In piazza vi accoglie l’Allegoria della Storia, immutabile nel profilo dolcemente marmoreo di “Maria Luisa”. In Basilica si entra nell’arte e nella musica, accompagnati dalla fede, lasciandosi guidare dalla prospettiva di un viale alberato che diventa slancio verticale di linee e curve. Nei cortili e nelle stanze affrescate di Palazzo Salis si respira il patriottismo risorgimentale in salsa seicentesca, dove il rosso garibaldino inebria come quello rubino e fruttato del Saloncello. Di Porta in Porta, sotto le mura quattrocentesche, si passeggia con Ludovico Sforza e con il genio militare di Leonardo da Vinci. Dall’Italia alla Svizzera si passa solamente cambiando binario e salendo su un Trenino Rosso, come nelle favole, per riempirsi gli occhi di prati, boschi, laghi turchesi, neri e bianchi che si confondono con ghiacciai millenari. In tavola ti servono vino rosso corposo e frittelle di grano saraceno cotte in padelle di ferro e condite con filante formaggio d’alpeggio, dove l’unico additivo è la sana convivialità contadina. Questa è . La chiamano città non perché è grande e chiassosa, ma perché la storia ha voluto così, facendone un suo crocevia tra le Alpi. Da nord a sud, da est a ovest. Un crocevia di bellezza. Benvenuti nella nostra Città. Storia, arte, cultura, tradizioni, ambiente, natura, Benvenuti a Tirano enogastronomia, sono le ricchezze che fanno di Tirano una “città d’arte”, preziosa e unica nella sua collocazione al centro delle Alpi. Un crocevia di cultura tra Italia e Svizzera, dove la bellezza del paesaggio alpino incontra quella dell’arte e della storia. Dal 2008 Tirano è Città Slow e, dal 2010, Città del Vino, ma soprattutto è “punto di arrivo e partenza” di uno tra i più affascinanti e ammirati patrimoni UNESCO: il Trenino Rosso del Bernina. Di tutto questo siamo molto orgogliosi e felici di viverlo tutti i giorni. Ecco perché vogliamo presentarvi la nostra Città, vivendola con voi.

Buon soggiorno e benvenuti a Tirano. Tirano è Comune di confine con la Confederazione Elvetica. Collocata ad un’altitudine di 420 m slm, Crocevia nelle Alpi, tra Italia e Svizzera adagiata nel fondovalle, tra il fiume e il torrente Poschiavino, Tirano gode di una naturale posizione strategica, nel cuore delle Alpi centrali, tra Italia e Svizzera. Crocevia di notevole importanza nel corso dei secoli, la sua attuale importanza turistica la deve al territorio ed alla storia. Tirano dista 25 Km da Sondrio, 39 Km da Bormio e 55 Km da St. Moritz. Centralità che la colloca all’incrocio tra la romanica Via Valeriana, oggi Statale dello Stelvio, con la strada che collega la Valtellina con la pianura veneta, attraverso il passo dell’Aprica. Verso nord, da Tirano si entra in Svizzera, attraversando la Valle di , il Passo del Bernina, l’Engadina e la Rezia. Un anello escursionistico tra i più belli di tutto l’arco alpino, affascinante per paesaggi, ambienti e natura, ospitalità e relax. Dal primo nucleo primitivo di Tirano, ai piedi del Monte Masuccio, sul versante che sale a Roncaiola, Il territorio scrive la storia la storia ha intinto la sua penna nel territorio, di secolo in secolo, di pagina in pagina. E così, quella che oggi è una città, conobbe tra i suoi abitanti Etruschi, Tirreni, Galli e poi i Romani ai quali, probabilmente, deve il suo attuale nome. La Stele di Tirano e Lovero, del periodo bronzo- antico, i pugnali celtici di Piattamala, le coppelle preistoriche sopra Baruffini, i tholos o crotti per il ricovero di pastori e ovini che troviamo sulla costa retica del Masuccio e in , la lapide Romana di Stazzona e il ponte romano di Villa di Tirano: sono tutte testimonianze della Tirano preistorica e romana. Pagine che possiamo sfogliare camminando o visitando il Museo Etnografico di Tirano o l’Antiquarium di Palazzo Besta a Teglio. Di porta in porta, verso le grandi vie storiche delle Alpi. Già Carlo Magno, nel Medioevo, aveva Di porta in porta compreso l’importanza di Tirano e delle sue vie di accesso verso i grandi valichi alpini e prealpini. Un’importanza strategica che vide nei secoli succedersi a Tirano tutte le dominazioni che hanno scritto la storia della Valtellina insieme a quella della Lombardia e delle confinanti regioni alpine. Genti, eserciti, culture e ambizioni regali che hanno lasciato traccia e testimonianze. La chiesetta medievale di S. Perpetua, la grande Cinta Muraria quattrocentesca voluta da Ludovico il Moro con le sue Porte: Bormina, Poschiavina e Milanese, ancor oggi fulcro urbanistico e di identità cittadina. Ma soprattutto la cinquecentesca Basilica della Madonna di Tirano, voto per l’Apparizione il 29 settembre del 1504 della Beata Vergine, edificata tra il 1504 e il 1513, proprio sul finire della dominazione francese e poco prima dell’inizio di quella dei Grigioni. Dai Grigioni all’Austria, passando per la Francia. Dopo aver chiuso il settecento sotto la bandiera Ottocento in opera francese della Repubblica Cisalpina, l’Ottocento per Tirano fu un secolo di grande storia, grandi uomini e grandi opere pubbliche. Porta la data del 1815, proprio all’indomani del Congresso di Vienna con il quale la Valtellina divenne territorio del Lombardo-Veneto, la costruzione della Strada Regia, quella che porterà Tirano ad uscire dal perimetro delle mura sforzesche per collegarsi con il Santuario. E, solo pochi anni dopo, venne garantito anche il collegamento con l’Austria attraverso la strada Imperiale del Passo dello Stelvio. Tanto che, nel 1838, transitò da Tirano Ferdinando d’Austria, diretto a Milano per la sua incoronazione a re del Regno Lombardo-Veneto. Come ricorda la statua dell’Allegoria della Storia di Piazza Cavour, allora Piazza d’Armi. L’Unità d’Italia era alle porte e Tirano ne fu protagonista per uomini e idee. Uno spirito risorgimentale che oggi si respira ancora nei palazzi storici dove, dopo il 1848, le nobili famiglie dei Salis, Torelli, Lambertenghi, Visconti Venosta, Merizzi, Della Croce e Pievani, fecero di Tirano il centro dei moti patriottici in Valtellina. ph: E. Ghilotti Quando il confine non è un limite lo si vede dall’architettura. Da quel piacere per il bello che la L’eleganza del Liberty Tirano Liberty propone con vezzo borghese. Tra la Piazza delle Stazioni ferroviarie, Viale Italia, Piazza Marinoni e il Lungo Adda Ortigara, sorgono all’inizio del XX secolo alcuni degli edifici Liberty più importanti della Valtellina. Il tour liberty parte da dove si arriva, cioè dalle stazioni. Quella delle Ferrovie Italiane, di inizio novecento, con i decori in ferro battuto e il frontone in legno, che s’ispira all’architettura svizzera degli chalet e, proprio sulla stessa piazza, l’altra stazione, quella delle Ferrovie Retiche, datata 1926, elegantissimo esempio di stile Art-Déco. E poi si prosegue per le vie della città. Casa Merizzi, Casa dell’antiquario Chiodi (ora sede di una farmacia), Villa Soncelli (già Martinelli), Villa Tognolatti sul lungo fiume, la stazione delle storiche Autolinee Perego in Piazza Marinoni e il Palazzo Scolastico con affacciato sull’ingresso il ph: E. Ghilotti volto di Atena, simbolo della sapienza con il vezzo di una pettinatura più liberty che ellenica. Il cuore di Tirano è qui. In questo Santuario cinquecentesco che è uno scrigno di arte, storia, Scrigno di arte, storia e fede fede e allo stesso tempo fulcro dell’identità e della notorietà storica di Tirano e dell’intera Valtellina. Eretto dalla fede popolare dopo l'apparizione della Beata Vergine a Mario Omodei nel 1504, il Santuario, come scrisse Paolo Arcari, letterato al quale è dedicata la biblioteca civica di Tirano, "si eleva vittorioso nella sua prodigalità di bellezza, nella sua perfezione di ricchezza, nella sua scesa impavida...". Il Santuario, eletto nel 1927 da Papa Pio XI a Basilica romana minore, con le sue tre navate a croce latina è anche il più importante esempio del Rinascimento in Valtellina. Un’armonia di linee e stili che come in un grande crocevia d’arte riunisce il tratto romanico della grande torre campanaria, con quello rinascimentale delle strutture sul lato dell'abside, dal corpo della sagrestia alla cupola cinquecentesca. E poi gli interni, dove l’arte si fa esuberanza nella ricchezza barocca degli stucchi e delle sculture, ma soprattutto nella musicalità del suono, degli intagli e degli altorilievi dell’imponente organo seicentesco. Dai vigneti ai ghiacciai, su un Patrimonio dell’Umanità. Tirano è punto di partenza e di arrivo Un Patrimonio dell’Umanità, dai vigneti ai ghiacciai di uno dei grandi Patrimoni mondiali UNESCO: il Trenino Rosso del Bernina. Una meraviglia che solo nel pronunciarne il nome ha già il merito di farci stupire come bambini in attesa di una sorpresa. Infatti più che una linea ferroviaria è una favola rossa su rotaia che nel 2010, ha festeggiato il suo compleanno centenario. Cento anni di “saliscendi”, attraversando le Alpi, dai vigneti della Valtellina ai ghiacciai del Bernina. E se gli anni non si sentono le meraviglie sicuramente scorrono sui grandi finestrini panoramici del . Un viaggio da favola, letteralmente “incollati” ai finestrini, come se si stesse sfogliando un grande album con il meglio del paesaggio alpino che scorre, con piacevole lentezza, davanti ai nostri occhi.

ph: Archivio Ferrovie Retiche C’è un respiro d’arte, nobiltà e cultura, passeggiando nel centro storico di Tirano. Dentro e fuori le mura. Un’aria mitteleuropea, che tra piccole vie, piazzette e fontane porta a scoprire i tanti i palazzi che impreziosiscono uno dei nuclei storici più ricchi delle Alpi. Il seicentesco Palazzo Salis, con le nobili cantine e le sale affrescate, la Casa Museo D’Oro Lambertenghi, Palazzo Merizzi, Palazzo Marinoni, ex convento degli Agostiniani e oggi sede del Comune, Palazzo Pretorio, Casa Mazza, Palazzo Andres, Palazzo Visconti Venosta, Palazzo Buttafava, Palazzo Omodei, Palazzo Quadrio Curzio, Palazzo Torelli e la Torre Torelli. E “fuori le mura”, raggiunta Madonna di Tirano, altri due palazzi: la Casa del Penitenziere, elegante dimora settecentesca che si affaccia su Piazza Basilica, ora sede del Museo Etnografico Tiranese e il Palazzetto Homodei - Marinoni, nobilmente nascosto nel verde del suo giardino e nelle vie che riportano al centro storico. Un tesoro di Palazzi e giardini È un concerto di chiese. Un accordo armonico tra architettura e paesaggio, tra storia e fede, quello Un concerto di chiese che anche a Tirano, come in tutta la Valtellina, diventa da solo una ragione di visita e di stupore. Una musicalità di stili, dal fascino medievale di Santa Perpetua, al romanico del campanile della Collegiata di S. Martino con i suoi interni barocchi, alle preziosità di piccole chiese, spesso collegate ai Palazzi storici o affacciate su vie e piazze, per concludersi nella grande sinfonia cinquecentesca di linee e volte del Santuario. Se poi volete lasciare che la natura abbracci l’arte, vi basta salire a Baruffini e Roncaiola, raggiungendo piccole chiese di frazione dove, come scriveva il poeta Davide Maria Turoldo “...i prati, i vigneti e i campi sembrano snodarsi tutt’intorno come vasti sagrati...”. Sono come terrazze affacciate sulla Valtellina. Cologna, Baruffini e Roncaiola, le tre frazioni di Le terrazze delle frazioni Tirano, guardano la loro città dall’alto. Immerse nei meleti come Cologna, sulla sponda orobica, verso Sernio e Lovero o accarezzate dal sole tra orti e vigneti come Baruffini e Roncaiola, arroccate sul versante retico del Monte Masuccio. Ultimi passaggi abitati battuti, nel secolo scorso, dai contrabbandieri prima di passare segretamente il confine Svizzero, “via montagna”. Raggiungibili sia in auto che a piedi o in mountain bike, stanno lì affacciate sui vigneti e su Tirano, come naturali terrazze sulla Media Valtellina e sulla Val Poschiavo. ph: E. Ghilotti Tirano è cullata su tutto il suo versante retico dai vigneti. Gli eroici terrazzamenti di Valtellina. Dove le Alpi incontrano i vigneti Monumenti alla fatica ed al lavoro, arroccati in regolare geometria sul soleggiato versante retico. Un patrimonio di cultura rurale, candidato ad entrare a far parte, come il Trenino Rosso, tra i siti mondiali dell’Unesco. Da qui nascono i grandi vini di Valtellina, apprezzati in tutto il mondo. Tra Tirano, Villa, e Bianzone, in pochi, ma “degustabili” chilometri, si aprono le porte di alcune tra le più famose ed apprezzate Case Vinicole Valtellinesi. Un percorso tra vino e storia che come molto altro qui, non conosce confine. Nemmeno quello tra l’Italia e la Svizzera. Lungo la via del Bernina, un tempo a dorso di mulo, ora quasi esclusivamente su rotaia, transitano oggi, come un tempo, le botti di “Valtellina” dirette ai mercati del Nord Europa. Ecco perché Tirano è Città del Vino. A Tirano, “buono e vicino” è un’esperienza del tutto normale. Di gusto in gusto, di produttore in produttore il territorio offre una “scorpacciata” di sapori. Oltre al vino, degustabile ed acquistabile direttamente presso le famosissime cantine di Tirano, Villa e Bianzone, non va dimenticato l’altro vanto del gusto, le famose mele di Valtellina, direttamente in vendita presso i molti piccoli produttori, da Tirano a Teglio, da Sernio a Lovero. E poi miele e confetture, tutto rigorosamente genuino, come i Chisciöi, le tipiche frittelle a base di grano saraceno e formaggio, servite croccanti con la fresca compagnia di un’insalata di cicorino tagliato fine. Vanto gastronomico del territorio tiranese. Per questo, ai Chisciöi, Tirano dedica con orgoglio ogni anno una festa, dove il gusto diventa accoglienza come solo la cucina sa fare. Gusto a Km O Dall’albergo al sentiero, dal treno al sentiero. Non sono molte le città dove la natura è sulla porta Dall’albergo al sentiero, dal treno al sentiero di casa. La posizione di Tirano, baricentrica tra la Bassa e l’Alta Valtellina, tra le vallate svizzere della Val Poschiavo e dell’Engadina, la Valcamonica e le vallate prealpine bresciane, offre agli amanti del trekking una rete di sentieri, vie storiche ed escursioni affascinanti per paesaggi, ambienti, storia ed emozioni. Da percorrere in tutte le stagioni dell’anno. Il Sentiero Unesco che da Tirano, sulla via dei contrabbandieri, porta a Thusis nel cuore del Canton Grigioni, attraversando come in un quadro i paesaggi dipinti da Giovanni Segantini. Il Sentiero Valtellina, un grande anello ciclo pedonale che costeggiando il corso dell’Adda, tra frutteti e piccoli paesi, permette di percorre tranquillamente a piedi, lontano dalle arterie di traffico automobilistico, buona parte della Valtellina. Inoltre, sempre da Tirano, tutto il percorso seguito della Ferrovia Retica si interseca con mille possibilità di sentieri, escursioni e semplici passeggiate, tra una stazione e l’altra. Non c’è che da partire. ph: E. Ghilotti La bicicletta è uno dei piaceri che fa di Tirano una Città Slow ed è la giusta compagna per una visita Pedalando tra meleti, vigne e valli della città e delle sue piazze. Se poi da Tirano si vuole partire alla scoperta della Valtellina e della Val Poschiavo, la possibilità di piste ciclabili è assolutamente ampia e diversificata, per tipologia di percorsi, pendenze e tempi di percorrenza. Dal più tranquillo e rilassante cicloturismo famigliare, alla mountain bike sui sentieri, al ciclismo più impegnativo, magari salendo da Tirano verso il Passo del Bernina o verso il famoso Passo del Mortirolo. E le pedalate non sono finite. Grazie anche alle opportunità di bike transfer offerte dalle Ferrovie Retiche verso la Svizzera e da TreNord, in collegamento con il tracciato ciclo pedonale del Sentiero Valtellina, in direzione di Sondrio e Morbegno. È di fatto un alpeggio, ma è anche un altopiano. L’Alpe di Trivigno, dista poco da Tirano. Ci si arriva Un paradiso verde in auto, salendo da Stazzona, passando dalla frazione Motta e poi dall’Aprica. Oppure questo paradiso di altopiano è raggiungibile, sempre in auto o ancora meglio in mountain bike, salendo direttamente da Tirano ed attraversando i meleti di Cologna per raggiungere poi l’Alpe Canali e, da qui, Trivigno. Qualunque delle due vie si segua ci si tuffa nella natura che qui è protetta anche perché unica. Boschi di abeti, pini, larici e un tappeto di prati con poche case e villette ormai discretamente celate dalla natura. Da non perdere la visita, scendendo verso l’Aprica, alla Riserva Naturale di Pian Gembro, una delle torbiere meglio conservate d’Europa. Tirano è una Città Slow e quindi ha il gusto ed il piacere di vivere. Per questo, ogni anno, propone Il piacere di vivere la città un ricco calendario di eventi e manifestazioni. Molte di queste, come il tradizionale Gabinat con le allegre scorribande di bambini la vigilia dell’Epifania, sono la preziosa eredità di una tradizione che ha radici ben salde nella storia della città e della sua comunità. Altre, come Tiranotte, la notte bianca che a metà agosto “anima” le vie e piazze della città o l’Autunno Tiranese, rassegna enogastronomica e culturale, che “fa vivere” una stagione ricca di sapori e tradizioni per questa terra immersa tra i vigneti e i meleti, per Tiranotte ph: G. De Giorgi sono diventate appuntamenti tra i più attesi nel calendario di eventi turistico culturali valtellinesi. Un piacere di vivere che si arricchisce ogni anno di mostre, sagre, rassegne e appuntamenti culturali e di animazione cittadina, sempre nuovi e ricchi di “gustose” sorprese. Perché essere “slow” fa vivere la città, concedendole tutto il tempo che merita. A Tirano, l’arte e la cortesia di ospitare hanno radici lontane. Dai primi pellegrini medievali che, durante Ospitalità ad arte il loro viaggio per superare le Alpi, trovavano “ospitium” negli xenodochi di Santa Perpetua e di San Romerio, ai mercanti che facevano dei valichi alpini, tra nord e sud, le loro strade di commercio, Tirano ha sempre aperto le porte della sua ospitalità e ancor più della sua tavola. Una tradizione di ospitalità che oggi si traduce in accoglienti e raffinati Hotel, famigliari Bed and Breakfast e agriturismi, ai quali si aggiungono ristoranti, enoteche, pizzerie e bar. Tutti accomunati dal gusto e dalla bontà di un’offerta enogastronomica che si distingue in ambito alpino. Per iniziare a conoscere Tirano e i suoi dintorni... Non numerosi ma tutt’oggi il più Giovanni ed Emilio Museo Etnografico Civica Sala Mostre Casa Museo Museo importanti sono i reperti importante luogo di Visconti Venosta. Nel Musei Tiranese Palazzo Foppoli d’Oro Lambertenghi Palazzo Salis Cenni storici preistorici, ritrovati entro culto della valle. Grazie corso della Prima Guerra i confini del territorio di alla posizione Mondiale Tirano fu sede Palazzi Museo Il museo è ospitato Elegante edificio Edificato probabilmente Il palazzo di Tirano è la Tirano e conservati geograficamente di un’importante presso la settecentesca cinquecentesco. Tipici del nel Quattrocento dalla più importante delle attualmente presso strategica di Tirano, la caserma intitolata al Biblioteca Civica “Casa del Penitenziere”, periodo il portale e il famiglia Lazzaroni e dimore valtellinesi l’Antiquarium di Palazzo piazza Basilica e la zona patriota tiranese Luigi affacciata sulla storica cortile interno con successivamente appartenute alla potente Besta a Teglio, circostante divennero Torelli, dove alloggiò il piazza del Santuario corridoio perimetrale su ampliato, il palazzo famiglia svizzera dei che testimoniano della sede della più importante 5° Reggimento alpini. della Madonna di Tirano. mensole in pietra, oltre cambiò più volte di Salis, ancora di proprietà presenza dell’uomo nella fiera dell’arco alpino, che Nell’aprile del 1945 nella Biblioteca Civica Le raccolte al salone a piano terra, proprietà fino dei diretti discendenti. zona già in tempi molto acquistò importanza caserma venne “Paolo e Paola Maria Arcari” documentano, attraverso detto Sala del camino. all’acquisizione, nel 1881, Originata agli inizi del antichi. Il nome del sovraregionale acquartierato un gli oggetti e alcune Nel Settecento, divenuto da parte del notaio 1600 da 2 dimore borgo è probabilmente richiamando battaglione di miliziani Orari di apertura ricostruzioni d’ambiente, proprietà della Chiesa Giuseppe Lambertenghi. storiche del '500, lo di origini romana, ma commercianti da tutte le francesi del governo Dal martedì al sabato: 9.00-12.00; 14.00-18.00 la vita e le attività della Beata Vergine di Il palazzo, ancora abitato storico palazzo è oggi viene attestato in valli circostanti, dalla collaborazionista di Vichy Orario estivo (da metà giugno a metà settembre): tradizionali contadine e Tirano, il piano terreno dai discendenti, è oggi visitabile nel suo circuito documenti solo a partire Svizzera al Tirolo, dalla inviati dai tedeschi. Il 28 lunedì: 14.00-18.30; degli artigiani della valle. fu adibito ad osteria anche casa-museo e si museale di 10 sale dall’XI secolo. Costituitosi Lombardia alla aprile 1945 il battaglione dal martedì al venerdì: 9.00-12.00; 14.00-18.30 L’esposizione include (rimane la tipica apertura offre alla visione dei magnificamente in libero comune nel XII Repubblica di Venezia. si arrese ai partigiani anche alcuni importanti ad L rovesciata sul fronte visitatori con i suoi affrescate, arredate con secolo, fu assoggettato Nel corso del della 1° Divisione alpina Piazza Pievani, 1 pezzi provenienti dalla verso il fiume). Passò in ambienti suggestivi, i mobili d'epoca, dipinti dai Capitanei, signori di Cinquecento a Tirano si e agli alleati anglo- Tel. 0342 702 572 vicina Basilica, fra i quali seguito alla famiglia ricchi arredi e le originali ed allestite con Stazzona. Nel 1335, con costituì una comunità americani. www.comune.tirano.so.it/biblioteca-civica gli splendidi paramenti Foppoli, della quale collezioni artistiche che importanti documenti il dominio dei Visconti protestante. Il 19 luglio [email protected] sacri donati dal Cardinale conserva il nome, che lo negli anni la famiglia della storia dei Salis e sulla Valtellina, Tirano 1620 dalla città prese Richelieu nel 1636. destinò ad un’istituzione proprietaria ha raccolto. della Valtellina. assunse il ruolo avvio la sanguinosa a pro degli emigranti principale del rivolta contro i Orari di apertura della zona. E’ Via Salis, 3 mandamento divenendo protestanti e i Grigioni Giugno/settembre: attualmente di proprietà Via Ligari, 7 Tel. 340 0640653 capoluogo del Terziere nota come “Sacro da martedì a domenica del Comune di Tirano e Tel. 0342 710262 www.palazzosalis.com Superiore e sede pretoria. Macello”, episodio con 10.00-12.00; sede della civica sala Cell. 388 7952575 [email protected] Nel 1487, dopo una cui si aprì il lungo 15.30-18.30 mostre. www.palazzolambertenghi.eu prima incursione militare periodo delle guerre per Ottobre/maggio: [email protected] Orari visita da aprile dei Grigioni in Valtellina, la Valtellina. Nel 1797 sabato 10.00-12.00; P.tta Maurizio Quadrio a fine ottobre: Ludovico il Moro fece sorse a Tirano una 14.30-17.30 Orari di apertura: Da lunedì a sabato erigere le mura e il “Società patriottica” tra Visite fuori orario Dal 10.05 al 10.10 10.30-11.30 e 12.30 castello di Santa Maria. le più attive della valle a su prenotazione giovedì, venerdì e sabato Da giovedì a sabato Il 29 settembre del 1504 reclamare il distacco dai 10.00-12.30 e 14.00-16.00 anche 14.30 e 15.30 ebbe luogo la miracolosa Grigioni e l’adesione alla Piazza Basilica, 30 Dal 11.10 al 09.05 Dal 01.11 al 01.04 apparizione della Repubblica Cisalpina. 1° lunedì del mese visite solo su prenotazione. Tel./Fax 0342 701181 10.00-12.00 e 14.00-16.00 Madonna al Beato Mario Durante la successiva www.museotirano.it Minimo 4 persone. Visite ogni 30 minuti Omodei, che fece sì che dominazione austriaca [email protected] Durata visita ca. 50 min. Tirano divenisse Tirano si distinse per importante meta di vivacità di impegno pellegrinaggi e portò alla politico ad opera di costruzione, sul luogo del personalità come Luigi miracolo, del Santuario, Torelli, Ulisse Salis, ia dai tiranesi La Maria corte padronale di origine rinascimentale. Modificato nel V

V Luisa. Ritornando alla affrescata (Corte della Appartenne ai Venosta e Settecento con l’attuale ia Fiume Adda Palazzi le Piazzi D Porta Poschiavina si meridiana) e si sale passò successivamente entrata e loggiato e i Vi V C a A ia Cev a n ed o prende la Via San Carlo, l’imponente scalone. Al ad altre famiglie. Belle soprastante, il cortile con p ge ale i ini u c c lo rott e centro storico c A c Se a si svolta in Via Albonico piano nobile si trovano inferriate, un elegante porticato e porte in nd u Vi i re s i s s ar e subito in Via Ligari, le sale più prestigiose, il atrio con decorazioni a contornate in pietra e a rc M A lo a i ao dove si trova il Salone delle feste e Il graffito, un ampio sovrastate da stucchi. V P V ia ia Largo V cinquecentesco Palazzo Saloncello, con soffitti scalone e un grande Attraversando la Piazza le Castelli G Piazzale iu PERCORSO s Venosta ora Mazza [5]. magnificamente giardino pensile. A breve San Martino, seguendo e Credaro V i i p h a a p c tt e c S o a R Rilevanti il cortile affrescati nel Settecento. distanza si trova il tardo- via Torelli, si incontra G t a Alle r e Piazza Stazioni, Viale Italia, a n i r e Mura l tt Vi ib B a a a G P in esterno, il portico Da citare le cantine e la settecentesco Palazzo Palazzo Torelli [15]. ro a i Piazza o c ld V i i Piazza Marinoni, Piazzetta Quadrio, d i a Pievani n Carlo rt V e ni c Sa a a P o o ia B d

d’accesso e la “stüa” al ghiacciaia. Il Palazzo è Omodei ora Pradella- Articolato intorno ad P c m V a o i r o r

d o a t Porta Poschiavina, Piazza Cavour, I o rm S

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piano nobile. Segue sede di un museo storico Noli [12], con numerosi una corte. Portale i a i V a i n

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Via San Carlo, Via Albonico, Via Ligari, a rlo B nella via, Palazzo sulla nobile famiglia Salis esempi di tardo barocco, barocco con soprastante D Don Ca e Via i 6 8 B Piazzetta Salis, Porta Bormina, V Lazzaroni ora d’Oro e Tirano. Riprendendo la in particolare il cortile elegante balconcino. e 5 i i G n lo r ia n S e r a 7 a a a 1 a ig t l t fa C L S g s le ra Via Visconti Venosta, Via XX Settembre, Lambertenghi [6], che via San Carlo si imbocca interno chiuso da un Sulla facciata, ora poco t io a a e o r d t dr n i n n i a V i o ua a V lis e a a l e r Q o V V i io S i ici I iz V D t na si affaccia sul lato nord il vicolo di Porta passaggio sopraelevato visibile, un affresco di t a l ur ia ia a n le Piazza San Martino, Via Torelli i a D C 10a o C a V i c a M a A D s 9 v m V i a ia 2 lb i V della piazza Salis. Le sale Bormina [8] e si svolta e con colonnato, con i Antonio Caimi per V i T a i a o n n i e Vi n i Largo r i i r c im z Pretorio a a interne conservano a destra sulla Via due corpi del palazzo che ricordare la visita o z L C 11 a Piazza .g ia o V Partendo dalla Piazza podestà grigioni; infissi ed arredi pregevoli. Visconti Venosta, lungo vi si affacciano. All’inizio effettuata da San Carlo M Marinoni 3 14 i R a i i V n s e 12 V o r i delle Stazioni, raggiunta rilevanti l’ampio portale o b V Piazza a z r m Il palazzo è oggi una la quale si incontra della via Visconti Venosta Borromeo al Santuario g i C e a n i t San a m t 4 a e S FERROVIA r e S Piazza Martino S Piazza Marinoni e da qui e gli stemmi affrescati m a V 13 M n casa-museo visitabile su Palazzo Venosta-Andres si incontra il Palazzo di Tirano nel 1580. Il x i RETICA t n c t Rhb Piazza i o X Cavour a n e i Piazza t o Della a a a ’ l V i a o l Piazzetta Quadrio, prima nell’androne. Stazione o m ti V Lantieri v appuntamento. ora Giacomoni [9], il più Merizzi [13], palazzo fu abitato dallo Stazione g R V D i a o i i o V a o s n o V di imboccare il ponte di Proseguendo ci si trova i Proseguendo ci si trova bel palazzo ristrutturato tra Seicento statista Luigi Torelli M i t a i A FERROVIE g Stazione Fs V B n e n g ia e o g DELLO STATO r l ferro, sulla sinistra si sulla Piazza Cavour, su a i lo i e (1810-1887). Al termine z D l nella piazzetta Salis, sulla cinquecentesco della e inizio Settecento, s t l li z t e n s e i r Via i ll i a Sim a o one Caba A T incontra il cinquecentesco cui si affaccia il Palazzo p sso quale si affaccia Palazzo città. Pregevole la accorpando due della via si eleva la Torre R m 15 a o i e i t n p b V t i u p b ro ei Palazzo Foppoli [1], sede Marinoni [4], oggi sede o Stazione l e d Salis [7], la più facciata, con contorni e palazzotti Torelli [16], dalle A r bl s me S b i O Autobus i ca in Vi a C V em an Piazza i civica di mostre. del Municipio, antico importante delle dimore marcapiano in pietra cinquecenteschi strutture finto-medievali, a l c a a ov is olo g n o dd P Parravicini nor A N ia 16 Sig Iv V L Via Attraversato il ponte, si convento degli i o valtellinesi appartenute verde e le lunette. preesistenti. Facciate costruita nella seconda g a u n d n Fiume dAdda V o g u d v L ia a ri accede al borgo antico, Agostiniani (dal XV al alla potente famiglia dei Di fronte, sull’altro lato verso la corte interna, metà del XIX secolo. a A l ic izza o B o o av m L g e g Il ia a n s r M V u t V e circondato un tempo XVII sec.). Degni di nota Salis. Costruito tra il della via, si trova la con finestre incorniciate C L a ia o R P r S u . o .S a M s . i c A D a el dalle mura fatte erigere il porticato interno, già 1630 e il 1690 , si cappella gentilizia dei da eleganti decorazioni V a lo r a S t i te i lv r V V io

i S (N da Ludovico il Moro nel chiostro del convento, il L i . 3

sviluppa su una struttura Venosta. Proseguendo a stucco e corte con a t 8

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n r d S i i . r v S. 1487. Si oltrepassa la cortile e il portale che rappresenta una lungo la via si trova il portici e loggiati con gli lp t a D a i e a A L g llo . 38)

r ’ C Stelvio (N u e n l t V o V o i o o Porta Poschiavina [2], la cinquecentesco sul lato facciata di stile tardo- settecentesco Palazzo stemmi delle donne i c a n a r m g d a S ’ a d r l u e l A ese d an ni n i meglio conservata delle sud. Annessa all’edifico cinquecentesco, Visconti Venosta [10], andate in sposa ai D o ilan o ta Luc ng M D a cola a M l Ni u t e L or a a Via tre Porte cittadine la chiesa di S. Nicola da Via Luigi Bracchi P V r fiancheggiata da due appartenuto ai Visconti Merizzi. Imboccando via e ia i N br V in a a r o m c e p g esistenti, con affreschi Tolentino. Al centro della e i ol torri, con un portale Venosta di Grosio. XX settembre, di fronte ov V h N e r i e risalenti al Cinquecento. piazza Cavour è collocata Iv al centrale barocco Imponenti il portale alla Chiesa Parrocchiale, n da a d C Con la porta fa corpo una fontana con una realizzato su disegno del d’accesso barocco e la si incontra Palazzo A V i go e a ini s L s unico il Palazzo Pretorio statua simboleggiante La un e en Vignola. Si accede al scalinata. Segue nella via Venosta ora Quadrio L lan o ei P i m ia D Fiume Adda a M V [3], antica sede dei Storia, soprannominata rt b Strada Rusa palazzo attraverso la Palazzo Buttafava [11], Curzio [14]. Po t n

a n e r

a i S z Il percorso inizia dalla Grana poi Pievani Arcari a pro degli emigranti z T ia a a i a V v i V

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centrale Piazza Marinoni, [3], con l’annessa della zona. E’ G c

c a i e

Il Centro V raggiungibile dalla Piazza chiesetta di San attualmente di proprietà V .

C Viso . della Stazione, seguendo Giacomo, sconsacrata del Comune di Tirano e li S ntino Reghe fuori le Mura Costa nzani no Viale Italia. durante la prima guerra sede della civica sala Via Via Fontani 5 ia Sulla destra di Piazza mondiale, sede della mostre. Lasciatosi alle V

Marinoni si trova la biblioteca civica fino al spalle Palazzo Foppoli, a V ia Fiume Adda le Piazzi stazione della ditta 1994. Costeggiando sinistra, lungo l’Adda, si D e i Vi V PERCORSO autotrasporti Perego, l’edificio lungo la via snoda una pista ciclo- C a A ia Cev a n ed o p ge ale i ini u c c lo rott c A c a Se combinazione di tardo Arcari è possibile fare pedonale con percorso in nd u Vi i re s i s s ar storicismo architettonico una sosta presso il vita, lungo la quale, a a rc M A lo a e di Art-Déco. Sul lato giardino interno, di vago breve distanza, si può i ao Piazza Marinoni V P V ia opposto della piazza si sapore romantico, dal sostare presso il ia Largo V le Castelli Viale Garibaldi G Piazzale iu V estendono i giardini quale si può ammirare il Parchetto dei Gelsi [5]. s i e Credaro a p i a h S p c tt pubblici con il piccolo campanile Proseguendo lungo il e c a o Via Quadrio G ta n Alle R a r e i r e G Mura l tt Via ib B a monumento ai caduti. romanico. tracciato ciclopedonale a a i P in ro l i a Piazza o ic d d V c Pievani rlo r V e i i o an Ca t Piazzetta Pievani n m S a a Dietro al monumento ha Percorrendo la via san si percorre di fatto il P o ia B d

P c o V a o i r o r

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inizio viale Garibaldi Giacomo verso l’Adda si Sentiero Valtellina in ia a i V a i n

Via San Giacomo V a j

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dove sorge il palazzo giunge nella piazzetta direzione di Sernio, a rlo B D Don Ca e 2 Via i Piazzetta Quadrio scolastico, costruito nel Maurizio Quadrio, Lovero e Grosio. B e i V i G n r ia n S e lo a a a a t r ig S t ll r 1908 in stile Liberty. dominata da Palazzo Volendo invece riportarsi fa 1 a L g s e a t C a a e o r d t rio i l n n i a Via Quadrio V i o d n V V is e a V a l e r a a ia o i i u 4 S iV ci Percorrendo la Via Foppoli [4], elegante verso Piazza Marinoni, si I Q A D t na t a l io ia l a n le i a D b C po a o C iz V i c r a o s av u D V i a Piazza Marinoni Quadrio ci si trova in edificio cinquecentesco. può costeggiare il lungo a m n i V d i a M i c T a i a D a n o i e Vi i n i i Largo rr Piazza V i im Piazzetta Quadrio sulla Tipici del periodo il argine verso valle e z Marinoni R Pretorio a a z i C a s a o Vi quale, a sinistra, si apre portale e il cortile interno svoltare a sinistra su M rg i i a m r e i V n b V e m i uno spazio verde rialzato con corridoio perimetrale Largo Risorgimento, o n t e V Piazza a z t C to e ia n S San a a S con al centro la scultura su mensole in pietra, raggiungendo quindi il FERROVIA r x Piazza Martino S m a V M X i R n c t ETICA Rhb Piazza i a Cavour a n i e i Piazza t o Della a a V ’ l l di Mario Negri, Stele oltre al salone a piano punto di partenza del V a o Stazione o m ti Lantieri v Stazione g R V D i a o i i o V a o s n delle Migranti [1], terra, detto Sala del percorso. L’itinerario nel o i V F M i ti A ERROVIE g Stazione Fs V a n n e B g ia o g DELLO STATO r e dedicata agli emigranti camino. Centro fuori le Mura, si a i e z D llo i s l li z t l n s e i t e i Via ll i r a Sim valtellinesi e Nel Settecento, divenuto collega dalla stessa one Caba a A o p sso R m T o i e b a t n p i D t i valchiavennaschi. proprietà della Chiesa Piazza Marinoni con gli p ub ro V ei o Stazione l e d A r bl s me S b i O Autobus i ica n Sull’area verde si affaccia della Beata Vergine di altri percorsi storici di Vi a C V em an Piazza i a l c a a ov is olo g n o dd P Parravicini nor A N Sig Iv Via L ia l’edificio rustico che Tirano, il piano terreno scoperta della Città. o u V g a d n Fiume dAdda V o u d v L ia a ri ospita la Biblioteca fu adibito ad osteria A l ic izza o B o o Lav g e g Il ia n s r M V Civica “Paolo e Paola (rimane la tipica apertura u t e L a Via o R P r S u . o . M s S. D Maria Arcari” [2]. ad L rovesciata sul fronte c A e a a llo r a S t i te i lv r V V io Oltrepassato l’arco in verso il fiume). Passò in i S (N L i . 3

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n r d S pietra, di fianco seguito alla famiglia i i .S r v . lp t a D a i e a A L g llo . 38)

r ’ C Stelvio (N u e n l t V o V all’ingresso della Foppoli, della quale o i o o i c a n a r m g d a S ’ a d r e an u biblioteca, ci si trova conserva il nome, che lo A es d ni n i o ilan o ta Luc ng M D a cola M l i u rta a ia N nella piazzetta della Casa destinò ad un’istituzione L Vi L i i B hi Po V

o o m R M

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Partendo da Piazza Santa Maria, si prende la Un ulteriore n raga

a rlo B D Don Ca e Via i Cavour e attraversando via Porta Milanese [2] e suggerimento, alla B e i V i G n r ia n S Verso il e o a a a a le vie centrali del Centro si incontra l’omonima scoperta dei Castelli e rl ig t l t fa a L S g s le ra t C a a e o r d t io i n n i a V i o dr n V V lis e a Storico, si raggiunge via porta cittadina che delle Architetture della a l e r a a ia o V V i u S ici I Q A D ti na t a l io ia l a n le i a D b C po a o C Vecchio Castello iz V i c av Torelli. Da qui, permetteva il passaggio Comunità Montana di ur a o D is a m n V V ad i i a M i c T a i a i D attraversata la Statale, verso Milano. Tirano, è quello di seguire a n o i er V n i i Largo Piazza V i im r z Marinoni R Pretorio a a z i C si prende la via Trivigno, Proseguendo per la via l’analogo itinerario a s a o Vi M rg i i si prosegue per la Strada Pergola si raggiunge la tematico che collega i a m r e i V n b V e m i o n t e V Piazza a z t t i C o e a PERCORSO comunale Castello e si Piazza Parravicini, vari siti storici di n S San a a S FERROVIA r x Piazza Martino S m a V M X i giunge al Castello di dominata dal seicentesco interesse, nei Comuni di RETICA n c t Rhb Piazza i a Cavour a n i e i Piazza t o Della a a V ’ l V a o l Stazione o m ti Lantieri v Stazione g Santa Maria [1], Palazzo Parravicini [3], Sernio, Lovero, Tovo, V R D i a o i i o V a o s n o i V conosciuto come al quale si contrappongono Mazzo, Grosotto e FERROVIE M i ti A g Stazione Fs V a n n e B g ia o g Piazza Cavour DELLO STATO r e a i e z D llo i Castellaccio. Elemento una fontana con vasca Grosio. s l li z t l n s e i t e i Via ll i r a Sim one Caba a A o fondamentale del ottagonale e la Chiesetta p sso R m T Via XX Settembre o i e b a t n p i t i p ub ro V ei sistema difensivo del dell’Addolorata [4]. o Stazione l e d A r bl s me S b i O Autobus i ica n Vi a C V em an Piazza 3 i Piazza S. Martino borgo, fatto realizzare Da Piazza Parravicini, a l c a a ov is olo g n o dd P Parravicini nor A N ia Sig da Ludovico il Moro seguendo a destra la via Iv V L Via i o g a u n d n Fiume dAdda V o Via Torelli g u d 4 v L ia a ri insieme alla cinta e poi riportandosi su a A l ic izza o B o o Lav g e g I ia r l V muraria per difendere la lungo fiume, attraversata n s M u t e Strada comunale Castello L a Via o R P r S u . o . M s S. D Valtellina dalla possibili Via della Repubblica ci si c A e a a llo r a S t i te i lv

r V V io Via Santa Maria incursioni dei Grigioni. ricollega da Via XX S i (N L i . 3

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i e La denominazione di Settembre con Piazza d n r S i i . r v S. lp t a D Porta Milanese A a L i el ) a g lo . 38

r ’ C Stelvio (N “Santa Maria” fu data Cavour. u e n l t V o V o i o o i c a n a r 2 m g d a S perché furono demoliti Il percorso a questo ’ a d r l u Via Pergola e l A ese d an ni n i o ilan o ta Luc ng M D a cola ed inglobati nella cinta punto può integrarsi sia a M l Ni u t e L or a a Via Via Luigi Bracchi P V r e ia i N br V in a a Piazza Parravicini castellana l’antica chiesa con quello alla scoperta r o m c e p g e i ol ov V h omonima e l’annesso del Centro Storico e dei N e r i e Piazza Cavour Iv al ospedale, esistenti Palazzi, che con quello, n da a d C A V almeno dal secolo XII. più ampio, che tocca le i o a i g e sin n es L en u n o P La fortificazione di varie Chiese della città. L ila Dei Fiume Adda M m Via rta b Strada Rusa Tirano ebbe importanza o a V P r ia d i a V i più civile che militare, a A salvo isolati episodi nel p r i c secondo decennio del o Cinquecento e del Seicento, condizionando i l l e

in particolare lo sviluppo t s

a 1 Strada Comunale Del Luf urbano della città fino C i e D ai primi dell’Ottocento. ia I ruderi del castello e la V torre sono stati Via D recentemente restaurati osso

Strad dal Comune di Tirano. Via Ai Castagneti

Tornando indietro per via a V V

.

C Tra la stazione razionalista, con piccolo concentrato di d’ingresso si notano le . Viso li S o Re ferroviaria, il Viale Italia, Costantin ghenzani o reminiscenze motivi architettonici e decorazioni dei capitelli Via Via Fontanin Tirano ia la Piazza Marinoni e il dell’architettura storica decorativi neo- e del parapetto in pietra, V lungo Adda Ortigara, nelle colonne che rinascimentali. La sormontato dal volto di V Liberty ccini ia Fi sorgono all’inizio del XX scandiscono le trifore. facciata riflette il gusto una Atena, simbolo della le Piazzi D e secolo alcuni degli edifici Il tetto di ardesia ecclettico e storicista del sapienza, da cui si diparte i Vi V C a A ia Cev a n ed o BUS p ge ale i ini u c c lo rott Liberty più importanti c conferisce un tono committente. una capigliatura c A a Se in nd u Vi V i r s i i e s della Valtellina. Sul alpino alla costruzione. Al termine del viale, sulla disegnata con tipica a s ar M a c o r n M A PERCORSO t lo Piazzale delle Stazioni All’incroncio con Viale Piazza Marinoni, si trova linea Liberty “a colpo di a e i o P a a V P d ia si affaccia l’edifico della Italia sorge Casa Merizzi la Stazione Perego [5], frusta”. rio V V Largo ia Castelli Stazione ferroviaria [3], uno dei primi edifici progettata nel 1926 Ritornando verso l’Adda le 6 Piazzale 9 G i Credaro V u i i s h a Piazza Stazione (1908-1909) [1], liberty di Tirano. dall’archietto bormino e proseguendo fino e c p c S p a e rt a Alle progettata dall’ ingegner i G e n Mura Commissionato nel 1902 Clementino Clementi, all’argine, svoltando a tt Vi B a a G P ro a ri i Piazza o Viale Italia b V i d a a Pievani n Carlo rt Piccioli e dall’architetto da Girolamo Merizzi che costruì tutte le destra verso il viale Italia, e ni ld c Sa a P o i o ia B

P c m V o i r o

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Ramponi. Pur nel rispetto all’architetto Ugo stazioni della ditta si trovano la Casa I o rm S Piazza Marinoni R M

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dei canoni tipici di un Zanchetta, ancora Autotrasporti Perego Clementi ora Moretta n

a D Viale Garibaldi e fabbricato pubblico, studente a Brera, i utilizzando moduli [7] (1910 circa), e il B e V i G n ri i n e o a a a a presenta alcune l’edificio è in stile stilistici differenti. La capolavoro rl ig a t l Lungo Adda Ortigara fa a L S g s le t C a a e o r t i n n i V o n V V lis a originalità riscontrabili neogotico veneziano, i a ia o stazione di Tirano è dell’architetto Ramponi, l e ri Ve Sa A D I t a ia l a nti l i D b C po a o a V i c nel tetto a padiglione originalmente coniugato quella di maggior effetto l’ex Villa Martinelli a o D is m 7 n V V 3 io i i r i c T a i a i d n o i e V n 4 a sormontato da una con le tipologie scenografico e forse la (1908), ora Soncelli [8], i Largo r Piazza u i im r z Marinoni RQ Pretorio a a z io i C a riz s a cresta decorativa in ferro dell’architettura di sua opera più espressione più compiuta au o 8 Vi M M rg i a i a 5 i m r e i V V battuto, nel frontone in montagna evidenti importante, insieme alla e matura dell’archiettura n b V e m i o n t e V Piazza a 2 z t C to e ia n S San legno, citazione nell’arco sommitale. Il villa Peloni a Bormio. liberty in Valtellina. a a S FERROVIA r x Piazza Martino S m a V M X i RETICA n c t Rhb i a Cavour Piazza a n i e t o dell’architettura svizzera carattero alpino La facciata è una Lasciandosi alle spalle il i Piazza a a V ’ l Della V a o l Stazione o m ti Lantieri v Stazione R V g D i a o 1 i i o o degli chalet, nel motivo dell’edificio è rimarcato combinazione di tardo viale Italia, passeggiando V a s n o i V FERROVIE M i ti A g Stazione Fs V a n n e B decorativo presente nella nel bovindo d’angolo storicismo architettonico lungo l’argine e DELLO STATO g ia o g r e a i e z D llo s li z t lli n s e t e parte superiore della sostenuto da due tronchi e Art-Déco. imboccando la pista Via i l r i l i a Sim one Caba a A o p sso R m T o i e b a cornice delle finestre del che sbucano dal muro BUS t n p i Attraversando la piazza ciclopedonale, si può t i p ub ro V o Stazione l e A r bl s S Autobus b i ica in primo piano, e nella dell’edificio. e i giardini ci si trova su vedere la Villa Tognolatti Vi a C V em an Piazza i a l c a a ov is g n o dd P Parravicini decorazione Art-Déco Proseguendo lungo il Viale Garibaldi; [9], di cui si nota sulla A N ia Iv V L i o g a u n d n Fiume dAdda V o delle lesene. viale Italia verso la Piazza proseguendo a sinistra si facciata il particolare g u d v L ia a ri a A l ic izza o B o o av m L g e g Il ia Sulla stessa piazza sorge Marinoni, si incontra, sul incontra il Palazzo della finestra circolare. a n s r M V u t e

o V C L a ia P o e R r S u . o .

n S la Stazione delle lato destro della strada, scolastico [6], sede della a M s . i A D

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t r a S t i te a i lv Ferrovie Retiche [2], la Casa dell’antiquario scuola primaria. r V V io

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a T progettata tra il 1926 e Chiodi [4] (oggi sede di Progettato nel 1908 i S i e

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o r ’ C il 1927 da un architetto una farmacia). Fatta dall’architetto Giuseppe t u V e n m l o V o i o o i c a n a e r m g d a S d ’ a d r svizzero per conto della costruire nel 1924 da Ramponi, ha un impianto l l A e d an u io e es D o ilan o ta n a l e ng M D a i a M l Ferrovia del Bernina, Francesco Chiodi, il a doppia facciata u t e V L or a a zza Via Luigi Bracchi P V r e ia i N br V in a a r o rappresenta un maggior antiquario gemella, con un lungo unita’ m c e p g alia e i ol ov V h N e elegantissimo esempio di valtellinese del fianco prospiciente il r i e Iv al n da a stile Art-Déco e pre- Novecento, è un viale. Nei due protiri a d C Be V rnina ia Era V ia S Da Piazzetta Quadrio, 1479. Rilevante l’organo la Chiesetta mascherata da tempio. Via Rasica a n R 9 o c oS c o oltrepassato l’arco in realizzato 1852 dai dell’Addolorata [6] Nel 1531 venne scoperto telvio (N. 38) Le Chiese pietra di fianco Fratelli Serassi. Sul lato (1664). Lasciato il centro l’inganno ma i tiranesi

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ia all’ingresso della sud si nota una storico si ritorna in completarono il tempio. S s

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R dre oc n biblioteca, ci si trova meridiana del 1674, Piazza Marinoni e su Bel portale del ‘700 e FERROVIA RETICA co A Perpetua

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nella piazzetta della Casa mentre sulla casa Viale Italia, ancona lignea con statua Via Valorsa Santa r o

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B e g V lb o n o ia a i v ’ A n S t n Grana poi Pievani Arcari, parrocchiale spicca il raggiungendo la Basilica del santo. a n a a e i r n a i h S z c R z T o ia a a s c i a V v i P o c V V i a o a h

con l’annessa Chiesetta trittico di rame del 1958 c della Madonna di Tirano G

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PERCORSO .V

C di San Giacomo [1], di Renzo Antamati. [7] (vedi descrizione Via Elvezia V . iso li S Costantino Reghenzani o Via Via Fontanin sconsacrata durante la Imboccata Via Caimi si nella pagina successiva). ia V a

V prima guerra mondiale, svolta in via Salis dove, Alzando lo sguardo, a iale De V i Cappuccini ia Fiume Add NELLE FRAZIONI: le Piazzi D BUS e Piazzetta Quadrio Via i Vi V con campanile romanico collegata all’importante destra sul monte, si nota Monaci C a A ia Cev BUS a n ed o p ge ale i ini u c c lo rott c A c a Se in nd u Vi V i re s i Cologna (m 610): ia s r del Trecento e portale del Palazzo Salis, merita un l'antica Chiesetta di S. s a M a c Via Balgera e o r Piazzetta Pievani n M A Via Rasica i n c t lo a e i o u P a 1731. Tornando verso affaccio la Chiesetta Perpetua [8] (X Sec.), Chiesa SS. Trinità (1537) F a V P d a V ia i rio i V V a Largo le Castelli G Piazzale iu Piazza Cavour s Piazzetta Quadrio e barocca dedicata a S. eretta da una comunità consacrata dal Vescovo BUS Credaro V e i i Viale Italia p h a 7 p c Piazza e c S a 8 G t a Alle Basilica r e a e n 4 l i r di Coira; t Vi i B Mura a t b oltrepassata Porta Carlo Borromeo [4], la di monaci, forse Umiliati, G a a P in ro a i Piazza o c ld V i i S . d a Pievani lo r V Via XX Settembre S . e i n Car t i a a D e l P n c S a V l o o o ia B d

S P c m V a t o i

i e r o r l o a t Poschiavina si arriva v i o Id a r prima chiesa della ai quali si deve in larga o

( m S FERROVIA RETICA N R M M . a Via Scala 3 8 i a i

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i V a Roncaiola (m 790): s j

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e a a Via Caimi sulla Piazza Cavour, su Valtellina dedicata a parte l'organizzazione n d D V t o e R i V a i B i V G Chiesa dei Santi Stefano i V n e i a i i a n r a n a s e lo a a 5 a B r ig t l s fa a S g s le cui si affaccia il Palazzo questo santo. nel Medioevo dell'assetto e L iu t C a a e o r a t io i n n i V i o dr n V V li e a t G a l a a ia s o V o e ri u S i e Lucia; a Q A D t Via Salis i I M t a l io ia l a n V i a D b C po a o iz V i c a r a o s Marinoni, antico Proseguendo per via S. agrario della zona. u D V i r m n i a V o Vi i i a Erm M i c T a inio i a i O Juva a n o i e V lta n i r i Piazza i Largo m V im r z Marinoni R Pretorio a a o M z i C convento degli Carlo e Porta Bormina si Nell'abside della chiesa io a s d h ia Via San Carlo Baruffini (m 800): cc u o e e V drio V M r a l g i Vi i n n i i a m r e o i V n b V e m i o n t e V Piazza a z FERROVIA RETICA t t i Agostiniani presenti a svolta a destra in Via sono stati riportati alla a C o e Chiesa di S. Pietro V n San a S ia a S r x Piazza Martino S C m a V M X i a n c t Rhb Piazza i Cavour 2 Porta Bormina a r a n i e b i Piazza t o o Della a a V ’ l V a o l Tirano dal XV al XVII Visconti Venosta. luce e restaurati gli n Stazione m t V ia o i Lantieri v Martire (1536). e Stazione g A r R V D i o V a a i i o o l V a s i l n o a a i 3 V Via Cascini M i ti A g Stazione Fs V a n n e B secolo. Annessa Di fronte al cinquecen- affreschi altomedievali P e g ia o g F p r e o p a i e Via Visconti Venosta z l o o D l i e s l l l s z i l t n v u s e l i i t el i a Via ll i r a Simo a e G ne Caba A o p sso T r n R m all’edifico la Chiesa tesco Palazzo Venosta- i a o i e b a scoperti nel 1987. Si t i e S n p BUS t i u ro V r a p b i o Stazione l re b s A Trivigno (m 1700): a V ‘99 A l i Del S Autobus b i ic in Via Torelli gazz Vi a V m n a i ia Ra C a a ve sa Piazza dedicata a San Nicola Andres ora Giacomoni, tratta delle più antiche V l c a g d o i n o d P Parravicini FERROVIE DELLO STATO A N ia Sig Chiesa di S. Gaetano Iv V L Via i o g a u n n Fiume Adda d e d V o l g u d v L ia a ri da Tolentino [2], sull’altro lato della via, pitture murali della a A l ico izza o B o av m 6 L Porta Milanese g e g Il ia edificata nel 1701 con il l o a n r V e l s M t i c u t e

n o V P o C L a ia P o Vi a e R r S u . o .S n a M s .D conosciuta anche come si trova la Chiesetta provincia. Poco lontano, i A

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i te contributo del Conte g t a i lvio

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Via Pergola CAMPER t

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b a a di Santa Teresa o di dell’Angelo Custode [5] verso Via Rasica e verso M T i S i e

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p t a Ulisse Salis. V 1 l De R a i ia a A L g llo

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. o o V o i S i c a n a Sant’Agostino. (XV sec.), cappella la Valposchiavo si m e r a g d a S la d ’ a d r l l A e d an u Piazza Parravicini i e s o e D o ilan o ta n a l e ng M D a Viale Dell’ind i a M l ustria u t e Proseguendo per via XX gentilizia dei Venosta. raggiunge la Chiesa di V L or a a Piazza Via Luigi Bracchi P V r re ia i N b V in a a r o Dell’unita’ m c e p g D’italia e i ol ov V h Piazza Marinoni e N Settembre si raggiunge Seguendo le vie del S. Rocco [9] del 1526, a r i e Iv al n da a d C A V i la Chiesa parrocchiale centro storico, da via base ottagonale, o a i g e sin i un es L en Viale Italia n L an o i P n V l e e i m a D o T ia Fiume Adda M Vi on le rta b Strada Rusa di San Martino [3], Torelli si prosegue per Giangiacomo de Medici b o a V o D P m r e ia d i O a a l V i Vi r da C a V a o i m A i n b dedicata al patrono della Porta Milanese e da qui detto il Medeghino m p Piazza Basilica a o n m a o e r V L r i D c c io io e z o l l E città, edificata nel XIII si devia per via Pergola. (fratello del futuro papa ’ a l e r i a t V Via Rasica i g a i n a o

B li

secolo ma ampiamente In Piazza Parravicini, si Pio IV, arciprete di l n a Piazza te t ca o A La s i i a a cn V Strada Comunale Del Luf rimaneggiata nel XVII contrappongono al Mazzo) fece dare il via Te Giustizia C Via San Rocco FERROVIE DELLO STATO i e ella D llo D a ite ia Vi ap V i secolo, conserva la torre seicentesco Palazzo alla costruzione di una C in a lp Vi A V a zz a Via campanaria in stile Parravicini una fontana fortezza ottagonale a dd Dos M A so V o o Stra ia in g i D n Via Ai Castagneti D n o Lu e n d romanico-lombardo del dalla vasca ottagonale e contro i Grigioni Va 1) Torre Campanaria La Basilica è il intravvedono i graffiti, i pellegrini e dove ora 2) Facciata monumento più insigne realizzati probabilmente ha sede un'opera sociale, 3) Portale maggiore La Basilica della provincia dal punto dal pittore grosino e la serie dei fondaci, 4) Portali laterali di vista religioso, storico, Cipriano Valorsa. piccole botteghe 5) Sagrestia nuova artistico e luogo di L'interno del tempio è funzionali alle rinomate 6) Organo identificazione collettiva ricco di opere d'arte e di fiere di merci e bestiame 1 7) Abside dei Valtellinesi. Eretta stucchi. Fra esse la più che vi si tenevano e il cui 8) Cappella della dalla fede popolare dopo vistosa è costituita dal andamento è stato Madonna l'apparizione della Beata grande organo barocco determinante per quasi 9) Hostaria Granda Vergine a Mario Omodei seicentesco [6] più volte tre secoli per l'economia 12 del S. Michele (1504). Ai prevalenti indicato come una rarità dell'intera valle. Chi esce 4 10) Fontana a padiglione caratteri rinascimentali nazionale per la dal tempio per la porta 11) Casa del Penitenziere - del tempio, i cui artefici ricchezza d'intagli della principale potrà Museo Etnografico sono ritenuti i fratelli sua cassa, ma sono osservare nell'angolo di 11 Tiranese Rodari di Como, ben si importanti anche il sinistra i due pilastri di 6 12) Sagrestia del primo armonizzano le linee di pulpito, la cantoria, pietra ancora muniti dei Cinquecento e base ispirazione romanica l'altar maggiore, il coro cardini del portone che del campanile della torre campanaria [7], le tele e l'interessante chiudeva un tempo 7 [1] (1578) alla cui affresco popolare su un l'ingresso alla piazza sommità è posta una lato della navata di verso ovest; di fronte elegante struttura sinistra , il primo l'elegante fontana a marmorea barocca con dedicato all'Apparizione. padiglione [10] conclusa 2 8 balaustra (1641). La Il punto della chiesa dal Longhi (l'autore facciata [2] assai oggetto della specifica dell'altare della slanciata è conclusa da devozione dei fedeli è Madonna) nel 1780. 2 un alto frontone e costituito dall'altare Sul lato sinistro della 5 presenta alla base un dell'Apparizione [8] (la Piazza, guardando la bellissimo portale e due statua che lo sovrasta è facciata del Santuario, 3 finestroni in marmo [3] opera del pavese G.Del troviamo la finemente lavorati, Majno). Dietro ad esso, Casa del Penitenziere opera del ticinese A.della protetto da una grata ora Museo Etnografico Scala (1533). Importanti è il luogo indicato dal Tiranese [11]. 3 4 anche i portali laterali Veggente in cui Maria [4], forse di Bernardino apparve. Nella Piazza del Rodari (1506). Di Santuario predomina 10 2 notevole armonia tuttora l'assetto che le architettonica è pure il hanno conferito gli complesso delle strutture edifici costruiti in sul lato dell'abside: il funzione del tempio: 2 corpo della sagrestia [5], l'antica "Hostaria la cupola di Pompeo granda" del S. Michele Bianchi (1584), il [9], sorta subito dopo Pianta del Santuario, tratta da Antonio l'apparizione per ospitare campanile sul quale si Giussani, “Il Santuario della Madonna”..., 1926 9 Da Tirano questa vallata, la Val muri di neve e panettoni da Hanselman e a St. Moritz, Poschiavina, bianchi sfumati soprattutto una visita al Il Trenino Rosso in viaggio con il naso linguisticamente e nell’azzurro del cielo o Museo Segantini e poi, incollato al finestrino culturalmente legata da nel bianco della neve che con un semplice cambio del Bernina secoli alla Valtellina, il vento solleva. Ormai di binario, la favola del La favola ferroviaria del dopo aver lambito penserete di essere vostro viaggio potrà Trenino Rosso del l’omonimo lago verde abituati alle sorprese ma, continuare, in partenza Bernina parte da Tirano cobalto. Lasciata dopo avere lasciato le per Thusis attraverso (429 m.s.l.). Lasciando la Poschiavo il treno inizia stazioni di partenza della l’Albula Pass. Valtellina, il Trenino la sua vera salita fino a due funivie della Lagalp Rosso accarezza nella sua raggiungere i 2253 m e del Diavolezza vi prima curva la della stazione aspetta il primo vero cinquecentesca Basilica dell’Ospizio Bernina. incontro con il titolare della Madonna di Tirano, Un’arrampicata del nome del vostro e da qui inizia a salire, di ferroviaria, passando di trenino: il Bernina. Lo sorpresa in sorpresa, tra ponte in ponte, di tunnel vedrete concedersi alla i castagneti, lasciandosi in tunnel, di curva in vostra vista, mentre con alle spalle i vigneti dei curva, dai pianoro di gli occhi salirete il grande grandi vini di Valtellina, Cavaglia, con il suo Parco ghiacciaio del anch’essi rossi, non a Geologico “Giardino dei Morteratsch, fermi caso. Non si fa Ghiacciai”, per arrivare nell’omonima nemmeno in tempo a poi alla stazione dell’Alp stazioncina nel bosco. sentirsi realmente in Grüm, panoramicamente Non preoccupatevi se a viaggio che, come affacciata sul ghiacciaio volte scontrosamente, bambini, si rimane subito del Palù. Lasciato il valico per riservatezza tutta incantati quando il treno del Bernina il trenino regale, “il grande sembra rincorrere se inizia la sua discesa, Bernina”non si farà stesso sul viadotto lambendo il scorgere, coperto da elicoidale di . Una e il Lej Nair (Lago Nero), nubi. La sua corte di delle tante opere di che segnano lo ghiacciai e cime sarà ingegneria, sicuramente spartiacque tra il bacino sempre comunque li, solo la più fotografata, tanto del Po e quello del Reno, per i vostri occhi. Ormai da diventare immagine accompagnando le loro il viaggio del centenario simbolo del marchio acque da qui verso il sta per concludersi, UNESCO di Patrimonio Mare Adriatico e il Mar arrivati in Engadina. dell’Umanità. Nero. Difficile guardare Prima fermata Un’emozione tanto tutto ciò che sta oltre i Pontresina, e da qui incredibile da farvi vostri finestrini, finalmente, dopo le illudere di stare seduti, soprattutto in inverno, ultime giravolte nei come tanti lillipuziani, in quando proprio qui – boschi e dopo due ore e un modellino ferroviario. attraversando il valico mezza di meraviglie dal Il Trenino Rosso prosegue del Bernina - il Trenino finestrino, eccoci a St. A sinistra: piantina del percorso e sale su, fino a Rosso corre con la sua Moritz. Una passeggiata del Trenino Rosso Poschiavo, capitale di fantastica lentezza tra sul lago, una cioccolata © Ferrovie Retiche, CH Gusto

Terra di grandi Vini La bontà dei prodotti Principali Info sul calendario di Valtellina agroalimentari manifestazioni manifestazioni: enogastronomiche Da Tirano a Bianzone, Per conoscere e a Tirano e nel suo entrambe Città del Vino, apprezzare “tutti i gusti” Distretto del Ufficio Informazioni Turistiche passando per Villa di dei prodotti Commercio Tel. 0342 706066 Tirano, si percorre uno agroalimentari e [email protected] dei più bei tour enologici enogastronomici che il Maggio - Tirano della Lombardia. In auto territorio di Tirano e dei Cantine aperte Consorzio Turistico Terziere o in bicicletta, lambendo Comuni limitrofi possono Ultimo weekend Superiore Tel. 0342 705 568 i famosi terrazzamenti offrire basta entrare nei di maggio www.valtellinaturismo.com vitati del versante tanti negozi ed esercizi [email protected] Retico, sono molte le commerciali, dove è Luglio - Teglio case vinicole, associate possibile acquistare il Festa dei Pizzoccheri al Consorzio Tutela Vini meglio della produzione Agosto - Tirano Valtellina, che accolgono tipica di Valtellina. Sagra dei Chisciöi i visitatori per una visita Oppure basta concedersi alle loro storiche una visita appetitosa Agosto - Tirano cantine, per degustare i direttamente presso i Tiranotte famosi vini DOC e DOCG vari produttori agricoli. di Valtellina e per un Da non perdere poi le Settembre - Sernio acquisto “di gusto” da varie manifestazioni Festa del Chisciöl portare in tavola al enogastronomiche che, Settembre - Tirano rientro del viaggio a da sole, valgono un Tirano Autunno Tirano e nei Comuni del soggiorno all’insegna dei suo Distretto del veri sapori della Da settembre a Commercio. montagna e del territorio novembre - Teglio di Tirano. Pizzocchero D'Oro e Sapori d'autunno Per informazioni sui Rassegna nei Ristoranti Per informazioni produttori: Distretto convenzionati Consorzio Vini Valtellina Agroalimentare di Ottobre - Villa di Tirano www.consorziovinivaltellina.com Qualità della Valtellina Sagra della mela www.valtellinachegusto.eu e dell’uva Il Sentiero Valtellina Itinerari per Itinerari per mountain bike ciclismo su strada Itinerari per nei dintorni di Tirano

Cicloamatori Il Sentiero Valtellina è Val Belviso Da Tirano, per gli amanti un percorso ciclo- Partenza da Tresenda del ciclismo su strada, pedonale di oltre 90 km Aprica-Santa Cristina- sono programmabili vari che, correndo parallelo Pian di Gembro-Trivigno percorsi. al corso del fiume Adda, Partenza da Aprica attraversa buona parte Verso la Svizzera, della Valtellina. Passo della Foppa-Passo la Val Poschiavo E’ percorribile da Colico di Guspessa ed il Passo del Bernina; a Grosio. Partenza da Grosio Da Madonna di Tirano seguendo l’asse Tratti che attraversano a Scala e a Lughina viabilistico della S.S. n.38 Tirano: Partenza da Tirano dello Stelvio, o salendo Da Tirano verso Grosio, Da Tirano al Lago il famoso Passo con partenza da Lungo Schiazzera del Mortirolo. Adda Ortigara in Partenza da Tirano direzione Est. verso le Valcamonica Da Tirano verso Sondrio, Anello della Val Grosina attraverso il Passo con partenza dalla Occidentale dell’Aprica sponda destra del Partenza dal bivio per Poschiavino, in direzione Presacce-Val Grosina Informazioni su percorsi Ovest. Occidentale e tracciati: Poschiavo-Albertuesc- www.valtellina.it Informazioni sull’intero Canal tracciato: Partenza da Poschiavo www.valtellina.it (CH) -Poschiavo- San Romerio-Viano Partenza da Miralago (CH) Informazioni e percorsi dettagliati: www.sentieri.cmtirano.so.it www.altarezia.eu

Il sentiero UNESCO La Via Alpina Anello di Baruffini la sponda retica della Valtellina, da Montagna Escursioni E’ un percorso La Via Alpina è un grande E‘ un tracciato in Valtellina a Grosotto. Il escursionistico che da sentiero che attraversa escursionistico "Sentiero del Sole" segue e sentieri Thusis raggiunge Tirano, le Alpi, da Trieste a panoramico, lungo nello i vecchi tracciati collegando la Svizzera Montecarlo. Anche la sviluppo, ma dal dislivello contadini, le mulattiere con l’Italia. Valtellina, dal Passo dello contenuto. Parte da acciottolate, i sentieri Segue, costeggiandola, Stelvio alla Valchiavenna, Baruffini e si snoda della transumanza, che la linea della Ferrovia così come il confinante raggiungendo le contrade uniscono borghi Retica, dichiarata territorio elvetico del a monte della frazione abbandonati ad altri Patrimonio Mondiale Cantone dei Grigioni, collegando gli ancora abitati tutto UNESCO. Suddiviso in sono attraversati da 14 innumerevoli tracciati che l'anno, chiese e castelli. E’ 10 tappe giornaliere, tappe della Via Alpina. incidono i ripidi fianchi percorribile, neve alterna tratti sentieristici Due di queste, la R75 e del Masuccio, dalle piste permettendo, a percorsi percorribili la R76 passano sul sterrate ai sentieri ed alle praticamente tutto anche in treno e territorio di Tirano. mulattiere militari, l'anno. attraversa paesaggi alpini offrendo un percorso unici e spettacolari, dalla significativo in termini Da Tirano partono due valle dell’Albula alla Val TAPPA - R75 Rifugio geografici, etnografici, Schiazzera - Tirano direttrici del Sentiero del Bever, dall’Alta Engadina storici e naturalistici di Sole. Verso Ovest, diretta a St. Moritz, dal Passo TAPPA - R76 Tirano questa fascia montuosa a Dalico, sopra del Bernina, alla Val Poschiavo che non è da ricordare Castionetto di Chiuro. Poschiavo, terminando esclusivamente per il Verso Est, in direzione di quindi a Tirano, in Descrizione dettagliata contrabbando. Grosotto. Valtellina. della Via Alpina in Valtellina: Informazioni: www.via-alpina.org Sentiero del Sentieri Tematici Consorzio Turistico contrabbando Terziere Superiore Castelli e architetture di Tirano Via Valtellina Un percorso escursionistico della Comunità Montana www.valtellinaturismo.com tra natura e storia di Tirano Questo percorso seguendo le orme degli Percorso: Grosio, Lovero, escursionistico di "spalloni" che transitavano Grosotto, Tovo, Sernio, Ferrovie Retiche montagna è diviso in www.rhb.ch verso la vicina Svizzera Vervio e Mazzo. otto tappe e segue la via carichi di sigarette, dei somieri che, zucchero e caffè, da Alla scoperta dei sapori attraverso il Passo del Baruffini e da Roncaiola. e dei profumi del Bernina, trasportavano il Terziere Superiore vino di Valtellina da Percorso: Villa di Tirano, Tirano a Schruns Il sentiero del Sole Bianzone, Teglio, Chiuro, (Austria). Ponte in Valtellina. www.viavaltellina.ch E’ un percorso escursionistico che, Informazioni: attraversando il territorio Consorzio Turistico di Tirano, si snoda lungo www.valtellinaturismo.com Riserva Naturale Area Naturalistica del Pian di Gembro Le Piane Natura (Villa di Tirano) (Sernio)

La torbiera di Pian di L’area naturalistica si Gembro è una Riserva trova sulle rive del lago Naturale Parziale artificiale di Sernio- Botanica situata nel Lovero. Comune di Villa di Tirano I percorsi naturalistici, tra Aprica e Trivigno. predisposti da L'origine della torbiera Legambiente, in risale all'ultima collaborazione con A2A glaciazione, circa spa (proprietaria dei diecimila anni fa, quando terreni e dell’impianto una lingua del ghiacciaio idroelettrico), hanno dell'Adda defluiva verso portato a modificare la quella dell'Oglio, percezione di quel luogo, modellando la conca di facendone una Pian di Gembro, poi interessante area occupata da un lago che naturalistica. Il sentiero nel corso degli anni è parte dall’ambiente del stato invaso da detriti bosco asciutto, a vegetali. L'acidità del contatto con il versante suolo e la carenza di soleggiato, e procede ossigeno hanno sulle rive. rallentato i processi di decomposizione del Percorso: materiale vegetale Tirano - Dal Lungo Adda favorendo la formazione Ortigara si prosegue a di uno strato di torba. piedi o in bicicletta verso La vegetazione di Pian di monte imboccando la Gembro presenta alcune pista ciclo-pedonale specie rare, tipiche dei Nei pressi dell’area si periodi post glaciali. trova Casanatura di Legambiente, disponibile Percorso: da Tirano a per soggiorni. Trivigno e poi proseguire in direzione Aprica Informazioni e Orari di apertura prenotazioni: Sempre visitabile Circolo Legambiente Informazioni: Valtellina www.cmtirano.it Cell. 339 3465918 [email protected] www.retenatura.it Bernina CONFINE Via Era ST. MORITZ

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APRICA BRESCIA