FONDAZIONE BOTTARI LATTES

Settembre 2012 Anno XXIX - N. 9

Albinati Ischia Balzac Mazzoni Barnes Mazzucco Bassani Bergson Brin Pons dalla Chiesa Porru De Vivo Praz Guzzo Solzenicyn Harbach

PRIMO PIANO: Naufragi in scena del?intelligenti)a russa Leon, Gallino e la LOTTA DI CLASSE dei ricchi Carteggi e critiche tra BOBBIO e COSSIGA Peter Brooks: ho messo BALZAC sul lettino

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MENSILE D'INFORMAZIONE - POSTE ITALIANE s.p.a. - SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art. I, comma ], DCB Torino - ISSN 0393-3903 Editoria La verità è destabilizzante Per Achille Erba di Lorenzo Fazio Quando è mancato Achille Erba, uno dei fon- ferimento costante al Vaticano II e all'episcopa- a domanda è: "Ma ci quere- spezzarne il meccanismo di pro- datori de "L'Indice", alcune persone a lui vicine to di Michele Pellegrino) sono ampiamente illu- Lleranno?". Domanda sba- duzione e trovare (provare) al- hanno deciso di chiedere ospitalità a quello che lui strate nel sito www.lindiceonline.com. gliata per un editore che si pre- tre verità. Come editore di libri, ha continuato a considerare Usuo giornale - anche È opportuna una premessa. Riteniamo si sarà figge il solo scopo di raccontare opera su tempi lunghi e incrocia quando ha abbandonato l'insegnamento universi- tutti d'accordo che le analisi e le discussioni vol- la verità. Sembra semplice, ep- passato e presente avendo una tario per i barrios di Santiago del Cile e, successi- te ad illustrare e approfondire nei suoi diversi pure tutta la complessità del la- prospettiva anche storica e più vamente, per una vita concentrata sulla ricerca - aspetti la ricerca storica di Achille e ad indivi- voro di un editore di saggistica libera rispetto a quella dei me- allo scopo di convocare un'incontro che ha lo sco- duare gli orientamenti generali che ad essa si col- di attualità sta dentro questa pa- dia, che sono quotidianamente po di ricordarlo, ma anche di avviare una riflessio- legano e che eventualmente la ispirano non pos- rola. Se la ricostruzione della ve- sottoposti alle pressioni della ne su temi importanti che gli sono vicini. Ci augu- sono non conoscere quei limiti invalicabili che rità diventa la bussola per orien- politica e della proprietà: la ve- riamo che molte persone legate ad Achille o letto- sono propri di ogni ricerca storica. "Nel sacrario tarsi tra fatti, persone e parole, rità non può essere data e basta. ri dell'Indice vi parteciperanno. della coscienza non penetra l'occhio dello stori- anche il programma editoriale Va dosata, calibrata, può diven- Alcuni amici del padre Achille Erba stanno or- co" ha scritto Gustav Droysen, uno dei padri che faticosamente si allestisce tare uno strumento di pressione ganizzando, per il prossimo 28 settembre, un in- della moderna storiografia. Non diversamente, giorno dopo giorno acquista un e può avere ripercussioni politi- contro con inizio alle ore 9.30, presso la Sala del resto, in riferimento ai limiti della conoscen- senso e si può misurare per il che e economiche (interruzione lauree di Scienze politiche in via Verdi 25 a To- za e del giudizio umani, si esprime san Paolo (I suo peso politico. Naturalmente di un contratto pubblicitario in rino. Un incontro, allargato ad altri amici e col- Cor 4-5). Sono questi dunque i limiti invalicabi- non stiamo parlando della verità seguito a un articolo) e anche di leghi, per ricordarlo e onorarne la memoria di li cui dovremo attenerci nel nostro lavoro. con l'iniziale maiuscola, ci rife- tipo giuridico. Le verità diffuse religioso e di studioso. Si vorrebbe però evitare riamo alle verità, a quei brandel- Crediamo superfluo precisare che si tratta possono danneggiare la reputa- di dare a tale incontro il carattere di un conve- li di verità che se messi insieme sempre di aspetti che a loro volta hanno un sto- zione di persone o società che gno, con relazioni individuali. La forma propo- ci aiutano a dare un significato ria, sono in divenire, e dunque rispetto ai quali si per difendere la propria imma- sta è perciò quella seminariale, in cui prevalgano al passato e al futuro. Senza un dovrà cercare di individuare, per quanto possi- gine e interessi si rivalgono sul la libera discussione e lo scambio di opinioni, pezzo di verità cui aggrapparsi è bile, tappe e momenti. (Sarà gradito un breve giornalista e l'editore avviando aperti eventualmente da brevi introduzioni. A difficile orientarsi, avere chiara cenno di partecipazione, indicando eventual- un'azione legale e chiedendo questo fine abbiamo individuato alcuni punti in- la direzione di marcia ed essere mente su quale aspetto dell'opera di Achille si ri- una compensazione economica torno ai quali organizzare tale confronto: le prin- consapevoli di operare la scelta tiene di intervenire). per il danno subito. cipali questioni o, per meglio dire, piste di ricer- giusta. Il timore di possibili azioni le- ca (ad esempio il suo modo di intendere lo stu- Franco Bolgiani, Dora Marucco, Giovanni Mic- Se questo impegno non l'as- gali blocca o almeno condiziona dio della storia della Chiesa in autonomia da det- coli, Gian Giacomo Migone, Vincenza Zangara, sume un editore chi dovrebbe molto editori, anche di libri: so- tami dottrinali e da esigenze apologetiche o il ri- Giuseppe Battelli, Daniele Menozzi, Paolo Sacchi. farlo? Non certo un partito prattutto i piccoli sono i più (sappiamo bene quanto la verità esposti e timorosi, non potendo è nemica della mediazione e dei affrontare il rischio di perdere uno stato drammatico e compro- molto soggettivo, non tutti i giu- gali previste per poter risponde- compromessi necessari in poli- cause per un valore a volte supe- messo delle ferrovie italiane che dici la pensano allo stesso modo re alle citazioni subite che, natu- tica) o un'istituzione privata o riore ai propri budget. Chi que- noi abbiamo pubblicato, forti per cui non c'è mai la certezza di ralmente, sono rivolte innanzi- pubblica che deve rispondere a rela, se espressione di un potere della convinzione che l'interesse poterla spuntare. tutto agli autori del libro e quin- più soggetti ciascuno portatore forte, sa di poter far leva su que- pubblico debba prevalere sul Le probabilità di essere con- di all'editore che si assume l'o- di interessi diversi e il cui unico sto timore e spesso avvia azioni principio di riservatezza interna dannati sono legate anche a cir- nere di difendere l'opera pubbli- scopo è quello di sopravvivere. legali chiedendo risarcimenti as- di un'azienda se questa offre un costanze a volte improbabili cata e quindi si sente responsabi- Ricordate? In nome e per conto solutamente sproporzionati ri- servizio pubblico. Naturalmen- (un caso di omonimia, un docu- le quanto l'autore di fronte alla del principio di convivenza e di spetto all'entità del supposto te, se dovessimo risarcire anche mento autentico ma con un no- giustizia. Non tutti lo fanno, le rappacificazione abbiamo trala- danno subito al fine di dissuade- solo in parte le ferrovie italiane me sbagliato, una persona di difese possono anche essere dis- sciato tante verità sul fascismo, re eventuali altri soggetti teme- dovremmo chiudere la casa edi- cui si scrive che è stata arrestata giunte e le responsabilità diffe- in nome della ragion di stato so- rari o semplicemente amanti del- trice per fallimento. e invece è stata solo condanna- renziate. Chiarelettere è sempre no state coperte tante verità im- la verità. E non importa se quel- La stessa convinzione - privi- ta...). E non importa se quella vicino ai suoi autori e difende il barazzanti sulle stragi e, per ar- le verità sono dimostrate e suf- legiare l'interesse pubblico ri- notizia (sbagliata) è già stata loro operato laddove natural- rivare ai giorni nostri, è eviden- fragate da documentazione spetto a un interesse privato e la pubblicata da altri, se sbagliata mente non sia dimostrato un te che le inchieste della magi- inoppugnabile, chi è forte e pro- tutela della privacy - ci ha por- rimane sempre sbagliata anche grave dolo (furto e sottrazione il- stratura portano a galla verità tetto promuove comunque un'a- tato a pubblicare un libro come se ripetuta. Molti invece pensa- legale di documenti, ripresa di imbarazzanti sulla trattativa tra zione legale a difesa della pro- quello recente di Gianluigi no che se una notizia è stata testi già pubblicati ecc.). mafia e alti rappresentanti dello pria immagine. Nuzzi, Sua Santità, che contiene pubblicata e diffusa dai media stato, verità negate per anni. La risposta, dunque, alla do- le carte riservate del papa anche sia vera. No. Va sempre verifi- a battaglia per la verità costa manda se è possibile essere que- se in nessun caso esse riguarda- cata, i media non sono attendi- Lcara ma non ci facciamo spa- a verità è destabilizzante, le relati è sì, è molto facile anche no aspetti privati dei soggetti bili per definizione. ventare anche perché siamo so- Ldemocrazie fanno finta di perché l'ordinamento giuridico coinvolti. Tutte le questioni Un caso a parte sono poi le stenuti da un gruppo editoriale accettarla ma non la possono italiano non prevede nessuna emerse propongono problemi querele minacciate e mai fatte: (il gruppo editoriale Gems pos- ammettere. Pensiamo alle bugie conseguenza per chi chiede un di interesse pubblico e interna- anche questa è una tecnica che siede il 49 per cento della pro- che ci hanno raccontato sulle risarcimento eccessivo o desti- zionale, per esempio è grave consente alla parte offesa di ave- prietà di Chiarelettere) che crede guerre in Vietnam prima, in tuito di fondamento. Così la giu- che gli italiani non sappiano che re eco sui media per poter espor- nella libertà d'informazione e Iraq e Afghanistan poi, le guer- stizia si mette in moto a volte an- c'è stato un incontro tra Napo- re le proprie ragioni senza dover- che ha spalle abbastanza larghe. re non consentono la libera cir- che inutilmente. Chiarelettere litano e il papa che riguardava si sobbarcare l'onere della prova Contemporaneamente siamo si- colazione delle verità. Dunque ha pubblicato finora circa 150 li- questioni importanti come la della propria innocenza. Ciò che curi dell'appoggio dei nostri let- le verità non solo si negano ma bri dal 2007, anno di nascita del- scuola e il testamento biologico. è successo per esempio per il li- tori che continuano a seguirci e anche si costruiscono. Finte. la casa editrice, e ha subito più bro di Giorgio Meletti, Il paese ci garantiscono, con la loro ade- Volendo tralasciare qualsiasi di venti contestazioni legali con hiarelettere ha a cuore, dei Moratti, che ha provocato la sione e il loro appoggio, un con- considerazione di tipo etico, richiesta di risarcimento. In al- Cquindi, non lo scandalo pri- reazione veemente del proprieta- to economico in attivo. Questo a possiamo qui soffermarci sulle cuni casi esse riguardano gli stes- vato ma la verità pubblica, l'inte- rio dell'Inter che ha minacciato dimostrazione che essere liberi implicazioni giuridiche e eco- si libri: quattro per Un paese di resse generale, e cerca al con- di querelare chiunque avesse ci- paga anche in termini economici. tato o diffuso i contenuti del no- nomiche che presuppone la ri- baroni di Carlucci e Cataldo, in- tempo di diminuire al massimo E questo è un premio contro la stro libro in cui si ricostruiva il cerca della verità da parte di chi chiesta dedicata all'università e l'eventualità di subire iniziative paura e l'incertezza di chi pensa caso della raffineria di Sarroch in ne fa un mestiere e quindi dalla ai concorsi accademici, quattro legali. Per questo tutti i libri so- che il potere, di qualsiasi colore per Se li conosci li eviti di Trava- cui morirono tre operai. Querela ricerca della verità cerca di trar- no letti da uno o più avvocati esso sia, vinca su tutto. glio e Gomez; tre per Mani spor- mai arrivata. Ma il segnale è arri- re benefici economici caratte- che ci segnalano, prima della Lavorare alla ricerca della ve- che di Travaglio, Gomez e Bar- vato forte e chiaro: guai a chi osa rizzando in tal senso la propria pubblicazione, i rischi eventuali rità, però, non comporta solo bacetto e per Papi di Travaglio, attaccare i Moratd. attività. Se la verità, come ab- cui si può andare incontro. A una scelta di campo contro il Gomez e Lillo; due per Metasta- biamo visto, può mettere in dis- volte basta eliminare un aggetti- Molti dei querelanti (ci sono potere, può voler dire anche an- si di Nuzzi e Antonelli, libro sul- vo, stemperare il tono troppo in corso anche procedimenti pe- dare contro un'opinione preva- cussione le basi di una società e l'ndrangheta al Nord con riferi- sarcastico di un titolo, togliere il nali non solo legali) chiedono di lente che tranquillizza i propri anche di un'impresa (in Italia è menti alla Lega; due per Fuori nome di una persona che con i arrivare a una mediazione per lettori, chi è sicuro di avere ra- stato legalizzato il falso in bilan- orario di Claudio Gatti, inchie- ottenere subito un vantaggio gione. Qui sta la forza di un edi- cio ed è ammessa in una fase del sta sulle ferrovie dello stato. Pro- fatti raccontati c'entra poco o economico che può essere con- tore che pensa non di assecon- percorso giudiziale anche la fal- prio questo libro ha provocato la nulla. L'importante è non altera- veniente solo se si è sicuri di es- sa testimonianza a difesa del- richiesta di risarcimento più alta re il contenuto là dove dimostra- dare il mercato e l'opinione sere incorsi in un errore, sempre l'imputato e delle sue prerogati- (25 milioni di euro!), a dimostra- to e certificato da inchieste giu- pubblica ma di creare un pro- possibile peraltro. Finora solo in ve di libero cittadino), dovreb- zione di quanto sia evidente l'in- diziarie, avendo l'accortezza di prio mercato e promuovere un caso abbiamo accettato. be essere invece condizione im- tento terroristico del querelante specificare il grado del giudizio e proprie idee, sicuramente di Mentre sono in corso molte pra- prescindibile nel caso di un'im- soprattutto se si tratta di un po- tutte le informazioni necessarie a parte ma provate, rimanendo tiche che si concluderanno solo presa editoriale che opera nel tere forte. Nel libro di Gatti so- tutela della difesa della persona pronto a ricredersi. Non per dopo molti mesi. Chiarelettere campo della saggistica e dell'in- no pubblicati documenti interni coinvolta. Ciò nonostante, le una possibile querela ma per in totale ha più di 250.000 euro formazione. Il lavoro di un edi- dell'azienda incontestabili nella possibilità di subire un'azione una nuova verità. • di richieste di risarcimento e al- tore come Chiarelettere è di loro autenticità e rivelatori di legale sono sempre alte. Soprat- meno 120.000 euro di spese le- cercare di smontare il falso, tutto la diffamazione è un reato L. Fazio è direttore editoriale di Chiarelettere N. 9 IDEI LIBRI DEL MESEI SommariO EDITORIA DAVIDE DALMAS II saggio, il gusto e il cliché. Per un'interpretazione di Mario Praz, di Daniele Santero RELIGIONI 2 La verità è destabilizzante, di Lorenzo Fazio 36 DANIELA SARESELLA Cattolici a sinistra. Dal modernismo ai giorni nostri, di Bruna Bocchini Camaiani ARTE VILLAGGIO GLOBALE Babele: Potere, di Bruno Bongiovanni 24 PAOLA D'AGOSTINO Cosimo Fanzago scultore, 4 da Buenos Aires, New Delhi e Londra di Fernando Loffredo Appunti, di Federico Novaro SCIENZE CRISTIANO GIOMETTI Domenico Guidi 162X1701. Uno scultore barocco di fama europea, di Lucia Simonato 37 ALEX BELLOS II meraviglioso mondo dei numeri, SEGNALI SILVIA BENASSAI Onorio Marinari pittore nella Firenze di Mario Quaranta 5 Le voci del giardino dt , di Marco Baliani degli ultimi Medici, di Edoardo Villata STEFANO OSSICINI L'universo è fatto di storie, non solo di atomi. Breve storia delle truffe scientifiche, 6 L'imperialismo finanziario e il circolo vizioso 25 GIOVANNA CAPITELLI Mecenatismo pontificio di Mario Ferrara dell'austerità secondo Gallino, di Paolo Leon e borbonico alla vigilia dell'Unità, di Miriam Failla e Chiara Piva Stagioni intense e rimozioni letterarie, di Angelo Ferracuti SIMONE FACCHINETTI, FRANCESCO FRANGI UADERNI 7 La classe operaia fa un pisolino al cinema, E GIOVANNI VALAGUSSA (A CURA DI) Carlo Ceresa. 39 Camminar guardando, 22, di Laura Corti di Gabriele Barrera Un pittore del Seicento lombardo tra realtà e devozione, di Paolo Vanoli 40 Effetto film: The Way Back di Peter Weir, 8 I pensatori storici dell'ambientalismo italiano, di Gianni Rondolino di Walter Giuliano PIERRE ROSENBERG, COLIN B. BAILEY E SUE WELSH REED (A CURA DI) La vente Mariette. 9 II carteggio fra Norberto Bobbio e Francesco Cossiga, Le catalogue illustré par Gabriel de Saint Aubin, SCHEDE di Gian Giacomo Migone di Enrica Pagella 41 LETTERATURE / GIALLI 10 Se questo è uno statista, di Tiziana Magone di Luigi Marfè, Aldo Fasolo, Franco Pezzini 11 I cassetti di Bobbio, di Pietro Polito ARCHEOLOGIA e Cesare Pianciola 12 li eugenetica: una storiografia comparatistica, 26 PIER GIOVANNI GUZZO Fondazioni greche. 42 NARRATORI ITALIANI di Francesco Cassata L'Italia meridionale e la Sicilia (Vili e VII sec. a.C.), di Antonella Cilento, Daniele Rubatti, Daniela Brogi di Rosina Leone e Stefano Moretti 13 La complessa e fruttuosa parabola della scuola storica, di Clara Allasia PAOLO BRUSASCO Babilonia. All'origine del mito, 43 FUMETTI di Carlo Lippolis di Luca Bianco, Andrea Pagliardi, Alice Giulia Urso 14 Balzaci la realizzazione dell'ultimo desiderio di Freud, e Chiara Bongiovanni di Peter Brooks URBANISTICA 44 STORIA 15 Un nuovo atlante dei luoghi immaginari, di Franco Pezzini di Rinaldo Rinaldi, Daniele Rocca, Ferdinando Fasce, Premio Calvino: il bando della XXVI edizione 27 UGO ISCHIA La città giusta. Idee di piano Simone A. Bellezza, Maria Cecilia Calabri e Cesare Panizza e atteggiamenti etici, di Francesco Infussi 45 INTERNAZIONALE 16 L'inquietudine esistenziale di Irene Brin, una giornalista ATTILIO BELLI e GEMMA BELLI Narrare l'urbanistica dimenticata, di Donatella Sasso di Simone Bellezza, Maurizio Griffo, Claudio Vercelli, alle élite, di Giulio Ernesti Daniele Rocca e Federico Trocini

PRIMO PIANO 46 INFANZIA CINEMA di Sofia Gallo e Fernando Rotondo 17 TOM STOPPARD La sponda dell'utopia, di Stefano Moretti e Andrea Peghinelli 29 SILVIA BADON Esperienze di cinema dalle ceneri della Jugoslavia- Bosnia Erzegovina, di Eusebio Ciccotti ANTONIO SOMAINI Ejzenstejn. Il cinema, le arti, LETTERATURE il montaggio, di Andrea Laquidara 18 CHAD HARBACH Parte di vivere in difesa, di Martino Gozzi JULIAN BARNES II senso di una fine, di Daniela Fargione FOTOGRAFIA 30 SANDRA S. PHILLIPS The Papal Collection ofPhotographs in the Vatican Library, CLASSICI di Marina Miraglia 19 HENRI BERGSON Devoluzione creatrice, di Paolo Taroni MARIA ANTONELLA FUSCO E MARIA VITTORIA MARINI EMILE ZOLA Romanzi, II, di Mariolina Bertini CLARELLI (A CURA DI) Arte in Italia dopo la fotografia 1850-2000, di Gabriele D'Autilia FONDAZIONE BOTTARI LATTES 20 Uautunno del Festival internazionale "Cambi di Stagkione STORIA 31 SILVIO PONS La rivoluzione globale. NARRATORI ITALIANI Storia del comunismo internazionale, di Aldo Agosti 21 ANTONIO PAGLIARO La notte del gatto nero, ALEKSANDR SOLZENICYN Ama la rivoluzione!, di Daniele Zito di Maria Candida Ghidini MARCO PORRU L'eredità dei corpi, di Giusi Marchetta 32 FRANCESCA SOMENZARI I prigionieri tedeschi in mano statunitense in Germania (1945-1947), 22 Limbo, di Rossella Milone di Ferdinando Fasce Vita e morte di un ingegnere, GIOVANNI TARANTINO Da Giovane Europa ai campi di Paolo di Paolo Hobbit. 1966-1986 e MARCO IACONA Album di un secolo. ALESSANDRA LIBUTTI Thomas Jay, di Damiano Lattila Icone di un Novecento postideologico, di Gianpasquale Santomassimo SAGGISTICA LETTERARIA ERIKA DIEMOZ A morte il tiranno. Anarchia e violenza da Crispi a Mussolini, di Angiolo Bandinelli Courtesy of Emiliano Ponzi per "Financial Planning" 23 GUIDO MAZZONI Teoria del romanzo, di Raoul Bruni 33 FILIPPO DE VIVO Patrizi, informatori, barbieri. MASSIMO FUSILLO Feticci. Letteratura, cinema, Le immagini arti visive, di Gianluigi Simonetti Politica e comunicazione a Venezia nella prima età moderna, di Isabella Lazzarini Le immagini di questo numero sono di Emiliano Ponzi che ringraziamo per la disponibilità e collaborazione. Le FULVIO DELLE DONNE Federico IL la condanna della sue illustrazioni compaiono su pubblicità, magazine, libri, memoria. Metamorfosi di un mito, di Marco Brando quotidiani e animazioni. Collabora con: "The New York Times", "The New Yorker", "Le Monde", "Time", "The L'INDICE Economist", "Newsweek", United Airlines, Penguin FONDAZIONE BOTTARI FATTES books, Saatchi&Saatchi; in Italia lavora con "La Repubbli- 34 II diario fotografico di Mario Dondero e Pepi Merisio ca», Feltrinelli, "Il Sole 24 Ore", Mondadori, "Wired", Ultimakiosk Triennale Design Museum. Fare cultura. Retroscena di un laboratorio, Ha ricevuto molte onorificenze tra cui il Young Guns di Manfredi Di Nardo Award dall'Art Directors club di New York, medaglie al merito dalla Society of Ulustrators di New York, Los Angeles e da 3x3 Magazine Pro show. Premi di eccel- POLITICA lenza da Print, How International Design Award, Com- 35 MOGENS HERMAN HANSEN Polis. Introduzione munication Arts Illustration Annual e American Illu alla città-stato dell'antica Grecia, di Franco Rositi stration Annual. Nel 2011 pubblica per Coraini Editore 10 x 10, un Graphic Book che raccoglie e documenta i GRAZIELLA PRIULLA Riprendiamoci le parole. Il linguaggio m'-mm 10 anni di lavoro di Emiliano. della politica è un bene pubblico, di Alfio Mastropaolo [INDICE 4 DEI LIBRI DEL MESE ••

da BUENOS AIRES della metropoli si ramificano le problematiche e i cortocircuiti di classe, casta e sessualità che, Francesca Ambrogetti come ha spiegato John D'Emilio in un suo ar- ticolo dal titolo Capitalism and Gay Identity, Di libri su Evita ne sono stati scritti tanti, provengono da pulsioni direttamente gestite ma il più recente, pubblicato in Argentina in dai nuovi mercati. Probabilmente, la traduzio- occasione del sessantesimo anniversario della ne non rende merito al romanzo di Joseph, morte della mitica moglie di Perón, è stato ac- che ha il pregio di presentare una notevole colto con particolare interesse. L'autore, Feli- fruibilità sull'argomento, ma che spesso disse- pe Pigna, è un noto storico che ha approfon- mina la scrittura di un'attenzione ossessiva al dito uno degli aspetti più appassionanti del dettaglio descrittivo decentrando l'attenzione personaggio: quello dell'impegno politico. Il dal tema principale. Quest'ultimo sembra in- libro Evita. Jirones de su vida, è comunque un fatti perdere incisività e forse avrebbe merita- ritratto completo della donna che ancora og- to un impatto più nitido, soprattutto staglian- gi è la più amata e la più odiata dagli argenti- dosi sullo scenario di una città che rappresen- ni. L'autore riproduce testi, testimonianze e ta il centro propulsore del riassestamento di documenti per fare luce sulla vita della "por- nuove gerarchie ed egemonie sociali oltre che tabandiera degli umili", come Eva Perón economiche. amava farsi chiamare. "La storia non è stata molto giusta con Evita - sostiene Pigna - per- ché l'ha presentata sempre come un'appendi- ce di Perón, mentre ha avuto un ruolo molto da LONDRA più importante e in alcuni periodi il suo pote- Florian Mussgnug re era paragonabile a quello del marito". Nel VILLAGGIO GLOBALE libro la voce del personaggio è spesso presen- Negli ultimi anni abbiamo assistito a un'on- te attraverso lettere, stralci di discorsi e altri data di rinnovato interesse per la religione e il Anjali Joseph (Bollati Boringhieri, 2012), che anzi, a Bombay, finalmente una Bombay lon- testi. L'autore non sfugge alla tentazione di potere della religione nella sfera pubblica. Se- affronta il tema attuale quanto scottante del- tana dai lustrini con cui da anni viene decora- paragonare la protagonista del suo saggio al- condo alcuni illustri pensatori laici, questa l'omosessualità nell'ambito di una società an- ta dalla letteratura mondana alla Shobhaa De l'attuale presidente Cristina Kirchner: vite e "svolta religiosa" è stata soprattutto una ne- cora condizionata da una fortissima pressione e dalle lacrimose rappresentazioni macchietti- circostanze diverse, ma un comune impegno cessità politica. Definire postmetafisica la no- sociale sulle tematiche di tipo sessuale. Il ro- stiche degli slum. Il titolo originale, Saraswati con il movimento politico creato da Perón. stra epoca appare inappropriato dinanzi a una manzo di Joseph si distingue da una produ- Park, era certamente più atto a collocare l'a- "Per Cristina, come per qualsiasi donna pe- realtà dominata dalla guerra religiosa. Ma co- zione più specifica sull'argomento (i romanzi zione del romanzo all'interno di un tessuto ur- ronista - afferma l'autore - Evita è un punto me risponde la filosofia davanti a una siffatta di Raj Rao, ad esempio) presentandosi piutto- banistico e sociale medio in cui vengono scan- di riferimento ineludibile". Al raffronto tra le realtà? Per uno dei pensatori viventi più inte- sto come un ricamo attorno a una speculazio- dagliate le routine di un lungo matrimonio due, appena accennato nel libro di Pigna, la ressanti, Simon Critchley, non basta né il se- ne più profonda sulle chiavi intermittenti che combinato, il fiorire delle prime esperienze di giornalista Araceli Bellotta dedica un intero colarismo tradizionale né un ritorno al teismo regolano i legami e i rapporti umani in India, un giovane omosessuale mentre sullo sfondo saggio dal titolo Eva y Cristina. La razón de premodemo. Piuttosto, propone Critchley, sus vidas. Somiglianze e differenze dobbiamo riconsiderare la nozione vengono accuratamente analizzate. stessa di fede e la sua profonda im- Tra le prime l'abilità come oratrici, la Appunti portanza per ogni atto di autorealiz- passione politica, l'assoluta femmini- zazione. Né la religione, né la morali- lità e il segno della tragedia: nel caso di Federico Novaro tà, né la ragione, scrive il filosofo in- di Evita la malattia e la morte prema- glese, possono esistere senza l'espe- tura; l'improvvisa scomparsa del ma- rienza della fidelitas (l'essere leali a rito per Cristina, che due anni dopo rima dell'estate i banconi delle ma erano mal posti, ma l'oggetto sita, conserva, vi una qualsivoglia credenza), e questo porta ancora il lutto per il compagno. Plibrerie di catena davano l'im- del contendere, in un attimo, si è ve l'insieme di accomuna agnostici, atei e credenti. Oltre a queste due novità editoriali, il pressione che una mareggiata co- dissolto. Li si chiamava libri, ma idee, storie, pas- L'ultimo, importante libro di Critch- quotidiano "Clarìn" ha pubblicato stante vi avesse gettato senza sosta l'avvento dei reader, e soprattutto sioni, che fanno dell'essere umano ley esplora la condizione apparente- un supplemento speciale dal titolo dei detriti, resi indistinguibili gli dei tablet, con la loro possibilità di un animale culturale. E quindi l'as- mente contraddittoria descritta nel ti- Las mil caras de Evita con foto em- uni dagli altri dal lavorio delle cor- essere uno e infinito, privato e sortimento di RED sarà 'parlante', tolo: The Faith ofthe Faithless (Verso, blematiche e molto note e altre inedi- renti. La coincidenza dell'arrivo pubblico nel medesimo istante, ha giocato più che mai sulla capacità 2012). L'autore parte dall'assunto, già te e un testo con approcci al perso- dei reader e della crisi economica chiarito che in realtà si parlava di di proposta, segnalazione, scoper- discusso in lavori precedenti, che la naggio da diverse angolature. ha avuto sulle case editrici, soprat- entertainment, che, ancora, stava ta, dei librai Feltrinelli. Andare in filosofia trae origine dalla delusione tutto le grandi, effetti defatiganti. dentro degli oggetti chiamati libri. libreria sarà un'esperienza, più pia- religiosa. Questo, tuttavia, è solo lo Proprio la nascita delle librerie di E le storie (lo storytelling, coeren- cevole, più fruttuosa, più ricca, più sfondo della sua ultima, attualissima catena come le conosciamo ora, temente venuto di moda come re- necessaria". La retorica, consueta indagine. Qui Critchley ritoma a san per cosi tante generazioni, della da NEW DELHI tasselli di una filiera di cui ogni torica intesa in modo egemonico Paolo, Agostino, Rousseau, Kierke- ganglio risponde allo stesso pro- nello stesso lasso di tempo) si rac- lettura come silente via per la co- gaard, Heidegger e Lévinas, e defini- Silvia Annavini prietario, meno di una manciata di contano intomo al fuoco, sono noscenza, strumento di compren- sce la fede, nell'assenza di dogmi o anni fa, anni già lontanissimi, sem- puntellate di sospensioni e com- sione del mondo, come fatica, si è certezze metafisiche, come la nostra L'India nelle librerie italiane si ma- bravano il modello per sempre vin- menti, si arricchiscono e modifica- spenta; lo studio dei testi, parte im- risposta a un'incolmabile esigenza terializza in una miriade di copertine cente, e tutte le energie economi- no a ogni ripresa, accadono social- portante del consumo librario, è d'amore, senza garanzie né sicurezze. colorate che cercano di attrarre il let- che e societarie delle proprietà era- mente, come succedeva, si immagi- sopravanzato dall'esperienza emo- La fede, dunque, è particolarmente tore attraverso un immaginario laten- no tese a occupare e presidiare na, laddove i libri non c'erano, pri- zionale. D'altra parte si può osser- importante per coloro che non sono temente ma potentemente condizio- ogni spazio possibile: prima il con- ma dei libri, attorno ai libri. Non vare che se chi legge è schiacciato sostenuti dalla chiesa o da altre istitu- nato da un'iconografia che tende a un trollo, si diceva, poi avremo i pro- servono i libri per questo, e ora, sul suo molo di consumatore, bi- zioni; coloro che "non sanno crede- appiattimento del concetto di "orien- dotti, l'efficienza. Questo ha com- dopo tanto tempo, c'è di nuovo la sogna che questo consumi sempre re" (Oscar Wìlde), ma che aspirano a talità". L'India diventa, quindi, sem- portato però una sostituzione forte possibilità che ì'entertainment sia più, pena l'implosione del sistema. rivendicare dalle spoglie della religio- plicemente D'Oriente", una geografia del proprio panel di clienti. L'effi- più compiutamente collettivo. Il Come conciliare questo con ne l'autorità morale e il radicalismo vaga e un'indistinta identità "altra". cienza produttiva e distributiva pubblico vuole gridare la sua av- una pratica che richiede tempo, politico. Come suggerisce Critchley, In realtà, tona geografia dettagliata mal si coniuga con il profilo vaga- versione a un personaggio, salvar- molto tempo, cura, impegno, fru- con forza e poeticità, la fede è la for- della letteratura indiana riuscirebbe a mente maniacale di chi consuma li- ne un altro, raccontare lui. Perciò, strazione? Per i grandi marchi za che tiene uniti gli esseri umani: of- fornirci un supporto ermeneutico bri oltre una certa soglia, di più sta per andarsene altrove. editoriali sembra esserci una sola fre un mezzo potente per formulare fondamentale a comprendere quella con chi ne consuma forse meno, Non che le grandi case non si strada: cercare il profitto altrove. domande sul significato e il valore "nuova India" millantata nelle quarte ma rispondendo a un profilo più stiano attrezzando a comprare il Sostituire alla merce l'uso della della vita umana in modi che non so- di copertina di tutti quei romanzi che semplice, basato su risposte e atte- fuoco, le pietre sulle quali sedersi, merce e riuscire a mettere a reddi- no riducibili al naturalismo. In cosa sembrano geminare continuamente se meno mediate. Era una tenden- e le toffolette, e soprattutto il bi- to il lavoro dei clienti. Per chi sia consiste dunque l'esperienza della sugli scaffali delle nostre librerie. Non za consolidata e sperimentata e no- glietto d'ingresso, ma faticano. La ancora legato alle vecchie retori- "fede dei senza fede"? Per Critchley, è un caso, infatti, che il vasto subcon- ta (Nora Ephron, morta quest'an- grande novità dell'estate è che da che: lo spazio, infinito, del com- è una chiamata a cui non si può rima- tinente ci arrivi soprattutto attraverso no all'inizio dell'estate, l'aveva già Feltrinelli si può comprare, e con- mercio e consumo dell'usato. Per nere sordi, ma che impone un impe- quel contenitore cronotopico che è resa racconto con C'è posta per te- sumare, alimenti. La comunicazio- i piccoli marchi: un modo nuovo e gno nel mondo. È la credenza in un Bombay, oggi più famosa con il nome You've Got Mail nel 1998) e, come ne che è stata fatta intomo al nuo- da inventare di prossimità fra chi amore più forte della morte. Tale fe- produce, chi edita, chi legge. La di Mumbai. La vecchia capitale susci- sempre capita alle idee apparente- vo marchio, RED, ha avuto tratti de, ci ricorda Critchley, può essere crisi spunta gli strumenti in mano ta ovviamente innumerevoli remini- mente vincenti, sembrava l'unico lirici, e profondamente rivelatori; proclamata senza le apparenti garan- ai grandi editori, che sbuffando scenze e fascinazioni di natura lettera- modello possibile. Intrecciato al meriterebbe citare interamente il zie del battesimo, del dogma o della come vecchi diesel per ora danno ria, oltre ad aver da tempo iniziato un consolidarsi del modello, il dibatti- lungo e antifrastico comunicato pratica religiosa, né, al limite, la cer- una mano di vernice alle vecchie lento processo di mineralizzazione to - molto più vecchio - sull'essere stampa, a tratti ima excusatio non tezza che la virtù sarà prima o poi o meno i libri prodotti come gli al- petita: "Read, Eat, Dream... Perché carrozzerie, ma presto caleranno premiata. La fede dei senza fede, della propria immagine di capitale drasticamente il prezzo dei reader economica del paese. Come ha scritto tri ("Le case editrici sono imprese il libro resta il centro anche di que- dunque, non è l'opposto del senti- come le altre, soggette soltanto al sti nuovi negozi, il motore primo, il senza i quali è inutile arruolare un mento religioso, ma la sua essenza. E Jeet Thayl in Narcopolis, recentemen- esercito che sarebbe disarmato, e te pubblicato da Neri Pozza, Bombay nero dei bilanci" si diceva da un la- cuore identitario, culturale ed eco- forse tale esperienza - ardua e priva nomico dell'impresa. È dai libri e consegneremo alla cassa, gaia- è "la città che ha cancellato la sua sto- to, "I libri sono mica detersivi", si di ogni protezione - è quella che più nei libri, qualsiasi forma decidano mente intrattenuti, la nostra, mai ria cambiando nome e alterando chi- rispondeva); ora, non solo, più o si avvicina alla natura della fede pro- di assumere, che si elabora, depo- così assediata, solitudine. nirgicamente il proprio volto". Ne è meno, si sa che i comi del proble- clamata da Cristo? un esempio Lo scrivano di Bombay di 9 riNDICF , ••DEI LIBRI DEL MESE !•

I personaggi del romanzo di lassarti nell'orrore sospeso della storia Le voci del giardino di Marco Baliani

icono che un ed o un dvd abbia una l'opera, quella sensazione appunto di All' inizio una bambina in un cimitero Ddurata massima di cento, forse cen- "tempo sospeso", qualcosa che viene etrusco spiega agli adulti una vecchia tocinquanta anni, poi il supporto si dissol- mantenuto in vita con dedizione e no- storia, che i morti ci sono più vicini se verà, e allora le tracce impresse da corpi in stalgia, mentre tutt'intorno il mondo ancora ne possiamo parlare e ricordare. movimento ripresi da telecamere o di voci precipita e incalza. Ho sentito, leggen- Dopo il cimitero etrusco il romanzo ci e musiche registrate si slabbreranno come do, o meglio, ho rammemorato, " che porta di colpo davanti alla tomba mau- pulviscolo, disperdendosi nel vuoto. quel tempo in sospensione appartiene a soleo un po' kitsch dei Finzi Contini, e Questo fatto mi rassicura. Tutte le vol- tutte le adolescenze, anche la mia, a poi ancora si parlerà delle lapidi del ci- te che presto la mia voce per un audioli- quei periodi brevi della vita che pure mitero veneziano degli ebrei, più volte bro o che mi faccio riprendere nel mio nel ricordo paiono eternità, dove anco- l'io narrante percepirà la città di Ferrara lavoro teatrale, so che quel materiale ra il gioco non è finito, nessuno ti chia- come fosse una tomba, più volte dirà che non durerà più di tanto. Così mi sembra ma a riprendere l'ordine del tempo, e la i commensali a tavola gli sembrano già di non tradire troppo l'esperienza teatra- stagione ti è propizia, e sei a un passo tutti morti. Quando ho letto la scena del- le, quella cui ho dedicato gran parte del- da una voluttà ammantata di grazia, ma la cena di Pasqua, mentre i parenti scia- la mia vita, un esperire che è per sua na- al tempo stesso senti che non durerà, mano dal portone nella notte e si alza un tura effimero, mortale, non fondato sul- che la rovina è in agguato, che verrai ri- improvviso vento invernale che li scompi- la durata ma sulla presenza. succhiato nel gorgo. glia e li disperde, ho avvertito un groppo E accaduto così anche quando Flavia A risentire la mia voce, alla fine dell'o- di commozione. Bassani, senza ricorrere a Gentili e Silvia Nono della Emons mi pera compiuta, con il distacco che serve effetti speciali o a scene inumane tante, hanno chiesto di dare voce alla scrittura per separarsi da ciò che si è creato, ho troppe volte viste nei film o lette nei libri di Bassani, nel Giardino dei Finzi Contini. percepito che per tutta la durata della let- sull'Olocausto, stava descrivendo in po- Dire ad alta voce un testo scritto è co- tura il tono della mia voce era sempre sta- che righe l'imminente arrivo di quei con- munque una forma di tradimento, tra- to mesto, me ne sono all'inizio sorpreso, vogli che avrebbero disperso il popolo sforma il lettore e la sua immaginazione pensavo di aver dato e sentito assai più vi- ebraico nei meandri dell'orrore. Ma detto solitaria in un ascoltatore costretto da vacità nei dialoghi e nelle descrizioni, ma così, come una cena pasquale un po' scon- quel momento a "credere" che la voce di la mestizia c'era sempre, e allora ho pen- tata e, agli occhi del giovane io narrante, Micòl, nel Giardino, possa assomigliare a sato che mi ero lasciato sedurre, cioè pro- ingabbiarne e mortifera. In tutto il roman- quella particolare forma vocale che nella prio etimologicamente sviare, da un senso zo l'orrore della Storia è anch'esso sospe- registrazione le ho dato. La voce, di soli- del tempo non più solo sospeso, ma per- so, incombe e avanza silenzioso, in modo to, è un veicolo di oralità primaria, ma duto, una sorta di velata tristezza e inevi- assurdo, e tritura al suo passaggio non la qui, nella lettura diventa qualcos'altro, tabilità, quella che ci tallona, pur vivendo materialità delle cose di cui una società si deve trovare oralità dentro una struttura pienamente, quando siamo accompagnati compone ma le forme, sempre fragili e de- scritta che di orale, all'origine, licate, con cui la società ha ha poco o niente. Ma questa è tentato di costruire i propri la sfida che più mi appassio- argini al caos e al disordine. na. La macchina idiota del fa- Essendo poi certo che sulla scismo e delle leggi razziali (le durata il mio tradimento non dittature hanno sempre un potrà che essere sconfitto carattere idiota e banale, es- dall'eternità della carta stam- sendo costituite da quegli pata, o meglio, della scrittu- uscieri di Kafka che final- ra, posso dedicarmi all'opera mente hanno preso il potere e di trasmutazione con animo misurano le cose col metro impertinente, come un bric- della loro mediocre consi- cone che rovista in scansie al- Marco Baliani stenza) progredisce inesora- trui arraffando e mettendosi Le voci del giardino di Giorgio Bassani bile in questa distruzione di abiti non suoi. forme che lascia increduli i Paolo Leon Come in tutti i tradimenti protagonisti del Giardino, L'imperialismo finanziario e il circolo che si rispettino, la prima co- Courtesy of Emiliano Ponzi per "The New York Times", marzo 2010 quegli ebrei borghesi, inseriti sa da fare è non lasciare trac- vizioso dell'austerità secondo Gallino nella vita sociale ferrarese, ce del proprio passaggio, non farsi accor- Angelo Ferracuti da un presentimento di fine, di inevitabi- spesso iscritti al Partito fascista, che ora gere di essere stati lì. Con questo intendo Stagioni intense e rimozioni letterarie le perdita della grazia iniziale, di quell'ef- vedono sgretolarsi i loro più elementari che l'attore leggente, che cioè legge e ve- Gabriele Barrera fimera estate della vita. diritti. Le voci, anche la mia, leggendo, de al tempo stesso la materia di ciò che sta Forse il fascino segreto del romanzo è verso la fine si fanno più incerte, incredu- La classe operaia leggendo, deve essere puro strumento, che anche la scrittura di Bassani è una le, sperdute, la voce del padre che racco- fa un pisolino al cinema scomparire nel dire, senza far sentire la modalità narrativa obsoleta, come una manda al figlio un futuro che non può più Walter Giuliano tecnica, la bravura, il talento, senza voler scrittura dimenticata, ritrovata sul ciglio immaginare, la voce del vecchio professor I pensatori storici dell'ambientalismo far sentire la sua autorale attoralità. Ho di una strada o su l'epitaffio inciso su una Ermanno che parla di lapidi e iscrizioni italiano ascoltato reading insopportabili dove il tomba e scrostato dal tempo. È una scrit- funebri come fossero quelle le sostanze di testo dell'opera non si segue più, coperto Gian Giacomo Migone tura fortemente teatrale, ma di un teatro quella realtà che non vuol più vedere, dal rumore di un birignao espressivo tra- II carteggio fra Bobbio e Cossiga che non c'è più, di un residuato teatrale, compreso l'avanzare della malattia di suo cotante e autoreferenziale. Tiziana Magone con quelle meravigliose didascalie, che figlio Alberto. Mai come in questo roman- Dire con voce un testo scritto è un at- fanno perdere il soggetto della frase per dalla Chiesa, Cossiga e il democratico zo il senso della Storia, magistralmente de- to di compartecipazione erotica e passio- ritrovarlo molto più avanti, con quelle de- pubblico plaudente scritto da Walter Benjamin nella famosa nale, ma se si svela il tradimento è la fi- scrizioni puntigliosamente scenografiche metafora dell 'angelus novus, appare così Pietro Polito ne, e l'atto del dire diviene un normale ch— e aprono ogni nuova scena, sì, sono incarnato in azioni, personaggi, vite. I cassetti di Bobbio mercimonio. Per leggere un romanzo co- proprio scene apparecchiate con cura, Una Storia che appare all'angelo come Francesco Cassata me il Giardino di Bassani, occorre tra- con dovizie di costumi e caratteri, eppure un cumulo di rovine che si accumulano L'eugenetica: scorrere molto tempo su quel campo da sempre con la sensazione che quegli og- su altre rovine, e che lui vorrebbe ricom- tennis di casa Finzi Contini, percepire la getti, quei corpi, quelle figure siano state una storiografia comparatistica porre, tentarne un senso, ma le sue ali so- polvere rossa del campo, il sudore delle resuscitate da una vecchia soffitta, piena Clara Allasia no impigliate in una furiosa tempesta che partite sui corpi adolescenziali dei prota- di bauli coperti di lenzuola come dopo lo trascina inesorabile verso il futuro. La complessa e fruttuosa parabola gonisti, occorre balbettare i nomi delle una partenza avvenuta tanti anni prima. Quella tempesta è ciò che chiamiamo della scuola storica mitiche piante che Micòl mostra all'io D'altra parte l'opera è costellata di segni progresso. Eppure, alla fine, nonostante narrante nei lunghi-pomeriggi di un'esta- Peter Brooks tombali, di cimiteri, lapidi, mai intesi come tutto questo, nonostante la perdita di te che non finisce più, bisogna insomma Balzac: la realizzazione dell'ultimo qualcosa di passato, piuttosto come ele- ogni personaggio e di ogni vicenda, mi avere molta pazienza e tempo per esplo- desiderio di Freud menti rivivificati dalla narrazione stessa. pare di aver letto la meravigliosa storia di rare e toccare e sentire. Franco Pezzini un amore adolescenziale incompiuto, e di Ed ecco che un giorno bisogna seder- Un nuovo atlante dei luoghi immaginari Segnaliamo l'uscita presso le Edizioni di averla detta con la voce appannata e cir- si nella vecchia carrozza di famiglia che Storia e letteratura di "Giorgio Bassani. confusa di nostalgia, come di chi aderisce, Donatella Sasso Critico, redattore, editore" (pp. 233, il buon Pedrotti lucida e tiene come so- per istinto, a quel mondo perduto. • Linquietudine esistenziale spesa nel tempo, e di colpo all'improv- € 38) sull attività culturale di Giorgio di Irene Brin, una giornalista dimenticata viso si coglie un sentiero nascosto del- Bassani, a partire dagli anni Trenta. M. Baliani è scrittore, attore e autore teatrale • N. 9

E imperialismo finanziario e il circolo vizioso dell'austerità secondo Luciano Gallino I sicofanti e la vera fonte del diritto di classe di Paolo Leon

9 ultimo lavoro di Luciano Gallino {La lotta di sce che il periodo sarebbe così lungo da incidere ne- de, come la globalizzazione, la lotta di classe: non vi L' classe dopo la lotta di classe, pp. 213, € 12, La- gativamente molto prima sulle condizioni di vita e sui sarà alcun miglioramento della posizione competitiva terza, Roma-Bari 2012) ha la forma di un'intervista. salari dei lavoratori nei paesi più ricchi - e i dati sono di ciascuno se tutti seguono questa stessa politica. Non è uno strumento per risparmiare autore e letto- tanti e tutti convergenti, quanto alla correlazione tra Gallino condanna al ruolo di sicofanti quasi tutte le re, anche perché chi intervista (Paola Borgna) fa do- globalizzazione e peggioramento nella distribuzione grandi istituzioni internazionali, dall'Unione Europea, mande molto ficcanti, ma è una forma che consente del reddito. Gallino aveva già scritto sul capitale fi- al Fondo monetario e alla Banca mondiale, per non di fermarsi e riflettere. H libro si fa leggere con facili- nanziario e la sua crescita, ma qui il tema è visto nei parlare dell'Ocse e, con molta acutezza, della Corte di tà e media istruzione, e dà la stessa soddisfazione di suoi riflessi sulla lotta di classe: benché non la citi, la giustizia europea, che è forse la vera fonte del diritto quando si beve per la prima volta un grande barolo o tesi dell'autore non è molto distante da quella di Ro- di classe. Il vecchio Washington Consensus ha ritro- un Mouton Rothschild. Siamo di fronte a un maestro sa Luxemburg, dove la scarsità di domanda effettiva vato vigore proprio dopo la grande recessione del che ci schiaffeggia per la poca profondità, per la su- (per dirla alla Keynes), determinata nei paesi ricchi 2007-2009 (e oggi con il "doublé dip"), a dimostrare perficialità e anche per il servilismo della scienza del- dalla contraddizione tra motivo del profitto e do- che a quel gigantesco fallimento non è bastato a rom- la politica, dell'economia e della sociologia moderne, manda da salari crescenti, spingeva i capitalisti e i lo- pere la presa ideologica delle classi dominanti. Un ca- senza ricorrere ad alcuno sfoggio di citazioni. Prima ro stati verso l'imperialismo, ovvero l'apertura di nuo- pitolo che, con qualche masochismo, si gusta come un ancora della sostanza, il libro è una fonte insuperata vi mercati. Oggi forse non c'è imperialismo statale, antipasto piemontese, è quello sull'austerità dei bilan- ma quello finanziario è evidente. Aggiungerei che una ci pubblici come lotta di classe. Qui Gallino, nel de- di "debunking", di demistificazione della cultura do- diversa globalizzazione era anche possibile, con rego- scrivere le politiche europee che incitano all'austerità minante: la serie di contraddizioni, paradossi, ipocri- le contrarie al dumping sociale e ambientale: ma pro- per poter consentire agli stati indebitati di calmare i sie che Gallino riscontra sia nel pensiero sia nell'azio- prio per questo, si capisce come la globalizzazione sia creditori, osserva che il risultato di queste politiche ne politica ed economica è impressionante. Ciascuna un progetto politico di dominazione sociale. Un non è di frenare la speculazione finanziaria, ma quello di queste stupidaggini era stata già notata, ma Galli- aspetto che l'autore cita solo di sfuggita, ma che è im- di ridurre drasticamente il potere delle classi subalter- no solleva il velo sulle ragioni che spingono studiosi e ne, erodendo il ruolo degli governanti a sostenerle: e in- stati, dei sindacati, della vito alla lettura gli attuali Stagioni intense e rimozioni letterarie stessa democrazia. Il circo- tecnici di governo, a partire lo vizioso dell'austerità, che dal ministro Fornero, tori- produce riduzioni nel Pil e nese come Gallino. Il testo l lavoro come tema nella nostra letteratura, forse più avara di altre (quella inglese e americana ci hanno dato aumenti nel rapporto tra non è un'indignata critica al- Iromanzi indimenticabili, basti solo pensare ad autori come Dickens, Cronin, o Steinbeck), ha vissuto debito e Pil e sollecita gli la società e all'economia, ma stagioni molto intense alle quali si sono però susseguite lunghe pause di rimozione durate anche ventenni. A co- speculatori al ribasso, è una è il frutto di un duro lavoro minciare da un prototipo, il racconto verista di Giovanni Verga Rosso Malpelo, personaggio agro, che lavora nel- prova lampante che lo sco- di ricerca sulle cause pro- le cave di rena nella Sicilia di fine Ottocento, sfruttato e tarmato dagli sguardi e dai pensieri cattivi della gente e po ultimo non è altro che fonde della loro degenera- da una sorte disgraziata. Un personaggio indimenticabile che ha colonizzato l'inconscio di lettori di diverse ge- quello di ridurre la sovrani- nerazioni. Ma dopo Verga dovremo aspettare Una vita, di ambientazione bancaria, prima prova narrativa di Ita- zione. Il titolo rivela la tesi di tà dell'elettore, a favore di lo Svevo, poi Federigo Tozzi con un romanzo breve ma di rara perfezione formale, Ricordi di un impiegato, che fondo: è la lotta di classe che un potere che, una volta, esce nel 1927, dove l'inettitudine, non a caso cifra impolitica di molti personaggi di romanzi italiani, sta nell'ap- spiega l'involuzione del avremmo chiamato "di mondo attuale. L'autore mo- prendistato al lavoro e alla vita di Leopoldo, giovane impiegato delle ferrovie al primo incarico a Pontedera. La dura fatica del lavoro dei campi, la povertà della condizione bracciantile o della cultura contadina, le ritroviamo classe". Un'altra prova è stra, anche con ricchezza di invece in un'opera di uno dei più grandi narratori del nostro Novecento, Beppe Fenoglio, il romanzo verista La nell'aiuto che gli stati stan- dati (tutti noti a politici e malora, del 1954. Anche se il momento più alto, con tutto il suo alone di mitologia, è rappresentato da quella che no fornendo alle banche, tecnici), che le classi ci sono, è stata definita la stagione della "letteratura industriale", che non a caso coincide con l'esperienza imprenditoria- usando fondi pubblici da anche se non sono visibili. E le più umanistica del nostro paese, quella della fabbrica Olivetti di Ivrea e l'idea di un'"impresa responsabile", recuperare con l'austerità alla critica che affermerebbe che è anche il titolo di un libro scritto da Luciano Gallino, quella diversa idea di industria capace di introdurre sui subalterni. Non sfuggo- che, se invisibili, le classi non un sistema di welfare che a partire dalla fine degli anni quaranta costituì una felice anomalia non solo in Italia. La no, all'autore, la fuga dallo contano, Gallino risponde fabbrica ideale dove lavoravano Franco Fortini, , Giovanni Giudici, Libero Bigiaretti, e dove il re- stato sociale universale, con un rovesciamento delle sponsabile delle risorse umane era , l'autore di Memoriale, uscito nel 1962, forse il romanzo più dalla tassazione progressi- impostazioni tradizionali emblematico di quel momento, dove lo scontro tra corpo e fabbrica, tra capitale e lavoro è traumatico. Questo va, dal privilegio fiscale e sulle classi e la lotta tra loro: per dire che è sempre il clima sociale, il contesto a far crescere esperienze di scrittura capaci di trovare una for- giuridico alle rendite finan- le classi non si vedono, per- ma che non solo registra l'esperienza, ma, come in ogni opera letteraria di rilievo, riesce a potenziarne il senso, ziarie. Proprio queste fu- ché noi abbiamo gli occhi l'impatto storico-epocale attraverso la visionarietà, elemento portante della letteratura di questo grande intellet- ghe sollecitano una risposta puntati sulle classi subalter- tuale nato dentro la misura rinascimentale di Urbino, oggi desaparecido in libreria. difensiva, nei singoli stati, ne, mentre la lotta di classe - Sempre del 1962 esce un romanzo spietato sulla provincia, sul mondo del lavoro e sulla società che cambia. Si che rischia di essere di dopo la svolta di Thatcher e intitola 11 maestro di Vigevano e lo scrive un insegnante della cittadina lombarda degli scarpari, Lucio Mastronar- estrema destra, nazionali- Reagan - è fatta dal dominio di: annuncia la fine di un'epoca e il prevalere prepotente dell'economia e delle merci, del danè sulla cultura nel- sta, razzista - ma mai anti- delle classi "elevate" su l'Italia del boom. Ma chi quella stagione l'ha davvero anticipata è Ottiero Ottieri, che pubblica Tempi stretti già capitalista. Il pericolo per quelle più deboli. Appena si nel 1957 e Donnarumma all'assalto nel 1959, una sorta di romanzo-reportage che racconta la storia di un disoc- la democrazia è ben sottoli- riflette su questo rovescia- cupato disposto a tutto pur di avere un posto di lavoro. Dopo una lunga latenza, nella temperie politica e cultu- rale degli anni settanta, in particolare nell'esperienza di alcune riviste ("Alfabeta", "Abiti-Lavoro", "Salvo Impre- neato, ma non c'è alcun mento, tutto, o quasi, ciò visti") e in una collana di culto come i "Franchi narratori" Feltrinelli, è addirittura chi lavora che si racconta: na- elemento, nell'analisi di che è avvenuto nel mondo sce così quell'esperienza che sarà chiamata degli "scrittori operai": da Vogliono cacciarci sotto di Ferruccio Bru- Gallino, che faccia sperare durante gli ultimi trenta- gnaro a Tuta blu di Tommaso Di Ciaula, fino alle raccolte di poesie e ai romanzi di Luigi Di Ruscio, morto di re- in un rovesciamento della quattro anni diventa chiaro: cente, una delle voci più importanti della letteratura italiana degli ultimi trent'anni, di cui Feltrinelli si appresta a lotta di classe, dal basso an- si getta nella spazzatura una raccogliere l'opera. Ma l'antiromanzo dell'autunno caldo, delle lotte alla Fiat, l'aveva già scritto Nanni Balestrini ziché dall'alto. Non c'è un co varietà immensa di ideologie surrogato nei movimenti co mistificatorie, dalla conside- dal basso, anche perché so- razione del ruolo dello stato e no sezionali, e qualcuno perfino ingenuamente stru- ("The government is the problem"), alla terza via dei plicito nel suo ragionamento sulla finanza - che cre- mentale alla lotta di classe dall'alto, come l'atteggia- O socialdemocratici, al liberismo compassionevole degli sce su se stessa - è la fine del ruolo delle banche cen- mento antistatale di tanto volontariato. Il libro è più ipocriti, all'idea di Friedman che non "esiste un pasto trali e della sovranità nazionale nell'emissione di mo- ricco di quanto non lo abbia descritto fin qui. Solo gratis" e, contemporaneamente, che il pasto gratis neta. Da ciò nasce sia la moneta endogena (prodot- due critiche: una, più di fondo, riguarda la causa ori- verrebbe dalla globalizzazione. L'autore fa proprio il ta cioè da banche e società finanziarie, senza limiti o ginaria del rovesciamento della lotta di classe. Manca concetto di "capitale del lavoro", per osservare come controlli) sia l'impossibilità di finanziare i disavanzi una spiegazione, e non può essere il semplice falli- i redditi risparmiati dei lavoratori finiscano per parte- pubblici, per questa via tagliando le unghie all'azio- e mento delle politiche keynesiane in tema di inflazione cipare alla giostra finanziaria internazionale, essendo ne economica degli stati (anche se viene opportuna- (anni '75-80) la causa della permanente debolezza del- sottratti alla decisione dei lavoratori: ciò avviene umi- mente distinta la Federai Reserve degli Stati Uniti, la classe lavoratrice. Un'altra critica, meno importante liando la previdenza pubblica e incoraggiando quella più interventista, dalla Banca centrale europea, un'i- o ma cara alla mia memoria, riguarda di privata. I fondi pensione privati, molto evidenti nella stituzione che produce un non-moneta come l'euro). Weimar che, contrariamente a quel che accenna Gal- legislazione sociale statunitense, fanno parte di una Questa considerazione spinge poi l'autore a sma- lino, ebbe un grande successo economico dopo l'in- serie di istituzioni, di pratiche finanziarie, di politiche scherare le parole d'ordine delle istituzioni politiche flazione galoppante. Hitler dovette aspettare dieci an- sociali che contribuiscono a globalizzare i redditi da intorno alla produttività, la cui crescita sarebbe deter- ni, dopo il golpe fallito del '23, che la depressione, e • rO lavoro. Parto da quest'ultima notazione, perché Gal- minata dall'investimento che deriverebbe dal rispar- non l'inflazione, costruisse la condizione per lo spo- lino attribuisce alla globalizzazione il significato di un mio aziendale, e perciò da salari compressi: i margini stamento verso la destra razzista del consenso delle d progetto politico della classe dominante, che per que- di profitto sarebbero la causa dell'aumento della pro- classi subalterne, umiliate dall'austerità. • se sta via tende a rendere simili in tutto il mondo le con- duttività. E se questa non cresce (come in Italia) di- tuo dizioni di lavoro e i salari. È vero che in un possibile penderebbe dall'eccesso di costo e rigidità del lavoro paolo. [email protected]. com futuro i lavoratori dei paesi emergenti dovrebbero ve- che, eliminato, consentirebbe un miglioramento della CQ der crescere il proprio reddito da lavoro, ma si capi- competitività. Anche questo è un termine che nascon- p. Leon è professore emerito di economia politica all'Università di Roma Tre |DEI LIBRI DEL MESE

Dopo la lotta di classe, cosa rimane del cinema impegnato? Dna proposta provocatoria La classe operaia fa un pisolino di Gabriele Barrera

uiz: cos'è il cinema impegnato? È, o meglio era, 2003), e su su fino all'anno che fra non molto sarà al- re ogni cosa come indifferenziata). E se questo biz- Qquello al cui centro vi era la lotta di classe (ai le porte: il 2013. Non prima però che a fine 2012 un zarro punto di vista lo definissimo una sorta di occhio, tempi della lotta di classe stessa, direbbe Gallino) qualche emulo del professor Riccardelli in uno dei una spia della contro-rivoluzione che è stata messa in con gli scioperi dei lavoratori torinesi nelle fabbriche migliori festival italiani, il 30° Torino Film Festival, atto? Se accettassimo che qualcosa, sulle dinamiche di tessili di fine '800 (I compagni di Mario Monicelli, abbia consegnato il Gran Premio Torino proprio a classe, ci venisse svelato non solo dagli Autori maiu- Italia, 1963) o fra i muratori di Firenze di inizio '900 Ken Loach, il cine-cantore di mille e una lotta e del- scoli, ma anche dal genere minuscolo? Se così fosse, si (.Metello di Mauro Bolognini, Italia, 1970, da Prato- l'amara condizione della working class. Premio che può provare a ribaltare in modo spavaldo i gusti blin- lini). E cioè quel genere a sé che necessitava, ai tem- quasi raddoppia il riconoscimento della giuria del dati alla Guidobaldo Maria Riccardelli. Tanto più che, pi, di susseguente dibattito impegnativo. Ma al tem- 65° Festival di Cannes al suo ultimo The Angels' Sfa- al contrario di quanto creduto da Fantozzi, è proprio po del suo post (del post classe operaia)? Che dibat- re. Evidentemente i gusti del professor Riccardelli sul fondo di quei film leggeri e anti-politici che si de- tito è mai previsto? E su quale tipo di cinema? sono uno standard internazionale. Poiché di nuovo, posita un pesante messaggio sociale. Già lo aveva no- Al cinema tutto iniziò con una sfilata di operai (è il in The Angels' Share, è la lotta degli umili a esser sta- tato Goffredo Fofì ne II cinema italiano: servi e padro- celebre caso de La sortie de l'usine Lumière, proietta- ta messa in scena, questa volta dal punto di vista del- ni (era il 1971, pubblicava Feltrinelli): "scopo di mol- to a Parigi il 28 dicembre 1895), ma che sfilata "di l'ultima o penultima delle classi possibili (i disoccu- ti film di genere italiani è quello di abituare al massa- classe" potrebbe oggi essere rappresentata dal cinema pati) in un'epoca oramai giunta al suo post. Ma post cro, costante della società capitalistica, e servono allo di primavisione? E se una working class politicamen- che cosa? Post lotta di classe, ancora una volta, co- sfogo di desideri e paure e violenza repressa dei fru- te (e cinematograficamente) sempre più disimpegna- me spiega dettagliatamente Luciano Gallino. strati di città". Non suonava come un apprezzamen- ta fosse pronta a rispecchiarsi non più in Pudovkin o In un'epoca precaria come quella odierna e to. Ma si prenda invece la tanto deprecata commedia René Clair o più recentemente in Michael Glawogger post(uma) fatta ahinoi di "lavoro flessibile in una so- Vacanze di Natale a Cortina (Neri Parenti, Italia, 2011) ma al contrario nel cinema più spensierato e di gene- cietà rigida" (è sempre-Gallino a parlare), che fine ha fresca di semi-flop. Ecco che tutto, all'improvviso, ri- re, magari anche cult e supercult o perfino trash? Nel fatto Guidobaldo Maria Riccardelli? Si può ancora appare chiaro, come dopo una proiezione militante 1968-1969, il film più visto d'antan. C'è una coppia di in Italia fu II medico della modestissimi edicolanti di mutua di Luigi Zampa, e Bergamo, Massimo e Bru- non Apollon una fabbrica nella (interpretati mala- occupata di Ugo Gregoretti, in Vogliamo tutto nel 1971, nella voce fluviale di un operaio-massa. Debbono passare altri quindici anni di glacia- zione, di aitata rimozione del lavoro e delle sue forme, nel cosiddetto secondo boom, gli anni ottanta e la Milano mente da Ricky Memphis e e dunque perché non pro- Valeria Graci), in stato di vare per una volta a ragio- da bere, affinché un libro possa riportare con efficacia lo sguardo sul mondo del lavoro, adesso diventato "po- stindustriale": ha un titolo che esemplarmente connota lo spirito servile del suo tempo, Il dipendente. Lo scrive dipendenza mentale da nare sul cinema impegnato Sebastiano Nata nel 1995, e nel portarlo a battesimo Marco Lodoli dirà: "Nessuno ancora ci aveva raccontato co- troppe immagini dello star in altri termini? Perché non sa muore dietro i vetri specchiati dei palazzi dove i soldi comandano; nessuno aveva scoperchiato il cranio di un system. I due ottengono verificare se dal cinema di dipendente per mostrarci che inferno vi arda. Ora sappiamo molto. Conosciamo Michele Garbo, topo in giacca per puro caso uno sconto bassa classe non scaturisca e cravatta, convulsione estrema d'un mondo che paga e massacra". Sei anni prima era uscito l'ultimo romanzo di su una camera in un alber- un messaggio non più di lot- Volponi, Le mosche del capitale, testamento politico e intellettuale, dove il declino della civiltà industriale passan- go del jet-set di Cortina (pa- ta, ma comunque "di clas- do per la manipolazione dei media aveva già immaginato questa ulteriore trasformazione del capitalismo su scala gano 58 euro anziché 600 a se"? Tenetevi forte. Se a planetaria, fino al "finanzcapitalismo". Passerà ancora un decennio prima che una nuova generazione (anche se notte). E partono. Per fare Marx-Engels o a Zapata nel 2002 esce un libro importante, La dismissione di Ermanno Rea) riprenda, nel 2006, il filo interrotto con que- che cosa? Beh, una lotta preferite l'insalata, a Éj- sto tema fra narrativa testimoniale, reportage e romanzo a cominciare da un libro scritto in presa diretta, Nicola post-marxista, che altro? zenstejn l'uva passa che vi Rubino è entrato in fabbrica di Francesco Dezio (Feltrinelli), per passare a Pausa caffè di Giorgio Falco (Sironi) e Tutt'attorno, a Cortina, sfi- dà più calorie - parafrasan- al romanzo sul mobbing di Andrea Carrara, Il sorcio (Gaffi). Un altro autore che va sicuramente ricordato è lano gli esponenti delle al- Edoardo Nesi, per due libri di esito opposto, L'età dell'oro e Storie della mia gente (entrambi Bompiani) Mentre do una geniale canzone del tre (ben più alte) classi so- il primo, di grande forza espressiva ed evocativa, sta nel solco della tradizione toscana (Tozzi, Bilenchi) e coglie 1981 di Franco Battiate -, ciali. C'è l'avvocato romano alla perfezione la fine di un'epoca, nel secondo, tra reportage e autobiografia, tra dismissioni e retoriche visite nel- ciò non vuol per forza dire Covelli (il solito Christian che siete reazionari, o che la fabbrica vuota, manifestazioni in piazza dell'ex classe agiata, solo una cosa non viene mai nominata: l'operaio tessile. Forse l'unico protagonista, ma anche la vittima sacrificale della Grande Recessione in corso, l'unico per- De Sica), poi un ammini- seguiate i dettami antiideo- sonaggio-uomo che nella catena produttiva può dirsi tale, cancellato dai media insieme al lavoro che fa, nei ro- stratore delegato, un ric- logici e mistificatorii d'una manzi contemporanei, come nella società. Come scriveva Volponi, "non ci sono più personaggi perché nessuno chissimo magnate russo e Voce del padrone. E se inve- agisce come tale, nessuno ha un proprio copione. L'unico personaggio, è banale dirlo, è il potere". addirittura il nobiluomo ce foste soltanto stufi di ve- Emanuele Filiberto. La di- dere, sempre e ovunque, le ANGELO FERRACUTI namica del conflitto - per- tracce di un'incipiente lotta ché di ciò il film parla - è di classe? "Tutto è politica", "il cinema è un'invenzio- dire che "tutta la cinematografia è politica"? Che palese: non combattere, ma al contrario adorare e ne del capitalismo", "bisogna mettere in immagini "ogni estetica sottintende un'etica"? O forse Guido- emulare implacabilmente chi è di livello appena supe- ima forza che modifichi la società", e va bene. Ma baldo è rimasto spiazzato? E mentre al discount col 3 riore, e così via in una scala alimentare al contrario, il queste affermazioni la dicono lunga. Rivelano che - a per 2 vendono l'homevideo di Crepa padrone, tutto va più piccolo vorrebbe mangiare il più grande. Nessu- meno che non vi chiamiate Dziga Vertov - negli anni bene di Jean-Luc Godard (Francia, 1972) con Tuta no si salva da questo determinismo e nessuno - ecco della vostra università a indirizzo storico-artistico, co- blu di Paul Schrader (Usa, 1978) assieme al saggio sui il punto - riesce davvero a compiere la scalata. Tutto sì come nei cinefonim con annesso dibattito, siete sta- sempreverdi rapporti fra cinema e protesta che s'inti- è in fondo immobile, in comica disperante crisi. E ti anche voi culturalmente forgiati come piccoli disce- tola La classe operaia non va in paradiso di Umberto quale maggior denuncia volete, oggi, dal cinema? Per- poli del professor Guidobaldo Maria Riccardelli. Calamita e Giuseppe Zanlungo (Edizioni Falsopiano, ciò, nessuna solidarietà o rivendicazione o dialettica Il Guidobaldo fantozziano (per essere precisi dal pp. 180, € 18, Alessandria 2010), noi non ci stupi- otto-novecentesca, ma al contrario: "competitività co- Secondo tragico Fantozzi, Luciano Salce, 1976), è la remmo affatto se le cose fossero davvero mutate. E me lotta", "divisioni inteme della classe dei lavoratori co fulgida figura del professore, padre-padrone e fana- non ci stupiremmo se accanto a Pudovkin e Lang e globali", "redistribuzione del reddito dal basso verso co tico del cinema engagé, che vede in ogni fotogramma Dovuenko, ma anche ad Amelio, Segre e Calopresti, l'alto", sono guarda caso i capitoli del bel volume di e annidarsi la lotta di classe. Il Riccardelli ammannisce cominciassero a figurare quei registi e quelle opere del Gallino che trova un riscontro non più soltanto nei bobine in biancoenero da Uno sparo in fabbrica di disimpegno che - proprio nel Secondo tragico Fantoz- film di Wilma Labate o Ameur-Zaimeche oppure De- O Erkko Kivikovski (Finlandia, 1973), Omicron di Ugo zi, come ricorderete - venivano catarticamente proiet- léphine e Kervern, ma anche in una semplice sceneg- Gregoretti (Italia, 1963), Usale della terra di Herbert tate da un furibondo Paolo Villaggio al professor Ric- giatura dei due fratelli Vanzina. Possibile? • IO J. Biberman (Usa, 1953), e così via fino a a Sciopero cardelli oramai detronizzato, legato e fatto inginoc- Strano ma vero. Forse perché se a Gianni Amico e e, va da sé, alla Corazzata Fotèmkin di Ejzenstejn. Per chiare sui ceci. C'erano L'esorciccio (interpretato e di- a Petri e a Lizzani avete qualche volta preferito in raggiungere finalmente la mistica della coscienza col- retto da Ciccio Ingrassia, Italia, 1975), poi Giovanno- cuor vostro i comici italiani, ad Alexander Kluge il lettiva tramite opportuno montaggio analogico e na Coscialunga (Sergio Martino, Italia, 1973) e infine e cinepanettone perché vi dà più calorie, questo non io grandi dettagli sull'occhio della madre, roba su cui si l'inesistente La polizia s'incazza (ma quanti polizieschi vuol dire che siete cattivi discepoli dei vostri buoni io finge di scherzare, ma che in realtà è serissima e su o meglio poliziotteschi degli anni '70, potrebbero maestri del cinema di protesta. Vuole semplicemen- cui sono stati pubblicati scalinate di libri (ultimo fra tranquillamente avere questo titolo?). Non è una be- te dire che, appresa a fondo la lezione, capaci ormai o i tanti lo scanzonato Ha visto il montaggio analogico?, stemmia. E non vuol essere un atto di lesa maestà nei di applicarla al mondo intero (non voleva questo, in di Andrea Pergolari e Guido Vitiello, pp. 104, confronti del cinema dedito alla (pur sempre) giusta fondo, il professor Riccardelli?) e così anche all'au- € 11.50, Lavieri, S. Maria C.V. 2011). Tutti film - causa. Perché, se è vero che tutto è politica, può dar- diovisivo a 360°, avete fatto un passo oltre. Ed avva- quelli succitati - su argomenti rumorosi e di accesis- si - così proponiamo - che proprio queste opere per lendovi di bassissimi congegni popolari è possibile sima protesta, da vedere però in silenzio, a luci spen- così dire anti-politiche oggi stiano lì a ricordarci e a qualche volta vedere addirittura oltre il raggio dei fa- te e senza protestare, proprio come lo scult di Ettore rappresentare una specie di punto di vista alla rove- ri d'avvistamento del cinema d'autore schierato. Che C3 Scola Trevico-Torino... Viaggio nel Fiat-Nam (Italia, scia, in una fase-post in cui le vecchie classi sociali vor- per altro, da quando è iniziata questa lunga nottata, 1973), o Silkwood di Mike Nichols (Usa, 1983), o £ rebbero farci credere di fare un pisolino (mentre c'è ha preso talora anche lui a sonnecchiare. • Piovono pietre di Ken Loach (Gran Bretagna, 1993), chi dice che ovunque si combatta come e peggio di tao oppure Liberi di Gianluca Maria Lavarelli (Italia^ prima, soltanto in una coltre di nebbia che fa appari- G. Barreera è critico cinematografico e insegnante GQ I pensatori storici dell'ambientalismo italiano Allarmi e false piste di Walter Giuliano

isogna cercare distante nello spazio, per trova- gilia della Prima conferenza mondiale sull'ambien- un noto economista, non certo marginale in ambito Bre un autore vicino, l'italiano Ugo Bardi dell'U- te di Stoccolma e della Terza conferenza Onu su accademico, Nicholas Georgescu Roegen, aveva niversità di Firenze (The Limits to Growth Revisi- commercio e sviluppo di Santiago del Cile, verrà pubblicato la sua attenta analisi La legge dell'entro- ted, Springer, 2011), oppure sapersi destreggiare in tradotta, nei quattro anni successivi, in venti lin- pia e i processi economici. Il mondo confindustriale, rete per incontrare un vecchio "guru" dell'ambien- gue. A stimolarla, al di là delle scadenze del dibat- da parte sua, rifiutò il rapporto del Mit sia sotto il talismo italiano, il professore di merceologia, gior- tito internazionale, alcune preoccupazioni all'epo- profilo metodologico che di contenuti; la sinistra nalista e saggista Giorgio Nebbia e il suo allievo ca molto sentite: sopravvivenza nell'era nucleare, non prese seriamente in considerazione le analisi Luigi Piccioni (www.fondazionemicheletti.it/altro- sovrappopolazione, fame, educazione, giustizia e della ricerca. Per il primo si trattò di un tentativo di novecento/ articolo.aspx?id_articolo-18&tipo_arti- libertà, circolazione e distribuzione delle ricchez- mettere il freno al boom economico; la seconda bat- colo=d_editoriale), per trovare qualche traccia di ze. Nel momento della ripresa postbellica e in pie- tezzò la ricerca come complotto capitalista anche se un anniversario scomodo a un'Italia - e a un'Euro- na guerra fredda trovarono terreno fertile al punto si riconobbe che la politica ecologica era destinata a pa e forse al mondo - che non sappia far altro che da attivare una vera e propria corrente di pensiero, rappresentare una nuova dimensione dei problemi continuare a ripetere l'esaltazione della crescita co- i futuribili, che ebbe protagonista, in Italia, Pietro della politica. Tuttavia bisognerà attendere il 1979 me panacea a ogni male possibile. Ferraro, fondatore, nel 1968, della testata mensile perché la questione ambientale compaia per la pri- Il ritornello lo abbiamo sentito fino alla nausea, che porta lo stesso titolo, recentemente ripresa ma volta in un documento ufficiale del Pei. in questo periodo di crisi della finanza, dei merca- (dopo l'interruzione delle pubblicazioni alla scom- La sinistra radicale espresse una condanna senza ti e dunque dell'economia. Nulla di ideologica- parsa del fondatore nel 1974) come rivista quadri- appello definendo un "imbroglio ecologico" (Da- mente contrario, non fosse che la crescita illimita- mestrale sotto la direzione di Alberto Gasparini rio Paccino, L'imbroglio ecologico, Einaudi, 1972) per FrancoAngeli. ta in un pianeta limitato non è pensabile. Prima o l'allarme del Club di Roma e di fatto facendo co- dopo l'unico approdo possibile è il collasso. Ep- Il mondo registrava, agli inizi degli anni settanta, incidere i limiti della crescita con la crescita zero, pure questa semplice verità non ha cittadinanza una popolazione di 3,6 miliardi di abitanti, con attentato alle prospettive di sviluppo del Sud del presso chi ci governa, meno che mai in chi muove una crescita annua di 70 milioni (oggi la crescita ri- mondo, condannato a sostenere i consumi e i livel- l'economia secondo l'unica regola rimasta, quella mane la stessa ma siamo 6,9 miliardi) e nell'aria li di vita insostenibili dei paesi industrializzati. del capitalismo la cui ragion d'essere è la massi- c'erano le suggestioni del Dottor Stranamore di La chiesa, da parte sua, ebbe un guizzo improvvi- mizzazione dei profitti a so con l'intervento di papa breve termine e, appunto, la Paolo VI all'assemblea Fao crescita senza limiti. Alle del 16 novembre 1970, in persone consapevoli fa im- cui pose la questione am- pressione continuare a senti- bientale come radice ultima re questa invocazione, ripe- di tutti i problemi dell'uma- tuta come un mantra, quale nità. Ma ben presto le posi- unica possibile via d'uscita zioni rientrarono in un'orbi- dalla crisi che sta attana- ta assai meno partecipata, gliando il mondo globalizza- ^ soprattutto per rimuovere le to. Ma il modello di svilup- questioni della sovrappopo- po che si è definitivamente lazione e del controllo delle affermato a livello planeta- nascite. rio, anche nei paesi che con- A quarant'anni, archiviata tinuano ostinatamente a de- la breve stagione dei Verdi, finirsi socialisti o comunisti, sembra sia tornato a preva- non ha previsto altre possi- lere il negazionismo am- bilità. bientale, con i problemi che La ragione del suo succes- non solo non hanno trovato so è semplice. Il sistema ca- soluzione, ma anzi si aggra- pitalistico soddisfa le esigen- vano ogni giorno di più, ze del capitale, così come, proprio perché rimossi. Un contemporaneamente, dà ri- forte ritorno all'ideologia sposte ai bisogni (reali o ar- della crescita è stato favorito tatamente e abilmente in- anche dalla democratizza- dotti) dei lavoratori. La ter- zione dei paesi dell'orbita za componente che entra in sovietica, che non hanno gioco, la natura con i suoi colto l'opportunità di speri- spazi e le sue risorse, messi mentare nuove strade soste- gratuitamente a disposizio- nibili verso lo sviluppo. Co- ne, non ha alcun potere con- sì, l'allarme lanciato con trattuale, non può che rima- proprietà di supporti scien- nere sullo sfondo ed è, dun- Courtesy of Emiliano Ponzi per "La Repubblica" del 22 maggio 2012 tifici, quarant'anni or sono, que, sistematicamente igno- resta tuttora inascoltato e la rata. Ciò non significa che non presenterà il conto, Stanley Kubrick (1964), ma anche la denuncia di crisi della biosfera si manifesta come una delle con- e anzi, lo sta già presentando, ma si continua ostina- Primavera silenziosa di Rachel Carson (1962-63), seguenze, forse la più drammatica, dell'espansione io tamente a fingere che nulla accada. Gli allarmi so- che metteva in guardia sul massiccio inquinamen- capitalista, risultata vincente a livello globale. • IO no lanciati da tempo. E se quest'anno a Rio de Ja- to provocato dall'industria chimica in agricoltura. Il processo capitalistico, ciclico, funziona solo O neiro si celebrerà il ventennale della Conferenza Negli Stati Uniti Nixon pronunciava il suo discor- quando l'imprenditore può ricavarne un profitto: co mondiale sull'ambiente, che lanciò la parola d'or- so sulla difesa della natura, scimmiottato in Italia allora diviene autocatalitico e tende a crescere con- dine dello sviluppo sostenibile e durevole come da Amintore Fanfani che istituiva il Comitato di tinuamente. Implica dunque quella crescita conti- unica via d'uscita dalla crisi ambientale, la macchi- orientamento sui problemi dell'ecologia. Il tema nua che in soli due secoli o poco più di vita ha già E na del tempo ci può riportare indietro di ulteriori era indubbiamente sulla cresta dell'onda. "La scatenato il peggior collasso ecologico del pianeta, o venti anni per incontrare la prima seria messa in Stampa" del 13 dicembre 1969 ospitava l'articolo che però continua a essere invocata come panacea, guardia sulla dilapidazione delle risorse planetarie. di Arrigo Levi II mondo si trova a un bivio; sul anche in questi tempi che andrebbero colti per Sono trascorsi quarant'anni da quel 1972 in cui "" tra il '72 e il '73 Alfredo To- una sterzata vigorosa, alla ricerca di nuovi equilibri la Mondadori, nella collana "Biblioteca Est", dava disco pubblicava IIutopia del progresso illimitato e possibili. Se si vuole tentare di porre qualche ri- e alle stampe il rapporto del Mit (Massachusset In- Adriano Buzzati Traverso Te ombre del Duemila. Il medio a questo piano inclinato verso il baratro, il stitute of Technology) I limiti dello sviluppo - che mondo avviato al suicidio. sistema va cambiato. E perché ciò possa verificarsi mal traduceva il titolo originario inserendo la pa- Il mondo politico, a destra come a sinistra, accol- occorre avere la capacità di uscire da una stagna- rola crescita al posto di sviluppo - realizzato su in- se I limiti dello sviluppo con sufficienza e suppo- zione mentale nella quale tutti finiscono per l'esse- carico del Club di Roma, istituzione fondata a pre- nenza. Gli economisti subirono, di fronte all'urgen- re conservatori dello status quo. A quarant'anni da sieduta da Aurelio Peccei. Dirigente industriale ai za delle tematiche ambientali, una sorta di spaesa- I limiti dello sviluppo, il problema è la crescita in vertici del settore esteri della Fiat, poi tra i fonda- mento e bisognerà attendere la loro assemblea di fi- un mondo di risorse limitate, un nodo che va sciol- e tori di Alitalia, esperto nelle tematiche del sotto- ne 1973 perché si interroghino sul tema economia- to senza più alcuna possibilità di dilazione. Sem- se sviluppo e già impegnato nella lotta di liberazione ecologia, peraltro in maniera piuttosto superficiale, pre che non sia troppo tardi. • tUO nelle fila di Giustizia e Libertà, Peccei coglie l'at- eccezion fatta per Emilio Gerelli, unico economista givagvaltergiuliano.it mosfera di quegli anni fortemente impegnati a im- a entrare nel merito, in maniera consapevole, sulle GQ maginare il futuro. La ricerca, resa pubblica alla vi- questioni poste dal Club di Roma. Eppure nel 1971 W. Giuliano dirige "Alp" e "Parchi' L'INDICE 9

HBB DEI LIBRI DEL MESE I^BI Nelle tre pagine che seguono, riflettiamo sul ruolo centrale di Francesco Cossiga nel processo di "disfacimento della democrazia italia- na", analizzato attraverso libri, commenti e i carteggi parzialmente inediti di Norberto Bobbio con l'allora Presidente della Repubblica.

Il fallimento di una classe dirigente di Gian Giacomo Migone

ono svariate le ragioni che mi hanno spinto, in magistrato. Il filosofo del diritto liquida con una presenza del suo più grande Partito comunista. Ciò Squesto particolare momento, a consultare il car- battuta l'aspetto giuridico della questione - "Vi- che era impensabile in epoca di guerra fredda, una teggio che Norberto Bobbio ha dedicato ai suoi rap- deant consules! " - ma sostiene con argomenti di or- magistratura che persegue la corruzione politica porti con Francesco Cossiga e che mi è stato messo dine storico ed etico l'incompatibilità con "gli arca- italiana, da eventualità incombente si trasforma fi- a disposizione dal Centro Gobetti che ne è custode na imperii, ma anche con gli arcana... societatis! ". no a determinare gradualmente l'esplosione del si- e dalla cortesia di Pietro Polito che lo ha riordinato. La cui condanna, in tutt'altro ambito, costituisce stema di potere governativo da cui il Partito comu- Colgo l'occasione per ringraziarli, insieme con la fa- l'asse portante del suo giudizio su Gladio in quan- nista era stato escluso. L'Andreotti ministro della miglia Bobbio che ha autorizzato "L'Indice" a pub- to, contrariamente a quanto affermato da Cossiga, Difesa, garante degasperiano della Nato all'epoca blicarne tre scritti. Si tratta di uno scambio di lette- Bobbio definisce "illegittima e illegale in tutti i del primo governo di centrosinistra, abile manipo- re tra Cossiga e Bobbio, rispettivamente datate 23 e sensi possibili che i giuristi danno a parole come latore di una maggioranza governativa cui il Pei 26 marzo 1990, riguardo alla compatibilità tra il ruo- 'legittimo' e 'legale'", salvo prove contrarie di cui aveva offerto il proprio apporto, si trasforma nel- lo di magistrato e l'appartenenza alla massoneria; di constata l'assenza. Tutto ciò nel contesto di una l'Andreotti che estrae, in maniera apparentemente un lungo articolo, datato "Pasqua 1991", riguardan- durissima requisitoria in cui egli afferma che, se inopinata, il dossier Gladio da un armadio di For- te l'associazione segreta Gladio e il presidente Cos- Cossiga "fosse quell'uomo retto che ostenta di es- te Braschi. Si tratta dell'atto finale di una presa di siga, inizialmente pensato per "La Stampa" di cui sere, dovrebbe andarsene". distanza dal maggiore alleato iniziata con l'assassi- Bobbio era collaboratore abituale, poi nio di Aldo Moro e proseguita con le inoltrato ad alcuni amici tra cui Euge- vicissitudini del sequestro dell'Achil- nio Garin (si veda a tal proposito Nor- le Lauro e di Sigonella. Un atto che berto Bobbio, Eugenio Garin, «Della Francesco Cossiga, per la sua forte stessa leva». Lettere (1942-1999), pp. identificazione con la politica prece- 228, € 15, Aragno, 2011); infine, di dente - che, con scandalo di Bobbio una successiva lettera inedita, non spe- rivendicherà come un valore -, oltre dita, diretta a Francesco Cossiga, allo- che per sua inclinazione personale, ra Presidente della Repubblica, datata percepirà come un attacco alla sua 16 aprile 1991. persona al punto da trasformare il Dai ricordi di numerose conversa- blando e depresso Dottor Jekyll nel zioni con Bobbio in quegli anni oltre terrificante Mr. Hyde. Che il profes- che dalla rilettura dei suoi scritti, ho sor Bobbio (e con lui milioni di citta- tratto la convinzione che proprio dal dini italiani di sentimenti democrati- suo conflitto con il Presidente della ci) non gradisce affatto. Ancora una Repubblica allora in carica emerges- volta Bobbio segnala l'incompatibili- sero giudizi preziosi per la compren- tà di un associazionismo segreto con sione della crisi della così detta Prima il corretto funzionamento di istituzio- Repubblica, ma anche di quella tutto- ni democratiche, foss'anche voluto e ra in atto. Mi ha ulteriormente spinto guidato dal nostro maggiore alleato. in questo senso la lettura di un libro A questo proposito Bobbio, a partire recente di Nando dalla Chiesa, colpi- dagli anni ottanta, sviluppò una sensi- to da un silenzio generalizzato, signi- bilità che ho visto gradualmente cre- ficativamente intitolato Lo statista. scere nelle nostre conversazioni come Francese Cossiga. Promemoria su un nelle sue prese di posizione. Fu parti- presidente eversivo (Melampo, 2011). colarmente colpito da un libro che mi Dalla Chiesa, sollecitato dal coro di chiese in prestito avendolo individua- elogi pressoché unanimi che ha cir- to in casa mia (Claudio Gatti, Riman- condato la morte di Cossiga, ha volu- ga tra noi, Leonardo, 1991). L'autore, to stendere, per l'appunto, un prome- ottimo giornalista di scuola america- moria sul carattere eversivo dell'ulti- na, aveva svolto un'inchiesta che do- ma fase della sua presidenza, in totale cumentava in maniera puntuale sva- concordanza con i giudizi contenuti riate forme di intervento statunitense negli inediti di Bobbio e in successivi sul nostro territorio con l'intento di suoi scritti di pubblica ragione. evitare l'accesso al governo del Pei Tutti gli scritti di Bobbio sono, pur anche dopo la sua rottura con Mosca, nella loro chiarezza, ricchissimi di riferi- determinata dall'invasione della Ce- menti variegati e complessi. Tuttavia, coslovacchia: obiettivo che, secondo dalla lettura dei documenti qui riporta- diversi osservatori e studiosi, ispirava ti emergono tre questioni che, in ma- la costituzione di Gladio su suolo ita- niera particolare hanno caratterizzato liano e che, diventato obsoleto con la l'ultima fase della sua vita pubblica: la caduta del Muro, favorì la decisione questione della segretezza in riferimen- di Andreotti e la conseguente, violen- to alle istituzioni repubblicane; quella ta reazione di Cossiga da Bobbio stig- delle limitazioni di sovranità riguardan- matizzata nell'articolo non pubblica- ti specificamente il nostro paese; infine, to, successivamente ripresa in una la qualità della sua classe dirigente. conversazione telefonica (la lettera Ma procediamo con ordine, anche non spedita così inizia: "...Scusi la cronologico. Il primo scambio di co- concitazione con cui Le ho parlato al municazioni tra Cossiga e Bobbio è telefono") e in una successione di edi- ho netto nella sostanza, ma cordiale nella Courtesy of Emiliano Ponzi per "TIME ASIA", novembre 2009 toriali pubblicati dalla "Stampa". forma, con una sfumatura di deferenza Questi e altri scritti sono ispirati CO dovuta da un uomo delle istituzioni al Presidente A questo punto occorrono alcune parole di chia- della Repubblica. Non si è ancora incrinato il suo dalla nota e pervasiva visione pessimistica del fu- co rimento di un contesto ormai lontano nel tempo turo del paese, senza riferimenti generici al suo po- rapporto con Cossiga, è nello scritto successivo che per il quale consiglio vivamente la lettura del testo affermerà di avere conosciuto "un altro Cossiga, mi- polo, ma anzi con una chiara chiamata in causa di Nando dalla Chiesa che opportunamente ante- della sua classe dirigente. Egli conclude la stessa a te, garbato, riservato, ben consapevole della natura pone a ciascun capitolo la citazione di uno o più ar- lettera, riferendosi a una disfatta o a un disfaci- e dei limiti della sua funzione". Con ogni probabili- ticoli della Costituzione (come il secondo comma tà Cossiga, che in questa come in altre occasioni si mento di una democrazia "nata con tante speran- dell'articolo 18: "Sono proibite le associazioni se- ze e dopo tanti lutti mezzo secolo fa" e che egli fa • io autodefiniva cattolico liberale, ricercava nel laico grete e quelle che perseguono, anche indirettamen- Bobbio una sponda nello scontro in cui era impe- risalire al "fallimento di una classe dirigente, di cui te, scopi politici mediante organizzazioni di carat- faccio parte anch'io, e mi permetta di dirlo con gnato all'interno del Consiglio superiore della magi- tere militare"). E appena caduto il Muro di Berlino stratura ove, sulla spinta del caso della loggia P2, franchezza, fa parte anche Lei". • una che suggella la distruzione del sistema di potere a maggioranza opponeva un principio di incom-' guida sovietica, ma sconvolge anche l'Occidente e, g.gmigone®1ibero.it tuo patibilità tra il giuramento massonico e quello di in maniera particolare, quel paese segnato dalla G.G. Migone è stato senatore Pds e Ds dal 1992 al 2001 CO , L'INDICE

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ASSOCIAZIONI SEGRETE LA DISFATTA chiamando "ridicoli e patetici" i parlamentari che (Riflessioni sulla crisi del marzo 1991) hanno formato un comitato per la difesa della le- gislatura. Non mi risulta che qualcuno dei membri Palazzo del Quirinale Pasqua 1991 di questo comitato abbia protestato per queste ol- Roma, il 23.3.90 (ndr 31 marzo) traggiose parole. Io non ho a esso aderito. Ma dal- la volgarità di quei due aggettivi mi sento offeso, e, E così, al nobile e fiero grido di "Ma che rimpa- più che offeso, avvilito. E sono anche preoccupato Caro professore, sto d'Egitto" ci avviamo ancora una volta nolenti e sorpreso per la mancanza di reazione negli orga- per sua curiosità ed informazione le invio ... le verso l'ennesima crisi di governo, e quasi certa- ni di stampa di fronte a così rozza manifestazione carte della "guerra". Che la laicità dei massoni mente verso la fine prematura della legislatura, per di arroganza del potere. debba essere difesa da un cattolico sembra strano: la sesta volta di seguito. Che Craxi abbia avuto un insperato appoggio ma io faccio parte dell'esigua pattuglia dei cattoli- Senza una ragione plausibile. Senza una spiega- al suo disegno di crisi e di ricorso anticipato alle ci liberali. zione convincente. urne nel Presidente della Repubblica è stato Distinti saluti Anche se il principale responsabile della rottura chiaro sin da quando Francesco Cossiga nella FRANCESCO COSSIGA della coalizione, Bettino Craxi, non ha perso tem- lunga conversazione alla televisione di sabato 23 po ad addurre ragioni, a dare spiegazioni. Ma qua- marzo, dopo una improvvisa invettiva contro er- li ragioni, quali spiegazioni? Nella breve Tribuna rori e ritardi di governo e parlamento, aveva mi- politica di giovedì 28 marzo, interrogato da un ti- nacciato di mandar tutti a casa. mido e impacciato Nuccio Fava, si è limitato a di- Mi dispiace doverlo dire, perché ho conosciuto, 26 marzo 1990 re di non condividere la tesi di coloro per cui una e l'ho anche detto pubblicamente, un altro Cossi- Caro Presidente, crisi di governo è un trauma, e le elezioni anticipa- ga, mite, garbato, riservato, ben consapevole della La ringrazio vivamente di avermi dato la possi- te "un'operazione anormale e straordinaria". Non natura e dei limiti della sua funzione. Ma non esi- bilità di conoscere diret- to ad affermare che in tamente i documenti del- questi ultimi mesi egli è la controversia tra Lei e il Se questo è uno statista stato per la buona salute Consiglio superiore della delle nostre istituzioni un Magistratura. Non ho ri- di Tiziana Magone uomo funesto. sposto subito perché so- Non mi pare si sia data no stato due giorni fuori sufficiente importanza Torino. l giorno dopo la morte di Cossiga (17 agosto L'autore si interroga su come sia stata possibile agl'insulti personali ri- Non ho dubbi sulla quella prolungata e compiaciuta tolleranza (e con- volti senza una fondata I2010) Nando dalla Chiesa iniziava il suo artico- tempestività e ineccepibi- nivenza e complicità) del turpiloquio, della prete- ragione e al di là di ogni lo sul "Fatto Quotidiano" con le parole: "Sarò sa di porsi al di sopra delle regole, della libertà di lità del Suo intervento sia limite dei cosiddetti po- onesto: non mi mancherà". Invece la maggior par- insulto, contraddizione e falsificazione che Cossiga per quel che riguarda la teri di esternazione, con- te degli esponenti politici e istituzionali di ogni ha potuto praticare indisturbato, con piacere e fre- difesa del principio fon- tro singole persone che parte, e la quasi totalità dei commentatori e dei quenza quasi quotidiana. La risposta a questo que- damentale della libertà di non possono difendersi. giornalisti riteneva di doverne celebrare le gesta. sito cruciale non è univoca. Quando un Presidente associazione, che è con- Di dover rendere omaggio allo statista che, entra- Cossiga ha rappresentato la continuità e la dis- dizione di quel "plurali- della Repubblica, che to in Parlamento nel 1958, aveva fatto parte del- continuità tra la prima e la seconda Repubblica, dovrebbe stare al di fuo- smo" dei gruppi, su cui si l'establishment incrollabile e immarcescibile della ossia l'incarnazione di come una classe politica ri della mischia, giunge a fonda la democrazia, sia prima Repubblica democristiana e poi, da Presi- (e classe dirigente) pur avendo vissuto ai vertici insolentire, per fare un per quel che riguarda i li- dente della Repubblica in carica, si era inventato dei governi, o del partito di unico esempio, un padre miti del potere del Consi- un nuovo protagonismo urlato e governo, o delle istituzioni, dalla gesuita chiamandolo glio superiore della Ma- insinuante, irresponsabile ed ever- proclamazione della Repubblica "prete fanatico" e, come gistratura. sivo facendo proprio (con orgo- fino al biennio 19992-94, abbia se non bastasse, non si li- Detto questo, lei si glio malriposto) il ruolo-sopran- saputo (e potuto) sopravvivere ai mita a insolentirlo ma in- aspetterà che, buon illu- nome di picconatore. mutamenti epocali che la fine minista quale sono, così Da questa anomalia-autobiogra- della guerra fredda portava con vita apertamente ì suoi come Lei è un buon cat- fia nazionale di silenzi e impunità sé. Cossiga è stato per dalla superiori a dare a esso tolico liberale, io spezzi nasce l'esigenza dell'autore di Chiesa "il vero trait d'union (...) "uno sguardo più atten- una lancia a favore della comporre questo promemoria (Lo il custode dei misteri della prima to", commette una in- Massoneria. Confesso statista. Francesco Cossiga prome- e l'anticipatore delle insolenze scusabile scorrettezza candidamente che a mio moria su un presidente eversivo, pp. della seconda Repubblica". non solo personale ma parere avendo la Masso- 175, € 16, Melampo, Milano Quasi una costante rassicurante costituzionale. Poiché 2012). Non un libro di storia, non neria ormai esaurito la del fatto che tutto poteva cam- questi attacchi personali una biografia, ma un'analisi dell'o- sua missione storica, non biare, ma chiunque con un po' di si sono ripetuti, e alcuni perato di Cossiga e dei suoi rap- ha più alcuna ragione di astuzia, abilità e fantasia poteva sono stati anche sguaiati, porti con la società italiana, da cui sopravvivere politicamente al esistere al tempo presen- si è cominciato a pensare la scelta coerente di assemblare i nuovo spirito dei tempi. te. Come ho detto molte che al nostro presidente capitoli del libro non secondo un E poi Cossiga piaceva. Suscitava volte, la democrazia è il fosse andato fuori volta il ordine cronologico ma secondo gli secondo dalla Chiesa un fenomeno di "compren- cervello. Ma lo si è detto governo del potere visibi- snodi della sua carriera: la gestione delle proteste sione e simpatia verso i vizi pubblici" specie per con allegria, come se fos- le (come potrebbe essere del '77 e la morte di Giorgiana Masi; Moro (seque- un protagonista che si era ammantato di leggenda se una delle tante strava- altrimenti controllato se stro, linea della fermezza, dimissioni e diffamazio- (la leggenda di chi da sempre c'era, era stato pro- ganze della nostra vita fosse invisibile?). Come ne postuma); l'affaire Donat-Cattin; Gladio; gli tagonista, e dunque sapeva). E i giornalisti, abdi- pubblica. E invece tutte tale è incompatibile con attacchi alla magistratura; il rapporto mai bellige- cando al loro ruolo, lo seguivano, gli offrivano queste stravaganze sono gli arcana imperii, ma an- rante con Andreotti; le esternazioni libere. liberamente il loro microfono e lo consultavano una prova infallibile di che con gli arcana ... so- L'autore dichiara senza ambiguità la sua posizione: come una sorta di "autorità oracolare": la storia cietatis ! "uno dei primi atti compiuti da chi scrive quando d'Italia personificata e facile da interpellare. una personalità psichica- Dal punto di vista del- entrò in parlamento nell'aprile del 1992 (...) fu la Nessun contraddittorio, nessuna verifica, solo la mente fragile, eccessiva- l'etica professionale, di sottoscrizione di una richiesta di impeachment nei mera trascrizione di incontrollate rivelazioni: mente permalosa, umo- quella che si chiama la confronti di Francesco Cossiga", ma la nettezza bastava l'autorevolezza dell'uomo a fare notizia. ralmente vendicativa, deontologia del giudice, del suo dissenso non lascia posto ad alcuna libertà che non dovrebbe più, se polemica: tutto quel che si trova in questo prome- il nostro paese fosse un io non ho dubbi sul fatto imostrazione inoppugnabile secondo l'au- moria è documentato e verificabile. Non si tratta paese civile, continuare a che l'appartenenza alla tore del fatto che, nella subordinazione e di un'opera di denuncia perché tutto il materiale è D svolgere la delicatissima Massoneria sia moral- complicità ammiccante di buona parte della pubblico e noto, si tratta invece di un'opera di mente incompatibile con stampa verso il potere o le mode (vera e propria funzione di supremo or- tenace decostruzione del personaggio Cossiga e l'esercizio delle funzioni malattia italiana) "c'è qualcosa di molto più pro- gano dello stato demo- ho della sua autorappresentazione. Il vero bersaglio del magistrato. Per quel fondo di quanto si sia convenzionalmente deciso cratico. polemico di dalla Chiesa non è neppure tanto CO che riguarda il problema di attribuire alla variabile berlusconiana". Sicu- Ma gli insulti personali Cossiga in sé, i suoi metodi le sue intemperanze o co dell'opportunità o meno ramente un vizio più antico e più longevo che sono soltanto una spia dei il pessimo servizio reso alle istituzioni di questo trova (e crea) nuovi protagonisti cui porgere con gravissimi difetti dell'uo- o di questa appartenenza paese, ma piuttosto quello che definisce con una deferenza un microfono. mo e degli errori compiu- dal punto di vista giuridi- formula "il democratico pubblico plaudente". o co, videant consules! ti. Sono ben poca cosa ri- A ogni modo mi pare spetto al comportamento una buona cosa che il problema sia emerso, e che ha addotto un solo argomento per dimostrare che da lui tenuto da quando inopinatamente è stato Lei ne abbia colto l'importanza esprimendo la decisione di aprire la crisi, che prelude alla fine scoperto che nel nostro paese era stato costituito chiaramente e col rigore del giurista il proprio della legislatura, fosse utile al paese. Ha cercato di e conservato per anni un piccolo esercito clande- C3 pensiero. tranquillizzare gl'increduli facendo credere che stino per operazioni poco chiare di difesa del pae- £ Ricordo con simpatia la nostra serata torinese, non sarebbe stata così dannosa come si andava di- se contro l'invasione di truppe sovietiche e contro tuo e Le invio i miei devoti saluti anche da parte di cendo. Pur non avendo alcun argomento serio per mia moglie. sostenere la propria tesi, non ha voluto rinunciare GQ (Norberto Bobbio) a dileggiare coloro che la pensano diversamente , L'INDICF

IH DEI LIBRI DEL UESE^I

pubblica avversa, che ha le sue buone ragioni di Di fronte a questa situazione di cui non riesco a essere diffidente. vedere uno sbocco positivo il mio animo è domi- una eventuale presa di potere da parte del Partito Che poi egli sia riuscito a risalire la china del- nato dal senso della disfatta. Disfatta della serietà, comunista. Da quel momento egli ha cercato l'impopolarità, in cui le sue intemperanze verbali, del senso di responsabilità, della correttezza, del- d'impedire, e ha impedito di fatto, con vari strata- i suoi errori di comportamento, le sue scorrettez- la coerenza e della competenza, del rigore morale gemmi, che i cittadini italiani fossero messi in con- ze costituzionali lo avevano precipitato, e che ave- e intellettuale, della politica intesa come azione ri- dizione di rendersi conto dell'origine e della vera vano sollevato il problema della inevitabilità delle volta al soddisfacimento dell'interesse collettivo. natura della cosiddetta operazione "Gladio". Dal sue dimissioni, con la lunga filippica del 23 marzo Non so se sia meglio parlare di disfatta o di disfa- giorno (era il 27 ottobre 1990) in cui di fronte al- contro i partiti, contro il cattivo funzionamento cimento. La disfatta presuppone un nemico che le prime rivelazioni riguardanti l'organizzazione del parlamento, non cambia nulla. E già stato det- incalza e alla fine è vittorioso. Ma dov'è il nemico? clandestina egli si lasciò andare a dichiarare im- to da più parti giustamente che un uomo che da Il nemico è dentro di noi. Disfacimento invece in- prudentemente, o stoltamente, che riteneva l'ope- più di trent'anni fa parte della ristretta classe po- dica una lenta e inesorabile decadenza delle no- razione Gladio legittima ancorché segreta, ag- litica del paese, ristretta e inamovibile, militante stre istituzioni per insipienze, superficialità, dis- giungendo, senza che nessuno glielo chiedesse, nel partito di maggioranza relativa che ha le mag- onestà degli uomini che se ne servono. Disfatta o che era stato per lui un "grande privilegio" con- giori responsabilità del malgoverno del paese, non disfacimento, mi pare di assistere, ormai vecchio, correre, da sottosegretario alla Difesa, alla forma- ha il diritto di parlare come se fosse il capo del- sfiduciato, spenta ormai ogni volontà di combat- zione della struttura di questo corpo eccezionale e l'opposizione. Deve avere il pudore di stare zitto tere, al fallimento di una classe politica, e non so- e, se fosse quell'uomo retto che ostenta di essere, misterioso, l'affare Gladio è diventato un affare lo di quella di governo (la crisi del comunismo dovrebbe andarsene. Del resto, i mali lamentati, sempre più riservato, della cui discutibilissima le- non ha generato una nuova forza politica ma un mali istituzionali, non sono nulla rispetto ai veri gittimità sembra essere l'unico depositario lo stes- coacervo di debolezze). mali del paese, la ormai indomabile potenza della so Presidente della Repubblica. Sino ad oggi non Se questa prima Repubblica, come dicono mol- grande criminalità organizzata in una parte cospi- siamo venuti a sapere quale sia stata la risposta da- ti osservatori, è alla fine, finisce male, malissimo. ta dal presidente alla do- Per chi come me appar- manda che la commissio- tiene alla generazione che ne dei servizi gli aveva po- I cassetti di Bobbio ha assistito pieno di spe- sto quando fu ricevuta in ranza alla sua nascita, seduta straordinaria al di Pietro Polito questa constatazione è Quirinale. Dobbiamo cre- molto amara. Ormai non dere che l'operazione ho altro desiderio che Gladio sia stata legittima rovo a dare al lettore un'idea di che cosa è to per rendere reale l'apparente disordine, ma quello di uscire di scena. l'archivio di Norberto Bobbio non solo dal unicamente perché lo ha P si doveva usare un metodo capace di svelare, La gestazione della se- punto di vista informativo - la mole dei docu- detto il presidente, lpse far trasparire e comunicare l'ordine che gover- conda Repubblica, se do- menti è consistente, l'arco cronologico abbrac- dixit. Per quanto egli ab- nava la sua biblioteca, il suo archivio, la sua vrà nascere, sarà lunga. cia il Novecento e lambisce il Duemila, grande bia ripetutamente affer- mente. Forse non avrò neppur il è la complessità e la varietà di documenti di mato che l'istituzione di Negli anni precedenti a quel pomeriggio, co- tempo di vederne la fine. cui esso si compone: lettere, manoscritti, datti- quel corpo militare o me in quelli successivi, il professore non ha Ma poiché, se nascerà, loscritti, taccuini, appunti, foglietti, schede bi- paramilitare segreto sia mai smesso di costituire grandi e piccole pile nascerà con gli stessi uo- bliografiche, testi a stampa e ritagli di giornale stata "legittima, necessa- di libri sulla scrivania, attorno alla scrivania, mini che non solo sono - ma anche artra- ria, opportuna", io conti- nei tanti scaffali falliti ma sono inconsa- verso il ricordo del nuo a essere convinto che della sua casa-bi- pevoli del loro fallimen- lavoro comune fosse tutt'altro che neces- blioteca. A ogni to, non potrà nascere che con il professore. saria, anzi fosse inoppor- pila di libri, quasi male, malissimo, come Casa Bobbio tuna, e soprattutto sia sta- sempre ha corri- male e malissimo è finita conteneva dei te- ta illegittima e illegale in sposto un fascico- la prima. sori documentari e tutti i sensi possibili e che lo o una serie del N.B. i giuristi danno a parole civili accumulati suo archivio. Qua- come "legittimo" e "lega- dal professore in si sempre il combi- decenni e decenni le". Naturalmente posso nato composto di CLASSE DIRIGENTE sbagliare. Ma non ho al- di ricerche e studi. libri e documenti La prima volta che cuna ragione di ricreder- ha prodotto uno 16 aprile 1991 mi sino a che sarò tenuto fui introdotto dal- studio ed è stato la signora Nicolet- all' oscuro dei documenti all'origine di un Caro Presidente, ta nello studio del che comprovino quando e interesse da lui scusi la concitazione con professore ricordo come l'operazione fosse coltivato con mag- cui Le ho parlato al tele- una sala nella pe- nata. La parola di un Pre- giore o minore fono. Ma, come le ho nombra, Bobbio sidente della Repubblica, tranquillità. detto, sono esasperato. Il alla scrivania in- che oltretutto è stato coin- La catena che le- paese è esasperato. Non tento a scrivere sul volto personalmente in ga libri, documen- incontro persona che largo tavolo, un quelle vicende, non mi ba- ti, opere inizia e fi- non mi ripeta ormai sem- quaderno e molti sta. Non può bastare all'o- nisce circolarmen- pre le stesse cose: siamo libri, alcuni aperti. pinione pubblica, che si te nella mente di arrivati al fondo, oltre il Non lo disturbai esprime attraverso i gior- Courtesy of Emiliano Ponzi per "Currents", agosto 2010 Bobbio, ordinata quale non c'è soltanto la e mi limitai a os- nali, la radio e la televisio- per cassetti aperti, fine della prima Repub- servare lui e l'ambiente: la prima impressione ne. Soprattutto non può comunicanti tra loro e con la realtà esterna. blica ma la decadenza che mi assalì fu di un grande, inestricabile dis- bastare al parlamento. Ciascun cassetto contiene ordinatamente inarrestabile del nostro ordine. Lo spazio antistante la scrivania e Purtroppo la maggior schemi, categorie, concetti, idee, valori, pas- paese. parte dei giornali si sono quello ai due lati era ingombro di una decina sioni, umori, e attraverso ciascun cassetto ci si Stamattina in un pic- arresi di fronte alla verità di pile di libri di diversa altezza e consistenza. può accostare al pensatore, al filosofo, al filo- colo convegno dedicato ufficiale. In parlamento L'istinto più immediato sarebbe stato quello di sofo militante, all'intellettuale, al professore, a Piero Gobetti, pro- soltanto una parte del- mettere in ordine, ma non bisogna quasi mai all'uomo. La metafora dei cassetti si presta a mosso dal liceo scientifi- l'opposizione non si è ar- seguire l'istinto. una definizione sintetica dell'archivio Bobbio co intitolato al nome del resa. Ma la crisi di gover- A poco a poco, con il procedere del lavoro, quale emerge dall'inventario analitico pubbli- fondatore di "Rivoluzio- no prima, le elezioni anti- ho capito che quello di Bobbio era un ordine cato nel sito del Centro studi Piero Gobetti ne liberale" ho termina- cipate poi, la metteranno che nasceva dal disordine, o meglio da un dis- dal 18 ottobre 2010. to la mia testimonianza a tacere. ordine apparente. Con le archiviste Marina Collegandosi al sito o recandosi in via Fabro con queste parole: "Per- Brondino e Enrica Caruso, abbiamo fatto te- Posso anche capire che 6, a Torino, nella casa di Piero Gobetti, gli stu- mettete a un vecchio un soro di questa scoperta e ne abbiamo fatto la Cossiga cerchi di difen- diosi possono prendere visione della mappa po' malandato che si chiave di volta della descrizione e del riordino dersi dall'accusa gravissi- dei cassetti della biblioteca, dell'archivio, del- può permettere di dire co delle sue carte. Mettere in ordine le carte di ma di essere stato uno dei la mente di Bobbio e se ne possono servire per quello che pensa, di dire co Bobbio non poteva né doveva significare so- maggiori responsabili di conoscere e capire Bobbio e, attraverso di lui, che la prima Repubblica vrapporvi un ordine esterno che avrebbe fini- o una oscura vicenda del il suo e il nostro tempo. finisce male. Mi auguro nostro paese, di cui avreb- soltanto che la seconda o be dovuto non vantarsi non cominci peggio". ma vergognarsi e chiedere venia adducendo lo sta- cua del territorio, il disavanzo nel bilancio dello Ho detto e scritto più volte in questi giorni che to di necessità, la ragion di stato, lo stato di infe- stato, che rischia di cacciarci fuori dell'Europa, il il mio stato d'animo è dominato dal senso di dis- riorità di un paese vinto di fronte al potente vinci- pessimo funzionamento dei servizi pubblici, la fatta, o se preferisce, del disfacimento di una de- tore. Ciò che non solo non riesco a capire ma mi corruzione generale nell'amministrazione dello mocrazia nata con tante speranze e dopo tanti e ha sorpreso e indignato, è che egli abbia addirit- stato e nel ceto sempre più numeroso dei politici lutti mezzo secolo fa. Una disfatta o un disfaci- e tura proposto non so quale premio o onorificenza di professione, tutti mali cronici che né la crisi di mento che rivela il fallimento di una classe diri- per alcuni di questi "gladiatori", volendo in que- governo né le elezioni anticipate saranno in grado gente, di cui faccio parte anch'io e, mi permetta & sto modo sfidare provocatoriamente un'opinione di risolvere, ma se mai finiranno per aggravare. di dirlo con franchezza, fa parte anche Lei. • co Una storiografia comparatistica per uscire dalle demonizzazioni Dalle muffe del pane di Francesco Cassata

nizialmente focalizzata soprattutto sui casi della ca alcune pagine alla reform eugenics degli anni isolato; la sua impostazione univa campi scienti- I trenta e alla new eugenics degli anni cinquanta- fici e accademici distinti, quali la genetica, la bio- Gran Bretagna, degli Stati Uniti e della Germa- sessanta (e oltre), ma la distinzione non risulta chimica, la patologia; infine, la stessa genetica nia, la ricerca storiografica sull'eugenica ha assun- supportata da un'adeguata concettualizzazione era ancora agli albori. Garrod venne riscoperto to negli ultimi anni una dimensione comparativa dei rapporti tra eugenica e genetica medica nel soltanto negli anni trenta e quaranta, grazie ai sempre più aperta e stimolante, seguendo i pionie- corso del Novecento. contributi di John Burdon Sanderson Haldane e ristici suggerimenti offerti da Mark B. Adams fin Per motivare questo rilievo critico al di là del- soprattutto al celebre esperimento di George dal 1990. Nel 2010, la pubblicazione dell 'Oxford l'astrattezza delle categorie storiografiche, la Beadle ed Edward Tatum (1941) sulla muffa del Handbook of the History of Eugenics, curato da Londra di fine Ottocento - la stessa di Francis pane Neurospora crassa, che condusse alla defini- Alison Bashford e Philippa Levine (una trentina di Galton - offre un esempio interessante. Qui Ar- tiva dimostrazione dell'ipotesi classica "un gene contributi, per un totale di oltre seicento pagine), chibald Edward Garrod, medico presso l'Hospi- - un enzima". Nella ricostruzione storiografica ha segnato un momento importante nell'ambito di di molti genetisti e biochimici, questa storiografia, eviden- Garrod diveniva così improv- ziandone lo stato dell'arte e le visamente l'isolato pioniere prospettive di sviluppo. della genetica biochimica del Pur riservando uno spazio Novecento, nonché, parallela- privilegiato all'analisi dell'eu- mente, il padre di una forma genica nazista, i recenti con- differente di eugenica. tributi di Marco Paolini e A chiarire quest'ultimo Carlo Alberto Defanti (Marco aspetto giunse, nel 1945, Lio- Paolini, Ausmerzen. Vite inde- nel S. Penrose. Laureatosi gne di essere vissute, pp. 184, presso il Moral Science Tripos € 12, Einaudi, Torino 2012; di Cambridge e specializzatosi Carlo Alberto Defanti, Euge- in psichiatria sempre a Cam- netica: un tabù contemporaneo. bridge, Penrose era stato auto- Storia di un'idea controversa, re negli anni trenta di quell'am- pp. 314, € 23, Codice, Torino pia indagine genetico-statistica 2012) rendono in parte conto sull'ereditarietà della malattia della complessità culturale, mentale presso i pazienti della politica e ideologica del tema. Royal Eastern Counties Institu- Paolini vi dedica alcuni cenni tion di Colchester - nota ap- nei capitoli introduttivi, per punto come The Colchester poi concentrarsi sulla storia Survey - che aveva d'un colpo dell'Aktion T4, in larga parte demolito le semplificazioni de- ricostruita sulla scorta di gli eugenisti britannici d'inizio Henry Friedlander e del suo secolo circa il carattere geneti- The Origins ofNazi Genocide, co della cosiddetta feeblemin- uno dei pochi saggi sull'euge- dedness. Nel gennaio 1946, as- nica nazista ad aver trovato sumendo la Galton Chair of una traduzione in italiano. Eugenics e la direzione del Più approfondita è invece la Galton Laboratory presso l'U- ricostruzione di Defanti, la niversity College di Londra, quale, seguendo una scansio- Penrose tenne una lezione ne in parte cronologica e in inaugurale (successivamente parte geografica, si nutre di pubblicata su "The Lancet") dal significativo titolo Phenil- un'ampia bibliografia in cui ketonuria. A problem in euge- sono presenti i fondamentali nics. Studiata da Garrod, la fe- contributi di Daniel Kevles, nilchetonuria è una malattia Diane Paul, Sheila F. Weiss e autosomica recessiva legata alla Frank Dikòtter. mutazione del gene che codifi- Né in Paolini né in Defanti, ca l'enzima responsabile della tuttavia, l'istanza comparativa trasformazione dell'amminoa- sostenuta sul piano storiografi- cido essenziale fenilalanina in co viene condotta fino in fon- tirosina. Le elevate concentra- do. In Ausmerzen, l'appassio- zioni di fenilalanina nel cervel- nata indagine sui perpetratori lo provocano ritardo mentale, e sulle vittime delTAktion T4 e ritardo nell'accrescimento e la ricostruzione dei suoi mec- canismi istituzionali e politico- morte precoce. ideologici lascia paradossal- Courtesy of Emiliano Ponzi per "The Economist", giugno 2010 La conoscenza dei meccani- mente il passo a una visione smi biochimici e genetici di destoricizzata dell'eugenica tal for Sick Children a Great Ormond Street, ini- trasmissione della malattia - affermava Penrose come "logica" - la logica dei costi-benefici, la logi- ziò a interessarsi di una malattia rara che colpiva nel suo articolo - consentiva non soltanto di av- ca del mercato in fin dei conti - nella quale vengo- principalmente i bambini: l'alcaptonuria. Valen- viare una diagnosi delle possibilità di rischio di no fatte rientrare anche la storia della lobotomia e dosi dei suoi legami di amicizia con William Ba- trasmissione, ma permetteva di individuare una dell'elettroshock. Le sfumature storiografiche del- teson, per gli aspetti genetici, e Frederick Ga- possibile terapia, basata sulla somministrazione le pagine iniziali finiscono così per essere sostitui- wland Hopkins, sul versante della chimica dei di una dieta con alimenti poveri di fenilalanina. te da un'interpretazione complessiva fortemente pigmenti, Garrod pubblicò nel 1902 su "The La genetica assumeva così un ruolo nuovo e de- ideologica del concetto di eugenica, in cui sembra Lancet" un articolo che dimostrava la natura terminante nell'ambito della scienza medica e di udire ancora l'eco di alcuni argomenti del mo- congenita ed ereditaria dell'alcaptonuria: non si l'eugenica, riconfigurata alla luce degli sviluppi vimento antipsichiatrico anni settanta. trattava di una malattia infettiva, ma di un erro- della genetica medica, usciva dall'ambito - scri- Molto differente e più complessa è invece re biochimico del metabolismo umano trasmesso veva ancora Penrose nelle righe conclusive - del l'impostazione di Defanti. Qui non mancano gli ereditariamente come un singolo carattere reces- "pregiudizio personale" per entrare in quello del approfondimenti su singoli casi nazionali (in sivo. Tra il 1902 e il 1908, Garrod estendeva le " giudizio s cientifico ". particolare Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia e sue ricerche all'albinismo, alla fenilchetonuria, Né Garrod né Penrose compaiono nelle pagine Francia), ma in più punti l'autore sembra con- alla cistinuria, sino a pubblicare, nel 1909, un di Paolini e di Defanti. Una qualche attenzione cepire la storia dell'eugenica all'interno di un ar- saggio dal titolo Inborn Errors ofMetabolism, nel verso questa storia avrebbe forse consentito di svi- co cronologico compreso tra la fine dell'Otto- quale si dimostrava la radice genetica dei disor- luppare un'interpretazione da un lato più articola- cento e la fine della seconda guerra mondiale, dini metabolici e si affermava il principio dell'in- ta e dall'altro meno tragica della storia dell'eugeni- arco al di là del quale sarebbe corretto parlare di dividualità biochimica degli esseri umani. Le ca nel Novecento. • "crollo dell'eugenismo". In larga parte, l'eugeni- brillanti deduzioni di Garrod rimasero a lungo francesco.cassatagunige.it ca verrebbe dunque a identificarsi con quella inascoltate, per vari motivi: i suoi contributi era- che Kevles ha definito mainline eugenics, l'euge- no considerati come un'osservazione di carattere E Cassata insegna storia contemporanea all'Università di Genova nica ortodossa, razzista e classista. Defanti dedi- , L'INDICE ••DEI LIBRI DEL MESE •• La complessa e fruttuosa parabola della scuola storica Un'identità nazionale fondata sull'equivoco di Clara Allasia

ilologia e identità nazionale: la più rigorosa fra le sulle pagine del "Giornale storico" di una troppo avrebbe dovuto uscire per Laterza curato da Vit- Fscienze umanistiche accanto a un concetto labi- benevola recensione della burkhardiana^ Civiltà del torio Cian e Vittorio Rossi e che, arrivato in bozze, le, difficilmente definibile e insidiosamente incline a Rinascimento emendata dallo Zippel. È pur vero non vide mai la luce per ragioni tuttora sconosciu- vistose forzature, sono i confini nei quali si muove che questa eclissi permette di conferire maggior ri- te) ben sei articoli provenissero dal "Preludio". l'ampia indagine di Francesco Sberlati, nell'arco dei salto alla posizione di , che disse- Anche Lucchini fa riferimento allo stesso "sconso- cento anni fondanti per la nostra storia: 1840-1940 mina i Quaderni di una mai intermessa riflessione lato bilancio" di Barbi da cui prende le mosse {Filologia e identità nazionale. Una tradizione per l'I- volta a indagare la dinamica con cui la lingua let- Sberlati, (l'introduzione alla sua Nuova filologia e talia unita (1840-1940), pp. 359, € 22, Sellerio, Pa- teraria vive e sopravvive solo grazie a una continua l'edizione dei nostri scrittori da Dante al Manzoni), lermo 2011). Si ampliano con questa raccolta di sag- osmosi con i dialetti regionali. Se la riflessione di in chiusura di un altro dei capitoli inseriti ex novo, gi i territori esplorati nei primi dieci anni del nuovo Gramsci, da questo punto di vista, è assolutamen- quello che indaga La scuola storica fra filologia ita- millennio da Carlo De Matteis in Filologia e critica te originale, non lo è però l'idea di mettere in dub- liana e filologia romanza. La vittoria del "grande ri- in Italia fra Otto e Novecento (Liguori, 2003) e da bio i parametri ottocenteschi applicati con forza tardatario" Croce, sancita da una "resa incondi- Guido Lucchini, che ha proposto nel 2008, presso dal regime per definire l'identità nazionale (con zionata" della scuola storica, non è dovuta, secon- Ets, una versione interamente rifusa di Le origini qualche schizofrenia se si pensa che tutte le inda- do Lucchini, "alla superiore intelligenza della con- della scuola storica (1866-1883), edito dal Molino gini di Ugo Pellis, il principale raccoglitore di Bar- testazione", ma soprattutto alla "scarsa consapevo- nel 1990, un testo di riferimento ritenuto dal suo au- toli per l'Atlante Linguistico Italiano, avvennero lezza del rapporto tra filologia e critica", "non- tore "invecchiato e ormai insufficiente". È sintoma- durante il ventennio). ostante gli eccellenti risultati raggiunti nell'ambito tico che De Matteis e Sberlati prendano le mosse da I torinesi fondatori del "Giornale storico", nati più propriamente tecnico". Michele Barbi, ma se il primo si occupa degli scritti come comparatisti e tutti per vicende personali L'indagine di De Matteis sta a dimostrare che non del Barbi giovane, autore di una pessimistica rico- molto più inclini della generazione successiva a fu una resa, comunque, così incondizionata e che, gnizione degli studi danteschi in Italia, il secondo lo una visione cosmopolita, erano tutt'altro che dis- se di morte della scuola storica si può parlare, certo coglie alla fine della sua prestigiosa car- fu assai lenta e fruttuosa. Filologia e cri- riera di "accademico filogovernativo" tica in Italia prende le mosse proprio (siamo nel cruciale '38) mentre rivendi- dal 1894, data in cui Croce diede alle ca, nel corso di una famosa introduzio- stampe La critica letteraria, che Lucchi- ne, l'indipendenza della filologia rispet- ni giudica "immatura criticamente", to all'estetica e alla critica militante. ma "capace di rivelare l'insopprimibile Non so se sia condivisibile la benevola diversità, per non dire estraneità intel- lettura di Sberlati, secondo cui Barbi lettuale e sociale" del suo autore. De propone sottotraccia "l'ipotesi di un ri- Matteis ci conduce attraverso quel scatto per la società civile dell'avvenire": "trentennio scarso (...) tra il tramonto certo il suo atteggiamento è sintomatico della scuola storica e la piena afferma- della dicotomia a cui molta intellettuali- zione delle teorie crociane", il trenten- tà filofascista si sottopose volontaria- nio che vede fiorire la cosiddetta secon- mente per preservare l'eccellenza dei da generazione della scuola storica, propri studi. sensibile alle istanze crociane che si an- La domanda che Sberlati pone indi- davano sempre più definendo dopo il rettamente è se si possa effettivamente '94, e allo stesso tempo fortemente mo- individuare una linea che va dalla solo tivata a difendere la specificità della apparentemente filogallica teorizzazio- propria origine culturale. Non è di se- ne manzoniana ("una [...] di lingua") condaria importanza il fatto che la teo- fino al fascismo, passando per la misti- rizzazione crociana non fosse sempre ficazione risorgimentale che non esita seguita da una coerenza nelle ricerche ad additare la lunga tradizione lettera- condotte. I carteggi editi in questi anni ria italiana quale elemento di identifi- ci hanno rivelato che Croce subì fortis- cazione e coesione in un contesto in cui simo il fascino della ricerca erudita e fi- i parlanti in italiano erano stimabili dal lologica e questo non solo perché gli 2,5 al 9,5 per cento (e su questo aspet- scritti eruditi gli permettevano sotto- to si leggono pagine interessanti nel- traccia di muoversi più liberamente co- VAtlante culturale del Risorgimento. me storico e critico della letteratura (è Lessico del linguaggio politico dal Sette- un'acuta osservazione di. Mario Fubini cento all'Unità, a cura di Alberto Mario che Arnaldo Di Benedetto riporta in Banti, Antonio Chiavistelli, Luca Man- Courtesy of Emiliano Ponzi per "Le Monde", dicembre 2011 Sekundàrliteratur. Critici, eruditi, lette- nori e Marco Meriggi, pp. XV-411, rati, un importante testo edito nel 2005 € 28, Laterza, Roma-Bari 2011). Partendo dunque posti ad accettare la teoria dell'identità nazionale dalla Società Editrice Fiorentina, parzialmente de- a ritroso dal tentativo che la propaganda fascista definibile attraverso approssimativi (lo dimostra dicato alla scuola storica e al suo grande e impre- attuò di consolidare la costruzione di un patrimo- molto bene Lucchini) studi filologici che si muo- scindibile rivale). Un comportamento analogo nio culturale e linguistico riconoscibile e ricono- vessero nella direzione di una sorta di autarchia avrebbe tenuto nei confronti delle storie letterarie, sciuto, Sberlati evoca alcuni di coloro che concor- culturale. Tutta la prima generazione della scuola teoricamente rigettate ma frequentate in forme tut- sero o si opposero al processo fondativo di un'i- storica, soprattutto torinese, aveva lavorato in que- t'altro che episodiche: nota la vicenda emersa dai dentità culturale basata sull'equivoco: Paolo Emi- sto senso, rifiutandosi di stabilire un rapporto carteggi in margine alla Storia della letteratura di liani Giudici, Pietro Fanfani, il solito maltrattatissi- stretto fra la tradizione risorgimentale e l'identità Francesco Flora. mo (con qualche ragione) Luigi Settembrini, Gra- nazionale e linguistica, ma badando piuttosto a in- Nonostante le soluzioni di compromesso, non ziadio Isaia Ascoli. Venendo poi alla città che ospi- cardinare dinamicamente questa identità all'inter- sempre indolori, che la seconda generazione della tò i torchi del Tommaseo-Bellini, Torino, incon- no di un più vasto contesto europeo e non solo ro- scuola storica dovette adottare, i suoi studi sono ri- triamo il De Amicis dell'Idioma gentile, che si mo- e manzo, destinato a infrangersi nel dramma della conducibili secondo la convincente dimostrazione •IO stra molto amante dei dizionari ma insofferente ai prima guerra mondiale. E forse non è un caso che di De Matteis "ad un programma e un'attività scien- lessici specialistici, il che, com'è noto, suscitò l'iro- le note del volume di Sberlati siano trapunte dalle tifica sostanzialmente unitarie", di cui l'autore sag- nia di un cruscante, seppur sui generis, come padre osservazioni provenienti dalla penna e dall'inge- gia la consistenza in alcune specifiche direzioni di s> Ermenegildo Pistelli, lo scolopio creatore di Ome- gno di chi la scuola storica la conosceva assai bene ricerca che determineranno una stagione peculiare. ro Redi. Sberlati ricorda anche il parzialmente e ne aveva assimilato, sia pure per poi superarli, i E con questa generazione che si assiste a uno svi- o frainteso e ben presto dimenticato Fior da fiore, la f-o metodi e le modalità: Carlo Dionisotti. luppo rilevante della filologia (e De Matteis focaliz- raffinata, complessa e ambigua proposta pascolia- o Da queste considerazioni vale la pena di partire za la sua indagine su Barbi e Parodi, all'interno di na di un'antologia destinata alle scuole. per riaprire il volume di Lucchini che non è, lo si un affresco più ampio e strutturato), ma anche del- Nella rassegna qualche assente, a partire dal "più è scritto, solo una riedizione rivista ed emendata la critica letteraria che praticò non a parole l'eman- venerato che letto", sono parole di De Amicis, del testo del 1980. La scuola storica torinese vi cipazione da De Sanctis (insieme a qualche impor- Giovan Battista Niccolini, la cui opposizione alla compare in tutta la sua centralità anche polemica, tuno e talvolta goffo tentativo di repechage) metten- o proposta Monti-Perticari è sì di pochi anni prece- e, in particolare, uno dei paragrafi nuovi, quello do in campo una riflessione sui secoli e sui generi: si dente al 1840, ma costituisce un momento impor- relativo a Renier e alla rivista "Preludio", oltreché pensi, a titolo di esempio, alla seconda serie della e tante nella riflessione sull'identità e sul ruolo dei sgombrare il campo da una serie di imprecisioni, Storia letteraria d'Italia del Vallardi. • se parlanti. Poco presenti anche i rappresentanti del- rafforza le acquisizioni relative alla centralità del [email protected] la scuola storica torinese, della quale viene nomi- nobile veneto. Non è un caso che nel volume po- nato di sfuggita solo Rodolfo Renier, quale autore stumo di scritti del Renier ritrovato nel 2009 (che C. Allasia è ricercatrice di letteratura italiana all'Università di Torino ce Peter Brooks, autore del fondamentale studio su L'immaginazione melodrammatica (1976; trad. it. 1984) e di altri saggi sulla narrativa dell'Otto-Novecento, ha analizzato la relazione che intercorre tra la semiotica freudiana e la semiotica proposta da Balzac nella sua Pato- logia della vita sociale. Riportiamo la parte iniziale di un suo intervento nel corso del colloquio C'è del metodo in questa follia. L'irra- zionale nella cultura romantica, che è stato organizzato dalla Fondazione Malatestiana a Santarcangelo di Romagna il 25-26 maggio 2012.

La realizzazione dell'ultimo desiderio Balzac alla fine della vita di Freud di Peter Brooks

lla fine della sua vita, Freud terminò la sua ul- stesso: in questo modo misura il restringimento trionfanti nel suo animo da gran tempo addormen- Atima lettura prima di chiedere a Max Schur, il prodotto dalla realizzazione del suo desiderio: tato, vi si riaccesero come un fuoco male spento. suo medico, di iniettargli una dose letale di morfi- "Sul viso avvizzito e tremendamente pallido dell'e- 'Pauline, vieni!'. Un grido terribile uscì dalla gola na, come aveva promesso di fare quando il dolore rede apparvero rilevati i muscoli e i lineamenti si della ragazza (...). Leggeva negli occhi di Raphael del cancro fosse diventato insopportabile. "Freud contrassero, gli zigomi sbiancarono, le cavità si in- uno di quei furibondi desideri di cui si era fatta non leggeva a caso - ci dice Schur - ma seleziona- cupirono. Una maschera livida in fissità di sguar- vanto. Ma via via che quel desiderio cresceva, la va accuratamente i libri dalla sua biblioteca". La do. Raphael vedeva la morte". pelle di zigrino si contraeva vellicandole la mano". sua scelta fu, in quell'ultima occasione, un roman- La scoperta della realizzazione del desiderio, in Raphael, con un grido inarticolato che si trasforma zo di Balzac, La Beau de chagrin, del 1831. Quan- tutta la sua pienezza, è anche scoperta della morte in rantolo di morte, muore sul petto di lei. È un fi- do ebbe finito di leggerlo, il giorno prima di chie- come inevitabile conseguenza del desiderio. Se la nale gotico e melodrammatico, adatto a una storia dere l'iniezione fatale, Freud disse a Schur: "Era il pulsione di morte è al servizio del principio di pia- dai colori intensi, nella quale sono in gioco il desi- libro giusto da leggere; riguarda la restrizione e 17- cere, permettendo l'espulsione della libido, in un derio, il potere, la conoscenza e la morte. nedia". Il romanzo di Balzac parla certamente di senso più profondo il principio di piacere è schia- Se La Peau de chagrin riguarda la restrizione e 17- queste cose, ma la restrizione e l'inedia sono il ri- vo della pulsione di morte, facendo in modo che nedia, come Freud aveva detto a Schur, riguarda sultato del desiderio e della sua soddisfazione. Il l'organismo sia riportato indietro, verso ciò che anche tutto ciò che si trova sulla strada verso que- giovane protagonista del romanzo, Raphael de Va- Freud chiamava, in Al di là del principio di piacere, ste due cose. La Peau de chagrin appartiene ai co- lentin, sull'orlo del suicidio per disperazione a la quiete primordiale, la morte che precede e segue siddetti "studi filosofici" di Balzac, che presentano causa della profonda miseria in cui è caduto, e del- la vita. Alla fine dell'orgia, la sola cosa che Raphael le ragioni profonde degli effetti sociali. E uno di l'impossibilità di farsi amare dalla donna amata, ri- può dire è: "Non desidero nulla". quei romanzi in cui il piano della realtà quotidiana ceve da un vecchio antiquario (di cento- si apre continuamente su un qualcosa di due anni!) una magica pelle di zigrino. fantastico, alla maniera delle Mille e una Questa pelle talismanica realizza qualsiasi notte, che Balzac amava moltissimo; ma è desiderio espresso da chi la possiede. Ma sempre un fantastico che Balzac considera dopo ogni realizzazione si restringe. La come una realtà: un principio su cui la metafora è chiaramente sessuale, ma la co- realtà riposa. Ciò che a prima vista sembra sa è ampiamente generalizzata nella lezio- irrazionale in realtà non lo è: è la realtà ne che il vecchio dà a Raphael quando gli stessa a un livello più profondo di motiva- offre la pelle: "In due atti dettati dall'istin- zione e di causalità. I veri princìpi che go- to e che inaridiscono le fonti dell'esistenza vernano la vita sono riportati alla superfi- si esaurisce l'uomo. Due verbi esprimono cie e alla luce grazie a uno scavo nella real- tutte le forme di queste due cause di mor- tà. Il romanzo offre una ricca allegoria te: volere e potere (...) Il volere ci brucia e della vita, in un'economia del desiderio, il potere ci distrugge". In questo modo la governata in ultima istanza dalla morte. In realizzazione del desiderio, dell'Eros, effetti, tutto il sistema di pensiero dell'ul- compie al tempo stesso l'opera di Thana- timo Freud si trova già in questo primo tos, conducendo più in fretta verso la di- grande romanzo di Balzac. Freud non è struzione. Un'alternativa c'è, dice il ve- solo empedocliano, è anche balzachiano. gliardo: "Il sapere invece mantiene il no- In una lettera, Balzac propose la sua defi- stro debole organismo in un perpetuo sta- nizione sintetica della Peau de chagrin-. "Tut- to di calma". to vi è mito e figura". Freud non era incon- La scelta da parte di Freud del suo ulti- sapevole che si sarebbe potuto dire lo stesso mo romanzo sembra troppo predetermi- della sua opera, almeno a partire da Al di là nata, appunto alla maniera freudiana, per del principio di piacere (1920). In quel sag- essere un caso. Non ho altre informazioni gio, in cui cerca l'origine della morte nella su come Freud scelse il libro, o su come il biologia moderna, e anche le origini della ri- libro scelse Freud. Ma bisogna notare che produzione sessuale, Freud giunge alla con- questo romanzo di Balzac, una storia esu- clusione che la biologia non può dare ima berante e parabolica, contiene in sé la lot- Courtesy of Emiliano Ponzi per "La Repubblica", 2 aprile 2011 vera risposta. Propone quindi un'ipotesi, ta essenziale e costitutiva del mondo, che che lui stesso definisce "fantastica", tratta Freud aveva trovato nel pensiero del presocratico Desiderare è, in fin dei conti, scegliere la morte. dal mito platonico dell'androgino, nel Simposio. Solo Empedocle, attraverso un libro di Wilhelm Capel- Nel suo disperato tentativo di prolungare la pro- questo mito soddisfa le esigenze esplicative di Freud, le, pubblicato nel 1935. Come spiega Freud in pria esistenza, Raphael cerca di vivere senza desi- e dà scacco alla scienza. In Analisi terminabile e in- uno dei suoi ultimi saggi, Analisi terminabile e in- derare, e di tutte le sue necessità si occupa un do- terminabile, scritto poco prima di leggere La Peau de terminabile (1937), Empedocle vedeva il mondo mestico che non deve mai chiedergli che cosa desi- chagrin, Freud riconosce cavallerescamente che la come una guerra tra la philia e il neixos, l'amore e deri. Raphael si è fatto costruire un binocolo da teoria delle pulsioni di vita e di morte risale a Empe- il confitto, che Freud reinterpreta come Eros e teatro che distorce le forme, rendendo brutta ogni docle, che dice di considerare come il Dottor Faust Thanatos, ponendo in questo modo la tesi di Al di cosa vista attraverso le sue lenti; in particolare le dell'antichità: un filosofo presocratico e un ricercato- là del principio di piacere sotto il segno di un'auto- donne vengono così trasformate da oggetti di desi- re della conoscenza proibita come antenati dello rità antica. derio in mostri. Eppure neanche questo funziona. scienziato dell'anima. Ma in questo contesto si deve Queste due grandiose forze, o istinti, il principio La vita senza desiderio è sterile. Quando riappare il anche citare la mitologia, molto diversa, che Freud di piacere e la pulsione di morte, ribattezzati Eros suo antico amore, Pauline, che ha amato quand'era costruisce nello stesso momento in Mose e il mono- e Thanatos, determinano il corso della vita attra- studente, Raphael getta via il talismano e si dedica teismo, in cui si attribuisce il ruolo di legislatore. Un verso il loro conflitto. Nella Peau de chagrin, Ra- interamente a una vita d'amore. Ma la pulsione di legislatore disobbedito e alla fine ucciso dal suo po- phael, quando scopre il potere del talismano che morte continua ad agire in silenzio; il talismano ri- polo in rivolta. Ovunque miti e figure. gli ha dato il vecchio antiquario (al quale augura compare, ormai ridotto alle dimensioni di una fo- Vorrei anche suggerire l'idea che la modalità a for- una passione per una ballerina dell'Opéra, con- glia, e Raphael incomincia a tossire: la vita lo ab- ti tinte, gotica, melodrammatica, del romanzo di traddicendo la scelta di saggezza e di calma passi- bandona. Si ritira in un sanatorio in montagna, in- Balzac mette in evidenza gli aspetti gotici e melo- vità operata dal vecchio, augurio che sarà natural- vano. Alla fine Pauline riappare, e Raphael corre da drammatici della psicoanalisi stessa, in una logica di mente realizzato e determinerà la sua distruzione), lei, sopraffatto dal desiderio. Ora è lei che ha la pel- anticipazione o di retroazione che Freud avrebbe Raphael - dicevo - si getta a testa bassa nel mon- le di zigrino: "Illuminata dalla luce vacillante che si apprezzato. La psicoanalisi propone una melodram- do del desiderio e del potere, riunendo un'orgia proiettava egualmente sulla pelle e su Raphael, matizzazione della vita psichica, esattamente come ubriaca, affollata di bellissime donne. La mattina Pauline scrutò attentamente il viso del suo amante Balzac propone un intenso psicodramma. Balzac e seguente scopre di aver ereditato un'immensa for- e l'ultimo pezzetto della magica pelle. Vedendola Freud - ed è questo che rende la scelta della lettura tuna da uno sconosciuto zio di Calcutta. Immedia- bella di terrore e di amore, egli non fu più padrone finale di Freud così interessante — stanno tra di loro tamente, prende la pelle e la confronta con il dise- dei suoi pensieri: i ricordi dei momenti soavi e del- in un rapporto irrealizzato, mettendo ognuno in evi- gno della sua forma iniziale, che aveva tracciato lui le gioie deliranti della sua passione si accamparono denza un aspetto essenziale dell'altro. • Un nuovo atlante dei luoghi immaginari Turisti a Troia di Franco Pezzini

on ironia gentile, il virtuale capostipite dei fra gli uomini" di una certa regione della Scizia, i su un campo tanto vasto (che abbraccia non solo i C"viaggiatori in poltrona" viene ravvisato dal- problematici Cimmeri, o magari i Lotofagi. luoghi della cultura classica ma gli "altri", dalle terre la saggista e studiosa del mondo antico Anna Ma c'è un'altra categoria di incontri dischiusi dal "barbare" confinanti ai limiti ultimi del mondo), la Ferrari in quel filosofo Ermotimo di Clazomene Dizionario: con gli autori cioè greci e latini (anche as- scelta delle oltre 1600 voci ha sfidato comunque l'au- capace, si diceva, di viaggiare con il puro spirito: sai tardi, come Isidoro di Siviglia) che, tra sogni e al- trice a trovare un punto di equilibrio tra razionalità finché almeno i vilains di turno, i nemici Canta- lusioni, trasporti poetici e perplessità, tali storie han- e soggettività dei criteri. Ma insieme un senso gene- ridi, durante una di tali escursioni non gli aveva- no cucito, cantato e riproposto, lavorando a racco- rale, perché l'operazione non si riduce a soddisfare no bruciato il corpo, esiliandolo tra i regni sotti- gliere tanta memoria dei giorni mitici in una vertigi- una pur lodevole curiositas erudita, o a offrire itine- li. Al patrocinio di Ermotimo, ma senza i suoi ri- nosa prospettiva sul passato e sulle sue convulse stra- rari (peraltro possibili, e anzi raccomandabili con un schi, è dunque votato l'ultimo lavoro della stu- tificazioni. Se mito è spiegazione della realtà, la sua simile baedeker) per viaggiare anche fisicamente sui diosa, un ambizioso e riuscito Di- luoghi della saggezza antica. A zionario dei luoghi del mito. Geo- emergere sono infatti il senso stes- grafia reale e immaginaria del mon- so del rapporto tra miti e luoghi, la do classico (pp. 1033, 4 cartine, Premio Calvino: Bando della XXVI edizione non separabilità dei due concetti - € 19,90, Rizzoli, Milano 2011), se non a patto di trasformare il mi- che permette al viaggiatore "in to medesimo, di crearne "fasi" ul- poltrona" un incredibile itinerario 1) L'Associazione per il Premio , in collaborazio- ne con la rivista "L'Indice", bandisce la ventiseiesima edizione teriori o duplicazioni (comunque nello spazio e nel tempo. del Premio Italo Calvino. dotate a loro volta di caratteri pe- Già autrice nel 1999 per Utet di un 2) Si concorre inviando un'opera inedita di narrativa in lingua culiari, come nei miti delle colo- Dizionario di mitologia greca e latina italiana: romanzo, racconto o raccolta di racconti, in ogni caso di nie) - nonché il rapporto tra il mi- divenuto in breve in Italia, dove pure lunghezza complessiva superiore alle sessantamila battute, spazi to e il tempo. Se infatti la "corri- già ne circolavano di interessanti, inclusi. spondenza tra geografia e raccon- quello di riferimento per ricchezza e Le indicazioni sulla formattazione (caratteri, impaginazione, to mitico non poteva non provo- latitudine di informazioni (compresi rilegatura ecc.), alle quali è necessario attenersi, sono descritte care qualche brivido di emozione bestiari ed erbari divini, feste, e persi- nelle Istruzioni in appendice al Bando, reperibili sul sito agli antichi visitatori dei luoghi sa- no sviluppi postclassici dei personag- www.premiocalvino.it. cri più famosi" (così l'introduzio- gi); capace di varare nel 2007 sempre 3) Si precisa che l'autore non deve aver pubblicato nes- ne), già autori antichi notavano per Utet un altrettanto monumentale sun'altra opera narrativa in forma di libro autonomo, sia che i luoghi perdono talora la di- cartaceo che e-book, presso case editrici a distribuzione Dizionario dei luoghi letterari immagi- gnità sacra: un'esperienza nota del nari (cfr. "L'Indice", 2008, n. 2), con- nazionale. Sono ammesse le autopubblicazioni (sia car- tacee che e-book), le pubblicazioni a pagamento, le pub- resto a chiunque visiti un sito ar- figurato come vero atlante della cultu- blicazioni su Internet, su riviste, su antologie, le edizioni a cheologico fra truppe cammellate ra - alta ma anche "bassa", con tutte distribuzione locale o a cura di associazioni culturali o di en di turisti e cementificazioni selvag- le virgolette del caso - dei più vari ti locali. La Segreteria si riserva di chiedere ulteriore documentazione riguardante le even- ge. Ma, d'altra parte, la conoscen- tempi e paesi; già nota insomma per tuali precedenti pubblicazioni. Qualora intervengano pubblicazioni o premiazioni dopo za del mito del luogo può aiutare compilazioni di impressionante vasti- l'invio del manoscritto, è necessario darne tempestiva comunicazione alla Segreteria. (senza misticismi strani) a recupe- tà, erudizione e fascino (nonché, va 4) L'ammissione di opere premiate in altri concorsi verrà valutata con giudizio insin- rare quel passato, a incontrare il detto, scritte benissimo), Ferrari ri- dacabile dall'Associazione. In tali casi è dunque necessario rivolgersi alla Segreteria del suo genius; e appunto a ritrovare esce qui a compiere un passo ulterio- Premio prima di inviare il materiale. un po' di noi, di quel linguaggio re. Ancor più che i precedenti, questo 5) Tutti i partecipanti, nel rispetto delle premesse e delle finalità del Premio stesso, simbolico e quelle categorie alla terzo Dizionario può infatti essere let- non potranno essere vincolati da alcun contratto editoriale che abbia ad oggetto un ma- base del nostro Occidente. noscritto di un'opera di narrativa a nome proprio, né potranno essere rappresentati da to di seguito, voce per voce, come un A fianco di grandi voci per re- un agente: tale condizione deve permanere dal momento dell'inizio del concorso fino al appassionato romanzo: non solo "del gioni e città principali (basti cita- meraviglioso", come suggerisce la termine di esso. I libri dei finalisti pubblicati, inoltre, dovranno essere muniti di una fa- scetta recante la scritta "VincitoreVFinalista Premio Calvino 2013". re, da un capo all'altro dell'alfa- quarta di copertina in riferimento al 6) La partecipazione comporta il versamento di una quota di iscrizione. La quota di beto, quella magnifica monogra- cartolario di avventure e prodigi, ma iscrizione per testi con numero di battute inferiore o uguale a seicentomila - spazi in- fia che è la voce "Atene", o quel- di rotte più profonde dentro di noi. clusi - è di € 80,00. Per testi che superino le seicentomila battute - spazi inclusi - la la su "Troia", che informa peral- Distillata dalle biblioteche del quota di iscrizione è di € 120,00. La ricevuta del pagamento della quota di iscrizione tro anche dei centri omonimi in mondo antico, emerge una messe dovrà essere inviata in forma cartacea o in formato digitale. Le modalità di invio, alle Italia ed Egitto), molte altre ri- strabordante d'informazioni. Che quali è necessario attenersi, sono descritte nelle Istruzioni in appendice al Bando, re- guardano località di diversa im- coinvolgono schiere di dei, potenze peribili sul sito www.premiocalvino.it. portanza ma note alla storia: per celesti a zonzo tra i regni degli uma- 7) La partecipazione comporta la compilazione di un modulo di iscrizione. Il modu- la maggior parte i luoghi del mito ni (magari a corteggiare un'Europa lo di iscrizione dovrà essere inviato in forma cartacea. Le modalità di invio, alle quali è sono infatti reali, e la relativa ri- ancora avvenente, vedi alle voci necessario attenersi, sono descritte nelle Istruzioni in appendice al Bando, reperibili conoscibilità connessa alla com- sul sito www.premiocalvino.it. "Creta", "Sidone" e ovviamente prensione della parola importante "Europa") e onorati peculiarmente 8) Le opere devono essere spedite alla Segreteria del Premio entro e non oltre il 15 che li riguarda. Non stupisce ottobre 2012 (fa fede la data del timbro postale) in duplice copia cartacea dattiloscritta in questo o quel centro (basti pensa- dunque notare che il Dizionario re alle opposte protezioni divine nel e rilegata, e in copia digitale. Le modalità di invio, alle quali è necessario attenersi, so- no descritte nelle Istruzioni in appendice al Bando, reperibili sul sito www.premiocal- inizia con l'italianissima, veneta corso della guerra di Troia, o alla vino.it. Abano dal culto di Gerione e si sanguigna predilezione di Giunone 9) Saranno ammesse al giudizio della Giuria le opere selezionate dal Comitato di Let- chiude nel demo attico di Zostere per Cartagine); o invece connessi ai tura dell'Associazione per il Premio Italo Calvino. La rivista "L'Indice" si riserva la fa- dove Latona si sarebbe sciolta il luoghi da un legame più essenziale e coltà di pubblicare un estratto delle suddette opere. cinto per partorire Apollo e Arte- "naturale", come gli dei delle sor- mide, nel cuore della Grecia clas- genti, gli dei-fiumi Acheloo e Sca- sica. Assai meno frequente è inve- mandro, lo stesso primordiale Ocea- proprietà ce il caso di terre o località imma- 'Ni no. E insieme infiniti semidei ed eroi, ranno resi noti dieci giorni prima della Cerimonia di premiazione. L'esito del concorso ginarie, in genere confinate su k da quegli Eracle e Odisseo le cui av- sarà reso noto entro il mese di maggio 2013 mediante un comunicato stampa, la pub- sfondi lontani: ma più spesso nel venture preludono idealmente alle blicazione sul sito www.premiocalvino.it e la pubblicazione sulla rivista "L'Indice". senso di una trasfigurazione sim- e rotte coloniali mappando il mondo 11) Ogni concorrente riceverà via e-mail, entro la fine di luglio 2013 - e comunque do- bolica di luoghi incerti, dimenti- e conosciuto (si veda la voce "Colonne po la Cerimonia di premiazione - un giudizio sull'opera presentata. I manoscritti non cati o irriconoscibili (si pensi a d'Ercole", variamente collocate), ai verranno restituiti. Tuie, o alle isole del Sole "di fron- o protagonisti di miti semidimenticati, 12) La partecipazione al Premio comporta l'accettazione e l'osservanza di tutte le nor- • Ni me del presente regolamento. te alla foce dell'Indo"), che di legati magari a un unico luogo peri- plausibile inesistenza. Non certo ferico: uno per tutti, l'oggi scono- a banalizzare una presunzione di •Ni sciutissimo Bisalto, figlio del Sole e della Terra, con- accezione prima e già omerica è di parola importan- "realtà" come nei tormentoni popolari su Atlantide nesso a quella regione trace detta appunto Bisaltia te: donde il senso profondo del repertoriare in anti- (qui oggetto piuttosto di una bella e sobria voce), o dove le lepri avrebbero due fegati. Ma i luoghi del co, e quello non minore (sia pure in un mondo tan- a confondere acriticamente mito e storia; ma a ri- mito sono anche - e, verrebbe da dire, soprattutto - to diverso) ai tempi nostri. Tanto più a fronte dell'il- cordare che il rapporto con i luoghi accede sempre •Kà luoghi degli umani: dai personaggi storici convocati lusione diffusa che il web - pure foriero di prezio- a categorie e immaginario, in un continuo scambio. come abitanti o visitatori eccellenti delle singole lo- sissime informazioni - esaurisca il senso di compila- Nel sentire dei popoli come nei miti/parole impor- calità (il turismo a Troia era un must dei condottieri zioni ad ampio raggio: una tensione che invece va ol- tanti della nostra vita. • £ dell'antichità), alle confuse adunate di tribù e popo- tre la quantità di dati offerti e guarda a un ordine e li ora noti alla cronache, ora sfuggenti al crocevia tra un senso generale. Un ordine, perché ogni zolla del [email protected] possibile e immaginario, come gli Abii "più giusti mondo antico era votata a qualche storia o entità, e F. Pezzini è saggista e redattore giuridico OQ Einquietudine esistenziale di una giornalista dimenticata Moda, costume e società ma non "cani schiacciati" di Donatella Sasso

orse perché cresciuta in un tempo, quello dei La sua prima collaborazione giornalistica arriva Irene Brin no, non era dotata di scarso talento, Fprimi decenni del secolo scorso, e in un am- a soli diciotto anni per "Il Lavoro" di Genova, il lo era invece di grandi aspettative e inquietudini biente, quello della buona borghesia di provincia, cui redattore capo era il temuto Giovanni Ansal- interiori, che la conducono attraverso amori infe- forse perché creatura professionale di Leo Longa- do, amico del padre. Inizia la sua carriera, che lei lici e malamente conclusi e la continua ricerca di nesi, troppo implicato con il regime perché se ne non sa ancora sarà lunga e multiforme, con un ar- cose belle, siano esse oggetti, abiti, luoghi, tratti potesse lodare a tutto tondo la fulgida intelligenza. ticolo solo in apparenza frivolo, dedicato alla chiu- del carattere di chi trova sul proprio cammino. Forse perché troppo silente e schiva sulle sue ori- sura degli stabilimenti balneari di Genova a fine Trova relativa pace nell'incontro, che si traduce gini ebraiche da parte materna in epoca di perse- stagione. La sua scrittura vivace, il gusto per il par- rapidamente nel matrimonio, con l'ufficiale Ga- cuzioni e sterminio, forse perché troppo legata al ticolare che precede riflessioni di taglio sociologi- spero Del Corso, che segue prima nella provincia bel mondo, ma anche giornalista troppo acuta e co, di costume e di moralità corrente, sono tratti italiana, dalla quale si sente oppressa, poi a Ro- brillante per schierarsi apertamente per una parte già presenti in nuce in questo primo pezzo, che le ma, poi coraggiosamente in territori di guerra, politica. Forse perché esperta di quel campo del aprirà mille strade, rendendola appetibile a molti nei Balcani, a Palermo, e vorrebbe seguirlo anche giornalismo, a torto ritenuto minore, che scava nel direttori di giornale. Firma questo articolo come in Tunisia. La fermerà solo un evento che sa di costume e nella morale comune, nella società e nel- Marlene, il primo dei numerosi pseudonimi che leggenda, quando le verrà chiesto di firmare un le differenze sociali, che si occupa di moda e senti- sceglierà per motivazioni e finalità differenti e che foglio dallo Stato Maggiore, che lei interpreterà mento, sebbene solo per stanare falsi perbenismi e contribuiranno ad accrescere il fascino della sua come silenzioso assenso all'ingaggio ne\Yintelli- opacità intellettuali. persona. Se all'inizio della carriera la scelta di un gence militare e prontamente strapperà. Forse tutti questi motivi, insie- I racconti che nascono dal sog- me ad altri ancora, hanno congiu- giorno in Jugoslavia vengono pub- rato affinché di Irene Brin poco o blicati già nel 1943 nella raccolta nulla rimanesse nella storia e nel- Olga a Belgrado, in cui Irene Brin la memoria del giornalismo italia- narra un'umanità allo sbando, ma no declinato al femminile. Tutto piena di antica dignità, sospesa tra ciò rende ancora più preziosa e " i bombardamenti della capitale e interessante la biografia della la dura vita nelle zone pietrose giornalista appena pubblicata e della Croazia e nella Lubiana oc- scritta da Claudia Fusani, Mille cupata. Nessun accenno alla poli- Mariù. Vita di Irene Brin tica, nemmeno potrebbe in quan- (pp. 275, € 22, Castelvecchi, Ro- to moglie di un ufficiale, ma le sue ma 2012), cui si affianca la riedi- analisi acute della società e delle zione del romanzo del 1943 Olga persone che incontra le valgono a Belgrado (pp. 186, € 16,50, El- j l'accusa di simpatia per i partigia- liot, Roma 2012). Concita De ni. Irene Brin si pronuncerà solo Gregorio, nella breve e densa nel romanzo inedito 1952. L'Italia prefazione al libro di Fusani, che esplode, scritto fra il 1967 e il conviene che di Irene Brin, dopo 1968, in cui si dichiara antifascista la morte in età non avanzata, non senza reticenze né ambiguità. si sia più parlato e, successiva- D'altra parte, la sua stessa condot- mente, se ne sia parlato troppo j ta dopo l'armistizio parla da sé. poco, forse per invidia o misogi- Per nascondere il marito e nume- nia. Certo Irene Brin, uno degli rosi altri soldati nella loro casa ro- innumerevoli pseudonimi con cui mana si dedicò a più lavori, solo a Maria Vittoria Rossi si concesse * lei èra concesso muoversi fuori al suo pubblico, non portò divise, dalle mura domestiche. Fu tradut- né elmetti, come la più giovane e trice a tempo pieno, commessa in agguerrita Oriana Fallaci, non so- j una libreria, si prestò anche a scri- stenne cause politiche e non ce- vere una fittizia autobiografia del- dette mai ad alcun compromesso, la Bella Otero e pubblicò Usi e co- fu profondamente antifascista, stumi 1920-1940, una feroce, ma senza imbracciare alcuna ban- quanto sagace lettura dei perbeni- diera, seguì il marito in territori smi del ventennio fascista. di guerra, dopo l'8 settembre na- Dopo la guerra le sorti familiari scose in casa sua più di trenta Courtesy of Emiliano Ponzi per "The New York Times", giugno 2010 volgono decisamente al meglio, soldati in clandestinità, non smi- con il marito apre in via Sistina la se un solo giorno di lavorare, ma fece tutto in si- nom de piume è dettato dalla riservatezza che le celebre galleria dell'Obelisco, dove transitano arti- lenzio, un passo indietro a suo marito, ai suoi buone maniere imponevano alle signorine, diventa sti e oggetti d'arte destinati alla celebrità, le sue editori, persino a se stessa. poi esigenza di versatilità. Leo Longanesi, che ne collaborazioni diventano sempre più numerose e Forse per essere donne famose, per essere ricor- scopre il talento nel 1937 e la invita a scrivere sul invidiabili, diventa referente italiana per la presti- date, occorre aver sposato un uomo potente o una settimanale "Omnibus", insieme a molte persona- giosa rivista americana di moda e costume "Har- causa vincente, occorre aver vissuto eventi ecce- lità dell'intellighenzia dell'epoca, fra cui Alberto per's Bazaar", viaggia molto, si fa promotrice del zionali o essersi mosse tra esperienze molteplici e Moravia, ed Elio Vittorini, in- made in all'estero e diventa riferimento per possibilmente estreme. Irene Brin tutto questo venta per lei lo pseudonimo più fortunato: Irene lettori avidi di consigli sentimentali e di bon ton. non ebbe, tutto questo non fu, se non in parte, ma Brin. Ma sarà anche Mariù, in onore del nomigno- Irene Brin viaggia tanto, scrive tanto, cambia il il suo talento fu indubitabile ed eccezionalmente lo infantile, Maria Del Corso, il suo vero nome da suo aspetto più volte, ma quel tanto a un certo fecondo, la sua abilità giornalistica degna di am- coniugata, Contessa Clara Ràdjanny von Skèwitch, punto diventa un troppo indecifrabile, che per al- mirazione, la sua inventiva versatile e graffiarne. indiscussa maestra di buone maniere, dai natali al- cuni, i più maligni, è abile camaleontismo, per al- Pur non diventando mai madre, come scrive Flavia tolocati e misteriosi, autrice di centinaia di articoli tri eccesso di versatilità difficilmente interpretabi- Piccinni nella postfazione a Olga a Belgrado, "ha per la "Settimana Incom Illustrata", raccolti poi le. Oggi l'oblio in cui è stata relegata negli ultimi avuto tanti figli. Figli nell'arte e nella scrittura. Fi- nel Galateo, testo irrinunciabile per le signore ele- decenni può trovare pieno risarcimento nella ri- gli cattivi, che non sono stati in grado di amarla, ganti di fine anni cinquanta. pubblicazione di Olga a Belgrado e soprattutto nel- ma soltanto di dimenticarla". A Irene Brin furono quasi sempre riservati i te- l'accurata biografia di Claudia Fusani, che attinge Nata nel 1911 a Roma dal padre Vittorio, alto uf- mi legati alla moda, al costume, alla società, for- a piene mani al copioso fondo Obelisco conserva- ficiale dell'esercito, e da Maria Pia Luzzatto, ebrea se perché donna, forse perché così abile nell'uso to presso la Galleria d'Arte Moderna di Roma e di origini viennesi, la piccola Maria Vittoria Rossi, dell'ironia in punta di fioretto, in tempi di reto- ascolta chi le fu più vicino, primo fra tutti il nipo- per tutti Mariù, diventa donna in Liguria, tra Ge- rica imperante, sia prima sia dopo la guerra. Pe- te Vincent Torre. E alla fine della lettura dei due nova e la villa di famiglia a Sasso di Bordighera, nel rò, come lei stessa ebbe a ricordare nel 1968, un volumi sarà più facile comprendere che la versati- mezzo dei benefici che la condizione economica anno prima della morte, non le furono mai affi- lità di Irene Brin fu soprattutto inquietudine esi- dei genitori le concede, ma anche in un isolamen- dati i "cani schiacciati" cui si dedicarono "ben stenziale, fame di conoscenza ed esperienze, desi- to dorato contro il quale lotta per trovare la sua presto tutte le collegiali liguri (o lombarde)". Nel derio di mettere costantemente alla prova il pro- personale via di fuga. Educata privatamente da gergo giornalistico i cani schiacciati sono i pezzi prio talento. | una madre severa, ma insieme modello di eleganza di costume, disdegnati dai redattori e affidati ai s.dona® fastwebnet.it e savoir faire, legge un libro al giorno, formandosi giovani collaboratori con scarso talento e grandi quasi da autodidatta. aspettative. D. Sasso è slavista • , riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE IHL Primo piano Un socialismo della Boemia del Racconto d'in- sono ancora più pragmatiche e verno e l'isola della Tempesta è Biografia drammatica dell'intelligencija russa il suo idealismo umanitario ap- direttamente citata nelle parole pare datato agli esponenti della cieco e liberticida di Caadaev che definisce la Rus- di Andrea Peghinelli nuova generazione di rivoluzio- sia "il Calibano d'Europa". La nari che gli rendono visita. La di Stefano Moretti "sponda" del titolo rimanda poi a sponda dell'utopia di Tom è possibile notare che le accese pubblicazione della rivista clan- al capolavoro di Aleksandr Her- LStoppard è un'opera teatra- discussioni con cui questi rivo- destina "La Campana", da lui zen, Dall'altra sponda. Da Her- le insolita nel panorama della luzionari aristocratici teorizza- finanziata, e le appassionate dis- Tom Stoppard zen Stoppard ricava non solo scena britannica, e non solo, sia no, ordiscono e tentano di ro- cussioni che ruotano attorno l'immagine della sponda - geo- LA SPONDA DELL'UTOPIA per le dimensioni in scala tol- vesciare lo stato di arretratezza agli articoli che essa propone ci grafica e temporale - tra Russia e stoiana sia per la struttura in cui della Russia sono striate da lun- offrono la possibilità di appro- ed.orig. 2002 e 2006, trai Europa, ma anche la dolorosa si presenta: da un testo di teatro ghe ombre proiettate dalla ser- fondire il suo credo politico. dall'inglese di Marco Tullio Giordana immagine del naufragio, che è contemporaneo di un autore vitù che si muove sullo sfondo Nel finale Stoppard ci pre- e Marco Perisse, sia il fallimento delle idee rivolu- avvezzo all'arguta sperimenta- delle loro lussuose dimore. Una senta un Herzen riconciliato pp. 396, €15, zionarie e dei sogni di trasforma- zione linguistica e formale ci si possibile chiave interpretativa con Bakunin che, nella sua ulti- zione sociale dopo il 1848, sia aspetterebbe una qualche inno- Sellerio, Palermo 2012 della trilogia evidenzia come le ma residenza a Ginevra, sogna l'incidente nel quale il pensatore vazione tecnica, ma così non è, convenzioni sociali e le teorie una discussione con Marx. In russo perse la madre e il figlio. almeno non in modo evidente. filosofiche siano messe alla pro- risposta alla trionfante marcia ono passati dieci anni da Mettendo in scena i rappresen- Nei tre testi dal sapore cecovia- va dai limiti umani in cui si culminante in una gloriosa ri- Squando The Coast of Utopia tanti della borghesia radicale no che la compongono - Viag- muove il dramma e quanto il voluzione che sacrifica milioni è stato pubblicato e rappresenta- russa della seconda metà del- gio, Naufragio e Salvataggio - fermento idealista, di cui tanto di vite prima di essere capita to per la prima volta. Nel frat- l'Ottocento, La sponda dell'uto- Stoppard affronta il tema dell'i- si parla, sia lontano da un'effet- nel nome di una necessità stori- tempo, Stoppard ha tradotto pia porta l'attenzione dello spet- dealismo politico e sociale at- tiva attuazione politica. La li- ca e di una più alta moralità, Cechov, scritto una commedia tatore odierno su un periodo traverso una sorta di biografia nearità cronologica del primo Herzen contrappone obiettivi sulla Cecoslovacchia comunista cruciale per la nascita delle ideo- drammatica dei maggiori espo- atto è sovvertita nel successivo più vicini quali, ad esempio, la e sostenuto la causa del Belarus logie e delle utopie contempora- nenti deWintelligencija russa, che riprende a ritroso il filo liberazione dei servi: un fine Free Theater. Riletto oggi, que- nee e su due questioni in parti- che nella prima metà dell'Otto- della storia per illuminare gli troppo distante non è un fine, sto imponente trittico teatrale si colare: l'abolizione della servitù cento cercarono di promuovere eventi appena presentati da ma una trappola seducente. La rivela come l'inizio di una nuova della gleba e la nascita àc\Yintci- un radicale cambiamento nella un'altra prospettiva, una strate- struttura aperta, irrisolta, che stagione nella pratica, non solo ti gencija. Scena dopo scena, ve- società oppressa dalla secolare gia comunicativa già impiegata alcuni critici trovano frustran- letteraria, di Stoppard. Dichiara- diamo questa classe di "intellet- autocrazia zarista. L'azione ab- con successo da Stoppard in te, è ciò che fa di La sponda del- tosi da sempre un "conservatore tuali impegnati" nata intorno a braccia un arco di tempo che va l'utopia un'opera di teatro con- con la c minuscola", il dramma- opere precedenti. Chaadaev, Belinskij, Bakunin, dal 1833 al 1868 e, dopo avere temporaneo: anche se Herzen è turgo inglese sembra aver deciso Nella seconda parte della tri- Herzen e Turgenev preso le mosse nella chiaramente l'eroe, non ottiene di affrontare di petto la questio- logia, Herzen, costretto all'esi- crescere e invecchiare provincia russa, segue una supremazia nel testo, come ne del socialismo, ideologia per lio in Francia, assume un ruolo senza che i loro sogni accadrebbe in un dramma di lui cieca e liberticida, accettabile gli spostamenti dell'e- centrale e il naufragio a cui al- giovanili possano tro- idee di George Bernard Shaw. solo nella provocatoria versione silio a cui sono co- lude il titolo fa riferimento sia vare spazio nella real- datane da Oscar Wilde. Per far- stretti i protagonisti; al "naufragio spirituale", se- lo, ha scelto di risalire alle origi- tà. "Stiamo tutti per in particolare, osser- condo la definizione che ne onostante riproduca con ni delle utopie sociali russe, ri- entrare nel diziona- viamo le vicende poli- avrebbe dato Vladimir Lenin, Nuno straordinario effetto traendo una generazione che ha rio", dice Nicolaj Ket- tiche e familiari di vissuto da Herzen a seguito del cumulativo le caratteristiche di cercato, fallendo, di cambiare le scher, poiché la Rus- Aleksandr Herzen, il fallimento dei moti rivoluziona- un romanzo ottocentesco, la sorti del mondo. Come nelle sia, grazie proprio a filosofo ed editore so- ri che infiammarono l'Europa trilogia trova la sua naturale precedenti opere, anche questa quel manipolo di uto- cialista a cui indub- del 1848, sia alla personale tra- collocazione sulla scena grazie volta la suggestione iniziale non pisti, critici e roman- biamente vanno le gedia della perdita della madre a dialoghi vivaci, battute ta- proviene però dalla volontà di zieri, stava finalmente simpatie dell'autore. e del figlio nell'affondamento glienti e un ritmo serrato che la prender partito contro un tema per debuttare sul palcoscenico Gli altri personaggi principali della nave su cui erano in viag- traduzione italiana mantiene o un'idea, ma dal confronto con culturale europeo. Con il solito sono il romanziere Ivan Turge- gio. Il parallelo della rovina si con efficacia. "Le parole sono la letteratura del passato. Co- sorriso amaro Stoppard lascia nev, il poeta Nikolaj Ogarèv, il estende alla sua vita matrimo- diventate fatti. I pensieri sono m'egli stesso ha dichiarato in intendere che non saranno i libri critico letterario Vissarion Be- niale: la moglie Natalija aveva fatti - afferma Herzen in Viag- un'intervista che dispiace non ma i carri armati sovietici a far linskij, il giovane filosofo Ni- in precedenza intrapreso una gio. - Noi siamo rivoluzionari". poter leggere in margine a que- acquistare alla Russia l'agognato cholaj Stankevich, che intro- relazione con il poeta tedesco Il teatro è dunque il luogo più sta traduzione, Stoppard ha prestigio. dusse nei circoli studenteschi il Georg Herwegh, un episodio adatto ad accogliere la storia scritto The Coast of Utopia per La riflessione sul valore della pensiero di Hegel, Fichte e che serve a Stoppard a dare che Stoppard ci racconta, poi- confrontarsi con lo stile di Ce- letteratura, sulla sua capacità di Schelling, e infine Michail Ba- maggiore consistenza psicologi- ché proprio sul palcoscenico le chov e perché colpito dalla so- anticipare e dar senso ai movi- kunin, che proprio da quelle ca al personaggio di Herzen. parole diventano azioni e dal miglianza tra la vicenda del criti- menti politici, ci permette così inebrianti idee trasse l'energia L'ultimo testo è ambientato pensiero si passa ai fatti come co letterario Vissarion Belinskij e di valutare il lavoro di Stoppard per affermare le proprie teorie principalmente a Londra e of- accade nelle rivoluzioni. • la situazione degli intellettuali in relazione alle sue opere prece- anarchiche. fre un quadro dickensiano del- andrea.peghinelliguniromal.it cecoslovacchi prima e dopo la fi- denti e in particolare rispetto a La prima parte si apre nella la frammentata comunità di ne del regime socialista. Travesties. Sembra che, rico- residenza di campagna della fa- emigrati che qui si raccoglie. A. Peghinelli insegna letteratura inglese struendo le vite dei precursori di miglia Bakunin. Sin dall'inizio Le idee politiche di Herzen all'Università di Roma 1 Lenin con cechoviana ironia, n Russia come nella Praga so- Stoppard abbia mutato atteggia- Icialista, alcuni intellettuali mento nei riguardi del proprio preferirono la censura del pro- lavoro, del suo significato politi- prio paese alla libertà d'espres- co e della sua realizzazione for- sione dell'Occidente, perché male, che mostrano numerose Sulla scena "sotto la censura, il pubblico affinità sia con il disincantato guardava agli scrittori come alle impegno di Herzen, sia con il ge- ortare in scena The Coast of Utopia è loro guide ideali". Come Vàclav nio sornione di Turgenev. Appa- produzione Zàchar ha convinto il regista un'impresa mastodontica. Produzione, Havel restò a Praga, in Naufra- rentemente la parte finale è oc- P Marco Tullio Giordana a realizzare con il Tea- regia, cast artistico e staff tecnico sono impe- gio Belinskij decide di tornare cupata dai relitti dei sogni irrea- tro Stabile di Torino e il Teatro di Roma lo gnati nella creazione di uno spettacolo di cir- in Russia perché là potrà avere lizzati del vecchio Herzen, ma è spettacolo andato in scena nell'aprile 2012. ca otto ore, con un cast di almeno una trenti- una maggiore presa sul pubbli- la memoria di Turgenev che re- Lo stabile torinese ha così coronato il percor- na di attori che devono "invecchiare" di qua- co e lettori più attenti rispetto a sta sottotraccia, soprattutto do- so sulle origini delle utopie sociali iniziato da rant'anni e vivere in Russia, a Parigi, a Londra quelli che può avere a Parigi. po che lo scrittore ha incontrato Mario Mattone con il film Noi credevamo. To- e a Nizza. La trilogia di Stoppard chiede gran- Come autore, Stoppard non sull'isola di Wight il prototipo rino, come ricorda il traduttore Marco Peris- de impegno anche da parte del pubblico, prova però alcuna fascinazione del suo personaggio più celebre, se nel libretto di sala, è anche la città da cui, chiamato a seguire per ore le vite di perso- per le limitazioni delle libertà il nichilista Bazarov. Secondo il con i libri di Franco Venturi pubblicati da naggi storici che, pur avendo un enorme valo- d'espressione e lo ha dimostrato progetto iniziale, le tre parti do- Giulio Einaudi, l'Italia e l'Europa hanno co- re nella storia culturale europea, in alcuni ca- opponendosi alla censura subita vevano intitolarsi Bakunin, Be- nosciuto Herzen e i populisti russi, in un'epo- si risultano oggi degli emeriti sconosciuti. dal Belarus Free Theater. Nel linskij e Turgenev. Stoppard ha ca in cui molti documenti restavano confinati Non è un caso, quindi, che questo testo sia suo teatro sembra interessato voluto che fosse "l'artista, e non negli archivi moscoviti. Al meritato plauso stato prodotto solo in due città, a Londra nel piuttosto a esplorare l'aspetto i tre pubblicisti di genio, il vero per il coraggio e l'intelligenza dimostrati nel 2002 e a New York nel 2007. Nell'Europa letterario della relazione tra in- eroe, il protagonista di La spon- produrre quest'opera, bisogna però accludere continentale nessuno ha raccolto la sfida; solo tellettuali e potere. L'utopia del da dell'utopia", poiché fu Turge- una riserva: spiace che, dopo un tale sforzo, lo il malandato ma coraggioso teatro italiano ha titolo è certamente il sogno so- nev, con quel personaggio con- spettacolo sia rimasto in scena solo una man- recepito l'importanza di questo testo. Nel cialista infrantosi contro il reali- cepito su un'isola, a comprende- ciata di repliche, quando avrebbe meritato di 2009, dopo un tentativo da parte degli Artisti smo sovietico, ma è anche un'i- re e a suo modo a salvare l'uto- essere visto da molti, come motivo di appren- Riuniti con Piero Maccarinelli e Roberto An- sola fitta di rimandi letterari. pia di una generazione. • dimento e riflessione su un periodo storico dò, il testimone è passato all'attrice Michela Come sempre, emerge dietro decisivo per capire il presente. st.moretti @ gmail.com Cescon, che in qualità di titolare della casa di quest'immagine la memoria di (S. M.) Shakespeare: la "costa dell'uto- S. Moretti è attore e dottore di ricerca pia" ricorda l'inesistente costa in letterature comparate all'Università di Torino Letterature distrutte da anni di allenamenti, L'epopea del baseball Mike non ha il talento di Henry, ma fa di tutto per rimediare con di Martino Gozzi dosi massicce di buona volontà. E il capitano della squadra, e in Chad Harbach na degli Intoccabili. "Questo è il pochi mesi diventa il migliore momento per che cosa? Per go- amico di Henry, il suo mentore, L'ARTE dere del successo personale. È il suo preparatore atletico. At- DI VIVERE IN DIFESA fermo là, da solo. Ma sul campo, torno a questa coppia di amici, ed. orig. 2011, trad. dall'inglese che cos'è? E parte soltanto di tra i quali inevitabilmente si insi- di Letizia Sacchini, una squadra vincente. Guarda, nuerà il germe della rivalità, ruo- lancia, acchiappa, corre. Ma è pp. 513, €20, ta un cast di comprimari tra i solo parte di una squadra". quali spiccano Guert Affenlight, Rizzoli, Milano 2012 Evidentemente, quando ha co- rettore dell'università e autore di minciato a scrivere la storia di un bestseller intitolato I distilla- i tutti gli sport praticati in Henry Skrimshander e della tori di semi, sua figlia Pella, la DNord America - football, squadra di baseball del Westish cui vita sta andando a rotoli, e hockey, lacrosse - il baseball è College, Chad Harbach, al suo Owen Dunne, il compagno di forse quello che meglio ha sapu- debutto narrativo con L'arte di vi- stanza di Henry, fieramente gay to rappresentare l'epopea statu- vere in difesa, era ben consapevo- e incontestabilmente à la page. Courtesy of Emiliano Ponzi per "La Repubblica" del 14 maggio 2011 nitense. Anche ai nostri occhi: le della ricca tradizione che lo Quando arriva al Westish Col- nonostante le sue regole ci risul- precedeva. E ha fatto la scelta giu- lege, Henry porta con sé un libro tino per lo più oscure, e il calco- sta: non si è limitato a riproporre solo: una copia consunta dell'Ar- Una minuscola leva all'improvviso lo dei punteggi incomprensibile. tutte le costanti del genere, maga- te della difesa, di un certo Apari- Anche noi europei conosciamo i ri con qualche variazione, ma ha cio Rodriguez, leggendario inter- di Daniela Fargione nomi dei grandi campioni ameri- riversato nel romanzo tantissima base dei St Louis Cardinals. Più cani, da Babe Ruth a Joe Di- vita - polvere, sogni, sudore, de- che di un manuale, si tratta di Julian Barnes stato giovane e, come tale, presun- Maggio, da Lou Gehrig a Willie lusioni, felicità - raccontando, pa- tuoso; che anche lui ha avuto degli una raccolta di koan sul baseball IL SENSO DI UNA FINE Mays, pur non avendoli mai visti gina dopo pagina, e dettaglio do- e sulla vita; contiene massime del amici, compagni di liceo con i giocare. Consapevolmente o me- po dettaglio, un intero microco- tipo: "L'interbase è fonte di stabi- ed. orig. 2011, trad. dall'inglese quali, negli anni sessanta a Bristol, no, anche noi ci siamo schierati smo, quello di un piccolo campus lità nel cuore della difesa"; oppu- di Susanna Basso, amava filosofeggiare e condividere universitario del Wisconsin affac- con i Giants o gli Yankees, le re: "La morte è la definitiva sen- la stessa "fame di libri e di sesso"; ciato sulle rive del lago Michigan. pp. 160, € 17,50, due squadre di New York, nean- sazione dell'operato di un atleta". Einaudi, Torino 2012 che una ragazza misteriosa ed che fosse un derby di casa no- Henry Skrimshander ha un ta- Henry lo conosce a memoria, ma enigmatica, figlia della donna del stra. Leggendo autori come Ma- lento prodigioso. Non è un pit- non è il solo: uno degli aspetti più lascito, gli aveva perforato il cuore, lamud e DeLillo, abbiamo fami- cher, e come battitore lascia a sorprendenti del romanzo di 6 6 T7 siste al mondo una cosa preferendo a lui il più intelligente liarizzato con le litur- desiderare: la sua spe- Chad Harbach è proprio il valore J /più ragionevole di una lan- Adrian. E suo il diario. E suo il gie e i paramenti di cialità è la difesa. E un che i suoi personaggi attribuisco- cetta dei secondi?" si domanda brillante suicidio con un taglio questo sport altamen- interbase. Il suo com- no ai libri. Quando Mike Tony Webster, protagonista del- preciso, diagonale, delle vene. E te ritualizzato: i guan- pito è agguantare la Schwartz vede Henry in azione l'ultimo, affilato romanzo breve di sua l'ombra che invade, silenziosa toni di pelle, i segnali palla e consegnarla per la prima volta, ripensa a un Julian Barnes, vincitore del presti- e persistente, la mente di Tony del catcher, quel conti- nelle mani dei compa- verso di Robert Lowell: "Senza gioso Man Booker Prize. Perché è Webster, per quanto il flusso del nuo masticare e sputa- gni il più rapidamente espressione, esprime Dio". La il tempo, con il suo scandire disci- tempo l'abbia con gli anni stempe- re tabacco. Anche noi possibile. E, in questo, carriera del rettore Affenlight è plinato, "tic tac, tic toc", che forgia rata al punto da cancellarne ogni abbiamo provato l'e- il piccolo Henry - un segnata dalla scoperta, negli an- e contiene le nostre esistenze, ren- nitido contorno. mozione di calpestare ragazzino magro, con fratti della biblioteca universita- dendole appunto misurate. Non Ma adesso affiora anche il dub- l'erba del diamante di il petto "assurdamente ria, della minuta di un discorso un sussulto, nessuna stravaganza, bio che il telefono senza fili della gioco, grazie a decine concavo e una sfaccia- tenuto da Melville proprio al We- nemmeno la tentazione di uno memoria abbia imbrogliato ineso- di film di prima gran- ta abbronzatura da stish College, nel lontano 1880. sbandamento a dare la scossa a rabilmente la storia, individuale e contadino" - non ha eguali. dezza, da Duomo dei sogni a Bull Quando sua figlia Pella incontra un'esistenza ordinaria, modesta, collettiva, quella cioè che nasce Nessuno è altrettanto preciso, o Durham, fino al recente Money- per la prima volta Mike, in una quasi un simulacro di vita vera. E all'accadimento di un dato episo- potente, o aggraziato. A scoprir- ball. L'arte di vincere, con Brad scena chiave, i due si mettono a sospetto, del resto, è che il tempo dio, ma che acquista valore solo lo, in un torneo minore, e a tra- Pitt. Il talento, il gioco di squa- parlare della moglie del poeta sia malleabile: basterebbe un dolo- in seguito, solo quando riesce a scinarlo fino al Westish College, dra, il fallimento: ovviamente, le Ralph Waldo Emerson, morta di re appena accennato, un esile pia- "dare un senso" al presente. Un la cui squadra di baseball ha un analogie tra il baseball e la vita cere per alterarne il ritmo e stra- senso che Tony, nella sua ovattan- disperato bisogno di rinnova- tubercolosi. E tutti questi riferi- sono infinite. "Un uomo arriva volgerne la rassicurante regolarità. te ottusità, non potrà mai nemme- mento, è Mike Schwartz, anima menti letterari - ce ne sono tanti alla base. E solo", recitava solen- Così Tony vive al riparo dalle emo- no sfiorare, essendo inchiodato al e cuore del dipartimento sporti- altri, sapientemente intrecciati al- nemente Robert De Niro, nei zioni, sposa "una donna dai con- ruolo dello spettatore miope, che vo. Alto, stazzato, le ginocchia le vicende dei protagonisti - non panni di Al Capone, in una sce- devono sorprendere: dopotutto, torni chiari" da cui divorzia ami- rimane a guardare al davanzale siamo in un college. chevolmente, ha una figlia con la della vita senza mai vedere. Come è facile intuire, gli in- quale imbastisce un rapporto di Abilissima la traduttrice, Susan- gredienti principali di questo ro- sensata e innocua cortesia, riordi- na Basso, nel cogliere e rendere manzo corale sono la passione na e riassetta casa nella dimessa at- con precisione cronometrica gli per il baseball e la fiducia nella tesa - ormai già ingrigito e impol- scarti infinitesimali e gli impalpa- letteratura. Una fiducia che verato - di una fine che si convie- bili spostamenti di senso che la Chad Harbach - uno degli edi- ne costumata. Finché la mala- profusione di messaggi interni al tor della giovane rivista "n+1" - creanza del destino interviene a testo - lettere, telefonate, dialoghi deve nutrire nel profondo, se scompigliare quella prudente riesumati, e-mail - contribuisce ad per quasi dieci anni ha accumu- compostezza con una lettera del accumulare. Ecco, c'è il problema lato debiti pur di continuare a suo avvocato, che lo informa del- dell'accumulo, difatti. La teoria scrivere Marte di vivere in difesa, l'imprevista eredità da parte di una matematica dell'esistenza che e se, alla fine, ha avuto il corag- donna: 500 sterline e un diario. Tony mutua da Adrian, traducen- gio di pubblicare, in una stagio- È a questo punto che Julian Bar- dola secondo convenienze perso- ne editoriale dominata dai libric- nes ci imbarca sul battello della nali, utili a distribuire le colpe: cini di cento pagine, un romanzo memoria e impone - tanto al per- eventi che si sottraggono o si addi- tanto voluminoso; un romanzo sonaggio quanto a noi lettori - la zionano, la vita che si aggiunge al- ricchissimo nella rappresenta- stessa esperienza di quieto orrore la vita. E poi il poeta (Philip Lar- zione dell'odierna commedia della marea del Sevem a cui Tony kin, più volte citato nel romanzo), umana, e altrettanto generoso aveva assistito da ragazzo. Riaffio- che conclude crudelmente, chie- nel dispensare emozioni e colpi ra il ricordo distinto delle due ore dendoci che differenza ci sia tra di scena. A seconda delle prefe- di attesa, in riva al fiume, passate a l'addizione e la crescita... Pare renze, il lettore potrà scegliere osservare lo scorrere docile verso il chiederselo lo stesso Barnes e con quale sentiero seguire: se immer- mare, finché all'improvviso, "co- lui un'intera generazione di briz- gersi nella storia di formazione, me se qualcuno avesse azionato zolati scrittori inglesi - Martin o godersi le atmosfere terse del- una minuscola leva nell'universo", Amis con La vedova incinta, Paul la campus novel, o lasciarsi av- la natura e il tempo cominciarono Torday con La ragazza del ritratto vincere dal racconto sportivo. a procedere "a rovescio". Brutale - quasi a tirare le somme e, come Hi M Oppure, se vivere tutte queste la risalita di una memoria messa a afferma Frank Kermode a cui si esperienze in una volta sola. Ta- tacere per quarant'anni, insidioso allude già nel titolo, a provare a lento, gioco di squadra, falli- il presentimento di risposte che "dare un senso al modo in cui dia- mento: in. fondo, il baseball è quel diario potrebbe finalmente mo un senso al mondo". • U | conaultazions.zanicheHi.it offrire e che forse sarebbe meglio ZANICHELLI tutto questo. • [email protected] tenere sommerse, nel fondo palu- [email protected] doso del rimosso. Scopriamo, in- Sempre aperti a nuove idee D. Fargione è traduttrice letteraria e insegna lingua H MOMM M. Gozzi è scrittore e traduttore fatti, che anche Tony Webster è e letterature angloamericane all'Università di Torino Classici superare ogni dualismo, sia da un Una nuova traduzione dello slancio vitale punto di vista metodologico/epi- Scrittore "senza stile" stemologico, sia da un punto di di Paolo Taroni vista ontologicoAeologico, mo- di Mariolina Bertini stra come nell'evoluzione il bios, Henri Bergson e, soprattutto, all'utile Guida alla la vita, conduca a una concezione Émile Zola Pubblicati tra il 1882 e il 1884 lettura che chiude il volume. Biso- dell'evoluzione che, dall'origina- L'EVOLUZIONE CREATRICE da uno Zola giunto pressappoco gna ricordare l'intuizione avuta rio slancio vitale, dallo "zampillio ROMANZI a metà dei Rougon-Macquart, i ed. orig. 1907, dalla curatrice già nel 1990 del- primordiale di energia", attraver- VOL. II tre romanzi inclusi in questo vo- a cura di Marinella Acerra, l'importanza di proporre in Italia so vari tentativi, riprese e "retro- a cura di Pierluigi Pettini, lume non sono tra i più celebri marce", è giunto a tutte le forme pp. XXXIII-387, €11,90, alcuni testi bergsoniani: per Edi- trad. dal francese di Anna Bucaretti, del grande ciclo romanzesco. tori Riuniti curò la prima edizione viventi, in un processo di creazio- Rizzoli, Milano 2012 Andrea Calzolari e Paola Messori, Ma con la diversità estrema dei italiana della raccolta di saggi del ne continua e incessante: la crea- registri e dei temi affrontati pp. 1704, €55, 1919, Denergia spirituale, con il ti- zione è quindi quella di un dio smentiscono energicamente il ì evoluzione creatrice è sen- tolo, forse più accattivante per il che si identifica con la vita stessa Mondadori, Milano 2012 luogo comune della grigia e piat- e non risulta essere esterno e tra- L z'altro il libro più celebre di lettore degli anni novanta, Il cer- ta monotonia naturalistica. scendere la realtà naturale. La Henri Bergson, che gli valse, nel vello e il pensiero e altri saggi. Og- i sono autori la cui fortuna Il primo, Pot-Bouille (qui tra- creazione è qualcosa di continuo 1928, il premo Nobel per la lette- gi, l'edizione del capolavoro berg- presso il grande pubblico dotto La solita minestra e in ("creazione continua di impreve- C ratura (fra i pochi filosofi, assieme soniano permette un'analisi e un è indipendente dalle fluttua- passato, forse più efficacemen- dibile novità") e realizzata in infi- a Sartre, a ricevere il premio del- approfondimento ulteriori grazie zioni del giudizio dei critici. te, Quel che bolle in pentola), l'Accademia reale svedese). La all'edizione critica, tenuta presen- nite forme da ogni creatura con le Bollato da Thibaudet, nel proprie azioni libere, con le deci- racconta, con la crudeltà delle diffusione in Italia del pensiero te dalla curatrice, uscita in france- 1935, come "grossolanamente sioni prese in ogni istante e con il acqueforti di Daumier, i poco del filosofo francese, fin dall'usci- se nel 2009 (Frédéric Worms, in epico", condannato da Lukàcs, protrarsi stesso della vita in tutte edificanti retroscena di un pa- ta del suo celebre libro, nel 1907, un lavoro infaticabile di diffusione nel 1940, in quanto apparte- le sue manifestazioni. Per com- lazzo della Parigi borghese. La è stata ampia e ha largamente in- del pensiero di Bergson, ha pro- nente alla "grigia mediocrità prendere una simile visione del contrapposizione tra le lussuo- fluenzato la cultura italiana di ini- mosso l'edizione critica per la Puf del naturalismo", confinato da mondo, si deve accettare che, ac- se scale in finto marmo, dove zio Novecento (dai futuristi, a Pi- di Parigi degli scritti filosofici: L'É- canto alle facoltà intellettuali del- Barthes, nel 1952, tra gli autori gli inquilini recitano la comme- randello, a Ungaretti, per citare i volution créatrice è curata da Ar- l'intelligenza, vi sia anche l'intui- "senza stile", Zola ha attraver- dia dell'agiatezza, cercando di più famosi). Ciò nonostante, le vi- naud Francois). zione - la prosecuzione intellet- sato il periodo più buio della nascondere la loro costante cende delle traduzioni italiane del In quest'opera è ripresa e svi- tuale (o spirituale), nell'evoluzio- sua esistenza postuma senza preoccupazione per il denaro, e capolavoro bergsoniano sono luppata l'idea centrale del pensie- ne, degli istinti - che permette di che i suoi capolavori perdesse- il buio cortile-pozzo, in cui le piuttosto travagliate e fino a pochi ro di Bergson (quella attorno alla cogliere in maniera globale e uni- ro lettori. Si poteva dubitare domestiche gettano le immon- anni fa mancava un'edizione quale ruota tutta la sua filosofia): taria la realtà fenomenica. dell'eccellenza estetica della dizie sghignazzando sui mal cu- completa: ne erano state pubbli- l'idea di durée. La durata reale e sua opera, ma la si stoditi segreti delle cate tante nel corso degli anni, da vissuta era stata proposta già nel È utile sottolineare che, sebbe- frequentava egual- padrone, è il centro quella di Umberto Segre del 1889, nel Saggio sui dati immedia- ne sia una metafisica, la concezio- mente: per familiariz- di un racconto corale 1925, per Athena di Milano, con ti della coscienza, come espressio- ne bergsoniana non si pone mai zarsi con la società pervaso di una sorta il commento di Santino Caramel- ne della molteplicità qualitativa, (né qui né, in seguito, quando si del Secondo Impero, di violenta ironia la, a quella di Paolo Serini del del movimento-mutamento conti- confronterà con la relatività di per immergersi nel vendicatrice. 1925, ripubblicata poi da Monda- nui della vita psichica e mentale di Einstein o il principio di indeter- mondo sfavillante dei Da un'intenzione dori nel 1935, e più volte ripropo- ciascun individuo; la durata - che minazione di Heisenberg) in ter- teatri dell'età di Of- quasi opposta nasce il sta in diverse edizioni scolastiche rende il perpetuo fluire interiore - mini anti-scientifici e fa bene la fenbach o nei tene- romanzo successivo, o antologiche, tra cui Utet, alla è connessa al tema del ricordo in curatrice a sottolinearlo nella sua brosi cunicoli delle Au Bonheur des Da- versione di Luigi Ferrarino per Materia e memoria del 1896, è in- introduzione quando ricorda che miniere di Montsou. mes\ deciso a celebra- Laterza del 1949 (poi del 1957 terpretata come strumento comi- L'intenzione polemica nei con- Nel frattempo, il la- re, ottimisticamente, fronti del darwinismo (Darwin con la cura di Vittorio Mathieu), co nel saggio del 1900 su II riso ed voro di una nutrita l'entusiasmo fattivo di stesso, ma soprattutto Spencer) è alle numerose versioni scolasti- è riietta come "stoffa stessa della schiera di specialisti comincia- un grande rinnovatore del com- evidente: ma va anche attenta- che, come quelle curate da Oddi- realtà", come essenza dell'evolu- va a disegnare di lui un'imma- mercio parigino, Zola racconta mente interpretata. Bergson non no Montiani per Signorelli di Mi- zione di tutta la vita universale in gine del tutto inedita. Era quel- la spettacolare crescita di uno intende certo regredire alla tesi lano, del 1959, e da Giancarlo Pe- Devoluzione creatrice. Bisogna ag- la di uno scrittore la cui narra- dei primi grandi magazzini, mac- della fissità delle specie: la sua vi- nati per La Scuola di Brescia, del giungere che nelle opere seguenti zione della modernità si avvale- sione del vivente è fortemente di- china gigantesca e vera cattedra- 1961. Nessuna di queste è un'edi- (Durata e simultaneità del 1922, va, inaspettatamente, di remoti namica (anzi, il punto è proprio le dei tempi nuovi. zione integrale, alcune sono piene sulla teoria della relatività di Ein- archetipi mitici; di un rinnova- forzare i limiti del dinamismo bio- Al poema del commercio si di errori, anche gravi, molte sono stein e le raccolte di saggi) l'idea di tore radicale nel trattamento logico evoluzionista). intreccia, per la gioia dei critici riduzioni scolastiche e antologi- durata fu indicata come la caratte- dello spazio romanzesco; di un del tempo, una fiaba d'amore: che. Nel 1966, la "Collana Premi ristica di tutta la realtà fisica e ma- narratore capace di far propri i il fondatore di Au Bonheur des Nobel per la letteratura" dei Fra- teriale e non solo di quella psico- uindi 'evoluzione': il fatto metodi di lavoro di scienze d'a- Dames, dopo esser stato un ir- telli Fabbri di Milano, pubblicò la logica o vivente. Qui però Berg- Q vanguardia come l'etnologia e resistibile don Giovanni, spose- traduzione di Leonella Alano Po- son propone e approfondisce nu- dell'evoluzione è piena- la sociologia e di annettere al rà la commessa Denise, adora- dini, senza che, inspiegabilmente, merosi concetti nuovi: alcuni mol- mente, programmaticamente ri- proprio immaginario quel bile Cenerentola dall'infatica- ci fosse l'introduzione di Bergson to fortunati e celebri, come quello conosciuto. Ma la scommessa di mondo delle macchine con il bile altruismo. Ed è ancora una che fu invece "sostituita" da di élan vital, di forza originaria, di Bergson è proprio quella di co- quale, tra Otto e Novecento, celebrazione della dedizione un'introduzione di Kjell Stròm- energia "primordiale" che ha dato niugare l'evoluzionismo con una era inevitabile confrontarsi. Lo femminile, della vocazione al- berg sul conferimento del premio vita a tutte le forme evolutive, che riformulazione dei concetti di fi- Zola "plurale" che oggi leggia- l'accudimento innalzata a mo- Nobel a Bergson, dal discorso uf- si ripropone continuamente e co- nalismo e di creazione di novità mo, nei cui romanzi le spinte dello supremo, che troviamo ficiale di Per Hallstròm e da una stantemente nelle azioni, nei pen- nell'ambito del vivente: 'evolu- involontarie dell'eredità gene- nel terzo romanzo, La gioia di premessa sulla vita e l'opera del sieri degli esseri viventi e nelle di- zione creatrice"'. tica sembrano prefigurare, no- vivere. In un villaggio sperduto filosofo di Jean Guitton. Quando, verse manifestazioni dell'esisten- Devoluzione creatrice di Berg- ta Pellini, le pulsioni freudiane, in riva all'oceano, la protagoni- nella seconda metà degli anni ot- za; altri meno famosi, ma non per son, quindi, riletta in maniera è il frutto di questa ridefinizio- sta Pauline contrappone la pro- tanta e nei primi anni novanta, ci questo meno importanti, come l'i- critica a centocinque anni dalla ne critica, che ne ha messo in pria energia caritatevole all'e- fu anche in Italia una Bergson re- dea che il nulla è un concetto più pubblicazione originale, propo- luce tutta la tormentata com- goismo del fidanzato, Lazare, naissance, dopo quella francese complesso (e quindi posteriore) di ne ancora interessanti stimoli e plessità. che accumula fallimenti in ogni avviata da Gilles Deleuze con 0 quelli di essere e di esistenza, poi- piacevoli sorprese interpretati- L'ampia scelta dei Rougon- campo, giustificando la propria suo celebre saggio del 1966 II ché richiede prima la presenza di ve, oggi come in passato, per in- Macquart dei "Meridiani", di morbosa disperazione con la fi- bergsonismo e proseguita nei suoi qualcosa e poi, intellettualmente, tellettuali, letterati, artisti e filo- cui è uscito da poco il secondo losofia pessimista di Schopen- due testi sul cinema degli anni ot- il lavoro di "sottrazione" concet- sofi (particolarmente fecondo è volume, si presenta come lo hauer. tanta con la riattualizzazione dei tuale fino al concetto di "nulla". stato l'incontro con l'americano strumento ottimale per il letto- Ben più schopenhaueriana di concetti di "immagine tempo" e Particolarmente significativa è William James, mostrato da Ma- re italiano che voglia rendersi lui, in realtà, è Pauline, che in- di "immagine movimento", non stata la lettura del pensiero uma- rinella Acerra in modo efficace e conto di tale processo. Nelle in- carna la compassione teorizzata esisteva un'edizione completa e no con gli strumenti della neona- sintetico). Le dense quanto troduzioni del curatore, come dal filosofo tedesco; e il contrap- ben fatta in italiano. Solo nel 2002 ta settima arte: il "movimento ci- chiare pagine della Guida alla nelle ricchissime note e nelle punto psicologico tra i perso- Cortina pubblicava una traduzio- nematografico del pensiero" che lettura rendono il capolavoro di notices impeccabili che accom- naggi, tra i quali si insinua la lan- ne completa di Fabio Polidori frammenta, scompone, "taglia" e Bergson accessibile anche a chi pagnano i testi e ne illustrano la guida e seducente Louise, mo- dell'opera del filosofo francese. separa intellettualmente la realtà non ha una conoscenza accurata genesi, confluiscono i risultati stra ancora una volta quanto sia A dieci anni di distanza, Mari- - la quale è invece durata, flusso, della filosofia dell'autore e per- di una tradizione critica illumi- da accantonare il diffuso pregiu- nella Acerra propone una nuova movimento-mutamento e trasfor- mettono allo studente (non solo nante: lo scrittore "senza stile" dizio che fa di Zola un autore versione di Devoluzione creatrice, mazione incessanti senza soluzio- universitario, ma anche liceale) si rivela portatore di una plura- negato alle sottigliezze psicologi- in edizione economica "Bur", che, ne di continuità - suddividendo- di integrare il proprio studio lità di stili in cui si incontrano che, a suo agio soltanto sul terre- oltre a permettere a un pubblico la in istanti, punti, parti scompo- con la lettura guidata in modo lo sguardo di Manet e l'esem- no della descrizione, dell'analisi più vasto di lettori, studenti, stu- ste, elementi separati (fotogram- efficace e comprensibile di un pio di Flaubert, l'oralità popo- sociale e della dimostrazione diosi e cultori di accedere all'ope- mi) e che successivamente rico- classico, senza bisogno di fram- lare colta sul vivo e la cultura scientifica. • ra a un prezzo contenuto, ne ga- struisce, grazie all'aggiunta del mentarie e approssimative edi- positivista, le suggestioni di maria.bertinigunipr.it rantisce anche una migliore com- movimento della "macchina da zioni scolastiche. • Schopenhauer e il denegato prensione grazie all'essenziale In- proiezione-pensiero ". p.taroni®libero.it modello del romanticismo hu- troduzione alla filosofia di Bergson M. Bertini insegna letteratura francese Bergson, nel suo tentativo di P. Taroni è insegnante e traduttore goliano. all'Università di Parma FONDAZIONE BOTTARI LATTES L'autunno del Festival internazionale "Cambi di Stagione"

SABATO 22 E DOMENICA 23 SETTEMBRE starda: Non gemme, non fin oro Ancor che col partire di Girolamo Dalla Casa (P-1601); Solo per flauto tra- Auditorium Fondazione Bottari Lattes - Monforte d'Alba (Cn) verso e basso di Giuseppe Tartini (1692-1770); Sona- Teatro Politeama Boglione - Bra (Cn) ta per il cembalo in re maggiore di Baldassarre Ga- Per info su orari e biglietti: luppi (1706-1785); Sonata n.l in mi minore per flauto www.fondazionebottarilattes.it e basso continuo di Giuseppe Benedetto Piatti (1700 ca.-1763); Sonata in F per flauto traversiere di Anto- nio Lotti (1666-1740). l Festival internazionale Cambi di Stagione acco- Nel pomeriggio di domenica 23 settembre è pro- Iglie l'autunno con tre concerti, tra musica classica tagonista il suono acuto e grintoso del clarinetto al e letteratura, in cartellone sabato 22 e domenica 23 Teatro Politeama Boglione di Bra. Alle ore 17 sal- settembre all'Auditorium Fondazione Bottari Lattes gono sul palco Lorenzo Coppola con il suo clarinet- di Monforte d'Alba (Cn) e al Teatro Politeama Bo- to e il Quartetto Terpsycordes da Ginevra (Girola- glione di Bra (Cn). mo Bottiglieri, violino primo; Raya Raytcheva, violi- L'attrice Caterina Vertova interpreta le pagine più no secondo; Caroline Cohen-Adad, viola; Francois intense da Madame Bovary di Gustave Flaubert, ac- Grin, violoncello). Si misurano con due brani dolci compagnata dal Classico Terzetto Italiano sulle note e struggenti di Mozart e Brahms, dove lo strumento di Weigl, Carulli e Kreutzer; il flautista londinese Ste- protagonista si impone con forte musicalità: di ce phen Preston con il suo Trio Aporia propone un viag- Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) propongo- Q) gio nella Venezia del secolo dei lumi, con musiche di no Quintetto in la maggiore per clarinetto d'amore e cambi Marcello, Dalla Casa, Tartini, Galuppi, Piatti e Lotti; archi KV 581; i/Johannes Brahms (1833-1897) pre- Lorenzo Coppola e il Quartetto Terpsycordes da Gi- sentano Quintetto in si minore per clarinetto e archi Cll ÒLOglwllC nevra rendono omaggio al magico suono del clarinet- op. 115. to con musiche da Mozart a Brahms. INCONTRI e La rassegna è organizzata dalla Fondazione Bottari INTERNAZIONALI Lattes di Monforte d'Alba (Cn), insieme con l'Asso- Chi sono gli artisti dell'autunno DI MUSICA ciazione Premio Bottari Lattes Grinzane e in collabo- MONFORTE D'ALBA razione con l'Associazione Amici della Musica di Sa- Caterina Vertova. Si specializza in laboratori a vigliano (Cn). La terza edizione porta la firma del di- Londra, segue tirocini presso l'Actor Studio di rettore artistico Ubaldo Rosso, flautista, docente e in- New York e stage di danza alla scuola acrobatica terprete di musica antica con strumenti storici. Ecole Nationale du Cirque di Parigi. Rientrata in segna alla Royal College of Music di Londra e al Il Festival si contraddistingue per la propria for- Italia, lavora in teatro per registi italiani come Welsh College of Music and Drama), proponendo e mula originale: la musica classica in costante dialogo , Luigi Squarzina e Mario Missiro- un repertorio che spazia dalla musica medievale a armonico con la letteratura, l'opera lirica e il teatro e li. In ambito cinematografico partecipa a produzio- quella contemporanea. Ha studiato con Nikolaus «te gli appuntamenti proposti nei quattro periodi magici ni con la regia di , Ferzan Ozpetek Harnoncourt a Salisburgo e nel 1984 ha fondato il «te dell'anno, l'inizio delle stagioni, scandito da equinozi e Florestano Vancini. È protagonista di serie televi- Purcell Quartet. Ha suonato in tutta Europa, Giap- e solstizi. sive quali Commesse, Incantesimo, Il bello delle pone, Stati Uniti. Ha realizzato più di cinquanta re- 0 Il cartellone autunnale del Festival prende il via donne e II Commissario. gistrazioni per Hyperion, Chandos, Virgin Classics con la lettura-concerto Madame Bovary, tratta dal- Classico Terzetto Italiano. Esegue ricercati pro- e Harmonia Mundi. aq l'omonimo romanzo di Gustave Flaubert (1856), in grammi del primo Ottocento con strumenti storici. Jane Chapman. Ha studiato clavicembalo con Ton programma sabato 22 settembre alle ore 20,30 al- Ha tenuto concerti in Italia e all'Estero (Germania, Koopman. Il suo repertorio spazia dalla musica anti- l'Auditorium della Fondazione Bottari Lattes. A in- Francia, Svizzera, Belgio, Olanda, Danimarca, Fin- ca al barocco, all'avanguardia contemporanea. Defi- terpretare brani della nita àvTTlndependent co- ss struggente storia di Em- me il clavicembalo britan- ma è l'attrice Caterina nico più sperimentatore e o Vertova, volto noto delle dal Guardian come artista fiction televisive {Com- senza paura, ha rivitalizza- •te messe, Incantesimo, Il to il repertorio per clavi- bello delle donne, Il Com- cembalo, spingendo i com- missario), che in ambito positori verso nuovi para- e teatrale ha lavorato con metri e sonorità. Insegna registi del calibro di al Royal College of Music Giorgio Strehler, Luigi di Londra. Recentemente Squarzina e Mario Missi- con il chitarrista jazz Mark ss roli e al cinema è stata di- Wingfield ha pubblicato retta da Federico Fellini, l'album Three Windows Ferzan Ozpetek e Flore- (Dark Energy Music). stano Vancini. La accom- Lorenzo Coppola. E stato £ pagna il Classico Terzetto allievo di Eric Hoeprich Italiano (Ubaldo Rosso al nella classe di clarinetto flauto, Carlo De Martini storico del Conservatorio al violino, Francesco Bi- Reale dell'Aja. Dal 2004 raghi alla chitarra) con è professore di clarinetto brani dell'epoca, per un storico presso la Escola viaggio musicale e lette- Superior de Mùsica de Ca- rario nella Parigi della talunya a Barcellona. Ha prima metà dell'Ottocen- collaborato con ensemble to: Ouverture de l'oeuvre specializzati nell'esecuzio- Le Corsaire di Joseph ne di musica barocca e e Weigl (1766-1846) nella classica con strumenti ori- trascrizione di J. H. C. ginali, fra i quali Les Arts Bornhardt (1774-1840); Florissants, La Petite Ban- Caterina Vertova a Notturno op. 24/11, n. 1 in de, Ensemble Baroque de sol maggiore di Ferdinando Carulli (1770-1841); landia e Norvegia) e ha pubblicato con favorevoli Limoges, Freiburger Barockorchester, Bach Colle- Trio op. 9, n. 1 in la maggiore di Joseph Kreutzer esiti da parte della critica due Cd monografici dedi- gium Japan. Svolge attività di musica da camera con (1790-1840). cati a Joseph Kreutzer e Ferdinando Carulli, editi gruppi e musicisti quali Kuijken Quartet, Ensemble Da Parigi a Venezia, tra gli splendori e l'ottimismo da Ducale. Philidor, Ensemble Zefiro, Quatuor Terpsycordes. del secolo dei lumi. Domenica 23 settembre, l'Audi- Stephen Preston. Dopo aver studiato flauto alla Quartetto Terpsycordes. Fondato nel 1997, ha se- torium Fondazione Bottari Lattes alle ore 11 ospita il Guildhall School of Music and Drama di Londra, ini- guito l'insegnamento di Gàbor Takàcs-Nagy. Sti- e noto flautista inglese Stephen Preston (flauto traver- zia la sua carriera fondando, insieme con il clavicem- molati dal contrasto delle loro origini (Italia, Bul- so) e i suoi compagni del Trio Aporia (Richard balista Trevor Pinnock e il violoncellista Anthony garia e Svizzera), le loro registrazioni riflettono la £ Boothby alla viola da gamba e Jane Chapman al cla- Pleeth, il Trio Galliard, che debutta con successo nel volontà di cogliere in ogni progetto l'essenza del te- • Ni vicembalo) che rievocano le melodie del grandioso 1966. Specializzatosi nell'esecuzione filologica su sto: La Morte e la Fanciulla di Schubert rivelata per passato culturale della Serenissima attraverso sei strumenti antichi, ha fatto parte delle principali for- la prima volta con strumenti d'epoca; Schumann compositori attivi a Venezia tra la fine del Seicento e mazioni cameristiche e orchestre del Regno Unito co- {Opus 41) e Haydn (Opus 33) messi in una nuova la fine del Settecento. In programma: Sonata IV Op. me English Concert, The Academy of Ancient Mu- prospettiva; le prime esecuzioni del compositore 2 per flauto e basso continuo di Benedetto Marcello sic, London Baroque. svizzero Gregorio Zanon; Le Sette ultime Parole di (1686-1739); Variazioni e diminuzioni per viola ba- Richard Boothby. Suona la viola da gamba (che in- Cristo sulla Croce di Haydn. • Narratori italiani Un borghese sempre più piccolo per tappe lineari e progressive diventa, da un giorno all'altro, Marchio indelebile un'utopia. Giovanni Vivaldi, il di Daniele Zito protagonista del romanzo di Ce- di Giusi Marchetta rami, è figlio della disillusione di Antonio Pagliaro equo oramai perduto. Si butterà tutte quelle persone. La sua Marco Porru marsi di dubbi e incomprensio- LA NOTTE a capofitto in questa impresa, parabola vendicatrice è la para- ni, rischiando di rompersi, men- con lucidità, senza lasciarsi nem- L'EREDITÀ DEI CORPI bola di una generazione che rea- tre Raniero si confronta con il DEL GATTO NERO meno la possibilità di coltivare gisce alla perdita di ogni certez- pp. 303, € 18, desiderio del corpo e si avventu- pp. 206, €14,50, rancore. za sul futuro virando con deci- Nutrimenti, Roma 2012 ra alla scoperta dell'identità pa- E una vicenda cupa e feroce, sione verso l'esercizio di una vio- Guanda, Milano 2012 terna, la cui unica eredità sem- quella raccontata da Pagliaro, lenza che non ha più nulla di ri- brano essere i noduli che gli in- una lunga discesa all'inferno fino paratrice, ma che, semplicemen- e l'infanzia, mitica, favolosa, vadono la pelle. volte ci sono libri a cui la all' unica, inevitabile conclusione. te, fa emergere la vendetta come pur con i suoi traumi, costi- sorte ha destinato il ruolo Nelle sue parole non c'è niente valore fondante attorno a cui co- S È davvero intenso il modo in A tuisce per qualsiasi scrittore imo cui Marco Porru, nell'Eredità di far comprendere meglio e di riparatorio o assolutorio. Il struire la propria identità. sconfinato repertorio di immagi- suo è uno sguardo spietato che dei corpi, ha legato insieme i de- più a fondo la grandezza di altri Fa male constatare come, dopo ni, ricordi, speranze cui attingere non risparmia nulla al lettore. stini di questi due adolescenti, libri. È questo il caso dell'ulti- trent'anni di politiche di attacchi a piene mani, l'adolescenza non è Non c'è alcun intento polemico raccontandone l'estate. E se l'e- mo romanzo. La vicenda è am- salariali, di privatizzazioni, di de- certo da meno. Tra i dodici e i di- o satirico nella sua scelta stilisti- redità di Raniero pare quella più bientata nel 2003. Siamo a Pa- localizzazioni selvagge e di finan- ciott'anni, periodo per eccellen- lermo, sono le tre e trentadue di ca, né tanto meno anacronistiche dolorosa da portare, con il suo ziarizzazione oltranzista, l'Italia di za di crescita del corpo e dello devastante marchio, segno visi- notte, quando la vita grigia e prese di posizione o altro; c'è sol- oggi sia tornata a essere molto si- spirito, si scatena una sanguinosa bile di una ferita più profonda povera di fatti di Giovanni Ri- tanto un palese amore per il det- mile a quella percepita dal bor- guerra tra ciò che ci hanno rac- che lo accompagna dalla nascita, baudo, un insegnante precario, taglio, quasi un'ossessione. La ghese di Cerami. Un precario di contato e ciò che era vero, tra de- non meno amaro è il percorso di viene sconvolta per sempre dal- sua scrittura somiglia a un lungo oggi vive contraddizioni analoghe sideri e sconfitte, tra la nostra Gabriele, che alla fine del ro- l'arrivo di una telefonata. Una piano sequenza che mostra al let- a quelle che viveva un borghese tore tutte le fasi della caduta del immagine allo specchio e lo manzo scoprirà a sua volta di es- voce femminile dal vago accen- piccolo piccolo nel '76. Sono en- sguardo dell'altro. È uno scontro to straniero chiede di suo figlio, protagonista senza mai giudicare trambi individui condannati al sere portatore e vittima di un alcunché. Così facendo obbliga il spietato, spesso teatrale. L'adole- crisma altrettanto indelebile. Salvatore, un diciannovenne co- presente. Il futuro, per loro, è scente contesta, disobbedisce, si lettore a mettersi in gioco, a un'ossessione. Non potendo pog- Probabilmente la lunghezza me tanti, capelli lunghi e oc- cerca e a volte si trova in espe- prendere consapevolezza assie- giare su alcuna narrazione alterna- del libro non permette di apprez- chiali D&G usati a mo' di cer- rienze che lo avvicinano agli altri me al protagonista dell'orrore tiva che dia un senso alle loro esi- zare a pieno la peculiarità di que- chietto. Giovanni chiede alla più che a se stesso. E un modo di senza rimedio che viene scandito stenze e vivendo una condizione sto rapporto, che con lo scorrere moglie, Vera, se ha sentito Sal- sopravvivere, di venire a patti dalla concatenazione lavorativa deprivante, non posso- delle pagine rivela una complessi- vatore rincasare. Vera con la realtà esterna. risponde solamente: degli eventi. È quasi no far altro che assegnare ai pro- tà sempre maggiore, in Antonio Pagliaro come se Pagliaro pun- Per questo Raniero "Non l'ho sentito". pri figli il compito, anzi la missio- particolare per quanto tasse una lente d'in- ha Gabriele e vicever- Comincia tutto qui. Il ne, di riscattare il proprio nome, il riguarda il personaggio grandimento contro sa: non riuscirebbero a giovane non è nel suo proprio destino. Salvatore Ribau- di Raniero, che nutre un formicaio. procedere nel mondo letto, sembra sparito. do e Mario Vivaldi, dunque, non per Gabriele sentimen- l'uno senza l'altro o co- ti profondi che a stento Ritroveranno Salvato- Tutto il dolore, tutta sono soltanto i figli dei due prota- sì credono. Raniero capisce e riesce a gesti- re qualche giorno do- la confusione e tutta la gonisti, sono anche e soprattutto combatte su "un cam- re. po, in carcere. Come rabbia di Giovanni Ri- l'unico futuro che essi possono permettersi. E tanto più quel futu- po di mine antiuomo", Se talora, soprattutto in un romanzo kafkia- baudo vengono con- il suo corpo ricoperto no c'è solo la certezza densati in poche frasi ro diventa indecifrabile, tanto più nella prima parte del le azioni intraprese per accapar- di bozzi. (Sono solo romanzo, il lettore può del reato, mentre ac- misurate, controllate due in realtà ma si in maniera maniacale. rarselo si caricano di significati, di provare una sensazio- cuse, moventi e indizi / espandono sul petto e Spesso si tratta di dialoghi, o presagi, di inquietudini. Quando ne come di soffoca- risultano incomprensibili. la notte basta sognare di averne meglio di rapidi scambi di battu- però quel futuro si sgretola, allora mento per l'accumularsi di prove A partire da quel momento, un altro accanto all'ombelico per te che focalizzano l'attenzione su niente ha più senso. e situazioni ardue cui sono sotto- l'esistenza di Giovanni sarà tra- sentirlo il bastardo che emerge scinata dentro un incubo senza un gesto, su un particolare, su posti i due ragazzi (in particolare Giovanni Ribaudo e Giovanni dalla pelle, la deforma, la appesta; Raniero, provato dalla malattia e fine fatto di avvocati, usurai, fal- un microscopico spostamento Vivaldi, in questo senso, sono psicologico: '"Dobbiamo essere facile dire solo due se non hai di- vittima delle disgrazie familiari), se speranze e corruzione; un in- personaggi complementari, spe- ciassette anni e non sei Raniero al cubo dentro il quale il protago- uniti' disse Giovanni. Ci credeva ci sono momenti in cui l'autore, culari. La loro postura, la loro buio che si passa le mani sulla ritagliando i due ragazzi dal mon- nista perderà ogni certezza fino davvero. 'Non so più chi sei' ri- impotenza, il loro desolante pancia). Sua madre Gilla vive da do circostante, ci fa dono di a trasformarsi egli stesso in un spose lei. Lo fece con amore. Lui squallore raccontano la stessa anni in una casa famiglia dove si squarci incisivi e densi di emoti- aguzzino. La notte del gatto nero si alzò, andò per abbracciarla. condizione, lo stesso destino; una prendono sciattamente cura di lei vità. Pensiamo ai momenti in cui è la storia di questa sua lenta, al- 'Dobbiamo farlo per Salvatore'. condizione e un destino che la e della sua mente deteriorata; sua Gabriele cerca di prendersi cura lucinata e truce vendetta. Lo sta- 'Farlo cosa' chiese lei. 'Essere storia, il potere, gli eventi hanno zia Rosaria, brutta, sola, insicura e dell'amico e non ci riesce perché to, a cui Giovanni crede ferma- uniti'". loro assegnato e dai quali non ri- profondamente infelice, non ha può offrirsi di aiutarlo ma non mente e verso cui ripone ogni fi- Quasi obbligatorio il confron- escono a sfuggire. Sono quasi due che lui all'attivo dei suoi traguar- guarirlo o amarlo come un vero ducia, si rivelerà come un insie- to con il borghese piccolo picco- fotografie della nostra nazione, di: l'eredità della sorella bella, se- una scattata nel '76 e l'altra scat- amante o un padre. me molecolare e disarticolato di lo di Vincenzo Cerami. C'è lo dotta e abbandonata. Gabriele in- tata oggi. Basta metterle a con- Eppure, anche se non si guari- piccoli clan feroci, raggruppati stesso mitologema (la vittima vece una famiglia ce l'ha ma i suoi fronto per comprendere che Gio- scono, Gabriele e Raniero si sal- tra loro unicamente da interessi che diventa carnefice in seguito genitori Francesca e Domenico alla morte del figlio), un analogo vanni Ribaudo non è altro che un vano un po', come le protagoni- spiccioli e giochi di potere, po- gli rubano il sonno con il loro rap- percorso psicologico, c'è addi- Giovanni Vivaldi dopo trentacin- ste di Acciaio di Silvia Avallone, polati da individui soli che lotta- porto costruito sulle urla e le vio- rittura la stessa modalità di tor- que anni di sconfitte. più coraggiose nell'esplorare la no disperatamente per sopravvi- lenze di lui e sui maldestri tentati- tura. In entrambe le opere l'azio- propria eredità corporea e il sen- vere. In un universo simile, la vi di lei di far avvicinare padre e ne è ambientata qualche anno timento che le lega, o come i giustizia semplicemente non esi- a sua solitudine è più profon- figlio. È tutto inutile: Gabriele prima, quasi a segnare un distac- personaggi di Stand by me di ste: Giovanni lo scoprirà a pro- da, la sua violenza è più in- co con l'epoca in cui l'opera L soffre di insonnia, vive in una Stephen King, bellissimo rac- prie spese, man mano che i suoi sensata, le sue azioni sono più di- stessa è stata scritta. E in en- propria dimensione, totalmente conto in cui troviamo lo stesso tentativi di fare luce su quanto sperate; non gli è valso a nulla trambe le opere, il protagonista immerso nella lettura e odia pro- sodalizio disperato tra pari che si accaduto verranno tutti sistema- cambiare nome, mestiere, lin- reagisce alla disintegrazione del- fondamente suo padre. Non sa alleano per sentirsi più forti e ticamente frustrati (oltre che sa- guaggio, miseria, il suo nucleo che Rosaria è innamorata di lui o botati fin nelle loro più minu- la propria idea di stato rifugian- che lo diventano. In qualche dosi dentro forme di aggregazio- fondante è rimasto lo stesso. Si è forse lo immagina ed è il solo re- modo infatti, Raniero e Gabrie- scole articolazioni) da un potere semplicemente riadattato cam- sponsabile della loro relazione pulviscolare che riverbera la ne alternative: la massoneria nel le, come tutti i personaggi adole- caso di Cerami, la mafia in quel- biando forma, non sostanza. Ha ambigua, fatta di confidenze, di scenti, ci ricordano che essere li- propria immagine dietro ogni lasciato i grigi uffici ministeriali libri scambiati e di piccoli doni. ufficio, dietro ogni porta che si lo di Pagliaro. A ben vedere, pe- beri e feroci non basta a render- rò, nella Notte del gatto nero c'è romani per immergersi nell'ano- Rosaria, Raniero e Gabriele ti felice. In questa guerra, che è chiude, dietro ogni funzionario nimo precariato palermitano, che fa solamente il proprio do- anche dell'altro. dunque: tre persone che si ag- guerra contro le cose che succe- senza che questo sia riuscito a grappano a vicenda per rimane- dono, contro gli altri che si avvi- vere. Giovanni subirà tutto que- Un borghese piccolo piccolo scalfirne abitudini e nevrosi. Co- re a galla, finché nella loro vita cinano, ti accarezzano e ti mor- sto senza mai accettarlo real- esce nel 1976. Sono anni duri, me un incubo ricorrente, la sua non compare un uomo, Cesare, dono, c'è bisogno di qualcuno mente. La giustizia non sparisce cupi, pieni di contraddizioni ombra non ha mai smesso di tor- che non riuscirà a sottrarre Ro- che ti trascini fuori dalla macchi- mai dalla sua mente. "La giusti- stridenti. La crisi petrolifera de- mentarci. Il grande valore del ro- saria alla sua esistenza votata al- na sbagliata. Qualcuno che zia che lo Stato gli deve. Lo Sta- gli anni settanta, gli accordi di manzo di Pagliaro sta proprio in la solitudine, ma che per Ranie- prenda a pugni chi ride quando to che gli ha sottratto un figlio Bretton Woods e le conseguenti questo: nell'aver saputo cogliere ro diventerà una presenza signi- passi. E che vuole che tu faccia sano e gli ha restituito un cada- politiche economiche restrittive la mutazione profonda dei bor- ficativa in molti modi. l'amore perché è una cosa bellis- vere". E se lo stato non è in gra- incidono profondamente sul tes- ghesi piccoli piccoli nostrani e Così, un po' alla volta, i due sima. Ci ricordano insomma di do di rendergli la giustizia che suto sociale: i salari tornano a nell'averla raccontata senza falsi ragazzi si allontanano e quella quando eravamo i più soli al gli spetta, a Giovanni non rima- scendere, la mobilità sociale ridi- pudori, quasi con crudeltà. • che era un'amicizia fatta di soli- mondo e qualcuno, altrettanto ne altra alternativa che quella di venta appannaggio esclusivo zito.danieleg gmail.com darietà e condivisione (da parte solo, combatteva con noi. • intraprendere un percorso sem- delle classi dirigenti, tutto si fer- di Gabriele soprattutto, più sa- pre più estremo, nel tentativo ma. Per milioni di persone l'idea [email protected] folle di ripristinare un ordine D. Zito è ricercatore precario no, più bello, un giovanissimo che il futuro si sarebbe svolto presso l'Università di Catania padre putativo) comincerà a tra- G. Marchetta è scrittrice e ini Narratori italiani nati, abbozzati rimandi a una e anche triste di cui mi sono ac- Il visore visione politica riguardo la par- La morte corto è che so tante cose stupide Scontro tecipazione italiana alle "mis- e inutili, o anche importanti e il- e il calore del corpo sioni di pace" in Asia, ciò che è un sibilo lustri, sui più svariati argomenti, verbale interessa alla storia sono le mis- mentre non conosco quasi niente di Rossella Milone sioni private: le guerre intime di Paolo Di Paolo della persona che mi ha genera- di Damiano Latella che fanno i conti con i destini, to, la persona, probabilmente, a gli incontri, le occasioni, che cui nel mondo sono più simile e Melania Mazzucco pure si innescano in un mecca- Edoardo Albinati a cui devo di più". Il padre come Alessandra Libutti nismo ampio e collettivo, in cui estraneo, come straniero: Albi- LIMBO ci si trova a combattere come si VITA E MORTE nati accumula domande, doman- THOMAS JAY pp. 476, €20, può e a sopravvivere per pure, DI UN INGEGNERE de anche semplici, semplicissime pp. 291, €14,50, Einaudi, Eorino 2012 casuali divergenze. pp. 150, € 18, ("Cosa faceva l'estate a Roma da Fazi, Roma 2012 Il libro è diviso in capitoli "vi- Mondadori, Milano 2012 solo?"), ma che diventano enor- vi" (Live) in cui si racconta il mi e terribili perché destinate a 9 ultimo libro di Melania momento, lungo qualche mese, restare inevase. E libro procede n romanzo d'esordio, già fi- L Mazzucco ricrea e raccon- del ritorno di Manuela e della 6 6 TI figlio dell'ingegnere da- aprendo ricordi come varchi Unalista del premio Calvino, ta un intero apparato mimetico, sua nuova vita da riconquistare; Xgli occhi grigi" faceva la ("Una volta con mio padre presi ambientato quasi esclusivamente nella migliore tradizione aristo- in cui è lo sguardo focalizzato sua comparsa già in 19 (2001), il parte..."), come prove di qualco- in una stanza. Fin dal titolo, si telica, che ammalia e pervade, nella protagonista, anche se l'au- libro in cui Edoardo Albinati sa. Albinati si approssima alla ve- staglia la figura del protagonista: convincendoci che i passi che trice effettua cambiamenti di attraversa Roma a bordo di un rità, a una verità tentando defini- Thomas Jay, nom de piume di stiamo facendo non sono nel rotta e lo moltiplica in quello dei tram. Il figlio dell'ingegnere è zioni: "Mio padre era un uomo Stefano Lorenzini, racconta dal mondo vero, ma in quello vero- vari personaggi con una sempli- l'autore stesso, che ora affronta allegro", oppure - nell'incipit - carcere la sua vita inviando lette- simile del libro. Il mondo rac- cissima fluidità, a porci pagina sino in fondo questa definizione "Mio padre non amava la musi- re a Ailie, ex studentessa che ha contato in Limbo è quello di Ma- dopo pagina di fronte alla lotta di sé. Figlio, innanzitutto; e di ca", che mi ha ricordato l'incipit scritto una tesi su di lui. Più che nuela , cresciuta in una fa- che bisogna compiere non solo quell'ingegnere difficile da ca- che dà il titolo a un romanzo del una vita, è una discesa agli inferi: miglia sfilacciata e in un'adole- per salvarsi la vita sotto i proiet- pire: "Era un uomo spaventosa- '94 di , Mia madre l'infanzia poverissima, il rifiuto tili, ma anche per salvarla più scenza sbilenca, che studia per mente ambiguo. In apparenza amava il mare. Forse è un libro per la madre biologica e il rifor- volte dopo morti, come nel war- diventare sottufficiale dell'eser- calmo e freddo, fino a farmi che ha contato per Albinati: l'e- matorio fanno di Stefano un ri- game della bambina Alessia cito fino a diventare comandan- pensare che fosse indifferente sposizione - nudi, indifesi - alla belle che scappa in continuazio- chiamato, appunto, Limbo. La te di plotone in una base in mis- alla maggior parte dei problemi complessità di una vita (quella ne. Tra una fuga e l'altra, sboccia vita presente si alterna con i ca- l'amore per i libri e per la scrittu- sione in Afghanistan. Profonda- degli altri". Ma è proprio così? dei genitori) che ci riguarda co- mente calata nel suo sentimento pitoli dedicati alla scrittura: per Vita e morte di un ingegnere, fin ra, dopo l'incontro con Max, superare il trauma, a me poche altre e che tuttavia, di obbedienza e lealtà dal titolo, manifesta la l'anziano proprietario di una la- Manuela è stato asse- precedendoci, ci sfug- morale, sopravvive a volontà di recuperare vanderia. Tornato in cella, Stefa- gnato il compito di ge, non è afferrabile. un attentato in cui so- un personaggio (una no termina a quindici anni il suo scrivere tutto quello Ci mette appunto nel- no morti tre dei suoi persona) nella sua in- primo capolavoro e lo manda al che ha vissuto, gli Ho- la condizione di ar- critico Samuel Atkins. In breve i uomini, nonché amici, terezza, di analizzarlo mework in cui, in pri- cheologi che lavorino suoi romanzi, firmati Thomas resi fratelli ed "epigo- e interrogarlo fuori però su fonti, su reper- Jay, fanno il giro del mondo, ma ni" dalla condivisione ma persona, ci raccon- dal complesso e ambi- ti a un tempo misterio- la vera identità dell'autore resta del dolore, delle pau- ta ciò che i suoi occhi guo romanzo in cui si e familiari. In ogni un segreto. In seguito ai ripetuti re, del codice militare- era immerso (la sua vi- hanno visto, il corpo caso, caldi. tentativi di evasione, infatti, la sco. Manuela torna sopportato, e il dolore ta). Si potrebbe pen- Ondivago, desulto- pena si è trasformata in ergasto- nella sua città natale, scaturito. Come se la sare a questo libro co- rio, e affascinante lo. Ed è proprio il mistero sull'i- Ladispoli, per cercare scrittura, ricreando e me a un "a parte" ri- proprio per questo, dentità ad affascinare Ailie, an- di ritrovare la salute fi- riportando in vita, per spetto a un romanzo Vita e morte di un in- cor più delle allegorie della vita sica e mentale, nonostante gli in- una seconda volta, il passato, possibile, perché Albinati isola gegnere diventa anche una ser- nascoste fra le pagine di Thomas cubi, le notti insonni e piene di fosse il tramite, il rito d'iniziazio- istanti, esamina frammenti di rata riflessione sull'essere figli, Jay. Ma instaurare un legame con ombre, un'aggressività inconsa- ne attraverso cui la vita può rige- esistenza, oggetti, frasi; sottrae sull'immaturità, sul significato un uomo privato della libertà si pevole e micidiale che deriva dal nerarsi. È nella scrittura - che al flusso del romanzo possibile dell'obbedienza, su come essa rivela arduo. Il motore della sto- suo disturbo post traumatico da Mazzucco articola con comples- e della vita qualcosa da mettere possa convivere o meno con la ria risiede nel confronto serrato stress. Manuela ha perso una vi- se giravolte linguistiche, alter- sotto una lente di ingrandimen- complicità. E un libro traspa- fra Stefano e ognuno degli altri ta e ne deve ritrovare un'altra; nando sprazzi di dialogo a im- to. E come se, dopo aver scritto rente, con una prosa limpida, personaggi. L'io narrante, che perché morta non è. E come lei, pennate dialettali, riferimenti Papà Goriot, Balzac ripensasse un italiano bello e pulito, che per il resto mantiene un atteggia- anche il misterioso uomo dell'- specialistici e minuziosi del ger- Goriot fuori dal romanzo, ne sembra di un altro tempo. Com- mento fortemente introspettivo, Hotel Bellavista che, di fronte go militare a lirici momenti di investigasse ulteriormente la muove perché, tenendo sempre di spietata autoanalisi, rivolge casa sua, la osserva - come uno delicata poesia - che, alla fine, si natura, il carattere "a posterio- a freno le derive sentimentali e qui la sua spietatezza verso l'in- specchio, l'ombra che gli è fug- trova il compattamento della ri" rispetto al romanzo e alla sorvegliata com'è ogni pagina, terlocutore. gita dal corpo ("Ho capito subi- storia, delle macerie umane di sua trama, isolato da quella tra- riesce a far sentire al lettore uno to che eri pericolosa per me. Manuela, e della vita di tutti: "Il ma, e dovesse tenere conto che strazio profondissimo, un grido Perché eri la mia ombra") - e visore segnala il calore del cor- Goriot è suo padre. Così, il ro- muto, il dolore di una resa dei e scaturisce un tono provo- che anche lui deve ritrovare e ri- po. (...) E la scrittura, in fondo, manzo dell'ingegnere è come conti che è impossibile chiudere Ncatorio molto efficace, alla cucire all'anima la sua vita per- fa la stessa cosa. Non consola, se, da qualche parte, fosse già e archiviare. Le pagine sulla ma- ricerca costante dello scontro duta. Manuela e l'uomo dell'Ho- non salva, non resuscita i morti. scritto, e Albinati volesse tor- lattia toccano non solo per ciò verbale, che fa emergere il rifiu- tel Bellavista, Mattia, sono due Ma registra il passaggio. Trascri- narci sopra, come un critico, che di "esterno" raccontano, il to di una salvezza che giunga aspetti della stessa medaglia: ve l'assenza - filamenti di luce come un investigatore sempre decorso, le cure, la speranza e la dall'esterno. Il protagonista fi- quella martoriata e sopravvissu- nell'oscurità". • più coinvolto, implicato. Nelle disperazione che da esse deriva; nisce così per dibattersi in una ta, a cui bisogna - per ricomin- [email protected] prime pagine c'è uno sguardo ma è quella stessa malattia che sorta di "enigma della camera ciare - restituire l'altra metà; e più distante: non freddo, sem- consente di avvicinarsi, quello chiusa", in cui fare i conti con con questa inconsapevole, eppu- R. Milone è scrittrice mai distaccato. "stato di necessità" che apre gli se stesso e con il significato del- re istintiva necessità del "Dopo la sua occhi e ridiscute le distanze, la sua colpevolezza. Risultano cercarsi, entrambi si morte non ho tro- quella malattia che, diciamo co- meno felici i passaggi in cui ci si annusano e si scopro- vato niente di in- sì, può far riavvicinare un padre arrovella sui libri di Thomas no, fino a ricoprirsi l'u- teressante nel suo e un figlio è anche ciò che chiu- Jay, dei quali sappiamo ben po- no con l'altra di una guardaroba" scri- de e li separa definitivamente. co, e sui grandi classici, Do- pelle che lentamente si ve Albinati e fa "Quelle erano le ultime occasio- stoevskij in primis. Vi prevale, ricrea, si riforma, cica- tornare in mente il ni che avevo per parlargli, erano infatti, un lato razionale che raf- trizza. gesto che apre gli ultimi istanti che potevo tra- fredda la tensione drammatica. Dopo lo sguardo lu- L'invenzione della scorrere accanto a lui, e biso- L'ambizione è lodevole, ma si cido e chirurgicamente solitudine di Au- gnava prendere o lasciare quello avverte anche nello stile, sem- attento alla realtà con- ster (insieme a Pa- che offriva il tempo rimasto, le pre compatto e pulito (a tratti temporanea di Un trimonio di Philip poche briciole di una vita che anche troppo), un lieve sbilan- giorno perfetto (Rizzo- Roth, uno dei me- stava per concludersi". Sono ciamento verso la riflessione a li, 2008), Mazzucco mori più intensi pagine pietose e spietate insie- scapito dell'aspetto emotivo. Il distende nella narra- degli ultimi ven- me, animate dal coraggio di ri- detenuto Lorenzini guadagna zione uno scenario ar- tanni sulla morte percorrere una storia che è di una lucidità sorprendente ma so e dilatato come il del padre vista da tutti, universale però solo quan- perde qualcosa in umanità. Va deserto afghano, in cui un figlio). Si assi- do diventa dolorosamente pri- detto che era difficile trovare il raccoglie l'umanità di ste come al pas- vata, personale, intima. "La punto di equilibrio. Così come Manuela e Mattia (in- saggio da una se- morte è oscena e semplice, un è difficile nel panorama odierno sieme con quelle degli rie di soglie, filtri, sibilo". • trovare un primo romanzo co- altri efficaci ritratti di intralci: tutto ciò dipaolo.paolo@ gmail.com raggioso e non scontato. • Vanessa, Alessia, Cin- che complica un [email protected] zia Colella), in cui, se avvicinamento. P. Di Paolo è scrittore e dottorando di ricerca pure emergono accen- Courtesy of Emiliano Ponzi per "Los Angeles Times", settembre 2010 "Una cosa strana in italianistica all'Università di Roma Tre D. Latella è traduttore N. 9 M_ w 23 ••IDEI LIBRI DEL MESE I^HI ^ Saggistica letteraria munica della prima, sancita nel- agilissima nel muoversi dalla lette- Nel mondo la Repubblica di Platone e so- La fine ratura al cinema, dalla pittura tra- Punto d'appoggio stanzialmente condivisa dal dizionale alle installazioni contem- della prosa pensiero cristiano. Altro ostaco- della perversione poranee, non senza qualche rapi- di Daniele Santero lo all'affermarsi dell'"anarchia da puntata nel mondo della musi- di Raoul Bruni mimetica" romanzesca fu il si- di Gianluigi Simonetti ca e del teatro musicale. Ideologi- Davide Dalmas stema classico dei generi e degli camente questo tipo di critica stili: sebbene già a metà del punta alla costruzione di un sape- IL SAGGIO, IL GJJST0 Guido Mazzoni Cinquecento si cominci a utiliz- Massimo Fusillo re non solo enciclopedico, ma an- E IL CLICHÈ zare la categoria romanzo in che antigerarchico (e antimetafìsi- PER UN'INTERPRETAZIONE TEORIA DEL ROMANZO FETICCI un'accezione ampia, solo a par- co); metodologicamente afferma DI MARIO PRAZ pp. 412, €28, tire dal XIX secolo, cioè dopo LETTERATURA, CINEMA, ARTI VISIVE la ricerca di una campionatura pp. 206, € 18, il Mulino, Bologna 2011 la svolta estetica della Roman- pp. 205, €20, non solo accurata, ma anche viva- duepunti, Palermo 2012 tik, questa forma letteraria ini- il Mulino, Bologna 2012 ce e seducente. Mentre la stilcriti- zia ad acquistare il suo statuto ca e lo strutturalismo indugiavano a molto tempo a questa odierno. sul particolare per raffigurare un o studio che Dalmas dedica al- Dparte, nel panorama della Dopodiché Mazzoni propone eticci di Massimo Fusillo pre- intero, qui prevale il gusto della Ll'opera di Praz trattiene tutti i critica letteraria italiana, non una periodizzazione scandita da F senta almeno tre motivi di in- galleria e del catalogo, e il detta- pregi di un lavoro dichiaratamente apparivano saggi della rilevan- tre fasi: nella prima, che si snoda teresse e di dibattito. In primo glio prezioso vale quanto o più "di scoperta (o riscoperta) di un za teorica di quelli di Guido dal 1800 al 1850, anno della luogo costituisce un importante dell'insieme. Più che a Mimesis, critico e di uno scrittore". Così, Mazzoni: mi riferisco in parti- morte di Balzac, si forma il para- studio monografico sul rapporto peraltro citato, Feticci somiglia in dalla prima pagina sgorga il fervo- colare, oltre al libro qui in og- digma del romanzo ottocente- tra feticismo e creatività artistica: questo a Lezioni americane, di cui re di chi abborda un mito, un getto, frutto di oltre tre lustri di sco, messo in crisi (nella seconda attraversando in lungo e in largo il condivide la rapidità, la leggibilità "fuoriclasse" della letteratura che ricerche, al precedente e com- fase, che si situa tra il 1850 e il sistema delle arti occidentali, da a volte glamour e il gusto postmo- (come negarlo?) è "veramente su- plementare volume, Sulla poe- 1900) da autori come Flaubert e Apollonio Rodio a Jeff Koons, derno per "uno storicismo onni- per" nelle indagini sul gusto, come sia moderna (2005). In un mon- Dostoevskij, fino all'avvento del l'autore prende in esame numero- voro e libidico" (Remo Ceserani). lo è il "Super Mario" nelle avven- do, quale quello della nostra at- modernismo, che caratterizza la si esempi di oggetti caricati di Infine, un terzo aspetto del sag- ture al videogame. Poi, all'incanto tuale saggistica letteraria, do- terza fase (1900-1940), segnata specifici valori simbolici, allegori- gio, il meno in luce e insieme il più segue la perizia di dipanare e ricu- minato dall'iperspecialismo dai capolavori di Joyce, Musil, ci o emotivi, ed esplora il signifi- intrigante, perché il più ricco di cire lungo un confortevole asse parcellizzante, Mazzoni trova il Proust, Kafka, Broch, Woolf. La cato e la forma di questo investi- spirito del tempo. "Studiare fetic- cronologico, per primo, un'opera coraggio di osare, di affrontare quarta stagione, che è quella che mento. La trasformazione in fetic- ci può avere un valore catartico: lo che si dà invece per echi e rispon- temi ambiziosi e di ampissimo stiamo vivendo, pur non priva di cio di un oggetto materiale - non ha avuto per chi scrive, mi auguro denze, assieme alla lucidità neces- raggio, senza però rinunciare al innovazioni rilevanti, è, secondo importa se povero o prezioso, or- che possa averlo anche per chi saria per coglierne modelli, meta- rigore analitico. Vo- Mazzoni, meno rivolu- dinario o stravagante - legge", scrive Fusillo morfosi, refrains. E qui si è già ol- lendo semplificare, si zionaria della prece- viene sottratta al campo nella Premessa a Feticci. tre il puro "invito alla lettura", potrebbe dire che i dente, anche perché si della perversione indi- Questo suo libro sulla quando si tentano ad esempio saggi di Mazzoni rap- colloca in un periodo viduale o all'esperienza messa in forma di una conclusioni ulteriori sulla forma presentano uno dei in cui il nuovo rappre- sociale dell'inautentico perversione vuole an- saggio, tanto innalzata da Praz, rarissimi esempi ita- senta sempre meno un e ricondotta a un pro- che e forse soprattutto sulla scia di Charles Lamb, quanto liani di una "critica in valore intrinseco (si cesso creativo che ha dimostrare che le per- soffocata, dopo, dalla logica eco- grande stile", che, da pensi a romanzi come molto in comune con versioni non esistono nomica dei generi. Ma, alla fine, noi, sembrava essere Vita e destino di Gros- quello dell'arte in gene- (più). Il feticismo, af- una pagina di Praz su un intemo definitivamente tra- sman, o, per quanto ri- rale: abituata, come il ferma l'autore, è in tut- stile impero potrebbe veramente montata. E ciò rima- guarda l'Italia, al Gat- feticismo stesso, a con- ti noi; non solo non è finire nelle antologie per le scuole ne un dato difficil- topardo di Tornasi di densare in porzioni dis- un nemico da combat- dello stato o di scrittura? E un mente contestabile, Lampedusa e La Storia crete di realtà una ricca tere, come implicita- gioiello come la Lettrice notturna indipendentemente dal fatto di Morante, che oggi quasi più stratificazione di sensi e soprasen- mente o esplicitamente ritenevano apparire oggi in un'edizione eco- che si condividano o meno le nessuno, a differenza di ciò che si; cioè a lavorare sul dettaglio, a i vecchi maestri del sospetto, ma nomica? Un futuro consumo pop tesi che Mazzoni propone. accadde in passato, accusa di ar- stipare l'infinito in un frammento, anzi può diventare una compensa- di Praz dovrà sicuramente molto a Fin dal titolo, questo volume retratezza). a rendere privato l'assoluto. zione terapeutica ("quella stessa panoramiche critiche come que- intende esplicitamente riallac- Queste, dunque, le fasi che il Non solo. Se da sempre le ope- affidata da sempre alla letteratu- sta, tese a aprire un'opera in sé tan- ciarsi al Gyòrgy Lukàcs di Die romanzo ha attraversato per di- re d'arte coltivano l'ambizione di ra"), un modo di relazione, una to impegnativa e raffinata. Conto Theorie des Romans, uscito qua- ventare la forma d'arte egemone racchiudere l'universale nel parti- molla conoscitiva. La storia della tuttavia per un simile successo le si un secolo fa, nel 1916; il filo- della modernità. Ma al di là de- colare, in epoca moderna e post- creatività feticista oscilla tra una stesse probabilità che si hanno nel sofo ungherese, del resto, non è gli schemi storici, c'è qualcos'al- moderna la faccenda si complica tendenza, spiritualistica e arcaica, "contenere", "definire" o "sigilla- che uno dei moltissimi pensato- tro che ha decretato la straordi- per almeno due ragioni. Da un la- ad animare l'inanimato, e una, di re" una persona viva e vegeta, ma- ri, critici e teorici della letteratu- naria fortuna di questo genere to la rivoluzione industriale, la segno opposto e più contempora- gari spiritosa e intelligente: con un ra (da Foucault a Wittgenstein, letterario: esso rappresenta forse produzione seriale di merci, il nea, a "cosificare" ciò che è uma- certo sollievo ben poche, tutto da Auerbach a Bachtin, da Hei- la massima approssimazione let- contagio consumistico contribui- no: il saggio non solo ce lo spiega, sommato. Praz colleziona epiteti e degger a Althusser) cui Mazzoni teraria alla vita degli individui scono a rendere il feticismo una ma ci induce surrettiziamente a attributi dai suoi fedeli (il "prazze- si riferisce per fondare la sua comuni. C'è un passo, tratto da patologia emergente, e al tempo preferire la seconda, e a non farne sco" di Wilson, il "sommo Anglo- prospettiva teorica. Tuttavia, il uno scritto di David Herbert La- stesso una perversione alla moda un dramma. Dagli studi culturali, logo" di Arbasino, D'epicureo" di modello più decisivo è un filoso- wrence risalente al 1922, a cui e una materia di studio dai rivolti dalle teorie femministe, dalle ri- Ficara fino al "Super Mario" di fo che oggi, dopo un periodo di Mazzoni dà un rilievo fonda- sociologici e filosofici significati- cerche sulla visualità e dalla critica Dalmas), proprio come se la sua relativa latenza, sta tornando di mentale, citandolo sia all'inizio vi, al cui fascino non potranno queer Fusillo importa soprattutto letteratura, uscita da un erudito grande d'attualità: Hegel, rece- sia alla fine del suo libro: "Nulla sottrarsi né Marx né Freud. la temperie antitragica e antiapo- connaisseur di emblemi e arredi, ri- pito anche attraverso il filtro del- è importante, se non la vita (...). Dall'altro, l'arte contempora- calittica, il rispetto per il consumo, tornasse immancabilmente verso la magistrale interpretazione di Per questa ragione sono un ro- nea smette di limitarsi a rappre- lo scetticismo verso l'umanesimo. quel signore curioso che ha fre- Kojève. manziere. Ed essendo un roman- sentare oggetti concreti, ma co- Dall'estetica feticista stessa, e so- quentato pressoché tutti i fondi ziere, mi considero superiore al mincia a usarli direttamente, nella prattutto dai suoi aspetti più tea- antichi e i musei d'Europa. In un l saggio di Mazzoni si richia- santo, allo scienziato, al filosofo loro bruta materialità, musealiz- trali e rituali, l'autore deduce l'i- ennesimo parallelo sulle arti, il se- Ima dichiaratamente all'esteti- e al poeta - che sono tutti gran- zandoli e intensificandoli. Feticci potesi di una "reificazione buo- colare adagio pittorico sull'identità ca hegeliana, ricollegando il ca- di esperti di parti diverse del- tiene in gran conto il divenire sto- na", postmoderna, opposta alla tra opera e persona ("Ogni pittore rattere del genere-romanzo alla l'uomo vivente, ma non colgono rico del feticismo nell'arte, orga- cattiva infinità del modernismo: dipinge se stesso") è la vera cifra fase storica del "mondo della mai l'intero" (anche a questo nizzando il proprio materiale al- una drammaturgia trasfigurata delle sue pagine: anche più dello prosa" e, più in generale, si- proposito vien da pensare a He- l'interno di capitoli che se restano dall'arte e filtrata dal gioco e dal stile l'opera è l'uomo, una sua per- tuandone la genesi e lo sviluppo gel e al suo celebre assioma "il legati a un taglio tematico - l'og- buon senso, che ci liberi dalla pre- petua automimesi. Mentre descri- nell'ambito di un processo sto- vero è l'intero"). Tutto lo scavo getto di seduzione, l'oggetto me- tesa umanistica di accedere a una ve un giardino reale o letterario, rico di lungo periodo. Ma a storico-teorico condotto da moriale, l'oggetto magico, ecc. - qualche forma di pienezza e ci la- un tripode imperiale o uno stucco quale definizione di romanzo Mazzoni non perde mai di vista sono di fatto disposti secondo un sci in pace con noi stessi. La teoria rococò, anche quando allinea cita- Mazzoni fa riferimento? "Se il la "vita" ed è coerentemente im- ordine in gran parte cronologico. letteraria e forse la letteratura stes- zioni dai luoghi meno battuti, Praz primo tratto che definisce il ro- prontato alla Lebenphilosophie, Le analisi puntuali confermano (a sa, nei loro principali sviluppi ot- parla di sé in prima persona, di un manzo nell'accezione moderna nell'accezione più intrinseca del volte forse troppo) le nostre cer- to-novecenteschi, si sono compor- suo amore o di una sua mania, co- del termine è la forma narrativa, termine. Alla sua Teoria Mazzo- tezze sulla tradizione e finiscono tate da nevrotiche: prendendosi me se, in una prospettiva antiteori il secondo è la capacità di rac- ni avrebbe potuto certamente con il celebrare, proiettandolo al- sul serio, colpevolizzando il letto- ca e antimoderna, una piccola ve- contare qualsiasi storia in qual- applicare il memorabile esergo, l'indietro, lo statuto iconico del re, imponendogli e imponendosi rità sull'intérieur fosse più vera siasi modo". A poter raccontare mutuato da Adorno, già posto in feticcio postmoderno. rinunce. Questo saggismo poli- quanto più materialmente consi- "qualsiasi cosa in qualsiasi mo- limine a Sulla poesia moderna-. Tuttavia Feticci non è solo un morfico impara dalla perversione stente. La sua stessa letteratura è do" gli scrittori occidentali "Le forme dell'arte registrano la esempio brillante e aggiornato di feticistica la spinta a decantare le uno di quei curiosi ritratti il cui giungeranno però molto lenta- storia degli uomini con più esat- critica tematica contemporanea; il proprie ossessioni, a usarle come modello tiene la destra sul busto di mente: in Teoria del romanzo si tezza dei documenti". • libro coltiva l'ambizione più gran- gioco, a non farcisi male. • un grande, una conferma tortuosa prende le mosse dall'antichità raoul.brunigunipd.it dell'umano: c'è sempre qualcuno de di proporsi come esempio di [email protected] greca, caratterizzata dal conflit- una nuova saggistica, a metà tra fi- che ricerca (e offre) la "saldezza" to tra mimesi e sapere concet- lologia e studi culturali, rigorosa, di un "punto d'appoggio nel per- tuale che sboccherà nella sco- R. Bruni è assegnista di ricerca G. Simonetti insegna letteratura moderna in italianistica all'Università di Padova certo, ma "fluida" e transmediale: e contemporanea all'Università dell'Aquila petuo fluire del tempo". • Riluttante a Bernini nella Roma del Seicento Nel solco di Dolci, un imitatore di genio di Lucia Simonato di Edoardo Villata Cristiano Giometti scultura barocca romana, che vanta contributi di straordina- DOMENICO GUIDI ria qualità e ampio respiro (co- 1625-1701 me la monografia su Algardi, Silvia Benassai Wallace Collection di Londra, o le prime, energi- che pale d'altare, il cui depurato formalismo dol- UNO SCULTORE BAROCCO maestro di Guidi, pubblicata ONORIO MARINARI PITTORE ciano accetta di aprirsi ad altre inflessioni, dal cor- DI FAMA EUROPEA nel 1985 da Jennifer Montagu), NELLA FIRENZE DEGLI ULTIMI MEDICI tonismo del Volterrano alla presa di contatto diret- prefaz. di Tomaso Montanari, ma presenta ancora numerose zone d'ombra (non ultimo l'as- prefaz. di Bruno Toscano, ta con il Correggio parmense, interpretato in senso pp. 368, €210, senza di un'indagine complessi- pp. 268, €50, Mandragora, Firenze 2011 di vaporosa capacità di emulsionare i toni caldi e L'Erma diBretschneider, Roma 2011 freddi. Con il passare degli anni Marinari rende va su Ercole Ferrata), questo sempre più severo il filtro espressivo delle proprie volume aiuta infatti non poco a he un rilievo in marmo con uando il padre di Lewis Raycie (alter ego opere, di una precisione disegnativa e coloristica in orientarsi su quello che stava la Resurrezione di Cristo, di Qdel collezionista americano Thomas Bryan), perfetta sintonia con la severità morale e religiosa C succedendo nella città papale quasi due metri di altezza, col- protagonista del racconto False Dawn (1924) di del personaggio e con il peso crescente di altri in- nel medio e tardo Seicento: dal locato nella controfacciata del Edith Wharton, invia il figlio a fare un Grand teressi, musicali e scientifici. Le rare e non partico- dialogo tra scultura e pittura (e prestigioso Duomo di Pisa, sia Tour in Italia, gli fornisce un elenco dei maestri larmente felici sortite nel campo dell'affresco non in particolar modo con Carlo stato riferito solo da una decina antichi i cui dipinti dovrà acquistare. Quando Le- gli impediscono, ormai avanti negli anni, di rispon- Maratta) alla messa a fuoco di d'anni a Domenico Guidi (To- wis tornerà, carico invece di primitivi da Giotto a dere alle novità lasciate da Luca Giordano in Pa- alcuni artisti malnoti come Gi- rano 1625 - Roma 1701) è un Carpaccio, l'imbufalito padre prenderà per Dolci lazzo Medici Riccardi con la volta della galleria di rolamo Lucenti, dall'evoluzio- fatto che merita qualche consi- un dipinto di... Piero della Francesca. Effettiva- Palazzo Capponi all'Annunziata, massimo sforzo ne di particolari tipologie scul- derazione. mente Carlo Dolci, l'impareggiabile inventore di di avvicinamento alla ormai trionfante poetica ba- toree (soprattutto funerarie) al- Non solo perché proprio a immagini delicate ma non stucchevolmente devo- rocchetta. Con eccellenti riscontri, se ancora all'età le modalità di funzionamento partire da questa felice attribu- te, è molto presente nel collezionismo, soprattut- di ottantasei anni, lui erede di fatto di una tradizio- di una fiorente bottega romana zione, relativa a un'opera per to inglese, tra Ottocento e primo Novecento. So- ne gloriosa ma ormai esausta, viene ancora richie- (aperta a collaboratori e visita- tanti aspetti talmente "fuori lo che molte opere di "Dolci" delle collezioni in- sto dagli Oratoriani di San Firenze per la pala d'al- tori), dalle relazioni tra centro e contesto" da essere in prece- glesi sono invece opera di Onorio Marinari e del- tare con la Messa di san Filippo, opera di grandi di- periferia (considerando le dira- denza ignorata dagli specialisti la sua bottega. mensioni che il pittore non riuscirà a gestire: cadu- mate commissioni extraromane e fraintesa dalla guidistica, so- ricevute da Guidi) al confronto Onorio (1627-1716) era figliod i un pittore, Sigi- to rovinosamente durante questo lavoro, muore no iniziate le indagini di Cri- con Bernini. smondo Marinari, di cui è nota una sola e non in- nel gennaio 1716 dopo un'agonia di sei mesi. stiano Giometti sull'artista car- Senza mai perdere il senso dimenticabile opera, la Madonna del Rosario a Uli- La monografia rende ragione delle diverse rarese (già naturalizzato a Ro- delle proporzioni, sono proprio gnano. Fu Sigismondo a introdurlo nella Compa- componenti dello stile di Marinari, prendendo ma da più di due lu- i difficili rapporti che gnia di San Niccolò del Ceppo, per la quale Ono- anche qualche posizione nei confronti del dare e stri al momento della Guidi intrattenne con rio, nel 1648, dipinse la prima opera nota, ancora dell'avere tra lui e Dolci, illustrandone la fortuna commissione pisana), l'imperante scultore a esistente seppur in pessime condizioni. Il suo vero letteraria, le committenze private, pubbliche e ma soprattutto per- costituire un leitmo- maestro - senza uscire dalla cerchia familiare - fu confraternali, e corredando la trattazione di un ché la vicenda con- tiv nell'indagine di però il suo cugino primo, appunto Carlo Dolci, di canonico e ben fatto catalogo delle opere, com- sente di comprendere Giometti: la sua for- undici anni più anziano. Proprio come "imitatore" prese quelle dubbie e rifiutate, e un repertorio quanta necessità vi mazione napoletana del Dolci, Marinari raggiunge i primi successi nel dei disegni: curiosamente non molti, per ora, se- fosse di uno studio presso lo zio Giuliano genere del quadro religioso "da stanza", con veri gno che su questo versante ci potrà essere ancora complessivo e appro- Finelli e la sua scelta capolavori quali la Santa Caterina leggente della spazio per qualche aggiunta. fondito su questa fi- di entrare a Roma gura di primo piano nella bottega di Al- della scultura tardo- gardi, evitando così seicentesca romana, da subito di gravitare anche nell'ottica di una più am- nell'orbita berniniana, innanzi- Pietra angolare del Barocco napoletano curiosità e all'approfondimento pia conoscenza del patrimonio tutto; poi l'estromissione da di alcuni problemi. Chiari affio- italiano. importanti commissioni vatica- rano i debiti di Cosimo con la du- La monografia di Giometti, ne per l'ingerenza di Gian Lo- di Fernando Loffredo ra tradizione lombarda, così co- articolata in un generoso saggio renzo; e quindi, finalmente, il me la polivalenza della sua tenta- introduttivo, un'appendice do- conseguimento da parte del- Paola D'Agostino sconde una schietta dichiarazio- colare bottega, che ebbe rapporti cumentaria e un esaustivo cata- l'artista carrarese di un indi- ne d'intenti, legando il nome di con i migliori scultori attivi in cit- logo delle opere, colma ora in scusso favore presso prestigiosi COSIMO FANZAGO Fanzago solo alla scultura, alle tà (Ferrata, Finelli, Bolgi) e allo modo puntuale e affidabile que- committenti (soprattutto, ma SCULTORE sue radici formative, alla sua arte stesso tempo gestì con piglio im- sta lacuna, con l'ausilio di tutti i non solo) francesi. pp. 494, 225 ili. b/n, 24 col., € 120, madre. L'apporto maggiore di prenditoriale ciurme di marmo- diversi strumenti della discipli- Favore al quale allude di fat- Paparo, Napoli 2011 questo accurato catalogo è allora rai di medio-basse capacità. Tali na: dall'approfondimento della to anche il sottotitolo della mo- la possibilità di sfogliare per do- circostanze hanno diluito, conta- moderna bibliografia al vaglio nografia, e che l'autore legge cumenti e per immagini l'intera minato e spesso indebolito non critico della letteratura artistica, giustamente in parallelo con lo prima constatazione che de- carriera di Fanzago e di apprez- poco le creazioni di Fanzago, dalla filologia attributiva all'a- smacco subito da Bernini nel Lve accompagnare la compar- zarne le cifre stilistiche nella loro dunque la scelta di ridurre al mi- nalisi delle tecniche, dall'atten- 1665 a Parigi e con la tormen- sa di un libro dedicato a Cosimo parabola cronologica, sebbene nimo le foto di confronto e di zione per la committenza a tata vicenda del monumento Fanzago scultore è che era neces- molte opere abbiano avuto tem- contesto lascia nel lettore un cer- quella per le istituzioni artisti- equestre per Luigi XIV. sario, urgente. Necessario come pi di produzione dilatati a causa to senso d'assenza. Questa man- che cittadine. Ma nella monografia di Gio- pietra angolare per le ricerche sul della disponibilità lavorativa on- canza è tuttavia limpidamente metti, anche all'interno di una Barocco meridionale, e urgente nivora - e un po' truffaldina - di giustificata dalla volontà dell'au- l volume, in cui confluiscono ricostruzione biografica che per permetterne la diffusione, of- Cosimo. A ogni modo il libro, trice di creare un catalogo il più I non manca di un vivace piglio frendo una bussola per muoversi frutto della tesi di dottorato del- puro possibile, nonostante Cosi- i risultati già pubblicati dal- narrativo e di uno sviluppo a nel mare di articoli, saggi e rac- l'autrice, non è certo un lavoro di mo si dimostri una figura scivolo- l'autore negli ultimi anni e alcu- tratti addirittura appassionan- colte di documenti che hanno nuda compilazione. sa, riluttante all'inquadramento ne nuove proposte attributive, te, e dove i documenti d'archi- frammentato la storia dell'arte in categorie e a quella sacrosanta presenta inoltre, in calce a mol- vio finalmente ci risarciscono napoletana, facendo maturare un i si trovano, ad esempio, sco- ricerca del "vero Fanzago" che te schede, un apparato docu- della diffusa lacunosità delle timore di naufragio bibliografico. Vperte documentarie sui ta- auspicava Antonia Nava Cellini. mentario ampio ma mai acces- fonti letterarie a stampa (per lo La scelta di una monografia tra- bernacoli napoletani di San Mar- Cosimo Fanzago scultore è si- sorio, frutto di accurate indagi- più settecentesche) sui prota- dizionale risponde in pieno all'e- tino e della Trinità delle Mona- curamente una conquista per gli ni di prima mano condotte da gonisti della scultura tardoba- sigenza d'uno strumento di lavo- che, la ricostruzione lucida della studi napoletani. Ma credo di Giometti in archivio (o meglio, rocca romana, sono le opere fi- ro indispensabile per chi voglia commissione dell'aitar maggiore non tradire le intenzioni dell'au- in diversi archivi, e non solo ita- gurative a restare centrali. affacciarsi al raggiante teatro del di San Niccolò al Lido di Venezia, trice nel pensare che è soprattut- liani). E con esse la necessità di leg- Seicento partenopeo dalla porta come pure la giusta restituzione a to, e finalmente, una base salda Il corredo illustrativo soffre gere il rapporto con Bernini in- principale: quella di Cosimo Fan- Cosimo di due Angeli bronzei, già per ulteriori aperture; quelle su invece della scelta di un forma- nanzitutto come un problema zago appunto. sul ciborio di Serra San Bruno. Cosimo a Roma (semi-imper- to editoriale di dimensioni ri- di eredità artistica, con il quale E ben noto che egli fu un arti- L'apparato fotografico è consi- meabile alle idee di Bernini), sul- dotte, che in più casi compro- a Roma si dovettero confronta- sta lombardo che trovò fortuna derevole e di qualità. Splendida e la sua bottega e le relative inter- mette purtroppo la leggibilità re tutti gli scultori della genera- nella capitale del regno, creando significativa la fig. 14 della testa secazioni con scultori già forma- delle singole foto. Il prezzo, in- zione di Guidi. Un problema una koinè decorativa egemone, di un Angelo innaturalisticamen- ti, sulla propagazione del fanza- fine, indubbiamente alto, ri- per il quale Guidi seppe indub- contagiosa e duratura; tuttavia la te assediata dai riccioli. Si rimane, ghismo nel regno mi paiono tra schia di non favorire la diffu- biamente offrire una soluzione notevole personalità di Fanzago certo, con la voglia d'osservare le più promettenti. • sione di uno studio che merita di grande autonomia. • architetto e ideatore d'ornati in ancora più volti, dettagli e pan- di essere letto non soltanto da [email protected] [email protected] marmi policromi ha finito per so- neggi. Un limite ovviamente do- quanti vogliono conoscere la vrastare la sua essenza di sculto- vuto ad argini editoriali, che pen- produzione di Guidi. F. Loffredo è assegnista di ricerca Nel panorama fortemente L. Simonato insegna storia dell'arte moderna re. Il semplice titolo del libro na- so serva anche da incentivo alla all'Università di Napoli Federico II alla Scuola Normale di Pisa chiaroscurato degli studi sulla Arte così le principali imprese deco- proposte figurative più aggior- La politica culturale rative promosse dal pontefice: Un linguaggio nate, cioè pienamente barocche, Disegnatore dalla decorazione del Quirinale che trovavano aperta accoglien- del papa-re sotto la direzione di Tommaso sobrio e sincero za entro i cantieri pittorici prin- compulsivo Minardi, fedele alleato e regista cipali della città di Bergamo, dai di Miriam Failla e Chiara Piva delle imprese pontificie, alle ini- di Paolo Vanoli quali non a caso Ceresa rimase ziative avviate nel 1854 per la sempre escluso. Un'impermea- di Enrica Pagella proclamazione del dogma del- bilità alla montante marea ba- Giovanna Capitelli l'Immacolata Concezione, con CARLO CERESA rocca che in alcuni momenti del- LA VENTE MARIETTE l'innalzamento della colonna di l'attività di Ceresa pare più sub- UN PITTORE DEL SEICENTO LE CATALOGUE ILLUSTRÉ PAR MECENATISMO piazza di Spagna e, soprattutto, ita che scelta, più un'incapacità LOMBARDO TRA REALTÀ PONTIFICIO E BORBONICO le decorazioni nei Palazzi Vatica- di reggere il passo che un arroc- GABRIEL DE SAINT-AUBIN ALLA VIGILIA DELL'UNITA ni affidate a Francesco Podesti. E DEVOZIONE camento volontario e un poco a cura di Pierre Rosenberg, con un contributo di Ilaria Sgarbozza, L'analisi della valenza ideologica a cura di Simone Facchinetti, eroico nei territori della "pittura Colin B. Bailey e Sue Welsh Reed, della realtà". pp. 320, €75, della committenza papale è cer- Francesco Frangi, trad. dal francese e dall'inglese tamente il filo rosso che lega una Di grande rilievo è la sezione Viviani-Fondazione Roma Arte Giovanni Valagussa di Rossella Rizzo e Ximena Rodriguez, molteplicità di episodi, tra cui la pp. 304, €34, riservata ai rapporti con Daniele Musei, Roma 2011 fondazione del Museo Cristiano Crespi, ricordato dalle fonti più pp. 551, € 85, Lateranense, diretta conseguen- Silvana, Cinisello Balsamo (Mi) 2012 antiche come maestro di Ceresa, Mondadori Electa-Museum of Fine 'operazione storiografica za della profonda attenzione ri- indagati in catalogo da Frangi Arts, Milano-Boston 2011 L che Giovanna Capitelli pro- servata all'archeologia cristiana, on sono molte le città ita- con puntualità e numerosi ele- pone in questo libro, con giusta o l'allestimento della Galleria Nliane a vantare come Berga- menti di novità. Per il magnifico ira la metà del novembre 1775 misura ma grande passione, po- dei Santi e dei Beati, che accolse mo un senso costante di appar- dipinto di Crespi del Museo Ber- Te la fine del gennaio 1776 si trebbe essere definita una rivolu- in questi anni opere di France- tenenza verso la propria storia nareggi viene confermata un'ori- tennero a Parigi le quarantanove zione nel modo di guardare alla sco Podesti, Luigi Cochetti, Luis figurativa e i suoi valori specifi- ginaria collocazione nei pressi di tornate di un'asta memorabile che produzione artistica di età risor- Victor, Guido Guidi, Pietro Ga- ci. Immuni, anche in tempi di San Giovanni Bianco, in Val metteva sul mercato novemila gimentale, nonostante il fatto che gliardi e Cesare Fracassini. Un crisi economica e culturale, dal- Brembana, a poca distanza dalla opere grafiche appartenute alla per papa Pio IX, protagonista di capitolo specifico è inoltre dedi- la tentazione del circo itinerante dimora dello stesso Ceresa, dan- leggendaria collezione Pierre Jean questa ricerca, la rivoluzione si cato alla rinascita dell'affresco delle mostre blockbuster, l'Acca- do così un primo concreto ri- Mariette. Manette era morto un sarebbe configurata piuttosto co- incentivata da Tommaso Minar- demia Carrara e il Museo Adria- scontro all'evidente fascinazione anno prima a ottant'anni, quando me un "diabolico progetto". De- di e rilanciata da Pio IX, nelle no Bernareggi sono tornati a ra- per i modelli di Crespi che perva- ormai da un lustro aveva abban- siderio esplicito dell'autrice è in- chiese e basiliche allora sottopo- gionare su Carlo Ceresa (San de la pittura ceresiana a partire donato la professione di stampato- fatti quello di rileggere la cultura ste a restauri, con una serie di Giovanni Bianco [Bg] 1609 - dalla fine degli anni trenta. Serra- re e di libraio per trasformarsi in ta nel gioco dei confronti e degli figurativa del XIX secolo inver- campagne decorative finanziate Bergamo 1679). Carlo Ceresa, "amateur" e dedicarsi esclusiva- accostamenti è anche la sezione tendo il tradizionale punto di vi- con denaro personale del papa. trent'anni dopo è il titolo del mente al collezionismo e agli studi. incentrata su L'eredità di Giovan sta che privilegia il paradigma in- Tra le nuove e più interessan- saggio introduttivo al catalogo Il volume presenta la riproduzione Battista Moroni a Bergamo curata terpretativo della mo- ti aperture del volume dei tre curatori, un saggio dove integrale a colori (non si tratta da Facchinetti, dove la parata di dernità: nella ricostru- si configura lo studio il filo di continuità con la tradi- propriamente di un'anastatica) del tre splendidi ritratti di gentiluo- zione storica e nella se- dedicato alle esporta- zione di studi novecenteschi sul mini di Moroni, Cavagna e Cere- catalogo d'asta stampato in quel- lezione delle immagini zioni dalla Città eter- pittore è sempre bene in eviden- sa mette a fuoco nel modo più l'occasione, oggi conservato al il volume lascia infatti na verso il Nuovo za: trent'anni dalla precedente eloquente possibile il senso di Museum of Fine Arts di Boston e volutamente sullo mondo, con una pri- mostra dedicata a Ceresa nel continuità che innerva la tradi- reso unico dall'intervento del pit- sfondo il contesto di 1983, in un momento di grande ma mappatura di una zione bergamasca della pittura di tore Gabriel de Saint-Aubin, che sperimentazione della Mtcfoititcìo pontificio o Wrfeoaico fioritura degli studi sull'artista serie di opere disloca- ritratto tra Cinque e Seicento. sfruttò i margini bianchi del libro produzione artistica ili. dell'Uniti te tra Malta e Santia- (Ruggeri, Gregori, Vertova); al- per corredare le schede con 1200 nel periodo di defini- go del Cile, dove, per tri trent'anni, dal 1983 al 1953, disegni e schizzi in miniatura, co- zione politica dell'Uni- esempio, la chiesa de per risalire al primo affacciarsi rande attenzione è riservata pia delle opere che sfilavano pres- tà nazionale, recente- la Recoleta Dominica, del bergamasco Ceresa sulla ri- Ganche al modus operandi soché quotidianamente tra le mani mente risorto all'atten- progettata da Eusebio balta delle mostre che segnano del pittore, sia per quanto attie- dei battitori. L'interesse e il fascino zione della critica per le celebra- Chelli, rappresenta una sorta di un'epoca: nel caso specifico I ne la sua attività giovanile, scan- della pubblicazione stanno dun- zioni del centocinquantesimo an- San Paolo fuori le Mura cilena. pittori della realtà in Lombardia dita da risultati modesti attraver- que anche nell'incontro, abbastan- niversario, per conferire una nuo- Il libro comprende inoltre un sotto la regia di Roberto Lon- so un faticoso assemblaggio di za prodigioso, tra un collezionista va luce alla cultura anti-liberale, saggio di Ilaria Sgarbozza sulla ghi. Si ritorna quindi ai padrini motivi tratti da stampe tardoma- di incomparabile genio e un artista anti-moderna e anti-risorgimen- promozione delle arti di Ferdi- nobili Longhi e Testori, e al la- nieriste, sia per gli anni della ma- un po' ai margini, disegnatore tale promossa da papa Pio IX. nando II di Borbone re delle scito di chi ne ha seguito le trac- turità, quando Ceresa prepara in compulsivo e, a detta del fratello, Gli studi di Capitelli trovano due Sicilie- (1846-1859), figura ce, per riprendere il filo di un studi a olio su carta presi dal ve- eccentrico e disordinato, incapace in questo volume un punto di cruciale per questi anni e che, discorso e verificarne la tenuta a ro le teste da riutilizzare nei qua- di mettere seriamente a frutto il convergenza e di sistematizzazio- pur non mostrando "alcuna distanza di decenni. dri d'altare, secondo quanto do- suo talento. Gran parte dei disegni ne critica, muovendosi con intel- aria di conoscitore", come ebbe In primo luogo, in linea con cumentano le due effigi virili e i del catalogo Mariette fu realizzata ligente consapevolezza nel solco modo di osservare Francis Na- la scelta già operata nella rasse- due ritratti di donatori dei Mu- con fulminea rapidità di tratto du- tracciato da Stefano Susinno e da pier, fu acquirente generoso e gna del 1983, anche la mostra e sei Civici di Padova che i curato- rante le vendite; l'artista annotava Sandra Pinto, che hanno disso- mecenate per pittori e artisti, il catalogo odierni concedono ri dell'esposizione hanno convo- di tutto, comprese le sculture e le dato il terreno impervio della ri- con la "riduzione" di Palazzo ampio spazio alle opere sacre di cato in mostra con una nuova at- gemme, ma aveva un gusto parti- gida considerazione dell'Otto- Reale a Napoli e gli interventi Ceresa, un versante che era ri- tribuzione a Ceresa, mostrando- colare per le composizioni di sog- cento italiano e ripristinato la do- decorativi a carattere celebrati- masto escluso dall'immagine ne il riutilizzo in diversi dipinti getto storico e mitologico, che co- vuta attenzione al baricentro co- vo nella Reggia di Caserta e a del "pittore della realtà" imba- del bergamasco scalati dal quin- stituivano il fulcro della sua pro- stituito dalla città pontificia per Capodimonte. La politica di ac- .stita da Longhi e Testori esclu- to al settimo decennio del Sei- duzione pittorica. Questo della l'elaborazione e la tradizione ar- quisti ed esposizioni condotta sivamente sulla sua straordina- cento. vendita Mariette non è che uno tistica, in un percorso critico cul- da Ferdinando II e la promo- ria produzione ritrattistica. In Rispetto alla mostra su Ceresa dei cento cataloghi illustrati docu- minato, nel 2003, nella mostra zione di rifacimenti e restauri catalogo sfila quindi una rasse- del 1983 spicca la volontà mentati alla morte di Saint-Aubin Maestà di Roma, curata dalla sembrano così fare eco, in una gna rappresentativa dell'attività odierna di "far dialogare il pro- nel febbraio del 1780 e fa parte del stessa Pinto e Olivier Bonfait con sorta di pendant ideologico e di Ceresa per gli altari della tagonista della rassegna con la gruppo dei quaranta esemplari ar- Liliana Barroero e Fernando culturale, alle iniziative pontifi- Bergamasca, con una serie di cultura figurativa del suo tem- rivati fino a noi, di cui dieci erano Mazzocca; proprio le ricerche cie di Pio IX. quadri che ne documentano sia po", presentando in mostra e in già stati resi noti da Emile Dacier condotte dall'autrice in seno ai Il volume è completato da una gli esiti più alti e originali (la catalogo un'ampia selezione di nel primo Novecento, consenten- progetti di ricerca universitari serie di preziosi apparati, che pala di Sant'Antonio di Padova dipinti giunti nelle chiese della do agli storici dell'arte di rintrac- coordinati in questi anni da Bar- consentono di individuare nuovi a Gorlago; la Visione del beato Bergamasca negli anni di attivi- ciare, grazie al rapporto scheda- roero costituiscono peraltro un percorsi d'indagine, da sviluppa- Felice da Cantalice di Nese di tà di Ceresa: una vera e propria immagine, la provenienza di un solido architrave del testo. re in futuro: Maria Saveria Ruga Alzano Lombardo), dove il pit- antologia di pittura barocca grandissimo numero di opere dis- Fulcro del libro è la politica imposta un atlante del mecenati- tore sembra dialogare a distan- dell'Italia settentrionale, con perse dal mercato. culturale di Giovanni Maria Ma- smo di Pio IX, utile e suggestivo za con la pittura emiliana, sia la quadri emiliani e genovesi a Il volume sulla vendita Mariet- stai Ferretti, papa-re dal 1846 al indice dei luoghi delle commis- produzione più "industriale, fianco delle più consuete pre- te (in edizione italiana, francese 1870, convinto promotore di sioni papali, mentre il contributo con poche varianti e altrettante senze venete e milanesi, senza e inglese) è una tappa di un pro- un'arte dai forti significati politi- di Alba Irollo sul mecenatismo poche soddisfazioni" (cito dal contare uno straordinario di- getto di lavoro più vasto: la pub- ci, sostenuta da esigenze di pro- dei Borbone dal 1848 al 1860 saggio di Facchinetti), eseguita pinto del caravaggesco Matthias blicazione in sei volumi di tutti i paganda e di devozione. La pro- propone inedite linee di ricerca e per una committenza "di pro- Stom inviato a Chiuduno nel disegni della collezione Mariet- mozione delle arti di Pio IX si ima selezione delle fonti relative; vincia" che individua in Ceresa 1653 spacciandolo come opera te, divisi per scuole nazionali. articola tra commissioni per gli l'amplia bibliografia è curata da il pittore adatto a soddisfarne le di Andrea Sacchi, a ulteriore te- Da pochi mesi sono disponibili i artisti e campagne di restauri, Annalia Cancelliere. • modeste esigenze devozionali. stimonianza delle ambizioni primi due dedicati alla Francia nella consapevolezza del valore [email protected] Si assiste così all'evoluzione della committenza orobica ai (Pierre Rosemberg, Les dessins simbolico e ideologico del mece- chiara.pivagtiscali.it periferica di un linguaggio pitto- tempi di Ceresa. • de la collection Mariette. École natismo, ma anche della valenza rico sacro "sobrio e sincero", [email protected] frangaise, pp. 1522, € 600, Elec- economica e di riconoscimento M.B. Failla insegna museologia sempre di alta tenuta qualitativa, ta, Milano 2011), cui seguirà l'I- professionale per le maestranze all'Università di Torino che fatica via via a rinnovare le C. Piva insegna museologia P. Vanoli è dottore di ricerca talia e le scuole fiamminghe, specializzate. Il volume analizza all'Università Ca' Foscari di Venezia sue formule e a interagire con le in storia dell'arte all'Università di Torino olandesi e tedesche. • Archeologia archeologico, di casualità e la- Resistere alla nequizia dei tempi cunosità dei dati, cui si aggiun- Cattività e meraviglie gono le incertezze nelle crono- di Rosina Leone logie e la variabilità nell'affida- di Carlo Lippolis bilità dei contesti, mentre le Pier Giovanni Guzzo Come recita il sottotitolo del fonti letterarie dovranno essere Paolo Brusasco deve tutelare, ma che, parados- saggio, l'ambito cronologico sottoposte a una lettura più se- salmente, non è ancora incluso FONDAZIONI GRECHE preso in considerazione com- vera e attenta alle contraddizio- BABILONIA nella lista dei siti Unesco. L'ITALIA MERIDIONALE prende i secoli Vili e VII, rite- ni interne, onde evitare di in- ALL'ORIGINE DEL MITO Tra il 1899 e il 1917, con i primi E LA SICILIA (VILI E VE SEC. A.C.) nendo che la fondazione di Me- correre nel rischio sempre pre- prefaz. di Giulio Giorello, scavi sistematici, Babilonia tornò sente di cadere nelle "trappole pp. 412, €33, taponto possa essere identifica- pp. XIV-303, 14 ili. col, € 26, a parlare con la propria voce, re- ta come l'atto finale della più combinatorie". Esplicita è qui Carocci, Roma 2011 Raffaello Cortina, Milano 2012 stituendo agli studiosi dati ogget- precoce fase della cosiddetta la diffidenza dell'autore verso tivi per ricostruirne storia, società colonizzazione, termine al qua- la pregiudizialità di modelli eu- e impianto urbanistico. Un intero l recente rinnovato interesse le l'autore preferisce sostituire ristici perseguiti "fedelmente, abilonia è il grande ossimo- capitolo è dedicato all'articolata Ieditoriale per l'archeologia quello di apoikia, onde sgom- per non dire ciecamente" da al- Bro della storia umana: "por- epopea delle esplorazioni, talora dell'Italia meridionale e della Si- berare il campo da incongrue cuni ricercatori. ta degli dei", axis mundi e fulcro contraddittoria per la difficoltà cilia, già segnalato un anno fa su sovrapposizioni tra il concetto Nella ricostruzione delle vi- dell'ordine cosmico, "perla dei stessa di riconoscere sul terreno le queste pagine ("L'Indice", 2011, antico di colonizzazione e quel- cende dell'occupazione del regni", ma anche "madre delle rovine dell'antica metropoli, can- n. 9), a proposito dei contributi lo moderno. La trattazione vie- suolo italiano è oggetto di at- prostitute e degli orrori della ter- cellate dall'oblio dei secoli e dalle di Francesco Gioacchino La ne condotta in ordine cronolo- tenta considerazione la dialet- ra". Meraviglia e terrore di una sistematiche e secolari spoliazioni Torre (Sicilia e Magna Grecia. gico e per singole poleis (a par- tica, non sempre pacifica, che i città che non ha avuto pari, la cui di mattoni. L'autore passa poi a Archeologia della colonizzazione tire da Pithecusa e fino a Meta- Greci intrattennero con le po- leggenda vive da sempre e ritor- raccontare del grande Hammura- greca d'Occidente, Laterza, ponto) e non per area geografi- polazioni indigene che già l'a- na in ogni aspetto della nostra ci- bi e della conseguente affermazio- 2011) e di Mario Torelli (Dei e ca di provenienza dei fondato- bitavano, e a questo riguardo viltà. Paolo Brusasco, archeologo ne di Babilonia nel panorama po- artigiani. Archeologie delle colo- ri, poiché l'autore intende così Guzzo segnala un certo rallen- e docente presso l'Ateneo di Ge- litico della Mesopotamia, dell'in- nie greche d'Occidente, Laterza, enfatizzare le peculiarità speci- tamento nello studio delle cul- nova, sceglie di raccontare l'ori- tercalare periodo cassita e, infine, 2011), trova ora con il volume di fiche di ogni ktisis. Ne deriva- ture indigene, dopo l'accre- gine del mito di Babilonia attra- della rinascita caldea. La città as- Pier Giovanni Guzzo un'ulterio- no capitoli che nella loro arti- sciuto interesse che incontraro- verso i monumenti e la straordi- surge ora a luogo santo, sede di no negli anni novanta del seco- re conferma e un nuovo terreno colazione interna si adattano a naria simbologia che attorno a complessi imponenti che gli scavi lo scorso. L'autore, che è stato di sfida. Guzzo ha frequentato, quelli che, allo stato attuale essa si è creata. Non si può pre- tedeschi riportano alla luce, men- soprintendente in varie regioni scindere dalla base storica che lungamente e a più riprese, l'ar- delle conoscenze, sono i carat- tre ancora assai poco si conosce italiane e ha anche ricoperto archeologia e fonti testuali ci tra- cheologia della Magna Grecia, teri distintivi più importanti di dei periodi più antichi sommersi per diversi anni il difficile inca- smettono, ma neppure cui ha dedicato lungo ogni apoikia. Lo stret- dalla falda freatica. rico di soprintendente di Pom- dall'impatto che la me- tutto il corso della sua Fondazioni to rapporto tra Zan- L'indagine è condotta pei senza mai dimenticare l'im- moria della più grande attività di ricerca mol- greche cle e Reggio ha fatto su più livelli: non mera portanza politica del suo ruolo, città dell'antichità ha tissimi contributi im- preferire in questo ca- storia evenemenziale o portanti; a lui si deve so la trattazione delle non risparmia al lettore un se- rappresentato per noi: Pie? Giovanni GUATO rio monito quando segnala co- presentazione archeo- inoltre uno dei testi di due città in un unico da Dante a Lutero, da me la destinazione di minori ri- logica, ma attenta con- sintesi più consultati capitolo, come pure Rembrandt a Holcom- sorse sia finanziarie che profes- be, da Hàndel ai Rol- siderazione dell'eredità degli anni ottanta (Le nel caso di Catane, sionali alle soprintendenze ar- ling Stones. Il racconto babilonese trasmessaci città scomparse della trattata quasi in ap- cheologiche, come pure alle pertanto segue un mo- in letteratura, matema- Magna Grecia, New- pendice a Leontinoi. università, non possa che pro- dello, affascinante per tica, astronomia, medi- ton Compton, 1982). Di particolare inte- durre inevitabilmente non solo l'autore e stimolante cina. Babilonia è l'in- Se la ripresa nell'ul- resse, e di indubbia una ridotta capacità di cono- per il lettore, già speri- cunabolo della nostra timo decennio del di- novità, è la scelta di scenza, ma anche una diminui- mentato nei cataloghi di tre re- modernità e la sua cen- battito sulla colonizzazione considerare più funzionale alla ta possibilità di tutela, con la centi esposizioni a Parigi, Lon- tralità nella trasmissione e nello greca può aver costituito lo sti- trattazione il riferimento a una conseguenza ineluttabile della dra, Berlino. Alla documentazio- sviluppo del sapere letterario e molo iniziale per la stesura di maglia cronologica relativa, perdita definitiva delle infor- ne storico-archeologica si affian- tecnico-scientifico è fuori di dis- questo saggio, l'autore si ci- piuttosto che "proporre nuove mazioni storiche che quei con- ca il racconto del mito di Babilo- cussione. menta in realtà con un'impresa cronologie assolute ad annum" testi ancora conservano. E a nia e della sua eredità culturale, Tra realtà e leggenda si illu- molto più impegnativa e ambi- dei contesti che vengono inve- questo grido di allarme, per lo con particolare attenzione a fon- strano le "meraviglie" architet- ziosa. Il saggio propone infatti stigati. Un'analisi di ampio re- più inascoltato, che si leva da ti classiche, Sacre Scritture, tra- toniche che la tradizione antica una ricostruzione del quadro spiro dei movimenti di merci e più parti non si può che ag- dizione araba e orientale. Ne na- ha affiancato al nome di Babilo- storico complessivo delle vi- di persone che interessarono il giungere la propria voce. Non sce un lavoro aggiornato, vibran- nia e che le ricerche sul terreno cende relative alle prime fonda- Mediterraneo tra l'età del resta dunque che auspicare che te e approfondito, pur nei limiti hanno verificato oppure smenti- zioni greche in Italia meridio- Bronzo e i cosiddetti "secoli la "stirpe dei ricercatori" "resi- che un argomento così stermina- to. Le mura, i giardini pensili e la nale e in Sicilia, senza quella ar- bui", con l'importante ruolo sta alla nequizia dei tempi, così to esige. Apre il volume una vir- ziggurat Etemenanki (la biblica tificiosa separazione tra Magna ora svolto dai "Fenici", prece- da sopravvivere" per poter tuale visita al sito odierno, scem- Torre di Babele), il cui impianto Grecia e Sicilia che ha per de- de i capitoli dedicati alle singo- proseguire nel compito, mai fa- piato dalle deliranti ricostruzioni - dopo gli scavi di Koldewey, il cenni caratterizzato buona par- le poleis coloniali. cile e dai risultati sempre prov- di Saddam Hussein e dal campo rinvenimento di alcune tavolet- te della storia degli studi. E si Nel saggio è sistematico il ri- te, la ricomparsa della stele di tratta di una ricostruzione di ferimento al- Oslo - è oramai ricostruibile. ampio respiro, sostenuta in le diverse ti- L'autore, che prese parte agli ogni passaggio da una salda ed pologie di scavi torinesi di Babilonia, si esplicitata consapevolezza in- fonti, quelle muove qui con disinvoltura, pur terpretativa e sostanziata da scritte e non menzionando la recentissi- una sterminata e aggiornatissi- quelle mate- ma ricostruzione (Montero-Fe- ma bibliografia di riferimento riali, alle nollòs 2010) che abbassa l'altez- (il capitolo a essa destinato oc- quali si deve za della torre a 60 metri. cupa ben 63 pagine). L'occasio- necessaria- Proprio il mito della torre ser- ne permette inoltre a Guzzo di mente guar- ve da spunto per discutere con ripensare criticamente catego- dare quando enfasi della cattività babilonese rie interpretative consolidate e ci si accinga degli ebrei che, sostiene l'autore, di confrontarsi dialetticamente a una rico- ebbe un profondo influsso sul con l'impostazione canonizzata struzione giudaismo. Sulla fine di Babilo- nella storia degli studi: è qui storica che nia, poi, i dati archeologici san- esplicito il riferimento agli stu- abbia qual- | ciscono che essa non cadde se- di ormai classici di Thomas Ja- che pretesa condo quanto vaticinato dai mes Dunbabin e soprattutto a di serietà, e J profeti; anzi, essa rimase un vivo quelli di Jean Bérard (La Ma- anche questa | centro politico, religioso e com- gna Grecia. Storia delle colonie è una chiara merciale fino almeno al I secolo greche dell'Italia meridionale, e dichiarata d.C. E forte e pervasiva rimase Einaudi, 1963, ed. orig. 1957). indicazione l'anima babilonese nella succes- Certamente la necessità di un metodologi- siva tradizione islamica e orien- aggiornamento è oggi resa inevi- ca. Delle due Courtesy of Emiliano Ponzi per "TIME ASIA", novembre 2009 tale, bene illustrata nel capitolo tabile dal notevole incremento serie di fonti finale che chiude con un monito dei dati archeologici disponibili, vengono segnalate incommen- visori, di guardare più da vici- militare americano/polacco alle- contro la strumentalizzazione anche se lo studioso non evita di surabilità e contestuale inscin- no una storia lontana di cui ci stito durante l'ultimo conflitto. del mito per giustificare gli ec- segnalare come all'incremento dibilità, ne sono evidenziati li- restano solo lacerti esposti al- Babilonia sfigurata e umiliata: la cessi ipocriti di ogni forma di della conoscenza non sempre miti e differenze e ne viene pro- l'erosione del tempo. • maledizione scagliata dai profeti fondamentalismo. • corrisponda una maggior capa- posta caso per caso una lettura rosina. [email protected]. it biblici non ha ancora perso di ef- [email protected] cità di trarre da quelle informa- critica e contestualizzata. La ficacia. Un patrimonio inestima- zioni elementi per una più sicura cautela delle interpretazioni R. Leone insegna archeologia greca bile, quello di Babilonia, che più C. Lippolis insegna archeologia e storia dell'arte ricostruzione storica. deve tener conto, sul versante e romana all'Università di Torino di ogni altro ha sofferto e che si del Vicino Oriente Antico all'Università di Torino Urbanistica che essa assume nella società (ri- L'etica degli urbanisti levando lo spreco di risorse eco- Marginalità consapevole nomico-sociali e i conflitti sociali di Francesco Infussi a essa legati). Il tema dei valori di Giulio Ernesti ambientali è invece centrale nella Ugo Ischia no diverse moralità: quello che discussione sui caratteri intrinse- Attilio Belli e Gemma Belli piano che divengono pregnanti privilegia un'"etica della respon- ci del valore, costituendo etiche voci e temi urbanistici. La moder- LA CITTÀ GIUSTA sabilità" (che si confronta con le tra le più influenti nel campo ur- NARRARE L'URBANISTICA nizzazione è intesa come aggres- IDEE DI PIANO conseguenze delle proprie azioni) banistico. Anche in questo caso si ALLE ELITE sione all'identità della nazione, di- E ATTEGGIAMENTI ETICI e quello basato su un'"etica della riconoscono nel tempo slittamen- "IL MONDO" (1949-1966) struttrice del patrimonio di beni ti nella tematizzazione. Dappri- a cura di Monica Biancbettin Del convinzione" (che opera secondo DI FRONTE ALLA MODERNIZZAZIONE comuni culturali, artistici e paesag- ma la questione prende forma gistici che ne costituiscono l'iden- Grano, alcuni principi di giustizia). DEL BEL PAESE Ischia vede piuttosto l'alternarsi nell'aspirazione a un'adeguata at- tità. Alle spalle si scorge il dram- con scritti di Bernardo Secchi nel tempo di momenti diversi, in tenzione ai bisogni ambientali pp. 288, €38, ma, già consumato (si veda il pro- e Kaveh Rashidzadeh, cui l'attenzione degli urbanisti si (soggetti a una continua ridefini- FrancoAngeli, Milano 2012 logo-introduzione) di una visione pp. 160, €28, sposta da questioni di "legittimi- zione), in seguito si identifica nel- etica dello sviluppo della società Donzelli, Roma 2012 tà interna" (avendo al centro le la costruzione di un ordine socia- ue sono gli obiettivi dello che tenta di pacificare stato e mer- regole tecniche e la costruzione le ed economico più prossimo al- Dstudio di Gemma e Attilio cato, piano e libertà, e che si mo- di linguaggi e procedure) a que- l'ordine naturale (organicismo), Belli: "descrivere" una narrazio- stra già, dopo la svolta del '48, infine è concettualizzata come C 4 Carnaggio 1996", così è stata stioni di "legittimità esterna" ne e indagarne l'influenza. La ineffettuale. Insomma, lo spazio di una relazione non risolta tra valo- ,_/ datata da Ugo Ischia l'ulti- (avendo al centro convinzioni co- narrazione, messa in atto da un manovra del "Mondo" è vieppiù ri pubblici e valori privati. ma pagina del volume La città muni e socialmente condivise, ivi gruppo di intellettuali di ascen- ristretto: comprime e infine espun- giusta, pubblicato oggi da Don- comprese le giustificazioni etiche Ischia, di fatto, costruisce denza liberale e liberaldemocra- ge dal proprio orizzonte privilegia- zelli, a cura di Monica Bianchet- del loro operato). Si tratta di un'"archeologia" di questi temi, tica che si raccoglie intorno al to quelle posizioni che si fanno ca- tin Del Grano, con scritti di Ber- un'alternanza che può essere ri- ritrovandone le radici nella lette- settimanale "Il Mondo", ha co- rico di prospettare e legittimare nardo Secchi e Kaveh Rashidza- condotta a quei processi di ridu- ratura di altri momenti del passa- me oggetto l'urbanistica ed è ri- l'utilità sociale dell'urbanistica deh. La pubblicazione postuma zione ed espansione del discorso to e in diversi contesti culturali. volta alle élite del paese. L'in- quale corpus di teorie, scale di in- di un libro è sempre fonte di urbanistico già segnalati da Sec- Queste parti sono tra i risultati fluenza che lo studio intende tervento, strumenti e metodi, d'a- qualche interrogativo a proposito chi negli anni ottanta. Sono due più preziosi di questa ricerca che tratteggiare (allora e ben oltre zione e di conoscenza. delle intenzioni dell'autore, delle forme del discorso che assumono consente di definire attraverso l'interruzione delle pubblicazio- Un esito, in accordo con gli au- sue convinzioni circa la qualità diverse priorità nelle loro finalità: una serie di sezioni storiche il ni) è sulla disciplina e sul suo tori, riconducibile alla scelta in- del risultato raggiunto, della sua la prima tende alla codificazione lento modificarsi nel tempo delle multi-interdisciplinare e conflit- transigente del settimanale. Extre- effettiva volontà circa il destino dei risultati raggiunti dalla ricerca questioni esaminate dall'autore tuale spettro di "cultori". ma ratio della marginalità storica del suo lavoro. In que- e alla produzione di un in Italia e il legame che esse han- I meriti di questo li- dell'elitismo. Perno di sto caso, è difficile ne- linguaggio comune; la no avuto con altre culture e ma- bro sono numerosi. Gli una linea di resistenza gare l'ineludibilità di seconda è prevalen- trici disciplinari. Mi sembra sia autori offrono un testo realistica, centrata sulla possibile dire che in questo mo- questo volume, la sua temente associata al capace di comporre dif- discriminante (dominus do Ischia ci propone un'esplora- opportunità, vorrei di- tentativo di misurarsi ferenti piani di lettura in materia Antonio Ce- k^mà zione in profondità nell'" imma- re la sua necessità. con uno spettro di fe- (della società, della città, dema) della salvaguar- ginario disciplinare" dell'urbani- Ischia ci ha lasciato un nomeni che appaiono suo fulcro e condensa- dia del patrimonio col- stica: quel denso repertorio di testo che, di fatto, come nuovi, nella con- tore, della pianificazione lettivo di beni d'elevata elementi cognitivi e valutativi, di inaugura con diversi urbanistica, della sua capacità identitaria. E vinzione che il linguag- tradizioni, di ricordi (e dimenti- anni di anticipo un am- storia e del suo destino) nel contempo cifra del gio e le categorie in uso canze) e di scopi rilevanti entro i bito di riflessione che e restituirne così i com- ruolo sociale dell'elite, siano insufficienti allo quali i componenti di ima comu- solo negli anni succes- plessi intrecci. Osserva- mobilitata per contra- scopo. Nel primo caso nità scientifica tacitamente si ri- sivi ha visto pronuncia- no un periodo cruciale, stare l'epilogo di una i sensi possibili del dis- conoscono. L'immaginario disci- tra la fine degli anni quaranta e gli re alcune voci su temi analoghi corso sono selezionati, standar- plinare, evidentemente, non co- civiltà decostruita dalla pochezza anni sessanta. Ovvero tra la mo- (Edward Soja, Susan Fainstein, dizzati, codificati, assumendo le incide con il sapere dell'urbani- morale e intellettuale del suo cor- dellazione societaria polarizzata Peter Marcuse tra gli altri) e che identità e i problemi come dati, sta, ma può essere considerato po sociale. Una linea che, per la aveva visto enunciare alcune pri- perdendo irrimediabilmente al- come uno sfondo influente sul (meglio, bloccata), imposta alla tendenziale autoreferenzialità del- me ipotesi da Bernardo Secchi cun e delle possibilità "espressi- quale sono intessuti i saperi tec- nostra storia unitaria dalla geopoli- l'indignato impegno militante, fi- negli anni ottanta. ve" del discorso ma acquistando nici e le pratiche disciplinari. La tica mondiale post '48 e il drastico nisce con il non cogliere i nodi rea- Il sottotitolo (Idee di piano e maggiori valenze nella comunica- dimensione etica del discorso ur- ridimensionamento del tentativo li (e di struttura) della grande tra- atteggiamenti etici), opportuna- zione intersoggettiva. Nel secon- banistico può forse essere intesa riformista di conciliare sviluppo ed sformazione socioeconomica e mente aggiunto dalla curatrice, do caso, il discorso urbanistico si come un suo elemento costituti- equità, nel quadro di un'auspicata culturale della nuova Italia in for- indirizza il lettore verso il tratta- costruisce più densamente nei vo, emergente nei modi più alleanza fra neocapitalismo e am- mazione: la portata storica dell'e- mento che Ischia ha inteso pro- suoi significati: rappresenta situa- espliciti nelle fasi di espansione bienti riformisti, ai quali, com'è saurirsi della civiltà rurale; la para- porre del tema. Si tratta di un li- zioni attuali e future, aggiungen- ma riconoscibile, in trasparenza, noto, ampi settori dell'urbanistica bola del liberalismo, mai accetto al bro sugli urbanisti, sulla costru- do ai fatti dell'esperienza qualco- in ogni pratica disciplinare, se, italiana ancorano le sorti della pro- comunitarismo e solidarismo di zione problematica e complessa sa di addizionale che li interpreta, come Ischia, si è sufficientemen- pria legittimazione sociale e istitu- un'Italia rurale; la transizione a un del loro sapere tecnico alla ricer- che dà loro un senso specifico, te attenti per coglierla. • zionale. Rispetto a tale contesto, gli assetto societario definitivamente ca di una legittimazione, ma an- muovendo spesso argomenti di autori evidenziano la necessità di urbano-industriale, esito dell'ac- che sulla cultura e le ideologie di tipo etico. [email protected] riattivare ricerca e riflessione di ta- cettazione in toto dell'equazione un'élite professionale e sulla de- Queste ipotesi sono impiegate glio storico-critico sulle radici, le urbanizzazione-industrializzazio- finizione del ruolo sociale cui nel per esaminare in profondità due F. Infussi insegna progettazione urbanistica filiere, le linee di resistenza dell'ur- ne e del rifiuto di una diversa vi- tempo essa ha aspirato. questioni che più di altre si pre- al Politecnico di Milano banistica italiana, evidenziando sione connessa a un equilibrio, Dal secondo dopoguerra ai pri- stano a evidenziare nella faticosa relazione che venne forse ancora perseguibile, tra in- mi anni settanta del Novecento lo svolgimento de- stabilendosi fra di esse e le forme dustria e agricoltura, città e cam- l'urbanistica italiana ha spesso le- gli atteggiamenti della modernizzazione un campo pagna. Assetto reso possibile dalle gato la propria azione a principi etici nel discorso d'indagine essenziale per com- politiche interventiste e industria- di giustizia sociale e urbana. In urbanistico dal se- prendere potenzialità, limiti e tare liste dello Stato, fondamentali per particolare, i presupposti etici del condo dopoguerra della cultura disciplinare nel lungo rendere sinergiche sia espansione discorso degli urbanisti hanno in Italia. Il tratta- periodo. Infine, a conferma del ri- e concorrenzialità della base pro- tentato di colmare lo spazio che mento del proble- lievo di tale tema e interazione, gli duttiva e sia sostegno della do- sembrava loro separare l'urbani- ma della rendita è autori offrono un esauriente sag- manda, specie interna, alimentata stica dalla politica: questa l'ipote- centrale per l'ana- gio della sua fertilità, indagandolo dalla mobilitazione individualisti- si che Ischia propone in apertura lisi dei modi con i attraverso la lente delle élite. La ca delle fasce di reddito e delle del volume. Si tratta di un pro- quali si presentano narrazione che prende forma e si rendite del mosaico delle piccole e cesso che ha avuto conseguenze e sono affrontati i afferma, in ragione della margina- medie borghesie. A queste dina- entro diverse dimensioni dell'at- problemi di giusti- lità consapevole, oltre che obbliga- miche deve essere ricondotto il tività degli urbanisti: le loro prati- zia distributiva in ta, che ispira il gruppo del "Mon- profondo rimescolamento delle che di progettazione, le loro teo- campo urbanisti- do", tratteggia le sembianze idea- molte popolazioni del "bel paese" rie e la loro autorappresentazio- co. Esso è oggetto lizzate di un'élite intransigente, in- e la loro elevata mobilità sociale e ne. A questa flessione del discor- nel tempo di una dipendente e critica, sorretta da un fisica. Sullo sfondo, per quanto so se ne accompagna un'altra che forte evoluzione condiviso imperativo morale e pe- concerne il governo dello spazio, ha privilegiato invece il ragiona- che vede dapprima dagogico, che si vorrebbe in lotta una concezione del riscatto dal mento logico-deduttivo, che ha insistere gli urbani- contro altre élite, quelle dominan- pauperismo e dell'accesso delle ricercato la trasparenza degli sti sul carattere ti, e il loro potere di controllo e co- masse alla condizione di "popo- enunciati, la stabilità e la codifi- "monopolistico" ercizione. Nei fatti, ciò che prende lo", disponibile a tollerare un uso cazione del discorso, una defini- della rendita (e po- forma dalla narrazione è la limitata marcatamente utilitarista del terri- zione "oggettiva" dei problemi e nendo l'accento influenza sulla realtà che elitismo e torio e del paesaggio. • indignazione hanno, quale spec- del processo di piano. sulla figura retori- giulio.ernesti® gmail.coni Per Ischia non si è trattato di ca dello "specula- chio del tendenziale rifiuto che "Il Mondo" intrattiene con la moder- un conflitto tra due differenti at- tore"), per poi oc- Courtesy of Emiliano Ponzi per "Hemispheres Magazine", G. Ernesti insegna urba teggiamenti ai quali corrispondo- cuparsi del ruolo aprile 2010 nizzazione. E proprio su questo allo IUAV di Venei solidarietà partecipazione

CREATIVITÀ GIOVANI

talenti UNIVERSO relazioni PORTA PALAZZO Compagnia di San Paolo louazione suiluppo HOUSING RESIDENZE SOCIALE TEMPORANEE

ambiente integrazione comunità un impegno uisibile per Porta Palazzo L'impegno della Compagnia di San Paolo per il quartiere doue troui il mondo www.compagniadisanpaolo.it

• •: • % proqramnw housmg LUNGHI l'iterazione YEPP CVi^MUNt Creativa siiparte della Compagnia di 8an Paolo Compagnia di Sai» Paolo PORTA PAMZZfl A' V Cinema miato (Cannes, Oscar) No man's ramente dedicato al concetto di Ultimi anni di film land (2001) di Danis Tanovic; a Un classico tra controllo ed eccesso estasi, redatte quasi vent'anni Garbavica, Orso d'oro a Berlino più tardi. E c'è ancora un altro dell'Est Europa 2006, della (allora) trentenne Ja- di Andrea Laquidara aspetto che colpisce nella lettura smila Zbanic; o a Snjieg (Neve, del saggio, e per chiarirlo ci vie- di Eusebio Ciccotti 2008), Premio della Critica cine- Antonio Somaini damente mutato degli anni tren- ne in aiuto la terminologia cine- matografica a Cannes, di Aida ta, il realismo socialista, i proget- matografica: Ejzenstejn viene in- Begic (diplomatasi presso la EJZENSTEJN ti mai iniziati e quelli sospesi. Il quadrato di volta in volta con ot- Silvia Badon scuola Fabrica, Treviso), ma, per IL CINEMA, LE ARTI, rapporto difficile con Sumjackij, tiche diverse. Si utilizza spesso il molti, il cinema bosniaco e tut- IL MONTAGGIO promotore del "cinema per i mi- grandangolo, che lo inquadra ESPERIENZE DI CINEMA t'ora poco conosciuto. pp XVIII-442, €28, lioni", i premi e l'approvazione sullo sfondo delle correnti arti- DALLE CENERI Il percorso critico e storico di Einaudi, Torino 2011 ottenuti per Aleksandr Nevskij e stiche e ideologiche a lui con- DELLA JUGOSLAVIA Badon segue, con piglio filologi- per la prima parte di Ivan il ter- temporanee o che lo hanno pre- BOSNIA ERZEGOVINA co e "documentario", il passag- ribile, la prevedibile censura del- ceduto. In altre occasioni l'auto- gio del cinema realizzato in Bo- pp. 112, €13 a storia, come ogni raccon- le sperimentazioni di La congiu- re zooma fino al dettaglio, attin- snia-Erzegovina dagli anni ses- to, è insieme creativa e coer- ra dei Boiardi, ultimo lavoro di Gabbiano, Ancona 2012 L gendo all'interiorità tumultuosa santa a oggi, soffermandosi parti- citiva. Ogni storia è un atto di- Ejzenstejn. Naturalmente So- del regista, individuando signifi- colarmente sugli ultimi quindici spotico, una composizione, un maini non attinge esclusivamen- cativi nessi tra le sue scelte este- /^hi ha vissuto quel periodo anni e studiando con acutezza montaggio arbitrario di una ma- te alla filmografia del regista so- tiche, le costruzioni teoriche e V_/poco brillante del cinema molteplici autori: Danis Tanovic, teria complessa, sfuggente. Non vietico. Un ruolo di straordina- ideologiche e i rivolgimenti esi- italiano, privo di capolavori, a Ademir Kenovic, Pjer Zalica, Ai- vi è dunque storia oggettiva, ma ria rilevanza è assegnato alle ri- stenziali che lo attraversano: un cavallo tra la fine degli anni set- da Begic, Sredan Vuletic, Elma un confronto continuo tra l'esi- flessioni teoriche: quelle pubbli- esempio su tutti il viaggio in tanta e gli inizi degli ottanta, im- Tataragic (produttrice) ecc. Di genza di ordine e lo scorrere li- cate, quelle solo progettate e Messico, la scoperta di una sen- pantanato tra commediole insipi- ogni autore/ice Badon traccia un quido della realtà opaca. La sto- quelle "private", custodite al ri- sualità dionisiaca che lo coinvol- de, timidi esordi d'autore (Mo- breve profilo bio-critico per poi ria del cinema non fa eccezione. paro da un regime che difficil- ge personalmente e che conflui- retti, Troisi, Verdone), grandi au- passare ad analizzare le singole Basta prendere un manuale mente ne avrebbe digerito la rà in molte delle scelte stilistiche opere. Ben fa l'autrice a include- tori incamminatisi su un onore- qualsiasi, e ci si accorge che, nel- profondità. Ma ciò che contri- successive e nelle più importanti re anche i saggi di diploma uni- vole viale "riflessivo" del tra- lo sviluppo lineare e progressivo buisce maggiormente a dare di teorie che fondano La teoria ge- versitario o i primi corti, i quali, monto (Fellini, Antonioni, Rosi, del linguaggio cinematografico, Ejzenstejn un ritratto inedito e nerale del montaggio e La natura in molti casi, già delineano la fu- Monicelli), rammenterà anche a ogni autore è assegnato un ricchissimo d'interesse è il riferi- non indifferente. tura personalità stilistica del/la come, di tanto in tanto, fosse ri- ruolo ben definito, un corredo mento costante all'attività di di- Seguendo questo percorso regista (si prenda lo sconvolgen- portato all'amore per il cinema di attributi, un'epoca, ed egli de- segnatore, quel "cinema virtua- te e premiato, I burnt legs, 1997, estatico e le regole del montag- grazie a originali film provenien- ve docilmente accettare di esau- le", quella "scrittura automati- di Srdan Vuletic, su un soldato gio connotativo, Somaini ci offre ti dell'Est Europa. Alcuni giun- rirsi nelle poche pagi- addetto al forno crematorio du- ca", simbolica e spen- il ritratto incompiuto di un arti- gevano nelle sale paludate, altri ne di un paragrafo o di rante il conflitto serbo-bosniaco: sierata, alla quale il re- sta che ha provato a vivere pie- tramite i circuiti d'essai e i cine- un capitolo. brucia arti amputati). Il testo fil- gista dedicava gli ulti- namente le possibilità di un lin- club. I giovani post indiani me- Chi è Sergej Michaj- mico viene inserito in un discor- mi momenti della gior- guaggio, quello cinematografico, tropolitani, ormai disinteressati so storico-stilistico di taglio com- lovic Ejzenstejn? Il re- nata. Il saggio è corre- contemporaneamente esterno e alla politica vera, erano affascina- parativo con utili informazioni gista dell'avanguardia dato di bellissime illu- interno alla vita, intra ed extra- ti così da autori quali Wajda, Tar- per agevolarne una completa degli anni venti, il teo- strazioni che riportano diegetico. Un cinema fatto di or- kovskj, Szabo, Meszarozs, Za- analisi estetica. Per esempio, se si rico del montaggio in- alcuni tra i numerosi dine e disordine, una cornice nussi, Gabor ecc. Poi, un giorno, vuole comprendere il ruolo se- tellettuale, l'autore disegni realizzati da rettangolare, dai limiti geometri- arrivò un autentico terremoto vi- mantico del paesaggio urbano della celebre sequenza Ejzenstejn, la gran ci, che soffre e si offre all'inva- sivo: un film surreale, umoristi- sbrindellato dalla guerra, dob- della scalinata di parte durante il viag- denza del fuori-campo, dell'im- camente inedito, dal ritmo d'a- biamo ricordarci che Kenovic gi- Odessa, il manipolato- gio in Messico, sedot- previsto, del divenire. Controllo vanguardia. Ci presentava una ra Savseni krug (The prerfect cir- re della psiche dello to dal fascino arcaico ed eccesso. L'urgenza di afferra- città sconosciuta (ripresa dall'al- cle, 1997, scritto insieme al poeta spettatore. Ejzenstejn figlio della delle corride. re la perfezione dell'opera effi- to di una collina e poi in qualche Sidran) - film con "protagonisti Rivoluzione, servo del regime, Tuttavia, nella lettura del sag- cace e l'abbandono disarmante sua antica via: Sarajevo), una dei bambini (...) dal finale dram- formalista, ateo. Ejzenstejn ob- gio, dietro il percorso narrativo al flusso dei cambiamenti, dei realtà multietnica, la parodia cor- matico e terribile come quella soleto. lineare ne traspare un altro. Al continui ripensamenti, degli ag- rosiva del comunismo anni cin- guerra" - in un set naturale: una Per fortuna, di tanto in tanto, piano-sequenza dell'odissea si giornamenti. Ejzenstejn affonda quanta: Ti ricordi di Dolly Bell? "città era ancora distrutta". si incontra qualcuno che raccon- accompagna l'assedio dell'iliade, le mani in questa feconda con- (1981) di Emir Kusturica. Il lar- ta in modo diverso. E il caso del un procedere a balzi, un mon- traddizione del cinema. E a vol- go pubblico seppe che esisteva saggio di Antonio Somaini, che taggio articolato e conflittuale di te sembra che il suo rigore arti- un cinema jugoslavo (solo pochi l viaggio nel cinema bosniaco suscita interesse sia per il conte- aggiornamenti e riconsiderazio- stico e scientifico sia solo un pre- esperti e/o frequentatori di festi- I nuto, l'ampia gamma di infor- ni che trasforma il percorso a testo che il suo animo bambino val conoscevano altri nomi: Mi- di Badon è strutturato in capi- mazioni che ci offre, sia per la una dimensione in ipertesto e in utilizza per giocare con questa mica, Makavejev, Pavlovic, Pe- toli tematici dagli originali titoli forma narrativa adottata. Se spirale. I vari momenti della vita scatola misteriosa, con questa trovic, Stigliò, Bambic, Cengic simbolici. Come lo jakubiskiano Queneau distingue le narrazioni di Ejzenstejn si richiamano reci- curiosa macchina che consente ecc.); un modo di raccontare per Zingari e spose volanti: qui il let- in iliadi e odissee, riferendosi ai procamente, acquisiscono senso di duellare e "danzare" con la vi- immagini e dialoghi iper-sur-rea- tore trova il percorso di Kusturi- due grandi archetipi dell'assedio tramite un montaggio a distanza ta. Il primo dei due infarti che li da gareggiare con la grande tra- ca, dalla Praga degli anni fine set- e del viaggio, possiamo afferma- squisitamente cinematografico, uccisero il regista lo colse pro- dizione "alogica" del Centro Eu- tanta, dove egli studia, allievo di re che la lettura di questo saggio estatico. Basti pensare alla cele- prio nella foga di un ballo, men- ropa (Forman, Menzel, Némec, Jiri Menzel, sino al successo in- risulta gustosa proprio grazie a bre sequenza della centrifuga tre danzava con un'attrice. • Jires, Schorm, Jakubisko ecc.). ternazionale, con i suoi primi lun- un uso sapiente di entrambe le del latte di La linea generale, la [email protected] La caduta dei muri nel 1989 e la gometraggi. Oppure II fantasma vie narrative. cui carica erotica diviene piena- dissoluzione della Jugoslavia a dei figli, dove, tra l'altro, si parla Il libro si muove apparente- mente evidente nelle pagine di dei bambini storpiati dalle esplo- A. Laquidara è documentarista partire dal 1991, con le conse- mente lungo un percorso linea- La natura non indifferente, inte- e regista guenti guerre balcaniche (1992- sioni e devastati dentro (Children re, rispettando l'ordine cronolo- 1995), porteranno alla chiara di- like any other, 1992, Pjer Zalica). gico degli eventi, offrendo al let- stinzione tra le diverse cinemato- O, infine, Lo sguardo discreto di tore il lungo "piano-sequenza" Belfagor Jasmila Zbanic, in cui Badon ci fa grafie che, a partire dall'origine dell'evoluzione di Ejzenstejn, 401 del cinema nel Regno di Jugosla- riflettere sull'estetica dello sguar- del suo cinema e della sua perso- Alle 'terze pagine ' dei giornali preferisco «Belfagor» via, e dopo il 1945, sotto Tito, do della giovane regista bosnia- nalità. Si parte dall'esperienza Gillo Dorfles avevano dato vita a quella grande ca, dove l'occhio documentario teatrale, avviata all'indomani famiglia allargata chiamata, ap- si fa etico, rispettando il dolore: della Rivoluzione, e da quella Joseph Conrad e Thomas Huxley Massimo Bucciantini punto, "cinema jugoslavo": un dal suo corto d'esordio sui bam- professione di scenografo grazie Andrea Bocchi L'«arbitrio» del legislatore manzoniano unicum nel panorama europeo. bini di una scuola elementare os- alla quale Sergej Michajlovic co- Gli scritti estetici di Holz• Hans Glattfelder Un cinema composto di un senti- sessionati dalla brutalità della mincia a sperimentare quei prin- La casa laboratorio del giovane Calvino Paola Covoni re simile ma diverso: sloveno, guerra (After, after, 1997) la regi- cipi che lo accompagneranno sta giungerà a raccontare con co- Massimo Mastrogregori II memoriale della Repubblica croato, serbo, bosniaco, macedo- per gran parte della vita: l'effica- Aldo Clementi ritratto da Graziella Seminara ne. Ormai, da almeno venti anni, raggio un tema rimosso, quello cia del prodotto artistico, l'irru- • ogni nuovo paese ha il suo cine- delle donne violate e poste da- zione (aggressiva) della realtà Pasquale Guaragnella Volti del potere nei 'Viceré' ma, nella "sua" lingua, chiamato vanti al dramma se abortire o nell'opera, il ruolo primario del Calogero 1923-43 Zappoli con Emanuele Cutinelli a fare i conti con la "sua" storia e mettere al mondo un figlio del- montaggio. E così si procede, at- Claudio Milanini L'Italia di Carlo Porta la "sua" cultura. Ci è di grande l'odio (il citato Grbavica). Il vo- traversando la biomeccanica di Fascicolo 400 aiuto, quindi, questo libro di Sil- lumetto si presenta tipografica- Mejerchol'd, il successo della Scienze politiche addio? Maurizio Ridotti via Badon. Proprio per riallaccia- mente ben montato: apparato Corazzata Potemkin, la polemica Antonio Resta Coetzee e l'autobiografia re quel filo interrottosi (per pro- iconografico efficace; chiare si- contro il cinema "asessuato" di blemi di guerra e poi di mercato) nossi dei film; percorso storico- Vertov, le sperimentazioni di Ot- con il largo pubblico circa il ci- critico esauriente; originali inter- tobre, l'esperienza folgorante del nema del dopo-Kusturica, l'uni- viste agli autori/autrici. • viaggio in Messico, che trattenne Belfagor eusebio.ciccottigyahoo.it .viti Russo nel teiinai(i.mfi co bosniaco conosciuto all'este- il regista lontano dall'Unione Rassegna di varia umanità diretta da Carlo Ferdinando Russo ro. Certo, la cineteca mentale del Sei fascicoli di 772 pagine, Euro 54,00 Estero Euro 057*) E. Ciccotti è critico cinematografico e insegna Sovietica per tre anni. E poi il ri- Casa editrice S. Olschki, 50100 Firenze cinefilo corre subito al pluripre- storia del cinema all'Università di Foggia torno in patria, il clima profon- top;/7.belfitgt)x,«lsctiki,il Fotografia Emergono, nella complessi- Le immagini del mondo spedite ai Papi tà delle problematiche tratta- Corrispondenze fra ottica e pittura te, le personalità dei fotografi di Marina Miraglia emergenti - Suscipj, Morelli, di Gabriele D'Autilia MacPherson, Anderson (Ja- Sandra S. Phillips stra attenzione la storia del pa- mes), Caneva, Flachéron, lu- ARTE IN ITALIA viduati fin dall'inizio una diver- pato, quella della simbologia di minello, Beato, Sebah, Bonfils THE PAPAL COLLECTION DOPO LA FOTOGRAFIA sa qualità della luce, un taglio cui lo Stato pontificio si è av- - e la qualità formale ed este- nuovo dell'immagine, pose me- 1850-2000 OF PHOTOGRAPHS valso e si avvale per costruire la tica delle opere insigni che es- no teatrali delle figure umane, IN THE VATICAN propria immagine, quella dei si seppero creare e che, con la a cura di Maria Antonella Fusco modalità che i fotografi condivi- LIBRARY rapporti diplomatici che il pa- massificazione commerciale e Maria Vittoria Marini Garelli dono con pittori come Favretto, del settore fotografico, so- pp. 281, € 120, pa-re ha promosso, stabilito e pp. 327, €45, Celentano, Cabianca. E poi la mantenuto con altri regnanti, pravvive ancora negli operato- Biblioteca Apostolica Vaticana, Electa, Milano 2011 fotografia elimina naturalmente quella ancora della cristianità ri più impegnati della genera- il contorno, il disegno, proprio Città del Vaticano 2012 del mondo cattolico e del ruo- zione successiva, quali, fra gli ciò che vanno facendo per alcu- altri, Naya, Verzaschi, Som- -v lo universale di caput mundi uella del rapporto tra arte e ni decenni i macchiaioli e gli im- ancora fresco di stampa esercitato da Roma come sede mer, i Fratelli Alinari, Brogi e Qfotografia è una storia di pressionisti, affascinati dalla EThe Rapai Collection of del successore di Pietro e infi- Rive. contaminazioni e furti, di sugge- percezione ottica. Photographs in the Vatican Li- ne, ma certo in maniera tutt'al- I loro temi ricorrenti, volti a rimenti e compenetrazioni, e E un dialogo - una dialettica - brary di Sandra S. Phillips, re- tro che subordinata, quella del- esaltare il primato artistico ita- non è una storia lineare, per due molto più implicito che esplici- centemente presentato in Vati- la fotografia tout court. liano e soprattutto la magnifi- motivi: da un lato si è trattato di to, e che nell'Ottocento già an- cano insieme a Cento immagini L'interdisciplinarietà che ne cenza papale, sono costituiti una relazione che ha assunto for- nuncia la sua composizione no- del XIX secolo dalla raccolta fo- deriva, in linea con i più ag- dalle emergenze paesaggisti- me molto diverse, dal ricalco let- vecentesca: la fotografia "viene tografica della Biblioteca Apo- giornati approcci metodologi- che, architettoniche e artisti- terale e reciproco alla creazione, sempre più imponendosi nei va- stolica Vaticana di Anna Maria ci dell'attuale esegesi fotogra- che della nostra penisola, ma nella cultura occidentale, di un ri utilizzi della pittura, più per i Voltan (versione in inglese, fica, va progressivamente defi- tendono anche a seguire gli in- nuovo modo di concepire quel- meccanismi mentali che non per 2010), due volumi che, inseriti nendosi man mano che Phil- teressi archeologici, promossi l'esercizio sulla percezione che è quelli materiali del proprio pro- in un più ampio progetto di va- lips articola il proprio pensie- allora nell'Urbe e nelle campa- stata storicamente la stessa pittu- cedere"; e nel nuovo secolo con- lorizzazione culturale, per la ro; la partenza - con i possibi- gne limitrofe dagli scavi recen- ra; dall'altro per l'eterogeneità, ferma infatti il proprio radica- prima volta scandagliano lo li raffronti con altri archivi ec- ti, oppure a illustrare i grandi in un secolo e mezzo di storia, mento nella mente degli artisti straordinario patrimonio ico- cellenti, con la sintesi a grandi capolavori della pittura rina- delle esperienze artistiche singo- piuttosto che nei loro manifesti: nografico conservato nella linee della parabola fotografi- scimentale e della statuaria an- le o collettive, che hanno di vol- è significativo che i futuristi ita- Raccolta Fotografica della Bi- ca, specie romana, del XIX se- tica dei Musei Vaticani. ta in volta affrontato in modi dif- liani respingano la fotografia dei blioteca Apostolica colo e oltre - si pre- ferenti l'idea di mime- Bragaglia dal loro ar- Vaticana, fino a oggi senta con modestia, ema trasversale particola- sis che la fotografia mamentario teorico, poco conosciuta. THE PAPAL COLLECTION ma poi il lungo sag- Tre, che caratterizza come suggeriva. mentre il futurista OF PHOTOGRAPHS Certamente l'uso IN'THEVATICAN LIBRARY gio si impenna quan- unica e irripetibile la collezio- E certamente rimar- Balla già ne aveva am- dell'inglese, legato al- do l'autrice comincia ne fotografica della Biblioteca chevole l'incontro, e piamente metaboliz- la nazionalità di Phil- a verificare la reci- Vaticana, è quello legato agli speriamo il futuro dia- zato i linguaggi nella lips (curator of photo- procità dei rapporti "Indirizzi papali", ossia all'in- logo, tra istituzioni sua opera pittorica. graphy del Museo di fra affermazione so- dirizzario personale del ponte- culturali pubbliche co- Sono piuttosto le altre Arte Moderna di San ciale di grande e pic- fice che spediva - e soprattutto me la Galleria naziona- avanguardie - quelle Francisco), contribui- cola borghesia, svi- riceveva dai propri corrispon- le d'arte moderna e l'I- europee - a ridurre le rà alla circolazione e luppo industriale e denti di tutto il mondo cattoli- stituto nazionale per la distanze: con loro l'o- allo studio dell'impo- «7 ammodernamento co - lettere, libri, pagine minia- grafica, cioè tra arti pera d'arte non è più nente patrimonio fo- tecnologico, politica, te, testimonianze e resoconti di "alte" come la pittura semplicemente ogget- tografico custodito nelle varie diplomazia ed elaborazione vario tipo, ma più spesso foto- e la scultura, e arti "basse" come to, ma idea. Dopo qualche de- sezioni conservative del Vatica- dell'immagine fotografica, con grafie che ci offrono l'immagi- sono state considerate la grafica cennio dalle drastiche provoca- no. un movimento di puntualizza- ne di un mondo non più esi- e soprattutto la fotografia. Non è zioni di Duchamp, la pop art e Il lavoro di Phillips, anche se zione, ricco delle più svariate stente, sia che si tratti della che un dialogo tra queste disci- l'arte concettuale non si porran- la studiosa non lo dichiara - il articolazioni, che si organizza vecchia Europa che di paesi pline già non esistesse, e sono no nemmeno il problema: la fo- libro non si segnala certo come attraverso l'esame delle nume- più o meno lontani, come di proprio la mostra e il catalogo tografia potrà allora essere sem- contributo concettuale - ha co- rose immagini - sciolte o rac- piccole e sparute comunità relativo promossi dai due enti a plice materiale per la composi- me presupposto teorico la nar- colte in album, in buste e in missionarie. ricordarcelo: scopo dell'iniziati- zione, oppure l'opera stessa, op- ratività della rappresentazione portfolio - nel tempo commis- Più ancora ci permettono di va è infatti quello di mettere in pure il mezzo della sua comuni- realistica della fotografia, ca- sionate e ricevute in omaggio ricostruire o costruire l'identità relazione le fotografie con le cazione (per l'arte perfomativa). ratteristica che, per la sua natu- dai diversi pontefici dell'epo- di numerosi fotografi profes- opere delle collezioni d'arte del- Il volume dunque fa il punto ra translinguistica, consente al ca, a partire da Pio IX (1846- sionisti e amatori, segnalati nel- la Galleria, individuandone le su un tema storicamente critico nuovo medium, nel periodo 1878), da Leone XIII (1878- le 116 schede catalografiche connessioni. e lo documenta con immagini preso in esame e che va dalle 1903) e da Pio X (1903-1914), che chiudono il volume, ricco I suggerimenti sono molti. La spesso convincenti. Ma forse origini dagherrotipiche della fino a Pio XI (1922-1939) e al- di numerosissime riproduzioni fotografia contribuisce a metà non è necessario cercare ade- fotografia al Concordato la conclusione del grande fe- che ripropongono le tonalità Ottocento alla nascita del pae- renze letterali tra pittura e foto- (1929), di entrare, quale ele- nomeno del collezionismo fo- degli originali studiati. • saggio in accezione moderna; al- grafia: che la fotografia abbia mento coerente e non disconti- tografico papale che può dirsi [email protected] lo stesso tempo rende i suoi sog- influenzato in modo determi- nuo di indagine e di approfon- esaurito con la vigilia del se- getti (in particolare nei ritratti) nante la cultura non solo visiva dimento storico, nei complessi condo conflitto mondiale M. Miragiia è stata funzionario direttivo dei Beni con l'esattezza della scienza. tra Otto e Novecento si capisce saperi forniti dal ricco patri- (193.8). Culturali presso l'Istituto Nazionale per la Grafica Ma, soprattutto, vengono indi- anche dal suo rapporto, ad monio librario della Biblioteca esempio, con la letteratura (su e, a livello iconico, dalle imma- cui il libro fornisce, non del tut- gini ivi custodite, elaborate to coerentemente, un contribu- dalla precedente tradizione in- to): anche qui, un rapporto ri- cisoria, dalle guide turistiche solto meno sul piano delle di- illustrate, dagli atlanti, dai chiarazioni (si pensi alle riserve mappamondi e dalle raffigura- dei nostri veristi) che sul piano zioni di indigeni e popolazioni creativo. Per alcuni intellettuali, di paesi lontani, cui la fotogra- poi (come Proust o l'Antonioni fia dà e riceve nuovo spessore di Blow up), la fotografia diven- saldandosi nell'esaltazione uni- terà se non un'ossessione, un taria e convergente degli sguar- problema, un termine con cui di, delle ipotesi e, più in gene- non ci si può non confrontare rale, della promozione conosci- per capire il mondo e l'indivi- tiva. duo moderno. La medesima ossatura teori- Infine, iniziative come queste, ca sostiene l'autrice - ed è im- con i loro pregi e i loro limiti, portante sottolineare come in servono a evidenziare il ruolo uno studio serio l'impostazione della fotografia nel pensiero generale è solo relativamente contemporaneo e, allo stesso determinante quando i risultati tempo, la difficoltà dei nostri finali sono poi fra loro sovrap- studi nell'inserire l'immagine ot- ponibili - nello scrivere e nel tica in un discorso culturale mescolare fra loro, senza solu- complesso. • zione di continuità, diverse gdautiliaSregesta.com specificità disciplinari che, ta- gliate secondo un criterio cro- G. D'Autilia insegna cinema, fotografia nologico, propongono alla no- e televisione all'Università di Teramo Storia Sono aspetti che l'autore non ta- Sistema solare e movimento collettivo ce, soprattutto nelle pagine dedi- Un ingenuo ventitreenne cate alla guerra fredda, ma che di Aldo Agosti non sembrano ricevere tutto il ri- di Maria Candida Ghidini lievo che meriterebbero. Silvio Pons nuove fonti stravolgano il quadro Del resto, questa è forse la con- Aleksandr Solzenicyn messo a tema la relazione parti- interpretativo che, nella migliore seguenza di una chiave di lettura colare tra società totalitaria e LA RIVOLUZIONE storiografia, già si era consolidato che sostanzialmente è univoca e AMA LA RIVOLUZIONE! opinione pubblica, evidenziando GLOBALE alla fine degli anni settanta: lo chiaramente esplicitata, specie ed. orig. 1999, che la costruzione del consenso STORIA DEL COMUNISMO completano e lo arricchiscono, nell'introduzione. Il comunismo a cura di Sergio Rapetti, era altrettanto importante ed ef- INTERNAZIONALE certo, ma in realtà ne legittimano internazionale di cui il libro trat- pp. 267, € 18, ficace della repressione. Il desi- pp. 419, €35, e riprendono le linee di fondo. E ta è due cose: un movimento po- ]aca Book, Milano 2012 derio di acquisire una biografia di qui può trarre spunto una pri- litico, composto da partiti, scrive sovietica e di entrare nel corso Einaudi, Torino 2012 ma osservazione di carattere ge- Pons, "legati a doppio filo con della storia, il bisogno di plasma- nerale: se si legge il primo capito- Mosca", e un sistema di stati che ma la rivoluzione!, pubbli- ré e ricreare la propria vita, l'"au- crivere una storia di sintesi del lo, quello che s'intitola II tempo "replicavano il modello politico, Acato da Jaca Book nell'am- tomodellamento" (Jochen Hell- Scomunismo è un compito im- della rivoluzione, si resta colpiti economico, sociale generato dalla bito di un progetto che prevede beck) nascevano da un clima di pegnativo per chiunque. Certo, ri- da quanto, pur restando il quadro rivoluzione bolscevica" e si pre- la proposta di altre opere di intense pressioni sociali e politi- spetto a una dozzina di anni fa narrativo e interpretativo di Pons sentavano come una "comunità Solzenicyn, fu scritto nel 1948 a che, ma andavano ben oltre la parrebbe per certi aspetti più assai aderente a quello di chi lo internazionale". In sostanza, la Marfino, la saraska (il lager "leg- politica per investire la sfera mo- semplice. Gli interrogativi che ci aveva preceduto quarant'anni fa, chiave che Pons sceglie per inter- gero" in cui lavoravano gli scien- rale ed esistenziale. Proprio nel si poteva porre allora sull'effettiva sia cambiata l'ottica generale, e da pretare la storia globale del co- ziati) poi immortalata nel Primo periodo del Grande Terrore mol- morte del comunismo novecente- quanto, ora come allora, risenta munismo è quella del sistema so- cerchio. Il giovane capitano d'ar- ti giovani inurbati interiorizzava- sco sembrano oggi aver avuto una dello "spirito dei tempi". Già alla lare: una stella di prima grandez- tiglieria Solzenicyn vi era rinchiu- no l'ideologia comunista che non risposta: ciò che era residuale è ri- fine degli anni settanta erano in za al centro, e gravitanti nella sua so dopo essere stato arrestato nel preesisteva al soggetto, ma da es- masto tale, e in genere anzi lo è di- gran parte svanite le suggestioni orbita diversi pianeti, le cui for- 1945 per aver scritto a un amico so veniva attivata e agita. Rico- ventato ancora di più, in un pro- circa la "forza propulsiva" del me specifiche sono secondarie o ciò che pensava di Stalin e di Le- struendo il meccanismo dell'in- cesso di lenta e inesorabile estin- modello d società sviluppatosi addirittura del tutto irrilevanti, nin e della conduzione sovietica teriorizzazione dell'ideologia, zione. In Europa, perfino dove il dalla rivoluzione dell'ottobre come nelle stelle in cui non esiste della guerra. Libro profonda- Solzenicyn ce ne rende tutta la postcomunismo aveva mostrato 1917: eppure era viva nella sensi- alcuna forma di vita accertata. Il mente autobiografico, esso narra complessità, anticipa qualsiasi imprevisti segni di vitalità (come bilità degli storici di sinistra l'idea comunismo come movimento so- la storia di un giovane di belle storiografia e la sorpassa per pro- in qualche paese centro-orientale che il concetto stesso di rivoluzio- ciale ha, dentro questo impianto, speranze, Gleb Nerzin, che, allo fondità, ben prima di diventare il e, attraverso la Pds, in Germania), ne fosse un valore positivo. Oggi, uno spazio abbastanza limitato, scoppio della guerra contro la minuzioso cronista del Gulag. il fenomeno sembra in si direbbe, le cose stan- anche se dai riferimenti biblio- Germania, cerca in tut- Forte della missione regressione, o comun- La rivoluzione globale no diversamente o, per grafici di Pons, puntuali e ade- ti i modi di farsi arruo- che si sente dentro, que prende altre stra- lo meno, quel tipo di guati, si intuisce che non si igno- lare in artiglieria. Co- Nerzin a Mosca giudi- de, per ora difficilmen- sensibilità è stata oscu- ra l'importanza di questa dimen- stretto, invece, soldato ca la gente tutta presa te decifrabili: e ciò vale rata da un "senso co- sione. Eppure il comunismo non semplice nelle retrovie, dalla proprie preoccu- sicuramente anche per pi mune" differente. Il li- è stato soltanto D'illusione" di l'ingenuo e intellettuale pazioni come una altri continenti, si tratti bro di Pons è una di- cui parlava Furet, travolta dal fal- Nerzin precipita nella massa di bruti: con del turbo-capitalismo mostrazione eloquente limento dell'Urss e dei sistemi realtà imprevedibile e l'impazienza dell'idea cinese pilotato dallo / f di questo cambiamen- economici e sociali a essa collega- ingovernabile della non vede la realtà del stato o degli ibridi to: alla sua analisi criti- ti, né solo la galleria di orrori dit- guerra che muta com- popolo. E qui che ini- esperimenti di populi- ca della storia del co- tatoriali e di miseria morale e ma- pletamente la percezio- zia la parabola perso- smo partecipativo in munismo è sotteso un teriale cui anche Pons mostra tal- ne di sé e del mondo. nale e interiore di cre- America Latina. Dun- impianto concettuale volta la tendenza a ridurlo: è sta- Leggere Ama la rivo- scita del giovane "pi- que, oggi si può affermare con che fa delle democrazie liberali e to un movimento collettivo che luzione!, così ben tradotto e cu- vello" attraverso l'immersione certezza ragionevolmente maggio- del riformismo socialdemocratico ha riguardato la vita di milioni di rato da Sergio Rapetti, è un nelle sofferenze del popolo de- re che il comunismo del Novecen- inteso come loro correttivo l'uni- persone e che ha assunto con gli buon viatico all'opera intera di scritte con laconica ed efficace to è morto: anche se è evidente co orizzonte proponibile per la si- anni un carattere sempre più dif- Solzenicyn perché si tratta di un partecipazione. Da questo mo- che il capitalismo del 2012 non si nistra, ieri come oggi, e dell'idea ferenziato e meno unitario; che nodo fondamentale della para- mento il senso di fastidio quasi sente troppo bene e che il disordi- di rivoluzione un'inutile e dispen- ha inciso in profondità nella sto- bola creativa dello scrittore. Tra inconscio del dubbio (le molte ne sotto il cielo del mondo è mol- diosa alternativa alla via maestra ria dei singoli paesi, intrecciando- i diversi "saggi di vita letteraria", cose che Gleb sa ma che si era al- to più grave che alla fine del 1989. della "trasformazione delle cultu- si nel modo più vario alle specifi- questo romanzo incompiuto col- lenato a non considerare) si af- La storia globale del comuni- re politiche". cità della loro tradizione naziona- pisce per la sincerità e l'imme- faccia sotto l'ideologia interioriz- smo proposta da Silvio Pons è, In un'impostazione di questo le e della loro conformazione so- diatezza del documento che, al zata e aumenta fino ad arrivare, probabilmente, la migliore fra tipo, che pure trova ampie giusti- ciale. A trent'anni dall'esauri- tempo stesso, contiene in germe con un maestoso crescendo, al quelle che hanno visto finora la ficazioni nel fallimento del comu- mento della sua esperienza stori- molti dei grandi temi futuri. "gelido soffio di un mondo im- luce, almeno nei limiti che si è nismo "storico", si annida e a ca questi aspetti sembrano capaci Il libro si salva fortunosamente pensabile" che investe il giovane consapevolmente fissata e di cui tratti si manifesta il rischio dell'a- di interessare una nuova genera- solo grazie al coraggio e la cura di e che la scrittura esplicita con un diremo. Per conoscenza della sto- nacronismo. Così, nella prima zione di studiosi forse più che "il un'amica e nel 1956 ritorna al- agghiacciante, epico elenco degli riografia e per capacità di intera- parte del libro, scompare quasi nesso costituente che s'instaurò l'autore, che sceglierà di pubbli- orrori. La realtà si presenta a gire con le sue acquisizioni, è un completamente la tremenda crisi tra lo Stato rivoluzionario e il mo- carlo nel 1999, lasciandolo im- Nerzin in tutta la sua complessi- lavoro egregio che non si presta di credibilità e di legittimazione vimento comunista". • mutato e incompiuto. Come se tà, tragica e comica; la Russia in- ad alcuna critica: rarissimo è tro- che la democrazia, in tutte le sue [email protected] Solzenicyn avesse voluto conser- tera (nome che era stato educato varvi qualche omissione, e impos- forme, conobbe tra la fine degli vare quell'immediatezza e quel a considerare opposto a quell'al- sibile pescarvi un errore di fatto. anni venti e la metà degli anni A. Agosti è professore emerito di storia particolare punto di vista di "un tro sacro di "Rivoluzione") spira Per un libro di storia già non è quaranta. Una crisi a cui il comu- contemporanea all'Università di Torino ingenuo ventitreenne" all'inizio "fragrante di cipresso e d'incen- poco: e se si aggiunge il rifiuto di nismo offriva un'alternativa che della guerra, filtrato da un appe- so, di paglia e di betulla", spira ogni superficialità e la calibrata ri- Pons forse impropriamente ridu- na più navigato trentenne recluso nella figura reale ma potente- cerca di equilibrio nei giudizi, ol- ce a quello che un recensore mol- Il vero foglio nella saraska. E, in effetti, mentre mente simbolica del vigoroso tre alla densità e alla molteplicità to critico del libro, Alberto Bur- nei romanzi maturi il filo rosso vecchio canuto che salva la vita a dei piani tematici e problematici gio, chiama "il nesso simbiotico Non fidatevi delle dell'autobiografia si intreccia con Nerzin e che lo guarda "come se che riesce a tenere insieme, si mi- tra comunismo e guerra", per cui io cattive imitazioni. altri fili e l'autore rifrange la pro- stesse perdonandogli qualcosa". sura tutta la distanza che separa il l'Urss nasce dalla guerra - com- il foglio è il «mensile pria esperienza in più figure, qui L il tema dostoevskijano della libro da altri molto meno felici plice la concezione polemologica il personaggio di Gleb Nerzin è colpa e della responsabilità di O di alcuni cristiani discussi anche su queste colonne della politica ereditata da Marx - in gran parte sovrapponibile con ognuno per tutti che conclude il (Robert Service, Compagni. Storia e vi resta imprigionata. Pons par- torinesi», diretto da il giovane Solzenicyn. libro e annuncia il Solzenicyn globale del comunismo nel XX se- la di "struttura clausewitziana" Dì Antonello Ronca. Questa testimonianza autobio- maturo. La parola solzenicyniana colo; cfr. "L'Indice", 2009, n. 2). del progetto comunista, tenden- Tra i fondatori, grafica si può leggere come do- si muove all'interno dell'intrico Quanto alle fonti, si deve dire do a considerare la guerra mono- _O_ nel febbraio 1971, cumento storico perché l'indivi- misterioso di colpa e innocenza, che è la prima volta che, senza ri- polio del comunismo. Ma in que- di carnefice e vittima. Per questo Enrico Peyretti, duo Nerzin si rappresenta e si tuali celebrazioni della "rivoluzio- sto modo finisce da un lato per percepisce essenzialmente come non si può strumentalizzare. Co- IM direttore fino al 2001, ne degli archivi" prodotta dall'ac- lasciare troppo in ombra il con- soggetto storico, "educato dal sa che invece succede puntual- cessibilità nel 1991 a quelli del corso di altre forze (attive o iner- e Aldo Bodrato. banco di scuola a non separare il mente. Il grande scrittore russo Comintern (poi peraltro molto ri- ziali) che hanno fatto del Nove- Tra i sostenitori Norberto proprio destino da quello del suo ha sempre trasceso ogni piccolo dimensionata), la ricostruzione cento, tra le altre cose, "il secolo Bobbio. Esordì quando paese". Solzenicyn ci sta così do- calcolo da guerra fredda e lo tra- della storia del comunismo inter- delle guerre", dall'altro per mini- sotto la Mole era cumentando la mentalità, lo sta- scende anche ora che la guerra nazionale è integrata da puntuali mizzare il fatto che dentro il pro- fredda è finita e non tutti sem- vescovo padre Pellegrino. to d'animo della sua generazio- richiami a documenti rintraccia- getto comunista operarono fin ne, i giovani del 1917, i coetanei brano essersene accorti. bili negli archivi di. Mosca o pub- dall'inizio e non si spensero mai della Rivoluzione, che, nutriti del • blicati in raccolte edite in russo. tensioni diverse da quella della Per info: www.ilfoglio.info romanticismo rivoluzionario, [email protected] Non si può dire, specie per gli an- "guerra civile internazionale", e Per riceverlo in saggio: aspettano di dare il loro contri- ni compresi fra la fondazione del- legate a messaggi universalistici [email protected] buto eroico alla grande causa lu- M.C. Ghidini insegna letteratura russa l'IC e il suo VII Congresso, che le di emancipazione degli sfruttati. minosa. Molta storiografia ha all'Università di Parma Storia Autocompiaciute contraddizioni Né patologia mentale né immaturità italica di Gianpasquale Santomassimo di Angiolo Bandinelli Giovanni Tarantino adottato nell'esperienza dei Cam- pi Hobbit, che costituisce la se- DA GIOVANE EUROPA conda parte della trattazione. Ma AI CAMPI HOBBIT in realtà quel logo sarà l'unico ele- Erika Diemoz camente. Il più spietato nel combatterlo, tutt'as- sieme con le rivolte contadine e operaie che in- 1966-1986 mento che accomuna generazioni A MORTE IL TIRANNO sanguinavano il paese, fu Francesco Crispi, ser- VENT'ANNI DI ESPERIENZE e ambiti culturali diversissimi co- ANARCHIA E VIOLENZA DA CRISPI A MUSSOLINI vendosi di metodi che rasentarono la deriva anti- MOVIMENTISTE AL DI LÀ DELLA me quelli che si producevano agli albori degli anni sessanta e allo pp. XXI-377, €32, Einaudi, Torino 2012 democratica e dittatoriale. Peraltro, l'anarchismo DESTRA E DELLA SINISTRA sfiorire degli anni settanta. Quel non allontanò mai da sé le accuse che gli venivano prefaz. di Franco Cardini, nuovo "gramscismo di destra su mosse. La sua teoria della "propaganda per il fat- pp. 201, € 10, base metapolitica" (definizione di l tirannicidio è fascinosamente presente, nel to" elaborò a tratti l'ipotesi dell'omicidio politico. Controcorrente, Napoli 2012 Gianni Alemanno) troverà nell'e- nostro immaginario, almeno da Armodio e I Erika Diemoz ricostruisce il lato italiano del fe- laborazione della "Voce della fo- Aristogitone; e Bruto - l'assassino di Giulio Ce- nomeno. L'anarchismo allignò anche in altri paesi, gna" di Marco Tarchi e, soprattut- sare, ma anche il primo di quel nome, Lucio Giu- Marco Iacona ma a lungo l'opinione pubblica mondiale nutrì la to, nei richiami espliciti alla Nou- nio Bruto, che non uccise ma si limitò a detroniz- convinzione che si trattasse di un prodotto tipico ALBUM DI UN SECOLO velle Droite francese, punti di rife- zare Tarquinio il Superbo - se non altro dal Ri- della immaturità dell'Italia arretrata. Mentre an- ICONE DI UN NOVECENTO rimento ormai distinti rispetto al nascimento è un'icona ricca di significati. Il neo- noverava figure di assoluto spicco intellettuale co- POSTIDEOLOGICO mondo di Thiriart, più complessi classicismo la fa riemergere e Alfieri costruisce me Bakunin, italiano di elezione, -Malatesta, che anche se forse meno incisivi. due personaggi teatrali speculari al suo prometei- Salvemini definì "uomo di onore e uomo di co- prefaz. di Luciano Lanna, Retrospettivamente, l'esperien- co narcisismo. Felice Orsini, l'attentatore di Na- raggio", o Cafiero, l'anarchismo italiano si vide ac- pp. 246, € 14, za della Giovane Europa viene poleone III, è circonfuso di quell'aura. L'assassi- collare la responsabilità non solo degli attentati Rubbettino, Soneria Mannelli (Cz) 2012 nio politico diventa però prassi, anche teorizzata, fatti da suoi adepti, ma anche di iniziative solitarie ora riproposta nel libro di Taran- tino come origine di un "non con- con l'anarchia ottocentesca. Nel 1878, Umberto I e a carattere assolutamente impolitico, come l'as- ean Thiriart, ottico di Bruxel- formismo di destra" che attraver- re d'Italia, Alfonso II re di Spagna e Guglielmo I sassinio di Elisabetta d'Austria, l'affascinante Sis- les già collaborazionista con so varie tappe giunge fino ai nostri imperatore di Germania subirono attentati anar- si, a opera di Luigi Lucheni, un muratore misera- J Degrelle, era il personaggio più giorni. Sono memorie diverse su chici che fortunosamente fallirono, ma ebbero bile e disperato. Anarchici consapevoli furono in- improbabile per dar vita a un "fa- due fenomeni di natura distinta: pesanti ripercussioni nell'opinione pubblica. vece Sante Caserio, assassino del presidente della scismo di sinistra" adatto alla se- quasi dimenticato il primo, fin L'anarchismo è un momento specifico della sto- Repubblica francese Sadi Carnot, Oreste Lucche- conda metà del Novecento. I suoi troppo ricordato in anni recenti il ria moderna. Sue ramificazioni spurie si insinuano si, che uccise il giornalista livornese Giuseppe scritti, in tono ispirato e visiona- secondo, perché più prossimo alla però fino all'oggi, con quei "black bloc" e "indi- Bandi, Gaetano Bresci, che il 29 luglio 1900 ful- rio, erano segnati dall'antisemiti- formazione di esponenti di rilievo gnados" sulle cui bandiere campeggia lo stesso minò con tre revolverate re Umberto I. Bresci non smo e da un negazionismo ante di una estrema destra "sdogana- motto degli anarchici: "distruggere" lo stato; anzi, era un folle catalogabile nelle schede di Lombro- litteram (in gran parte attenuati ta". Ed è proprio l'approdo (pre- con i nichilisti, l'esistente. Gli episodi di oggi at- so, per il quale il terrorismo anarchico era manife- fra i suoi seguaci italiani). Anche cario e provvisorio, ma lontano traggono simpatie non immotivate così come l'a- stazione di patologia mentale. Aveva anzi matura- la sua idea europeista ricalcava dal mainstream del neofascismo narchismo riscosse l'infatuazione di intellettuali to le sue idee in quella serra dell'anarchismo italia- moduli e ideologia della "Fortez- tradizionale) che connota il segno (quei simbolisti decadenti...): in generale, però, no che fu il New Jersey, la stessa che nutrì Sacco e za Europa" del tramonto del Ter- delle molte interviste rilasciate in con i sanguinosi attentati che gli vennero a torto o Vanzetti. E anarchici furono gli sfortunati Lucetti, zo Reich, ammodernata però at- genere attraverso il segno di un a ragione attribuiti, il movimento fu visto dall'opi- Schirru e Sbardellotto, che invano attentarono al traverso la visione di una Eurasia autocompiacimento che prevale nione pubblica borghese come un'emergenza "secondo Crispi", Benito Mussolini. Lui li ripagò "da Brest a Vladivostok" che an- su ogni elemento di riflessione cri- contro la quale i governi dovevano reagire energi- con una spietata repressione del movimento. dava molto oltre la retorica golli- tica. Un approdo a un'area vaga- sta di quegli anni, che collocava mente "futurista", ma soprattutto agli Urali la frontiera della nuova atto conclusivo della lunga incu- Europa da costruire. Eppure, il bazione di un "fascismo immagi- nario" (Luciano Lanna e Filippo superamento, per questa via, dei Rossi, Fascisti immaginari, 2003) Kirchheimer, curato da Raffaele nazionalismi aggressivi ed esclusi- che sembra essersi reso autonomo Senza eccessi negativi Laudani, Il nemico tedesco. Scritti visti, e soprattutto l'antiamerica- dal fascismo storico (ne è prova e rapporti riservati sulla Germania nismo - che appariva la nota do- l'ossimoro a effetto nel titolo del- di Ferdinando Fasce nazista 1943-1945, pp. 560, € 40, minante della sua propaganda - l'ultimo libro di Lanna, Il fascista il Mulino, Bologna 2012). avevano un effetto dirompente libertario, Sperling & Kupfer, Francesca Somenzari svelti capitoli. Essi trascorrono In secondo luogo Somenzari nella piccola ma agitata galassia 2011). dalla questione dell'enorme massa getta luce sulla vita dei campi di dei neofascismi, con i suoi nostal- I PRIGIONIERI TEDESCHI (circa sette milioni) di Dispiaceri prigionia attraverso un'intensa gismi e reducismi. In Italia adot- Tra le principali officine di que- IN MANO STATUNITENSE Persons, cioè dall'emergenza pro- analisi diretta e comparata. Di- tare queste suggestioni significava sta elaborazione c'è stato senza IN GERMANIA fughi, che diventa immediatamen- stingue con chiarezza, mediante rifiutare lo zelante adamismo del dubbio il "Secolo d'Italia" nelle (1945-1947) te una priorità per i comandi al- le carte della Croce Rossa, fra i Msi e una parte ampia della reto- gestioni di Lanna e Flavia Perina, pp. 169, €24, leati e in particolare per gli statu- campi-transito del Reno, i più du- rica della guerra fredda. che ha stupito spesso per ardite nitensi, a quella dei prigionieri ri e tormentati, nei quali prevale appropriazioni e rivalutazioni. Zamorani, Torino 2011 Nella prefazione al volume di nella difficile transizione della resa una logica "punitiva da tutti i Tarantino, Cardini, oggi il più il- incondizionata, al controverso e punti di vista" e "le difficilissime lustre tra gli adepti di allora, me- n documento significativo ulla copertina di questo suc- mutevole atteggiamento statuni- condizioni di vita dei prigionieri • scola riferimenti a José Antonio Udi questo filone pop e "po- Scinto, ma accurato, lavoro, tense verso la Germania e i tede- (...) sembrerebbero una conse- Primo de Rivera come a Che stideologico" è nel libro di Iaco- spicca la copertina di un pamphlet schi, alla realtà dei campi. guenza di una gestione sbrigativa Guevara ("Plaudimmo a Nasser na, che riproduce i suoi articoli del War Department statunitense Grazie alla ricca documentazio- e frettolosa, per non dire negli- e a Castro, c'innamorammo del da quel giornale. Gli accosta- del novembre 1944. E una guida ne inedita raccolta, l'autrice forni- gente", e quelli permanenti. 'Che' Guevara - proprio perché menti vanno da Woody Alien a dal titolo What about the German sce interessanti elementi conosci- ci eravamo prima innamorati di Ernst Junger, a Nietzsche, a Ri- Prisoner. Indirizzata a tutti i co- tivi anzitutto proprio sul comples- ropri di una fase, anche se so- José Antonio - e seguimmo Thi- no Gaetano, Francesco Guccini, mandanti dei campi di prigionieri so "incontro fra Americani e Te- Plo di poco, successiva, i secon- riart"), e conclude con: "Hasta Andy Wahrol, Giogio Gaber e tedeschi in Germania nelle mani deschi (...) foriero di situazioni di sono figli "di una piena stabi- siempre comandante". Nella molti altri. Cosa c'entri il più degli Alleati, forniva istruzioni re- imprevedibili, che spesso sfuggo- lizzazione e di un controllo pres- postfazione di Luigi de Anna il volte evocato Julius Evola è cosa lative all'identificazione dei pri- no al controllo delle alte gerarchie soché totale sul territorio" e di quadro si fa un po' più compli- che riesce difficile comprendere gionieri. Divideva questi ultimi in dell'esercito", collocato com'è al- "un contesto (...) che permette cato e meno univoco: "Avevamo dall'esterno di questa cultura. cinque categorie: opportunisti, l'intersezione fra le direttive della una gestione pensata e strutturata pochi anni prima esaltato il E infatti, al di là del mantra ri- antinazisti, non nazisti, soldati di propaganda di guerra e la realtà con più mezzi e più uomini". Di putsch di Algeri e ci eravamo petuto ossessivamente della per- professione, veri nazisti. La guida quotidiana del rapporto fra i due qui, anche attraverso un serrato commossi per il 'je ne regrette ri- dita di distinzione tra destra e si- si chiudeva con un chiaro avverti- popoli in armi, mediato e ridefini- confronto con i campi di prigio- en' dei legionari di Salan e Jou- nistra, il vero problema sarebbe mento: "Occorre ricordare che i to dal contatto diretto fra i milita- nieri più diversi, da quelli nazisti, heaud. Avevamo appoggiato, quello di spiegare e definire posi- più giovani elementi nazisti costi- ri statunitensi e le donne e i bam- a quelli sovietici, a quelli statuni- idealmente, l'Oas e, molti di noi zioni politiche di sinistra a cui si tuiranno il problema più diffici- bini tedeschi. Sarebbe interessan- tensi al di là dell'Atlantico, la con- sentivano simpatia, oltre che per perviene attraverso un back- le". Il documento, uno dei tanti te a questo proposito verificare se clusione dell'autrice, secondo cui Castro e Che Guevara, anche per ground culturale di destra. Altri- preziosi reperti abilmente indivi- e in che misura dietro documenti "il trattamento dei prigionieri te- Peron e Trujillo, e, temo, perfino menti, alle moltissime "occasioni duati da Francesca Somenzari nel- come la guida citata in apertura ci deschi da parte statunitense in per Pinochet. Ma sono contrad- mancate", dal '68 in poi, rischia di la sua considerevole ricerca con- siano gli impulsi, anche indiretti, Germania - a parte il caso dei dizioni solo apparenti...". Le aggiungersi anche quella di non dotta in archivi statunitensi, tede- delle complesse indagini elaborate campi del Reno - non ha cono- contraddizioni, in verità consi- aver fatto i conti con razionalità schi e svizzeri (Croce Rossa), va al sul "nemico tedesco" dai franco- sciuto particolari eccessi in senso stenti, contribuirono alla rapida sugli esiti di un percorso colletti- cuore di questo denso libro che ha fortesi attivi nel Research and negativo". • estinzione del movimento, che vo indubbiamente originale. • come oggetto la ricostruzione del- Analysis Brandi (R&A) dell'Offi- non andò oltre gli anni sessanta. nando.fascegunige.it [email protected] la "storia dei prigionieri tedeschi ce of Strategie Services (vedi in L'eredità più vistosa della Gio- in mano statunitense in Germa- materia il bel lavoro di Franz Neu- vane Europa sarà la croce celtica, nia". Il libro è costituito di sette F. Fasce insegna storia contemporanea G. Santomassimo insegna storia mann, Herbert Marcuse e Otto all'Università di Genova simbolo dalla fortuna diffusa, e della storiografia all'Università di Siena Storia La guerra dei libelli di Isabella Lazzarini Cortocircuito tra realtà e immaginazione Filippo De Vivo verno e i palazzi del potere, l'a- rena più mista e variegata dei di Marco Brando PATRIZI, INFORMATORI, professionisti dell'informazione, BARBIERI la città e i suoi spazi di socialità giorni. Secondo l'autore il debordante desiderio POLITICA E COMUNICAZIONE {Le strutture della comunicazio- Fulvio Delle Donne che Federico ebbe di essere ricordato si è trasfor- A VENEZIA NELLA PRIMA ne). La terza, infine, si incentra FEDERICO II: sulle dinamiche grazie alle quali mato in una specie di condanna etema. Una dam- ETÀ MODERNA LA CONDANNA DELLA MEMORIA i diversi livelli e i vari luoghi del- natio, dal punto di vista dello Svevo, più seccante pp. 466, €35, la comunicazione entrano flessi- METAMORFOSI DI UN MITO di un'ipotetica amnesia da parte dei posteri. Per- Feltrinelli, Milano 2012 bilmente in contatto fra loro, pp. 240, €22, Niella, Roma 2012 ché la sua volontà di imporsi come imperatore me- trasformando la natura e i conte- dievale a tutto tondo ha finito per essere sepolta da miti che hanno generato altri miti. Così da trasfi- ella sua storia dell'interdet- nuti delle azioni comunicative on si può negare che Federico II di Svevia gurare il personaggio. Con eccessi tragicomici: ne- to, Paolo Sarpi ebbe a rias- (Reti di comunicazione). La cro- N (1194-1250) sia dotato tuttora di grande fa- gli ultimi anni il suo Castel del Monte, in Puglia, è sumere in modo chiaro e insie- nologia si sviluppa lungo un ar- N scino. Interessa gli addetti ai lavori e seduce il stato paragonato alla piramide di Cheope o spac- me emblematico il senso dei li- co che copre più di un secolo grande pubblico. Basta guardare lo scaffale a lui ciato per la dimora del cosiddetto Sacro Graal. O belli utilizzati con abbondanza (dalla fine del Quattrocento al dedicato nelle grandi librerie, con un'offerta che con effetti imprevedibili: lo Svevo è un mitomoto- da Venezia e dalla Santa Sede in primo Seicento), di cui il biennio va dagli studi storici più qualificati alle fantastiche- re identitario nella Puglia di oggi. Delle Donne of- occasione dello scon- dell'interdetto rappre- rie esoteriche più allucinanti. Certo, tutto ciò non fre al lettore la lettura di brani coevi in latino, per tro del 1606-1607: senta un elemento fo- è successo suo malgrado. Perché lo Svevo fece consentire un rapporto diretto con le fonti, insie- "Con le scritture si cale ma non rigida- l'impossibile per essere ricordato dai posteri e per me con una chiara e immediata traduzione. Così dava materia al mon- mente distintivo, al- apparire eccezionale, nella gerarchia del potere non solo l'autore ripercorre l'itinerario che ha con- do di discorrere, et a meno a monte: le fonti temporale e non solo. Così, nel corso del secolo dotto Federico II dalla storia al mito, ma riporta ciascuno di formare il considerate, docu- XIII, anche gli intellettuali della sua corte e i suoi pure nell'alveo della storia il poeta-imperatore proprio giudicio, con mentarie e testuali, so- no in grado di gettare figli non persero occasione per costruire un mito protagonista dell'anonimo Itinerarium, dove lo diminuzione dell'aut- luce su una vasta gam- "rivoluzionario". Papi e guelfi - dipingendolo co- Svevo, ritratto nella riconquista del Regno del Sud torità pontificia". ma di atti comunicati- me un drago satanico, un anticristo, un profeta dopo il ritomo dalla Crociata, pare capace di im- Scritture, discussioni, vi, dalle voci ai fogli dell'Apocalisse - contribuirono poi a esaltarne la provvisare quei motti in versi (a volte elogiativi, a giudizi: e il mondo in- manoscritti, dai cartel- figura. Fulvio Delle Donne, docente di letteratura volte denigratori) che ancora oggi identificano tero come pubblico e li affissi ai libelli a latina medievale e di storia medievale all'Universi- molti centri pugliesi. L'autore ci restituisce così un giudice di un conflitto stampa, dalle relazioni diploma- tà della Basilicata, da molti anni indaga sull'impe- ritratto di Federico II attraverso le attestazioni del d'autorità di proporzioni e qua- tiche alle sedute consiliari, dalle ratore. E studia anche le radici e le ragioni del suo suo mito. E ci consente anche di riflettere sul fatto lità peculiari. deposizioni testimoniali alle let- fascino imperituro. Il suo libro ci accompagna, ap- che mito e storia sono due aree limitrofe. Sebbene Il bel libro di Filippo De Vivo, tere. L'analisi è inquadrata da in- punto, alla scoperta del cortocircuito tra il perso- il primo non possa sostituire la seconda, la nascita attraverso il prisma dell'inter- troduzione e conclusioni, e cor- naggio storico e il personaggio immaginario. e l'evoluzione del mito devono essere studiate co- detto, affronta di fatto il nodo redata da un'appendice costitui- Un'interferenza a causa della quale il nipote del me fenomeno storico. Un punto di vista che, ov- cruciale delle forme e delle dina- ta da una bibliografia delle edi- Barbarossa è stato costretto a condurre una dop- viamente, non riguarda solo l'imperatore svevo. miche della comunicazione poli- zioni dei libelli riguardanti l'in- pia vita: una nel mondo reale, legata a una situa- Ma strumentalizzazioni e manipolazioni della sto- tica verbale nell'Europa della terdetto sino al 1607 (155 titoli zione contingente, letta e riletta attraverso la ricer- ria, spesso per un uso politico, sono sempre in ag- prima età moderna, approfon- per 351 edizioni). Questa biblio- ca scientifica; l'altra nel mondo del mito, sparpa- guato. Occorre avere strumenti di difesa. Delle dendo e ampliando un tema ca- grafia non è un accessorio erudi- gliatosi in mille rivoli dal secolo XIII fino ai nostri Donne ci dimostra che quegli strumenti esistono. ro all'autore, su cui De Vivo ave- to: la sua elaborazione è alla ba- va avuto modo di impegnarsi in se di un'analisi esemplare della una prima monografia uscita in fisionomia materiale dei libelli e inglese per Oxford University delle logiche della loro circola- Press nel 2007 (Information and. zione che, tenendo conto di que- Communication in Venice. Re- stioni come i caratteri del "mer- eia particolare con il quadro ge- lizzati, le logiche non solo politi- tegie comunicative messe in thinking Early Modem Politics). cato editoriale" della stampa, in nerale. In questa occasione, mi che della circolazione dell'infor- opera, gli antecedenti tardome- L'interesse di questo nuovo vo- grado di oltrepassare nei numeri soffermerò su due questioni. In- mazione, i luoghi e gli spazi del- dievali sono rivelatori: penso al- lume, peraltro, travalica il pur la logica di rete caratteristica nanzitutto, mette conto sottoli- la trasmissione. Consente cioè, le pratiche della diplomazia e celeberrimo caso del conflitto della circolazione manoscritta, neare che De Vivo punta a in- se applicata con coerenza e dut- all'enfasi crescente sull'infor- intorno all'interdetto commina- giunge a spiegare le dinamiche cludere nell'indagine sulla co- tilità di strumenti, di uscire dal- mazione e sulla comunicazione; to da Paolo V alla repubblica di di diffusione e in ultima analisi il municazione politica non solo il l'impasse interpretativa in cui, al rapporto tra oralità e scrittu- Venezia, e insieme la "duplice maggior successo di una strate- messaggio, ma il modo in cui per motivi opposti, sembrano ra; alla crescita di una consape- anomalia" di uno scontro politi- gia, quella veneziana, sull'altra viene concepito e veicolato e le sovente fermarsi tanto gli studi volezza conservativa delle scrit- co in grado di uscire dall'ambito in questa "guerra di libelli". persone coinvolte a vari livelli incentrati sull'opinione pubbli- ture come processo di creazione chiuso del negoziato sovrano e nella trasmissione. L'enfasi por- ca e sulla funzione apparente- di un ordine del discorso politi- di uno scenario, quello venezia- Gli elementi di interesse di tata all'"azione comunicativa" mente liberatoria della comuni- co non necessariamente limita- no, singolare per definizione questo libro sono numerosi, e permette infatti di percepire la cazione politica a partire dal to alla, o monopolizzato dalla, nell'Europa della prima età mo- combinano bene la loro effica- materialità degli strumenti uti- Settecento, quanto quelli foca- autorità "pubblica"; alla rela- derna. L'analisi che De Vivo lizzati al contrario sul concetto zione tra informazione, scrittu- conduce fra i livelli, i protagoni- di propaganda e di manipolazio- ra di governo, scrittura di sto- sti, le logiche, gli strumenti, gli ne dell'informazione del discor- ria. In secondo luogo, perché spazi, i supporti materiali della so politico da parte del potere. una serie di strumenti analitici comunicazione innescata dal De Vivo sottolinea, infatti, come utili a De Vivo per ricostruire il conflitto in questione, infatti, ri- soltanto un'interpretazione che contesto di fruizione dei libelli esce a proporre a un'attenzione non attribuisca il controllo della seicenteschi, sono stati testati storiografica di questi ultimi an- comunicazione politica a un sin- per l'età medievale, con risulta- ni, sempre più attenta a questi golo agente possa riuscire a non ti certo diversi, ma significativi. temi, un modello flessibile di in- "depoliticizzarla" come oggetto Basti per tutti pensare alla luce dagine dei processi di costruzio- d'analisi: vale a dire a non inter- che l'analisi di network condot- ne della comunicazione politica pretarla come uno strumento ta sulle lettere di patronage nel- la cui fecondità può mettersi alla della politica, ma come la "poli- la Firenze del Quattrocento prova in altri contesti cronologi- tica" stessa, intesa come conflit- getta sui meccanismi interco- ci e politici che presentino, pur to prolungato fra diversi agenti municanti di una società urbana nella varietà degli elementi costi- sociali attraverso strategie co- per molti versi così vicina a tutivi, un'analoga complessità. municative verbali in reciproca quella veneziana (Paul McLean, Ma partiamo dalla struttura e non scontata interazione. The Art of the Network, 2007) del libro. L'analisi di De Vivo si In questa direzione va la se- o, in un contesto diversissimo, articola in tre parti. La prima de- conda questione che vale la pe- alle "comunità testuali" dei se- scrive l'evento e le sue diverse na sollevare, seppure rapida- coli XI-XII (Brian Stock, The fasi, dall'iniziale diniego del con- mente, per valorizzare l'appor- implications of literacy, 1983), flitto al suo finale scatenamento to di questo studio al di là dei che completano e arricchiscono grazie ai libelli a stampa, passan- suoi confini cronologici e tema- il significato delle "comunità do per una fase intermedia di tici: l'applicabilità e la risonan- immaginate" di Benedict An- circolazione multiforme e dina- za di questi discorsi a contesti derson (Imagined communities, mica di informazioni (L'Interdet- storici diversi, in particolare a 1991). • to del 1606-7). La seconda inda- quello medievale. Tale applica- [email protected] ga i livelli attorno a cui si orga- bilità echeggia in molte pagine e nizza e sviluppa la comunicazio- in modi diversi. Innanzitutto I. Lazzarini insegna storia medievale ne: le istituzioni, la cultura di go- Courtesy of Emiliano Ponzi per "La Repubblica", 20 novembre 2011 perché di tanta parte delle stra- all'Università del Molise una vita dedicata alla fotografia. Qui vogliamo esalta- Mario Dondero / Pepi Merisio re le personalità di due grandi che a loro modo han- no percorso strade, visitato mondi, incontrato perso- Diario fotografico ne (contadini e intellettuali poco importa) utilizzan- do uno strumento visivo per scrivere indimenticabili pagine di storia non solo della fotografia. 22 SETTEMBRE - 28 OTTOBRE Per godere appieno della mostra bisogna farsi os- Fondazione Bottari Lattes servatori attenti dei dettagli contenuti nei reporta- ge di Merisio, come degli sguardi complici dei ri- Via Marconi 16- Monforte d'Alba - Cuneo tratti di Dondero, e considerare come la lentezza, Per info: www.fondazionebottarilattes.it caratteristica imprescindibile che entrambi hanno nel loro DNA, sia la sola in grado di trasformare un singolo scatto in un'immagine "oltre l'istante", condo appuntamento con la fotografia alla Fon- consegnata a noi contemporanei per riflettere sul Sdazione Bottari Lattes di Monforte d'Alba. Dopo futuro. il confronto tra Franco Fontana e Amo Minkkinen, è La loro slow photography è un'attitudine mentale, la volta di due tra i più grandi protagonisti del Foto- un modo di essere nella fotografia come nella vita. Il giornalismo italiano: Mario Dondero e Pepi Merisio. loro punto di osservazione è ravvicinato e attento, Dalla fotografia d'arte alla fotografia testimonianza. frutto di conoscenza e frequentazione. La camera è Da anni si discute sulla morte vera o presunta del Fo- un taccuino prezioso per sé e per gli altri. Una lezio- togiornalismo, del rapporto tra immagine e informa- ne di grande fotogiornalismo secondo il quale si "fo- zione, del ruolo del reporter nell'era digitale e dell'e- tografa solo ciò che si conosce". voluzione tecnologica che oggi vede accanto alla fo- In una riflessione di Dondero probabilmente sta il tocamera, la possibilità di produrre immagini con il compendio di una vita vissuta per entrambi gli arti- telefonino, o altri supporti informatici. E per mettere sti nella ricerca, attraverso gli scatti, della verità sto- al centro e riflettere su queste tematiche che la Fon- rica: "Ho sempre cercato di essere il più semplice e dazione Bottari Lattes ha voluto realizzare, oggi, una lineare possibile. E poi non si deve perdere di vista mostra apparentemente datata, ma che nella realtà la verità. Mi infastidiscono le costruzioni artificiose. Mario Dondero, , Roma 1962 esalta due grandi personalità del mondo dell'immagi- Malgrado tutto, esiste un'autenticità che il fotogra- ne, due figure che pur nella loro diversità di percor- Ma qui non ci interessa tanto ragionare sulle "ico- fo può restituire. Ma occorre essere leale, franco, so, rappresentano la forza che la fotografia ha in sé di ne" che rendono celebri, con il rischio di penalizzare generoso". • raccontare al di là della parola. Il percorso fotografico di Pepi Merisio e di Mario Dondero ha in comune un periodo storico: gli anni cinquanta / sessanta e una testata, quella di Epoca, Fare cultura. Retroscena di un laboratorio per la quale hanno lavorato entrambi. Ma i punti in comune si esauriscono qui. di Manfredi Di Nardo Gli inizi di Pepi Merisio affondano nell'amatoriale: la sua frequentazione del Circolo Fotografico Mila- nese, alcuni premi poi, nel 1956, la collaborazione ummo invitati, tempo fa, a fornire il nostro con- Rino Gaetano a Dante Alighieri: il cielo del primo con il Touring Club Italiano e con importanti riviste Ftributo ad un evento che, a onor del vero, non canto del Purgatorio, nei caratteri del suo "realismo (dalle raffinate svizzere "Camera" e "Du" a quelle le- avevamo progettato con gli organizzatori: si trattava figurale", ci consentiva un transito rapido e diretto gate al fotogiornalismo nazionale come "Famiglia di riprendere in altre forme la tematica d'una mostra dalla (sia pur intelligente) superficialità d'un esem- Cristiana" e internazionale come "Stern" e "Paris di fotografie di Dario Lanzardo e di opere lato sensu pio di musica leggera alle più elevate responsabilità Match", fino alla chiamata di "Epoca" (1963). pittoriche di Antonio Carena, le quali tutte hanno, poetiche ed umane. Eravamo al dunque: quali auto- Mario Dondero invece scopre la fotografia come pre- come rappresentazione iconografica prevalente, le ri e quali testi proporre per dare al nostro incontro zioso e necessario supporto alla sua pratica di giornali- nuvole e in genere il cielo. La sfida ci allettò, anche un contenuto non puramente illustrativo del tema, sta di "nera" a "Milano Sera" (anni '50), per poi inizia- perché la proposta proveniva, in accordo col Museo ma idoneo a sviluppare un discorso di adeguato spessore culturale? La prima decisione fu di puntare re a vendere fotografie al settimanale "Le Ore" e ab- della Scienze di Torino dall'Amministrazione comu- su un numero limitato di personalità poetiche, così bandonare la scrittura per collaborare alle più impor- nale di Murazzano, sede dell'esposizione, per allar- da poterne approfondire la conoscenza. La scelta tanti testate tra cui "il Manifesto", "L'Unità", "L'Avan- gare a Dogliani e a Monforte l'ambito dell' iniziativa, cadde su Giacomo Leopardi e Giovanni Pascoli, au- ti!", "Illustrazione Italiana", "Newsweek" e molte altre. nel tentativo di coinvolgere il più possibile la popo- tori ben noti anche ad un pubblico di non addetti ai Le scelte di Merisio si collocano in un preciso oriz- lazione locale. Uno degli obiettivi d'una Fondazione lavori. Com'è ovvio, nell'opzione non fu determi- zonte: quello della cultura cattolica fatta di fede, tra- culturale è secondo noi quello di rivolgersi al territo- rio, pur senza farsene condizionare: in altre parole, le nante quest'ultima considerazione pratica, bensì la dizione, conservazione delle abitudini antiche un po' contiguità tra due itinerari poetici che, pur nelle dif- spiazzate, alla fine degli anni '60 dall'avanzare del sue attività sono autonome e per così dire universali, ma di esse è prevista la ricaduta su di un pubblico lo- ferenze tra contesti storici, culturali, letterari e per- nuovo. In quel nuovo invece si immerge totalmente sonali, consentiva di impostare un discorso unitario. Mario Dondero, nomade curioso dei cambiamenti, cale, in funzione divulgativa e soprattutto formativa. frequentatore del mondo intellettuale, e al quale la Trattare di nuvole e di cielo in un incontro da noi or- militanza partigiana nella Brigata Cesare Battisti del- ganizzato non era perciò, come per gli oratori latini er questo concepimmo, per il nostro incontro, la Val d'Ossola, ha insegnato "che doveva essere an- del I secolo, costruire un dotto discorso sul fumo e Pun titolo che oggi, a posteriori, ci appare forse un tifascista per sempre, e battersi contro gli oppressori, sulle ragnatele, ma, al contrario, trasmettere conte- po' troppo pomposo, ma che allora segnò la direzio- gli sfruttatori, i criminali". nuti culturalmente validi attraverso canali navigabili ne del nostro lavoro: "Il cielo, il cosmo, l'infinito". E Il microcosmo di Merisio è la cultura contadina e la anche da un pubblico di non specialisti. che, in molti testi dei due autori, il cielo compare tradizione popolare della nostra terra che costituisco- Presi vaghi accordi sul fatto che a noi toccava inda- nella sua realtà serena o tempestosa e nella sua capa- no il corpus fotografico dei 28 volumi della collana gare il tema nell'ambito letterario, i problemi da af- cità di evocazione sentimentale, ma è anche termine Italia della nostra gente e gli 11 sulle Regioni Italiane, frontare per condurre in porto l'impresa non erano di passaggio verso più vaste speculazioni d'ordine fi- ma anche tutte le indagini che si soffermano su luo- pochi né di poco conto. Innanzitutto, proprio il tema losofico e più profonde meditazioni esistenziali. ghi, mestieri e ambienti che Merisio documenta non andava meglio precisato, sia per la parte già realizzata Rimaneva un ultimo problema, forse il più arduo solo con l'occhio attento del fotogiornalista, ma an- dell'evento complessivo, e sia per le scelte che spetta- da risolvere: come proporre ad un pubblico medio che con quello dell'antropologo che teme la scom- vano a noi nell'oceano della letteratura universale di questi materiali? Paradossalmente, a patto di dis- parsa di quanto rimane della civiltà contadina. tutti i tempi. 11 punto di partenza fu un confronto tra porre delle necessarie competenze, sarebbe stato Il macrocosmo di Dondero va dal Maggio France- le nuvole di Lanzardo e quelle di Carena: giungemmo più facile organizzare un convegno scientifico sul- se (si stabilisce a Parigi nel '52), alla Grecia dei Co- alla conclusione che, mentre le prime esprimevano l'argomento. Ma come fornire al pubblico, in que- lonnelli, alla guerre di liberazione in Africa, alla Ber- iconograficamente una chiara Weltanschauung, le se- sto caso, le necessarie informazioni, senza cadere lino pre e post caduta del Muro e poi ancora Russia, conde erano, per il pittore, una misura attraverso cui negli opposti tranelli del sussiego accademico o del- Spagna, Portogallo, Cuba nell'attenta osservazione confrontarsi con la sua tela (o, comunque, con il mez- la banalità dei luoghi comuni? La decisione fu di li- della fotografia militante. zo usato quale supporto). Fu allora che ci ponemmo mitare al minimo indispensabile gli interventi espli- Micro e macro sono però due risvolti della stessa una domanda: com'è possibile, con queste premesse, cativi, e di lasciare spazio all'eloquenza dei testi medaglia: la fotografia sociale, umanista che sviluppa un "dialogo tra le nuvole" (come recitava il titolo del- poetici, letti da persona professionalmente in grado il suo interesse nei confronti della gente e del quoti- la mostra)? Ma un altro titolo, quello complessivo di evidenziarne la bellezza e T efficacia. diano, intesi come protagonisti del farsi della storia. dell'evento, ci creava nuovi problemi: "Il cielo è sem- Con un eccesso di presunzione, poi, l'incontro è pre più blu", citazione d'un noto brano musicale de- stato definito multimediale, nel senso dell'utilizzo di La mostra è costituita da una sessantina di scatti in gli anni settanta. E un cielo del tutto diverso da quel- qualche suggestivo strumento audiovisivo o sonoro bianco e nero. Nella sala al primo piano i vintage di li di Lanzardo e di Carena, ed era utile un confronto per meglio focalizzare l'attenzione del pubblico sui Pepi Merisio e al secondo piano una serie dei più no- che ne chiarisse le caratteristiche. successivi momenti dell'esposizione orale; per la scel- ti ritratti di Mario Dondero. Incominciava a delinearsi, per noi, un possibile iti- ta dei brani musicali d'accompagnamento si è tenuto Fra le immagini in mostra, di rilievo, il ritratto di nerario operativo: arrivati ad una più problematica conto dei due diversi contesti storico-culturali, ap- Paolo VI (Merisio 1964) dal servizio "Una Giornata individuazione del tema, indagarne gli sviluppi in al- paiando Beethoven al maggior poeta italiano del pri- con il Papa" e quella celebre fotografia di Mario cuni testi poetici, come tramite per presentare qual- mo Ottocento, e puntando su Debussy e Wagner per Dondero che ritrae un gruppo di grandi scrittori, e che esperienza umana e letteraria. Pensammo di en- un Pascoli in bilico tra i secoli XIX e XX. E, alla fine che a detta di Alain Robbe Grillet, fu all'origine del- fatizzare la portata d'un virgiliano "paulo maiora ca- d'una così complessa operazione, ci siamo chiesti: la nascita del movimento che prese il nome di Noveau namus" con un salutare shock, passando di colpo da Roman. Politica Il libro di Hansen, già noto ai Produrre un popolo di eguali grecisti (la prefazione all'edizio- Non è stata l'avventura di un uomo solo ne italiana è affidata alla grecista di Franco Rositi ), ha motivi di in- di Alfio Mastropaolo teresse per un pubblico molto Mogens Herman Hansen appartenenza per filiazione più largo (la postfazione è affida- Graziella Prillila dipanano, collegati tra loro, co- (non per luogo di nascita), le ta al sociologo Guido Martinotti me un filo di Arianna che unisce POLIS città-stato greche hanno rag- che trova occasione per riaprire RIPRENDIAMOCI lo scorso ventennio e i due lustri INTRODUZIONE ALLA CITTÀ-STATO giunto nei dodici-tredici secoli una discussione più generale sul LE PAROLE che l'hanno preparato. Spigolan- DELL'ANTICA GRECIA di durata il numero di 1500: fenomeno urbano). A nostro pa- IL LINGUAGGIO DELLA POLITICA do un po' a caso, incontriamo rere dovrebbe essere attenta- parole classiche, risemantizzate prefaz. di Eva Cantarella, 600 nella Grecia, 400 nelle co- È UN BENE PUBBLICO lonie ellenizzate sul Mediterra- mente studiato da tutti gli inse- e banalizzate: libertà, riforme, postfaz. di Guido Martinotti, pp. 200, €12,90, neo e sul Mar Nero, 300 nel vi- gnanti "umanistici" nelle scuole fare, promettere. Insieme a pa- pp. 316, €26, cino Medio Oriente fino al fiu- di ogni ordine e grado. Di Girolamo, Trapani 2012 role nuove, o quasi: buonismo, Università Bocconi, Milano 2012 me Indo, le altre altrove. Ciò che questo libro implicita- vittimismo, moralismo. Ci sono Ma in nessun periodo ci fu- mente incoraggia è innanzitutto nche quello berlusconiano aggettivi, sostantivi, verbi, locu- ansen, danese nato nel rono contemporaneamente una demitizzazione della demo- Aè stato un ventennio. O zioni. Una bella sfilza. H1940, è oggi probabilmen- 1500 poleis. Intorno al 400 a.C. crazia degli antichi greci, e per quasi. Stavolta il ventennio ha Una delle parole che fa più ri- te lo studioso più importante se ne individuano circa 850 e ragioni diverse rispetto alle più avuto qualche interruzione e flettere è il verbo fare. Cui Gra- della vita politica dell'antica in tutto il periodo classico al- comuni considerazioni sulla non è stato violento e truce co- ziella Priulla suggerisce due op- Grecia, analizzata in particola- meno 1000. Ebbene il catalogo schiavitù o sull'esclusione delle me il precedente. Ma le massicce posizioni, il non fare e il pensa- re nei suoi assetti istituzionali. compilato dal Polis Centre donne dall'agorà. dosi di violenza simbolica di cui re. Se non che, l'opposizione Notevole per estensione e per comprende 1035 poleis. È qui Di tutte le costituzioni di città- si è avvalso, adattandosi ai tempi più drastica è un'altra: il parla- qualità, la sua produzione la novità metodologica della ri- stato conosciute nel IV secolo televisivi, hanno comunque per- re. E una vecchia storia: tra il scientifica può sorprendere an- cerca di Hansen: aver costruito a.C., 59 sono democratiche (40 petrato danni non indifferenti. dire e il fare... tra l'illusoria- che per la coerenza tematica. In un rigoroso data-base ha per- per cento), 47 oligarchiche e 39 Cosicché, adesso che è uscito di mente concreto fare berlusco- lingua italiana erano stati finora messo da una parte di definire a regime monarchico-tirannico, scena, si spera in via definitiva, niano e il vano parlare del "tea- tradotti solo i suoi studi sul tri- migliori indizi per la nascita ma questo è un dato già larga- corre l'obbligo di elaborare il trino" della politica, malato di bunale popolare ad Atene nel della città-stato greca (molto mente noto o intuito da chi ab- lutto, o di fare, come dice l'au- un'antica e deleteria consuetu- IV secolo (Graphe Earanomon e probabilmente nell'VIII secolo bia studiato un po' la storia del- trice di questo libro, un esame di dine "discutidora", il cui ideale Eisangelia, entrambi nel 1996, e a partire dalle colonie, non l'antica Grecia. Il lettore potrà coscienza minimamente severo. è il capirsi vicendevolmente. Il nella collana di "Teoria e storia dal territorio dell'attuale Gre- invece riflettere sulla democra- E qui gli italiani mostrano par- problema, purtroppo, è che la costituzionale" diretta da Ma- cia), dall'altra di ottenere stime zia degli antichi greci a partire ticolare debolezza. Il lutto del guerra al parlare democratico, rio Dogliani per l'edi- statistiche sulla varie- dai convincenti argomenti di fascismo non fu elabo- all'intesa reciproca, tore Giappichelli). tà di ampiezza nel Hansen sulla nascita della città- rato né punto, né po- Graziella PViuIl» era già cominciata da Paradossalmente la territorio (fino a 4 et- stato, non come lineare sviluppo co. Croce suggerì la prima: con il decisio- di qualche incremento di asso- .UMtlt concentrazione tema- tari circa il 3 per cen- teoria della parentesi. nismo craxiano, ma ciazione o di scambi o in genera- tica ha prodotto in to, sopra i 150 ettari Togliatti fece l'amni- (tfàh.4 anche con quello dei le di relazioni per così dire spon- questo studioso deci- il 10 per cento), sul stia e la De diligente- Il liofoaMwnWR» Wttfitic» suoi epigoni, di de- tanee, non dunque per sineci- sive innovazioni me- rapporto fra abitanti mente l'applicò. Nel stra e di sinistra, che, smo, ma per fondazione, sulla todologiche e un an- in città e abitanti nel- 1994, quando cadde la tacciando la politica base di qualche compromesso la chora (sempre rigo- repubblica dei partiti, di eccessiva propen- coraggio alla storia costituzionale fra gruppi sociali comparata e alla rosamente uguali nei si archiviò di nuovo sione al discutere e al diseguali e preesistenti (dunque, molto in fretta. I suc- mediare hanno voluto world bis tory. Come diritti di cittadinanza, potremmo dire, prepolitici). fondatore del Cope- a differenza di quan- cessori non avevano instaurare al suo po- naghen Polis Centre e to per esempio av- Anche in quei lontani secoli voglia di discutere sto la democrazia del suo direttore dal 1993 al 2005, venne nei comuni italiani), sul- della storia dell'Occidente lo troppo. In più, nei due casi, c'e- leader. Termine che non trova, Hansen ha costruito un pode- la straordinaria quantità di stato appare come istanza unifi- ra qualche attesa per il futuro, osserva l'autrice, fedele tradu- roso catalogo delle città-stato presenza di liberi non-cittadini cante ed egualizzante (koinonia): che aiutava a cicatrizzare le feri- zione in italiano, forse perché greche, per un periodo che va (a testimonianza della grande ciò vale perfino per regimi non te. Adesso di attese ce ne sono l'unica traduzione un po' fedele dall'VIII secolo a.C. fino all'e- mobilità dei greci), sul numero democratici, ma l'istanza di pro- ben poche e le ferite rischiano la conviene dimenticarla: leader saurirsi definitivo del modello complessivo di abitanti liberi durre un popolo di eguali ("cit- cancrena. Quindi, un'accurata viene da leading, guidare e con- polis, avvenuto in particolare nelle poleis nel periodo classico tadini" nel senso odierno) vale elaborazione del lutto sarebbe durre. E dunque il leader in ita- per la forte centralizzazione (da una stima larga di 8-10 mi- massimamente proprio nei regi- d'obbligo. Com'è potuto succe- liano è nient'altro che il duce. burocratica impressa da Dio- lioni a una stima cauta di 7 mi- mi più democratici. dere il berlusconismo e cosa ci Meglio lasciar perdere. cleziano (284-305 d.C.) e per lioni e mezzo, comunque molto ha fatto? Altro buon esempio è la parola l'ostilità dei cristiani alla sim- di più di quanto ipotizzasse fi- uttavia le democrazie, anche Il libro di Graziella Priulla riforma, vittima anch'essa di vio- bologia rituale, intrisa di reli- nora la storiografia) e su altro Tnei momenti più fulgidi (co- aiuta non poco a rispondere a lenza bipartisan e addirittura pla- gione pagana, delle istituzioni ancora. me nell'Atene di Pericle), non queste domande, a partire dalle netaria. Le riforme all'indietro politiche cittadine (ma ancora Un secondo motivo di interes- possono di per sé, né tanto me- parole. Con cui, notoriamente, si degli ultimi due decenni hanno sotto Giustiniano, nel 565, una se per il lavoro del Copenaghen no semplicemente concedendo a fanno tante cose. Più di quante smentito le riforme in avanti dei città africana fu elevata al rango Polis Centre è nell'aver voluto chiunque di parlare nell'agorà, non se ne facciano con la coerci- decenni precedenti, ma si insiste di polisl). inserire la ricerca sulla polis gre- ridurre significativamente la dis- zione. Il mondo è fatto con le a chiamarle riforme. Per confon- v ca all'interno di una compara- eguaglianza prepolitica da cui parole, sono le parole che danno dere le idee e non solo quelle. evidente che tale dilatazio- zione con tutte le culture di cit- sono nate. Lo storico Mario Ve- nome alle cose, che senza di esse Ene della durata del model- tà-stato reperibili nella storia getti ha insistito sul radicale e non esisterebbero. E in questo on meno impressionante è lo greco di città-stato è legitti- mondiale e in tutti i continenti. drammatico conflitto, in Atene, caso le parole hanno contato Nl'abuso del termine morali- ma solo a condizione di non in- Per cultura di città-stato viene fra aristocrazia e demos (produt- tantissimo. Il berlusconismo è tà, che, derubricato a morali- serire l'indipendenza fra i suoi intesa la formazione all'interno tivo o parassitario). Fu un con- stato anche una rivoluzione les- smo, è divenuta arma per rimuo- requisiti. di un'unica etnia-cultura di nu- flitto che devastò di guerre civili sicale e semantica. vere ogni vincolo morale. Men- Più importante è, secondo la merosi centri politici insediati in {stasi) molte delle poleis greche, Brillante e ironico, il libro ha tre un altro termine di gran mo- ragionata proposta di Hansen, città e autonomi (non necessa- democratiche e non democrati- anche il merito di mostrare che da - competitività, magari zuc- una sufficiente autonomia in riamente indipendenti) e di una che. Ed era così profondo da Berlusconi ci ha messo molto di cherato di sussidiarietà - è servi- ciò che potremmo chiamare la complessa rete di relazioni fra condizionare trasversalmente i suo, ma che la rivoluzione delle to a cacciare tra i valori obsoleti politica interna, la stessa che questi centri. rapporti e i conflitti fra le diver- parole è stata ben più ampia, non la solidarietà, di contro consa- lasciarono agli sconfitti sia i Secondo il catalogo del Polis se città-stato, con "cittadini" che ha riguardato solo lui, e la sua crando la sopraffazione. Macedoni dopo la battaglia di Centre le culture di città-stato frequentemente, non episodica- spalla, ovvero Bossi, ma ha visto Quale la cifra del linguaggio Cheronea (338 a.C.), sia i Ro- raggiungono il numero di 37. mente, tradivano la propria "pa- in prima fila un bel pezzo di sini- rubato? L'informalità anzitutto. mani dopo aver fatto della Nessuna di esse è oggi soprav- tria" alleandosi a fazioni social- stra, moderata e radicale. Il ber- Si parla in pubblico come in pri- Grecia una provincia romana vissuta (San Marino, Andorra e mente affini di altre città-stato lusconismo non è stato l'avven- vato. Nei palazzi del potere co- (146 a.C.): i primi finirono per- simili sono singole città-stato, nemiche. Ne derivò un perma- tura di un uomo solo. Lui ha me si parlava in caserma o, oggi, fino per adottare il modello po- lasciate in vita come enclaves di nente stato di crisi e un rigoglio- provato a rappresentarla in que- in birreria. E pure un linguaggio lis per i propri centri urbani, i comodo all'interno del moder- so alimento della violenza. Già sto modo, lo stesso hanno fatto i violento. Il politichese era tor- secondi si accontentarono di no stato-nazione). Il lavoro di solo dalle fonti arcaiche e classi- suoi avversari, ma dietro il berlu- tuoso, involuto, pure un po' ipo- ridurne la partecipazione de- comparazione è appena avviato che apprendiamo che ben 46 po- sconismo c'è una complessiva in- crita. Fatto per dire e non dire, mocratica (del demos, nelle sue (vedi i capitoli 1 e 2 di questo leis patirono un andrapodismos, voluzione della democrazia ita- per sopire, oscurare, attenuare. varie articolazioni) e di incenti- libro) e probabilmente il lettore vale a dire, in seguito alla scon- liana, di cui tantissimi sono i se- La neolingua è fatta per provo- varne le istituzioni oligarchi- desidererebbe un maggiore ap- fitta nella lotta contro altre po- gni. Per restare alle parole, chi ha care e offendere. Ed è infine una che. profondimento. Differenze e leis, l'uccisione di tutti i maschi e trasformato il ministero della lingua iperbolica, finalizzata al- Intese come città dotate di un somiglianze già permettono co- la vendita delle donne e dei Pubblica istruzione in ministero l'invettiva e non alla discussione. territorio circostante (cbora), di munque di sottrarre la polis bambini come schiavi. • dell'Istruzione tout court? Man- La bonifica è urgente. • forme di autogoverno, di un'i- greca a quello splendido isola- [email protected] co a dirlo, un illustre esponente [email protected] dentità etnica, linguistica e cul- mento cui è stata condannata della sinistra di governo. turale più generale (appunto come fondatrice della cultura F. Rositi è professore emerito Tanti i termini che si prestano A. Mastropaolo insegna scienza politica quella greca), di una regola di occidentale. di sociologia all'Università di Pavia alla riflessione dell'autrice. E si all'Università di Torino Religioni Un controllo costante, severo e diffidente di Bruna Bocchini Camaiani Babele. Osservatorio sulla proliferazione semantica Daniela Saresella Saresella ripercorre le figure più significative, ma anche i pro- otere, s. m. Qui si tratta il sostantivo e non il i prodromi che spiegano perché nel futuro il CATTOLICI A SINISTRA tagonisti meno noti, che espri- Pverbo potere (poi posse), che nel latino antico potere - sia esso potenza politica, economica o DAL MODERNISMO mevano opinioni e sentimenti significa far sollecitare, far indirizzare, dirigere. Il militare - sarà, in ogni forma egemonica, puro AI GIORNI NOSTRI indubbiamente minoritari all'in- sostantivo deriva da potens. Nel diritto romano si comando, mentre nei sistemi democratici si affer- pp. 285, €22, terno della chiesa italiana. L'osti- ha comunque dominium (signoria privata), impe- merà il governo, che dipende da regole istituite Laterza, Roma-Bari 2011 lità, mostrata dal Vaticano nei rium (comando pubblico), potestas (sovranità) e legalmente e non dalla sola forza, pur non poten- loro confronti, li aveva isolati dal auctoritas (tradizione). Peraltro, con Platone, in do qualsivoglia governo farne del tutto a meno. dibattito ecclesiale. Inoltre, la greco, nel Sofista (247e), lo straniero di Elea so- Per Foucault, ad esempio, il potere è forza, coer- l volume delinea un profilo di condanna dei modernisti, e an- stiene che ciò che possiede una potenza è una co- cizione, manipolazione, autorità, persuasione Iquei cattolici e gruppi o co- cor più di tanti ritenuti vicini ai sa che realmente è. Le cose che sono non sono al- razionale, influenza. Per C. Wright Mills l'"élite munità che, nel corso del Nove- "novatori", aveva impedito di tro che potenza. E il potere, dunque, in quanto del potere" è costituita dagli ambiti politici, eco- cento, "hanno ritenuto di dover- conoscere prospettive ecclesiali possibilità, e nel contempo in quanto influenzabi- nomici e militari. E spesso, in contesti vari, è si confrontare con la sinistra per- e politiche diverse. Negli anni lità, è la definizione principale dell'essere. L'itine- deterrente, dissuadente e in grado di influenzare ché convinti che in entrambe le del consenso al fascismo quelli rario semantico-teorico, tuttavia, muta in Aristo- una categoria sociale, una frazione, un movimen- culture vi fosse un forte interes- che erano stati contrari al regime tele. Nella Politica del quale, infatti, il potere di- to. Non è mancato il potere temporale del papa se per i poveri e che si potessero 0 erano in esilio o conducevano venta dominio/imperio e concerne la supremazia associato al potere spirituale e poi annientato sal- trovare elementi comuni tra l'e- una vita privata e silenziosa; ben del padre sui figli, del padrone sugli schiavi e del vaguardando lo spirituale. Vi è poi il potere disci- scatologismo della tradizione pochi erano i cattolici e i sacer- governante sui governati. Nella Metafisica dello plinare atto a irrogare sanzioni; e vi sono il con- cristiana e l'utopia marxista". doti che tentavano di prospetta- stesso Aristotele, invece, la potenza può essere at- flitto dei poteri e la stessa separazione dei poteri Analisi di un "confronto", quin- re una linea di rinnovamento, tiva (capacità di effettuare un mutamento) o pas- (Montesquieu), da cui scaturisce il terzo potere, di, e attenzione non solo ai cat- come Mazzolari che occupa un siva (capacità di mutare o di essere mutato). ossia la magistratura, priva di capi, di armi e di tolici "nella" sinistra, come già posto di grande rilievo, pur nel In inglese il termine power compare intorno al denari, ma provvista di leggi. In Locke il potere è in altri lavori come quelli di Lo- suo isolamento. Sin dalla fine 1297. In francese il termine pouvoir intorno al duplice: si può esercitare e si può subire. In renzo Bedeschi, ma sostanzial- degli anni trenta si costituiscono 1360. In tedesco, e in particolare con intento Clausewitz nella guerra il potere è assoluto, quan- mente a un mondo più vasto, 1 primi gruppi di giovani che de- scientifico grazie a Max Weber, si giungerà a dif- do dipende solo dagli sforzi dei contendenti, o è dove il dialogo vede momenti di cidono di aderire al Partito co- ferenziare Macht (potenza) e Herrschaft (potere). reale, quando il conflitto dipende dalla politica. collaborazione auspicata, ma an- munista per porsi dalla parte dei Già in Marx vi era del resto la herrschende Piasse Ne consegue che il potere, nelle sue manifesta- che atteggiamenti concorrenzia- poveri e degli esclusi. Sono state o classe dominante. Nell'italiano antico il termine zioni, o è totale o viene necessariamente a patti li. Si tratta di una "galassia" con studiate le vicende, le figure più si rintraccia in Pier della Vigna, in Giacomo da con contropoteri politici, sociali, economici. Nel anime e linee molto diverse e an- significative del gruppo fino allo Lentini, in Giovanni Villani e il significato si periodo intorno al Sessantotto vi è stato negli che contrastanti, che scioglimento del 1945, estende all'assoggettamento, all'annessione, alla Stati Uniti il Black Power e in Italia l'organizza- hanno in comune le e l'ingresso a titolo in- conquista. Sul terreno metonimico il potere è tal- zione operaista denominatasi Potere operaio. Ma difficoltà incontrate dividuale nel Pei. L'au- volta l'insieme delle persone. Si insinua a ogni vi è stata anche una svolta libertaria con l'espres- nei rapporti con la ge- trice sottolinea piutto- buon conto la presenza dell'agire violento. Dante sione "imagination au pouvoir", comparsa a rarchia ecclesiastica, sto il rilievo di alcune si esprime in modo più neutro: "e brigavam di Parigi nel maggio '68 sulla facciata dell'Odèon. E che, pur con modalità posizioni teoriche, co- soverchiar la strada / tanto quanto al poder n'era evidente, infatti, che se è l'immaginazione che va diverse, ha censurato me quella di Rodano, permesso" (Purg., XX, 125-126). Seguiranno al potere, il potere viene meno: "Cours, camara- costantemente questi che "intendeva il ma- Boccaccio e lo stesso Machiavelli. E in Francia, de, le vieux monde est derrière toi". fedeli che si ponevano terialismo storico co- con senso ironico, Molière. Emergono comunque spesso con autonomia me metodologia scien- BRUNO BONGIOVANNI di giudizio sui temi tifica che operava al- storico-politici; questo l'interno del marxismo è infatti uno dei nodi stesso per renderlo di maggior conflitto. scienza della politica". Nella sua Il rapporto con la sinistra è uno prospettiva l'esigenza di una di- tefice Pio XII contro il comuni- contestazione, ai Cristiani per il lare con la presidenza del cardi- degli aspetti del confronto della versa politica sociale non si co- smo; l'autrice segue questi grup- socialismo, al dibattito e alle nale Ruini la strategia "fu quella chiesa con la cultura e la società niugava con proposte di riforma pi, periodici anticonformisti, contrapposizioni su divorzio e di inserire credenti nei due di- moderna; perciò i primi riferi- ecclesiale; la chiesa si identifica- che si pongono con linee e mo- aborto fino all'Ulivo e al Partito versi schieramenti al fine di con- menti sono allo sviluppo dei mo- va con il papa, la sfera religiosa e dalità spesso innovative, dizionare la vita politica vimenti operai di fine secolo e al- politica dovevano restare sepa- e chiedono con forza un italiana", con il risultato la crisi modernista. Murri e Buo- rate. Saresella ritiene che la pro- impegno sociale "dalla che spesso entrambi gli naiuti propongono tematiche che posta di compromesso storico, parte dei poveri". r schieramenti venivano sarebbero ritornate più volte per elaborata da Berlinguer negli an- Un'ampia attenzione è condizionati dalle prese tutto il secolo, come in una realtà ni settanta, che si rivolgeva ai dedicata anche alla sini- , ' P di posizione della gerar- Si' . stra DC, alle sue corren- §88 chia, in particolare sui carsica: il primo, dopo un com- cattolici della DC, piuttosto che .Al ?M • temi "etici". Diversa era plesso itinerario, tentava di affer- a quelli che, negli anni del post- ti, alle riviste di riferi- I mare, con la Lega democratica concilio, si impegnavano per mento. Infatti l'analisi è la linea pastorale del nazionale, l'autonomia dalla ge- una riforma della chiesa e per un contemporaneamente cardinale Martini, che rarchia nelle scelte politico-socia- superamento dell'unità politica culturale e politica, at- aveva un'eco profonda li; in Buonaiuti riemergeva un dei cattolici, fosse molto influen- tenta anche alle strategie in vasti ambienti cattoli- evangelismo che si richiamava al zata da Rodano. dei partiti. Nelle riviste t ci e non, perché "riven- cristianesimo delle origini, forte- Nel dopoguerra e poi negli della sinistra DC post- dicava l'opzione religio- mente critico verso la struttura anni cinquanta con Mazzolari, e dossettiana è quasi sem- sa" e "contestava la ver- gerarchica romana. anche in modo più diffuso, pre prevalente la logica sione utilitaristica del li- emergeva l'esigenza di una chie- del confronto parlamen- beralismo, la spettacola- gli scriveva nel 1908 Perché sa che fosse accanto ai poveri e tare e della prospettiva rizzazione della politica, Esiamo socialisti e cristiani; povera anch'essa; l'autrice ricor- concorrenziale; non e riteneva valori del cri- ma, al di là di questa sua scelta da i religiosi Turoldo, De Piaz, sempre è evidente che si stianesimo la solidarietà, socialista, più ampiamente diffu- don Zeno Saltini, padre Balduc- collochino "a sinistra". ""S-^ la giustizia sociale, l'ac- sa era la richiesta di una riforma ci, ma dietro questi sacerdoti Comunque anche in tut- coglienza in una società della chiesa. Tutte esigenze che c'erano gruppi di laici, riviste, ti questi cenacoli o grup- sempre più multietni- sarebbero state stroncate decisa- capaci di creare una qualche pi politici è sempre pre- ca". Su questa linea si mente con la condanna romana. opinione pubblica; inoltre un sente un controllo co- ponevano i cattolici de- L'impegno nella vita sociale e po- polo di riferimento politico- stante, severo, diffidente mocratici, con Scoppola litica, con il confronto e l'ipotesi ideologico era dato dai protago- della gerarchia che inter- che criticava la posizio- di collaborazione con il Partito nisti della sinistra DC: Dossetti, viene puntualmente con ne di "lobby" assunta socialista, riemergeva nel mondo La Pira, Lazzati. Il volume non censure o provvedimenti dalla chiesa. Una critica cattolico dopo poco più di un analizza in modo analitico le ra- nei confronti del clero. negli ultimi anni assunta decennio con la nascita del Parti- dici religiose ed ecclesiali e le La svolta conciliare se- anche da una serie di gruppi, anche europei, to popolare, con una componen- proposte politico-culturali, con gna di fatto, nonostante Courtesy of Emiliano Ponzi per "La Repubblica", 3 settembre 2011 te di sinistra che derivava dalla l'influenza di nuove correnti continuino gli appelli che si sono richiamati al DC murriana, con Miglioli in teologiche, prevalentemente della gerarchia per l'unità politi- democratico, emerge con net- Vaticano II, che hanno contesta- primo luogo, ma anche Donati, francesi, e le dinamiche interne ca dei cattolici, una pluralità di tezza un progressivo sfaldarsi di to le norme molto rigide sui te- Ferrari, lo stesso Sturzo e anche dei gruppi di riferimento. Molte atteggiamenti politici e lo schie- quello che era un mondo catto- mi etici e dei valori ritenuti De Gasperi, succeduto a Sturzo, riviste hanno una presenza in- rarsi di molti fedeli all'interno lico compatto fino a un plurali- "non negoziabili". • che nel 1922 si mostrava convin- dubbiamente minoritaria, ma si- dei partiti della sinistra. Dal dia- smo ormai innegabile. Ma que- [email protected] to di una necessità di collabora- gnificativa, rispetto alla maggio- logo tra cattolici e marxisti negli sto cambiamento non compor- zione con i socialisti per arginare ranza della chiesa italiana com- anni sessanta, alla partecipazio- tava un mutamento di linea del- B. Bocchini Camaiani insegna storia del i fascisti. pattamente mobilitata dal pon- ne di molti giovani cattolici alla l'episcopato italiano. In partico- cristianesimo e delle chiese all'Università di Firenze e N. 9 Scienze chael de Vlieger è il presidente L'aritmetica è anche per i neonati dell'associazione che sostiene il Frodi ed errori sono conquiste sistema duodecimale. L'autore di Mario Quaranta attribuisce uh giusto rilievo al- di Mario Ferraro l'abaco, che è nato come modo Alex Bellos diane; la storia del Pi greco e il di contare ed è divenuto un me- Stefano Ossicini te è, da ima parte, l'analisi dei calcolo delle sue cifre; le scale todo di calcolo con una diffu- meccanismi che permettono a er- L'UNIVERSO IL MERAVIGLIOSO MONDO logaritmiche e i regoli calcola- sione enorme. Secondo alcuni rori grossolani, o frodi, di trova- DEI NUMERI tori; i giochi numerici di dispo- ha un rilevante valore psicolo- È FATTO DI STORIE, re spazio all'interno della comu- NON SOLO DI ATOMI ili. di Andy Riley, sizione come il Sudoku; e altri gico perché potenzia la concen- nità scientifica e, dall'altra, quel- la dei processi omeostatici me- ed. orig. 2010, trad. dall'inglese ancora. Vediamo brevemente trazione e l'autodisciplina. Un BREVE STORIA alcuni dei risultati più interes- eccellente capitolo riguarda Pi- DELLE TRUFFE SCIENTIFICHE diante i quali la scienza si autore- di Giuliana Lupi, gola e reagisce all'errore. Il pun- santi e persuasivi raggiunti dal- tagora, ed Euclide (ma anche pp. 286, € 18, pp. XII-580, €20, l'autore. Bellos ha conosciuto e su Diofanto c'è un'attenzione to di partenza è, paradossalmen- Neri Pozza, Vicenza 2012 Einaudi, Torino 2011 intervistato il linguista Pierre particolare); l'autore si soffer- te, la disponibilità della comuni- Pica, il quale si è occupato dei ma sull'aspetto religioso del tà scientifica: contrariamente al lex Bellos è nato a Ox- munduruku, un gruppo indige- suo insegnamento, e conclude l problema dell'errore o, peggio, mito romantico del genio misco- Aford, ha studiato matema- no dell'Amazzonia brasiliana con una punta di ironia; la Fra- Idella frode, nella scienza e della nosciuto, gli scienziati di fronte a tica e filosofia al Corpus Chri- che non ha tempi verbali né tellanza è stata "una combina- loro individuazione sta nel cuore risultati nuovi, anche rivoluzio- sti di Oxford, ed è stato croni- plurali né parole per indicare i zione di clinica della salute, stesso della legittimazione dei ri- nari, sono spesso disponibili al- sta aH'"Evering Argus" di numeri oltre il cinque; altre tri- centro di addestramento reclu- sultati scientifici. Naturalmente meno a sospendere il giudizio. Brighton; lavorò poi al "Guar- bù usano solo uno, due, molti. te ed eremo". occorre distinguere fra gli errori In passato i risultati nuovi veni- dian" come corrispondente Uno dei risultati più sorpren- Ricorda che del teorema di che possono sempre verificarsi nei vano validati attraverso il passag- estero a Rio de Janeiro, ritor- denti è che essi visualizzano le Pitagora sono state date ben processi di ricerca da quelli che so- gio della pubblicazione su riviste grandezze in modo del tutto nando infine in Inghilterra. Il 371 dimostrazioni, elaborate no il prodotto di una cattiva prati- scientifiche, che implicava una diverso da noi: non lineare ma libro II meraviglioso mondo dei dalle persone più diverse, e ciò ca e che spesso sono difficili da di- peer revieiv, e, se necessario, me- logaritmico. Ebbene, gli studi numeri (il titolo originale sa- è una prova della vitalità della stinguere da vere e proprie frodi, diante la replicazione degli espe- più recenti sono giunti a questa rebbe "Le avventure di Alex a matematica, perché induce a che a loro volta coprono uno spet- rimenti. In ogni caso la risoluzio- conclusione: noi nasciamo con Numerolandia", che forse ren- credere che non ci sia solo un tro molto ampio, dalla presenta- ni dei conflitti avveniva all'inter- una concezione logaritmica dei modo "giusto" per affrontare zione di risultati inventati all'esclu- no della comunità scientifica. de meglio anche l'aspetto ludi- numeri; in altri termini, com- un problema matematico. Bel- sione di quei dati sperimentali che Oggi spesso i risultati della ricer- co di questo viaggio nel mondo prendere la quantità dei nume- los si sofferma sugli origami e ci non sono in accordo con lo scopo ca, quando sono particolarmente dei numeri) ha vinto la sesta ri esatti e non attraverso la va- assicura che "è ora la punta di dell'esperimento. L'esistenza di clamorosi, prima di essere sotto- edizione del Premio Galileo lutazione dei rapporti per la divulgazione diamante della matematica. cattive pratiche scientifiche è un posti al giudizio degli scienziati è un prodotto della aspetto dell'importanza che i fat- vengono pubblicizzati con gran- scientifica di Padova; cultura. Letteralmente". non è né un testo sco- Sul numero zero, sull'impor- tori umani e le relazioni fra gli de fanfara attraverso i mass me- lastico né una storia Per quanto riguar- tanza storica del Liber Abaci di scienziati ricoprono nella produ- dia, come illustrato nel capitolo tradizionale della ma- da la capacità mate- Leonardo Fibonacci, che ha in- zione scientifica, la cui analisi è sulla fusione fredda (veramente tematica, sebbene si matica degli animali, trodotto il sistema indiano in stata spesso appannaggio di autori un caso paradigmatico di scienza trovino i maggiori ora si e giunti alla Occidente; l'affascinante storia che evidentemente non conosco- come spettacolo) e la risoluzione matematici dall'anti- conclusione che "le del Pi greco, la cui importanza è no la prescrizione di Wittgenstein, delle controversie coinvolge spes- chità ai nostri giorni. capacità numeriche stata rilevata da Eulero; l'inven- "di ciò di cui non si può parlare so sedi istituzionali esterne ai la- E, dice l'autore, un li- degli animali siano zione del logaritmo, che ci ha occorre tacere", e per i quali la boratori (vedi capitoli 10 e 11). bro di "etnomatema- molto più sofisticate permesso di scoprire concetti scienza è puramente ideologia: è Questi nuovi modi di risoluzione tica", ossia esamina i di quanto si creda". nuovi, per finire con il concetto quindi un piacere trovare un libro delle controversie scientifiche e modi di accostarsi al- C'è, insomma, in tutti di infinito, "il più profondo e sti- scritto da uno scienziato come Ste- di scoperta delle truffe sono ana- la matematica di culture diver- i viventi - umani e animali - molante della matematica di ba- fano Ossicini che conosce i mecca- lizzati nell'ultimo capitolo, pro- se. Bellos ha viaggiato per il una vera e propria predisposi- se", su cui ancora si discute. nismi della ricerca, si è documen- babilmente il più interessante, mondo; è andato in India per zione per la matematica. Un al- La ricerca di Bellos non si è tato e sa di cosa parla. nell'ambito della transizione fra capire come quel paese ha in- tro problema: da che età i bam- svolta entro uno studio o una La parte principale del libro scienza tradizionale, accademica, ventato lo zero, "uno dei più bini comprendono la matemati- biblioteca, anche se ha un'este- presenta l'analisi di alcuni case stu- e nuova scienza post-accademica. ca? Secondo Jean Piaget, grandi progressi intellettuali sa conoscenza della storia della dies che si riferiscono a storie di er- H discorso è complesso e non un'autorità indiscussa sull'ar- della storia umana"; è entrato matematica, fino agli ultimi ri- rori o frodi scientifiche. Alcune di può essere riportato qui in tutte le gomento, la comprensione dei in un casinò a Reno per com- sultati delle neuroscienze che queste storie sono famose, o fami- sue articolazioni. In estrema sinte- numeri attraverso l'esperienza prendere come funziona la tendono a ricostruire come e gerate, altre meno, ma tutte vengo- si si può dire che il nuovo modo di è lenta, pertanto bisogna inse- probabilità, mentre in Giappo- perché il cervello pensa i nume- no seguite con grande precisione e fare scienza è caratterizzato da in- gnare l'aritmetica non prima ne ha incontrato lo scimpanzé ri. Alla fine di questo viaggio ricchezza di dettaglio, senza alcuna terazioni più forti con la società più capace nel far matematico attra- tentazione di caccia alle streghe o nel suo complesso, dovute anche di conto. E poi ha verso i secoli e le posizioni preconcette. In effetti, ai costi sempre crescenti delle incontrato i più di- culture diverse, ci nonostante il sottotitolo del libro, grandi collaborazioni, e tende a versi studiosi, noti sembra che il libro un po' fuorviarne, le vere e proprie generare un tipo di ricerca sempre per avere intrapre- abbia alcune idee- frodi risultano essere la minoranza più frammentata e finalizzata a in- so uno studio di guida che danno delle storie; ad esempio, nel caso teressi locali o privati. A loro volta particolari aspetti unità a questa della fusione fredda la conclusione frammentazione e privatizzazione della matematica complessa storia. è che si è trattato di un errore e rendono più diffìcile la comunica- dei numeri, spinti La prima è che la non di frode deliberata e cosi pure zione fra i gruppi di ricerca. Tutti da passione e cu- matematica è un nel caso, per molti versi incredibi- questi fattori aumentano il rischio riosità; in molti casi linguaggio di larga le, della memoria dell'acqua (ma delle frodi o di pratiche scientifi- hanno raggiunto comprensione, che qui siamo nel campo delle pseudo- che scorrette. Inoltre, i nuovi me- una meritata fama fa parte fin dall'ini- scienze). Alcune conclusioni rove- todi di diffusione dell'informazio- e ottimi affari (l'e- zio della nostra vi- sciano verdetti precedenti, come ne ostacolano il controllo da parte sempio più noto è ta del nostro baga- nel secondo capitolo, dove viene della comunità scientifica del pro- quello di Rubik, in- glio culturale; la discusso l'esperimento di Millikan cesso di produzione dei risultati, ventore del cubo base di questo lin- sulla determinazione della carica anche se, d'altra parte, offrono che porta il suo no- guaggio è la logica, dell'elettrone. Millikan è stato ac- maggiori possibilità di accesso alla me). e noi "siamo i re cusato, in passato, di aver manipo- conoscenza e di connessioni fra le Ogni capitolo af- della logica, il che lato i dati e di aver ingiustamente scienze. Nella nuova situazione fronta un aspetto ci permette di co- misconosciuto il lavoro di Harvey della scienza post-accademica diverso ed è auto- gliere ciò che è il- Fletcher, suo studente di dottora- sconfiggere o limitare pratiche nomo, ossia non ri- logico". to, e di averlo privato cosi della scorrette rende necessario un im- chiede la lettura di Infine, "la mate- possibilità di condividere il premio pegno maggiore che in passato da quelli precedenti; matica è la storia Nobel. Analizzando le note speri- parte della comunità scientifica e essi riguardano i della matematica"; mentali di Millikan Ossicini giun- richiede "che tutti gli scienziati, in ge, in modo convincente, alla con- tutti i loro ruoli (...) se ne occupi- metodi di conteg- Courtesy of Emiliano Ponzi per "La Repubblica", 6 novembre 2011 comprendere la ge- gio primitivi e co- nesi dei problemi clusione che Millikan deve essere no in prima persona". me sono cambiati nel tempo; le dei sei-sette anni. Le ricerche matematici, le soluzioni e il assolto dalla prima accusa e alme- In conclusione: il libro è molto controculture che propongono odierne hanno smentito questa percorso per farsi accettare dal- no parzialmente dalla seconda. interessante e sicuramente da soluzioni alternative al metodo tesi; già "i bebé capiscono l'a- le comunità non solo scientifi- Egualmente non ovvia è l'osserva- consigliare a chi vuole compren- decimale; i fenomeni ricorrenti ritmetica". che, consente di capire piena- zione, sostenuta da esempi nell'ul- dere meglio i processi della pro- nel teorema di Pitagora e nella Il sistema decimale, fondato mente questo straordinario lin- timo capitolo, che l'errore scienti- duzione scientifica e le loro tra- suddivisione di solidi e polime- sui numeri delle nostre dita, è guaggio. • fico può anche essere fruttifero e sformazioni attuali.. • ri, con collegamenti con l'ori- stato a lungo insidiato da altri [email protected] produrre un reale avanzamento [email protected] gami; i grandi numeri, la nasci- sistemi di conto con base 12, ri- delle nostre conoscenze. ta dello zero e i metodi di cal- tenuto migliore perché il nume- M. Quaranta è autore di saggi sulla filosofia Ma il libro è più di una raccol- M. Ferraro insegna fisica colo rapido delle scritture in- ro 12 è più versatile; oggi Mi- italiana e dell'Otto e Novecento ta di storie: il suo tema unifican- all'Università di Torino ~—

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Vasari, storico, pittore e collezionista: un anno di mostre, edizioni, convegni, restauri Camminar guardando, 22 di Laura Corti Tante ne ha fatte Giorgio Vasari, dise- mostra aretina appariva come una vera e stauro di quattro ottagoni su tela, rap- gnate, dipinte, scritte, costruite, col- propria "vita" vasariana, aprendosi con presentanti figure allegoriche, di proba- lezionate,'che nel quinto centenario del- un ritratto dell'artista (non incluso in ca- bile provenienza dalla sua casa fìorenti- la sua nascita (1511-2011, con iniziative talogo e non di eccellente qualità, ma si- na; opere esposte insieme alla grande prolungatesi nel 2012) non era evidente- curamente non prima noto) e chiudendo- CarminCrocifissionee a Firenze dipint, ape per ri l lcua iBasilic interventa deol mente possibile proporne meno di lui. si nuovamente sul suo volto, ancor pre- rconservativo - , come quello per la Casa DucaA Firenze (Giunti, l,a 2011 mostr) ah aVasari, godut glio dell'induUffizi e il- stante, accanto alla moglie Niccolosa Bac- Vasari di Firenze, l'Ente Cassa di Rispar- bitabile vantaggio di essere stata allestita ci, nella tavola di Badia. mio ha significativamente contribuito. all'interno stesso degli Uffizi e, anche sen- La scelta dei disegni ha invero riserva- Ultima mostra ad aprirsi, in ordine di za i didascalici specchi che sono stati dis- tpletoro pocha de i sorpresecelebrazion, mia dedel l cinquecenteresto, nella- tempo, è stata la parigina Giorgio Vasari. seminati lungo il percorso, il visitatore ha nario, le sovrapposizioni di date e la rid- Dessins du Louvre, a cura di Stefania Tul- dunque potuto immergersi nell'opera rea- da delle richieste di prestiti di opere va- lio Cataldo e Louis Franck (5 continents, lizzata, peraltro spiegata nella sua genesi e sariane hanno determinato in più di un 2011), con un catalogo agile e assai bene nel suo contesto progettuale e tecnico con caso problemi di concessione. Si consi- illustrato. Proprio al Louvre, peraltro, non consueta chiarezza. L'essere una for- deri come tra maggio e agosto era visita- Catherine Monbeig-Goguel aveva curato, mulazione limpida e godibile della storia bile anche una mostra di disegni vasaria- nel 1965, una delle prime mostre di "ri- dell'architettura è stato indubbiamente il ni al Kupferstichkabinett di Berlino, Das scoperta" di un Vasari "dessinateur et contributo più originale di questa mostra, ]ahrhundert Vasaris. Elorentiner Zeichner collectionneur" ancora piuttosto misco- curata insieme a Francesca Funis, Anto- des Cinquecento (a cura di Heiko Damm nosciuto, sopravanzato dal notissimo Va- nio Godoli e Francesca de Luca da Clau- e Dagmar Korbacher, Minerva, 2011), sari storiografo. La mostra di Parigi, di sa dia Conforti, la cui monografia su Vasari piente selezione, è fra tutte le celebrazio architetto del 1993 resta a oggi un testo I libri ni vasariane l'unica che abbia consentito fondamentale. Le sedici sezioni prendeva- di cogliere il senso della serialità di esecu- 5° Centenario della nascita di Gior- no avvio, vasarianamente, dai ritratti dei zione di certe invenzioni dell'artista, così gio Vasari. Presentazione del restauro protagonisti: da quello dell'aretino degli fortunate all'epoca da essere richieste più della pala d'altare "Adorazione dei Uffizi, appositamente restaurato, al busto e più volte, mettendo così in luce come Magi", a cura di Fondo Edifici di Cul- di Cosimo di Benvenuto Cellini, opera "uno indefesso studio per il disegno [... to, Voyage Pittoresque, 2011. che però il granduca aveva esiliato all'El- è] stato il mio vero e principal maestro", Das Jahrhundert Vasaris. Florenti- ba. L'esposizione si dipanava alternando per usare le parole dello stesso Vasari. ner Zeichner des Cinquecento, a cura in volto e in opera il non sempre sodale e Senza neppure cercare di elencare i nu- di Heiko Damm e Dagmar Korba- cordiale gruppo di artisti e intendenti che merosi convegni, conferenze, seminari e cher, Minerva, Miinchen 2011. gravitavano nella Firenze medicea, dando letture vasariane, che avranno in taluni ca- Antonella Fenech Kroke, Giorgio vita a una galleria nella galleria, in un'al- si esiti a stampa (e si vuole qui almeno Vasari. La fabrique de l'allégorie: cul- ternanza tra opere assai note e altre meno. menzionare l'eccellente convegno sulla ture et fonction de la personnification Dominanti, certo, le opere pittoriche di genesi e presupposti dell'edizione del au Cinquecento, prefaz. di Philippe Vasari, in un percorso che si estendeva pe- 1550 delle Vite di Vasari, svoltosi al Kun- Morel, Olschki, 2011. rò anche alla "Officina vasariana", pari- sthistorisches Institut di Firenze nell'apri- Giorgio Vasari. Dessins du Louvre, a menti costituita di artefici e di dotti. La se- le 2012, organizzato da Barbara Agosti e cura di Stefania Tullio Cataldo e zione dedicata alla Fabbrica degli Uffizi, Silvia Ginzburg), a queste iniziative si so- Louis Franck, 5 continents, 2011. ai suoi modelli, al cantiere, alle magistra- no affiancate due pubblicazioni di parti- Giorgio Vasari disegnatore e pittore. ture che vi erano ospitate, era immediata- colare interesse. Si tratta dell'utile guida "Istudio, diligenza et amorevole fati- mente preceduta da una sala dedicata spe- Le opere di Giorgio Vasari in Arezzo e pro- ca", a cura di Alessandro Cecchi con cificamente a Michelangelo. Il catalogo vincia, a cura di Liletta Fornasari (Skira, Alessandra Baroni e Liletta Fornasa- della mostra presenta una serie di brevi 2011), destinata a essere un long seller e ri- ri, Skira, 2011. ma densi saggi introduttivi, allineando poi volta a un pubblico più vasto, il cui testo Il primato dei toscani nelle Vite del schede puntuali, almeno per diverse delle include, tra l'altro, la grande Assunzione Vasari, a cura di Paola Refice, Edifir, sezioni, sollecitando curiosità sulla fortu- della Vergine eseguita per Sant'Agostino a 2011. na dell'edificio, seguito nelle sue vicende Monte San Savino, pala che ha goduto, Il Rinascimento a Roma. Nel segno artistiche e documentarie, fino all'impiego nel corso del pregevole restauro ospitato di Michelangelo e Raffaello, a cura di come set di film assai noti. nelle sale del Palazzo comunale di Arezzo, Maria Grazia Bernardini e Marco Ad Arezzo, sua città natale, Giorgio Va- dell'appassionata illustrazione di Isabella Bussagli, Mondadori Electa, 2011. sari disegnatore e pittore. "Istudio, diligen- Droandi e del gruppo del consorzio Ri- Le opere di Giorgio Vasari in Arezzo za et amorevole fatica", a cura di Alessan- cerca. Il secondo volume è quello, ponde- e provincia, a cura di Liletta Fornasa- dro Cecchi, con Alessandra Baroni e Li- roso, di Antonella Fenech Kroke, Giorgio ri, Skira, 2011. letta Fornasari (Skira, 2011) è stata una Vasari. La fabrique de l'allégorie: culture et Omaggio a Vasari, 1511-1574. Di- mostra di proporzioni contenute ma in- fonction de la personnification au Cinque- pinti di Giorgio Vasari dalla collezione telligente per impostazione e proposte cento (Olschki, 2011); denso e in qualche dell'Ente Cassa di Risparmio, presen- critiche. Vi erano presentati dipinti, dise- modo riassuntivo degli ultimi decenni del- taz. di Michele Gremigni, testo di Se- gni e documenti relativi all'intera carriera la "riscoperta" vasariana, ma in chiave rena Nocentini, Polistampa, 2011. dell'aretino, assieme a opere eseguite in della ricomposizione del fìtto mosaico del- Vasari, gli Uffizi e il Duca, a cura di collaborazione (dallo Stradano a Raffael- le conoscenze proprie e altrui, di cui Vasa- Claudia Conforti con Francesca Funis lino del Colle): a ricordare, di Vasari, ol- ri ha fatto tesoro nella stesura delle sue ce- e Francesca de Luca, Giunti, 2011. tre che le variegate fasi della sua attività, leberrime Vite; un testo, quest'ultimo, che anche l'aspetto imprenditoriale e mana- per generazioni di studiosi è stato consi- geriale. Il percorso era scandito in sei se- allestita in collaborazione con il Kunsthi- derato una fonte attendibile, pur nella co- zioni che esplicitavano tappe e rete di re storisches Institut in Florenz, con nuove mune conoscenza della sua umoralità. lazioni con i principali committenti dell'a- proposte e disegni inediti. L'anno vasariano è stato anche, e forse retino, dal 1532 fino alla morte nel 1574 a Sempre ad Arezzo, Il primato dei tosca- soprattutto, l'anno dei restauri vasariani, Firenze. Nel catalogo, se il pregio è stato ni nelle Vite del Vasari, a cura di Paola Re- non solo nelle terre toscane ma anche a quello di aver lasciato spazio anche a gio- fice (Edifir, 2011) è stata incentrata sui- Roma. In Palazzo della Cancelleria, e pro- vani studiosi, si può forse rimpiangere l'artista quale biografo con una pregevole prio nella sala dei Cento Giorni, il Fondo Laura Corti che Alessandro Cecchi, massimo esperto selezione delle opere dei suoi conterranei; Edifici di Culto ha presentato il restauro di Vasari disegnatore e pittore e al quale si Santo è bello, per ricordarne il quinto cen- (catalogo Voyage Pittoresque, 2011) della Camminar guardando, 22 deve in gran parte il riassetto della fortu- tenario del battesimo, ha presentato gli Adorazione dei Magi, proveniente dalla • 1 1 • 1. • • 1 • • 1 1 • C • 1*1 T7 " J ' _ 1 I.1 „L 1 ^ JL GI D 1 IVA T\ RT>RI CRR\ na vasariana degli ultimi decenni, ne sia stendardi professionali da Vasari dipinti chiesa di Santa Croce di Bosco Marengo stato quasi esclusivamente cornice. Nella nel corso della sua lunga carriera. (Alessandria), dipinta nel 1566 per uno Effetto film: mostra agli Uffizi, la scelta del ciborio Nuovamente a Firenze, Omaggio a Va- dei suoi ultimi committenti, papa Pio V, realizzato da Vasari per la chiesa fiorenti- sari, 1511-1574. Dipinti di Giorgio Vasa- al secolo Michele Ghislieri. • Gianni Rondolino na di Santa Croce come opera di chiusu- ri dalla collezione dell'Ente Cassa di Ri- [email protected] The Way Back ra ha inteso rappresentare la perfetta sin- sparmio (presentaz. di Michele Gremi- tesi delle competenze del Vasari come ar- gni, testo di Serena Nocentini, Polistam- L. Corti insegna storia dell'arte moderna di Peter Weir chitetto, scultore e pittore; similmente, la pa, 2011) ha consentito di godere del re- allo IUAV di Venezia Sette personaggi di un intenso cammino

The Way Back di Peter Weir, con Jim Sturgess, Colin Farrell, Ed Harris, Stati Uniti 2010

uest'ultimo film di Peter Weir, realizzato nel Prendiamo la sequenza d'apertura che vede il ti e sul suo significato, si potrebbe sostenere che 2010, sette anni dopo Master & Commander. protagonista, di nome Janusz, arrestato dall'Arma- quest'opera non sia riuscita, se non parzialmente. 9ai confini del mare, e presentato nel settem- ta rossa, interrogato e accusato di essere una spia, E forse è per questi motivi che essa non è stata ac- bre del 2010 al Telluride Film Festival, dopo esse- grazie anche a quello che sua moglie, anch'essa ar- cettata dai Festival di Cannes e di New York. Ma re stato rifiutato dal Festival di Cannes e dal New restata, è stata costretta a dire. Una sequenza di se la si osserva con occhi diversi e con uno sguar- York Festival, è un'opera di notevole valore, tanto forte intensità emotiva che introduce un personag- do intenso che penetra tanto nel carattere dei da non comprendere come mai due festival impor- gio il quale, una volta arrivato nel campo di pri- personaggi quanto nei vari aspetti della natura e tanti (uno dei quali il più importante del mondo) gionia, diventa il filo conduttore di una lunga e in- dei luoghi da essi attraversati, allora si è di fronte non abbiano voluto presentarla in concorso o fuo- tensa vicenda relativa alla volontà, sua e di alcuni a una serie di immagini che, a poco a poco, ci ri concorso. Quasi si trattasse di un film mediocre altri prigionieri, di fuggire dal campo e raggiunge- possono veramente coinvolgere, nel senso che ci o inutile o di vecchio stile o addirittura negativo re la libertà. offrono moltissime occasioni per entrare sia nella sul piano estetico e su quello culturale. Invece si natura e nelle sue trasformazioni, sia nel modo di comportarsi degli uomini e nelle loro possibili tratta di qualcosa di notevole non soltanto per co- ossiamo chiamarlo un filo conduttore nel sen- modifiche di fronte a non poche situazioni senti- me è stato realizzato, ma soprattutto per il modo in so che è soprattutto il suo modo di agire, di P mentalmente critiche. In altre parole, guardando cui Weir ha saputo costruire una vicenda basata su parlare, di avere rapporti con gli altri, di studiare questo film di Weir con uno sguardo indagatore pochi personaggi e costruita in maniera semplice e attentamente il percorso da seguire, a costituire la non è difficile coglierne la vera natura, a meno apparentemente ripetitiva, e invece ricca di una base per il vero e proprio contenuto dell'opera. Il che non si rimanga distratti da una visione che si tensione drammatica che a poco a poco si trasfor- quale non è tanto la fuga in sé e per sé, quanto ferma su ciò che appare sullo schermo e che, per ma in un coinvolgimento personale che si arricchi- piuttosto il modo di essere e di comportarsi di un il suo aspetto ripetitivo o all'opposto affascinante gruppo di uomini diversi l'uno dall'altro. Ed è sce di una visione critica del modo di vivere e di soltanto da un punto di vista estetico, risulta po- questo modo che il film mette in luce man mano comportarsi di un gruppo di uomini. Tutto nasce co interessante. da un fatto grave e drammatico e si conclude con che i personaggi si mostrano come sono ogni volta un ritorno all'amore iniziale. E tutto è basato che devono affrontare e risolvere questo o quel The Way Back, al di là del rapporto che c'è ov- (tranne il finale) su una serie di fatti accaduti (al- problema. viamente con il libro di Rawicz da cui è tratto, è meno così si pensa) che il protagonista ha descrit- I sette personaggi, nel corso del loro lunghissimo un'opera che non si riferisce a quell'autobiografia to in un libro uscito nel 1956 in Inghilterra e tra- e faticosissimo viaggio, rischiano la vita: uno di lo- nel senso che, altrettanto ovviamente, non c'è dotto in molte lingue. Si tratta di The Long Walk ro muore. E durante il percorso incontrano a un nessun rapporto fra Weir e Rawicz, se non per il del polacco Slavomir Rawicz, uscito anche in Italia certo punto una ragazzina, fuggita anch'essa (nel fatto che quel libro poteva offrire, come di fatto con il titolo Tra noi e la libertà presso l'editore suo caso dall'orfanotrofio), con cui continueranno ha offerto, una serie di situazioni che potevano Corbaccio e ristampato nell'ottobre del 2011. a camminare. Fino a raggiungere la meta finale. essere riprese e riprodotte sullo schermo. Slavomir Rawicz, nato a Pinsk nel 1915, figlio Come se le estreme difficoltà di sopravvivenza non Ma questa "riproduzione" non doveva essere - e di un proprietario terriero, era diventato ufficia- fossero tali da costringerli a rinunciare alla fuga e di fatto non è stata - il semplice rifacimento di un le della cavalleria polacca; ma il 19 novembre a riconsegnarsi ai russi; o meglio come se proprio racconto, e nemmeno la rappresentazione di una si- 1939, dopo la sconfitta della Polonia e l'occupa- queste difficoltà costituissero la base del loro com- tuazione "politica" che era strettamente legata a un zione sia dei tedeschi sia dei russi, fu arrestato e, portamento che ne metteva in luce la forza indivi- fatto accaduto durante la seconda guerra mondiale. considerato una spia, condannato a venticinque duale e collettiva, unitamente al carattere tanto anni e trasferito in un gulag in Siberia. Qui egli forte quanto sensibile di ciascuno. ono passati settant'anni da allora e la "ricostru- riuscì, insieme a sei altri prigionieri, a fuggire dal Poiché il senso del film è legato strettamente al Szione" che ne ha fatto Weir non ne tiene conto campo e a raggiungere l'India dopo avere attra- rapporto fra i vari personaggi e, come si è detto, al se non per alcuni dati espliciti che offre allo spet- versato di mese in mese, di stagione in stagione, loro carattere, non v'è dubbio che la sua bellezza e tatore. Ciò che gli interessa è appunto il rapporto il lago Baikal, la Mongolia, il deserto di Gobi, il la sua intensità derivano, da un lato, dal loro mo- fra i personaggi e la rappresentazione di un mon- Tibet e l'Himalaya. Un viaggio a ben guardare do di recitare, dall'altro, da come Weir ha voluto do naturale di grande fascino. Che sia riuscito a impossibile, che essi riuscirono a fare con una se- riprenderli, di sequenza in sequenza, dentro e sul- farlo è indubbio. Che possa non piacere a una par- rie di difficoltà e di pericoli a dir poco straordi- lo sfondo di un paesaggio che si arricchisce e si te del pubblico è altrettanto indubbio. Ma, come si nari. Salvatosi dalla prigionia e dalla morte, do- modifica durante il loro lunghissimo cammino. In è detto, se lo si guarda con occhi particolarmente po la fine dalla guerra, Rawicz si trasferì in In- questo senso, non si può non ammirare la recita- aperti a ogni possibile interpretazione il film offre ghilterra, dove scrisse e pubblicò il libro citato, e zione di attori come Jim Sturgess (Janusz), Ed non pochi elementi affascinanti, non solo estetica- morì nel 2004. Harris (Mister Smith), Colin Farrel (Valka) e la mente. E che esso termini con una sequenza che a prima vista può anche sembrare impensabile e C'è da aggiungere che quel libro fu ben presto giovanissima Saorie Ronan (Irena), per tacer d'al- fuori luogo è un altro modo per sostenere la sua criticato e considerato in gran parte non autenti- tri. Ma altrettanto fascino hanno le immagini che originalità e la sua tensione drammatica ed emoti- co, come se l'autore si fosse inventato il viaggio e ci mostrano i luoghi che essi attraversano. Ed è va. Che non è poco per quest'ultima opera di un avesse scritto un testo che non diceva la verità su questo intenso rapporto fra gli uni e le altre a co- regista come Peter Weir, che ha realizzato nel cor- di lui e sugli anni di guerra da lui trascorsi. Ma, stituire non solo la bellezza dell'opera, ma anche e so di oltre quarant'anni parecchi film di varia na- al di là di ciò che è stato detto in proposito, quel- soprattutto la sua intensità "umanitaria". tura e di diverso valore artistico. • lo che riguarda il film di Weir non è ovviamente Se la si guarda secondo un giudizio critico che la verità o la falsità del libro, ma piuttosto il ma- si può definire tradizionale, cioè che tiene pre- rondolino®yahoo.it teriale drammatico e narrativo che esso gli ha sente soprattutto il rapporto che c'è fra la storia e fornito e sul quale ha realizzato un film che è i personaggi seguendo una traccia interpretativa G. Rondolino è professore emerito di storia "suo" in tutti i sensi. che fondamentalmente si basa sul gioco delle par- e critica del cinema all'Università di Torino , HNDICF • 7 IBDEI LIBRI DELUESEBÌ

birsi la lettura completa dei suoi centocin- ad esempio delizie come questa raccolta, edi- Letterature / Gialli quanta sonetti... Non c'è nessun idolo - la fa- ta nel '22 riunendo testi apparsi in riviste dal miglia, l'etica, l'arte, il progresso - che si salvi 1897 al 1902. Il tipo di genesi spiega anche il carattere un po' particolare del testo, concen- John Berger, G., ed. orig. 1972, trad. dall'inglese di dalla corrosiva penna di Bloy, che illumina di trato in gran parte ma non esclusivamente su Maria Nadotti, pp. 414, € 18, Neri Pozza, Vicenza una luce fosca e feroce la società del suo tempo, mettendo a nudo la vuota miseria del- un personaggio, il pessimo capitano Sharkey 2012 le sue convenzioni. Nella storia che dà il titolo protagonista di quattro racconti, ai quali fanno seguito un'altra storia di truci prodezze mari- "Scorre un minuto nella vita del mondo. Di- all'edizione italiana, Il telefono di Caiipso, si nare, La Slipping Sai, e - a sorpresa - la no- pingilo come è", avrebbe detto una volta Paul incontrerà una veemente sfuriata, ai limiti del vella Un pirata di terra, su un tipo di aggres- Cézanne, cercando di riassumere in un afori- paradosso, contro l'invenzione del telefono, o sione ben diverso, in automobile, lungo le ci- sma il senso della propria arte. Alla stessa idea meglio contro il linguaggio elementare e ste- vili strade britanniche. In quest'ultima il lettore di rapita concretezza sembra ispirarsi anche la reotipo imposto dalle conversazioni telefoni- finisce anzi col solidarizzare - non diciamo narrativa di John Berger, romanziere e sceneg- che, che, secondo Bloy, finirebbe per umiliare perché - con la causa del reo, e ne La Slip- giatore inglese da tempo ritiratosi a vivere in "la Parola stessa": un'invettiva che stride for- ping Sai il furfante si riscatta alla fine morendo Provenza, tra i massimi esperti, a livello inter- temente con le regole odierne del mondo del- "da uomo" ("era inglese!"); mentre ben più nazionale, di fotografia, di pittura e più in gene- la comunicazione e con la frenesia di rimane- sgradevoli sono i pirati della tetralogia di Shar- rale di tutto quanto abbia a che fare con la cul- re sempre, costantemente connessi. key, personaggio anche fisicamente disgusto- tura visuale. Punto di riferimento per un'intera (L.M.) so, circonfuso di un alone ferocemente nichili- generazione di scrittori, Berger giunse al suc- sta e circondato da una ciurma di bruti. Di- cesso nel 1972, quando gli fu attribuito il Boo- mentichiamo i pirati nobili e romantici alla Sal- ker Prize per un romanzo molto sperimentale, gari, o i pretesi democratici di recenti e inge- G., ed egli prese la decisione di devolvere par- Ferdinand von Schirach, II CASO COLLINI, ed. nue interpretazioni libertarie: il mondo pirate- te del compenso alla Black Panther, e di impie- orig. 2011, trad. dal tedesco di Irene Abigail Picci- sco di Doyle non esclude talora motivazioni gare ciò che rimaneva in lunghe ricerche sui la- nini, pp. 166, € 14, Longanesi, Milano 2012. soggettive "comprensibili", ma nel complesso voratori migranti, che più tardi avrebbero trova- puzza di sentina e ottusa crudeltà. Sharkey to la loro espressione artistica in una trilogia di Hans Meyer, ultraottantenne stimato ma- stesso morirà in modo orribile, eliminato per romanzi intitolata Into Their Labours (1979- gnate tedesco, è brutalmente ucciso in un ho- vendetta da un bastardo senza gloria: ma la 1990). Disponibile oggi in una nuova traduzio- tel; il suo assassino, Fabrizio Collini, si auto- sua maschera d'avvoltoio sembra immortalata ne italiana, G. si presenta nello stesso tempo denuncia nella hall, con un lapidario "Stanza in alcuni dei volti che il grandissimo illustrato- come "un saggio, un romanzo, un 400, è morto". La vicenda è in ap- re americano Howard Pyle offrì nel suo Book trattato, o il racconto di un sogno". parenza lineare e senza suspense. ofPirates edito nel 1921, dunque subito prima Vi si narrano le vicende di un uomo, In realtà, il romanzo di esordio del della raccolta doyliana, e di cui Donzelli offre a cui l'autore si riferisce sempre sol- penalista Ferdinand von Schirach in questa edizione una ricca scelta. Truci e pit- tanto con l'iniziale del nome, G. ap- è una narrazione appassionante, toresche biffe con mustacchi e anelli all'orec- punto, figlio illegittimo di un ricco scritta in uno stile asciutto ed es- chio, rese di capitani, prigionieri gettati ai pe- mercante livornese e di una donna senziale, dove si parla di individui, sci, duelli tra pirati e abbandoni su spiagge americana, che nasce nel 1886 a storia, destini, silenzi, valori attra- deserte: un repertorio visivo che informerà lo Parigi, trascorre gli anni di forma- verso la vicenda giudiziaria e la ri- stesso immaginario cinematografico, e in que- zione in Gran Bretagna e poi viag- costruzione delle motivazioni della sto caso si affianca ai racconti non per sem- gia per l'intera Europa - Londra, Mi- tragedia. Dopo l'autorevole recen- plice corredo iconografico, ma giocato in dit- lano, Parigi, Trieste - dominato da sione di Laura Grimaldi sul dome- tico quale vera e propria opera parallela. un'irrefrenabile natura di seduttore. nicale del "Sole 24 Ore", è difficile Dovunque vada, G. sembra inse- aggiungere commenti sulla trama FRANCO PEZZINI guito dai grandi avvenimenti della di un'opera che a un primo sguar- storia del suo tempo: le rivendica- zioni della causa fabiana in Inghil- do appare un thriller, sia pur insoli- terra; i moti dei lavoratori nella Mila- to. E la scoperta che il brillante ca- QÌU Xiaolong, LA RAGAZZA CHE DANZAVA PER no del 1898; l'epopea dei primi voli pitano d'industria, uomo di spirito MAO, trad. dall'inglese di Fabio Zucchella, pp. 365, transalpini e la tragica morte di Geo e di cultura, sia in realtà stato un Chàvez a Domodossola; l'irredenti- ufficiale nazista, colpevole di bru- € 18, Marsilio, Venezia 2012 smo italiano nella Trieste di inizio talità e strage in Italia, stupisce po- Il sesto caso dell'ispettore capo Chen Cao è Novecento. Poi inaspettatamente la co il lettore, che probabilmente co- particolarmente pericoloso per il poliziotto-let- passione per una giovane donna, di nosce frammenti di quella cultura nome Nuéa, lo spinge a esporsi per immensa che ha descritto le atro- terato creato da Xiaolong. Sull'indagine, che una causa, fino a compromettersi al punto da cità di un tempo in cui "la follia pa- gli ha affidato in via riservata il ministro in per- avviare il proprio destino verso una risoluzione droneggiò il paese" e fece sperdere le ragioni sona, stanno lavorando anche gli uomini della annunciata. G. dà a questa ritrovata consape- etiche di troppi tedeschi. Quello che colpisce Sicurezza Interna che vorrebbero andare per volezza il respiro delle grandi narrazioni del- è la tessitura impeccabile e insolita di ragioni le spicce e che Chen deve battere sul tempo. l'Ottocento, ma nello stesso tempo rinnova le e riflessioni che il libro solleva. Così il prota- Si tratta di recuperare documenti compromet- convenzioni del romanzo storico, imbastendo gonista, il giovane difensore Caspar Leinen, tenti sulla vita di Mao, che una delle tante sue una narrazione a-lineare e labirintica che, in un diviene nel corso della narrazione un eroe del- amanti - attrice cinematografica spinta al sui- vertiginoso patchwork di registri e di stili, in- la sua professione, perché si assume una di- cidio nelle violenze della Rivoluzione culturale treccia il racconto con la cronaca dell'epoca, fesa disperata, la gestisce con coraggio e de- - potrebbe aver lasciato alla giovane nipote, con riflessioni di poetica e di politica, con cita- coro, nonostante il legame quasi filiale con affascinante e misteriosa frequentatrice di ex zioni dalle fonti più svariate, sostituendo al prin- l'ucciso e i rapporti affettivi con i nipoti. Come benestanti raffinati e di nuovi ricchi della cipio ordinatore della successione temporale gli dice l'avvocato antagonista, anche lui per- Shanghai affaristica e malavitosa (ci sono di una visione della realtà fondata sulla compre- sonaggio di grande cultura, giudiziale e non mezzo anche le Triadi). Insomma, uno scot- senza nello spazio degli eventi narrati. solo: "È esattamente quello che voglio dire, tante "caso Mao" (questo è il titolo del libro Leinen: lo spirito del tempo, lo credo alla leg- uscito negli Usa nel 2009) che si dipana tra LUIGI MARFÈ ge, lei crede alla società". Ed è quello che ef- Shanghai e Pechino, con forte tensione e con fettivamente scopre il giovane Leinen, subli- squarci di vita quotidiana notevoli, intrecciati a mando gli studi e la buona formazione tradi- numerosi riferimenti letterari, dalle poesie di zionale, attraverso il silenzio pudico di Collini: Mao alla lirica cinese dell'epoca T'ang, a poe- ti occidentali come Eliot e Yeats. I capitoli finali Léon Bloy, IL TELEFONO DI CALIPSO E ALTRE STO- la centralità dell'essere umano offeso. Il libro è scadono in toni un po' troppo grotteschi e RIE SGRADEVOLI, ed. orig. 1894, trad. dal francese anche l'occasione per aprire un dibattito ap- Letterature/Gialli hanno il difetto di rivelare un assassino che di Emanuela Schiano di Pepe, pp. 70, € 8, il me- passionate e puntuale sulla punibilità degli at- prima non ha fatto parte dei personaggi del langolo, Genova 2012 ti compiuti in guerra da parte di ufficiali. Si scopre così che l'articolo 50 del codice pena- romanzo, togliendo così al lettore il piacere dell'agnizione finale. Segno forse che a Xiao- Nel 1894, Léon Bloy raccolse in un sottile le tedesco è stato modificato il 1° ottobre 1968 Narratori italiani long interessa tessere una storia in cui si ri- volume otto "storie sgradevoli", che davano facendo cadere in prescrizione le stragi di ci- flette la Storia - per lo meno quella filtrata at- sfogo alla sua ansia incendiaria di distrugge- vili e partigiani. Ma su tutto incombe il dolore traverso le memorie del medico di Mao e la re e irritare. Si tratta di racconti ai limiti del de- senza fine e senza parole di Collini che "ave- storiografia che dissacra il mito del Grande Ti- lirio, in forte polemica con le tendenze natura- va aspettato tutta la vita, era sempre rimasto moniere -, e molto meno concludere in modo Fumetti liste della narrativa dell'epoca, ma nello stes- in silenzio", testimone e vittima marchiata da verosimile un thriller che pure è condotto con so tempo intrisi di quell'ineludibile senso di una violenza senza remissione possibile. maestria narrativa. Godibile, per esempio, il realtà - storie "fin troppo accadute", le defini- ALDO FASOLO racconto, alle pp. 117-122, della passione di sce il loro autore - che si attacca talvolta agli un vecchio professore per i detti di Confucio e Storia episodi più inverosimili, e li fa apparire credi- per i granchi di fiume, che non si può più per- bili, dotandoli di un inconfondibile sapore di mettere, per cui deve limitarsi a cucinare la verità. Inquieto, irriverente, visionario, Bloy dà Arthur Conan Doyle, STORIE DI PIRATI, trad. dal- salsa che li accompagnava quando non era- sostanza narrativa alla cattiveria gratuita di cui l'inglese di Maurizio Bartocci, ed. originale 1922, no ancora diventati una costosa prelibatezza trasuda ogni momento il reale: una madre che pp. 134, € 23, Donzelli, Roma 2012 Internazionale per pochi. Apologo ambiguo, perché l'ispetto- avvelena il figlio per compiacere l'amante; un re Chen Cao vede le brutture del presente ma generoso che per troppa modestia si finge Il corpus degli scritti doyliani è sicuramente non nutre nessuna nostalgia per il passato avaro; un mediocre poeta che, dopo aver ar- assai più ampio di quanto il lettore medio di Infanzia mato una pistola, costringe il suo ospite a sor- Sherlock Holmes immagini: e ne fanno parte CESARE PIANCIOIA L'INDICE

•••EL LIBRI DEI MESEBI

Marosia Castaldi, LA FAME DELLE DONNE, flessione sullo stato dell'arte dell'essere in una capanna che il comune ha regala- Alessandra Sarchi, VIOLAZIONE, pp. 271, € 18, pp. 185, € 17, Manni, Lecce 2012 umano oltre che dell'arte in sé, non solo to alla madre per compassione, dopo che Einaudi, Torino 2012 Si evidente rappresentazione del dolore il marito ha venduto la vecchia casa ed è e Un'immensa enciclopedia del corpo, femminile in tempi di anoressia, bulimia, andato a vivere a Cuba con una puttana. Violazione racconta una storia attuale, dei suoi bisogni, specie del cibo ma an- sovraesposizione dei corpi e revanchi- Il suo desiderio più grande è quello di di- perché tratta di speculazioni edilizie, dis- che del sesso. Libro indispensabile, cru- smo misogino, ma catalogo flaubertiano, ventare una campionessa di ippica. È astri ambientali, amministrazioni corrotte e dele, bellissimo, travolto da sapori e alla Bouvard e Pécuchef, dello scibile proprio attorno alle orbite sentimentali di sfruttamento degli immigrati clandestini. so amori saffici, libro di memorie sensoriali materiale della nostra vita. questi due ragazzi che ruota "Ivan il terri- Ma, oltre al tema trattato, che pure è im- •io e di casalinghitudine: ecco la parola che ANTONELLA CILENTO bile", il bullo del paese. Ivan è appena portante, Violazione è anche un libro scrit- torna, inevitabile citazione dell'indimenti- uscito dal carcere minorile di Casal di to bene: senza sciatterie, senza frasi fatte •IO cato, omonimo libro di Clara Sereni, Marmo dopo essere stato condannato o aggettivazioni inutili, senza anacoluti k composto, per l'appunto, di ricette e me- per spaccio, o almeno così si dice in pae- spacciati per trovate sperimentali. La fra- 0 morie familiari. E Sereni, ma anche Ra- Alcide Pierantozzi, IVAN IL TERRIBILE, se. È brusco nei modi di fare, ignorante se è precisa, non definisce uno scenario so mondino e Woolf, fra i molti numi tutelari pp. 315, € 19, Rizzoli, Milano 2012 ed emarginato. Ha una pelle olivastra e mentale (come nella prosa di Calvino), ma che presiedono la prosa poetica di Ca- due occhi "verde Caraibi" pieni di'odio e cerca la lettera fisica del testo: chi rac- staldi, fanno costellazione intorno a una C'è qualcosa di straordinariamente in- astio dietro ai quali, in realtà, si nasconde conta, e chi legge, rivive l'esperienza che S storia minima che ha per attrici solo don- solito nei libri di Alcide Pierantozzi: una un universo di tenerezza e dolore: non sta dentro alle parole. Passando poi alla k ne: Rosa, la protagonista, Tina, una vici- grazia luminosa e abbacinante e allo vede sua madre dall'età di quattro anni e capacità di costruire un racconto, quel na di casa, Caterina, Edda e la figlia di stesso tempo la capacità di spaventare, suo padre, proprietario di un maneggio, è che riguarda il lavoro di taglio, la costru- Rosa. Per tutto il romanzo, o opera poeti- di frastornare, di distruggere con prepo- un tipo arrogante e austero. Attraverso zione del punto di vista e la trama, colpi- ca in versi, mèlos antico, siamo in un ri- tenza ogni certezza. Con Ivan il terribile una prosa nevrotica e l'utilizzo della for- sce anzitutto la scelta di ambientare una 1 storante della bassa Padania dove si cu- Pierantozzi plasma una spietata parabola ma del dialogo, Pierantozzi ci guida nei storia di abusivismo e vandalismo am- cina di tutto, ma soprattutto il cibo caldo adolescenziale che affronta temi quali la tortuosi meandri di questi tre ragazzi. Al- bientale, praticamente la storia contem- l'inizio Ivan sembra odiare sia Federico del Sud. Riappaiono i fantasmi che ac- deriva dei valori familiari, l'ambiguità dei poranea dell'Italia, proprio nel luogo fisico che Sara: al primo assesta un pugno in compagnano da sempre la scrittura di sentimenti, la vita nei paesi di provincia e e sociale che più disturba il nostro civile faccia, alla povera ragazza, che ha ribat- Castaldi, da II dio dei corpi (Sironi, 2006) il dolore. Ma alla base di questo romanzo buon senso, perché Violazione non è am- tezzato con il no- a Dava fine alla tremenda notte (Feltrinel- ci sono soprattut- bientato a Scampia, o in Sicilia, o nei me di "Mula", pi- li, 2004) a Dentro le mie mani le tue (Fel- to due motivi: la quartieri dormitorio della periferia di Mila- scia in faccia. trinelli, 2007), per citare solo alcuni suoi morbosa diffusio- no, ma in Emilia, nel cuore dell'Italia più Con il passare titoli: la solitudine, l'amore strappato o ne della letteratu- efficiente, nella patria della solidarietà e del tempo i rap- CO assente, il corpo delle donne, la scrittura. ra vampirico- del rispetto delle regole (e, storicamente, porti cominciano con merito). Eppure anche qui il patto di Ed è alla scrittura come arte che sono amorosa e l'ec- però a migliorare. dedicate due pagine fra le più incalzanti: cessiva spettaco- civiltà e il senso dello stato sono saltati, e Ivan, infatti, mo- proprio qui allora ha senso raccontare, "E tu - Lettore - hai dei figli e tieni un dia- larizzazione dei strando tutta la rio? Tienilo sopra il comodino tienilo den- sentimenti alla guardare. Senza gli anticorpi del morali- sua tenerezza e i smo, ovvero senza un plot rassicurante tro il tuo letto. Portalo con te dentro la tua quale ogni giorno suoi desideri, fini- che attraverso le antitesi proceda verso la strada dentro la tua casa. L'ho comincia- i talent show ci rà per fare inna- sintesi. Il racconto - che si apre e si chiu- to a quindici anni. Ci scrivevo le mie poe- sottopongono. La morare di sé en- de con due soliloqui in notturna - costrui- sie adesso giace abbandonato tra le storia è ambienta- trambi i ragazzi. sce, attraverso due famiglie di personag- scartoffie polverose. Mi sembra banale ta a Roccafluvio- Sara e Federico, gi che si contrappongono, un sistema di scriverci sempre le stesse cose. Fai ma- ne, un piccolo sia per vendicar- reciproche smentite da cui alla fine nes- le - Lettore - il diario conserva i residui di borgo di circa tre- si di ciò che Ivan suno esce davvero incolpevole. Rispetto mila abitanti nel-- tutto quello che abbiamo fatto che ab- aveva fatto loro, alla possibilità di un reale ritorno in con- biamo detto che abbiamo sognato. Quel- l'entroterra mar- sia per trascorre- tatto con l'ambiente, con la terra, l'estetica lo che abbiamo desiderato che abbiamo chigiano, un pae- Tutti i disegni della sezione schede sono re del tempo con della campagna reinventata dai cittadini avuto che abbiamo scambiato. Quello se dominato dai di Franco Matticchio lui, decidono di new age della domenica non è poi molto che ci siamo lasciati alle spalle. Quello campi e da un na- ingannarlo, di fargli credere che la sua meno artefatta ed estranea alla natura di che mi hai detto quello che ti ho detto tura selvaggia, "l'ultimo posto in cui un cantante preferita, Mariah Carey, si re- quella di chi devia i letti dei fiumi o di- che ti ho fatto che mi hai fatto. Quello che quindicenne si augurerebbe di vivere", cherà a Roma per registrare un videoclip, strugge una vallata per costruirci un cam- abbiamo percorso quello che abbiamo un luogo ai confini del mondo "dove tutto convincendolo così a partire per un viag- po da golf. Violazione è un romanzo pieno visto quelle lingue che abbiamo cono- può succedere". Il primo personaggio gio verso la capitale. Un viaggio, fatto di di personaggi che entrano in scena risve- sciuto quelle persone che ci hanno ama- presentato è Federico Guerini, appena odio e amore, di vita e morte, che sarà gliandosi, riemergendo da un sonno abi- to". Lunghe elencazioni, infinite catene di arrivato in paese da Trieste. Federico ha devastante e che cambierà per sempre la tato dall'indistinto della coscienza e delle anafore che, insieme alle ricette che Ro- un volto un po' da angioletto, un po' da vita dei tre adolescenti. Ivan il terribile è forme (le prime pagine del libro sono tra le sa realizza al ristorante, sono l'anima del demonio, i capelli ricci, legge Proust, so- un libro luminoso perché parla di un amo- più belle della narrativa contemporanea); libro. Poiché, sembra dire Castaldi, quel gna di diventare regista con un film sul re ingenuo e raggiante, ma allo stesso avari livelli-tematico, narrativo, tempora- che conta è, sì, quanto ci diciamo e vampiro Bela Lugosi, e porta dentro di sé tempo è un libro perturbante quando rac- le, etico - il romanzo riflette e fa riflettere quanto ricordiamo, ma soprattutto la for- l'immenso dolore di una famiglia disastra- conta del dolore che esso può provocare. continuamente sugli stati di soglia e sul ma che diamo alle cose - inevitabile, per ta: il padre è sempre impegnato con l'al- Fondendo lo stile sincopato dei racconti senso del limite. Il concetto di disponibili- lei che è fabbricatrice di parola come di levamento di cavallucci marini, mentre la di Salinger e le terribili fascinazioni di Ste- tà illimitata attribuito dagli esseri umani al- opera visiva - e "la luce assoluta delle madre, artista di fama internazionale, si phen King, Pierantozzi ha dato vita a un la natura ha fatto credere a un tutto che cose che esistono anche senza essere dispera per la morte della propria figlia. romanzo che apre squarci abissali nell'a- adesso è giunto al termine, e resta una fe- guardate". In un certo senso, La fame Altro personaggio principale del romanzo nimo del lettore. roce bugia. delle donne andrebbe letto come un ro- è Sara, una ragazza brutta, sgraziata, manzo filosofico e come una completa ri- che si veste come un maschiaccio. Vive DANIELE RUBATTI DANIELA BROGI

Raffaella Romagnolo, LA MASNÀ, pp. 336, € 16,50, loro addosso. Ecco allora che, addensando attorno a un data in sposa prima della guerra a uno zoppo che non aveva Piemme, Milano 2012 luogo dalla forte valenza simbolica un conflitto esistenzia- mai visto, si trova a vivere la casa dei Francesi come un'e- le e storico che rende l'Italia quel paese di vecchi puerili e terna ospite, senza esseme mai padrona. Un giorno però, per Assumersi la responsabilità delle proprie scelte, diven- giovani bamboccianti che vorremmo smettere di essere, qualche ora, sceglie - al contrario dei suoceri, del marito e tando padroni della propria vita. Scardinare una consue- Romagnolo mostra come il romanzo contemporaneo possa di un'intera parte di nazione - di opporsi ai fascisti nascon- tudine per cui è sempre qualcuno più titolato di noi a affrontare una questione così centrale con la voce della dendo un giovane partigiano. Dopo quell'unico momento di prendere decisioni importanti. Divenire adulti, smettendo buona letteratura. Mostra anche come la formazione di un libertà tenuto nascosto per sempre, Emma si chiuderà nel di essere bambini, trovando la forza di non fare più, come individuo, di una donna, possa essere, ora e sempre, un at- suo mondo e abbandonerà la casa dei Francesi, accompa- si dice in piemontese, "la masnà". Questo spinoso passag- to politico. Questo libro è un ottimo esempio di come si gnando Luciana in un moderno appartamento senza storia gio esistenziale agita la storia narrata da Raffaella Roma- possano associare passione personale e controtto stilistico, e senza odori. La legge dei "padroni" vuole che sia il figlio gnolo, autrice che con questo secondo romanzo ci regala piacevolezza di lettura e dettagliata indagine dei personag- maschio, Mario, a possedere la casa e a sapere che cosa è giu- una narrazione avvincente, costruita con una solida e na- gi, ambientazione familiare dimessa e un respiro epico che sto fare. Luciana troverà invece la sua libertà quando dovrà turale padronanza di mezzi, una lingua curata e ironica, cerchi di guardare in faccia "la Storia" puntando in alto, far fronte da sola al mare di debiti lasciatole dal marito. La un punto di vista originale e di ampio respiro. prendendo a modello, tra gli altri, , scrittrice sua capacità nel risolvere la situazione le guadagna la stima All'inizio del libro, una nota ci insegna che "masnà" de- chiamata in causa quando si tratta di alzare il sipario sulla di Anna, da sempre invaghita di un padre inesistente. Dal riva dal latino mansionem e porta perciò dentro di sé il ri- terza generazione, quella di Anna. Perché atta letteratura, canto suo, Anna è la prima persona detta famiglia ad anda- cordo della parola "casa". La casa dei Francesi, una cascina oltre che atta realtà, attinge Romagnolo quando sceglie di re all'università. Non ha vissuto nella casa dei Francesi e ha del Basso Monferrato che guarda passare la storia d'Italia commentare alcuni snodi detta vicenda con le parole di imparato ad andare in bici il giorno detta morte di Moro. È dal fascismo alla metà degli anni novanta del Novecento, Philip Roth, di Musil e dei libretti di Puccini. anche la prima che, nel 1995, mentre nonna Emma vive le è dunque l'altro protagonista di questo romanzo: un luogo Di quali avvenimenti si parla? Dimesse e silenziose, Em- sue ultime ore in ospedale, decide di infrangere quell'insana dove tre generazioni di donne - impersonate da Emma Bo- ma, Luciana e Anna vivono, senza riportarne fregi o meda- abitudine al silenzio, aiutando sua madre a rivedere il testa- netti, dalla figlia Luciana e dalla nipote Anna Cermelli - glie, le vicende del "secolo breve", reggendo nell'ombra le mento del nonno perché anche lei possa avere la sua legitti- vivono ciascuna a suo modo la lotta per emanciparsi dal sorti detta famiglia. Tutte e tre trovano però la forza di op- ma parte di casa e la sua piccola, meritata parte di Storia. ruolo di "masnà" che la famiglia e la società hanno cucito porsi a questa ottusa e ancestrale sottomissione. Emma, an- STEFANO MORETTI N. 9 IDEI LIBRI DEL MESE|

Daniel Clowes, THE DEATH-RAY, ed. orig. portunità per approfondire la storia della parata per il centro culturale Alliance Fran- me treno dell'inquietante colonnello Ko- SO 2004, pp. 48, € 22, Coconino Press-Fandan- sua famiglia, una vicenda di migrazione gaise di Washington mentre il libro era an- mack costantemente seguito da uno SO go, Bologna-Roma 2012 che abbraccia tre generazioni e che si ri- cora in fase di completamento. Fonte: stormo di corvi è un'invenzione memora- verbera sul futuro segnando, per Simon, l'i- http://www.youtube.com/watch?v=Kza- bile), che tiene incollato il lettore fino al- Da quando le storie a fumetti si chiama- nizio di una catartica rinascita. Questa è vAGsjHr8). l'ultima pagina. Un'opera che forse non no graphic novel sembra sia inevitabile anche la storia di Portugale di Cyril Pedro- ANDREA PAGLIARDI aspirerà a essere un capolavoro, ma che che gli autori anglosassoni, per riflettere sa, ex animatore Disney e autore di fumetti è un modello di come si devono raccon- sull'adolescenza, debbano anche riflette- che proprio come Simon maturò l'idea di tare le storie attraverso il medium del fu- a re sui fumetti stessi, sui loro cliché e sul- scrivere il libro dopo aver preso parte a un metto. l'ingenuità apparentemente connaturata festival di fumetti in Portogallo. Il volume è Jean-Philippe Peyraud e Alfred, LA DISPERA- (A.P) &H alle storie con le quali sono cresciuti. Da- un corposo Heimat di 264 pagine, senza ZIONE DELLA SCIMMIA, ed. orig. 2006-2011, niel Clowes, uno dei più consapevoli e dubbio il capolavoro di Pedrosa che con trad. dal francese di Stefano Andrea Cresti, sensibili fumettisti americani, non si sot- esso ha già vinto il Prix BD 2011 della rivi- pp. 160, € 18,50, Tunué, Latina 2012 trae alla regola, e con questo "raggio del- sta "Le Point", il premio dei librai BD 2012 Edmond Baudoin e Troubs, VIVA LA VIDA, la morte" ci regala (si fa per dire: anche se e, soprattutto, il prestigioso premio Fnac "Guarda, guarda quest'albero. È un'A- ed. orig. 2011, trad. dal francese di Federica Ia- la bellezza della confezione, a cominciare 2012 al festival di Angoulème. La casa edi- raucaria. Viene chiamato 'la disperazio- cohelli, pp. 124, €17, Coconino Press, Bolo- dalla legatura in tela per finire alla carta trice Bao Publishing lo propone al pubblico ne della scimmia', perché non concede gna 2012 o italiano in un'edizione pregiata ed elegan- spessa e morbida su cui il libro è stampa- nessun appiglio per essere scalato (...) C/2 to, ideale per rendere al meglio la sma- te, assai fedele all'originale francese. Pe- La nostra relazione è come quest'albero, Ci sono molti modi di raccontare un gliante efficacia della tavolozza cromatica drosa riesce a essere straordinariamente Josef. Non può lasciarsi invadere dai viaggio. C'è chi fa incetta di cartoline, di Clowes, giustifica il prezzo alto) una do- evocativo ed efficace nel raccontare una sentimenti". A pronunciare queste parole chi scatta chilometri di pellicola fotogra- lente e ironica storia di malessere adole- storia autobiografica ricca di emozioni sot- è Vespérine, affascinante femme fatale fica, chi tiene un diario di viaggio. C'è scenziale. La storia dell'adolescente un tili e stati d'animo dai lunghi capelli poi chi disegna i volti delle persone in- poco disadattato Andy, che scopre di delicati: abbando- corvini. Joseph è contrate lungo il percorso, cercando di possedere superpoteri attivati dalla nicoti- nato il tratto car- un giovane che ha registrarne i sogni e le speranze: sogna- na delle prime sigarette fumate di nasco- toon tipico del ma- abbandonato la re di partire e sperare di sopravvivere a sto, viene raccontata attraverso mille gnifico Tre ombre sua carriera di ar- Ciudad Juàrez, o semplicemente Juàrez, (Edizioni BD, 2008) espedienti grafici e narrativi: dal flash- tista per accettare nello stato messicano del Chihuahua, la e del divertente back del protagonista, quarantenne im- con riluttanza di città più pericolosa e violenta del piane- Auto Bio (Q press, bolsito, alle lettere alla fidanzata, dalle in- prendere in con- ta. È qui che Troubs e Baudoin ci porta- 2012), Pedrosa terviste ai compagni di scuola ai sogni del segna l'azienda di no con il loro Viva la vida, edito da Co- adotta qui uno stile protagonista (che naturalmente sono mi- famiglia. Joliette conino. Viva la vida non è solo il raccon- grezzo eppure raf- cro-fumetti essi stessi). È evidente,' nella ama Josef alla fol- to di un viaggio, ma un diario grafico, finatissimo, fatto di frammentazione della gabbia della pagi- lia, ma lui ricam- una mappa sociale. Per la sua particola- linee arruffate e so- na e nei molti sperimentalismi strutturali, bia in modo tiepi- re struttura il graphic novel può infatti es- che Clowes si sta misurando con le novi- vrapposte, anne- do e distaccato e sere considerato un'opera corale: i due tà, splendide per l'occhio ma un poco gate in acquarelli presto viene tra- disegnatori descrivono i luoghi in cui si troppo difficili alla lettura, del collega scomposti e stra- volto dalla passio- recano attraverso il racconto delle storie Chris Ware, un vero e proprio Alain Re- bordanti. Il modello ne per Vespérine. dei cittadini che vi abitano, i vivi, ma an- snais del fumetto; ma Clowes riesce a te- che viene subito al- Edith, cugina di che e soprattutto per mezzo delle vite di nere ben salde le redini della narrazione, la mente è quello Josef e pittrice ec- coloro che a causa della situazione di e anche quelle dell'introspezione che sta del nostro Gipi, ma centrica, si conce- estrema povertà e violenza non ce l'han- alla base del gusto e dell'efficacia dei la forza espressiva no fatta. Florence, Elpìdia, Miguel Angel, vecchi fumetti di supereroi. Perche tutti, e caricaturale dei de in modo non Eloisa, Blas e Andres sono solo alcuni da ragazzi, sogniamo di incontrare sulla suoi personaggi ri- esclusivo a Lazio, dei personaggi intervistati (e ritratti) che, nostra strada la terribile pistola a raggi corda da vicino la tiglio di un potente che incenerisce bulli e idioti? La risposta matita di Sylvian proprietario terrier attraverso le loro storie, i drammi, i lutti ce la dà Andy a quarant'anni: "Cioè, Cri- Chomet. Persino ro. Intanto si sca- ma soprattutto le loro speranze, ci spin- sto, come diavolo può farcela un solo uo- gli sfondi e i pae- tena una furiosa gono a immergerci nel panorama socia- mo contro quattro miliardi di stronzi?". saggi, contrastato esito di pennellate grevi guerra civile: in- le di Ciudad Juàrez, raccontando il volto, e tratti fini e sottili, diventano tutt'uno con gli quietanti soldati neri con occhi rossi pat- i vizi e anche le virtù di una città terribile LUCA BIANCO stati d'animo dei personaggi. Una chiac- tugliano le strade diffondendo un clima e unica al mondo. Le tecniche figurative chierata tra un padre e un figlio che non si di paura e desolazione. Il mare si pro- usate da Troubs e Baudoin sono le più parlano da anni è accompagnata in modo sciuga e avanzano i deserti sabbiosi nei disparate: ritratti, piani veloci e cartoline magistrale dall'avanzata del crepuscolo: quali si stagliano all'orizzonte desolanti affiancate da panorami astratti, articoli di Cyril Pedrosa, PORTUGAL, ed. orig. 2011, iniziata con la rievocazione di un ricordo relitti. La disperazione della scimmia è giornale e pagine quasi interamente do- trad. dal francese di Michele Foschini, pp. 264, d'infanzia la conversazione diventa pro- un feuilleton onesto e dichiarato, una sto- minate da testi scritti. L'opera è divisa in € 27, Bao Puhlishing, Milano 2012 gressivamente sempre più intima e sincera ria d'amore impetuosa e impossibile, vis- sezioni, anzi in tappe di viaggio, con mentre gradualmente nell'arco di qualche suta in un tempo surreale e indefinito, dettagli e riferimenti a vicende realmente "Sono il paese in cui sono nato... oppu- pagina cala l'imbrunire e le tavole virano in nella cornice di una società distopica e accadute ai due francesi, cosa che con- re 'sono?' Poco importa in che paese...". modo quasi impercettibile dal rosso vivo atroce che diventa teatro di meschine tribuisce a rendere ancora più vivo il ri- Simon, autore di fumetti e immigrato porto- del tramonto al blu scuro della notte. "È il lotte per il potere. In un panorama edito- tratto di quei luoghi. Denunciando le in- ghese di terza generazione non scrive e motivo per cui disegno fumetti: per raccon- riale dove nuovi autori di graphic novel giustizie vissute dai protagonisti, Troubs non disegna più. Vive in Francia in una di- tare ciò che non saprei esprimere in altro spuntano a ogni piè sospinto, adottando e Baudoin avvinghiano il lettore che si mensione grigia e sbiadita in preda a con- modo. (...) Scrivere un libro significa spes- stili grafici e forme narrative sempre me- trova tenacemente coinvolto nelle loro tinue crisi creative ed esistenziali, senza ri- so camminare zigzagando, spesso tornare no convenzionali, Alfred e Peyraud dan- sofferenze, ma anche nella loro voglia di uscire a prendere decisioni risolutive per il indietro o essere in molti posti contempora- no prova di una protonda conoscenza andare avanti, di superare gli ostacoli proprio futuro. Un breve soggiorno in Por- neamente. (...) Raccontare come è nata della narrazione per immagini e rilancia- nella speranza di un futuro migliore, af- togallo ravviva una scintilla sepolta e mette una storia è come descrivere un labirinto no una storia classica, una vicenda finché un giorno tutti possano gridare: Simon sulle tracce del suo passato. Il ma- (Pedrosa, marzo 2010, da una lezione pre- drammatica e ironica insieme, ricca di "Viva la vida!". trimonio della cugina costituisce poi l'op- colpi di scena e di idee originali (l'enor- ALICE GIULIA URSO

Manu Larcenet, BLAST. VOL. 1. GRASSA CARCASSA, ed. ha sempre dovuto fare i conti con una fisicità sgraziata ed ca emotiva. Per molti anni ha collaborato alla rivista orig. 2010, trad. dal francese di Francesco Scala, pp. 204, eccessiva, un corpo immane e molle da odiare e punire. "Fluide glacial" all'insegna di una critica sociale surreale € 20, Coconino Press, Bologna 2012 Eppure, prima del blast, la sua vita non sembrava uscire e spiazzante per poi ottenere premi e successo con Lo dai binari della normalità: un padre, un fratello, una mo- scontro quotidiano (voi. 1 e 2, Coconino Press, 2007- Scoppio, raffica, folata. Questi i lemmi proposti da un glie, un lavoro/nemesi come autore di guide gastronomi- 2009) un tratto apparentemente ingenuo per una vicenda buon dizionario bilingue per l'inglese blast, il termine che. Poi la malattia del padre, l'orrore insinuante di un'a- umana di straordinaria intensità. quasi intraducibile scelto da Larcenet come titolo del suo gonia sotto morfina, la fuga in una notte di pioggia e il In Blast, anzi, nel primo volume finora edito (ne sono ultimo fumetto. Per Polza Mancini, clochard obeso e al- blast: la sospensione, la leggerezza, l'intuizione di un previsti altri tre o quattro), il tratto grafico cambia comple- colista che deve spiegare a due cinici e annoiati poliziotti "mondo sconfinato e sgombro da ogni morale". Dopo il tamente e la storia si dipana tra splendidi paesaggi e poten- le ragioni di un suo gesto di violenza il blast è però mol- blast nulla può più essere come prima e Polza, antieroe te espressività dei personaggi; acquerelli in grigio cupi, pio- to di più di uno scoppio, è l'estasi esplosiva che gli ha sve- sospeso tra Parsifal e Falstaff, inizia il suo doloroso viag- vosi, dolenti, perfettamente adeguati alla tonalità del narra- lato in un breve istante di illuminazione allucinatoria il gio nelle tenebre, la solitaria quòte di un cavaliere erran- to. Gli unici lampi di colore, violenti e inattesi, giungono significato nascosto dell'esistenza. Ai poliziotti che lo in- te sporco, sbronzo e abbrutito nelle campagne francesi del proprio al momento dell'illuminazione, ma non sono opera terrogano per ottenere una confessione completa, con tan- terzo millennio con la sola compagnia di qualche barretta di Larcenet. Proviamo infatti impressi sulla pagina, a con- to di dettagli e motivazioni, l'uomo offre invece il reso- di Funky chocolat e di un sacchetto di plastica pieno di trasto col ciccione in grigio, degli autentici disegni di bimbi, conto acuto e poetico di un percorso di consapevole de- bottiglie di gin. arcobaleni a matita e pennarello, mostrini dai denti acumi- gradazione mistica. Piglio di un poliziotto italiano di fer- Larcenet, considerato oggi uno dei più importanti fu- nati, il sereno orrore della deformazione infantile, l'incon- vida fede comunista (il suo stesso nome deriva da Pomni mettisti francofoni, ha già abituato da tempo i lettori alla scio a fior di pelle, l'allucinata leggerezza del blast. Lenininskie Zaveti, "Ricordati i precetti di Lenin), Polza sua versatilità grafica e tematica e a una dirompente cari- CHIARA BONGIOVANNI IDEI LIBRI DEL MESE

LE CARTE VIVE. EPISTOLARI E CARTEGGI NEL forse più spazio avrebbe meritato Ales- lege perché inquisito e processato per co- origine dal convegno dedicato a La ge- tì SETTECENTO, a cura di Corrado Viola, pp. sandro Galante Garrone. Spiccano i sag- munismo. Committente del libro, la United stione dei beni culturali in 150 anni di sto- • IO 592, € 75, Edizioni di Storia e Letteratura, Ro- gi di Daniele Boschetto sulla musica nel Electrical Workers, l'unico sindacato che, ria d'Italia, svoltosi a Firenze il 20 maggio k ma 2012 Sei-Settecento, di Dino Carpanetto sulla nella bufera dell'epoca, riuscì a conservare 2011, trova dunque una collocazione più o fine dell'Ancien Régime nella città e di Da- la propria piena integrità. "Un libro appas- che simbolica. A dimostrazione di come so In una lettera del 1776 il grande econo- niela Piemontino sui rimedi approntati da- sionato", dice giustamente Maffi, una vi- la riflessione in tema di beni culturali e mista napoletano Ferdinando Galiani rac- gli organismi istituzionali per le epidemie brante ricostruzione che, alla luce della tan- ambientali coinvolga interessi di ricerca co comanda al suo corrispondente di non rin- di peste, dove si offre un significativo ta ricerca storiografica accumulatasi negli molteplici, la raccolta offre una selezione novargli l'abbonamento alla gazzetta "Noti- spaccato di storia sociale della medicina. Stati Uniti, appare oggi non priva di inge- di interventi che, se da un lato definisco- zie del Mondo" e di sostituirlo con un altro DANIELE ROCCA nuità, dalla vena "populistica" allo "scoper- no e chiariscono, consentendo al lettore alla concorrente "Gazzetta universale": la to entusiasmo per il New Deal". Ma che di muoversi nel labirinto del dibattito pub- prima, infatti, gli è "resa insopportabilmen- conserva un indubbio valore sia come utile blico, dall'altro, ripercorrendo le vicende te nauseosa per le dissertazioni economi- base informativa per il lettore italiano, sia organizzative della gestione del patrimo- stico-fanatico-scempiatologiche che fa, in PROFESSIONI E POTERE A FIRENZE TRA OTTO come testimonianza delPetà di ferro" nella nio storico, artistico e paesaggistico, dal- cambio di dar novelle"; la seconda è inve- E NOVECENTO, a cura di Francesca Tacchi, quale i suoi autori lo elaborarono. l'Ottocento a oggi, si intrecciano con la o ce da preferirsi "anche perché dice più bu- pp. 236, € 30, FrancoAngeli, Milano 2012 FERDINANDO FASCE storia stessa dello stato italiano, della sua OQ gie, e più insolenti, il che è merito di un Ga- costruzione identitaria, territoriale e ammi- zettiere". L'ironia di Galiani non è tale da Durante la prima fase del periodo analiz- nistrativa. L'urgenza di un'organizzazione nascondere il problema in gioco, quello zato in questa miscellanea di taglio spe- programmatica della tutela impose infatti sin da subito all'Italia unita una riflessione dell'informazione (le "novelle") e della sua cialistico, da prima città del granducato di Alexander V. Shubin, NESTOR MACHNO: politica sul rapporto tra istituzione e terri- superiorità rispetto alla retorica, all'ideolo- Toscana, Firenze diventò capitale del re- BANDIERA NERA SULL'UCRAINA. GUERRIGLIA torio, nonché un confronto con le nuove gia e alla propaganda. È un tema eminen- gno d'Italia. Come spiega nell'introduzione LIBERTARIA E RIVOLUZIONE CONTADINA esigenze di una società di massa, in un temente illuministico, centrale nell'Europa Francesca Tacchi, ricercatrice presso l'A- (1917-1921), ed. orig. 2011, trad. dal russo di difficile equilibrio tra concetto di utile pub- settecentesca, che elabora una prosa criti- teneo fiorentino, fu in quei decenni cruciali Sara Raglivi, pp. 231, €15, Elèuthera, Milano blico, da sottoporre al vincolo, e difesa ca e scientifica all'insegna di "ordine, con- che si assistè al graduale accesso dei pro- 2012 della proprietà privata, considerata invio- catenazione, precisione e chiarezza", de- fessionisti (medici, architetti, avvocati...) al- labile dall'individualismo borghese. Nuo- stinandola da un lato alla cerchia interna- la rappresentanza politica. Si trattò al tem- Come per altri aspetti della storia sovie- ve sfide sembrano aprirsi oggi nel mondo zionale dei dotti e dall'altro alla divulgazio- po stesso dell'effetto di profonde trasfor- tica, dopo il 1991 il tema del movimento globalizzato che, se infrange il concetto ne "universale" fra strati sempre più ampi mazioni sociali e, inevitabilmente, della anarchico guidato da Machno ha vissuto statico di patrimonio storico e artistico con di lettori. Non può stupire, allora, che nel matrice di nuove modalità nel rapportarsi una fioritura, caratterizzata dalla pubbli- i "beni culturali immateriali", pone anche alla gestione della cazione di raccolte di documenti e di stu- corso del secolo lo nuovi quesiti alla scienza giuridica con la cosa pubblica. scambio epistolare di monografici. A questo interesse sem- configurazione di un "patrimonio culturale diventi il canale pri- Grazie a meticolo- bra essere rimasta sorda l'Italia, tanto che dell'umanità". vilegiato di questa se ricerche condot- il maggiore esperto nazionale, Ettore Cin- sperimentazione: te presso l'Archivio nella, ha pubblicato un suo recente studio MARIA CECILIA CALABRI la "grande flessibi- storico del Comune sul bat'ko (ucraino per babbo) Machno in lità" della lettera e di Firenze (il quale, Francia, dove questo filone è popolare la sua natura di a differenza dei va- anche perché l'anarchico ucraino vi trovò "mezzo dialogo", ri corpi professio- rifugio a partire dal 1924. È quindi con Nicola Tranfaglia, IL FASCISMO E LE DUE GUER- infatti, la rendono nali chiamati in piacere che si accoglie la pubblicazione RE MONDIALI. 1914-1945, pp. 395, € 24,65, particolarmente causa, ha conces- di questo libello, che rompe il silenzio su UTET, Torino, 2012 adatta al nuovo sa- so agli studiosi di uno dei momenti più complessi della pere come punto consultarne i fondi guerra civile seguita alle rivoluzioni russe Ad eccezione del racconto degli anni della d'incontro e "frutto documentari), vie- del 1917. La ricerca di Shubin dà molto Seconda guerra mondiale, questo volume di un lavoro colletti- ne ricostruita la sto- spazio alla ricostruzione degli eventi e è una nuova edizione de La prima guerra vo". Preziosa testi- ria professionale manca forse un po' di sintesi, ma presen- mondiale e il fascismo edita dalla stessa monianza di questa "République des Let- fiorentina attraverso le svolte verificatesi sul ta il vantaggio, rispetto a molte opere oc- UTET nel 1995. Rispetto alla versione origi- tres" è il volume di atti curato da Viola, che piano regionale e nazionale, sia in età ri- cidentali, di essere basata su documenti nale, in cui Nicola Tranfaglia aveva già accumula un prezioso repertorio di mate- sorgimentale, quando viene segnalato un inediti degli archivi centrali e provinciali di condensato i risultati di una pluridecennale riali e copre interamente l'orizzonte dell'e- significativo protagonismo dei giuristi (ma Russia e Ucraina. Nonostante il tono a ricerca sul fascismo, questa nuova versio- pistolografia settecentesca. Letterati come anche di un chirurgo, Ferdinando Zannet- tratti apologetico, Shubin narra il tentativo ne si presenta come più snella e - pur non Monti, Parini e Alfieri, antiquari e storici co- ti), sia con il fascismo o la guerra, allorché, da parte di un Machno sinceramente rinunciando alla complessità interpretativa me Maffei, Muratori e Cuoco, filosofi come per via dell'emergenza generale, in magi- anarchico di costruire una società gover- della prima - risulta più accessibile al letto- Conti e Vallisneri, l'avventuriero Casanova stratura si registrano ingressi non partico- nata dall'autogestione. L'alleanza con i re non specialista. Sulla scorta delle acqui- e l'economista Galiani: tutti collaborano a larmente qualificati. L'opera, che compren- bolscevichi contro i bianchi è presentata sizioni più consolidate della storiografia, il un mosaico erudito che coincide con la de otto contributi, è un riuscito mélange fra come una scelta tattica, poiché il movi- fascismo -contrariamente alle letture bana- cultura italiana del tempo. la storia locale e quella delle professioni, mento anarchico vedeva nel comunismo lizzanti che ne sono state offerte anche re- RINALDO RINALDI settori di ricerca trasformatisi in oggetto, di guerra la nascita di una dittatura buro- centemente - viene letto non già come una negli ultimi anni, di considerevoli mutamen- cratica contro la quale si doveva fare una parentesi, bensì come la vicenda centrale ti. Non manca la messa a fuoco di alcune "terza rivoluzione". per comprendere i figure significative: è il caso del medico Appoggiato dalle nodi di fondo della STORIA DI VERCELLI IN ETÀ MODERNA E CON- Francesco Boncinelli, fautore di una politi- masse contadine storia dell'Italia TEMPORANEA, a cura di Edoardo Tortarolo, ca sanitaria di vasto respiro, o di Amerigo contrarie alle requi- contemporanea e pp. 1038, 2 voli., €24, Utet, Torino 2012 Raddi, "ingegnere sociale" accanito soste- sizioni, Machno fu per fare i conti con nitore della municipalizzazione. di fatto sconfitto da quei fattori di arre- Fiorita in età comunale, viscontea dal (D.R.) Lenin solo quando tratezza che non 1335, divenuta poi una piazzaforte sabau- questi, dopo l'in- permisero all'Italia da, Vercelli assunse un ruolo di spicco nel surrezione di Kron- - contrariamente a corso dell'età moderna, pur subendo ine- stadt, decise di av- quanto avvenne vitabilmente i contraccolpi dell'ascesa di Richard Boyer e Herbert Morais, STORIA viare la Nep, met- negli altri paesi eu- potenze maggiori alle sue porte. Pubbli- DEL MOVIMENTO OPERAIO NEGLI STATI UNITI, tendo fine allo ropei retti a fine Ot- cati grazie al finanziamento della Fonda-, ed. orig. 1955, a cura di Mario Maffi, trad. dal- scontro con le tocento da sistemi zione Cassa di Risparmio di Vercelli, que- l'inglese di Vito Gallotta, prefaz. di Valerio campagne. Mach- politici liberali - sti due volumi, come scrive Tortarolo nel- Evangelisti, pp. 557, € 24, Odoya, Bologna no si spense a Pari- un'evoluzione li- l'introdurli, valorizzano tutto il sotterraneo 2012 gi nel 1934, stretto neare alla dimen- fascino della storia locale, mirando a offri- fra l'opposizione all'Urss e le speranze sione della società e della politica di mas- re una trattazione che affronti ogni aspet- A quasi quarantanni dalla prima edizio- per la creazione del Fronte nazionale. sa. La modernizzazione della politica e to, dalla cucina all'arte (con opportuno ne italiana (De Donato, 1974), torna nelle li- SIMONE A. BELLEZZA della società si avviò infatti nel nostro pae- apparato iconografico e approfondimenti brerie questa monumentale ma leggibilissi- se sotto il segno di un'avventura totalitaria sul quadraturismo), senza tralasciare le ma storia del movimento operaio statuni- che sì promosse quell'inserimento delle complesse vicende che coinvolsero, nei tense. Vi torna grazie alle cure di Mario Maf- masse nello stato che la prima guerra secoli, la comunità ebraica. Innervano la fi, uno dei più importanti americanisti euro- LA NAZIONE ALLO SPECCHIO. IL BENE CULTU- mondiale - vera levatrice del secolo - ave- ricchissima collettanea i rimandi a figure pei, con la prefazione dello scrittore Valerio RALE NELL'ITALIA UNITA (1861-2011), a cura va reso non più evitabile, ma in maniera popolari, poste fra la leggenda e ia mito- Evangelisti, a sua volta recente autore del di Andrea Ragusa, pp. 303, € 20, Lacaita, passiva, senza modificare gli equilibri di logia paesana, come nel caso della Ma- bel romanzo One Big Union, dedicato agli Manduria 2012 potere presenti nel paese e senza avviarne donna dello Schiaffo o della banda del Industriai Workers of the World (Iww). Gli a soluzione i gravi squilibri sociali e territo- Biundìn, che fu attiva a fine Ottocento; e le Iww, i sindacalisti rivoluzionari d'inizio No- Il tema della bellezza italiana, l'orgoglio riali. Fu questa un'eredità che condizionò parabole biografiche di numerosi illustri vecento, occupano il sesto capitolo di que- per il patrimonio culturale e la maturazio- profondamente le istituzioni repubblicane, originari della zona, da sant'Eusebio a sto libro, scritto in pieno maccartismo, da ne di una coscienza protezionistica hanno pur nate dall'antifascismo e dalla Resisten- Mercurino Arborio di Gattinara (gran can- Richard Boyer, giornalista indipendente e svolto un ruolo importante nella formazio- za, rendendo faticoso - anche al di là del- celliere dell'imperatore Carlo V), del quale coraggioso, inutilmente torchiato dal sotto- ne di un idem sentire, non solo prima del- la continuità negli apparati e in certi casi si occupano, in contributi diversi, sia Giu- comitato senatoriale per la sicurezza inter- l'Italia unita, ma anche nei primi anni del- negli uomini dello stato - il definitivo ap- si Baldissone sia Sabrina Balzaretti, fino a na, e dallo storico Herbert Morais, che dal- lo stato liberale. Tra le numerose iniziative prodo in Italia a una dimensione compiuta- Piero Lucca (un conservatore di gran pe- la fine degli anni quaranta aveva dovuto ab- per la celebrazione del 150° anniversario mente democratica. so nella seconda metà dell'Ottocento); bandonare l'insegnamento al Brooklyn Col- dell'unificazione, questo volume, che trae CESARE PANIZZA N. 9 IDEI LIBRI DEL MESE|

Rita di Leo, L'ESPERIMENTO PROFANO. DAL comunque importanti per intendere la riso- città vecchia. Al fine di evocare l'inferno piano dei contenuti, a una feconda e CAPITALISMO AL SOCIALISMO E VICEVERSA, nanza degli eventi italiani. che il fascismo aveva attirato sul paese, originale contaminazione con le proble- pp. 178, € 10, Ediesse, Roma 2012 MAURIZIO GRIFFO particolarmente icastiche furono le parole matiche della storia costituzionale e del- del parroco di Santa Maria, il quale nell'a- la storia delle istituzioni. Sul piano più e Come esplicitato nell'introduzione, que- prile 1944 disse che, sul cielo di Figline, prettamente metodologico si è poi co- e sto pamphlet nasce dalla volontà dell'autri- stavano passando "più ali di aerei che di stantemente caratterizzata sia per una o ce di ricostruire le sorti del progetto di rove- Marcella Emiliani, MEDIO ORIENTE. UNA rondini". spiccata tendenza alla comparazione, sciamento sociale dell'Unione Sovietica e STORIA DAL 1918 AL 1991, pp. 468, €25, La- DANIELE ROCCA intesa come primo passo verso una ne- di rimediare al "senso di colpa" nei con- terza, Roma-Bari 2012 cessaria denazionalizzazione della sto- fronti degli amici che la accusavano di non riografia, sia per una altrettanto marcata e averli avvertiti di come sarebbe andata a Testo corposo, sia per l'oggetto trattato tendenza tesa a privilegiare, in vista di finire. Di Leo legge i settant'anni di storia che per la pluralità di elementi raccolti nel- Karl Schlògel, ARCIPELAGO EUROPA. VIAG- una più generale indagine sulle "regola- e dell'Urss dividendoli in tre fasi: dalla rivolu- la trama della scrittura, il volume di Marcel- GIO NELLO SPIRITO DELLE CITTÀ, ed. orig. rità" della politica, la lunga durata. A zione alla morte di Stalin, gli intellettuali, o la Emiliani, studiosa di un'area al contempo 2005, trad. dal tedesco di Marco Cupellaro, partire da tali presupposti, i diversi sag- meglio una parte definita "filosofi-re", avreb- geopolitica e simbolica, si candida a esse- pp. 303, € 24, Mondadori, Milano 2012 gi qui raccolti (tra cui spiccano quelli di bero preso il potere nella Russia zarista con re un manuale di lunga durata. L'arco di Luigi Bianco sull'itinerario dello stato la speranza di realizzare l'utopia del potere tempo considerato, tra il 1918 e il 1991, Lo storico e saggista Karl Schlògel si "moderno" nell'esperienza storica occi- operaio. Dopo il 1954, gli intellettuali sareb- corrisponde, a ben pensarci, alla presenza confronta qui in maniera originale, e ta- dentale e quello di Anna Gianna Manca 5 bero stati relegati ai gradini più bassi della sovietica sulla scena planetaria. Le rifles- lora perfino eccentrica, con i grandi sul processo di costituzionalizzazione piramide sociale per lasciare il passo a sioni dell'autrice non sono strettamente de- cambiamenti delle monarchie quella che viene definita "gestione popola- bitrici di questo elemento e tuttavia non si che, all'indomani nel corso del re": i dirigenti e i quadri tecnici di prove- può negare che esse debbano corrispon- della caduta del "lungo Ottocen- nienza proletaria coltivati da Stalin avrebbe- dere non solo alle dinamiche endogene al- Muro di Berlino e to") convergono ro preso la guida del paese, causando il l'area considerata, ma anche e soprattutto della fine del bi- nell'esame delle modalità entro declino della politica a favore del dirigismo alle spinte esogene strutturatesi nei decen- polarismo, hanno o cui si è storica- economico. Il crollo dell'Urss viene visto ni del bipolarismo che ha attraversato le re- investito buona C/2 come una rivalsa degli intellettuali nei con- lazioni internazionali novecentesche. Il pro- parte dell'Europa mente declinato fronti dei lavoratori manuali, concretizzatasi blema del fare storia, come del riflettere sul centro-orientale, in Occidente il con le privatizzazioni degli anni '90. Tale tessuto storiografico, quando ci si adden-' mutandone a nesso tra dottri- ricostruzione, per quanto suggestiva, è tut- tra in quella giungla di simboli, attori e rela- fondo il tessuto ne e istituzioni, tavia spesso confusa e contraddittoria, zioni che chiamiamo "Medio Oriente", è in- sociale, econo- intese quali strut- soprattutto per quanto riguarda la definizio- fatti quello di dipanare il groviglio che inter- mico e culturale. ture strumentali ne di intellettuale, nella quale la di Leo non corre tra lo sforzo delle comunità nazionali L'itinerario per- tese a favorire la vuole far rientrare i dirigenti dell'epoca di affrancarsi dagli equilibri imperiali pre- corso dall'autore convivenza so- brezneviana, che certo non erano lavorato- gressi, confrontandosi con le logiche colo- da un estremo al- ' 7 ciale e quali ri- ri intellettuali e che ella si ostina a definire niali che sopravvengono (per poi consu- l'altro dell'Europa sultanti dei pro- "ex-operai". Manca poi del tutto un'analisi marsi in un lascito di nodi irrisolti), e il po- - da Madrid a cessi di legitti- del periodo gorbacèviano e delle dinami- tente influsso culturale, oltre che economi- Niznij Novgorod, mazione del rap- che che portarono allo sfaldamento dell'im- co, dell'egemonia occidentale, a tutt'oggi da San Pietrobur- porto tra coman- pero sovietico. Mirevolmente limpide sono chiaramente manifesta, quanto meno nei go a Napoli - si do e obbedien- invece le pagine che illustrano le ragioni suoi cascami. Si tratta di un'egemonia di za, finendo così per offrire un brillante traduce nella scoperta di un continente della stagnazione e che contengono frasi modelli oltre che di campi di forze, dal cui bilancio circa lo stato attuale e le sfide che, dopo un quarantennio di sostanzia- come: "In realtà gli operai hanno identifica- affrancamento nasce, quasi per sottrazio- prossime della ricerca storiografica in le letargia, ha iniziato, timidamente, e to il socialismo con il lavorare poco, rima- ne, lo spazio mediorientale come entità a Europa. quasi inconsapevolmente, a riappro- nendo lavoratori esecutivi e non imprendi- sé stante. Per agevolare il lettore nella priarsi della propria storia plurisecolare (ET.) tori di se stessi". comprensione della complessità delle tan- e, con ciò, a riprendere anche coscien- te materie trattate, il volume intervalla al te- za della fitta trama di intrecci e stratifi- SIMONE BELLEZZA sto una serie di box che si focalizzano, di cazioni culturali che ne costituiscono volta in volta, sui passaggi critici, sui prota- una delle principali peculiarità. Tappe gonisti, gli eventi e le stesse parole chiave Stefano Petrungaro, BALCANI. UNA STORIA DI fondamentali di questo itinerario simulta- che attraversano l'area. Benché la materia VIOLENZA?, pp. 187, €17, Carocci, Roma 2012 neamente compiuto attraverso lo spazio IL MONDO CI GUARDA. L'UNIFICAZIONE ITALIA- sia ampia e complessa, il suo svolgimento e il tempo sono infatti alcuni centri - tra NA NELLA STAMPE E NELL'OPINIONE PUBBLICA è coerente e mai privo di chiarezza. L'obiettivo primario di questo studio, INTERNAZIONALI (1859-1861), a cura Fulvio cui la Czernowitz di Paul Celan, la Brno caratterizzato da una pregevole disin- Cammarano e Michele Marchi, pp. 326, € 23, CLAUDIO VERCELLI di Milan Kundera ed Ernst Mach, la Bu- voltura espositiva, ma al tempo stesso in Le Mounier, Milano 2012 dapest di Gyòrgy Lukàks e la Kosice di grado di scendere al disotto della su- Sàndor Màrai - che, grazie al più recen- perficie degli eventi come della loro ma- Il libro presenta una rassegna delle rea- te restauro di alcuni dei loro edifici stori- nipolazione mediatica, presentandosi al zioni al Risorgimento italiano in venti paesi. I BOMBARDAMENTI AEREI SULL'ITALIA. POLI- ci più rappresentativi e, in alcuni casi, al lettore quale utile guida attraverso circo- ripristino del loro originario tessuto urba- Al di là delle valutazioni fatte da ciascun TICA, STATO E SOCIETÀ (1939-1945), a cura di stanze, contrasti e accadimenti assai singolo studioso, emerge un aspetto che ol- Nicola Labanca, pp. 329, € 26, il Mulino, Bo- no, assurgono a veri e propri luoghi del- complessi, consiste nell'eliminare dalla tre un secolo di malinteso "revisionismo" logna 2012 la memoria, a inesplorati "paesaggi del- storia dei Balcani quell'aura di straordi- l'anima" e, al contempo, a indicatori del- aveva spesso fatto dimenticare. Il Risorgi- narietà che insistentemente, talora mor- le trasformazioni in atto. Descrizione mento italiano è stato un fenomeno politico Questa raccolta curata da Nicola Laban- bosamente, le viene riconosciuta e che, evocativa di un comune spazio urbano di grande rilievo che ha segnato un'epoca ca comprende una serie di interventi (tra di fatto, ne annebbia la comprensione. Il europeo quale diagnosi del tempo: in nella storia del XIX secolo. Come ricordano gli autori, Richard Overy) che delineano un problema è pertanto, scrive Petrungaro ciò consiste dunque lo spunto più origi- i due curatori nell'introduzione, in quella sta- approccio comparatistico fondato su tre di- (ricercatore a Regensburg), il metodo di nale di questo lavoro, il quale, se da un gione il caso italiano dà corpo e concretiz- verse prospettive, qui ben scandagliate, analisi fino a oggi troppo spesso adotta- lato risulta di gradevole lettura, dall'altro za esemplarmente "un'aspirazione alla na- delle quali il titolo del volume non sembra to: ogni distorsione impedisce infatti una fatica a trovare un proprio equilibrio e a zione come luogo della cittadinanza, dei di- rendere pienamente ragione: la prima at- realistica "valutazione" della violenza superare la dimensione di raccolta, sen- ritti e delle libertà". I venti autori chiamati a tiene ai bombardamenti su Italia, Germa- che, in tali aree, ha avuto luogo. Tutto al- z'altro suggestiva, ma anche disordinata l'opposto, sposando un"'ottica balcani- contribuire hanno lavorato su uno schema nia, Francia; la seconda al tema della rea- e rapsodica, di appunti di viaggio. definito tanto dal punto di vista cronologico zione politica e militare del regime fascista, stica", ossia scandagliando i rapporti che sotto il profilo delle fonti: concentrare sia alla luce della precedente organizza- FEDERICO TROCINI città-campagna e soppesando la pecu- l'attenzione sul biennio 1859-1861; utilizza- zione di una contraerea e di vari piani per liarità del ruolo dei turchi in quei conte- re come fonte soprattutto la stampa. Se la coordinare le difese, sia in riferimento alla sti, così eterogenei, in vista della disami- periodizzazione si impone con evidenza, la propaganda, che tacciò di barbarie le po- na dei tempi recenti si potrà assegnare il scelta di privilegiare i quotidiani e i periodi- tenze alleate, chiamando in causa la mae- DOTTRINE E ISTITUZIONI IN OCCIDENTE, a cu- giusto spazio al passato, qui sottoposto ci rispetto ai documenti d'archivio non risul- stosità dei monumenti rovinati; la terza al ra di Luigi Bianco, pp. 254, € 20, il Mulino, a una ricognizione selettiva, ma stimo- ta per nulla riduttiva; mai come nel XIX se- problema delle reazioni popolari in quella Bologna 2012 lante. Su questa scia, al pari del Rumiz colo, infatti, i giornali costituivano il mezzo complessa temperie, qui esaminato essen- di Maschere per un massacro, Petrun- attraverso cui si veicolava l'opinione corren- zialmente per Roma e la Toscana. Sebbe- Il volume consiste in un'ampia rasse- garo sottolinea gli interessi anche troppo te. Il panorama è decisamente ampio, ci ne cadesse sulla penisola solo un quarto gna di saggi, raccolti da alcuni degli "moderni" che si nascosero dietro ai sono quasi tutti i paesi europei e il conti- delle bombe che stavano devastando la studiosi italiani e tedeschi con cui Pie- conflitti degli anni novanta. La loro vio- nente americano, anche se non coperto in Germania, alcuni episodi furono particolar- rangelo Schiera si è, nel corso degli an- lenza fu, osserva, lo strumento per un modo esaustivo, è ben rappresentato da mente tragici, talora anche per la loro stes- ni, intensamente confrontato sul piano nation-building fondato anche su ben due significativi casi studio; Argentina e sa casualità. Non bisogna dimenticare scientifico. Benché eterogenei per con- precisi interessi economici, non certo il Stati Uniti. Il lettore può cosi spaziare da che, già negli anni venti, sir Hugh Tren- tenuto e impostazione, i contributi qui meccanico effetto di una storia tormen- paesi direttamente coinvolti nelle vicende in chard aveva teorizzato per la Rat la neces- raccolti risultano tuttavia coerenti tra lo- tata. Sono da segnalare, oltre alla signi- corso (Austria, Prussia, Francia), a nazioni sità del bombardamento indiscriminato ro nella misura in cui si propongono di ficativa microanalisi di quella che fu la fondamentali nell'equilibrio politico e diplo- quale suprema espressione della "guerra riflettere e riprendere, mediante una guerricciola di Medjugorje sullo sfondo matico europeo (Gran Bretagna, Russia, totale", feconda sul piano psicologico. Per sorta di dialogo ininterrotto, le direttrici della grande guerra balcanica, le nume- Spagna), a realtà in cui la rivendicazione esempio, ricorda Claudia Baldoli, il 7 no- dell'attività di ricerca di Schiera, la qua- rose perle fótografiche, nonché l'ampia nazionale era assai sentita (Irlanda, Polo- vembre 1941 morirono a Brindisi sotto le le, per quanto ricadente appieno nel- bibliografia ragionata che chiude ogni nia, Ungheria), fino a situazioni più periferi- bombe alleate ben centosette civili, forse l'ambito disciplinare della storia delle capitolo. che (Portogallo, Grecia, Danimarca), ma anche per via della conformazione della dottrine politiche, non si è sottratta, sul (D.R.) IDEI LIBRI DEL MESE

Rob Buyea, IL MAESTRO NUOVO, ed. orig. soprattutto, che cosa farebbe se fosse barbone che dorme su una panchina. È e 2010, trad. dall'inglese di Beatrice Masini, cosciente di essere forse l'unica soprav- una notizia di quelle che si leggono fretto- DIREZIONE vissuta alla terribile epidemia che ha fal- losamente sul giornale o si ascoltano dis- Mimmo Candito (direttore) pp. 298, € 14, Rizzoli, Milano 2012 mimmo. canditoti lindice. net trattamente al tg. Ma da qui per Luca, che ciato amici e conoscenti nella sua città, Mariolina Bertini (vicedirettore) Chi non vorrebbe un maestro come Mr nonché i suoi genitori e fratelli, nonostan- ha assistito senza avere la forza di interve- Aldo Fasolo (vicedirettore) Terupt? Attento, disponibile, partecipe, af- te il loro approdo di fortuna su quell'isola nire, inizia un percorso di caduta e colpa, COORDINAMENTO DI REDAZIONE fettuoso, intelligente, creativo, severo e apparentemente lontana da ogni possibi- di espiazione e sacrificio, che diventa una Andrea Bajani, Santina Mobiglia, Elena Ros- preparato. Ovviamente tutti lo vorrebbero, le contagio? Viene da pensare alla dispe- storia di formazione morale. Va a trovare al- si, Massimo Vallerani REDAZIONE ma la cosa è più difficile di quanto sembri, razione, alla resa incondizionata alla cru- l'ospedale ogni giorno la vittima, un cinga- non tanto per le grandi qualità umane del- dezza dell'ambiente, all'abbandono inerte lese che vende rose per mantenere moglie via Madama Cristina 16, t 10125 Torino l'insegnante in questione, che sono fre- a un destino crudele, eppure no. Non- e due figli in patria. L'adolescente, che si tel. 011-6693934 quenti nella realtà della nostra scuola ostante le durissime condizioni fisiche e lo sente colpevole di un delitto che pure non Monica Bardi nonostante le voci denigratorie in merito, stress emotivo a cui è sottoposta, Sara ha commesso, se non per omissione, si monica.bardi®lindice.net, ma per il fatto che i bambini, per apprez- reagisce per istinto vitale e per un filo di troverebbe solo davanti alla sua colpa, alla Daniela Innocenti zare la fortuna che gli è capitata, devono speranza, che davvero è l'ultima a morire. responsabilità, alla coscienza, se con un daniela.innocenti®lindice.net, mettersi in discussione. Devono (tutti e Impavida e intraprendente, impara a pe- paradossale rovesciamento dei ruoli lo Elide La Rosa sette, tanti sono a raccontare gli avveni- scare su una barchetta a remi abbando- straniero clandestino non diventasse un elide.larosa®lindice.net, menti ognuno dal proprio punto di vista) nata nel porto, fruga nelle case alla ricer- maestro per lui, mostrandogli la via della Tiziana Magone, redattore capo o tiziana.magone®lindice.net, ca di vettovaglie, accende fuochi, racco- "compassione", la capacità di soffrire per il GQ capire il perché della loro timidezza o ar- Giuliana Olivero roganza, affrontare i pregiudizi e analizza- glie la frutta dagli alberi, chiacchiera con dolore dell'altro, di entrare nei suoi panni e giuliana.olivero®lindice.net, re la loro rabbia, imparare il rispetto e l'a- il suo cane e con il suo passato. Non è tut- camminare nelle sue scarpe. Allora Luca si Camilla Valletti scolto, devono insomma crescere insieme tavia un personaggio aggressivo da "iso- finge straniero anche lui e la sera va a ven- Camilla.valletti®lindice.net e diventare adulti migliori. Il maestro fa la dei famosi", bensì una giovane lacerata dere rose per ripagare il nuovo amico e Vincenzo Viola (Eindice della scuola) giorno dopo giorno i passi giusti, scava da nostalgie e tristezze, che, sorretta da maestro del misero guadagno se non delle vinci.viola®gmail.com COMITATO EDITORIALE nelle loro emozioni e insegna loro a esse- un'umanità piana e intensa, affronta le dif- grandi sofferenze fisiche. Raccontata così ficoltà con buon senso e spera nella fine sembrerebbe la ordinaria storia di un in- Enrico Alleva, Arnaldo Bagnasco, Elisabetta re padroni e artefici della loro vita. Ma Bartuli, Gian Luigi Beccaria, Cristina Bian- senza la grande paura di perderlo in se- della sua solitaria prigione sull'isola. Cer- contro interculturale con una morale politi- chetti, Valter Boggione, Bruno Bongiovanni, guito a un banale incidente, i suoi inse- ca soccorso affidando al mare, che è un camente molto corretta, se la scrittura di Guido Bonino, Giovanni Borgognone, Eliana gnamenti non avrebbero lo stesso effetto. personaggio forte del libro, i suoi mes- Capriolo, più complessa e intensa e meno Bouchard, Loris Campetti, Andrea Casalegno, Anche questa è una profonda lezione per saggi in bottiglia, rivolti a un'amica imma- semplificata e banale di quella corrente nei Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Al- non sprecare le occasioni preziose. Un li- ginaria e a un ipotetico salvatore, scritti libri per adolescenti, non offrisse al giova- berto Cavaglion, Mario Cedrini, Anna Chiarlo- ni, Sergio Chiarloni, Marina Colonna, Alberto più per sé che per essere letti. Eppure ne lettore l'occasione per uno scatto in bro intelligente da lasciar scoprire ai gio- Conte, Sara Cortellazzo, Piero Cresto-Dina, vani lettori, scritto da un maestro e un pa- qualcuno legge, qualcuno ancor vivo esi- avanti, in direzione di contenuti narrativi Piero de Gennaro, Giuseppe Dematteis, Tana de dre in carne e ossa. Un libro che dice a ste con cui ricominciare a scrivere la pro- meno scontati e di una lingua più tersa ed Zulueta, Michela di Macco, Manfredi di Nardo, tutti che ogni sistema educativo è valido, pria storia. Il libro, che rivisita letture clas- essenziale. Una scrittura che consente al- Franco Fabbri, Giovanni Filoramo, Delia Eri- al di là di etichette e giudizi aprioristici, se siche, citate in appendice dall'autrice l'autrice di non parlare moralisticamente gessi, Anna Elisabetta Galeotti, Gian Franco Gianotti, Claudio Gorlier, Davide Lovisolo, è grado di far venire a galla il meglio di stessa, scorre piacevolmente con una dall'alto e nemmeno di abbassarsi per fin- Giorgio Luzzi, Fausto Malcovati, Albina Ma- ogni allievo. Da otto anni. ben costruita alternanza tra passato e gersi giovane come non è, ma di porsi al- lerba, Danilo Manera, Diego Marconi, Franco presente, tra realtà e ricordi, tra riflessioni l'altezza dell'interlocutore/lettore, occhi ne- Marenco, Walter Meliga, Gian Giacomo Migo- SOFIA GALLO pacate e dolori vissuti, e si fa leggere. Da gli occhi, da pari a pari, e di raccontare il ne, Alberto Papuzzi, Franco Pezzini, Cesare dodici anni. male e il bene senza retorica, sentimentali- Piandola, Telmo Pievani, Pierluigi Politi, Nico- smi, patetismi. Da dodici anni. la Prinetti, Tullio Regge, Tiziana Redavid, Mar- (S.G.) co Revelli, Alberto Rizzati, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Lino Sau, Domenico Scarpa, Colas Gutman, ROSE NON È UNA TANTIMOL- FERNANDO ROTONDO Rocco Sciamone, Giuseppe Sergi, Stefania Sta- LAL, ed. orig. 2011, trad. dal francese di Giulia Jutti, Ferdinando Taviani, Mario Tozzi, Gian Guasco, pp. 83, €10, Edizioni San Paolo, Ci- Luigi Vaccarino, Maurizio Vaudagna, Anna nisello Balsamo (Mi) 2012 Margherita Oggero, L'AMICO DI MlZÙ, ili. di Vi acava, Paolo Vineis, Gustavo Zagrebelsky Petra Probst, pp. 53, € 12,50, Notes, Torino Brian Selznick, LA STANZA DELLE MERAVI- L'INDICE ON LINE www.lindiceonline.com C'è il "brontostallo", parente stretto del 2011 GLIE, ed. orig. 2011, trad. dall'inglese di Giù www.lindiceonline.blogspot.com brontosauro, la "buona alba" che è il buon- seppe lacobaci, pp. 636, €16, Mondadori, Mi- Redazione giorno del mattino quando albeggia, la La casa editrice Notes di Torino si è lano 2012 Mario Cedrini (coordinatore) "mella" che è la sintesi della caramella e il aperta al mercato dei libri per ragazzi con Luca Borello, Federico Feroldi, Franco Pezzini "lampione" che è una persona grande e il due belle collane: "La collana bestiale", Selznick torna con "un romanzo per pa- EDITRICE "mezzo lampione" che è un ragazzo che con racconti per i piccoli, in cui gli anima- role e immagini" che ripete tecnica e strut- Lindice Scarl Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del li veri o fantastici, immaginati o reali, co- tura narrativa dell 'Incredibile invenzione di frequenta la scuola media. Il verbo più usa- 17/10/1984 stituiscono il nocciolo della narrazione, e Hugo Cabret (da cui Scorsese ha tratto il to è "infastinoiare", una deliziosa via di PRESIDENTE mezzo tra infastidire e annoiare, ma vanno la collana "La carovana del nomade", con film). La tecnica è quella del graphic novel, Gian Giacomo Migone per la maggiore anche "smammolare", libri particolari, diversi tra loro, ma legati ma con un linguaggio cinematografico fatto CONSIGLIERE "schiappolare" e "trasfelocare". Perché Ro- dall'unicità delle storie narrate o rinarrate di zoomate, primi piani, campi lunghi, pa- Gian Luigi Vaccarino se parli in questo stravagante modo non e dal tocco d'artista nella mano di chi li il- noramiche, in pagine al carboncino nero DIRETTORE EDITORIALE sappiamo con esattezza, certamente è la lustra. L'amico di Mizù è un delizioso gial- che rimandano ai film muti. La struttura del- Andrea Pagliardi sua via originale per proteggersi dal mondo lo di Margherita Oggero: la vicenda si la trama mette insieme due storie inizial- DIRETTORE RESPONSABILE delle sicurezze a lei sconosciute, dove tutti snoda in un bosco animato dalla fantasia mente diverse, che sembrano correre Sara Cortellazzo sanno chi sono e cosa vogliono. Un atteg- di un uomo-bambino, che ama nutrirsi di parallele, ma quando l'inevitabile incontro UFFICIO ABBONAMENTI storie surreali, ama giocare sovvertendo effettivamente avviene ci si accorge che c'è tel. 011-6689823 (orario 9-13). giamento che, però, le gioca contro, per- abbonamenti®lindice.net ché fa si che non venga accettata da inse- le regole per inventarne altre che veicoli- una sfasatura temporale di cinquant'anni, UFFICIO PUBBLICITÀ gnanti, amici e compagni e sia costretta a no l'idea di un mondo di rispetto e di co- per cui il ragazzino protagonista della storia Maria Elena Spagnolo - 333/6278584 rannicchiarsi contro il muro durante le ri- noscenza più alta: la sua fantasia coinvol- scritta incontra non già la ragazzina dodi- [email protected] creazioni, aspettando che i suoi genitori de- ge due bambini che adorano il suo gioco cenne della parte disegnata, ma questa or- PUBBLICITÀ CASE EDITRICI cidano l'ennesimo trasloco. A un certo pun- e allevano l'immaginario leone vegetaria- mai anziana, che è poi la nonna del ragaz- Argentovivo srl, via De Sanctis 33/35, 20141 to, tuttavia, avviene la svolta: Rose riesce a no in un anfratto segreto. A questi ingre- zino e lavora nel museo dove lavorava il pa- Milano sfidare i "mezzi lampioni" della scuola me- dienti la vena da giallista dell'autrice ag- dre di Ben. Complicato? Meno di quanto si tel. 02-89515424, fax 89515565 www.argentovivo.it dia che confina con la sua e si conquista la giunge un misterioso biglietto di vincita pensi, se si legge/guarda il libro con empa- [email protected] stima dei compagni e anche una, per lei miliardaria al superenalotto che farà gola tia e ci si lascia trascinare nel flusso della vi- DISTRIBUZIONE inedita, simpatia del vicino di banco. Per ai compaesani e scatenerà invidie e atti cenda, i cui temi portanti sono la sordità e So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via Bettola 18, cui niente trasloco, niente più muro dei soli- violenti. Il libro, illustrato in modo originale la lingua dei segni, la nascita dei musei 20092 Cinisello (Mi) tari, niente più sfide snervanti e chissà che da Petra Probst, illustratrice di grande d'arte naturale come gabinetti delle meravi- tel. 02-660301 anche papà e mamma si rasserenino e stia- esperienza, capace di un'espressività glie, le biblioteche e le librerie che hanno VIDEOIMPAGINAZIONE GRAFICA no un po' più a lungo dove stanno. Libro che esalta e trasfigura le emozioni dei chiavi magiche per entrare in quelle stanze la fotocomposizione, via San Pio V 15, 10125 Torino d'eccezione, per la velocità della scrittura, bambini, è certamente un'uscita felice per e sciogliere gli enigmi e i segreti delle per- STAMPA per la briosa trovata di un vocabolario da lanciare un progetto cui auguriamo vita sone, la forza dei sogni che indirizzano a SIGRAF SpA (via Redipuglia 77, 24047 dare un senso alla vita. Ben, quando diven- "coperta di Linus", per la sintesi dei quadri ricca e lunga, con l'auspicio che la cultu- Treviglio - Bergamo - tel. 0363-300330) emotivi. Tutto da gustare, per bambini e an- ra con la C maiuscola continui a permea- ta sordo a causa di un fulmine, dopo che in il 26 luglio 2012 che per lettori "lampioni"! Da otto anni. re scuole e biblioteche e premi il coraggio un incidente è morta la madre, scappa da RITRATTI (S.G.) di nuove iniziative editoriali come questa. casa degli zii alla ricerca del padre che non Tullio Pericoli Da otto anni. ha mai conosciuto seguendo labili indizi, DISEGNI (S.G.) una cartolina con l'indirizzo di una libreria. Franco Matticchio Nelle pagine disegnate Rose, sorda dalla Lindice usps (008-884) is published nascita, fugge anche lei da casa per rag- monthly for € 100 by Lindice Scarl, Via Fulvia Degl'Innocenti, SOPRAVVISSUTA PP-140, Madama Cristina 16, 10125 Torino, Italy. giungere la madre attrice, che però la re- € 14, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo Distributed in the US by: Speedimpex USA, (Mi) 2011 Paola Capriolo, Io COME TE, pp. 186, € 10,50, spinge, e vivrà con il fratello che lavora in Inc. 35-02 48th Avenue - Long Island City, EL, San Dorligo della Valle (Ts) 2011 una libreria. A uno a uno tutti i tasselli del NY 11101-2421. Periodicals postage paid puzzle vanno al loro posto, e anche le vite atLIC,NY 11101-2421. Che cosa farebbe una ragazza di sedi- dei protagonisti, come accadeva in Hugo Postmaster: send address changes to: Lindice ci anni da sola su un'isola sconosciuta, Luca, quindici anni, dopo una lite con la S.p.a. c/o Speedimpex -35-02 48th Avenue - Cabret. Da undici anni. con l'unica compagnia di un cane fedele sua ragazza in discoteca si unisce a un Long Island City, NY 11101-2421 che la segue come fosse la sua ombra? E, branco di bulletti che danno fuoco a un (FR.) •••EL LIBRI DEL UESE|H Tutti i titoli di questo numerO

LBINATI, EDOARDO Vita e morte di un ingegnere ALLINO, LUCIANO - La lotta di classe dopo la lotta di PAOLINI, MARCO - Ausmerzen. Vite indegne di essere A Mondadori - p. 22 Gclasse - Laterza - p. 6 vissute - Einaudi - p. 12 GIOMETTI, CRISTIANO - Domenico Guidi 1625-1701 - PEDROSA, CYRIL - Portugal - Bao Publishing - p. 43 L'Erma di Bretschneider - p. 24 PETRUNGARO, STEFANO - Balcani. Una storia di violen- GUTMAN, COLAS - Rose non è una tantimolla! - Edizioni za? - Carocci - p. 45 San Paolo - p. 46 PEYRAUD, JEAN-PHILIPPE / ALFRED - La disperazione ADON, SILVIA - Esperienze di cinema dalle ceneri del- Guzzo, PIER GIOVANNI - Fondazioni greche. L'Italia me- della scimmia - Tunué - p. 43 Bla Jugoslavia - Gabbiano - p. 29 ridionale e la Sicilia - Carocci - p. 26 PHILLIPS, SANDRA S. - The papal collection of photo- BARDI, UGO - The limits to Growth Revisited - Springer - graphs in the Vatican Library - Biblioteca Apostolica p.8 Vaticana - p. 30 BARNES, JULIAN - Il senso di una fine - Einaudi - p. 18 PIERANTOZZI, ALCIDE - Ivan il terribile - Rizzoli - BAUDOIN, EDMOND / TROUBS - Viva la vida - Coconino p. 42 Press - p. 43 ANSEN, MOGENS HERMAN - Polis. Introduzione alla PONS, SILVIO - La rivoluzione globale - Einaudi - p. 31 BELLI, ATTILIO / BELLI, GEMMA - Narrare l'urbanistica Hcittà-stato dell'antica Grecia - Università Bocconi - alle élite - FrancoAngeli - p. 27 p. 35 PORRU, MARCO - L'eredità dei corpi - Nutrimenti - BELLOS, ALEX - Il meraviglioso mondo dei numeri - Ei- HARBACH, CHAD - L'arte di vivere in difesa - Rizzoli - p. 21 naudi - p. 37 p. 18 PRIULLA, GRAZIELLA - Riprendiamoci le parole. Il lin- BENASSAI, SILVIA - Onorio Marinari pittore nella Firenze guaggio della politica è un bene pubblico - Di Girola- degli ultimi Medici - Mandragora - p. 24 mo - p. 35 BERGER, JOHN - G. - Neri Pozza - p. 41 BERGSON, HENRI - L'evoluzione creatrice - Rizzoli - p. 19 ACONA, MARCO - Album di un secolo - Rubbettino - BLANCO, LUIGI (A CURA DI) - Dottrine e istituzioni in Oc- Ip. 32 cidente - il Mulino - p. 45 ISCHIA, UGO - La città, giusta - Donzelli - p. 27 P AGUSA, ANDREA (A CURA DI) - La Nazione allo spec- BLOY, LÉON - Il telefono di Calipso e altre storie sgrade- R chio - Lacaita - p. 44 voli - il melangolo - p. 41 ROMAGNOLO, RAFFAELLA - La masnà - Piemme - BOYER, RICHARD / MORAIS, HERBERT - Storia del movi- p. 42 mento operaio negli Stati Uniti - Odoya - p. 44 ROSENBERG, PIERRE / BAILEY, COLIN B. / REED, SUE BRIN, IRENE - Olga a Belgrado - Elliot - p. 16 ABANCA, NICOLA (A CURA DI) - / bombardamenti ae- WELSH (A CURA DI) - Atlante culturale del Risorgimento - BRUSASCO, PAOLO - Babilonia. All'origine del mito - Raf- Lrei sull'Italia - il Mulino - p. 45 Laterza - p. 13 faello Cortina - p. 26 LARCENET, MANU - Blast. Voi. 1 - Coconino Press - p. 43 BUYEA, ROB - Il maestro nuovo - Rizzoli - p. 46 LIBUTTI, ALESSANDRA - Thomas Jay - Fazi - p. 22

ARCHI, ALESSANDRA - Violazione - Einaudi - p. 42 SSARESELLA, DANIELA - Cattolici a sinistra. Dal mo- AMMARANO, FULVIO / MARCHI, MICHELE (A CURA DÌ) - dernismo ai giorni nostri - Laterza - p. 36 CIl mondo ci guarda - Le Monnier - p. 45 SBERLATI, FRANCESCO - Filologia e identità nazionale - CAPITELLI, GIOVANNA - Mecenatismo pontificio e borbo- Sellerio - p. 13 nico alla vigilia dell'Unità - Viviani - p. 25 SCHIRACH, FERDINAND VON - Il caso Collini - Longanesi - CAPRIOLO, PAOLA - Io come te - EL - p. 46 p. 41 KARL - Jir/v^W^/i JWyw - JV/fr»nri.odc*rJ CASTALDI, MAROSIA - La fame delle donne - Manni - p. 42 Schlògel, Carlo Ceresa. Un pittore del Seicento lombardo tra real- p. 45 tà e devozione - Silvana - p. 25 SELZNICK, BRIAN - La stanza delle meraviglie - Monda- CLOWES, DANIEL - The Death-Ray - Coconino Press-Fan- dori - p. 46 dango - p. 43 SHUBIN, ALEXANDER V. - Nestor Machno: bandiera nera CONAN, DOYLE, ARTHUR - Storie di pirati - Donzelli - sul! Ucraina - Elèuthera - p. 44 p. 41 SOLZENICYN, ALEKSANDR - Ama la rivoluzione! - Jaca Book - p. 31 SOMAINI, ANTONIO - Ejzenstejn. Il cinema, le arti, il mon- taggio - Einaudi - p. 29 SOMENZARI, FRANCESCA -1 prigionieri tedeschi in ma- 'AGOSTINO, PAOLO - Cosimo Fangazo scultore - Pa- no statunitense in Germania (1945-1947) - Zamorani - Dparo - p. 24 p. 32 DALLA CHIESA, NANDO - Lo statista. Francesco Cossiga STOPPARD, TOM - La sponda dell'utopia - Sellerio - promemoria su un presidente eversivo - Melampo - p. 10 p. 17 DALMAS, DAVIDE - Il saggio, il gusto e il cliché - duepun- ti - p. 23 DE VIVO, FILIPPO - Patrizi, informatori, barbieri - Feltri- nelli - p. 33 DEFANTI, CARLO ALBERTO - Eugenetica: un tabù contem- ACCHI, FRANCESCA (A CURA DI) - Professioni e pote- poraneo - Codice - p. 12 Tre a Firenze tra Otto e Novecento - FrancoAngeli - DEGL'INNOCENTI, FULVIA - Sopravvissuta - Edizioni San p. 44 Paolo - p. 46 TARANTINO, GIOVANNI - Da Giovane Europa ai campi DELLE DONNE, FULVIO - Federico II: la condanna della Hobbit 1966-1986 - Controcorrente - p. 32 memoria - Viella - p. 33 TORTAROLO, EDOARDO (A CURA DI) - Storia di Vercelli in DIEMOZ, ERIKA - A morte il tiranno. Anarchia e violenza età moderna e contemporanea - Utet - p. 44 da Crispi a Mussolini - Einaudi - p. 32 TRANFAGLIA, NICOLA - Il fascismo e le due guerre mon- DI LEO, RITA - L'esperimento profano - Ediesse - p. 45 diali - Utet - p. 44 Courtesy of Emiliano Ponzi per "Scientific American"

AZZONI, GUIDO - Teoria del romanzo - il Mulino - M;p. 23 IOLA, CORRADO (A CURA DI) - ? MILIANI, MARCELLA - Medio Oriente - Laterza - p. 45 MAZZUCCO, MELANIA - Limbo - Einaudi - p. 22 Le carte vive. Epistola- Vri e carteggi nel Settecento - Edizioni di Storia e Let- teratura - p. 44

GGERO, MARGHERITA - L'amico di Mizù - Notes ERRARI, ANNA - Dizionario dei luoghi del mito - Riz- o p. 46 IU La zoli - p. 15 OSSICINI, STEFANO - L'universo è fatto di storie, non solo | "VAOLONG, Q " ragazza che danzava per Mao F Marsili1 o - p. 41 FUSANI, CLAUDIA - Mille Mariù. Vita di Irene Brin - Ca- di atomi - Neri Pozza - p. 37 X stelvecchi - p. 16 Fusco, MARIA ANTONELLA / MARINI CLARELLI, MARIA VITTORIA (A CURA DI) - Arte in Italia dopo la fotografia 1850-2000 - Electa - p. 30 'OLA, ÉMILE - Romanzi. Voi. II - Mondadori - p. 19 FUSILLO, MASSIMO - Feticci. Letteratura, cinema, arti vi- .GLIARO, ANTONIO - La notte del gatto nero - Guan- sive - il Mulino - p. 23 da - p. 21 BancaEtruria ARTELIBRO FESTIVAL DEL LIBRO D'ARTE 2012

nona edizione ingresso gratuito

. w - -, bologna -- - - - 21/23 settembre 20I2

il collezionismo librario: raccogliere seminare

palazzo re enzo e del podestà mostra mercato di libri d'arte

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