DI TUFILLO (Provincia di ) P.R.E. Piano Regolatore Esecutivo

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Il Segretario Il Sindaco Il Tecnico: Ing. Luigi Ciancaglini

Data note:

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

I - CARATTERISTICHE GENERALI DEL PIANO

Art.1 Fisionomia giuridica ed ambito di applicazione del piano Il presente strumento urbanistico si configura come Piano Regolatore Esecutivo (P.R.E.) del Comune di Tufillo ai sensi dell'art. 12 della L.R. 18/83 e s.m.i (nel testo vigente). Esso assume la valenza di strumento urbanistico generale ai sensi delle Leggi 1150/42, 167/62, 765/67, 865/71, 10/77, 457/78, 47/85 (nei testi vigenti) e della L.R. 18/83 e s.m.i. . Il P.R.E., costituito dagli elaborati indicati nella presente normativa, si applica all'intero territorio comunale e le sue disposizioni prevalgono su ogni altra disposizione regolamentare del territorio comunale. Le disposizioni del presente P.R.E. disciplinano l'attività urbanistica diretta sul territorio comunale, ovvero l'attuazione diretta per mezzo di concessione e/o di autorizzazione delle previsioni di intervento edilizio; esse quindi si applicano alla realizzazione di nuove costruzioni, all'intervento sul patrimonio edilizio esistente, al restauro ed al risanamento degli edifici, alla ristrutturazione ed alla sostituzione dei fabbricati, all'esecuzione delle opere di urbanizzazione, alla trasformazione d'uso degli immobili, alla realizzazione di servizi, impianti ed infrastrutture, nonché a qualsiasi altra opera che comporti mutamento dello stato fisico e d'uso del territorio del Comune di Tufillo. Per la realizzazione degli interventi edilizi e di trasformazione urbanistica occorre chiedere apposita permesso o autodichiarazione (D.I.A.) al Sindaco ed alle altre autorità competenti, a termini di legge, ottemperando agli obblighi di cui alla Legge 10/77 e del Regolamento Edilizio.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 1

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.2 Vincoli sovraordinati sul territorio Il territorio del comune di Tufillo è gravato dai seguenti vincoli stabiliti dalle leggi statali o regionali: a) Archeologico ( L. 1497/1939 e D.M. 21.09.1984 G.U. n.265 ); b) Idrogeologico e boschivo ( R.D. n.3267/1923 ); c) Cimiteriale (R.D. 1265/34); d) Terre demaniali civiche (L.R. 25/88). e) Vincolo sismico

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 2

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.3 Stato fisico e giuridico del territorio comunale Gli elaborati del P.R.E. identificano le infrastrutture, gli edifici esistenti e le aree libere, che nell'insieme configurano lo stato di fatto fisico e giuridico del territorio comunale di Tufillo . Le destinazioni attuali di aree ed edifici sono registrate dal P.R.E. indipendentemente dall'esistenza di specifiche autorizzazioni d'uso; le eventuali omissioni di rappresentazione e/o la mancanza di aggiornamento dello stato di fatto fisico e giuridico del territorio nel P.R.E. non inficiano le previsioni urbanistiche di progetto. L'inclusione nella cartografia del P.R.E. di edifici non autorizzati, di edifici eseguiti in difformità alle norme vigenti, di edifici le cui autorizzazioni possono essere assoggettate a riesame amministrativo o giurisdizionale non costituisce convalida degli stessi come stato di fatto fisico e giuridico: tali edifici restano, quindi, sottoposti ai provvedimenti ablativi di legge. Le aree già asservite per la costruzione di edifici, che risultino dai progetti autorizzati o da documenti ufficiali del Comune, ovvero siano desumibili dalle norme vigenti all'atto dell'inizio dei lavori, devono essere mantenute come pertinenza nella misura corrispondente ai rapporti planovolumetrici del P.R.E..

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 3

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.4 Efficacia, salvaguardia e validità del piano Il P.R.E. è adottato con deliberazione del Consiglio Comunale ed è soggetto alle procedure previste all'art.13, all'art.10 ed all'art.11 della L.R. 18/83 così come modificati dalla L.R. 70/95; esso entra, quindi, in vigore alla data di pubblicazione sul B.U.R.A. del provvedimento di approvazione a cura del Presidente della Provincia, ovvero (decorso infruttuosamente il termine di 180 giorni dalla sua ricezione da parte della Provincia) alla data della pubblicazione sul B.U.R.A. a cura del Sindaco di un avviso concernente la vigenza del piano stesso. Dalla data di adozione del P.R.E. e fino alla sua approvazione il Sindaco è tenuto a sospendere ogni determinazione sulle domande di autorizzazione e/o di concessione edilizia e sulle istanze di lottizzazione in contrasto con le previsioni e prescrizioni del piano: gli immobili che, alla data di adozione del piano, risultino in contrasto con la disciplina urbanistica e con le prescrizioni grafiche dello strumento urbanistico possono subire trasformazioni soltanto per essere adeguati alle norme del piano. Il presente P.R.E. ha validità decennale: prima della scadenza dei dieci anni, in ogni momento, in concomitanza o meno con l'adozione di provvedimenti di programmazione temporale degli interventi pubblici e di trasformazione urbanistica, il piano può essere soggetto a revisione, con modifiche e/o integrazioni, senza alcuna autorizzazione preventiva, come disposto dall'art. 33 della L.R.18/83 (nel testo vigente). Nell'applicazione delle prescrizioni e dei vincoli del presente P.R.E., in caso di eventuale non corrispondenza tra norme tecniche ed elaborati grafici, prevale la norma scritta; in caso di eventuale difformità tra elaborati grafici a diversa scala prevale quello alla scala con denominatore minore; in caso di eventuale erronea trasposizione grafica della localizzazione dei vincoli sovraordinati prevale la determinazione del vincolo desunta dal dispositivo originario.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 4

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.5 Contenuto del piano Il presente P.R.E. si compone dei seguenti elaborati, che ne costituiscono tutti parte integrante e sostanziale:

A Relazione B Norme tecniche di attuazione C Elenchi catastali delle proprietà da espropriare e da vincolare D Previsioni di spesa e costi di attuazione del P.R.E. E Calcolo volumi patrimonio edilizio esistente F Relazione Geologica

ANALISI DELLO STATO DI FATTO

1 Inquadramento territoriale 1:100.000

2 Uso del suolo 1:25.000

3 Classificazione sismica 1:10.000

4 Piano di assetto idrogeologico 1:10.000

5 Carta della vulnerabilità degli acquiferi 1:10.000

6 Stato di attuazione degli strumenti urbanistici 1:2000/ 1:1000

7 Carta dei vincoli 1:10.000

8.1 Usi Civici,Demani e Proprietà Comunali Foglio 10 ed allegato 1:2000

8.2 Usi Civici,Demani e Proprietà Comunali Foglio 18 1:2000

9 Territorio comunale e viabilità 1:10.000

10.1 Reti tecnologiche: idrica e fognaria 1:1000

10.2 Reti tecnologiche :Enel e Gas 1:1000

11.1 CENSIMENTO SUL TERRITORIO EXTRAURBANO, ART. 69 L.R. 70/95 1:5000 11.2 Schede sul territorio extraurbano, art. 69 L.R. 70/95 1:2000 12.1 Centro storico: altezza edifici 1: 500 12.2 Centro storico: Computo volumi esistenti 1:1000 12.3 Centro storico: Classi di qualità degli edifici 1: 500 12.4 Centro storico: Emergenze architettoniche e servizi 1: 500

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 5

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

PROGETTO PROGETTO

13.1 Previsioni di piano: azzonamento Centro Urbano 1:1000

13.2 Previsioni di piano: azzonamento Impianti Sportivi 1:2000

13.3 Previsioni di piano: azzonamento Zona Artigianale 1:2000

13.4 Previsioni di piano: azzonamento Zona Contrada Monte Farano 1:2000

13.5 Area a servizi intercomunale 1:10.000

14 Previsioni di piano: viabilità 1:1000

15.1 Standard urbanistici: DM 1444/68 Fogli n° 4-9-10 1:1000

15.2 Standard urbanistici: DM 1444/68 Fogli n° 5-10 1:1000

16.1 Planimetria di dettaglio Comparti di attuazione: N°1, N°2 e N°3 1:500 16.2 Prescrizioni dimensionali Comparti di attuazione: N°1, N°2 e N°3 1:500 16.3 Comparti N°1, N°2 e N°3- reti tecnologiche: Elettrico ed Illuminazione 1:500 16.4 Comparti N°1, N°2 e N°3- reti tecnologiche: Idrico e Fognario 1:500 16.5 Comparti N°1, N°2 e N°3- reti tecnologiche: Gas e Telefonico 1:500

17 Centro storico: interventi sulle unità edilizie 1:500

18.1 Zona D1 Piccoli Insediamenti Produttivi: Zonizzazione 1:1000

18.2 Zona D1 P.I.P. Prescrizioni dimensionali 1:500

18.3 Zona D1 P.I.P. reti tecnologiche: Impianto fognario 1:500

18.4 Zona D1 P.I.P. reti tecnologiche: Elettrico ed Illuminazione 1:500 19 Perimetrazione Urbana 1:1.000 20.1 Strade: tipologie costruttive e dimensionali 1:20

20.2 Reti infrastrutturali: particolari costruttivi 1:20

21 Regolamento comunale per l’installazione di impianti eolici 1:10.000

22 Carta geomorfolitologica_Zona del centro abitato 1:2000

23 Carta clivometrica Zona del centro abitato 1:2000

24 Carta del rischio geologico per le aree interessate dal piano urbanistico 1:2000

25 Carta geomorfolitologica Zona artigianale 1:2000

26 Carta idrogeologica Zona artigianale 1:2000

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 6

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

27 Carta del rischio geologico per le aree interessate dal piano urbanistico_

Zona artigianale 1:2000

28 Valutazione di incidenza

29 Trasparenza amministrativa

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 7

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.6 Dimensionamento del piano Ai sensi del primo comma dell'art. 91 della L.R. 18/83, così come modificato dalla L.R. 70/95, il presente piano si avvale della facoltà di attenersi ai criteri di dimensionamento stabiliti dall’art. 56 comma 4 del P.T.C.P. della Provincia di Chieti. Dimensionando il proprio incremento residenziale teorico entro il limite previsto per il Comune di Tufillo, appartenente alla struttura del tessuto insediativo diffuso, dal Piano Territoriale Provinciale della Provincia di Chieti, pari al 50% del patrimonio edilizio esistente . A tale riguardo si veda il calcolo del dimensionamento del P.R.E. nella Relazione

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 8

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.7 Eventuali contrasti con il Regolamento Edilizio A livello comunale l’attività di trasformazione del territorio è disciplinata da presente P.R.E. e dal Regolamento Edilizio. In caso di contrasto, sul Regolamento Edilizio, prevalgono le presenti norme e gli elaborati grafici del P.R.E.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 9

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.8 Aggiustamento dei limiti in fase di attuazione In sede di applicazione del P.R.E., le misure leggibili graficamente si intendono arrotondabili per eccesso al metro lineare. Qualora le linee grafiche che delimitano le diverse aree cadano in prossimità, ma non coincidano con elementi di suddivisione reale rilevabili sul terreno o su mappe catastali (confini catastali di proprietà, recinzioni, fossati, edifici, manufatti fuori terra o interrati, limiti di fasce o di zone di rispetto obbligatorie, etc.), le linee grafiche di delimitazione o suddivisione di cui sopra si possono intendere coincidenti con gli elementi di suddivisione reale rilevabili sul terreno o sulle mappe catastali.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 10

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.9 Inserimento nel piano delle prescrizioni di altri strumenti Le previsioni del piano risultano integrate, a tutti gli effetti, da: • I vincoli, le limitazioni d'uso del suolo e prescrizioni di tutela derivanti dal Piano Regionale Paesistico; • Le previsioni del P.T.C.P. della Provincia di Chieti; • Le previsioni del piano di sviluppo socioeconomico della Comunità montana del Medio Vastese; • Le previsioni e i vincoli del Piano Regolatore Territoriale del Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione del Vastese .

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 11

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.10 Edifici strade e manufatti esistenti Gli edifici, le strade e gli altri manufatti esistenti all'atto dell'adozione del presente P.R.E., in contrasto con le destinazioni di zona e/o i parametri urbanistici ed edilizi del piano stesso, possono subire trasformazioni e modifiche solo per essere adeguati alle nuove prescrizioni.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 12

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.11 Modalità di attuazione del P.R.E. Ai sensi dell’articolo 12 della L.R. n. 18/83 il P.R.E. si attua attraverso edilizia diretta, in conformità delle prescrizioni esecutive fornite dalle presenti norme e dagli elaborati grafici del piano. Le prescrizioni esecutive del P.R.E. costituiscono, a tutti gli effetti, compreso quello della dichiarazione di pubblica utilità e di urgenza ed indifferibilità, Piani Particolareggiati di Esecuzione ed hanno gli stessi contenuti e finalità dei Piani Particolareggiati, dei Piani per l'Edilizia Economica e Popolare, dei Piani per insediamenti produttivi industriali, artigianali, commerciali, turistici, e dei Piani di Recupero di cui, rispettivamente, alle leggi statali n.1150/1942, n.865/1971, n.457/1978, n.167/1962, nei testi vigenti. In mancanza di esplicita specificazione negli elaborati dello stato e idoneità dell'urbanizzazione e di prescrizioni esecutive della normativa e nei grafici del P.R.E., il rilascio delle concessioni, è consentito per le nuove costruzioni esclusivamente nell'ambito del territorio agricolo ed extra urbano (ex zone omogenee E) in conformità alle relative disposizioni di legge, nonché per la realizzazione di infrastrutture, d'opere e attrezzature di servizio pubblico, e per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente di cui all'art.30 della L.R. n.18/83, se ed in quanto ammessi dalla normativa del piano. Le prescrizioni ed i grafici del piano, individuano le unità minime di intervento, e le modalità specifiche di attuazione ed iniziativa pubblica o privata. Le prescrizioni e i grafici del P.R.E. specificano e delimitano anche gli ambiti di intervento di iniziativa privata entro i quali il rilascio delle concessioni singole è subordinato alla formazione di un comparto unitario, ai sensi dell'art.26 della L.R. n.18/83. Il rilascio delle singole concessioni è subordinato alla cessione delle aree per le urbanizzazioni secondo le modalità ed i tempi specificati nell'atto d'obbligo o della convenzione. Il rilascio delle concessioni è altresì subordinato all'asservimento all'edificio previsto delle aree libere di pertinenza, con specifico atto trasporto dal Comune nella mappa di cui all'art.61 della L.R. 18/83.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 13

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

II - PARAMETRI, INTERVENTI, USI E STANDARD

Art.12 Parametri urbanistici ed edilizi, criteri per la loro misurazione Per l'applicazione della presente normativa ci si avvale dei seguenti parametri di base, come definiti nell’art.2 della L.R. n°52/89:

St Superficie Territoriale Con riferimento ad una parte di territorio comunque definita, la Superficie Territoriale ne rappresenta l’area complessiva. Per St si intende l’area comprendente tutte le superfici da destinare, comprese nel suo perimetro, ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché le superfici fondiarie. La superficie territoriale va misurata al netto delle aree destinate dal piano alla viabilità principale (strade comunali, provinciali e statali) ed ai parcheggi o piazze d’interesse urbano esistenti perimetralmente all’area, ed al lordo di quelle esistenti e/o previste dal piano internamente ad essa. La superficie territoriale si misura al netto delle fasce di rispetto stradali e delle strade pubbliche esistenti e previste dal P.R.E. perimetralmente all'area, ed al lordo delle strade locali esistenti o previste internamente all'area di intervento. La Superficie Territoriale si misura in mq. o in Ha.

Sf Superficie Fondiaria E’ la superficie del lotto edificabile che risulta deducendo dalla superficie territoriale le superfici per opere di urbanizzazione primaria (strade, piazze, spazi pubblici, attrezzature o servizi di interesse generale) e, ove richiesto, le superfici per opere di urbanizzazione secondaria, sia esse esistenti che da realizzare. La superficie fondiaria può essere realizzata in lotti di dimensioni secondo la minima unità di intervento. La Sf si esprime in mq.

Sc Superficie Coperta E’ la proiezione ortogonale sul piano di campagna di tutte le parti fuori terra dell’edificio con l'inclusione delle parti aggettanti chiuse e l’esclusione di cornicioni, pensiline, balconi e simili. Si esprime in mq.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 14

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Ao Area Occupata

E’ la proiezione ortogonale sul piano di campagna di tutte le parti fuori ed entro terra dell’edificio (murature perimetrali anche interrate, balconi, sporti di gronda, pensiline, aggetti e simili). Si esprime in mq.

Se Superficie Edificabile E’ la superficie risultante dalla somma delle superfici lorde di tutti i piani fuori ed entro terra, qualunque sia la destinazione d’uso, essa va misurata sul perimetro esterno del pavimento, compresa la proiezione orizzontale dei muri. Rimangono tuttavia esclusi dal computo della superficie edificabile:  gli spazi non interamente chiusi perimetralmente, anche se coperti, quali logge, balconi, porticati a piano terra, questi ultimi entro il limite di superficie del 25% dall’area occupata (Ao) dall’edificio;  I locali completamente interrati;  I locali a piano terra o seminterrati, purché di altezza netta non superiore a metri 2.40 ed a condizione che siano destinati a ripostigli, cantine e simili, autorimesse singole o collettive entro il limite del 70% della superficie edificabile destinata a residenza, e del 30% della superficie edificabile a diversa destinazione (direzionale, commerciale, turistica, ecc..). Ove al piano terra o al piano seminterrato siano previsti vani di altezza superiore a metri 2.40 o con diversa destinazione d’uso da quelle indicate dal presente capoverso, le superfici relative vanno interamente computate nella superficie totale edificabile.  I locali sottotetto aventi destinazione a soffitta, stenditoio, lavatoio e simili e che non diano luogo ad una superficie maggiore di 9 mq. compresa entro lo spazio volumetrico di altezza media non inferiore a mt. 2.70 misurata da un minimo nel punto più basso di mt 1.80. Ove nel sottotetto siano previsti vani con diversa destinazione d’uso da quelle indicate dal presente capoverso, o che diano luogo a superfici maggiori di 9 mq. e con altezza media non inferiore a mt.2.70 queste vanno interamente computate nella superficie totale edificabile.

Si Superficie d'inviluppo E’ la superficie individuata dall'intersezione delle linee perimetrali più esterne delimitanti l’Area Occupata (Ao) dalla costruzione, o dal loro prolungamento. La Superficie

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 15

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione d’Inviluppo (Si) serve per posizionare l'edificio entro i limiti delle distanze di piano e per verificare in tal senso la rispondenza tra progettato e realizzato.

Ai Area Insediabile E’ l’area risultante dalla Superficie d'Inviluppo (Si) ampliata nel suo perimetro per una larghezza di mt.2,50 oppure mt.7,00 su ciascun lato a seconda che si tratti rispettivamente di edifici privati o pubblici, purché non in violazione delle distanze e/o distacchi minimi di piano. L’Area Insediabile (Ai) serve per consentire la più idonea dislocazione dell'edificio in corso d'opera, senza la necessità delle varianti di ubicazione. L’Ai si misura in mq.

Su Superficie utile abitabile E’ la superficie equivalente della somma delle superfici dei pavimenti degli alloggi, degli ambienti destinati ad attività turistiche commerciali e direzionali, delle superfici relative agli accessori nella entità del 60%, tutte misurate al netto dei muri, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre, scale interne, logge e balconi. La superficie utile Su, è espressa in mq.

Ve Volume del fabbricato Il volume edificabile rappresenta la sommatoria di tutti i volumi ottenuti piano per piano dal prodotto della superficie edificabile (Se) per l’altezza di piano misurato dalla quota di calpestio all’estradosso del solaio di copertura dello stesso. Si esprime in mc.

It Indice di fabbricabilità territoriale E’ il rapporto fra il volume edificabile (Ve) e la superficie territoriale (St). L’indice territoriale It è espresso in mc/mq.

If Indice di fabbricabilità fondiaria E’ il rapporto fra il volume edificabile Ve e la superficie fondiaria Sf. L’indice fondiario If è espresso in mc/mq.

Df Densità insediativa fondiaria E’ il rapporto (ab/Ha) fra il numero di abitanti e la superficie fondiaria interessata dall’insediamento.

Dt Densità insediativa territoriale E’ il rapporto (ab/Ha) fra il numero di abitanti e la superficie territoriale interessata

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 16

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione dall’insediamento.

Lm Lotto minimo Rappresenta la superficie minima per un lotto edificatorio. Il lotto minimo è espresso in mq.

Ic Indice di copertura E’ il rapporto massimo tra l’area coperta Ac e la superficie fondiaria Sf. L’indice di copertura Ic è espresso in mq/mq.

Ip Indice di piantumazione Indica il numero di piante d’alto fusto (n/Ha) (n/100) prescritto per ogni ettaro o per ogni 100 mq. di superficie libera nelle singole zone, con 1’eventuale specificazione delle essenze.

H Altezze degli edifici Le altezze degli edifici non devono superare i massimi assoluti prescritti dalle norme dello strumento urbanistico vigente. Eventuali deroghe per edifici pubblici o di uso pubblico sono ammesse nel rispetto dell’art.64 della L.R. n. 18/1983. Le altezze massime consentite per i vari edifici vanno intese in senso assoluto e, pertanto, nessun ambiente o parte di ambiente abitabile potrà essere posto sopra tali quote, anche se computato nella superficie edificabile. Le altezze sono calcolate per ciascuna fronte dell’edificio a partire dalla quota del marciapiede latistante la fronte medesima o del terreno a sistemazione avvenuta. • Per gli edifici con copertura piana e a terrazzo le altezze si misurano all’estradosso della copertura o al piano di calpestio del terrazzo di copertura. Nel caso di un solaio di copertura con una camera d’aria, l’intercapedine non va considerata ai fini dell’altezza. Come pure fanno eccezione i volumi tecnici strettamente indispensabili e impianti tecnologici a servizio dell’edificio. I parapetti di protezione delle coperture piane non possono avere altezza superiore a mt.1,20. • Per gli edifici coperti a tetto le altezze si misurano: 1. in corrispondenza dell’estradosso della copertura dell’ultimo piano abitabile nel caso in cui: • la traccia della linea di imposta del tetto è a quota inferiore all’estradosso stesso; • le falde di copertura abbiano una pendenza inferiore al 35%; • l’intradosso del colmo di copertura sia posto non oltre mt.3 sopra l’estradosso del solaio di copertura dell’ultimo piano abitabile;

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 17

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2. in corrispondenza dell’imposta del tetto (retta di intersezione del piano di facciata e del piano di falda), nel caso in cui: • l’imposta del tetto sia a quota superiore dell’estradosso del solaio di copertura dell’ultimo piano abitabile; • la pendenza delle falde sia inferiore al 35%; • la distanza tra l’intradosso del colmo di copertura e l’estradosso del solaio di copertura dell’ultimo piano abitabile non superi mt.3; 3. in corrispondenza del punto medio della falda (metà della lunghezza misurata dall’imposta del tetto al colmo) ove l’intradosso del colmo di copertura sia posto oltre mt.3. L’estradosso del solaio di copertura dell’ultimo piano abitabile, e/o la pendenza della falda sia superiore al 35%. Nel caso di tetti articolati in più falde di pendenza variabili tali da configurare almeno un vano abitabile di mq 9 (Hmedia = 2,70) nel sottotetto, l’altezza si misura al colmo. Per gli edifici su terreni in pendio l’altezza massima è calcolata assumendo come riferimento la quota del piano ideale orizzontale passante per il punto medio delle intersezioni delle fronti sul terreno. L’altezza della più alta delle fronti non potrà comunque superare l’altezza massima consentita se non nella misura di mt.1,5 del suo valore. Arbitrari abbassamenti del piano di spiccato delle costruzioni ai fini di aumenti di superfici e volumi edificabili sono da configurarsi come vere e proprie infrazioni edilizie e come tali da perseguire a norme di legge. iP Numero dei piani (i = numero dei piani) Dove esiste questo parametro si intende il numero di piani fuori terra, compreso l’eventuale piano in ritiro ed il seminterrato, se abitabile o destinato ad attività produttive.

Ui Destinazioni d’uso (i = identificativo numerico per le diverse destinazioni) Per ogni zona sono stabilite dallo strumento urbanistico, una o più destinazioni d’uso specifiche. Non possono essere consentite altre destinazioni.

Attrezzature Le aree per l’istruzione, le attrezzature d’interesse comune gli spazi pubblici attrezzati e i parcheggi pubblici debbono essere riservati in sede di attuazione dello strumento urbanistico nell’ambito degli insediamenti unitari da esso previsti.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 18

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

De Distacco fra gli edifici E’ la distanza minima fra le proiezioni verticali dei fabbricati, misurata nei punti di massima sporgenza. II calcolo di detta distanza non deve tener conto di sporgenze, aggetti, balconi, con sporti inferiori a mt1,20.

Dc Distacco dai confini E’ la distanza fra la proiezione del fabbricato, misurata nei punti di massima sporgenza, e la linea di confine. E’ stabilito in rapporto all’altezza degli edifici, ed è fissato altresì un minimo assoluto. II calcolo di detta distanza non deve tener conto di sporgenze, aggetti, balconi, con sporti inferiori a mt1,20. Il distacco minimo dal confine non si applica dal confine di zona quando questo non coincida con un confine di proprietà.

Ds Distacco dal filo stradale E’ la distanza minima che deve osservare l’edificazione dal ciglio de1le strade principali a protezione dei nastri o degli incroci stradali. All’interno dei centri edificati tale distanza deve essere specificatamente individuata in relazione alla situazione orografica e d’impianto urbanistico di ogni singola zona. All’esterno dei centri edificati non deve, comunque essere inferiore a quella disposta dal D.I. n.1444/1968, al fine di garantire la visibilità, gli adempimenti delle corsie e l’insediamento di ulteriori eventuali allacciamenti.

Accessori Dove consentiti saranno ad un solo piano, ed adibiti al servizio dell’edificio principale.

Superficie per opere di urbanizzazione Ai fini della determinazione del contributo di cui all’art.5 della legge n.10/1977 e dell’applicazione dei provvedimenti espropriativi di cui alla legge n.865/1971 le classificazioni delle superfici per le opere di urbanizzazione e come così appresso indicato: Opere di urbanizzazione primaria comprendono le aree destinate a: a) strade residenziali; b) spazi di sosta o di parcheggio; c) rete fognante; d) rete idrica; e) rete per la distrubuzione dell’energia elettrica e del gas; f) rete di pubblica illuminazione; g) spazi di verde attrezzato.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 19

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Opere di urbanizzazione secondaria sono le attrezzature di cui all’art. 44 della legge 865/71, comprensive delle aree di pertinenza: a) Asili nido e scuole materne; b) Scuole dell’obbligo; c) Mercati di quartiere d) Delegazioni comunali e) Chiese ed altri edifici per servizi religiosi f) Impianti sportivi di quartiere g) Centri sociali ed attrezzature culturali e sanitarie h) Aree verdi di quartiere. Opere di urbanizzazione generale sono le attrezzature di cui al punto 5 dell’art. 4 del D.I. 1444/68.

Vt Volumi tecnici Sono da considerare «volumi tecnici» i volumi strettamente necessari a contenere e a consentire l’accesso di quelle parti degli impianti tecnici a servizio dell’edificio (impianto idrico, telefonico, elevatore, televisivo, di parafulmine, di ventilazione) e per le sole parti emergenti dalla linea di gronda dell’edificio; l’extra corsa degli ascensori, il vano scala, i serbatoi idrici, i vasi di espansione dell’impianto di riscaldamento, le canne fumarie e di ventilazione ecc. che non possono essere comprese, per esigenze tecnico funzionali, entro il corpo dell’edificio stesso, quale sarebbe realizzabile secondo i limiti imposti dalle norme urbanistico vigenti. I volumi tecnici devono essere commisurati in equa proporzione alle caratteristiche e all’entità degli edifici cui si riferiscono e la loro sistemazione non deve costituire pregiudizio alle soluzioni architettoniche d’insieme.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 20

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.13 Classificazione degli interventi edilizi Ai fini della classificazione degli interventi vengono di seguito definite i tipi di intervento edilizio:

NC Nuova Costruzione Per nuova costruzione si intende: • Qualsiasi opera edilizia emergente dal suolo o riguardante il sottosuolo, realizzata in muratura o con l’impiego d’altro materiale; qualsiasi manufatto che, indipendentemente dalla durata, dalla inamovibilità e incorporazione al suolo, sia in grado di costituire unità abitativa, o d’ufficio o di servizio in genere.

DR Demolizione e Ricostruzione Per demolizione e ricostruzione si intende: • Qualsiasi intervento, anche parziale, che tende alla riedificazione di una costruzione, o di parte di essa, demolita.

A Ampliamento Per ampliamento si intende: • L’aumento dell’estensione o delle dimensioni di una costruzione esistente con la creazione di uno spazio supplementare.

S Soprelevazione Per soprelevazione si intende: • L’estensione in senso verticale di tutta, o di parte della costruzione esistente.

OM Ordinaria manutenzione Per ordinaria manutenzione si intende: • Riparazione, rinnovamento e sostituzione senza modifica d’infissi esterni, grondaie, pluviali, recinzioni, manti di copertura, pavimentazioni esterne; • Riparazione e rifacimento d’infissi interni, pavimentazioni interne, intonaci e rivestimenti interni; • Riparazione, integrazione e ammodernamento d’impianti che non comportino la costruzione e la destinazione ex novo di locali per servizi igienici e tecnologici.

SM Straordinaria manutenzione Per straordinaria manutenzione si intende: • Tinteggiatura, pulitura esterna e rifacimento intonaci o altri rivestimenti esterni;

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 21

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

• Parziali interventi di consolidamento e risanamento delle strutture verticali esterne ed interne; • Parziali interventi di sostituzione, consolidamento e risanamento delle strutture orizzontali, architravi, solai, coperture senza che questi comportino variazioni delle quote superiori e inferiori delle strutture stesse; • Demolizioni con spostamenti di tramezzi divisori non portanti; • Destinazione o riadattamento di locali interni esistenti a servizi, igienici e impianti tecnici; • Rifacimento degli elementi architettonici esterni (inferriate, cornici, zoccolature, infissi, pavimentazioni, vetrine, ecc.) purché senza cambiamenti di dimensioni e disegno. E’ in ogni caso esclusa dagli interventi di straordinaria manutenzione qualsiasi modifica: • Della forma e della posizione delle aperture esterne, solo se non costituisce ripristino delle preesistenze; • Della posizione, dimensione e pendenza delle scale e delle rampe; • Del tipo e della pendenza delle coperture. L’Amministrazione comunale può richiedere, nell’ambito della straordinaria manutenzione, l’adozione di materiali e tinteggiature idonee e la rimozione d’elementi costruttivi e decorativi aggiuntivi al fabbricato originario.

RS Restauro scientifico Sono interventi di restauro scientifico quelli che si attuano su unita edilizie che hanno assunto rilevante importanza nel contesto urbano territoriale per specifici pregi o caratteri architettonici e artistici. Gli interventi di restauro scientifico consistono in un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'edificio, ne consentono la conservazione valorizzandone i caratteri, rendendone possibile un uso adeguato alle intrinseche caratteristiche. Il tipo di intervento prevede: a) il restauro degli aspetti architettonici o il ripristino delle parti alterate, e cioè: • i1 restauro o il ripristino di fronti esterni ed interni; • il restauro o il ripristino degli ambienti interni; • la ricostruzione filologica di parti dell'edificio eventualmente crollate o demolite; • la conservazione o il ripristino dell'impianto distributivo-organizzativo originale; • la conservazione o il ripristino degli spazi liberi, tra gli altri, i larghi, i piazzali, gli orti, i

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 22

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

giardini, i chiostri; b) il consolidamento, con sostituzione delle parti non recuperabili senza modificare la posizione o la quota dei seguenti elementi strutturali: • murature portanti sia interne che esterne; • solai e volte; • scale; • tetto, con ripristino del manto di copertura originale; c) la eliminazione delle superfetazioni come parti incongrue, dell'impianto originario e agli impianti organici del medesimo; d) l’inserimento degli impianti tecnologici e igienico-sanitario essenziali nel rispetto delle norme di cui ai punti precedenti.

RC Restauro conservativo Per restauro conservativo si intende: • Consolidamento e risanamento delle strutture portanti verticali e orizzontali fatiscenti o instabili, senza alterazione delle quote e delle dimensioni originarie, e solo in caso di provata necessità con l’aggiunta entro tali limiti d’elementi di rinforzo, con materiali diversi; • Consolidamento e risanamento di scale e rampe senza alterazione delle pendenze, delle quote, delle dimensioni originarie, dei materiali dei gradini e sottogradini e, solo in caso di provata necessità con l’aggiunta entro tali limiti d’elementi di rinforzo con materiali diversi, sottofondazioni, iniezioni nelle murature, rifacimento di tetti e coperture - grande e piccola armatura - con quote e materiali identici a quelli originari; • Demolizioni di superfetazioni, sopraelevazioni, ampliamenti, aggiunte provvisorie e permanenti che alterino le caratteristiche dimensionali e tipologiche del fabbricato; • Riparazione d’elementi architettonici, scultorei, decorativi interni ed esterni con materiali, forme e tecniche di lavorazione originari e senza modifiche della forma e della posizione delle aperture esterne; • Demolizione di tramezzi divisori interni non portanti; • Realizzazione di servizi igienici, d’impianti tecnici e delle relative canalizzazioni, di piccole modifiche distributive interne che non alterino o che ripristino l’organizzazione tipologica originaria.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 23

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

RIE Risanamento igienico e edilizio Tende al mantenimento della struttura e ad un uso equilibrato della stessa; tale intervento va attuato secondo le tecniche, le modalità e le avvertenze di cui alle istruzioni per la condotta dei restauri architettonici. In questo tipo di intervento è di particolare importanza il rispetto delle qualità tipologiche, costruttive e funzionali dell’organismo, evitando quelle trasformazioni che ne alterino i caratteri. Gli interventi previsti sono: • Lavori occorrenti per adeguare il fabbricato agli standard igienici e edilizi correnti, conservando l’organizzazione tipologica, la superficie utile, il volume, le facciate principali e le relative aperture. Per facciate principali si intendono quelle prospettanti su pubbliche vie o su spazi pubblici, con esclusione di quelle su spazi interni anche se comuni a più proprietà. • Nell’ambito degli interventi di risanamento è compresa la demolizione di superfetazioni, soprelevazioni, ampliamenti, aggiunte provvisorie e permanenti, anche se a suo tempo autorizzate, che alterino il fabbricato e contribuiscano al suo degrado edilizio, igienico, sociale; • La sistemazione delle aree libere al servizio della unità immobiliare.

REL Ristrutturazione edilizia limitata Interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico d’opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione d’alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Sono ammessi: • Aumenti della superficie utile interna al perimetro murario preesistente, in misura non superiore al 10% della superficie utile stessa;

REG Ristrutturazione edilizia globale Insieme sistematico d’opere rivolto a trasformare l’organismo edilizio in un organismo diverso dal preesistente dal punto di vista distributivo e tecnologico, anche attraverso rilevanti modifiche della forma e dei volumi. Sono ammessi: • Aumenti della superficie utile interna al perimetro murario preesistente, in misura non superiore al 10% della superficie utile stessa;

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 24

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

• Aumenti della superficie utile e/o del volume degli edifici ove ciò sia consentito dagli strumenti urbanistici Comunali;

D Demolizione Si intende la demolizione totale di un fabbricato sia quella finalizzata alla ricostruzione secondo gli indici previsti dagli strumenti urbanistici comunali, sia quella finalizzata alla disponibilità dell’area per ricomposizione particellare e per servizi pubblici in funzione della ristrutturazione urbanistica.

RU Ristrutturazione urbanistica Interventi rivolti a sostituire l’esistente tessuto urbanistico edilizio con altro diverso mediante un insieme sistematico d’interventi edilizi anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 25

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.14 Classificazione degli usi del territorio Nelle descrizioni che seguono vengono indicati gli usi consentiti nel territorio del presente P.R.E., raggruppati per classi di attività. E' inteso che a tali usi sono connesse funzioni e spazi accessori e di servizio attinenti agli usi medesimi (ad es., per la residenza: autorimesse, cantine, ecc.; per le attività commerciali: magazzini, spazi tecnici, spazi di esposizione, ecc.; per le attività produttive ed economiche in genere: mense, depositi, servizi ecc.), anche se appartenenti ad altre categorie d'uso, purché esse siano strettamente necessarie allo svolgimento della funzione fondamentale e come tali ad essa collegate. ABITATIVO/RICETTIVO U01 residenziale Vanno riferite a tale uso le abitazioni singole, aggregate e/o integrate e servizi annessi quali garage, cantine, soffitte ecc.. U02 esercizi alberghieri e simili Comprende gli esercizi che svolgono stabilmente funzioni ricettive, o complessi turistici ricettivi complementari (quali: campeggi, villaggi turistici e/o asili per alloggi temporanei itineranti), attività agroturistiche. PRODUTTIVO Uso primario U03 agricoltura Comprende le attività connesse alla conduzione agricola: la residenza degli addetti e dei loro familiari, gli eventuali spazi abitativi per 1'esercizio dell'agriturismo, le coltivazioni industriali ed in serra, 1'allevamento zootecnico, il rimessaggio dei macchinari ed il magazzinaggio dei prodotti, 1'infrastrutturazione tecnica e di difesa del suolo. Vanno riferite a tale uso: le abitazioni agricole, i silos ed i magazzini dei prodotti e dei foraggi, le serre, le stalle e simili, le infrastrutture tecniche e le opere di difesa del suolo. U04 silvicoltura Comprende le attività relative al mantenimento, potenziamento e difesa delle aree boscate ed alla valorizzazione delle aree a potenzialità boschiva. U05 colture in vivaio Comprende le attività relative alla semina ed alla coltivazione di specie vegetali prima del trapianto stabile. Vanno riferiti a tale uso le serre ed i manufatti strettamente necessari allo svolgimento di tali attività.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 26

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Uso secondario U06 artigianato produttivo Comprende le attività di cui alla classificazione merceologica ISTAT «artigianato» con esclusione di quelle relative all'artigianato di servizio di cui al successivo U12. Oltre all'attività produttiva propriamente detta comprende anche le attività complementari connesse, quali: residenza per gli addetti, esposizione, commercio ed esportazione dei prodotti, amministrazione e gestione. U07 industria Comprende tutti i tipi di attività di produzione industriale manifatturiera di beni classificata come tale dall'ISTAT e non riconducibili alle categorie artigianali. Oltre all'attività produttiva propriamente detta (progettazione, lavoro, ingegnerizzazione e gestione della produzione, movimentazione e magazzinaggio), comprende anche quelle relative a: • organizzazione e gestione (amministrative, commerciali, di gestione del personale, dei materiali, e simili); • ricerca e sviluppo; • servizi per il personale. E' ammessa una superficie ad uso abitativo per ogni unità aziendale superiore ai 400 mq.

Uso terziario U08 terziario diffuso Vanno riferiti a tale uso gli uffici pubblici e privati, gli studi professionali, le agenzie e simili, i servizi culturali e ricreativi (U24), i servizi socio-sanitari (U23), ciascuno di (Se) non superiore a 240 mq. generalmente integrati nel tessuto residenziale e insediati in modo diffuso in edifici non all'uopo specializzati. Possono altresì complessivamente occupare un intero edificio purché di (Se) non maggiore di 240 mq.. Nel caso in cui essi occupino complessivamente una superficie eccedente tale limite, sono assimilabili all'U09. Nel caso di edifici variamente articolati o tra loro aggregati, si considera "edificio" 1'insieme delle unita immobiliari individuate da un medesimo numero civico. U09 terziario concentrato Comprende le attività direzionali di carattere pubblico e privato, le attività amministrative, finanziarie, assicurative e di rappresentanza di interesse generale, le sedi di istituti ed organismi per la ricerca scientifica o applicata, le attività di terziario avanzato e

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 27

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione specializzato. Vanno inoltre riferiti a tale uso gli elementi di cui in U08, nel caso in cui occupino singolarmente una (Se) maggiore di 240 mq. ovvero nel caso in cui occupino complessivamente un intero edificio di (Se) non maggiore di 240 mq.; in tal caso si intendono esclusi i servizi socio-sanitari ed i servizi culturali, ricreativi e assistenziali.

DI SERVIZIO Servizi privati U10 commercio diffuso Comprende le attività commerciali al dettaglio e le esposizioni merceologiche. Vanno riferiti a tale uso gli esercizi di (Se) non superiore a 180 mq., generalmente integrati nel tessuto residenziale in edifici non all'uopo specializzati. In tali casi possono complessivamente occupare un intero edificio purché di (Se) non maggiore di 180 mq.. Nel caso in cui essi occupino una superficie eccedente tale limite sono assimilabili all'U13 e ne seguono la disciplina. Non rientrano in tale categoria esercizi riguardanti attività di commercio dei prodotti dell'industria automobilistica, dei semilavorati industriali, delle macchine operatrici e cantieristiche che abbisognano di spazi di grande dimensione per 1'esposizione o l'assistenza ai prodotti trattati, le quali possono trovare sede nella zona artigianale- commerciale. Ai fini dell'applicazione della disciplina del presente uso, nel caso di edifici variamente articolati o tra loro aggregati, si considera "edificio" 1'insieme delle unita immobiliari individuate da un medesimo numero civico. U11 pubblici esercizi Comprende le attività commerciali destinate al pubblico per la consumazione di cibi e/o bevande. Vanno quindi riferiti a tale uso i ristoranti, le trattorie, i bar, le birrerie, le osterie e similari. U12 artigianato di servizio Comprende le attività di tipo artigianale, produttive di servizi alla casa, alla persona ed ai suoi beni con esclusione dell'auto. U13 commercio concentrato Comprende le attività commerciali e paracommerciali. Vanno riferiti a tale uso gli esercizi che occupano singolarmente una (Se) complessiva maggiore di 180 mq., ovvero quelli che occupano complessivamente un intero edificio di (Se) maggiore di 180 mq..

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 28

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

U14 commercio all'ingrosso e magazzinaggio merci Vanno riferiti a tale uso i depositi ed i magazzini per la raccolta, conservazione, smistamento, manipolazione e movimentazione delle merci, nonché le abitazioni per il personale di custodia.

Servizi pubblici e di uso pubblico U15 istruzione dell'obbligo e assistenza all'infanzia Vanno riferiti a tale uso gli asili nido, le scuole materne e le scuole dell'obbligo (elementari, medie inferiori, speciali), nonché le abitazioni per il personale di custodia. U16 istruzione superiore e speciale Vanno riferite a tale uso le scuole medie superiori, le scuole di specializzazione, le scuole di formazione professionale e gli istituti sperimentali di ricerca. U17 servizi per la ricerca Vanno riferite a tale uso le sedi per la ricerca, la sperimentazione e le attività complementari e di servizio, nonché 1'abitazione per il personale di custodia. U18 sport di base Comprende le attività di gioco e sport organizzati anche con fini di spettacolo. Vanno pertanto riferite a tale uso le palestre, le piscine, i campi, le piste per la pratica sportiva all'aperto o al coperto, gli spogliatoi e servizi igienici, le sedi di circoli sportivi, i punti di ristoro per i praticanti, nonché 1'abitazione per il personale di custodia. U19 verde pubblico attrezzato Vanno riferite a tale uso le aree di uso pubblico, sistemate con specie vegetali, e attrezzate per la ricreazione, il gioco libero, il riposo, la rigenerazione dell'ossigeno, il filtraggio degli agenti inquinanti, la creazione di paesaggi naturali. U20 servizi di interesse comune Comprende servizi sociali, culturali e ricreativi, assistenziali (agli anziani, handicappati, ecc.), sanitari, servizi comunali decentrati, sedi per associazioni ed organismi partecipativi, ed i servizi di cui al D.M. 1444/68, art.3/b esclusi i servizi per il culto. U21 istituzioni ed amministrazione Vanno riferite a tale uso le sedi istituzionali politiche, sindacali e di categoria, le sedi per la pubblica amministrazione comunale, provinciale, regionale, statale e di rappresentanza istituzionale. U22 Servizi religiosi Vanno riferiti a tale uso gli edifici per il culto e per le opere parrocchiali, gli istituti

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 29

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione religiosi, educativi ed assistenziali, nonché le attrezzature complementari (per attività culturali, ricreative e sportive, ecc.). U23 Servizi socio-sanitari Comprende i servizi per la diagnostica, la terapia, la degenza e la riabilitazione dei malati, i servizi per gli anziani, per gli handicappati e per i disabili. U24 Servizi culturali e ricreativi Comprende le sedi destinate stabilmente a mostre ed esposizioni, teatri, cinematografi, alla promozione culturale, all'uso ricreativo del tempo libero. U25 Esposizione di beni e servizi Vanno riferiti a tale uso i centri espositivi e fieristici riguardanti beni e servizi. U26 Servizi cimiteriali Vanno riferite a tale uso le aree destinate a strutture ed impianti per la tumulazione, la inumazione ed il culto dei defunti, nonché per le connesse attrezzature ed uffici civili e religiosi.

Infrastrutture di servizio U27 Servizi tecnologici Comprende le reti tecnologiche di equipaggiamento del territorio e degli insediamenti, nonché i servizi direttamente connessi al loro esercizio. Vanno pertanto riferite a tale uso le attrezzature per 1'esercizio delle reti tecnologiche urbane (acqua, gas, energia elettrica, telecomunicazioni, rifiuti, ecc..). U28 Mobilità meccanizzata Vanno riferite a tale uso le sedi viarie destinate alla circolazione dei veicoli pubblici e privati, gli spazi per la sosta, gli spazi destinati al trasporto pubblico in sede propria, nonché gli spazi per i marciapiedi, ed altresì gli spazi e le strutture di verde di arredo. U29 Mobilità pedonale e ciclabile Vanno riferiti a tale uso i marciapiedi, i portici, le gallerie, le piazze, i percorsi pedonali e ciclabili in sede propria, nonché gli spazi e le strutture di verde di arredo. U30 Servizi per il trasporto pubblico Vanno riferite a tale uso le autostazioni, nonché gli spazi complementari e di servizio (depositi, rimesse, officine, magazzini). U31 Distribuzione di carburanti e gas per autotrazione Comprende le attività di rifornimento per i veicoli privati e quelle direttamente connesse per il personale e per gli utenti.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 30

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Vanno pertanto riferite a tale uso le stazioni di rifornimento, eventuali pubblici esercizi, esercizi commerciali, autofficine, autorimesse e simili. U32 Parcheggio Vanno riferite a tale uso le autorimesse entro e fuori terra, i parcheggi in superficie, nonché gli spazi integrativi destinati alle attrezzature per 1'assistenza meccanica, il lavaggio, la distribuzione di carburanti e la custodia. U33 Servizio all'auto Comprende le attività di assistenza meccanica alle autovetture e simili. Vanno pertanto riferite a tale uso le relative officine. U34 Depositi di beni a cielo aperto Vanno riferiti a tale uso i depositi di materiali e manufatti (autoveicoli nuovi ed usati, materiali edili, roulottes, camper, ecc...), nonché le relative attrezzature e gli spazi per esposizioni merceologiche con o senza vendita. Possono comprendere altresì eventuali spazi coperti per uffici, guardiole e servizi nella misura massima di mq. 50 di Se, qualora non fossero integrati a strutture fisse (fabbriche, laboratori, centri commerciali, ecc.).

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 31

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.15 Standard urbanistici ed edilizi Il presente piano è redatto nel rispetto degli standard urbanistici di cui al D.M. 1444/68, e dell’art 56 comma 7 del P.T.C.P. assumendo come dotazione ottimale quella prevista dal Piano Territoriale della Provincia di Chieti , pari a mq. 18 per ogni abitante insediato o da insediare, così suddivisi:  attrezzature scolastiche 4,5 mq/ab  attrezzature di interesse comune 2,0 mq/ab  attrezzature sportive e parchi urbani 9,0 mq/ab  parcheggi pubblici 2,5 mq/ab

I requisiti minimi degli alloggi e degli edifici in genere (standard edilizi) sono stabiliti nel Regolamento Edilizio redatto ai sensi dell'art.16 della L.R. 18/83 e s.m.i.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 32

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

III - DISCIPLINA DEL TERRITORIO

Art.16 Classificazione delle zone Il territorio comunale è suddiviso, secondo le funzioni e le destinazioni individuate nelle tavole di progetto del P.R.E., nelle seguenti zone:

Zone di interesse generale 1. Zone destinate alla viabilità 2. Zone destinate a parcheggi 3. Zone destinate ai servizi tecnologici Sa 4. Zone cimiteriali V2 5. Zone destinate a verde pubblico (parchi e giardini) V1 6. Zone destinate a verde attrezzato (sport) V3 7. Zone destinate all’istruzione Is 8. Zone destinate a Interesse comune Ic

Zone di tutela 1. Zone di tutela fluviale 2. Verde di salvaguardia ambientale 3. Zone soggette a dissesto idrogeologico 4. Terre demaniali civiche 5. Zone di tutela paesistica

Zone a prevalente destinazione residenziale 1. Zone omogenee di tipo A _ Nucleo Antico 2. Zone omogenee di tipo B1 - B2 _ Completamento 3. Zone omogenee di tipo B3 _ Completamento condizionato 4. Zone omogenee di tipo C _ espansione residenziale (comparti) 5. Zone omogenee di tipo P.E.E.P.

Zone a prevalente destinazione produttiva tipo D 1. Zone P.I.P. D1 2. Zone artigianali e commerciali D2 3. Zona Turistico Ricettiva D3 Zone agricole tipo E

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 33

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.17 Criteri per la disciplina delle zone Ai fini dell'applicazione delle seguenti norme il territorio comunale e suddiviso in zone, indicate nelle Tavv. 13.1 – 13.2 – 13.3 – 13.4 ("Previsioni di piano: Azzonamento "). La disciplina delle zone risulta dai seguenti tipi di prescrizioni: 1. Usi consentiti distinti in: • usi principali, intesi quali intrinseci alla natura della zona o sottozona; • usi complementari, intesi quali usi diversi da quelli principali ma con essi compatibili; 2. Modalità di intervento, con riferimento alle "Modalità di attuazione del P.R.E.", di cui all’articolo 11; 3. Tipi di intervento, con riferimento alla classificazione degli interventi di cui al precedente articolo 13, salvo quanto prescritto una volta per tutte all'ultimo comma del presente articolo per il cambio di destinazione d'uso (CD); 4. Regole per l’intervento, intese quali norme specifiche alle quali attenersi nell’attuazione degli interventi. I valori degli indici e dei parametri ivi indicati, sono da intendersi come valori massimi. Per quanto riguarda gli usi nelle singole zone, nelle zone già edificate e nelle zone ad intervento diretto sono indifferentemente consentiti sia gli usi principali, sia gli usi complementari. Nelle zone di nuovo impianto, all'interno dei comparti e nelle zone di completamento, gli usi complementari sono consentiti solo qualora agli usi principali sia destinato almeno il 55% della Se totale, escludendo dal computo la Se dei parcheggi. Per attività non comprese negli usi di cui al precedente articolo 14, ovvero per manufatti e spazi non riferibili a tali usi, il Comune, sentita la Commissione Edilizia, dichiara con apposita Delibera la loro affinità con uno degli usi citati, tenuto anche conto degli effetti sul territorio. Per quanto riguarda la eventuale preesistenza nelle singole zone di edifici con usi non rientranti negli usi 'principali' ne in quelli 'complementari' vale quanto disposto dal precedente articolo 10. Ai fini delle dotazioni relative ai parcheggi di tipo A ciascuna zona dovrà essere provvista di aree in quantità non inferiore a quella richiesta di cui al punto 2 dell'art.20. Per quanto riguarda il cambio di destinazione d'uso (CD) esso si intende consentito in tutti i casi in cui il nuovo uso sia compreso negli usi principali o negli usi complementari, entro i limiti delle percentuali massime prescritte, della zona nella quale avviene il cambiamento.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 34

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.18 Criteri generali relativi agli usi del territorio Gli usi del territorio definiti nei successivi articoli costituiscono, opportunamente combinati, le destinazioni d'uso previste per le varie zone. I parcheggi ed il verde, di cui ai successivi articoli, sono dotazioni di uso pubblico (opere di urbanizzazione primaria); possono essere dotazioni di uso comune quando sono pertinenti agli abitanti, agli addetti, o agli utenti destinatari di determinati usi, prevalentemente commerciali e terziari. Per tutti gli interventi che comportino aumento di (Se) è prescritta, per la parte di (Se) in aumento, la dotazione dello standard di parcheggio richiesto per gli interventi di nuova costruzione. Per tutti gli interventi di recupero diversi da quelli di REG, e che non comportino cambio di destinazione d'uso, non è richiesto il rispetto degli standards specifici di cui sopra. Non è consentito, peraltro, cambiare destinazione d'uso a superfici già destinate a parcheggio. Per quanto riguarda il cambio di destinazione d'uso (CD) e prescritto lo standard relativo al nuovo uso. Le disposizioni relative al rispetto degli standard previsti per i diversi usi del territorio non si applicano all'interno del centro storico (Zona A, ex DM 1444/68). Le superfici relative ai parcheggi e al verde di uso comune devono essere sistemate e mantenute a cura e spese degli interessati ed essere aperte al pubblico.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 35

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

ZONE DI INTERESSE GENERALE

Art.19 Zone destinate alla viabilità Le zone destinate alla viabilità sono necessarie allo svolgimento del traffico pedonale e meccanico (statico e dinamico). Tali zone comprendono: a) le strade === b) I nodi stradali X c) i parcheggi P d) le fasce di rispetto stradale Vr

Usi principali: U28 (mobilita meccanizzata) U29 (mobilita pedonale e ciclabile) Usi complementari: U32 (parcheggio) Modalità d'intervento: intervento diretto tramite progetto esecutivo. Regole per l’intervento: La delimitazione delle zone cosi come risulta negli elaborati grafici di P.R.E. non indica necessariamente l’andamento e la larghezza delle carreggiate stradali, ma gli ambiti nei quali la progettazione esecutiva definirà le caratteristiche funzionali e dimensionali dei singoli manufatti, Gli spazi non impegnati, in sede di progettazione esecutiva, e non destinati ad aree di rispetto e asservite sono da considerarsi appartenenti, come destinazione urbanistica, a quelle limitrofe. E' consentita nelle piazze e sui marciapiedi di adeguate dimensioni, la realizzazione di chioschi per la vendita di giornali, bibite, gelati e similari, purché realizzati con strutture "precarie" e rimovibili. La Se di tali interventi, nonché la localizzazione, sarà stabilita con apposita convenzione tra Comune e operatore e sarà commisurata al minimo strettamente necessario all'espletamento degli usi compatibili.

Classificazione delle strade Le strade che interessano il comune di Tufillo , ai sensi del D.L. 30/04/92 n.285, sono di due tipi: B = strade extraurbane primarie (Strada Statale) C = strade extraurbane secondarie (provinciali) F = strade locali (comunali)

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 36

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Ai fini dell’applicazione delle distanze dalle strade il perimetro delll’area urbana è rappresentata dalla tavola n°19 Distanze minime degli edifici dalle strade Le distanze dal confine stradale, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, sono prescritte dal D.P. 16/12/92 n.495 modificato e integrato dal D.P. 26/04/93 n.147. Rispetto ai due suddetti tipi di strade le distanze minime da osservare sono:

A All'interno dei perimetri delle aree urbane Le distanze minime prescritte per le singole delimitate come centri abitati ai sensi zone dalle presenti N.T.A., per le strade di dell'art.4 del D.L. 30/04/92 n.285 entrambi i tipi C ed F B All'interno dei centri abitati non compresi 5 mt. per le strade di entrambi i tipi C ed F; nei perimetri delle aree urbane e delimitati ai le dmin. prescritte per le singole zone dalle sensi dell'art.4 di cui sopra presenti N.T.A. per le strade di tipo F. C All'interno dei perimetri delle aree urbane 10 mt. per le strade di tipo C; non delimitate come centri abitati ai sensi le dmin. prescritte per le singole zone dalle dell'art.4 di cui sopra presenti N.T.A. per le strade di tipo F. D All'esterno dei perimetri delle aree urbane e 30 mt. per le strade di tipo C; dei centri abitati delimitati ai sensi dell'art.4 20 mt. per le strade di tipo F, ad eccezione delle di cui sopra "strade vicinali" come definite dall'art. 3 del D.L. 30/04/92 n.285. Per queste ultime la distanza minima è di 10 mt.

Relativamente alla costruzione o ricostruzione di muri di cinta, di qualsiasi natura o consistenza, limitatamente al caso di cui al precedente punto D, la distanza dal confine stradale non può essere inferiore a 3 mt. per entrambi i tipi di strade. Negli interventi di ricostruzione (R) che non comportino variazione della sagoma planivolumetrica è consentito il mantenimento delle distanze esistenti. Nella zona di cui al presente articolo è consentita la permanenza o l’installazione di stazioni di rifornimento del carburante solo se compatibili con la legislazione ed i regolamenti vigenti in materia e solo se collocati esternamente alle sedi stradali (carreggiata più marciapiedi) o collocati in modo che la sosta per il rifornimento avvenga all'esterno della sede stradale e comunque non arrechi intralcio alla circolazione dei veicoli e dei pedoni. Le strade di progetto all’interno del perimetro urbano, sono individuate e classificate con le seguenti diciture : viabilità da potenziare e viabilità di progetto, nella tavola N°14. Le rispettive tipologie costruttive e dimensionali sono indicate nella tavola N°20.1

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 37

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.20 Zone destinate a parcheggi I parcheggi previsti dalle presenti norme si suddividono nelle seguenti categorie: A) parcheggi di urbanizzazione primaria; B) parcheggi privati; Lo standard è espresso in mq. di superficie, comprensiva degli spazi di manovra, in rapporto alla superficie edificabile (Se). I parcheggi A sono quelli necessari a soddisfare esigenze elementari di mobilita e di sosta e, in quanto opere di urbanizzazione primaria, sono pubblici. Le aree destinate a parcheggio all'interno dei comparti unitari di attuazione devono essere rese disponibili per 1'uso pubblico ovvero cedute gratuitamente, tramite convenzione, al Comune. Le aree per i parcheggi A indicate negli elaborati grafici del PRE con il simbolo "P" concorrono alla dotazione di cui al DM 1444/68 (standard urbanistici).

I parcheggi B sono quelli privati, necessari a soddisfare le esigenze, a diretto ed esclusivo servizio degli edifici, e se non diversamente indicate nelle tavole di piano, vanno dimensionati come di seguito specificato. Ai sensi delliArt.41 sexies della Legge 1150/42 così come modificato dall’Art.2 della Legge 122/89, nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni debbono essere riservati spazi a parcheggio privato nella misura di un metro quadro ogni dieci metri cubi di costruzione. Negli interventi che prevedono destinazioni non residenziali degli immobili, in aggiunta ai parcheggi privati di cui al comma precedente, per ogni cento metri di superficie edificabile (Se) devono essere riservati spazi per il parcheggio privato di uso pubblico nelle seguenti quantità in relazione al tipo di destinazione d’uso:  Commercio al dettaglio mq. 60  Artigianato di servizio mq. 40  Attività alberghiere mq. 40  Bar, ristoranti, ritrovi, sale giochi, palestre, ecc. mq. 40  Attività direzionali o terziarie in genere mq. 60 Tali spazi possono essere collocati sia all’interno dell’edificio, sia nell’area di pertinenza dello stesso; in caso di edifici a destinazione d’uso mista, la quota di parcheggi relativa alla parte residenziale può essere ricavata all’interno dell’edificio, mentre quella relativa alla parte non residenziale deve comunque essere esterna all’edificio.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 38

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Per tutti gli interventi che comportino aumento di (Se) è prescritta per la parte di (Se) in aumento, la dotazione dello standard di parcheggio richiesto per gli interventi di nuova costruzione. Gli interventi di DR (Demolizione e Ricostruzione) sono subordinati alla realizzazione di parcheggi in misura pari a quanto prescritto per gli interventi di nuova costruzione (NC). Nel caso di impossibilità a ricavare la superficie di parcheggio all'interno del lotto pertinente all'intervento, è consentito ricavarla in lotti adiacenti o frontisti mediante apposite convenzioni tra proprietari. Le disposizioni del presente articolo non si applicano nel sottoambito di intervento definito come “zona omogenea di tipo A _ centro storico”, in quanto le quote relative ai parcheggi privati di uso pubblico sono ricomprese nei parcheggi pubblici esistenti e di progetto nelle zone limitrofe.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 39

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.21 Zona per servizi Tecnologici all'auto (distribuzione carburanti) Sa E' indicata col simbolo SA e comprende le aree destinate a stazione di servizio in sede propria e alle attività connesse all'auto e al trasporto pubblico e privato.

Usi principali: U31 (distribuzione di carburanti e gas per autotrazione)

Usi complementari: U10 (commercio diffuso) U11 (pubblici esercizi) U30 (servizi per il trasporto pubblico) U32 (parcheggio) U33 (artigianato di servizio all'auto) U01 (residenziale) Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC nuova costruzione OM ordinaria manutenzione SM straordinaria manutenzione DR demolizione e ricostruzione. Regole per l’intervento: 1. Lotto minimo = 2.000 mq 2. uso principale U31 – per gli erogatori di carburante: • Dc = 10.00 mt. • Ds = 10.00 mt 3. usi complementari U10-U11-U30-U32-U33: • Hmax = 5.00 mt. • Ic = 0.30 mq/mq • Dc = 5.00 mt • Ds = 5.00 mt. 4. uso complementare U01 residenza: • Hmax = 6.50 mt. • Se = 360 mq. • Dc = 5.00 mt • Ds = 5.00 mt. 5. Ip = 2/100mq di Sf 6. Area a verde 20% di Sf

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 40

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.22 Zona Cimiteriale V2 La zona cimiteriale è costituita dalle aree destinate a contenere i campi per l’inumazione e la tumulazione dei morti, i cinerari, gli ossari e le relative attrezzature di servizio. Di esse non fanno parte le relative fasce di rispetto, indicate delle tavole di P.R.E. solamente per l’applicazione del vincolo di inedificabilità.

Usi principali: U26 Servizi cimiteriali

Usi complementari U22 Servizi religiosi U32 Parcheggio, solo nella fascia di rispetto U03 Agricoltura, solo nella fascia di rispetto U18 verde sportivo senza manufatti, solo nella fascia di rispetto U19 verde pubblico attrezzato, solo nella fascia di rispetto Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC – Nuova costruzione OM – Ordinaria manutenzione SM – Straordinaria manutenzione D – Demolizione DR – Demolizione e Ricostruzione Regole per l’intervento: L'edificazione nella zona cimiteriale è subordinata alla redazione di un progetto esecutivo. Le costruzioni addossate al muro di cinta non possono avere altezza superiore allo stesso.

E' consentita, nella fascia di rispetto cimiteriale, la posa di manufatti provvisori adibiti a chioschi per la vendita dei fiori, di lampade votive, ecc., previa stipula di convenzione con la quale il concessionario si impegni a rimuovere il chiosco in qualsiasi momento e senza alcun indennizzo, su richiesta dell'Amministrazione Comunale. Negli edifici esistenti all’interno della fascia di ripetto sono consentiti solo interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione (OM, SM) e ristrutturazione edilizia limitata (REL). Nel Caso di demolizione che sia conseguente a causa di forza maggiore, e ove sia dimostrata l’impossibilità di ricostruire al di fuori della fascia di rispetto, è consentita la riedificazione nel limite del volume preesistente. La fascia di rispetto cimiteriale in forza del V comma dell’art.338 del R.D. n.1265 del 27.07.1934 è stata riportata a mt.50 su tutto il perimetro , in quanto nel precedente strumento urbanistico in alcuni tratti era inferiore a mt. 50 .

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 41

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.23 Zona per il verde pubblico V1 Le zone di verde pubblico sono destinate alla conservazione ed alla creazione di aree a parco a scala di centro abitato. Sono indicate col simbolo V1 e comprendono l’insieme delle aree pubbliche attrezzate per le attività libere all'aperto di cui al D.M. 1444/68 art. 3/c.

Usi principali: U19 (verde pubblico attrezzato)

Usi complementari: U11 pubblici esercizi U24 servizi ricreativi Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC nuova costruzione, solo per strutture 'precarie' e rimovibili; DR, per gli eventuali edifici preesistenti, che in ogni caso dovranno essere destinati agli Usi di cui sopra. Regole per l’intervento: Nelle zone destinate a verde pubblico all’interno del perimetro urbanizzato od ad esso limitrofo sono consentite unicamente costruzioni che realizzino o integrino la destinazione di zona e cioè le attrezzature per la sosta e per il gioco dei bambini e chioschi gestiti dai privati. Tali attrezzature, quando richieste da privati, potranno essere autorizzate mediante concessioni temporanee, con l’obbligo di sistemazione delle aree adiacenti, conservando il verde esistente ed in particolare le alberature. La Se degli interventi di NC di cui sopra sarà commisurata al minimo strettamente necessario alla realizzazione di strutture destinate agli Usi di cui sopra.

Nelle aree a verde pubblico di progetto (V1) è possibile realizzare pubblici esercizi e locali per servizi ricreativi, nei modi appresso indicati: Ic = 0.20 mq/mq Hmax = 4.50 mt In questi casi le aree destinate a verde pubblico sono assimilabili ad un comparto unitario di attuazione ai sensi dell’art.26 della L.R. n.18/83. L’attuazione è subordinata a: • costituzione del consorzio dei proprietari; • approvazione da parte dell’Amministrazione comunale del progetto unitario dell’intera area; • stipula di apposita convenzione fra concessionario e Amministrazione Comunale.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 42

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Il concessionario è obbligato alla cessione gratuita dell’area scoperta sistemata a verde, con un Ip = 4/100mq di St. In tutti i casi la progettazione è a carico del concessionario, gli immobili dovranno conservare la destinazione d’uso per un periodo non inferiore a 20 anni dalla data di ultimazione dei lavori.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 43

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.24 Zona verde per lo sport V3 E' indicata col simbolo V2 e comprende l’insieme delle aree specificamente riservate agli impianti pubblici per il gioco e lo sport inseriti nel verde, di cui al D.M. 1444/68 art. 3/c. In tali zone sono ammesse attrezzature sportive sia coperte sia scoperte.

Usi principali: U18 (sport di base)

Usi complementari: U11 pubblici esercizi U24 servizi ricreativi Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC nuova costruzione DR, per gli eventuali edifici preesistenti, che in ogni caso dovranno essere destinati agli Usi di cui sopra o agli Usi complementari U11, U24, limitatamente alle attività ricreative. Regole per l’intervento: Per le nuove costruzioni: Dmin = 7.50 ml dalle strade extraurbane, indipendentemente dalla classe funzionale delle stesse Dmin = 5.00 mt. dalle strade urbane Dmin = 5.00 mt. dai confini di proprietà Uf= 0,10 mq/mq Hmax = 4.50 mt. Le coperture stagionali realizzate con strutture leggere e rimovibili (pneumatiche o a tenda) non sono da computare ai fini dell'Uf e dell'Hmax. Sia nelle zone con attrezzature esistenti sia nelle zone in cui si dovranno realizzare nuovi impianti, dovrà essere prevista una quota minima di parcheggi pari al 5% della superficie complessiva della zona.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 44

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.25 Zona per l’interesse comune Ac Questa zona è riservata a costruzioni ed impianti che abbiano un chiaro e ben definito scopo collettivo di cui al D.M. 1444/68 art.3/b, incluse quelle per il culto religioso, quali: sale per conferenze, cinema, teatri, chiese, biblioteche, servizi ,centri sociali e simili. Vi sono ammessi gli alloggi nel numero strettamente necessario al personale di custodia, SeMax = 200 mq. Negli edifici esistenti su cui si è riscontrata la necessità di un cambio di destinazione d’uso, questo può avvenire solamente nell’ambito di funzioni ricettive turistico sociale, senza che venga ad essere pregiudicata la dotazione minima di standard urbanistici per attrezzature scolastiche fissata dalla legislazione vigente.

Usi principali: U20 (servizi di interesse comune) U23 (servizi socio-sanitari) U24 (servizi culturali e ricreativi) U22 servizi religiosi Usi complementari: U01 residenziale, limitatamente all'abitazione del personale di custodia o del parroco U10 commercio diffuso U11 pubblici esercizi U12 artigianato di servizi U15 istruzione dell'obbligo e assistenza all'infanzia U23 servizi socio-sanitari U24 servizi culturali e ricreativi Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: tutti gli interventi di cui all'art.12 (classificazione degli interventi edilizi) Regole per l’intervento Per le nuove costruzioni: Dmin = 7.50 ml dalle strade extraurbane, indipendentemente dalla classe funzionale delle stesse Dmin = 5.00 mt. dalle strade urbane Dmin = 5.00 mt. dai confini di proprietà Ic = 0.5 mq/mq Hmax = 10.0 mt In tali zone le quantità edificabili e le modalità di intervento sono fissate nel progetto esecutivo che diviene parte

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 45

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

integrante del presente Piano al momento dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 46

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.26 Zona per l’istruzione E' indicata col simbolo delle scuole elementari e medie e comprende parti del territorio già utilizzate o utilizzabili per complessi relativi ai vari cicli dell'assistenza all'infanzia e dell'istruzione dell'obbligo. In tali aree è consentito costruire una abitazione per il personale di custodia, per una SeMax = 200 mq. Negli edifici esistenti su cui si è riscontrata la necessità di un cambio di destinazione d’uso, questo può avvenire solamente nell’ambito di funzioni ricettive turistico sociale, senza che venga ad essere pregiudicata la dotazione minima di standard urbanistici per attrezzature scolastiche fissata dalla legislazione vigente.

Usi principali: U15 (istruzione dell'obbligo e assistenza ll'infanzia)

Usi complementari: U18 (sport di base) U19 (verde pubblico attrezzato) U23 (servizi socio-sanitari) U24 (servizi culturali e ricreativi) U01 (residenziale) limitatamente all'abitazione del personale di custodia Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: tutti gli interventi di cui all'art.12 (classificazione degli interventi edilizi) Regole per l’intervento: Per le nuove costruzioni: Dmin = 7.50 ml dalle strade extraurbane, indipendentemente dalla classe funzionale delle stesse Dmin = 5.00 mt. dalle strade urbane Dmin = 5.00 mt. dai confini di proprietà Ic = 0.5 mq/mq Hmax = 10.0 mt Il progetto dovrà attenersi alle Norme riguardanti l’Edilizia Scolastica. In tali zone le quantità edificabili e le modalità di intervento sono fissate nel progetto esecutivo che diviene parte integrante del presente Piano al momento dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 47

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

ZONE DI TUTELA

Art.27 Zone di tutela fluviale Per zone di tutela fluviale s’intendono le parti del territorio destinate ad assicurare il regolare deflusso delle acque superficiali. Esse comprendono le seguenti sottozone: 1. ZONE FLUVIALI: che comprendono tutte le aree destinate esclusivamente alla regimazione idraulica del corpo idrico; 2. FASCE DI RISPETTO FLUVIALE: che comprendono le aree poste a protezione della zona precedente al fine di assicurare la massima salvaguardia ambientale (Legge n. 431/85).

1 — Zone fluviali Le zone fluviali sono destinate alla regimazione idraulica del corpo idrico sotteso e al contenimento delle infrastrutture necessarie all'ottimale deflusso naturale, al contenimento delle opere d’attraversamento, nonché al mantenimento del clima necessario alla persistenza della flora e della fauna spontanea. In tali zone non sono ammesse utilizzazioni di alcun tipo, se non specificamente rivolte al conseguimento delle finalità conservazionistiche e di difesa del suolo e del corpo idrico, fatto salvo quanto specificato dal R.D. 25/7/1904 n. 523 sulle opere e la polizia idraulica. In particolare nelle zone fluviali non sono ammessi: • Depositi di rifiuti solidi (terreni, macerie, rifiuti, ecc.); • Attività pubblicitaria sia segnaletica sia cartellonistica se non in dirizzata a particolari indirizzi scientifici o naturalistici; • Asportazione o danneggiamento di piante e fiori che non contrastino la regimazione idraulica del corso d'acqua; • Asportazione o manomissione di rocce se non previo rilascio di autorizzazione; • Introduzione di esplosivi, veleni, narcotici o di ogni altro mezzo distruttivo, attrattivo, repulsivo o di cattura degli animali; • Costruzioni di opere edilizie di qualsiasi genere; • Svolgimento di attività industriali, commerciali e agricole; • Effettuazione di scarichi di liquidi non in conformità con la legge n. 319 del 10.5.1976; • Insediamento di depositi, anche temporanei, di qualsiasi materiale nonché aree a parcheggio.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 48

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Gli unici interventi edilizi ammessi sono: • Demolizione di edifici e manufatti fatiscenti, fatti salvi eventuali regolamenti particolari, vincoli delle Sovrintendenze, normative comprensoriali e regionali in materia di beni storico-archeologici; • Esecuzione di lavori di sistemazione e di regimazione del corpo idrico;

2 — Zone di rispetto fluviale La zona di rispetto fluviale comprende oltre alla normale zona fluviale le aree sottoposte a vincolo ai sensi della legge n.431/85. Tale zona è destinata ad assicurare il regolare deflusso delle acque, nonché a garantire la regimazione idraulica e il contenimento delle infrastrutture necessarie al deflusso e all'attraversamento del corpo idrico. Tale zona è rivolta al conseguimento delle finalità di conservazione e di difesa del suolo, fatto salvo quanto specificato dal R. D. 25.7.1904 n.523 sulle opere di polizia idraulica. In particolare non sono ammessi: • Depositi di rifiuti solidi (terreni, macerie, rifiuti, etc.); • Attività pubblicitaria sia segnaletica sia cartellonistica se non indirizzata a particolari indirizzi scientifici o naturalistici; • Asportazione o danneggiamento di piante e fiori, di essenze caratteristiche della flora alveare e fluviale, che non contrastino la regimazione idraulica del corso d'acqua; • Asportazione o manomissione di minerali se non previo rilascio di autorizzazione; • Introduzione di esplosivi, veleni, narcotici o di ogni altro mezzo distruttivo, attrattivo, repulsivo o di cattura degli animali; • Costruzione di opere edilizie di qualsiasi genere; • Svolgimento di attività industriali, commerciali e agricole; • Effettuazione di scarichi di liquami non in conformità, con la legge n.319 del 10.5.1976; • Insediamento di depositi, anche temporanei, di qualsiasi materiale, nonché aree a parcheggio. • Le erezioni di linee elettriche di alta e media tensione che non siano di attraversamento salvo in casi di comprovata impossibilità tecnica; • La costruzione di nuovi edifici e manufatti, anche precari; • Le escavazioni di materiali lapidei non disciplinate. Gli unici interventi edili ammessi sono quelli per l'esecuzione di lavori di sistemazione e di

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 49

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione regimazione del corpo idrico. In particolare sono ammesse le seguenti attività: • Forestazione, in special modo nei terreni più alti, per dare maggiore forza all'attività di difesa attiva del suolo; • Attività agricola ed orticola, ma unicamente per coltivazioni e produzioni compatibili con il regime idraulico del corso d’acqua; • Formazione di parchi fluviali sia a livello di attrezzatura urbana che territoriale; • Conservazione, ripristino, restauro e ristrutturazione di edifici costruzioni e manufatti idraulici in rapporto storico-funzionale con il corso d'acqua e di edifici di particolare pregio storico-ambientale; • Demolizione di edifici fatiscenti.

3 — Altri vincoli e disposizioni Sulle zone fluviali e su parti delle fasce di tutela, nei confronti della prevalente funzione idrica specifica di ciascun corso d'acqua, valgono anche tutte le altre disposizioni di leggi, regolamenti e vincoli vigenti in materia, nonché proseguono le competenze di gestione e controllo degli enti preposti, dello Stato e della Regione.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 50

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.28 Zone di salvaguardia ambientale V4 In queste zone sono consentite tutte le opere che tendano ad incrementare la superficie boscata, a migliorare i boschi esistenti, di promuovere la razionale gestione tecnica del patrimonio silvo-pastorale, pubblico e privato. Nelle zone boscate e vietato costruire nuovi manufatti edilizi ad eccezione di piccoli ricoveri e depositi per i prodotti del bosco. Nelle zone boschive si devono rispettare i seguenti indirizzi: • Divieto di sradicamento ed incendio dei ceppi degli alberi che sostengono le rive di torrenti, rii, canali e scoli; • Divieto di dissodare e utilizzare a turni brevi i terreni boscati, cespugliati e saldi, laterali ai torrenti, ai rii, ai canali ed agli scoli a distanza minore di metri 100 dalla linea raggiunta dalle acque ordinarie; • Obbligo da parte del proprietario o del possessore di un bosco totalmente o parzialmente distrutto da incendio o da invasione d’insetti o di funghi, di provvedere a curarne il rimboschimento o la successione delle piante o ceppaie offese dal fuoco per favorirne il ripollamento; • Obbligo da parte del proprietario o del possessore di un bosco tagliato, a provvedere al rimboschimento della superficie qualora quattro anni dopo il taglio non si sia ottenuta la completa rinnovazione della tagliata ed anche prima qualora si ritenga non possibile il rinnovo naturale; • Obbligo di eseguire tagli a strisce alternate od a scacchiera per i cespuglieti ed arbusteti presenti su terreni instabili od in forte pendenza; • Obbligo ad eseguire le necessarie ripuliture nei boschi cedui e d'alto fusto per garantirne ottimali condizioni vegetative; • Divieto assoluto di tagli rasi su ampie superfici per i boschi d'alto fusto tranne quelle in cui è prevista l'utilizzazione a cicli rotativi con successivo rimboschimento e rinnovamento; • Obbligo di procedere al rilascio di un congruo numero di matricine delle diverse classi cronologiche, al fine di ottenere possibilmente cedui composti e disetanei, attraverso il taglio dei cedui semplici. Il ceduo non potrà essere assoggettato a taglio raso, ma dovrà essere utilizzato a sterzo avviato all'alto fusto;

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 51

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

• E’ vietato il rotolamento e lo strascico dei prodotti utilizzati con taglio attraverso le parti di bosco tagliate di recente od in rinnovazione; • Dovrà essere vietato lo sradicamento delle ceppaie, delle piante d'alto fusto e dei cedui; solo le ceppaie secche potranno essere sradicate a condizione che gli scavi siano subito colmati ragguagliandone la superficie e che il terreno nel luogo dello scavo sia subito opportunamente rassodato e rimboschito con piante della stessa specie o d’altro tipo purché caratteristico dei luoghi e dell'ambiente edafico; • Nei boschi che, per la loro particolare ubicazione, difendono terreni, fabbricati ed opere pubbliche dal rotolamento di sassi, anche lo sradicamento delle piante morte e delle ceppaie potrà eseguirsi con adeguati accorgimenti tecnici; • I proprietari o i possessori di boschi dovranno compiere obbligatoriamente i lavori di rinnovamento nei termini stabiliti dalla buona tecnica silvana; • Dovrà essere vietata la conversione dei boschi d'alto fusto in cedui composti, semplici da capitozza o da sgamollo e parimenti sarà, vietata la conversione dei cedui composti in altre forme di ceduo; • Per tutte le formazioni boscate, ai fini idrogeologici, dovranno essere rispettati i tempi e i modi di eseguire i tagli; • Nei boschi situati sulle cime o sui crinali per una larghezza di 50 metri dal margine superiore, il taglio dovrà essere effettuato soltanto a "scelta", che dovrà cadere sulle piante giunte a fisica maturazione, morte o deperite; • Per i boschi laterali alle strade non solo dovrà essere vietato lo sradicamento anche delle ceppaie morte, ma dovrà essere tenuta una fascia di rispetto non inferiore ai 20 metri ove le utilizzazioni dovranno avvenire in modo controllato e comunque praticando il taglio saltuario; • Dovrà essere vietata la raccolta dello strame e del terriccio in tutti i boschi e della cotica erbosa nei terreni saldi e cespugliati; • La raccolta dei prodotti secondari del bosco dovrà avvenire secondo la normativa contenuta nella legge regionale; • I proprietari o i possessori dei terreni rimboschiti o dei boschi ricostituiti debbono compiere le operazioni di governo in conformità del piano di coltura o di conservazione, approvato caso per caso dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste; • Il proprietario o il possessore dei boschi dovrà, provvedere alla manutenzione ordinaria, tenendo sgombro dai tronchi e dalle piante morte, cariate o in

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 52

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

decomposizione, il suo bosco e dovrà provvedere altresì ad un'accurata sorveglianza ai fini della prevenzione degli incendi boschivi. • Nelle zone boschive non si dovranno aprire nuove strade

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 53

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.29 Aree soggette a dissesto idrogeologico Tali zone sono individuate nelle Tav. 22 – 23 – 24 – 25 - 26 – 27 - Relazione Geologica Gli interventi da eseguirsi dovranno essere congrui alle condizioni ecologico-climatiche e d’ausilio alla stabilita del suolo ed alla sistemazione idrogeologica del versante. Nelle zone instabili non è possibile instaurare degli ordinamenti colturali con sarchiate o ripetuti lavori che richiedono scassi profondi, laute concimazioni ed irrigazioni. Ne consegue che per le diverse situazioni dovranno essere rispettati i seguenti indirizzi, tecnico-agricoli, agronomici e colturali: • Divieto d’aratura a ritocchino, vale a dire secondo le linee di massima pendenza ad eccezione dei terreni in argilla non scag1iosa ove le lavorazioni dovranno essere valutate caso per caso; anche 1'aratura obliqua al massimo pendio dovrà essere valutata, mentre è possibile quella eseguita trasversalmente nei limiti caratteristici di ciascun terreno; • Divieto di scassi e arature profonde nei terreni a profilo tronco o in aree particolarmente instabili; • Divieto di messa a coltura mediante aratura dei terreni aventi una pendenza superiore al 35%; • Obbligo d’impianto di prati polifiti, prati-pascolo o pascoli permanenti sui terreni a morfologia accidentata o in ogni caso aventi una pendenza superiore al 30%. • Divieti di messa a coltura dei terreni in frana, franosi, proclivi al franamento o appena sistemati od in corso di sistemazione; • Divieto assoluto di coltivazione delle fasce spondali lungo i torrenti, fossi, canali, etc.; • Divieto assoluto di coltivazione e di messa a coltura dei terreni di crinale soggetti ad erosione idrica; • Obbligo delle manutenzioni permanenti da parte della proprietà, di tutte le opere di canalizzazione, di scolo, di guardia, di fosse drenanti, di raccolta e di sgrondo, di tombini d’attraversamento; • Obbligo alla realizzazione e manutenzione permanente da parte della proprietà di tutte le opere per la raccolta delle acque di sgrondo, bianche e luride provenienti dai fabbricati rurali ad uso abitazione, ad uso ricovero animali, abitati o abbandonati; • Obbligo della raccolta di tutti i liquami, delle concimaie e pozzi neri; • Obbligo di mantenimento in piena efficienza degli impianti d’irrigazione e degli acquedotti al fine di garantirne la buona funzionalità e la sicurezza della non

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 54

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

dispersione; • Regolamentazione degli interventi sugli invasi in modo particolare dei laghetti per non provocare smottamenti o frane; • Obbligo della manutenzione permanente di tutte le strade, dove tutte le acque di scorrimento superficiale dovranno essere raccolte nelle apposite cunette e scaricarsi attraverso funzionali tombini stradali ; • Obbligo di provvedere al conguagliamento del terreno allo scopo di evitare il dilavamento e lo scoscendimento, qualora si proceda alla raccolta di materiali litoidi superficiali; • Divieto di dissodamento dei terreni nudi e saldi; • Divieto assoluto delle ripuliture delle erbe infestanti mediante attizzamento di fuochi; • Le fosse e i solchi, ove non sia possibile impellicciarli con zolle erbose o selciarli, dovranno essere muniti di piccole gabbionate rustiche trasversali al fine di impedire 1'erosione del fondo e la corrosione delle sponde.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 55

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.30 Regolamento Comunale per l’istallazione di impianti eolici Con delibera di Consiglio Comunale n°2 del 17.03.2010 è stato approvato il regolamento e la zonizzazione per l’istallazione di impianti eolici, regolamento e zonizzazione che vengono recepiti e si considerano parte integrante del presente P.R.E. .

Art.31 Terre demaniali civiche Nelle Tav. N° 8.1 – 8.2 di P.R.E. sono individuate le terre demaniali non quotizzate e non legittimate, per quelle legittimate e quotizzate si rimanda alla «relazione STORICA e GIURIDICA» redatta dal perito demaniale geom. Antonio . Gli interventi previsti nel presente P.R.E. sono soggetti a quanto previsto dalla ordinanza dirigenziale n°963 /Usi Civici del 30.11.2000 con la quale si approvava la verifica demaniale del Comune di Tufillo.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 56

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

ZONE A PREVALENTE DESTINAZIONE RESIDENZIALE

Art.32 Zone omogenee di tipo A _ Nucleo Antico Comprende l’insieme delle aree totalmente e parzialmente edificate a prevalente destinazione residenziale che presentano un assetto urbanistico ed edilizio consolidato con caratteristiche insediative pressoché omogenee. Essa si compone del nucleo del centro storico e dei sistemi edificati relativi alla prima fase di espansione del centro abitato. Oltre agli edifici comprende zone non edificate di pertinenza degli edifici, aree libere per la sosta e la viabilità e aree utilizzate a verde privato per giardini ed orti, nonché gli spazi per il traffico dei pedoni e dei mezzi meccanici. In questa zona, attraverso le norme del presente articolo sono assicurati prioritariamente: la salvaguardia fisico-morfologica degli elementi architettonici e ambientali, la salvaguardia funzionale e delle destinazioni d’uso, e il mantenimento della popolazione residente e delle attività produttive e di servizio esistenti. All’interno della zona «A» la tavola di piano 12.3 individua le singole unità edilizie e ne determina le classi di qualità.

Sigla Classe di qualità Stato di conservazione degli edificI BUONO Edifici di rilevante valore architettonico ambientale, di particolare A interesse storico sostanzialmente unitari. Tali da qualificare l’intorno urbano, in buono stato di conservazione DISCRETO Edifici appartenenti al sistema insediativo originario, tipici del sistema B costruttivo locale che concorrono a determinare il valore architettonico ed ambientale del luogo, che non hanno subito modifiche e sono sostanzialmente integri. FATISCENTE Edifici appartenenti al sistema insediativo originario, tipici del sistema C costruttivo locale che concorrono a determinare il valore architettonico ed ambientale del luogo, ma che non hanno avuto la necessaria manutenzione negli anni, oppure che hanno subito lievi e/o parziali interventi di ristrutturazione non congruenti. COSTRUZIONI Edifici costruiti, ricostruiti e trasformati in modo stilisticamente D RECENTI incongruenti con l’intorno urbano.

Nelle zone "A" è fatto obbligo di riapertura degli antichi passaggi comunali anche su spazi privati, in modo particolare quando tali passaggi si rendono necessari per il raggiungimento di aree o edifici a destinazione pubblica o di interesse generale. Nelle aree libere di stretta pertinenza degli edifici, gli interventi devono seguire i criteri conservativi e gli orientamenti che presiedono agli interventi sul costruito propri della

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 57

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione categoria a cui l'unità edilizia è stata assegnata. In generale non è consentita la pavimentazione di aree destinate ad orto o giardino, né l'uso di materiale bituminoso per ricoprire la pavimentazione esistente in materiale litoide o in cotto. E’ esclusa la realizzazione di costruzioni di qualunque tipo, anche a carattere precario, che non siano documentate da fonti storiche. Nella sistemazione e nel ripristino delle aree verdi sia pubbliche che private è obbligatorio: • utilizzare esclusivamente le essenze acclimatate nella fascia collinare adriatica. • conservare le essenze arboree ed arbustive esistenti, salvo quando abbiano carattere infestante o invadente. • restaurare e ricollocazione nella posizione originaria arredi, edicole, fontane, pensiline, sedili, ecc. • ricostruire recinzioni con tecnologie analoghe a quelle originarie. Nella sistemazione e nel ripristino degli spazi per il traffico dei pedoni e mezzi meccanici è obbligatorio: • la ricostruzione dei percorsi pedonali con materiali originari quali: ciotoli, pietre ed altri materiali litoidi; • la realizzazione dei servizi funzionali, quali l’illuminazione pubblica, in modo che non contrastino con l’ambiente; • la conservazione e il restauro di tutti gli elementi architettonici di arredo isolati quali: edicole sacre, fontane, esedre, sedili, lapidi, muri, scenari, etc. La realizzazione di autorimesse private, ad uso esclusivo dei residenti del fabbricato è consentita: • per le categorie di intervento R3, R4 e Nc, nelle aree sottostanti l’edificio e negli spazi aperti connessi • per le categorie di intervento R2, soltanto nelle aree sottostanti gli spazi liberi e le aree libere di pertinenza dell’edificio, ove raggiungibili senza nuocere il valore ambientale dello stesso. • Per le categorie di intervento di tipo R1 è vietato la costruzione di nuove autorimesse e quelle esistenti dovranno essere rimosse o modificate per il ripristino dei valori ambientali. I proprietari di edifici di tipo R1 e R2 hanno l’obbligo di provvedere alla tutela e salvaguardia degli stessi non alterandone lo stato fisico nonché all'eliminazione delle

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 58

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione superfetazioni ed al ripristino dei valori architettonici ed ambientali. In caso di inadempienza l’Amministrazione Comunale potrà imporre ai proprietari l’esecuzione degli interventi necessari secondo la categoria di appartenenza di ciascun edificio e qualora essi non provvedono nei termini stabiliti, il Comune potrà procedere all’esproprio in base all’ultimo comma dell’art. 838 del Codice civile. Qualora si verifichi un danno o un pericolo di danno ai beni di cui sopra, i proprietari debbono darne immediatamente notizia all’Amministrazione Comunale e provvedere ai lavori necessari. Nelle unità edilizie classificate nella cotegoria R1 il cambio di destinazione d’uso può avvenire solo per destinazione di pubblica utilità. A ciascuna unità edilizia, nella tavola di piano n°17 , mediante la collazione di una precisa categoria di intervento, è attribuito in modo univoco l’insieme sistematico di opere cui può essere soggetto: R1, R2, R3, R4, Nc, An.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 59

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

CATEGORIA D’INTERVENTO R1 U01 – residenziale Usi principali: U22 – servizi religiosi U20 – servizi di interesse comune U02 – esercizi alberghieri e simili Usi complementari: U23 – servizi socio-sanitari U24 – servizi culturali e ricreativi

Intervento diretto. Gli interventi sono attuati per unità minime di Modalità d'intervento: intervento indicate singolarmente nella tavola di progetto Tav.n°17 e comprendenti una o più unità edilizie. La concessione può essere data globalmente per ciascuna unità minima di intervento, o per le singole unità immobiliari.

Tipi d’intervento: OM – Ordinaria Manutenzione SM – Straordinaria Manutenzione RC – Restauro conservativo RS – Restauro Scientifico RIE – Risanamento Igienico Edilizio

Regole per l’intervento

1) Prescrizioni generali L’altezza dei piani interrati può essere aumentata abbassando il livello Piani terra e seminterrati del piano di calpestio.

E’ prescritta la conservazione ed il ripristino delle strutture a volta in Strutture a volta tutti gli ambienti.

Non consentite Sopraelevazioni Sono oggetto di conservazione e ripristino le ringhiere in ferro, i Sporti e balconi parapetti e le mensole. Le superfetazioni devono essere rimosse. Non è consentita la realizzazione di nuovi balconi.

E’ vietata la installazione di insegne pubblicitarie di qualunque tipo. Insegne Tutte le insegne e ferramenta applicate nel corso del tempo e prive attualmente di una specifica utilità o di qualunque valore storico devono essere rimosse

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 60

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2) Prescrizioni relative agli elementi di facciata 2.1) attacco a terra Aperture E’ consentito il ripristino delle aperture originarie. Devono essere in asse con quelle dei piani superiori.

Elementi Le fasce, cornici, imbotti, lesene, targhe, ecc. sono oggetto di conservazione e decorativi ripristino, le superfetazioni vanno rimosse. Negli interventi di manutenzione straordinaria, come nei restauri, e nei risanamenti, la sostituzione di eventuali elementi architettonici irrecuperabili quali: lesene, pilastri, colonne, capitelli, mensole, balconi, cornici, architravi, piattabande, archi, fittoni, decorazioni, ecc., deve essere eseguita con gli stessi materiali della tradizione locale, essendo vietata ogni contraffazione.

Serramenti I portoni, le finestre, gli elementi oscuranti e le grate in ferro sono oggetto di conservazione e ripristino. Nel caso l’intervento debba necessariamente prevedere la sostituzione degli infissi esistenti, dovranno essere usati i tipi preesistenti con una colorazione che si armonizzi alle caratteristiche architettoniche del fabbricato. I portoni e i portoncini e le finestre devono essere realizzati in legno pieno senza rivestimento. Come elementi oscuranti possono essere utilizzati persiane o scuri interni. Le grate di protezione per finestre e di sopraluce di portoni devono essere in ferro lavorato e trattati con vernice opaca. Sono vietate le serrrande avvolgibili di qualunque tipo.

Finiture di I rifacimenti di murature intonacate o in vista devono essere realizzati materiali facciata omogenei alle preesistenze Sono consentite finiture realizzate con: • Laterizio faccia in vista nei colori naturali, nei casi in cui la muratura sia di buona fattura e sia compatibile con i caratteri architettonici; • Intonaco liscio, avendo cura di conservare o ripristinare gli elementi decorativi, le superfici intonacate devono essere tinteggiate o verniciate nei colori tradizionali; • Conci in pietra locale non lucidata. Non sono ammessi: • I rivestimenti al quarzo plastico e simili; • Il rivestimento totale o parziale della facciata con materiali lapidei o ceramici o in qualunque altro materiale che non assolva a funzioni strutturali; • Il cemento armato in vista; • Marmi levigati, ecc...

Pluviali ed I pluviali se esterni, devono essere realizzati in ghisa fino ad un’altezza da terra di 2 impianti mt., se non a vista possono essere realizzati in altro materiale. Non è consentita: • La collocazione a vista degli elementi di adduzione degli impianti idrico e sanitario; • L’interruzione della continuità di zoccoli, basamenti o altri elementi architettonici a rilievo per l’alloggiamento dei pluviali e/o delle reti idrico e sanitario.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 61

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2.2) Piani superiori al piano terra

Aperture E’ consentito il ripristino delle aperture originarie. Devono essere in asse tra loro e con quelle del piano terra.

Elementi Vedi 2.1 «attacco a terra». decorativi Serramenti Le finestre, le porte-finestre, gli elementi oscuranti e le grate in ferro sono oggetto di conservazione e ripristino. Nel caso l’intervento debba necessariamente prevedere la sostituzione degli infissi esistenti, dovranno essere usati i tipi preesistenti con una colorazione che si armonizzi alle caratteristiche architettoniche del fabbricato. Le finestre e le porte-finestre devono essere realizzate in legno pieno. Come elementi oscuranti possono essere utilizzati persiane o scuri interni. Le grate di protezione per le finestre devono essere in ferro lavorato e trattati con vernice opaca. Sono vietate le serrrande avvolgibili di qualunque tipo.

Finiture di Vedi 2.1 «attacco a terra». facciata Pluviali ed I pluviali devono essere realizzati in lamiera zincata o rame, se non a impianti vista possono essere realizzati in altro materiale. Non è consentita la collocazione a vista degli elementi di adduzione degli impianti idrico e sanitario. Non è consentita l’interruzione della continuità di cornici, fasce marcapiano o altri elementi architettonici a rilievo per l’alloggiamento dei pluviali e/o delle reti idrico e sanitario.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 62

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2.3) Piano copertura e coronamento E’ consentita l’apertura di abbaini per l’areazione del sottotetto nella misura Aperture massima del 10% della superficie utile del piano, da intendersi quale proiezione orizzontale della sagoma individuata dall’intersezione dell’abbaino con la falda del tetto.

Sono oggetto di conservazione e ripristino nelle forme e nei materiali originali. Cornicioni La realizzazione o il ripristino deve interessare l’intera estensione della facciata. Materiali consentiti: • laterizio faccia a vista nei colori naturali; • laterizio intonacato; • Cemento armato intonacato. Sono escluse le mensole in c.a.p..

Vedi 2.1 «attacco a terra» Elementi decorativi Vedi 2.2 «Piani superiori al piano terra» Serramenti Vedi 2.1 «attacco a terra». Finiture di facciata I pluviali e le gronde devono essere realizzati in lamiera zincata o rame, se non a Gronde ed vista possono essere realizzati in altro materiale. impianti Non è consentita: • La collocazione a vista degli elementi di adduzione degli impianti idrico e sanitario; • L’interruzione della continuità di cornici, fasce marcapiano o altri elementi architettonici a rilievo per l’alloggiamento dei pluviali e/o delle reti idrico e sanitario.

I manti di copertura sono oggetto di conservazione e ripristino. Manto di Le pendenze delle falde non possono essere modificate. copertura In caso di rifacimento deve essere realizzato in coppi o tegole nei colori naturali Non sono ammessi terrazzi

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 63

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

CATEGORIA D’INTERVENTO R2 U01 – residenziale Usi principali: U08 – terziario diffuso U10 – commercio diffuso U11 – pubblici esercizi U02 – esercizi alberghieri e simili Usi complementari: U12 – artigianato di servizio U20 – servizi di interesse comune U24 – servizi culturali e ricreativi

Intervento diretto. Gli interventi sono attuati per unità minime di Modalità d'intervento: intervento indicate singolarmente nella tavola di progetto Tav.n°17 e comprendenti una o più unità edilizie. La concessione può essere data globalmente per ciascuna unità minima di intervento, o per le singole unità immobiliari.

OM - Ordinaria Manutenzione Tipi d’intervento: SM - Straordinaria Manutenzione RC – Restauro e risanamento Conservativo RS – Restauro scientifico RIE - Risanamento Igienico Edilizio REL - Ristrutturazione edilizia limitata

Regole per l’intervento

1) Prescrizioni generali L’altezza dei piani interrati può essere aumentata abbassando il livello Piani terra e seminterrati del piano di calpestio.

E’ prescritta la conservazione ed il ripristino delle strutture a volta in Strutture a volta tutti gli ambienti.

Sono oggetto di conservazione e ripristino le ringhiere in ferro, i Sporti e balconi parapetti e le mensole. Le superfetazioni devono essere rimosse. Non è consentita la realizzazione di nuovi balconi.

Tutte le insegne e ferramenta applicate nel corso del tempo e prive Insegne attualmente di una specifica utilità o di qualunque valore storico devono essere rimosse. Le nuove insegne pubblicitarie dei negozi devono interessare le singole aperture (accessi e vetrine) e devono avere dimensioni minori o uguali alla larghezza delle medesime. Sono vietate le insegne a bandiera

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 64

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2) Prescrizioni relative agli elementi di facciata 2.1) attacco a terra Aperture E’ consentito il ripristino delle aperture originarie. Devono essere in asse con quelle dei piani superiori.

Elementi Le fasce, cornici, imbotti, lesene, targhe, ecc. sono oggetto di conservazione e decorativi ripristino, le superfetazioni vanno rimosse. Negli interventi di manutenzione straordinaria, come nei restauri, e nei risanamenti, la sostituzione di eventuali elementi architettonici irrecuperabili quali: lesene, pilastri, colonne, capitelli, mensole, balconi, cornici, architravi, piattabande, archi, fittoni, decorazioni, ecc., deve essere eseguita con gli stessi materiali della tradizione locale, essendo vietata ogni contraffazione.

Serramenti I portoni, le finestre, gli elementi oscuranti e le grate in ferro sono oggetto di conservazione e ripristino. Nel caso l’intervento debba necessariamente prevedere la sostituzione degli infissi esistenti, dovranno essere usati i tipi preesistenti con una colorazione che si armonizzi alle caratteristiche architettoniche del fabbricato. I portoni e i portoncini e le finestre devono essere realizzati in legno pieno senza rivestimento. Come elementi oscuranti possono essere utilizzati persiane o scuri interni. Le grate di protezione per finestre e di sopraluce di portoni devono essere in ferro lavorato e trattati con vernice opaca. Sono vietate le serrrande avvolgibili di qualunque tipo.

Finiture di I rifacimenti di murature intonacate o in vista devono essere realizzati materiali facciata omogenei alle preesistenze Sono consentite finiture realizzate con: • Laterizio faccia in vista nei colori naturali, nei casi in cui la muratura sia di buona fattura e sia compatibile con i caratteri architettonici; • Intonaco liscio, avendo cura di conservare o ripristinare gli elementi decorativi, le superfici intonacate devono essere tinteggiate o verniciate nei colori tradizionali; • Conci in pietra locale non lucidata. Non sono ammessi: • I rivestimenti al quarzo plastico e simili; • Il rivestimento totale o parziale della facciata con materiali lapidei o ceramici o in qualunque altro materiale che non assolva a funzioni strutturali; • Il cemento armato in vista; • Marmi levigati, ecc...

Pluviali ed I pluviali se esterni, devono essere realizzati in ghisa fino ad un’altezza da terra di 2 impianti mt., se non a vista possono essere realizzati in altro materiale. Non è consentita: • La collocazione a vista degli elementi di adduzione degli impianti idrico e sanitario; • L’interruzione della continuità di zoccoli, basamenti o altri elementi architettonici a rilievo per l’alloggiamento dei pluviali e/o delle reti idrico e sanitario.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 65

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2.2) Piani superiori al piano terra

Aperture E’ consentito il ripristino delle aperture originarie. Devono essere in asse tra loro e con quelle del piano terra.

Elementi Vedi 2.1 «attacco a terra». decorativi Serramenti I portoni, le finestre, gli elementi oscuranti e le grate in ferro sono oggetto di conservazione e ripristino. Nel caso l’intervento debba necessariamente prevedere la sostituzione degli infissi esistenti, dovranno essere usati i tipi preesistenti con una colorazione che si armonizzi alle caratteristiche architettoniche del fabbricato. Le finestre e le porte-finestre devono essere realizzate in legno pieno. Come elementi oscuranti possono essere utilizzati persiane o scuri interni. Le grate di protezione per le finestre devono essere in ferro lavorato e trattati con vernice opaca. Sono vietate le serrrande avvolgibili di qualunque tipo.

Finiture di Vedi 2.1 «attacco a terra». facciata Pluviali ed I pluviali devono essere realizzati in lamiera zincata o rame, se non a impianti vista possono essere realizzati in altro materiale. Non è consentita la collocazione a vista degli elementi di adduzione degli impianti idrico e sanitario. Non è consentita l’interruzione della continuità di cornici, fasce marcapiano o altri elementi architettonici a rilievo per l’alloggiamento dei pluviali e/o delle reti idrico e sanitario.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 66

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2.3) Piano copertura e coronamento E’ consentita sui fronti l’apertura di finestre con lagrhezza max=0,60 mt ai fini Aperture dell’areazione di eventuali piani abitabili del sottotetto, a condizione che siano salvaguardate l’integrità dell’eventuale cornicione e le caratteristiche architettoniche della facciata. E’ consentita l’apertura di abbaini per l’areazione del sottotetto nella misura massima del 10% della superficie utile del piano, da intendersi quale proiezione orizzontale della sagoma individuata dall’intersezione dell’abbaino con la falda del tetto.

Sono oggetto di conservazione e ripristino nelle forme e nei materiali originali, Cornicioni anche nei casi di adeguamento delle altezze interne e di eventuale sopraelevazione. Aggetti max=0,60 mt compresa la gronda. La realizzazione o il ripristino deve interessare l’intera estensione della facciata. Materiali consentiti: • laterizio faccia a vista nei colori naturali; • laterizio intonacato; • Cemento armato intonacato. Sono escluse le mensole in c.a.p..

Vedi 2.1 «attacco a terra» Elementi decorativi Vedi 2.2 «Piani superiori al piano terra» Serramenti Vedi 2.1 «attacco a terra». Finiture di facciata I pluviali e le gronde devono essere realizzati in lamiera zincata o rame, se non a Gronde ed vista possono essere realizzati in altro materiale. impianti Non è consentita: • La collocazione a vista degli elementi di adduzione degli impianti idrico e sanitario; • L’interruzione della continuità di cornici, fasce marcapiano o altri elementi architettonici a rilievo per l’alloggiamento dei pluviali e/o delle reti idrico e sanitario.

I manti di copertura sono oggetto di conservazione e ripristino. Manto di In caso di ripristino deve essere realizzato con coppi e tegole nei colori naturali. copertura e Le terrazze possono essere ricavate, incassate, entro le falde di copertura alle terrazze seguenti condizioni: • la superficie non può superare il 30% della proiezione orizzontale del manto di copertura; • deve avere una distanza minima di mt.1.50 dai fronti e dai confini di proprietà.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 67

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

CATEGORIA D’INTERVENTO R3 U01 – residenziale Usi principali: U08 – terziario diffuso U10 – commercio diffuso U11 – pubblici esercizi

U02 – esercizi alberghieri e simili Usi complementari: U12 – artigianato di servizio U20 – servizi di interesse comune U24 – servizi culturali e ricreativi

Intervento diretto. Gli interventi sono attuati per unità minime di Modalità d'intervento: intervento indicate singolarmente nella tavola di progetto Tav.n°17 e comprendenti una o più unità edilizie. La concessione può essere data globalmente per ciascuna unità minima di intervento, o per le singole unità immobiliari. OM – Ordinaria Manutenzione Tipi d’intervento: SM – Straordinaria Manutenzione RC – Restauro Conservativo RIE – Risanamento Igienico Edilizio REG – ristrutturazione edilizia globale

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 68

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Regole per l’intervento

1) Prescrizioni generali L’altezza dei piani interrati può essere aumentata abbassando il livello Piani terra e seminterrati del piano di calpestio.

E’ prescritta la conservazione ed il ripristino delle strutture a volta in Strutture a volta tutti gli ambienti.

Sono oggetto di conservazione e ripristino le ringhiere in ferro, i Balconi, righiere, gradini parapetti e le mensole. Le superfetazioni devono essere rimosse. e davanzali E’ consentito la realizzazione di un solo balcone per piano, questi:  devono risultare in asse con il portone d’ingresso al fabbricato o con le finestre degli altri piani;  devono avere un’altezza da terra sul fronte strada di almeno mt.3.50;  non possono avere lunghezza superiore a mt.2.40;  non possono avere sporgenza superiore a mt.0.80;  devono avere le solette in graniglia di cemento o in lastre di pietra bianca modulare poggianti su capitelli dello stesso materiale. Sono vietate le solette in cemento armato. I gradini esterni e i davanzali delle finestre devono essere in graniglia di cemento o in lastre di pietra bianca o di arenaria, con spessore di almeno cm.4 e con bordo esterno lavorato e sagomato.

Tutte le insegne e ferramenta applicate nel corso del tempo e prive Insegne attualmente di una specifica utilità o di qualunque valore storico devono essere rimosse. Le nuove insegne pubblicitarie dei negozi devono interessare le singole aperture (accessi e vetrine) e devono avere dimensioni minori o uguali alla larghezza delle medesime. Sono vietate le insegne a bandiera

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 69

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2) Prescrizioni relative agli elementi di facciata 2.1) attacco a terra Aperture E’ consentito il ripristino delle aperture originarie. Devono essere in asse con quelle dei piani superiori.

Elementi Le fasce, cornici, imbotti, lesene, targhe, ecc. sono oggetto di conservazione e decorativi ripristino, le superfetazioni vanno rimosse. Negli interventi di manutenzione straordinaria, come nei restauri, e nei risanamenti, la sostituzione di eventuali elementi architettonici irrecuperabili quali: lesene, pilastri, colonne, capitelli, mensole, balconi, cornici, architravi, piattabande, archi, fittoni, decorazioni, ecc., deve essere eseguita con gli stessi materiali della tradizione locale, essendo vietata ogni contraffazione.

Serramenti I portoni, le finestre, gli elementi oscuranti e le grate in ferro sono oggetto di conservazione e ripristino. Nel caso l’intervento debba necessariamente prevedere la sostituzione degli infissi esistenti, dovranno essere usati i tipi preesistenti con una colorazione che si armonizzi alle caratteristiche architettoniche del fabbricato. I portoni e i portoncini e le finestre devono essere realizzati in legno pieno senza rivestimento. Come elementi oscuranti possono essere utilizzati persiane o scuri interni. Le grate di protezione per finestre e di sopraluce di portoni devono essere in ferro lavorato e trattati con vernice opaca. Sono vietate le serrrande avvolgibili di qualunque tipo.

Finiture di I rifacimenti di murature intonacate o in vista devono essere realizzati materiali facciata omogenei alle preesistenze Sono consentite finiture realizzate con: • Laterizio faccia in vista nei colori naturali, nei casi in cui la muratura sia di buona fattura e sia compatibile con i caratteri architettonici; • Intonaco liscio, avendo cura di conservare o ripristinare gli elementi decorativi, le superfici intonacate devono essere tinteggiate o verniciate nei colori tradizionali; • Conci in pietra locale non lucidata. Non sono ammessi: • I rivestimenti al quarzo plastico e simili; • Il rivestimento totale o parziale della facciata con materiali lapidei o ceramici o in qualunque altro materiale che non assolva a funzioni strutturali; • Il cemento armato in vista; • Marmi levigati, ecc...

Pluviali ed I pluviali se esterni, devono essere realizzati in ghisa fino ad un’altezza da terra di 2 impianti mt., se non a vista possono essere realizzati in altro materiale. Non è consentita: • La collocazione a vista degli elementi di adduzione degli impianti idrico e sanitario; • L’interruzione della continuità di zoccoli, basamenti o altri elementi architettonici a rilievo per l’alloggiamento dei pluviali e/o delle reti idrico e sanitario.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 70

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2.2) Piani superiori al piano terra

Aperture E’ consentito il ripristino delle aperture originarie. Devono essere in asse tra loro e con quelle del piano terra.

Elementi Vedi 2.1 «attacco a terra». decorativi Serramenti I portoni, le finestre, gli elementi oscuranti e le grate in ferro sono oggetto di conservazione e ripristino. Nel caso l’intervento debba necessariamente prevedere la sostituzione degli infissi esistenti, dovranno essere usati i tipi preesistenti con una colorazione che si armonizzi alle caratteristiche architettoniche del fabbricato. Le finestre, le porte-finestre e gli elementi oscuranti devono essere realizzate in legno pieno. Le grate di protezione per le finestre devono essere in ferro lavorato e trattati con vernice opaca. Sono vietate le serrrande avvolgibili di qualunque tipo.

Finiture di Vedi 2.1 «attacco a terra». facciata Pluviali ed I pluviali devono essere realizzati in lamiera zincata o rame, se no a impianti vista possono essere realizzati in altro materiale. Non è consentita la collocazione a vista degli elementi di adduzione degli impianti idrico e sanitario. Non è consentita l’interruzione della continuità di cornici, fasce marcapiano o altri elementi architettonici a rilievo per l’alloggiamento dei pluviali e/o delle reti idrico e sanitario.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 71

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

2.3) Piano copertura e coronamento E’ consentita sui fronti l’apertura di finestre con lagrhezza max=0,60 mt ai fini Aperture dell’areazione di eventuali piani abitabili del sottotetto, a condizione che siano salvaguardate l’integrità dell’eventuale cornicione e le caratteristiche architettoniche della facciata. E’ consentita l’apertura di abbaini per l’areazione del sottotetto nella misura massima del 10% della superficie utile del piano, da intendersi quale proiezione orizzontale della sagoma individuata dall’intersezione dell’abbaino con la falda del tetto.

Sono oggetto di conservazione e ripristino nelle forme e nei materiali originali, Cornicioni anche nei casi di adeguamento delle altezze interne e di eventuale sopraelevazione. Aggetti max=0,60 mt compresa la gronda. La realizzazione o il ripristino deve interessare l’intera estensione della facciata. Materiali consentiti: • laterizio faccia a vista nei colori naturali; • laterizio intonacato; • Cemento armato intonacato. Sono escluse le mensole in c.a.p..

Vedi 2.1 «attacco a terra» Elementi decorativi Vedi 2.2 «Piani superiori al piano terra» Serramenti Vedi 2.1 «attacco a terra». Finiture di facciata I pluviali e le gronde devono essere realizzati in lamiera zincata o rame, se non a Gronde ed vista possono essere realizzati in altro materiale. impianti Non è consentita: • La collocazione a vista degli elementi di adduzione degli impianti idrico e sanitario; • L’interruzione della continuità di cornici, fasce marcapiano o altri elementi architettonici a rilievo per l’alloggiamento dei pluviali e/o delle reti idrico e sanitario.

In caso di ripristino della copertura: Coperture • Il mannto deve essere realizzato con coppi e tegole nei colori naturali; terrazze e • Può essere del tipo a capanna con doppia falda o a padiglione; sottotetti • Sono escluse le coperture ad unica falda; • La pendenza max non può superare il 30%. Le terrazze possono essere ricavate, incassate, entro le falde di copertura alle seguenti condizioni: • la superficie non può superare il 30% della proiezione orizzontale del manto di copertura; • deve avere una distanza minima di mt.1.50 dai fronti e dai confini di proprietà. I sottotetti non possono avere altezza netta superiore a mt.3.0

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 72

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

CATEGORIA D’INTERVENTO R4 U01 – residenziale Usi principali: U08 – terziario diffuso U10 – commercio diffuso U11 – pubblici esercizi

U02 – esercizi alberghieri e simili Usi complementari: U12 – artigianato di servizio U20 – servizi di interesse comune U24 – servizi culturali e ricreativi

Intervento diretto. Gli interventi sono attuati per unità minime di Modalità d'intervento: intervento indicate singolarmente nella tavola di progetto Tav.n°17 e comprendenti una o più unità edilizie. La concessione può essere data globalmente per ciascuna unità minima di intervento, o per le singole unità immobiliari .

OM Ordinaria Manutenzione Tipi d’intervento: SM Straordinaria Manutenzione RC Restauro Conservativo RIE Risanamento Igienico Edilizio REG Ristrutturazione Edilizia Globale DR Demolizione e Ricostruzione

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 73

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Regole per l’intervento

1) Prescrizioni generali L’altezza dei piani interrati può essere aumentata abbassando il livello Piani terra e seminterrati del piano di calpestio.

E’ prescritta la conservazione ed il ripristino delle strutture a volta in Strutture a volta tutti gli ambienti.

Sono ammesse sopraelevazioni di porzioni di unità minime di Sopraelevazioni intervento se specificatamente indicate nella tav. n°17 con (+1) .

In caso di demolizione e ricostruzione o di ristrutturazione globale Demolizioni dell’unità minima di intervento, il numero di piani abitabili se non Ricostruzioni espressamente indicati con il simbolo iP (i=numero di piani abitabili) nella tavola n°17, non può essere modificato. Le porzioni di fabbricato eventi numero di piani inferiori alla iP designata possono essere sopraelevate.

Sono oggetto di conservazione e ripristino le ringhiere in ferro, i Balconi, righiere, gradini parapetti e le mensole. Le superfetazioni devono essere rimosse. e davanzali E’ consentito la realizzazione di un solo balcone per piano, questi:  devono risultare in asse con il portone d’ingresso al fabbricato o con le finestre degli altri piani;  devono avere un’altezza da terra sul fronte strada di almeno mt.3.50;  non possono avere lunghezza superiore a mt.2.40;  non possono avere sporgenza superiore a mt.0.80;  devono avere le solette in graniglia di cemento o in lastre di pietra bianca modulare poggianti su capitelli dello stesso materiale. Sono vietate le solette in cemento armato. I gradini esterni e i davanzali delle finestre devono essere in graniglia di cemento o in lastre di pietra bianca o di arenaria, con spessore di almeno cm.4 e con bordo esterno lavorato e sagomato.

Tutte le insegne e ferramenta applicate nel corso del tempo e prive Insegne attualmente di una specifica utilità o di qualunque valore storico devono essere rimosse. Le nuove insegne pubblicitarie dei negozi devono interessare le singole aperture (accessi e vetrine) e devono avere dimensioni minori o uguali alla larghezza delle medesime. Sono vietate le insegne a bandiera

2) Prescrizioni relative agli elementi di facciata Per l’attacco a terra, per i piani superiori al piano terra e per la copertura, valgono le stesse prescrizioni indicate per la categoria d’intervento R3.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 74

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.33 Zone omogenee di tipo B1 – completamento Sono indicate col simbolo B1 e costituiscono l’insieme delle aree parzialmente edificate a prevalente destinazione residenziale.

Usi principali: U01 residenza U32 parcheggio U08 terziario diffuso U10 commercio diffuso U11 pubblici esercizi Usi complementari U12 artigianato di servizio Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC nuova costruzione DR demolizione e ricostruzione MO manutenzione ordinaria MS manutenzione straordinaria RIE risanamento igienico REL ristrutturazione edilizia limitata REG ristrutturazione edilizia globale Regole per l’intervento: E’ consentita l’edificazione nei lotti liberi che dispongono di affaccio su strada di PRE o comunque di collegamento diretto con la medesima, alle seguenti condizioni :  Lmin = 500 mq.  If=2,0 mc/mq  Hmax=7.50mt. rispetto alla quota stradale di riferimento. Nel caso in cui il lotto edificabile è compreso tra due strade, poste a quote differenti, l’Hmax sarà determinata distintamente per ciascuna delle sub-aree risultanti dalla divisione del lotto secondo la linea di equidistanza tra le due strade. Ciascuna sub- area assumerà quale quota di riferimento per l’edificazione che la riguarda, quella della strada sulla quale prospetta.  dmin = 5 ml dai confini e 10 ml dai fabbricati esistenti. Nelle aree edificate in misura non inferiore al 75% della loro Sf totale, al fine di conseguire il riallineamento progressivo delle fronti, gli edifici di NC, nonché quelle conseguenti agli interventi di DR, sono tenuti ad assumere come distacco stradale quello prevalente negli edifici preesistenti compresi nel tratto stradale di riferimento. Da intendersi quest'ultimo come quello, di

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 75

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

accesso all'area oggetto d'intervento, interposto tra due incroci stradali successivi. Nelle aree con edificazione compatta e rapporto diretto con la strada, è prevista negli interventi di DR e NC (a completamento dei rimanenti lotti liberi) l’edificazione a confine con la strada. Nelle aree con prevalenza di lotti liberi contigui, al fine di conseguire l'unitarieta' delle fronti, gli edifici di NC sono subordinati ai seguenti vincoli: - allineamento unitario delle facciate stabilito con dmin=5.00 ml dal ciglio stradale; - Incrementi di cubatura fino ad un massimo del 10% del Ve abitabile preesistente per l’adeguamento igienico- sanitario- impiantistico nonché gli ulteriori incrementi, conseguenti all'applicazione degli If di cui sopra, sono consentiti sotto forma di volumi accessori che non alterino i caratteri tipomorfologici originari (con volumi autonomi eventualmente collegati con quelli preesistenti). - Nei lotti che non raggiungono la superficie minima di mq.500, già edificati o parzialmente edificati alla data di adozione del presente P.R.E., è consentito l’incremento del volume abitabile preesistente fino a totalizzare un valore massimo di Ve pari a mc.500 o comunque un valore massimo di Se abitabile non superiore a mq.160. - Per gli interventi di NC, REG e DR, in caso di accordo tra i frontisti, i fabbricati potranno essere costruiti a contatto, usufruendo anche di un premio pari al 25% della cubatura massima risultante dall'applicazione dell’If prescritto. Per gli interventi di NC e REG sul patrimonio edilizio esistente vanno mantenute distanze tra gli edifici non inferiori a quelle preesistenti.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 76

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.34 Zone omogenee di tipo B2 – completamento Sono indicate col simbolo B2 e costituiscono l’insieme delle aree parzialmente edificate a prevalente destinazione residenziale.

Usi principali: U01 residenza U32 parcheggio U08 terziario diffuso U10 commercio diffuso U11 pubblici esercizi Usi complementari U12 artigianato di servizio Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC nuova costruzione DR demolizione e ricostruzione MO manutenzione ordinaria MS manutenzione straordinaria RIE risanamento igienico REL ristrutturazione edilizia limitata REG ristrutturazione edilizia globale Regole per l’intervento: E’ consentita l’edificazione nei lotti liberi che dispongono di affaccio su strada di PRE o comunque di collegamento diretto con la medesima, alle seguenti condizioni :  Lmin = 500 mq.  If=1,5 mc/mq  Hmax=7.50 mt. rispetto alla quota stradale di riferimento. Nel caso in cui il lotto edificabile è compreso tra due strade, poste a quote differenti, l’Hmax sarà determinata distintamente per ciascuna delle sub-aree risultanti dalla divisione del lotto secondo la linea di equidistanza tra le due strade. Ciascuna sub- area assumerà quale quota di riferimento per l’edificazione che la riguarda, quella della strada sulla quale prospetta.  dmin = 5 ml dai confini e 10 ml dai fabbricati esistenti. Nelle aree edificate in misura non inferiore al 75% della loro Sf totale, al fine di conseguire il riallineamento progressivo delle fronti, gli edifici di NC, nonché quelle conseguenti agli interventi di DR, sono tenuti ad assumere come distacco stradale quello prevalente negli edifici preesistenti compresi nel tratto stradale di riferimento. Da intendersi quest'ultimo come quello, di

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 77

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

accesso all'area oggetto d'intervento, interposto tra due incroci stradali successivi. Nelle aree con edificazione compatta e rapporto diretto con la strada, è prevista negli interventi di DR e NC (a completamento dei rimanenti lotti liberi) l’edificazione a confine con la strada. Nelle aree con prevalenza di lotti liberi contigui, al fine di conseguire l'unitarieta' delle fronti, gli edifici di NC sono subordinati ai seguenti vincoli: - allineamento unitario delle facciate stabilito con dmin=5.00 ml dal ciglio stradale; - Incrementi di cubatura fino ad un massimo del 10% del Ve abitabile preesistente per l’adeguamento igienico- sanitario- impiantistico nonché gli ulteriori incrementi, conseguenti all'applicazione degli If di cui sopra, sono consentiti sotto forma di volumi accessori che non alterino i caratteri tipomorfologici originari (con volumi autonomi eventualmente collegati con quelli preesistenti). - Nei lotti che non raggiungono la superficie minima di mq.500, già edificati o parzialmente edificati alla data di adozione del presente P.R.E., è consentito l’incremento del volume abitabile preesistente fino a totalizzare un valore massimo di Ve pari a mc.500 o comunque un valore massimo di Se abitabile non superiore a mq.160. - Per gli interventi di NC, REG e DR, in caso di accordo tra i frontisti, i fabbricati potranno essere costruiti a contatto, usufruendo anche di un premio pari al 25% della cubatura massima risultante dall'applicazione dell’If prescritto. Per gli interventi di NC e REG sul patrimonio edilizio esistente vanno mantenute distanze tra gli edifici non inferiori a quelle preesistenti.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 78

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.35 Zone omogenee di tipo B3 – completamento condizionato Sono indicate col simbolo B3, e costituiscono l’insieme delle aree parzialmente edificate a prevalente destinazione residenziale, situate a sud dell’abitato , tale area viene individuata nella Tav. N°24 Carta del Rischio Geologico come classe “3” interessata da fenomeni di instabilità

Usi principali: U01 residenza U08 terziario diffuso U11 pubblici esercizi Usi complementari U12 artigianato di servizio Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: DR demolizione e ricostruzione MO manutenzione ordinaria MS manutenzione straordinaria RIE risanamento igienico REL ristrutturazione edilizia limitata REG ristrutturazione edilizia globale Regole per l’intervento: E’ consentita l’edificazione solo nel caso di demolizione e ricostruzione secondo la sagoma e l’altezza esistente senza nessun aumento volumetrico .

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 79

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art. 36 Zone omogenee di tipo C _ nuova espansione Le nuove aree di espansione sono tutte assimilabili al comparto edificatorio così come definito dall’art.26 della L.R. 18/83 e sono individuate nella tav. n°16.1 – 16.2 – 16.3 - 16.4 - 16.5

Usi principali: U01 residenza U32 parcheggio Usi complementari U08 terziario diffuso U10 commercio diffuso U11 pubblici esercizi U12 artigianato di servizio Modalità d'intervento: Intervento diretto mediante convenzione Tipi d’intervento: NC nuova costruzione Regole per l’intervento Sono fissate dalla tavola: n°16.2 Prescrizioni procedurali L’attuazione del comparto è subordinata al rispetto dei seguenti punti:

a) Costituzione del Consorzio dei proprietari delle aree nelle modalità dettate dall’art.26 della L.R. 18/83; b) Approvazione da parte della G.C. del progetto urbanistico esecutivo dell’intero comparto redatto a cura del Consorzio nel pieno rispetto delle previsioni di piano. Tale progetto, oltre alle sistemazioni esterne con particolare riguardo all’organizzazione degli accessi e della viabilità veicolare, dei percorsi pedonali e delle aree verdi, dovrà contenere l’ubicazione e le caratteristiche dimensionali e tipologiche delle unità edilizie in scala non inferiore a 1:200; c) Stipula di apposita convenzione tra Consorzio e Amministrazione Comunale, finalizzato alla definizione e regolamentazione dei rapporti reciproci per la completa attuazione del comparto; d) Cessione all’Amministrazione Comunale delle aree nei tempi e nelle modalità stabilite in convenzione e comunque prima del rilascio delle concessioni.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 80

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.37 Zone per l’Edilizia Economica e Popolare PEEP Nelle zone di edilizia sovvenzionata e convenzionata l’intervento edilizio è disciplinato dalle seguenti norme:

Usi principali: U01 residenza U32 parcheggio U08 terziario diffuso U10 commercio diffuso U11 pubblici esercizi Usi complementari U12 artigianato di servizio Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC nuova costruzione DR demolizione e ricostruzione MO manutenzione ordinaria MS manutenzione straordinaria RIE risanamento igienico REL ristrutturazione edilizia limitata REG ristrutturazione edilizia globale Regole per l’intervento: Lmin = 1.000 mq.  If=2.0mc/mq  Hmax= 10.50mt.  dmin = 5 ml dai confini  dmin = 10 ml dai fabbricati esistenti.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 81

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

ZONE A PREVALENTE DESTINAZIONE PRODUTTIVA

Art.38 Zona Piccoli Insediamenti Produttivi - P.I.P. D1 E’ indicata con il simbolo D1 nelle Tav. 13.3 – 18.1 – 18.2 , e comprende l’insieme delle aree già attrezzate e parzialmente edificate destinate ad una prevalente funzione produttiva, commerciale e di servizio. Il Piano per Insediamenti Produttivi , che qui si intende integralmente riportato senza modifica alcuna, è stato adottato con delibera di C.C. n°43 del 31.07.2992 e successivamente approvato dalla Regione con parere n°2/158 del 13.08.92 . Pertanto il P.R.E. recepisce integralmente il Piano per Insediamenti Produttivi vigente compreso le Norme tecniche di attuazione del P.I.P. che si riportano nelle sue linee principali.

Usi principali: U06 artigianato produttivo U12 artigianato di servizio U07 industria U14 commercio all’ingrosso e magazzinaggio merci U19 verde pubblico attrezzato U32 parcheggio Usi complementari U01 residenziale U08 terziario diffuso U10 commercio diffuso U11 pubblici esercizi U25 esposizione di beni e servizi Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC nuova costruzione REL ristrutturazione edilizia limitata REG ristrutturazione edilizia globale OM ordinaria manutenzione SM straordinaria manutenzione RIE risanamento igienico edilizio 1) Il rapporto di copertura all’interno dei lotti industriali va Regole per l’intervento: da un minimo del 40% ad un massimo del 60% della superficie totale del lotto. La superficie totale del lotto non coperta da fabbricati e da impianti sarà oggetto a

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 82

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

sistemazioni esterne ed a verde sulla base dei seguenti standards minimi : • P (parcheggio) dovranno essere destinati a parcheggio almeno mq.7,5 ogni 100 mc di costruzione comunque non meno del 10% di ciascun lotto • V (verde) Almeno il 20% dell’area deve risultare destinata a verde : in particolare siepi ed alberature dovranno circondare ciascun lotto 3) Nei lotti non potranno essere realizzati edifici di abitazione se non per il personale adibito alla manutenzione degli impianti civili ed industriali , alla sorveglianza ed ai servizi di vigilanza per un massimo di 150 mq utili. 4) La guardiola della portineria non dovrà superare la cubatura di mc. 25 f.t. e l’altezza di mt. 4.50 . 5) Le recinzioni verso strada possono essere realizzate in tradizionale oppure con elementi prefabbricati o metallici alte sul suolo per una altezza massima di mt. 2.0 . L’altezza massima dei cordoli di base alle recinzioni di cm. 60 . 6) Distacchi minimi di edifici interni ai lotti, dalle recinzioni - verso strada mt. 8.0 – altri confini mt.5.0 7) Altezza massima degli edifici industriali mt. 10.0 tranne casi di necessità ( ciminiere, serbatoi , o lavorazioni tali da necessitare una altezza maggiore ) 8) Nei progetti può essere predisposto un locale per mensa con cucina, se se previsto, deve avere una superficie netta inerna di pavimento ono inferiore a mq. 1.5 per ogni persona prevista in fabbrica durante un turno di giorno. 9) Ferme restando le superfici dei lotti indicate nelle zonizzazioni sarà possibile proporre da parte di una o più industrie una particolare accorpamento che tenga conto dei vincoli di distanza e di rispetto contenute nelle presenti norme. 10) Le cabine di trasformazione elettrica potranno essere realizzate a filo della recinzione così come le tettoie adibite a parcheggio di auto e motocicli. Non sono ammesse altre costruzioni accessorie che risultino addossate alle recinzioni su strada o sui confini con altri lotti, fatta eccezione per la portineria che dovrà essere addossata alla recinzione esterna e realizzata accanto all’ingresso . Per gli alberi da piantare la distanza tra l’asse dell’alberatura e la recinzione non sia inferiore a mt. 3.0 . Le opere di recinzione dovranno essere particolarmente curate.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 83

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art. 39 Zona Artigianale D2 Sono indicate col simbolo D2 e costituiscono le aree in prossimità del centro abitato ove è possibile realizzare insediamenti artigianali.

Usi principali: U06 artigianato produttivo U12 artigianato di servizio Usi complementari U01 residenziale U10 commercio diffuso U11 pubblici esercizi Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC nuova costruzione DR demolizione e ricostruzione MO manutenzione ordinaria MS manutenzione straordinaria RIE risanamento igienico REL ristrutturazione edilizia limitata Regole per l’intervento: Lmin = 500 mq.  If=2.0mc/mq  Hmax= 7.50mt.  dmin = 5 ml dai confini  dmin = 10 ml dai fabbricati esistenti.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 84

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.40 Zona Turistico Ricettiva D3 Sono indicate col simbolo D3 e costituiscono le aree poste in prossimità del fiume trigno e della fondovalle Trignina.

Usi principali: U02 esercizi alberghieri e simili

Usi complementari U01 residenziale U10 commercio diffuso U11 pubblici esercizi Modalità d'intervento: intervento diretto Tipi d’intervento: NC nuova costruzione DR demolizione e ricostruzione MO manutenzione ordinaria MS manutenzione straordinaria Regole per l’intervento: Lmin = 10.000 mq.  If= 0.3 mc/mq  Hmax= 7.50 mt.  dmin = 15 ml dai confini  dmin = 10 ml dai fabbricati esistenti.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 85

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

ZONE AGRICOLE

Art.41 Zone a prevalente destinazione territoriale agricola Finalità del presente articolo è quella di assicurare una utilizzazione corretta delle zone destinate all’agricoltura sotto il profilo della salvaguardia del suolo agrario, dello sviluppo delle attività economiche e del miglioramento delle condizioni di vita della popolazione occupata in agricoltura. Oggetto del presente articolo è l’insieme degli interventi a carattere urbanistico ed edilizio da realizzare nelle zone agricole, individuate con il simbolo “E” , in conformità alle norme dettate dal titolo VII della L.R. n.18/83 e sue modificazioni ed integrazioni. Nelle zone E, sono ammesse di norma:  le attività pertinenti all’uso agricolo del suolo e gli interventi di trasformazione del territorio ad essi corrispondenti;  gli interventi di nuova costruzione per la residenza, per i manufatti connessi con l’esercizio dell’agricoltura e gli interventi destinati alle attività agroturistiche. Artt. 69, 70, 71 e 73 della L.R. 18/83.

Usi principali: U03 agricoltura U04 silvicoltura U05 colture in vivaio

Usi complementari : U01 residenziale/manufatti/agriturismo

Usi alternativi : U06 artigianato produttivo, limitatamente alle attività di trasformazione dei prodotti agricoli U14 commercio all'ingrosso e magazzinaggio merci, limitatamente ai prodotti connessi attività agricole U10 commercio diffuso U11 pubblici esercizi U12 artigianato di servizio U27 servizi tecnologici Modalità d'intervento: intervento diretto

Tipi d’intervento: NC nuova costruzione

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 86

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

OM ordinaria manutenzione SM straordinaria manutenzione RIE risanamento igienico edilizio REL Ristrutturazione edilizia limitata REG ristrutturazione edilizia globale RC recupero conservativo DR demolizione e ricostruzione

Gli interventi di NC destinati ad uso residenziale (U01), ai sensi dell'Art.69 , comma d), della L.R. 18/83, sono disciplinati dall'Art.70 della legge stessa, che si riporta per intero qui di seguito: 1. L'utilizzazione edificatoria residenziale dei suoli agricoli è ammessa per residenze che conservino la destinazione del suolo e tutelino l’ambiente nelle sue caratteristiche contadine; l’indice di edificabilità massimo fondiario relativo alla residenza è di 0,03 mc./mq.; l’unita minima aziendale, ai fini del rilascio della concessione edilizia, è di un ettaro e la volumetria di ogni singolo edificio residenziale non può superare 800 mc. 2. Al fine di soddisfare le esigenze delle famiglie coltivatrici definite al seguente comma 4, è consentito l’accorpamento di fondi rustici di proprietà non contigui, purché facenti parte della stessa unità aziendale e compresi all'interno del territorio del medesimo Comune, o di Comuni contermini. 3. Nel caso in cui l’applicazione dell'indice di edificabilità risultante dalle disposizioni del primo comma del presente articolo non consenta la realizzazione di un alloggio adeguato al nucleo familiare del richiedente, è ammessa una maggiorazione di volume di 80 mc. per ogni componente effettivo della famiglia, fino al raggiungimento di un massimo complessivo di 800 metri cubi di residenza. Resta comunque escluso dal computo della volumetria quello risultante dalla realizzazione di manufatti connessi alla conduzione del fondo di cui al successivo Art.71. 4. Sono considerate coltivatrici le famiglie del coltivatore diretto proprietario e del coltivatore diretto affittuario, mezzadro, colono, in forma singola o associata, in possesso dei requisiti di imprenditore agricolo a titolo principale di cui all'art. 4 della L.R. 2/3/79, n.12. Per l’applicazione delle disposizioni del precedente comma 3, la composizione delle famiglie dovrà essere comprovata da idonea certificazione

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 87

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

anagrafica. 5. I benefici di cui al precedente comma 3 possono essere usufruiti una sola volta in ogni singola unità aziendale. 6. Gli edifici esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge possono essere oggetto di intervento di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione, anche se di dimensioni superiori a quelle indicate nel precedente primo comma, purché vengano mantenuti alla destinazione agricola. 7. La destinazione agricola del fondo, dell'immobile e delle sue pertinenze viene trascritta sul Pubblico Registro Immobiliare unitamente agli atti di autorizzazione o concessione di cui ai commi precedenti, a cura del comune ed a spese dell'interessato. 8. Per le finalità stabilite nei precedenti commi, ogni Comune deve dotarsi di un pubblico registro sul quale vanno iscritti i dati catastali dei terreni asserviti per le costruzioni realizzate a norma della presente legge, che non possono essere computati per successive iniziative edilizie. 9. Le costruzioni realizzate in aree che gli strumenti urbanistici indicano come zona agricola devono conservare le destinazioni d’uso compatibili con la destinazione agricola delle aree ai sensi del titolo VII della presente legge, fintanto che lostrumento urbanistico non destini diversamente le eree stesse. Gli interventi destinati a manufatti connessi con l’esercizio dell'agricoltura sono disciplinati dall'Art.71 della legge stessa, che si riporta per intero qui di seguito: 1. Sono considerati manufatti connessi alla conduzione del fondo: i ricoveri per attrezzi, macchinari e per gli animali, le serre e gli impianti fissi di protezione dei prodotti, i silos e le altre opere di stoccaggio, gli impianti energetici, di irrigazione e di smaltimento. 2. Tali manufatti possono essere realizzati anche indipendentemente dalla presenza di edifici con destinazione residenziale. E’ consentita una superficie utile corrispondente ad un indice massimo di utilizzazione di mq. 150 per ettaro, e comunque, non superiore a 600 mq., non è soggetta a tali limiti la realizzazione di serre e di coperture stagionali destinate a proteggere le colture. 3. Per la realizzazione di tali manufatti l’unità minima aziendale deve disporre di almeno mq. 10.000. Gli interventi destinati ad impianti produttivi sono disciplinati dall'Art.72 della 1egge stessa , che si riporta per intero qui di seguito: 1. Nei suoli agricoli sono ammessi impianti o manufatti edilizi destinati alla lavorazione

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 88

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

o trasformazione dei prodotti agricoli ed alla produzione zootecnica, secondo le seguenti indicazioni: a) rapporto di copertura non superiore ad 1/4 del lotto di pertinenza dell'impianto; b) distacchi tra fabbricati non inferiori a metri 20; c) distacchi dai cigli stradali non inferiori a quelli fissati dal D.M. 1/04/68 n. 1044; d) parcheggi in misura non inferiore al 10% della copertura; e) distanza dagli insediamenti abitativi esistenti e previsti dagli strumenti urbanistici e dalle sorgenti non di esclusiva utilizzazione del fondo, non inferiore a metri 300, da elevare a ml. 500 per gli allevamenti suinicoli industriali" Tale distanza deve essere applicata solo agli impianti e manufatti edilizi destinati alla produzione zootecnica (L. R. 24/03/88 n. 36), e va intesa come spazio intercorrente tra l’ubicazione delle stalle e più abitazioni, dovendosi intendere per "insediamento abitativo" un complesso di edifici residenziali tra loro sistematicamente collegati e sufficientemente organizzati, forniti di opere di urbanizzazione primaria; f) unità minima aziendale di almeno mq. 10.000. Gli interventi destinati ad attività agroturistiche sono disciplinati dall'Art.73 della legge stessa , che si riporta per intero qui di seguito: Nel territorio agricolo è consentito l’esercizio delle attività agrituristiche e del turismo rurale nei limiti delle norme regionali vigenti in materia.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 89

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Regole per l’intervento:

U01 residenziale Hmax = 7,50 ml Dc = H e comunque non inferiore a 5,00 ml dai confini De = 10 ml dai fabbricati. E' consentita l’edificazione in aderenza, previa convenzione tra le parti. U06 artigianato produttivo Lmin = 10.000 mq limitatamente alle attività di trasformazione dei prodotti Hmax = 6.0 mt agricoli Ic = 0.30 mq/mq Dmin = 10 dai confini Dmin = 10 mt. Dai fabbricati Dmin = 10 mt dalle strade comunali Dmin = 10 mt dalle strade provinciali U14 commercio all'ingrosso e Lmin = 4.000 mq magazzinaggio merci, limitatamente ai prodotti Hmax = 6.0 mt connessi attività agricole Ic = 0.15 mq/mq Se max = 800 mq Dmin = 10 dai confini Dmin = 20 mt. Dai fabbricati Dmin = 10 mt dalle strade comunali Dmin = 10 mt dalle strade provinciali

Gli edifici residenziali (esclusi gli annessi) esistenti alla data di adozione del PRE all'interno delle aree agricole, anche nei casi nei quali non si verifichino i distacchi minimi dai confini e dai fabbricati, purché nel rispetto del codice civile, potranno incrementare la Se del:

25% per Se fino a 150 mq; 15% per Se comprese fra 151 e 300 mq; 10% per Se superiori a 300 mq. Tale ampliamento è da intendersi "una tantum". Sono consentiti inoltre ulteriori eventuali incrementi della Se a parità di Ve , derivanti da un diverso interpiano o da una diversa utilizzazione del volume esistente.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 90

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Qualora esistano edifici già destinati, in data precedente all'adozione del presente PRE, agli Usi U10 (commercio diffuso), U13 (commercio concentrato), U06 (artigianato produttivo), U12 (artigianato concentrato), e (U11) pubblici esercizi, è consentito, "una tantum", di realizzare un incremento di cubatura non superiore al 20% rispetto a quella esistente, fermo restando la destinazione agli usi di cui sopra.

Stalle e concimaie : nelle abitazioni rurali di nuova costruzione, le stalle, gli ovili, i pollai, i porcili, ecc. non devono prospettare sulla pubblica via, dalla quale devono distare almeno 20 mt.. Le stalle devono essere costruite in conformità alle prescrizioni legislative ed ai regolamenti statali e regionali vigenti e con dimensioni e caratteristiche idonee al tipo di allevamento. Il pavimento delle stalle sarà costruito con materiali impermeabili e munito di scoli. Le urine, qualora non siano raccolte in opportuni depositi, devono essere allontanate dalle stalle e avviate alle concimaie con tubi impermeabili, o smaltite in superficie a distanza non minore di mt.10,00 dai fabbricati. Le concimaie saranno costruite in conformità alle prescrizioni legislative e ai regolamenti statali e regionali vigenti e dovranno distare da pozzi, acquedotti e serbatoi di acqua, e da qualsiasi abitazione o pubblica via, almeno 25 mt.. Tutti i depositi e gli ammassi di letame per usi agricoli fuori dalle concimaie, non sono permessi che in aperta campagna, purché limitati ai bisogni del podere e distanti non meno di mt.100 da qualunque abitazione e non meno di mt.50 da pozzi di acqua potabile, acquedotti, serbatoi e vie pubbliche.

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 91

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.42 EDIFICI ABBANDONATI O NON PIU’ NECESSARI ALLA CONDUZIONE DEL FONDO

( art.69 lett.c L.R. n°70/95)

Al fine di ottemperare all’art.69 lett. C della L.R. n°70/95 , si è proceduto alla redazione di una schedatura Tav. n°11.1 – 11.2 dalla quale sono stati evidenziati all’interno della zona agricola : - individuazione di edifici rurali abbandonati e non più necessari alle esigenze delle aziende agricole. Questo ha permesso di normare tali realtà poste sul territorio indicandone per ogni una le destinazioni d’uso compatibili e gli interventi ammessi . A tale riguardo si puntualizza che nel caso le previsioni prevedano come nuova destinazione d’uso quella turistica , si specifica che la ricettività massima raggiungibile in tali zone è di : - 15 posti letto ; - 30 coperti .

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 92

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

I - CARATTERISTICHE GENERALI DEL PIANO 1

Art.1 Fisionomia giuridica ed ambito di applicazione del piano 1

Art.2 Vincoli sovraordinati sul territorio 2

Art.3 Stato fisico e giuridico del territorio comunale 3

Art.4 Efficacia, salvaguardia e validità del piano 4

Art.5 Contenuto del piano 5

Art.6 Dimensionamento del piano 8

Art.7 Eventuali contrasti con il Regolamento Edilizio 9

Art.8 Aggiustamento dei limiti in fase di attuazione 10

Art.9 Inserimento nel piano delle prescrizioni di altri strumenti 11

Art.10 Edifici strade e manufatti esistenti 12

Art.11 Modalità di attuazione del P.R.E. 13

II - PARAMETRI, INTERVENTI, USI E STANDARD 14

Art.12 Parametri urbanistici ed edilizi, criteri per la loro misurazione 14 St Superficie Territoriale 14 Sf Superficie Fondiaria 14 Sc Superficie Coperta 14 Ao Area Occupata 15 Se Superficie Edificabile 15 Si Superficie d'inviluppo 15 Ai Area Insediabile 16 Su Superficie utile abitabile 16 Ve Volume del fabbricato 16 It Indice di fabbricabilità territoriale 16 If Indice di fabbricabilità fondiaria 16 Df Densità insediativa fondiaria 16 Dt Densità insediativa territoriale 16 Lm Lotto minimo 17 Ic Indice di copertura 17 Ip Indice di piantumazione 17 H Altezze degli edifici 17 iP Numero dei piani (i = numero dei piani) 18 Ui Destinazioni d’uso (i = identificativo numerico per le diverse destinazioni) 18 Attrezzature 18 De Distacco fra gli edifici 19 Dc Distacco dai confini 19 Ds Distacco dal filo stradale 19 Accessori 19 Superficie per opere di urbanizzazione 19 Vt Volumi tecnici 20

Art.13 Classificazione degli interventi edilizi 21 NC Nuova Costruzione 21 DR Demolizione e Ricostruzione 21 A Ampliamento 21 S Soprelevazione 21

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 93

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

OM Ordinaria manutenzione 21 SM Straordinaria manutenzione 21 RS Restauro scientifico 22 RC Restauro conservativo 23 RIE Risanamento igienico e edilizio 24 REL Ristrutturazione edilizia limitata 24 REG Ristrutturazione edilizia globale 24 D Demolizione 25 RU Ristrutturazione urbanistica 25

Art.14 Classificazione degli usi del territorio 26

Art.15 Standard urbanistici ed edilizi 32

III - DISCIPLINA DEL TERRITORIO 33

Art.16 Classificazione delle zone 33

Art.17 Criteri per la disciplina delle zone 34

Art.18 Criteri generali relativi agli usi del territorio 35

Art.19 Zone destinate alla viabilità 36

Art.20 Zone destinate a parcheggi 38

Art.21 Zona per servizi all'auto (distribuzione carburanti) Sa 40

Art.22 Zona Cimiteriale 41

Art.23 Zona per il verde pubblico V1 42

Art.24 Zona a verde per lo sport V3 44

Art.25 Zona per l'interesse comune Vc 45

Art.26 Zona per l'istruzione 47

Art.27 Zone di tutela fluviale 48 1 — Zone fluviali 48 2 — Zone di rispetto fluviale 49 3 — Altri vincoli e disposizioni 50

Art.28 Zone di salvaguardia ambientale V4 51

Art.29 Aree soggette a dissesto idrogeologico 54

Art.30 Regolamento Comunale per l'istallazione di impianti eolici 56

Art.31 Terre demaniali civiche 56

Art.32 Zone omogenee di tipo A _ Nucleo Antico 57 CATEGORIA D’INTERVENTO R1 61 CATEGORIA D’INTERVENTO R2 64 CATEGORIA D’INTERVENTO R3 68 CATEGORIA D’INTERVENTO R4 73

Art.33 Zone omogenee di tipo B1 – completamento 75

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 94

Piano Regolatore Esecutivo – Comune di Tufillo Norme Tecniche di attuazione

Art.34 Zone omogenee di tipo B2 – completamento 77

Art.35 Zone omogenee di tipo B3 – completamento condizionato 77

Art. 36 Zone omogenee di tipo C _ nuova espansione 80

Art.37 Zone per l’Edilizia Economica e Popolare PEEP 81

Art.38 Zone per Piccoli Insediamenti Industriali P.I.P. D1 82

Art.39 Zone artigianali D2 82

Art.40 Zona Turistico Ricettiva D3 85

Art.41 Zone a prevalente destinazione territoriale agricola 86

Art.42 Edifici abbandonati o non più necessari alla conduzione del fondo 92

CIANCAGLINI INGEGNERIA C/so Mazzini n°320 – 66054 Vasto 95