Ettore Sessa
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SAGGI TEMATICI ARTE E ARCHITETTURA IN SICILIA FRA «BELLE ÉPOQUE» E «ANNI RUGGENTI» Ettore Sessa Il Liberty in Sicilia, segnatamente dere tra il 1897, anno della “secessio- nella sua fase più matura, si manife- ne” artistica dalla prevalente “fazio- sta come un fenomeno eclatante, sia ne” dei tradizionalisti interna al Cir- su un piano artistico e architettonico colo Artistico di Palermo (evento che come fenomeno di costume. promosso da Ernesto Basile che po- Dotato di una precoce fisionomia ri- stosi a capo di un cenacolo interdi- conoscibile (rispetto alle scadenze sciplinare, che contava anche i nomi nazionali)1 e, inoltre, caratterizzato di suoi prossimi compagni di corda- da una capillare e longeva (forse ta, organizza una “mostra indipen- troppo) diffusione, non solo nelle dente” nei saloni dell’Hôtel de la principali città ma anche in quei pic- Paix), e il 1924 che, con l’esito del coli centri animati da apprezzabili di- concorso per l’Imbocco Monumen- namiche economiche e gestionali, es- tale della via Roma a Palermo, segna Particolari architettonici in so ha finito con l’identificare lo spiri- la conclusione della lunga stagione ferro battuto, E. Basile 1897. to stesso di un’epoca della storia modernista palermitana e la fine del Tavola presentata alla Mostra contemporanea della Sicilia partico- Liberty in Sicilia come espressione di Architettura larmente densa di avvenimenti e ric- artisticamente propositiva, anche se dell’Esposizione di Torino del 1898 (da «Memorie di un ca di slanci intellettuali, sociali, pro- oramai da un decennio affetta da una Architetto», VIII, X, 1898) duttivi e artistici. Tale periodo, stan- sindrome di isolamento (perpetuata- do a più recenti riconsiderazioni dei si, poi, in alcune aree interne, ma in Grand Hôtel Villa Igiea primi segnali indiziari del configurar- forma di ritardo stilistico, fino agli all’Acquasanta, Palermo, si di un orientamento modernista anni Trenta). E. Basile 1899-1900. Salone degli Specchi; nell’ambito della cultura architettoni- Erano le ore 16 quell’otto febbraio fotografia 1900 (Archivio ca e di quella artistica nella Sicilia Bel- del 1897 quando, nel suo studio tem- Ducrot, Facoltà di le Èpoque, oggi lo si vuole compren- poraneo al Teatro Massimo di Paler- Architettura di Palermo) ARTE E ARCHITETTURA LIBERTY IN SICILIA 131 SAGGI TEMATICI Ernesto Basile, sedia-scaletta mo, Ernesto Basile si assicurava l’a- per la biblioteca di palazzo desione ufficiale di un gruppo di ar- Francavilla, via Ruggero tisti e architetti ad un documento Settimo, Palermo, 1899, rovere, esecuzione Carlo con il quale i diciotto firmatari si im- Golia & C.; fotografia 2004 pegnavano ad organizzare un’esposi- (propr. Antonio zione artistica “privata” per la prima- Pecoraro, Palermo) vera successiva. Sotto la guida di Basile stanno per Ernesto Basile, paravento in essere ultimati i lavori di decorazione quercia a quattro ante con fondi di stoffa, vetri molati e degli interni del formidabile cantiere dorature, 1899 ca., del teatro, iniziato da suo padre Gio- esecuzione Carlo Golia & van Battista Filippo ventitrè anni pri- C.; fotografia 2004 (propr. ma. La mostra “privata”, organizzata Vincenzo e Silvana Paladino, evidentemente in opposizione a Palermo) quella primaverile annuale del Circo- Cache-pot, ceramica, lo Artistico (dalla cui direzione tradi- esecuzione Ceramica Florio zionalista di quel periodo il gruppo (attr.), Palermo (da capeggiato da Basile prende le di- E. Bairati, R. Bossaglia, stanze)2 ed aperta il 29 maggio nei M. Rosci, L’Italia liberty, Milano 1973; propr. Grand locali dell’Hôtel de la Paix, doveva Hôtel Villa Igiea, Palermo) essere una delle tante iniziative cultu- rali e mondane con le quali la collet- Ceramica Florio, vaso con tività civica si ritrovava “in festa” per fiori blu, 1900 ca. la tanto desiderata inaugurazione del (coll. privata) Teatro Massimo; evento che sarebbe avvenuto nel tripudio generale il 16 maggio 1897 con la messa in scena del Falstaff di Giuseppe Verdi. L’ete- rogeneo gruppo di momentanei dis- Servizio di posate in argento sidenti del Circolo Artistico (le cui commissionate dalla famiglia motivazioni non sono a tutt’oggi co- Florio con repertori nosciute) contava: tre scultori, Bene- decorativi di matrice detto Civiletti, Mario Rutelli e Anto- basiliana, 1900-1904, paletta da dolce nio Ugo; quattro architetti, Ernesto (coll. Renée Cammarata Armò, Ernesto Basile, Giuseppe Pa- Paladino, Palermo) tricolo e Francesco Paolo Rivas; un- 132 ARTE E ARCHITETTURA LIBERTY IN SICILIA SAGGI TEMATICI Palazzo Moncada dei principi di Paternò, via F. Crispi angolo via M. Stabile, Palermo, E. Basile 1899-1907. Veduta; fotografia d’epoca (S. Caronia Roberti, Ernesto Basile e cinquant’anni di architettura in Sicilia, Palermo 1935) Palazzina Vanoni, via Abruzzi, Roma, E. Basile 1901; fotografia dell’epoca (Dotazione Basile, Facoltà di Architettura di Palermo) Villino Bacchi Salerno, via Siracusa, Palermo, E. Armò 1901. Planimetria (da «L’Architettura Italiana» V, 12, 1910) Villino Bacchi Salerno, via Siracusa, Palermo, E. Armò 1901. Veduta; fotografia d’epoca (da «L’Architettura Italiana» V, 12, 1910) Villino Ximenes, viale della Regina, Roma, L. Paterna Baldizzi ed E. Ximenes, 1900. Fronte principale; fotografia d’epoca (coll. privata) dici pittori, Michele Cortegiani, Et- Giovanni, Enea, Lentini, Padovano, tore De Maria Bergler, Luigi Di Gio- Ugo. A meno di Civiletti, deceduto vanni, Giuseppe Enea, Nicolò Gian- appena due anni dopo, e di Padova- none, Carmelo Giarrizzo, Rocco no (verosimilmente poco incline a Lentini, Francesco Lojacono, Salva- tradurre la propria esperienza in for- tore Marchesi, Francesco Padovano, mule aderenti al “nuovo sentire”) Pietro Volpes. Fra questi artisti alcu- quegli artisti firmatari del documen- ni hanno un rapporto di lavoro ora- to del 1897 che erano stati impegna- mai consolidato con Basile, soprat- ti anche nella realizzazione degli ap- tutto in relazione ai lavori di decora- parati decorativi del Teatro Massimo zione del Teatro Massimo; essi sono (e che, con formazioni diversificate, Civiletti, Cortegiani, De Maria, Di ritroviamo quali autori delle decora- ARTE E ARCHITETTURA IN SICILIA FRA «BELLE ÉPOQUE» E «ANNI RUGGENTI» 133 SAGGI TEMATICI Villino Vincenzo Florio nel parco Florio all’Olivuzza, Palermo, E. Basile 1899- 1903. Particolare del prospetto principale, disegno acquarellato Ettore De Maria Bergler, nudo di donna, 1896, olio su tavola, cm 27x31 (coll. Maria Alessandra Salmeri Milone, Agrigento) Palazzo Agnello Briuccia, piazza Castelnuovo, Palermo, volta dipinta attribuita a S. Gregorietti, inizio XX secolo; fotografia 1979 (E. Sessa) Calcedonio Reina, La cucitrice eterna, 1898, olio su tela, cm 87x127 (Biblioteche riunite Civica e A. Ursino Recupero, Catania) zioni degli interni delle più prestigio- autorevole garante (anche se la sua se dimore dell’ultimo periodo ecletti- tardiva produzione di quegli anni tra- co) sono gli stessi con i quali Basile ghetta, senza scossoni, i suoi origina- condividerà la sua prima stagione li modi vedutisti verso un nuovo im- modernista, quella che gli avrebbe palcato interpretativo della realtà), i assicurato il plauso della critica na- vari Giannone, Giarrizzo, Marchesi e zionale e di quella internazionale e Volpes esauriranno con la partecipa- che ne avrebbe individuato l’identità zione alla mostra “indipendente” culturale sotto il profilo storiografi- dell’Hötel de la Paix la loro momen- co. E se nel gruppo del 1897 il ruolo tanea, e forse non sentita, adesione al di Lojacono, vuoi anche per l’età movimento innovativo che verosi- avanzata, è più che altro quello di un milmente Basile intendeva varare a 134 ARTE E ARCHITETTURA LIBERTY IN SICILIA SAGGI TEMATICI Villino Fassini, via Duca della Verdura, Palermo, E. Basile 1903 (da Annuario dell’Associazione fra i Cultori di Architettura, Roma 1909-10) Laboratorio di modellazione dell’Istituto d’Arte, Palermo; fotografia 1910 ca. (Archivio Istituto d’Arte, Palermo) Palermo. Per altri versi non risultano nelli (così vicina all’impianto meto- coinvolti in questa vicenda altri arti- dologico di G.B.F. Basile per via del sti impegnati con Basile nella decora- comune rilancio dei sistemi compo- zione del Teatro Massimo; a parte sitivi di J.-N.-L. Durand) aveva fatto Enrico Cavallaro che muore nel parte dello staff della direzione dei la- 1895 (periodo durante il quale ese- vori del complesso progettato da Ba- gue le pitture decorative della caffet- sile nel 1888 per l’Esposizione Na- teria vicina al foyer) non figurano fra i zionale di Palermo; Patricolo, già col- firmatari né Cosmo Visalli, conven- lega di Basile padre quale docente zionale pittore di genere “ereditato” della Facoltà di Scienze Fisiche e Ma- dalla direzione dei lavori del padre, tematiche (e più anziano di Ernesto né, inspiegabilmente, Gaetano Gera- di ben ventitrè anni), autore di consi- ci, che di lì a qualche anno sarebbe derevoli restauri è un anziano archi- invece diventato il più sensibile scul- tetto storicista che, pur mostrando se tore e “ornatista” del liberty siciliano non labili tracce di un avvenuto avvi- (irrinunciabile interprete dei disegni cinamento al modernismo nei pochi per le strumentazioni formali delle successivi anni di attività, riveste un architetture moderniste di Basile e di ruolo significativo in relazione al gran parte dei suoi allievi, oltre che nuovo corso dell’architettura cittadi- degli arredi realizzati dal mobilificio na nella sua qualità di componente palermitano Ducrot). Fra gli archi- della Commissione Edilizia; infine tetti firmatari