Anna Esposito / Andreas Rehberg (Hrsg.): Gli Ordini Ospedalieri
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Anna Esposito / Andreas Rehberg (Hrsg.): Gli ordini ospedalieri tra centro e periferia Schriftenreihe Ricerche dell'Istituto Storico Germanico di Roma Band 3 (2007) Herausgegeben vom Deutschen Historischen Institut Rom Copyright Das Digitalisat wird Ihnen von perspectivia.net, der Online-Publikationsplattform der Max Weber Stiftung – Deutsche Geisteswissenschaftliche Institute im Ausland, zur Verfügung gestellt. Bitte beachten Sie, dass das Digitalisat der Creative- Commons-Lizenz Namensnennung-Keine kommerzielle Nutzung-Keine Bearbeitung (CC BY-NC-ND 4.0) unterliegt. Erlaubt ist aber das Lesen, das Ausdrucken des Textes, das Herunterladen, das Speichern der Daten auf einem eigenen Datenträger soweit die vorgenannten Handlungen ausschließlich zu privaten und nicht-kommerziellen Zwecken erfolgen. Den Text der Lizenz erreichen Sie hier: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/legalcode Ricerche , dell Istituto Storico Germanico di Roma , 1. Barbara Bombi Gli ordini ospedalieri tra centro e periferia Ricerche dell Istituto Storico Il registro di Andrea Sapiti, Gli ordini ospedalieri tra centro e periferia procuratore alla curia avignonese A cura di Anna Esposito e Andreas Rehberg Germanico di Roma 2007, 412 pp. Rispetto ad altre forme di vita religiosa (ordini monastici, ordini men- L’Istituto Storico Germanico di Roma, 2. Nicola D’Elia dicanti etc.) gli ordini ospedalieri – tra cui spiccano gli Anto-niani, le fondato nel 1888, ha finalità di ricerca sulla Delio Cantimori e la cultura comunità di S. Giacomo di Altopascio vicino Lucca, di S. Maria di storia italiana e tedesca dall’alto medioevo politica tedesca (1927-1940) Roncisvalle in Navarra e di S. Spirito in Sassia a Roma – non hanno fino al passato più recente. 2007, 160 pp. ottenuto finora l’attenzione che meritano. Alcuni di questi ordini – in Gli ordini ospedalieri Questa collana – in cui appaiono edizioni particolare quello di S. Spirito, oggetto negli ultimi anni di un rin- di testi e studi – è stata creata allo scopo di 3. Gli ordini ospedalieri novato interesse storiografico – vengono affrontati in questo volume tra centro e periferia rendere maggiormente accessibili al pub- tra centro e periferia sotto la particolare angolazione dei rapporti tra centro e periferia, blico italiano le ricerche prodotte nell’am- A cura di Anna Esposito ovvero l’articolato legame tra la casa madre e le filiali dell’ordine, bito dell’attività scientifica dell’Istituto e e Andreas Rehberg diffuse a volte in tutta la Cristianità. Una sezione del volume è ri- A cura di si affianca alle sue pubblicazioni in lingua 2007, 332 pp. servata al confronto con gli ordini religioso-militari (in particolare i tedesca. Gerosolimitani e i Lazzariti) che sono serviti da modello agli ordini Anna Esposito e Andreas Rehberg ospedalieri per alcuni importanti aspetti della loro spiritualità e delle loro strutture organizzative. Un tema ampiamente trattato è anche quello relativo alla raccolta di elemosine ad ampio raggio geografico (questua), importante fonte di entrate esposta però ad abusi, che die- dero a questi ordini una fama popolare di scaltrezza e ambiguità. Anna Esposito insegna storia medievale all’Università di Roma «La Sapienza». I suoi peculiari interessi si rivolgono alla storia sociale, in particolare di Roma, nel Rinascimento. Andreas Rehberg, membro dell’Istituto Storico Germanico di Roma (DHI), si occupa prevalentemente della storia di Roma e della Chiesa nel tardo medioevo. € 35,00 VIELLA RICERCHE DELL’ISTITUTO STORICO GERMANICO DI ROMA 3 Collana fondata da Michael Matheus diretta da Gritje Hartmann, Thomas Hofmann, Lutz Klinkhammer, Alexander Koller, Michael Matheus e Andreas Rehberg Gli ordini ospedalieri tra centro e periferia Giornata di studio Roma, Istituto Storico Germanico, 16 giugno 2005 a cura di Anna Esposito e Andreas Rehberg viella Copyright © 2007 Istituto Storico Germanico di Roma & Viella S.r.l. Tutti i diritti riservati Prima edizione (carta): dicembre 2007 ISBN 978-88-8334-261-5 viella libreria editrice via delle Alpi 32 I-00198 ROMA tel. 06 84 17 75 8 fax0685353960 www.viella.it Indice Premessa 7 INQUADRAMENTO TEMATICO Andreas Rehberg Una categoria di ordini religiosi poco studiata: gli ordini ospeda- lieri. Prime osservazioni e piste di ricerca sul tema “Centro e periferia” 15 I. GLI ORDINI RELIGIOSO-MILITARI Roberto Greci L’ordine di S. Giovanni di Gerusalemme tra centro e periferia 73 Giuliana Albini La ricchezza dell’ordine di S. Giovanni (secoli XII-XIV) 101 Marina Gazzini L’ordine di S. Giovanni e la società locale tra religiosità e assi- stenza. Italia centrosettentrionale, secoli XII-XIV 137 Kay Peter Jankrift Una rete a maglie larghe. Sull’organizzazione dell’ordine di S. Lazzaro di Gerusalemme nel XIII e XIV secolo 159 6 Indice II. GLI ORDINI OSPEDALIERI Robert N. Swanson Marginal or mainstream? The hospitaller orders and their indul- gences in late medieval England 169 Andreas Meyer Altopascio, Lucca e la questua organizzata nel XIII secolo 195 Raffaela Villamena I Cerretani come intermediari degli Antoniani (a proposito di due documenti del 1315 e del 1492) 211 III. IL CASO DELL’ORDINE DI S. SPIRITO Mario Sensi L’espansione dell’ordine di S. Spirito in Umbria e nelle Marche 233 Anna Esposito L’ospedale di S. Spirito di Roma e la confraternita veneziana dello Spirito Santo alla fine del ‘400 251 Françoise Durand L’hôpital du Saint-Esprit in Saxia et ses filiales de Besançon et Dijon (XIIIe-XVe siècles) 273 Gisela Drossbach L’ordine di S. Spirito nei territori del Sacro Romano Impero. Dagli inizi sino alla metà del XV secolo 289 Gli autori 301 INDICI, a cura di Andreas Rehberg Indice degli ordini e congregazioni 307 Indice dei nomi 311 Indice dei luoghi 319 Premessa In questo volume sono raccolti i contributi presentati alla giornata di studio “Centro e periferia negli ordini ospedalieri nel tardo medioevo”, orga- nizzata il 16 giugno 2005 dall’Istituto Storico Germanico (DHI) di Roma, grazie alla generosa disponibilità del suo direttore, prof. Michael Matheus, che ha voluto anche accogliere questi atti nella nuova collana “Ricerche dell’Istituto Storico Germanico di Roma”. A lui, ai partecipanti, al prof. Roberto Rusconi, che ha presieduto e animato la prima parte della giornata, e al prof. Gert Melville, presidente della sezione pomeridiana, che ha saputo con grande efficacia tirare le fila dell’incontro, va il nostro più vivo ringra- ziamento. L’idea di organizzare una giornata di studio dedicata agli ordini ospeda- lieri è nata dal comune interesse per l’ordine di S. Spirito in Sassia a Roma. I nostri numerosi interrogativi intorno alla struttura e il funzionamento di questa comunità andavano ben oltre il caso specifico dell’ente romano e richiedevano un confronto con altre simili istituzioni, nate nei secoli XII-XIII, come ad esempio le organizzazioni ospedaliere di S. Antonio Abate di Vienne in Francia, di S. Maria di Roncisvalle in Navarra o di S. Giacomo di Altopa- scio vicino Lucca. Infatti, al contrario degli ordini monastici (Cluniacensi, Cistercensi ecc.) e canonicali (S. Vittore, Premonstratensi etc.) e degli Ordini Mendicanti, gli ordini ospedalieri non hanno trovato finora una trattazione approfondita di carattere generale. Spesso vengono presentati insieme agli ordini militari (i Gerosolimitani e l’Ordine Teutonico etc.) che ebbero, se si prescinde dai Templari, anche loro origine in una comunità ospedaliera – un motivo per il quale anche questi “parenti stretti” vengono presi in considera- zione in questa sede. Il deficit storiografico riguarda in particolare il confronto fra questi ordini – studiati di solito individualmente e non considerati nel loro insieme – soprattutto per quanto concerne le loro strutture organizzative.1 1. Solo un recente convegno ad Amiens si è occupato dei réseaux degli ospedali interes- sandosi anche in parte agli ordini ospedalieri: P. M o n t a u b i n (a cura di), Hôpitaux et 8 Premessa A nostro avviso, si doveva in primo luogo tentare di chiarire – per quanto possibile – il complesso rapporto fra il centro e le filiali (chiamate nelle fonti domus, hospitalia, membra, priorati, precettorie etc.) che questi ordini e ospedali mantennero in un grande raggio geografico e a volte in tutta la Cristianità. Per “centro” noi intendiamo la casa madre, cioè quell’istituzione che nella maggior parte dei casi costituiva il nucleo originario dell’ordine (a Saint-Antoine-en-Viennois, ad Altopascio, a Roma etc.) e che era sentita come centro spirituale per l’intera comunità dei membri. Di solito questo centro sorgeva in una posizione geografica importante (su un passo in mon- tagna, presso un ponte, vicino a un luogo di culto, a un porto etc.), nodo strategico proprio per il passaggio di viaggiatori e pellegrini che potevano richiedevano assistenza e cure (vedi cartina a p. 11). La “periferia” include tutti i corpi gravitanti intorno all’ordine, in un’ampia accezione del termine “periferia” che necessita ulteriori precisazioni. Gli ordini particolarmente gerarchizzati riuscivano a costituire delle vere e proprie province composte da filiali, che in alcuni casi a loro volta potevano generare delle sotto-filiali. Naturalmente esistevano diversi livelli di “periferia” a seconda delle distanze geografiche, dei contesti politico-regionali, del periodo storico esaminato etc. Mentre l’interesse principale del “centro” era di mantenere la sua supremazia sulle case filiali e di inglobare le entrate derivanti dai loro contributi finanziari (censi) e dalla questua, l’obiettivo delle domus e degli ospedali in partibus era di