Sloveni in Italia Sui Progetti Transfrontalieri
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SOMMARIO ISSN 1826-6371 pag. 1 CIVIDALE - #EDAD Gli sloveni pronti a contribuire alla crescita del territorio in cui vivono Il testo integrale dell’intervento di Michele Coren alla 49ª edizione del «Dan emigranta» IT 4 CIVIDALE - #EDAD Rilasciata dal Comune la prima carta d’identità bilingue italiano-sloveno 4 IN MEMORIAM Mons. Alfredo Battisti: «La fede si incarna nella cultura di questo popolo» Il magistero del defunto arcivescovo ha portato al riconoscimento dei diritti degli sloveni del Friuli 5 MINORANZA Le divergenze sull’elezione della rappresentanza non pregiudichino il dialogo 7 TOLMIN - TOLMINO No all’elettrodotto Okroglo-Udine dai sindaci della fascia confinaria di Italia e Slovenia Gli amministratori si sono confrontati anche Bollettino di informazione/Informacijski bilten Slovencev v Italiji Sloveni in Italia sui progetti transfrontalieri. Sì al coordinamento SLOV Anno XIV N° 1 (171) 31 gennaio 2012 10 GORIZIA - GORICA Se il cartello non è scritto anche in sloveno la contravvenzione non si paga 17 TRIESTE - TRST Il futuro delle minoranze linguistiche in Europa letto dal giurista valdostano Robert Louvin 19 VALLI DEL NATISONE - NEDIŒKE DOLINE Quei fuochi epifanici che poco hanno in comune con la tradizione slovena locale 21 PULFERO - PODBUNIESAC tin.it - Stampa Gori Pierpaolo sede: via D. @ Torna il carnevale transfrontaliero a Brischis/Briœ@a con 18 gruppi caratteristici della Slavia e del Poso@je 23 INTERVISTA «Il riconoscimento della Slovenia è stato inevitabile. La proclamazione d’indipendenza un atto unilaterale» L’ex ministro degli Esteri, Gianni De Michelis, ripercor- Quindicinale di informazione - Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2, comma 20, lettera b - L. n. 662 del 23/12/1996 Filiale di 33100 Udine Direttore responsabile Giorgio Banchig - Traduzioni di Luciano Lister e Ilaria Banchig - Direzione, redazione, amministrazione: Borgo San Domenico, n. 78 - C.P. 85 33043 Cividale del Friuli (UD) Tel e fax 0432 700896 internet: www.slov.it - e-mail: slovit Failutti, 4/2 - 33050 Zugliano Registrazione Tribunale di Udine n. 3/99 del 28 gennaio 1999. Una copia euro 1,00 re i fatti di vent’anni fa Dan emigranta, principale manifestazione della minoranza in provincia di Udine CIVIDALE - #EDAD Gli sloveni pronti a collaborare per la crescita delle Valli in cui vivono Il testo integrale dell’intervento di Michele Coren a nome delle organizzazioni slovene nome della comunità slovena della provincia di Udine Valli. e delle organizzazioni di riferimento Skgz ed Sso vi L’anno che si è appena concluso è stato caratterizzato Aporgo un caloroso benvenuto al Dan emigranta giun- dalla forte crisi economica che ha colpito l’Europa intera to alla 49esima edizione. Un cordiale saluto alle autorità e di conseguenza anche la nostra comunità, anche il 2012 presenti ed ai rappresentanti delle istituzioni del Friuli si apre con prospettive non buone. Venezia Giulia e della Repubblica di Slovenia. Un salu- Oggi possiamo contare su una comunità slovena orga- to e ringraziamento al Sindaco di Cividale Stefano Balloch, nizzata in circoli ed associazioni vitali, media quali gior- città che da anni patrocina nali e la stessa Rai sempre presenti sul territorio, l’Istituto Dobbiamo, innazitutto, un commosso pensiero all’arci- comprensivo statale con insegnamento bilingue sloveno- vescovo mons. Alfredo Battisti, che ha lasciato questa terra italiano, la Glasbena matica, la rappresentanza politica domenica scorsa. Noi sloveni della provincia di Udine gli presso il Senato della Repubblica e presso la Regione dobbiamo profonda gratitudine per l’impegno profuso a Friuli Venezia Giulia senza dimenticare la encomiabile pre- favore della nostra comunità. Infatti, poco dopo il suo arri- senza a sostegno della comunità slovena del Consolato vo alla guida dell’Arcidiocesi, autorizzò ufficialmente la sloveno di Trieste e del Ministero per gli sloveni nel mondo celebrazione della santa messa in lingua slovena e chie- della Repubblica di Slovenia. Questo patrimonio va dife- se perdono per le colpe di cui si era macchiata la Chiesa so e migliorato per il bene dei nostri giovani e delle futu- locale nei confronti degli sloveni. Durante tutto il proprio re generazioni e questo deve essere un impegno di tutti ministero sostenne i nostri sacerdoti, si schierò in difesa noi. Abbiamo gli strumenti legislativi Legge 38/2001 e L.R. dei diritti degli sloveni e più volte sollecitò l’approvazione 26/2007 che finalmente hanno permesso il riconosci- della legge di tutela. Storiche le sue parole pronunciate mento di diritti per gli sloveni della nostra regione, stru- in sloveno proprio da questo palco al Dan Emigranta del menti legislativi che offrono grandi opportunità senza pre- 1977: «Sento profondamente nel mio cuore che le vostre tendere alcun obbligo. A noi il compito di saperli utilizza- valli sono troppo povere. Amate e vivete cordialmente la re ed ottimizzare al meglio.Dobbiamo essere consapevoli vostra particolare identità e siate orgogliosi di essa. che con l’attuazione e applicazione della normativa legi- Dimostrate a tutti ciò che siete e ciò che desiderate esse- slativa a tutela della comunità slovena anche le istituzio- re. Così sentirete vicini i vostri cari vivi e defunti e la vostra ni dello stato e della regione sono dalla nostra parte, del storia non morirà mai». resto anche la specialità della Regione Autonoma Friuli Cinquant’anni fa i primi organizzatori idearono questo Venezia Giulia deriva appunto dalla presenza della mino- incontro quale momento di ritrovo per gli emigranti che ranza slovena. rientravano in Bene@ija per un breve periodo di riposo per Tutto questo per dire che sono totalmente fuori luogo ed dover dopo ripartire con la speranza nel cuore di un ritor- antistoriche le sporadiche iniziative tendenti a disconoscere no definitivo nella propria terra in condizioni sociali, cul- il valore della Legge 38/01 in particolare per quanto attie- turali ed economiche migliori. A questi emigranti va un ne la valorizzazione e promozione della lingua slovena e doveroso pensiero in quanto hanno sempre rivendicato dei suoi dialetti. Sono state proprio le associazioni slovene il rispetto dei diritti linguistici, hanno richiesto l’istruzione ed i giornali locali Dom – che a Natale ha festeggiato i 45 scolastica in sloveno e il lavoro nella propria terra non- anni di pubblicazione e al quale auguriamo una lunga vita ché hanno contribuito con la loro operosità ed il loro lavo- al servizio della nostra gente - e Novi Matajur a difende- ro anche alla rinascita della Repubblica Italiana. re e promuovere il dialetto sloveno comunemente parla- In cinquant’anni sono cambiate molte cose – oggi assi- to nella nostra Benecija ed in seguito anche la scuola bilin- stiamo al fenomeno dell’immigrazione verso le nostre terre gue con l’inserimento del dialetto sloveno, parlato nelle di gente che lascia il proprio paese con la stessa speranza nostre case e famiglie, nei programmi scolastici. Tutte ini- di trovare un mondo migliore e la stessa speranza di ritor- ziative che hanno permesso il graduale e naturale pas- nare un domani nella propria patria. Purtroppo assistia- saggio dalla forma dialettale a quella linguistica standard. mo anche alla partenza di numerosi nostri giovani che in E’ facile immaginare quale sarebbe stato il futuro del dia- un sistema globalizzato cercano altrove opportunità che letto sloveno delle Valli del Torre, Natisone, Resia e Val la nostra Benecija non può ancora offrire. Canale senza l’impegno delle associazioni e della nostra Il Dan emigranta è sempre stato l’occasione per traccia- scuola bilingue. Per ragioni storiche quella della provin- re un bilancio dell’anno passato ma anche per progetta- cia di Udine rappresenta l’anello più debole della minor- re e promuovere nuove e più moderne iniziative per il futu- naza slovena in Italia. E per questo le sue istituzioni e orga- ro e la vostra presenza, cari amici, così numerosa è un nizzazioni, nello spirito del pluralismo, hanno bisogno di segno concreto della voglia di partecipare e di contribui- ulteriori sostegno e sviluppo, non di dannose semplifica- re, ognuno con le proprie capacità, al miglioramento delle zioni. Così sono da biasimare anche le antistoriche mani- condizioni sociali, culturali ed economiche delle nostre festazioni di protesta come quella avvenuta ai primi di SLOVIT N° 1 del 31/1/12 pag. 1 dicembre a San Pietro al Natisone, dalla quale si sono essere base di partenza da ampliare, rivedere e svilup- distanziate immediatamente tutte le istituzioni. Dobbiamo pare, ma anche occasione di dibattito all’interno della essere superiori a queste provocazioni. Un rappresentante comunità slovena regionale. delle forze dell’ordine pochi giorni dopo la manifestazio- Per quanto riguarda i rapporti con la vicina area del ne mi ha ricordato che l’ultima manifestazione simile era Poso@je questi continueranno ad essere improntati sulla avvenuta a S.Pietro al Natisone esattamente 20 anni prima collaborazione, integrazione ed amicizia; il periodo di inter- – anno 1991 – per la partecipazione del premier sloveno ruzione, oltre due anni, sulla progettualità europea cau- Peterle e del Presidente della regione Friuli Venezia Giulia sato dall’incertezza sul futuro degli enti locali, si spera che Biasutti al 25° anniversario del periodico Dom. a breve venga superato e che si riprenda a programma- Nostro dovere è pensare al futuro, ai problemi , ma anche re e progettare nuovamente assieme. Rimane la soddi- alle prospettive: rimangono ancora incertezze per l’istitu- sfazione del progetto europeo Lingua-Jezik finalizzato alla to comprensivo statale con insegnamento bilingue slo- valorizzazione della minoranza italiana in Slovenia e delle veno-italiano anche se si sta incominciando ad intrave- minoranza slovena in Italia (San Pietro al Natisone svol- dere la fine delle difficoltà con lo sblocco dei fondi CIPE ge un ruolo di assoluta rilevanza) e dell’investimento che che permetteranno l’avvio delle procedure di ripristino del- ha portato al collegamento sciistico tra Bovec e Sella l’edificio di viale Azzida (la vecchia scuola).