Sezione II – Approfondimenti
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Sezione II – Approfondimenti Le Tavole illustrative di fabbriche antiche, medievali e moderne e il metodo per la conoscenza dell’architettura LIVIA REALMUTO Nel 1992 la Dotazione Basile-Ducrot della alle grandi tavole: «Lezioni di Architettura Facoltà di Architettura1 ha acquisito nel suo del Prof. G.B.F. Basile – M. Giarrizzo dis.». patrimonio documentario le trentaquattro Figura estremamente qualificata, avvezza Tavole illustrative di fabbriche antiche, al rilievo e al disegno delle architetture medievali e moderne originariamente facenti antiche, Giarrizzo svolse per anni l’attività parte del patrimonio della Regia Scuola di rilevatore di antichità su incarico del di Applicazione per Ingegneri e Architetti governo italiano a Pompei e a Napoli, dell’Ateneo di Palermo. Esse furono dove restaurò l’arco trionfale di Alfonso realizzate negli anni Ottanta del XIX secolo, d’Aragona. Successivamente realizzò i rilievi con il coordinamento di Giovan Battista per la pubblicazione Il duomo di Monreale, Filippo Basile, da Michelangelo Giarrizzo, stampata tra il 1859 e il 1869, e, ritornato a assistente dello stesso Basile presso la Palermo, dal 1875 al 1881 fu assistente nei cattedra di Architettura Tecnica ed Esercizi corsi di Disegno ed ornato e di Architettura di Composizione Architettonica dal 1882 elementare tenuti da Giuseppe Patricolo e al 1889, insegnamenti allora unificati con da Giuseppe Damiani Almeyda presso la quello di Storia dell’Architettura. Le tavole Facoltà di Scienze Fisiche Matematiche e documentano in ciclo completo, dalla seconda Naturali. Successivamente, nel 1882 e fino metà degli anni Ottanta dell’Ottocento, il al 1889, divenne assistente di G.B.F. Basile, supporto integrato delle lezioni di Storia ed è proprio in questi anni (1884-1885) che dell’Architettura di Giovan Battista Filippo eseguì le trentaquattro Tavole illustrative Basile tenute, nell’ambito di Architettura di fabbriche antiche, medievali e moderne Tecnica ed Esercizi di Composizione (con iconografie, alzati, sezioni, vedute Architettonica, presso la Regia Scuola di prospettiche e particolari)4. Applicazione di Palermo dal 1875 al 1891. Tali supporti grafici illustravano agli Gran parte delle rappresentazioni grafiche allievi le architetture antiche e moderne, in esse contenute sono riscontrabili tra gli ma anche le nuove tipologie edilizie trattate schizzi e i rilievi contenuti nelle lezioni, durante lo svolgimento dei corsi, secondo rimaste manoscritte2, di G.B.F. Basile e programmi didattici che miravano a formare raccolte sotto il titolo Storia dell’Architettura una classe professionale in grado innanzitutto in Italia preceduta dalle nozioni delle di progettare le nuove tipologie edilizie Architetture egiziana greca e pelasgica. secondo principi riconoscibili. Guida per le scuole di architettura, stilata I soggetti riprodotti - fabbriche antiche, negli ultimi anni di insegnamento3; ma per medievali e moderne rappresentate in quel che riguarda l’esecuzione materiale delle proiezioni orizzontali e verticali, in sezioni, in tavole, l’artefice della restituzione grafica dei prospettive -, ripercorrono tematiche fondanti disegni è appunto Michelangelo Giarrizzo, dell’architettura nel corso dell’ampio arco come documenta la dicitura posta in basso temporale relativo allo svolgimento storico- 101 COLLEZIONI BASILE E DUCROT. MOSTRA DOCUMENTARIA DEGLI ARCHIVI didattico, con lo scopo di illustrare la trama architetture siciliane antiche e medievali, degli stili, della distribuzione interna, delle nelle quali riscontrava caratteri unici, frutto di tecniche del passato attraverso una scelta avanzamenti originali6 . significativa delle produzioni architettoniche Questa attenzione si evince dai temi – esemplari ma in alcuni casi anche insolite5 trattati nel programma delle sue lezioni e - di ciascun periodo, documentando infine di conseguenza nelle numerose architetture le tipologie edilizie contemporanee e le siciliane antiche e medievali illustrate nelle problematiche ad esse connesse, come tavole didattiche, come quelle riprodotte il modificarsi della distribuzione interna nella tavola XIX, dedicata interamente secondo nuovi principi funzionali o come le all’architettura siciliana, tra cui figurano la modalità di introduzione nelle unità abitative Cuba (alla figura 7) e la Cubola (alla figura dei moderni impianti idrico-sanitari o di 10) tratte dai rilievi pubblicati da Girault De ventilazione e riscaldamento. Prangey nel suo Essai sur l’Architecture des Di grande dimensione (1,96x2,40 m), le arabe set des mores en Espagne, en Sicilie, et tavole didattiche sono realizzate su supporti di en Barbarie del 18417. tela di juta sui quali è stesa una preparazione di Oltre che un documento di conduzione biancone (composto da una miscela di gesso della didattica, le tavole quindi rappresentano dolce, colla di coniglio e bianco di titanio), anche una testimonianza della costante dove successivamente all’asciugatura venne ricerca puntata alla definizione dei caratteri disegnato a matita l’abbozzo sommario, distintivi dell’architettura storica sviluppata rifinito in ultimo con pigmento nero. La da Basile durante tutta la sua docenza; ma la semplice bicromia del bianco e del nero rende loro eccezionalità non risiede solo nell’essere le tavole, realizzate per essere poste a distanza testimonianza di un metodo didattico-teorico, sulle pareti dell’aula didattica, perfettamente in quanto la realizzazione di tali supporti era leggibili e comprensibili a tutti gli osservatori, un elemento necessario e comune ai corsi essendo tra l’altro prive di artifici di qualsiasi di architettura dell’Ottocento e fino ai primi genere tali che potessero distrarre dalle del Novecento. Col passare del tempo tale finalità oggettive dell’insegnamento della metodologia didattica è stata sostituita a causa storia dell’architettura e dei suoi componenti. di vari fattori, non ultima la diffusione delle Il percorso illustrativo-didattico delineato nuove tecnologie visuali che permettevano da Basile prende avvio dall’architettura una più facile e comoda lettura didattica; egiziana, quindi da quella greca e romana, cadendo in disuso, molte delle tavole sono proseguendo poi attraverso il medioevo fino al andate disperse. Il ciclo delle trentaquattro rinascimento e alle architetture d’età moderna, Tavole didattiche dell’Ateneo palermitano con approfondimenti per i vari periodi della è stato preservato, rimanendo integro e storia d’Italia fino a documentarne i caratteri inalterato quale pressoché unico corpus distintivi regionali, come per esempio quelli didattico ottocentesco. dell’architettura siciliana, essendo egli Le Tavole didattiche rivestono, quindi, partecipe, con le proprie opere, del dibattito un ruolo rilevante nella conoscenza che si sviluppava in quegli anni nell’Italia dell’insegnamento dell’architettura in quanto, unita sulla scelta di uno stile nazionale. per la loro integrità, sono un documento Strenue ricercatore e teorico di un metodo autentico e diretto del metodo tramite il quale che potesse dare vita ad un linguaggio nuovo la storia dell’architettura veniva organizzata nell’architettura e nelle arti, Giovan Battista scientificamente ed elaborata per poi essere Filippo Basile propugnava, e praticava, la trasmessa ai giovani allievi. Le Tavole necessità di un’indagine oggettiva delle disegnate da Michelangelo Giarrizzo sono 102 Livia Realmuto - Le Tavole illustrative di fabbriche antiche, medievali e moderne state restaurate nel 1992 con un finanziamento Originariamente collocate nell’aula magna della Provincia Regionale di Palermo. Per della Regia Scuola per Ingegneri e Architetti procedere al restauro, le tele sono state di Palermo, le tavole si trovano esposte liberate dai telai e da vecchie fodere e toppe nella sede della Facoltà di Architettura, sovrappostesi negli anni per interventi di in alcuni ambienti del I piano adattati alla riparazione e manutenzione; successivamente nuova destinazione di “Galleria delle tavole è stata effettuata la pulitura dello strato didattiche” (realizzata su progetto di Tilde costituito dal biancone e il consolidamento del Marra e con la collaborazione di Armando colore, mantenendo naturalmente l’abbozzo a Barraja), dove si trova allestita dal 2013 matita eseguito da Giarrizzo come base del (per volontà del Magnifico Rettore, Roberto disegno definitivo. In seguito le tavole sono Lagalla, e con la cura scientifica di Ettore state ricomposte attraverso la reintelaiatura Sessa ed Eliana Mauro) la mostra permanente e la foderatura con doppia tela di puro lino. di una selezione dei disegni dell’archivio Solo dopo queste operazioni è stato possibile della Collezione Basile e dei materiali procedere con la stuccatura delle lacune e il dell’archivio della Collezione Ducrot trattamento di neutralizzazione cromatica del (acquistato dall’Università degli Studi di nuovo intervento8. Palermo nel 1971). Note 1 Per i fondi citati, che fanno parte del patrimo- 5 È il caso della casa-colonna realizzata come nio archivistico della Facoltà di Architettura folie nel parco settecentesco del Desert-de- dell’Università degli Studi di Palermo, si veda Rez in Francia. E. Sessa, Collezioni Basile e Ducrot, Facoltà 6 E. Mauro, Giovan Battista Filippo Basile, in di Architettura, Università degli Studi di Pa- E. Mauro, E. Sessa (a cura di), Giovan Battista lermo, infra. Filippo ed Ernesto Basile. Settant’anni di Ar- 2 Il manoscritto è stato pubblicato postumo da chitetture. I disegni restaurati della Dotazione A. Samonà nel volume 1. L’eclettismo del se- Basile, 1859-1929,