Ernesto Basile

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Ernesto Basile Ernesto Basile ETTORE SESSA Ernesto Basile (Palermo 1857-1932) ar- zioni del “sentire”, e di codificare l’azione di chitetto, docente di Architettura Tecnica pres- riforma della nomenclatura architettonica in- so gli Atenei di Roma e di Palermo, è uno dei nescata proprio ai primordi del Modernismo. principali protagonisti della lunga stagione Protagonista, per quanto discontinuamente del modernismo italiano. Allievo del padre propositivo, di ben tre stagioni culturali (an- Giovan Battista Filippo interpreta con pro- ziché epidermico interprete, dal segno gra- blematicità quella «ricerca del nuovo» che fico felice, del solo periodo Art Nouveau)4, ne aveva distinto l’operato nell’ambito della Ernesto Basile modula alla parabola dei suoi cultura architettonica italiana dell’arco tem- criteri metodologici e del suo “sentimento porale compreso fra il tramonto dei neostili artistico” le compatibili sollecitazioni teori- e del romanticismo e la maturità dell’ecletti- che del dibattito internazionale e i processi smo1. Di quest’ultimo lo stesso Ernesto Ba- figurali di determinati orientamenti estetici sile sarà uno dei più interessanti protagonisti affini. Ne sintonizza, pertanto, le valenze agli italiani nella stagione di transizione verso il esiti di un problematico itinerario autoctono modernismo2. di attività riflessive e di produzione artistico- Personalità di spiccate qualità intellettuali architettonica della prima età contemporanea; e di considerevole potere accademico Erne- un itinerario sviluppatosi in seno alla cultu- sto Basile sarà uno dei principali promotori e ra architettonica accademica palermitana, sostenitori della svolta culturale di fine Otto- nell’arco dei cento anni che precedono l’ini- cento che permette anche in Italia la fioritura zio della sua azione di docente, della sua pro- di una eccezionale stagione Arte Nuova. Sarà duzione scientifica5 nonché della sua attività lui uno dei pochi architetti italiani a costituire professionale, e del quale Basile è consape- un vero e proprio cenacolo interdisciplinare vole erede6. ed a perseguire quell’unità delle arti che di- Diradatasi negli ultimi quindici anni della stingue le più avanzate coeve manifestazioni sua attività, l’attenzione nei confronti di Er- del modernismo europeo. nesto Basile della critica a lui contemporanea7 Nei più di cinquant’anni di architettura aveva raggiunto l’apice negli anni 1899-1916 professati tra la fine degli anni Settanta del (con apprezzabili precedenti fin dagli anni XIX secolo e l’inizio degli anni Trenta del Ottanta del XIX secolo). Innumerevoli, in Novecento, Ernesto Basile3 attraversa critica- questo periodo, sono gli articoli e i saggi sulla mente la fase finale dell’eclettismo, il moder- sua produzione firmati da alcuni fra i più qua- nismo (nel periodo più vitale di diffusione del lificati critici e studiosi dell’epoca (fra que- movimento e nella sua stagione matura) e, in- sti Enrico Thovez, Cesare Battaglia, Vittorio fine, buona parte di quella tendenza, erede di Pica, Alfredo Melani, Primo Levi, Raffaele quest’ultimo, che per quasi tre decenni (a par- Savarese, Pietro Chiesa, Giulio Ulisse Arata, tire dal secondo lustro del secolo XX) opera e fra i non pochi stranieri ricordiamo Gustave nel tentativo di risemantizzare, sulle muta- Soulier) e pubblicati in alcuni volumi e, so- 29 COLLEZIONI BASILE E DUCROT. MOSTRA DOCUMENTARIA DEGLI ARCHIVI prattutto, nei periodici specializzati italiani e volte allo studio delle architetture storiche; ne stranieri; da «L’Arte Decorativa Moderna» a sono prova, oltre alle conferenze e alle visite «L’Architettura Italiana», da «Emporium» a guidate (e alle campagne di rilievi), i viaggi «Edilizia Moderna», da «Per l’Arte» a «L’Ar- di istruzione di quegli anni che, organizzati te Italiana Decorativa e Industriale», da «The da Basile, oltre alle visite di rito agli stabili- Studio» a «Der Architekt»8. menti industriali, ai cantieri di infrastrutture Nonostante il decennio trascorso a Roma a all’avanguardia e alle opere concepite secon- partire dal 1881, inizialmente come assistente do i più avanzati progressi nel campo della presso la Cattedra di Architettura Tecnica di produzione edilizia dei tempi, comprendeva- Enrico Guy e poi in qualità di docente del- no, oramai quasi in prevalenza, sopralluoghi lo stesso insegnamento (1883), al suo rien- conoscitivi presso testimonianze monumen- tro definitivo a Palermo (preceduto da pro- tali (antiche, medievali e moderne) ed anche lungate permanenze in Sicilia, a partire dal presso rilevanti insediamenti di architettura 1889, in relazione alla direzione dei lavori spontanea o di contesti urbani medievali. del complesso dei padiglioni per l’Esposizio- Come il padre, al cui programma didatti- ne Nazionale di Palermo del 1891) Ernesto co doveva buona parte della sua formazione, Basile non accusa sindromi da estraniamento Ernesto Basile assegna un ruolo non indiffe- dall’ambiente culturale cittadino. A differen- rente allo studio della storia dell’architettura, za dei predecessori nella titolarità della sua all’interno del corso biennale di Architettu- cattedra palermitana, egli consuma l’espe- ra Tecnica. Il suo programma comprendeva rienza del soggiorno romano già con una infatti una parte dedicata alla storia dell’ar- propria personalità scientifica. Assistente di chitettura, sotto la più convenzionale intito- ruolo nella Regia Scuola di Applicazione per lazione “Stili architettonici”, oltre alle parti Ingegneri ed Architetti di Palermo dal 1880 intitolate “Composizione degli edifici”, “Ele- (ad un anno dal conseguimento del Diploma menti delle fabbriche” e “Condotta tecnica e di Laurea in Architettura), nel 1882, appena amministrativa dei lavori”9. trasferitosi a Roma, scrive la sua opera teo- I contenuti di questa articolazione didatti- rica Architettura. Dei suoi principi e del suo ca e le modalità applicative dei relativi eser- rinnovamento (rimasta lungamente inedita); cizi progettuali attualizzano la tradizione di prima della stesura di questo breve trattato un indirizzo metodologico di insegnamento aveva tuttavia svolto un’intensa attività di dell’architettura su fondamenti scientifici. pubblicista, rivelatrice di una linea culturale Iniziato nel periodo neoclassico da Giuseppe ancora acerba ma già orientata, producendo Venanzio Marvuglia10, con la sua ipotesi di un apprezzabile corpus di saggi e di articoli, rifondazione disciplinare dell’insegnamento alcuni dei quali sotto pseudonimo, pubblicati su basi di logica matematica, questo filone, fra il 1878 e il 1880 sul periodico scientifico alla distanza di poco meno di un secolo e palermitano «Pensiero e Arte». per discendenza accademica in linea diret- Sono da ritenere marginali, allora, gli ap- ta, perviene alla ricerca di Ernesto Basile di porti dell’ambiente accademico della Terza un nuovo sistema di architettura. Tale filone Roma alla sua formazione. Al contrario, alcu- siciliano assume pertanto le connotazioni di ni segnali sembrerebbero assegnare alla pre- percorso parallelo traslato, rispetto a quell’i- senza di Ernesto Basile un ruolo non indif- tinerario della cultura architettonica d’occi- ferente nella promozione del nuovo indirizzo dente criticamente e storicamente accreditato culturale degli anni Ottanta di parte della quale legittimo erede, in età contemporanea, Regia Scuola romana, nel quale assume par- della specifica variante disciplinare del tar- ticolare rilevanza l’attivazione di iniziative do XVIII secolo dell’ideale interdisciplinare 30 Ettore Sessa - Ernesto Basile illuminista di globale “progetto moderno” te Vincenzo Pitini. La portata ideologica de- della società. La fortuna dell’edizione sici- gli intenti di Ernesto Basile (che, più tardi, liana di questa cultura del progetto, è assi- avrebbe chiamato Felix Braun, allievo della curata dalla successione nella titolarità della scuola viennese di Alois Riegl, a insegnare la cattedra di Architettura Civile11, prima, e di storia dell’arte) sarebbe stata individuata per Architettura Tecnica, poi, di maestri e allievi la prima volta da Gustavo Giovannoni che, di una stessa tendenza. Alla titolarità di Giu- alla morte di Basile, ne avrebbe celebrato seppe Venanzio Marvuglia (dal 1779 fino al l’azione didattica, considerandola una delle 1813) farà seguito quella del figlio Alessan- tre scuole moderne di architettura attive in dro Emanuele (1813-1815); gli succederà, Europa fra Ottocento e Novecento insieme a ma con un salto di tre anni, l’allievo Antonio quella di Theodor Fischer e a quella di Otto Gentile (1818-1834), alla cui morte, ma solo Wagner13. Un’analogia alquanto significativa, dopo una seconda interruzione di tre anni ri- se relazionata a quel 1897 nel quale Basile spetto questo avvicendamento di scuola, la ottiene la nomina di Direttore dell’Istituto e cattedra sarà coperta dal suo allievo Carlo promuove un movimento artistico interdisci- Giachery (a partire dal 1837)12. Alla titolarità plinare (in opposizione con il tradizionalista di quest’ultimo seguirà quella dell’allievo e Circolo Artistico)14; l’anno successivo com- assistente Giovan Battista Filippo Basile, cui pirà un viaggio a Vienna che ha tutto il sapore poi succederà Ernesto Basile. Nota distintiva di una sortita esplorativa presso gli ambienti di questa genealogia architettonica palermita- della Secessione austriaca. na, partecipe dell’ideale di “progetto moder- D’altronde, proprio il 1897 può essere no” della società, è quella particolare condi- considerato il limite cronologico del primo zione di continuità propositiva, attenta agli dei tre periodi
Recommended publications
  • Timeline / Before 1800 to After 1930 / ITALY
    Timeline / Before 1800 to After 1930 / ITALY Date Country Theme 1800 - 1814 Italy Cities And Urban Spaces In the Napoleonic age, monumental architecture is intended to celebrate the glory of the new regime. An example of that is the Foro Bonaparte, in the area around the Sforza’s Castle in Milan (a project by Giovanni Antonio Antolini). 1800s - 1850s Italy Travelling The “Grand Tour” falls out of vogue; it used to be a period of educational travel, popular among the European aristocrats in the 17th and 18th centuries. Its primary destination was Italy. In the second half of the 19th century, vanguard artists no longer looked at Roman antiquities and Renaissance for inspiration. 1807 - 1837 Italy Cities And Urban Spaces In Milan, Luigi Cagnola completes the construction of the Arch of Peace, started during the Napoleonic age and inspired by the Arc du Carrousel in Paris. The stunning architectures of the Napoleonic age use arches, obelisks and allegorical groups of Roman and French classical inspiration. 1809 Italy Music, Literature, Dance And Fashion Giacomo Leopardi (1798–1837), philosopher, scholar and one of the greatest Italian poets of all times, writes his first poem. 1815 - 1816 Italy Rediscovering The Past Antonio Canova, acting on behalf of Pope Pio VII, recovers from France several pieces of art belonging to the Papal States, which had been brought to Paris by Napoleon, including the Villa Borghese’s archaeological collection. 1815 - 1860 Italy Political Context Italian “Risorgimento” (movement for national unification). 1815 Italy Political Context The Congress of Vienna decides the restoration of pre-Napoleonic monarchies: Kingdom of Sardinia (Piedmont, Genoa, Sardinia); Kingdom of Two Sicilies (Southern Italy and Sicily), the Papal States (part of Central Italy), Grand Duchy of Tuscany and other smaller states.
    [Show full text]
  • Royal Cooking Events a Sicilian Experience September 1 – 7, 2013
    Royal Cooking Events A Sicilian Experience September 1 – 7, 2013 Live a week like a King and a Queen in the best Royal sites of Western Sicily. Eat what they were eating and learn to cook it! This cooking cxperience will take us back to 1860 when Don Fabrizio Corbera, Prince of Salina, lived a troubled time foreseeing the decline of the “Reign of the Two Sicilies” and the forming of the new nation: ITALY! (One of the most famous Italian novel “The Leopard” written by Prince Giuseppe Tomasi di Lampedusa) Welcome in Sicily: Land of sun, sea, history, tradition and… good food! First Day We will stay at the Centrale Palace Hotel, a magnificent aristocratic residence from the 19th century, with original frescos and statues that recreate a magical atmosphere straight out of the novel “The Leopard”. Lunch at Trattoria San Francesco, established in 1834 to taste the “street food”. A 10 minute walk will take us to Teatro Massimo, the second theater in Europe after L’Opera of Paris. Our first cooking class will take place at “La Casa del Brodo” 120 years and five generations’ experience. Second Day A visit to St. Rosalie, Patron Saint of Palermo is a most. The church is on the top of Mount Pellegrino and is in a cave. The church and the view is breathtaking. We will then go to Torre di Scrigno, a tower inside the Palazzo Conte Federico (1194), were Chef Peppe Giuffrè will demonstrate the some of the dishes that will be served during the Gala Night. Chef Peppe has cooked for Pope John Paul II, the President of Italy, Robert De Niro and Sting.
    [Show full text]
  • LIBERTY ARCHITETTURE E DECORAZIONI DELLA BELLE ÉPOQUE Di Marilù Miranda
    LE MAPPE DEL TESORO Venti itinerari alla scoperta del patrimonio culturale di Palermo e della sua provincia Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo LIBERTY ARCHITETTURE E DECORAZIONI DELLA BELLE ÉPOQUE di Marilù Miranda REGIONE SICILIANA Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana PO FESR Sicilia 2007-2013 Linea d’intervento 3.1.1.1. “Investiamo nel vostro futuro” Progetto LE MAPPE DEL TESORO. Venti itinerari alla scoperta del patrimonio culturale di Palermo e della sua provincia. progetto di: Ignazio Romeo R.U.P.: Claudia Oliva Soprintendente: Maria Elena Volpes Liberty. Architetture e decorazioni della Belle époque di: Marilù Miranda ricerche bibliografiche, documentarie ed iconografiche: Concetta Giannilivigni con Notizie su architetti, pittori e scultori di Francesca Buffa e Marina Mancino e un testo di Antonino Aurelio Piazza fotografie di: Fulvio Miranda (pag. 4, 7, 8, 9, 10, 12, 13, 25, 26, 27, 28, 42, 43, 48, 49, 50, 51, 54-55 sup., 58, 63, 64); Diletta Di Simone (pag. 11, 14, 15, 30, 31, 32, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 44 d., 45, 54-55 inf.); Mario Fazio (cop., pag. 20, 21, 22, 23, 24, 47, 53, 56, 59); Dario Di Vincenzo (pag. 17, 18, 19, 41, 44 s., 46). si ringraziano: Leonardo Artale, Maria Reginella cura redazionale: Ignazio Romeo e Maria Concetta Picciurro grafica e stampa: Ediguida srl Le mappe del tesoro : venti itinerari alla scoperta del patrimonio culturale di Palermo e della sua provincia. - Palermo : Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana. – v.
    [Show full text]
  • Il Secondo Concorso Per Il Parlamento Di Ernesto Basile. Analisi E Ricostruzione Congetturale
    42° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione Congresso della Unione Italiana per il Disegno Il secondo concorso per il Parlamento di Ernesto Basile. Analisi e ricostruzione congetturale Fabrizio Avella Abstract Lo studio si inquadra nel settore delle ricostruzioni congetturali di progetti a partire da disegni di archivio. Nel caso specifico, si tratta del progetto di Ernesto Basile per il secondo concorso per il Parlamento del Regno d’Italia, conclusosi nel 1889. È un progetto molto maturo, premiato dalla Commissione giudicatrice ex aequo insieme ad altri quattro, e conclude la fase dei concorsi romani (1882-89), segnata da un linguaggio classicista che permea i progetti per le sedi istituzionali. I disegni originari dell’opera, non realizzata, sono conservati presso la Dotazione Basile-Ducrot del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, e sono stati utilizzati per il rilievo, la vettoria- lizzazione, l’analisi e la modellazione tridimensionale. Sono stati elaborati modelli analogici, volti ad offrire una lettura grafica in grado di enucleare aspetti compositivi, e modelli con finalità descrittiva per visualizzare spazi e volumi. Parole chiave storia del disegno, ricostruzione congetturale, tecniche di rappresentazione. doi.org/10.3280/oa-548.90 1622 Introduzione Il progetto per il secondo concorso per il Parlamento del Regno d’Italia (1888-89) può essere considerato uno più importanti della produzione di Ernesto Basile e si inserisce nella produzione romana dei progetti di concorso per le nuove sedi istituzionali del giovane Re- gno d’Italia. Il “moderno classicismo” [Sessa 2002] che li caratterizza, è declinato, di volta in volta, in base ad esigenze linguistiche e funzionali.
    [Show full text]
  • I Progetti Di Ernesto Basile Per Le Sedi Della Cassa Di Risparmio Di Palermo E Messina: Una Svolta Ideologica
    45 I PROGETTI DI ERNESTO BASILE PER LE SEDI DELLA CASSA DI RISPARMIO DI PALERMO E MESSINA: UNA SVOLTA IDEOLOGICA Nunzia Donato* Il decreto istitutivo della Cassa Centrale di luppo sociale dell’isola. Nel 1873, undici anni dopo Risparmio Vittorio Emanuele II per le province sici- l’inaugurazione, la Cassa lasciò i locali della Zecca liane venne firmato il 21 ottobre 1861 dal generale per trovare più adeguata sede presso il vicino palaz- Ignazio Genova Di Pettinengo, luogotenente genera- zo delle Reali Finanze, costruito nel 1840 in luogo le del re nelle province siciliane dopo la loro annes- delle vecchie carceri della Vicaria, su progetto di sione al Regno d’Italia a seguito del plebiscito del 4 Emanuele Palazzotto7. «Ma presto, con l’estendersi novembre 18601. Un nuovo decreto luogotenziale, il dei servizi, diventa indilazionabile la necessità di tra- 14 novembre 1861, provvide ad eleggere i primi cin- sferire gli uffici in sede più idonea»8, tanto che venne que amministratori della Cassa, nelle persone del acquistato, l’1 febbraio 1887, parte del convento dei senatore Romualdo Trigona principe di S. Elia, con il Padri Mercedari Scalzi, prospettante lungo la via dei ruolo di presidente, e dei deputati Francesco Crispi e Cartari, nel rione dei Lattarini9. Domenico Peranni, del commerciante Paolo Briuccia Nel dicembre 1885 era già stato redatto dall’ingegne- e del professore Giovanni Bruno, quali consiglieri2. re Felice Giarrusso, progettista interno all’Ufficio Domenica 19 gennaio 1862 ebbe luogo la cerimonia Tecnico del Comune, la seconda variante del Piano di inaugurazione della Cassa di Risparmio, la quale Regolatore di Risanamento della città di Palermo, aprì gli sportelli al pubblico soltanto il 16 febbraio, con le indicazioni specifiche di quelli che l’ammini- nell’unica saletta ad essa destinata nel palazzo della strazione comunale considerava provvedimenti Regia Zecca, in piazza Marina3.
    [Show full text]
  • Italian Art Nouveau Architecture
    MATEC Web of Conferences 5 3, 02004 (2016) DOI: 10.1051/matecconf/201653002 04 C Owned by the authors, published by EDP Sciences, 2016 The Liberty Style - Italian Art Nouveau Architecture Vasilii Goriunov1,a 1St. Petersburg State University of Architecture and Civil Engineering, 2-Krasnoarmejskaja, 4, Saint-Petersburg, 190005, Russia Abstract. This article refers the architecture of Italy of the end of the 19- the beginning of the 20 centuries. It shoes the origin of the term “Italian Liberty architecture”, its main centers, its peculiarities and the buildings of its leading representatives. The assessment of importance of such studies provide the right understanding of the processes in European architecture of this time. 1 Introduction All historians of architecture know very well that the term Art Nouveau has a lot of synonyms, accepted by researches of different countries. Most of these terms do not reflect the essence of the things and they are used conditionally. The exception is the term “ Liberty Stile” although its origin also seems accidental like the origin of the majority of its synonyms. This term came from the name of the founder of British trading company which specialized on artworks from Japan and China. This was the reason for the fact that many researchers are not quite accurately called this company one of the conductors of Japanese influence on European art. This was true as long as the company was engaged in the export of the works of art only. Soon, however the company began to cooperate with young British artists of applied art who created company s own style, which brought it European s fame.
    [Show full text]
  • Villa Florio from Favignana Island: Architectonic and Functonal History
    Review of Historical Geography and Toponomastics, vol. VII, no. 13-14, 2012, pp. 89-112 VILLA FLORIO FROM FAVIGNANA ISLAND: ARCHITECTONIC AND FUNCTONAL HISTORY Grazia VECCHIO* * Doctor in Philosophy of Geography and Lecturer, University of Catania, Faculty of Literature and Philosophy, Department of Humanistic Sciences, Monastero dei Benedettini, No. 32, 95124, Catania, Italy email: [email protected] Abstract: Villa Florio from Favignana island: architectonic and functional history. The far Sicilian West which, besides the Egadi islands, includes the area between Marsala and Trapani is characterized by a specific landscape and socio-economic unity. In this context, the island of Favignana may be considered as the last vertex of a hypothetical economic-industrial triangle (Palermo – Marsala/Trapani – Favignana) characterized by a whole series of activities referable to the bourgeois house of Florio, one of the most powerful in Sicily from the second half of 19th century to the first decades of 20th. In the area under examination it is in Favignana that, after having bought the Egadi in 1874, they had Villa Florio built by G. Damiani Almeyda. At the same time this was intended to be an official country house and link with their tuna fisheries which were then the first industry in the Mediterranean and now significant testimony of industrial archaeology. Starting from the architectonic and functional history of the Villa and tuna fisheries and passing to an analysis which through the Florio family events, connected to those of some great English entrepreneurs, outlines their ascent and decline, in this paper we aim at reconstructing the interconnection between the Florio enterprises and the history of the aforesaid territory in relation to that of Sicily.
    [Show full text]
  • Rapsodia Satanica Cavalleria Rusticana Cavalleria
    7 TEATRO MASSIMO TEATRO Membro di PIETRO MASCAGNI | RAPSODIA SATANICA | CAVALLERIA RUSTICANA | CAVALLERIA SATANICA RAPSODIA Pietro Mascagni RAPSODIA SATANICA CAVALLERIA RUSTICANA seguici su: STAGIONE teatromassimo.it Piazza Verdi - 90138 Palermo OPERE E BALLETTI ISBN: 978-88-98389-73-5 euro 10,00 STAGIONE OPERE E BALLETTI SOCI FONDATORI PARTNER PRIVATI REGIONE SICILIANA ASSESSORATO AL TURISMO SPORT E SPETTACOLI ALBO DEI DONATORI FONDAZIONE ART BONUS TEATRO MASSIMO TASCA D’ALMERITA Francesco Giambrone Sovrintendente CAFFÈ MORETTINO CONSIGLIO DI INDIRIZZO Leoluca Orlando (sindaco di Palermo) SAIS AUTOLINEE Presidente Leonardo Di Franco Vicepresidente AGOSTINO RANDAZZO Daniele Ficola DELL’OGLIO Francesco Giambrone Sovrintendente Enrico Maccarone FILIPPONE ASSICURAZIONE Anna Sica GIUSEPPE DI PASQUALE COLLEGIO DEI REVISORI Maurizio Graffeo Presidente ALESSANDRA GIURINTANO DI MARCO Marco Piepoli ISTITUTO CLINICO LOCOROTONDO Gianpiero Tulelli TURNI RAPSODIA SATANICA CAVALLERIA RUSTICANA RAPSODIA SATANICA Proiezione del film muto del 1915 di Nino Oxilia restaurato dalla Cineteca di Bologna Musiche originali di Pietro Mascagni eseguite dal vivo Prima esecuzione Roma, Teatro Augusteo, 3 luglio 1917 Revisione della partitura a cura di Marcello Panni Editore proprietario: Ed. Curci - Milano Data Turno Ora Prime Venerdì 8 giugno 20.30 CAVALLERIA RUSTICANA Domenica 10 giugno D 18.30 melodramma in un atto Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci Domenica 17 giugno Opera 18.30 Musica di Pietro Mascagni Martedì 19 giugno B 18.30 Prima rappresentazione Giovedì 21 giugno C 18.30 Roma, Teatro Costanzi, 17 maggio 1890 Sabato 23 giugno F 20.30 Editore proprietario: Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano La recita di domenica 17 giugno sarà trasmessa in diretta su maxischermo in piazza Verdi e in streaming su teatromassimo.it Allestimento del Teatro Massimo di Palermo ARGOMENTO 13 SYNOPSIS 15 ARGUMENT 17 HANDLUNG 19 RAPSODIA SATANICA 25 Monika Prusak INTRODUZIONE A CAVALLERIA RUSTICANA 29 Dario Oliveri FOTOGRAFIE DELL’ITALIA.
    [Show full text]
  • Villa Igiea Hilton Palermo
    Villa Igiea Hilton Palermo Salita Belmonte, 43 - 90142 Palermo, Italy general: +39 091 6312111 sales office: +39 091 6312468 fax: +39 091 6312464 email: [email protected] villaigiea.hilton.com hilton.com Location Guest Rooms Located at the foot of Monte Pellegrino, Commissioned by the famous Florio family at the end of the 19th century, the Villa Igiea Hilton Palermo at the height of the Belle Époque period, this building with its characteristic overlooks its floral garden on the bay castle shape derives its name from the Greek nymph of health, Igiea. Created of Sicily’s capital city. Easily reached in fact as an exclusive health centre in an area known for its beneficial properties, by any means of transport, the hotel it was soon transformed into an elegant hotel, favoured by high society lies 3 km from the city centre, because of its sumptuous ambience and distinguished hospitality, along with the 4 km from the Central Railway Station balmy Sicilian climate. The bedrooms are decorated in the Art Nouveau style with and 1.5 from the port which connects ornamentation, terraces and balconies overlooking the sea and the garden with its with the principal destinations of the centuries-old plants. Members of the most important families in Europe including Mediterranean. By car it can be royalty have stayed in them. reached by taking the A29 Palermo- Guest Rooms: 45 Trapani motorway (Via Belgio exit) and Guest Rooms Plus: 7 the A19 Palermo-Messina-Catania Deluxe Rooms: 43 motorway (last exit). Palermo’s Deluxe Rooms Plus: 12 Falcone-Borsellino International Airport Suites: 17 is about 32 km away, with direct flights to and from the main national and Total: 124 international destinations.
    [Show full text]
  • Physical Education and Sporting Activity for Women During the Fascist Era
    PHYSICAL EDUCATION AND SPORTING ACTIVITY FOR WOMEN DURING THE FASCIST ERA Dissertation Zur Erlangung des sozialwissenschaftlichen Doktorgrades des Fachbereichs Sozialwissenschaften der Universität Göttingen Vorgelegt von Gigliola Gori Pesaro, Italien Göttingen, 2000 2 Berichterstatter: Prof. Dr. Arnd Krüger Mitberichterstatter: Prof. Dr. James Riordan Tag der mündlichen Prüfung: 11 May 2000 3 Chapter 1 Introduction 9 1.1 The general framework 10 1.2 State of research 15 1.3 Methodology 18 Chapter 2 Outlines of Fascism as a culture of virility 23 2.1 Historical and ideological premises 25 2.2 The myth of the new man 30 2.3 Fascist institutions and aesthetics 35 2.4 Virility in literature and art 43 2.5 The last period: Fascism and Nazism 49 Chapter 3 Model women and physical training before Fascism 57 3.1 Nineteenth Century women: modesty and gymnastics 61 4 3.2 Emancipated women at the start of the Twentieth Century 73 Chapter 4 Model women during the fascist era 87 4.1 The revolutionary woman in early Fascism (1919-24) 89 4.2 The new woman of the regime: wife and mother (1925-35) 94 4.3 The militarised woman throughout the war years (1936-45) 102 Chapter 5 5. Fascism and physical training of the female body 115 5.1 Sports medicine and eugenics 118 5.2 Physical education and sport in school and university 139 5.3 Training of physical education teachers 168 5.4 Spare-time motor activity 181 5.5 Health resorts 189 5.6 Visibility through sports: contests and displays 200 5 5.7 Fashion, aesthetics and feminine form 219 Chapter 6 Sportswomen's profiles, biographies and interviews 233 6.1 The 'little Italian wonder': Ondina Valla 234 6.2 Biographies of eminent sportswomen 243 6.3 Oral interviews: living testimony to the past 249 Chapter 7 Conclusions 265 Footnotes 271 Bibliography 315 6 7 Chapter 1 8 9 1.
    [Show full text]
  • Uropean Exchanges and Cross-Pollination in the Era of Art
    MAIN ARTICLES E uropean Exchanges MAIN and Cross-pollination ARTICLES Maria Paola in the Era Maino Italy of Art Nouveau Burne Jones, detail of the mosaic decorations of the Anglican Church of St. Paul Within the Walls, Rome 1881 By the late 1800s, Italy had been a stop on the Grand Tour for over a century thanks to the vestiges of its past and the treasures of the Renaissance. After the publication of Goethe's Italian Journey in 1816-17 and John Ruskin's series of books on architecture, The Stones of Venice, the last of which was published in 1853, Italy became a legendary destination for artists, intellectuals, and the cream of the crop of international society. The era's greatest writers set their novels in Italy after having visited it - Edward Morgan Forster's A Room with a View stands out - while rich bibliophiles collected antique editions of the Divine Comedy, which they displayed in the so-called “Dante cabinets” of opulent mansions and the neo-Renaissance castles of Gino Coppedè (1866- 1927). During the second half of the 19th century, Pre-Raphaelite painters held sway. They adopted Dante and the Italian Middle Ages as an incomparable model of aesthetic beauty, the perfect union between the artist and the craftsman, which they set against the rampant indus- trialisation that was taking place in England. Their fame reached Italy through the magazine Emporium, founded in 1895, which dedicated monographic essays to each one of the Pre-Rapha- elite painters, although it should be said that a decade earlier Gabriele D'Annunzio already owned copies of their paintings, which were admired by the cosmopolitan elites who attended his par- ties.
    [Show full text]
  • Reading the Transformations of an Urban Edge: from Liberty Era Palermo to the City of Today
    Athens Journal of Architecture - Volume 5, Issue 3– Pages 263-282 Reading the Transformations of an Urban Edge: From Liberty Era Palermo to the City of Today By Vincenza Garofalo* To honour the battle of 27 May 1860, in 1910 the Palermo City Government decided to realise a commemorative monument. A position at the centre of a large circular plaza was of have afforded the monument a greater solemnity. The commission for the Monument was awarded to Ernesto Basile. In 1927 the City Government decided to dedicate the monument to the Fallen and asked Basile to complete the monument adding an architectural backdrop. The first version of the new project was a fence that enveloped the entire square and the ring road, interrupted only by entrances near the streets flowing into the square, and dividing it into four sectors. The final design instead called for the realisation of a semi-circular exedra of columns interrupted at the centre by a large gate that allows access to the square and to the back of the monument. The successive development of the city engulfed the square in the midst of tall and anonymous buildings realised, beginning in the 1960s, without any order of relations, stripping the surrounding fabric of its identity. Through the survey of the today’s configuration, the analysis of Basile’s original drawings and the representation of the modifications made over time, this text proposes an original reading of the configuration of Piazza Vittorio Veneto and the Monument to the Fallen, in relation to important moments in its history, from its design to the present day.
    [Show full text]