Le Vie Della Civilta Corso Completo Di Storia Per Le Scuole
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ANTONIO GUARINO -CESARE SANFILIPPO PROFESSORI ORDINARI NELL'UNIVERSITÀ DI CATANIA LE VIE DELLA CIVILTA CORSO COMPLETO DI STORIA PER LE SCUOLE VOLUME IV LE CIVILTÀ ORIENTALI E LA CIVILTÀ ELLENICA Per la quarta classe ginnasiale TORINO SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE Corso Regina Margherita, 176 TORINO. MILANO . GENOVA. PARMA. ROMA. CATANIA aprile 1948. [SEI Proprietà riservata alla Società Editrice Internazionale di Torino OFFICINE GRAFICHE 9. E. I. - TORINO (M. E. 20409) PREFAZIONE AI VOLUMI IV E V Nell'apprestamento dei volumi IV e V del nostro corso di storia, ci siamo sforzati di conciliare con la massima limpidezza del det- talo l'esigenza di far muovere agli studenti del ginnasio superiore i primi passi sulla via maestra della critica storica, al di là dei mi- raggi della leggenda. D'altra parte abbiamo usato particolare cura nell'inquadrare nei rispettivi ambienti e periodi i fatti da narrare, in modo da renderne più facile la comprensione e il ricordo. Le letture che accompagnano il testo sono state scelte con la ne- cessaria avvedutezza ed in numero tale da offrire ai colleghi un certo campo di scelta nell'assegnare ai discenti quelle che essi possono ritenere Più adatte. Utile sussidio per lo studio potranno essere, inoltre, i Prospetti riassuntivi e i Riepiloghi cronologici di ciascun singolo capitolo, nonchè le tavole cronologiche disposte in fine dei volumi. Ci sia consentito di esprimere la nostra riconoscenza al profes- sor Domenico Ercolini, dotto e venerando sacerdote salesiano, che ci è stato prodigo di suggerimenti e di osservazioni sulla revisione del nostro lavoro. Confidiamo che anche questa seconda parte del corso non venga a mancare il favore dei professori e degli alunni, e che non ci ven- gano risparmiati le critiche e i suggerimenti, di cui un'eventuale riedizione dei volumi non potrebbe che avvantaggiarsi. GLI AUTORI. 0 - Gu no-Spn.ippo, Le vie della civil:d. Vol. IV. INTRODUZIONE STORIA E PREISTORIA Prospetto t*zssuntivo. La storia è il complesso delle apprese ad utilizzare ed a fondere azioni compiute dagli uomini nella i metalli (rame, ferro) [n. 3-6]. vita sociale, dalle origini al giorno Durante il corso della preistoria d'oggi. Essa forma oggetto di una avvenne lentamente, e in maniera particolare scienza, che si chiama per gran parte misteriosa, la for- storiografia [n. i]. Ovviamente, però, mazione degli ordinamenti civili, che la storiografia non può arrivare a ancor oggi, sia pure in forma assai descrivere tutti gli avvenimenti uma- più perfetta, sussistono. Dopo lun- ni, ma solo quelli degli ultimi tre ghi secoli di vita disorganizzata nel o quattromila anni al massimo, per- seno delle orde primitive, gli uo- chè solo di quelli esistono testi- mini si accorsero dell'utilità di co- monianze (documenti) più o meno struire stabili unioni, ben organiz- precise. Di qui la necessità di la- zate sotto il comando di un capo, sciar da parte il grandissimo nu- per meglio provvedere alle loro mol- mero dei secoli precedenti, i quali teplici esigenze. L'unità politica ori- costituiscono la preistoria [u, 2]. ginaria fu, probabilmente, la stessa Della preistoria può dirsi, appros- famiglia, la quale, anzichè disgre- simativamente, che è stata costi- garsi col farsi adulti i suoi membri, tuita di varie epoche successive: rimase imita sotto la potestà del pa- a) l'epoca paleolitica (sino a circa dre (patriarca) o, alla sua morte, 10.000 anni a. C.), in cui l'uomo del membro più anziano e autore- si serviva di utensili di pietra grezza; miglievole. Dalla moltiplicazione delle fa- b) l'epoca eneolitica (sino a circa mi,glie derivarono le genti: dal- 4000 anni a. C.), in cui l'uomo l'unione di più genti derivarono le passò a levigare le pietre occorrenti tribù e da successive unioni deri- per i suoi utensili; c) le epoche dei varono le citt4 e gli Stati (a. 7-I01. metalli (le più recenti), in cui l'uomo Le età della storia sono quattro: -2-- a) l'antica (sino al 476 a. C.); la vamente dominare sid mondo me- medioevale (sino al 1492); la ,no- diterraneo tre civiltà o gruppi di derna (sino al 1789); la contempo- civiltà: a) le civiltà dell'Oriente medi- ranea (sino al giorno d'oggi) [n. II]. terraneo; b) la civiltà ellenica; c) la L'età antica vide fiorire e stccessi- civiltà romana [n. 12]. i. - Storia e storiografia. Bisogna distinguere due diversi significati della parola « sto- ria». Nel primo significato « storia » indica il complesso delle azioni compiute dagli uomini nella vita sociale, dalle origini al giorno d'oggi. Nel secondo, « storia » - o meglio, « storiografia » - indica la ricerca dei fatti avvenuti, la loro rimeditazione, valuta- zione ed esposizione ad opera degli « storiografi ». La « storia » è l'oggetto della « storiografia », e l'ideale degli storiografi è quello di giungere a possedere completamente tale oggetto, cioè -. per dirla con i termini di un grande storiografo (Ranke) - di accertare tutto quel che è successo fra gli umani, « come realmente è successo ». Ma anche questo ideale, come tutti gli ideali, è irraggiungibile. Percbè esso potesse realizzarsi, occorrerebbe che gli storiografi disponessero di un'ampia ed esauriente documentazione su tutte le epoche e su tutti gli aspetti dell'umana civiltà: il che è ben lungi dall'essere nella realtà delle cose. Le notizie che abbiamo sulle vicende dei nostri antenati sono relativamente poche e si rarefanno sempre più, sino a sparire del tutto, man mano che si voglia risalire nei secoli e nei millenni, per giungere alle origini della vita sociale. La storiografia deve accontentarsi, pertanto, di riflettere la storia di poche migliaia d'anni. Misera cosa dinanzi al suo ideale di conoscenza. 2. - Storia e preistoria. L'accennata scarsezza di notizie sulle epoche più antiche porta a differenziare dalla vera e propria storia, che la storiografia è in grado di descrivere, la così detta preistoria; termine elastico, -3 — con cui si allude a tutto quanto precede le epoche a partire dalle quali una nozione storiografica, anche se difettosa e incompleta, è comunque possibile. La preistoria non è un'epoca fissa e determinata. Essa, come si è detto, si determina per esclusione, cioè escludendo dalla sto- ria i tempi che non sono nemmeno approssimativamente docu- mentati. Vi sono popoli (come quello egiziano) la cui preistoria è fi- nita qualche migliaio d'anni avanti la nascita di Cristo, mentre ve ne sono altri (come alcuni popoli africani o americani) la cui preistoria è cessata soltanto da qualche secolo. Caratteristico della preistoria è che non è possibile, in ordine ad essa, una qualunque narrazione di fatti, ma soltanto una ricostruzione di tipi di civiltà, di razze, di zone di espansione, entro il quadro di una cronologia assai grossolana ed appros- simativa. Particolarmente utili allo studio della preistoria sono le se- guenti scienze: a) l'archeologia, che cura gli scavi degli avanzi di abitazioni, di utensili, di armi delle epoche anticbissime nei luo- ghi ove erano sepolti da millenni sotto il cumulo dei detriti portati dalle acque; b) la paleontologia, che guarda alla conformazione dei crani di alcuni scheletri vetusti, miracolosamente ritrovati, per stabilire quali furono le varie razze che popolarono originaria- mente la Terra; c) la geologia, che studia la composizione della cror sta terrestre e fissa le epoche approssimative cui rimontano i vari strati geologici, e quindi i depositi di civiltà che in essi si trovano fossilizzati. 3. - Le epoche della preistoria. Per merito di questo operare industre e sottile, che gli stu- diosi della preistoria vanno effettuando da tempo, si sono po- tute determinare delle epoche approssimative dello sviluppo pre- istorico. Le epoche preistoriche sono: l'epoca paleolitica, o della pietra grezza; l'epoca neolitica, o della pietra levigata; l'epoca eneolitica -4 - o calcolitica, della pietra e del rame; l'epoca del fame; l'epoca del bronzo, lega di rame e stagno; l'época del ferro. Tutti i popoli son dovuti passare attraverso le varie e progres- sive epoche della preistoria. Ma non di tutti i popoli abbiamo la prova che siano passati attraverso quelle epoche. Ciò non deve meravigliare, quando si pensi che una caratteristica fondamentale degli antichissimi gruppi sociali fu il nornadismo, per cui le popo- lazioni non vivevano stabilmente in questa o in quella zona, ma erano tratte a continuamente spostarsi, dopo aver sfruttato un certo territorio, per trovare facili condizioni di vita in un altro territorio. Vi sono zone, pertanto, in cui mancano i segni dell'epoca paleolitica e neolitica e la documentazione ha inizio con l'epoca eneolitica, se non addirittura con quella del rame, del bronzo o del ferro. 4. - L'epoca paleolitica. Dell'epoca paleolitica rimangono pallide tracce un po' do- vunque in Europa, in Asia ed in Africa. Fu l'epoca in cui l'Uomo viveva ancora in un modo estremamente semplice, salvo che già usava del fuoco e cominciava a servirsi di pietre rozza- mente scheggiate come armi contro le fiere e, pur troppo, contro i suoi simili. Il paleolitico durò assai a lungo - c'è chi parla di mezzo mi- liàne di anni - perciò assai lenta e faticosa fu la lotta del ge- nere umano per svincolarsi dalla natura inferiore e signoreggiarla con la sua intelligenza. Tuttavia rimangono i segni del progressivo trionfo dell'Uomo sulla natura. Ai primi stadi di vita delle genti umane (paleolitico inferiore) successero stadi 'più evoluti, in cui l'Uomo apprese a dare una forma fissa e razionale alle sue armi e ai suoi utensili di pietra, cominciò a lavorare le ossa e le corna degli animali uccisi, giunse sinanche a manifestazioni' artistiche di scultura e pittura (paleolitico superiore). -5 - t Armi e utensili di quarzite del paleolitico superiore, rinvenuti nella caverna di S. Teodoro, in provincia di Messina.