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. a , , affette (1), anti a un bel po' di fogli volanti, anti a un bel po' di azione con tutti i fogli. ale (2). a ti auguriamo buon viaggio! a ti trovi dav trovi ti a Complimenti, la tua guida è completa. Or dei fogli con normali gr oppure, per un risultato più estetico fai rilegare la guida con una rilegatur a spir Or non preoccuparti, ci siamo quasi. Rilega tutta la guida lungo il lato più lungo Piega ciascun foglio lungo una linea Piega ciascun foglio nel centro immaginaria esattamente verso l'esterno tenendo il lato stampato Ripeti l'oper 2 1

ff . . Stampa e crea la tua guida a, ma se vuoi amente questo problema, Suggerimenti nel nostro comodo formato pdf Puoi iniziare a stampare la guida Puoi iniziare a stampare a hai stampato tutto il documento Quando pieghi i fogli ti suggeriamo di stampa da verticale a orizzontale. di stampa da verticale Or ti basterà applicare una goccia di colla. di premere con le dita sul lato da piegare, Prima di tutto c'è da impostare la stampa: Prima di tutto c'è da risolvere definitiv scegli il formato A4 e cambia l'orientamento scegli il formato A4 in modo che il foglio non si apr LA GUIDA DI

© Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo © Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo www.nozio.com © Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo © Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo Immagini: © AAPIT Agrigento e APT LA GUIDA DI AGRIGENTO 1

Sommario

DA SAPERE 3 Come arrivare 4 Storia e cultura

DA VEDERE 5 Chiese e musei 7

Pubblicato da Nozio - Netplan srl via Torino 151/b 30172 Venezia Mestre (VE)

DA PROVARE © Fotografie: gentile concessione di AAPIT Agrigento e APT Trapani 9 Gastronomia 10 Shopping Tutti i diritti sono riservati. La 11 Hotel ed alloggi riproduzione, anche parziale, di questa guida non è consentita senza la preventiva autorizzazione scritta di Nozio - Netplan srl.

Nozio e i suoi autori fanno del loro DA VIVERE meglio per fornire informazioni il 12 Eventi più possibile accurate e attendibili. Tuttavia alcuni dati, come numeri di telefono, orari di apertura, date di eventi ed altre informazioni possono essere soggette a cambiamenti. Nozio e i suoi autori declinano ogni responsabilità per qualsiasi danno o inconveniente derivanti dall’utilizzo ITINERARI di questa guida. 14 Sciacca e Suggerimenti ed avvisi da parte dei 16 Trapani, e marsala nostri lettori sono benvenuti. Se vo- 19 Isole Egadi lete inoltrare i Vostri suggerimenti alla redazione Nozio, scrivete a: [email protected]

© Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo LA GUIDA DI AGRIGENTO / DA SAPERE 3 4 LA GUIDA DI AGRIGENTO / DA SAPERE Come arrivare Storia e cultura

In treno:Agrigento possiede una stazione risplendere. Gli Arabi nel IX sec. costruiscono ferroviaria ma, escluso per Palermo (2 h una nuova città dove oggi si trova l’Agrigento circa), i collegamenti con le altre destinazioni medievale e moderna; nel 1087 succedette della Sicilia non sono eccellenti. Chi arriva da l’occupazione dei Normanni. Proprio i Taormina o dovrà effettuare uno o Normanni diedero nuovo impulso all’arte e più cambi. Per gli orari consultare il sito di alla cultura cristiana, con la costruzione di Trenitalia o chiamate il numero verde 89 20 numerose chiese e delle fortificazioni, che 21. difesero Agrigento dalle incursioni dei pirati saraceni. La soluzione ottimale per arrivare e partire restano gli autobus, in partenza Il XVIII secolo segna un altro momento topico dall’autostazione di Piazza Rosselli per la storia della città: siamo nel periodo (Informazioni Turistiche +39.0922.20391). della fioritura barocca di Agrigento, oggi visibile in quasi tutte le chiese della città. In In aereo: l’Aeroporto di Palermo “Falcone seguito la città dovette soffrire come tutta la Borsellino” (PMO) offre voli diretti da tutti Sicilia il malgoverno dei Borboni fino al 1860, i maggiori aeroporti italiani e collegamenti che segna l’adesione della Sicilia al Regno low cost con alcune città europee, come d’Italia. Amsterdam, Barcellona, Colonia, Londra ed altre. Dall’aeroporto il treno navetta Il XX secolo ha impresso uno sviluppo Agrigento: Tempio dei Dioscuri “Trinacria Express” porta circa ogni mezz’ora Mazzara del Vallo: Museo Regionale Archeologico edilizio caotico alla città che ha rischiato di alla Stazione Centrale di Palermo, da cui compromettere persino l’integrità della zona Agrigento si trova sulla costa sud della Sicilia, partono numerose corse per Agrigento (durata La storia di Agrigento ha inizio nel 581 a.C. archeologica. ed è collegata al resto dell’isola da una buona 2 h circa). Dall’aeroporto esiste anche un quando fu fondata con il nome di Akragas da rete di strade e dalla ferrovia. servizio bus diretto per Agrigento operato da un gruppo di coloni greci. La città raggiunse SAL (Tel. +39.0922.401360). il suo massimo splendore nel V secolo a.C., In auto: da Taormina prendere l’autostrada con il tiranno Terone che ne estese il dominio A18 per Catania, proseguire sulla A19 verso Un’alternativa è l’Aeroporto Internazionale fino alle coste settentrionali della Sicilia. Palermo fino all’uscita di Caltanissetta e infine di Catania (CTA) che offre collegamenti con Durante questo periodo l’arte e la cultura continuare sulla Statale 640 fino ad Agrigento. tutti i maggiori aeroporti italiani ed europei, ebbero grande impulso, si costruì il tempio di Da Palermo uscire dalla città seguendo incluse tutte le capitali. Dall’aeroporto è Zeus Olimpio e la maggior parte dei templi, l’autostrada A19 verso Catania, uscire presso disponibile un servizio bus diretto Aeroporto che resero Agrigento, secondo il poeta greco Villabate e proseguire sulla Statale 121 e - Agrigento operato da SAIS Trasporti (durata Pindaro, “la più bella fra quelle abitate dai continuare per 118 Km fino a destinazione. Da 2,5 h circa). mortali”. Siracusa potrete seguire l’itinerario costiero Nel 406 la storia di Agrigento conobbe un sulla Statale 115 via Noto, Ragusa e fino triste momento: la città fu sconfitta dai a raggiungere Agrigento. Cartaginesi di Annibale, che la distrussero completamente. Agrigento fu poi rifondata nel Se provenite dall’Italia continentale dovrete IV secolo dal condottiero Timoleonte. Questo seguire l’autostrada A3 Salerno-Reggio periodo, in cui fu costruito il nuovo quartiere Calabria ed uscire a Villa San Giovanni per ellenistico, segnò la grande rinascita dell’arte imbarcarvi sui traghetti per Messina. Da e della cultura ellenistica ad Agrigento, fino a Messina bisogna poi percorrere la A18 fino quando, nel 210 a.C., la città passò sotto il a Catania, proseguire sulla A19 Catania- dominio dei Romani. Palermo fino all’uscita di Caltanissetta e Dopo la caduta dell’Impero Romano, bisogna infine continuare sulla Statale 640 fino ad aspettare fino all’occupazione araba e Agrigento. normanna perché la storia di Agrigento torni a

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in tre navate, è un trionfo di decorazioni conserva materiale scritto e iconografico: foto barocche ma ciò che forse colpisce di più è di famiglia, ritratti dello scrittore, immagini il soffitto in legno riccamente adornato fino a di scena, documenti manoscritti, edizioni di sembrare un giardino appeso. Tra le cappelle testi teatrali e romanzi. Dalla casa consigliamo della chiesa visitate quella di San Gerlando, una breve passeggiata al pino dove Pirandello nel transetto destro. amava fermarsi a contemplare. Qui l’autore ha voluto essere sepolto. Un semplice cippo di Chiesa di Santo Spirito pietra, ritoccato dallo scultore Mazzacurati, Santo Spirito è un convento cistercense ospita l’urna con le ceneri del Maestro. costruito nel 1260 con un bellissimo portale gotico sormontato da un rosone. L’interno è un’unica navata che racchiude sculture in stucco. Visitate anche il convento attiguo con il bellissimo chiostro, senza perdervi i dolci tipici a base di mandorle o pistacchi, preparati dalle monache di clausura.

Museo Archeologico Regionale Orari: tutti i giorni 9.00-12.30 Si trova tra la città moderna e la Valle dei

Agrigento: La Cattedrale Templi, al centro del quartiere Ellenistico- Romano. Il museo conserva nelle 18 sale In cima al colle che domina la Valle dei Templi numerosi splendidi reperti provenienti da sorge l’Agrigento medievale e moderna. Agrigento e dal territorio, divisi per temi Il nucleo della città è un dedalo di vicoli e espositivi. Bellissima la collezione di vasi cortili che rivelano l’impronta tipicamente attici, tra cui il famoso cratere di Dioniso, e araba, tra i quali ci si può addentrare per la statua in marmo dell’Efebo di Agrigento, scoprire un tesoro di chiese e palazzi. un giovane atleta del V sec. a.C.

L’ingresso della città medievale è il piazzale Chiesa di San Nicola Aldo Moro. Da qui parte la settecentesca A lato del Museo Archeologico si trova questa via Atenea fiancheggiata da vecchi palazzi, chiesa in tufo, costruita nel XIII sec. con negozi e piacevoli caffé. Lungo via Atenea si materiali provenienti dal tempio di Zeus in incontra la chiesa barocca di San Lorenzo; a rovina. Entrati dal bel portale romanico, si sinistra della chiesa sia apre l’ingresso agli accede alla navata unica. La seconda cappella antichi ipogei greci, una rete di acquedotti a sinistra contiene il sarcofago romano di sotterranei costruiti nel V sec. a.C. Ippolito e Fedra che Goethe amò molto nel suo soggiorno ad Agrigento. Il sarcofago è La Cattedrale decorato con bassorilievi che raccontano la Ci si arriva risalendo i vicoli da Piazza tragica storia di Fedra e del figliastro Ippolito, Pirandello. L’edificio è preceduto da uno che fu bandito o ucciso per ordine di Fedra scenografico scalone. La sua costruzione risale per non aver corrisposto il suo amore. al XI secolo, ma subì molti rimaneggiamenti nei secoli, che le danno un aspetto del tutto Casa di Pirandello singolare. La facciata è fiancheggiata da A sud di Agrigento e della Valle dei Templi, un campanile incompiuto, abbellito da un nella località di Caos, sorge la casa natale del balcone riccamente ornato. L’interno, diviso drammaturgo Luigi Pirandello. La casa museo

© Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo © Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo LA GUIDA DI AGRIGENTO / DA VEDERE 7 8 LA GUIDA DI AGRIGENTO / DA VEDERE La Valle dei Templi

Il Tempio di Giunone ai secoli tra il III a.C. ed il IV d.C. Molte all’estremità della collina dei templi, è abitazioni sono decorate con mosaici di vario di dimensioni identiche al Tempio della tipo e fattura. Notate anche la presenza di Concordia. Assai suggestivo il panorama che si pozzi, cisterne e fognature che di cui era gode sulla Valle dei Templi. L’edificio conserva dotata la città. 30 colonne, di cui sedici con capitello. Ad est si scorgono i resti dell’ara per i sacrifici, che nel culto della religione greca era esterna al tempio.

Il Tempio di Èrcole (o Èracle) è il più antico dei templi di Agrigento. Era periptero esastilo, ma sui lati lunghi aveva 15 colonne anziché 14. Di queste ne rimangono innalzate otto sul lato sud. Le rovine della cella mostrano chiaramente che il tempio fu distrutto da un terremoto.

A sud del Tempio di Ercole si erge il Tempio di Terone, in realtà un imponente monumento

Agrigento: Tempio della Concordia sepolcrale, formato da due parti sovrapposte: un podio pressoché cubico e una specie La Valle dei Templi è l’attrazione più decantata di tempietto dorico con finte porte e con di Agrigento, una grande area archeologica colonne angolari di tipo ionico. dove sorgono i resti di vari templi dorici risalenti al V secolo a.C. L’ingresso è a pagamento, apertura dalle 9.00 Il Tempio di Zeus Olimpio al tramonto. di cui oggi restano solo immani rovine, era uno dei maggiori edifici dell’architettura greca, Il Tempio della Concordia misurava m 112,60 x 56,30. Fu costruito in innalzato intorno al 430 a.C., è il meglio onore di Zeus nel 480, dopo la grande vittoria conservato fra i templi dorici del mondo greco riportata sui Cartaginesi. Le sue forme erano ed uno dei più belli per proporzioni e per assolutamente singolari in quanto aveva armonia delle forme. È un quadrilatero di 20 intorno un muro pieno da cui fuoriuscivano metri per 42. L’elegante e arioso colonnato, delle mezze colonne. Tra di esse stavano secondo i modelli classici, ha 6 colonne per impressionanti statue di giganti, i telamoni, 13, ognuna dell’altezza di m. 6,75. che avevano funzione di sostenere il peso Il tempio subì notevoli trasformazioni e della struttura. La copia di uno di essi rimane adattamenti dopo il VI sec. d.C., quando tra le rovine, mentre l’originale è visibile nel il vescovo Gregorio vi trasferì la sede della Museo Archeologico. cattedrale di Agrigento. Grazie a questa vicenda, il tempio si è salvato dalle distruzioni Quartiere ellenistico-romano che subirono gli altri templi ad opera del Lasciando la Collina dei Templi e risalendo fanatismo cristiano. verso la città si incontrano gli scavi del A nord del tempio si estende la necropoli quartiere ellenistico-romano, una zona paleocristiana bizantina, un vasto complesso compresa tra quattro cardini paralleli, in cui di tombe all’aperto. sono emerse abitazioni e botteghe risalenti

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famosa “pasta con le sarde”, spesso poi è anche arricchita da tocchi esotici come il finocchietto selvatico ed il pistacchio.

Tra la carne, la cucina di Agrigento vi offre capretto al forno e agnello alla brace, ma specie in periodo invernale troverete carne di maiale, coniglio in agrodolce o salsicce alla brace insaporite con finocchietto e peperoncino. La carne è sempre accompagnata da gustosi piatti di verdure di stagione preparate in vari modi. Da non perdere la “caponata”, un piatto di verdure miste fritte e servite fredde.

Il pesce ha un posto di riguardo sulle tavole di Agrigento, vista la vicinanza al mare. Ne troverete di tutti i tipi e nelle ricette più svariate; il piatto più tipico sono però le sogliole, le sarde farcite alla noce moscata e Agrigento: cous-cous e pesce lo squisito dentice al brodo di carne. Trapani: creazioni di corallo

Per la sua posizione collinare ma a soli Infine i dessert: sarebbe troppo lungo Via Atenea è la principale strada commerciale 4 chilometri dal mare, la gastronomia di enumerare le specialità della pasticceria di Agrigento ed il salotto della città. Lungo Agrigento racchiude sia le tradizioni di mare siciliana, tra le più originali e rinomate questa via, tra antichi palazzi e chiese di stili che prettamente di campagna e, come il d’Italia. Non vi resta che entrare in una diversi, si svolge la tradizionale passeggiata resto della Sicilia, è ricca di contaminazioni pasticceria e affidarvi alla vostra curiosità. degli agrigentini per lo shopping. con altre culture, in primis quella araba. Buon appetito. L’artigianato di Agrigento offre prodotti I ristoranti di Agrigento vi proporranno sfiziosi originali, come ad esempio oggetti e sculture antipasti tipicamente mediterranei fatti di in sughero, che qui ha una antica tradizione, ingredienti semplici e gustosi: alici salate, oppure terrecotte, tappeti, ferro battuto, olive, verdure sottolio, pomodori secchi o oggetti in vimini e strumenti musicali tipici. il caratteristico “pitaggio” a base di fave I veri intenditori potranno imbattersi nella fresche, piselli e carciofi. lavorazione delle “ciaramedde” zampogne La Sicilia offre anche gustose varianti della siciliane molto particolari che richiedono una pizza: strati di pasta sfoglia farciti di vari complessa lavorazione e che solo pochissimi ingredienti; provate almeno uno tra gli artigiani sono ancora in grado di riprodurre. “sfincioni”, i “miscati”, le “mignolate” o i Tipica di Casteltermini, un paese a nord di “cuddruni”. Agrigento, è la lavorazione di selle e accessori per la monta equestre. I primi piatti sono il trionfo della pasta. Tra le ricette più popolari i “cavatelli” con pomodoro e melanzane o ancora con fave e ricotta. Spesso troverete la pasta in gustose combinazioni con il pesce, come nella

© Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo © Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo LA GUIDA DI AGRIGENTO / DA PROVARE 11 12 LA GUIDA DI AGRIGENTO / DA VIVERE Hotel ed alloggi Eventi

vera peculiarità del carnevale è il carro di “Peppe Nappa” la maschera principale del carnevale di Sciacca. Dal suo carro avviene la tradizionale distribuzione a tutto il popolo di caramelle, vino e salsiccia (cucinata nella parte posteriore del carro). La sera del martedì grasso, decretata la fine della manifestazione, si dà inizio al rogo di Peppe Nappa: tutti si riuniscono intorno alla maschera, lanciando migliaia di martelletti carnevaleschi sul pupo in fiamme.

Festa di San Calogero, in luglio San Calogero, il “Santo Nero”, è certamente il più amato dagli agrigentini. I festeggiamenti durano 8 giorni, dalla prima alla seconda domenica di luglio. Si tratta di una festa a dir poco singolare dove

Selinunte: Parco Archeologico, Agrigento: Almond Blossom Festival si uniscono misticismo, antiche tradizioni e profonda fede cristiana, sprigionando Agrigento ha un’ottima offerta di alloggi, Sagra del mandorlo in fiore, a febbraio un’energia difficilmente descrivibile. particolarmente di hotel tre e quattro stelle. Questo evento si svolge durante la prima La festa è culmina con la processione del A seconda delle vostre esigenze e del vostro metà di febbraio, nella suggestiva Valle dei simulacro del Santo, accompagnata dal suono budget, potrete scegliere tra varie categorie Templi di Agrigento. dei tamburi che ricordano l’antica presenza di hotel, agriturismi o bed-and-breakfast. Le celebrazioni comprendono sfilate in araba nell’isola. costume, spettacoli e concerti. Alla festa del Una caratteristica della festa è la preparazione Se preferite il servizio completo di un hotel, mandorlo è affiancato da molti anni il Festival di pagnottelle con semi di sesamo e di magari a due passi dalla Valle dei Templi o internazionale del Folklore (o Etno Festival del finocchio, che poi saranno lanciate al cospetto sulla spiaggia di San Leone, Travelplan vi Mandorlo), un concorso tra gruppi folk diviso del fercolo in processione, così come vuole la propone una selezione di hotel ad Agrigento. in tre sezioni: danza, costumi tradizionali e tradizione. Se cercate una soluzione più economica, ma musica. senza rinunciare alla comodità della città, Nel corso degli anni la festa ha assunto un perché non optare per un accogliente bed- valore sempre più internazionale radunando Blues & Wine Soul Festival, in luglio and-breakfast ad Agrigento? Chi invece cerca gruppi folkloristici da tutto il mondo che Blues & Wine Soul Festival è un grande il contatto con la natura avrà a disposizione si danno appuntamento ad Agrigento per evento eno-musicale, tre giorni fenomenali diversi agriturismi ad Agrigento, immersi nella valorizzare e salvare le proprie tradizioni dedicati alle più grandi star d’oltreoceano bellezza aspra e selvaggia della campagna popolari. nel cuore del parco archeologico della Valle mediterranea. dei Templi. Il Carnevale di Sciacca, in febbraio L’evento coniuga la migliore musica blues, Il carnevale di Sciacca è uno dei più famosi soul e gospel alla scoperta dei vini siciliani. di Sicilia e d’Italia per la sfarzosità dei suoi Mentre sul palco vibrano le chitarre e carri allegorici. l’hammond dei più grandi artisti internazionali I momenti centrali della manifestazione si del blues & soul, le migliori cantine di Sicilia hanno con la sfilata dei carri allegorici, evento e d’Italia presentano i propri prodotti e che si ripete dal sabato fino al martedì. La sommelier professionisti guidano il pubblico

© Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo © Nozio | Netplan srl - Internet per il turismo LA GUIDA DI AGRIGENTO / DA VIVERE 13 14 LA GUIDA DI AGRIGENTO / ITINERARI Sciacca e Selinunte

nella scoperta del vino. Di giorno, vengono bosco. Nei paraggi della spiaggia si trovano le organizzati educational e visite presso le rovine della città greco-romana Eraclea. cantine, e conferenze in tema di salvaguardia ambientale e viticoltura. Sciacca Questa cittadina Agrigentina è famosa per Settimana Pirandelliana, in dicembre il suo carnevale, le sue terme e le bellezze Convegno internazionale di studi architettoniche barocche e medievali, pirandelliani. Un appuntamento articolato in ma conserva un cuore poco conosciuto: il aree tematiche che spaziano dalla letteratura quartiere arabo. al cinema al teatro e con una struttura unica nel suo genere che impegna le scuole di Sciacca ha origini antichissime, già i greci trenta province. Gli studenti si radunano ad sfruttarono le proprietà terapeutiche delle Agrigento durante i giorni del convegno e stufe naturali. Greci, romani, arabi, normanni avranno anche tempo per effettuare la visita e spagnoli lasciarono un pezzo della loro cultura dei luoghi pirandelliani. Ad organizzare la che ancora oggi ritroviamo nel patrimonio manifestazione è il Centro Nazionale Studi artistico della città e nelle tradizioni popolari. Pirandelliani, fondato nel 1967 con lo scopo, Nel 1831 Sciacca fu protagonista di un evento oltre che di promuovere incontri tra critici geologico straordinario: nel mare davanti alla e studiosi internazionali, e raccogliere ogni città emerse un’isola vulcanica che solo dopo testimonianza sull’opera di Luigi Pirandello. sei mesi si inabissò: l’Isola Ferdinandea. Eraclea Minoa La città è un intricato dedalo di vicoli, in cui Questo itinerario vi porta alla scoperta della si aprono piazze che celano belle chiese e costa tra Agrigento a Selinunte, toccando palazzi. Nozio vi consiglia di vedere: la città storica di Sciacca per arrivare alla meta finale: le meraviglie archeologiche di Il Duomo, di origine normanna (1108), fu Selinunte. ampliato nel 1656 su progetto di Michele Blasco. La facciata barocca, incompiuta, è La costa fra Agrigento e Sciacca priva di uno dei due campanili; ai lati ci sono è costellata di spiagge ancora poco conosciute, statue di Antonino e Gian Domenico Gagini ma di grande bellezza: lunghe spiagge di del sec. XVI. L’interno, a tre navate, conserva sabbia chiarissima chiuse alle spalle da dune molte opere d’arte, tra cui varie sculture di sabbia e falesie bianchissime. Provenendo datate al Cinquecento. da Agrigento, sono tre le spiagge che Nozio vi consiglia: La chiesa del Collegio, che all’interno è ricca di tele, tra le quali l’Adorazione dei Magi La Scala dei Turchi vicino a Realmente, una di Giovanni Portalone, ed un San Giovanni scogliera bianca che il vento ha modellato Battista attribuito al Domenichino. come una gigantesca scala che si tuffa nel mare. La chiesa di Santa Margherita, rinnovata nel Torre Salsa: tra Siculiana Marina ed Eraclea ‘500, che è interessante per il suo portale Minoa si estende la riserva WWF di Torre gotico rinascimentale e, all’interno, gli Salsa, dove falesie di gesso si alternano lunghe stucchi policromi e gli affreschi. spiagge dorate. Gli accessi alla spiaggia sono vari e si trovano nei pressi di Montallegro. Lo Steripinto è un singolare palazzo del Eraclea Minoa: un bianchissimo arenile di 5 ‘500, di stile siculo-catalano: è notevole la km circondato da dune e protetto da un fitto facciata, adornata con piccoli conci a punta

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di diamante e merlature con una maschera al A nord e ad ovest dell’Acropoli si trovano due XVI secolo gli artigiani trapanasi del corallo centro, un portale rinascimentale ed eleganti grandi Necropoli, tuttora in fase di scavo, in resero la città famosa in tutto il Vecchio bifore. cui si vedono decine di tombe scavate nel Mondo. Una bellissima collezione di opere in L’artigianato di Sciacca si esprime al meglio tufo e sarcofagi in terracotta. corallo è conservata nel Museo Pepoli. nelle ceramiche maiolicate. La ceramica qui ha un’antica tradizione che risale al Gli scavi dell’area archeologica proseguono Corso Vittorio Emanuele, la via principale medioevo. I manufatti invetriati di Sciacca tuttora; i molti reperti ritrovati a Selinunte della città vecchia, è fiancheggiato da palazzi adornavano quasi tutti i palazzi nobiliari di sono conservati nel Museo Archeologico di e chiese barocche. Agrigento dal XIV al XVIII secolo. Palermo e nel Museo Civico di Castelvetrano. La chiesa del Collegio dei Gesuiti, del sec. Selinunte Informazioni Parco Archeologico: Tel. +39 XVII, ha una stupenda facciata barocca Al centro del più grande parco archeologico 0924 46251 dal grande risalto plastico. Nell’interno a del Mediterraneo, Selinunte si apre al tre navate, vi sono alcuni notevoli altari visitatore con le rovine di colossali templi settecenteschi a marmi mischi e, nell’altare greci. maggiore, un bassorilevo del Marabitti, raffigurante l’Immacolata. Fu fondata nel 650 a.C. o nel 627 a.C. su La Cattedrale, costruita, nel sec. XVII, un promontorio sul mare compreso tra due custodisce al suo interno alcuni monumenti fiumi, il cui l’estuario era allora navigabile. funerari ed una crocifissione, da alcuni Selinunte fu una città floridissima, ma nel 409 attribuita ad Antonio Van Dyck. a.C. fu espugnata e distrutta dall’esercito Trapani: panorama con le Isole Egadi cartaginese. Gli stessi cartaginesi la Nell’antico quartiere ebraico, in via Giudecca, distrussero più tardi durante la prima guerra Questo itinerario vi porta alla scoperta vale la pena fermarsi davanti al Palazzo della punica, per non farla cadere in mano ai dell’estremo angolo occidentale della Sicilia, Giudecca, del sec. XVI, costruito nel tipico Romani. che attende il turista con il suo patrimonio stile plateresco spagnolo. storico e naturalistico assolutamente unico. L’area archeologica si apre con la collina Venite con noi a scoprire perché. Il Santuario dell’Annunziata è una chiesa orientale dove si trovano i resti di tre grandi originaria del secolo XIV, rosone e portale templi dorici: Alloggiare: a seconda delle vostre esigenze del ‘400, il campanile del 1650. il suo Il tempio G, dedicato a Zeus, oggi è e del vostro budget, potrete scegliere tra interno custodisce bellissime cappelle ricche completamente in rovina. Fu uno dei più diverse soluzioni di alloggio, moltissimi hotel di capolavori; la più celebre è la splendida grandi templi dell’antichità: lungo 113 x 54 o confortevoli bed-and-breakfast a Trapani, cappella della Madonna. Nell’altare maggiore metri con colonne alte 16 metri. Erice o Marsala. vi è una statua della Vergine: la Madonna di Il tempio F, dedicato ad Atena, è più piccolo Per qualcosa di veramente particolare, Trapani, opera di Nino Pisano molto venerata del precedente. Risalente alla fine del VI cercate uno degli agriturismi o residenze dai Trapanasi, è un vero e inimitabile secolo a.C., oggi si ritrova completamente di charme all’interno di un vero “baglio”, capolavoro di scultura. distrutto. le antiche masserie siciliane immerse nella Il Tempio E, dedicato ad Hera, è il più campagna. L’ex convento dell’Annunziata ospita il Museo suggestivo, grazie alla ricostruzione che gli Nazionale Pepoli che, per la ricchezza e la archeologi intrapresero negli anni ‘50. Trapani varietà delle sue collezioni, è considerato uno Trapani, dal disegno sinuoso e dalle dei più importanti musei della Sicilia, e vale Oltre la collina orientale si estende l’area architetture barocche in pietra chiara, una visita anche per gli ambienti suggestivi. dell’Acropoli, sulla quale sono stati rinvenuti si protende verso il mare con la sua Il primo piano ospita la pinacoteca, che i resti di cinque templi dorici. Intorno caratteristica forma di falce alla cui estrema raccoglie molti pregevoli dipinti, tra cui una all’Acropoli, sono state trovate le fortificazioni punta si erge maestosa la Torre di Ligny. Sotto Pietà capolavoro di Roberto di Oderisio del a blocchi squadrati (del VI e V sec.). il dominio arabo Trapani fu un fiorente centro 1380. Non perdetevi le manifatture artistiche per la produzione di sale, tonno e corallo. Nel in corallo (monili, arredi sacri e figurine

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di presepio), che testimoniano la qualità Lo spettacolo da qui può spaziare su tutta la vi impiantò il primo stabilimento vinicolo Trapani sulla strada costiera SP 21. In una casa artistica raggiunta dagli artigiani a Trapani. Sicilia occidentale, su Trapani, Marsala e le del marsala, che tanta parte avrà poi nelle saliera di 300 anni, è stato istituito il Museo isole Egadi. fortune economiche della città. dei Sale, che illustra le fasi della lavorazione Le processioni dei Misteri: di eccezionale Erice fu fondata nel VII secolo a.C. dagli del sale ed alcuni attrezzi utilizzati per suggestione è la processione del Venerdì Elimi, che qui eressero il tempio dedicato al Il Duomo, costruito dai Normani e ampiamente l’estrazione e la raccolta. Santo, quando i Misteri, antiche statue in culto della dea della fecondità. In seguito i rimaneggiato nei secoli successivi. La facciata Di sera la natura offre i più bei tramonti di legno che raffigurano episodi della Passione Fenici vi adorarono Tanit-Astarte, i Greci domina la piazza e presenta l’ordine inferiore Sicilia, con tonalità che cambiano dal rosso, di Cristo, vengono portate a spalla in una Afrodite, i Romani Venere. originario, con elementi del XVIII secolo, all’arancione, al rosa, avvolgendo gli antichi imponente processione che percorre, per 24 Sulle rovine del Tempio oggi sorge il Castello come il portale e le mostre delle finestre. mulini ed i profili delle Isole Egadi. ore consecutive, le strade del centro storico, di Venere, di epoca normanna. Dietro il Duomo, non perdete il Museo degli mentre dai balconi vengono lanciati petali di Il centro storico è circondato dalle mura arazzi, con otto splendidi tessuti fiamminghi fiori. ciclopiche di origine punica (VI sec. a.C.). del XVI sec., che raffigurano Episodi della I Normanni vi aprirono tre porte (porta guerra di Tito contro i Giudei. Le saline Trapani, porta del Carmine e porta Spada). Sul lungomare si trova il Museo Archeologico La costa da Marsala a Trapani è caratterizzata Entrando da porta di Trapani si incontra il Regionale, dove si possono ammirare reperti da uno dei paesaggi più particolari della Duomo, edificato nel XIV sec. in stile gotico. punici provenienti dall’Isola di Mozia e dalle Sicilia: le saline. Grandi specchi d’acqua Il campanile isolato come una torre serviva necropoli di Lilibeo. In una grande sala sono salmastra formano una scacchiera irregolare anche da avvistamento e difesa. L’interno fu conservati i resti di una nave punica, ritrovata e multicolore, dove da secoli si produce rifatto nel XIX secolo in stile neogotico. nella laguna dello Stagnone, un esempio unico il prezioso materiale. A tratti compare la A sud-est dell’abitato, sopra una rocca di nave di questo tipo. sagoma di un mulino a vento, che un tempo imprendibile dove sorgeva il tempio di Proseguendo sul lungomare fino alla punta serviva a pompare acqua e macinare il sale. Venere, i Normanni innalzarono tra il XII e occidentale della città, si incontra il parco Tra le più belle vi sono le Saline di Trapani il XIII secolo il grandioso Castello di Venere, archeologico con resti della città romana del e Paceco, che sono riserva del WWF perché fortezza inespugnabile a difesa della città. Di III-IV secolo a.C.: resti di abitazioni, un edificio sono dimora di circa 170 differenti specie questo castello restano alcune torri ed alcune termale ed alcuni bei mosaici policromi. di uccelli, inclusi fenicotteri, cicogne, gru, mura. A sinistra del castello normanno, Un’altra importante attrazione di Marsala aironi. sorge il Castello del Balio (il governatore) sono le storiche cantine Florio, vecchie di Il centro visite si trova a Nubia, appena sotto costruito dal Conte Pepoli nell’800 e le torri due secoli (lungomare Florio, 1 Marsala - Tel. Trapani sulla strada costiera SP 21. medievali normanne, restaurate dal Conte +39 0923 781111), dove potrete ammirare i In una casa saliera di 300 anni, è stato a fine ottocento. Ogni estate Erice ospita processi di produzione di questo grande vino istituito il Museo dei Sale, che illustra le fasi la famosa Settimana di Musica Medievale e aromatico. della lavorazione del sale ed alcuni attrezzi Rinascimentale che attira qui artisti di fama utilizzati per l’estrazione e la raccolta. internazionale e moltissimi appassionati. Le saline Di sera la natura offre i più bei tramonti di La costa da Marsala a Trapani è caratterizzata Sicilia, con tonalità che cambiano dal rosso, Marsala da uno dei paesaggi più particolari della all’arancione, al rosa, avvolgendo gli antichi È una bellissima città d’arte, ricca di Sicilia: le saline. Grandi specchi d’acqua mulini ed i profili delle Isole Egadi. testimonianze puniche, romane, normanne, salmastra formano una scacchiera irregolare arabe e spagnole. Fu fondata dai Cartaginesi e multicolore, dove da secoli si produce Erice agli inizi del sec. IV a.C. con il nome Lilibeo, il prezioso materiale. A tratti compare la È la città più conosciuta di questo lembo di ma nel medioevo fu conquistata dagli Arabi sagoma di un mulino a vento, che un tempo Sicilia, e non a torto. che la chiamarono Mars-el-Allah (porto di serviva a pompare acqua e macinare il sale. Situata in posizione panoramica a 750 metri Dio). I Normanni conquistarono Marsala nel Tra le più belle vi sono le Saline di Trapani di altezza, Erice conserva intatto tutto il 1072, edificarono il castello e costruirono e Paceco, che sono riserva del WWF perché fascino di un antico borgo medievale con chiese e conventi. sono dimora di circa 170 differenti specie piazzette, strade strette e sinuose nelle quali Il nome della città è legato al famoso vino di uccelli, inclusi fenicotteri, cicogne, gru, si affacciano bellissimi cortili fioriti e oltre che qui viene prodotto dalla fine del ‘700. aironi. sessanta piccole chiese. Un intraprendente inglese, John Woodhouse, Il centro visite si trova a Nubia, appena sotto

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più ridotto, si può optare per un bed & estratti con lunghe seghe a mano, prendevano tanto vaste da consentire l’accesso a due o breakfast o una pensione alle Egadi, mentre il mare a bordo dei velieri esportate in tutta tre barche insieme. i campeggiatori trovano alcune strutture di la Sicilia e il Nord Africa. Oggi queste cave Anche la storia ha lasciato le sue tracce a buon livello a . di tufo, che rendono unico il paesaggio, sono : una mulattiera che sale dal paese diventate grandi orti e giardini ipogei dove porta ai resti delle case romane, mentre Favignana crescono capperi ed altre piante aromatiche sulla punta Troia, inaccessibile come un nido con la sua tipica forma a farfalla, è l’isola mediterranee. d’aquila, incombe il sinistro castello, che fu maggiore delle Egadi. Arrivando con la nave trasformato in prigione dai Borboni. spicca immediatamente l’eleganza di Palazzo Levanzo Florio. I Florio lo fecero costruire nel 1874 A nord di Favignana affiora l’isola di Levanzo, quando acquistarono le vecchie tonnare, che la più piccola delle Egadi. L’isola ha coste alte ancora oggi dominano il porto di Favignana. e scoscese e si presenta integra e bellissima, A fine ‘800 i Florio crearono attorno alla un vero paradiso incontaminato per chi ama tonnara di Favignana uno dei più grandi il turismo silenzioso. La vita scorre con una complessi industriali alimentari del mondo, lentezza che non ha nulla a che fare con il all’avanguardia nell’attività di conservazione mondo di casa. e inscatolamento del tonno. Oggi le tonnare Levanzo è un’isola da esplorare a piedi, lungo sono in disuso, ma saranno presto riconvertite i sentieri che salgono verso la montagna e a museo e centro culturale. intorno alle coste. C’è un unico piccolo paese Il centro storico gravita attorno alla Piazza sull’isola affacciato come una terrazza sul Isole Egadi: Favignana, la mattanza Madrice, che accoglie la chiesa barocca, piccolo porto, dove isolani e turisti vivono le botteghe, i bar e le gelaterie. E’ sempre gomito a gomito. Le Egadi sono tre isole distanti poche miglia affollata, soprattutto d’estate. Intorno ci si Un giro in barca vi consentirà di scoprire la dalla costa di Trapani. Vi si arriva in pochi perde nelle stradine del nucleo seicentesco, costa nord, a picco sul mare ed esplorare cale minuti grazie ai molti collegamenti dal tra semplici case che nascondono giardini accessibili solo dal mare. Chi ama la storia porto di Trapani, eppure non appena giunti che diffondono i profumi di fiori ed erbe non può perdersi la Grotta del Genovese: alle Egadi si è lontani da tutto, immersi in aromatiche. è una grande caverna al cui interno si un ambiente ancora incontaminato e di rara Lasciando il paese ci appare l’isola nella sua conservano dipinti e graffiti preistorici con bellezza. Sono isole un po’ fuori dal tempo, aspra bellezza. La macchia mediterranea scene di caccia e di pesca, che risalgono a più dove il turista può abbandonarsi felicemente copre vaste estensioni: i cardi, i fichidindia di 10mila anni fa. a ritmi di vita così diversi dai suoi. e le agavi danno al paesaggio un fascino Come arrivare: il trasporto da Trapani alle straordinario. La costa è disseminata di Marettimo isole Egadi è effettuato con navi, aliscafi scogliere e calette: Cala Rossa è giustamente È la più lontana e la più selvaggia delle tre e traghetti delle compagnie Tirrenia (Call la più conosciuta: vista dall’alto delle sue isole Egadi, un’isola estrema dominata dalla Center 892 123 da cellulari o dall’estero rocce dà un’emozione indescrivibile. Per mole del Monte Falcone. Chi cerca comodità +39.081.8449297) e Ustica Lines (informazioni abbandonarsi alle cure del sole e del mare, e vita notturna qui è fuori posto: sono solo e prenotazioni tel. 0923 873813). anche le belle Cala Azzurra, Cala Stornello e poche le strutture ricettive. Marettimo è Soggiornare: le Egadi vi offrono diversi tipi di Cala Rotonda sicuramente non deluderanno le invece l’ideale per agli amanti del trekking sistemazione a seconda delle vostre esigenze aspettative. Un giro in barca vi consentirà di e delle immersioni. I ricchi fondali sono e del budget. scoprire le grotte che si aprono sul mare e le giustamente protetti nella Riserva naturale C’è una discreta scelta di alberghi e villaggi spiagge solitarie meno accessibili. marina delle Egadi. turistici, con vari gradi di comodità, servizi Il giro dell’isola in barca (rivolgersi ai e prezzi. A chi vuole lasciarsi incantare dal Le vecchie cave di tufo pescatori locali) offre intense emozioni. fascino dell’isola per un periodo più lungo, concentrate nel nord-est di Favignana, La costa occidentale offre gli scenari più consigliamo invece di affittare una casa o un sono un’altra attrazione da non perdere. coinvolgenti: rocce altissime a picco sul mare appartamento in residence, l’ideale per una Anticamente il tufo era la risorsa principale turchese dove si aprono grotte marine che vacanza di relax in famiglia. Con un budget per gli abitanti dell’isola: i blocchi di tufo, creano fantastici giochi di luce. Alcune sono

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