MARZO 1993 — ANNO X - N. 3 — LIRE 8.000

Il Libro del Mese Tommaso Landolfi Il diritto mite Le due zittelle di Gustavo Zagrebelsky recensito da Rocco Carbone recensito da Norberto Bobbio e Stefano Rodotà

Franco Marenco e Michele Ranchetti Il correttore di George Steiner

Manfredo Tafuri La villa di James S. Ackerman

Renato Monteleone Gli intellettuali secondo Bauman, Sartre, Lepenies, Lòwenthal

Giorgio Ruffolo L'ultima lezione di Federico Caffè

Le pagine di Liber di Fleckner, Charle, Petrosino, Hòllerer, Hermlin

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. gr. 111/70% ISSN 0393-3903 RECENSORE AUTORE TITOLO

Il Libro del Mese • 4 Stefano Rodotà Gustavo Zagrebelsky Il diritto mite. Leggi, diritti, giustizia 5 Norberto Bobbio 6 Libri di Testo m Nicola Merola Giovanni Verga Mastro Don Gesualdo. L'edizione definitiva del 1889 I Vinti. Mastro Don Gesualdo 7 • Premio 1992 11 Letteratura m Carlo Carena Orazio Il libro degli epodi

8 Narratori italiani Rocco Carbone Tommaso Landolfi Le due zittelle Cesare Cases Marisa Madieri La radura

Vsevolod Garsin Attalea Princeps 9 Francesco Rognoni George G. Byron Don Juan. Canto primo 10 Michele Ranchetti George Steiner Il correttore 11 Franco Marenco • Arte • 12 Manfredo Tafuri James S. Ackerman La villa. Forma e ideologia 13 Paolo San Martino Carlo Cresti (a cura di) Agostino Fantastici, architetto senese 1782- 1845 14 Stefano Bartezzaghi Doris Schattschneider Visioni della simmetria. I disegni periodici di M. C. Escher Maurits Cornelis Escher Esplorando l'infinito. I segreti di una ricerca arti- stica Fabbrica del Libro • 15 Alberto Cadioli AA.VV. Catalogo dei libri dell'Ottocento italiano {Clio) Lodovica Braida F. Silva, M. Gambaro, G. C. Bianco Indagine sull'editoria. Il libro come bene econo- mico e culturale 16 Piero Severi M. Infelise e P. Marini (a cura di) L'editoria del '700 e i Remondini 17 Inserto Schede m Storia m 33 Enrica Culasso Claude Mosse (a cura di) La Grecia antica Claude Mosse La donna nella Grecia antica Paolo Piasenza Simona Cerutti Mestiere e privilegio. Nascita delle corporazioni a Torino (secc. XVII-XVIII) 34 Giovanni De Luna Paride Rugafiori Perrone. Da Casa Savoia all'Ansaldo 35 Maria Carla Lamberti Bruno Bongiovanni Giovanni Ansaldo L'antifascista riluttante. Memorie del carcere e del confino 1926-1927 Società • 36 Renato Monteleone Zygmunt Bauman La decadenza degli intellettuali Jean-Paul Sartre Difesa dell'intellettuale Wolf Lepenies Ascesa e declino degli intellettuali in Europa Leo Lòwenthal L'integrità degli intellettuali Bianca Guidetti Serra AA.VV. Donne in carcere. Ricerca sulla detenzione fem- > minile in Italia 37 Intervento Problemi di fiducia, di Tino Vittorio

RECENSORE ^ AUTORE TITOLO RECENSORE AUTORE TITOLO

H Filosofia m 38 Luigi Bonanate Raymond Aron La politica, la guerra, la storia

Maurizio Pagano Gianni Vattimo (a cura di) Filosofia '91 H Economia • 39 Giorgio Ruffolo Ermanno Rea L'ultima lezione. La solitudine di Federico Caf- fè scomparso e mai più ritrovato

Alberto Papuzzi • Scienze • 40 Silvana Castignone Nora Frontali (a cura di) La cicogna tecnologica

Giuseppe Ardito Phillip V. Tobias Il bipede barcollante. Corpo, cervello, evoluzio- ne umana I Liber m 41 Ahi Warburg banchiere della memoria, di Uwe Fleckner

42 Francia e Germania: due politiche della nazionalità, di Christophe Charle

43 Il modello italiano, di Daniele Petrosino

44 Intellettuali tedeschi a confronto, di Walter Hòllerer

45 La situazione, di Stefan Hermlin 47 Hanno collaborato

RECENSORE AUTORE TITOLO

PETER HARTLING Risposta ERNST TROELTSCH Hòlderlin A colloquio con Lo storicismo La biografia romanzata Martin Heidegger e i suoi problemi del più grande " GUIDA III volume a cura di Eugenio Mazzarella dei poeti tedeschi. Heidegger e il nazismo: Il terzo e ultimo volume Un affresco la parola all'imputato. di un'opera fondamentale dei sentimenti EDITORI del pensiero e delle idee Le testimonianze, le interviste, gli scritti contemporaneo, della gioventù romantica, pp. 300 L. 42.000 pp. 560 L. 40.000 RAFFAELE VIVIANI politici di e su Heidegger finalmente raccolti I capolavori G.W.F. HEGEL in un unico volume, I capolavori di Viviani Scritti giovanili per la prima volta pp. 304 L. 35.000 raccolti in un unico I primi scritti di Hegel restituiti al loro testo JUAN BENET volume. pp. 632 L. 40.000 originario. Un Un viaggio d'inverno avvenimento straordinario Il viaggio di due giovani per gli studi hegeliani, BERNARD-MARIE sul ciglio del baratro che pp. 650 L. 55.000 divide la storia dal mito, KOLTÈS pp. 240 L. 29.000 Roberto Zucco WILHELM DILTHEY BERNARD-MARIE II testamento poetico di Sistema di etica Pompei HUBERT DAMISCH KOLTÈS Koltès che ha alimentato La nuova filosofia della a cura di Fausto Zevi L'origine vita e i suoi compiti Prologo Foto di Mimmo Jodice la più vivace polemica degli ultimi dieci anni in della prospettiva morali in un'importante L'ultimo poetico racconto Le ville, i templi, la pittura opera, inedita in Italia, e i tesori archeologici Francia. La nascita della di Koltès: il canto di del caposcuola di Pompei colti in inusitate pp. 80 L. 15.000 prospettiva nell'opera un'umanità senza radici L'arte di vincere dello storicismo tedesco, prospettive dall'obiettivo di uno dei maestri e senza nome, nella Antologia pp. 280 L. 50.000 di un grande fotografo del pensiero francese babilonia del mondo ROMEO DE MAIO contemporaneo, del pensiero e dai saggi di noti studiosi contemporaneo, VALÉRY LARBAUD Rinascimento pp. 480 L. 55.000 pp. 128 L. 20.000 strategico dell'antichità, Fermina Màrquez a cura di pp. 272 L. 150.000 lievemente narrato VLADIMIR VOLKOFF MARSHALL SAHLINS II romanzo Alessandro Corneli Michelangelo, Leonardo Il montaggio HENRY CORBIN Storie d'altri dell'adolescenza La prima antologia e gli altri grandi del «Un formidabile L'Iran e la filosofìa La logica degli eventi e delle sue grandi passioni, dell'arte della guerra Rinascimento in un libro romanzo di spionaggio, Una superba meditazione storici in quattro saggi di dei suoi sogni di gloria, dalle origini al nucleare. in cui la storia si fa dove l'ironia fa a gara su alcuni grandi temi uno dei più grandi del suo fervore con il terrore». Un libro che illumina la della mistica affascinante racconto per antropologi e dei suoi timori, (Le Nouvel Observateur) strategia del conflitto, irano-islamica. il lettore comune, contemporanei. pp. 96 L. 15.000 pp. 384 L. 35.000 pp. 320 L. 35.000 pp. 224 L. 30.000 pp. 240 L. 35.000 pp. 256 L. 35.000

Per informazioni: Guida editori, via Domenico Morelli 16/b, 80121 Napoli - tel. 081/7644288, fax 081/7644414 L'INDICE ••DEMARZOI 199LIBR3 I -DE NL. MES3, PAGE I. H4

Il Libro del Mese Verso lo Stato costituzionale di Stefano Rodotà

no a principi espressivi sia della co- GUSTAVO ZAGREBELSKY, Il diritto mi- cerca ed indica un principio d'ordine immane di reggere in unità e in pace dogmatica civilistica, era considerato te. Leggi, diritti, giustizia, Einaudi, diverso. Il mondo delle leggi è domi- intere società divise al loro interno e un oltraggio alla certezza del diritto munanza di posizioni, sia della stessa Torino 1992, pp. 200, Lit 18.000. nato ormai da logiche che Io rendono concorrenziali" (p. 48). ed un attentato alla democrazia. Og- ragion d'essere di gruppi diversi al- necessariamente contraddittorio, sì Si consuma in questo modo il pas- gi non voglio dire che la situazione l'interno del medesimo ordinamen- Siamo circondati da un così inten- che non si può pensare di ritrovare al saggio dallo stato di diritto allo stato sia stata completamente ribaltata (lo to. Si può dire che, in questo modo, so bisogno di legalità, in Italia e fuo- suo interno il modo di sciogliere que- costituzionale. Ma questo è un muta- sa bene Zagrebelsky quando ricorda la Costituzione diviene un momento ri, che mi sembra corretto descrivere sta contraddizione: questo dev'esse- mento che non si misura esclusiva- quanti "giuristi puri" ci siano ancora di reciproco riconoscimento, e dun- questo modo d'essere della nostra re ricercato nella Costituzione, o per mente con il criterio della gerarchia in giro, "orgogliosi e inutili"; p. que davvero di fondazione di un "or- epoca con una formula come "ritor- meglio dire in quella sua parte che si delle fonti, mettendo al centro della 182). E certo, però, che la forza delle dine". Ma questo non è un punto no del diritto": un ritorho determi- d'approdo. Da lì inizia un lavoro in- nato soprattutto dalla richiesta diffu- cessante di interpretazione e rico- sa di approdare ad una garanzia giu- struzione dei principi, che è confron- ridica là dove la garanzia politica, co- to di punti di vista, dialogo sempre sì prepotente negli anni passati, è aperto, che diventa anche capacità di divenuta impossibile (con la fine del- cogliere novità e trasformazioni, e l'equilibrio internazionale affidato al che richiede pure il riconoscimento gioco di due superpotenze), ha rive- Garzanti H Romanzi e racconti di una pluralità di metodi attraverso lato ambiguità pericolose, è stata al- i quali svolgere questo lavoro. Il l'origine di vere e proprie tragedie. mondo del diritto non è più quello in Forse c'è addirittura una nascente cui ogni tensione sociale si spegne, e vocazione costituzionale del nostro Michel Tournier Kenzaburò Oe dove la trasformazione richiede sem- tempo, che si distende dagli stati alle LA GOCCIA D'ORO INSEGNACI A SUPERARE pre e necessariamente la mediazione organizzazioni regionali e sovrana- Le avventure del giovane Idiiss dagli spazi LA NOSTRA PAZZIA legislativa. La scena s'affolla di atto- zionali, alle Nazioni Unite. Ma que- sconfinati del deserto alle strade delle La follia, la crudeltà dell'uomo sull'uomo, ri, la mediazione giudiziaria e l'ela- ste constatazioni indicano solo un metropoli europee. Un'attualissima rifles- l'angoscia di fronte a una realtà inaccetta- borazione scientifica si caricano di forza e di responsabilità. punto d'avvio, o un problema. Se un sione sull'incontro-scontro tra culture. bile. Quattro racconti spietati e grotteschi. ritorno del diritto c'è, o può esservi, Narratori moderni - 192 pagine, 32.000 lire Narratori moderni - 208 pagine, 32.000 lire Ma se lo stato contemporaneo è bisogna allora chiedersi: quale dirit- "naturalmente" stato costituziona- to? Milorad Pavic Andrej Tarkovskij le, al tempo stesso è "stato dei dirit- ti". Qui, di nuovo, la ricerca di Za- Gustavo Zagrebelsky ci dà una ri- IL LATO INTERNO DEL VENTO ANDREJ RUBLÈV sposta con una bella espressione, "il Un viaggio storico e visionario, poetico e grebelsky si congiunge con uno dei Ossia II romanzo di Hero e Leandro. tratti più rilevanti dell'attuale di- diritto mite", che non solo spoglia il politico nella Russia del XV secolo. Traduzione di Branka Nitìja scussione, che non è solo patrimonio diritto dell'antico e implacabile attri- Narratori moderni - 208 pagine, 33.000 lire buto della durezza, ma gli nega ag- Una delle più belle storie d'amore di tutti i dei giuristi, e che cerca di dar rispo- gressività, non forza, e lo proietta ap- tempi, reinventata dall'autore del Peter Handke sta al bisogno di fondazione dell'or- punto verso "soluzioni miti, com- "Dizionario dei Chazari". SAGGIO SUL JUKE-BOX dine giuridico, e non di questo sol- Narratori moderni - 162 pagine, 30.000 lire tanto. Zagrebelsky imbocca con de- prensive di tutte le ragioni che posso- / Coriandoli - 88 pagine, 16.500 lire no rivendicare buoni principi a loro cisione la strada dei diritti fonda- favore" (p. 168). Il diritto incontra Jorge Amado mentali, che oggi è battuta con una così una realtà nella quale il plurali- intensità tale da correre ad ogni mo- IL RAGAZZO DI BAHIA mento il rischio di trasformarsi in smo non è solo un fatto, ma un valore / Coriandoli - 94 pagine, 16.500 lire al quale dev'essere offerto un quadro ideologia. Basta ricordare, tanto per istituzionale adeguato. Qui la rifles- fare solo un esempio, le opposte pre- sione sul diritto s'intreccia, inevita- se di posizione dell'ultimo Touraine bilmente, con quella sullo stato e sul- (Critique de la moderni té) e dell'ulti- l'organizzazione sociale. Lo stato mo Baudrillard (L'illusion de la fin): il primo vede nei diritti l'unico fon- non è più quello "monoclasse" del 06 secolo passato, sulla cui logica si è ve- tìtfpP damento possibile della democrazia, nuta modellando la struttura dell'in- dopo che le tragiche esperienze di tero ordinamento giuridico: è quello questo secolo precludono ormai la stato "pluriclasse" sul quale, da an- possibilità di far riferimento alla so- ni, Massimo Severo Giannini invita i vranità popolare; l'altro denuncia la giuristi a riflettere, e che porta con sé K loro banalizzazione, e dunque la loro una pluralità di punti di vista, inte- scarsa capacità fondativa, conse- ressi e valori destinati a dissolvere la guenza d'un modo sgangherato di ri- trama unitaria che il diritto aveva of- ferirsi ad essi, della pretesa di adope- ferto alla società e ne era divenuta il rarli in qualsiasi contesto. principio d'ordine. La riflessione di Zagrebelsky è Il giurista si trova così a contem- d'altra qualità e, ben consapevole dei plare la realtà di un ordinamento giu- rischi dell"'imperialismo del lin- ridico nel quale il problema non è guaggio dei diritti" (p. 125), si muo- rappresentato dall'inflazione legisla- ve lungo la linea costante della stori- tiva, da una molteplicità di atti nor- cizzazione della questione dei diritti mativi che dà le vertigini a chi era e delle necessarie distinzioni all'in- abituato alla sostanziale unicità del terno della categoria. E i momenti riferimento rappresentato dal codi- pone come tessuto di principi. "La riflessione una fonte più alta e più cose ha mutato l'orizzonte, che il essenziali di quella riflessione diven- ce, proiezione nel mondo giuridico legge, un tempo misura esclusiva di dura, la Costituzione, al posto della pluralismo non può esser considerato gono così la costituzionalizzazione della borghesia e del suo sistema di tutte le cose nel campo del diritto, legislazione ordinaria. Il dato essen- uno schema arbitrariamente sovrap- europea dei diritti nel secondo dopo- valori. Zagrebelsky prende atto del- cede così il passo alla Costituzione e ziale non è solo quello del luogo dove posto alla realtà, che anzi l'attributo guerra e la distinzione tra i diritti di l'esplosione legislativa, che caratte- diventa essa stessa oggetto di misura- il principio d'ordine viene collocato: del pluralismo sembra indissociabile libertà e quelli di giustizia. rizza ormai tutti i sistemi giuridici, zione. Viene detronizzata a vantag- è piuttosto la forma che assume, quel- dall'idea stessa di democrazia. Da Per individuare le coordinate ne- ma non sogna impossibili ritorni o re- gio di un'istanza più alta. E quest'i- la dei principi. Da qui, da questo ine- qui l'esigenza di cimentarsi con i pro- cessarie per analizzare un tema tanto staurazioni d'un ordine violato. Ri- stanza più alta assume ora il compito vitabile incontro con uno dei più ar- blemi alla loro radice, e l'inevitabile complesso, Zagrebelsky distende dui nodi della cultura giuridica del messa in discussione della stessa tra- giustamente la sua analisi su un tem- Novecento, si dipanano i vari fili del- dizionale idea di diritto. E questo, po storico non ravvicinato ed elegge PREMIO INTERNAZIONALE PER OPERE EDITE la ricerca di Zagrebelsky. nella ricerca di Zagrebelsky, avviene a protagonisti della vicenda dei dirit- OLTRE GUTENBERG II recensore deve dichiarare la sua non per la pretesa di sostituire uno ti l'umanesimo laico e l'umanesimo La Casa editrice II salice bandisce il primo Premio internazionale parzialità. La sua consonanza con le schema ideologico ad un altro, ma cristiano, negando esplicitamente con i tratti inequivocabili del reali- che possa esser "fatto un posto a sé per opere edite Oltre Gutenberg, diviso in tre settori: argomentazioni e le conclusioni di Gustavo Zagrebelsky derivano da smo. La sua, dunque, è in primo luo- alle concezioni socialiste dei diritti" a) poesia b) narrativa c) saggistica una pari convinzione (o ostinazione) go una ricognizione del concreto mo- (p. 99). Questo schema binario con- Si partecipa inviando tre copie della propria opera edita a: nel ritenere che la logica dei "princi- do di strutturarsi degli attuali sistemi sente una presentazione secca e sug- Casa editrice li salice Via Roncaglia 13 20146 Milano pi" sia quella che può restituirci ca- giuridici: di più, una riflessione sul- gestiva del tema, un disvelamento oppure Contrada Serra 2 85100 Potenza pacità di comprensione e di ricostru- l'essere dello stato contemporaneo. delle diversità talvolta irriducibili che stanno dietro formule lessical- Montepremi: £ 4.500.000 zione degli ordinamenti giuridici Qui si colloca la spiegazione della contemporanei. Se si vuol misurare mente identiche (diritto al lavoro, di- Premi: £ 1.500.000 per ogni migliore opera dei tre settori. funzione attribuita alla Costituzio- la lunghezza del cammino percorso, ne, che di quello stato diviene il con- ritto al salario), ma forse fa qualche Tassa di iscrizione, per ogni titolo inviato.: £ 50.000 su c\c postale basterà forse ricordare che alla metà notato. La Costituzione si presenta torto proprio alla vicenda storica, 14669857 intestato a Casa editrice II salice (causale: Oltre Gutenberg). degli anni sessanta il parlar di legisla- come luogo in cui le diversità esisten- nella quale il peso esercitato dal pen- La premiazione delle opere vincitrici awerrà durante il salone del libro zione per principi e l'ancorare que- ti nell'organizzazione sociale, e che siero socialista non è stato solo quello di Tonno ( 20 maggio 1993). Le opere inviate non saranno restituite. stioni chiave per l'analisi giuridica ai nella legislazione manifestano i loro derivante dalla forza politica di py- Termine di invio delle opere: 20 aprile 1993 (data timbro postale) principi costituzionali, e non alle ca- caratteri dissonanti, trovano un polo tegorie consegnate dalla tradizionale unificatore grazie al consenso intor- > IHIDEI LIBRI DEL MESEHI MARZO 1993 - N. 3, PAG. 5

Il Libro del Mese

rattere del diritto la mitezza compare < Della mitezza e delle leggi come virtù dell'interprete in uno dei paragrafi introduttivi, La mitezza titi che ad esso si richiamavano, in un della costituzione, dove si parla del quadro teorico segnato piuttosto dal- di Norberto Bobbio pluralismo dei valori come caratteri- la permanente carica sociale del cri- stica delle costituzioni odierne e si ri- stianesimo e da una forte capacità di tiene, affinché i diversi valori possa- dar spazio ai temi del pluralismo da Non vorrei sbagliare, ma attribui- che di principi, che, sulla scia della zione non diventano per ciò stesso no coesistere, il loro contempera- parte del pensiero laico. Vero è che il re al diritto il carattere della mitezza ben nota teoria di Ronald Dworkin, caratteri del diritto, ma continuano mento attraverso un'opera di equili- pensiero socialista è stato pesante- non ha molti precedenti o forse non non sono norme di condotta, ma ad essere essenzialmente caratteri brio e di compromesso e il bando mente segnato da una forte subordi- ne ha nessuno. Non già che "mite" "criteri per prendere posizione di dell'applicazione del diritto. In un d'ogni atteggiamento intransigente. nazione della logica dei diritti alle non abbia cittadinanza nel linguag- fronte a situazioni a priori indeter- ordinamento complesso, in cui al di Anche l'intransigenza è una virtù, esigenze della politica e da una trop- gio giuridico, ma non è mai riferito a minate" e come tali "non possono sopra delle regole ci sono i principi, tanto che sarebbe sorprendente par- po lunga persuasione di una irredimi- "diritto" in quanto tale, bensì ai due essere osservati e applicati meccani- iscritti nella costituzione, mitezza e lare di diritto intransigente come ci è bilità dei diritti borghesi che, ad momenti della creazione del diritto, camente e passivamente"; seconda- moderazione sono ancora una volta parso sorprendente parlare di diritto esempio, spingeva uno studioso co- in espressioni come "governo mite", riamente, in una costituzione demo- una virtù dell'interprete, giurista o mite. Si osservi d'altra parte che in me Gustav Radbruch a rifiutare co- questo stesso paragrafo l'aggettivo me una "konventionelle Liige", una "mite" non è unito a diritto ma a menzogna convenzionale, il tentati- "convivenza", dove si auspica per vo delle "lunghe" costituzioni del l'Europa una "convivenza mite" co- primo dopoguerra di parlare di una struita, appunto, sul pluralismo e sul- "funzione sociale" della proprietà. I libri consigliati l'interdipendenza dei valori, e "mi- Ma proprio la nettezza con la quale te" sta per "pacifico" o simili. Zagrebelsky mette a fuoco opposi- zioni e trasformazioni induce a tor- Quali libri vale sicuramente la pena di lecere fra le migliaia di titoli che sfornano ogni mese le case Riconosco che trovare un solo ag- nare analiticamente non tanto sull'a- gettivo per qualificare una concezio- editrici italiane? "L'Indice" ha chiesto a una giuria di lettori autorevoli e appassionati di indicare fra spetto "sociale" dei diritti, quanto ne del diritto che si contrapponga al- piuttosto sulla trama generale che li le novità arrivate in libreria nei mesi scorsi dieci titoli. Non è uno scaffale ideale, né una classifica o la concezione del Gesetz ist Gesetz, accompagna, ad esempio, sui versan- una graduatoria. I dieci titoli sottoelencati in ordine alfabetico per autore rappresentano soltanto propria del positivismo giuridico che ti della riformulazione del concetto consigli per favorire le buone letture. io ho chiamato "ideologico" per con- di solidarietà e della loro dimensione trapporlo al positivismo come meto- collettiva, riprendendo in considera- do e al positivismo come teoria, non zione proprio la vicenda del pensiero è facile. Viene in mente "equo", che socialista.. Jean Clair - Critica della modernità - Allemandi però fa pensare ai giudizi di equità, almeno in una delle più note accezio- Questo può essere tanto più utile ni di "equità", e i giudizi di equità in quanto è proprio l'apparire dello Honòré de Balzac -1 giornalisti - Abramo sono quelli dati liberamente dal giu- stato sociale a dare evidenza e forza dice secondo la propria valutazione pratica a quei principi materiali di Roberta De Monticelli - La preghiera di Arile - Garzanti personale (la cosiddetta "giustizia giustizia sui quali Zagrebelsky ri- del kadì"). "Flessibile" è ormai di- chiama l'attenzione come connotati ventato un termine troppo tecnico del diritto contemporaneo. E qui si Pavel A. Florenskij - Il sale della terra - Ed. Qiqajon nella distinzione tra costituzioni rigi- coglie una convincente replica ai ten- de e costituzioni flessibili, per essere tativi di ripresentare la distinzione Gianandrea Gavazzeni - Il sipario rosso - Einaudi usato con diverso significato, specie weberiana tra diritto formale e dirit- in un'opera di diritto costituzionale. to materiale come via teorica di nuo- Né ho alcuna intenzione di suggerir- vo percorribile, tra l'altro per una de- Antonio Giolitti - Lettere a Marta - Il Mulino ne una nuova, non solo perché non finitiva ripulsa dello stato sociale e ne ho nessuna in mente, ma per una delle sue tecniche. Affrontando la Henry James - Carteggio Aspern - Marsilio ragione ancora più forte: un aggetti- questione generale, dice bene Zagre- vo per definire una concezione del belsky quando afferma con decisione diritto che abbia i connotati che Za- che "la restaurazione di un modo lo- Robert Pirsig - Lila - Adelphi grebelsky attribuisce a un ordina- gico-formale di trattazione del dirit- mento che corrisponda alla concezio- to attuale sarebbe... un ritorno all'in- Arthur Schnitzler - H ritorno di Casanova - Adelphi ne costituzionalistica, e non più sol- dietro, poiché un 'formalismo' o un tanto legislativa, del diritto, non c'è. 'positivismo dei principi' sarebbe og- Ma siccome l'importante è intender- gi impossibile. Sono di ostacolo insu- si, e si sa che il significato di una pa- perabile il loro carattere aperto e il rola dipende non solo dall'uso ma an- loro pluralismo" (p. 169). che dal contesto in cui è inserita, alla L'intricato rapporto tra presente e La giuria che consiglia i libri Gianni Carchia, Mario Isnenghi, fine che cosa si intenda per "mite" passato trova un momento di parti- per il mese di marzo 1993 Igor Man, Diego Marconi, finisce per essere chiaro, anche se colare rilevanza nell'attenzione che lessicamente non del tutto soddisfa- Zagrebelsky dedica alla componente è composta da: Roberto Micheli, Valentino Parlato, cente. giusnaturalista della sua prospetta- Giacomo Agosti, Laura Balbo, Elisabetta Rasy. zione dei principi costituzionali e In realtà, poi, nonostante 0 titolo, della categoria dei diritti fondamen- i riferimenti alla mitezza del diritto tali. E non nega, anzi rileva, "la rina- lungo tutto il libro sono molto scarsi. scita, negli ordinamenti contempora- Ricorrono soprattutto nel primo ca- nei, di aspetti del diritto premoder- pitolo che è una sorta d'introduzio- no" (p. 169). Ma questo, se da una ne. Poi scompaiono. La ricca sostan- parte gli serve per richiamare oppor- za dell'opera, cui il titolo non rende tunamente il carattere ideologico giustizia, sta nella contrapposizione delle concezioni di uno sviluppo li- tra il vecchio stato legislativo e il neare del diritto, dall'altra gli con- "legislatore mite" (donde "leggi mi- cratica i principi sono più d'uno, ora giudice che sia, non sono caratteri nuovo stato costituzionale e nel mo- sente di ribadire la novità della fon- ti"), oppure al momento dell'appli- in connessione ora in conflitto tra lo- del diritto. strare le conseguenze che da questa dazione moderna di principi e diritti cazione, in espressioni come "giudi- ro. Ne viene che l'interprete non so- Del resto, ben più che come un ca- contrapposizione derivano rispetto a nelle Costituzioni, così liberando i ce mite", "pena mite". Tempo fa, in lo deve tenerne conto ma deve con- due grandi temi della filosofia del di- cittadini dai "padroni del diritto". una conferenza sulla "mitezza", una temperare gli uni con gli altri, con- ritto, giusnaturalismo contro positi- Imboccata, e largamente percorsa, delle virtù che prediligo, l'avevo col- trariamente alla massima tradiziona- vismo giuridico, jurisprudentia con- questa via, ci si può congedare da locata tra le virtù deboli, come la mo- le del positivismo giuridico "dura lex tro scienza del diritto, e nella separa- questo libro con un interrogativo. La destia, la moderazione, la temperan- sed lex". Si potrebbe obiettare, ma il zione, da un lato, dei diritti dalla leg- vicenda, che Zagrebelsky narra, è za, contrapposte alle virtù forti, co- discorso sarebbe troppo lungo, pri- ge e, nell'ambito della teoria dei stata resa possibile dalle "lunghe co- me il coraggio, l'ardimento, la pro- mo, che anche le regole, e non solo i diritti, nella netta distinzione fra di- stituzioni", che hanno potuto così dezza. Tutte qualità che si addicono, principi, consentono, anzi richiedo- ritti di libertà e diritti sociali (qui portare nel loro interno una capacità per un verso o per l'altro, ai detento- no, diverse interpretazioni, secondo, chiamati "diritti di giustizia"), dal- regolativa prima affidata ad altre ri di un qualche potere. Non mi era che nessun positivista oggi, e tanto l'altro, nella separazione della giusti- fonti. Mi sono già chiesto se la forza accaduto di trovare, fra i termini di meno il Kelsen, propone l'interpreta- zia dalla legge. di questa prospettiva non ci spingerà riferimento, il diritto. Sinonimo di zione meccanica della legge, terzo, Tutti grandi temi, che danno al li- verso costituzioni "lunghissime". E "mite" è, in qualche passo del libro, che tanto i principi quanto le regole bro un'impronta di novità e un carat- vedo che questa domanda si ripete. "moderato". A p. 17 si dice che gli appartengono allo stesso genus, che è tere di rottura rispetto alla vulgata Come rispondere? elementi costitutivi del diritto costi- quello delle proposizioni prescrittive positivistica e in particolar modo al tuzionale debbono essere relativizza- e si distinguono all'interno del di- kelsenismo, e meritano una discus- ti, per diventare "miti o moderati". scorso prescrittivo per la maggiore o sione ai vertici, che va ben al di là di Ma "moderato" non è un requisito minor forza direttiva e per la maggio- questa premessa essenzialmente ter- storico di un tipo di governo? Come re o minore genericità del contenuto, minologica. Una discussione con cui non pensare ai governi moderati che onde derivano diversi gradi di libertà un positivista "inquieto" può tran- Montesquieu contrapponeva ai go- dell'interprete, ma in nessun grado quillamente confrontarsi, esprimen- verni dispotici? l'interpretazione è meccanica. Mi do quasi sempre il proprio assenso, preme osservare subito, invece, che Le tesi centrali del libro sono due: senza trovarsi a.disagio, se mai met- pur riconoscendo la validità di en- anzitutto il diritto nel suo insieme è tendo qua e là qualche punto interro- tambe le tesi, la mitezza o la modera- composto non solo di regole ma an- gativo. [INDICE ••DEI LIBRI DEL MESEBB MARZO 1993 - N. 3, PAG. 6

Libri ài Testo. Con i conforti del commento di Nicola Merola

L'"inconfondibile sintassi ver- Il secondo snodo del ragionamen- GIOVANNI VERGA, Mastro-don Ge- e presumibilmente distratto. E infat- goli passi, in cui si trovano peraltro to che ci pare accomuni i due com- sualdo. L'edizione definitiva del 1889 ti molti concreti accertamenti, che su posizioni veramente diverse po- ghiana, frantumata, sobbalzante, do- menti è l'individuazione del procedi- e, in appendice, quella del 1888, a cura hanno il sapore della scoperta anche che volte, Luperini e Mazzacurati tata di una tensione programmatica mento "che distingue nettamente la di Giancarlo Mazzacurati, Einaudi, dopo i significativi progressi compiu- convengono dunque sulle correzioni verso il parlato e le sue irregolarità' ' forma narrativa del Mastro-don Ge- Torino 1992, pp. LI-632, Lit ti in questo senso dal Mastro-don Ge- da apportare all'immagine corrente — ne parla Mazzacurati e corrispon- sualdo da quella dei Malavoglia e di 65.000, (ristampato nei Tascabili Ei- sualdo a cura di Enrico Ghidetti dell'arte verghiana e sulla valutazio- de in Luperini al "linguaggio secco e Vita dei campi", e permette l'emanci- naudi, Torino 1993, pp. 600 ca„ Lit (Principato, 1987) sono resi possibili ne del Mastro o meglio sul partito da perentorio", icastico e con "il sapore pazione di uno stile verghiano teori- 18.500). proprio dalla paziente analiticità del prendere nell'insanabile disputa tra i del parlato" —, nasce veramente commento, per il quale si ricorre me- sostenitori del primato dei Malavo- dall'evoluzione mastrodongesualde- camente suscettibile di applicazione GIOVANNI VERGA, I Vinti. Mastro-don anche fuori dell'orizzonte rusticano. Gesualdo, a cura di Romano Luperi- Si tratta di "una moltiplicazione dei ni, Mondadori, Milano 1992, pp. 'punti di vista'" e di "una tendenza XXX-422, Lit 22.600. alla polifonia", accentuata nell'edi- zione in volume del Mastro dalla so- Per una felice coincidenza, sono stituzione del principio costruttivo uscite a distanza di pochi mesi l'una emblematicamente rappresentato dall'altra due pregevoli edizioni com- dalle "riprese" con quello del "mon- mentate del Mastro-don Gesualdo. taggio". Sin qui Mazzacurati. Per Contraddicendo il pregiudizio infal- Luperini, a una "complessa polifonia libile con cui di solito assegniamo a e interdiscorsività", conduce prima vista i libri a un genere edito- "un'impersonalità di tipo nuovo, riale anziché a un altro, una soltanto non più realizzata attraverso lo spro- di esse è destinata espressamente al- fondamento della voce narrante nel- l'uso scolastico, ma tutte e due risul- l'oggettività del coro popolare, ma tano puntuali e tendenzialmente conseguita attraverso l'abile montag- esaurienti nell'annotazione esplicati- gio dei punti di vista" che non esclu- va a piè di pagina. Figurarsi se non è de neppure più con la stessa ferma utile e generalmente fruibile anche determinazione "il giudizio dell'au- fuori della scuola l'edizione com- tore", anche se "In genere prevale mentata di un classico, ora che per i tuttavia il punto di vista impersonale capolavori più antichi della nostra di un narratore culturalmente omo- letteratura si ricorre addirittura alla geneo ai personaggi e calato al loro traduzione, mentre con i moderni è interno". sempre aperta proprio la questione istituzionale della loro comprensibi- La conclusione è che, nel Mastro- lità. don Gesualdo, intervengono fonda- Esiste tuttavia una ragione speci- mentali progressi, da "una insospet- fica che raccomanda di accostarsi al tabile crudeltà analitica di cui Verga Mastro muniti dei conforti del com- si mostra quasi all'improvviso capa- mento. A essa si appella Giancarlo ce, in forme magistrali", ali"'acuito Mazzacurati, che non manifesta par- controllo degli effetti" (Mazzacura- ticolari preoccupazioni didattiche e ti), in concomitanza con una trasfor- affida la sua edizione a una prestigio- mazione radicale della poetica del- sa collana di varia, ma dice di essere l'impersonalità. "Invece di un'im- disposto a passare per "meticoloso e personalità a parte obiecti, come nei perfino pedantesco", pur di mettere Malavoglia, si ha piuttosto un'imper- il lettore in grado di intendere un ro- sonalità a parte subiecti" (Luperini). manzo che fornisce nella sua caratte- Ora Verga, "pur rimanendo del tut- ristica "forma indiretta" ogni "in- to flaubertianamente nascosto, lam- formazione storica e ambientale" e peggia e tagliala scena con fendenti in cui perciò vanno innanzitutto rese ironici di cuf ' in precedenza sarebbe di nuovo perspicue e "rinfrescate le stato "culturalmente e ideologica- immagini di vita materiale" alle quali mente incapace", mentre "la sua vo- quell'informazione è stata affidata. glia e la sua capacità di deformazione Non diversamente si regola Romano sono ormai sintomi di una metamor- Luperini, a sua volta convinto che fosi profonda del suo sguardo, dove l'aspetto e il modo d'impiego degli l'analisi critica (sia pure compiuta utensili, un particolare dell'arreda- per vie esclusivamente figurali), il di- mento di un interno, le trasformazio- sincanto e la disillusione prendono ni della moda, la traccia di un modo sempre più 0 sopravvento sull'ideale di dire dialettale, aprano altrettanti della neutralità e dell'impersonali- spiragli intenzionali sul molto che tà", dice Mazzacurati. E Luperini, non viene esplicitamente detto e quasi per spiegare in un ordine diver- spetta comunque al commentatore, e so la svolta stilistica, precisa la con- a maggior ragione al commentatore vinzione finale alla quale approdò il di un testo per le scuole, di esplicita- pessimismo verghiano ("Anche la vi- ta individuale, come quella colletti- re, se "la psicologia dei personaggi sca del "coro" originario e, compor- todicamente al confronto tra l'edi- glia o del Mastro appunto. va, è uno sperpero di energie senza deve emergere dalle loro parole e dai tando l'assunzione in prima persona, zione in rivista del 1888 e quella in Decisiva risulta in questa prospet- scopo"), ulteriormente suffragando loro gesti e non dall'introspezione volume dell'anno successivo e che tiva la confutazione dello stereotipo sia pure ancora solo avviata, della psicologica condotta dal narratore". la lettura in chiave espressionistica costituisce quasi una scelta di campo critico della "fortunata ignoranza" espressività dei personaggi rusticani, che non solo lui a suo tempo già ebbe Viene cosi riformulata e assecon- e una proposta critica, significativa- (Sapegno) e del già ricordato Verga oggettivamente reticente e approssi- modo di proporre e che ora Mazzacu- data la teoria verghiana dell'imperso- mente sottoscritta sia da Luperini scrittore naif che ricorre come un mativa, e della sua trasformazione in rati rinterza con i posteriori svolgi- nalità, che, portando alle estreme che da Mazzacurati. motivo conduttore fin dentro il ri- una cifra stilistica virtualmente svin- menti della stessa linea da parte di conseguenze l'ideale illusionistico Gli eccellenti risultati conseguiti scatto della sua perspicacia reaziona- colata da una materia particolare, si De Roberto e Pirandello. del realismo ottocentesco e puntan- dai due critici possono essere abba- ria. È infatti soltanto di fronte a un afferma come istituto autonomo. do sull'effetto di verità connesso alla stanza facilmente sintetizzati e espo- artista consapevole e raffinato fino ai Mentre così Luperini torna a soste- Non abbiamo obiezioni da muove- narrazione indiziaria, consiste infatti sti in parallelo, per la loro sostanziale limiti del virtuosismo, che si giustifi- nere la "vocazione profondamente re a due commenti che, come si sarà nel rifiuto e più in genere nella svalu- concordia, che va oltre il modo di ca una cosi fitta sottolineatura di in- realistica dell'arte verghiana", e luci- capito, si confermano vicendevol- tazione di ogni informazione diretta, concepire il commento e di ribadire venzioni linguistiche e costruttive, damente interpreta la sua adesione al mente e lasciano bene sperare per le cioè di presentazioni, dichiarazioni, la sua necessità per i testi verghiani e se non deriva invece senz'altro dalla codice culturale ed espressivo del na- sorti della critica, in un ambito poi commenti o di quant' altro possa es- soprattutto per il Mastro, dove si la- mole delle annotazioni di questo ti- turalismo come un "disegno... alle- così delicato come l'interpretazione sere senz'altro assegnato a un inter- sciano apprezzare "tecniche e retori- po, come una specie di meccanica gorico e interdiscorsivo" di romanzo testuale, dove, secondo molti, si do- vento dell'autore. Di fronte al conse- che di sorprendente sottigliezza, tat- sommatoria, l'immagine di uno scrit- a tesi, portando acqua al mulino della vrebbero scatenare comunque con- guente riscatto funzionale dei detta- tiche narratologiche insospettabili in tore lucidissimo e attento. Non è mai sua opzione militante per il polo alle- flitti insanabili. Proprio però perché gli apparentemente più trascurabili e uno scrittore già ritenuto genialmen- stata in discussione la straordinaria gorico della modernità, con molta fi- sia Luperini che Mazzacurati affron- alla pretesa di affidarsi all'eloquenza te naif'. Verga è invece capace di al- efficacia della narrativa verghiana. nezza Mazzacurati moltiplica i riferi- tano il loro compito con uno zelo delle cose e dei comportamenti, è ne- cune soluzioni "tra le più alte e medi- Questo è vero. Si potrebbe dire però menti letterari e ripropone autore- commendevole, ci pare opportuno cessario che cose e comportamenti, e tate, nella storia della forma-roman- che, tranne sporadiche anticipazioni, volmente la paradigmatica moderni- dissentire almeno dall'ideologia del per giunta sempre più dichiarate che le parole che oltre a designarli risul- zo, da noi" (citiamo ancora da Maz- • tà di Verga e dei suoi capolavori, commento alla quale rischiano di in- dimostrate, questa sia la prima volta tano ugualmente eloquenti in manie- zacurati, attento a giustificare dalle scontate presenze di Manzoni e dulgere. Lo stesso buon senso che di- che, con una esemplificazione ade- mostrano riguardo alla questione del- ra indiretta, siano colti con la massi- quanto al commento scolastico di Lu- Flaubert spingendosi fino a Cervan- guata, si attribuisce allo scrittore una la paternità di Isabella, che non può ma precisione e non lasciati quindi perini compete d'ufficio), e solo a tes e a Dostoevskij, senza trascurare sapienza retorica suscettibile di veri- alle approssimative congetture di un questa altezza giunte a maturazione. possibili retrospettive illuminazioni fiche e di confronti. lettore tanto evidentemente lontano Se non nell'interpretazione dei sin- proustiane. D> IDEI LIBRI DEL MESE! MARZO 1993 - N. 3, PAG. 7

< H sesto grado di Orazio essere risolta incalzando Verga su una cronologia della quale non si cu- di Carlo Carena rò più di tanto, dovrebbe indurli a trarre tutte le conseguenze dal fatto il momento opportuno" per bere; ed epigrammatico. Col lungo verso che la gran macchina dell'invenzione ORAZIO, Il libro degli Epodi, a cura metri ma di un genere poetico di Bandini ne appoggia l'interpreta- verghiana funziona sfruttando a tut- di Alberto Cavarzere, Marsilio, presa diretta e aspra, di sicura bal- al Vides ut alta stet nive candidum / zione elegiaca, non smentita nem- ti i livelli la reticenza, la parzialità e Venezia 1992, trad. dal latino di danza, di rapida e intensa concen- Soracte, nec iam sustineant onus / sii- meno dal debole, quasi più rasse- l'incompiutezza, e che in essa conta- Fernando Bandini, pp. 250, Lit trazione; creazione dei banchetti e vae, dove tutto è trasformato dalla gnato che aspro fulmen in clausula no più gli effetti che i procedimenti 16.000. delle brigate scorrazzanti, in cui personalità matura e dalla magia (il Cavarzere registra diligente- finalizzati a ottenerli e più il retro- fiorivano e si lanciavano questi del metro. mente in nota, come sempre, le di- scena virtuale che l'empiricità del da- Gli Epodi di Orazio sono dicias- motti beffardi, stimolati dalle pas- Tanto più ardua sarà una tradu- verse interpretazioni date dai criti- to. Perciò il meritorio puntiglio con sette, in tutto 625 versi, le Odi cen- sioni dell'amore o della politica, dal zione che voglia essere giustamente ci al carme). cui cercano di risalire tutte le volte totré, i versi centinaia di più. Ma piacere e dall'esibizione dell'ol- poetica, che colga il fascino che pur Bandini ha assunto la risponden- che è possibile al modello dialettale c'è da dubitare che un traduttore tranza; non solo uno spurgo di bile emana da questi versi complessi e za di linea a linea col latino (del che è ricalcato dalla singola espres- scelga di tradurre i primi anziché le ma la festosità dello scherzo, la po- oscuri, attraversati sì spesso da un quale non ho rintracciato l'indica- sione verghiana, e che in alcuni casi seconde, nonostante l'impervia lemica e il ritratto caricaturale, an- acerbo furore ma anche da una sa- zione dell'edizione utilizzata: risulta indispensabile per capirla, difficoltà della loro liscia bellezza. che l'oscenità, come negli epodi 8 e pienza poetica maturata negli studi Shackleton Bailey?); ma disperan- non deve far perdere di vista che l'ef- do anch'egli di racchiudere in un fetto ricercato non era certo il rico- verso italico il compiuto contenuto noscimento del dialetto, ma l'imme- semantico di un troppo esteso sena- diatezza del parlato e prima ancora rio e tanto più dell'esametro datti- forse l'efficacia quasi prelinguistica lico nei sistemi archilochei o pi- di una espressività gesticolatoria. A tiambici, connette più periodi me- tacer d'altro, persino la severa disci- trici, ma appena può si gode puri plina dell'impersonalità, come sape- Premio Italo Calvino 1992 endecasillabi per il secondo verso va lo stesso Verga, è un gioco di pre- del distico, con armonie ed elegan- stigio. ze di verseggiatore consumato e di mazioni si può telefonare il sabato dalle ore 10 Nella stessa direzione, pur condi- 1) L'Associazione per il premio Italo Calvi- persona intelligente. Anche per videndo i motivi d'ordine pratico e no, in collaborazione con la rivista "L'Indi- alle ore 12.30 al numero 011/6693934. questo ha trovato pane per i'suoi teorico insieme che sconsigliavano ce", bandisce per l'anno 1992 la settima edi- 4) Saranno ammesse al giudizio finale della denti negli Epodi. una troppo stretta connessione tra il zione del premio Italo Calvino. giuria quelle opere che siano state segnalate come Temperamento di classicista Mastro e le altre tessere del ciclo ru- idonee dai promotori del premio (vedi "L'Indi- non iconoclasta ma non parrucco- sticano, siamo convinti che si faccia 2) Potranno concorrere romanzi che siano ce", settembre-ottobre 1985) oppure dal comita- ne, rinnova il lessico tradizionale, un torto all'opera verghiana trascu- to di lettura scelto dall'Associazione per il P.I. C. per esprimere una sua visione per- rando di sottolineare i decisivi ele- opere prime inedite in lingua italiana e che non sonale dell'immagine poetica o far- menti di continuità che presiedono sono state premiate o segnalate ad altri concor- Saranno resi pubblici i nomi degli autori e delle ne sentire le vibrazioni. Nepos di- anche una impersonalità rinnovata si. opere che saranno segnalate dal comitato di lettura. scinctus è "nipote ozioso" a 1.34; come quella tanto bene illustrata da classicum trux "un'atroce fanfara", Luperini e Mazzacurati. Per esem- 5) La giuria per l'anno 1992 è composta da 5 3) Le opere devono pervenire alla segreteria bove: languido collo "i buoi con al- pio, polifonia e montaggio, oltre a es- del premio presso la sede dell'Associazione (c/o membri, scelti dai promotori del premio. La giu- lentato collo" a 2.5, 63 sg.; tibiae sere ovviamente complementari, ri- "L'Indice", via Madama Cristina 16, 10125 ria designerà l'opera vincitrice, alla quale sarà at- "oboe" a 9.5; imissensibus "fino al prendono con variazioni minime una Torino) entro e non oltre il 30 maggio 1993 (fa tribuito per il 1992 un premio di lire 2.000.000 profondo del mio essere" a 14. 1 tecnica già ampiamente collaudata in (due milioni). "L'Indi- sg... (Ma al v. 10 del secondo epo- precedenza. Perché "gli occhi del fede la data della spedi- do, l'italiano "ai tralci cresciuti paese sono presenti ovunque" (Maz- zione) in plico racco- ce" si riserva il diritto di delle viti / marita gli alti pioppi" zacurati) soprattutto nel piccolo mandato, in duplice co- pubblicare — in parte o sconcerta più che il latino, dove po- mondo di Trezza e in quello più gran- pia, dattiloscritto, ben integralmente — l'opera puli è femminile). de di Vizzini costituiscono un'inven- leggibile, con indicazio- premiata. zione assai meno visionaria e provo- ne del nome, cognome, Più ancora, l'armonia di tono e la perfetta tenuta dell'arco dei catoria, ma sono solo normalizzati indirizzo, numero di te- 6) L'esito del concorso componimenti rendono di rara bel- dall'esercizio esplicito della maligni- lefono e data di nascita sarà reso noto entro il tà e del pettegolezzo. A proposito, lezza le traduzioni di Bandini. dell'autore. Per parteci- x febbraio del 1994 me- non vale più nel Mastro la regola ge- Componimenti in apparenza sem- nerale della normalizzazione, quella pare al bando si richiede diante un comunicato plici, come l'undicesimo, rivelano regia occulta che, come quando ap- di inviare per mezzo di stampa e la pubblicazio- con l'armonia e la gradazione del- poggia sulla superstizione di perso- vaglia postale, intestato a ne su "L'Indice". l'italiano la loro studiata complessi- naggi e intermediari narrativi destini "Associazione per il pre- tà, i lievi passaggi, l'ispirazione che contenuti in un nome, presagi veri- mio Italo Calvino", via 7) La partecipazione li regge; rivelano la bellezza delle immagini e dei versi. Così si sente tieri, simbologie e parallelismi, in Madama Cristina 16, al premio comporta l'ac- bene come Orazio preparasse con tutta l'epopea rusticana giustifica na- 10125 Torino, lire cettazione e l'osservanza gli Epodi le Odi, mentre scriveva le turalisticamente i propri margini di 30.000, che serviranno a Ma'/: di tutte le norme del pre- Satire, che son tutt'altra cosa dagli arbitrarietà letteraria? Se continua a coprire le spese di segrete- valere, come crediamo, può darsi che sente regolamento. Il pre- uni e dalle altre. E non è facile indi- ria del premio. Le opere il progresso di cui abbiamo finora A mio sì finanzia attraverso care al lettore un'altra traduzione parlato, e che corrispose di fatto all'i- inviate non saranno resti- la sottoscrizione dei sin- italiana di questi carmi oggi in gra- naridimento della creatività verghia- tuite. Per ulteriori infor- goli, di enti e di società. do di sostenere il confronto con na, consistesse addirittura nel passo questa, che ci ridona una poesia ne- conclusivo di una interminabile mar- gletta e un genere come pochi altri cia di avvicinamento: quella di chi è maledettamente attuale. costretto a scoprire la letteratura de- gli altri e il realismo, cioè la gramma- tica e l'ordinaria amministrazione, per via di successive approssimazioni congetturali, al culmine di un'inven- Opere giovanili, composti con- 12 (che Fraenkel, a Oxford, nel e del proprio umore; e del resto gli zione assoluta che gli ha tra l'altro temporaneamente alle Satire nel de- 1955 giudicava "nonostante tutta Epodi erano piaciuti molto anche al permesso di trovare il pretesto narra- cennio 40-30 a.C., gli Epodi dista- la loro smerigliatura, ripugnanti"); Pascoli, che in Lyra ne accolse ben fi?" ] tivo di quell'icasticità e quella cru- no da noi quanto può un genere ed anche, in una nicchia, l'amicizia tredici su diciassette, per il "sorri- La casa editrice deltà espressionistica. L'impressione poetico nemmeno satirico ma d'in- e l'amore, come mostrano il primo so iambico" che guizza fra la solen- che non riusciamo a dissociare dal- vettiva, frutto di una cattiveria che e il quattordicesimo. nità epica e la tristezza elegiaca, PAQÌNE indice l'assoluto pessimismo delle ultime poi si è risvegliata soltanto in alcu- Tutto ciò, nella raccolta orazia- per i malumori che diventano opere è quella di un Verga che ritor- ni umanisti e nel Seicento inglese; na, a diversi livelli di riuscita e in scherzo, per l'alternarsi di idillio e na inopinatamente all'ordine e alle o di una rielaborazione culturale di modi che spesso richiedono al no- di tragedia. regole alla fine di una specie di cir- ISH EdiZiONE modelli insigni, in cui solo l'antica stro gusto uno sforzo di penetrazio- Così, Bandini asseconda la lirica cumnavigazione della letteratura, so- letteratura s'impegna, quando non ne e una lenta decantazione forma- nell'epodo 2, lungo carme bucoli- lo per scoprire che non gli interessa addirittura consiste. Pasto, dun- le: per inseguire nel breve labirinto co, luogo comune augusteo, virato più essere uno scrittore come gli al- PREMIO que, pantagruelico per un commen- dei distici la dislocazione delle pa- beffardamente nei quattro versi fi- tri. tatore. E difatti è fittissima e refe- role attraverso iperbati o in elegan- nali, ghigno del giovane verso tutte LETTERARIO renziatissima l'annotazione di Al- ti enjambements, l'eccitazione degli le finzioni, della poesia come della berto Cavarzere a una nuova edi- omeoteleuti e delle assonanze; per vita. Ma dà il suo meglio appunto zione degli Epodi per la collana di ricordare e paragonare mentalmen- nell'epodo 8, con un mirabile attac- «SCOPRI L'AUTORE» "Letteratura universale" Marsilio. te, nel leggere, Ipponatte o Catul- co di due settenari e di un endeca- Cavarzere insiste sulla natura lo, sentirsi subito presi in Alceo sillabo più settenario ("Tu doman- NARRATÌVA giambica di questi componimenti e con l'epodo 13 e correre a confron- darmi, tu! che ormai ti decomponi / sulla ripresa in essi del modello ar- tarlo con la successiva, più vaga e nel tuo secolo d'anni, cos'è che mi POESÌA chilocheo, rimbalzando oltre Calli- personale ripresa oraziana dell'ode affloscia le forze..."), e poi con af- SAQQÌSTÌCA maco, pure in agguato con i propri 9 del libro primo: da "Un maltem- fondi scatenati, in cui pure abbon- Giambi: ma con un'operazione di po da brividi corruccia il cielo, e dano ritmi metrici (ai nostri tempi, Viale Mazzini, 146 -00195 Roma pretto stampo ellenistico, se si vol- piogge / e nevi fanno scendere Gio- c'è qualcosa di simile nella Bordel- Tel. /Fax 3251923 le rivitalizzare una traduzione più La rubrica "Libri di Testo" è a cu- ve; il mare, adesso, e le selve / rom- lesca di Sandro Sinigaglia). Eppure remota e peregrina. Giambi, gli -a di Lidia De Federicis bano di Aquilone il tràcico. Coglia- gareggia ancora in eleganza con l'e- Epodi, non nel senso dei ritmi e dei mo a volo, amici, / in pieno giorno podo 15, ferito e finto, neoclassico Paqìne [—— L'INDICE MARZ••DEOI 199LIBR3 I - DENL. 3MESE, PAG. H8I

Narratori italiani La scimmia empia di Rocco Carbone

TOMMASO LANDOLFI, Le due zittelle, monotona vita che si svolge dentro le na, nell'attesa di una morte che non della cattività. Un giorno, da un con- do atti sacrileghi. Si giunge in breve a cura di Idolina Landolfi, Adelphi, mura di un grigio appartamento, do- tarderà ad arrivare. Tale preambolo vento vicino, cominciano ad arrivare a una decisione: Nena, una delle due Milano 1992, pp. 114, Lit 10.000. ve, tuttavia, la più pacificata norma- prepara l'avvento del personaggio- lamentele: a detta delle monache, zittelle, si nasconderà assieme a una lità molto facilmente si trasfigura in chiave del racconto, la "scimia" Tombo, nottetempo, dopo aver aper- monaca in un angolo della cappella, e Le due zittelle, scritto nel '43 e ap- qualcosa d'altro, e dove a poco a po- Tombo — regalo di un fratello delle to la gabbia ed essersi liberato della scoprirà la colpevolezza della sua parso per la prima volta in volume tre co presenze consuete possono rive- due zittelle in seguito scomparso —, catenella che lo vincola ad essa, si in- amata bestiola. Segue un "processo" anni più tardi, è una delle punte più larsi mostruose: è il caso, appunto, che vive dentro una grande gabbia, e trodurrebbe nella cappella del mona- in piena regola, con l'aiuto di un an- alte dell'opera di Tommaso Landolfi, della vecchia madre, costretta all'im- svolge la funzione del "maschio di stero, facendo scempio delle ostie ziano prelato e di un giovane sacer- e per una nutrita serie di motivi. Lo mobilità e al mutismo su una pokro- casa", viziato e turbolento a causa consacrate e, insomma, commetten- dote, che animeranno un denso di- stesso autore, del resto, ebbe modo battito sulla colpevolezza o innocen- di definirlo, qualche anno più tardi, za della bestia. Dopo il processo, la come il suo "miglior racconto", ac- condanna a morte: le due sorelle uc- costandolo, e non a caso, all'esordio cideranno Tombo con un lungo spil- d'eccezione rappresentato dal Dialo- lone, poi lo metteranno dentro una go dei massimi sistemi, del 1937. Tra cassetta "foderata di zinco come le due opere, tuttavia, vi è un rappor- quelle dei cristiani", e lo seppelliran- to particolare. Quanto la prima pro- il Mulino no in un angolo del giardino. poneva al lettore, con un gesto prodi- Landolfi è un maestro della dissi- torio, lo scintillante spettacolo di un mulazione. Ne Le due zittelle, come universo letterario ricco di sorprese e in molte altre sue opere, la storia rac- capace di numerosi exploits stilistici, s IWNOH contata viene interrotta da continue tanto la seconda appare frutto di una EMIL M. CIORAN digressioni, pause, intersizi retorici meditata scelta di genere, dove i vari CONSTANTIN NOICA in cui il narratore scava la superficie temi e le numerose ossessioni lettera- del racconto, dialoga ironicamente rie già cari all'autore trovano un pun- L'AMICO LONTANO con il lettore e, attraverso un discor- tuale compimento, e una forma nar- Spirito : ' so narrativo che vuole disorientare rativa giunta alla sua piena matura- Introduzione di Lorenzo Renzi per la ricchezza del suo tessuto ver- contemporaneo zione. Leggere Landolfi vuol dire pe- bale (quel "crudo, minerale splendo- netrare in un mondo dove tutto può In un'Europa ancora re" di cui ebbe a scrivere un lettore accadere. Essendo la sorpresa uno politicamente divisa, due amici d'eccezione come Vittorio Sereni) degli aspetti caratteristici della sua introduce nuovi significati, e fa capi- scrittura, è difficile riconoscere in es- Sii si scrivono: il giudizio sul re, con una sicurezza dei propri mez- sa elementi stabili e rassicuranti, che comunismo, visto dall'esule e zi al limite della prepotenza, che non non mutino di segno quando uno me- nella superficie, ma proprio in quegli no se lo aspetta, e non si trasformino da chi ha scelto di rimanere, si intersizi, va trovato il senso della continuamente, in un gioco di diso- allarga a una riflessione sulla narrazione, e, insomma, la "morale" rientamento e di alterità, così che al- S;S della favola. Tra i segnali di tale ge- la fine ciò che di stabile rimane è il civiltà e sulla cultura europea nere di cui il narratore ha dissemina- continuo ammiccare del narratore a to il racconto, la presenza preponde- un altro significato e a un'altra verità rante della "scimia" Tombo è forse il della storia che, con tanta dovizia di Bmfe M Dorar) Oxmr&n fixcs più importante. Sappiamo quanti e mezzi e con tanto sfarzo retorico, ci ^ '.v\; J quali esiti abbia avuto, nella narrati- ha appena raccontato. va landolfiana, la presenza animale, blatte, ragni, topi e altri esseri che Le due zittelle sembrano presen- CONSTANTIN NOICA L'amico fontano formano un vero e proprio bestiario, tarsi con la forma di un solido rac- SEI MALATTIE ricco di significati. È la scimmia, nel conto ottocentesco, di quei racconti racconto che stiamo leggendo, a per- in cui l'autore ha la premura di de- DELLO SPIRITO mettere al narratore quel "salto" scrivere nei minimi dettagli i perso- dalla superficie alla profondità a cui naggi e i luoghi che animeranno la CONTEMPORANEO abbiamo accennato. "La scimia delle storia. Il lettore, fin dalla prima pagi- due zittelle ha l'aria di essere una di na, viene preso per mano dal narrato- Introduzione di Marco Cugno quelle compensazioni, un surrogato re, che dialoga con lui ammiccando, La scoperta di una voce che, per eludere il posto di blocco tra l'in- rassicurandolo, e intanto comincian- conscio e la coscienza. Molto del suo do a gettare, qua e là, con gesto non- nei recessi di un'Europa operato si spiega, supponendo che curante, indizi e spie luminose che, a censurata e rimossa, essa abbia il compito di accollarsi e un certo punto, si riveleranno nella soddisfare certi impulsi che non ose- loro vera natura. Questa, in breve, la ha difeso una cultura, rebbero apertamente, in prima per- vicenda. Due "zittelle" vivono con sona, dire che cosa e chi sono". Così la vecchia madre, "in uno scuorante ha salvato un'utopia, Giacomo Debenedetti, che introdu- quartiere d'una città essa medesima nell'inferno del totalitarismo 8BISSS! RUfl ce, con la consueta lucidità, un aspet- per tanti versi scuorante, al primo to centrale ne Le due zittelle, e in ge- piano d'una casa borghese". I primi nere nella narrativa landolfiana. due capitoli del racconto sono dedi- cati per intero alla descrizione della Si è detto che la letteratura amata da Landolfi è stata la grande lettera- tura ottocentesca, quella che aveva Amanda capeggia una manifestazio- pubblicato uno dell'autore del Fiore ancora il compito di spiegare il mon- Le piante parlanti ne femminista, per verità più pittore- rosso. E un racconto molto diverso do, e di dare un'interpretazione alle sca che aggressiva, e il consiglio dei da quello della Madieri. Qui siamo in cose del mondo e ai comportamenti di Cesare Cases Saggi è preoccupato per il declino del una serra, quindi le piante sono in degli uomini. Ma forse è stato igno- mondo della radura. La fine viene una condizione innaturale e ci si me- rato il reale peso e la vera funzione però dall'esterno e non è priva di raviglia meno che parlino. Esse sono che quella letteratura ha avuto, nel- MARISA MADIERI, La radura. Una fa- piuttosto tranquilla con ragazze per tratti gentili, ha poco a che vedere immagini dell'individuo oppresso e l'opera dell'autore di Rien va. Lan- vola, Einaudi, Torino 1992, pp. 86, bene, vecchie bellone che non disar- con la morte di un merlotto lenta- mutilato dalla società e l'Attalea dolfi non è mai uno scrittore di ma- Lit 10.000. mano, vecchi saggi, tentazioni amo- mente ingoiato da un serpente che princeps vuole sfidarla ergendo la te- niera, nel senso comune della parola. Non imita generi e stili del passato in VSEVOLOD GARSIN, Attalea Princeps, rose, desideri di evasione in parte ac- aveva terrorizzato Dafne. Un'allegra sta fino a rompere la gabbia di ferro e a cura di Manuela Lazzeretti, Selle- contentati dalla maestra Venanzia compagnia di bambini si intreccia un vetro. Ci riesce, ma a costo della vi- modo fine a se stesso. Per Landolfi la rio, Palermo 1992, pp. 30, Lit 5.000. che spiega la geografia dei paesi al di serto di margherite che pone termine ta. Garsin era un romantico, e si ve- letteratura è un gioco, ma un gioco là delia radura e inizia ai mondi inesi- all'esistenza di Dafne e delle sue de. C'è lo sforzo eroico £ l'inevitabi- mai tranquillo. Un gioco pericoloso, Marisa Madieri aveva già pubbli- stenti della letteratura. Ma la morte compagne. Ma prima di andarsene la le sconfitta. Nella Madieri c'è piut- fatto di mistero, e chiamato a rispon- cato presso Einaudi un libretto dal è presente fin da principio e il vec- bambina depone la ghirlanda su un tosto l'utopia di una società ordinata dere a grandi interrogativi. titolo Verde acqua. Questa seconda chio giardiniere Oscar spiega a Daf- cespuglio e così "Dafne non lasciò che rende accettabile anche la morte. C'è un punto del racconto nel qua- prova ci sembra assai più interessan- ne che torniamo tutti alla terra, ciò mai la sua radura", sciogliendo il pa- E se facessimo un concorso per il mi- le il narratore sembra voler gettare te e persuasiva. E una favola nel sen- che la margherita non capisce perché radosso di Oscar per cui si torna a glior racconto sulle piante parlanti? d'un tratto la maschera e dire le cose so che la protagonista è una marghe- sulla terra ci siamo tutti e non ha sen- quella terra che non si è mai abban- Se ci si dovesse attenere strettamen- come stanno, quali siano le cose che rita che cresce, sente e pensa nel suo so dire che ci torniamo. Le margheri- donata. Speriamo davvero che ci ca- te alla realtà del nostro tempo l'im- gli preme davvero riferire. Si tratta mondo vegetale. Potrebbe essere un te, poi, oltre a perire sotto la falce so- piti a tutti una morte siffatta. presa è impossibile perché tutte le delle pagine in cui si assiste al con- piante morirebbero inquinate prima libro per bambini, ma allora prevar- no esposte a essere spennate petalo Ci sono altri racconti con piante traddittorio tra un vecchio monsi- di aver raggiunto l'età della parola. rebbero l'idillio da una parte e l'apo- per petalo, mentre gli uomini pro- parlanti? Forse ce n'è a bizzeffe, e so- gnore, padre Tostini, e un giovane logo didascalico dall'altra. Qui en- nunciano "una litania misteriosa, no inventariati in qualche opera posi- prete, padre Alessio, su quale debba trambi sono accennati, ma non insi- forse una formula propiziatoria". tivistica del tipo di quel Cavallo nella essere la pena da infliggere alla scim- stiti. La radura in cui vive la marghe- Ma ci sono anche i pericoli che mi- letteratura medioevale preso in giro da rita Dafne è una società vegetale nacciano dall'interno. La ribelle Spitzer. Ma Sellerio ne ha appena D> riNDjCF ••DEI LIBRI DEL MESE^B MARZO 1993 - N. 3, PAG. 9

< mia, colpevole del sacrilegio che co- La Traduzione nosciamo. Sono pagine in cui il tono della narrazione muta di segno, of- frendosi al lettore come un piccolo . Don Giovanni in rime vogliose celebre incipit: "I want a hero, an trattato teologico e morale. E sono uncommon want, / When every year pagine in cui sembra di respirare l'a- di Francesco Rognoni and month sends forth a new one, / ria di una letteratura ancora dedita ai Till after cloying the gazettes with grandi temi, e alle grandi questioni. cant, / The age discovershe is not the In questo animato dialogo, la figura GEORGE G. BYRON, Don Juan. Canto orientato questo esperimento di tra- [suoni vocalici] sfumati in mille gui- true one", che Dego rende: "Voglio di padre Alessio sembra apparentarsi primo, trad. in ottava rima, introd. e duzione in ottava rima del Don Juan se" dell'inglese), a compiere una con- un eroe: ed è un voler bislacco / se a senza ombra di indugio a certi perso- note di Giuliano Dego, Rizzoli, Mi- di Byron. "L'ottava italiana conta di tinua "opera di selezione e sintesi". ogni gobba di luna uno s'accampa / naggi dostoevskiani. Il prete è l'i- lano 1992, testo inglese a fronte, pp. una media di 50 parole in prevalenza Se dunque John Harlington, tradu- che, fatto dei giornali il suo bivacco, diota" che, stracciando il velo delle 205, Lit 10.000. polisillabiche, quella inglese di 61 cendo, nel 1951, l'Orlando furioso, / mostra d'avere, più che zucca, zam- apparenze e delle convenzioni, dice monosillabiche", il che costringe il "all'interno delle sue gabbiette di ri- pa". Nell'originale la sintassi è limpi- una verità assoluta, e inaccettabile Nelle ultime pagine del suo vivace traduttore italiano (che per le rime me... aveva avuto agio di manovrare, dissima, il lessico né prezioso né par- per i suoi interlocutori. Così che il saggio introduttivo, Giuliano Dego ha a sua disposizione solo "sette suo- riecheggiando nei minimi dettagli ticolarmente idiomatico, le rime di- lettore, abbagliato dalla lucida trat- si sofferma sui criteri che hanno ni puri" di contro ai "cinquantadue anche i contenuti dell'Ariosto", chi spensate quasi con trascuratezza, la tazione di questo piccolo trattato sul comprensione immediata; il testo libero arbitrio messo in bocca a un italiano è molto più contorto, le sue personaggio apparso solo a tre quarti rime troppo ingegnosamente incasto- del racconto per poi rapidamente nate, l'espressione artificiosa: non a scomparire, dimentica che l'oggetto caso, per leggerlo, sono necessarie del contendere è, in fondo, una pic- due note a piè di pagina (cui se ne ag- cola scimmia. Ma in tale posizione giunge subito una terza quando, al v. del narratore non vi è nulla di deriso- 5, bislacco e bivacco rimano con ciac- rio nei confronti della Grande Lette- co, ovvero "porco"). Molte tradu- ratura. È che Landolfi sa bene che zioni cosiddette "letterali" non sono quella letteratura appartiene al pas- che pedestri parafrasi, ma questo sato, e che il nostro secolo è diverso Don Juan soffre del difetto opposto: da quello che lo ha preceduto. L'uni- per decifrarlo si deve continuamente ca morale possibile è, a questo punto, chieder soccorso all'inglese! quella che rientra nell'alveo dello sti- Se lo sforzo di sintetizzare l'e- le e della retorica e, per dirla con pa- spressione, e di costringere nell'en- role di certo estranee a Landolfi, del- decasillabo il ritmo prolungato e più l'estetica letteraria". La dissimula- rilassato della pentapodia giambica, zione verbale diventa così l'ultima paradossalmente rallenta l'andatura chance per confrontarsi con i grandi del poema, un'altra caratteristica di temi, e un povero animale l'unico questa traduzione è, mi sembra, in eroe del nostro tempo, e il solo perso- profondo contrasto con l'originale. naggio del racconto con cui il lettore Costantemente sopra le righe, e trop- possa avere un rapporto di simpatia. po aggressivo, il verso di Dego è im- Le pagine che Landolfi dedica al sup- paziente di scoprire le proprie mali- plizio di Tombo non possono ingan- ziosità e così sacrifica tutta la carica narci sulla reale natura di questo es- erotica dell'understatement: "not a sere, orfano di una morale che non page of anything that's loose" (non gli appartiene, e di cui paga le estre- una pagina di qualcosa che sia licen- me conseguenze: "Infine Tombo, zioso) diventa "niun libro che inse- che s'era dibattutto furiosamente, si gni ad aprir bluse" (40) e le "young spense; si spense la violenza dei suoi ladies" (giovani signore) sono subito sussulti, si spensero i suoi occhi che ridotte a "ogni vogliosa" (78). Qual- all'ultimo istante esprimevano ormai che volta il testo si fa quasi volgare: solo una sgomenta meraviglia. Le fe- donna Giulia (che in Byron semplice- rite non davano sangue; ma un sottil mente prega "for her grace"), "offrì filo di sangue colava dall'angolo della in voto il mal squarciato imene / alla bocca". La grande letteratura del Vergin: 'Fammi restar perbene!'" Novecento ci ha abituati, del resto, a (75) mentre, per far rima con "uma- simili personaggi e alle loro imprevi- ni", alla stanza 89 ci tocca assistere ste metamorfosi. all'amore dei "cani"... Con questo nulla si vuol togliere alla grande abilità versificatrice di Giuliano Dego, che gli permette spesso di proporre, soprattutto nel distico finale, soluzioni divertenti e efficaci (aprendo a caso: "Anzi, spe- cie se gli uomini sono belli, / li tratte- rò alla stregua di fratelli" [77]; "I cri- stiani si arsero a vicenda, / convinti ch'era santa, la faccenda" (83); "far- gli fare d'Amore apprendistato / sempre, s'intende, Amor senza pec- cato" (85). Ma il suo Don Juan ha davvero troppo poco a che fare con il testo inglese stampato a fronte e la voglia rendere, ottava per ottava, il lettura parallela finisce d'essere me- capolavoro di Byron, dev'essere di- no un mezzo di riscontro che un eser- sposto a entrare in una prigione ben cizio di enigmistica. La storia di don Novità Thema 1993 più inospitale, con sbarre così fitte Giovanni l'hanno raccontata in tan- che si rischia di asfissiare. ti, né per questo ci ha mai tediati: Il coraggio di chi affronta una si- perciò leggeremo volentieri gli altri Italiano Inglese mile impresa è già una forma di suc- sedici canti del Don Giovanni di De- cesso. Però da queste strofe, mi sem- go, ma dovrà essere un libro tutto in italiano, con il nome di Byron sparito Elena Corbellini, Elena Malacarne bra, non si esce vivi. Intendiamoci: Marisa Malavasi Macchiavello la dimestichezza di Dego con l'otta- o quasi dalla copertina. Nel frattem- Poesia e teatro Kathleen Irving va rima, sia come poeta in proprio po, a chi volesse ripercorrere l'infan- zia di Don Juan e la sua iniziazione Il suono e la parola (La storia in rima, 1976), sia come Cultures face to face studioso (si veda la sua edizione del ad opera della bella donna Giulia, Un testo di civiltà inglese, Morgante di Pulci, Bur, 1992), non è nonché tutto il resto del poema, piut- Dante Alighieri dalla storia ai linguaggi settoriali in discussione. Piuttosto sono le par- tosto della recente versione in ende- casillabi sciolti di Franco Giovannel- 1 cassetta ticolari qualità del Don Juan a rende- La Divina Commedia re soffocante questa sua "imitazio- li (Avventure di Don Giovanni, New- a cura di Nicoletta Dalla Vedova ne". Uno dei primi moderni estima- ton Compton, Roma 1991), che è un po' troppo aulica ("Oh Pleasure! e Silvio Valdes tori del poema, W. H. Auden, racco- THEIU manda di leggere Byron "molto you're indeed a pleasant thing", di- rapidamente, come se le parole fosse- viene "O voluttà, tu giovi") e poco Melfino Materazzi ro fotogrammi isolati di un film": convincente nel costante ricorso al- ora è proprio la "velocità" di lettura l' enjambement, che distrugge il nito- Quarta traccia che la versione del Dego, con la sua re epigrammatico dell'originale, si Problemi di attualità economica, ? consiglia sempre la scorrevole tradu- ricerca divertita ma anche spasmodi- VIA VITTORIO AMEDEO II, 18-10121 TORINO zione in prosa di Simone Saglia (Don tecnologica e scientitica TEL. 011/5624622 - FAX 011/5625822 ca della rima, con le sue condensazio- ni inevitabili ma spesso oscure, non Giovanni, Zanetti, Montichiari (BS) permette assolutamente. Si prenda il 1987). Incursione nel regno della bestemmia di Michele Ranchetti •

sizione e degli stessi problemi richia- GEORGE STEINER, Il correttore, Gar- Firenze scriveva, nella lettera di ac- La terza nota è quasi un corollario brusco delle rotative e il ronzio della zanti, Milano 1992, ed. orig. 1992, compagnamento agli uffici, che le co- della seconda, e pertanto rafforza retorica sciorinata da voci cittadine mati. Così quando la memoria impo- trad. dall'inglese di Claude Béguin, se che lui veniva dicendo le avevano l'impressione del genere, non vi ag- cariche di tabacco e insonnia". Biso- ne il riconoscere negli episodi narra- pp. 104, Lit 18.000. già dette prima di lui Gesù Cristo e i giunge nulla e la si trova nella pagina gnerebbe vedere il testo originale che tivi la vicenda del "manifesto" (e filosofi — ordinando in una serie seguente: "Ogni erratum è una men- mi immagino meno indulgente. Così, proprio la ruse del nome diverso per È un libro breve, di andamento non gerarchica i grandi pensatori che zogna definitiva" (p. 11). anche qualche "sberleffo" alla reto- l'unica donna lo richiede) si resta de- narrativo. La storia è semplice, alcu- l'avevano preceduto in una via di ri- Il capitolo II, di andamento più rica di un "allora", che si incomincia lusi e impacciati perché non si vuole ni episodi successivi nella vita diffici- flessione così emozionata e tragica decisamente narrativo, anche se non a rilevare come un preciso ambito cedere all'evidenza e sopratuttto alla le di un piccolo gruppo di intellettua- —, ma che, quanto a lui ..." nel mi- mancano gli incisi "moralistici", ri- della narrazione (come, ad esempio a volontà di confrontare la propria me- li politici nell'ambito della crisi di un gliore dei casi avrà fatto... una tesi di vela che il primo capitolo riveste la p. 18 l'espressione "massoneria della moria dei fatti con il resoconto qui movimento o di un partito che cerca laurea". Era certamente vero, anche funzione di prologo, a cui si ricon- speranza" e, ahimè, lo spettro del- offerto. La differenza fra la memoria di reagire e di sopravvivere, se è pos- se Michelstaedter si uccise pochi nette, forse, il carattere "utopico", l'"ironia amara" che comincia a cir- storica e questo racconto è acuita sibile, ad un presente sempre più giorni dopo. L'ambizione di Steiner nel senso letterale, della narrazione. colare in queste prime pagine. dalla presenza in queste righe di stravolto. Il protagonista è un corret- espressioni davvero estranee alle per- tore di bozze, e il titolo originario, sone evocate. Non solo estranee ma intraducibile, Proofs, giocava sulla improbabili e quasi ingiuriose, per genericità dell'oggetto, le "prove" di essi, se espongono alleanze di mo- un testo, forse la storia, che si deve menti storici diversi e soprattutto in- Ài terpretazioni che si avvalgono del correggere. E, tuttavia, un testo adnkronos Nuova ERI edizioni RAI "esemplare", come "esemplare" è il Adnkronos Libri gergo religioso e della tradizionale racconto, sul modello di Cervantes, e banalità di avvicinare movimenti re- pertanto il lettore cerca di non cede- ligiosi ereticali a movimenti politici re all'apparente semplicità della nar- % J&L ereticali, quasi a riconoscere sempre razione, per trovare modelli e signifi- - LI WJ 10 stesso meccanismo dell'assenso cati, alkrèioni e confronti, tende, for- fili B m maggioritario entro il dissenso mino- se non sempre a ragione, a contrap- ritario, e, davvero, via dicendo. Qui, r x J porsi ad una vicenda che non è li • Aj. HE IDEI LIBRI DEL MESE! MARZO 1993 - N. 3, PAG. 11

certo senso, prove che non presup- un carattere dell'intuizione origina- che interviene in prima persona, a in- segno di commiato) la ripresa del ge- <1 pongono un disegno preciso. Diver- ria della figura del correttore di boz- trodurre quello che, secondo me, è il sto nel "giusto" segno di promessa e conseguente decisione ad operare. samente dalle tesi sul significato del- ze {proofs, prove, e qui la parola in- vero tema del libro di cui tutto il re- di terrore, mi sembrano appartenere Per questo si sceglie (Steiner sceglie) la storia di Walter Benjamin, che tut- glese manca e la parola corrisponden- sto è solo una variante di copertura. solo alla vicenda narrativa che deve di ricorrere a un apologo, alla costru- tavia in qualche modo appaiono pre- te italiana è insufficiente). Il comuni- E la rottura per così dire di un conte- rispettare il proprio svolgersi, previ- zione di personaggi che generano una senti. Qui tuttavia prevale, o meglio smo significa togliere gli errata della sto, non solo narrativo, ma storico- sto sin dall'inizio. scena, che provocano una vicenda finisce per prevalere, rispetto a un storia: ma l'intuizione, proprio nel politico, l'incursione in un regno Un viaggio a Roma, ormai solo in- percorribile e visibile; e per questo progetto conoscitivo, la struttura di suo momento più alto di intervento che, per mantenere il linguaggio reli- travista nella realtà e rivista nel ri- era necessario individuare una voce un ricatto fra due meccanismi (quello si rivela, anch'essa, come la parola gioso, si potrebbe definire della be- cordo introduce il tema della memo- recitante, un protagonista in qualche religioso, ebraico cristiano e quello italiana, insufficiente. La correzione stemmia: "Giocava con le sillabe la- ria. Una lapide deturpata da ignoti, modo estraneo alla rappresentazio- marxista) che si imputano a vicenda, di un testo presuppone un testo, cioè pidarie, sostituendo vocali, inverten- probabilmente neofascisti o monar- ne, ovvero partecipe in modo parti- nell'imminenza della fine e ormai un disegno originale. Oppure senza do le lettere con effetti oscuri degni chici (?) consente di ricordare la pra- colare: il correttore di bozze, appun- nella certezza di nessun avvento, di un testo originale (ricordiamoci le re- di un cesso di adolescente". Dà a una tica del rito ebraico del kaddish: "il to. Ma tutto questo ha un prezzo. Da non essere riusciti a nulla. L'Ameri- ligioni del testo) si rimane senza la- coppia di passaggio che gli chiede co- rifiuto di dimenticare, di permettere una parte la scelta consapevole di ca, tuttavia.... dice Carlo, ed è curio- voro. E quasi a corrispondere a que- me andare al Museo della Resisten- alla mente di avere l'ultima parola in non identificarsi con il personaggio so che sia il religioso a proporre come sta diagnosi, interviene il capitolo za, "subito, con grande loquacità, in- vite che dovevano continuare a vive- (o i personaggi) non provoca alcuna modello il non religioso, ripetendo successivo: la visita medica e la dia- dicazioni fuorvianti. Capì, mentre si re" (p. 71). L'evidenza della viola- identificazione nel lettore; dall'altra quindi, inconsciamente, il presuppo- gnosi di malattia grave agli occhi, e la accomiatavano con gratitudine, che zione introduce la violenza del giudi- il carattere "verosimile" della narra- sto che vi è una sola religione vera, previsione di un abbandono necessa- erano ebrei, molto probabilmente zio su un'altra "attuale" violazione zione e la "recitazione" del vero im- della memoria, e, più, della storia: "il pediscono sul nascere qualsiasi giudi- mutamento del nome del Partito, zio di verità. uno sputare sui morti; il Partito (lo stesso Partito) che piscia sulla sto- Ed è dunque con un certo disagio ria" (p. 92). Ma anche questa violen- che ci si lascia condurre dalla narra- 4 za si dissolve nella brevissima storia zione cosi "ragionata" al riconosci All' 'Indice", sognando la California che ne deriva: l'incontro, la confi- mento inevitabile delle figure, dei denza, la congiunzione dei corpi e tempi reali mentre, con una certa ap- di Franco Marenco degli astri nel pronostico realizzato prensione, si prevede che incontrere- privato e politico (il ritorno del Parti- mo, oltre ai nomi storici ormai dispo- to Comunista alla fama e al potere), il nibili a qualsiasi uso, i nomi viventi "La Stampa" di sabato 16 gennaio riportava ropeo, l'intellettuale italiano è esposto allo ste- ridivenire estranei. di nostri amici, perché sappiamo che una dichiarazione di George Steiner, nella quale reotipo del teorico astratto, miracolosamente ri- l'uso del genere letterario assolve La conclusione è coerente: l'iscri- (cap. IV) l'autore da una responsabi- l'illustre studioso si definiva "stupito e affascina- sparmiato dalle grandi tensioni della storia, e che zione al Partito Comunista impossi- lità diretta, storica, iscrivendolo in to" per il silenzio cui "l'Unità" sembrava voler tuttavia le conosce teoricamente tutte, e ne di- bile perché il Partito non c'è più, di- una neutralità apparente e inviolabi- condannare il suo romanzo; e aggiungeva di at- scorre imperterrito. Solo che i discorsi di Naphta venta l'iscrizione al Partito Demo- le che non può essere contraddetta tendersi una recensione dell'"Ìndice", perché e Settembrini presiedevano al cambiamento e al cratico della Sinistra che forse sarà da alcuna evidenza. In realtà si co- "quello è marxismo serio, interessante". Provo a trapasso, mentre il Prete e il Professore stanno lì fondato. E ancora presto per dirlo. mincia a pensare che questa ironia immaginare le reazioni dei singoli, in una reda- a chiacchierare su ciò che rimane da seppellire e Ma non è presto per riconoscere i germogli della vecchia fede. non sia autorizzata e che sia da con- zione così numerosa e così varia come la nostra, basta, e c'è una bella differenza. Forse, se le rea- trapporre ad essa una rozza intransi- nel sentirsi dare del o della marxista: orgoglio, in- zioni al libro sono state lente, è anche perché i genza. Anche perrché da questa iro- dignazione, panico, divertimento... A ciascuno nia, da questa orrenda bravura si può necrofori non suscitano una grande simpatia. il suo, anche se ciò non interessa a Steiner, che è trascorrere solo nella tolleranza, non Quanto a noi: la prima caratteristica che il ro- nella comprensione o nel giudizio. uno cui piace lavorare sui tipi, anzi sugli archeti- manzo di Steiner attribuisce al marxismo è quel- pi — quando non sugli stereotipi — e pazienza se Naturalmente, però, Steiner è la di essere — o meglio diremo, per non farci ac- consapevole del limite del "genere" qualche asperità viene livellata, se qualche diver- cusare dì imperdonabile anacronismo, di essere adottato — e dei personaggi. E allora sità viene uniformata... E mi chiedo: ci conosce stato — "impaziente". Benedetta innocenza. davvero George Steiner, ci legge? E conosce dav- >orla! fa trapelare richiamando in una di- Provi George Steiner a chiedere a qualche edito- Via delle Fornaci. 50 versa gravità gli accenni moralistici vero l'Italia in cui ambienta il suo apologo sulla re nostrano quanto impaziente, quanto precipi- 00165 ROM A già apparsi fra le righe narrative e che fine del marxismo? O non compie, in un caso co- toso sia "L'Indice" nel dare conto delle vicende allora sembravano quasi stonati — me nell'altro, delle approssimazioni un tantino della cultura italiana, e saprà la triste verità, di una controstoria. La introduce anche disinvolte? Gérard WILFRED questa per accenni, anzi per assonan- quanto poco slancio progressista sia rimasto, Bléandonu R. BION ze, soprattutto con la storia cristiana Quanto all'Italia: com'è che Steiner ha cerca- malgrado tutto, nelle nostre vene. E ancora: quel to proprio qui i simboli di una disfatta che in al- destino che Steiner emblematicamente attribui- La vita e l'opera. 1697-1979 nelle sue fasi acute; il Golgota, ad pagg. 304 - L. 40.000 esempio a p. 44, e col carattere im- tre parti del mondo ha proporzioni ben maggiori, sce al suo Professore, che per stare così attento mediatamente predicatorio delle pa- e ben più romanzesche? Forse perché nostrana è agli errori sìa della stampa, sia della storia, alla David PSICANALISI role di un personaggio al Padre Carlo la figura assunta a emblema del romanzo — e fine ci rimette gli occhi — quel destino lì, che a di cui non è detto chiaramente se Rosenfeld E GRUPPI non sembra che Sebastiano Timpanaro sia rima- noi professori sembra tanto un crudo contrappas- Storia e dialettica spretato o no — anche questa un'a- sto proprio entusiasta di quest'elezione — per stuzia abile ma forse non necessaria. so, neanche quello può andarci a genio, se pro- una vita passata sotto la doppia insegna del rigore pagg. 224 - L. 30.000 Ma l'artificio non regge se subito il prio dobbiamo considerarci marxisti, e per di più professionale e del rigore politico? Ma la Ceco- testo ricade nella consueta — e stori- interessanti agli occhi di un così aquilino osser- C. Brutti QUADERNI DI ca — comparazione fra socialismo e slovacchia, per dire, non aveva seri correttori di vatore. Usuo interesse ci pare quello di chi ha bi- cristianesimo: "Sai che cos'è il socia- bozze da proporre? O la Ddr, sempre per dire, de- sogno di vìttime sempre fresche da immolare sul- R. Parlani PSICOTERAPIA lismo, Reverendo?.... E impazien- gli eccellenti disquisìtori sul progresso? No: Stei- l'altare del Mercato, che difatti entra pur esso nel (a cura di) INFANTILE za... Ecco che cos'è il socialismo. ner voleva chiudere i dialoghi dei massimi siste- disegno ideologico del romanzo, come unica al- nuova serie Una forma dell'adesso" dice il cor- mi che si erano aperti all'indomani del primo ternativa alla diuturna, impossibile correzione di voi. 25: Sensofialità rettore. E naturalmente il Padre Car- conflitto mondiale fra Naphta e Settembrini, e tutti gli errori: "Se trionfa la California, non ser- e pensiero lo non può non ribadire che "così era per questo aveva bisogno di una nuova Monta- pagg. 320 -L. 40.000 nel primo cristianesimo" (p. 46). Co- viranno più i correttori di bozze" dice disperato gna Incantata, difficile da trovare nell'Europa me se solo il confronto con il cristia- il Professore. Noi invece saremo dei voltagabba- voi. 26: Affido familiare postmoderna. Ma poi, pensandoci bene, quale nesimo primitivo potesse condurre a na ma diciamo meglio la California che la mor- pagg. 224-L. 35.000 migliore Montagna Incantata dell'ex sinistra una certa comprensione del compor- te; così ci risparmiamo almeno il lavoro delle marxista italiana, così lontana dai compromessi, tamento di questi dissidenti, come se bozze, e riusciamo anche a recensire, con mar- Joyce A FAVORE così limpida nella dialettica e ineffettuale nella il meccanismo per cui dalla purezza xistica impazienza, ì Grandi Libri come II cor- McDougall DI UNA CERTA originaria si perviene "necessaria- pratica? Ecco allora l'antica coppia manniana ri- rettore. Dal canto suo, Steiner non sembra voler mente" alla corruzione nel passaggio presentarsi sotto le spoglie di Carlo il prete e del ANORMALITÀ nulla di meglio, né nulla di più. parallelo dalla libertà anarchica all'i- "Professore"-correttore: meglio di ogni altro eu- pagg. 272 - L. 35.000 stituzione oppressiva, fosse l'unica spiegazione possibile della storia e R.C. Marohn DELINQUENZA non piuttosto il segno di una defi- cienza categoriale e inventiva, o la D.Dalle-Molle MINORILE metafora del nesso fra inconscio e E. McCarter pagg. 320 - L. 40.000 conscio. quella cristiana e che il suo contrario rio della professione — già minaccia- israeliani venuti a onorare la memo- D. Linn L'impazienza caratterizzerebbe i non è la religione marxista ma la non ta dal ragionamento. La teoria si ri- ria del passato. Un disgusto paraliz- primi cristiani e i socialisti. E la giu- religione. Anche la difesa della diffe- conosce vera nella realtà: il personag- zante lo invase. Verso se stesso, ma Verdeau- LE TECNICHE stizia? E la verità? E la fine del mon- renza è tradizionale: da una parte la gio può continuare la sua storia pri- anche versò gli innocenti. Come se Pailles PSICOMUSICALI do nelle lettere ai Tessalonicesi — Verità, dall'altra la giustizia costrui- vata che, adesso sappiamo, è una fosse davvero l'inflessibile cordoglio sull'avvento del Regno rinviato al ta senza alcuna premessa negativa storia vera. degli ebrei, la loro incapacità di la- Guiraud- ATTIVE presente di un'attesa metastorica? sulla base dell'uomo non pregiudica- Il capitoletto che segue è una sorta sciar perdere, ad aver portato il mon- Caladou DI GRUPPO Ecco di nuovo profezia e promessa to dal peccato originale — e dalla di glossa. Il protagonista è in malattia do politico e ideologico al caos attua- e la loro applicazione come categorie del pensiero di Marx corrispettiva salvezza finale. Da una ma deve, in qualche modo ribadire la le". in psichiatria e, si sospetta, più vere e fondamenta- parte la speranza, dall'altra una stra- sua verità: tutto dipende da un erro- Il racconto riprende senza appa- pagg. 224 - L. 30.000 li di quella "economicistica", e dun- na virtù: la perspicacia. Ma i due re di trascrizione, dice la cabala: da rente distacco, ma la grande maledi- que il solito ricondurre Marx alle sue controversisti finiscono per scam- quell'errate?» deriva ogni errore suc- zione è stata lanciata. Vedremo se Emanuele COSE E PAROLE origini ebraiche — e al "tradiziona- biarsi le parti nel corso del dibattito cessivo. E questo viene detto ad un agirà. La decisione di sciogliere i! le" rovesciamento dell'Elezione — perché devono riconoscere la comu- nuovo correttore, senza scrupoli, che gruppo (ma la verità non si può dis- Riverso NELLA che, si potrebbe dire, colpisce i di- ne appartenenza, mentre l'America lo chiama "rabbino". solvere), la previsione dell'avvento TRADUZIONE sgraziati, i perdenti eòe., la serie ro- non ha "valori", non ha, si potrebbe Ma prima, a p. 75, la bravura di di un fascismo nella sua forma più ci- vesciata delle gerarchie. E natural- INTERCULTURALE dire, resurrezione. Steiner si è lacerata per poche righe, nica, l'ipotesi realistica di una prossi- mente una diversa estensione (o Ma la disputa si conclude, almeno in cui il protagonista non è più il cor- ma clandestinità, la citazione finale pagg. 256 - L. 32.000 idea) del messianismo. Sono, in un temporaneamente, con la ripresa di rettore di bozze, ma lo stesso autore di un altro erratum (il pugno alzato in MARZO 1993 - N. 3. PAG. 12

kerman corra il pericolo di essere sot- sé un sostanziale conservatorismo. mai espressiva. L'alternativa al "luo- tovalutato, o di non essere colto nel Dalla sesta Satira del libro II di Ora- go d'ira" identificato con l'ambiente La città rovesciata suo valore provocatorio dah dilettan- zio alla Vita solitaria di Francesco Pe- urbano si rivela frutto di una conce- tismo imperante. Le ipotesi di fondo trarca, agli scritti cinquecenteschi di zione eminentemente cittadina; l'e- di Manfredo Tafuri sono esplicitate dall'autore sin dal Anton Francesco Doni, Antonio stetica del "naturale", che pervade primo capitolo (La tipologia della vil- Gallo, Giuseppe Falcone e Alberto l'Inghilterra settecentesca, non è Lollio, alle scelte antiurbane di Jef- scindibile dall'etica aristocratica del JAMES S. ACKERMAN, La villa. Forma gli studiosi nostrani sembrano infatti la). Da un lato, egli constata che nes- ceto whig che se ne appropria. e ideologia, Einaudi, Torino 1992, concordare sulla necessità di un le- sun altro tema edilizio è stato tanto ferson, alle revisioni ottocentesche, ed. orig. 1990, trad. dall'inglese di targo. La caccia ai casi marginali ric- ideologizzato e circondato da cele- la vita in villa è salutata come rifugio Ackerman dimostra che l'ideolo- Piera Giovanna Tordella, pp. 398, chi di inediti, la catalogazione (spes- brazioni poetiche e letterarie; dal- etico, alternativo al "male urbano". gia degli otia bucolici è meglio com- 206 foto n.t., Lit 55.000. so inesperta), l'agiografia e l'ermeti- l'altro, egli osserva che è proprio del- La virtus, identificata con l'isolamen- prensibile prendendo in considera- smo — nel caso dell'architettura la villa un programma capace di sfi- to salutifero e aristocratico nella ma- zione le feroci critiche che essa solle- dre natura, è contrapposta agli odii, va in chi vede nella villa, principal- Come talvolta accade alla produ- contemporanea — l'ottusità discipli- dare il tempo. Il che — egli afferma ai teatri di miseria, alla depravazione mente o esclusivamente, una zione dei grandi storici, anche la suc- nare (o, al contrario, l'interpretazio- — è dovuto a una mentalità operante morale, ali'avaritia dissacrante, che "virtuosa" azienda agricola. Il diari- cessione dei libri di James S. Ac- ne selvaggia) hanno creato un clima già nell'antico patriziato romano: la pervadono la città dei negotia. Ma la sta veneziano Girolamo Priuli con- kerman si presenta come lo sviluppo soffocante da cui gli studiosi degni di villa asseconda bisogni e valori ine- pace degli otia è tutt'altro che condi- stata, in modo melanconico e sprez- di un pensiero unitario: quasi capito- questo nome sono obbligati a difen- saudibili, rivelandosi frutto di una zione di riposo. Ad essa è affidato zante, l'allontanarsi del patriziato li di un romanzo autobiografico, le dersi quotidianamente. tensione in qualche modo utopica. l'arduo compito di sviluppare Vhu- della Serenissima — nei primi decen- cui svolte coincidono con quelle della Ed è probabile che il libro di Ac- Ma è anche un simulacro che cela in ni del XVI secolo — dalle imprese vita intellettuale e personale del suo marittime, "per atendere a darsi a autore. Il quale, sin dall'opera che lo piacere et delectatione et verdure in ha imposto all'attenzione degli spe- la terraferma". Il che ha un significa- cialisti — il volume sul cortile bra- to parallelo nella letteratura antica. mantesco del Belvedere (1954) —, è Varrone, nel suo De re rustica stato considerato un innovatore nel (I.XIII.6-7), rimpiange i tempi in cui campo della storiografia architetto- le fattorie erano adibite esclusiva- nica. L'interazione fra critica delle mente a funzioni produttive, secon- fonti, analisi testuale e lettura diret- do una concezione comune a Catone ta appariva inedita e feconda: un me- e a Velleio Patercolo. Gli strali lan- todo che ha condotto Ackerman, at- ciati al lusso, all'architettura fastosa, traverso le monografie su Michelan- ai banchetti, ai dispositivi idraulici gelo architetto e Palladio (tradotte che animano i giardini delle "nuove da Einaudi, rispettivamente, nel ville", esplicitano un radicale con- 1968 e nel 1972), a essere internazio- flitto di idee. La vita di villa è vista nalmente considerato un maestro da come "innaturale", a dispetto degli più generazioni di studiosi dell'arte e appelli all'informalità e alla sancta dell'architettura del tardo medioevo simplicitas che la giustificano: tale è il e del Rinascimento. Tipica della sua punto di vista degli agronomi antichi ricerca è la fusione dell'empirismo che registrano, con rabbia, la deva- anglosassone con la severa tradizione stazione delle campagne e delle filologica tedesca e il "costruttivi- aziende a conduzione familiare, con- smo" storiografico europeo: gli stori- seguenti alle trasformazioni econo- ci futuri potranno forse valutare miche posteriori alle guerre puniche. quanto, nell'interesse dello studioso per l'Umanesimo italiano, abbia gio- Così, il mito di un possibile ritor- cato il suo primo incontro con la real- no ai severi piaceri rustici propri dal- tà della nostra penisola, avvenuto — l'età dell'oro è contestato da Pater- per lui, nato a San Francisco nel colo, ricordando gli artificia predilet- 1919 — come membro dell'esercito ti da Lucullo, eletto a simbolo di de- americano durante il secondo con- pravazione morale. Esattamente flitto mondiale. Spunto, quest'ulti- quel Lucullo che, "per le dighe ad- mo, che potrebbe apparire seconda- dentrantesi nel mare, e per le acque rio; eppure, esso potrebbe essere marine portate in terraferma attra- messo in parallelo con le frustrate at- verso gallerie, Pompeo Magno, non tese di Jacob Burckhardt nei con- senza arguzia, Xerxen togatum vocare fronti degli ideali del Risorgimento adsueverat" (Velleius Paterculus, Res italiano, sapientemente ricostruite di gestae Divi Augusti, II. XXIII. 4). recente da Raffaele Ghelardi (La sco- Forzando di poco le opinioni di Ac- perta del Rinascimento, Einaudi, kerman, si potrebbe affermare che la 1991). Pertanto, la traduzione del re- storia da lui trattata ha per soggetto cente libro dello studioso americano, la straordinaria continuità di una dis- edito da Einaudi con l'icastico titolo simulazione mentale, coinvolgente La villa, va salutata come un felice in profondità i suoi protagonisti. In- evento1. Specie tenendo conto che è fatti, lo storico americano dà poco prossima anche la traduzione del credito alle dichiarazioni tramandate ponderoso volume antologico dello dai Quattro Libri palladiani relative stesso Ackerman, che raccoglie, con alla ricerca di una sintesi di funziona- l'ironico titolo Distance Points, la lità agricola e velleità rappresentati- maggior parte della sua produzione ve. Un tale sincretismo — egli suppo- saggistica (ed. orig. Mit Press, 1991). ne (p. 142) — poteva ormai essere perseguito soltanto (o prevalente- La vicenda narrata in La villa è mente) a livello simbolico, così come una vera e propria storia di longue è evidente nella villa dei fratelli Bar- durée. Il debito nei confronti della baro a Maser o nella Rotonda di Pao- scuola delle "Annales" — di Marc lo Almerico presso Vicenza. E per Bloch e Fernand Braudel, in partico- quanto l'autore non insista sul paral- manitas attraverso il severo autocon- lare — è riconosciuto sin dal primo lelo storiografico, dalle sue pagine è trollo intellettuale, in vista di un'au- capitolo (p. 16). E proprio in quanto facile evincere la corrispondenza isti- torealizzazione antistoica. E le ville narrazione tesa a individuare costan- tuita fra espropri e centralizzazioni concepite come luoghi di esemplare ti, discontinuità, strutture, la storia delle terre in età augustea e gli effetti conduzione dell'amministrazione tracciata dall'autore evita inutili delle enclosures nella Gran Bretagna agricola e familiare — ci riferiamo al- completezze. I frammenti prescelti Frontiere del XVIII e del XIX secolo. Un feno- l'idealizzazione di Leon Battista Al- rispondono agli interrogativi che da meno, quest'ultimo, che accompagna berti — o, alternativamente, come tempo si impongono all'attenzione il fiorire dello pseudopalladianesimo centri di raffinati scambi culturali — di Ackerman. Alle origini del presen- favorito dal circolo di Lord Burling- Idee di fine secolo quelle medicee di Careggi o di Fieso- te lavoro sono infatti i suoi saggi sulle ton e dell'estetica paesaggistica defi- le — portano al limite le indicazioni Sources of the Renaissance Villa nita "artinatural" da Batty Langley. Charles Schultze petrarchesche. (1963), sulle ville di Andrea Palladio In fondo, la psicologia lockiana e l'al- L'autentica caratteristica della vil- (New York 1967), sulla villa medicea LAyS0 PUBBLICO DELL'INTERESSE PRIVATO legorizzazione del giardino propu- di Fiesole, sull'attività architettoni la è tuttavia quella di costituire una gnata da Alexander Pope, da Wil- ca di Thomas Jefferson ("Bollettino Introduzione di Giorgio La Malfa sintomatica contraddizione. I pro- liam Kent o da Lord Cobham, porta- del Centro A. Palladio", VI, 1964). grammi letterari — spesso tradotti in no alle loro estreme conseguenze sia In altre parole, il lungo periodo trat- E possibile determinare nuovi assetti immagini dipinte all'interno degli il mito naturalistico che quello della tato dall'autore — dall'antichità ai tra economia e politica ? edifici — non riescono a convincere "artificiosa semplicità". giorni nostri — è ben fondato, tanto circa la totale sincerità di tali fonda- da far apparire progettate le omissio- menti idealizzati. Ciò che essi non Il ragionamento torna a sondare il ni: che rendono, fra l'altro, perfetta- Michel Korinman possono nascondere è la stretta com- carattere di alter ego della villa nei mente fruibile il volume. Il quale, già plementarietà dell'edificio di villa confronti della città. Un fenomeno per le sue caratteristiche di sintesi di LA GERMANIA VISTA DAGLI ALTRI con 1" 'innaturale" città. In tal senso, che non è affatto contestato dalle vi- ampio respiro, costituisce una lezio- la prima illustrazione del libro di Ac- cende lette da Ackerman come frutto ne nei confronti del clima stagnante Chi ha paura della «grande Germania»? kerman — il calco di un rilievo roma- di una vera e propria rivoluzione nel- che pervade — con poche eccezioni no proveniente da Avezzano, .raffi- la storia della villa: la "democratizza- — la storiografia architettonica ita- gurante una villa suburbana prossi- liana. All'insegna della mediocrità, Guerini e Associati Ima ad una città murata — è quanto > MARZO 1993 - N. 3, PAG- 13

istanze critiche, ha, nel nostro seco- dare l'impressione che La villa di Ac- to. Al conservatorismo ideologico — (la Farnesina Chigi a Roma). Il suo < lo, un significato specifico: anche la kerman sia principalmente fondata scrive Ackerman — non conseguono interesse va piuttosto a due modi di zione" di tale tipo architettonico e di villa —- per semplificare — è assog- su una storia delle idee: il che è ine- scelte formali ad esso coerenti. Al concepire l'interazione fra villa e am- tale stile di vita agli inizi del secolo gettata a un prqcesso di secolarizza- satto. Ackerman notifica gli spunti contrario: la villa è luogo di libera biente naturale. E con finezza inter- XIX, con l'opera di John Claudius zione e di mondanizzazione. E Ac- da lui tratti dall'opera di Bentmann e sperimentazione formale (lo stabili- pretativa egli legge un'esaltazione di Loudon in Inghilterra, o di Alexan- kerman coglie nel segno là dove con- Miiller su analogo soggetto (Frank- sce, fra l'altro, il De re aedificatoria), quest'ultimo da parte di opere astrat- der Jackson Davis e Andrew Jackson stata che le ville realizzate da Le Cor- furt am Main 1970; trad. it. Proprio tema privilegiato per espressioni di te (la villa dei Misteri, Poggio a Caia- Downing negli Stati Uniti. Il capito- busier fra le due guerre sono — in Paradiso, Milano 1986), ma non di- avanguardia, dalla villa di Adriano no, villa Savoye a Poissy); laddove lo dedicato a ciò che l'autore chiama antitesi con la tradizione — esempi mentica il ruolo specifico dello stori- presso Tivoli alle Prairie Houses di nelle architetture di forma "aperta" "la villa romantica americana" (pp. di esaltazione della vita urbana e del- co dell'architettura. Il suo volume, di Frank Lloyd Wright, alle rivisitazio- (da piazza Armerina alla Coonley 308 sgg.) è abilmente costruito; ma è l'''età della tecnica". Non a caso, es- conseguenza, offre una narrazione ni "fredde" di Richard Meier. Tut- House del 1908) egli vede tentativi forse un'eccessiva coerenza con i se sono, per l'architetto svizzero, cel- ad intreccio, tale da riuscire a parlare tavia, Ackerman non rinuncia a indi- di effondersi nella varietas del pae- propri assunti metodologici ad impe- lule sperimentali di una riforma radi- — contemporaneamente — agli sto- viduare alcune costanti all'interno di saggio. dire ad Ackerman l'individuazione cale della vita associata, che fa da rici dell'arte, delle idee, dell'econo- tale vita delle forme. Egli accenna, Le letture di Ackerman non sof- di un salto di scala determinante. In controcanto alternativo al sistema mia, del pensiero politico. senza insistervi, al tema da lui stesso frono di alcuna rigidità. Un sano em- realtà, Ackerman non ignora il for- dei suburbs: si pensi al percorso che Non vanno pertanto sottovalutate trattato trent'anni fa circa: vale a di- pirismo gli evita la caduta in facili marsi — nell'Ottocento americano va dalle Immeubles-Villas al piano le letture analitiche dello studioso, a re, la permanenza di organismi ad U schematizzazioni, mentre le sue ulti- — delle aggregazioni che tentano di Obus per Algeri. partire da un'intuizione che confer- dal tardo impero, al VI secolo (villa me pagine dedicate al Palladio (pp. proporre una sintesi della concezione Tali considerazioni potrebbero ma la paradossalità del tema prescel- di Teodorico), al XVI secolo e oltre 142-43) sono commoventi per la loro paesaggistica e della "villa democra- rivendicazione antiaccademica dei tizzata". Ma i suburbi di Llewellyn diritti dell'emozione. Che potrebbe Park, in cui lavora Davis, e di River- apparire sospetta se non fosse fonda- side (Illinois), pianificato da Frede- ta su una profonda conoscenza e su rick Law Olmsted, entrano soltanto un invidiabile aggiornamento biblio- di tangenza nella sua narrazione. Pensiero dell'architetto grafico. Come sempre, peraltro, Ac- Dietro la razionalizzazione delle resi- kerman cela, da maestro, aggregazio- denze suburbane statunitensi è un di Paolo San Martino ni storiografiche e interrogazioni di nuovo modo di concepire la comple- alta complessità dietro una prosa lim- mentarietà fra downtown e natura, pida e didattica. Una ragione di più così come a partire da tali nuovi pro- per/accomandare la lettura del suo grammi nascono nuove ipotesi circa Agostino Fantastici, architetto senese, 1782- ma di progetti per mobili ed arredi. È questo for- libro, oltre che agli studenti universi- l'interazione fra infrastrutture pro- 1845, a cura di Carlo Cresti, Allemandi, Tori- se l'aspetto più interessante e nuovo dell'opera di tari, a un pubblico non specializzato, grammate dall'operatore pubblico e no 1992, pp. 302, Lit 100.000. Fantastici, documentato cospicuamente in au- che potrà così scoprire quanta densi- interventi privati. (Il ruolo svolto da tentici elaborati resi esecutivi da falegnami ed tà di pensiero sia contenuta nella ma- Olmsted nella creazione del Central Agostino Fantastici compie gli studi canonici ebanisti senesi. terialità dell'ars aedificandi. Park di New York e del sistema dei — per un giovane della sua generazione — in pa- E il caso, ad esempio, della Libreria di Giulio 1 parchi pubblici di Boston è ben noto, tria, nell'ambiente familiare, e a Roma, dal del Taia, del 1824-25, eseguita — in un Bieder- L'edizione italiana del libro contiene e spiega perfettamente il fenomeno). alcune sviste redazionali (alcune delle 1806, impegnato nel rilievo della Colonna meier tutto personale — da "Venanzio di Giro- Per quanto riguarda il nostro discor- quali presenti anche nell'edizione in lin- so, la forma assunta dall'integrazione Troiana e di altri monumenti notabili, tutti resti- lamo Baroni Fallegname di Buon Convento... gua inglese), che si segnalano in vista di fra suburb e downtown è destinata a tuiti con un disegno che oscilla tra il colorismo di sotto la direzione delSig.r Agostino Fantastici", una seconda edizione. Nel primo risvolto mettere una parola finale sull'etica Valadier e il fare contornato e asettico di Perder. come pure di altri mobili commissionati dalle di copertina, il Richard Lloyd Wright ci- tato, si riferisce, ovviamente, a Frank adamitica, naturalistica e antiurbana Studia l'architettura utopica alla francese, sulla grandi famiglie della borghesia e della nobiltà se- Lloyd Wright; nato nel 1867, fra l'altro, e insita nella vita di villa. Contempo- scorta di Piranesi e dei concorsi accademici, la nese: i Malavolti, i Bianchi Bandinelli, i Saraci- non nel 1869, come è scritto a p. 346. La raneamente, essa prepara l'ingresso scenografia, ma al ritomo a Siena è incaricato di ni, i Clementini, i d'Elei, i Bichi Ruspoli. Per data della villa romana di piazza Armeri- in città del picturesque, riservato, in opere che solo in parte danno modo al suo talen- Mario Bianchì realizza nel 1825-28 il Villino del na (didascalia dell'illustrazione 15 a p. 23) precedenza, ai grandi parchi privati to di esplicarsi. La sua produzione — tutta con- va corretta in III secolo d.C. Nella dida- Pavone che in un certo senso riassume le diverse scalia della foto 16 (p. 24), villa Lante a di Capability Brown o di Richard centrata a Siena e dintorni — pare placarsi in un Payne Knight. La storia americana specializzazioni dell'architetto, che unisce alla Bagnaia viene erroneamente attribuita a tipo architettonico internazionale ma al tempo ha uno sviluppo assai diverso da conoscenza dei temi alti dell'architettura e delle Giulio Romano e datata 1518-20 (per una quella europea — pensiamo alla for- stesso autoctono, calibrato ma senza grandi slan- arti decorative una solida preparazione professio- confusione con villa Lante sul Gianicolo, certamente non attribuibile ad Acker- tuna delle Garden Cìties — anche se ci, del genere adottato da Pasquale Poccianti nel nale resa evidente dagli impegni come architetto Cistemone di Livorno. man). Nella didascalia della foto 64 (p. le idee di Olmsted molto debbono al- idraulico. Al Pavone troviamo una villa classica- 105), sarebbe opportuno precisare, per le correnti di pensiero e alla prassi vi- Il volume (con contributi di Marco Borgogni, mente impostata, con un pronao dorico, dotata evitare equivoci, che si tratta della villa di ve nell'Inghilterra a lui contempora- Bruno Santi, Alvar Gonzales Palacios, Fausto di un giardino all'inglese decorato — è il caso di Poggio a Caiano vista dalla villa medicea nea. Fatto sta che la saldatura fra re- di Artimino. Nella nota 35 a p. 119, il tra- Calderai, Gianni Mazzoni, Cristina Danti e Lu- sidenza suburbana e luoghi specializ- dirlo — da uno di quei tipici capricci da giardino duttore ha sdoppiato Gaetano Miarelli zati del lavoro terziario rende cia Cernili) si presenta come una bella occasione che qui assume la fisionomia in miniatura della Mariani in due distinti autori, mettendo il esplicito quanto l'antica competizio- per ridiscutere il ruolo di un architetto attivo nel- Piramide di Caio Cestio, così venerata da schiere verbo al plurale ("riportano la notizia"). ne fra olia e negotia nascondeva. la prima parte dell'Ottocento e per certi versi di artisti e "granturisti" studiosi dell'antico. Gli A p. 144, nota 12, la villa delle Trombe ad Agugliaro non regge l'attribuzione a Jaco- esemplare del periodo. Il catalogo, che occupa la Quanto Ackerman aveva acutamen- arredi disegnati ad hoc sono ugualmente ed acu- po Sansovino (caso mai, si potrebbe ricor- te letto nella relazione dissimulata seconda parte del libro, riflette l'impostazione tamente orientati alla stessa attenzione per i temi dare la discutibile attribuzione a Michele fra villa e città viene in tal modo spie- della mostra che ha originato la pubblicazione. e i generi dell'antico e del neoantico, a comincia- Sanmicheli). Nella nota 11 a p. 339, l'in- tatamente alla luce, rimanendo con- Il ricco catalogo curato da Cresti ci accompa- re dallo snobistico tavolino triangolare impial- traducibile termine inglese suburb è tra- fermata l'ipotesi di, fondo del libro. dotto, in modo fastidioso, "la suburbe", Che, per paradosso, avrebbe potuto, gna attraverso un percorso artistico e professiona- lacciato — con grande senso della materia — da mentre il David citato a proposito di Lle- un po' ermeticamente, intitolarsi La le di inattesa varietà di esiti, dove troviamo una diverse essenze lignee e sostenuto da tre telamoni wellyn Park è in realtà Alexander Jackson città rovesciata: la villa, infatti, nella considerevole mole di "Pensieri ' ' — per usare un egizi desunti dai famosi modelli vaticani prove- Davis. Per quanto riguarda l'indice dei nomi, l'eliminazione di quelli degli autori concezione sopra riassunta, parla per termine caro a Juvarra — e una serie puntualissi- nienti da Villa Adriana. citati nelle note non rende agevole la con- negazione di quanto ad essa dà fon- sultazione scientifica del volume. damento.

Il che avvalora le ultime frasi del volume. L'esaurirsi della mentalità tradizionale, con il suo carico di

UN LIBRO PER LA TESTA

Helm Stierlin Ulrich Leute ADOLF HITLER ARCHEOMETRIA Le influenze della famiglia Un'introduzione ai metodi fisici in archeologia e in storia dell'arte Italo Zannier LEGGERE LA FOTOGRAFIA Carlo Giammarco - Aimaro Isola Le riviste specializzate in Italia DISEGNARE LE PERIFERIE (1863-1990) Il progetto del limite

Gian Guido Belloni Paola Cabibbo (a cura di) LA MONETA ROMANA LA LETTERATURA AMERICANA Società, politica, cultura DELL'ETÀ COLONIALE

La Nuova Italia Scientifica • DEI LIBRI OEL MESE! MARZO 1993 - N. 3, PAG. 14 Paradossi e coerenza di Escher

di Stefano Bartezzaghi Escher, resta il confine tra figura e DORIS SCHATTSCHNEIDER, Visioni sfondo: solo che figure e sfondi sono della simmetria. I disegni periodici di sempre disponibili a scambiarsi i ruo- M.C. Escher, Zanichelli, Bologna sciare vuoti, come nella decorazione metamorfosi graduale (una quadret- matematica. Il mito del genio pre- li (un po' come per la locuzione "per- 1992, ed. orig. 1990, trad. dall'ingle- moresca e nella piastrellatura dei mu- tatura astratta che diventa una scac- veggente che anticipa la scienza, per siana rotta", in cui "persiana" e se di Sylvie Coyaud, pp. 354, Lit ri. A questa idea Escher lavorò, ini- chiera, una distesa di campi coltivati, forza di autodidattica e disciplina, è "rotta" possono essere alternativa- 78.000. zialmente, sostituendo figure umane uno stormo di uccelli, una città...). una possibile scorciatoia critica: e Contemporaneamente, altre linee di nell'opera di Escher di scorciatoie e mente sostantivo o aggettivo, per MAURITS CORNELIS ESCHER, Esplo- e animali ai motivi decorativi o pura- un'"imposta sgangherata" oppure rando l'infinito. I segreti di una ricerca mente geometrici. Poi perfezionò la ricerca esploravano la specularità e mitologie simili se ne incontrano più una "sconfitta dei Persiani"). La artistica, Garzanti, Milano 1991, ed. dialettica figura/sfondo, ed elaborò l'anamorfosi, gli anelli e le spirali, i d'una. La scorciatoia più allettante stessa linea è doppiamente funziona- orig. 1986, trad. dall'olandese di Ha- nuovi tipi di simmetrie, utili per la conflitti tra piano e spazio e le co- invita a leggere le opere di Escher co- le: nellla silloge Esplorando l'infinito do Lyria, pp. 184, Lit 45.000. divisione regolare. Studiò i contrasti struzioni impossibili. me ambigue ed evocative. Ed è fuor- di colore che gli servivano per dare Il mondo dell'Arte non se ne curò: viarne, poiché l'ambiguità delle ope- (che raccoglie affabili conferenze e re di Escher non è affatto l'ambigui- autocommenti dell'incisore) ci sonq Allegorie evoluzioniste. Nastri di risalto a ogni figura. Infine inserì ele- ma vari grattacapi furono procurati tà dell'indeterminato, ma è l'ambi- pagine in cui Escher racconta con Moebius percorsi da imenotteri det- menti dinamici come il progressivo da queste ricerche alla teoria della ingrandimento dei motivi, o la loro percezione, alla cristallografia, alla guità severa del duplice. La linea, in semplicità lo snervante compito di tagliatamente riprodotti. Paradossi far tornare i conti, bilanciare e ren- dove una mano A può disegnare una dere riconoscibili due figure conti- mano B che sta disegnando la stessa nue, lavorando con ritocchi quasi im- mano A. Maelstrom visivi dove un percettibili sull'unica curva che le museo contiene una litografia che definisce mutuamente. raffigura la città in cui è il museo stesso, con la litografia medesima... Ma risulta fuorviante, talvolta, L'opera di Maurits Cornelis Escher l'atteggiamento dello stesso Escher (1898-1972) è un repertorio di sofi- verso la propria opera. Una psicolo- smi spaziali, ormai vulgati come afo- gia totalmente votata all'artigianato rismi di Oscar Wilde, tenerezze di (perizia tecnica, olio di gomito e un- Folon, cattiverie di Kraus, apologhi derstatement) dissimula a fatica le di Borges. Con due domande spesso propensioni alla profondità. Dai testi eluse: come gli sarà venuto in mente? di Escher sbocciano candidi afori- e, soprattutto, come avrà fatto? Le smi: "... dal mio punto di vista, logi- risposte, finora, non sono pervenute. ca ed estetica non possono essere in contrasto fra loro. Forse nella mia lo- Il problema è che l'interesse criti- gica c'è qualche lacuna. Se è così, co per l'opera di Escher ha seguito, vorrei che qualcuno mi correggesse". storicamente, una traiettoria tortuo- O: "la qualifica di artista mi mette sa, assecondando simmetrie ora oc- un po' in imbarazzo". O quando il culte ora plateali: una curva che pare padre, ingegnere civile, lo iscrisse a tratta da una delle incisioni dell'arti- una scuola di architettura: "... mi sta. Artista? Lui vivo, le sue opere in- trovai a un passo dal. diventare un teressavano soprattutto tre categorie membro utile della società"; ma poi distinte di persone; parenti e aficio- il suo insegnante di grafica lo convin- nados; scienziati (soprattutto mate- se ad abbandonare l'architettura, e matici e cristallografi); banche e va- così "... non ho mai voluto costruire ria committenza. Come si vede, tre case per davvero, soltanto case da vigorose sottolineature alla procla- pazzi". E in questa collezione di mata estraneità di Escher da ciò che bons mots il posto privilegiato lo tie- comunemente si intende per Arte, in ne un incantevole paradosso, proba- maiuscolo. bilmente inconscio, pronunciato in In una seconda fase è subentrata un discorso di ringraziamento per un la suggestione di massa che ha porta- premio vinto: "comunque, per natu- to le opere di Escher a illustrare gior- ra non riesco a essere spontaneo". nali ? copertine, tramutarsi in po- ster, frammentarsi in puzzles (e Omnia munda mundis o denega- "puzzles", rompicapi, Escher stesso zione? Guarda caso Escher si scher- le chiamava). Per i loro nuovi utenti, miva in massimo grado sulla questio- i soggetti di queste opere traslocano ne dei simboli. Quando alcuni critici dall'araldica al simbolismo. Tutto sottolinearono la presenza della l'impeccabile armamentario del più scritta Job nella litografia Rettili pignolo fra i paralogisti viene scam- (Giobbe come senhal della pazienza? biato per un'allusione a non si sa be- allusione biblica generica? mistica ne che: comunque, ad altro. Manca- della creazione in agguato? o compia- va una ciliegina, a questa torta, e ce cimento anglofono per il proprio l'ha messa Douglas R. Hofstadter. job?) Escher stesso di divertì a spie- La ciliegina si chiama Eterna Ghirlan- gare che il pacchetto con la scritta da Brillante ovvero Eternai Golden non era una Bibbia ma una confezio- Braid ovvero Godei, Escher, Bach ne di cartine per sigarette olandesi, (trad. it. Adelphi, 1984). Libro che marca Job, appunto... Il critico che ha alcuni meriti, ma non quello di viene smentito, e cade, è un grande spiegare Escher: è l'opera di Escher topos della comicità meccanica, co- che, al contrario, illustra il pensiero me la torta in faccia o la buccia di ba- di Hofstadter. nana. Resta il fatto che Escher aveva scelto proprio quel pacchetto, e che Solo ora, in Italia, si annuncia una l'economia simbolica ha ragioni che fase di studio, e di considerazione la ragione, magari, non ammette. tecnica. Si ripartirà daccapo, perché dopo aver capito il modo in cui I PRIMI LIBRI Tutti questi paradossi (nell'opera, Escher lavorava sarà forse più agevo- nell'autore che ne parla), lo scher- le interrogarsi sul significato delle mirsi, l'ambiguità, gli indizi, però, si sue opere. E proprio chiedendosi scontrano con la sostanziale coeren- "come ha fatto?" che Doris za della posizione di Escher (di Escher, autore di incisioni e non di Schattschneider introduce il suo li- NARRATIVA bro. La domanda è ingenua, il libro conferenze). Il piano simbolico resta- no. Contiene i 137 disegni periodici H. Aguilar Camin, Morire a Veracruz va estraneo, mero impulso o prete- sto, alla concezione dell'opera. degli album in cui Escher sperimen- pp. 296 L. 28.000 tava i temi della sua opera grafica: è Escher, invece, sorvegliava attenta- una sorta di edizione critica, comple- J. M. Coetzee, Deserto mente due frontiere: la frontiera tec- ta di tavole di concordanze (per tipi pp. 172 L. 24.000 nica e quella concettuale. Nell'esecu- di simmetria), note testuali, biblio- zione delle sue opere il "da farsi" e il grafia. Ma è un'edizione critica af- SAGGI ' INTERVENTI "come farlo" sono complementari, fettuosa, arriva agli scogli maggiori figura e sfondo nel processo compo- P. Bevilacqua, Breve storia dell'Italia meridionale G. Fofi, Strana gente dopo due ampi capitoli discorsivi, e sitivo. Ovviamente, trattandosi di dall'Ottocento a oggi 1960. Un diario tra Sud e Nord anche i passaggi più specialistici sono Escher, sono perfettamente inter- pp. 200 L. 25.000 pp. 160 L. 16.000 esposti con grazia e arguzia: così re- scambiabili: decisione artistica e in- sta anche un libro assai leggibile e, cisione manuale si definiscono l'una P. Viola, Il crollo dell'antico regime C. Offe, Il tunnel con l'altra proprio come, nei risultati dato il profluvio di illustrazioni, ve- Politica e antipolitica nella Francia della Rivoluzione L'Europa dell'Est dopò il comunismo dibile. di tutto questo gran lavoro, branchi pp. 240 L. 32.000 pp. 200 L. 16.000 di pesci si incastrano con esattezza Il punto di partenza dell'evoluzio- prodigiosa in stormi di uccelli, o co- ne artistica di Escher, è la divisione me i pessimisti e gli ottimisti (Incon- regolare del piano, vera e propria tro, 1944) si districano gli uni dagli idea fissa e ossessione già infantile altri, camminano goffamente in cir- dell'incisore. Si tratta di incastrare colo e ritornano a stringersi la mano. .fra loro figure congruenti senza la- DONZELLI EDITORE ROMA [INDICE ••DEI LIBRI DEL MESEBÌ MARZO 1993 - N. 3. PAG. 15

Fabbrica del Libro Viaggi fra i titoli di un secolo fa di Alberto Cadioli

Catalogo dei libri dell'Ottocento ita- ni e la necessità di circoscrivere i ge- grafici su singoli editori (si vedano, scono sia lo sviluppo dell"'azienda" zioni dei generi in rapportò alle mo- liano (Clio), 19 voli., Editrice Biblio- neri librari che ad essa fanno tra gli altri, gli scritti di Garin a ca- sia la storia della sua produzione edi- dificazioni sociali e politiche dei let- grafica, Milano 1991, pp. 16.129, riferimento), dimenticando (o ricon- vallo di Otto e Novecento, quelli di toriale. A questi vanno aggiunte le ri- tori reali e potenziali e alcuni studi su Lit 8.500.000. ducendolo ad alcuni topoi, per lo più Bottasso e Firpo su Pomba, di Cec- cerche sul sistema editoriale com- problemi specifici nella storia del- legati alla pirateria di stampa) il rap- cuti su Le Monnier, di Gianfranco plessivo (ancora scarse: ma non si l'editoria ottocentesca (primo fra Per molto tempo gli studiosi della porto, pur importante, tra editoria e Tortorelli su Barbera), che, per lo più può dimenticare quella ampia di Gio- tutti quello del diritto d'autore, sul storia del libro hanno prestato la loro alta letteratura. Comunque sia, sul- fondati sull'esame dei cataloghi e de- vanni Ragone sulle Letteratura italia- quale ha lavorato M. J. Palazzolo). maggiore attenzione alle nuove espe- l'editoria ottocentesca sono ormai gli epistolari (e quando possibile sugli na Einaudi), che hanno per lo più una Ma l'ambito delle ricerche è anco- rienze sorte con l'avvento della stam- disponibili alcuni lunghi saggi mono- archivi delle diverse case), ricostrui- particolare attenzione alle trasforma- ra molto vasto, e forse si potrebbero pa, e al moltiplicarsi di pubblicazioni davvero misurare su questo terreno in nuovi centri librari. Da qualche le possibilità di indagini differenti: anno, tuttavia, il campo di studi si è sia specificamente dedicate alla sto- allargato, con uno spostamento signi- ria dell'editoria, sia finalizzate, pur ficativo anche sul piano metodologi- muovendo dall'ambito editoriale, a co: agli studi di storia del libro si so- Editore, impara a vendere obiettivi di particolari campi disci- no aggiunti — ponendosi in un ambi- plinari (in questa direzione, anche se to sostanzialmente diverso — gli stu- di Lodovica Braida per vie diverse da quelle più tradizio- di di storia dell'editoria, inizialmen- nali, ad esempio, può essere ancora te per opera di critici letterari, e poi, coinvolta la critica della letteratura, soprattutto, di storici. Le date a quo e non solo per quanto riguarda la sto- rie e troppo poco alle grandi catene di vendita. In si sono naturalmente ravvicinate: la FRANCESCO SILVA, MARCO GAMBARO, GIO- riografia letteraria; o, su un terreno fine del Settecento e l'Ottocento, fi- VANNI CESARE BIANCO, Indagine sull'editoria. Il altri termini, secondo gli autori, a essere carente diverso, ci si può interrogare sull'im- no ad arrivare alle vicende novecen- libro come bene economico e culturale, Fonda- non è la domanda ma l'offerta. portanza di centri di produzione tesche. Si è insomma riconosciuta zione Agnelli, Torino 1992, pp. 243, Lit La ricerca è un utile punto di partenza per una molto locali, indagando su tutti gli l'importanza e la specificità dell'edi- 19.000. valutazione statistica della presenza del libro nel- aspetti di una microrealtà editoriale, come è stato fatto qualche anno fa a toria moderna, che, appunto, si può le famiglie e nelle biblioteche pubbliche, anche Prato con una ricerca pubblicata nel datare alla seconda metà del Sette- Al mercato del libro in Italia e alle sue trasfor- se l'analisi qualitativa, relativa alle condizioni cento, grazie alla crescita di un nuo- 1985 a cura di S. Cavaciocchi). mazioni negli ultimi trentanni è dedicata /'In- che hanno contribuito, in questi ultimi anni, a vo pubblico, alla diffusione di nuovi A dare un altro impulso nella dire- una maggiore disponibilità degli italiani alla let- generi librari (e letterari), alle prime dagine di Francesco Silva, Marco Gambaro e zione auspicata di un moltiplicarsi trasformazioni — in senso editoriale Giovanni Cesare Bianco. Attenta all'identifica- tura, andava forse approfondita. Utilizzando le degli studi e dei punti di vista contri- — della figura del libraio-stampatore zione del suo consumatore-lettore, l'industria rilevazioni dell'Istat del 1965, 1973, 1983 e buisce sicuramente la monumentale e di quella dell'autore, all'avvio di editoriale si muove oggi sulle leggi del marketing, 1988, gli autori si soffermano sulla trasformazio- pubblicazione intitolata Catalogo dei una modernizzazione delle tecnolo- come se avesse a che fare con un qualsiasi altro ne della domanda sia come semplice acquisto di libri dell'Ottocento italiano (Clio, se- gie di produzione, con l'affermazio- prodotto. Ciò comporta un maggior controllo di libri sia come esigenza di lettura pubblica e pri- condo l'acrostico suggerito dall'Edi- ne piena, nei primi decenni dell'Ot- due fattori: le modalità di fruizione del libro e la vata. I lettori, rappresentati attraverso quattro trice Bibliografica di Milano, alla tocento, della macchina a cilindro sua sostituibilità, che, nel caso dei dizionari e dei variabili (età, istruzione, condizione professiona- quale va il merito di avere ideato e (introdotta in Italia nel 1830 da realizzato l'iniziativa), che, in di- manuali, può avere un'importanza determinante le, area geografica) sono passati, in Italia, dal Pomba), che moltiplicava i fogli quo- ciannove volumi, raccoglie 420.898 per il successo o l'insuccesso di un'opera. Tutta- tidianamente stampati e quindi, au- 1965 al 1983 (nella fascia tra i25ei 65 anni) dal edizioni pubblicate in Italia nel corso mentando le tirature, le potenzialità via, secondo gli autori, non sempre le case editri- 15 al 44 per cento. Tale aumento è misurato an- dell'Ottocento). I titoli riportati nel- di diffusione del libro. Ma, vicever- ci hanno fatto in questi ultimi anni una politica che nella maggior diffusione delle vendite rateali le loro diverse uscite (quasi il doppio sa, anche le novità di un mercato più dei prezzi e un'analisi della distribuzione ade- e delle dispense a fascicoli. Nonostante l'incre- di quelli registrati da Attilio Pagliai- ampio spingevano ad accelerare le in- guate alla domanda. Se gli editori stranieri pun- mento, il numero dei lettori in Italia è ancora ni nell'ormai storico Catalogo genera- novazioni tecnologiche: si incomin- tano spesso prima su un 'edizione non economica basso se rapportato a quello di altri stati europei le della libreria italiana, dedicato per cia presto a capire che le risposte a e successivamente su quella economica di uno «(va detto tra l'altro che la percentuale dei lettori altro agli anni 1847-99), sono suddi- una nuova domanda di pubblicazioni stesso libro, in Italia la politica di differenziazio- visi per autori, editori (la cui produ- possono essere redditizie sul piano negli ultimi anni è diminuita, passando dal 44 zione è riportata secondo una succes- ne del prezzo all'interno dello stesso canale non per cento del 1983 al 36 del 1988). E questo è il economico. ha avuto una grande diffusione. "L'ipotesi im- sione cronologica), luoghi d'edizio- risultato — scrive Francesco Silva — di una poli- ne: rispettivamente nei volumi 1-6; Non sono mancati dunque, negli plìcita degli editori italiani — scrivono gli autori tica miope, che non ha puntato alla promozione 7-12; 13-18. L'ultimo volume è dedi- ultimi dieci anni, numerosi saggi su — sembrerebbe essere che non vi sono due tipi di della lettura, preferendo sovvenzionare altri ca- cato agli indici, utili perché vi si tro- aspetti particolari dell'editoria otto- lettori, tra loro separabili: vi sarebbero solo o so- nali culturali, come i programmi televisivi e ra- vano suddivisioni nuove: ad esempio centesca, il cui studio si è venuto in- prattutto lettori 'poveri', non disposti a spendere diofonici. Se in alcuni paesi europei si progettano per curatori, traduttori, prefatori. trecciando con la nostra cultura; cu- troppo per un libro ' '. In realtà esiste una fascia di riosamente per altro (salvo eccezioni biblioteche (si pensi alla Bìbliothèque de France) La ricchezza di suggerimenti of- consumatori disposti a investire nel libro più di che tuttavia non eliminano l'impres- in cui il testo sia accessibile in tutte le sue forme, ferti da Clio ha avuto per altro ampia quanto gli editori siano portati a credere. Gli sione di un ritardo metodologico del- dal libro alla visualizzazione sullo schermo, in conferma dai lavori di un convegno ostacoli che si frappongono al raggiungimento di la critica letteraria), quando ci si è Italia i lettori devono ancora fare i conti con uno sulla produzione e sulla diffusione posti (soprattutto in occasione di questo mercato potenziale non sono tanto i costi del libro nell'Ottocento (organizzato scarso funzionamento delle strutture, sia per l'in- convegni) il problema del rapporto di produzione, quanto le modalità in cui avviene a Trento nell'aprile 1992 per la pre- tra editoria e letteratura ci si è inter- la distribuzione, eccessivamente legata alle libre- sufficienza dei finanziamenti sia per l'incapacità sentazione dell'opera), con numero- rogati prevalentemente sulla lettera- di razionalizzare spazi e risorse umane. se relazioni e comunicazioni, a parti- tura "popolare" (con tutte le diffi- coltà delle diverse possibili definizio- t>

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offrono sicuramente come un impor- ria e del suo pubblico. ta al libro religioso e agli annuari, < tante "archivio generale del libro Ma, si è detto, i sondaggi possibili non mancano proposte di classici o re dall'intervento di apertura di Ma- dell'Ottocento", secondo una defi- sono tanti, e alcuni possono essere pubblicazioni legate al territorio: l'e- rino Berengo (L'editoria italiana del- nizione avanzata da uno dei direttori utili per determinare le variazioni di ditore Corbetta di Monza affianca Laterza l'Ottocento attraverso Clio), cui sono dell'opera, Michele Costa, della Bi- offerta e di domanda culturale regi- ad una vasta produzione di opere di seguiti quelli di altri studiosi del se- bliografica (l'altro è uno dei più af- strate con il passare dei decenni (ed è Alfonso Maria de' Liguori numerosi Novità colo scorso e del mondo del libro in fermati studiosi dell'editoria con- facile rilevarle, perché le liste che ri- titoli sulla coltivazione dei bachi da particolare: da Enzo Bottasso a temporanea: Giuliano Vigini; al loro portano i titoli per editore sono im- seta, attività dominante nella Brian- Fare l'Europa Franco Della Peruta, da Luigi Balsa- fianco ha operato un comitato scien- postate in senso cronologico). Anche za del tempo. mo a Enzo Esposito, da Andrea Mar- tifico che comprendeva numerosi no- in questo caso si possono avanzare Le osservazioni fin qui riportate Una novità assoluta: cinque tinucci a Paolo Traniello. mi, tra i quali quelli di L. Balsamo, poche osservazioni: quali autori, ad possono bastare, pur nella loro esi- editori europei pubblicheranno Un'impresa davvero notevole, M. Berengo, L. Crocetti, D. De Ro- esempio, soprattutto di discipline guità, a mostrare le possibili solleci- simultaneamente i Ibri di una dunque, quella di Clio (in altri paesi bertis, G. Galasso). Anche Luigi Bal- settoriali, hanno conosciuto momen- tazioni di storia della cultura (ma an- collana che hanno concepito promossa soprattutto dalle istituzio- samo, del resto, intervenendo al con- ti di ampio interesse (dunque tante che di storia dell'editoria, di storia insieme. Un'iniziativa ni pubbliche, che in Italia, anche in vegno di Trento, ha parlato del Cata- edizioni) e poi il declino o una brusca della ricezione letteraria e così via), e che ha una portata culturale questo campo, sono latitanti), so- logo come di un'imponente "base di caduta? Basti pensare che l'autore re- a confermare l'utilità di Clio nel sug- dati bibliografici". gistrato con il maggior numero di ti- gerire indagini diverse, alcune delle e politica che va al di là prattutto perché, al di là delle prime toli è il "librettista" Felice Romani quali possibili solo ora, grazie pro- del semplice fatto editoriale impressioni e dei suggerimenti più Nelle definizioni di Costa e di Bal- scontati, può far scoprire, proprio samo è implicita la possibilità di (con 726 edizioni; ma è fortunato, prio allo straordinario numero di ti- «Le Monde» toli censiti (e molte altre sarebbero avviate con maggiore facilità poten- Michel Mollat do muoversi direttamente con un supporto elettronico). du Jourdin L'Europa e il mare Non meno interessanti gli spunti Luci e ombre dei lumi per letture sociologiche, anche se prefazione di Jacques Le Goff forse meno facili da compiere non es- di Piero Severi sendo ancora Clio disponibile su di- sco. Si possono comunque citare al- Leonardo Benevolo cuni dati che la stessa Editrice Bi- La città bliografica ha elaborato e diffuso. Si imparato a identificare con le fondamenta del nella storia d'Europa L'editoria del '700 e i Remondini, atti del con- rileva così che Milano è anche nel- vegno (Bassano, 28-29 settembre 1990), a cu- nostro mondo e della nostra mentalità critica e l'Ottocento la capitale dell'editoria ra di Mario Infelise e Paola Marini, Ghedina moderna. Un'immagine ricalcata sulla storiogra- (con 23.199 edizioni tra quelle censi- & Tassotti, Bassano del Grappa 1992, pp. fia consolidata, il cui riflesso viene cercato — e te per la prima metà del secolo e 373, Lit 55.000. regolarmente ritrovato — nella produzione edi- 39.082 per la seconda), seguita, nella toriale, nella circolazione delle idee, nella rico- prima metà, da Napoli (20.895) e, La storia della stampa, o dell'editoria, è sem- struzione dei gusti del pubblico e in quella dei ca- nella seconda, da Torino (28.725). Fernando La Lombardia, per altro, è al primo pre stata terreno di caccia esclusivo dei bibliogra- taloghi di editori librai ed eruditi. Ma in alcuni Savater di questi saggi si trova invece testimonianza di un posto, per edizioni pubblicate, con fi e degli studiosi di storia del libro: di rado gli 90.970 titoli, contro i 48.726 del altro Settecento, più sfumato e conflittuale, dove storici delle idee, della letteratura, della cultura Piemonte, i 46.744 della Toscana, i 9blilica popolare o dell'alfabetismo — per non parlare le ombre non sono soltanto dalla parte del- 45.677 della Campania. Infine può degli storici tout court — si sono avventurati in l'oscurantismo e le luci da quella dei lumi. Si essere interessante segnalare una li- per LUI figlio questi territori. Una prima sortita è rappresentata tratta di ricerche che non si fermano alla lettura sta degli editori più produttivi: al da questo volume, che raccoglie diciotto contri- seriale di cataloghi, inventari e gazzette, ma cer- primo posto c'è Paravia (4.797 tito- buti a un convegno sul tema, un po' onnicom- cano di inseguire una vicenda storica sottoli- li), Fusi (3.464), Vallardi (2.853), Ti- prensivo, dell'editoria settecentesca, e dei Re- neando non solo gli elementi di rottura e novità pografia sordomuti (2.809), Sonzo- gno (2.764), Botta (2.710), Civelli mondini, stampatori e librai a Bassano e Vene- ma anche quelli di continuità e persistenza, at- (2.611), Loescher (2.568), Utet zia, che ne furono parte non trascurabile tra traverso gli errori, le contraddizioni, i conflitti e i « ripensamenti degli attori coinvolti. Per tutti si (2.553). A nomi ancora ben noti si Lalrrxa XVIII e XIX secolo. Quello che ci viene offerto è affiancano editori oggi del tutto sco- può citare la relazione su Nascita del libro di un panorama estremamente ampio, consentito, nosciuti, come appunto Fusi, di Mi- come si è detto, dalla vastità del titolo: dai libri lettura (di Piero Lucchi). All'origine, una do- lano, attivo dal 1810 e per tutto l'Ot- Fernando Savater d'intrattenimento a quelli scolastici, scientifici, manda semplicissima: se è vero che in questo pe- tocento, poi dimenticato come i tanti Politica per un figlio umanistici, devozionali; dal commercio librario, riodo nascono le scuole moderne e i loro metodi titoli scientifici della sua ricca produ- di insegnamento, qual è la genesi del più sempli- In libreria da fine marzo in Italia e fuori, alla produzione di almanacchi e zione (che spaziava dalla medicina al- opuscoli popolari; dalle biblioteche monastiche ce degli strumenti educativi, tanto radicato e la biologia alla matematica), inevita- alla ricezione e circolazione delle mode culturali scontato da apparire quasi invisibile oggi ai no- bilmente destinati a cadere davanti ai progressi della scienza nel nuovo Antonio Roccuzzo d'oltralpe. Su gran parte di questi argomenti il stri occhi? La tesi di Lucchi — che rappresenta secolo. Gli uomini lettore potrà trovare una messe solida di notizie e un nuovo tassello di una rilettura complessiva della giustizia dati di fatto risultanti dallo spoglio esaustivo di della storia dell'insegnamento elementare dal Prima di chiudere si impone un'ul- nell'Italia un ampio ventaglio di fonti. Il livello dei saggi Cinquecento in poi — è che i libri di lettura na- tima doverosa osservazione, cui si ac- non è tuttavia sempre uniforme: si va da inter- scano dall'incontro (e scontro) tra una tradizione compagna un suggerimento. Si è det- che cambia to che si trovano errori e edizioni venti estemporanei di poche pagine, di cui non si secolare di letteratura popolare e le spinte, non sempre univocamente innovative, dei riformato- mancanti: era inevitabile (anche se sentirebbe la mancanza, a corrette relazioni su ri- forse un maggiore controllo della re- ri di fine secolo: il discrimine non passa infatti tra cerche in corso, che ' 'anticipano i risultati ' ' di te- dazione, laddove ad esempio le date riforma e conservazione, ma tra una concezione si in via di elaborazione (spesso caratterizzate da non sono precisate chiaramente, I Pensatori Politici un comprensibile descrittivismo); fino alle ricer- intellettualistica dell'educazione (discendente avrebbe evitato alcuni errori), ma Ogni volume di questa nuova che compiute, elaborate a livello locale sul tema diretta della perenne scuola di grammatica) che proprio per l'importanza dell'inizia- collana costituisce un'ideale più ristretto proposto dal convegno. privilegia i modelli normativi e astrattamente let- tiva occorre provvedere alla loro in- intraduzbne ad una grande terari, e una corrente minoritaria, ma mai del dividuazione, in vista soprattutto di figura del pensiero politico Il Settecento che circola in queste pagine non è tutto sconfitta, che mette a profitto dell'insegna- possibili e auspicabili sviluppi. Sa- classico o contemporaneo. inatteso. E quello delle idee nuove e delle rifor- mento proprio le fiabe e l'epica popolare guarda- rebbe a questo proposito davvero Ad un sintetico e denso protib me, della disputa tra antichi e moderni, della ri- te con disprezzo dalla cultura illuminista. utile se l'Editrice Bibliografica apris- critico si uniscono una nota nascita scientifica e tecnica, dell'apertura italia- se uno specifico canale di comunica- bio-bibliografica ragionata e na alla cultura francese ed europea, che abbiamo zione a disposizione di chi, specializ- un'antologia delle pagine più zato in particolari settori, volesse se- significative del fautore trattato gnalare ciò che non va. Qui, a titolo di esempio, ci si limita a porre alcune prime osservazioni che riguardano le con il suo uso, nuovi possibili ambiti "usare" Clio con le più differenziate editorialmente, anche un altro auto- edizioni della Lettera semiseria di di intervento. metodologie di analisi e i più diversi re di melodrammi, Gaetano Rossi, Domenico Fisichella Giovanni Berchet. L'edizione delle L'uso più immediato è sicuramen- percorsi di lettura. Si prenda, tra i con 458 edizioni). Seguono Cicerone Poesie seguite dalla Lettera semiseria te quello destinato ai cataloghi: la molti esempi possibili, quello sugge- (588 titoli) e il teologo e predicatore II pensiero politico di Grisostomo al suo figliuolo, a cura prima e semplice consultazione alla rito da Sergio Raffaelli al convegno Alfonso Maria de' Liguori (526) e di De Maistre di G. Lazzeri, riportata da Clio senza ricerca di un'informazione. E per citato: il suo contributo (L'editoria quindi Dante Alighieri, con 517 edi- anno (18..), è in realtà del 1936, così quanto evidente che Clio non possa italiana dell'Ottocento: un sondaggio zioni. In questa direzione può essere come novecentesca è l'edizione inti- raccogliere con certezza tutte le pub- linguistico nei titoli), partendo dal- interessante un'ultima annotazione: Giuseppe Bedeschi tolata Manifesto del romanticismo ita- blicazioni con più di diciotto pagine l'esame di Clio, incomincia a speri- Clio permette di seguire l'ingresso liano (Lettera semiseria ecc.) pubblica- uscite nel corso dell'Ottocento in mentare "l'allettante prospettiva di nella cultura italiana degli scrittori Il pensiero politico ta dall'Istituto editoriale italiano (in Italia (chi potrà mai giurare sulla tracciare un profilo di storia lingui- stranieri, suggerendo risposte credi- di Hegel Clio, di nuovo, è datata solo "186.": completezza?) e pur con la presenza stica dei titoli, che si basa sull'esplo- bili alla domanda "quando e con che ma l'Istituto editoriale italiano è sta- di errori di trascrizione e di deficien- razione cronologica ma che possa ri- titoli?" (si scopre ad esempio che to fondato nel 1904). E ancora: Let- ze dovute alla cattiva schedatura nel- cavare spessore dalla simultanea in- Alexandre Dumas è tra gli scrittori tera a suo figlio sul cacciatore feroce e le biblioteche o sui volumi consultati dagine sulle eventuali differenze lo- più ricorrenti in assoluto, con 487 sulla Eleonora di Bùrger, e Sul caccia- (il catalogo è infatti costruito sulla cali". Già i primi sondaggi confer- edizioni). Ma anche questo è solo tore feroce e sulla Eleonora di Augusto base di cataloghi preesistenti e sulle mano la progressiva modernizzazio- uno degli esempi possibili. Bùrger. Lettera semiseria di Grisosto- schedature di alcune biblioteche ne della lingua italiana nel corso del Da un altro punto di vista si con- mo al suo figliolo, entrambe edite da scelte dopo accurati accertamenti, secolo (a partire dai fenomeni fono- ferma l'ampia diffusione di aziende Bernardoni nel 1816, sono evidente- sia grandi, come la Biblioteca Nazio- logici, morfologici, sintattici e lessi- che pubblicano libri (siano già azien- mente la stessa edizione (e dunque da nale di Firenze, sia di dimensione più cali per poi investire la struttura, la de editoriali o ancora stampatori e li- riportare una volta sola), anche se la limitata, come l'Alessandrina o la fisionomia stessa del titolo), che af- brai) anche in centri di media e pic- prima è stata male schedata. Casanatese di Roma), i suoi volumi si fianca la modernizzazione dell'edito- cola grandezza; se la prevalenza è da- [INDICE

Cosa leggere Secondo me di Marx di Bruno Bongiovanni

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Letteratura di lingua II Barbara Pym Quartetto in autunno Salvatore Bono (a cura di) Morire per questi deserti inglese William B. Yeats Fantasmi d'infanzia e di gioventù Arnold J. Tonynbee Il mondo e l'Occidente Janet Frame La città degli Specchi Mario Grandinetti I quotidiani in Italia 1943-1991 Nathaniel Hawthorne La casa del tesoro Società X AA.VV. Strategie di comunicazione e Statuto La bambina di neve dei lavoratori Jamaica Kincaid Lucy Demetrio Volcic Mosca Arthur Maimane Vittime Vittorio Zucconi Si fa presto a dire Russia III Rudyard Kipling Confini e conflitti Carlo Galante Garrone Vita e opinioni di Alessandro Perfetti Robert Louis Stevenson Favole Gianfranco Pasquino Come eleggere il governo Guido Fink Robert L. Stevenson. Lo strano caso Architettura- XI Lue Ferry Homo Aestheticus del dottor Jeckyll e del signor Hyde Urbanistica Fulvio Carmagnola Luoghi della qualità Roberta Mullini, Romana Zacchi Introduzione allo studio del teatro Francesco Finotto La città chiusa inglese Vittorio Ugo I luoghi di Dedalo Emanuela Bossi Introduzione al teatro irlandese Guido Zucconi Camillo Sitte e i suoi interpreti Paolo Bertinetti Il teatro inglese del Novecento Economia XII Marco Gambaro, Economia della televisione Oscar Wilde "Ilìritratto di Mr. W.H. Francesco Silva Teleny Franco Modigliani Consumo, risparmio, finanza Giordano De Biasio Memoria e desiderio Paolo Sylos Labini Elementi di dinamica economica Teatro IV Antonia Spaliviero (a cura di) Divina Marco Fanno Teoria del credito e della circolazio- Luigi Santoro Amleto e Don Chisciotte ne Dario Fo Fabulazzo Milton Friedman Manovre monetarie Musica Gianfranco Vinay (a cura di) Gersbwin Alien Buchanan Etica, efficienza, mercato F. Alberto Gallo Musica nel castello Scienze XIII Jules-Henri Poincaré Il valore della scienza Cinema Auro Bernardi Al cinema con Savinio AA.VV. Dalle forze ai codici Religioni V Salvatore Caponetto La riforma protestante nell'Italia del Wesley C. Salmon 40 anni di spiegazione scientifica Cinquecento AA.VV. Omaggio a Ludovico Geymonas AA.VV. La religione degli europei John D. Barrow Teorie del lutto Paolo Branca Voci dell'Islam moderno Psicologia- XIV Alessandro Persavento, Un modello probabilistico del pro- Alessandro Bausani La bbona notizia Psicanalisi Mario De Paoli cesso onirico Wayne A. Meeks I cristiani dei primi secoli André Green, Jean-Luc Donnet La psicosi bianca Pierre Crépon Le religioni e la guerra M.D. Kahn, K.G. Lewis Fratelli in terapia Salvatore Pricoco Monaci, filosofi e santi (a cura di) Filosofia VI Georges Canguilhem Ideologia e razionalità nella storia Bertrand Cramer Professione bebé delle scienze della vita Silvia Vegetti Finzi Il romanzo della famiglia Rudolf Arnheim Pensieri sull'educazione artistica Jiirg Willi Che cosa tiene insieme le coppie Giancarlo Carabelli Intorno a Hume Giovanni Carlo Zapparoli Paranoia e tradimento Daniel C. Dennet Coantenuto e coscienza Bambini-Ragazzi XV Penelope Lively Un viaggio indimenticabile Giuseppe Tucci Storia della Filosofia indiana * Asun Balzola Il giubbotto di Indiana Jones Madame du Chàtelet Discorso dulia felicità Ivan Gantschev Una strana zebra Johann J. Winckelmann Pensieri sull'imitazione Marta Koci Arrivano gli spifferi! Jacques Derrida Il problema della genesi nella filoso- Gino Alberti Storia di una marionetta fia di Husserl Lewis Carroll Storia VIII Jean Leclerq Bernardo di Cbiaravalle Alice dei bambini Dante Zanetti Vita, morte e trasfigurazione del si- Ermanno Gallo Bit gnore di Lapalisse Cecco Mannello, Elena, le armi e gli eroi Hans Rogger La Russia prerivoluzionaria 1881- Roberto Piumini 1917 Lloyd Alexander Terra d'Occidente

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L'inserto è * cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Guido Cutelnuovo (libri economici), Sara Cortellazzo (cinema, musica, teatro), Martino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Marco Revelli (storia e scienze sociali), Anna Viacava (salute, psicologia, psicoanalisi), coordinamento: Lidia De Federicis e Luca Rastello, disegni di Franco Matticchio ••DEI LIBRI DEL MESEH MARZO 1993 - N. 3. PAG. 18/11

questa superficie si trova un quartet- dall'autrice si muovono a loro agio e C'è qualcosa di strano nell'auto- turo, bensì un impedimento, quasi Letterature to proprio bizzarro e per nulla armo- con intraprendenza per le strade di biografia di Yeats: una sorta di paca- uno smarrimento, di fronte alla pos- nico. I quattro personaggi che Io Londra, si incontrano e si evitano, e to distacco, un prendere le distanze sibilità di dimenticare. Ecco allora dì lingua inglese compongono, due uomini e due don- nella loro ritrosia ad usare le parole, dagli eventi narrati, un tono a mezza l'emergere di rèveries, visioni o fanta- ne, qualcosa in comune pure ce l'han- per timore di essere invadenti o inop- via tra derisione e indulgenza. Lo ia- smi come suggerisce correttamente la BARBARA PYM, Quartetto in autun- no: nel loro autunno anagrafico han- portune, sono piuttosto le loro gesta, to che si percepisce è in parte conse- traduzione, di discorsi frammentari, no, La Tartaruga, Milano 1992, ed. no tutti "superato la sessantina". atti di inaspettata generosità, timidi guenza della distanza cronologica ma soprattutto dell'Irlanda. Qu^la orig. 1977, trad. dall'inglese di Frida Ma ciascuno vive rinchiuso nella pro- segnali di reciproca solidarietà, a di- che separa il momento della stesura dei mai i burrascosi che nascóndono Ballini, pp. 159, Lit 24.000. pria idiosincrasia — intesa secondo mostrare un desiderio di esplorazio- dell'opera dagli accadimenti. Il poeta di volta in volta scogliere insidiose l 'accezione britannica del termine — ne di questa nuova età del pensiona- è infatti ormai cinquantenne quando oppure mitiche. Quella di strani fi- Già nel titolo di questo libro ri- rinchiuso, vale a dire, nella propria mento, non priva di sorprese. si appresta a riordinare e fissare sulla guri incontrati per via, di fuochi che suona un ossimorico accostamento di peculiare stravaganza; ciascuno a suo Carmen Concilio pagina i barlumi del passato. Sarà divampano sui monti incantati. aspro e dolce: l'autunno, stagione in- modo radicato nella propria indipen- dunque questo il libro di cui si legge Quella della saggezza e delle super- certa, preludio d'inverno in tono mi- dente ostinazione e, come lo scoiat- in una lirica del poeta? Il libro che il stizioni popolari; quella, infine, divi- nore; e un quartetto che evoca l'ar- tolo, disposto a rosicchiare ancora vecchio, canuto e stanco, sceglierà da sa tra orangisti e feniani. Un quadro monico accordo di elementi affianca- qualcosa alla vita. Solo in apparenza uno scaffale con lenti gesti, per leg- d'ambiente, insomma, e insieme un ti, quasi a formare una cosa sola. C'è si tratta di un romanzo "minimali- WILLIAM BUTLER YEATS, Fantasmi gervi del fiero sguardo che un tempo ritratto di famiglia, ma anche la sto- poi in copertina disegnato uno sta", pronto a registrare i piccoli e d'infanzia e di gioventù, Theoria, Ro- animava i suoi occhi e per ritrovarvi i ria di una vita che — dice il poeta — scoiattolo intento a rosicchiare una semplici avvenimenti della quotidia- ma-Napoli 1992, ed. orig. 1916, trad. volti di coloro che amarono il suo spi- "soppesata nella bilancia della mia noce, sottratta appunto a quell'im- nità, perché invece niente è scontato dall'inglese e cura di Aurelio Gariaz- rito errabondo? Non l'urgere dei ri- mi sembra una preparazione a qual- minente inverno. In verità, oltre in questo libro. Le figure presentate zo, pp. 124, Lit 22.000. cordi ridona memoria all'uomo ma- cosa che non accade mai". Carmen Concilio

JANET FRAME, La città degli specchi, Interno Giallo, zi geografici si sovrappone il motivo del viaggio interiore, a riposare o a mettere radici" del solitario tumbleweed Milano 1992, ed. orig. 1985, trad. dall'inglese di Lila alla ricerca di una nuova o della vera identità. Quando i — quel ' 'gomitolo di erba secca, racchiuso nelle proprie Zazo, pp. 191, Lit 25.000. medici di Londra confermano l'errore nella diagnosi di radici", trasportato dai venti autunnali, con il quale Ja- schizofrenia sentenziata dai colleghi neozelandesi, Janet net si era identificata — ha alfine termine. Il viaggio e Colui che più viaggia molte cose avrà da raccontare — sa di aver trovato se stessa, eppure, allo stesso tempo, sen- con esso il racconto si concludono là dove avevano avuto ricorda un proverbio tedesco —; e nell'immaginario col- te di aver perduto qualcosa: un 'aura di folle genialità che inizio: a Dunedin, in Nuova Zelanda. Qui l'Inviato, an- lettivo il narratore è spesso qualcuno venuto da molto la legava impercettìbilmente a Van Gogh o a Hugo gelo o messaggero, attende impaziente sulla soglia; ma il j lontano — aggiunge W. Benjamin nelle Illuminazioni. Wolf. Non l'ha però invece abbandonata quella sua ca- fluire della narrazione non sembra trovar pace: "Lascia- E di un viaggio racconta anche l'ultimo volume del- ratteristica "solitudine interiore dell'anima", che le con- mi scrivere ancora di viaggi ' ' — lamenta Janet, che ormai l'autobiografia di Janet Frame, che dalla Nuova Zelanda sente di vivere il proprio ' 'esilio ' ' nella Città degli Spec- ha ritrovato la propria dimora nella scrittura, nell'imma- è venuta in Europa e vagando da Londra alla Spagna, nel- chi, una città che non ha alcuna collocazione spaziale se ginazione, ma anche, letteralmente, a casa. le città del secondo dopoguerra, ha conosciuto una pover- non nell'immaginazione. Nella coincidenza di vita e Carmen Concilio I tà non meno dignitosa di quella lasciatasi alle spalle. Ma scrittura di cui si nutre l'autobiografia vi è un momento al racconto di viaggio inteso come attraversamento di spa- in cui il cerchio si chiude. Il rotolare "senza mai fermarsi

NATIIANIEI. HAWTHORNE, La casa americano di rinnovamento, sogno NATHANIEL HAWTHORNE, La bambi- Povera "visitor" e Lucy sono signi- trad. dall'inglese di Carlo Corsi, pp. del tesoro, Selleria, Palermo 1992, ed. che qui Peter sembra concretizzare na di neve e altri racconti, Passigli, Fi- ficativamente i capitoli iniziale e fi- 310, Lit 28.000. orig. 1942, trad. dall'inglese di Euge- nella ricerca spasmodica del "teso- renze 1992, trad. dall'inglese dì Renata nale, i poli estremi, di una narrazione nio Montale, pp. 47, Lit 10.000. ro" e nella progressiva demolizione Barocas, pp. 74, Lit 8.500. che segue il percorso formativo della Una separazione coatta porta fa- della vecchia casa in prospettiva di giovane protagonista, venuta dai Ca- talmente anche a un incontro coatto: Attraverso un alternarsi di passato una ricostruzione. La proiezione nel Una discussione sulla creazione raibi nel paese delle illimitate possi- un atto di violenza, uno stupro. Nel e presente, di sogno e realtà, di im- futuro non è tuttavia possibile senza artistica come espressione di energia bilità: gli Stati Uniti. L'inverno, sco- violentare la giovane e bella donna magini più o meno sfocate, si svilup- l'incontro-scontro con i fantasmi del vitale sembra essere il nucleo temati- nosciuto ai tropici, è il primo estra- bianca, Philipp ha voluto colpire pa la delicata storia di Peter Goldth- passato, ed ecco che quindi Peter, co attorno al quale ruotano i primi neo a dare il benvenuto alla dicianno- "tre milioni di bianchi"; in realtà, waite. Come spesso nella short story nel suo distruttivo vagabondare tra i tre racconti di questa breve raccolta. venne ospite, a questa aliena, che questa vendetta non fa che gravare il classica, il protagonista è un indivi- relitti della soffitta, confonde la pro- E grazie all'ingenuità fiduciosa e inizialmente si limita a prendere nota carnefice di un peso tale da renderlo duo in qualche modo eccentrico, ai pria identità con quella dell'omoni- creativa dei piccoli protagonisti della del mondo esterno visto attraverso i a sua volta vittima, non meno di margini della società, della folla sor- mo antenato e le diavolerie di que- prima storia, La bambina di neve, che finestrini di un'auto o dalla finestra quanto lo sia Jean Ryan. E non sarà ridente che egli qui osserva da una fi- st'ultimo sembrano fornirgli una il loro pupazzo di neve prende le for- della stanza che la ospita. Anche la un qualche senso di colpa a redimere nestra della sua casa in demolizione. chiave d'interpretazione. Ma non fi- me e le movenze di quella che divie- primavera, con l'annuale esplosione Philipp, quanto invece il tormentato Come spesso in Hawthorne, è il sim- niscono certamente qui le occasioni ne la loro ideale compagna di giochi. di narcisi che porta con sé, lascia in- percorso che lo riavvicinerà ai bian- bolo a farla da padrone, dove il magi- di cimentarsi nella decodificazione Così come la meticolosità ossessiva differente la nuova venuta che du- chi. Con una tecnica che Itala Vivan co diventa introspezione, dove la de- di simboli e allusioni, oltre che sem- dell'orologiaio Owen, in L'artista del rante l'infanzia ha interiorizzato nell'introduzione definisce "cinema- molizione dell'abitazione di Peter, plicemente assaporare il tono pacato bello, riesce a generare un altro subli- paesaggi diversi, ora continuamente tografica", Maimane segue alternati- che consente però di "lasciare inalte- del racconto. Non manca, in conclu- me oggetto dalla simbologia eviden- posti a confronto con la realtà attua- vamente le vicende dei due protago- rato l'esterno guscio... in modo che i sione, anche un riferimento sfocato te: una farfalla. Poco importa se l'in- le. Non solo il mutare delle stagioni nisti e, allo stesso tempo, tratteggia passanti non potessero sospettare ciò al mondo degli affari: un nuovo sboc- comprensione del mondo circostante colpisce la narratrice che osserva con essenzialità i loro diversi mondi. che accadeva dentro", diviene em- co per la realizzazione concreta del vanifica gli sforzi delle "anime bel- piuttosto gli altri: gli uomini e le don- Il mondo dei neri, dei locali dove si blema del conflitto tra interiorità ed sogno d'intraprendenza e rinnova- le". Poco importa se il corpicino di ne e attraverso queste ultime se stes- suona jazz e dei sobborghi. A tutti gli esteriorità. Scettico nei confronti mento? neve della bambina bianca svanisce sa. Il punto di vista privilegiato che intellettuali neri, riunitisi negli anni dell'ottimismo metafisico che per- Claudia Manera davanti al calore soffocante e fuori l'osservatrice detiene in quanto stra- cinquanta intorno alla rivista mea il pensiero estetico e filosofico luogo di una stufa, o il fragile volo niera le permette un lucido distacco "Drum", è dedicato questo che Mai- dei suoi contemporanei — primo fra della farfalla viene stroncato dalle da tutto quanto la circondi. Così as- mane definisce il "Grande Romanzo tutti Emerson —, Hawthorne sotto- mani violente del figlio di un fabbro. siste al dramma di Mariah, presso cui Sudafricano", quello che più volte pone a critica anche il mitico sogno Quello che conta è il processo creati- lavora come baby-sitter, che perde essi avevano promesso di scrivere vo, "Ben altra farfalla egli aveva pre- con il marito e la sua migliore amica quando partecipavano alle feste "mi- so. Quando l'artista si elevò così in la felicità coniugale. Allo stesso mo- ste" dei bianchi. E nelle case dei alto da attuare il bello... il suo spirito do, la distanza che la separa da casa quartieri residenziali si sposta quindi possedette se stesso nel godimento le consente di recidere quel residuo l'attenzione per seguire la fiera Jean della realtà". In questi racconti cordone ombelicale che la legava a Ryan, costretta ad abbandonare la T Hawthorne sembra preferire al sim- sua madre, fatto di lettere cui Lucy sua gente perché ha scelto di tenere bolo il momento "epifanico", l'atti- non dà risposta. Perché ormai Lucy con sé la figlia di quella violenza. Al- mo di consapevolezza, che può risie- ha ripreso coscienza dello spirito ri- le umilianti prove che Jean si trova BRUNO FABI dere nello splendore lucente della ne- belle, luciferino, rinchiuso nel suo ad affrontare si affiancano le sor- ve, nel volo effimero della farfalla o, nome; ha una casa da considerare prendenti iniziative di Philipp che come in Gli sposi dell'Eternità, nel- propria, con tendine "a grossi fiori proprio in seguito a una di quelle fe- IL TERZO MILLENNIO l'indissolubile intreccio di vita e vistosi" che ricordano i Caraibi; ha ste "miste" vede pian piano andare Romanzo, pp. 216, L. 28.000 morte che è la realtà stessa. È certo una solitudine piena di amicizie e in pezzi il rancore provato verso i che il mondo prosaico di osservatori amori da raccontare in una scrittura bianchi. Il finale conciliatorio, che scettici che popola le quattro vicende agile, in una prosa scorrevole e accat- porta i due protagonisti a un nuovo La chimera dell'Apocalisse resta escluso da questi momenti ma- tivante, sempre dominata dal tempe- incontro, non cancella né l'onta subi- alla vigilia dell'anno Mille, gici cui sono invitati a partecipare ramento fiero — che deve apparte- ta da Jean, né ciò che l'ha causata, e ora all'alba del terzo Millennio, soltanto bambini, eccentrici artisti e nere a Jamaica Kincaid, brillante at- l'apartheid-, ma, soprattutto, non — chissà — forse anche noi lettori. trice americana, ma d'origine carai- contiene alcuna morale. La morale nella ricorrenza biblica degli eventi bica — di una ventenne che della favola è invece affidata all'epi- e nel racconto di due vicende umane, Claudia Manera cammina "cercando di tenere alta la grafe del libro, alle parole del Prome- testa e di osservare ogni cosa". teo di Shelley e alla sua infelice con- in terra di Toscana, parallele nel tempo. danna a dover meglio comprendere Carmen Concilio un atto che voleva essere di sfida. TODARIANA EDITRICE MILANO Carmen Concilio 20135 Milano JAMAICA KINCAID, Lucy, Guanda, Parma 1992, ed. orig. 1990, trad. dal- Via Lazzaro Papi, 15 l'inglese di Andrea Di Gregorio, pp. ARTHUR MAIMANE, Vittime, Edizio- 148, Lit 22.000. ni Lavoro, Roma 1992, ed. orig. 1976, IDEI LIBRI DEL MESE I MARZO 1993 - N. 3, PAG. 19/111

Farquhar, Goldsmith, Sheridan, PAOLO BERTINETTI, Il teatro inglese verno Thatcher, non sono questi mo- differenze di razza e di casta in nome scelta metodologica lo troviamo, ad Wilde, Shaw e molti altri che abbia- del Novecento, Einaudi, Torino tivi sufficienti per sostenere la tesi del denominatore comune della so- esempio, nel testo di Nicoli, Develop- mo sempre considerato importanti 1992, pp. 288, Lit 26.000. dell'esaurimento e della decadenza pravvivenza. Lasciandosi poi alle ment ofa Theatre. A Study ofTheatri- di un genere letterario. Al presente, spalle l'ambiente indiano e prose- cal Art from the Beginning to the Pre- esponenti della letteratura in lingua inglese, hanno radici, tradizioni cul- In forma sintetica, ma precisa e l'impressione che "la drammaturgia guendo nell'esplorazione della fanta- sent Day (1927), il cui titolo, reso as- turali e linguistiche irlandesi? A una puntuale, l'autore ci offre un ampio non abbia più quel ruolo centrale nel- sia kiplinghiana ne incontriamo an- sai bene, in italiano, da Clelia Fallet- breve introduzione storico-culturale panorama che va dal teatro tardovit- la cultura inglese che aveva in passa- cora molte di allegorie, non ultima la ti con Lo spazio scenico, sarebbe che rende ragione dell'esistenza, in toriano al teatro dei nostri giorni: da to", più che a momenti o a fatti spe- riflessione sull'arte e sulla capacità stato assai adeguato — tale e quale o Irlanda, della cultura gaelica e di Wilde, Jones, Pinero e Shaw, al tea- cifici mi sembra si possa attribuire al- creativa intesa come sintesi di pro- nelle sue varianti "spazio teatrale", quella anglosassone, Emanuela Bossi tro irlandese (Yeats), al dramma in la difficile e confusa situazione poli- rompente immaginazione e perizia "scena", "luogo teatrale" (inglese) fa seguire un'analisi della tradizione versi (T. S. Eliot, Auden e Isher- tica e socio-economica inglese (ma tecnica: sintesi di cui molti di questi — anche al testo di Mullini e Zacchi. drammatica anglo-irlandese, vista wood); dal teatro del dopoguerra a anche europea e mondiale). racconti sembrano offrire un ottimo Si deve inoltre rilevare che, per soprattutto nel suo aspetto linguisti- quello di Pinter, Osborne, Arden, Anna Anzi esemplo. cogliere appieno il contenuto di que- co e inserita nel contesto socio-politi- Stoppard, Bond e Wesker. Alcune Claudia Manera sto denso volume, è necessaria una co europeo, da Boyle a Shaw. Ben delle pagine più belle del volume so- buona conoscenza della letteratura evidenziate sono le conseguenze del- no dedicate a Beckett e alle grandi drammatica inglese. Solo così si può l'esproprio linguistico e territoriale innovazioni del suo teatro, al signifi- dar corpo e consistenza a quel tur- subito dall'Irlanda nel corso dei seco- cato dei suoi silenzi e dei suoi spazi RUDYARD KIPLING, Confini e conflit- binio di nomi e dar senso a quei tito- li e il ruolo del personaggio dello stage vuoti o oscuri. Interessante e stimo- ROBERTA MULLINI, ROMANA ZAC- li, tutti, altrimenti, indistinti e indi- ti, Theoria, Roma 1992, trad. dall'in- Irishman, caratterizzato dall'incapa- lante è anche la sezione relativa al CHL, Introduzione allo studio del tea- stinguibili dal non speci'alista. Non glese di Ottavio Fatica, pp. 417, Lit cità di esprimersi in un inglese cor- teatro "alternativo": le origini, le tro inglese, La casa Usher - Ponte alle un'"introduzione" quindi, ma un di- 38.000. retto, nelle opere degli autori irlan- aspirazioni, i risultati ottenuti dal Grazie, Firenze 1992, pp. 240, Lit scorso sullo spazio scenico, una map- desi operanti a Londra e a Dublino. movimento fringe sono presentati e 42.000. pa dei luoghi e dei materiali dello Di confini se ne oltrepassano ripe- Il Celtic Revival e la nascita del- analizzati con estrema chiarezza. spettacolo in Inghilterra da affianca- tutamente nel corso della lettura di I'Abbey Theatre sono considerati co- Tuttavia verso la fine della seconda Il volume è un compendio del la- re allo studio degli autori e dei testi questa imponente raccolta, i cui rac- me premesse per comprendere il tea- parte, quando arriviamo agli anni ot- voro della critica, una vasta mappa teatrali. E questo, forse, avrebbe do- conti provengono da un arco di tem- tro irlandese del Novecento, vitale tanta, Bertinetti rivela un calo di in- che traccia lo sviluppo dello spazio vuto essere suggerito nel titolo. po che praticamente segue tutta la soprattutto nell'Ulster, e la sua iden- teresse nei confronti dell'argomento scenico inglese (i luoghi, le messin- Anna Anzi carriera letteraria di Kipling. Dal- tità politica, culturale e linguistica, che sta trattando. Nelle sue parole si scene, gli attori, la censura e il pub- l'India assolata e polverosa passiamo nettamente distinta da quella britan- coglie un senso di sfiducia nelle pos- blico) dalle origini all'Ottocento. Di- dunque ad angoli remoti e semifatati nica. sibilità del teatro inglese dopo l'esau- di campagna inglese; dal fervore tec- viso in tre parti, il testo copre, nella rimento delle grandi stagioni del nologico di sapore quasi futurista in prima, il periodo dalle origini al XVI Anna Anzi Royal Court Theatre e del Portable Via etere, al timore oscurantista ver- secolo, nella seconda il periodo rina- EMANUELA BOSSI, Introduzione al Theatre. Chiuso il capitolo di quel so l'indagine scientifica in L'occhio scimentale (1567-1642), nella terza il teatro irlandese, Libreria CTJEM, Mi- "teatro politico" (di Osborne, di di Allah, storia ambientata in un mo- periodo che va dal 1642 all'Ottocen- lano 1992, pp. 125, Lit 18.000. Wesker, dei primi Brenton e Hare o nastero del XIII secolo; dalla razio- to. La vastità del campo di ricerca e di Snoo Wilson) e ridotti drastica- nalità sicura di sé del colonizzatore l'esigenza di completezza nell'infor- Quanti fra noi hanno presente che mente i finanziamenti al teatro, Ber- bianco all'emergere minaccioso delle mazione ha spinto le autrici a com- autori come Southerne, Centlivre, tinetti non sente più voci nuove o reazioni inconsce. Ed è all'interno di piere un grande lavoro di sintesi. Ma meglio ne sente, ma deboli, confuse o ogni singola storia che la presenza di il sovraccarico di dati e l'apparato di sottomesse a un potere .trionfante vari livelli di lettura consente di pro- note interne al testo rende non facile che fa suo ogni anelito di dissenso. seguire nella ricerca di nuovi confini e piana la lettura, continuamente in- Ma, se è vero che le tematiche politi- e consente, anche quando l'arrogan- terrotta da riferimenti storico-lette- che o rivoluzionarie sono quasi scom- za imperialista dell'autore sembra rari-bibliografici. Questi ultimi, tra parse dalla drammaturgia inglese, prendere il sopravvento, d'indivi- l'altre, non proponendosi il lavoro non è però vero che quelle che le han- duare in allegorie più o meno fanta- come una riflessione sul dibattito cri- no sostituite non siano significative e stiche i segni di debolezza e di dub- tico relativo allo spazio scenico ingle- non abbiano anch'esse un forte im- bio relativi alla presenza dell'uomo se, ma bensì, spiega la premessa, co- patto sul sociale: emarginazione, cor- bianco in ambienti "ostili". Tema, me "strumento ausiliario", come ruzione, violenza, sesso, potere e da- quest'ultimo, ricorrente nella lette- "guida introduttiva allo studio del naro, ma anche paura, solitudine e ratura coloniale (si pensi all'impene- teatro inglese", avrebbero potuto nostalgia sono temi ricorrenti, oggi, trabile mystery-muddle con cui For- privilegiare solo i testi critici più re- nei lavori di autori giovani e meno ster identifica l'India), ma che in rac- centi e lasciare quelli del passato nel- giovani. Quanto poi al libero merca- conti come La strana cavalcata di Mar- la bibliografia: il volume ne avrebbe to e al dissennato taglio dato ai con- rowbie Jukes rasenta toni di guadagnato in agilità e chiarezza. Un tributi per le attività culturali dal go- allucinazione, livellando inoltre le precedente illustre per una simile

OSCAR WILDE, II ritratto di Mr. W. H., Studio Tesi, vera identità del destinatario dei sonetti steisi. Ma ci si sti shakespeariani, si mantiene sempre al livello di apprez- Pordenone 1992, ed. orig. 1889, trad. dall'inglese di può lasciare coinvolgere da una teoria fondata su un'i- zamento estetico condito di disquisizioni platoniche. Daniela Niedda, pp. 92, Lit 26.000. dentità la cui unica prova di esistenza è un falso? E pro- Non si può dire la stessa cosa del romanzo ove il miste- OSCAR WILDE e altri, Teleny, Biblioteca dell'Eros, prio questo interrogativo lasciato senza soluzione che, ri- ro dell'identità riguarda l'autore stesso, ossia Teleny. In Milano 1992, ed. orig. 1893, trad. dall'inglese di Vio- proponendosi dall'inizio alla fine del racconto, consente questo ' 'anonimo vittoriano ' ', che alcune analisi storiche letta De Simone, pp. 218, Lit 25.000. lo sviluppo di un sofisticato intreccio di narrativa e saggi- e stilistiche attribuiscono a vari autori facenti capo a un stica in un quasi cìclico riprodursi della stessa esperienza unico maestro, Wilde per l'appunto, la passione omoses- Pochi anni prima della pubblicazione del ben più noto estetica da parte dei tre protagonisti. La voce narrante suale dei protagonisti è sviluppata in tutte le sue compo- Dorian Gray, è già un ritratto a fornire lo spunto per l'e- passa alternativamente da un ruolo di osservatore distac- nenti, non ultima certamente quella erotica che per la sua laborazione del classico binomio wildiano arte-vita nel cato a un totale coinvolgimento passionale, nella ricerca violenza scivola talvolta nel dominio della pornografia. racconto-saggio II ritratto di Mr. W. H. La pittura sem- spasmodica delle prove dell'esistenza di un "divino" fan- Neil'accostare queste due opere di gusto pur così diver- bra ancora una volta l'espressione artistica che meglio si ciullo nascosto tra i versi e i giochi linguistici dei sonetti so, sembra quasi di essere caduti nella ' 'trappola ' ' di Wil- addica alla problematizzazione del confine tra oggetto e shakespeariani. Il meccanismo delle identificazioni è reso de. Rimasta in sospeso l'identità di Mr. W. H., il cui fal- soggetto d'arte — o meglio ancora tra oggetto e spettatore poi più intricato e sfumato dai riferimenti al teatro elisa- so ritratto continua a suscitare interrogativi nella biblio- —, confine reso volutamente impercettibile dall'estetica bettiano, ove la nozione di identità si perde negli scambi teca del narratore, ci troviamo a nostra volta coinvolti in decadente. Il ritratto, già di per sé "falso" in quanto ri- di ruoli tra parti femminili e boy actors. La passione un gioco di anonimato e forse anche di false attribuzioni produzione del reale, è, nel racconto in questione, un fal- omoerotica che fa da sfondo a questi giochi teatrali e che nell'affrontare la lettura di Teleny. so artistico creato per provare una teoria d'interpretazio- emerge dalla contemplazione estatica del ritratto del fan- Claudia Manera ne dei sonetti di Shakespeare basata sulla scoperta della ciullo, così come dalle sottili indagini linguistiche dei te-

ROBERT LOUIS STEVENSON, Favole, del Doppio nell'opera di Stevenson, sciva proprio" (Fink). Si tratta solo Utet, Torino 1992, pp. 262, Lit con la shiksa, la donna dei "gentili", introd. di Guido Fink, Le Lettere, Fi- Guido Fink ricorda anche "la più di divertimenti, almeno all'origine (e 28.000. si capovolge, infatti, nel secondo do- renze 1992, trad. dall'inglese di Danie- bella e perfida e borghesiana delle poi il genere "favola" è attualmente poguerra nella problematizzazione e la Fink, pp. 143, Lit 22.000. sue Fables", La Casa di Eld. Questo fin troppo in odore di serietà): ma la "Memoria e Desiderio" designa- negazione di quell'incontro. La GUIDO FINK, R. L. Stevenson. Lo piccolo capolavoro viene ora presen- quasi impossibilità di riassumere e no i due poli entro i quali è racchiusa struttura dell'opera è semplice ed ef- strano caso del dottor Jekyll e del si- tato in una traduzione di rara finezza interpretare un pezzo come La can- l'esperienza degli scrittori ebreo- ficace. La prima parte funge da intro- gnor Hyde, Lindau, Torino 1990, pp. (e con testo fronte), assieme a tutte le zone del domani — una storia fatta di americani nel momento in cui, lascia- duzione a una galleria di ritratti e 136, Lit 25.800. altre favole e al ghiribizzo I personag- vento, che si ripiega su se stessa in in- ta l'Europa, terra di oppressione, si fornisce i parametri storico-letterari gi del racconto, originariamente ap- finita regressione — suggerisce che, incontrano con il sogno di libertà per l'interpretazione dei testi. Se- Nella sua intelligente e divertente parso in appendice a L'isola del teso- per una volta, l'abusatissimo aggetti- dell'America. In un'opera a metà guono poi i capitoli dedicati a H. monografia sul Dottor]ekyll (un den- ro. Duplice l'interesse del libro: teo- vo "kafkiano" forse non è fuori luo- strada tra la critica letteraria e la rac- Roth, S. Bellow, R. Malamud, P. sissimo libriccino in cui le metamor- rico, per la lucidità con cui i meccani- go- colta antilogica, Giordano de Biasio Roth, emblematici scrittori ebreo- fosi dello scienziato stevensoniano smi della fiaba sono smontati e Francesco Rognoni percorre il cammino che ha visto in- americani contemporanei: nei loro sono spiate dentro e fuori dal testo, e rimontati, in quella che equivale a contrarsi e scontrarsi l'ebraismo con scritti è possibile cogliere il frutto la sua progenie inseguita dovunque, una lezione di narratologia ante litte- il vagheggiato mito americano: la ri- dell'innesto della cultura ebraica in dal Visconte dimezzato di Calvino a ram; "pratico", perla claustrofobica cerca di assimilazione e di indifferen- quella americana e, quindi, la specifi- "quella congiunzione stellare di Bu- levigatezza di queste miniature, ziazione linguistico-culturale degli cità di una letteratura originata e un'ennesima dimostrazione che "a ster Keaton e Samuel Beckett che GIORDANO DE BIASIO, Memoria e De- anni venti, perseguita soprattutto at- fondata nella differenza. s'intitola Film"), fra i tanti ritorni scrivere 'male' Stevenson non ci riu- siderio. Narratori ebrei d'America, traverso l'unione con "l'altro da sé", Lucia Cavallo L'INDICE MARZ^HDEO 199I LIBR3 - IN DE. 3L, MPAGE SE . ^^20/IH V

Fabbri, Mariella Fabbris, Silvia Ric- piccola città-satellite dell'industria letterario per spiegare i propri feno- tà primaria di ogni opera teatrale, ov- Teatro ciarelli, Raffaella Rossellini, Fiona Fiat. A inquadrare questi interventi meni. Il saggio di Santoro invece vero l'essere rappresentata. Con que- Shaw, Pamela Villoresi, Clementine così diversi, che hanno il ritmo e Io compie l'operazione contraria e ri- sto presupposto Santoro compie una Divina. Vicende di vita e di teatro, a Yelnick. Le attrici ripercorrono le stile un po' slegato delle comunica- corre alla terminologia scientifica — lunga disamina della tragedia shake- cura di Antonia Spaliviero, Tirrenia tappe decisive della loro carriera arti- zioni orali, c'è la brevissima premes- i concetti fisici di instabilità, di speariana che sottolinea come tutto il Stampatori, Torino 1992, pp. 181, Lit stica e della loro autobiografia, cia- sa del Comitato direttivo di Divina; strutture dissipative e meglio ancora gioco fra realtà e finzione sia sempre 22.000. scuna facendo luce sugli eventi deci- mentre a ogni testimonianza è fatta l'analogia con il comportamento evo- anche riflessione sul teatro e sull'at- sivi che hanno concorso alle loro scel- seguire una scheda che documenta lutivo degli organismi — per avvici- tore, autogenerazione del teatro dal Le testimonianze raccolte in que- te professionali e artistiche. Così, se l'itinerario artistico. narsi a un testo classico come XAml- teatro. Analoga funzione ha il breve sto volume risalgono ai convegni che Marisa Fabbri si sofferma a lungo Alessandra Vindrola eto e, minando alle fondamenta la saggio dedicato al Don Chisciotte di l'associazione "Divina, osservatorio sull'incidenza che hanno avuto regi- concezione di testo stabile, ovvero- Cervantes che chiude l'opera: "II sul teatro femminile", ha organizza- sti come Ronconi o Strehler nello sia di testo dato e rigidamente fissato gioco dei personaggi che rimandano to per due anni consecutivi a Torino sviluppo del suo lavoro di interpreta- nel tempo, ne compie un'analisi criti- ad altri personaggi, dei libri che ri- facendo intervenire attrici di diverso zione e nell'importanza da attribuire ca volta a recuperarne la dimensione mandano ad altri libri in Cervantes calibro e orientamento con l'intento all'autore drammaturgico, Pamela LUIGI A. SANTORO, Amleto e Don di testo in vita. Ciò significa, in pra- diventa scoperto e diviene scoperto di render conto dei differenti "per- Villoresi parla a lungo delle proprie Chisciotte. Il teatro e il testo instabi- tica, dar luogo a un'analisi del testo anche il meccanismo che prosciuga il corsi di vita" sottostanti alle loro esperienze di gravidanza e parto e di le, La casa Usher, Firenze 1992, pp. che tiene conto non solo della sua vuoto fra realtà e finzione". scelte artistiche. Le vicende di vita e come esse abbiano influito sulla sua 146, Lit 30.000. evoluzione nel tempo, in relazione Alessandra Vindrola di teatro che siglano il sottotitolo di concezione del teatro e Mariella Fab- alle condizioni culturali della critica questa raccolta sono quelle di Fioren- bris, del Laboratorio Teatro Setti- Di solito è la scienza a ricorrere a che lo ha esaminato, ma soprattutto za Brogi, Laura Curino, Piera Degli mo, riconduce la sua esperienza al metafore e analogie che prendono a che privilegia il rapporto, insito nel- Esposti, Ida Di Benedetto, Marisa contesto sociale in cui è nata, una prestito il linguaggio quotidiano o l'atto stesso di scrittura, con la finali-

DARIO FO, Fabulazzo, prefaz. di Franca Rame, Kaos, della Sera"; "L'Espresso" e "Panorama", ma anche dal buffonesco, la rappresentazione dei personaggi raccontati \ Milano 1992, pp. 386, Lit 40.000. "Guerin Sportivo" e da "Playboy", da "La cucina ita- con distacco epico, il rifiuto del fregolismo mimetico, la liana " e da' 'Moda ", da' 'Riza Psicosomatica " e da "La comicità che nasce dalla situazione e non dalla forzata Un libro come un catalogo di idee. Le idee di Dario settimana Incom". E ancora, la stampa intemazionale: caricatura del personaggio, il dialogo semplice e diretto Fo, l'incontenibile fabulatore, l'Arlecchino che non ser- "Times", "Libération", "LeMonde", "Diario 16". La con il pubblico. ve padroni, lo Zanni anarchico, l'unico grande autore- selezione è a cura di Lorenzo Ruggiero, con la revisione "Il recitare senza apparente sforzo, il distacco, fanno il | attore insieme a Eduardo che ha ravvivato la scena italia- di Walter Valeri. grande attore; le esuberanze rivelano il mediocre" : questa na in questi anni. Idee sul teatro, sulla cultura, sulla poli- Su tutto emergono, qualunque sia l'argomento tratta- l'opinione di Dario Fo, che è, allo stesso tempo, una cer- tica, sulla società, sui sentimenti — avverte il lunghissi- to, la coerenza e la linearità di percorso di Dario Fo, sia tezza, un consiglio e una lezione morale. In fondo, vuol \ mo sottotitolo, che così continua: Articoli, interviste, nei comportamenti personali, sia nelle prese di posizione suggerire che non vanno separati l'uomo dall'attore (da testi teatrali, fogli sparsi: 1960-1991. Un'antologia del politiche, sia nelle scelte teatrali, essendo comunque il qualunque ruolo o professione svolga), l'estro creativo Fo-pensiero riannodato senza soluzione di continuità pe- suo sempre un teatro politico, di intervento, di rigore mo- dall'impegno sociale, né l'arte dal divertimento, né la scando in dichiarazioni, interventi a convegni (di partico- rale. Costanti, come egli stesso ammette nella premessa, cultura dalla cronaca, neppure le piccole storie degli uo- lare interesse e attualità quelli sul teatro popolare e l'effi- sono i richiami all'impegno nel sociale degli intellettuali, mini di oggi dalla Storia che spesso li considera semplici cacia della satira), lettere, scritti (illuminanti quelli su alla capacità di schierarsi dì fronte agli eventi quotidiani. comparse. Senza diritto di parola, né di pensiero. Eduardo e Totò), frammenti di commedie, sketch, bar- Più specificamente per quel che riguarda il teatro, veri Gian Luca Favetto zellette, schegge televisive. Il materiale giornalìstico non cardini della sua poetica e della sua arte d'attore sono: il viene solo da testate come "" e "Corriere valore tragico del comico, il satirico in opposizione al

condo. Incombe sullo sfondo l'irru- Ira. Gershwin primo eponimo del- gelica già subentra quella più moder- partire dal 1933 della rubrica cine- Musica zione dei massmedia, nuovi protago- l'era della "riproducibilità tecnica" na e "laica" del recupero del mito matografica per "L'Ambrosiano", nisti nel plasmare la poetica del com- dell'opera musicale? Caso mai dubi- d'Orfeo. Abbiamo del medioevo mu- "Il lavoro fascista" e "Oggi", si al- positore ancora prima di condizio- tassimo, ecco l'ampia discografia cu- sicale un'immagine per lo più legata lontanerà progressivamente dall'uni- Gershwin, a cura di Gianfranco Vi- narne la ricezione. La radio, rata da Marcello Piras a rassicurarci. alla chiesa. Puntando al castello, l'al- verso cinematografico arrivando a nay, Edt, Torino 1992, pp. XII-390, l'estetica del cinema hollywoodiano, Nicola Gallino tro polo del potere e della vita asso- disertare definitivamente le sale alla Lit 45.000. la grande stampa, l'industria disco- ciata, Gallo ci invita a rimettere in fine degli anni quaranta, dopo l'av- grafica diventano infatti categoria equilibrio la bilancia storiografica. vento del neorealismo, una forma e Non si poteva realizzare la prima interpretativa e bordone metodolo- Antonio Cirignano un linguaggio agli antipodi dell'uni- estesa monografia italiana su George gico a innervare in un disegno coe- verso saviniano. Gershwin senza schierarsi. O rasse- rente le polivoche prospettive del- F. ALBERTO GALLO, Musica nel ca- Sara Cortellazzo gnandosi al luogo comune d'una pro- l'intero volume. Così Aloma Bardi stello. Trovatori, libri, oratori nelle Cinema duzione la cui dispersione anche fisi- filtra una ricostruzione biografica corti italiane dal XIII al XV secolo, Il ca sugli scaffali dei negozi di dischi documentaria attraverso l'autopro- Mulino, Bologna 1992, pp. 160, Lit AURO BERNARDI, Al cinema con Savi- (con le canzoni fra il jazz, Rhapsody mozione nel nascente star system 18.000. nio, Métis, Lanciano 1992, pp. 243, Cinema segnalazioni in Blue fra i classici e Porgy and Bess americano; così l'obliqua dramma- Lit 29.000. fra le colonne sonore) sanziona uno turgia di Porgy and Bess è colta fra Si ampliano in libro tre conferen- SERGIO TRASATTI, Ingmar Bergman, sdoppiamento schizoide fra coté col- teatro lirico, musical, operette satiri- ze che l'autore, storico della musica Se a partire da metà degli anni set- La Nuova Italia, Firenze 1992, pp. to e coté "popular", o risalendo alle che e folclore. Ma anche le vecchie medievale nell'ateneo bolognese, tanta ha avuto luogo la riscoperta si- 188, Lit 10.000. radici per intrecciare nel sincretismo ambiguità nel rapporto con la tradi- tenne alcuni anni fa negli Stati Uniti stematica dell'opera letteraria, pitto- linguistico dell'autore i fondamenti zione europea e il jazz sono critica- per un pubblico di non musicologi. rica, musicale e teatrale di Savinio, CARLO CAROTTI, Alla ricerca del Pa- di un'unità stilitisca sostanziale. L'o- mente ridiscusse dal fuoco incrociato Da quell'occasione i tre saggi traggo- un tassello non secondario del per- radiso. L'operaio nel cinema italiano biettivo di Gianfranco Vinay nel di Vinay e Giampiero Cane, e la no la propria natura e accessibilità: e corso artistico dell'autore è rimasto 1945-1990, Graphos, Genova 1992, coordinare gli undici contributi ori- struttura delle canzoni viene analiz- negli argomenti — individuati uno sino ad oggi in ombra: i suoi rapporti pp. 180, Lit 26.000. ginali in cui si snoda il volume è il se- zata in parallelo con i testi poetici di per secolo (XIII-XIV-XV) lungo i con l'universo cinematografico. At- confini fra musica e cultura generale traverso l'intervento introduttivo e Lessico zavattiniano. Parole e idee — e nel modo di trattarli, un estremo la seguente analisi di numerosi testi su cinema e dintorni, a cura di Gu- rigore documentale del tutto privo di letterari e saggi, Bernardi mette a glielmo Moneti, Marsilio, Venezia tecnicismi proibitivi. Si indaga sui fuoco l'interesse tutt'altro che occa- 1992, pp. 335, Lit 48.000. LINEA D'OMBRA modi e sul ruolo della musica nelle sionale di Savinio per l'arte dello corti italiane. Per il Duecento, que- schermo. Secondo Savinio — par- 1911... La nascita del lungometrag- sto significa vagliare le testimonian- tendo da un testo del 1924 — il cine- gio, a cura di Riccardo Redi, Mostra ze del paesaggio di alcuni fra gli innu- ma ha la stessa natura degli "spetta- Internazionale del Nuovo Cinema - merevoli trovatori giunti d'oltralpe. coli che vediamo nel sogno: azioni CNC Edizioni, Roma 1992, pp. 88, mensile di cultura e società Dalle concordanze di elementi poeti- che si svolgono indipendentemente I s.i.p. ci, cortesi, funzionali (soprattutto il dal nostro desiderio, avvolte nello ]- in regalo il libro di ra«onti e interventi canto accompagnato e la danza) e di stesso silenzio, bagnate di una luce di Carmelo Bene pubblicato per gli abbonati Il cinema. Verso il centenario, a cura CAMPAGNA ABBONAMENTI committenza emerge il quadro di un altrettanto sottile che penetra uomi- di Guido e Teresa Aristarco, Dedalo, di Linea d'ombra contagio culturale ben noto agli studi ni e cose fino a renderli trasparenti": Bari 1992, pp. 335, Lit 40.000. letterari ma non altrettanto a quelli una concezione del cinema che prelu- 2 • un libro in regalo a scelta fra cinque titoli musicali. Perlustrando la biblioteca de quella surrealista, senza però in- viscontea di Pavia, Gallo mostra-xo- tendere la settima arte in termini eli- 3 - un risparmio di L. 20.000 me, nel secolo successivo, l'interesse tari, atteggiamento testimoniato dal- sul prezzo di copertina per la musica in quella corte si spin- la predilezione di Savinio per il cine- gesse oltre gli ovvi rapporti con la ma di genere, cui fa spesso 4 • uno sconto del 20% sui numeri arretrati Francia fino a toccare questioni edu- riferimento nei suoi scritti. Savinio, 5 - due numeri speciali a L. 12.000 cative e scientifiche (le proporzioni come sottolinea Bernardi, "ama il ci- nella misura del tempo). Figure come nema popolare perché in questi film 6 • uno sconto del 20% sui primi titoli quella di Aurelio Brandolini, oratore è più facile che entri la poesia, poesia e musico improvvisatore alla corte inconscia ma autentica". Oltre al ci- della nostra collana APERTURE napoletana, danno conto infine della nema popolare, in cima alle sue pre- dignità umana e sociale raggiunta dal ferenze si pone il cinema francese e 11 numeri L 85.00 Italia, L 100.000 esfero CCP n. 54140207 intestato musicista nel Quattrocento, in una in particolare l'opera di René Clair. a Linea d'ombra edizioni srl - Via Gaffurio 4 Milano, tel. 6690931 fase in cui alla vecchia mitologia an- Savinio, dopo essere stato titolare a clusione: i capi della Riforma, da Lu- (per lo più eterogenei, frammentari e analoghi a quelli che l'islam conobbe Religioni tero a Calvino, avevano ben compre- variegati a seconda delle situazioni nel suo periodo di formazione, per- so l'importanza strategica dell'ap- analizzate) e i più generali processi mette di cogliere e valutare meglio SALVATORE CAPONETTO, La Riforma poggio politico per il successo del sociali; inoltre, si rivela più adatta a l'esito, a prima vista paradossale, di protestante nell'Italia del Cinque- movimento: "il fallimento del movi- intendere la diffusione in Europa di una secolarizzazione che, iniziatasi cento, Claudiana, Torino 1992, pp. mento protestante italiano, vasto e movimenti non cristiani come l'i- in campi profani come le istituzioni 526, Lit 54.000. simultaneo in tutti gli Stati e le regio- slam, che sfuggono alla "gabbia d'ac- politiche, la lingua, la letteratura, è ni della penisola, ne fu una tragica ri- ciaio" del disincanto weberiano. costretta oggi a cedere il passo a una Perché la Riforma in Italia fallì? prova". Due conclusioni colpiscono: l'impor- concezione del cambiamento in ter- Annosa questione, tornata oggi al tanza crescente, a vari livelli, sia del mini religiosi. Molteplici le cause di centro del dibattito storiografico alla nesso religione-politica sia, presso le questo ritorno, tra cui il fatto che i luce di rinnovati studi sia sulla diffu- minoranze, della religione come fat- vari movimenti riformatori si sono sione dell'erasmismo e del protestan- tore di identità collettiva. Più che le svolti sotto l'egida della salafiyya e tesimo anche in Italia sia sui limiti in- DANIELE HERVIEU-LÉGER, FRANCO credenze, risulta profondamente tra- cioè di una concezione restauratrice trinseci dell'idea di Riforma cattoli- GARELLI, SALVADOR E SEBASTIÀN GI- sformata la pratica, anche se sembra- del valore esemplare delle origini, ca, cara a H. Jedin e alla sua scuola. NER, JAMES A. BECKFORD, KARL- no resistere le consuetudini relative per cui "la gloria delle epoche passa- L'autore ricostruisce, nella prima FRITZ DAIBER, MIKLÓS TOMKA, La alla consacrazione religiosa dei riti di te, paragonata alle vicissitudini con- presa, per sua stessa ammissione, parte, la "vague luthérienne", che religione degli europei, Fondazione passaggio. temporanee, rafforza l'aspirazione a non è l'esigenza — che si ripresénta colpì anche la penisola dagli anni Agnelli, Torino 1992, pp. XV-503, Lit restaurare l'impalcatura che ha sor- periodicamente negli studi neotesta- venti fino alla metà del XVI secolo, 40.000. retto e ha fatto prosperare l'islam nei mentari — di ricuperare, seppur per soffermandosi, con lodevole esigen- secoli passati". via analogica, quel supposto sapore za di completezza documentaria an- Atti di un convegno, conclusivo di dialettale che poteva avere il galileo che geografica, non soltanto su epi- una serie di ricerche promosse dalla PAOLO BRANCA, Voci dell'Islam mo- parlato da Gesù; né un'esigenza — sodi e figure ben noti, ma anche mi- Fondazione Agnelli sulla presenza derno. H pensiero arabo-musulmano che sta dietro alla riduzione cinema- nori o sconosciuti, che però ben di- della religione in Francia, Germania, fra rinnovamento e tradizione, pre- tografica pasoliniana — di mediare al mostrano come la Riforma avesse Gran Bretagna, Italia, Spagna e Un- faz. di Maurice Borrmans, Marietti, La bbona notizzia. Vangelo di Mat- "popolo" la buona novella: "il valo- attecchito presso differenti ceti so- gheria, questo libro, per la qualità Genova 1992, pp. XIII-314, Lit teo, nella versione romanesca di Ales- re di questo libretto vorrebbe essere ciali. A partire dal colloquio di Rati- delle analisi e la ricchezza della docu- 40.000. sandro Bausani, Gruppo Editoriale In: soprattutto religioso". Bausani scri- sbona (1541) si assiste però a un'in- mentazione, costituisce un contribu- sieme, Recco (GE) 1992, pp. 148, Lit veva prima della riforma liturgica versione decisiva di tendenza. Nono- to importante, in sede comparativa, A partire da Weber, molto si è 20.000. (né, d'altro canto, gli andava a genio stante alcuni fenomeni significativi per comprendere meglio l'attuale si- scritto e, facile a prevedersi, molto si il "tedesco possente" di Lutero): co- come l'adesione dei valdesi e la diffu- tuazione religiosa in Europa, con una continuerà a scrivere sui rapporti tra Si fa oggi un gran parlare di dialet- me "denudare", dunque, il testo sa- sione del calvinismo in Piemonte o possibilità di confronto con quel islam e modernità. Ben venga, dun- ti, di una loro utilità o inutilità dal cro dei suoi paludamenti e rivesti- nell'area del Triveneto, la messa in mondo religioso dell'est, che si avvia que, una mappa, come quella curata punto di vista politico, culturale, let- menti letterari per avvicinarsi alla moto della macchina inquisitoriale, a divenire, nei prossimi anni, nuovo da Branca, utile per orientarsi su un terario. E dal punto di vista religio- concretezza dell'originale? L'ombra l'avvio del Concilio tridentino e la terreno di ricerche e studi. L'ottica terreno certo battuto, ma accidenta- so? Chi, sfuggendo alle trappole del del Belli (che pure si riButò a siffatta particolare congiuntura internazio- scelta non è né la secolarizzazione, to. Si tratta di un'ampia scelta anto- contingente, volesse un delizioso impresa) gli consigliò di tentare la nale misero progressivamente in cri- ancora dominante negli studi di so- logica di autori rappresentativi del banco di prova, può scegliere come versione in romanesco. Forse il dia- si, sino a bloccarlo, il processo di dif- ciologia della religione, né la priva- modernismo islamico, suddivisi in test questa singolare traduzione dia- lettologo storcerà il naso o chi è adu- fusione. L'autore si spfferma in par- tizzazione, bensì la modernità. Essa, sezioni che rimandano alle fasi prin- lettale, inedito giovanile di quel so al Belli faticherà a ritrovarsi nel ticolare sul caso di Venezia, che in infatti, oltre a comprenderle entram- cipali del rapporto con l'Occidente, grande studioso che fu Bausani (isla- romanesco di Bausani. Ma l'intento poco tempo perse, sotto la pressione be, con la sua elasticità e flessibilità vissuto come modello e insieme osta- mista morto nel 1988, autore tra l'al- era lodevole e l'operetta consegue congiunta del potere ecclesiastico e permette di rendere meglio conto del colo alla realizzazione dell'islam. La tro di un libro, come Persia religiosa, certamente lo scopo di indurre a ri- politico, la sua funzione di isola di li- nesso tra i processi di riplasmazione prospettiva storica, sorretta dall'idea che meriterebbe certo una riedizio- flettere più di tante sciroppose vite bertà per i riformati. Amara la con- di credenze pratiche organizzazioni che si riproporrebbero oggi processi ne). A spingere l'autore in quest'im- di Gesù.

WAYNE A. MEEKS, I Cristiani dei primi secoli. H mon- ni frammentarie delle fonti, lo studioso americano le col- contesto cittadino, con una presenza accentuata di arti- I do sociale dell'apostolo Paolo, a cura di Franco Bolgia- loca all'interno di un vasto quadro sociale: la vita dei giani indipendenti e addetti al piccolo commercio. Nei | ni, Il Mulino, Bologna 1992, pp. 461, Lit 50.000. centri urbani dell'area mediterranea, le vie degli scambi capitoli successivi l'analisi penetra più in profondità nella commerciali e culturali che diventano altrettante strade vita intema delle comunità. Ne studia i meccanismi di "... Pur nei limiti consentiti dalle fonti e dalle nostre di penetrazione e diffusione dei nuovi culti religiosi, i rap- autodefinizione, di demarcazione ma anche di permeabi- I facoltà, dobbiamo cercare di discemere quale fosse il tes- porti che all'interno di ogni città intercorrono fra i diversi lità verso l'esterno; la struttura del potere e dell'autorità, 1 suto del vivere in momenti e luoghi particolari. Poi, com- gruppi etnici, la stratificazione sociale e i fenomeni — li- l'incidenza sociale dei riti, come delle convinzioni dottri- pito dello storico sociale del Cristianesimo primitivo è mitati — di mobilità, l'associazionismo a carattere reli- nali del cristiano comune. Facendo tesoro sia delle ricer- quello di tratteggiare la vita del cristiano comune in quel- gioso o economico, i punti di appoggio dell'evangelizza- che di storia sociale dei fenomeni religiosi caratterizzanti l'ambiente e non già quello di illustrare le idee e le perso- zione: il quartiere abitato prevalentemente da uno stesso la "Chicago School" sia dell'esperienza tedesca che trova [ nali convinzioni dei capi del movimento e degli autori" gruppo etnico, ma soprattutto la domus e la complessa re- ' in Gerd Theissen la figura di maggior spicco, la sintesi di (p. 30). E con questi problemi e interrogativi, che l'autore te di relazioni ad essa inerente. L'autore cerca poi di met- Meeks conserva intatte, a dieci anni di distanza dalla sua I affronta, dal punto di vista — inusuale per questo tipo di tere a fuoco i dati sociologici relativi al livello sociale dei prima fortunata apparizione, la novità e l'importanza: è studi — dell'interpretazione sociologica, lo studio di un cristiani: se una parte della storiografia, influenzata da in- un vero peccato che l'edizione italiana e, in particolare, corpus, certo limitato di documenti (le Lettere autenti- teressi ideologici, come dalle informazioni provenienti la densa introduzione di Bolgiani, siano funestate da che di Paolo e gli Atti), ma denso di informazioni sulla dalla propaganda antica anticristiana, ha accreditato l'i- troppi errori di stampa. vita concreta delle varie chiese, sulla strategia missionaria dea di un cristianesimo primitivo "proletario", l'analisi Adele Monaci Castagno dei leader cristiani, sui riti e le credenze comuni alle co- della documentazione mette in luce una stratificazione munità paoline. Per valorizzare al massimo le indicazio- sociale più complessa, che riflette in pratica quella del

PIERRE CRÉPON, Le religioni e la politica, risolvendosi in un racconto tà di forme, che questo processo di guerra, Il Melangolo, Genova 1992, di fatti e, soprattutto, misfatti, che rielaborazione conobbe, l'attenzione pp. 267, Lit 28.000. però aiutano poco all'intelligenza dell'autore si concentra in particola- dell'oggi. Comunque, un libro da cui re su personalità come Onorato, Eu- Quanti sono oggi i luoghi del mon- conviene partire per affrontare un cherio, Gennadio, Salviano, che do in cui violenza e guerra si nutrono nodo irrisolto: quello del nesso tra hanno trovato nell'"isola dei santi", di temi e spunti religiosi? Intreccio violenza e sacro. Lerino, il luogo utopico per realizza- disdicevole, quello tra religione e re il loro ideale monastico. Un ideale, guerra, tra religione e violenza collet- come emerge dalle fini e penetranti 1/93 tiva, ma intreccio di lunga data, ri- analisi in particolare delle opere di In questo numero, fra gli altri articoli: tornato oggi di tragica attualità per Eucherio di Lione, lontano sia dagli exploits taumaturgici e mirabolanti l'esplodere di situazioni di tensione e SALVATORE PRICOCO, Monaci, filoso- Dove va la Germania? conflitto etnici, in cui la religione re- fi e santi. Saggi di storia della cultura dei monaci orientali che, sulle orme cita una parte importante. Presenta- tardo-antica, Rubbettino, Soveria di Antonio, compivano i loro raids Rispondono: Wolf Lepenies, spirituali nel deserto in vista della re le principali variazioni storiche di Mannelli - Messina 1992, pp. 395, Lit Kurt Biedenkopf, Thomas Schmid, quest'intreccio è il compito che si 35.000. sfida con Satana, sia dalle forme di propone Crépon, attento però a met- ostentazione di virtù ascetiche, che Klaus Hartung, Dan Diner tere in luce, oltre le radici ideologi- Il tema di fondo, che unisce i vari si spingevano fino agli eccessi degli che della "guerra santa" dell'Israele saggi, è la messa in luce della realtà stiliti. La vita del monaco, praticata Il corpo umano come merce antico e della sua variante islamica o peculiare del monachesimo occiden- e predicata da Eucherio, è una con- quista della libertà conseguita nel si- della "guerra giusta" cristiana (ma il tale. Esso trae le sue origini dalle Un saggio di Giovanni Berlinguer e Volnei Garrafa lenzio della propria interiorità, in nesso è indagato, oltre che nelle so- molteplici suggestioni e mediazioni modo nascosto e umile, priva di quel- cietà tradizionali, anche in quelle an- (Gerolamo in primo luogo), che pro- Somalia, le colpe delVItalia l'ostentazione, che doveva caratte- tiche), anche la reazione pacifista, vengono tra IV e V secolo dalle for- rizzare altri modelli del santo-mona- Un'analisi di Pietro Petrucci che caratterizza altre tradizioni reli- me di anacoresi e di cenobitismo co occidentale. giose, in particolare il buddhismo. orientali, per rielaborarle però secon- Peccato che in genere il libro non af- Diario europeo do stili e regole destinati a impronta- fronti di petto il problema di fondo, Pagina a cura di re di sé la civiltà medievale. Nella ric- Ralf Dahrendorf quello dell'intreccio tra religione e Giovanni Filoramo chezza di articolazioni e nella plurali- • DEI LIBRI DEL MESEL

MARZO 1993 - N. 3, PAG. 22/VI critiche di fronte alle quali lo storico concreta applicazione nell'insegna- filosofia che si svolge da riflessioni su Filosofia è "necessariamente uno storiografo ed. orig. 1989, pp. 112, Lit 20.000. mento. osservazioni e accadimenti quotidia- della verità", secondo la migliore Attualmente la formazione scola- Paolo Euron ni e modesti, come per esempio il giudizio sul vino, per toccare que- GEORGES CANGUILHEM, Ideologia e tradizione del pensiero bachelardia- stica trascura di norma l'educazione razionalità nella storia delle scienze no. In questa chiave, Canguilhem pe- artistica. Ma questo fatto rivela un stioni filosofiche ardue come la natu- della vita, ed. orig. 1988, trad. dal netra nel territorio delle scienze della problema ben più grave: la separazio- ra del giudizio e del gusto, identifica francese di Paola Jervis, La Nuova Ita- vita, approfondendo concetti come ne del senso dal pensiero e la conse- di nuovo Carabelli con il suo oggetto di studio, la filosofia dei lumi che, lia, Firenze 1992, pp. 148, Lit25.000. quello di regolazione biologica o di guente supremazia accordata all'in- GIANCARLO CARABELLI, Intorno a normalità e analizzando l'influenza telletto nei confronti della sensibili- Hume, Il Saggiatore, Milano 1992, pp. com'è noto, ha preferito l'esprit de fi- nesse ali 'esprit de système. La questio- Georges Canguilhem, successore di nuovi modelli come ad esempio la tà. L'arte deve invece essere conside- 212, Lit 48.000. ne filosofica che risulta al centro del- di Gaston Bachelard nella cattedra teoria medica di John Brown o le ri- rata la forma primaria di orientamen- le eleganti riflessioni dei tre saggi che di storia e filosofia delle scienze alla percussioni sulla biologia della teoria to nel mondo, un'attività specifica e Il volume di Carabelli raccoglie compongono il volume è quella della Sorbona, è il capostipite di quella darwiniana. Canguilhem si sofferma insostituibile, dotata di un linguag- una serie di riflessioni non sul filoso- medietà come norma sia del giudizio epistemologia storica che lo ha reso anche sulla nozione di "ideologia gio proprio capace di riprodurre in sé fo scozzese, ma, come dice il titolo, estetico e morale che dello stile di vi- uno dei massimi esponenti del dibat- scientifica" e sul suo inevitabile in- la dinamica di quelle forze che pla- intorno a lui: il Settecento, l'illumi- ta e dei codici di comportamento; te- tito epistemologico del Novecento. treccio con la scienza. Una nozione smano la vita umana in genere. L'ar- nismo, l'empirismo e i giardini ingle- ma che l'illuminismo attinge da un'il- Questo libro è una raccolta di saggi, che, secondo l'autore, una storia del- te offre cosi un simbolo visivo del- si. La filosofia del Settecento che lustre tradizione classica, ma che qui scritti a cavallo tra il 1969 e il 1977, le scienze non può ignorare senza ot- l'esperienza della realtà, un accesso non è più conventuale e non ancora tuttavia, nella ricostruzione propo- nei quali la ricerca di Canguilhem si tenere un quadro dove mancano facilitato al significato della nostra accademica, ma dei salotti, dei caffè sta da Carabelli, è presentato senza muove tra analisi storiografica e in- "ombre e rilievi". esistenza, rivendicando così il suo e delle librerie, è ciò che motiva il re- quell'alone di noia, perbenismo e terpretazione filosofica. Punto di Annalina Ferrante ruolo centrale nella formazione del gistro di questo lavoro: brillante, let- moralità convenzionale cui è comu- partenza è la contrapposizione tra pensiero produttivo. Tale nuova fun- terariamente colto, allusivo, witty, e nemente associata, bensì negli aspet- una storia delle scienze, intesa come zione dell'arte come strumento del tuttavia preciso e mai futile. L'ap- ti più propriamente percettivi, come semplice esposizione cronologica di pensiero comporta una complessiva proccio filosofico è poi scelto in base equilibrio riflessivo fra percezioni avvenimenti, e un'indagine che al revisione di ogni progetto educativo. alla convinzione dell'autore che la Per questo motivo l'eposizione teori- contrastanti. contrario non legga la scienza come RUDOLF ARNHEIM, Pensieri sull'edu- Teoria vada affrontata e prodotta continuità determinata, ma come un cazione artistica, a cura di Lucia Piz- ca si accompagna sempre a esempi per circumnavigazione, anziché per Anna Elisabetta Galeotti insieme di "rotture", di rettifiche zo Russo, Aesthetica, Palermo 1992, chiarificatori e a osservazioni sulla presa diretta. La preferenza per una

DANIEL C. DENNETT, Contenuto e coscienza, Il Muli- riduzione del vocabolario ' 'mentale ' ' a quello ' fisico ' ' e un valore ontologico: credenze, desideri, e altri stati in- no, Bologna 1992, ed. orig. 1969, trad. dall'inglese di prende le distanze tanto dal comportamentismo quanto tenzionali non fanno parte della "struttura del mondo", Giulietta Pacini Mugnai, pp. 250, Lit 30.000. dalle teorie (materialiste) dell'identità tra stati mentali e ma "descrivono in modo diverso" gli eventi fisici e fisio- stati cerebrali. Per Dennett il discorso mentale è dotato di logici che costituiscono quei "sistemi di controllo del Daniel Dennett è uno dei principali artefici dell'analo- un suo proprio significato, ma questo non implica che esi- comportamento umano e animale", che ontologicamen- gia tra la mente e il computer — il modello computazio- stano entità mentali contrapposte a quelle fisiche: i siste- te non sono altro che "cittadini molto complicati del- nale della mente, che istituisce un paragone tra i processi mi intenzionali sono sistemi fisici e l'alternativa tra mate- l'universo fisico" (pp. 110 e 111). Questo programma mentali e le operazioni svolte da un calcolatore — e in rialismo riduzionistico e dualismo cartesiano tra mente e verrà ulteriormente elaborato e modificato, ma, come Contenuto e coscienza osserviamo i primi passi (il testo corpo è mal posta. Credenze e desideri sono stati intemi spesso accade, le prime formulazioni di un 'idea permetto- è del "lontano" 1969, pur contenendo una breve premes- che attribuiamo per spiegare il comportamento, strumenti no di coglierla con maggiore chiarezza e in questo senso sa del 1985) di un programma di ricerca che mira a svilup- predittivi e non entità. In altri termini, per Dennett, la Contenuto è coscienza rappresenta ancora oggi un 'utile pare questa analogia nel contesto di un approccio evolu- componente intenzionale della mente deriva da un 'attivi- lettura. zionistico. Dennett imposta il problema nei termini della tà di proiezione e interpretazione, essenziale, ma priva di Michele Di Francesco

GIUSEPPE Tucci, Storia della filoso- istanze di un'educazione genuina- amante di Voltaire, studiosa e tra- mulati i capisaldi dell'estetica neo- fia indiana, Tea, Milano 1992, pp. mente interculturale, sarà opportuno duttrice di Newton, appassionata di classica: la concezione della Grecia 456, Lit 19.000. che il pensiero orientale, in particola- matematica e scienze, è interessante come patria del gusto artistico e re indiano, occupi finalmente nei da due diversi pùnti di vista. Innan- quindi l'esortazione a imitare la per- Se l'insegnamento della filosofia manuali e nelle opere di storia della zitutto come esempio tra i più signi- fezione della scultura classica. In es- verrà introdotto in tutte le scuole su- filosofia il,,posto che gli compete. ficativi della legittimazione del pia- sa, infatti, vi troviamo la bellezza periori, e se saranno accettate le Nell'attesa^ la Tea ripropone la deli- cere e della felicità terreni tipica del- della natura, ma "concentrata", con- ziosa summa che Tucci pubblicò una la corrente eudaimonistica dell'epo- dotta a un tale grado di perfezione prima volta per i tipi di Laterza nel ca. In secondo luogo, in quanto che in natura sarebbe difficile trova- 1957, e poi, con qualche rimaneggia- confessione originale dell'autrice, re. Tuttavia la "nobile semplicità" e mento, ancora presso Laterza nel come testimonianza di un'ecceziona- la "quieta grandezza" dei capolavori 1977. Benché dal '57 a oggi in India le personalità femminile, capace di greci non presentano semplicemente 1/ Magnifico oggi molte antiche opere filosofiche siano coniugare le dolcezze dell'amore più una valenza estetica: il popolo greco pp. XLlX, 200 - L. 50.000 state ritrovate in forma manoscritta appassionato con una rigorosa e al- esprimeva nelle opere d'arte l'irripe- Presentazione di e pubblicate, benché la letteratura trettanto coinvolgente passione per tibile bellezza del proprio corpo e la Luigi Pareyson secondaria si stia sempre più arric- lo studio. La passione per lo studio propria armonia interiore. Le opere chendo di studi fondamentali, l'ope- diviene anzi il piacere supremo e più dell'antichità esprimono allora un 11 fallimento di una ra di Tucci conserva una straordina- stabile, raccomandato specialmente ideale esistenziale prima ancora che cultura che ha inteso la ria, sorprendente vitalità. Qual è il alle donne per il grande potere con- artistico, la conseguenza necessaria ragione solo come fun- suo segreto? Innanzitutto la cono- solatorio che possiede nel momento dell'armonia e della misura che per- zionalità operativa tra- scenza diretta delle fonti. Non si può in cui le gioie dell'amore declinano. vadeva l'anima umana, una condizio- sformatrice e organizza- scrivere di filosofia buddhista se non L'idea che sia possibile programmare ne ormai perduta e che, nella moder- trice della realtà, sot- si legge, oltre al sanscrito, anche il razionalmente la propria felicità me- nità, solo gli artisti possono restaura- tratta al suo vincolo con pàli, il tibetano e il cinese, perché di diante la conoscenza e l'accettazione re. Segue ai Pensieri il Commento ai la verità dell'essere. molte opere indiane si è perduto l'o- di sé e la previsione degli eventi do- medesimi dello stesso Winckelmann, La follia di una poli- riginale e si conservano solo le tradu- mina lo scritto della Chàtelet: la pubblicato nella seconda edizione tica che non ha come zioni. E Tucci fu uno dei pochissimi maggior parte dei mali degli uomini del 1756. I testi sono accompagnati principio e fine la giusti- deriva infatti dal non saper adeguare da un notevole apparato critico-in- orientalisti a padroneggiare lingue struita su una "complicazione origi- zia ma la sete di potere. così diverse. In secondo luogo, la la propria vita alle proprie possibilità terpretativo e da un'ampia bibliogra- naria dell'origine", sull'aporia di un L'incapacità dell'Oc- chiarezza e la razionalità dell'esposi- fisiche e mentali. Tuttavia, l'estremo fia a cura di Michele Cometa. fondamento sintetico a priori, la fe- cidente di intendere la zione. A una prima parte, che espone razionalismo che informa la sua ri- Paolo Euron nomenologia di Husserl, secondo portata e l'urgenza della le dottrine delle varie scuole, seguo- cerca della felicità non le impedisce Derrida, non potrà mai pervenire al- richiesta di giustizia e li- no alcuni capitoli consacrati alle que- di dare un grande valore all'illusione l'immediata oggettività delle essen- bertà degli altri popoli stioni più dibattute dagli antichi in- — come faranno poi i più sensibili ze. Infatti, se il problema della feno- della Terra, protagonisti diani: dal problema gnoseologico a tra i philosophes, ad esempio Diderot nella civiltà nuova che quello etico e a quello cosmologico, —, senza la quale la vita sarebbe di menologia è quello di conferire gene- JACQUES DERRIDA, Il problema della sorgerà dalle ceneri del- fino alla filosofia del linguaggio e al- un'aridità insostenibile: ticamente un senso originario all'e- genesi nella filosofia di Hussert, Jaca la nostra. l'estetica. In terzo luogo, l'esperien- sperienza la "genesi del senso", che Marina Sozzi Book, Milano 1992, ed. orig. 1990, è sempre a priori, è inevitabilmente Platone za diretta dei luoghi e delle genti orientali, che evita il pericolo di trad. dal francese di Vincenzo Costa, destinata a convertirsi sempre in un pp. 708 - L. 100.000 un'erudizione libresca. pp. 291, Lit 47.000. "senso della genesi". Fondata su questa sorta di equivoco trascenden- Una delle più intense Antonella Comba Rimasto inedito fino al 1990, il li- e affascinanti monografie tale del senso dell'origine, la fenome- JOHANN JOACHIM WINCKELMANN, bro costituisce, in realtà, la tesi per il su Platone, che, in queste nologia non farebbe altro che prose- Pensieri sull'imitazione, Aesthetica, diploma di studi superiori del filoso- pagine, torna liberamen- guire l'erronea pretesa della metafisi- Palermo 1992, ed. orig. 1755, trad. dal te platonico di contro a fo francese. E un lavoro, dunque, ca occidentale di poter risalire al tedesco di Michele Cometa, pp. 168. tutte le accademie e di là che risale al periodo (1953-54) in cui "tempio dove si svelano tutti i miste- Lit 30.000. dalla autorità della sua MADAME DU CHÀTELET, Discorso Derrida frequentava il secondo anno ri". Come si può accedere all'eviden- stessa fortuna storica. sulla felicità, a cura di Maria Cristina ali 'Ecole normale supérieure. Il libro è za eidetica se la genesi che costituisce Leuzzi, con una nota di Giuseppe Sca- L'oscuro bibliotecario J. J. Winc- utile non solo per comprendere le il senso è, simultaneamente, "ante- raffia, Sellerio, Palermo 1992, pp. kelmann raggiunse d'improvviso la motivazioni filosofiche iniziali di riore al senso", affinché la costitu- L'EPOS PALERMO 114. Lit 10.000. notorietà nel 1755, pubblicando Derrida, ma anche perché in esso zione sia effettiva e "posteriore al tel. 091/6113191 quest'opera a proprie spese, in appe- viene chiaramente tematizzato il senso perché questo ci sia dato in fax 091/581960 Questo breve trattato sulla felicità na cinquanta esemplari. In poche rapporto del filosofo francese con la un'evidenza a priori od originaria"? della celebre Madame du Chàtelet, quanto decisive pagine vengono for- fenomenologia trascendentale. Co- Giuseppe Cantarano IDEI LIBRI DEL MESE|

MARZO 1993 - N. 3, PAG. 23/VII

In tutti i processi più o meno sommari intentati alle parrebbe inopportuno affidare alla retorica. degli studiosi. "Se fossimo equipaggiati con propensioni idee e alle teorie dagli inizi della filosofia a oggi, la retori- Non mi sembra quindi un caso che in Germania la ri- inferenziali tali da renderci in grado di trarre le giuste ca è stata una degli imputati preferiti, più volte condan- nascita della retorica si collochi verso la metà degli anni conclusioni dall'evidenza... — scrive Kitchen nel primo nata e riabilitata; condannata da Platone — e fu il ver- sessanta, parallelamente alla riabilitazione della filosofia dei saggi della raccolta, prendendo posizione contro la detto più grave, quasi inesorabile, che ancora pesa sul pratica, entrambe affidandosi a postulati neoaristotelici. tesi platonico-cartesiana della verità come evidenza — le suo capo —, anzi da Platone demonizzata e bandita, con Ma mentre a partire da quella data la filosofia pratica si è argomentazioni non svolgerebbero alcun ruolo essenzia- l'accusa di falsificare la verità e di manipolare il libero ormai definitivamente imposta sulla scena filosofica le e il nostro interesse per la retorica nella scienza sareb- formarsi della volontà o con quella ancora più grave di mondiale, sulla scorta del bisogno di etica che sembra ca- be puramente negativo" (p. 47). Ma per sistemi cogniti- confondere essere e apparire. ratterizzare la nostra recente vita pubblica e privata, vi limitati e finiti come sono quelli umani il consegui- Riabilitata —• sostiene Ernesto Grassi in Potenza delle non altrettanto si può dire della retorica, che nonostante mento delle conclusioni corrette dipende dal modo — immagini. Rivalutazione della retorica, Guerini e Associa- il sostegno di nuove riviste e società retoriche scientifi- dalle immagini, dalle metafore, dai procedimenti argo- ti, Milano 1989 (trad. it., vent'anni dopo, di Macht des che nazionali e internazionali, nonostante la creazione mentativi quindi — in cui il materiale è presentato. Bildes: Obnmacht der rationalen Sprache. Zur Rettung des in Europa e in America di cattedre di retorica e la com- La nuova concezione dialogica della scienza proposta Rhetorische, DuMont, Kòln 1970) — dagli umanisti ita- parsa di collane editoriali ad essa dedicate, abbisogna an- in questi testi sembra avere molto in comune, anche se la liani che, nel rispetto della priorità della prassi, seppero cora ogni volta di giustificazioni, pleadoyers, incoraggia- parentela non viene esplicitamente dichiarata, con l'i- superare il dualismo tra la realtà empirica e il mondo cor- menti a uscire dall'ombra per imporsi come potens rerum deale di comunità (ideale e reale) ove vigono regole di co- rispondente alla ragione attenendosi all'unità di res e ver- omnium regina. municazione razionale e ove si formano le idee regolati- ba, forma e contenuto, logos e pathos. Gli umanisti italia- ve per l'azione, tipico della pragmatica trascendentale di ni contribuirono ad abbattere l'aporia classica, a parere Apel: la concezione dialogico-retorica della scienza in- di Grassi insostenibile — tra discorso razionale, scienti- tende infatti la conoscenza come il risultato di una di- fico e però inefficace e discorso retorico, a-razionale, sputa concreta fra interlocutori e comporta il bisogno di non scientifico ma efficace, mettendo l'immaginario a un uditorio con un quadro di opinioni condivise; la stes- fare da nesso tra ragione e passione. sa concezione trasportata nell'etica filosofica e politica La storia, narrata per sommi capi, continua e la suc- mette a sua volta l'accento sulla norma da applicare inte- cessiva condanna, quella di Descartes, è un altro durissi- sa come risultato di una discussione a più voci in cui mo colpo alla retorica. La posizione di Descartes, spiega ognuno porta buone ragioni e si impegna a confutare le Grassi, è così riassumibile: se il problema della filosofia è opinioni rivali perché vinca la ragione più ragionevole. identico a quello del sapere, e se il problema del sapere consiste nel ricondurre le nostre considerazioni a una ba- se originaria, i momenti poetico-retorici, quindi l'in- fluenza delle immagini, dell'arte e della fantasia, non aiutano il processo razionale anzi lo disturbano e vanno da esso allontanati. Una breve pausa riabilitante dovuta a Vico, — che si preoccupa di rinsaldare il rapporto tra filosofia ed elo- quenza e che nella critica a Descartes contenuta nel De ratione studiorum nota che il suo metodo critico-raziona- le trascura non solo settori decisivi dell'attività umana La specificità della retorica nella scienza è ribadita nel ma anche l'essenza e la funzione dell'immagine, e riven- volume del solo Pera, più tecnico e impegnativo della dica un legame della retorica con la verità — e poi di raccolta di saggi sopra citata nonché condotto in base a nuovo giù con una serie durissima di condanne alla reto- una logica serrata e a un procedimento argomentativo rica da parte di Kant, Goethe, Hegel, in nome del rigori- stringente. Il nucleo centrale su cui ruota l'argomenta- smo etico e del primato idealistico; tanto che nei decenni zione di Pera è — e non potrebbe essere diversamente — che precedettero e seguirono l'Ottocento si assistè in il rapporto retorica-verità. Ora, sappiamo che nella con- tutta Europa alla soppressione dai programmi scolastici cezione platonico-cartesiana la retorica è esclusa dalla e universitari di una disciplina, la retorica, che in altri verità: potremo convincere il pubblico più ostico ad ac- tempi era stata fondamentale tanto quanto la logica ari- cettare la teoria T, ma questo non ci farà sapere nulla stotelica o la geometria euclidea. Al più tardi alla fine del della verità di T, ci dice il realista delle teorie che accetti secolo XIX, se ne poteva stendere il certificato di morte. la concezione semantica della verità, secondo la quale E noto che sul cadavere della retorica si accanì Croce con una pretesa cognitiva è vera se e solo se corrisponde ai vivacità e impegno, argomentando sulla separazione di fatti. La proposta di Pera, che raccoglie istanze e deside- idea e contenuto, forma e espressione. rata non solo da filosofi della scienza ma anche da filoso- Eppure la morte della retorica era solo presunta; per- fi etici e politici, coincide con la concezione retorica del- ché con la "svolta linguistica" in filosofia e con la nobili- la verità, che suona così: una pretesa cognitiva è vera se è tazione del linguaggio quale tema fondamentale della fi- razionalmente accettabile al termine di un dibattito; nel- losofia rinacque l'interesse per il concetto retorico di ra- l'elaborazione che ne fornisce Pera, qui riassunta al- gione legata al linguaggio; l'interesse per la retorica cre- quanto sbrigativamente, essa ha il vantaggio di rifiutare sceva poi proporzionalmente all'aumento dell'interesse residui realistici tipo Peirce e imprecisioni dialettiche al- verso il concetto di linguaggio comunicativo e funziona- la Habermas. Inoltre il modello retorico di Pera, anche le, legato all'azione, nonché al crescente scetticismo ver- se costruito esclusivamente per elaborare una nuova im- magine della scienza, gode della prerogativa di potersi so la verità come evidenza e al corrispondente apprezza- Retorica e filosofia pratica unite nella lotta allora? applicare, con pochissime modifiche lessicali, al contesto mento della verità come consenso. Né può essere trascu- Perché no: nella lotta, ritengo, per una società pluralisti- sociale e politico; anzi, rispetto ad altri consimili modelli rato l'apporto determinante fornito all'istanza retorica ca, tollerante, democratica e magari anche giusta, la cui presenta il considerevole vantaggio di non presupporre dall'ermeneutica, il cui spirito comporta un amalgama di parola d'ordine è il giudizio; ma il giudizio implica la eguali condizioni di competenza e conoscenza (alquanto discorso e di azione e un incastro dell'interpretazione scelta, e la scelta richiede l'analisi e l'esame di vari punti improbabili) per tutti i partecipanti al discorso, ma di nella conversazione e nelle pratiche sociali che non pos- di vista diversi e alternativi. La retorica si allea al plurali- differenziare il ruolo dello scienziato che avanza una te- sono non venire incontro agli interessi della retorica. smo delle democrazie non certo nel ruolo di violenza ma- si, da quello della natura che risponde, da quello infine La riabilitazione moderna più famosa è comunque scherata e travestita con gli orpelli della ragione bensì della comunità scientifica che forma il consenso su una quella legata al nome di Chaim Perelman che negli scritti nel ruolo di portatrice di "buone ragioni" e di argomenti risposta. composti sul finire degli anni cinquanta insieme a Lucie legati al contesto. Il campo della retorica come quello Olbrechts-Tyteca riportò alla luce la dimensione logica e della ragion pratica non è chiaramente integrabile nel La registrazione dello spostamento della verità dai ca- filosofica della retorica, ormai relegata al ruolo di teoria campo platonico della verità come evidenza; l'ontologia noni della certezza incontrovertibile verso i criteri di in- della forma ornata quando non investita di connotazioni della "retorica della ragion pratica" dipende invece da terazione dialogica di enunciazioni differenti è colto an- pesantemente negative (arte dell'apparenza, dell'ingan- un'ontologia legata alla finitezza dell'azione umana e al- che in Le ragioni della retorica, Mucchi, Modena 1986 no, dell'adulazione). la consapevolezza del limite dei nostri sistemi cognitivi. (con saggi di U. Eco, Paolo Rossi, R. Barilli, A. Battisti- Un forte e determinante contributo nella direzione te- ni, L. Canfora, M. Perniola, G. Prodi, E. Mattioli, E. sté indicata proviene dai recenti scritti a cura di Marcel- Melandri, G. Anceschi e E. Raimondi), già vecchio di lo Pera e di William R. Shea (L'arte della persuasione qualche anno. Eco dichiara — e la sua asserzione può es- scientifica, Guerini e Associati, Milano 1992, contenen- sere assunta come condivisa dai coautori del volumetto te saggi di Ph. Kitcher, M. Pera, E. McMullin, Paolo — di aver compreso che l'intera cultura va intesa come il Rossi, D. Shapere, R. Westfall, W. R. Shea, P. Macha- luogo della persuasione, cioè del discorso ragionevole mer, M. Mamiani e G. Holton) e di Marcello Pera svolto intorno a premesse probabili, e che la persuasione (Scienza e retorica, Laterza, Roma-Bari 1992). Il campo è "alle radici dello stesso gioco democratico" (p. 27). Ma affrontato in questi scritti è più specifico rispetto a quel- pure gli altri contributi insistono sull'importanza dei va- lo finora analizzato: Pera e coautori individuano la pecu- lori del relativismo, dell'impegno e della tolleranza per il La visione di Perelman, di cui in Italia Bobbio rico- liarità del loro oggetto di indagine nel rapporto tra reto- mondo pluriculturale nel quale ci troviamo e ci trovere- nobbe prestissimo i fondamentali contributi, trasferisce rica e scienza, e tuttavia non è difficile assorbirli nel con- mo sempre di più a vivere, valori tipici della retorica in- gradualmente il centro di gravità del pensiero filosofico testo interpretativo proposto in queste pagine. Nel volu- tesa come una sorta di filosofia pratica. dalle categorie di dimostrazione a quelle di giustificazio- me di Guerini e Associati viene sollevato il problema di Chissà se procedendo su questa linea si assisterà forse ne e di decisione ragionevole e sposta l'orizzonte episte- come la scienza "giustifica le conoscenze che acquisisce, un giorno persino a una rivalutazione della retorica al- mologico dalla sfera della verità a quella della persuasio- le trasforma e le diffonde" (p. 10). L'attinenza della re- l'interno della metafora della virilità, se si pensa che essa ne, subordinando la ragion teorica alla ragion pratica. torica al discorso scientifico è sostenuta in base alla tesi era e sovente è ancora sprezzantemente considerata Nella stessa direzione possono venire catalogati anche che la retorica non è più un ornamento bensì il modo "in un'arte femminile se non effemminata, cioè l'arte che gli sforzi condotti alcuni dopo da Apel e Habermas e in- cui sono discusse e valutate le affermazioni cognitive" e veste, maschera e trucca la verità, o che la "cucina", al- dirizzati a trasformare in un consenso tendenzialmente opera quindi non solo nel momento della trasmissione di terandone il sapore con spezie e condimenti — i parago- universalizzabile il consenso praticamente ottenuto, an- informazioni ma anche in quello dell'acquisto e della ni provengono entrambi dal Gorgia platonico — laddove che se la teoria della ragione discorsiva si è dimostrata fi- convalida della conoscenza, aprendo l'immagine della la verità per imporsi con l'aiuto delle sue sole forze in nora carente nel chiarire il momento del passaggio dal- scienza a più protagonisti: oltre a quelli tradizionali della tutta la sua evidenza e in tutto il suo fulgore avrebbe bi- l'idea regolativa alla norma concreta, passaggio che non natura e del ricercatore, alla comunità degli scienziati e sogno di essere presentata nuda e cruda\ IDEI LIBRI DEL MESEI MARZO 1993 - N. 3. 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ne di adulto" si sviluppò entro una fronte più ampio del monachesimo DANTE ZANETTI, Vita, morte e tra- Bernard de la Monnoye, poetastro Storia famiglia che dovette far opposizione, tradizionale, e non esclusivamente in sfigurazione del Signore di Lapalisse, secentesco, questa interpretazione se pur non forte, agli orientamenti dialettica con Cluny e con la sua ma- Il Mulino, Bologna 1992, pp. 118, Lit tautologica ("prima di morire si è vi- JEAN LECLERCQ, Bernardo di Chiara- monastici di Bernardo. I due dati do- gnificenza quotidiana e liturgica. I 15.000. vi") può generare infinite tautologie valle, Vita e Pensiero, Milano 1992, minanti, proponibili "con assoluta dibattiti hanno spesso in Bernardo, che sono altrettante "verità lapalis- ed. orig. 1989, trad. dal francese di An- certezza" già per gli anni della for- che "fa della teologia senza saperlo", Jacques II di Chabannes, più noto siane". Come la battaglia di Pavia, gela Contessi e Pietro Zerbi, pp. 176, mazione, sono la vocazione letteraria un partecipante intermittente, tra- come Maresciallo di Lapalisse, fu fa- che lo storico e pavese Zanetti ci de- Lit 22.000. e l'aspirazione a una vita religiosa li- scinato talora da altri nello scontro, moso uomo d'armi che servì fedel- scrive minutamente, sta a metà tra bera da ogni compromesso secolare. severo alla fine nel giudicare Abelar- mente e con successo tre re di Fran- medioevo ed età moderna, così la se- Il maggior esperto attuale di mo- Il primo aspetto dà particolare effica- do e gli estremisti del suo discepolo cia, Carlo VIII, Luigi XII e France- vera armatura del prode guerriero si nachesimo ha scritto quest'opera cia ai suoi scritti, il secondo conferi- Arnaldo da Brescia. Nella seconda sco I, ma divenne veramente celebre dissolve nel riso della tautologia. Il li- contro le "formule semplificatrici" e sce carattere spesso radicale alla sua parte del libro (Il messaggio) Bernar- solo dopo la sua morte, avvenuta il bretto di garbata e piacevole lettura è per dare ordine al già noto. Con stile esperienza. L'apogeo è quello degli do è presentato soprattutto come 24 febbraio 1525 alla battaglia di Pa- un esempio di ricreazione offerta dal piano ed elegante, anche più sempli- anni 1130-38: contemporaneamente preoccupato della ricerca della comu- via, in seguito all'errata interpreta- vero dotto, che non si gabella per ce di quello della sua classica ricerca a una pratica rigorosa di vita comu- nicazione fra l'uomo e la divinità, e zione di una canzone in suo onore in maestro d'ironia ma si porta dietro su Cultura umanistica e desiderio di ne, si sviluppa il meno noto favore di qui sono particolarmente utili i passi cui si diceva del grande guerriero che tutta la sua scienza quando avverte la Dio, Leclercq ci accompagna in mo- Bernardo verso la "cavalleria paralle- ben selezionati delle opere di Bernar- "un quart d'heure avant sa mort / il possibilità di renderla dilettevole. do divulgativo dentro una storia di la" rappresentata dai Templari. La do. était ancore en vie", cioè in grado di Cesare Cases vita, discriminando con chiarezza i maturità lo vede impegnato con in- Giuseppe Sergi dare del filo da torcere ai nemici. dati certi dalle ipotesi. La "vocazio- terventi o tentativi riformatori sul Grazie soprattutto a una tiritera di

IHANS ROGGER, La Russia pre-rivoluzionaria ISSI- trattati o percepiti i problemi della Russia"; in altri ter- do da questo nucleo centrale, il libro segue in tutte le sue LI, Il Mulino, Bologna 1992, ed. orig. 1983, trad. mini, il ruolo centrale, a tutti i livelli, dell'autocrazia za- articolazioni la dialettica tra stato e società civile che si [dall'inglese di Melania Mascarino, pp. 491, Lit rista, intesa come principio supremo che infonde di sé sia avvia, sia pure stentatamente, nel periodo qui considera- H8.000. i ristretti circoli del governo e dell'alta burocrazia, im- to, ma che non può che produrre risultati parziali, come prontati ad una concezione altamente personalistica del mostrano i contraddittori tentativi di modernizzazione Questa traduzione va salutata con soddisfazione non governo e dell'amministrazione, sia le élite economiche e politica (culminati nella "rivoluzione ambigua" del I solo perché colma una rilevante lacuna nello scarno set- culturali, critiche ma anche legate alla sopravvivenza del 1905 e nelle sue conseguenze) ed economica (gli incerti tore editoriale italiano dedicato alla Russia prima della vecchio regime che garantisce la soddisfazione (almeno provvedimenti per la riforma dell'agricoltura e per l'avvio I rivoluzione, ma anche per i meriti intrinseci dell'opera di parziale) dei loro interessi concreti. Questa prospettiva dell'industrializzazione su vasta scala). Inevitabile appare I Rogger, che sono soprattutto due; uno è l'impiego di una permette a Rogger di unire storia politica, economica e quindi il graduale scivolamento verso l'atto finale, la I letteratura secondaria piuttosto ampia e aggiornata, l'ai- sociale in una sintesi che, pur non avanzando nuove ipo- "possente rivolta operaia-contadina" dell'ottobre 1917 uro è un'organizzazione tematica rigorosa, che ruota at- tesi o interpretazioni, sì distìngue per la chiarezza e per che i bolscevichi riescono a sfruttare al meglio per i propri I tomo all'assunto di fondo del libro. L'idea guida di Rog- l'equilibrio con cui vengono presentate le diverse tesi sto- scopi. \ger è quella della "straordinaria influenza che la natura e riografiche (va segnalata anche la presenza di un capitolo Lorenzo Riberi I la condotta del governo ebbero sul modo in cui vennero dedicato alle popolazioni non russe dell'impero). Parten-

Morire per questi deserti. Lettere di vocando lo sbarco sull'altra sponda co-culturale che ha saputo risponde- potrebbe sembrare). Dopo la metà soldati italiani dal fronte libico 1911- del Mediterraneo. La ricerca, avvia- re adeguatamente alle sfide che pro- dell'anno, tuttavia, comincia il decli- 1912, a cura di Salvatore Bono, Abra- ta già dal 1984 e beneficiaria di ben venivano dall'esterno, mantenendo no: spariscono progressivamente mo, Catanzaro 1992, pp. 165, Lit tre contributi annuali del Cnr, pote- la propria identità e, nel contempo, molti quotidiani, spessissimo espres- 20.000. va almeno offrire un quadro più pre- cogliendo nelle ragioni e nella civiltà sione dei partiti politici del Cln nelle ciso della documentazione archivisti- dello sfidante un'irripetibile occasio- diverse realtà regionali e locali. Ci si In un panorama storiografico ava- ca disponibile e, soprattutto, se e do- ne per la propria crescita e per il pro- rivolge sempre più ai giornali "indi- ro di ricerche sulle avventure colo-, ve sia possibile attingere agli origina- prio mutamento. La Grecia classica è pendenti" e a quella che viene comu- niali italiane del Novecento il lavoro li e quanto questi siano fedeli alle diventata quella che conosciamo solo nemente definita "la grande stampa di Bono offre un'inedita riflessione lettere effettivamente pubblicate. confrontandosi con la sfida della Per- di informazione". 50 testate cessano su quegli eventi. Presentando un'an- Giuseppe Genovese sia. La stessa cosa è accaduta a Roma le pubblicazioni nel 1946, 22 nel tologia di lettere già edite da quoti- con Cartagine, all'Europa cristiano- 1947, 23 nel 1948: alla fine di que- diani dell'epoca e poi raccolte succes- carolingia con l'islam e così via. Que- st'anno si trovano in edicola ancora sivamente in volumi, il curatore pro- sto libretto, che racchiude le Confe- 109 testate. Tra alterne vicende, pone un percorso di lettura tra me- renze Reith, tenute dall'autore nel scenderanno ulteriormente: al 31 di- cembre 1991, data in cui si conclude morialistica e psicologia sociale. ARNOLD J. TOYNBEE, Il mondo e 1952 e radiotrasmesse dalla Bbc, ca- Traspare però con difficoltà il con- l'Occidente, con una nota di Luciano povolge in modo sorprendente la la ricerca di Grandinetti, i quotidiani fronto analitico tra costruzione del Canfora, Sellerio, Palermo 1992, ed. prospettiva consueta. Al centro vi è editi in Italia sono 97, nonostante il consenso, a cui contribuirono prepo- orig. 1953, trad. dall'inglese di Glauco infatti la risposta del resto del mondo notevole sviluppo demografico, nel- tentemente i quotidiani, e coscienza Gambon, pp. 130, Lit 15.000. alla sfida dell'Occidente (che Canfo- l'arco cronologico in esame, e la com- delle responsabilità storiche dei com- ra, nella postfazione, identifica con il plessiva crescita culturale. I quoti- diani italiani del periodo si trovano, battenti italiani in Africa del Nord. Toynbee, nelle sue opere maggio- "capitalismo"). Siamo nel pieno del- nella loro totalità, repertoriati in Le lettere, dotate di un apparato cri- ri, ci ha abituato a considerare il co- la guerra fredda. Toynbee non ama questo libro, articolato, con grande tico poco funzionale, restituiscono le siddetto Occidente (parola da ma- ciò che è stato definito "comuni- semplicità e con dovizia di informa- credenze, i pregiudizi e la faciloneria neggiare con cautela) al centro della smo" (per lui nulla più che una "ti- zioni, in due parti: nella prima vi è del contingente militare italiano sen- spettacolare dialettica dicotomica rannia russa"), eppure scorge in esso l'elenco in ordine alfabetico (con ti- za che al lettore contemporaneo sia che articola il succedersi storico delle una dirompente forza universalisti- tolo, luogo, durata, proprietà, fonti dato capire quanto di quelle immagi- civiltà secondo il ritmo delle "sfide" co-spirituale, quasi religiosa, che pubblicitarie, direttori, notizie va- ni sul mondo arabo provenga dalla e delle "risposte". L'Occidente è l'Occidente non possiede. È impro- rie, bibliografia) di tutti i giornali propaganda che da tempo andava in- stato cioè quell'area geo-socio-politi- babile, del resto, che il "comuni- smo" vinca sul terreno economico e tuttora in vita, nella seconda vi è l'e- politico dell'avversario liberale; è in- lenco (corredato dello stesso suppor- vece possibile, congettura Toynbee, to informativo) dei "quotidiani di ie- che si rinnovi il portento del moleco- ri", vale a dire di quei numerosissimi Rudnicka, pp. 302, Lit 55.000. lare e imprevedibile affermarsi del- giornali che, nati a partire dal 1943, l'orientale cristianesimo sull'occi- hanno cessato nel frattempo le pub- dentale e apparentemente insormon- blicazioni. E un lavoro inevitabil- MARIA TERESA FUMAGALLI, BEONIO BROCCHIERI, In una aria diversa. La Lapis tabile universo ellenistico-romano. mente destinato ad essere continua- Percorsi della riflessione femminile L'Occidente, per natura e per neces- mente ritoccato, ma preziosissimo. sapienza di Ildegarda di Bingen, Rivista trimestrale sità sincretistico, non ha infatti armi Da tenere nello scaffale delle opere Mondadori, Milano 1992, pp. 200, Lit Direttrice Lea Melandri davanti ai processi di lenta permea- da consultare. 33.000. zione osmotica. DAL NUMERO 17, MARZO 1993 Bruno Bongiovanni CHRISTOPHER BLACK, Le confrater- CON LA TARTARUGA EDIZIONI IN TUTTE LE LIBRERIE. Bruno Bongiovanni nite italiane del Cinquecento, Rizzo-

NUOVE RUBRICHE li, Milano 1992, ed. orig. 1989, trad. Fra sé e l'altro, Racconti del corpo. dall'inglese di Anna Farè, pp. 502, Lit Il mosaico dell'identità. I paradossi dell'emancipazione 50.000. Storia segnalazioni UN APPROFONDIMENTO DI TEMI MARIO GRANDINETTI, ILARIA ZILLI, Imposta diretta e debi- il rapporto con l'altro, con il diverso, nella vicenda uomo donna I quotidiani in e nella vita sociale, il sentimento di appartenenza rispetto a una generazione Italia 1943-1991, Angeli, Milano VITO FUMAGALLI, Storie di Val Pada- to pubblico nel regno di Napoli. o una nazionalità, i mutamenti del corpo femminile tra tempo biologico e tempi sociali, 1992, pp. 310, Lit 40.000. na. Campagne, foreste e città da Al- 1669-1737, Edizione Scientifiche Ita- un inizio di discussione sui criteri boino a Cangrande della Scala, Ca- liane, Napoli 1992, pp. 312, Lit con cui leggiamo le scritture letterarie delle donne. Tra il 1943 e il 1945 molte testate munia, Milano 1992, pp. 172, Lit 37.000. quotidiane sospendono le pubblica- SCRIVETE CON LAPIS ABBONANDOVI E REGALANDO ABBONAMENTI 25.000. zioni (le più legate al regime fascista) DIETER RICHTER, Il bambino estra- Abbonamento annuo ordinario (4 numeri) L. 35.000 e moltissime invece nascono. Ben BRONISLAW GEREMEK, Uomini senza neo. La nascita dell'immagine del- Abbonamento annuo sostenitore L. 50.000 101 sono quelle che vengono fondate padrone. Poveri e marginali fra me- l'infanzia nel mondo borghese, La Versamento sul conto corrente postale N. 24001208 nel solo 1945. All'inizio del 1946 le dioevo e età moderna, Einaudi, Tori- Nuova Italia, Scandicci 1992, ed. orig. intestato a: La Tartaruga Edizioni testate in circolazione superano le no 1992, trad. dal francese e dal polac- 1987, trad. dal tedesco di Paola Viti, via Filippo Turati 38 - 20121 - Milano Tel.(02) 6555036 - Fax(02) 653007 141 (i conti non sono così facili come co di Claudio Rosso e di Wieslawa pp. 344, Lit 40.000. • DEI LIBRI DEL UESE1 MARZO 1993 - N. 3. PAG. 25/IX

È il capodanno del 1895. Marx è Pcus al Maggio, da Budapest a Praga) come scienza. La filologia, quindi, qua e là da un timido verbiage ideolo- morto da quasi dodici anni. Engels, escono ben 39 volumi, lacunosi, talo- per quanto addomesticata, non può gico ormai agonizzante e oggi perfet- cui restano sette mesi e cinque giorni ra reticenti, ma sostanzialmente, da- non volgere Marx, il cui pensiero è tamente riconoscibile, non è il più di vita, scrive a Kugelmann, medico ti i tempi, "onesti". I testi sono sem- un continente ancora in parte da urgente. Fondamentale è invece ri- democratico di Hannover e buon col- pre integrali. Ancor oggi i Werke, esplorare, contro il "marxismo", L'apparato è strepitoso. Non prendere a pubblicare al più presto i lezionista dell'opera marxengelsiana, per la loro maneggiabOità, e per il ideologia inevitabilmente povera, mancano le pesantezze ideologiche, è volumi ancora mancanti, soprattutto che la mancanza di vari scritti del pe- fatto di essere conclusi, sono l'edi- per quanto sofisticata essa sia, e non verissimo. Insopportabile, soprattut- quelli con gli inediti quaderni di stu- riodo giovanile gli ha impedito di zione più utilizzata e più citata. I vo- in grado, come sin troppo spesso oggi to nelle introduzioni, è l'inserimento dio (IV sezione), miniera della cultu- preparare un'edizione completa (eine lumi sinora usciti delle Opere comple- si ripete, di resistere alle pressioni genealogico (e antistorico) di Marx ra del XIX secolo e laboratorio della Gesamtausgabe) "degli articoli appar- te in italiano, pubblicati a partire dal esercitate dal corso del mondo. Nel tra i "classici del marxismo-lenini- teoria critica. Val la pena rammenta- si dal 1842 al 1852, sia di Marx che 1972 presso gli Editori Riuniti, so- 1975, ad ogni buon conto, esce il pri- smo". Lo straordinario lavoro sui te- re che tutto ciò sarebbe impensabile miei". Inizia qui la storia sfortunata no, tanto per fare un esempio, quasi mo volume della nuova MEGA. sti, tuttavia, emancipa Marx dai vin- senza il lavoro compiuto da Rjazanov della Gesamtausgabe, parola chiave per intero condotti, per quel che ri- Ogni volume, diviso in due, consta coli del "marxismo", culto onoma- per la prima MEGA. della Marx-Forschung e delle connes- guarda sia il testo che il fittissimo ap- del testo e dell'apparato. La struttu- stico da cui invano egli aveva invita- Che le cose stessero cambiando è se disavventure editoriali di un seco- parato di note, sulla base dei Werke. ra della nuova edizione prevede to i suoi compagni a guardarsi. Se il documentato dalla pubblicazione nel lo intero. L'intendimento di Engels Non ci si può però accontentare di quattro sezioni. Nella prima si trova- crollo non fosse avvenuto nel modo 1986, per la prima volta a Est, nei sembra infatti — per l'insieme del- questo risultato. Nel 1972 esce, an- no le opere, gli articoli, gli abbozzi. peggiore, la Gesamtausgabe, vero mo- Collected Works in lingua inglese l'opera di Marx e sua — poter avere cora da Dietz, ancora nella Ddr, il Nella seconda, Il Capitale e i Vorar- numento della tradizione filologica (voi. 15, Progress, Moscow), delle un una pratica realizzazione nel 1921, Probeband — una sorta di numero beiten, vale a dire i lavori preparatori tedesca, avrebbe probabilmente con- tempo proibite (perché antirusse) allorquando Rjazanov, ex menscevi- Revelations of the Diplomatic History co divenuto bolscevico, ma rimasto of the 18th Century di Marx. E altresì in buoni rapporti con la socialdemo- documentato dai dodici volumi, usci- crazia tedesca, fonda a Mosca, in ac- Cosa leggere ti tra il 1978 e il 1990, sempre per cordo con Lenin, l'Istituto Marx ed Dietz, dei Marx-Engels-Jahrbucher. Engels. Nel 1927, tra Mosca Berlino Vi sono contenuti studi di livello e Francoforte, inizia le sue pubblica- Secondo me spesso assai elevato, da leggersi ac- zioni la prima MEGA (tìistorisch-kri- canto ai volumi nel frattempo usciti tische-Gesamtausgabe). Subito ci im- battiamo nell'inedita Kritik antihe- geliana del 1843. Cinque anni dopo sarà la volta dei Manoscritti del 1844, già noti in russo dal 1927, e del- Yldeologia tedesca, ultimi straordina- ri risultati dell'acribia e della filolo- gia di Rjazanov, rimosso in realtà già nel 1931, deportato, sostituito con il servile Adoratskij e fatto sparire. So- lo da poco sappiamo che è stato fuci- della seconda MEGA. Le espressioni lato frettolosamente nel 1938, dopo liturgiche sono presenti, ma decre- una parvenza di processo, senza es- scenti con lo scorrere degli anni, so- sersi piegato a "confessare" delitti prattutto a partire dal 1985, l'anno inesistenti. Nel frattempo, l'avvento dell'avvento di Gorbacév. Si veda- al potere di Hitler ha interrotto la no, con questo stesso spirito, i Beitrà- connection con la Germania. L'archi- ge zurMarx-Engels-Forschung, pubbli- vio della socialdemocrazia tedesca, cati a Berlino negli anni ottanta, e, contenente il Nachlass marxengelsia- ancor più, gli Arbeitsblatter zur Marx- no, ha preso contestualmente (e av- Engels-Forschung, pubblicati nel me- venturosamente) la strada per Am- desimo periodo ad Halle presso la sterdam. Solo 12 volumi della prima Martin-Luther-Universitat, eiMarx- MEGA sono usciti tra il 1927 e il Engels-Forschungsberichte, usciti a Li- 1935. Senza l'apporto di Rjazanov, e psia presso la Karl-Marx-Universi- chiusasi la comunicazione con l'Eu- tat. La sovrastuttura ideologica, in ropa occidentale, dove si trovano ol- questi periodici dall'aspetto povero e tre i due terzi dei manoscritti, l'ini- oggi defunti, è spesso assai irritante, ziativa viene troncata. Stalin e Hi- ma non più credibile: la filologia, che tler l'hanno affossata. Di questi vo- ormai l'affianca implacabilmente, la lumi, ancor oggi preziosi ed ridicolizza implicitamente e la nega emozionanti, esiste un reprint (Ver- proprio mentre l'afferma. Marx stes- lag Detlev Auvermann KG, Glashùt- so smaschera il "marxismo". Intan- ten im Taunus 1971). to, il lavoro di restaurazione filologi- ca è proseguito, con mezzi diversi, anche altrove. Maximilien Rubel (classe 1904), curatore dei tre volumi "marxiani" della "Plèiade" e in que- sto dopoguerra massimo conoscitore di Marx in Occidente (insieme a Hai Draper, morto purtroppo nel 1990), ha continuato a fare uscire le sempre utilissime "Ètudes de marxologie" (come serie della nota rivista "Eco- nomies et Sociétés"): si veda il n. 26 Giunge poi l'età di Chruscèv. Nel- del 1987 (Marx critique du l'"indimentlcabile" 1956 hanno ini- "totalitarisme"), il n. 27 del 1989 zio, tra le altre cose, anche i MEW (Marx penseur et acteur de la Revolu- (Marx-Engels-Werke), un'edizione tion) e il n. 28/29 del 1991 (Pourune "popolare", diffusa a prezzo conte- lecture matérialiste de la Perestroika). nutissimo da Dietz Verlag, a Berlino, zero — di una nuova e attesissima della critica dell'economia politica. tribuito in ogni caso ad oltrepassare E dalle officine di questa rivista, un nella Ddr. E un editore simbolico, Marx-Engels-Gesamtausgabe. Sono Nella terza, il monumentale epistola- risolutamente il conservatorismo e tempo annuale, oggi di fatto bienna- Dietz, la cui vicenda ha scandito sino annunciati più di 130 volumi. Le rea- rio, ivi comprese le risposte dei corri- l'oscurantismo "marxisti". Può ora le, che, del resto, sin dai tardi anni ad oggi, con teutonico tempismo, a li dimensioni dell'opera marxengel- spondenti. Nella quarta, la più inedi- sembrare che Marx, Kritiker cinquanta, quando a Tubinga usciva- partire dal 1881, le tappe della so- siana appaiono sempre più evidenti. ta e la più entusiasmante dal punto di (com'egli si definiva) intrinsecamen- no anche le Marxismusstudien di Fet- cialdemocrazia tedesca. Nel dopo- Quanto all'opera specifica di Marx, vista della Marx-Forschung, gli Ex- te antitotalitario, sia stato irrimedia- scher, è emersa la proposta filologica guerra, l'illustre nome della casa edi- il suo ampliarsi ed estendersi ne svela zerpte (vero deposito della cultura di bilmente attratto dalla forza di gravi- di un Marx "critico del marxismo", trice è stato fatto proprio anche dalla in modo sempre più palese, e sempre Marx), le notizie e le glosse margina- tà esercitata dall'implosione del ora confermata dal vertiginoso labi- Sed (fusione della Kpd e della Spd più fecondo, la radicale e colossale li. I volumi previsti sono ora 133, di "marxismo". Non è così. La cata- rinto della Gesamtausgabe. Che leg- nel settore orientale), il partito al po- incompiutezza. Più è presente Marx, cui alcuni, al di là dello sdoppiamen- strofe dell'ideologia costituisce, que- gere, dunque? Marx, naturalmente. tere nella Ddr. I Werke non sono co- cioè, meno è presente quel sistemati- to in Text e Apparat, sono divisi in sta è una profezia davvero facile, la E un autore sorprendentemente nuo- munque un'edizione filologica e non co e compiutissimo edificio postumo diverse parti (1/21, II/l, II/3, II/4). premessa per la rinascita della teoria vo dopo il tramonto delle supersti- sono, né ambiscono ad essere, una costruito dagli epigoni (in primis, e Si sa quel che è avvenuto a Berlino critica. La Gesamtausgabe, dal 1991 zioni ideologiche. Gesamtausgabe. Presentano inoltre con abilità insuperata, da Engels e da nel 1989 e a Mosca nel 1991. Non ci bloccata, pare del resto in grado di tradotti in lingua tedesca anche i nu- Kautsky) che è universalmente noto si deve dunque stupire se la Gesamt- disincagliarsi. Gli istituti di ricerca merosissimi testi scritti originalmen- come "marxismo". La Gesamtausga- ausgabe si è nuovamente fermata. So- di Berlino, Mosca, Treviri e Am- te dai "due di Londra" in inglese, be mette infatti in luce un gigantesco no sinora usciti 14 volumi, su 33, del- sterdam (con legami anche in altre francese e altre lingue. È questa, tut- lavoro critico che, braccato senza so- la I sezione; 16, su 24, della II; 8, su città) si sono infatti consociati nella tavia, l'unica edizione marxengelsia- sta dagli eventi, smentisce e contrad- 45, della III; 7, su 40, della IV. 45 Intemationale-Marx-Engels-Stiftung na giunta a tutt'oggi alla fine. Trae dice se stesso, creando un apparato volumi in tutto: circa un terzo del- (Imes). Il recapito della Stiftung è giovamento da un più quieto, ancor- concettuale tuttora insostituibile se l'opera complessiva. Si può però già presso l'Istituto di storia sociale di ché effimero, assestarsi dei regimi di si vuole pensare il mondo contempo- considerare veramente eccezionale Amsterdam. Giustamente si è stabi- tipo sovietico. Indovina soprattutto raneo e producendo nel contempo gli l'impresa. I testi sono presentati nel- lito che il problema del rimaneggia- l'arco di tempo più propizio. Tra il anticorpi atti a disinnescare ogni sco- le lingue in cui li scrissero Marx ed mento e della revisione (Neubearbei- 1956 e il 1968 (dal XX Congresso del lastica futura che vorrà presentarsi Engels. tung) dei volumi già usciti, inquinati IDEI LIBRI DEL MESEI MARZO 1993 - N. 3, PAG. 26/X

tra gli altri dall'Università degli studi che, sociali e individuali, della Russia ziosa cronaca del golpe di quel "cal- CARLO GALANTE GARRONE, Vita e Società di Milano — è lecito, si diceva, che di oggi, le cui radici affondano salde do" agosto del 1991, che porterà opinioni di Alessandro Perfetti, An- in un'azienda un superiore, preoccu- in quella di ieri; l'elenco sarebbe dapprima allo scioglimento del Pcus geli, Milano 1992, pp. 206, Lit PIETRO ICHINO, FABRIZA DOUGLAS pato del non ottimale rendimento di troppo lungo. Eppure si direbbe che e quindi, nel dicembre, all'allontana- 34.000. SCOTTI, LAURA CASTELVETRI, CRI- un dipendente lo convochi e lo inter- non siano questi i veri mali che afflig- mento di Gorbaciov. Volcic preferi- STINA FRANCHI, Strategie di comuni- roghi su eventuali problemi familiari gono il grande paese euroasiatico e sce non entrare troppo nel merito dei Alessandro Perfetti, del quale in cazione e Statuto dei lavoratori. I li- che lo distraggono? Oppure, è lecito che i problemi più complessi, quelli molteplici dubbi che quell'avveni- questo libro, come per il Tristram miti del dialogo tra impresa e dipen- sondare in forma anonima i lavorato- la cui soluzione sembra essere lonta- mento ha sollevato nella stampa so- Shandy di Sterne, si raccontano la vi- denti, Giuffrè, Milano 1992, pp. 301, ri di una fabbrica circa le loro opinio- na, siano altri e vadano rintracciati vietica e mondiale. Una prudenza ta e le opinioni, è lo pseudonimo im- Lit 38.000. ni politiche o religiose, il loro attac- nelle tare di fondo che settant'anni opportuna, che nasce dalla consape- posto da Piero Calamandrei all'allora camento all'azienda, il loro giudizio di regime comunista hanno lasciato volezza che ogni tentativo di rico- giudice Carlo Galante Garrone nella E lecito, si chiedono gli autori del sull'apparato dirigente, e così via? in eredità. Ci sono innanzitutto i struire il ruolo effettivo svolto dai firma di alcuni suoi "scritti corsari" volume — che esce per i tipi della Da quando è in vigore lo Statuto dei guasti provocati dal sistema dell'eco- singoli protagonisti sia ancora co- che commentavano sul "Ponte" ta- Giunti nella collana "Alar, Associa- lavoratori (1970) si è posto fine agli nomia di piano, che ha reso possibile stretto a dibattersi tra voci, indiscre- lune sconcertanti sentenze della ma- zione Lavoro e Ricerche", fondata eccessi, talora drammatici, del pote- una corruzione estesa e sistematica e zioni e confidenze personali troppo gistratura. Un'autobiografia, quindi, re imprenditoriale in fabbrica: sono ha impedito la crescita di un'indu- contrastanti e interessate per non su- che tuttavia non concede nulla agli ormai lontani i tempi del padrone- stria efficiente e tecnologicamente scitare sospetti sulla loro attendibili- stilemi del genere cui — suo malgra- tiranno, delle schedature e dei licen- avanzata anche nel settore militare, tà. Meglio allora delineare le coordi- do, scriverebbe l'autore — appartie- ziamenti, così sinistramente famosi quello che secondo un'informazione nate di fondo del conflitto politico ne. È infatti sul filo dell'ironia e del negli anni della Fiat di Valletta. Ma occidentale spesso superficiale — interno, che ha visto Gorbaciov co- pudore che scorrono le proprie vicen- l'imprenditore, nei confronti del talvolta volutamente superficiale, stantemente schiacciato tra le pres- de, che pure furono sempre a ridosso Edizione italiana delle guide quale lo Statuto dei lavoratori ha ri- per potere in qualche modo giustifi- sioni dei riformisti di Eltsin e le resi- di avvenimenti importanti e di gorosamente delimitato quanto con- care "le proprie spese in armamenti" stenze della vecchia nomenklatura straordinari personaggi. Prefetto po- lomly pianai trattualmente dovutogli dal dipen- (p. 229) — doveva rappresentare la del partito. E mentre la sua politica litico, su designazione del Partito dente, ha quindi cercato nuove vie punta di diamante dell'apparato pro- estera riscuoteva successi e consenso d'azione, ad Alessandria per cinque BALI & Lombok per ottenere, grazie alle nuove strate- duttivo sovietico. Due aride cifre in tutto il mondo, quella interna era mesi all'indomani della Liberazione, 352 pp, L. 35.000 gie di comunicazione, un maggior riassumono il disastro attuale: l'88 debole e incerta soprattutto sui due negli anni successivi si ritroverà a do- coinvolgimento psicologico e dunque per cento delle fabbriche sovietiche fronti sui quali si sarebbe consumata ver difendere il patrimonio ideale e BANGKOK quel surplus di rendimento che il sono inutili e il 75 per cento degli la sua sconfitta: l'economia e la que- politico della Resistenza. E a difen- 196 pp., L. 22.000 contratto e l'ordinamento giuridico operai è da riqualificare (p. 235). In stione delle nazionalità. Dieci tenta- derlo non sulle pagine dei giornali o BOTSWANA non garantiscono. Questo libro, di queste condizioni oggettive non è tivi di piano economico in tre anni, nei comizi elettorali bensì nelle aule 216 pp., L. 23.000 rigoroso impianto giuridico, è i! pri- strano che il bilancio della modesta tutti falliti e anzi mai cominciati, e dei tribunali, come avvenne per il mo in Italia ad aprire una discussione privatizzazione e del processo di ri- l'assenza di una vera e radicale rifor- processo seguito alla querela per dif- GUATEMALA & Belize su un tema assai delicato e che inve- conversione dell'industria militare ma dell'apparato produttivo fanno sì famazione presentata da Ferruccio 304 pp., L. 29.000 ste un gran numero di aziende: il pro- da poco avviata sia deludente. Né c'è che il paese viaggi in una terra di nes- Parri contro alcuni fascisti (1955-56) HONG KONG & Macau blema delle nuove forme di circola- molto da sperare, viste le condizioni suno dove gli effetti della liberalizza- o per quello agli esecutori e mandanti 296 pp.. L. 32.000 zione di idee e opinioni "private" tra attuali dell'economia mondiale, in zione si limitano all'aumento dei dell'azione partigiana di via Rasella il datore di lavoro e i dipendenti, allo una riedizione del Piano Marshall. prezzi e allo sviluppo della borsa ne- (1957), nel quale la linea difensiva KENYA scopo di coinvolgerli più intensa- Vi sono poi i danni meno visibili ma ra. In questa situazione di caos e di adottata venne elaborata da giuristi 344 pp.. L. 38.000 mente nel perseguimento degli obiet- tali da condizionare lo stesso svilup- miseria esplodono violente le riven- del calibro di Piero Calamandrei e MALAYSIA & Brunei tivi aziendali. La morale di tutto, po della democrazia. Basti pensare, dicazioni nazionali. Fino all'ultimo Arturo C. Jemolo. Arriva così, un 336 pp., L. 35.000 suggerisce Ichino al termine della sua ad esempio, a quelli provocati da una Gorbaciov, non senza ambiguità po' per caso un po' come fatto natu- introduzione, sembra essere questa: "comunicazione" tra potere e citta- (Baltico), cerca di tenere unito l'im- rale, il coinvolgimento nella vita po- MAROCCO "il perseguimento da parte dell'im- dini che il regime ha stravolto e che pero, e il golpe lo coglierà proprio al- litica: dall'opposizione alla legge- 276 pp., L. 29.000 presa di un surplus di rendimento dai la glasnost ha solo in parte ristabilito. la vigilia della firma del Trattato del- truffa all'impegno, prima al Senato e NAMIBIA propri lavoratori comporta un sur- Una forte amarezza e molta cattiva l'Unione, prevista per il 20 agosto. poi alla Camera, nella Sinistra indi- 216 pp.. L. 23.000 plus di coinvolgimento; e coinvolgi- coscienza occidentale ispirano tutto Dopo l'accordo di Minsk dell'8 di- pendente nata soprattutto per volon- mento, piaccia o no, significa parte- il libro. "Finché gli avvenimenti del- cembre, voluto e quasi imposto da tà di Ferruccio Parri con l'appello NEPAL cipazione". Ci si consenta, alla luce l'Est erano 'comunisti' — annota Eltsin, l'Urss di fatto non esiste più. "per l'unità delle sinistre" nel di- 400 pp,. L. 38.000 di quanto sta accadendo nell'econo- Zucconi — essi erano anche 'nostri'. II suo posto verrà preso dalla fragile cembre 1967. La sua attenzione di NIGER & MALI mia italiana, il beneficio di un inter- Ora che i morti, la fame, le guerre ci- Comunità degli Stati indipendenti, parlamentare sarà in gran parte rivol- 304 pp., L. 35.000 rogativo: potrà mai questa partecipa- vili sono russe, georgiane, armene, alla quale aderiranno presto anche le ta alle problematiche legate al mondo zione dimostrarsi reciproca e diretta- uzbeche, sono soltanto 'loro"' (p. Repubbliche asiatiche. Siamo all'epi- giudiziario e al varo di un nuovo or- SINGAPORE mente proporzionale? 10). Siamo così passati dall'enorme logo. Gorbaciov se ne va la sera di dinamento penitenziario. Ma non 144 pp.. L. 22.000 mancherà di far sentire la propria Linda Cottino interesse per l'Urss minacciosa di ieri Natale, con un mesto ma dignitoso TAHITI al cinico disinteresse per l'immane addio televisivo, mentre comincia, concreta solidarietà ai carcerati e più 248 pp.. L. 29.000 tragedia politica e umana di oggi. Ma tra mille difficoltà e tentazioni auto- in generale ai poveri diavoli incappa- sarebbe pericoloso ricacciare la Rus- ritarie, l'era di Eltsin. Sui modesti ri- ti nelle maglie della giustizia. Un li- TANZANIA sia sotto la "coperta dei suoi inver- sultati della perestrojka e sulle re- bro silenzioso, pudico. E scritto con 336 pp.. L. 35.000 ni" e rinchiuderla per altri decenni sponsabilità del suo leader, Volcic è l'arguzia e la finezza di chi avrebbe VITTORIO ZUCCONI, Si fa presto a di- abbastanza critico. Ma egli è un os- preferito dedicarsi alla letteratura TUNISIA re Russia, Mondadori, Milano 1992, nell'isolamento e nell'odio verso 176 pp. L. 20.000 servatore troppo intelligente per non più che alla professione forense o alla pp. 338, Lit 32.000. l'Occidente. sottolineare che quel processo, ormai politica. Una fortuna, direi, per que- Romeo Aureli YEMEN irreversibile, di democratizzazione sto paese che ha sempre avuto tanti 232 pp. L. 29.000 Si fa presto a dire Russia. Soprat- dell'ex Urss e di tutta l'Europa del- ottimi artisti, ma non una classe diri- tutto si fa presto a dire "lo sapeva- l'Est non sarebbe stato possibile sen- gente altrettanto ricca di buoni mae- YUCATAN & Cancun mo" o comunque lo sospettavamo. 368 pp.. L. 35.000 za Gorbaciov. Ed è convinto che la stri. Ma questo libro, con tutta la dram- storia, non la cronaca, potrà giungere matica forza che può avere la cronaca DEMETRIO VOLCIC, Mosca. I giorni ZIMBABWE a un giudizio più equo di quello che Romeo Aureli 312 pp . L. 32.000 raccontata da un grande e attento della fine, Nuova Eri-Mondadori, Ro- consentono le passioni e le divisioni giornalista, spiazza tutti, comunisti e ma-Milano 1992, pp. 293, Lit 30.000. di oggi. 19 ua Altieri. 10121 t'orino non comunisti. Impossibile riassu- tel. 011/5621496 - fax 011/545296 mere le mille tragiche storie, politi- II libro si apre subito con la minu- Romeo Aureli

GIANFRANCO PASQUINO, Come eleggere il governo, quindi maggiormente responsabile di fronte ai cittadini e mente bipolare tra un governo di legislatura guidato da Anabasi, Milano 1992, pp. 123, Lit 16.000. all'opposizione, e più facilmente sostituibile dall'eletto- un primo ministro autorevole sostenuto dalla maggioran- rato. Sulla base di una breve ma densa analisi del "gover- za parlamentare e un "governo ombra" altrettanto com- Concepito come un contributo al dibattito sulla no diviso" americano e del cabinet government inglese patto e pronto ad assumersi responsabilità di governo: "Grande Riforma" e in linea con alcune tesi già varia- — il celebre "modello Westminster" di Arend Lijphart una competizione — come l'autore ripete più volte — mente formulate in questi ultimi anni, da Restituire lo — Pasquino mostra che la distinzione tra governi forti e che costituisce il prerequisito dell'alternanza e quindi scettro al principe (1985) fino a La nuova politica governi deboli non coincide necessariamente, e nemmeno una delle condizioni imprescindibili dì una democrazia (1992), il libro di Pasquino è dedicato al complesso pro- in linea di principio, con la tradizionale opposizione tra che sia degna di questo nome. blema dei rapporti che intercorrono tra la struttura, gli governi presidenziali e parlamentari. E decisivo piuttosto Alla luce di questi principi, Pasquino mostra come le equilibri e le dinamiche dei moderni sistemi democratici — come viene spiegato attraverso un 'ampia ricognizione contraddizioni del sistema politico italiano siano in gran e le differenti forme di governo — più esattamente, i di- comparativa — che siano i cittadini a eleggere il gover- parte legate agli effetti congiunti, e quindi doppiamente versi tipi di "esecutivo" — che tali sistemi hanno posto e no: direttamente, come accade in America, oppure indi- nefasti, di un sistema partitico estremamente frammenta- mantengono al proprio vertice per deliberazione esplicita rettamente, come avviene in quasi tutte le grandi demo- to e del sistema proporzionale. E ribadisce, dopo una ra- o per circostanze radicate in una storia secolare. crazìe parlamentari europee, dove "i meccanismi eletto- pida rassegna dei più rilevanti progetti di riforma relativi L'argomento fondamentale di questo lavoro è che i rali e la natura del sistema partitico creano condizioni ali" 'elezione del governo ' ' elaborati negli ultimi dieci an- ' 'governi deboli ' ' sono al tempo stesso l'espressione e una istituzionali e politiche che consentono agli elettori di ni, l'immutata validità delle esigenze a suo tempo indica- delle principali ragioni della sostanziale fragilità di un re- orientarsi come se potessero davvero eleggere direttamen- te in Restituire lo scettro al principe: "dare vita a un go- gime democratico, della sua patologia; e che esiste, per te governo e capo del governo". In entrambi i casi, infatti, verno di legislatura con Primo ministro insediato dal- contro, "una ben precisa correlazione fra l'autorevolezza gli esecutivi sono legittimati da una esplicita indicazione l'elettorato e dotato di un premio in seggi di entità tale da del governo e la quantità e la qualità di una democrazia ' ', dell'elettorato che non può essere manipolata o stravolta consentirgli di governare e ad una sola opposizione che là dove s'intenda per "governo autorevole" un esecutivo dalle segreterie di partito; si ha "una grande rispondenza possa e debba qualificarsi come alternativa praticabile al efficiente, stabile, sostenuto da un'ampia maggioranza, fra il voto degli elettori e la formazione del governo"; e si governo di legislatura". creano infine le premesse di una competizione tendenzial- in condizione di governare senza equivoci consociativi, e Francesco Tuccari IDEI LIBRI DEL MESEL MARZO 1993 - N. 3. PAG. 27/XI

estetica si esprime nell'inedita esplo- tra, categoriale del termine (qualità di un più circostanziato inquadra- sulta comunque sempre gradevole e Architettura- razione dei legami fra riflessione e in contrapposizione a quantità), che mento del rapporto fra modalità di di scorrevole lettura, a dispetto della senso comune, dove l'intersoggetti- dal suo canto propone sempre più in- trasformazione dell'ambiente co- complessità delle considerazioni Urbanistica vità assume un ruolo fondante: quel- quietanti interrogativi all'epistemo- struito e sviluppo delle teorie sulla svolte. lo hegeliano, in cui dall'assolutizza- logia contemporanea, a partire dalla città. Nell'ottica di una siffatta ri- Alessandro Vignozzi Lue FERRY, Homo Aestheticus. zione del soggetto consegue la stori- crisi dei modelli quantitativi della fi- flessione, questo agile volume propo- L'invenzione del gusto nell'età della cizzazione dell'arte come presenta- sica classica. Mantenendo la debita ne un'ampia carrellata sulla storia del democrazia, Costa & Nolatt, Genova zione sensibile del vero; quello attenzione alle ambigue interconnes- pensiero urbanistico — con un taglio 1991, pp. 346, Ut 40.000. nietzscheano, in cui la rivalutazione sioni di questa duplice fenomenolo- particolarmente attento alla conce- dell'estetica nei confronti della dia- gia, Carmagnola ripercorre i passi zione della forma urbis — lungo l'ar- VITTORIO UGO, I luoghi di Dedalo, Curiosamente il trattato di Ferry lettica si coniuga con una riflessione fondamentali della ricerca qualitati- co temporale compreso fra la caduta elementi teorici dell'architettura, viene presentato al pubblico italiano disincantata sul concetto di indivi- va nella società occidentale, corri- dell'impero romano e l'affermazione Dedalo, Bari 1991, pp. 230, Lit con un sottotitolo fuorviante, non duo; quello del declino delle avan- spondenti ad altrettanti "luoghi" — della società industriale. L'indagine, 25.000. tanto perché l'ambito semantico sot- guardie in cui, attraverso i contributi intesi lato sensu come ambiti concet- stimolante quanto variegata, si av- teso dai termini gusto e democrazia teorici dei protagonisti dell'arte mo- tuali omogenei, di esperienza opera- vale di materiali molteplici, affian- Un discorso sulf architettura che non corrisponda agli interessi della derna, vediamo una concezione pre- tiva come di riflessione teorica — : cando al consueto repertorio trattati- sia al tempo stesso anche un discorso riflessione svolta, che soprattutto giudizialmente elitaria, individuali- dalle scuole dei filosofi classici alla stico resoconti di effettive trasfor- di architettura: con questo obiettivo, nelle conclusioni affronta in un'otti- sta e progressista dell'arte tradursi bottega dell'artigiano rinascimenta- mazioni fisiche, descrizioni di viag- Vittorio Ugo articola la sua ricerca ca inconsueta il tema delle relazioni inevitabilmente in un'impasse fruiti- le, dal laboratorio dello scienziato giatori e letterati, notizie sugli passando dall'analisi della parola teo- fra etica ed estetica nella società va cui il postmodernismo è ben lungi seicentesco all'officina dell'indu- statuti delle città, frammenti di teo- rica alla riflessione sugli elementi e egualitaria e individualistica dei no- dal fornire una risposta soddisfacen- striale ottocentesco, dalla società ria urbanistica desunti da testi di al- sugli archetipi costruttivi. Una teoria stri tempi; quanto perché la relazio- te. borghese fin de siècle alla società con- tra natura. L'esposizione si articola architettonica deve mettersi in rela- ne istituita fra i due termini risulta Alessandro Vignozzi sumistica del nostro tempo. Dove la in corrispondenza a tre fasi fonda- zione con le modalità abitative che storicamente falsa, né l'autore inten- merce si ammanta di una sempre più mentali dell'evoluzione del pensiero può e deve contribuire a formare, de minimamente mettere in discus- intensa carica simbolica, mentre la urbanistico: quella medievale, in cui con lo spazio in cui si colloca e con la sione il fatto che l'invenzione della sfera dell'arte tende a fondersi con lo spazio fisico, in ottemperanza ai memoria storica. Le è indispensabi- nozione di gusto sia da situarsi, non quella del mercato, e l'intero sistema dettami della teologia, viene consi- le, pertanto, il confronto con una oggi, ma in pieno assolutismo monar- FULVIO CARMAGNOLA, Luoghi della industriale e commerciale è chiamato derato in quanto riflesso o metafora pluralità di punti di vista, definita at- chico,intorno alla metà del XVII se- qualità. Estetica e tecnologia nel po- a ridefinire progressivamente la pro- della dvitas Dei; quella rinascimenta- traverso la singolarità degli elementi colo. E proprio a questa fase cruciale stindustriale, Domus Academy, Mila- pria impostazione alla luce del com- le, in cui l'ossessiva riproposizione di • componenti e i loro diversi impieghi della storia del pensiero occidentale no 1992, pp. 270, Lit 26.000. plesso rapporto fra un versante pro- modelli geometrici, impostata su una a seconda del contesto. Ugo focalizza che viene infatti dedicata la prima se- duttivo tuttora dominato dalle leggi ritrovata centralità dell'uomo come quindi l'attenzione sugli elementi in- zione della trattazione in cui ponen- Il tema della qualità è forse quello della tecnologia e un versante fruiti- soggetto pensante e operante, privi- tesi come "materiale, parte, limite e do a confronto le concezioni esteti- che con maggior ricorrenza pervade vo sempre più soggetto a quelle del- legia comunque una ricerca di valori nucleo", evidenziando attentamente che dell'epoca, da Boileau e Bou- la riflessione nei più disparati settori l'estetica. e significati astratti; quella premo- come la loro importanza non sia rela- hours fino all'empirismo inglese e al della cultura contemporanea, costi- Alessandro Vignozzi derna, in cui l'illuministico ottimi- tiva solo alla manualistica pratica, razionalismo leibniziano, si verifica tuendo, con le sue variegate articola- smo sulle opportunità di riconfigura- ma come al contrario grazie ad essi si un processo altalenante di afferma- zioni -— dal miraggio del TMM (To- zione collettiva dell'ambiente co- possano rilevare alcuni importanti zione dell'arbitrarietà del giudizio tal Manufacturing Management, struito si scontra con le impasses indi- archetipi teorici. Oltre all'analisi su estetico, in concomitanza con il pre- alias "qualità totale") nel mondo vidualiste insite nell'affermarsi del capanna e labirinto, simboli contrap- valere di una concezione metafisica della produzione, al tormentone de- FRANCESCO FINOTTO, La città chiusa. concetto di "gusto". La trattazione posti di apollineo e dionisiaco, viene della soggettività rispetto all'atteg- gli slogan onnicomprensivi come Storia delle teorie urbanistiche dal denuncia una certa sproporzione fra analizzata in parallelo la coppia giar- giamento fiduciosamente cosmocen- "qualità della vita" o "qualità ur- Medioevo al Settecento, Marsilio, le parti, con un progressivo snelli- dino/foresta, e proposta quella pon- trico del pensiero classico. Successi- bana" nel campo delle discipline so- Venezia 1992, pp. 272, Lit 35.000. mento man mano che ci si avvicina te/radura come nuova possibilità di vamente vengono passati in rasse- ciali e urbane —, una sorta di mito alla conclusione; il pregio maggiore integrazione con un ambiente che gna, con intenzionale discontinuità unanimemente condiviso. Questa ac- In un momento in cui l'urbanisti- pare comunque riposto nella preci- sempre più necessita di approcci er- narrativa, altri quattro momenti rite- cezione pregnante (qualità come ca sembra proporsi un'insistita rifles- sione del linguaggio e nella proprietà meneutici. La postfazione di Rober- nuti decisivi per la comprensione buona qualità in contrapposizione a sione sia sulla natura del proprio ruo- delle valutazioni, mentre si avverte to Masiero inquadra la genesi del li- della problematica estetica contem- qualità insignificante o cattiva) si lo operativo sia sulla struttura del la mancanza di una vera e propria te- bro con i referenti filosofico-cultura- poranea: il momento kantiano, in cui confronta e si interseca, talora insi- proprio assetto disciplinare, risulta si interpretativa. Seppur affatto li. la riaffermata autonomia della sfera diosamente, con un'accezione neu- utile interrogare la storia alla ricerca sprovvisto di illustrazioni, il testo ri- Valentina Borsello

Camillo Sitte e i suo interpreti, a cura di Guido Zucco- ciando aspettative divenute sempre più rilevanti man della storia della pianificazione europea; il confronto con ] ni, Angeli, Milano 1992, pp. 255, Lit 38.000. mano che l'industrializzazione creava paesaggi inediti e i movimenti di riforma dei modelli insediativi. inquietanti in un'Europa ancora legata ad antichi valori. Il panorama che ne risulta è così ricco e ampio da ri- L'attenzione di cui ha goduto il testo di Camillo Sitte Fin dall'inizio degli anni ottanta del secolo scorso si assi- chiedere al lettore una buona capacità di sistematizzazio-1 dalla sua pubblicazione nel 1889 costituisce un'anoma- ste nel campo della progettazione urbana' ad un "muta- ne; esso pone il problema delle ragioni per le quali tornare lia nella storia dell'urbanistica, forse paragonabile, sugge- mento di opinione" che coincide con una dura critica oggi ad occuparsi di Sitte e dell'arte urbana, essendo i pre- risce Sutcliffe, solamente a quella di cui è stato fatto og- delle maglie regolari, delle ampie strade, dell'uniformità testi formali (il centenario della pubblicazione) assai de- getto Howard, quasi negli stessi anni. Il tentativo di rico- edilizia dell'espansione urbana. boli e un po' slittati. A motivazioni che riguardano lo sta- struire la genesi di quest'anomalia trova come punto Ad interrogarsi sui rapporti tra la reale consistenza di to ancora frammentario delle conoscenze sull'urbanistica d'avvio un autore che non mostra, fino alla stesura di Der Stadtebau e la sua diffusione, è il testo curato da di fine secolo, possono essere accostate altre, più "opera- Der Stadtebau, particolari propensioni per i problemi di Zucconi che raccoglie i contributi del convegno intema- tive", coincidenti con il rinnovato interesse a mutare, co- impianto urbano, così che il testo sembra nascere in mo- zionale tenutosi a Venezia nel 1990. Il volume prepara me raccomandava Sitte, la prospettiva della progettazio- do casuale, come affermazione di una prospettiva indivi- quattro direzioni di riflessione: la costruzione del testo e ne urbana, dall'attenzione verso il costruito a quella ver- duale che cerca fondamento teorico negli aspetti artistico- la sua ricostruzione attraverso le traduzioni; il confronto so gli spazi aperti, locuzione che continua a riempirsi di \ estetici. Nonostante ignori le "straordinarie caratteristi- tra Sitte e gli esponenti principali dell'"arte urbana" significati differenti. che" della città di fine secolo, essa si diffonde rapidamen- (Buls, Brinckmann, Henrici, Fischer, Stubben); l'in- Cristina Bianchetti I te nei paesi del Nord Europa, in Italia e Spagna, incro- fluenza esercitata in diversi contesti e momenti specifici

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Pierre Vidal-Naquet Charles Péguy Pietro Barcellona GLI ASSASSINI LA NOSTRA GIOVINEZZA LO SPAZIO DELLA MEMORIA La mistica contro la politica, DELLA POLITICA Un grande storico contro uno dei massimi scrittori Tecnica e democrazia i revisionisti dell'Olocausto del Novecento Quando i soggetti e le culture prendono il posto delle masse

Edoardo Sanguineti Giulio Carlo Argan GAZZETTINI STORIA DELL'ARTE Provocazioni per non dormire COME STORIA DELIA CITTÀ Rosa Rossi Cesare Luporini GIOVANNI DELIA CROCE Jean-Pierre Vemant Isaia Sales LEOPARDI PROGRESSIVO SOLITUDINE E CREATIVITÀ LE ORIGINI LA CAMORRA Un poeta, uno scomodo santo, una La più classica DEL PENSIERO GRECO LE CAMORRE figura della contraddizione delle interpretazioni leopardiane Una limpida introduzione Nuova edizione in una nuova edizione aggiornata

iMìBMaiiaMHIIHHIIi^HI^^Hi WPIWTOUMW ii.ii.' L'INDICE MARZ^•OEO 199I LIBR3 - IN DE. 3L, PAGMESEI^. 28/XIB I

tori sul mercato, delle tendenze evo- inimitabile e probabilmente irripeti- Per Franco Modigliani non è af- sa e della struttura temporale dei tas- Economia lutive nel settore con un approccio ti- bile. Proprio le caratteristiche di tale fatto fuor di luogo la definizione del- si d'interesse. Singolarmente, un au- picamente di economia industriale, modello rendono di grande interesse la controcopertina, che lo qualifica tore che qualche decennio fa non sfi- gurava tra i firmatari di un volume di MARCO GAMBARO, FRANCESCO SIL- molto efficace. Sulla base di argo- l'analisi sviluppata nel volume, ac- come uno dei maggiori economisti VA, Economia della televisione, Il mentate considerazioni vengono esa- canto a quelle condotte in altre sedi e del nostro tempo. Premio Nobel per "critica" della Teoria generale, e che Mulino, Bologna 1992, pp. 309, Lit minate le motivazioni sufficienti e più di recente pubblicate o presenta- l'economia nel 1985, l'Italia ha molti ha contribuito non poco a ricondurre 36.000. necessarie a giustificare l'intervento te alla discussione. Il volume conclu- debiti nei suoi confronti: per averlo Keynes a caso particolare di un mon- pubblico di regolamentazione, i van- de l'ampia panoramica sul settore spinto all'emigrazione nel 1939 in do neoclassico valido nel lungo perio- Il volume di recente uscita sugli taggi e i limiti relativi alle forme di con due capitoli dedicati il primo alla conseguenza delle persecuzioni an- do, è stato tra i più autorevoli com- aspetti economici, e non solo, del set- mercato alternative e operanti in di- strategia messa in atto da ogni impre- tiebraiche; per essere stato maestro battenti del campo "keynesiano" tore televisivo nazionale soddisfa verse realtà. I capitoli successivi ri- sa televisiva per la produzione di au- di molti; per la passione con cui sem- contro il monetarismo e la nuova ma- ampiamente le molte attese di cono- guardano aspetti più generali della dience utilizzando i programmi e le pre è intervenuto nelle vicende di po- croeconomia classica. Il volume, che scenza e approfondimento dei pro- produzione, diffusione e regolamen- loro combinazioni, il secondo all'e- litica economica del nostro paese, si aggiunge senza duplicarlo al volu- blemi ad esso inerenti. Non vi sono tazione del settore, con particolare mittenza televisiva locale con i suoi pur essendo ormai americano a tutti me dell'Einaudi curato da Fiorella e dubbi infatti che il settore abbia co- attenzione alle fasi evolutive e alle specifici problemi e caratteri, non- gli effetti. I contributi teorici di Mo- Tommaso Padoa-Schioppa Reddito, nosciuto un'evoluzione molto caoti- dinamiche tra i diversi soggetti del ché possibile evoluzione futura. digliani, sinteticamente ma nitida- interesse, inflazione (1987), contiene ca e tempestosa, in un generale clima quadro politico e istituzionale nazio- Giovanni Bianco mente illustrati nell'introduzione di anche un'utile bibliografia aggiorna- di confusione, e che dunque il riusci- nale. Questa parte, più di microsto- Carlo D'Adda, sono stati fondamen- ta al 1991. re a far chiarezza, come riescono a fa- ria economica che di analisi economi- tali soprattutto su tre terreni: il fon- Riccardo Bellofiore re gli autori, sia un più che apprezza- ca in senso stretto, offre l'opportuni- damento teorico della nozione key- bile risultato. Il volume si snoda da tà di conoscere in modo esauriente nesiana di equilibrio di sottoccupa- zione; la tesi secondo cui il consumo un'iniziale analisi economica delle l'evoluzione caotica del settore delle FRANCO MODIGLIANI, Consumo, ri- industrie di informazione, della con- televisioni commerciali in Italia, rea- sparmio, finanza, Il Mulino, Bologna è funzione del "ciclo vitale"; l'anali- correnza tra imprese, dei soggetti at- lizzata secondo un modello unico, 1992, pp. 552, Lit 60.000. si dei problemi finanziari dell'impre-

I PAOLO SYLOS LABINI, Elementi di dinamica economi- una sorta di histoire raisonnée, sulla scia dell'insegna- di mercato. Nella terza parte sono illustrati alcuni model- ca, Laterza, Roma-Bari 1992, pp. XII-417, Lit mento degli economisti classici inglesi, Smith e Ricardo, li elaborati per interpretare il processo di sviluppo ciclico. H5.000. e naturalmente di Schumpeter, di cui Sylos Labini è stato Nella quarta e ultima parte, infine, si discutono i proble- allievo. mi della distribuzione del reddito e dell'inflazione. Il libro di Paolo Sylos Labini è la rielaborazione di va- L'esigenza di porre rimedio alle due principali spacca- Le conclusioni del libro di Sylos Labini s'incentrano I rie parti di volumi, pubblicati fra il 19 di e il 1982, frutto ture che caratterizzano la teoria economica moderna: su alcuni temi divenuti ormai "perle classiche" nel- I di lezioni per gli studenti tenute alla facoltà di scienze sta- quella fra statica e dinamica e quella fra analisi teorica e l'ambito degli studi sullo sviluppo. Sylos Labini si soffer- tistiche dell'Università di Roma. In quanto tale, il volu- indagini empiriche, è il criterio guida dell'esposizione sy- ma infatti, da un lato, sulla straordinaria differenziazione I me riassume il Sylos Labini-pensiero sulla dinamica eco- loslabiniana, criterio la cui adozione si risolve nel tenere delle vie della crescita e sulla necessità di un'analisi inte- I nomica, problema analitico fondamentale teso a spiegare simultaneamente presenti l'R & R posti a base di ogni grata e non puramente quantitativa della crescita econo- I le variazioni nel tempo delle quantità, dei prezzi e dei manuale del "perfetto economista": cioè Rigore e Rile- mica nello studio dei paesi in via di sviluppo; dall'altro, | redditi. vanza. pone l'accento sulla convenienza a ragionare in termini L'approccio allo studio dei movimenti delle variabili Il libro si divide in quattro partì. Nella prima vengono d'interazione quando si guarda ai rapporti fra sviluppo I economiche, particolarmente in regime di oligopolio, è affrontati alcuni aspetti dello sviluppo economico riguar- economico e sviluppo civile e sulla tendenza ad aggravare I del tipo path dependence (dipendenza dal percorso pre- danti le variazioni della tecnologia, le funzioni della mo- i problemi ambientali insita nella continuazione e nel- cedente). Ciò significa che Sylos Labini si è preoccupato neta e del credito e quelle del consumo e del risparmio nel l'allargamento della crescita economica. Idi mantenere saldo il collegamento logico fra analisi di- processo di sviluppo. La seconda parte riguarda la deter- Paolo Albani \namica e analisi storica, per far convergere entrambe in minazione e le variazioni dei prezzi in diverse condizioni

MARCO FANNO, Teoria del credito e to avrebbe dovuto essere completato la teoria postkeynesiana; ma, soprat- no, di un sistema con moneta sia le- GIULIO ECCHIA, GIANCARLO GOZZI, della circolazione, prima edizione a da una terza parte sulle fluttuazioni tutto, la pioneristica scoperta di gale che bancaria, ove Wicksell co- Scelta, mercati e benessere. Proble- cura di Riccardo Realfonzo, e Augusto cicliche, che Fanno pubblicherà in- Wicksell e della sua concezione del struisce un modello di credito puro. mi di microeconomia, Il Mulino, Bo- Graziani, Edizioni Scientifiche Italia- vece autonomamente, col titolo La circuito monetario. A quest'ultimo Lo studioso italiano stempera quindi logna 1992, pp. 230, Lit 20.000. ne, Napoli 1992, pp. LXXIII-258, Lit teoria delle fluttuazioni economiche, proposito, Graziani e Realfonzo esa- le tesi wickselliane in nome di un 43.000. nel 1947.1 curatori ipotizzano che fu minano con attenzione i ripensamen- maggiore realismo istituzionale. INNOCENZO CIPOLLETTA, Congiuntu- proprio lo spostamento sul tema del ti e le riserve con cui Fanno accetta il Nicolò Bellanca ra economica e previsione. Teoria Quest'opera è un testo inedito che ciclo a lasciar cadere il progetto di un punto di vista dell'economista svede- pratica dell'analisi congiunturale, Il risale al 1932-34, e del quale finora nuovo trattato di storia monetaria, e se. Cosi, mentre Wicksell argomenta Mulino, Bologna 1992, pp. 276, Lit non si aveva conoscenza. Essa è stata il "seppellimento" di questo lavoro. che in un sistema di credito puro l'e- 28.000. trovata dai curatori negli scantinati Nell'ampia introduzione, i curatori spansione del credito, può procedere senza limiti tecnici, Fanno tenta di dell'Università di Padova, dove Fan- valorizzano gli aspetti della riflessio- Economia segnalazioni CARLO M. CIPOLLA, Il burocrate e il no insegnò a lungo, con l'indicazione ne di Fanno che più si discostano dal- mostrare l'esistenzà di vincoli inter- marinaio. La "Sanità" toscana e le "già pronta per le stampe". La prima l'ortodossia neoclassica: il rifiuto ni. Nel volume del 1912 su Le banche tribolazioni degli inglesi a Livorno parte, La teoria del mercato moneta- della quantità di moneta come gran- e il mercato monetario, gli ostacoli MARCO ONADO, Economia dei siste- nel XVH secolo, Il Mulino, Bologna rio, corrisponde sostanzialmente a dezza data, a favore di un'analisi del- provengono dal crescere dei costi mi finanziari, Il Mulino, Bologna 1992, pp. 135, Lit 15.000. un saggio apparso unicamente in lin- la moneta come variabile endogena della gestione bancaria; nello scritto 1992, pp. 393, Lit 38.000. gua tedesca, nel 1933, in un impor- determinata dal livello della doman- ora edito, piuttosto, è la scarsità del- Economia dell'informazione ed eco- tante volume collettaneo curato da da globale; il rimpiazzo della teoria le riserve che mette a repentagliola li- ALFREDO MACCHIATI, Decisioni fi- nomia pubblica, a cura di Gilberto Hayek; la seconda parte, denomina- marginalista della distribuzione con quidità del sistema bancario. Alla ra- nanziarie e mercati dei capitali, Il Muraro, Il Mulino, Bologna 1992, pp. ta Verifica statistica delle indagini pre- una teoria del "risparmio forzato", dice, questi dissensi traggono origine Mulino, Bologna 1992, pp. 335, Lit 273, Lit 34.000. cedenti, era del tutto ignota. Lo scrit- come si chiamava allora, che anticipa anche dalla considerazione, in Fan- 36.000. MARIETTI

Adriano Sansa Franz Fiihmann Onore di pianti L'esperienza delle cose La Boemia in riva al mare In memoria dei martiri di Sicilia Una ricognizione sullo statuto degli oggetti nella società Per la prima volta in Italia, l'opera dell'autore Un magistrato genovese ricorda Falcone e Borsellino contemporanea attraverso gli interventi interdisciplinari tedesco-orientale scomparso trent'anni or sono. con un poemetto in cui la tensione civile si accompagna di intellettuali e scrittori come Nadia Fusini, Un libro di battaglia nelle mani ad uno sguardo partecipe e commosso sulle miserie Daniele Del Giudice, Stefano Zecchi. di un realistico indagatore di storia e mito, confrontabili e i limiti dell'uomo. Con uno scritto di Claudio Magris. con la convulsa vicenda europea dei nostri tempi.

"Con tutte le tue forze" Nicholas Rescher Fatima Mernissi In occasione dell'ottantesimo compleanno di Giuseppe Dossetti, La lotta dei sistemi questo volume vuole rendere omaggio ad una figura Le sultane dimenticate Un importante filosofo analitico americano, importantissima nella cultura politica e religiosa Un'indagine storica e sociologica, attraverso quindici secoli fino ad oggi mai tradotto in Italia, affronta in questo volume del nostro Paese. Contributi, tra gli altri, di Enzo Bianchi, di vita dell'Islam, per scoprire il ruolo spesso nascosto la questione della validità, dei limiti e della natura Giuseppe Alberigo, Gianni Baget Bozzo. delle sultane. L'autrice non elude le domande più scottanti della conoscenza filosofica stessa. e attuali sulle condizioni della donna islamica Una ricerca di straordinaria chiarezza espositiva. e offre un quadro completo e aggiornatissimo su una delle questioni più centrali nel mondo contemporaneo. BDEI LIBRI DEL MESEL MARZO 1993 - N. 3. PAG *29/XIII

gettivo, almeno tra gli specialisti. fisica per descrivere il mondo (cam- 77, 1978-87), l'autore espone accu- articoli tra cui ricorderei quello di Scienze Damele Scaglione po, forza, ecc.), oggi si utilizzano al- ratamente l'evolversi del concetto di Domenico Costantini che propone tri termini più legati alla biologia mo- spiegazione scientifica dal dopoguerra alcuni aggiornamenti di filosofia del- JULES-HENRI POINCARÉ, Il valore derna (programma genetico, imprin- a oggi. Il quarantennio preso in con- la probabilità e quello di Carlos Min- della scienza, Dedalo, Bari 1992, ed. ting, ecc.). Quando è cambiato il mo- siderazione non è stato scelto arbi- guez intitolato Ludovico Geymonat orig. 1909, trad. dal francese di Marina do di vedere il mondo? Dove ci porta trariamente; esso infatti parte dalla in Spagna. Forse il miglior omaggio a Clerici, pp. 208, Lit 28.000. AA.VV., Dalle forze ai codici, mani- questa nuova visione? Queste sono le pubblicazione di quel fondamentale Geymonat, filosofo e scienziato, è festolibri, Roma 1992, pp. 90, Lit domande cui cerca di rispondere articolo di Cari G. Hempel e Paul proprio la collana nella quale compa- In questo volume Poincaré racco- 10.000. questo piccolo volume, non senza ca- Oppenheim (Studies in the Logic of re il libro; essa infatti è una delle po- glie alcuni suoi articoli e testi di con- dere vittima, di quando in quando, Explanation, "Philosophy of Scien- che collane scientifiche costruite in- ferenze, opportunamente modificati Per secoli la fisica è stata conside- di una impostazione eccessivamente ce", 15, 1948, pp. 135-75) nel quale torno a un ben preciso progetto cul- per rendere l'opera unitaria. La ver- rata la locomotiva del sapere scienti- giornalistica del problema. Pur nella veniva esposto il cosiddetto modello turale in cui si che cerca di superare sione definitiva del libro è del 1909, fico. Fino a poco prima della guerra, loro brevità, tutti gli interventi risul- nomologico-deduttivo intorno al la dannosa barriera tra scienza e filo- a poca distanza dagli altri due testi in prima della rivoluzione quantistica, tano godibili. Il lettore troverà nu- quale per un lungo periodo vi fu, se sofia della scienza che continua anco- cui sono racchiuse le idee fondamen- non era raro incontrare tra i fisici chi merose idee sulle quali meditare, a non un unanime consenso, un accor- ra ad affliggere la cultura italiana. tali di Poincaré sulle basi filosofiche sostenesse che al suo perfetto castel- partire dall'intervista al premio No- do maggioritario da parte degli stu- Luca Rastello della fisica e della matematica: La lo teorico mancassero solo pochi tas- bel Francois Jacob, continuando con diosi di filosofia della scienza. Il li- scienza e l'ipotesi (1902) — già pub- selli per completare l'opera. La fisica l'intervento di Marcello Cini per ter- bro di Salmon traccia proprio il per- blicato dalla stessa casa editrice nel era anche praticamente la sola scien- minare, attraverso altri interessanti corso culturale che portò, tramite 1989 — e Scienza e metodo (1908). Si za che intrattenesse contatti privile- articoli, con la rapida rassegna, ad critiche e arricchimenti del modello ECIG tratta quindi di un vero e proprio giati con il resto del sapere umano: opera di Franco Carlini, di alcuni dei di Hempel e Oppenheim, a una sem- trattato di epistemologia scientifica, ciò che fino a pochi anni orsono veni- principali autori del panorama biolo- pre maggiore divergenza tra le posi- che si articola in tre parti, di cui la va chiamato "filosofia della scienza" gico contemporaneo. zioni riguardo alla spiegazione scien- «Nuova Atlantide» prima è dedicata alle scienze mate- era di fatto una "filosofia della fisi- Michele Luzzatto tifica. Il lettore, dopo essere stato in- Hans Egli matiche. In essa Poincaré analizza il trodotto a questo primo modello che ruolo dell'intuizione e della logica l'autore definisce "opinione ricevu- IL SIMBOLO DEL nella matematica, sostenendo la loro ta", viene condotto attraverso i vari SERPENTE complementarità. Di seguito affron- modelli sviluppati successivamente Simbolo della fertilità, assimilato ta il problema della misura del tem- (stati- alla terra e all'acqua, fa parte delle ancestrali esperienze dell'umanità, po, che, sostiene, si può eseguire solo stico-induttivo, statistico-deduttivo assieme al sole, alla luna, al fuoco con regole particolari, scelte di caso ecc.), ai problemi nati intorno al con- pp. 328 - £ 32.000 in caso affinché rendano il più possi- cetto di rilevanza statistica e ai tenta- bile semplici le leggi della fisica. Mol- tivi di inglobare nel modello nomolo- Jacques Bril te pagine sono poi dedicate alle no- gico-deduttivo i problemi nati intor- LA TRAVERSATA zioni di spazio e dimensione dello no all'apparente inevitabile stocasti- MITICA spazio, e qui Poincaré spiega come le cità di molti fenomeni naturali (o O DEL FIGLIO «RINATO. geometrie nascano dalle esperienze quantomeno delle teorie che li de- Il viaggio inteso come ricerca iniziatica sensibili dell'essere umano, rifiutan- scrivono). Il libro sarà utilissimo per e completezza spirituale dell'uomo. do però l'empirismo: il concetto di coloro che vogliano studiare a fondo pp. 224 • £ 25.000 geometria è legato al concetto di il problema della spiegazione scienti- gruppo, che è una forma.dell'intellet- fica; in questo senso non guasta l'am- to. La seconda parte del volume è de- pia bibliografia cronologica che oc- « Dimensione Europa » dicata alle scienze fisiche, e inizia cupa una quarantina di pagine al fon- con la sottolineatura dell'importanza do del volume. Il testo è accurato ma Gilbert Dahan del legame tra analisi matematica e non sarà di facile lettura per chi non LA DISPUTA fisica, per poi passare all'elogio degli abbia già frequentato (anche solo per ANTIGIUDAICA studi astronomici in quanto ispirato- interesse personale) argomenti di fi- NEL MEDIOEVO ri di tutta la ricerca scientifica. Della losofia della scienza. CRISTIANO forte crisi che, proprio negli anni in Martino Lo Bue cui questi testi vengono redatti, Diatriba quanto mai antica e attuale quella tra cristiani ed ebrei: due scuote la fisica, Poincaré scrive assai blocchi umani, due fedi ugualmente poco, trascurando addirittura del intransigenti che si affrontano con tutto le recenti ipotesi quantistiche rispetto e celata ammirazione pp. 128 - £ 20.000 di Planck, Insiste invece sulla storici- Omaggio a Ludovico Geymonat, a tà della fisica, scienza sperimentale Jacques Heers cura di Corrado Mangione, Muzzio, che si basa su principi suggeriti dal- Padova 1992, pp. 193, Lit 25.000. LA SCOPERTA l'esperienza ma che vengono abban- DELL'AMERICA donati appena dall'esperienza stessa A un anno dalla morte di Ludovi- ECHI E DIBATTITI emergono nuovi fatti per la cui spie- co Geymonat esce questa raccolta di NELLA VECCHIA EUROPA gazione cessano di essere utili. Nel- Al di là dell'importanza intrinseca saggi e testimonianze a cura di Cor- l'ultima parte Poincaré tratta del dell'avvenimento, lo chttc, suscitato rado Mangione, curatore anche della rapporto scienza-realtà — ricono- dalla notizia nei popoli, e l'enorme collana nella quale compare questo curiosità intellettuale che ne derivò scendo che una legge fisica potrà titolo. Tra gli autori dei saggi di que- pp. 160 • £ 20.000 sempre porsi solo come approssima- ca". A partire dagli anni cinquanta WESLEY C. SALMON, 40 anni di spie- sta raccolta figurano Enrico Bellone zione dei fatti reali — e dell'oggetti- però, con la nascita della cosiddetta gazione scientifica. Scienza e filoso- che parla del problema del contesto vità della scienza, intendendo con ta- Via Caffaro, 19/10 • 16124 Genova "biologia molecolare", con la sco- fia 1948-1987, Muzzto, Padova 1992, nella scoperta scientifica, Giulio le termine quella che oggi viene più » 010/20.88.00 perta della doppia elica del DNA ad ed. orig. 1989, trad. dall'inglese di Ma- Giorello e Marco Mondadori che usualmente chiamata intersoggetti- opera di Jim Watson e Francis Crick ria Concetta Di Maio, pp. 364, Lit parlano del rapporto di Geymonat vità: il "valore della scienza" sta pro- e con l'affermarsi della teoria sinteti- 32.000. con la filosofia della scienza, Gabrie- prio nel fatto che essa studia non og- ca dell'evoluzione, il testimone sem- le Lolli con un breve saggio su Logica getti, ma relazioni tra oggetti, e che bra essere passato di mano. Con la In quattro lunghi capitoli, corri- naturale e logica assiomatizzata, e Sil- queste relazioni sono l'unica cosa su stessa disinvoltura con cui prima si spondenti alle quattro decadi prese vano Tagliagambe ancora sul contri- Distribuzione PDE cui ci può essere un accordo intersog- prendevano a prestito i concetti della in considerazione (1948-57, 1968- buto di Geymonat. Seguono brevi

JOHN D. BARROW, Teorie del tutto. La ricerca della della TdT, non si tratta semplicemente di arrivare a una non indulga sulla teoria delle stringhe, o sulla cromodina- spiegazione ultima, ed. orig. 1990, trad. dall'inglese di risposta interagendo, modificando o estendendo la nostra mica quantistica. Ciò può apparire strano, visto che si Tullio Cannillo, Adelphi, Milano 1992, pp. 403, Lit conoscenza delle leggi della natura: questo è un ingre- tratta di rispettabili pretendenti al ruolo di mattone fon- 45.000. diente essenziale, ma non il solo. Secondo l'autore si dan- damentale per una TdT, ma, da un lato la teoria delle no otto "ingredienti" essenziali: 1) le leggi di natura; 2) le stringhe è attualmente un po ' in ribasso, dall'altro è opi- Teorie del Tutto (TdT), ovvero la ricerca di una formu- condizioni iniziali; 3) l'identità di forze e particelle; 4) le nione dell'autore, bene espressa nel settimo capitolo, co- lazione fisica definitiva dell'intera successione di eventi costanti di natura; 5) le simmetrie infrante; 6) i principi me "... un riduzionismo ingenuo, che tentasse di ridurre che è il nostro universo. L -autore usa giustamente il plu- organizzativi; 7) gli errori di selezione; 8) le categorie di ogni cosa ai suoi costituenti minimi, sia fuori luogo". rale "teorie": ciò sta a indicare come, a un 'ipotetica spie- pensiero. (Vogliamo sperare che si sia arrivati a otto ingre- Enormi quantità di denaro sono state investite nel campo gazione ultima della realtà, contribuiranno non solo i fi- dienti spontaneamente, senza aggiungerne o toglierne al- della fisica delle altissime energie, ma a quanto pare c'è sici impegnati nei campi più avanzati, ma anche ricerca- cuno, e non per fare un'eco alla cosiddetta "Via del- chi sta iniziando a chiedersi se una risposta, sotto forma tori provenienti da altre discipline, non necessariamente l'Ottetto" richiamata da Geli-Mann). Questi otto pilastri di teoria unitaria, coerente e consistente, sia possibile so- collegate alla fisica. Come immagine finale, comunque, è della ricerca scientifica vengono introdotti fin dal primo lo con l'aiuto di altre branche della scienza: una teoria di da intendersi per TdT un 'unificazione di tutte le leggi del- capitolo, e costituiscono il tema degli otto capitoli restan- base che provenga dai grandi acceleratori, intrecciata a la fisica e della natura in un unico, grande enunciato, che ti: il libro è quindi strutturato con ammirevole chiarezza. una teoria che dia ragione della complessità, interdipen- metta ordine nell'attuale caos che regna nelle discipline Senza voler entrare nei dettagli dei capitoli, ciascuno dei denza e auto-organizzazione del mondo che ci circonda: fisiche: un 'unificazione che comprenda gravitazione, in- quali gode di notevole autonomia, va detto che in genera- contrariamente a quanto si pensa, le vere complicazioni terazioni forti ed elettrodeboli: il Graal perseguito da le l'autore riesce ad essere estremamente chiaro pur evi- in campo scientifico sorgono spesso a metà strada fra le al- Einstein per anni. Già fin dall'inizio viene delineato con tando costantemente di scendere in dettagli tecnici. Si dif- tissime e le bassissime temperature, fra le altissime e le chiarezza il piano dell'opera. Contrariamente a quanto si fonde molto di più in confronti con differenti posizioni bassissime energie: ovvero nella zona in cui viviamo. pensa, sia nel caso dell'elaborazione di una nuova teoria filosofico-scientifiche, o ad esempio in richiami all'insie- Alessandro Magni scientifica, sia nel caso più specifico dell'elaborazione mistica ovvero alla teoria dell'informazione, di quanto IDEI LIBRI DEL MESEI MARZO 1993 - N. 3, PAG. 30/XIV

dre. Ma chi è suo padre? Il marito matica (rarissimi). Ci si domanda sere affatto blind). Sul piano della cli- psicopatologica "invisibile, raramen- della madre, di cui porta il cognome, Psicologia- presto, nel corso della lettura, quale nica, invece, il volume lascia almeno te pura, sempre al di qua o al di là di ma che si è separato dalla moglie in pietra filosofale abbiano individuato un interrogativo aperto: esaminando ciò che la sua denominazione cerca di seguito alla nascita del paziente? Il psicoanalisi gli autori, che consenta loro di per- in vitro i sogni di un paziente, estra- circoscrivere". Il volume nasce da un padre naturale, padre-cognato, che il mutare quanto di meno quantitativo polandoli dal contesto di quella rela- particolare contesto clinico — un paziente ha conosciuto solo in età esista in natura — gli affetti — in zione in quella seduta di quella anali- primo colloquio fra un paziente rico- ALESSANDRO PERSA VENTO, MARIO adulta? Il patrigno, con cui la madre termini probabilistici, passando dalla si, ci sembra che possa andar perduta verato in un'istituzione psichiatrica DE PAOLI, Un modello probabilistico ha convissuto dopo la nascita del pa- scienza verosimilmente più soft a una una parte di quel che si è cercato. e uno psicoanalista — e da una situa- del processo onirico e la sua applica- ziente? E qual è la posizione del pa- tra le scienze più bardi L'operazione, Pierluigi Politi zione clinica assolutamente peculia- zione ai sogni prodotti in analisi, Bol- ziente nei confronti dei numerosi senza dubbio ardita, è affascinante re. Per darne un abbozzo, bastano le lati Boringhieri, Torino 1992, pp. 117, fratellastri nati dai successivi matri- sul piano del metodo e interessante parole con cui il paziente si presenta: Lit 20.000. moni di questi personaggi? E nei su quello delle conclusioni. Rileggen- "mia madre è andata a letto con suo confronti dei nuovi partner di costo-. do in termini strutturali alcune opere genero e sono io il figlio di tutto Il vocabolo analisi appartiene a ciò". Una prospettiva familiare fuori ro? A partire dalle forme di questa di psicoanalisi, gli autori definiscono ANDRÉ GREEN, JEAN-LUC DONNET, pieno titolo ad entrambi i domini se- famiglia mostruosa, dalle triangola- una griglia di "stasi dell'Io" che con- La psicosi bianca. Psicoanalisi di un dall'ordinario si presenta così allo mantici della psicologia e della mate- zioni quanto mai complesse, i due au- sente loro di trasformare i sogni del- colloquio, Boria, Roma 1992, ed. sconcertato lettore, evocando quan- matica; e ciò senza apparente perico- tori ricercano (e scoprono) le tracce l'analisi di un paziente in dati quanti- orig. 1973, trad. dal francese di Anto- to, nella situazione clinica, il pazien- lo di confusione. Eppure, uno psi- di una struttura psicotica nuova, na- tativi, sui quali condurre quindi raf- nio Verdolin, pp. 352, Lit 45.000. te ha suscitato nell'intervistatore. La coanalista e un matematico rimesco- scosta fra le pieghe del colloquio e finate elaborazioni statistiche, che a vita, in altri termini, ha consegnato lano le carte e scrivono a quattro del sentimento di siderazione indot- loro volta consentono poi un raffron- Con il termine psicosi bianca An- al paziente un enigma a dir poco irre- mani un testo per un pubblico ri- solubile, sul quale è andata appog- stretto e selezionato: matematici con to parallelo con l'evoluzione clinica dré Green e Jean-Luc Donnet indivi- to net partecipanti. del paziente (sulla quale, a onor del duano una sindrome che sfugge a una giandosi, nel tempo, un'esperienza Pierluigi Politi curiosità psicoanalitiche (rari) o psi- psicopatologica. Egli ha, sì, una ma- coanalisti con congnizioni di mate- vero, lo psicoanalista non doveva es- definizione precisa, una struttura

Fratelli in terapia, a cura di Michael D. Kahn e Karen to come limitato alla rivalità, alla gelosia e alla lotta per mi della terza età. Toccanti le pagine sull'ipercoinvolgi- Gail Lewis, ed. it. a cura di Maurizio Viaro, Cortina, accaparrarsi l'amore dei genitori. Nella panoramica a tut- mento nel rapporto tra fratelli dal punto di vista della psi- Milano 1992, ed. orig. 1988, trad. dall'inglese di Vi- to campo dei quindici capitoli di differenti studiosi, inve- cologia del Sé (Michael D. Khan), o sulle interazioni fra- viana Schwarzbein, pp. 356, Lit 58.000. ce, in questo prezioso libro troviamo analizzata la com- terne che utilizzano i sìntomi come messaggi (Karen Gail plessità e ì profondi significati anche di solidarietà e di so- Lewis) o che sono alle prese con gravi patologie, quali l'a- Nella nostra cultura, sempre più basata su relazioni pa- stegno reciproco della relazione fraterna. Dopo la prima noressia (Laura Giat Roberto) o altre patologie croniche I ritetiche e sempre meno su quelle gerarchiche e in cui i ge- parte in cui vengono tracciate le problematiche generali (Ethan G. Harris) o le dinamiche, i problemi e le angosce nitori tendono a perseguire proprie realizzazioni indipen- del sottosistema dei fratelli, gli articoli sono suddivisi in legate allo scioglimento di legami incestuosi (Marsha L. dentemente o anche contro le esigenze dei figli, il rappor- quattro altre parti, secondo le età della vita, dall'intimità Hieman). Riprovevole la decisione dell'editore italiano I to tra fratelli diventa per molti la relazione di base più im- dei primissimi anni, ai conflitti fra unione e separazione di mutilare di ben sei capitoli un libro di tale respiro. I portante, il legame ìntimo più forte e durevole. Legame, nell'adolescenza e nell'età adulta, alla necessità di "rego- Paolo Roccato I peraltro, poco e male studiato, quasi sempre visto soltan- lare i conti in sospeso" nell'età di mezzo, fino ai proble-

BERTRAND CRAMER, Professione be- ferma che questo filo familiare si può sapere cosa succede dopo. Eppure è bé, Bollati Boringhieri, Torino 1992, interrompere ("Fortunatamente,,an- anche un saggio serio, informato, che ed. orig. 1989, trad. dal francese di Ar- che il destino si può curare"). Se è lo rende accessibili i concetti freudiani mando Marchi, pp. 136, Lit 20.000. stato emotivo della madre a influen- senza impoverirli e senza ridurli a zare la vita affettiva del bambino, la una semplificazione riduttiva o salot- C'è un filo che corre attraverso le prevenzione dei disturbi psichici e il tiera. Anche gli addetti ai lavori non generazioni e le unisce l'una all'altra. loro trattamento deve per forza di potranno non apprezzarne la comple- Questo legame è composto da un'im- cose avere la madre come interme- tezza e la competenza. Pur rimanen- pronta biologica, ma anche da pecu- diario. Da qui, l'esigenza di una psi- do fedele a un'impostazione teorica liarità psicologiche. È un filo che in- coterapia che coinvolga entrambi i freudiana, l'autrice accoglie concetti fluisce sul carattere di un soggetto, protagonisti del rapporto. Attraver- e rielaborazioni kleiniane, winnicot- che alimenta le sue ansie, i suoi valo- so il resoconto di casi clinici, Ber- tiane, fornariane. Il libro è lucida- ri, i suoi ideali, i suoi atteggiamenti. trand Cramer dimostra come nasco- mente critico eppure pervaso da una Quando un bambino nasce, si trova a no e come è possibile chiarire i malin- vena di profondo e sano ottimismo, interpretare il ruolo che i suoi genito- tesi che disturbano la relazione e che di cui è strumento la possibilità di ca- ri si aspettano da lui. Un ruolo che, minacciano di perpetuare gli aspetti pire quanto nella realtà agiscano fan- attraverso le generazioni, la storia fa- distorti della storia familiare. tasmi inconsci, e di imparare a gestir- miliare ha tramandato. Il bambino si Raffaela Pagano li: "Se vi è una sapienza nella psica- dibatte tra queste aspettative, alla ri- nalisi, essa consiste proprio in questa cerca della "sua" strada. Il "mestie- economia del desiderio, nella gestio- re di bebé" è quello di trovarla. Gli ne del suo scacco parziale". Dall'in- ostacoli che si interpongono sono le terdizione dell'incesto ai riti di sepa- razione, dalla scelta del partner alla incomprensioni, i malintesi che ven- SILVIA VEGETTI FINZI, II romanzo gono a crearsi, a volte, nella relazio- della famiglia, Mondadori, Milano cura dei figli, fino alla vedovanza, as- ne madre-bambino. E che sono alla 1992, pp. 321, Lit 32.000. sistiamo allo svolgersi di una sorta di diosi diretti dall'autore. La prospet- sto. La riflessione di Zapparoli si svi- base di eventuali, futuri, problemi "mitologia del quotidiano", che ci tiva è quella "psicoecologica", che luppa attorno a due punti nodali. In psicologici. Bertrand Cramer, psi- Ecco un bell'esempio di come sia riguarda direttamente eppure ci tra- concepisce la persona come un'entità primo luogo l'autore individua e ana- coanalista e professore di psichiatria possibile fare della buona divulgazio- scende in un disegno atemporale. relazionale che tende a creare un uni- lizza una caratteristica fondamentale infantile, direttore del Service de ne. È davvero quasi un romanzo, si Nelle utili e complete note bibliogra- verso personale armonico in cui tro- dell'esperienza psicotica, che descri- Guidance Infantile di Ginevra, af- legge bene, facilmente, si ha voglia di fiche, colpisce ritrovare fonti recen- vare accoglienza, modificando sé ve come "bisogno di non avere biso- tissime, testi ancora freschi di stam- quel tanto che è inevitabile e l'am- gni". Successivamente Zapparoli pa. biente umano circostante quel tanto conduce una riflessione sul concetto Daniela Ronchi della Rocca che è possibile. Alcune notazioni di tradimento e sulla inevitabilità sembrano ovvie e scontate, altre che, in presenza di certe condizioni 61029 URBINO Distribuzione molto controcorrente rispetto ai luo- psicopatologiche, Io stesso si compia CP 156 P DE QuaitroVenti ghi comuni, come l'affermazione che anche nella relazione terapeutica. l'amore non deve essere altruistico, Vengono così esaminati quei "tradi- menti" che necessariamente avven- JÙRG WILLI, Che cosa tiene insieme per poter evolvere; o quella che è in- gono ogniqualvolta la realtà di un si- le coppie, Mondadori, Milano 1992, dispensabile pretendere molto dal stema delirante intersechi la realtà ed. orig. 1991, trad. dal tedesco di Pao- partner, per un rapporto evolutivo ENZO SANTARELLI altrimenti condivisa (personale, fa- la Massardo e Palma Severi, pp. 285, soddisfacente per entrambi. Fra tut- miliare, istituzionale). Il libro mostra Lit 32.000. ti, i più interessanti sono gli ultimi due capitoli La definizione di un habi- come l'alleanza terapeutica sia conti- IMPERIALISMO nuamente esposta al rischio/necessi- Nel precedente La collusione di tat spirituale e materiale all'interno tà di tradire. Dalle numerose vicende coppia (Angeli, Milano 1986), l'auto- della convivenza, e Crisi nell'evoluzio- SOCIALISMO cliniche raccolte emerge con chiarez- re, psicoanalista svizzero, aveva pun- ne del rapporto e tensione creativa pro- za la tesi secondo cui l'intervento te- tualizzato uno dei più subdoli feno- vocata dall'estraneità in amore. TERZO MONDO rapeutico con lo psicotico, non im- meni relazionali che conducono le Paolo Roccato porta se psichiatrico, psicologico o SAGGI DI STORIA DEL PRESENTE coppie alla crisi o a stabilità penose. psicoanalitico, debba essere modella- Ora, segno dei tempi, studia il pro- to sulle caratteristiche e soprattutto blema opposto: come fanno le coppie Prefazione di Luigi Cortesi - Età contemporanea e «Weltgeschichte» - sui bisogni del paziente e non — co- L'imperialismo e le due guerre mondiali - Quale socialismo alla svolta a rimanere insieme in modo soddisfa- me spesso si ha l'impressione che ac- del secolo? - L'Italia e la «quarta sponda»: 1911-1986 - Una anomalia cente? Non più, dunque, che cosa GIOVANNI CARLO ZAPPAROLI, Para- cada — sui connotati (ideologici, storica? Sudafrica e apartheid - Cuba 1959-1989: un'isola assediata nel trasforma il vino in aceto, ma che co- noia e tradimento, Bollati Boringhie- emozionali, di training, culturali, suo mare - Marxismo e socialismo in America latina - Come è stata sa consente al vino di migliorare in- ri. Torino 1992, pp. 154, Lit 24.000. costruita la guerra del golfo. ecc.) del terapeuta. vecchiando. Il libro, molto discorsi- Pierluigi Politi (pp. 230, L. 35.000) vo e chiaro, si basa su innumerevoli La terapia a orientamento psicodi- osservazioni e sui risultati del lavoro namico delle psicosi si arricchisce, di un gruppo di ricerca di dieci stu- con questo volume, di un nuovo te- IDE I LIBRI DEL MECEI MARZO 1993 - N. 3. PAG. 31/XV

mo padre è lontano. Giocano, esplo- torno in città la marionetta viene di- bambino, invitato spesso a collabora- Troia ad opera degli dèi e la sua di- Bambini- rano il territorio, tendono un filo me- menticata; immobile in un angolo re con lo scrittore, a partecipare al struzione; l'amore di Peleo per Teti- ragazzi tallico per far inciampare i tedeschi della soffitta, soffre. Sarà un raggio suo gioco tramite le illustrazioni pre- de e la nascita di Achille, la sua infan- quando arriveranno, vanno a una fe- di luna a risvegliarla come per magia, sentate come la realtà su cui si può zia terrena e le cure divine della ma- sta di grandi, scoprono la magia del ma subito è imprigionata da un gro- ancora giocare... Stupendo l'invito a dre, la sua inevitabile morte dopo IVAN GANTSCHEV, Una strana zebra, cinema, leggono le fiabe di Andersen viglio di fili. Afferrata da un grande scuotere il foglio per vedere come quella di Ettore; infine il sacco di Arka, Milano 1992, ili. dell'autore, e L'isola del tesoro. Fuggono da casa uccello nero che vuole abbellire il ni- trema il Coniglio bianco spaventato Troia nonostante le disperate e ina- pp. 28, Lit 9800. per rifugiarsi presso l'amico obietto- do si divincola e cade, ferita, nel bel dall'idea di essere in ritardo all'in- scoltate profezie di Cassandra e Lao- re scacciato dal patriottico padre. mezzo della piazza del paese. È or- contro con la Duchessa, donna anzia- coonte. Sempre gli dèi sono presenti MARTA KOCI, Arrivano gli spifferi!, Anche per i ragazzi vanno di moda i mai un rottame e i bambini la getta- na e irascibile. Le illustrazioni sono in tutte le vicende umane, generano Arka, Milano 1992, ili. dell'autrice, libri che cuciono con il filo della me- no nel torrente, ma fortuna vuole che dolci, sognanti e deformano la realtà figli terreni e agiscono per sostenerli, pp. 28, Lit 9800. moria la trama del passato (Pitzorno, Bartolomeo la veda, la aggiusti e la ri- quanto basta per rispondere al testo. incoraggiarli, favorirli. Le loro lotte Ziliotto, Nòstlinger), forse per offri- porti a recitare. La felicità vera arri- Curatissima l'impaginazione; le due e rivalità passano così sulla terra e i Due titoli della collana "Storie re qualche scampolo di certezze a verà però soltanto quando Valenti- pagine finali, con il risveglio di Alice fili del destino degli uomini sono nel-4" per te", novità del catalogo delle un'infanzia che va scomparendo nel- na, attratta dal cartellone del teatri- addormentata sotto l'albero, ripro- le loro mani: ciò appare ben chiaro al- Edizioni Arka per i primi anni delle l'ambiguità del suo status, forse per no, ritroverà la sua marionetta di- ducono graficamente il vento e l'on- la lettura e comunica il senso della elementari. Una strada zebra racconta rassicurare gli adulti. Anche Grazia menticata e andrà ad applaudirla allo deggiare delle foglie nell'aria. In fon- mitologia. La narrazione ha il distac- con toni teneri la storia di Elsa, del Nidasio attenua la consueta ironia spettacolo. E Bartolomeo, che cono- do al volume sono presentati com- co della poesia epica e molte volte la nonno Stefano e del loro asino di no- per disegnarci un'atmosfera soffusa sce la sensibilità di burattini e bam- menti e ricordi sull'autore e sulla sto- richiama nella costruzione linguisti- me Marco. I temporali e la siccità di nostalgia e mestizia. bini li lascerà vivere insieme felici. ria. ca; il linguaggio è perciò difficile, au- hanno devastato i campi e non vi so- Fernando Rotondo Sofìa Gallo Daniela Passoni lico, elegante, sostenuto e accompa- no più sacchi di grano da macinare al gnato dalle ricchissime illustrazioni. mulino di nonno Stefano. Con l'arri- Daniela Passoni vo dell'inverno, il nonno si ammala, c'è poca legna per scaldarsi e poco ci- bo. Ma la piccola Elsa ha un'idea: di- ASUN BALZOLA, Il giubbotto di India- ERMANNO GALLO, Bit, Mondadori, pinge a strisce bianche e nere il suo na Jones, Piemme, Casale Monferrato Milano 1992, pp. 178, Lit 11.000. asinelio e va in paese a chiedere soldi 1992, trad. dallo spagnolo di Michela per gli animali del circo. I passanti Finassi Paro lo, pp. 105, Lit 11.000. Nella collana "Superjunior", de- distratti buttano qualche monetina, stinata ai ragazzi che hanno superato ma i bambini si accorgono dell'ingan- Il titolo è scollato dalla storia, pe- i dodici anni, vengono pubblicati ro- no e ridono dell'"asino zebrato". raltro avvincente, ben scritta e pre- manzi scelti tra fantascienza, thriller Non cosi il maestro Occhio-di-lince gevolmente illustrata dalla stessa au- e fantasy. Gli autori sono prestigiosi Rubbettino che raduna i suoi alunni e con cibo, trice, spagnola-basca, nata a Bilbao e quasi tutti stranieri: unici italiani Viale dei Pini, 8 - 88049 Soveria Mannelli medicine, legna e fieno corre al muli- nel 1942. Il giubbotto di Indiana Jones Molesini e Gallo. Questo romanzo di Viale P. Umberto, 61 /c - 98122 Messina no. Nonno Stefano guarisce e l'asino è solo un pretesto iniziale per narrare fantascienza è molto avvincente, Marco, ben ripulito, è fiero di essere della maturazione di una ragazzina complesso e ricco di riferimenti alla ANTIQUA ET NOVA stato utile come non mai. In Arrivano quattordicenne, Christine detta società, all'individuo e ai rapporti tra Ambiente, Archeologìa, Architettura, gli spifferi! originali e buffi sono gli Christie, che vive in una famiglia i due elementi. La vicenda si svolge Arte e Cultura del Mezzogiorno d'Italia gelidi spifferi arrivati, imprevisti in formata da una madre e quattro fra- in un futuro molto lontano, quando pieno agosto, con la .Tramontana. telli ed è convinta di essere bassa e da tempo i computer hanno sostitui- Sono un vero esercito e gli abitanti grassa. Dopo un'epatite virale che la to i libri e di essi non vi è più traccia. ALDOCECCARELLI (a cura di) della città si rifugiano in campagna. costringe a letto per due mesi Chri- La società è divisa in caste: i Serratu- Anche Maxi e Biba scappano, abban- stie scopre di essere cresciuta e dima- rai che detengono il potere attraver- OPERE D'ARTE donando in casa il loro prodigioso ca- grita fino al punto che le stanno bene so l'uso della più sofisticata tecnolo- RESTAURATE IN CALABRIA vallo a dondolo Gnam. Sarà proprio persino i jeans (della sorella...) e sco- gia, e gli Eccentrici messi al bando. pp. 98, ili. - L. 70.000 Gnam a mettere in fuga gli spifferi, pre anche di essersi innamorata di un L'azione si svolge sulla Terra e sugli GIOVANNI ANTONIO RIZZI ZANNONI dando prova della sua capacità di suo compagno di classe, diciassetten- altri pianeti. La grande lotta è la ri- scuotere la testa, roteare gli occhi e ne, poliomielitico, figlio di un diplo- conquista del potere da parte degli ATLANTE GEOGRAFICO battere gli zoccoli sul pavimento per matico nonché intellettuale in erba. Eccentrici per la fondazione di una DEL REGNO DI NAPOLI la gioia di rivedere Maxi e Biba, ac- Il volume, destinato a un pubblico di società nuova in cui convivano la cul- EDITIO MINOR corsi a liberarlo. adolescenti e preadolescenti, fa parte tura tecnico-scientifica e la memoria a cura di Ilario Principe Sofia Gallo di una nuova e ambiziosa collana di dell'antico rapporto dell'uomo con il pp. 138, ili. - L. 40.000 narrativa per ragazzi: "Il battello a pianeta e gli esseri viventi. Lo stru- vapore" delle edizioni Piemme; la mento decisivo è Bit, protagonista adolescente, coraggioso e intelligen- collana comprende tre serie corri- LEWIS CARROLL, Alice dei bambini, VARIA spondenti a tre fasce d'età e vuole Sonda, Torino 1992, ed. orig. 1980, te. La storia è ben costruita: con deli- catezza e profondità sono tratteggia- PENELOPE LIVELY, Un viaggio indi- presentare la miglior letteratura in- trad. dall'inglese dì Angelo Petrosino, menticabile, Mondadori, Milano fantile e giovanile del momento, nel- ili. di Pia Valentinis, pp. 92, Lit ti i giovani protagonisti. 1992, ed. orig. 1975, trad. di Mariapia la speranza che qualità letteraria e 25.000. Daniela Passoni Chiodi, ili. di Grazia Nidasio, pp. 119, buon livello grafico delle opere rie- MARCELLO VITALE Lit 22.000. scano a suscitare nei ragazzi il gusto Molti sanno che Carroll scrisse la DAL FONDO DELL'ALEPH spontaneo della lettura. storia di Alice per accontentare una prefazione di Emerico Giachery Nella Casa dal grande giardino l'in- Francesca Rigotti bambina dallo stesso nome. La storia pp. 152-L. 20.000 glese Lively ci aveva dato un raccon- nacque durante una gita in barca, in CECCO MARINIELLO, ROBERTO PIU- CARLO RUTA to di grande intensità e complessità, i un pomeriggio estivo. La prima ste- MINI, Elena le armi e gli eroi, Giunti cui filoni portanti, soprattutto la me- sura si intitolava Le avventure di Ali- Marzocco, Firenze 1992, pp. 46, Lit GULAG SICILIA moria, che sola può dare valore al ce sottoterra e corrispondeva in parte 24.000. pp. 50-L. 10.000 presente, e il passaggio d'età, ritor- GINO ALBERTI, Storia di una mario- al testo poi stampato con il titolo Ali- FULVIO MAZZA (a cura di) nano in questo viaggio indimenticabi- netta, Arka, Milano 1992, ili. di Lin- ce nel paese delle meraviglie. Ma po- In un libro di grande formato e COSENZA le. Che è quello metaforico dall'in- da Alberti, pp. 25, Lit 18.000. chissimi sapevano che l'autore scris- con le splendide tavole di Mariniello, Storia Cultura Economia fanzia all'adolescenza, ma anche una se in seguito una versione del raccon- Piumini continua il suo lavoro di rac- fuga reale da casa. La narratrice tor- La collana "Le Perle" propone tra to destinata ai bambini più piccoli. conto della mitologia greca ai ragazzi pp. 346, ili. - L. 68.000 na dopo venti-venticinque anni nella i nuovi titoli una poetica Storia di una Per la maggior parte di noi la scoper- di oggi. Ha scelto questa volta alcuni casa di campagna dove aveva vissuto, marionetta, cui perfettamente si ta si deve ad Angelo Petrosino che ha miti strettamente legati tra loro. La FULVIO MAZZA (a cura di) con un fratello di madre, nell'ultima adatta l'illustrazione un po' sfumata voluto e curato la traduzione e la re- nascita di Elena, la sua bellezza divi- CROTONE guerra. I ragazzi vivono una stagione e naif. Il vecchio Bartolomeo regala a cente edizione. Il testo conserva, in na, l'amore dei principi e degli eroi Storia Cultura Economia di esaltante assenza di regole, tra do- Valentina una delle più belle mario- confronto a quello più noto, il carat- per lei e la guerra scatenata dal suo pp. 470, ili. - L. 88.000 mestici, contadini, cani, due ausilia- nette del suo teatrino per rallegrarne tere ludico e fantastico; anzi lo ac- rapimento; le vicende di Menelao; la rie, un obiettore, mentre il severissi- le solitarie giornate estive. Ma al ri- centua in un continuo richiamo al storia di Paride; la costruzione di

LLOYD ALEXANDER, Terra d'occidente, Salani, Firen- misurarsi con la violenza della realtà o l'imbarazzo a de- ze 1992, ed. orig. 1981, trad. dall'inglese di Lucio An- cifrare i sentimenti. Altri invece sono più originali: verso gelini, pp. 195, Lit 15.000. la fine della storia, fra il medico di corte e il capo dei bri- ganti si apre una violenta discussione sulle forme del pote- L'intreccio della storia è abile: senza offrire al lettore re e del governo. Se la monarchia possa tener conto del una collocazione storica certa, l'autore muove ì suoi pro- popolo o se lo escluda per definizione. La questione è af- tagonisti in un territorio compreso fra tre fiumi generica- frontata in modo non solo facilmente comprensibile ma mente volto a occidente. Un garzone di tipografia, un im- anche appassionante perché tutta intema agli sviluppi del- penitente ciarlatano, una piccola stracciona e una banda l'avventura. Il giovane Theo, l'apprendista tipografo, di briganti utopisti si trovano a incrociare le proprie esi- sembra affascinato dagli argomenti del contendere e si stenze nel tentativo di sfuggire alla milizia territoriale del schiera ora da una parte ora dall'altra. Ma l'amore per la primo ministro Cabbarus. In tutta la prima parte il me- piccola stracciona prevale e tutti i riflettori vengono pun- glio del genere fantasy mescola nomi di località inesìsten- tati sulla coppia così inconsueta all'apparenza ma su cui ti ma familiari con descrizioni molto probabili di epoche, sembrano addensarsi grigie nubi convenzionali. zone, usanze, tecniche. Alcuni temi sono ricorrenti ma Eliana Bouchard sempre indagati dai giovani lettori, come la difficoltà a Eduardo Galeano Osvaldo Soriano La conquista che non Ribelli, sognatori scoprì l'America e fuggitivi America latina 1492-1992: Dalla Coca Cola alla rivoluzione un continente assoggettato che francese, la precisione e la realtà aspetta ancora di essere scoperto, ottenute per via fantastica, pp. 112 L. 22.000 pp. 236 L. 25.000

I libri del manifesto sono quelli a sinistra. 1 Alessandro Portelli Memorie di uno Il testo e la voce schiavo fuggiasco Oralità, letteratura e democrazia Tranquilli, topi di biblioteca. La ribellione di uno schiavo in America. americano, ormai accolta tra i Ut cultura americana nell'intreccio tra società, politica e letteratura, grandi classici, L'unica crisi di cui disperarsi è quella delle idee. pp. 160 L. 25.000 pp. 224 L. 20.000 Manifestate in libreria contro la penosa elaborazione

dell'ovvio. Come? Leggendo, comprando, regalando

pagine in libertà: manifestolibri, a sinistra del mucchio.

Augusto Illuminati Arrighi, Hopkins. Wallerstein La città e il desiderio Antlsystemic movements Realtà e metafore della L'economia-mondo e i suoi moderna cittadinanza. antagonisti. Dal '68 all'89 i nuovi Forme di vita e di conflitto nelle movimenti oltre i confini della grandi metropoli postindustriale vecchia sinistra, pp. 136 L. 25.000 pp. 128 L 25.000

André Gorz Talpa di biblioteca Capitalismo, socialismo, 7. Il filosofo in borghese ecologia Tra comportamenti e pensiero Orientamenti, disorientamenti. c'è coerenza o contraddizione? Dopo la fine del socialismo e Filosofi tra il sistema dei poteri e della centralità del lavoro, dove il sistema dei discorsi, andrà la sinistra? pp. 96 L. 10.000 pp. 286 L. 28.000

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tela maschile, sia essa esercitata dal schiave) appare costantemente ripro- padre, dal marito o dal parente più posto a partire dall'età omerica, fino L'olfatto prossimo. A questo proposito occor- al termine dell'età classica. Adelphi re segnalare che la documentazione Per concludere, i due volumi of- epigrafica, nel presente lavoro non frono una lettura ricca e stimolante Giovanni Macchia delle eteme minorenni utilizzata, avrebbe fornito un eccel- che si raccomanda per ampio spettro IL TEATRO lente sussidio alla discussione. E suf- tematico, la prima, e per misura e dì Enrica Culasso ficiente infatti richiamare la sempli- prudenza metodologica, la seconda. DELLE PASSIONI ce e commovente iscrizione votiva di Per entrambi si segnala, ma con mo- «Biblioteca Adelphi» Nikandre, fanciulla nassia del VII se- derazione, qualche refuso tipografi- Pagine 615, lire 70.000 La Grecia antica, a cura di Claude del presente. Illuminante a questo ri- colo a.C., che dedica il proprio dono co (stupisce invece, limitatamente a Una costellazione di temi che han- Mossé, Dedalo, Roma-Bari 1992, guardo il contributo di Garlan sul- ad Artemide definendosi "figlia di La Grecia antica, la presenza di due no attratto l'intuito e il gusto del ed. orig. 1986, trad. dal francese di l'assedio di Rodi del 305 a.C., ove è Deinodikes, sorella di Deinomenes e errori ortografici: "un'orientamen- grande saggista. Annalisa Paradiso, pp. 384, Lit messo in luce il valore dinamico e ora moglie di Phraxos", ultimo e de- to" a p. 133 e "un'altro" a p. 334). 40.000. chiarificatore della guerra. La forza finitivo affidatario delle sorti della CLAUDE MOSSE, La donna nella Gre- appare infatti, all'interno delle vi- giovane donna (Inscriptions de Délos Alberto Savinio cia antica, Ecig, Genova 1992, ed. cende umane, come un fenomeno di n.2). ACHILLE orig. 1983, trad. dal francese di Ida accelerazione che esula sostanzial- Come ci rivela l'antica documen- INNAMORATO Li Vigni, pp. 196, Lit 22.000. mente dalle ragioni economiche e tazione epigrafica, dunque, e come «Biblioteca Adelphi» Entrambe le monografie si rivol- Pagine 220, lire 28.000 gono a un pubblico largo in modo al Racconti che danno forza all'in- conscio. tempo stesso serio e accattivante. Il primo volume si compone di una raccolta di diciassette articoli miscel- Identità senza mestiere lanei già comparsi sulla rivista Leonardo Sciascia "L'histoire", ora coordinati con ma- di Paolo Piasenza IL GIORNO no sicura dalla Mossé, con l'obiettivo DELLA CIVETTA di indagare le motivazioni che oggi- giorno possono giustificare il "fare «Bilioteca Adelphi» SIMONA CERUTTI, Mestiere e privilegio. Nascita di crescita complessiva. storia greca". La curatrice rifiuta de- Pagine 137, lire 18.000 delle corporazioni a Torino (sec. XVII-XVIII), Il primo, e il più memorabile, fra i cisamente di riconoscere, in tale ope- Una situazione nella quale si muovono sia va- romanzi sulla mafia, scritto quando razione culturale, un semplice "pas- Einaudi, Torino 1992, pp. 279, Lit 34.000. ri gruppi di artigiani immigrati a Torino e colle- della mafia si pronunciava raramen- satempo superato" che ci allontani gati a distinti sistemi di privilegio (fondamentali te anche il nome. dalla realtà contemporanea, ma riba- Il problema dei modelli utilizzabili per indivi- per i loro investimenti matrimoniali e di lavoro), disce l'interdipendenza tra i quesiti duare gli elementi costitutivi dell'identità sociale sia le famiglie dei consiglieri del comune che che uno storico si pone di fronte ai dei singoli, delle famiglie o dei gruppi è al centro confermano con le loro articolate strategie politi- problemi sia della Grecia antica sia di un intenso dibattito metodologico tra gli stori- che e finanziarie la possibilità di approfittare del- Josef àkvorecky del mondo moderno. Esercitazione ci. Questa polemica assume connotazioni parti- le molteplici occasioni offerte loro dalle cariche IL SAX BASSO sterile, dunque, quella dello storico colarmente radicali a proposito di alcuni proble- municipali e dal sistema fiscale sabaudo. A fine A cura di Giuseppe Dierna antico? Niente affatto, dal momento mi che la Cerutti espone nella sua ricerca sulla secolo, e ancora più nettamente nei primi decen- «Fabula» che "la storia greca si scrive al pre- Pagine 200, lire 26.000 sente" e dunque il presente può for- popolazione e sulla municipalità torinese tra Sei ni di quello seguente, invece, l'irrigidirsi aristo- e Settecento. Secondo l'autrice è fuorviante e no- cratico delle istituzioni impone soprattutto al Il jazz come felicità e antidoto all'op- nire strumenti e stimoli metodologici pressione. utili per comprendere i fenomeni minalistico riconoscere nell'appartenenza profes- mondo del commercio e della finanza un abbas- passati e, viceversa, taluni aspetti sionale il principale criterio distintivo dell'iden- samento sociale che lo porta a valorizzare sempre della società greca e taluni risultati tità; questa si fonda piuttosto su una complessa più la vita di mestiere ed a rinchiudersi all'inter- Nina Berberova dell'indagine condotta su di essa pos- rete di rapporti nei quali il mestiere si inserisce no di corporazioni inaspettatamente rivitalizzate sono offrire proficui spunti di attua- tra le molte strategie utilizzabili per la partecipa- dal deperimento della rappresentatività munici- STORIA DELLA lità, di comprensione e anche di ese- zione al gioco dei rapporti collettivi. Un gioco pale. In questo senso sono seguite le complesse BARONESSA BUDBERG gesi sul mondo d'oggi. Questo è il fi- nel quale la manipolazione dei conflitti istituzio- vicende della corporazione dei sarti, rilanciata Traduzione di Patrizia Deotto lo conduttore che, nelle intenzioni anche dalla propria autonomìa giurìdica di fron- e Julija Dobrovoi'skaja della curatrice, lega i diversi contri- nali (tra centro e periferia, tra stato e municipali- tà, tra diverse fonti di privilegio giuridico) svolge te alle magistrature commerciali, e quelle della «La collana dei casi» buti, non tutti di ugual valore ma ben Pagine 422, lire 60.000 un ruolo essenziale. Le scelte interpretative della confraternita dei mercanti ì cui membri si con- integrati fra loro nell'affrescare il mistero di una Mata Hari intellet- aspetti diversi della società greca an- Cerutti sorreggono un'indagine archivistica che centreranno sulla vita associativa intema soprat- tuale, indagato e raccontato da una tica. ricostruisce le biografie di segmenti molto etero- tutto nel Settecento. Occorre, anzi, sottolineare grande scrittrice che ebbe con lei Nuovi apporti all'indagine storica genei della popolazione torinese attraverso un 'u- come questa rilevanza torinese delle organizza- rapporti diretti. sono indubbiamente offerti, al pre- guale attenzione nei confronti di percorsi ' 'priva- zioni professionali "tradizionali", in un periodo sente, dall'acquisizione di nuovi dati ti" e "pubblici", dell'intreccio tra scelte matri- considerato molto tardo, sia uno dei temi centra- archeologici, come esemplifica il moniali e professionali, dello svolgimento di car- li di Mestiere e privilegio. Resta da dire cfye se Paolo Zellini contributo di Schnapp-Gourbeillon riere politiche o degli orientamenti dominanti questi accenni tematici possono, forse, illustrare BREVE STORIA sul dibattuto tema dell'invasione do- nella devoluzione testamentaria dei patrimoni. E la natura della polemica storiografica proposta rica, che l'apporto archeologico ha DELL'INFINITO così disegnato un ambiente cittadino nel quale la dalla Cerutti, non sono sufficienti per chiarire le contribuito con incidenza liberatoria «Saggi. Nuova serie» più grande articolazione dei rapporti sociali del ambizioni metodologiche del libro. Ambizioni i a ridimensionare: non si pensa più Pagine 261, lire 28.000 che sia stato elemento dirompente primo Seicento, favorita anche dai conflitti aper- cui rapporti con il merito dei risultati documen- La storia appassionante dell'infini- nei confronti della realtà micenea. ti tra municipalità e stato, consente sia alle élite tali suggeriranno certamente al lettore molti sti- to matematico. Nuovi apporti possono giungere an- sia a numerosi altri ceti urbani occasioni rilevan- molanti interrogativi e riflessioni. che dalla rilettura di testi già noti, ri- ti per orientare su diversi piani le proprie speranze lettura offerta nei lavori, tra gli altri, Charles Nodier della stessa Mossé a proposito di Sparta (dal taglio un po' troppo di- INÉS DE LAS SIERRAS vulgativo) e del processo a Socrate. Traduzione di Tommaso Landolfi Nuovi apporti, infine, maturano an- A cura di Idolina Landolfi che attraverso la riflessione su nuovi che si propone come termine inelimi- bene sottolinea la Mossé, la donna si «Piccola Biblioteca Adelphi» territori d'indagine, quali quelli an- nabile di confronto nei rapporti tra configura come un'"eterna minoren- IL PASSAGGIO Pagine 128, lire 12.000 tropologici, percorsi con occhio at- uomini e stati. Spunti non trascura- ne", ma anche come un "male neces- Rivista di dibattito Una gemma del fantastico nero. tento alle varie forme di marginalità bili giungono inoltre dal lavoro di Pi- sario", a giudicare perlomeno dalle politico culturale o emarginazione sociale: è il caso dei card sull'invenzione della moneta e descrizioni dell'immaginario greco a contributi di Sartre (pederastia), sugli scopi presumibili che portarono partire già dalle rappresentazioni E' uscito il n. 4/5 -1992 «imo V de «gli Adelphi» Faure (profumi e odori della Grecia: alle prime circolazioni. Non poteva- esiodee, oppure, con più pertinente IL PASSAGGIO un bell'esempio di come anche attra- aderenza alla realtà, come "l'altra no mancare, infine, le riflessioni del- RapportoCensis verso le proprietà olfattive si possa la Mossé sulla funzionalità della de- metà" della polis, quella relegata al- L'Italia che non quadra Karen Blixen fare della storia sociale), della stessa mocrazia ateniese alla luce di una l'interno dsW'oikos e dimenticata dai Di fronte alla crisi del paese, una RACCONTI Mossé (sulle cortigiane, sui meteci, proficua gestione politica del mondo diritti civili ma detentrice comunque lettura critica del Rapporto Censis sugli schiavi) o di Daraki (sull'ani- moderno, cui potrebbero esser sug- di un ruolo ineliminabile. All'interno Di S. Prosperi, A. D'Eaorre, E. Tirreno D'INVERNO malità" dei Cinici, da intendere qua- geriti spunti per "pensare" nuove di una società dominata politicamen- Sindacato - Interviste Traduzione di Adriana Motti le "marginalità affermata" e inten- forme di partecipazione popolare te e culturalmente dall'uomo, tale La teoria smarrita Pagine 328, lire 14.000 zionale e dunque quale strumento di proprio grazie alla comprensione del- ruolo è sostanziato strettamente dal- Esiste unapoliticaeconoinicadelsùtdacalo? superiorità e di raggiungimento della la grandezza ateniese, straordinario le sue capacità di procreazione, che Rispondono: Bertinotti, Cremaschi, virtù e della libertà). "Il presente il- Grandi, Sabati ini, Vige va ni "mélange di libero dibattito con- garantiscono la trasmissione del pa- di Paolo Andruccioli Benedetto Croce lumina il passato" anche nella Con- traddittorio e accettazione del prin- trimonio familiare attraverso la ge- Limone Sovietica - Convegno STORIA D'EUROPA versazione con Louis Robert, da cui nerazione di figli legittimi, e dalle cipio maggioritario" (p. 11). Era riformabile U sistema? NEL SECOLO emerge l'inalterabilità di una certa Il secondo e affascinante volume, sue competenze nella conservazione Dibattitoeconcl unoni geografia umana che, vista in retro- La donna nella Grecia antica, è total- dei beni attraverso una saggia e at- DECIMONONO spettiva, può sostanziare e impostare mente dovuto alla penna della Mossé tenta gestione della vita domestica. La rivista è disponibile nelle principali A cura di Giuseppe Galasso le basi della geografia storica. e ripercorre le tappe di un'evoluzio- Questo modello della donna madre librerie o in abbonamento su c/c 50916006, intestato a Francesca Mariani, via E. Pagine 474, lire 14.000 Più arduo, indubbiamente, ma ne mancata per parte della donna di figli legittimi e custode àeW'oikos, Ciccoai 11 • 00179 Roma. Abbonamento non meno fruttuoso si presenta il greca, di quella cioè che l'autrice de- non generalizzabile a tutti i diversi li- annuo per l'Italia L 40 000 (6 numeri) - velli della scala sociale (che prevede- sostenitore L. 80.000 - eaero L. 50.000. I cammino inverso, che del passato finisce "l'eterna minorenne" (p. 59 e numeri arretrali si possono richiedere in preserva contenuti e metodologie per passim), incapace sempre di autono- va anche gli esempi ben differenziati redazione - C.so Sonpione, 27 00141 Roma - al doppio del prezzo di copertina. una più ricca e sicura comprensione mia ed eternamente segnata dalla tu- delle etere, delle concubine e delle MARZO 1993 - N. 3, PAG. 34

zato su un binario morto. Perrone è di, capace di essere bene accetto a come segno di benevolenza e di rico- bravissimo a mostrarsi "più criollo tutte le parti in causa; questo era sta- noscenza. Con una posizione di rilie- Le orìgini di un titano che gringo, nel farsi sentire dai nativi to fino ad allora Perrone sul piano vo nell'Ansaldo e con la proprietà di più simile a loro che non ai propri esistenziale e questo diventa ora un importante organo di stampa, di Giovanni De Luna connazionali immigrati". Partecipa compiutamente sul piano professio- Perrone irrompe immediatamente con intensità ai "riti" sociali della nale. Colpisce che — come scrive nel cuore del complesso intreccio tra politica e affari che funestava l'Italia PARIDE RUGAFIORI, Perrone. Da Casa to niente lascia presagire uno svilup- nascente borghesia argentina, ne l'autore — "il non industriale Perro- Savoia all'Ansaldo, Utet, Torino po che gli permetta di sottrarsi a una condivide l'attrazione culturale ver- ne che ha sempre ignorato l'indu- di quel "finesecolo" con una imme- 1992, pp. 278, Lit 55.000. sorta di aurea mediocritas. L'Italia so l'Europa e, più prosaicamente, la stria, la tecnica meccanica e siderur- diata conseguenza: inquisito dalla agricola di fine Ottocento non si pre- febbrile passione per le speculazioni gica, i processi produttivi" sfondi magistratura, perquisito con il seque- Alla sua nascita, il 10 gennaio sta a spettacolari arrampicate; una in Borsa, così che a dieci anni dal suo immediatamente in quel settore stro della corrispondenza privata, 1847, Ferdinando Maria Perrone era minoranza che tenta di introdurre i arrivo, lo si può tranquillamente de- sfruttando una precoce consapevo- nel 1897 viene coinvolto con France- solo il figlio di un "garzone di came- metodi di un'agricoltura avanzata e finire "un uomo di solida, sebbene lezza sulla necessità vitale "di un'at- sco Crispi e Filippo Cavallini, nello ra" del duca di Genova; quando dare avvio a un'industria moderna non ricca condizione finanziaria e so- tività di pubbliche relazioni, di una "scandalo" nato dalle rivelazioni di muore, il 9 giugno 1908, è l'uomo non basta a rompere la complessiva ciale, ben inserito nella società criol- strategia con al primo posto la capa- Luigi Favilla, arrestato nel settembre guida dell'Ansaldo, la più grande im- opacità di una società statica a forte la, forte di una rete di relazioni tra gli cità di operare in tempo reale, come 1896 per i pesanti ammanchi emersi presa meccanica italiana di fine Ot- impronta conservatrice, dominio as- esponenti dell'élite politica, esperto richiede l'era della progressiva unifi- dalla contabilità del Banco di Napoli tocento. Chi volesse strappare il se- soluto di un ristretto gruppo domi- delle regole del gioco politico ed eco- cazione del mercato internaziona- e prodigo di confessioni sui prestiti greto di questo successo alle pagine nante aristocratico-borghese. Per nomico, pratico del funzionamento le..." concessi, le pressioni di Crispi, l'ad- del libro che Paride Rugafiori ha de- domesticamento delle ispezioni, dicato a Perrone resterebbe molto mentre dall'inchiesta emergono im- deluso. Niente di quel percorso bio- putazioni a carico di Crispi anche in grafico si lascia intrappolare in una relazione alla gestione del Banco di formula. Rugafiori, anzi, si compiace Como. a sottolineare gli ondeggiamenti, i Feltrinelli Nel libro, tuttavia, questa parte momenti di crisi, le brusche svolte delle iniziative di Perrone e più in ge- del "destino" del suo personaggio, nerale il quadro affaristico della poli- in uno scavo psicologico che presenta tica nella crisi di fine secolo resta un anche brani di grande finezza lette- Prima traduzione mondiale po' in ombra. La biografia di Perrone raria e che ci restituiscono un itinera- FRITJOF CAPRA, poteva diventare in questo senso una rio "talmente mobile e variato da DAVID STEINDL-RAST YUKIO MISHIMA sorta di osservatorio privilegiato ver- evitare allo storico ogni rischio di de- L'UNIVERSO MUSICA so uno squarcio di realtà che sembra terminismo". In particolare le prime Traduzione di Emanuele Ciccarella appartenere ai "caratteri originari" iniziative di Perrone si inscrivono in COME DIMORA del sistema politico di questo paese. coordinate di assoluta precarietà, tali Conversazioni tra scienza e spiritualità " Il fiore precoce del talento di Mishima Invece Rugafiori ha preferito non at- da non lasciar presagire assolutamen- Con Thomas Matus mi abbaglia e nello stesso tempo tardarsi sul tema e seguire l'attività te il suo ruolo futuro di "capitano m'ispira tenerezza. di Perrone che ha ormai assunto le d'industria": volontario con Gari- Dalla comune urgenza di una nuova E' difficile comprendere 1* originalità cadenze febbrili di chi è consapevole baldi nel 1866, giornalista pubblici- visione sulla "natura delle cose", di Mishima. Forse egli stesso non riesce di avere il successo a portata di mano sta, condannato per truffa il 23 apri- un confronto tra scienza e religione facilmente a decifrarla." e aspetta solo di coglierlo e assapo- le 1869, il giovane Perrone respira le basato non sul piano delle rispettive Yasunarì Kawabata rarlo fino in fondo. Nel 1898, così, impazienze di una generazione che "verità", ma sul loro convergere torna in Argentina, mentre proprio a "sta facendo l'Italia" senza slanci all'interno di un altro modo di essere causa della sua impazienza comincia particolari e senza molte concessioni e abitare la Terra. LICIA QIAQUINTO a delinearsi un certo raffreddamento alla "morale eroica" che infiammava Un'opera che si rivolge a quanti cercano FA COSI ANCHE ^ di rapporti con Bombrini. La sua po- molti suoi coetanei. Un primo "se- risposte al proprio bisogno sizione nell'azienda è ormai di asso- gno" premonitore che lascia traspa- di appartenere al mondo. IL LUPO luto rilievo grazie alla grande abilità rire alcune delle costanti che si ripe- di venditore: il 6 maggio 1902 Ferdi- teranno nella sua vicenda esistenzia- Un eros prepotente, un legame viscerale nando lascia l'Argentina; il 25 set- le risale al 1872, quando Perrone, a ROMANO CANOSA con le forze benefiche e malefiche della tembre compra da Raffaele Bombri- venticinque anni, si imbatte nel mar- natura, l'ossessione della colpa ni "la terza parte del sesto" del- chese Alessandro Paulucci, diven- LA RESTAURAZIONE e il terrore della punizione divina. l'Ansaldo, diventandone socio capi- tandone procuratore generale e am- SESSUALE Un'adolescente tra Dio e diavolo talista, nonché "direttore e rappre- ministratore unico del patrimonio fa- Per una storia della sessualità in un Sud attuale e arcaico. sentante generale per l'estero". In miliare. Il rapporto affettivo che si tra Cinquecento e Settecento tale veste Perrone è l'ispiratore delle instaura con il marchese non è chia- grandi manovre che portano l'Ansal- rissimo: da parte di Paulucci ci sono Gli effetti della svolta "tridentina" do a consorziarsi con il colosso ingle- slanci'paterni e momenti di un'affet- in campo sessuale nelle società dei secoli HOWARD GARDNER se dell'Armstrong creando, nel 1903, tività totalmente dispiegata; da parte XVI, XVII e XVIII: le condanne EDUCARE la società Ansaldo Armstrong, de- del giovane Perrone c'è come un ri- dei teologi morali, dei confessori, AL COMPRENDERE streggiandosi in un furibondo con- serbo di fondo, un dosaggio attento dei predicatori e dei tribunali flitto concorrenziale con la Terni, di- di sentimenti ed emozioni. Alla sua Stereotipi infantili ventando un punto di riferimento inquisitoriali. e apprendimento scolastico nascita si era vociferato di una possi- Un argomento scarsamente trattato importante per lo schieramento poli- bile paternità proprio di quel duca di finora, ma che ha influenzato Dalle elementari al liceo. Come, dove e tico che sostiene il "decollo" giolit- Genova, alla cui persona il padre profondamente la società. perché anche il migliore degli insegnanti tiano. Nel 1905, in posizione parite- "ufficiale" Luigi, era addetto; ora ad può fallire se sottovaluta la forza tica con il socio inglese, Perrone è al un possibile padre "vero" e a quello e la persistenza dei modelli infantili vertice dell'azienda; a lavorare con "finto" se ne affianca un altro DORIS LESSING di conoscenza. lui chiama anche i figli, intrecciando "adottivo". Come se non bastasse, Analisi, proposte, possibili soluzioni famiglia e impresa in un solido im- Perrone, che come tenace autodidat- RACCONTI LONDINESI pianto. A quel punto la scalata è fini- ta ha avviato per conto proprio un in- Traduzione di Grazia Gatti per una scuola che non si accontenti ta; gli restano tre anni di vita che delle "risposte corrette". tenso programma di studi di econo- Una grande scrittrice descrive spende da protagonista, coinvolgen- mia politica ed agronomia, incontra Dall'autore di Formae mentis. Saggio dosi in mille altre iniziative, puntan- la sensuale realtà di Londra: sulla pluralità dell'intelligenza. l'economista Luigi Luzzatti, diven- il piacere di osservare la gente do sull'autosufficienza finanziaria da tandone segretario nell'agosto 1875. con insolita tenerezza. un lato e sull'incremento delle vendi- Con una figura-guida dal grande fa- 18 racconti ambientati negli anni te, dall'altro. L'Ansaldo, in quegli scino intellettuale il cerchio dei "pa- .'Ine anni, cresce con il suo leader, in una dri si chiude. Paulucci e Luzzatti aiu- ottanta alla scoperta dell'Inghilterra dimensione di sviluppo complessivo tandolo, l'uno sul piano finanziario, e degli inglesi nei loro aspetti pubblici che porterà l'Italia ad occupare una l'altro su quello culturale, ne metto- e privati. quota del mercato internazionale per no in luce quella che è per adesso l'u- navi da guerra e artiglieria navale pa- nica vera risorsa messa in campo nel- ri al 9 per cento (vicina alla quota dei la sua scalata sociale: la "capacità di francesi, 9,4 per cento, lontana da rendersi gradito agli altri", dando il quella degli inglesi, 63,2). meglio di se stesso nelle relazioni Da quel momento l'ascesa di Per- Quando muore può ritenersi sod- "intime e affettive". Perrone — che nel frattempo si è della macchina amministrativa stata- sposato e ha messo al mondo due figli le". E questo il Perrone che, a quasi rone non conosce più pause e rallen- disfatto della sua stagione. Grandi tamenti. Nell'agosto 1895 è nomina- doti di simpatia umana; capacità mi- Grazie a questa capacità Perrone — sembra prospettarsi un'esistenza cinquant'anni, coglie l'"occasione", to rappresentante con pieni poteri metiche; lucidità sul ruolo dell'im- ha ottenuto — nel marzo del 1874 — di assoluta routine all'ombra dei suoi l'attimo fuggente per imprimere una dell'Ansaldo per l'America del Sud e magine e della comunicazione nel- in affitto da Paulucci la tenuta agri- protettori. svolta alla propria vita. È il luglio il Messico con uno stipendio di l'industria moderna; scelte politiche cola di S. Leonardi, a Castellazzo E invece, nel gennaio 1885, con 1894; entra in contatto con l'Ansal- 100.000 lire annue. Nel dicembre ministeriali, tese a garantire sempre Bormida. Un rapporto forte con la una decisione tanto improvvisa do, la grande industria meccanica di 1895, undici anni dopo la sua parten- una buona sintonia con chi governa: terra era, allori, il trampolino di lan- quanto gravida di conseguenze, que- proprietà, dal 1882, di Giovanni e za dall'Italia, torna in patria e vi re- su questi elementi ha costruito la sua cio ideale per l'accesso alle élite del sta quotidianità cosi intrisa di nor- Carlo Marcello Bomprini. Esatta- sta per due anni. È l'ispiratore e il pi- fortuna di imprenditore. Niente di potere. Pure, la linearità che ha scan- malità si interrompe con l'emigrazio- mente un anno dopo, per suo merito lota dell'operazione che porta i Bom- epico e di grandioso, quindi; dalle dito le prime tappe di quella che sem- ne in Argentina. E la prima forzatura esclusivo, il governo argentino acqui- brini ad acquistare il quotidiano di pagine di Rugafiori, sotto le spoglie brava un'irresistibile arrampicata so- in un quadro di scelte fino ad allora sta dall'impresa genovese l'incrocia- Genova "Il Secolo XIX", occupan- di un "pioniere" del decollo indu- ciale, subisce una prima brusca inter- delineatosi senza sussulti. Perrone, tore corazzato .Garibaldi di 7.400 dosi in prima persona attivamente striale sembrano affiorare nitida- ruzione. Perrone, dopo una serie di arrivando, trova un paese in rapido tonnellate. È la prima commessa al- della conduzione amministrativa del mente i tratti di una borghesia im- infortuni finanziari, lascia Castellaz- sviluppo, con un'economia in forte l'estero per l'Ansaldo e per l'indu- giornale fino a quando gli stessi pro- prenditoriale che ha celebrato i suoi zo Bormida per prendere in affitto movimento, una colonia di connazio- stria italiana in generale: "in pochi prietari — ripetendo atti di generosi- trionfi affaristici, politici ed esisten- una tenuta nel comune di Leno vici- nali fiorente e rispettata, delle condi- mesi don Fernando Perrone ha com- tà che nella biografia di Perrone si in- ziali nei "nostri" anni ottanta, ad un no a Brescia. Ma neanche questa zioni ottimali per riprendere un per- piuto quello che ai Bombrini pare un contrano spesso — glielo "regalano" secolo dalla morte di Perrone. azienda riesce a decollare. Soprattut- corso che in Italia sembrava indiriz- vero miracolo". Un mediatore, quin- MARZO 1993 - N. 3. PAG. 35

L'eccezionalità della figura di Ferdi- aprioristicamente i suggerimenti del- nando Maria Perrone, la spettacola- la psicoanalisi. La psicobiografia da rità della sua ascesa sociale, la posi- Biografia euristica cui egli ha preso le distanze nella pre- zione economica e il potere raggiunti fazione — e giustamente, anche per- giustificano naturalmente la presen- di Maria Carla Lamberti ché si sarebbe imprigionato in mo- za di uno studio a lui dedicato nella delli troppo stretti che rischiavano di collana Utet intesa a costruire "la conda "senza lasciare residui"? In sua condizione può per altro verso cando aiuto interpretativo anche al sacrificare una parte delle testimo- storia della nostra società nazionale, ogni caso, di fronte ai rischi connessi apparire privilegiata, libera com'è di fuori della storia. La mia scarsa nianze — non viene accantonata sen- a partire dal compimento dell'unità, allo sviluppo relativamente anarchi- dalle pastoie delle diverse scuole, competenza sugli argomenti appro- za averne tentate in qualche modo le attraverso le biografie di personaggi co dei vari rami della storia, alla cre- spesso imbrigliate nelle gabbie inter- fonditi da Rugafiori non mi permette potenzialità. Così come sono messe scelti fra i più rappresentativi in ogni scente loro autonomia, la biografia pretative di loro stessa creazione. di valorizzare quanto sarebbe deside- alla prova le risorse della network campo della civiltà". Tuttavia degli continua a rappresentare un richia- Naturalmente non tutte le biogra- rabile il contributo specifico che si ri- analysis — accusata per altro di non argomenti che si possono proporre mo alla concretezza, avvertimento fie rispondono a queste attese; anzi si cava dalla sua analisi, ma per una per- tener conto in modo sufficiente del per la presentazione e l'esame di que- ed antidoto salutare contro gli ecces- può dire che nella loro massa impo- suasiva misura dello sforzo compiuto peso che la personalità dell'individuo sto volume vorrei lasciare da parte si della frammentazione tematica e nente si nascondano prodotti di sva- basta scorrere la bibliografia chiama- e la sua capacità di richiamare la sim- quelli che riguardano il contenuto della specializzazione. riatissimo valore, con una escursione ta in causa — lavori di sintesi molto patia altrui hanno nella costruzione specifico della vicenda perroniana: Ma la posta in gioco è ancora più tra il buono ed il cattivo che non ha aggiornati accanto ad opuscoletti lo- delle reti di relazione; e come infine quanto è stato prodotto in questi an- alta. Nel momento in cui affronta il forse riscontro in alcun altro settore cali di difficile reperimento — per non vengono tralasciati i suggeri- ni ha confermato, se mai fossero per- racconto intero della vita di un uo- storiografico. arrivare ad un quadro d'insieme che menti della scienza medica, per spie- sistiti dubbi, come l'interesse e la gare almeno alcune sfumature della bellezza di un'opera biografica siano depressione in cui ricade periodica- relativamente indipendenti dal pro- mente Perrone al culmine della sua tagonista cui è dedicata. All'interno fortuna. dei limiti imposti dalla documenta- Purtroppo la collana in cui l'opera zione, essa — ben lungi dall'essere Un antifascista scettico è uscita ha imposto all'autore una se- emanazione quasi diretta della vita parazione tra racconto e note che — del suo soggetto o delle carte che ne di Bruno dongiovanni se ha reso il primo più scorrevole e sono rimaste — è frutto delle capaci- gradevole per il lettore che vi cerca tà immaginative ed interpretative soprattutto la bella storia di vita — dell'autore che vi ha posto mano, e in non manca di portare con sé qualche Antifascista della prima ora, ma sempre con vigi- relazione a queste prima di tutto e GIOVANNI ANSALDO, L'antifascista riluttante. svantaggio: nel testo sono comunica- soprattutto chiede di essere conside- Memorie del carcere e del confino 1926-1927, Il le scetticismo, polemizzò duramente con la pro- ti quasi esclusivamente i risultati del rata. Un tipo di analisi cui ha diritto Mulino, Bologna 1992, pp. 454, Lit 48.000. posta, espressa da Prezzolini nel novembre del complesso scontro e confronto tra in particolare un lavoro come quello 1922 sulla "Rivoluzione Liberale", di dar vita carte perroniane, ricerche storiche di Paride Rugafiori, che ha rinuncia- 17 novembre 1915. Giuseppe Prezzolini an- ad una "Congregazione degli Apòti". Era una disponibili, modelli sociologici e psi- to a profittare del facile fascino spri- notò nel suo taccuino di guerra di avere dormito scelta, questa, che a lui pareva assai più volgare cologici; e chi crede che nell'esplici- gionato dalle storie di ascesa e di suc- in un'osteria per soldati, uno di quei posti dove, ed inelegante che politicamente inaccettabile. tazione di questo gioco sia la parte cesso, per assoggettarsi ad uno sforzo per riposare, ci si buttava sulla paglia. Al matti- Firmatario del Manifesto di Croce, bastonato dai più istruttiva dell'operazione biogra- onesto e faticoso di comprensione fica può rammaricarsi di trovarlo an- no si ritrovò accanto un tale che disse di chiamar- fascisti, inorridito per l'odiosa gazzarra effettuata del personaggio, piegandosi a fare i dagli squadristi a Milano in occasione della se- nunciato nella prefazione e poi spes- conti con tutte le tracce che ne sono si Giovanni Ansaldo. Prezzolini, toscanaccio so sviluppato nel ricco e stimolante poltura della Kuliscioff, Ansaldo, giornalista rimaste, anche le più inquietanti e curioso, chiese subito al vicino se apparteneva al- apparato di note, non richiamate contraddittorie, e cercando, nella ri- la famìglia dei capitalisti. L'altro, forse inaspet- sempre più affermato, ma privato del passaporto, puntualmente dalla parte narrativa. costruzione del mondo che circonda tatamente, gli rispose di sì, che i suoi fondarono decise di espatriare clandestinamente dopo il fal- Ma è caratteristica formale che ov- Perrone e in cui egli si muove, spiega- quella famosa fabbrica di cannoni, ma che di lo- lito attentato al duce del 31 ottobre 1926. L'e- viamente nulla toglie all'interesse del zione e senso al suo comportamento; ro, alla fabbrica, non era rimasto che il nome. spatrio non riuscì. Ansaldo passò allora, mentre lavoro, non ne pregiudica i meriti e che infine ha accettato di sperimen- Giovanni Ansaldo portava in effetti con disin- il fascismo diventava totalitario, non più di quat- in particolare non sminuisce quello tare e modificare, in base alle rispo- voltura il nome del nonno, scienziato, professore tro mesi nel carcere di Como e non più di tre mesi che, a mio avviso, ne è il principale ste provenienti dalle fonti, anche la di università a 24 anni, costruttore di locomotive al confino nell'isola di Lipari. Potè quasi subito pregio: il rifiuto a lasciarsi imprigio- propria idea di uomo. nare nel genere biografico senza in- al tempo di Cavour, morto a soli 44 anni nel riprendere ilsuo mestiere. Tra l'ottobre del 1927 terrogarsi sulla funzione che esso ha Due, e strettamente legate l'una 1859. Indirizzato dalla famiglia alla carriera di e l'aprile 1928 scrisse queste Memorie sulla sua all'altra, mi sembrano infatti le pro- all'interno della storia e delle scienze professore di diritto, Ansaldo junior, nato a Ge- recente, e non troppo traumatica, disavventura. sociali, suggerendo in concreto alla vocazioni primarie che si impongono nova nel 1895 in una famiglia borghese di gran Sorprendente per il solipsistico cinismo ad uso a chi si appresta a scrivere una bio- difficile e ancora aperta questione rango, si votò sin da giovanissimo, con passione privato, egli rese così noto a se stesso, con un 'abi- grafia storica e accetta di raccogliere una risposta corretta e convincente. lità espositiva quasi entusiasmante, il fatto di fino in fondo la sfida di una docu- divorante e con talento indiscutibile, al giornali- mentazione più bizzarra e sconcer- smo e alla scrittura. Nulla dies sine linea fu, se- non credere più in nulla, di essere ferocemente tante, nella sua casualità ed eteroge- condo Marcello Staglieno, competentissimo cu- critico verso gli ormai insopportabili vizi cospira- neità, di quella che in genere si af- ratore dì queste Memorie inedite (cui nuoce solo tivi dei suoi compagni (Rosselli, Pam e moltissi- fronta quando si intraprendono altri l'assenza di un indice dei nomi), la divisa cui An- mi altri, con la sola eccezione di Bauer), di rim- tipi di ricerca. La prima — giusta- saldo si attenne per tutta la vita. Si scopre infatti piangere l'età giolittiana e l'Italia oligarchica dei LA SCRITTURA mente messa in luce da Giovanni Le- ora che, nonostante l'ordine impartito ai familia- vecchi notabili liberali (quella uninominale e E L'INTERPRETAZIONE vi nel suo saggio Les usages de la bio- ri di bruciare tutte le proprie pagine diaristiche, con il suffragio ristretto). L'uomo che non vole- COLLANA DIRETTA graphie (in "Annales E. S. C.", ordine solo in parte eseguito, sussistono di lui, va, per ragioni soprattutto di stile, essere recluta- 1989, pp. 1325-36) e sottolineata da DA ROMANO LUPERINI presso il figlio Giovanni Battista, frammenti di to tra gli "apòti", si accorgeva ora, dopo la pri- Rugafiori nella sua premessa — ri- gionia e il confino, abbandonandosi con sollievo La collana ha lo scopo di rendere più guarda il rapporto tra individuo e diario degli anni che vanno dal 1922 al 1967. Escono intanto queste Memorie, una sorta di liberatorio e con un pizzico di dandismo autisti- agevole, documentato e approfondito contesto: nell'intrecciare i fili che li lo studio degli autori più significativi legano l'uno all'altro si spende gran diario a posteriori: usciranno prossimamente, co ad una scrittura "automatica" e insieme sor- della letteratura italiana moderna e parte della fatica del biografo e dalla sempre per II Mulino, ed a cura di Renzo De Fe- vegliatissima, che con gli "apòti"' ontologica- contemporanea, fornendo sia una maestria nel farlo si valuta la riuscita lice, i Diari di prigionia 1944-45. mente si identificava. Aderirà al fascismo nel interpretazione originale della loro della sua impresa. Vorrei anzi ag- 1935, ma sarà prigioniero dei tedeschi negli ulti- opera, sia tutti gli strumenti necessari giungere che proprio in questo sforzo Interventista nella grande guerra, collaborato- mi anni di guerra e dirigerà "Il Mattino" dal a meglio conoscerla, a partire dalla va cercato e misurato il suo contribu- re de "Il Lavoro" di Genova, simpatizzante so- 1950 al 1965. La pubblicazione di questo testo ricostruzione accurata e puntuale della to al progresso della disciplina stori- cia Iriformista, il giovane Ansaldo si tenne in ci restituisce ora un documento eccezionale della storia della ricezione e della critica. ca. Nel momento in cui utilizza le contatto con Salvemini, divenne amico di Go- psicologia della borghesia intellettuale italiana. sintesi più o meno ampie dei suoi col- betti, fu ammiratore di Fortunato ed Amendola. leghi per dare spiegazione e significa- VOLUMI PUBBLICATI to al comportamento dell'uomo che è oggetto del suo studio, egli compie infatti un'operazione essenziale di 1. P. CATALDI verifica e di sperimentazione dei mo- MONTALE delli da essi creati, valorizza aspetti pp. 276 dello sfondo appena segnalati o la- sciati in ombra come irrilevanti, sot- mo, l'autore è costretto a raffrontarsi L'impresa di Rugafiori non è stata riceve dall'interazione con la docu- 2. M. GANERI tolinea manchevolezze o vuoti da con la propria concezione di uomo e facile: imponente la ricerca archivi- mentazione biografica nuove luci e IL "CASO" ECO riempire, segnala lo iato tra esigenze di società: quando, sulla base della stica, complicata anche dalla varietà dettagli. pp. 324 di esplicazione e strumenti disponi- documentazione incontrata, cerca di dei campi di azione del protagonista; Vorrei ancora richiamare l'atten- bili per soddisfarle: suggerisce dun- dare movimento al suo manichino, è puntuale e funzionale alla compren- zione sull'analisi del personaggio, 3. L. LENZINI que nuove vie alla ricerca. Si può ad- molto probabile che debba metterla sione del quale è la ricostruzione dei aperta a tutte le suggestioni delle dirittura pensare che lo sviluppo del- in discussione, che sia costretto a contesti (in particolare gli ambienti fonti e nello stesso tempo vigile nei GOZZANO pp. 260 la scienza storica possa essere misu- cercare aiuto nei modelli offertigli governativi italiani della seconda confronti di etichette e categorie in- rato in qualche modo dalla capacità dalle altre scienze sociali, alle quali metà dell'Ottocento, l'eccezionale terpretative troppo rozze o anacroni- che essa ha di dare sempre più soste- apre così altri campi di sperimenta- congiuntura economica e politica stiche. Esemplari a questo riguardo 4. N. LORENZINI gno alla biografia, riducendo a poco a zione. Ne ricava innanzitutto van- dell'Argentina, il mercato interna- le pagine sul rapporto di Perrone col D'ANNUNZIO poco i margini entro i quali è costret- taggi di crescita privata e professio- zionale su cui l'Ansaldo aspira a ri- marchese Pau lucci: un legame di si- pp. 270 ta ad esercitarsi la libera immagina- nale; ma la sua posizione non è neces- versare la propria produzione, la fa- gnificato opaco e ambiguo per lo zione: aveva in mente un progresso sariamente solo parassitaria: se le sue miglia, l'azienda); psicologicamente spettatore di oggi, che Rugafiori illu- del genere Arnaldo Momigliano (Lo incursioni possono apparire arbitra- attendibile e convincente la delinea- mina appoggiandosi a studi sui ceti sviluppo della biografia greca, Torino rie ed esporlo all'accusa di dilettanti- zione del cammino di Perrone, nelle emergenti borghesi dell'Ottocento, 1974, p. 110), quando dichiarava che smo — un sospetto da cui si è sentito sue svolte e nella sua continuità; me- "che nei valori della nobiltà cercano G.B.Palumbo &C. forse possiamo aspettarci sul lungo toccare anche uno storico della gran- ritorio lo sforzo per non trascurare modelli culturali e conferma socia- Editore S.p.A. periodo che la prima "assorba" la se- dezza di Edward P. Thompson — la nessuna delle notizie raccolte, cer- le", ma anche non disdegnando riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESEIÌ MARZO 1993 - N. 3, PAG. 36

anno fa, o poco più, un gruppo di stu- coltivata" che, dalle turbolenze del Restando nel gioco metaforico di diosi franco-svizzeri, raccomunati XVII secolo in poi (esplosione demo- Bauman si può dire che dal lavoro di Sonno e veglia sotto l'etichetta delle "Pratiques so- grafica, tecnologia agricola galop- giardinaggio delle élite illuminate è ciales et théories", ha organizzato a pante, pauperismo di massa, l'im- uscito un terreno culturale insemina- Dorigny un convegno molto fruttuo- menso ghettaio degli "uomini senza to di ordine e demofobia. La postmo- della parola so. In quella circostanza Jean-Claude padrone", vagabondi, accattoni, dernità ha scosso alcune certezze pri- Deschampes ha rilevato che quel- mentecatti e grassatori, raminganti marie di questa cultura (del tipo: su- l'"insieme fluido e polimorfo" che è per le strade del mondo), ha soppian- periorità dell'Occidente sull'Orien- di Renato Monteleone il ceto degli intellettuali, è stato il più tato la precedente "cultura sponta- te; del bianco sul nero; del civilizzato duramente avvitolato e stravolto nel- nea". Secondo 0 linguaggio un po' sul barbaro; dell'uomo sulla donna, e la sequenza delle crisi culturali e immaginifico di Bauman, il "giardi- così via). La visione del mondo non è ZYGMUNT BAUMAN, La decadenza de- cause della crisi degli intellettuali so- niere" di questa "cultura coltivata" più la totalità bene ordinata, propo- gli intellettuali, Bollati Boringheri, no ben più complicate di questa. I li- ideologiche di questi decenni. Bau- è l'intellettuale-legislatore (il consi- sta dai philosophes dell'età moderna: Torino 1992, ed. orig. 1987, trad. bri da cui qui si prendono le mosse, man ci vede l'effetto traumatico del gliere del principe?). Egli è impegna- è, invece, una pluralità di modelli di dall'inglese di Guido Franzinetti, sono solo alcune delle più recenti o passaggio dal moderno al postmoder- to con zelo in un'attività di controllo ordine e in essa l'intellettuale, mu- pp. 242, Lit 36.000. provocanti prese di posizione su que- no che ha segnato la "perdita di sicu- rezza" nei fondamenti assoluti, og- e sorveglianza del "mob", di tutta tando ruolo, si fa non più "legislato- JEAN-PAUL SARTRE, Difesa dell'intel- sto tema, che però già da tempo è quella maramaglia di popolo imbel- re", ma "interprete" e "comunica- lettuale, Theoria, Roma-Napoli giunto a bollichìo nei vari mass me- gettivi e universali della cultura. vato contro l'assetto di una società tore". 1992, ed. orig. 1972, trad. dal fran- dia, fuori e dentro l'accademia. Si tratta, a voler essere più precisi, che l'ha culturalmente castrata. cese di Rita Zaffarami Berlenghini, Vale la pena rammentare che un del tonfo della cosiddetta "cultura Bauman tira la sua logica fino a pp. 123, Lit 14.000. questa conclusione edificante, ma in- sieme ammonitrice: "Parlare con la WOLF LEPENIES, Ascesa e declino de- gli intellettuali in Europa, Laterza, gente, piuttosto che combatterla: ca- Roma-Bari 1992, trad. dal tedesco di pirla anziché respingerla o annientar- Nicola Antonacci, pp. Ili, Lit la. L'arte della civile conversazione è 15.000. qualcosa di cui il mondo pluralistico Sulle carcerate ha molto bisogno... Conversare o LEO LÒWENTHAL, L'integrità degli in- morire". Sono parole che nessuno, tellettuali, Solfanelli, Chieti 1991, di Bianca Guidetti Serra che non sia ingaglioffito, potrebbe ed. orig. 1984, trad. dal tedesco di irridere o contestare. Ma esse si rat- Giuliana Cutore, dall'inglese di Car- torbano, collidendo con le insicurez- lo Bordoni, pp. 109, Lit 10.000. ENZO CAMPELLI, FRANCA FACCIOLI, VALERIA strette nelle nostre carceri. Il fatto di avere scelto ze assembrate nei recessi della co- GIORDANO, TAMAR PITCH, Donne in carcere. le donne, come è ovvio, denunciava esplicita- scienza degli intellettuali, se è vero Alcuni mesi or sono un settimana- Ricerca sulla detenzione femminile in Italia, mente la volontà di individuare quei problemi che anche per Bauman non bastano a le parigino di varia cultura è uscito che riguardassero la specificità delle loro condi- vincere l'attitudine pessimistica e di- con questo titolo su quattro colonne, Feltrinelli, Milano 1992, pp. 216, Lit 32.000. fensiva del loro critico stare. in prima pagina: Non sparate sull'in- zioni. Specificità, non confronti: "... i confronti, tellettuale'.. Con la medesima trepida- Nel 1990 il Gruppo interparlamentare donne il più delle volte, non riescono a sfuggire alla L'arte comunicativa... Dagli stessi zione nei saloon del lontano ovest elette nella lista del Pei, dopo avere visitato varie trappola di considerare il maschile come la nor- intellettuali vengono in proposito al- cuni tinnuli segnali di scetticismo o americano una volta si raccomanda- carceri o sezioni di carceri femminili, ottenne dal ma cui misurare il femminile... Le vite degli uo- d'indifferenza. Max Frisch, aquileg- va il pianista al buon cuore dei cipi- direttore generale degli istituti di pena l'autoriz- mini e delle donne, nella nostra società, sono giante sul panorama letterario della gliosi pistoleri della frontiera. molto diverse. Non può che essere molto diverso zazione a condurre un 'indagine sulla condizione Svizzera tedesca, ha scritto, senza fa- Eppure, non è passato gran tempo delle detenute per individuare in quali settori si l'impatto che la detenzione ha per gli uni e per le da quando Reinhard Bendix scriveva re troppi complimenti: "La verità è sarebbe potuto intervenire dal punto di vista legi- altre, il modo di viverla, le conseguenze..." Così che scrivo per esprimermi. Scrivo signorilmente che la nascita del mon- scrive Tamar Pitch e aggiunge che, comunque, do moderno è stata promossa e ac- slativo, per migliorarne le condizioni di vita in per me. La società, qualunque essa occorrerebbe una ricerca analoga condotta sugli compagnata da una benemerita mo- carcere. Strumento principale dell'indagine un sia, non è il mio principale, io non so- bilitazione intellettuale, in concomi- questionario da distribuirsi alle interessate, con uomini detenuti. no né il suo sacerdote e neanche il tanza col tumultuoso sopravvenire l'invito a rispondere. La compilazione, in molti L'esito dell'inchiesta offre un quadro generale suo maestro di sucola". Elias Canetti sostiene, con molta sicurezza, che le della società industriale. casi, è avvenuta dopo l'illustrazione dell'iniziati- d'interesse anche per chi non opera nel settore. parole sono colpi che rimbalzano co- Senonché, la storia è corsa fulmi- va da parte di qualcuna delle promotrici. Colla- Esempi. Viene confermato che le detenute, pur me pietre sulle parole altrui; sicché, neggiando in questi ultimi anni. boratori alcuni esperti del settore: Enzo Campel- rappresentando una percentuale molto modesta "non vi è illusione più grande della L'intellettuale, come si vocifera in li, Franca Faccioli, Valeria Giordano, Tamar rispetto alla popolazione carceraria maschile, so- convinzione che il linguaggio sia un giro, "fa" problema: il dibattito av- Pitch, che successivamente analizzarono e com- no andate aumentando dal 4 a più del 5 per cento mezzo di comunicazione fra gli uo- vampa attorno al suo ruolo e ai suoi mentarono i risultati, che ora si leggono in Don- negli ultimi anni. Il 15 per cento di esse è di na- mini". Karl Kraus ha inventato que- rapporti coi mutevoli assetti sociali e ne in carcere. La rilevazione dei dati è iniziata sto esilarante paradosso per vergheg- politici. Negli Stati Uniti la moderni- zionalità straniera, il che le pone in condizioni giare la vaniloquenza degli imbelli o tà ha raggiunto le forme più comples- nella primavera del 1990 ed è stata interrotta per più penose delle altre: dalla difficoltà di fare tele- dei ciarlatani: "Chi ha qualcosa da se e perciò è naturale che lì se ne di- l'emanazione del D.L. 324/90 in tema di lotta fonate alla famiglia in italiano come prescritto, dire, si faccia avanti e taccia!". Era scuta con una speciale ardenza di to- alla criminalità organizzata che ha mutato alcu- alla quasi impossibilità di fruire di determinati cominciata la grande guerra e i fiumi ni. Per dirne una, ci si interroga sul ne delle caratteristiche della riforma penitenzia- benefici (permessi, arresti domiciliari ecc.). d'Europa scorrevano inzafardati di perché, dopo l'ubertosa stagione dei ria (legge Gozzini) e conseguentemente anche il Quanto ai reati commessi risulta che per il 61 per sangue e di sudore mortifero. Kraus Wright Mills, dei Riesman, dei contesto in cui la ricerca fino ad allora si era svol- cento le detenute sono imputate per uso ejo spac- meditava sul mutismo degli intellet- Mummford, dei Chomsky, non si ta. Il campione raccolto è comunque rilevante e cio di stupefacenti e di reati connessi. Tra le in- tuali, chierici impossenti o traditori trovi traccia, se non pulviscolare, di tale da offrire ricchezza d'informazioni, anche se terpellate il 59 per cento ha figli minorenni; più davanti all'apocalittico massacro. E intellettuali degni di questi predeces- si nota qua e là qualche divergenza tra i dati uffi- in particolare 63 hanno bambini inferiori ai tre lui stesso, per un poco, si calò nel sori. Qualcuno arriva perfino a dubi- ciali (del ministero, Istat, ecc.) e quelli raccolti; sonno della parola, alla maniera di tare della loro" esistenza, come se il anni e quindi con la facoltà di tenerli con sé. So- Arpocrate, il dio egizio del silenzio. genere si fosse estinto con l'eclissi circostanza peraltro segnalata dai redattori. lo dieci di questi infanti, tuttavia, vìvono con la madre. "Cèda chiedersi — scrive Enzo Campel- delle ideologie. I questionari sono stati distribuiti in 55 dei Il fatto è che la risposta dell'intel- li — se ciò derivi da una scelta o dalla mancanza lettuale al patassìo delle crisi è stata I maestri della scuola di Franco- 101 istituti di pena che ospitano donne, raggiun- di alternative valide". quella di ripiegarsi in se stesso, rinvi- forte dicono che l'impegno iconocla- gendone 558 delle 1983 che, al tempo, erano co- stico ha qualificato la funzione stori- gorendo la sua recondita vena indivi- ca del ceto laico, colto. Questo impe- dualistica. Questo tema dell'indivi- gno sembra essersi perduto dietro i rìfoli soporosi della routine. Certo, le >

B R E R

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frontarsi con 1"'esperto". Da questo Lowenthal asserisce che l'integrità moderno non trova risposte così sbri- garsi funzioni, in realtà inesistenti. confronto emerge che l'intellettuale dell'intellettuale si tutela "solo se gative, indolori, e tanto meno uni- Questa è davvero questione'intor- dualismo, come sintomo critico, im- "classico" è il "non-esperto" per ec- non si ritrae nella torre d'avorio delle formi. Lowenthal cita le parole di cigliata, dato che il morido si euro- pregna largamente le pagine del fran- cellenza e, come tale, ha fatto irrepa- parole sovratemporali, ma prende Benjamin: "L'intellettuale si mime- peizza e nella tendenziale espansione cofortese Lowenthal, specie in quelle rabilmente il suo tempo. posizione". Bene. Va detto, però, tizza col modo di vivere proletario, planetaria del progresso (ma non del dedicate alla nozione goethiana della Per ironia della sorte, i nostri sofi- che nulla è più imprevedibile e sor- senza per questo essere minimamen- sapere, come avverte Daniel Hea- "falsa soggettività". sticatissimi strumenti di ricerca for- prendente delle scelte che gli intellet- te legato alla classe lavoratrice". La drick) tecnologico scientifico, gli in- Parafrasando un ragionamento già niscono una massa così stupefacente tuali fanno in questo campo. Per borghesia non perdona i suoi transfu- tellettuali paiono ascendere a posti di svolto da Norbert Elias nel suo sag- di dati sui fenomeni evolutivi della ogni Neruda che predica al mondo ghi. Viene in mente che Canetti se la responsabilità influenti. gio sulla Società degli individui, Lo- storia, da confondere la visione del essere compito dell'intellettuale rideva gustosamente di Brecht, Tutti gli autori dei testi presi a wenthal spiega che la "falsa soggetti- mondo anche tra le élite cultural- schierarsi dalla parte dei miseri e de- quando lo vedeva aggirarsi per i sa- spunto di queste riflessioni fissano la vità" consiste nel concepire l'indivi- mente dominanti, alimentando le in- gli offesi, c'è sempre un Grosz che va lotti-bene "travestito da proleta- precipitazione della crisi dell'intelli- duo non come un elemento quintes- certezze della postmodernità, di cui dicendo: "Essendo io un artista pu- rio". Sartre coglie bene l'aspetto an- gencija allo scenario delle società senziale per lo sviluppo di una parla Bauman. Tutto pare concorre- ro, preferisco stare con persone ric- goscioso della crisi dell'intellettuale opulente. Lepenies ritiene che qui condotta solidale, etica e intellettua- re a emarginare l'intellettuale "clas- che, invece che con persone povere". sospeso tra il bando dalle classi privi- l'intellettuale sopravviva come le con gli altri, ma come una sorta di sico" anche dalla vita politica; e an- Certo, per dirla con Isaac Singer, legiate e il sospetto di quelle subal- "esperto", ma è moralmente poco "reame clandestino" dominato dal che questa è un'esperienza infoltita "dove non c'è pane, non c'è cultu- terne. La sua posizione gli appare sensibile. Sartre non mostra alcuna perseguimento dei propri fini egoi- di tormentose contraddizioni. ra". Ma la sfida che prorompe dalla molto simile a quella di un "uomo di simpatia per questo "essere astratto stici. Nel saggio su Walter Benjamin, cultura alternativa del proletariato troppo", con la presunzione di arro- che vive dell'universale puro", per Il travaglio dell'intellettuale mo- questo "cerebrale" raccozzatore di derno passa, per l'appunto, attraver- indigestibili vaghezze e generalità. so questa falsa soggettività che già Goethe, che già s'indignava del Goethe definiva "la malattia univer- "continuo delirio di guadagno e di sale dell'epoca odierna". Conversan- consumo" dei suoi contemporanei, do amabilmente con Eckermann, un chissà come avrebbe gemito a vivere giorno disse che in tutte le epoche Intervento nel mondo nostro, dove i "capitani progressive l'intimo si apre al mondo d'industria" sono defenestrati dai per incontenibile tendenza "oggetti- "capitani del consumo" e l'"eroe va"; al contrario, sono "soggettive" Problemi di fiducia consumatore" campeggia sull'"eroe quelle che s'invorticano in spire re- produttore". Nella società della cul- gressive, fino alla dissoluzione. di Tino Vittorio tura consumistica Bauman vede va- Il declino dell'uomo pubblico, ha nificarsi il ruolo dell'intellettuale-le- scritto di recente Richard Sennett, si gislatore, incapace com'è di control- consuma nelle scabrezze di simili so- "...la mafia è un caso particolare di una speci- l'ingrosso palermitano lascia senza risposta le do- lare le forze e le leggi del mercato. cietà intimiste, per graduale macera- fica attività economica: è un'industria che pro- mande di Gambetta: "Le informazioni che ho Comunque, Bauman non s'illuda: sa- zione di pensieri e sentimenti. C'è duce, promuove e vende protezione privata". raccolto sono state comunque sufficienti a per- rà un affar serio fare 1"'interprete" dunque della pertinenza nel linguag- La definizione non è data da un mafioso paler- suadermi dell'opportunità di astenermi da un 'in- in un mondo diviso tra "sedotti" e gio di Lepenies che definisce gli in- mitano, ma da un mafiologo oxfordiano, Diego dagine più accurata. Ho quindi lasciato perdere "repressi", tra chi è integrato nel si- tellettuali una "classe lamentosa": Gambetta in La mafia siciliana. Un'industria il pesce per dedicarmi alla frutta e verdura". C'è stema come consumatore e le masse ruglianti dei nuovi poveri che, pur perennemente scontenti dell'univer- della protezione privata (Einaudi, 1992; recen- da fidarsi? Non pare, perché Gambetta surretti- so mondo, essi sono per natura "me- inuzzoliti, gonfiano all'inverosimile sitola Paolo Pezzino nel numero di febbraio de ziamente introduce nel paragrafo del mercato or- lanconici", aggiunge Lepenies toc- le file dei "non-consumatori", emar- ' 'L 'Indice ' '). Che i mafiosi si reputino protettori tofrutticolo la strage di piazza Scaffa legata al cando una corda che da tempo risuo- ginati e "pericolosi". na nei suoi studi. o siano protettori (in verità, molti provenivano mercato dei cavalli (ma i cavalli siciliani, ancor- L'Occidente ricco e consumistico Dicono i libri della mantica anti- dalla sordida area della prostituzione) è un fatto; ché siciliani, non sono limoni né carciofi) su cui non esaurisce l'esistente, come tutti ca: "La malinconia contiene in sé la che producano e vendano "fiducia" in un popo- esiste una dettagliata lettura dall'interno, dalla sanno. Ci sono i paesi poveri, all'Est, semenza dell'iracondia, e questo è lo di sfiduciati è soltanto la loro ideologia (e, in moglie della vittima principale, Pietra Lo Verso. nel Terzo Mondo, e qui, dice Lepe- stato dell'animo in cui invasano i de- verità, anche la sociologia di Diego Gambetta da La testimonianza (pubblicata da La Luna di Pa- nies, l'intellettuale è senza compe- moni inferiori, conferendo poteri di Oxford). Come faccia un sopraffino sociologo lermo nel 1990 e conosciuta dal Gambetta), per tenze specialistiche, ma in compenso preveggenza dolorosa". L'iracondia torinese, tutto ascisse e coordinate cartesiane, rendere più incomprensibile il caso, è scartata a è moralmente molto accreditato. è, dunque, una delle soluzioni del- con Weber qua e Tilly là, a diventare un irre- favore di una "voxpopuli" narrante di inesisten- Qui, i problemi della decolonizzazio- l'umor nero; l'altra è l'utopia, luogo ne e della libertà ravvenano le grandi sponsabile ideologo della mafia è un mistero e un ti debiti di milioni di lire. di evasione dalle dispiacenze del vi- passioni ideologiche, nella ricerca di paradosso assieme. La "fiducia" gambettiana è vere presente. Se passa alla trattazione del controllo del terri- un equilibrio tra i modelli della mo- Ma questi-sono stregamenti che ri- un'innovazione nominalistica, una tautologia torio, il case-study mirabolante è quello del ser- dernità e la fremenza di un nazionali- guardano quel tipo molto particolare che richiede alla sua plausibilità un "atto di fi- vizio di radiotaxi a Palermo. Per stessa ammis- smo tradizionalista che non viene da di intellettuale che è l'umanista-let- ducia", che non spiega nulla, sconcerta alquanto sione del sociologo "va detto subito che non esi- boria egemonica, ma da rivalsa sul- terato. Impossibile confonderlo con e confonde molto. I fatti, i riscontri empirici che • stono elementi concreti che colleghino questo l'onta di un servaggio nequitoso e di- l'altro tipo di intellettuale, tecnico- invererebbero la sua teoria della "sfiducia"? Po- settore alla mafia". E allora perché parlarne, per sculturante. Insomma, in questa par- te del globo la storia si rincorre in cir- scienziato, che Lepenies annovera chi e per nulla probanti. Non c'è un episodio ri- ingenerare sfiducia nella capacità intellettiva del nella categoria degli "uomini dalla colo, a sfoconar la fiamma di quella ferito e tratto dalla stampa quotidiana che com- lettore? Insomma, se la corsa in taxi a Palermo o coscienza tranquilla": questi non si provi l'assunto della mancanza della fiducia che Harold D. Lasswell ha chiamato scavezzano in lamentazioni sul mon- a Catania si paga a patteggiamenti e non secondo "la rivoluzione permanente degli in- quale terreno su cui si innalzerebbero le cattedra- do, ma si limitano a spiegarlo coi pre- il tassametro, se chi piglia un taxi a Lipari non ha tellettuali modernizzatori". li della mafia. E l'assunto che non funziona: cipitati e le sublimazioni delle loro "fiducia" nei calcoli del taxista, c'è bisogno di Quanto ai paesi occidentali, non è Gambetta scambia la causa per l'effetto: è la ma- incolpevoli alchimie. risalire alla dominazione spagnola, alla hidal- il caso di recitare un requiem per lo- La distinzione tra queste due cul- fia che fa mancare la fiducia nella vita, nel pros- guia castigliana e di chiamare un boss per la com- ro. L'intellettuale è un prodotto sto- ture è cosa remota; senonché oggi il simo, nello stato, per poi venderla, la "fiducia", posizione della controversia liparitana? Suvvia, rico a lento deperimento. Sarà poco . loro rapporto pare assai più di preva- •con minacce di morte, del cui compimento ci si un po ' di buon senso con molti poliziotti e tanta racconsolante, ma almeno realistico, ricazione che di festevole conviven- può fidare. Alla "fiducia" di Gambetta manca- inventiva imprenditoriale. E, comunque, non fi- ricordare, come fa Sartre, che "nes- za. Oggi, la crisi dell'intellettuale è no, invece, i fatti. Il caso del mercato ittico al- datevi di Gambetta. suna società può lamentarsi dei pro- in primo luogo crisi dell'intellettuale pri intellettuali senza autoaccusarsi, letterato-moralista. Nell'odierna so- poiché non ha se non quelli che essa cietà industriale egli si trova a con- produce". Alleluja!

Ci dispiace se i nostri libri non costano millelire, se non si trovano esposti nelle librerie australiane (anzi per la verità è difficile trovarli anche in quelle italiane), se non parlano di formiche o altri insetti incazzati ma ... aiutano a pensare

J.S. BRUNER R. BOUDON - F. BOURRICAUD B. MALINOWSKI J. HORNE Saper fare, saper dire, saper pensare Dizionario critico di sociologia Giornale di un antropologo Perché dormiamo Raccolta di saggi riguardanti la genesi Un itinerario completo delle teorie e dei Diario, frutto delle osservazioni e delle Perché i mammiferi, uomo compreso, dell'intelligenza pratica, delle funzioni di metodi della sociologia e nel contempo esplorazioni sistematiche condotte dal dormono? Studio critico di uno dei più comunicazione e dell'acquisizione del una rilettura stimolante e penetrante dei grande antropologo importanti studiosi del settore linguaggio dei bambini in età prescolare problemi del nostro tempo pp. 256 L. 35.000 pp. 368 L. 45.000 pp. 144 L. 30.000 pp. 648 L. 80.000 C. ClPOLLI -E. MOJA R. ARON B.F. SKINNER (a cura di) Le delusioni del progresso Temi recenti nell'analisi Elementi di psicologia medica Una riflessione sobria sui grandi temi del comportamento Il volume si propone di offrire ai medici che animano il dibattito filosofico, Skinner offre in questo suo libro i risul- parametri scientificamente affidabili per sociologico, morale tati delle più recenti ricerche e specula- impostare un ottimale rapporto terapeu- pp. 352 L. 45.000 zioni sul comportamento umano e sui tico con i malati suoi risvolti psicologici pp. 272 L. 48.000 ARMANDO EDITORE pp. 160 L. 29.000 MARZO 1993 - N. 3, PAG. 38

pagine! — di pubblicare, ordinati realistica. Come potrebbe, del resto, sì, dovessi a mia volta suggerire un cronologicamente, tutti gli articoli un vero liberale (quale Aron certo elejnento unificatore in Aron lo indi- Un grande camaleonte del "Figaro": è uscito finora il primo era) non portare nel suo bagaglio viduerei nella ricerca continua e in- volume contenente gli articoli del pe- ideologico la chiave di analisi del rea- cessante della natura del conflitto, e di Luigi Bonanate riodo 1947-55, intitolato La guerre lismo? Ma passiamo all'Aron lettore all'interno di questo della guerra, a froide. di Clausewitz: quanti altri si riter- sua volta sottoposta a un'insistente e rebbero paghi per aver scritto in tut- mai soddisfatta individuazione delle pe fondamentali del percorso aronia- Vengono poi le due sezioni che si RAYMOND ARON, La politica, la guer- ta la loro vita un s'olo libro alla stessa sue "cause". Un piccolo esperimento no: dagli studi di filosofia della storia riferiscono a quello che si potrebbe ra, la storia, Il Mulino, Bologna altezza di quello (in due volumi) che in questo senso potrebbe aiutarci: in (probabilmente i più originali se non definire l'Aron "maior", cioè al teo- 1992, trad. dal francese di Rinaldo Aron dedicò al generale prussiano... un'opera pubblicata postuma nel i più profondi dell'intera produzione rico delle relazioni internazionali e Falcioni, pp. 651, Lit 60.000. Anche Panebianco ne è affascinato e 1989, Legons sur l'histoire (Editions di Aron), alla lezione dei classici (da all'interprete di Clausewitz. Per si sofferma su questa tematica con il de Fallois, Paris, annunciata in tra- Machiavelli a Montesquieu, da Toc- quanto riguarda la prima problemati- All'incirca nel decennale della sua rispetto che deriva dall'ammirazio- duzione ancora dal Mulino), che rac- queville a Marx, da Weber a Pareto ca, come ho già avuto occasione di scomparsa (avvenuta il 17 ottobre ne; peccato che nella raccolta tutta- coglie due corsi universitari, Aron senza dimenticare contemporanei dire altre volte, Aron rimane certa- 1983), le edizioni del Mulino accol- via non figuri uno solo degli scritti su dedica moltissimi passaggi alla que- amati e poi combattuti come Sartre e mente uno dei massimi studiosi del gono in una delle loro collane più Clausewitz: la ragione sta nel fatto stione delle cause in storia (problema Merleau-Ponty). Un capitolo a parte settore: Pace e guerra tra le nazioni prestigiose ("Collezione di testi e di che il Mulino aveva già pubblicato, che aveva già affrontato, come Pane- merita la ricostruzione del rapporto (1962), per quanto eccessivo (come studi - sezione di scienza politica") poco più di un anno fa, una raccolta bianco mette in rilievo, da giovane); jna selezione di scritti di Raymond di Aron con Marx e il marxismo, più sovente succedeva a questo scrittore dalla penna fin troppo felice e agevo- di scritti aroniani, Clausewitz, che ri- ebbene, si controllino gli esempi che Aron, che potrebbe esser definita in generale, una specie di costante Aron fa: quasi tutti (e sono decine) ampia se la parola non risultasse sto- sono tratti da guerre, come a testi- nata di fronte all'immensa produzio- moniare che guerra, causalità, storia ne di questo scrittore evidentemente e politica internazionale offrono la dotato di una straordinaria facilità di miscela più intensa tra tutte quelle scrittura. Così neppure le cinquecen- che la sua immensa opera offre. to e più pagine (le prime cento del li- Ma cos'è l'ermeneutica? L'analisi più ravvicinata delle bro essendo occupate dall'introdu- quattro sezioni in cui la raccolta si di- zione di Angelo Panebianco) della di Maurizio Pagano vide mette in evidenza un altro degli raccolta di scritti (il più vecchio dei aspetti più stupefacenti di questo quali è del 1937 e il più recente del grande scrittore: sia quando si occu- 1980) riescono a offrire un'immagi- Filosofia '91, a cura di Gianni Vattimo, Later- che reagisce allo scientismo positivistico e al suo pa di teoria sociologica, sia di teoria ne complessiva e compiuta di un au- za, Roma-Bari 1992, pp. VIII-290, Lit crollo. Se si comprendono le ragioni storiche del politica, di quella delle relazioni in- tore dalle molteplici specializzazioni. 30.000. cammino che ha condotto a queste due posizioni ternazionali o dflla metodologia del- Corrispondendo a questa poliedri- è possibile però mostrare che esse costituiscono la ricerca sociale, egli porta in ciascu- cità, sempre agevolata da uno stile Qual è il rapporto dell'ermeneutica con la ra- una falsa alternativa: aldi là di essa si può allora na specialità il peso delle conoscenze brillante e armonioso (anche se qual- acquisite negli altri campi. Ecco per- che volta superficiale, come constata zionalità e con l'argomentazione? È vero, come sostenere che l'ermeneutica è un'attività raziona- le proprio perché è un'interpretazione, argomen- ché Aron ha sempre potuto affronta- Panebianco, pp. 62-63), Aron rimase sostengono alcune voci critiche, che l'ermeneuti- re tematiche di immensa portata e di tata e non arbitraria, della storia dell'essere da sempre imprendibile anche nella sua ca è una specie di relativismo, o di irrazionali- grande complessità: sapeva discutere cui proveniamo e in cui anch 'essa si colloca. Una collocazione professionale: un filoso- smo più o meno arbitrario oppure si deve ricono- del prediletto Montesquieu come di fo, un politologo, un sociologo, uno scere in essa una diversa, e magari più ampia e critica attenta del modo di argomentare degli er- Polanyi (si noti che il saggio su que- storico, uno specialista di relazioni persuasiva, forma di razionalità? Intorno a que- meneutici è proposta da Berti, il quale difende st'ultimo è del 1961, quando in Italia internazionali, ovvero soltanto e me- sta domanda ruotano i contributi proposti nel nel contempo con vigore il pensiero di Aristotele era pressoché sconosciuto), di teoria ramente un brillante giornalista (e volume. Esso si apre con un 'intervista di Givone dalla critica rivolta da Heidegger alla metafisica. delle classi sociali così come della "il consigliere del principe" De Anche per Vitiello "qualcosa non ha funziona- struttura della società industriale; Gaulle) o un analista della congiun- a Pareyson e si sviluppa poi in quattro parti: Co- me argomentano gli ermeneutici (con saggi di to" nella distruzione della metafisica che funge della classificazione dei regimi politi- tura economica? Ma forse neppure ci come della possibilità di una teoria Aron ne aveva un'idea ben chiara: Berti, Apel, Gargani, Ferraris e Vattimo), Topo- da premessa all'ermeneutica attuale; e lo dimo- stra il fatto che tanto Nietzsche quanto Heideg- della politica estera, del totalitarismo nella nota premessa alle Etudes politi- logie del fondamento (Derrida e Vitiello), Sto- e della teoria politica, del concetto di ger finiscono per ripiegare su terreni vicini al dise- ques osservava che un suo saggio ria e teoria (Eco, Moiso e Volpi) e la questione potere politico e di teoria strategica (Scienza e coscienza della società, della logica ermeneutica, svolta attraverso un te- gno storico-universale di Hegel. Attraverso una — tutti argomenti rappresentati nei compreso anche nella selezione del sto degli anni trenta di Hans Lipps. riconsiderazione molto aggiornata del concetto saggi raccolti in questo volume, nei Mulino) "esprime il progetto fonda- di forma in termini di temporalità, Moiso indica Nel colloquio con Givone, Luigi Pareyson quali Aron, fedele al suo liberalismo, mentale del mio pensiero": difficile la possibilità di superare la contrapposizione tra- sintetizza le tappe capitali del suo percorso, dalla quasi sempre tollerante e qua e là credergli, se si verifica che poi quel dizionale tra scienze della natura e dello spirito, sferzante, offre sia una panoramica saggio non fa che rappresentare una teoria dell'esperienza artistica come processo in- e accosta all'ermeneutica della cultura umana il esauriente del dibattito sia la sua per- parte dei suoi interessi, legata all'a- terpretativo alla tesi del nesso fondamentale di programma dì una filosofia della natura di im- sonale visione. Una citazione a parte nalisi della società. verità e interpretazione, dalla concezione della pianto ermeneutico. merita infine il saggio sulla condizio- Ma non aveva egli stesso fatto ri- filosofia come ermeneutica del mito alla medita- ne storica del sociologo, lezione inau- corso — per definire la guerra nella zione sul male e sulla libertà che sbocca nel pen- In molti saggi, anche d'impianto assai diverso, gurale al Collège de France del 1° di- concezione clausewitziana — all'im- siero tragico. Per questa via, egli sottolinea il ca- del volume, compare una tensione analoga tra cembre 1970, nella quale Aron offre magine del camaleonte ("altra da rattere razionale e critico dell'ermeneutica e, al un lato concreto, empirico, molteplice, e uno la chiave per la ricostruzione auto- congiuntura a congiuntura, comples- tempo stesso, distingue nettamente la sua posi- formale, o trascendentale, o universale. Con- biografica e problematica della sua sa in ciascuna congiuntura" (Penser zione da quelle linee che accolgono come un 'ere- frontandosi col tema della razionalità e del- opera come studioso della società. la guerre, Clausewitz, Gallimard, Pa- dità positiva il "destino nichilistico" della mo- l'argomentazione sembra che l'ermeneutica fac- Un'ultima considerazione sulla ris 1976, voi. II, p. 185), che dunque cia inevitabilmente emergere il problema di que- natura del volume del Mulino: esso gli si attaglierebbe altrettanto bene? dernità. Pur mantenendo la lezione di Pareyson non corrisponde ad alcuna specifica E dire che — caso ormai non più fre- come una delle sue fonti dì ispirazione, Vattimo sta tensione tra il concreto e l'universale: una opera di Aron ed è come se ne volesse quente come un tempo tra i grandi si colloca nell'orizzonte nichilistico postheideg- considerazione attenta di essa e del modo in cui presentare una nuova (l'ennesima ap- intellettuali — Aron ci ha lasciato un geriano. Secondo lui sussiste effettivamente il ri- va articolata è probabilmente uno dei compiti parizione del camaleonte!); ma in imponente volume di memorie (a sua decisivi che l'ermeneutica stessa si trova oggi ad schio (evidente in Rorty e Derrida) che l'erme- realtà essa prende i due terzi delle volta tradotto in italiano da Monda- neutica si presenti come una forma di estetismo affrontare. Etudes politiques, da cui espunge al- dori, 1984), a leggere il quale tutta- cuni saggi sulla società e la vita politi- via l'immagine di una personalità ca francesi, sul liberalismo (sia teori- cangiante e mutevole (sfuggente?) ri- co sia militante), sul pensiero strate- sulta ancora più nitida, nell'inaffer- gico. Peccato che non siano soprav- rabilità del personaggio che ne esce, spina nel fianco del grande scrittore le) e troppo succube dell'attualità del prendeva un volumetto del 1987 che vissuti due scritti meritevoli di così freddo, disilluso (non usò questa francese, che mai, da quando diven- tempo (la dissuasione reciproca), raccoglieva tuttavia nulla più che gli maggior fortuna, uno su Alain, gran- parola anche nel titolo di un libro? — tò gaullista perse l'occasione per po- continua a essere la sola opera di teo- "avanzi" — non completi, essendo de maitre à penser della cultura fran- Le désillusions du progrès, tradotto da lemizzare, anche aspramente, con la ria delle relazioni internazionali che stato stralciato un intervento sulla cese, e uno (per quanto ne so mai ri- Armando, 1991), avalutativo, impas- vulgata e la cultura marxiste, mo- consiglierei a chiunque di leggere recezione di Clausewitz nelle scuole preso da nessuno) sull'obiezione di sibile, ma anche monumentale. strando invece sempre grande rispet- (anche se praticamente in nulla con- di guerra francesi — dell'immenso coscienza, nel quale ancora una volta to per il capostipite, al quale egli ri- cordo con Aron!). Panebianco insiste lavoro su Clausewitz, che offre la più Nella sua introduzione (quasi un Aron esibiva la sua straordinaria pa- conosceva effettive capacità di anali- (cose che mi ha un po' stupito) sulla completa (sia filologicamente sia pro- libro nel libro: cento pagine) Pane* dronanza dei classici del pensiero co- si della società, pur respingendone eccentricità della posizione aroniana blematicamente) interpretazione bianco (al suo primo incontro con sì come della manipolazione — quasi l'intenzione di trasformare uno stru- rispetto alla tradizione del pensiero dell'opera del filosofo della guerra Aron, se non sbaglio) si sforza di ri- degna di un prestigiatore — dei con- mento di analisi in chiave di inter- realistico. prussiano che sia finora comparsa. condurre se non a unità a un qualche cetti. ordine Aron, con un titolo trinitario pretazione del divenire storico (cfr. Infatti, è ben vero che Aron è lon- L'ultima parte dell'introduzione Va ancora ricordato che Panebian- (altra parola cara all'Aron interprete Panebianco, p. 45). Aron, infine, tano le mille miglia dal realismo in- tocca un'altra tematica importantis- co aggiunge alla sua introduzione le di Clausewitz), che evoca la politica, non fu mai uomo di ricerca sul campo ternazionalistico statunitense, sensi- sima ("realismo liberale e metodo so- prove della sua approfondita lettura, la guerra, la storia; ma quadriparten- (cosicché la sua sociologia, come è te- bile com'è, a differenza di quest'ulti- ciologico"): in essa Panebianco si passata anche attraverso la letteratu- do poi la raccolta in sezioni dedicate, stimoniato anche dai saggi compresi mo, alle istanze morali e ai principi sforza di mostrare che "l'opera di ra su Aron, che egli discute ampia- nell'ordine, a La teoria sociale e poli- in questa raccolta, appartiene sem- (fa bene Panebianco a rinviarci agli Aron è a tutti gli effetti l'opera di un mente: non resta che da osservare tica, La sociologia del potere, Gli stati pre al genere della macrosociologia o ultimi capitoli di Pace e guerra tra le classico delle scienze sociali e come che la bibliografia non è ancora all'al- e la guerra, Le scienze sociali, la politi- della riflessione metodologica), ma nazioni); ma il fatto è che i principi a tale deve essere considerata" (p. 98). tezza dell'autore, e che forse questa ca, la storia e contribuendo quindi a di scrivania, anche se non per questo cui Aron si rifaceva erano proprio e Ed è vero che è proprio la società, nel antologia potrà rappresentare la pri- mantenere quell'atmosfera di im- si trattò di un uomo lontano dal mon- davvero quelli realistici, ben più cor- suo complesso, ciò che più attraeva ma occasione per un ripensamento si- prendibilità che lo contraddistingue. do: il "mestiere" che forse fece con rettamente e precisamente rivissuti Aron, anche se la definizione accade- stematico dell'opera straordinaria- Nella sua introduzione (non troppo più intensità e passione fu quello del di quanto non sapessero fare i suoi mica di sociologo — l'unica materia mente ricca di uno scrittore eccezio- lunga per essere tale, e troppo breve giornalista, prevalentemente su "Le antagonisti americani (con lui sem- che egli abbia insegnato! — non gli nalmente eclettico: un vero e proprio per diventare un'interpretazione?), Figaro". Segnalo, a questo proposi- pre molto polemici): basterebbe ri- corrispondeva del tutto: come socio- camaleonte. Panebianco si sofferma, in una chia- to, che, a partire dal 1990, le Edi- leggersi le pagine che Aron dedica a logo era troppo filosofo, come in ve che sta tra il cronologico e il tema- tions de Fallois si sono imbarcate Tucidide (in Pace e guerra tra le nazio- quanto filosofo era troppo storico e tico, su quelle che gli appaiono le tap- nell'impresa — vera e propria: 1388 ni, I, 5) per apprezzare l'ortodossia come storico troppo politologo. E co- MARZO 1993 - N. 3, PAG. 39

e non si accorgono che la povertà cali. E lui mi sfotteva amichevolmen- sto varco era l'utopia di Federico Caffè, il riformista danneggia l'ambiente quanto l'opu- te per il mio trockismo. Caffè. Utopia: una parola che a Caf- lenza. E che la responsabilità ecolo- Quando Caffè se la prendeva con fè piaceva. Si veda, nel libro di Rea, di Giorgio Ruffolo gica non può essere disgiunta dalla la borsa, con la speculazione impazzi- la citazione di de Finetti. Caffè co- solidarietà sociale. ta, e arrivava fino a proporre la chiu- nosceva perfettamente il testo di To- Debbo confessare di portarmi die- sura delle borse, era poi così utopi- maso Moro: che, a rileggerlo bene, ci ERMANNO REA, L'ultima lezione. La magari inconsapevolmente, una dose tro un dubbio profondo. Diceva sta? Un recente numero dell'"Eco- si trova, insieme con qualche strava- solitudine di Federico Caffè scomparso non modica di aggressività. Tra que- Meade: Are these hardships really ne- nomist" — un giornale che con il so- ganza, non il profilo di una società e mai più ritrovato, Einaudi, Torino sti si distinguono, di solito, gli ex ri- cessary? Queste bastonate bisogna lidarismo sociale ha tanto poco a che impossibile, ma il calco profetico del- 1992, pp. VI-274, Lit 24.000. voluzionari intransigenti. Si direbbe proprio darle? Siamo sicuri che que- fare, sino a risultare francamente lo Stato del Benessere. che ci sono persone che dispongono sto rigore che spietatamente cade odioso — descrive la follia della fi- Le frustrazioni che l'ampliarsi del Questo è un libro sorprendente, di una dose fissa di aggressività. Do- sulla povera gente sia un investimen- nanziarizzazione: la follia di un mon- varco tra utopia e realtà provocano perché l'autore, non avendo mai co- po averla investita per tanto tempo to per l'equità di domani, e non un do alla rovescia nel quale non si fi- in un riformista, Caffè le ha cristia- nosciuto personalmente Federico contro il capitalismo, la rivolgono, premio all'ingiustizia di ieri e di og- nanzia per produrre, ma si produce namente — è proprio il caso di dirlo Caffè, ne offre un ritratto di una im- con eguale intensità, contro la sini- gi? Questo dubbio mi accompagna per finanziare. — sofferte e vissute personalmente, mediatezza, vivacità, verità eccezio- stra. da quando ho smesso di fare il tro- Tra etica della convinzione ed eti- fino al sacrificio di sé, consumato nali. E questo il dono del grande bio- Secondo. Questo vale anche per ckista, cioè da molto tempo. Dal ca della responsabilità c'è, per me, nell'orgoglioso mistero del silenzio e grafo. Per quanto modestamente, me. Perché è facile discettare di sa- tempo in cui frequentavo Caffè e ci un varco che credo non potrò mai della solitudine. Quella che La Pira posso testimoniare. L'ultima volta crifici con un buono stipendio. Con divertivamo a fischiettare quiz musi- colmare. La lotta per chiudere que- chiamava l'attesa della povera gente, che vidi Federico Caffè parlammo egli — a differenza di tanti economi- della biografia di Keynes, scritta da sti della buona coscienza — non po- Skidelski. La stava traducendo, ma teva proprio sopportarla. Così ci ha di mala voglia. Il suo eroe gli si pre- lasciato con i nostri dubbi, e con la sentava sotto un aspetto sgradevole, nostra cattiva coscienza. Meglio il perturbante. L'aspetto dionisiaco, 11 conto alla rovescia dubbio, comunque, che le certezze così lontano dalla puritana austerità stolide. "Sono convinto — sono sue e dall'intransigente pudore di Caffè. di Alberto Papuzzi parole — che sia compito dell'intel- Eppure, leggendo dopo quella bio- lettuale quello di rimanere fedele al grafia, nel motto dissacrante di JMK dubbio sistematico come appropria- (prima l'amore, poi, a distanza, l'eco- to antitodo alla riaffermazione in- Ermanno Rea, napoletano, giornalista, ebbe a dio è stata tacitamente accettata dalla maggior nomia politica) ho trovato un'analo- transigente di formule di cui spesso gia profonda. vivere vent'anni fa — dopo la strage di piazza parte delle persone che conoscevano l'economi- si finisce per essere prigionieri. La Fontana e la morte dell'anarchico Giuseppe Pi- sta, ma Rea prende anche in considerazione la Federico Caffè era tutto, tranne mia proposta non è stata, in definiti- che un economista arido. Era colmo nelli — la breve ma intensa stagione del movi- possibilità che Caffè abbia scelto la segregazione va, che un cauto invito a riflettere su di passione. Sublimata nella solida- mento dei giornalisti democratici, che voleva di- tra le mura di un convento. Il sottosegretario del- quanto poco giovi un rifiuto ost inato rietà sociale. Riversata nell'amore fendere la libertà di stampa dalla repressione eser- la congregazione che si occupa degli istituti "di al ripensamento come metodo di per i suoi studenti. Rivendicata nelle citata dentro e fuori le redazioni. Fece parte del vita consacrata ' ' ha spiegato a Rea che la Chiesa convivenza. Con sofferto vigore, lo indignazioni prorompenti, nelle im- gruppo di giornalisti, di diverse testate, che scrìsse è disponibile a dare protezione a chi desidera iso- si era affermato annotando [qui Caf- pennate di un grande orgoglio, rive- il libro Le bombe di Milano, una cronaca dal vi- larsi dal mondo, entrando come laico in una co- fè cita Montale]: Ah, l'uomo che se ne va sicuro... / e l'ombra sua non cu- stito di esagerata modestia. Ferita vo, ormai introvabile, di uno dei fatti più atroci e munità di monaci o di eremiti: "è certo che nes- ra che la canicola / stampa sopra uno nelle frustrazioni, nelle delusioni misteriosi nella storia dell'Italia repubblicana. Il suno saprà più niente di lui". delle attese degli altri; in quella sen- scalcinato muro". capitolo di Rea, intitolato 12 dicembre, inco- sitiva vulnerabilità che metteva spes- L'ultima lezione non è dunque una biografia, minciava così: "Un grande silenzio: le tenebre so a disagio i suoi interlocutori: an- anche se ripercorre diversi momenti decisivi della che, e soprattutto, gli amici. Ho avu- avviluppano pian piano piazza Fontana, i lampi vita di Federico Caffè. E la storia di un caso to con Caffè un rapporto di amicizia dei fotografi schizzano verso le nuvole che si ad- umano, che ha per protagonista un intellettuale vera, ma riguardosa: che mi ha pre- densano sempre più minacciose sulla città. Da- di prestigio. Nel giugno del 1984 era salito in cat- cluso la confidenza, la familiarità, la vanti al portone della Banca nazionale dell'Agri- tedra per l'ultima volta e aveva dovuto abbando- continuità e anche la conflittualità. coltura i giornalisti non si contano. Siamo tutti lì nare il contatto con gli studenti. Nel marzo del Credo che ci unisse più la solidarietà a osservare il via vai delle barelle". 1985 le Brigate rosse avevano assassinato, quasi Giovanni La Fiura culturale e civile che la politica eco- sotto i suoi occhi, Ezio Tarantelli, l'allievo che Umberto Santino nomica. Caffè era un riformista Con lo stesso stile, che rispecchia il lavoro del estremista. In lui, l'etica della con- cronista — metodico, scrupoloso e paziente — lo aveva amato "come si ama un padre"; l'anno vinzione coincideva con l'etica della Rea ha ricostruito l'ultimo periodo della vita di dopo muoiono altri due studiosi ai quali era af- DIETRO responsabilità. Rifiutando ostinata- Caffè. L'economista scomparve nella notte fra il fettivamente legato: Franco Franciosi, per una LA DROGA mente e coerentemente la parte di 14 e il 15 aprile del 1987, all'età di settantatré grave malattia, e Fausto Vicarelli, in un inciden- Economie di consigliere del Principe (tranne che anni, senza lasciare tracce. Era professore fuori te stradale. Prima di Natale il fratello Alfonso, sopravvivenza, imprese agli inizi della sua carriera, quando ruolo di polìtica economica e finanziaria alla fa- con il quale viveva, è ricoverato in ospedale. Al- criminali, azioni di guerra, tutte le speranze erano consentite) e coltà di economia e commercio dell'Università l'inizio del 1987, come ricorda lo stesso fratello, tutti i vantaggi più o meno effimeri progetti di sviluppo di Roma. Era diventato un "uomo guardingo", Caffè si sentiva un uomo solo: "Diceva: ecco, del potere, poteva ben permettersi di nel senso che si serviva della riservatezza, e della guarda come tutto finisce... Oppure: ma perché non subire l'inevitabile entropia dei pp. 304 - L. 26.000 naturale timidezza, "come di uno schermo die- la sorte si è accanita contro di loro, così giovani, principi, che chiunque eserciti anche Un libro basato su documenti tro il quale nascondersi". Quando fuggì, era an- e non contro di me, così vecchio e malandato?" un piccolo ruolo subisce. Quando l'o- in gran parte inediti, che rizzonte si restringe, non dall'utopia che "fisicamente debilitato", per cui non appari- Comincia allora il conto alla rovescia. Ma l'ana- denuncia come dietro la droga alla realtà, ma dal possibile comples- va in grado di affrontare lunghi percorsi; d'al- tomia di questo caso umano diventa, inevitabil- si nasconda uno degli aspetti so al praticabile immediato, è inevi- tronde nessun taxi andò a prelevarlo, nessun con- mente, anche un brano sia della storia recente più odiosi e complessi tabile che la bilancia penda in senso ducente di autobus lo ricorda. Il libro è scritto d'Italia sia del ruolo che vi ha giocato l'econo- delle relazioni tra Nord e Sud sfavorevole agli ideali di equità, giu- come un giallo: perché Caffè scomparve e che co- mia. In questo senso, L'ultima lezione — come del Mondo. stizia, solidarietà. Tutti i riformisti sa accadde di lui, ecco gli interrogativi attorno ai spiega Giorgio Ruffolo — è anche la biografia di impegnati hanno subito questa de- quali si condensa la suspense. L'ipotesi del suici- un protagonista di quel pezzo di vita italiana. gradazione dei principi rispetto ai freddi vincoli dell'azione. Laurana Lajolo Le politiche dei redditi colpiscono per primi gli operai. Quelle di risana- mento finanziario i tartassati. Le po- buoni salotti da frequentare. Con LA GUERRA litiche di rilancio economico favori- buoni libri da leggere. NON FINISCE scono per primi i ricchi e i potenti, e Capisco che Caffè apparisse a mol- le politiche di contenimento e di ri- ti obsoleto e fastidioso: prima di tut- MAI gore penalizzano per primi i poveri e ti, a se stesso. Si racconta di Gandhi pp. 176-L. 24.000 i deboli. La bilancia della giustizia, la storiella del ragazzo diabetico, che LA FILOSOFIA nelle economie capitalistiche, è tara- continuava a mangiare dolci. La ma- Una pagina di storia ta perversamente. D'altra parte, affi- dre pregò il Mahatma di riceverlo per CRISTIANA abilmente ricostruita dall'autrice dare la bilancia al Politburo non si è persuaderlo a smettere. Gandhi ac- attraverso il diario di prigionia rivelata una buona idea. Tra queste cettò, ma fissò l'appuntamento per NEI SECOLI XIX E XX di un soldato contadino. Un'interessante intervista due iniquità si dibatte il riformismo. tre mesi dopo. Quando puntualmen- volume I: Nuove impostazioni nel XIX secolo Ci sono però vari modi di vivere que- te vide il ragazzo, lo persuase facil- con Nuto Revelli funge da sto dramma. Ci sono i riformisti mente; ma, alla domanda della ma- postfazione. spartani. Stringono le mascelle e in- dre, perché avesse chiesto tanto tem- E. Coreth/W.M. Neidl/G. Pfligersdorffer (edd.) dicano indefettibilmente la strada po per incontrarlo rispose che, per edizione italiana a cura di G. Mura e G. Penzo delle lacrime e del sudore (non del chiedere al ragazzo di rinunciare allo sangue). Nel corso del mio impegno zucchero, aveva dovuto provare a ri- in preparazione: politico mi è toccato spesso di com- nunciarvi lui stesso. Certo, la sua ri- battere dalla loro parte. Esempio: il sposta può apparire iniqua. In sei volume II: Ritorno all'eredità scolastica referendum sulla scala mobile. Fatto mesi il povero ragazzo poteva tornar- volume III: Correnti moderne del XX secolo il possibile per evitare la spaccatura sene al Creatore. Ma è anche vero ho scelto — contrariamente a Caffè che le prediche sull'austerità sono Collana Grandi Opere / pp. 872 / ril. / L. 115.000 EDIZIONI GRUPPO ABELE — per il NO. Non ne sono pentito. più credibili se fatte da Caffè che da Ma l'ho fatto, e lo faccio, lo confes- altri brillanti fustigatori dei costumi Via Giolitti, 21 -10123 Torino so, con una dose modica (spero) di e dei consumi... degli altri. Come Tel. 011/8395442-3-4-5-6 cattiva coscienza, per due ragioni. quei pseudo-abientalisti che ci godo- Distribuzione Primo. Mi pare che, ad essere no, alle bastonate fiscali, perché pen- dttànuova editrice Gruppo Editoriale Fabbri spartani e rigorosi, molti ci mettano, sano che moriranno meno fringuelli; MARZO 1993 - N. 3, PAG. 40

La cicogna è disoccupata di Silvana Castignone

La cicogna tecnologica, a cura di Nora rompere la sua brillante carriera delle informazioni puntuali e detta- Frontali, Edizioni Associate, Roma scientifica. Il preside comincia a boc- gliate dei vari stadi e procedimenti è 1992. cheggiare, e la moglie si rivolge spe- da poco uscito il libro La cicogna tec- ranzosa all'insegnante nubile, ten- nologica, a cura di Nora Frontali, che Scena: un party nel duemila. Per- tando uno scherzo del tipo "immagi- comprende scritti di un gruppo di ri- sonaggi: tre coppie e una giovane no che da lei per il momento non ver- cercatrici nel campo medico e biolo- donna nubile, tutti insegnanti presso rà nessuna novità!", solo per sentirsi gico. Le principali NTR (Nuove Tec- un rispettabile college americano (o rispondere che anche la giovane don- nologie Riproduttive) trattate nel li- inglese, o austrialiano), con l'ecce- na aspetta un figlio, o per meglio dire bro sono le seguenti: 1) l'insemina- zione della moglie del professore più una figlia che sarà identica a lei in zione artificiale, che consiste anziano, che è anche il preside, tradi- quanto ottenuta per clonazione. Se- nell'introdurre artificialmente nel- zionalista e un po' maschilista. Que- mi-infarto del preside e fine del par- l'apparato genitale femminile il liqui- sta signora ha preferito fare la casa- ty. do seminale maschile. Se il donatore

ALBERTO POZZI CORSO DI LETTURA RAPIDA e di metodologia di studio Leggere uri quotidiano in dieci Un animale scombinato minuti? Studiare 50 libri o più all'anno? È possibile! Basta di Giuseppe Ardito essere motivati, programmare 'attività e applicare le tecniche minili in provetta; se la fecondazione /'Australopithecus africanus. proposte da questo corso. PHILLIP V. TOBIAS, Il bipede barcollante. Cor- avviene si avranno numerosi embrio- Più in particolare, nel primo capitolo vengono Nellar collana Trend. po, cervello, evoluzione umana, Einaudi, Tori- ni (o pre-embrioni) che verranno poi prese in considerazione le trasformazioni anato- 144 pagine, lire 20.000 no 1992, ed. orig. 1982, trad. dall'inglese di trasferiti nell'utero materno dove, se Laura Montixi Comoglio, pp. 185, Lit miche connesse con il processo di acquisizione attecchiscono e si annidano nella mu- LYNN FOSSUM 22.000. della postura eretta: trasformazione del capo, cosa uterina, daranno inizio alla gra- DOMINARE L'ANSIA della pelvi, della colonna vertebrale, con ampie vidanza. Il primo essere umano con- cepito in vitro è stata Louise Brown, Corso di autocontrollo Tobias certamente non appartiene alla scuola citazioni bibliografiche (oltre 250 titoli!) ma sen- (con giochi, test za che queste ultime appesantiscano il testo o lo nata in Inghilterra il 25 luglio 1978; dei paleoantropologi che amano attribuire a tutti da allora pare che nel mondo ci siano e questionari) rendano tedioso, anzi facendo comprendere al i resti fossili da loro scoperti nuovi nomi esotici circa trentamila bambini venuti alla Nella collana Trend. ed è ben conscio che attribuire comunque un de- lettore come le trasformazioni anatomiche dei luce con questo sistema, anche se le 128 pagine, lire 19.000 terminato nome scientifico a un resto non signifi- diversi distretti corporei siano in realtà tutte in- statistiche non sono molto precise. terconnesse tra loro e l'acquisizione della stazio- ALAIN BENOIT chi descrivere necessariamente una nuova specie. Ovviamente qui sorge il grave pro- L'ARTE DELLA SINTESI Non si può infatti definire l'appartenenza a spe- ne eretta possa essere vista come il motore primo blema etico degli embrioni in sopran- Nei rapporti, discorsi, cie diverse sulla base delle differenze morfologi- dell'intera evoluzione del genere umano. Val la numero, dato che ne vengono abi- tualmente impiantati non più di tre o riunioni, lezioni, interviste... che osservate in quanto, al giorno d'oggi, sappia- pena di citare tra i numerosi aforismi riportati da Tobias quello di Napier sul bipedismo: "La quattro. Che fare degli altri? Posso- Chi sa comunicare mo che il differenziamento anatomico e la spe- camminata umana è quell'attività distintiva nel no essere conservati, previo congela- con incisività ed efficacia ciazione sono due fenomeni distinti o comunque cono della quale il corpo, passo dopo passo, va- mento, per un secondo tentativo di è avvantaggiato: fa guadagnare non necessariamente correlati. Lo stesso concet- trasferimento, nel caso in cui il pri- cilla sull'orlo della catastrofe". tempo ai propri interlocutori to di specie, ampiamente dibattuto dai biologi mo non andasse a buon fine: ma il . Nella seconda parte del libro l'autore affronta e ha più probabilità contemporanei, si complica ulteriormente quan- problema sussiste sempre per quelli uno dei suoi temi preferiti: L'evoluzione del- di persuaderli. do, come nel campo della paleontologia, si ha a che restano. Darli in "adozione" ad l'encefalo umano; vengono descritti non solo i Nella collana Trend. che fare con specie fossili o "paleospecie" in cui altre donne? Distruggerli? Usarli per cambiamenti anatomici (aumento della massa 160 pagine, lire 25.000 non è possibile verificare l'esistenza o meno di esperimenti? 3) La Gift, il terzo me- una barriera riproduttiva che sta alla base del cerebrale, evoluzione delle diverse parti, con- todo di cui si tratta, cerca di porre ri- PIER GIORGIO PEROTTO concetto stesso di specie, inteso almeno nel- fronti tra i vari resti fossili ecc.) ma anche i risvol- medio al problema degli embrioni in soprannumero; nella Gift infatti IL PARADOSSO l'accezione di "specie biologica" delMayr. ti sullo sviluppo dell'intelligenza dei nostri lon- DELL'ECONOMIA tani antenati e sulle loro manifestazioni cultura- ovociti e spermatozoi vengono prele- Il lettore non troverà quegli aspetti a cui ci vati rispettivamente da un organi- Un libro di economia fuori li. Il terzo e ultimo capitolo è breve, se confron- hanno un po ' abituati i libri di Johanson su Lucy smo femminile e da uno maschile e dall'usuale, per aiutarci tato con i due precedenti, ma costituisce la parte (Mondadori, 1981) o I figli di Lucy (Mondadori, introdotti nelle tube della donna che ad intendere quanto ci accade più importante del libro in quanto non solo rap- 1990), ossia i racconti "in diretta" delle scoper- vuole diventare madre: ne segue che attorno. presenta un approfondimento e un aggiornamen- te, con la ricostruzione degli ambienti "tutti ca- la fecondazione si verifica all'interno 224 pagine, lire 30.000 to dei primi due, con dati più recenti sulle capa- del corpo umano e l'eventuale so- lura e polvere" in cui avviene la scoperta stessa, cità endocraniche assolute e relative dei primi vrabbondanza di embrioni viene ri- MASSIMO CLERICI con le citazioni degli scontri tra ricercatori appar- ominidi, ma riporta anche gli sviluppi sul dibatti- solta dallo stesso organismo, così co- TOSSICODIPENDENZA tenenti a scuole diverse, delle invidie suscitate e to intomo alla comparsa del linguaggio verbale. me avviene nell'atto normale e non E PSICOTERAPIA talvolta addirittura dei pettegolezzi che sembra- In base all'analisi dei calchi endocranici Tobias assistito della procreazione. Tuttavia Le implicazioni diagnostiche no ormai entrati a far parte di una certa letteratu- dimostra come il salto "quantitativo e qualitati- mentre nella Fivet sono sufficienti e la valutazione degli interventi ra paleoantropologica. Niente di tutto ciò: To- dei trattamenti ambulatoriali che vo" del nostro cervello rispetto a quello delle terapeutici: una prima guida bias si mantiene aldi fuori di qualsiasi polemica, non comportano né anestesia genera- scimmie antropomorfe si ebbe non a livello c/e/- per operatori. privilegiando esclusivamente lo studio dei grandi le né laparascopia, nella Gift invece /'Australopithecus ma soltanto a partire dal- 272 pagine, lire 38.000 mutamenti morfologici e funzionali occorsi du- tali procedimenti sono necessari, con l'Homo habilis. È proprio questo "salto" che rante l'evoluzione degli ominidi. Il libro è suddi- relativo ricovero ospedaliero e quin- B. ZANI, M.C. BONINI, permette all'autore di avanzare l'ipotesi che il di con molti maggiori disagi, soffe- viso in tre parti, le prime due delle quali costitui- M. L. XERRI linguaggio verbale sia comparso sin dall'inizio renze e rischi per le pazienti. scono il testo, ampliato e arricchito, di una con- LA STORIA INFINITA del processo di ominazione, oltre due milioni di ferenza che Tobias tenne all'Università di Syd- Le varie autrici de La cicogna tec- L'educazione sessuale anni fa e non in epoca più recente come sostenu- ney nel 1981, in sostituzione dell'allora quasi nologica descrivono con grande chia- a scuola to da altri paleoantropologi. novantenne Raymond Dart, lo scopritore del- rezza di espressione e precisione di Cosa pensano e cosa possono particolari tutte le condizioni che fare gli insegnanti. rendono necessari od opportuni i va- 288 pagine, lire 30.000 ri tipi di intervento, nonché i proble- mi etici, sociali e psicologici che essi PAOLO CENDON (a cura di) comportano, fornendo anche le per- linga e allevare quattro figli, proba- Questa descrizione semiseria, da è 0 partner maschile della coppia si IL BAMBINO E LE COSE centuali approssimative dei successi bilmente a causa delle idee del mari- me un poco abbreviata, fa da intro- avrà l'inseminazione omologa; se si I diritti e i doveri dei bambini e degli insuccessi dei singoli metodi. to. Ad un certo punto del party la duzione al libro, peraltro serissimo, tratta di un estraneo, l'inseminazio- nella società dei consumi. Un discorso molto importante è quel- seconda coppia in ordine di età an- sulla fecondazione artificiale di Peter ne etcrologa. Di solito viene usato 272 pagine, lire 36.000 lo relativo ai legami con l'ingegneria nuncia al preside che dopo avere at- Singer e Deane Wells, The Reproduc- del seme congelato e conservato a genetica: è evidente infatti che por- teso ben otto anni presto avrà un tive Revolution. New ways ofMaking -196 gradi centigradi nelle cosiddet LUIGI ANOLLI, SUSANNA tando i gameti e soprattutto gli em- bambino. Grande soddisfazione del Babies, del 1984 (Oxford University te banche del seme. Ormai i bambin MANTOVANI (a cura di) brioni al di fuori del corpo e metten- preside, destinata a ridimensionarsi Press): si tratta di uno dei primi libri nati con l'inseminazione artificiale GIOCHI FINALIZZATI doli in una provetta di laboratorio di- subito quando apprende che la cop- pubblicati sull'argomento in cui si sono milioni in tutto il mondo, e E MATERIALE venta molto più facile studiarli e in- pia ha fatto ricorso alla fecondazione congiungono descrizioni scientifiche problemi etici derivanti dalla scissio STRUTTURATO tervenire su di essi. Pur senza na- artificiale e perdipiù in vitro. Ma an- e riflessioni filosofiche, e l'introdu- ne tra sessualità e procreazione ap scondersi, o nascondere al lettore, i Una guida (e proposte che la terza coppia, la più giovane, ha zione di cui sopra rende bene il senso paiono, soprattutto per quanto ri- pericoli insiti in tali pratiche, le au- didattiche) per le educatrici qualcosa da comunicare: e cioè parte- di novità e anche di sgomento che le guarda la fecondazione omologa, ab- trici preferiscono puntare sull'aspet- della scuola materna. cipa agli astanti la propria gioia per nuove tecniche possono provocare, bastanza superati. 2) La Fivet, ov- a to positivo della manipolazione degli 144 pagine, 5 edizione, l'imminente nascita di ben quattro soprattutto se si pensa che il concepi- vero la fecondazione in vitro e embrioni, soprattutto in quanto essa lire 15.000 gemelli, i quali però oltre che essere mento e la nascita sono da sempre conseguente trasferimento degli em- permette di curare diversi tipi di ma- stati concepiti in vitro stanno anche considerati fenomeni avvolti quasi brioni: vale a dire, il seme maschile lattie genetiche e di prevenire la loro crescendo in un utero artificiale, per da un'aura di mistero e di sacralità. opportunamente trattato viene mes- trasmissione ereditaria. FrancoAngeli permettere alla madre di non inter- A dissipare molti dubbi e a dare so a contatto con le ovocellule fem- Aby Warburg banchiere della memoria di Utve Fleckner

Se anche Aby Warburg appartie- parte della corrispondenza propria- gnificante, attraverso cui si tratto dello storico dell'arte War- serie di testimonianze personali, la ne, insieme a Lessing, a quegli autori mente professionale, viene riportata richiedono determinati strumenti burg dal punto di vista del suo lavo- cui pubblicazione potrebbe al massi- che si auguravano di "essere meno sul copialettere. Ogni lettera rimane scientifici di lavoro, accanto alle let- ro". La pubblicazione di Diers è co- mo arricchire il profilo biografico del glorificati ma letti con più attenzio- così definitivamente inserita in un tere "diplomatiche", con cui War- munque soprattutto un "prelimina- loro autore, presentandolo come ne", il fatto che così non sia accadu- registro a disposizione dello studioso burg interviene nella gestione della re", il suo unico scopo non può che "uomodi mondo", "abilediplomati- to non è da imputare al pubblico dei che, diventato cittadino della "Re- politica culturale e accademica del essere quello di sollecitare il prose- co" e "raffinato studioso". Sembra lettori. Il celebre fondatore della bi- pubblica dei dotti", prepara l'istitu- suo tempo. Si trascorre cosi dalla let- guimento della pubblicazione degli invece che grazie all'epistolario si po- blioteca "Warburg" è infatti presen- zionalizzazione del proprio luogo di tera di semplice richiesta di un detta- scritti completi. Il libro si propone di trà costruire una vera e propria "bio- te, sul mercato librario tedesco di og- lavoro, la biblioteca quale centro di glio erudito al piccolo saggio episto- rivalutare Warburg sotto l'etichetta grafia professionale" di Warburg. gi, solo con l'edizione curata da Die- ricerca semiufficiale. lare dal ricco contenuto. di una "presentazione commenta- Lo ha dimostrato la pubblicazione di ter Wuttke degli scritti scelti (Ausge- La prosa epistolare e scientifica di Warburg aus Briefen non è un flori- ta". singole lettere negli Akten des inter- wàhlte Schrìften und Wiirdigungen, Warburg è caratterizzata da una rara legio, ma piuttosto una rassegna di La fondamentale biografia intel- nationalen Aby-Warburg-Symposions a Baden-Baden, Koerner, 3 ed., 1991) concisione e da un uso moderno delle "lettere modello e di modelli di lette- lettuale di Warburg, ad opera di a cura di Horst Bredekamp e altri, e con il testo della conferenza Schlan- apparsi nel 1991 come primo volume genritual, tenuta a Kreuzling e recen- degli Schrìften des Warburg-Arcbivs temente pubblicata in tedesco da Ul- im Kunstgeschichtlichen Seminar der rich Raulff (Berlin, Wagenbach, Universitàt Hamburg. Lo studio-com- 1988). La mancanza di un'edizione mento di Diers e il suo progetto edi- completa degli scritti, delle confe- toriale si propongono dunque di im- renze, lettere e opere incompiute, primere una svolta negli studi su che potrebbero finalmente essere Warburg. E ora di superare i luoghi "lette con più attenzione", appare comuni che non hanno per nulla con- deplorevole di fronte all'elevato in- tribuito a una migliore conoscenza teresse che suscitano la vita e le ope- del Warburg come uomo e scrittore, re di Warburg. e che riguardano la biblioteca come I primi due volumi di una proget- lavoro di tutta la vita, i pochi scritti tata edizione completa degli scritti, considerati quali frammenti di un au- insieme all'intero piano dell'opera, tore fallito, Warburg come "padre" erano stati preparati dai più stretti dei "warbughiani" e del loro metodo collaboratori di Warburg già nel iconologico, e così via. Si schiude- 1932, un anno prima che il loro isti- rebbe la dimensione affascinante di tuto di ricerca dovesse emigrare a un'edizione completa dell'epistola- Londra con la conseguente, provvi- rio, non orientata sul dettaglio bio- soria interruzione della pubblicazio- grafico o sulle reminiscenze d'occa- ne delle opere postume; interruzione sione; come nel progetto editoriale di "provvisoria" durata fino ad oggi. Gertrud Bing e Fritz Saxl, si tende- I primi passi della ripresa dell'edi- rebbe a ricollocare correttamente zione delle opere dello storico del- Warburg, chiarendone l'attualità e il l'arte amburghese li ha compiuti Mi- ruolo eccezionale anche come "ar- chael Diers a partire dal 1984 con la chivista e cronista di storia contem- trascrizione dei sei copialettere di poranea e della sua disciplina". Un Warburg degli anni 1905-18, che gli rinnovamento dei criteri all'interno erano stati messi a disposizione dal- degli studi warburghiani dovrà com- l'archivio del Warburg Institute di prendere anche la rivalutazione della Londra. Diers ha preparato un reso- biblioteca. La fondazione dell'istitu- conto del suo lavoro in forma di pro- to di Amburgo perderebbe ogni par- legomeni alla futura edizione delle venza di "azione sostitutiva" (Gom- opere di Warburg realizzata dall'isti- brich) e risulterebbe necessaria con- tuto londinese (Warburg aus Briefen. seguenza delle fondamentali ricerche Commentare zu den Briefkopierbù- di Warburg nel campo delle scienze chern der Jahre 1905-1918, Wein- umane. L'edizione completa dell'e- heim, CHV "Acta humaniora", pistolario dovrebbe comprendere, se 1991; Schrìften des Warburg-Archìvi possibile, anche gli scritti dei desti- im Kunstgeschichtlichen Seminar der natari delle lettere e altri materiali di Universitàt Hamburg, voi. 2). documentazione integrativa metten- I copialettere di Warburg sono do in luce un contributo fondamen- quei "libri spesa", nei quali il "ban- tale alla "Repubblica dei dotti" di chiere privato trasformatosi in stu- inizio secolo. Essa sarà anche, con le dioso", come Warburg stesso amava parole di Diers, "la non trascurabile definirsi, registra, da vero contabile, testimonianza della cultura epistola- il dare e avere del "giro d'affari"-cul- re dei due ultimi decenni di un'epoca turale di ogni giorno. Il suo lavoro di metafore. Il divario tra le lettere ra", che si prefigge di dimostrare Ernst H. Gombrich (Intellektuelle che, al più tardi con i quattro anni ricerca ricalca fedelmente lo stile del- scritte per sé e quelle facenti parte l'importanza della corrispondenza Biographie, London 1979, Frankfurt della guerra mondiale, sembra essere l'istituto bancario di famiglia. Con del "giro d'affari" culturale è docu- sia per la comprensione dei singoli a.M. 1981) aveva scarsamente consi- definitivamente scomparsa". l'aiuto di un torchio copialettere, sul- mentato da esempi che Diers ha inse- scritti di Warburg, sia per quella del- derato il significato di lascito episto- l'uso del quale l'appendice fornisce rito nella parte principale del suo li- l'officina di pensieri", da cui sono lare, riducendo il suo valore espressi- tutti i particolari, ognuna delle lette- bro. Il lettore trova la corrisponden- nati. Lettere e commento rappresen- vo a semplice dettaglio biografico. (trad. dal tedesco re spedite, sia essa privata o faccia za di routine, apparentemente insi- tano per Diers un "abbozzo del ri- Le lettere sono considerate come una di Giorgio Kurscbinski) Biblioteca europea

JUREK BECKER, Amanda herzlos, quotidiana nella Ddr degli anni set- sa densa di ossessive reiterazioni il privo di radici culturali e quindi vo- che altro non conosce se non l'anni- Frankfurt a.M., Suhrkamp, 1992. tanta e ottanta e, in un furioso sarca- poeta — nato nella Ddr nel 1956 — tato all'afasia. Al progetto illumini- chilente "vergogna di essere nato per "Assumere una posizione e, una smo, sullo scrivere stesso, definito smonta la propria esistenza incene- sta e normativo della società dei pa- caso al di là dell'Elba". (a.C.) volta che essa sembri condivisa da "nient'altro che una lunga serie di rendo il mondo del socialismo reale. dri si contrappone qui la volontà di tutti, guardarsi di nuovo attorno per dubbi che alla fine devono essere ac- Nulla si salva in questo percorso à re- essere bedeutungslos, di regredire in ERICH HONECKER, Zu dramatischen cambiarla" è quanto Jurek Becker cantonati a favore di una frase". Una bours, memore, nella traccia temati- uno stadio preverbale. L'assenza di Ereignissen, Hamburg, Runge Verlag, aveva provocatoriamente dichiarato volta di più questo scrittore si dimo- ca, della crisi del primo Novecento significato assume pertanto il senso 1992. a Francoforte nel 1989. Ma il suo ul- stra un geniale osservatore, capace di tedesco: l'individuo macinato da un di un'ultima, estrema ribellione con- REINHOLD ANDERT, WOLFGANG timo romanzo potrebbe deludere analizzare una società delle mezze sistema autoritario resta heimatlos, tro la pedagogia socialista. Secondo HERZBERG, Der Sturz. Erich Honec- molte aspettative. Esso non è infatti misure che, tramontata quale "socia- ingabbiato dal linguaggio, marchiato il poeta non c'è scampo per chi è co- ker im Kreuz, Berlin, Verhór, 1990. la prosecuzione di quella biografia lismo realmente esistente", è tuttora dalle istituzioni scolastiche, bollato stretto oggi, col vuoto alle spalle e la Alla lunga intervista all'ex capo di ebraica smarrita che lo ha reso cele- quanto mai vitale sotto altri nomi sia dalla legge del padre. Scuola e fami- nausea in corpo, a cercarsi un'identi- governo della Ddr (e a sua moglie) bre in tutto il mondo. Il libro parla ad est che ad ovest, (h.k.) glia vengono rivissute in questo mo- tà d'accatto. Duro quindi anche il pubblicata da due giovani autori ber- solo di Amanda, una donna fredda e nologo come il luogo della violenza, giudizio sulla svolta del 1989, vissuta linesi nel 1990, Honecker ha aggiun- affascinante che rifiuta di sottoporre KURT DRAWERT, Spiegelland. Ein trappole mortali che — kafkiana- come mero ribaltamento di un siste- to un breve testo redatto di sua mano la propria vita alle regole di una so- deutscher Monolog, Frankfurt a.M., mente — inchiodano il soggetto in ma: appena "sfiorati" dalla rivolu- nell'inverno 1991 — quando era ri- cietà ottusa, che attira gli uomini e fa Suhrkamp, 1992. una perenne condizione di marginali- zione, i cittadini della Ddr sono de- fugiato politico a Mosca — ora pub- loro paura non accettando compro- "Giacché il paese interiore / sarà tà. Il testo si segnala non tanto per il stinati a essere "imbrogliati, traditi e blicato da una piccola casa editrice di messi nella ricerca di se stessa. Dalla una fortezza in rovine / e non avrà suo valore letterario quanto perché svenduti" perché avvezzi da sempre Amburgo. Diventato nel frattempo pregnante raffigurazione dell'invec- più nome e sarà calpestata / da te co- mette a nudo una crisi d'identità dif- a sottomettersi all'autorità. Lo stra- capro espiatorio di tutte le nefandez- chiare di uomini e relazioni affiora il me da uno straniero / con un altro fusa nella generazione degli intellet- niero dei versi iniziali è dunque l'au- ze dell'ex Germania realsocialista, talento di Becker, capace di dire l'es- linguaggio..." I versi introducono tuali tedesco-orientali più giovani. tore stesso, in transito tra le pareti a Honecker ha sentito come "dovere senziale senza spreco di parole; l'es- una serrata resa dei conti con il pas- Dissidente interiore prima della ca- specchio delle due Germanie, estra- senziale su uomini e donne, sulla vita sato tedesco-orientale. Con una pro- duta del muro, Drawert si sente oggi neo al mondo e alla propria storia, > Francia e Germania: due politiche della nazionalità di Christophe Charle

guono definiscono un modello classi- lendola a livello locale; la rivoluzione ROGERS BRUBAKER, Citizenship and monocefala in cui i due aspetti della che sul modello francese è diventata nazionale, che abolisce i particolari- Nationhood in France and Germany, cittadinanza si confondono. Tutta- impossibile: l'opposizione slavo-ger- co "puro" di cittadinanza: la rivolu- smi locali e fa nascere ad un tempo lo Cambridge (Mass.), London, Har- via la Prussia, ai suoi albori, si è co- manica fa rinascere in Prussia il sen- zione borghese, nel senso di opposta stato-nazione e il nazionalismo mo- vard University Press, 1992. stituita, come il regno di Francia, at- timento di essere uno stato-frontiera ai privilegi, che sostituisce la legge torno ad un centro integratore ed che si definisce per differenza. Al comune alle leggi private; la rivolu- derno: il cattivo cittadino è assimila- zione democratica, fondata sul mo- to agli stranieri e la frontiera diventa Il libro di Rogers Brubaker ha avrebbe potuto continuare su questa contrario, poco dopo, la rivoluzione dello della città-stato, che dà la di- sia morale sia legale; la rivoluzione l'ambizione di chiarire la differenza strada. Di fatto, a partire dall'annes- francese definisce la nazione in con- mensione politica alla cittadinanza, burocratica infine, che abolisce tutte tra le concezioni di cittadinanza e di sione di una parte della Polonia, l'as- trapposizione agli ordini privilegiati. similazione delle province periferi- Le quattro rivoluzioni che ne conse- pur, contemporaneamente, indebo- le antiche barriere e lega direttamen- nazionalità in Francia e in Germa- te il cittadino allo stato centrale, sen- nia. Rispetto a tutta la letteratura za intermediari. precedente, l'originalità del lavoro di In Germania, il processo di co- Brubaker consiste nel tracciare una struzione della cittadinanza è molto storia sociale e giuridica comparata più complesso e più ambiguo. Lo di- delle due concezioni opposte di na- Il modello italiano mostra già l'esistenza, in tedesco, di zionalità, cristallizzatesi nei due pae- tre termini diversi per designare la si nel corso del XIX e del XX secolo. di Daniele Petrosino nazionalità e la cittadinanza: Staats- Lo studioso ritaglia trasversalmente angehórigkeit, Nationalitat e Volks- gli approcci correnti (demografia, so- zugehòrigkeit. La cittadinanza non è ciologia delle migrazioni, filosofia Cittadinanza e nazionalità sono categorie pre- e quello della Fondazione Agnelli sulle politiche prima di tutto nazionale. Il processo politica, diritto comparato) e, di con- di vari stati europei verso gli stranieri (Identità senti da lungo tempo nelle ricerche socio-polito- della sua specificazione passa attra- seguenza, rifiuta le spiegazioni uni- logiche, si pensi ad esempio, ai lavori di Rein- nazionale e cittadinanza, "il Mulino", n. 1, verso un amalgama progressivo in- dimensionali che si basano su una so- hard Bendix (Stato nazionale e integrazione di 1992, pp. 109-42; G. Zincone, Da sudditi a cit- terno ad ogni stato (per ragioni mili- la disciplina. classe, Roma-Bari, Laterza, 1969) e soprattutto tadini, Bologna, Il Mulino, 1992, in particolare tari), che riduce l'autonomia degli Per elaborare la sua costruzione di Stein Roklan (Cittadini, elezioni, partiti, cap. IV; AA.VV., Italia, Europa e nuove im- Stande (ordini dell'ancien régime) e teorica, Brubaker prende le mosse Bologna, Il Mulino, 1982). Questi autori ci han- migrazioni, Torino, Fondazione Agnelli, 1990), anche attraverso una differenziazio- dalla constatazione di una carenza: la oppure le ricerche intorno ai problemi, anche ne esterna: le crescenti migrazioni sociologia politica ha soprattutto stu- no indicato come gli stati hanno affrontato tali dei poveri resi liberi dall'abolizione diato lo stato come un'organizzazio- questioni ciascuno in modo differente cercando pratici, che la presenza di immigrati di diversa delle costrizioni feudali obbligano i ne territoriale, dimenticando che bi- di rispondere sia ai problemi che la costruzione cultura o fede religiosa pone in ambiti come diversi stati a mettere a punto dei re- sogna anche capire come questo co- dello stato poneva sia alle concezioni della na- quello dei servizi sociali o lavorativi. golamenti interstatali che definisca- stituisca una comunità di apparte- zione presenti nella propria tradizione culturale. Ma il carattere stesso di tali interventi indica no l'appartenenza allo stato, per evi- nenza. I due casi considerati hanno Brubaker, affrontando da una prospettiva par- come da parte del mondo scientìfico vi sia un 'at- tare il rischio di non poter affrontare avuto, in questo campo, evoluzioni ticolare il rapporto tra nazionalità e cittadinan- tenzione ancora limitata: un grande spazio viene i propri doveri di assistenza. In que- contrapposte. In Francia, la defini- za, ha individuato nel modello francese ed in dedicato alle esperienze di altri stati, mentre l'e- sti trattati bilaterali compare il con- zione della cittadinanza è basata sul- sperienza italiana rimane in secondo piano, e cetto di Staatsangehórigkeit-, lo stato lo stato ed è assimilatrice, mentre in quello tedesco due tipi ideali di tale rapporto, an- non è più soltanto un'unità territo- Germania è centrata sul Volk ed è che se altre possibilità possono essere riscontrate troppo forte è la connessione con problemi con- riale, ma una comunità di apparte- differenzialista. Quest'opposizione, nei diversi casi europei e non. Entrambi questi tingenti — il dibattito meritorio avviato dal nenza. contrariamente ad un'idea corrente, modelli stanno mostrando, però, la loro debolez- "Mulino" prende, in fondo, avvìo dai problemi non è solo un'eredità del XIX secolo, za dì fronte alle nuove sfide che l'immigrazione e posti dalla partecipazione italiana alla guerra del Il secondo periodo di cristallizza- zione della nazionalità si colloca at- periodo in cui gli intellettuali tede- le domande delle minoranze nazionali pongono. Golfo. Manca, in breve, la visione di ampio re- torno al passaggio dal XIX al XX se- schi hanno definito la nazione tede- La ricerca di Brubaker si inserisce, dunque, nel- spiro storico ed interdisciplinare che al contrario colo in Germania e in Francia. In sca in contrasto con la concezione ri- l'intenso dibattito che si sta sviluppando intomo caratterizza la ricerca di Brubaker. Eppure vi sa- voluzionaria francese. Malgrado la Francia, la legge del 1889 introduce a questi temi, soprattutto in relazione ai fenome- rebbero molte questioni da indagare. Seguendo, scomparsa, dopo il 1945, delle ragio- elementi importanti dello jus soli al- ad esempio, i modelli da lui indicati sembrerebbe ni contingenti di confronto tra i due ni migratori — ma non solo — in cui, di fronte largando a nuovi gruppi sociali l'ac- popoli, la divergenza di scelte dei ai fallimenti dei diversi modelli, ci si interroga su che lo stato italiano abbia privilegiato nella sua cesso alla cittadinanza. In Germania, due paesi è continuata, soprattutto come garantire l'integrazione ed allo stesso tem- accezione di cittadinanza lo jus soli ed abbia al- invece, la legge del 1913 rifiuta ogni nella politica nei confronti degli im- po salvaguardare le identità culturali, e viceversa l'elemento territoriale attribuito il maggior peso strappo al principio dello jus sangui- migrati. L'opera esplora quindi la ge- su come evitare che la difesa delle identità si tra- nella definizione dell'appartenenza nazionale. nis. A questo proposito, Rogers Bru- nesi delle concezioni della nazionali- sformi in una segmentazione e chiusura delle so- Ciò si potrebbe spiegare con il modello di costru- baker ricusa le spiegazioni strumen- tali legate alle preoccupazioni milita- tà nel lungo periodo della costruzio- cietà europee. zione dello stato unitario. Su cosa poteva fondar- ri e demografiche. Secondo una dif- ne delle due nazioni, ma anche attra- si l'appartenenza allo stato italiano se non sulla Purtroppo in Italia questo insieme di problemi fusa credenza, la Francia, in declino verso la specifica congiuntura dei residenza nei territori che dì volta in volta veni- è affrontato in tono minore e ricerche come quel- demografico, avrebbe liberalizzato i momenti chiave in cui la codificazio- vano annessi al regno dei Savoia? Certamente la ne giuridica fotografa, congelandola, la presentata non sono apparse. Vi è, però, un propri principi di attribuzione della comunanza cultural-etnìca non poteva essere l'azione pratica. certo fermento, testimonianza ne siano gli artico- cittadinanza per far fronte alla mi- li pubblicati nel corso del 1991 e del 1992 princi- considerata come fondante l'appartenenza nazio- naccia militare costituita dal suo po- Dal primo punto di vista, la Ger- tente vicino. Cifre alla mano, l'auto- palmente sulle pagine delle riviste "Micromega" mania appartiene all'Europa police- re prova che non è vero: infatti l'in- fala in cui da molto tempo esiste una e "il Mulino" o il volume di Giovanna Zincone > cremento dell'esercizio derivante da- separazione netta tra il sentimento di gli stranieri considerati francesi, appartenenza nazionale e l'organiz- zazione politica andata in pezzi; la Francia invece appartiene all'Europa > Biblioteca europea

strano la perseveranza imperturbabi- della sperimentazione. Seguendo il riescono a "sublimare". (l.r.) suo rifiuto del provincialismo parigi- « le di un soldatino di piombo comuni- modello popolare delle gschandnzin no. Contro tutte le mode francesi che concentrano ogni loro sforzo nel- comunista" la necessità di una presa sta, mentre l'inscindibilità tra opera- — quartine in rime baciate presenti PATRICK MAURIÈS, Le méchant com- l'imitazione del modello americano, di posizione di fronte agli "avveni- to politico e fermezza ideologica lo nella cultura orale di alcune regioni te, Paris, Gallimard, 1992. nella speranza di riconquistare una menti drammatici" che hanno scon- qualifica come un testimone del no- austriache — Jandl costruisce le sue Patrick Mauriès, direttore delle modernità perduta, Mauriès, nel li- volto non solo il mondo socialista. stro tempo. Honecker ricorda, per nuove poesie sul terreno linguistico Editions Le Promeneur, è un vaga- bro Le méchant comte, importa deli- Non si tratta soltanto di salvaguarda- esempio, che la Ddr da sola ha pagato del dialetto. Nulla a che vedere con bondo della letteratura; amatore di beratamente il modello, inglese per re una dignità politica personale per le riparazioni tedesche di guerra al- le trite nostalgie verso la "purezza" curiosa e di minores, è senz'altro il eccellenza, delle famose Vite brevi di questo "figlio del proletariato tede- l'Urss. E in questa prospettiva l'at- dell'espressione folclorica, ovvia- più europeo degli scrittori francesi e John Aubrey per raccontare la vita sco" posto alla guida di uno stato tuale disastro economico negli ex ter- mente; piuttosto l'autore usa il dia- certamente il più cosmopolita tra gli "eroica" di John Wilmot, conte di precario, che aveva cercato di porsi ritori della Ddr non viene attribuito letto con un intento ironico, puntan- editori parigini. Dirige oggi le ingle- Rochester. Nato nel 1647, morto come alternativa socialista alla Ger- al passato realsocialista, ma al fatto do sugli effetti di straniamento susci- sissime edizioni Thames and Hudson trent'anni dopo, libertino, travesti- mania capitalistica, e nel quale l'au- che la Ddr aveva perso la guerra dav- tati dalla fonetica del viennese, e in- per la Francia e l'edizione francese di to, personaggio da anti-leggenda, tore aveva gestito in prima persona la vero, mentre la Bundesrepublik l'a- serendosi così, pur con molte, "FMR", la rivista italiana di Franco poeta stravagante, Rochester mise in lunga fase politica di relativa disten- veva poi vinta, e molto prima del decisive differenze, in una linea di ri- Maria Ricci. Tra Quelques cafés ita- causa, con la parodia e la provocazio- sione e di coesistenza. Honecker ri- 1989-90. (s.b.-k.) cerca già sperimentata da H. C. Art- liens (Quai Voltaire, 1987) e Choses ne, convenzioni sociali dei suoi tem- vendica tuttora la validità degli mann e dalla Wiener Gruppe alla fi- anglaises (Le Seuil, 1989), oscilla de- ne degli anni cinquanta. Spesso dia- liberatamente tra nord e sud, tra ec- pi, l'eroismo militare, il linguaggio "ideali comunisti" auspicando l'ab- ERNST JANDL, Stanzen, Hamburg-Zu- amoroso, l'etichetta cortigiana, il re bandono delle diverse teorie revisio- rich, Luchterband 1992. logiche, le "stanze" di Jandl s'incen- centricità inglese e raffinatezza ita- in persona, la scienza e la letteratura: niste a sinistra, che rivelerebbero la Tra i maggiori protagonisti della trano sui temi della sessualità, della liana. Quale discendente diretto di "fu profondamente disgustato dalla loro inconsistenza politica proprio stagione della neoavanguardia, un malattia e della corporeità, con una Valéry Larbaud, di cui ha mantenuto commedia dell'ambiente letterario, ora, nel momento di riconquista ca- tempo vicino alle posizioni della violenza e brutalità di toni e di tinte, l'estrema acutezza e curiosità lettera- pitalistica a livello mondiale. Anche "poesia concreta", Ernst Jandl non che solo l'ironica eleganza e la virtuo- ria, proclama, con il suo scarso inte- le sue rivelazioni, spesso amare, mo- rinuncia nel suo ultimo libro al gusto sa destrezza della struttura strofica resse per la vita letteraria francese, il > dell'esistenza di due comunità di mi- de di riflessione, che ci si ponga su un per la Germania, non ne parla nean- < granti: quelli considerati etnicamen- piano teorico o che si cerchi di capire che. Inoltre, tralascia di integrare la grazie alle nuove leggi, è minimo: dal te tedeschi, ma arrivati di recente, e il mondo attuale in cui questi proble- sua analisi con tutto il lavoro di ela- 2 al 2,5 per cento degli effettivi. L'a- quelli arrivati da molto tempo, come mi diventano cruciali. È un eccellen- borazione simbolica della nazione nalisi dei dibattiti parlamentari di- i Gastarbeiter turchi o jugoslavi, e che te esempio di chiarezza dimostrativa che è al centro dei lavori di Maurice mostra che si tratta piuttosto di un'e- restano non tedeschi a causa della lo- e di capacità comparativa e transdi- Agulhon e di numerosi altri storici sigenza di uguaglianza: i governanti ro origine. sciplinare. Mancano tuttavia alcuni tedeschi e francesi. Il discorso sulla vogliono placare il risentimento dei I cambiamenti recentemente ap- aspetti per capire il funzionamento nazionalità, infatti, può funzionare cittadini di origine francese nei con- portati alla politica di naturalizzazio- concreto e le crisi delle due culture solo se mobilita, al di là delle parole, fronti degli immigrati delle frontiere ne non bastano ad avvicinare in mo- politiche viste attraverso l'ottica del- ricordi, simboli e affetti inculcati fin che, pur vivendo in Francia da molto do sensibile la politica tedesca e quel- la nazionalità. L'autore non si inter- dall'infanzia. Un paragone delle pra- tempo, sfuggono agli obblighi milita- la francese: le percentuali restano roga abbastanza, mi pare, sulla fun- tiche nei due paesi sarebbe indispen- ri, il che provoca una concorrenza quattro o cinque volte più alte in zione del sistema scolastico, nella sua sabile per completare il programma sleale sul mercato del lavoro. La solu- Francia che in Germania. Ora è chia- dipendenza dalla politica ma anche che assegna Brubaker alla sociologia zione trovata risale quindi alla cultu- ro che la profonda divergenza tra i nei suoi margini di autonomia. Per politica: elaborare una storia sociale ra politica francese assimilatrice, due paesi in termini di politica della quanto concerne la Francia, vi dedi- della costruzione dello stato come Fulvio ATT1NA centrata sullo stato. Al contrario, nel nazionalità pone un problema di fon- ca solo un passo insufficiente, a pro- comunità di cittadini. Reich tedesco, la legge del 1913 è do per la costruzione europea. posito della funzione ideologica della (trad. dal francese di IL SISTEMA POLITICO fondata unicamente sulla discenden- Questo libro apre numerose stra- storia sotto la Repubblica (p. 107) e, Daniela Fomento) DELLA COMUNITÀ EUROPEA za e questo relega gli immigrati allo stato di stranieri, qualunque sia la p. VII1-202, L. 22.000 durata del loro soggiorno sul suolo nazionale. Invece, gli Auslanddeut- sche (tedeschi emigrati) mantengono ed alle pressioni delle comunità italiane all'este- Lee BOLL1NGER LA SOCIETÀ TOLLERANTE la possibilità di riacquistare facil- ro, si sono susseguite leggi indirizzate al controllo mente la cittadinanza tedesca. I pan- dell'accesso al territorio statuale, ed è stata for- p. XIX-298, L. 32.000 germanisti sono all'origine di questo mulata una legge sulla cittadinanza (legge 91/92) orientamento: per loro gli immigrati che ha introdotto importanti novità. In partico- Mario BRESCIANO sono inutili e costituiscono dei po- lare si è dato un peso maggiore allo jus sanguinis tenziali nemici interni. Il principio offrendo alla popolazione di origine italiana resi- I REATI EDILIZI dello jus soli, nella concezione nazio- ED URBANISTICI dente in altri stati la possibilità di reintegrare la nale tedesca, è considerato un fatto- cittadinanza italiana dimostrando la discenden- re di dissoluzione incompatibile con p. XXI-602, L. 62.000 l'idea di una nazione organica distin- za da un avo italiano. E questa scelta conseguen- ta dalle frontiere politiche. Gli im- te ad un cambiamento di impostazione dell'Ita- portanti movimenti migratori di que- lia nei confronti del problema della cittadinan- Paolo COLOMBO sto periodo (provenienti dall'Est) so- za? L'impressione è che le diverse leggi abbiano GOVERNO E COSTITUZIONE no visti sempre attraverso quest'otti- < il sapore dell'improvvisazione o meglio lasciano p. XIV-640, L 80.000 ca etnico-culturale: la Germania si la sensazione che non vi sia un 'idea o un progetto considera una fortezza assediata tra naie in una situazione in cui la lingua nazionale di società che le informi. la Francia e l'Europa orientale. Così Claudio CONSOLO la "nazionalizzazione" della popola- era parlata e compresa da una minima parte della Fin qui cittadinanza è stata intesa nel senso di Francesco P. LUISO Bruno SASSANI zione in Francia implica la trasfor- popolazione e gran parte della classe dirigente si partecipazione ai diritti e doveri del cittadino, mazione di molti immigrati in citta- esprimeva in una lingua straniera. Ciò non toglie ma la questione è emersa prepotentemente anche LA RIFORMA dini, mentre in Germania implica la che in diversi momenti vi sia stata l'aspirazione a come presenza di un senso di appartenenza na- DEL PROCESSO CIVILE loro esclusione, per via della separa- Voi. II - Il Giudice di Pace e la dare una definizione più culturale e ancestrale zionale soprattutto in connessione con due altre Legge n. 477/92 di entrata in vigore zione tra la nazionalità etnica ed il dell'appartenenza nazionale (si pensi ad esempio questioni: quella delle leghe o della secessione, e parziale della riforma territorio dello stato. ad alcuni aspetti del risorgimento, o alle limita- quella del riconoscimento delle lingue minorita- p. IX-430, L. 46.000 Gli ultimi capitoli analizzano i zioni frapposte agli abitanti indigeni delle colo- rie. problemi di nazionalità e di integra- nie dell ImperoO) o ai problemi legati ai territori In realtà tali questioni sono intimamente con- zione degli immigrati così come si irredenti). Ma in generale si può affermare che lo nesse poiché vi è una stessa domanda o uno stesso EUROPEAN YEARBOOK IN THE SOCIOLOGY OF LAW pongono oggi, e mostrano la profon- stato italiano si sia più o meno consapevolmente problema che le fonda: è indispensabile che l'u- da continuità esistente in ciascuna (Anni 1991-1992) orientato verso il modello francese, mantenendo, nità dello stato (che non necessariamente implica delle due culture politiche del con- comunque dal punto di vista giuridico, un mag- p. VI-656, L. 90.000 cetto di cittadinanza, quale si è cri- uno stato centralista) si fondi su una omogeneità stallizzato agli inizi del XX secolo. gior privi legiamento verso i legami di sangue. Di- culturale data dall'appartenenza nazionale o si Malgrado la spinta xenofoba in Fran- co più o meno consapevolmente perché lo stato può garantire una pluralità culturale insieme ad Franco GIAMPIETRO cia e il risorgere, anche nella destra francese, sulla spinta di problemi demografici e un nucleo di valori condivisi che assicurino quel- Roberto MORELLI moderata, nel 1986-88, di alcune tesi in continuità con le scelte della rivoluzione si po- la base precontrattuale necessaria perché vi possa TESTO UNIFICATO DELLA che vanno contro la tradizione inte- se fin dal secolo scorso il problema della presenza essere cittadinanza, ed in questo caso qual è il li- NORMATIVA SUI RIFIUTI gratrice, Brubaker sostiene che il di- di popolazione di origine non nativa, e la scelta vello di pluralità culturale e normativa tollerabi- p. IX-858, L. 90.000 scorso di esclusione resta subordina- fu di consentire un accesso relativamente facile le? to e che lo scacco della riforma del alla cittadinanza-nazionalità francese con la par- codice della nazionalità non è dovuto Le risposte a questi quesiti sono diverse, e lo tecipazione, però, all'insieme di valori civici che Israele PASSANNANT1 soltanto alle difficoltà nate dal calen- studio di Brubaker ne ha mostrato alcune, sicu- definivano la francesità. L'Italia non ha avuto IL REPERTORIO dario politico: i partigiani della re- ramente inadeguate, come l'esperienza ha mo- DELLA CLIENTELA strizione non possono richiamarsi ad questi problemi e le questioni relative alla citta- strato, ma che hanno il pregio di avere un proget- dinanza-nazionalità sono rimaste ferme per quasi Software di gestione, una retorica tradizionale e dominan- to chiaro. L'auspicio è che nel nostro paese un 'e- con floppy disk da 3'/3e 5'/4 te come i loro avversari. Allo stesso un secolo, con scarsi interventi normativi. Solo guale chiarezza emerga non solo nel dibattito p. XII-124.L. 100.000 modo, la politica attuale della citta- negli ultimi anni, a seguito dei flussi migratori scientifico, ma soprattutto nelle scelte politiche dinanza in Germania resta governata che si sono orientati anche verso il nostro paese relative a tali problemi. da una legge dell'epoca guglielmina. Gonario PINNA Ma il principio dello jus sanguinis di- venta sempre più inadatto per via IL PASTORE SARDO E LA GIUSTIZIA Biblioteca europea p. XI-324, L. 40.000 Massimo SANTINELLO Roberta FURLOTTI complesso tessuto narrativo è Danny di là di una radice autobiografica — (1924), senza dubbio lo scrittore <\ Demant, ex sessantottino, ebreo, ora Schindel, che vive a Vienna, è figlio contemporaneo più apprezzato, con SERVIZI TERRITORIALI E RISCHIO DI "BURNOUT" che era peraltro solo un leggero ri- redattore editoriale, il cui "presen- di ebrei comunisti deportati ad Bohumil Hrabal, dai lettori cechi. flesso di quella che conosciamo noi, te" — vicende personali e storie pa- Auschwitz — il romanzo s'inserisce Introspezione e cronaca sociale, p. XI-182, L. 22.000 attraverso le pretese degli scribacchi- rallele, letture, incubi, sogni ad occhi così in un dibattito austriaco (e tede- umorismo, ironia e malinconia, ma ni, le loro sporche imposture, e que- aperti — è alternativamente raccon- sco, se non europeo) sul passato nazi- anche ricapitolazione delle avventu- st'ossessione di sé che non riconosce tato in prima persona dal fratello sta e la sua rimozione, la cui intensità re dell 'alter ego dell'autore, un certo Ruggero SICURELLI il grottesco". Come Borgès, anch'e- Alexander. Schindel disegna così, non accenna a diminuire. Ci sarebbe- Danny Smiricky, che ha fatto la sua LA FELICITÀ gli risoluto anglofilo, Mauriès gareg- nella tradizione del "romanzo me- ro, dunque, molte ragioni per saluta- prima comparsa nel 1958 nei Vili, ro- gia in riferimenti, citazioni, incon- tropolitano", una topografia spiri- re positivamente questa prova narra- manzo che avrebbe costituito il pri- p. IX-218, L. 22.000 gruità e stramberie, e sembra che vo- tuale della Vienna contemporanea, tiva, se l'intreccio non sfociasse trop- mo scandalo letterario della Cecoslo- glia imitare il ritmo e le sonorità del- descrivendone il milieu intellettuale po spesso in situazioni banalmente vacchia comunista. Una riedizione STUDI IN MEMORIA l'inglese, mescolando formule inglesi e la componente ebraica con un im- sentimentali, al limite del Kitsch, e se attesa, quindici anni dopo la pubbli- DI FRANCO PIGA e traduzioni in un abile gioco di tra- pasto linguistico che si sforza di ren- l'autore non si lasciasse ripetutamen- cazione in esilio, (o.s.) sposizione e di mimetismo sonoro. dere fedelmente slang e idioletti spe- te sedurre (forse per contrappeso) 2 voli., p. XVIII-2086, L. 250.000 (p.c.) cifici. Tra i molteplici racconti inter- dalle sirene d'uno stile inutilmente Questa rubrica è stata realizzata con la col- secantisi un corpo narrativo autono- ricercato, appesantito da un eccesso laborazione di: Susanna Boehme-Kuby, Pa- scale Casanova, Anna Chiarloni, Hannes di metafore. (Ir.) ROBERT SCHINDEL, Gebiirtig, Frank- mo è costituito dalla storia di Krauss, Luigi Reitani. furt a.M., Suhrkamp, 1992. Herrmann Gebirtig, scrittore ebreo emigrato negli Stati Uniti, ritornato JOSEPH SKVORECKY, Pribeh inzenyra Nel suo primo romanzo Schindel, Le pagine di "Liber" sono a cura di De- GHimiÈ BNTORE • MUINO a Vienna per testimoniare contro un lidskych dusi (La storia dell'ingegnere già affermatosi con tre raccolte di li- lia Frigessi e Gian Giacomo Migone. VIA BUSTO ARSIZIO 40 riche, affronta il difficile tema del- criminale di guerra nazista. Ma pro- di animeanime umane), Brno, Atlantis, Segreteria: Mirvana Pinosa. TEL. 38089.290 • CCP 721209 l'identità ebraica nella Vienna dei tagonisti del romanzo sono, nel loro 1992. Disegni: Roberto Micheli. nostri giorni. Figura centrale del complesso, i figli dell'Olocausto. Al Sintesi dell'opera di Skvorecky Jùrgen Becker, membro dal 1969 L'attuale situazione della lettera- del settore letterario dell'accademia tura e della politica tedesca viene co- Intellettuali tedeschi a confronto occidentale sull'Hanseatenweg, ha sì considerata, in una relazione del- contrapposto alle dichiarazioni di l'aprile 1992 del Centro di autori di di Walter Hòllerer Heiner Mùller i suoi timori e deside- lingua tedesca all'estero (Center of ri. Nel suo appello, Amici, restate a German-speaking Writers Abroad) casa, scrive: "Si è parlato di guerra pressione, a Ovest, che fossero i pri- chie divisioni causate dal muro, ha le fondato da Heinrich Mann a Lon- delle arti, ma gli artisti sono lì per fa- vilegi ad essere rimpianti e che la li- Un aspetto che caratterizza la let- più svariate cause, vecchie e nuove. dra, l'anno successivo alla presa del re guerra? Noi produciamo forse arte berazione dalla censura contasse or- teratura tedesca sono gli incontri Gùnter de Bruyn ha intravisto nelle potere da parte di Hitler: "Le discus- per farci fuori a vicenda? I nuovi mai poco. Per alcuni sarebbe avvenu- berlinesi tra autori, annunciati come sue Osservazioni sul dibattito lettera- sioni tra i centri Pen della Germania membri dell'accademia di Berlino to proprio così, per altri il rimpianto riunioni di "cani sciolti". Si comin- rio le cause più profonde di una tale Est e Ovest non hanno finora porta- Est sappiano che io non sarò l'ultimo sarebbe stato causato da più elemen- ciò con la "disunione dei cani sciol- situazione. "Così si può ad esempio, to alcun chiarimento intorno alla ad aspettarli aperto e curioso, con il ti. La vergogna "per un fallimento ti" del 1988, nel corso della quale come chi scrive qui, essere incapaci possibile fusione dei due centri. Ci desiderio di poterci raccontare un intellettuale che non si ha il coraggio vennero definite alcune questioni di capire che la fine di uno stato odia- sembra che lo sviluppo economico e mucchio di cose dei nostri separati di ammettere" giocherebbe un certo politiche riguardanti la letteratura di to, che opprimeva e condannava ad politico della Germania abbia porta- eppure comuni passati. E se, come ruolo. Altri sembrano lamentare lingua tedesca. "Questioni tede- un vile silenzio, può suscitare un rim- to ad un consolidamento di vecchi Heiner Mùller dice, questi colleghi un'effettiva perdita di potere; la con- sche" era il motto dell'incontro tra pianto paragonabile alla perdita della contrasti e che il difficile compito di sono pronti a riflettere nuovamente correnza di una stampa libera prive- scrittori tedeschi dell'Est e dell'O- patria e al tempo stesso credere che confrontarsi con il passato sia ancora sulla propria biografia, sulla storia rebbe poi gli autori di funzioni finora vest nell'ambito del Literarisches Col- questo dolore, se sincero, può rende- del tutto disatteso. Ci vorrà molta della loro istituzione, che è ora anche comprensione reciproca per superare la storia di una grande, dolorosa lo scontro di mentalità che fa parte sconfitta, allora tra noi dovrebbe es- anche della storia del nostro centro". sere possibile, anziché dar loro il col- In una comunicazione successiva da Gli interlocutori po di grazia, porgere la mano agli av- Londra, del maggio 1992, si afferma versari sconfitti, aiutandoli a risolle- che il tentativo di confrontarsi con il varsi". passato della Ddr e il ruolo dei suoi scrittori si è rivelato illusorio: "Per Promosso dal Goethe lnstitut e dall'Universi- tedeschi — est e ovest — confluiti nelle strutture Ci troviamo dunque di nuovo di quanto possiamo giudicare da Lon- tà di Palermo il convegno "Eclissi dell'utopia e letterarie unificate. fronte a timori reciproci, che esitan- dra il dibattito si scontra spesso nel- ruolo dello scrittore" ha visto recentemente a Stefan Hermlin (1915), scrittore noto anche in do si incontrano. Da entrambe le parti c'è la paura di essere messi in l'ex Ddr con il bisogno di giustificar- confronto intellettuali italiani e tedeschi. Al cen- Italia — ricordiamo il romanzo autobiografico minoranza o colonizzati. Quello che si e di rimuovere, mentre nella Ger- Crepuscolo, Feltrinelli, 1983 e i racconti L'età tro della discussione le vicende degli ultimi anni, faremo nei prossimi giorni, quello mania occidentale esso cade in un in- dalla caduta del muro di Berlino alle recenti ma- della solitudine, Einaudi, 1991 — rappresenta degno trionfalismo e nell'incapacità che diremo sarà sempre subordinato nifestazioni di razzismo. Per i suoi lettori "Li- con il suo passato di perseguitato politico e di di capire la problematica tedesco- alla domanda: cosa stiamo facendo combattente antifranchista l'intellighenzia co- orientale, strumentalizzando i docu- ber" ha scelto due interventi in parte contrappo- oggi, in questa situazione in conti- menti della Stasi. I membri del Pen sti, utili a capire le tensioni che ancora attraver- munista che prese parte alla fondazione della nuo mutamento? I critici non trova- orientale aggirano poi a volte il tema sano la Germania riunificata. Ddr. no difficoltà nel prendersi gioco del della divisione, non rispettando lo Walter Hòllerer (1922), poeta e saggista, è il Il suo confronto tra il rogo dei libri del 1933 e persistere delle solite discussioni ideologiche, del vagheggiare postmo- statuto del Pen. Credo — così prose- fondatore del Literarisches Colloquium di Ber- l'attuale sfacelo delle istituzioni letterarie del- derno, del consueto ritirarsi nelle gue la comunicazione da Londra — lino Ovest, importante centro culturale che dal l'est ha suscitato le vivaci proteste dell'occiden- torri d'avorio. che la nostra esperienza sullo svilup- 1963 opera come foro di dibattito intemaziona- tale Peter Schneider, che ha accusato Hermlin dì po del dopoguerra ci fornisca una so- Io dissento. Sono sconvolto. Sono le. La sua relazione introduttiva, qui in forma ri- aver a suo tempo goduto nella Ddr dei privilegi la indicazione per il dibattito lettera- sconvolto se mi guardo attorno. So- dotta, illustra la difficile convivenza degli autori riservati agli intellettuali. rio tedesco-orientale: qualunque giu- no sconvolto se penso alle ingiustizie dizio sul passato — se insufficiente, a Berlino Est e a Berlino Ovest. Sono auto-assolutorio o deformante — sconvolto se adesso, proprio adesso, blocca lo sviluppo futuro di ogni let- vedo come la costituzione della Re- teratura che voglia essere razionale, esercitate. De Bruyn osserva che i loquium di Berlino del febbraio re duraturo il poeta". Accanto all'i- pubblica Federale sta per essere mo- libera e umana. Sebbene il confronto modelli ideologici non scompaiono 1990. Nel giugno 1990 fu la volta di dea di fusione, sussiste la difesa del dificata. Sono sconvolto se penso a con il proprio passato possa concreta- tanto in fretta, che continuano ad una "anti-assemblea" nella quale i principio dell'autodeterminazione luoghi che conosco, a Belgrado, Za- mente essere portato avanti solo dai agire. "I nostalgici della Ddr creano giovani poeti e gli autori di samizdat delle due parti, sia essa quella goduta gabria, Sarajevo, Dubrovnik e alla nostri colleghi orientali esso riguarda la leggenda della pugnalata culturale al tempo della breccia nel muro, si finora, che deve rimanere intatta, o pazzia omicida che lì ha volto tutto al anche noi. Noi scriviamo infatti per alle spalle, rendono la censura qual- scambiarono relazioni, azioni, flash- un'altra che tragga la sua essenza dal- peggio e tutto ciò nelle nostre vici- lo stesso territorio linguistico che es- cosa di familiare — afferma — e la li- back. Il 28 e il 29 giugno 1991 Uwe le dimostrazioni che portarono all'u- nanze. E l'orrore si moltiplica attra- si contribuiscono a formare". Que- berazione dalla censura qualcosa di Kolbe, Hans Joachim Schàdlich, nificazione politica. verso le lotte assassine nei nuovi stati sta la situazione vista da Londra. Vi- estraneo. Non abituati alla libertà si Hans Christof Buch e Friedrich Nel febbraio 1992 Heiner Mùller dell'ex Unione Sovietica. Dobbiamo sta da Berlino ci si chiede come sia richiamano allo stato protettivo". Christian Delius, nell'ambito del Li- definì la procedura attraverso cui en- renderci conto, a meno di non met- possibile mettere a fuoco i contrasti Chi ha opposto resistenza alla vec- terarisches Colloquium , invitarono al trambe le accademie berlinesi delle terci un paraocchi, che tutti questi in una situazione di continuo muta- chia classe dirigente della Ddr in no- "Tunnel sulla Sprea '91", per trova- arti avrebbero dovuto comportarsi stati nazionali hanno letterature na- mento della politica e della letteratu- me di ideali socialisti, sperando nella re, al di là degli steccati ideologici, nel processo di fusione tracciato dai zionali, autori e intellettuali che pen- ra tedesca. creazione di una Germania nuova, che cosa veramente poteva dividerli politici: "L'unione delle accademie sano. E forse giusto che noi conti- nuiamo a ignorarli, comunicando so- Grida di gioia - lacrime di dolore. resta deluso nelle sue aspettative di e che cosa unirli. Un terzo di tutti i berlinesi non è un matrimonio d'a- una società giusta. De Bruyn tra l'al- 32 partecipanti, in base ai loro passa- more ma di interesse; è anche un atto lo con coloro con cui da sempre ci ca- Umori tedeschi è il titolo della raccol- piamo, in nome di una comune ta di saggi e discorsi di Giinter de tro afferma: "Il dialogo tra Est ed porti, recanti diversi tipi di visti e in- della lotta contro le droghe, contro la Ovest, iniziato tra dissonanze, deve dicazioni di residenza a Est e ad vecchia e nuova droga popolare del- tradizione europea? Vogliamo arri- Bruyn, apparsa nel 1991 presso l'edi- vare al punto di rifiutare gli altri, vol- tore S. Fischer. Nel saggio Osserva- essere continuato, affinché il muro Ovest, risultavano appartenere an- l'anticomunismo. Le nostre differen- non continui ad esistere nelle menti. cora alla Ddr: erano pur sempre cit- ze non vanno nascoste sotto il tappe- gendo le spalle a ciò che non ci è fa- zioni sul dibattito letterario, dell'ago- miliare? sto 1990, egli tenta di rappresentare Sarà difficile, perché diverse espe- tadini della Ddr. to; esse vanno messe in tavola. Dob- le difficoltà degli autori a incontrar- rienze di vita e diversi modi di pensa- Le notizie sulla Stasi e lo sviluppo biamo metterle a fuoco attraverso il E questo è solo l'inizio delle rifles- si. Il bizzarro fenomeno per cui molti re rendono difficile la comprensione delle discussioni hanno nel frattem- dialogo o la polèmica, evitando co- sioni che mi rendono inquieto. scrittori della Ddr hanno sostituito e c'è la tendenza a divenire intolle- mo mutato il clima. Le lettere aperte munque lo scambio di colpi bassi in velocemente le grida di gioia per la ri- ranti e sleali perché entrambe le parti sul dibattito letterario sono degene- terza pagina o nel solito programma conquista della libertà alle lacrime di sono dominate dalla paura di essere rate in schermaglie. Il fatto che i con- televisivo da quattro soldi e nei talk- (trad. dal tedesco di dolore, avrebbe fatto nascere l'im- fagocitate dal proprio interlocuto- trasti non corrispondano più alle vec- shows..." Giorgio Kurschinski)

Serge Latouche Norberto Bobbio Luce Irigaray Il pianeta dei naufraghi Franco Antonicelli Amo a te Saggio sul doposviluppo Ricordi e testimonianze Verso una felicità nella Storia

Dai naufraghi dello sviluppo una «alternativa» Una raccolta di scritti dedicati all'amico di sempre, •La te passa attraverso il respiro che cerca fatta per ora soltanto di iniziative e di esperienze all'Antonicelli raffinato uomo di lettere, ricco di farsi parole. Senza appropriazione, spontanee, ma tutte convergenti nel senso di sensibilità e di humour, ma anche uomo politico senza possesso, né perdita di identità, nel rispetto della subordinazione dell'economia alla società. coraggioso e irriducibile. Una preziosa testimonianza di una distanza». Il nuovo libro dell'autore di di prima mano su alcuni dei momenti incontaminati L'occidentalizzazione del mondo. della nostra storia civile. Con la collaborazione della Fondazione Antonicelli Marina Jarre Julia Blackburn Tre giorni alla fine di luglio Cavalcare il coccodrillo Romanzo Vita di un ambientalista Il racconto di una vicenda quotidiana in una città affocata e deserta. Attraverso incontri che il caso La storia romanzesca dell'inglese sembra dettare, una scrittura semplice e sapiente Charles Waterton (1782-1865) bizzarro pioniere rivela gli intrecci di amori fra loro dissimili, della difesa degli animali e dell'ambiente forse fatali, e insieme il ritratto di una generazione naturale Bollati Boringhieri ancora incompiuta. autori bruciati nel 1933 per il sempli- La situazione ce fatto che ne) '33 non ero ancora un autore. Ebbi però l'opportunità Hanna Krall di Stefan tìermlin di vivere un'esperienza analoga. A Stoccarda, in occasione di un incon- Ipnosi e altre storie tro letterario, uno sconosciuto mi re- Perché in Polonia c'erano gli ebrei... Un tipico fenomeno degli ultimi spiro, potè affermare di fronte il galò uno dei miei libri che, come mi anni è la particolare nervosità con cui mondo che la perdita di cinquanta disse, aveva raccolto alcuni giorni si parla in Germania del concetto di milioni di vite umane non era da ad- prima a Berlino dalla strada. Sul re- utopia, che io stesso preferisco sosti- debitarsi a Hitler quanto piuttosto ai tro della copertina si trovava il tim- tuire con quello di visione. In ogni veri aggressori, agli ebrei e ai comu- bro con la dicitura Biblioteca del Co- Alter Kacyzne caso, che si tratti di utopia o di visio- nisti. Il saggio del signor Nolte susci- mitato Centrale della Sed e, poco di- ne, chi è sospettato di coltivare simili tò un certo scalpore ma niente di più. scosto, un altro timbro con la scritta L'opera dell'ebreo idee o di diffonderle, viene inevita- Non rese palese all'opinione pubbli- "scartato". Quest'ultimo era stato L'Inquisizione e le sue vittime bilmente condannato dai giornalisti ca, e non solo in Germania, che una impresso a pieno diritto, dal momen- e dai conduttori dei talk-show tanto nuova epoca era iniziata, l'epoca di tcgche la scheda per il prestito, incol- amati in Germania. Tutto questo ha una resa dei conti: la terra tremava, i lata in fondo al volume, dimostrava Editrice La Giuntina - Via Ricasoli 26. Firenze un involontario aspetto comico, no- sistemi cambiavano; sulla porta di che il libro non aveva avuto neanche nostante il sapore sgradevole di tali Brandeburgo apparve subito, accan- un lettore. Che sia finito per strada campagne sia evidente. Il crollo di una dittatura ha subito riportato alla sa ha contrapposto alla distruzione ribalta i vecchi fantasmi tedeschi e nazista della cultura un impegno in- con ciò non intendo solo la massa di tellettuale significativo ed interna- gente inneggiante a Hitler davanti zionalmente riconosciuto, pur re- agli ostelli degli Asylanten con il be- stando uno stato oppressivo. Non fu neplacito della polizia, ma anche la un caso se il dogma del realismo so- rabbia degli intellettuali conservato- cialista, usato a Ovest sempre in sen- ri contro quelli che non si lasciano so negativo e citato dalla classe diri- dissuadere dal sognare il migliore dei gente della Ddr quale fondamento mondi possibili: meglio di quello che dell'arte, non ha trovato più posto era a Est ma anche meglio di quello nel vocabolario degli artisti e ancor che è a Ovest. meno nel loro pensiero. Per quanto riguarda gli autori rappresentativi Questa rabbia è immotivata. I della Ddr, essi non seguivano alcun suoi portavoce hanno indubbiamen- dogma. Nel corso di vent'anni pro- te dimenticato un fondamentale dussero invece una sorprendente let- punto debole della natura umana, teratura critica, soprattutto contro le che ha bisogno di sognare; non è pos- resistenze di una burocrazia domi- sibile dissuaderla dall'immaginare nante che, già da tempo in declino, una condizione migliore di quella di rinuncerà infine al potere senza in- volta in volta presente. Anche ripe- terventi dall'esterno. La Ddr non era tendole che dopo tanta oppressione e infatti la Romania e Unter den Lin- miseria ci sono finalmente "libertà e den non fu mai piazza Tien-An-Men. benessere, lei, natura ingrata, pense- rà subito ad una libertà più ampia e Una cricca di critici, un tempo am- ad un benessere assoluto. Ciò di cui miratori di alcuni scrittori della Ddr, dispone le appare infatti insulso man cercò di farlo dimenticare. Di qui mano che nuovi concetti entrano a l'invenzione del concetto di "esteti- far parte della sua vita. Concetti co- to ai colori della democrazia la ban- 10 trovo quindi del tutto logico. La questo paragone era l'unico opportu- ca dei sentimenti" e l'argomento se- me disoccupazione o assistenza so- diera di guerra del Kaiser e uno come estraneità di uno scrittore rispetto al no. Ai tempi della Ddr c'erano libri condo il quale gli autori ora incrimi- ciale, concetti che finora conosceva noi apprese da lettere, naturalmente suo paese di origine non potrebbe es- proibiti e autori esclusi dall'associa- nati avrebbero allungato la vita del- solo per sentito dire. anonime, che gli sarebbe rimasta la sere espressa in modo più chiaro. Au- zione degli scrittori. I danneggiati l'odiato stato attraverso la loro scrit- Il grido di battaglia isterico contro scelta tra forca e plotone di esecuzio- tori ben più importanti di me hanno avevano il diritto di indicare i re- tura accattivante e perfetta, confe- l'utopia è solo un aspetto dell'ondata ne. comunque avuto questa esperienza sponsabili e di pretendere di essere rendogli un'aura artistica anziché reazionaria che sta travolgendo l'Eu- Il tempo si mise a giocare con le re- molto prima del sottoscritto. riabilitati. Dimenticarono però il fat- abbatterlo. Nel loro eccesso di zelo ropa dopo il crollo degli stati pseudo- miniscenze storiche. Cento anni pri- La parola solidarietà, un tempo to che i libri erano stati in qualche non notarono come questi argomenti socialisti. La situazione del 1992 ri- ma dell'autodafé tedesco del 10 mag- parola chiave del movimento ope- modo conosciuti e che l'associazione fossero vicini alle posizioni dei dog- corda in modo singolare quella del gio 1933 c'erano stati i roghi di libri raio, oggi in bocca a qualunque can- degli scrittori della Ddr li aveva sem- matici di un tempo. Per quanto ri- 1815 come è descritta nelle pagine di degli studenti tedeschi che si ritene- celliere, trova difficilmente posto nel pre ufficialmente appoggiati. Essi guarda il crollo di un regime sarebbe Stendhal. La Restaurazione crea i vano rivoluzionari. In Germania le pensiero e nei discorsi degli scrittori però non dimenticarono solo chi li opportuno ricordare che gli enciclo- propri eroi. Non sono altro che gli rivoluzioni hanno la strana caratteri- tedeschi. Una strana e assai diffusa aveva difesi ieri ma in molti casi si pedisti, seppure ancora in vita, non eredi del 1789, i soldati di Marengo e stica di essere a volte identiche alle amnesia ha cancellato anche questo misero addirittura a fianco degli op- parteciparono direttamente all'assal- to alla Bastiglia, che pure essi aveva- di Austerlitz; sono il povero cittadi- controrivoluzioni. Di qui nasce la lo- concetto.' Al suo posto sentiamo una pressori e sobillatori dell'oggi. y no preparato. no Capeto e i contadini della Van- ro propensione a distruggere i libri. cacofonia di denunce, insinuazioni, Capire la realtà della Ddr è un'im- dea. Come suonano inoffensivi oggi Gli autori dell'ex Ddr hanno potuto sospetti. Spesso queste denunce, in- presa difficile che richiede molto Cosa ci hanno portato i trascorsi questi nomi, giunti a noi da epoche rendersene conto appieno. Negli ul- sinuazioni e sospetti vengono ritirati tempo. La campagna di odio nei con- tre anni? Certo non un avvicinamen- così lontane. Cosa sono le decine di timi tre anni si è comunque trattato con la stessa precipitazione con cui fronti degli autori divenuti famosi to ai sogni di ieri, ritenuti oggi ridi- migliaia di vittime della ghigliottina, non tanto di bruciare libri, cosa che sono stati messi in circolazione, otte- nella Ddr fa parte del progetto di far coli o indisponenti. Se si potesse an- accanto ai cinquanta milioni di morti avrebbe destato spiacevoli ricordi, nendo comunque il ben calcolato ef- sparire questo ex stato come un nulla che solo sperare in discorsi meno af- per mano tedesca, che vissero con quanto piuttosto di gettare allegra- fetto di far pensare che là dove c'era nell'abisso del tempo. Il problema è frettati, in più riflessione, in una noi, lottarono accanto a noi o finiro- mente nella spazzatura decine di mi- tanto fumo dovesse per forza esserci di non riuscire, neppure in malafede, maggiore disponibilità a ricordare, in no, in silenzio, nelle camere a gas? gliaia di testi, a volte salvati da incor- anche il fuoco. Taluni scrittori e cri- a mettere sullo stesso piano la Ddr e più tolleranza, sarebbe già molto. Doveva trascorrere un breve lasso reggibili amanti della lettura che se li tici si sono opposti con indignazione la Germania nazista. Tutto questo di tempo, circa quarant'anni, fino a portavano a casa. al confronto di questa situazione con non solo perché la Ddr non ha scate- (trad. dal tedesco che uno storico tedesco, ripreso il re- Non avevo potuto essere uno degli 11 maccartismo americano, anche se nato una guerra, ma anche perché es- di Giorgio Kurschinski)

GIUNTI GRUPPO EDITORIALE - Novità Marzo '93

NARRATORI GIUNTI GRANDANGOLO ASTKEA Circolarità e diffusione del sapere nelle scienze dell'uomo Il nuovo, attesissimo romanzo in cui Clara Sereni ri- II mondo vissuto e narrato dalle donne percorre la vita di tre straordinarie generazioni «Il dispiacere, la delusione, la rabbia, arrivarono un della sua famiglia, testimone e protagonista degli momento dopo aver capito l'inganno. Ora eccomi eventi di questo secolo. qua, ingannato da mio fi- La condizione femminile è glio, per di più mentre sto I movimenti rivoluzionari in un "pozzo" di disagio e di Russia, la prima guerra scrivendo un libro sulle bu- isolamento, ma unisce e fa gie dei ragazzi...». mondiale e la seconda, le Le bugie dei parlare le donne. Come le Dopo I volti della menzo- galere fasciste e i lager na- cinquanta scrittrici italiane gna torna Paul Ekman, il che Astrea ha scelto per la zisti, il comunismo di Stalin, massimo studioso mondia- il sogno sionista. sua prima antologia. Il pozzo segreto: si legge le di bugie e di bugiardi. d'un fiato, farà riflettere a Clara Sfreni lungo. Paul Ekman IL GIOCO Le bugie dei ragazzi DEI REGNI STRENNA '93 Frottole, imbrogli, spacconate: perché i nostri figli ricorrono alla Clara Sereni Il pozzo segreto Cinquanta scrittrici italiane menzogna? Il gioco dei Regni presentazione A. O. Ferraris 464 pagine/lire 24.000 304 pagine/lire 20.000 Vili, 197 pagine/lire 28.000 Ogni sabato I LIBRI ,, Capolavori DELL'UNITÀ del teatro Shakespeare Goldoni Pirandello Ogni lunedì I poeti italiani da Dante a Pasolini

l'Unità + libro lire 2.000

William Shakespeare Amleto Macbeth Re Lear La Tempesta Otello Romeo e Giulietta Dante Alighieri Carlo Goldoni Francesco Petrarca La locandiera Giovanni Boccaccio II servitore di due padroni Ludovico Ariosto Il campiello Torquato Tasso I due gemelli veneziani Giuseppe Parini La bottega del caffè Ugo Foscolo Il teatro comico Giacomo Leopardi Alessandro Manzoni Luigi Pirandello Giuseppe Gioachino Belli Sei personaggi in cerca d'autore Giovanni Pascoli Così è (se vi pare) Salvatore Di Giacomo Il giuoco delle parti Gabriele D'Annunzio Enrico IV Guido Gozzano Il piacere dell'onestà Dino Campana Il berretto a sonagli La giara Giuseppe Ungaretti Liolà Eugenio Montale I giganti della montagna Cesare Pavese La favola del figlio cambiato riNDICP •DEI LIBRI DEL MESE^LI MARZO 1993 - N. 3, PAG 47

Comune e Provincia della Spezia - Comune di Portovenere Piazza Anfiteatro, 8 Tel. 0461/231217 Hanno collaborato APT e Cassa di Risparmio della Spezia 38100 Trento Edizioni Fax 0461/239754 Centro Studi Giuseppe Ardito: insegna antro- 1° Premio Nazionale di Narrativa "Il Prione" Erickson pologia all'Università di Firenze. Stefano Bartezzaghi: scrive di gio- per racconti a tema libero editi o inediti B. Bracken Scadenza (faràfede l a data deltimbro poetate): Il 31 MAGGIO 1983. chi di parole e di enigmistica su Quota partecipazione L. 30.000.1 racconti non dovranno superare le 12 cartelle dattiloscritte. "Tuttolibri" de "La Stampa". Ha Test TMA recentemente pubblicato Accavalla- 1" PREMIO L. 1.000.000 Valutazione dell'autostima 2° PREMIO L. 600.000 nei bambini e adolescenti vacca. Inventario di parole da gioco, 3° PREMIO L. 400.000 Bompiani. La giuria assegnerà inoltre un PREMIO SPECIALE ai miglior racconto che abbia come tema H mare o la vita ad esso legata. G. Lanciotti J. Lattyak - S. Dedrick Norberto Bobbio: senatore a vita, L'antologia del premio, contenente I primi dieci racconti daaafflcati sarà stampata in bella ha insegnato filosofia della politica veste, con copertina a colori, In 400 copie, e distribuita nelle principali librerie nazionali ed a Facilitare l'apprendimento Conoscere il tempo critici ed esponenti del mondo culturale Italleno. all'Università di Torino (Il problema Metodologie di Unità didattiche su: della guerra e le vie della pace, Il Muli- per informazioni: «apprendimento senza errori» il giorno, la settimana, no, 1990). AGENZIA GIACCHE' nel ritardo mentale i mesi, le stagioni, gli anni Luigi Bonanate: insegna relazioni VIA ZAGORA 3,19122 - LA SPEZIA internazionali all'Università di Tori- TEL 0187/23212 - 22075 DIDATTICA SPECIALE E VALUTAZIONE PSICOLOGICA no (Etica e politica internazionale, Ei- naudi, 1992). Bruno Bongiovanni: insegna sto- Daniele Petrosino: si occupa di et- ria dei partiti e dei movimenti politi- no-nazionalismi e relazioni etniche. ci all'Università di Torino (Le repli- Collabora con l'Istituto di sociologia che della storia, Bollati Boringhieri, all'Università di Bari. 1989). Michele Ranchetti: insegna storia Lodovica Braida: ricercatrice di della Chiesa all'Università di Firen- storia sociale europea, si occupa di ze. Ha tradotto Freud e Wittgen- Comitato di redazione stein, di cui ha pubblicato una Bild- storia dell'editoria e dei mestieri del Enrico Alleva, , Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Beri, Mariolina libro nell'antico regime (Le guide del Berlini, Eliana Bouchard (redattore capo), Loris Campetti, Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castel- biograpbie. tempo, Deputazione Subalpina di nuovo, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Giuseppe Dematteis, Aldo Fasolo, Franco Fer- Francesca Rigotti: libera docente Storia Patria, 1989). raresi, Giovanni Filoramo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Filip- dell'Università di Gottinga (Il potere po Maone (direttore responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone, Renato Monteleo- e le sue metafore, Feltrinelli, 1992). Alberto Cadioli: insegna metodo- ne, Alberto Papuzzi, Cesare Piandola, Dario Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondotino, Franco Rositi, Giu- Stefano Rodotà: deputato del Pds, logia e storia della critica letteraria seppe Sergi, Lore Terracini, Gian Luigi Vaccarino, Anna Viacava, Dario Voltolini all'Istituto Universitario di Lingue insegna diritto civile all'Università Moderne di Milano. Direzione La Sapienza di Roma (Repertorio di fine secolo, Laterza, 1991). Rocco Carbone: collabora a "Pa- Cesare Cases (direttore), Giuseppe Sergi (condirettore vicario), Alberto Papuzzi (condirettore). Francesco Rognoni: ricercatore di ragone", "Nuovi Argomenti", "Li- Redazione nea d'Ombra". letteratura angloamericana all'Uni- Eliana Bouchard, Enrico Castelnuovo, Lidia De Federicis, Delia Frigessi, Martino Lo Bue, Mirvana Pinosa, Luca Rastello, versità di Udine. Si occupa di poesia Carlo Carena: ha lavorato a lungo Marco Revelli, Sonia Vittozzi. romantica inglese. presso una casa editrice. Ha curato Progetto grafico Art director Ritratti Giorgio Ruffolo: senatore, già mi- edizioni di autori classici. Collabora Agenzia Pirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli nistro dell'ambiente, ha costituito, a quotidiani e riviste. Redazione Sede di Roma con gli economisti Antonio Pedone e Silvana Castignone: insegna filo- Via Madama Cristina 16, 10125 Torino, Via Grazioli Lante 15/a, 00195 Roma Luigi Spaventa, il Centro Europa Ri- sofia del diritto all'Università di Ge- tel. 011-6693934 (r.a.) -fax 6699082 tel. 06/316665 - fax 311400 cerche (La qualità sociale, Laterza). nova (I diritti degli animali, Il Muli- Ufficio pubblicità Editrice no, 1984). Paolo San Martino: storico del- Emanuela Merli - Via S. Giulia 1, 10124 Torino, "L'Indice - Coop. ar.t." l'arte, collabora al "Giornale del- Christophe Charle: storico, diret- tel. 011-832255 -fax 8124548 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 tore di ricerca al Cnrs, ha pubblicato l'Arte". Abbonamento annuale (11 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) Piero Severi: redattore editoriale, Les élites de la République (1800- Italia: Lit 70.400; estero (via superficie): Lit 90.000; Europa (via aerea): Lit 105.000; Paesi extraeuropei (via aerea): Lit 1900), Fayard, 1987; Naissance des si occupa di storia sociale del Sette- 125.000. cento. intellectuels (1800-1900), Minuit, Numeri arretrati: Lit. 10.000 a copia per l'Italia; Lit 12.000 per l'estero. 1990. In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese suc- Manfredo Tafuri: insegna storia Enrica Culasso: è docente univer- cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2.000 (sia della scienza all'Istituto Universita- sitaria di storia greca (Il testimone e la per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato. rio di Architettura di Venezia (Ricer- tradizione, Editoriale Frogramma, Si consiglia il versamento sul conto corrente postale ». 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Riccardo Gra- ca del Rinascimento. Principi, città, 1990). zioli Lante 15/a - 00195 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. architetti, Einaudi, 1992). Giovanni De Luna: insegna storia Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia Tino Vittorio: ricercatore di storia dei partiti e dei movimenti politici SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, PDE - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro ]oo - distribuzione e promozione contemporanea all'Università di Ca- all'Università di Torino (Storia del via Bettola 18, 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodici - via Galeazzo Alessi 2 tania. Partito d'Azione. La rivoluzione de- 20092 Cinisello B.mo (MI) tel. 055/301371 2012ì Milano - tel. 02/8377102 mocratica, Feltrinelli, 1982). tel. 02/66030.1 Uwe Fleckner: storico dell'arte, Fotocomposizione Stampato presso So.Gra.Ro. Le immagini di questo numero sono tratte da Puntografica, via G.B. Niccolini 12, 10146 Torino (via I. Pettinengo 39, 00159 Roma) il 24 febbraio 1993. Visioni della simmetria. I disegni periodici di sta preparando un saggio su Aby M. C. Escher di D. SchattscHneider, recen- Warburg. Vive a Amburgo. sito da Stefano Bartezzaghi a pag. 14 di que- Bianca Guidetti Serra: penalista, sto numero. si è occupata di problemi politici e sociali. È stata deputato al Parlamen- Torino. Si è occupata di storia azien- italiana moderna e contemporanea Torino (Storia ed escatologia nel pen- to (Compagne, Einaudi, 1977). dale e demografica, di biografie e au- all'Università della Calabria. siero di W. Pannenberg, Mursia, L'Indice (USPS 008884) is published Stephan Hermlin: scrittore del- tobiografie dell'età moderna. Renato Monteleone: insegna sto- 1973). monthly except August (or $ 99 per year by "L'Indice Coop. editrice — Rome, l'ex Ddr, vive a Berlino. Franco Marenco: insegna lingua e ria del movimento operaio all'Uni- Paolo Piasenza: ricercatore di sto- Italy". Second class postage paid at Walter Hòllerer: poeta e saggista, letteratura inglese all'Università di versità di Torino. Membro della rivi- ria sociale all'Università di Torino L.I.C., NY 11101 Postmaster: send ad- vive a Berlino. Torino (Nuovo Mondo. Gli Inglesi, sta "XX secolo". (Polizia e città. Strategie d'ordine, con- dress changes to L'Indice c/o Speedim- Maria Carla Lamberti: ricercatrice Einaudi, 1990). Maurizio Pagano: insegna prope- flitti e rivolte a Parigi tra Sei e Settecen- pex Usa, Inc. - 35-02 48th Avenue, di storia economica all'Università di Nicola Merola: insegna letteratura deutica filosofica all'Università di to, II Mulino, 1990). L.I.C., NY 11101-2421.

Giacomo Leopardi Giacomo Leopardi Gianni Brera Enrico Bellone DIALOGO DI ERCOLE IL COPERNICO. E DI ATLANTE DIALOGO

Giacomo Leopardi Giacomo Leopardi Leopardi ni Giorgio Celli Riccardo Bertoncelli Giacomo Leopardi Attraverso la rilettura originale DIALOGO DIALOGO Giacomo Leopardi Paolo Rossi delle ventiquattro Elémire Zolla DI UN FOLLETTO DELLA NATURA Operette morali, altrettanti DIALOGO PROPOSTA DI PREMI E DI UNO GNOMO E DI UN'ANIMA protagonisti della cultura del DI UN VENDITORE nostro tempo ri accompagnano FATTA D'ALMANACCHI a conoscere la straordinaria DALL'ACCADEMIA Giacomo Leopardi E DI UN PASSEGGERE attualità del pensiero di DEI SILLOGRAFI Giacomo Leopardi Ciacomo Leopardi. Giuliano Toraldo Guido Almansi di Francia I DIALOGO FRAMMENTO APOCRIFA I DI UN FISICO Y DI STRATONE DA E DI UN METAFISICO pagine 64 Franco Muzzio Editore lire 7.000 LAMPSACO LOESCHER SCUOLA 1993

SCUOLA MEDIA DIRITTO INFORMATICA ROPPO, 1. Diritto pubblico. 2. Diritto Civile. 3. Diritto CAPPELLETTI, FRIGIOLINI, GIACHETTO, Affronta- ITALIANO commerciale. Aggiornatissimo corso che rende tutta la re l'informatica. Gli argomenti di base della scienza complessità della materia, ma la organizza in concetti niti- MOBIGLIA, RUATA PIAZZA, ITALIANO E... storia informatica, in un'ottica globale e integrata. di e lineari e la espone in un linguaggio chiaro con fre- geografìa scienze arte musica tecnica sport. Un'antolo- quenti esempi pratici e costanti riferimenti alla realtà con- gia nata su un'idea nuova: illustrare, attraverso una scelta FRANCESE temporanea. di brani prevalentemente letterari, temi e argomenti che il preadolescente affronta nell'intero suo corso di studio. CHARTON COSTANZO, BURKE, ROLETTO PERRINI, MONTI, STURANI, Grammatica e vita. In nuova riscrit- BIOLOGIA Objet: Commerce. tura e nuova veste, la riedizione di un libro ormai classico. CHARTON COSTANZO, BURKE, ROLETTO PERRINI, MARELLO, Lavorare sulla lingua col dizionario. La PISANI, Il disegno della vita. Un progetto e un metodo Le fax et la piume. consultazione del dizionario come mezzo per conoscere e tesi a favorire la costruzione di strutture conoscitive di ba- CHARTON COSTANZO, BURKE, ROLETTO PERRINI, usare meglio la nostra lingua. se che consentano l'effettiva comprensione dei meccani- Prétextes et repères de civilisation. In due diverse edizio- DEAGLIO, La banalità del bene, a cura di C. Forti. smi della vita. ni (volume unico e due volumi separati) un corso nuovo Collana Narrativa Scuola. Un libro appassionan- ricco aggiornato e didatticamente efficace, co- te che narra la straordinaria vicenda di Giorgio struito per rispondere alle esigenze degli istituti Perlasca, un italiano che a Budapest, nel 1944, tecnici commerciali. riuscì a salvare migliaia di ebrei. BARBERO, DAROS, POLETTI, TASCEDDA, Patrimoines littéraires. 1. De l'àge de la catte- drale à la prise de la Bastille. 2. De la ruine ro- FRANCESE mantique à la très grande bibliothèque. In due CORVA, PANNONE, Vacances dròles, dròles volumi, la letteratura francese presentata nel con- de vacances. Uno strumento pratico ed efficace testo più ampio della "storia delle idee" e con- per il ripasso estivo, ma anche un utile comple- frontata con altre letterature e altri ambiti cultura- mento del libro di testo. li (storia, critica, altre arti ecc.). ROBBE GRILLET, Le rendez-vous, a cura di F. Giraudeau. Letteratura francese. Guida alla let- tura. Collana diretta da L. Sozzi e T. Barbero. ZOLA, Thérèse Raquin, a cura di M.T. Mereu. SECONDARIE SUPERIORI Letteratura francese. Guida alla lettura. Collana diretta da L. Sozzi e T. Barbero. ITALIANO

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STORIA PANIZZA, PIACENTE con la collaborazione di Nucci e MEGHNAGI, Conoscenza e competenza. Oggetto cen- Tamellini, La Terra, questa conosciuta. Una metodologia trale di indagine di questo libro è il concetto di "competen- DEMAIO, BARBUTO, VALERIO, ZEN, Le fonti della che facilita l'approccio sistemico, una scelta di contenuti za" con particolare riferimento ai problemi dell'istruzione storia moderna. La nascita e l'evoluzione del mondo mo- che privilegia argomenti e concetti che caratterizzano una e della formazione, nella convinzione che un sapere scisso derno attraverso una scelta di testi che illustrano i più vari disciplina così composita e meglio si collegano con le altre da abilità pratiche poco contribuisca allo sviluppo di una aspetti della cultura, della mentalità e della vita sociale. scienze. collettività.

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