 III Carapelle Calvisio aq 42 17 53 13 41 04 III-IV Collarmele aq 42 03 33 13 37 38 III Carpineto della Nora pe 42 19 57 13 51 37 III-IV Collepardo fr 41 45 46 13 22 07 III Casalincontrada ch 42 17 22 14 08 04 III-IV Dovadola fc 44 07 18 11 53 14 III Casape rm 41 54 22 12 53 10 III-IV Fara Filiorum Petri ch 42 14 55 14 11 09 III Casoli ch 42 07 00 14 17 29 III-IV Fossa aq 42 17 45 13 29 14 III Castel di Ieri aq 42 06 50 13 44 33 III-IV Fumone fr 41 43 36 13 17 26 III Castel Focognano ar 43 39 04 11 50 10 III-IV Gallicano nel Lazio rm 41 52 16 12 49 07 III Castel Frentano ch 42 11 49 14 21 17 III-IV Genazzano rm 41 49 59 12 58 23 III Castelnuovo Berardenga si 43 20 42 11 30 10 III-IV Genzano di Roma rm 41 42 48 12 41 18 III Castelvecchio Subequo aq 42 07 46 13 43 50 III-IV Giuliano Teatino ch 42 18 17 14 16 40 III Castel Viscardo tr 42 45 17 12 00 06 III-IV Grottaferrata rm 41 47 12 12 40 38 III Cave rm 41 49 05 12 55 52 III-IV Guardiagrele ch 42 11 24 14 13 19 III Cerreto Laziale rm 41 56 37 12 58 56 III-IV Introdacqua aq 42 00 24 13 53 53 III Chieti ch 42 21 04 14 10 06 III-IV Jenne rm 41 53 12 13 10 07 III Farnese vt 42 32 58 11 43 33 III-IV Lanciano ch 42 13 49 14 23 24 III Fiumicino rm 41 46 18 12 13 45 III-IV Lariano rm 41 43 30 12 49 58 III Foiano della Chiana ar 43 15 08 11 49 09 III-IV Londa fi 43 51 36 11 34 01 III Galeata fc 43 59 46 11 54 42 III-IV Longiano fc 44 04 17 12 19 28 III 525 Disastri sismici in Italia

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Loro Ciufenna ar 43 35 31 11 37 56 III Pescosolido fr 41 44 55 13 39 23 II Lucoli aq 42 17 26 13 20 19 III Pian di Scò ar 43 38 33 11 32 55 II Modena mo 44 38 49 10 55 31 III Piglio fr 41 49 42 13 08 41 II Monteroni d’Arbia si 43 13 49 11 25 18 III Poggio Picenze aq 42 19 12 13 32 26 II Monterosi vt 42 11 44 12 18 31 III Portico e San Benedetto fc 44 01 31 11 46 58 II Montorio Romano rm 42 08 20 12 48 23 III Rocca di Cambio aq 42 14 05 13 29 23 II Ofena aq 42 19 33 13 45 30 III Rocca San Casciano fc 44 03 36 11 50 32 II Ortona ch 42 21 10 14 24 13 III Roiate rm 41 52 25 13 03 52 II Pennapiedimonte ch 42 09 03 14 11 40 III San Polo dei Cavalieri rm 42 00 35 12 50 24 II Pescocostanzo aq 41 53 20 14 03 54 III Sora fr 41 43 06 13 36 47 II Piancastagnaio si 42 50 59 11 41 15 III Subiaco rm 41 55 30 13 05 41 II Pian di Melosa fi 43 44 52 11 31 57 III Tarquinia vt 42 15 07 11 45 25 II Pitigliano gr 42 38 02 11 40 05 III Acuto fr 41 47 27 13 10 32 NF Poggibonsi fi 43 28 45 11 08 00 III Albano Laziale rm 41 43 39 12 39 31 NF Pratovecchio ar 43 47 16 11 43 18 III Anagni fr 41 44 31 13 09 22 NF Rapolano Terme si 43 17 11 11 36 14 III Anversa degli Abruzzi aq 41 59 35 13 48 13 NF Reggello fi 43 40 56 11 32 10 III Arcidosso gr 42 52 13 11 32 17 NF Reggio Emilia re 44 41 50 10 37 52 III Arcinazzo Romano rm 41 52 50 13 06 53 NF Riofreddo rm 42 03 34 12 59 58 III Avezzano aq 42 01 53 13 25 32 NF Rocca di Botte aq 42 01 31 13 04 05 III Bagno a Ripoli fi 43 45 06 11 19 06 NF Rocca di Cave rm 41 50 44 12 56 40 III Bagno di Romagna fc 43 50 02 11 57 35 NF Roma rm 41 53 43 12 28 56 III Balsorano aq 41 48 29 13 33 37 NF San Giovanni d’Asso si 43 09 07 11 35 27 III Bisegna aq 41 55 14 13 45 25 NF San Godenzo fi 43 55 33 11 37 04 III Bracciano rm 42 06 10 12 10 32 NF San Quirico d’Orcia si 43 03 30 11 36 20 III Campagnano di Roma rm 42 08 19 12 22 52 NF Sante Marie aq 42 06 07 13 12 15 III Campagnatico gr 42 52 55 11 16 30 NF Sant’Eufemia a Maiella pe 42 07 30 14 01 37 III Cansano aq 42 00 13 14 00 45 NF Sant’Eusanio Forconese aq 42 17 15 13 31 28 III Capalbio gr 42 27 14 11 25 11 NF Saracinesco rm 42 00 12 12 57 12 III Capistrello aq 41 57 57 13 23 27 NF Sarsina fc 43 55 06 12 08 35 III Cappadocia aq 42 00 19 13 16 56 NF Scurcola Marsicana aq 42 03 50 13 20 30 III Capranica Prenestina rm 41 51 42 12 57 06 NF Stia ar 43 48 01 11 42 28 III Castel del Piano gr 42 53 27 11 32 26 NF Tessennano vt 42 28 38 11 47 25 III Castellafume aq 41 59 15 13 19 57 NF Tione degli Abruzzi aq 42 12 12 13 38 09 III Castellina in Chianti si 43 28 07 11 17 14 NF Tolfa rm 42 08 59 11 56 12 III Castel Madama rm 41 58 26 12 52 05 NF Tollo ch 42 20 20 14 19 07 III Castel San Pietro Romano rm 41 50 43 12 53 40 NF Torrita di Siena si 43 09 59 11 46 22 III Castel Sant’Elia vt 42 14 57 12 22 10 NF Tuscania vt 42 25 12 11 52 10 III Castiglione d’Orcia si 43 00 17 11 37 01 NF Vacri ch 42 17 46 14 13 52 III Castiglion Fibocchi ar 43 31 37 11 45 47 NF Villa Celiera pe 42 22 49 13 51 34 III Cavriglia ar 43 31 16 11 29 21 NF Alatri fr 41 43 32 13 20 38 II-III Chiusdino si 43 09 16 11 05 15 NF Ariccia rm 41 43 11 12 40 16 II-III Ciampino rm 41 47 59 12 36 15 NF Camaldoli ar 43 47 35 11 49 14 II-III Cinigiano gr 42 53 24 11 23 34 NF Celano aq 42 05 01 13 32 43 II-III Civita d’Antino aq 41 53 06 13 28 20 NF Civitavecchia rm 42 05 25 11 47 56 II-III Civitella Messer Raimondo ch 42 05 17 14 13 00 NF Collelongo aq 41 53 04 13 35 00 II-III Colledimacine ch 42 00 12 14 12 03 NF Latera vt 42 37 35 11 49 42 II-III Colle di Val d’Elsa si 43 25 20 11 07 37 NF Magliano de’ Marsi aq 42 05 32 13 21 46 II-III Cori lt 41 38 31 12 54 57 NF Marino rm 41 46 11 12 39 39 II-III Dicomano fi 43 53 26 11 31 23 NF Nemi rm 41 42 59 12 43 00 II-III Falsini si 43 14 42 11 04 46 NF Nerola rm 42 09 35 12 47 12 II-III Fara San Martino ch 42 05 23 14 12 20 NF Olevano Romano rm 41 51 36 13 01 58 II-III Ferentino fr 41 41 29 13 15 15 NF Palombara Sabina rm 42 03 57 12 45 56 II-III Filettino fr 41 53 22 13 19 25 NF Rocca di Mezzo aq 42 12 19 13 31 14 II-III Filetto ch 42 13 33 14 14 40 NF Santa Maria Imbaro ch 42 13 02 14 26 59 II-III Fossacesia ch 42 14 36 14 28 50 NF Sant’Oreste rm 42 14 00 12 31 19 II-III Frisa ch 42 15 42 14 22 03 NF Tagliacozzo aq 42 04 04 13 15 03 II-III Gavignano rm 41 41 51 13 03 08 NF Valmontone rm 41 46 30 12 55 07 II-III Gioia dei Marsi aq 41 57 11 13 41 32 NF Veroli fr 41 41 30 13 25 07 II-III Gorga rm 41 39 19 13 06 37 NF Vico nel Lazio fr 41 46 37 13 20 32 II-III Greve in Chianti fi 43 34 54 11 19 00 NF Buonconvento si 43 08 14 11 28 57 II Grosseto gr 42 45 36 11 06 53 NF Camerata Nuova rm 42 01 04 13 06 30 II Guarcino fr 41 47 55 13 18 48 NF Caramanico Terme pe 42 09 25 14 00 09 II Impruneta fi 43 41 06 11 15 16 NF Castell’Azzara gr 42 46 14 11 41 55 II Incisa in Val d’Arno fi 43 39 22 11 26 58 NF Civitella di Romagna fc 44 00 24 11 56 25 II Ladispoli rm 41 56 58 12 04 40 NF Gaiole in Chianti si 43 28 01 11 26 01 II Lama dei Peligni ch 42 02 29 14 11 16 NF Luco dei Marsi aq 41 57 32 13 28 14 II Lecce nei Marsi aq 41 56 04 13 41 10 NF Nocciano pe 42 19 55 13 59 02 II Lettopalena ch 42 00 06 14 09 32 NF Ortignano-Raggiolo ar 43 40 46 11 44 48 II Loreto Aprutino pe 42 25 57 13 59 15 NF Ovindoli aq 42 08 08 13 30 56 II Magliano in Toscana gr 42 35 54 11 17 32 NF Paliano fr 41 48 19 13 03 23 II Miglianico ch 42 21 32 14 17 31 NF Pescina aq 42 01 30 13 39 26 II Montalcino si 43 03 27 11 29 23 NF 526 Elenco degli efetti classifcati per terremoto

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Montemignaio ar 43 44 21 11 37 11 NF Roccastrada gr 43 00 34 11 10 02 NF Monteriggioni si 43 23 21 11 13 24 NF Rosciano pe 42 19 14 14 02 38 NF Monte Romano vt 42 16 01 11 53 57 NF Rufna fi 43 49 19 11 29 06 NF Montesilvano pe 42 30 54 14 09 05 NF San Benedetto dei Marsi aq 42 00 15 13 37 19 NF Monticiano si 43 08 19 11 10 48 NF San Cesareo rm 41 49 07 12 48 05 NF Montieri gr 43 07 47 11 00 56 NF Santa Fiora gr 42 49 52 11 35 11 NF Morino aq 41 51 50 13 27 29 NF Santa Sofa fc 43 56 44 11 54 30 NF Murlo si 43 09 36 11 23 16 NF Santo Stefano di Sessanio aq 42 20 34 13 38 40 NF Orbetello gr 42 26 14 11 12 39 NF San Vincenzo Valle Roveto aq 41 49 57 13 31 28 NF Ortona dei Marsi aq 41 59 50 13 43 40 NF San Vito Chietino ch 42 18 01 14 26 43 NF Pacentro aq 42 03 01 13 59 34 NF Scanno aq 41 54 10 13 52 51 NF Palazzo si 43 11 49 11 01 54 NF Scansano gr 42 41 16 11 20 05 NF Palena ch 41 59 03 14 08 17 NF Seggiano gr 42 55 43 11 33 28 NF Palombaro ch 42 07 32 14 13 51 NF Segni rm 41 41 24 13 01 18 NF Pelago fi 43 46 19 11 30 14 NF Semproniano gr 42 43 45 11 32 27 NF Pereto aq 42 03 32 13 06 01 NF Serrone fr 41 50 31 13 05 40 NF Pescasseroli aq 41 48 29 13 47 21 NF Sulmona aq 42 02 48 13 55 42 NF Pescorocchiano ri 42 12 22 13 08 52 NF Talla ar 43 36 04 11 47 20 NF Pettorano sul Gizio aq 41 58 20 13 57 35 NF Tavarnelle Val di Pesa fi 43 33 41 11 10 27 NF Poggioforito ch 42 15 19 14 19 24 NF Torrevecchia Teatina ch 42 22 55 14 12 55 NF Poppi ar 43 43 21 11 46 01 NF Trasacco aq 41 57 29 13 32 12 NF Predappio fc 44 06 14 11 58 53 NF Tredozio fc 44 04 46 11 44 34 NF Premilcuore fc 43 58 41 11 46 45 NF Trequanda si 43 11 17 11 40 03 NF Pretoro ch 42 12 59 14 08 29 NF Trevignano Romano rm 42 09 19 12 14 48 NF Prezza aq 42 03 33 13 50 12 NF Trevi nel Lazio fr 41 51 42 13 14 52 NF Radda in Chianti si 43 29 11 11 22 27 NF Trivigliano fr 41 46 29 13 16 22 NF Radicondoli si 43 15 38 11 02 34 NF Vallepietra rm 41 55 32 13 13 51 NF Rapino ch 42 12 38 14 11 16 NF Villalago aq 41 56 06 13 50 17 NF Rignano sull’Arno fi 43 43 15 11 27 04 NF Villamagna ch 42 19 56 14 14 11 NF Rocca Pia aq 41 55 56 13 58 36 NF Villavallelonga aq 41 52 08 13 37 20 NF Rocca Santo Stefano rm 41 54 35 13 01 27 NF

1997 14 ottobre 17:23 I0 = viii-ix Me = 5.5 Siti 809 App. umbro-march. località lat. long. Ilocalità lat. long. I Montesanto pg 42 53 35 12 56 03 VIII-IX Moregnano fm 43 04 58 13 39 24 VI Sellano pg 42 53 18 12 55 35 VIII-IX Norcia pg 42 47 33 13 05 37 VI Casale pg 42 53 50 12 54 41 VIII Pieve Torina mc 43 02 32 13 02 55 VI Colle pg 42 52 11 12 55 20 VIII Poggiodomo pg 42 42 38 12 56 02 VI Pupaggi pg 42 53 21 12 53 18 VIII Sant’Anatolia di Narco pg 42 44 01 12 50 08 VI San Martino pg 42 54 10 12 54 35 VIII Trevi pg 42 52 38 12 44 47 VI Vio pg 42 54 28 12 55 09 VIII Ussita mc 42 56 37 13 08 10 VI Apagni pg 42 52 43 12 53 32 VII-VIII Vallo di Nera pg 42 45 15 12 51 53 VI Cammoro pg 42 53 31 12 51 11 VII-VIII Valtopina pg 43 03 22 12 45 15 VI Civitella pg 42 54 11 12 57 31 VII-VIII Amandola fm 42 58 47 13 21 25 V-VI Croce di Roccafranca pg 42 56 15 12 54 36 VII-VIII Amatrice ri 42 37 40 13 17 24 V-VI Cupoli pg 42 56 09 12 48 02 VII-VIII Arrone tr 42 34 59 12 46 05 V-VI Postignano pg 42 51 58 12 54 57 VII-VIII Ascoli Piceno ap 42 51 12 13 34 41 V-VI Villamagina pg 42 53 27 12 54 48 VII-VIII Belmonte in Sabina ri 42 18 58 12 53 32 V-VI Casenove pg 42 58 31 12 50 32 VII Camerino mc 43 08 07 13 04 05 V-VI Colforito pg 43 01 36 12 53 26 VII Camporotondo di Fiastrone mc 43 07 52 13 15 53 V-VI Piaggia pg 42 54 50 12 57 51 VII Cannara pg 42 59 39 12 34 59 V-VI Preci pg 42 52 42 13 02 21 VII Castel di Lama ap 42 52 23 13 42 25 V-VI Serravalle di Chienti mc 43 04 21 12 57 18 VII Castelplanio an 43 29 34 13 04 56 V-VI Setri pg 42 54 23 12 56 52 VII Castelsantangelo sul Nera mc 42 53 40 13 09 12 V-VI Verchiano pg 42 56 58 12 53 01 VII Cerreto d’Esi an 43 19 13 12 59 06 V-VI Campello sul Clitunno pg 42 49 10 12 46 37 VI-VII Civitella San Paolo rm 42 11 44 12 34 54 V-VI Cerreto di Spoleto pg 42 49 08 12 55 01 VI-VII Fabriano an 43 20 07 12 54 18 V-VI Montalbo pg 42 52 41 12 55 01 VI-VII Ferentillo tr 42 37 12 12 47 27 V-VI Muccia mc 43 04 52 13 02 34 VI-VII Fiastra mc 43 02 07 13 09 23 V-VI Renaro pg 42 54 57 12 58 09 VI-VII Leonessa ri 42 33 58 12 57 44 V-VI Spello pg 42 59 30 12 40 05 VI-VII Matelica mc 43 15 20 13 00 33 V-VI Vene pg 42 52 27 12 51 09 VI-VII Montappone fm 43 08 14 13 28 11 V-VI Visso mc 42 55 49 13 05 16 VI-VII Monte Castello di Vibio pg 42 50 24 12 21 08 V-VI Acquacanina mc 43 01 44 13 10 29 VI Montefortino fm 42 56 32 13 20 31 V-VI Bevagna pg 42 55 55 12 36 28 VI Monteleone di Spoleto pg 42 39 06 12 57 10 V-VI Cascia pg 42 43 06 13 00 46 VI Montemonaco ap 42 53 55 13 19 35 V-VI Castelleone di Suasa an 43 36 29 12 58 38 VI Ofda ap 42 56 05 13 41 26 V-VI Fiuminata mc 43 11 15 12 55 54 VI Palmiano ap 42 53 55 13 27 30 V-VI Foligno pg 42 57 18 12 42 13 VI Penna San Giovanni mc 43 03 21 13 25 33 V-VI Monte Cavallo mc 42 59 36 13 00 03 VI Pianella pe 42 23 52 14 03 00 V-VI Montefalco pg 42 53 34 12 39 05 VI Pievebovigliana mc 43 03 43 13 05 05 V-VI 527 Disastri sismici in Italia

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Pioraco mc 43 10 41 12 59 09 V-VI Mogliano mc 43 11 07 13 28 45 V Pollenza mc 43 16 01 13 20 53 V-VI Monsampietro Morico fm 43 03 59 13 33 20 V Roccagiovine rm 42 02 56 12 53 57 V-VI Monsampolo del Tronto ap 42 53 48 13 47 37 V Roma rm 41 53 43 12 28 56 V-VI Montecarotto an 43 31 33 13 03 48 V San Pio delle Camere aq 42 17 08 13 39 23 V-VI Montecassiano mc 43 21 48 13 26 10 V Sant’Angelo in Pontano mc 43 05 54 13 23 51 V-VI Montecastrilli tr 42 38 59 12 29 11 V Scheggino pg 42 42 43 12 49 49 V-VI Montegallo ap 42 50 27 13 19 59 V Sefro mc 43 08 44 12 56 56 V-VI Monte Giberto fm 43 05 26 13 37 50 V Serrapetrona mc 43 10 32 13 11 19 V-VI Montegiorgio fm 43 07 49 13 32 14 V Tarano ri 42 21 19 12 35 44 V-VI Monteleone d’Orvieto tr 42 55 02 12 03 04 V Tolentino mc 43 12 34 13 16 57 V-VI Montenero Sabino ri 42 16 49 12 48 46 V Torre San Patrizio fm 43 11 02 13 36 29 V-VI Monte Santa Maria Tiberina pg 43 26 12 12 09 44 V Valfabbrica pg 43 09 29 12 36 08 V-VI Monte Vidon Combatte fm 43 02 59 13 37 52 V Abbateggio pe 42 13 25 14 00 41 V Monte Vidon Corrado fm 43 07 16 13 29 08 V Accumoli ri 42 41 38 13 14 51 V Montopoli di Sabina ri 42 14 40 12 41 28 V Acquasanta Terme ap 42 46 09 13 24 36 V Montorio al Vomano te 42 34 56 13 37 43 V Acquaviva Picena ap 42 56 38 13 48 48 V Moricone rm 42 06 59 12 46 15 V Albacina an 43 20 24 13 00 27 V Orte vt 42 27 34 12 23 04 V Antrodoco ri 42 24 52 13 04 34 V Otricoli tr 42 25 20 12 28 40 V Apiro mc 43 23 27 13 07 54 V Petriano pu 43 46 47 12 44 02 V Appignano mc 43 21 49 13 20 47 V Petritoli fm 43 04 00 13 39 22 V Arquata del Tronto ap 42 46 17 13 17 44 V Poggio Catino ri 42 17 42 12 41 29 V Assisi pg 43 04 12 12 36 58 V Poggio San Marcello an 43 30 40 13 04 35 V Avigliano Umbro tr 42 39 05 12 25 40 V Poggio San Vicino mc 43 22 30 13 04 43 V Bisenti te 42 31 40 13 48 07 V Porano tr 42 41 10 12 06 08 V Bolognola mc 42 59 34 13 13 41 V Posta ri 42 31 25 13 05 48 V Borbona ri 42 30 41 13 08 13 V Rieti ri 42 24 14 12 52 00 V Bucchianico ch 42 18 14 14 10 53 V Ripatransone ap 42 59 56 13 45 43 V Cagnano Amiterno aq 42 27 27 13 13 53 V Ripe San Ginesio mc 43 08 32 13 22 02 V Caldarola mc 43 08 14 13 13 33 V Rocca Santa Maria te 42 41 08 13 31 41 V Calvi dell’Umbria tr 42 24 05 12 34 01 V Rotella ap 42 57 14 13 33 38 V Cantalupo in Sabina ri 42 18 15 12 38 58 V Sambuci rm 41 59 12 12 56 14 V Canzano te 42 38 45 13 48 14 V San Martino ap 42 44 06 13 27 00 V Cartoceto pu 43 45 53 12 53 00 V San Severino Marche mc 43 13 43 13 10 38 V Casaprota ri 42 15 06 12 48 13 V San Venanzo tr 42 52 06 12 16 00 V Castelbellino an 43 29 10 13 08 42 V Sarnano mc 43 02 07 13 18 05 V Castelraimondo mc 43 12 31 13 03 25 V Sassoferrato an 43 26 01 12 51 28 V Castel Ritaldi pg 42 49 20 12 40 23 V Scafa pe 42 15 57 14 00 11 V Cineto Romano rm 42 02 57 12 57 43 V Scandriglia ri 42 09 52 12 50 32 V Cingoli mc 43 22 28 13 12 58 V Scheggia e Pascelupo pg 43 24 08 12 40 03 V Cittaducale ri 42 23 10 12 56 55 V Serramonacesca pe 42 14 52 14 05 36 V Cittareale ri 42 37 02 13 09 34 V Serra Sant’Abbondio pu 43 29 27 12 46 20 V Civitella del Tronto te 42 46 17 13 40 03 V Spoleto pg 42 43 54 12 44 09 V Collazzone pg 42 53 58 12 26 08 V Stimigliano ri 42 17 56 12 33 55 V Collecorvino pe 42 27 30 14 00 53 V Stroncone tr 42 29 51 12 39 44 V Collevecchio ri 42 20 03 12 33 10 V Tavullia pu 43 53 52 12 45 15 V Colli del Tronto ap 42 52 35 13 44 54 V Teramo te 42 39 31 13 42 14 V Concerviano ri 42 19 20 12 59 08 V Terni tr 42 33 39 12 38 51 V Costacciaro pg 43 21 30 12 42 42 V Torano Nuovo te 42 49 23 13 46 38 V Cupramontana an 43 26 42 13 06 58 V Torricella Sicura te 42 39 27 13 39 20 V Deruta pg 42 58 54 12 25 10 V Torri in Sabina ri 42 21 06 12 38 15 V Fabro tr 42 51 47 12 00 47 V Tossicia te 42 32 41 13 38 54 V Falerone fm 43 06 24 13 28 19 V Treia mc 43 18 40 13 18 43 V Fano Adriano te 42 33 07 13 32 17 V Venarotta ap 42 52 52 13 29 34 V Folignano ap 42 49 12 13 38 00 V Zagarolo rm 41 50 19 12 49 51 V Forano ri 42 17 48 12 35 43 V Acquasparta tr 42 41 24 12 32 47 IV-V Fossato di Vico pg 43 17 42 12 45 43 V Alviano tr 42 35 25 12 17 49 IV-V Grottazzolina fm 43 06 40 13 36 11 V Arcevia an 43 29 55 12 56 22 IV-V Gualdo Cattaneo pg 42 54 38 12 33 22 V Atri te 42 34 48 13 58 40 IV-V Guardea tr 42 37 19 12 17 53 V Barbara an 43 34 45 13 01 30 IV-V Isola del Piano pu 43 44 11 12 46 57 V Baschi tr 42 40 07 12 12 58 IV-V L’Aquila aq 42 21 21 13 23 44 V Belforte del Chienti mc 43 09 47 13 14 16 IV-V Licenza rm 42 04 17 12 54 09 V Bellante te 42 44 36 13 48 21 IV-V Lisciano ri 42 26 53 12 55 03 V Bolsena vt 42 38 39 11 59 13 IV-V Longone Sabino ri 42 16 20 12 57 57 V Bomarzo vt 42 29 15 12 15 02 IV-V Loro Piceno mc 43 09 56 13 24 57 V Borgorose ri 42 11 36 13 14 03 IV-V Lugnano in Teverina tr 42 34 24 12 19 52 V Borgo Velino ri 42 24 18 13 03 30 IV-V Macerata Feltria pu 43 48 08 12 26 34 V Cagli pu 43 32 45 12 39 03 IV-V Magliano Sabina ri 42 21 39 12 28 54 V Calcata vt 42 12 58 12 25 26 IV-V Maiolati Spontini an 43 28 34 13 07 13 V Camerano an 43 31 47 13 33 04 IV-V Massa Fermana fm 43 08 55 13 28 32 V Campli te 42 43 32 13 41 11 IV-V Mergo an 43 28 16 13 02 12 V Canino vt 42 27 55 11 44 58 IV-V 528 Elenco degli efetti classifcati per terremoto

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Cantalice ri 42 27 56 12 54 15 IV-V Morro Reatino ri 42 31 35 12 49 55 IV-V Cantiano pu 43 28 22 12 37 41 IV-V Mosciano Sant’Angelo te 42 44 54 13 53 18 IV-V Capena rm 42 08 29 12 32 25 IV-V Notaresco te 42 39 26 13 53 39 IV-V Caprarola vt 42 19 36 12 14 17 IV-V Ofagna an 43 31 37 13 26 30 IV-V Carapelle Calvisio aq 42 17 53 13 41 04 IV-V Orciano di Pesaro pu 43 41 16 12 57 56 IV-V Casalincontrada ch 42 17 22 14 08 04 IV-V Orvieto tr 42 43 06 12 06 47 IV-V Castelfdardo an 43 27 48 13 33 00 IV-V Ostra an 43 36 44 13 09 28 IV-V Castel Giorgio tr 42 42 29 11 58 44 IV-V Palombara Sabina rm 42 03 57 12 45 56 IV-V Castelli te 42 29 19 13 42 42 IV-V Panicale pg 43 01 42 12 05 56 IV-V Castignano ap 42 56 14 13 37 18 IV-V Pedaso fm 43 05 49 13 50 29 IV-V Castilenti te 42 31 57 13 55 04 IV-V Peglio pu 43 41 43 12 29 44 IV-V Cepagatti pe 42 21 48 14 04 16 IV-V Penna in Teverina tr 42 29 34 12 21 17 IV-V Cessapalombo mc 43 06 29 13 15 28 IV-V Penne pe 42 27 25 13 55 39 IV-V Città di Castello pg 43 27 23 12 14 19 IV-V Percile rm 42 05 39 12 54 34 IV-V Civitaquana pe 42 19 28 13 53 57 IV-V Pergola pu 43 33 46 12 50 13 IV-V Colli sul Velino ri 42 29 54 12 46 45 IV-V Perugia pg 43 06 22 12 23 11 IV-V Colonnella te 42 52 18 13 51 59 IV-V Pescara pe 42 27 49 14 12 50 IV-V Comunanza ap 42 57 30 13 24 51 IV-V Petriolo mc 43 13 14 13 27 56 IV-V Contigliano ri 42 24 39 12 46 08 IV-V Picciano pe 42 28 26 13 59 27 IV-V Corciano pg 43 07 40 12 17 13 IV-V Piegaro pg 42 58 10 12 05 10 IV-V Corinaldo an 43 38 56 13 02 53 IV-V Piobbico pu 43 35 19 12 30 41 IV-V Corridonia mc 43 14 52 13 30 36 IV-V Poggio Mirteto ri 42 15 53 12 41 09 IV-V Corropoli te 42 49 41 13 49 57 IV-V Poggio Moiano ri 42 12 03 12 52 41 IV-V Cortino te 42 37 19 13 30 31 IV-V Poggio San Lorenzo ri 42 15 06 12 50 39 IV-V Crognaleto te 42 35 11 13 29 24 IV-V Polverigi an 43 31 28 13 23 38 IV-V Farindola pe 42 26 25 13 49 24 IV-V Ponzano Romano rm 42 15 25 12 34 17 IV-V Fermo fm 43 09 37 13 42 56 IV-V Porto San Giorgio fm 43 10 49 13 47 37 IV-V Filottrano an 43 26 04 13 21 03 IV-V Potenza Picena mc 43 21 56 13 37 15 IV-V Force ap 42 57 45 13 29 27 IV-V Raiano aq 42 06 07 13 48 48 IV-V Fossombrone pu 43 41 17 12 48 36 IV-V Rapagnano fm 43 09 38 13 35 36 IV-V Francavilla d’Ete fm 43 11 24 13 32 22 IV-V Rivodutri ri 42 30 54 12 51 20 IV-V Fratta Todina pg 42 51 25 12 21 57 IV-V Salisano ri 42 15 26 12 44 46 IV-V Gagliole mc 43 14 14 13 04 01 IV-V San Benedetto del Tronto ap 42 56 01 13 53 34 IV-V Gallese vt 42 22 20 12 24 10 IV-V San Gemini tr 42 36 46 12 32 47 IV-V Genga an 43 25 44 12 56 06 IV-V San Giorgio di Pesaro pu 43 43 04 12 58 52 IV-V Giulianova te 42 45 05 13 57 28 IV-V San Giovanni Teatino ch 42 24 38 14 12 07 IV-V Goriano Sicoli aq 42 04 47 13 46 29 IV-V San Lorenzo in Campo pu 43 36 13 12 56 47 IV-V Isola del Gran Sasso d’Italia te 42 30 04 13 39 39 IV-V Santa Maria Nuova an 43 29 42 13 18 36 IV-V Jesi an 43 31 19 13 14 41 IV-V Santa Vittoria in Matenano fm 43 01 05 13 29 45 IV-V Labro ri 42 31 30 12 48 01 IV-V Sant’Egidio alla Vibrata te 42 49 30 13 42 55 IV-V Latera vt 42 37 35 11 49 42 IV-V Sant’Elpidio a Mare fm 43 13 44 13 41 09 IV-V Loreto an 43 26 22 13 36 36 IV-V Sant’Eusanio Forconese aq 42 17 15 13 31 28 IV-V Luco dei Marsi aq 41 57 32 13 28 14 IV-V Scoppito aq 42 22 20 13 15 20 IV-V Lucoli aq 42 17 26 13 20 19 IV-V Scurcola Marsicana aq 42 03 50 13 20 30 IV-V Lunano pu 43 43 40 12 26 25 IV-V Serra de’ Conti an 43 32 33 13 02 12 IV-V Mandela rm 42 01 38 12 55 19 IV-V Serra San Quirico an 43 26 49 13 00 54 IV-V Marcellina rm 42 01 24 12 48 19 IV-V Serrungarina pu 43 44 46 12 52 31 IV-V Marcetelli ri 42 13 33 13 02 44 IV-V Servigliano fm 43 04 48 13 29 31 IV-V Marsciano pg 42 54 34 12 20 17 IV-V Silvi te 42 33 18 14 06 50 IV-V Martinsicuro te 42 53 04 13 54 49 IV-V Stafolo an 43 25 55 13 11 11 IV-V Massa Martana pg 42 46 31 12 31 29 IV-V Sulmona aq 42 02 48 13 55 42 IV-V Massignano ap 43 02 59 13 47 51 IV-V Tivoli rm 41 57 48 12 47 52 IV-V Mercatello sul Metauro pu 43 38 49 12 20 13 IV-V To fa ri 42 12 42 12 45 06 IV-V Mompeo ri 42 14 51 12 45 09 IV-V Torgiano pg 43 01 29 12 26 07 IV-V Mondavio pu 43 40 25 12 58 09 IV-V Torricella in Sabina ri 42 15 40 12 52 14 IV-V Montalto delle Marche ap 42 59 16 13 36 30 IV-V Torrita Tiberina rm 42 14 09 12 37 06 IV-V Montecosaro mc 43 18 58 13 38 09 IV-V Umbertide pg 43 18 16 12 19 51 IV-V Montefelcino pu 43 44 03 12 50 03 IV-V Urbisaglia mc 43 11 45 13 22 37 IV-V Montefno te 42 32 35 13 53 05 IV-V Valle Castellana te 42 44 06 13 29 52 IV-V Montefore Conca rn 43 53 20 12 36 38 IV-V Vasanello vt 42 24 56 12 20 44 IV-V Montefore dell’Aso ap 43 03 04 13 45 03 IV-V Vicoli pe 42 20 28 13 53 52 IV-V Montefavio rm 42 06 27 12 49 51 IV-V Vico nel Lazio fr 41 46 37 13 20 32 IV-V Montegridolfo rn 43 51 29 12 41 22 IV-V Acciano aq 42 10 32 13 43 02 IV Montelabbate pu 43 50 54 12 47 22 IV-V Afle rm 41 53 01 13 05 48 IV Montelupone mc 43 20 36 13 34 05 IV-V Agosta rm 41 58 50 13 01 57 IV Monteprandone ap 42 55 09 13 50 05 IV-V Alba Adriatica te 42 49 37 13 55 49 IV Monterado an 43 41 49 13 05 31 IV-V Allerona tr 42 48 41 11 58 25 IV Monte San Giovanni in Sabina ri 42 19 40 12 46 38 IV-V Amelia tr 42 33 28 12 24 45 IV Monte San Pietrangeli fm 43 11 29 13 34 41 IV-V Ancona an 43 36 11 13 30 26 IV Monte Urano fm 43 12 08 13 40 21 IV-V Arcinazzo Romano rm 41 52 50 13 06 53 IV Montottone fm 43 03 42 13 35 06 IV-V Arsita te 42 30 05 13 47 00 IV Morro d’Alba an 43 36 04 13 12 49 IV-V Arsoli rm 42 02 25 13 01 10 IV 529 Disastri sismici in Italia

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Bagnoregio vt 42 37 34 12 05 42 IV Piglio fr 41 49 42 13 08 41 IV Barchi pu 43 40 18 12 55 44 IV Pineto te 42 36 29 14 04 02 IV Barete aq 42 26 58 13 16 57 IV Pisoniano rm 41 54 22 12 57 31 IV Basciano te 42 35 40 13 44 22 IV Poli rm 41 53 13 12 53 31 IV Bassano Romano vt 42 13 06 12 11 37 IV Popoli pe 42 10 14 13 49 58 IV Bussi sul Tirino pe 42 12 37 13 49 35 IV Porto Recanati mc 43 25 55 13 39 54 IV Camerata Picena an 43 34 39 13 21 09 IV Proceno vt 42 45 25 11 49 47 IV Campotosto aq 42 33 29 13 22 06 IV Recanati mc 43 24 10 13 32 59 IV Capistrello aq 41 57 57 13 23 27 IV Riano rm 42 05 26 12 31 22 IV Capranica vt 42 15 23 12 10 36 IV Rimini rn 44 03 33 12 34 00 IV Caramanico Terme pe 42 09 25 14 00 09 IV Rocca di Papa rm 41 45 37 12 42 35 IV Carsoli aq 42 05 51 13 05 03 IV Roccamontepiano ch 42 14 31 14 07 44 IV Casacanditella ch 42 14 54 14 11 59 IV Roccamorice pe 42 12 40 14 01 32 IV Casperia ri 42 20 18 12 40 11 IV Rocca Sinibalda ri 42 16 30 12 55 35 IV Castel del Monte aq 42 21 49 13 43 35 IV Rosora an 43 28 56 13 04 08 IV Castel Madama rm 41 58 26 12 52 05 IV Sacrofano rm 42 06 18 12 26 50 IV Castelvecchio Subequo aq 42 07 46 13 43 50 IV San Benedetto in Perillis aq 42 11 01 13 46 15 IV Castel Viscardo tr 42 45 17 12 00 06 IV San Cesareo rm 41 49 07 12 48 05 IV Castiglione del Lago pg 43 07 35 12 03 02 IV San Demetrio ne’ Vestini aq 42 17 18 13 33 27 IV Catignano pe 42 20 45 13 57 02 IV San Giustino pg 43 32 56 12 10 28 IV Cave rm 41 49 05 12 55 52 IV San Gregorio da Sassola rm 41 55 04 12 52 16 IV Cellino Attanasio te 42 35 08 13 51 34 IV San Polo dei Cavalieri rm 42 00 35 12 50 24 IV Cerchio aq 42 03 48 13 36 04 IV Sant’Angelo in Vado pu 43 39 51 12 24 40 IV Cetona si 42 57 47 11 54 06 IV Sante Marie aq 42 06 07 13 12 15 IV Città della Pieve pg 42 57 08 12 00 15 IV S. Valentino in Abruzzo Citer.pe 42 13 57 13 59 13 IV Civitanova Marche mc 43 18 23 13 43 46 IV Sassa aq 42 21 06 13 17 56 IV Civitella Casanova pe 42 21 50 13 53 19 IV Senigallia an 43 42 50 13 13 23 IV Colleferro rm 41 43 48 13 00 21 IV Sigillo pg 43 19 51 12 44 27 IV Collelongo aq 41 53 04 13 35 00 IV Sirolo an 43 31 17 13 37 12 IV Collepietro aq 42 13 16 13 46 47 IV Tocco da Casauria pe 42 12 48 13 54 48 IV Confgni ri 42 25 23 12 38 33 IV Torre de’ Passeri pe 42 14 37 13 55 59 IV Corchiano vt 42 20 45 12 21 26 IV Tortoreto te 42 48 12 13 54 49 IV Elice pe 42 31 04 13 58 06 IV Trevi nel Lazio fr 41 51 42 13 14 52 IV Fabrica di Roma vt 42 20 02 12 17 43 IV Vacri ch 42 17 46 14 13 52 IV Fara San Martino ch 42 05 23 14 12 20 IV Vallinfreda rm 42 05 02 12 59 43 IV Formello rm 42 04 44 12 24 02 IV Villamagna ch 42 19 56 14 14 11 IV Francavilla al Mare ch 42 24 44 14 18 02 IV Villa S. Lucia degli Abruzzi aq 42 19 57 13 46 37 IV Gerano rm 41 55 57 12 59 40 IV Viterbo vt 42 25 14 12 06 34 IV Grafgnano vt 42 34 28 12 12 17 IV Vittorito aq 42 07 29 13 49 00 IV Grottammare ap 42 58 47 13 52 19 IV Acqualagna pu 43 37 10 12 40 21 III-IV Grotte di Castro vt 42 40 27 11 52 21 IV Anghiari ar 43 32 25 12 03 16 III-IV Gubbio pg 43 21 05 12 34 38 IV Arezzo ar 43 27 46 11 52 45 III-IV Lariano rm 41 43 30 12 49 58 IV Avezzano aq 42 01 53 13 25 32 III-IV Laterina ar 43 30 29 11 42 57 IV Barisciano aq 42 19 30 13 35 31 III-IV Macerata mc 43 17 57 13 27 08 IV Brittoli pe 42 18 58 13 51 40 III-IV Magliano de’ Marsi aq 42 05 32 13 21 46 IV Camerata Nuova rm 42 01 04 13 06 30 III-IV Marta vt 42 32 05 11 55 30 IV Canosa Sannita ch 42 17 39 14 18 12 III-IV Mentana rm 42 02 10 12 38 15 IV Capodimonte vt 42 32 59 11 54 44 III-IV Molina Aterno aq 42 08 51 13 44 07 IV Cappadocia aq 42 00 19 13 16 56 III-IV Montecchio tr 42 39 43 12 17 09 IV Carpegna pu 43 46 52 12 20 10 III-IV Montecompatri rm 41 48 24 12 44 10 IV Carpineto della Nora pe 42 19 57 13 51 37 III-IV Montefascone vt 42 32 14 12 01 49 IV Castel Colonna an 43 40 43 13 06 25 III-IV Monte Porzio pu 43 41 24 13 02 44 IV Castiglion Fiorentino ar 43 20 28 11 55 24 III-IV Monte Porzio Catone rm 41 48 54 12 42 55 IV Cattolica rn 43 57 47 12 44 23 III-IV Morro d’Oro te 42 39 47 13 55 11 IV Celano aq 42 05 01 13 32 43 III-IV Morrovalle mc 43 18 50 13 34 48 IV Celleno vt 42 33 28 12 08 02 III-IV Narni tr 42 31 01 12 31 16 IV Chianciano Terme si 43 03 29 11 49 53 III-IV Nereto te 42 49 07 13 49 00 IV Ciciliano rm 41 57 40 12 56 28 III-IV Nespolo ri 42 09 19 13 04 13 IV Civita Castellana vt 42 17 34 12 24 45 III-IV Numana an 43 30 43 13 37 17 IV Civitella Roveto aq 41 54 49 13 25 28 III-IV Ofena aq 42 19 33 13 45 30 IV Colbordolo pu 43 49 12 12 43 21 III-IV Olevano Romano rm 41 51 36 13 01 58 IV Colle di Tora ri 42 12 42 12 56 52 III-IV Ortucchio aq 41 57 13 13 38 38 IV Cortona ar 43 16 28 11 59 11 III-IV Palestrina rm 41 50 19 12 53 28 IV Cottanello ri 42 24 21 12 41 08 III-IV Palmoli ch 41 56 21 14 34 54 IV Cupra Marittima ap 43 01 26 13 51 34 III-IV Parrano tr 42 51 46 12 06 20 IV Fara Filiorum Petri ch 42 14 55 14 11 09 III-IV Passignano sul Trasimeno pg 43 11 14 12 08 08 IV Ficulle tr 42 50 06 12 03 57 III-IV Piagge pu 43 43 56 12 58 07 IV Filetto ch 42 13 33 14 14 40 III-IV Piansano vt 42 31 02 11 49 43 IV Fontecchio aq 42 13 44 13 36 19 III-IV Pietracamela te 42 31 23 13 33 14 IV Fossa aq 42 17 45 13 29 14 III-IV Pietralunga pg 43 26 30 12 26 09 IV Frontino pu 43 45 49 12 22 37 III-IV Pietranico pe 42 16 34 13 54 37 IV Gissi ch 42 01 12 14 32 45 III-IV 530 Elenco degli efetti classifcati per terremoto

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Gradoli vt 42 38 35 11 51 19 III-IV Gabicce Mare pu 43 57 58 12 45 24 III Gualdo Tadino pg 43 13 48 12 47 07 III-IV Gemmano rn 43 54 12 12 34 59 III Lettomanoppello pe 42 14 26 14 02 18 III-IV Giuliano Teatino ch 42 18 17 14 16 40 III Magione pg 43 08 28 12 12 22 III-IV Grottaferrata rm 41 47 12 12 40 38 III Mombaroccio pu 43 47 41 12 51 18 III-IV Guardiagrele ch 42 11 24 14 13 19 III Mondaino rn 43 51 30 12 40 23 III-IV Ischia di Castro vt 42 32 35 11 45 23 III Montebello di Bertona pe 42 25 02 13 52 18 III-IV Loro Ciufenna ar 43 35 31 11 37 56 III Montecalvo in Foglia pu 43 48 38 12 37 56 III-IV Manoppello pe 42 15 25 14 03 35 III Montefano mc 43 24 41 13 26 17 III-IV Mercatino Conca pu 43 52 12 12 29 34 III Montegabbione tr 42 55 13 12 05 35 III-IV Miglianico ch 42 21 32 14 17 31 III Monterchi ar 43 29 05 12 06 41 III-IV Mondolfo pu 43 45 04 13 05 44 III Montereale aq 42 31 20 13 14 45 III-IV Monteciccardo pu 43 49 08 12 48 32 III Morciano di Romagna rn 43 54 46 12 38 45 III-IV Montescudo rn 43 55 09 12 32 38 III Morlupo rm 42 08 33 12 29 27 III-IV Montevarchi ar 43 31 22 11 34 06 III Nepi vt 42 14 29 12 20 42 III-IV Montone pg 43 21 47 12 19 38 III Novafeltria rn 43 53 38 12 17 24 III-IV Morcone bn 41 20 24 14 39 49 III Ovindoli aq 42 08 08 13 30 56 III-IV Navelli aq 42 14 10 13 43 46 III Paciano pg 43 01 18 12 04 11 III-IV Orvinio ri 42 07 52 12 56 20 III Pennabilli rn 43 48 59 12 15 52 III-IV Ospedaletto tr 42 50 02 12 13 07 III Pennapiedimonte ch 42 09 03 14 11 40 III-IV Ostra Vetere an 43 36 12 13 03 32 III Pescolanciano is 41 40 40 14 20 10 III-IV Pacentro aq 42 03 01 13 59 34 III Petrella Salto ri 42 17 40 13 04 05 III-IV Paliano fr 41 48 19 13 03 23 III Petrella Tifernina cb 41 41 27 14 41 47 III-IV Pereto aq 42 03 32 13 06 01 III Pienza si 43 04 34 11 40 43 III-IV Pescosansonesco pe 42 14 29 13 52 25 III Pizzoli aq 42 26 06 13 18 12 III-IV Piancastagnaio si 42 50 59 11 41 15 III Pretoro ch 42 12 59 14 08 29 III-IV Piandimeleto pu 43 43 27 12 24 50 III Rapino ch 42 12 38 14 11 16 III-IV Poggio Picenze aq 42 19 12 13 32 26 III Roccacasale aq 42 07 25 13 53 14 III-IV Riofreddo rm 42 03 34 12 59 58 III Roccamonfna ce 41 17 18 13 58 59 III-IV Ripe an 43 40 16 13 06 24 III Rocca Santo Stefano rm 41 54 35 13 01 27 III-IV Rocca di Botte aq 42 01 31 13 04 05 III Ronciglione vt 42 17 26 12 13 02 III-IV Rocca di Cave rm 41 50 44 12 56 40 III San Lorenzo Nuovo vt 42 41 06 11 54 20 III-IV Roseto degli Abruzzi te 42 40 29 14 00 56 III San Marcello an 43 34 31 13 12 24 III-IV Saltara pu 43 45 12 12 53 50 III Sant’Angelo in Lizzola pu 43 49 35 12 48 09 III-IV San Giorgio la Molara bn 41 16 13 14 55 07 III Sant’Eufemia a Maiella pe 42 07 30 14 01 37 III-IV San Nicola la Strada ce 41 03 03 14 19 54 III Saracinesco rm 42 00 12 12 57 12 III-IV Sansepolcro ar 43 34 11 12 08 28 III Sarteano si 42 59 21 11 52 08 III-IV Sant’Agata Feltria rn 43 51 50 12 12 32 III Secinaro aq 42 09 12 13 40 45 III-IV Santa Maria la Fossa ce 41 05 28 14 07 41 III Soriano nel Cimino vt 42 25 05 12 14 06 III-IV Sant’Ippolito pu 43 41 03 12 52 17 III Spoltore pe 42 27 15 14 08 18 III-IV Sant’Oreste rm 42 14 00 12 31 19 III Subiaco rm 41 55 30 13 05 41 III-IV Santo Stefano di Sessanio aq 42 20 34 13 38 40 III Tavoleto pu 43 50 35 12 35 37 III-IV San Vito Romano rm 41 52 53 12 58 46 III Tornimparte aq 42 17 23 13 18 02 III-IV Sarsina fc 43 55 06 12 08 35 III Turania ri 42 08 13 13 00 32 III-IV Sassocorvaro pu 43 46 47 12 29 44 III Urbania pu 43 40 03 12 31 22 III-IV Sutri vt 42 14 30 12 13 22 III Urbino pu 43 43 33 12 38 10 III-IV Tagliacozzo aq 42 04 04 13 15 03 III Vallerano vt 42 23 04 12 15 50 III-IV Terranuova Bracciolini ar 43 33 01 11 35 09 III Valmontone rm 41 46 30 12 55 07 III-IV Tione degli Abruzzi aq 42 12 12 13 38 09 III Vejano vt 42 12 58 12 05 42 III-IV Tocco Caudio bn 41 07 25 14 37 37 III Vignanello vt 42 23 00 12 16 44 III-IV Tollo ch 42 20 20 14 19 07 III Vitorchiano vt 42 28 01 12 10 24 III-IV Torella del Sannio cb 41 38 22 14 31 11 III Artena rm 41 44 24 12 54 43 III Torriana rn 43 59 03 12 23 10 III Auditore pu 43 49 14 12 34 15 III Torrita di Siena si 43 09 59 11 46 22 III Bellegra rm 41 53 03 13 01 37 III Tuscania vt 42 25 12 11 52 10 III Belvedere Ostrense an 43 34 46 13 10 00 III Vallepietra rm 41 55 32 13 13 51 III Borghi fc 44 01 51 12 21 17 III Varco Sabino ri 42 14 19 13 01 11 III Bucine ar 43 28 40 11 36 59 III Vetralla vt 42 19 11 12 03 19 III Bugnara aq 42 01 19 13 51 42 III Villa Celiera pe 42 22 49 13 51 34 III Carbognano vt 42 19 52 12 16 00 III Villalago aq 41 56 06 13 50 17 III Casape rm 41 54 22 12 53 10 III Acquapendente vt 42 44 32 11 52 04 II-III Casteldelci rn 43 47 26 12 09 18 III Anticoli Corrado rm 42 00 34 12 59 18 II-III Castel San Pietro Romano rm 41 50 43 12 53 40 III Arielli ch 42 15 42 14 18 26 II-III Castiglione Messer Raimondo te 42 31 51 13 52 55 III Badia Tedalda ar 43 42 24 12 11 13 II-III Chieti ch 42 21 04 14 10 06 III Canterano rm 41 56 31 13 02 13 II-III Cocullo aq 42 01 49 13 46 33 III Chitignano ar 43 39 37 11 52 53 II-III Collalto Sabino ri 42 08 05 13 02 52 III Citerna pg 43 29 51 12 06 56 II-III Collarmele aq 42 03 33 13 37 38 III Fermignano pu 43 40 30 12 38 50 II-III Collepardo fr 41 45 46 13 22 07 III Filettino fr 41 53 22 13 19 25 II-III Corvara pe 42 16 29 13 52 25 III Lubriano vt 42 38 08 12 06 49 II-III Faleria vt 42 13 33 12 26 35 III Montelibretti rm 42 08 03 12 44 20 II-III Fara in Sabina ri 42 12 31 12 43 46 III Nerola rm 42 09 35 12 47 12 II-III Foiano della Chiana ar 43 15 08 11 49 09 III Pergine Valdarno ar 43 28 08 11 41 09 II-III 531 Disastri sismici in Italia

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Pescorocchiano ri 42 12 22 13 08 52 II-III Civitella d’Agliano vt 42 36 18 12 11 16 NF Riccione rn 44 00 02 12 39 31 II-III Civitella in Val di Chiana ar 43 25 03 11 43 23 NF Sestino ar 43 42 29 12 17 49 II-III Colli a Volturno is 41 35 49 14 06 10 NF Valentano vt 42 33 56 11 49 18 II-III Falconara Marittima an 43 37 35 13 23 56 NF Vicovaro rm 42 00 59 12 53 43 II-III Farnese vt 42 32 58 11 43 33 NF Apecchio pu 43 33 30 12 25 11 II Ferrazzano cb 41 31 48 14 40 18 NF Bibbiena ar 43 41 47 11 48 59 II Filignano is 41 32 38 14 03 18 NF Bojano cb 41 29 03 14 28 07 II Fossalto cb 41 40 20 14 32 42 NF Casalduni bn 41 15 35 14 41 42 II Gallicano nel Lazio rm 41 52 16 12 49 07 NF Castellafume aq 41 59 15 13 19 57 II Gioia dei Marsi aq 41 57 11 13 41 32 NF Castel Sant’Elia vt 42 14 57 12 22 10 II Guarcino fr 41 47 55 13 18 48 NF Castiglione in Teverina vt 42 38 45 12 12 13 II Guardiaregia cb 41 26 05 14 32 30 NF Ladispoli rm 41 56 58 12 04 40 II Introdacqua aq 42 00 24 13 53 53 NF Mercato Saraceno fc 43 57 41 12 11 49 II Jelsi cb 41 31 04 14 47 44 NF Montepulciano si 43 05 49 11 47 06 II Jenne rm 41 53 12 13 10 07 NF Nocciano pe 42 19 55 13 59 02 II Lecce nei Marsi aq 41 56 04 13 41 10 NF Onano vt 42 41 32 11 48 58 II Longano is 41 31 13 14 14 44 NF Oriolo Romano vt 42 09 30 12 08 21 II Lucignano ar 43 16 23 11 44 46 NF Pescina aq 42 01 30 13 39 26 II Manciano gr 42 35 10 11 30 58 NF Pieve Santo Stefano ar 43 40 12 12 02 26 II Monacilioni cb 41 36 34 14 48 33 NF Pratola Peligna aq 42 05 52 13 52 29 II Montagano cb 41 38 44 14 40 23 NF Radicofani si 42 53 44 11 46 06 II Montalto di Castro vt 42 21 04 11 36 27 NF Rocca di Cambio aq 42 14 05 13 29 23 II Montegranaro fm 43 13 57 13 37 58 NF Roiate rm 41 52 25 13 03 52 II Monte Romano vt 42 16 01 11 53 57 NF San Marco la Catola fg 41 31 30 15 00 20 II Monte San Savino ar 43 19 51 11 43 30 NF Sant’Angelo Romano rm 42 02 03 12 42 46 II Monte San Vito an 43 36 02 13 16 14 NF San Vittore del Lazio fr 41 27 37 13 55 53 II Monteroni d’Arbia si 43 13 49 11 25 18 NF Trevignano Romano rm 42 09 19 12 14 48 II Monterubbiano fm 43 05 06 13 42 59 NF Acuto fr 41 47 27 13 10 32 NF Morino aq 41 51 50 13 27 29 NF Allumiere rm 42 09 19 11 54 12 NF Murlo si 43 09 36 11 23 16 NF Altidona fm 43 06 26 13 47 46 NF Ocre aq 42 17 07 13 28 31 NF Amorosi bn 41 12 07 14 27 44 NF Ortignano-Raggiolo ar 43 40 46 11 44 48 NF Anagni fr 41 44 31 13 09 22 NF Ortona dei Marsi aq 41 59 50 13 43 40 NF Anversa degli Abruzzi aq 41 59 35 13 48 13 NF Pesco Sannita bn 41 14 01 14 48 42 NF Asciano si 43 14 03 11 33 35 NF Pietrelcina bn 41 11 49 14 50 52 NF Bagno di Romagna fc 43 50 02 11 57 35 NF Pitigliano gr 42 38 02 11 40 05 NF Balsorano aq 41 48 29 13 33 37 NF Poggio Berni rn 44 01 37 12 24 24 NF Belforte all’Isauro pu 43 42 58 12 22 36 NF Poppi ar 43 43 21 11 46 01 NF Belmonte del Sannio is 41 49 27 14 25 26 NF Porto Sant’Elpidio fm 43 15 23 13 45 38 NF Bisegna aq 41 55 14 13 45 25 NF Prezza aq 42 03 33 13 50 12 NF Blera vt 42 16 21 12 01 39 NF Rapolano Terme si 43 17 11 11 36 14 NF Bracciano rm 42 06 10 12 10 32 NF Rionero Sannitico is 41 42 41 14 08 25 NF Buonconvento si 43 08 14 11 28 57 NF Rocca di Mezzo aq 42 12 19 13 31 14 NF Calascio aq 42 19 31 13 41 46 NF Roccalbegna gr 42 47 06 11 30 27 NF Calvi Risorta ce 41 12 51 14 07 32 NF Roccamandolf is 41 29 36 14 20 58 NF Campagnano di Roma rm 42 08 19 12 22 52 NF Roccasicura is 41 41 47 14 14 01 NF Campodipietra cb 41 33 25 14 44 53 NF Rosciano pe 42 19 14 14 02 38 NF Campolieto cb 41 37 58 14 45 58 NF Saludecio rn 43 52 20 12 40 06 NF Capranica Prenestina rm 41 51 42 12 57 06 NF San Benedetto dei Marsi aq 42 00 15 13 37 19 NF Caprese Michelangelo ar 43 38 26 11 59 07 NF San Biase cb 41 42 51 14 35 24 NF Carlantino fg 41 35 40 14 58 32 NF San Casciano dei Bagni si 42 52 16 11 52 33 NF Carovilli is 41 42 46 14 17 43 NF San Felice a Cancello ce 41 00 42 14 29 06 NF Casalbore av 41 13 56 15 00 43 NF San Giorgio del Sannio bn 41 03 46 14 51 16 NF Castelbottaccio cb 41 45 09 14 42 23 NF San Giovanni d’Asso si 43 09 07 11 35 27 NF Castel del Piano gr 42 53 27 11 32 26 NF San Leucio del Sannio bn 41 04 24 14 45 27 NF Castel Focognano ar 43 39 04 11 50 10 NF San Martino Valle Caudina av 41 01 23 14 39 47 NF Castell’Azzara gr 42 46 14 11 41 55 NF San Potito Sannitico ce 41 20 12 14 23 33 NF Castel Morrone ce 41 07 13 14 21 22 NF San Quirico d’Orcia si 43 03 30 11 36 20 NF Castelnuovo Berardenga si 43 20 42 11 30 10 NF San Salvatore Telesino bn 41 14 09 14 29 55 NF Castiglione d’Orcia si 43 00 17 11 37 01 NF Santa Croce del Sannio bn 41 23 14 14 43 55 NF Castiglion Fibocchi ar 43 31 37 11 45 47 NF Santa Fiora gr 42 49 52 11 35 11 NF Castropignano cb 41 37 05 14 33 38 NF San Vincenzo Valle Roveto aq 41 49 57 13 31 28 NF Cellere vt 42 30 31 11 46 14 NF Scansano gr 42 41 16 11 20 05 NF Cerreto Sannita bn 41 17 04 14 33 35 NF Seggiano gr 42 55 43 11 33 28 NF Cerro al Volturno is 41 39 21 14 06 09 NF Semproniano gr 42 43 45 11 32 27 NF Chianche av 41 02 47 14 47 21 NF Sinalunga si 43 12 50 11 44 28 NF Chiusi della Verna ar 43 41 41 11 56 19 NF Sogliano al Rubicone fc 44 00 17 12 18 01 NF Ciampino rm 41 47 59 12 36 15 NF Sorano gr 42 40 53 11 42 54 NF Cinigiano gr 42 53 24 11 23 34 NF Sparanise ce 41 11 21 14 05 48 NF Circello bn 41 21 25 14 48 29 NF Subbiano ar 43 34 29 11 52 13 NF Civita d’Antino aq 41 53 06 13 28 20 NF Tarquinia vt 42 15 07 11 45 25 NF Civitavecchia rm 42 05 25 11 47 56 NF Tessennano vt 42 28 38 11 47 25 NF 532 Elenco degli efetti classifcati per terremoto

località lat. long. Ilocalità lat. long. I Tolfa rm 42 08 59 11 56 12 NF Valle Agricola ce 41 25 25 14 15 15 NF Toro cb 41 34 12 14 45 58 NF Verghereto fc 43 47 35 12 00 18 NF Torrenieri si 43 05 05 11 32 57 NF Verucchio rn 43 58 57 12 25 20 NF Torrioni av 41 01 57 14 48 44 NF Villavallelonga aq 41 52 08 13 37 20 NF Trasacco aq 41 57 29 13 32 12 NF Vinchiaturo cb 41 29 35 14 35 14 NF Trequanda si 43 11 17 11 40 03 NF Vitulazio ce 41 09 47 14 13 02 NF Trivento cb 41 46 51 14 33 05 NF Vivaro Romano rm 42 05 59 13 00 24 NF Tufara cb 41 28 51 14 56 53 NF

* 2002 31 ottobre 11:33 I0 = vii-viii Me = 5.2 Siti 62 S. Giuliano di Puglia località lat. long. Ilocalità lat. long. I San Giuliano di Puglia cb 41 41 06 14 57 49 VIII-IX Petrella Tifernina cb 41 41 27 14 41 47 V-VI Bonefro cb 41 42 13 14 56 07 VII Poggio Imperiale fg 41 49 25 15 21 59 V-VI Casalnuovo Monterotaro fg 41 37 13 15 06 17 VII San Martino in Pensilis cb 41 52 10 15 00 40 V-VI Castellino del Biferno cb 41 42 05 14 43 52 VII San Paolo di Civitate fg 41 44 19 15 15 39 V-VI Ripabottoni cb 41 41 17 14 48 29 VII Sant’Elia a Pianisi cb 41 37 13 14 52 28 V-VI Santa Croce di Magliano cb 41 42 39 14 59 28 VII Toro cb 41 34 12 14 45 58 V-VI Colletorto cb 41 39 48 14 58 12 VI-VII Tufara cb 41 28 51 14 56 53 V-VI Montelongo cb 41 44 11 14 57 01 VI-VII Acquaviva Collecroce cb 41 52 01 14 44 46 V Casacalenda cb 41 44 24 14 50 54 VI Apricena fg 41 47 03 15 26 38 V Larino cb 41 47 58 14 54 39 VI Campobasso cb 41 33 24 14 40 01 V Montorio nei Frentani cb 41 45 30 14 55 59 VI Castelbottaccio cb 41 45 09 14 42 23 V Morrone del Sannio cb 41 42 38 14 46 51 VI Castelmauro cb 41 49 40 14 42 36 V Pietramontecorvino fg 41 32 29 15 07 42 VI Civitacampomarano cb 41 46 47 14 41 27 V Provvidenti cb 41 43 06 14 49 19 VI Gambatesa cb 41 30 32 14 54 48 V Rotello cb 41 44 55 15 00 15 VI Guglionesi cb 41 54 42 14 54 50 V Ururi cb 41 48 53 15 00 49 VI Lesina fg 41 51 49 15 21 10 V Campodipietra cb 41 33 25 14 44 53 V-VI Lucera fg 41 30 27 15 20 06 V Campolieto cb 41 37 58 14 45 58 V-VI Matrice cb 41 36 42 14 42 41 V Carlantino fg 41 35 40 14 58 32 V-VI Montecilfone cb 41 54 10 14 50 12 V Casalvecchio di Puglia fg 41 35 37 15 06 45 V-VI Motta Montecorvino fg 41 30 27 15 06 53 V Castellino Nuovo cb 41 40 47 14 43 13 V-VI Palata cb 41 53 22 14 47 05 V Castelnuovo della Daunia fg 41 34 57 15 07 13 V-VI Pietracatella cb 41 34 49 14 52 20 V Celenza Valfortore fg 41 33 37 14 58 48 V-VI Ripalimosani cb 41 36 43 14 39 54 V Chieuti fg 41 50 36 15 09 57 V-VI San Giovanni in Galdo cb 41 35 17 14 44 53 V Guardialfera cb 41 48 04 14 47 35 V-VI San Marco la Catola fg 41 31 30 15 00 20 V Limosano cb 41 40 30 14 37 17 V-VI San Severo fg 41 41 07 15 22 50 V Lucito cb 41 43 53 14 41 16 V-VI Sant’Angelo Limosano cb 41 41 30 14 36 13 V Lupara cb 41 45 42 14 44 00 V-VI Serracapriola fg 41 48 20 15 09 34 V Macchia Valfortore cb 41 35 33 14 54 41 V-VI Termoli cb 41 59 59 14 59 36 V Monacilioni cb 41 36 34 14 48 33 V-VI Torremaggiore fg 41 41 21 15 17 31 V Montagano cb 41 38 44 14 40 23 V-VI Volturara Appula fg 41 29 42 15 03 07 V

** 2009 6 aprile 3:32 I0 = ix-x Me = 5.9 Siti 317 Abruzzo - L’Aquila località lat. long. Ilocalità lat. long. I Castelnuovo aq 42 17 41 13 37 42 IX-X Bagno Grande aq 42 18 26 13 25 20 VII-VIII Onna aq 42 19 38 13 28 46 IX-X Camarda aq 42 23 28 13 29 39 VII-VIII San Gregorio aq 42 19 36 13 29 46 IX Civita di Bagno aq 42 18 29 13 26 41 VII-VIII Sant’Eusanio Forconese aq 42 17 15 13 31 28 IX Colle aq 42 18 27 13 20 03 VII-VIII Tempera aq 42 21 57 13 27 27 IX Fagnano Alto aq 42 15 14 13 34 29 VII-VIII Villa Sant’Angelo aq 42 16 08 13 32 16 IX Fossa aq 42 17 45 13 29 14 VII-VIII L’Aquila aq 42 21 21 13 23 44 VIII-IX Gignano aq 42 21 01 13 25 39 VII-VIII Poggio di Roio aq 42 19 50 13 22 39 VIII-IX Pescomaggiore aq 42 21 21 13 30 35 VII-VIII Poggio Picenze aq 42 19 12 13 32 26 VIII-IX San Benedetto aq 42 18 10 13 26 24 VII-VIII Bazzano aq 42 20 14 13 27 16 VIII San Felice d’Ocre aq 42 17 33 13 27 19 VII-VIII Casentino aq 42 16 41 13 30 35 VIII Sant’Angelo aq 42 18 08 13 26 09 VII-VIII Colle di Roio aq 42 20 30 13 20 54 VIII Sant’Elia aq 42 20 12 13 25 06 VII-VIII Paganica aq 42 21 30 13 28 23 VIII Torretta aq 42 20 45 13 24 57 VII-VIII Roio Piano aq 42 19 38 13 21 25 VIII Bagno Piccolo aq 42 18 29 13 25 31 VII Santa Rufna aq 42 19 50 13 21 14 VIII Castelvecchio Subequo aq 42 07 46 13 43 50 VII Tussillo aq 42 16 01 13 31 50 VIII Civitaretenga aq 42 14 41 13 42 17 VII Arischia aq 42 25 08 13 20 31 VII-VIII Collarano aq 42 17 03 13 33 32 VII

* Dati tratti da: P. Galli e D. Molin, Macroseismic survey of the 2002 Molise, Italy, earthquake and histori- cal seismicity of San Giuliano di Puglia, in “Earthquake Spectra”, vol. 20 (2004), n. S1, pp. S39-S52, doi 10.1193/1.1766034. ** Dati tratti da: P. Galli, R. Camassi, R. Azzaro, F. Bernardini, S. Castenetto, D. Molin, E. Peronace, A. Rossi, M. Vecchi, e A. Tertulliani, Il terremoto aquilano del 6 aprile 2009: rilievo macrosismico, efetti di superfcie ed implicazioni sismotettoniche, in “Il Quaternario”, vol. 22 (2009), n. 2, pp. 235-246. 533