Omar-Nuovo, Novembre 2006
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Novembre 2006 - Anno IX Spedizione in abbonamento postale 70% - DC/DCI - Novara OMARo nuov periodico di cultura e di vita dell’insieme omarista (I.T.I. Omar, Associazione Omaristi, Fondazione Omar) seguito de “l’OMAR” fondato nel 1963 da Luigi Buscaglia 18 Viale Volta, 85 - Tel. 0321 611150 - Fax 0321 620797 S O M M A R I O OMAR nuovo Questo fascicolo . pag. 3 periodico di cultura e di vita Studi e informazioni culturali dell’insieme omarista G. ANDENNA – La politica di popolamento del Comune (I.T.I. Omar, di Novara nel territorio tra Sesia e Ticino. Le origini Associazione Omaristi, e l’evoluzione in età medioevale di Borgomanero . » 5 Fondazione Omar) L. PEZZOLLA PAGANIN – Arte orafa nell’antico Egitto . » 12 seguito de “l’OMAR” L. PIAZZO – Controlli dimensionali in campo automotive . »16 fondato nel 1963 C. CARPANI – L’avvento della stampa a Novara da Luigi Buscaglia 3° - La produzione tipografica novarese nel XVI secolo » 19 M. MATTEI E ALTRI – La paciòliga. “OMAR nuovo” n. 18 Sapori, colori, onori della tavola di montagna (2° parte) »25 Novembre 2006 - Anno IX M. ROSCI – Osvaldo Provvidone . » 31 Direttore responsabile G. ROMANO – “Lo sbadiglio” e “L’irritazione” (poesie) . ... » 33 Dorino Tuniz Istituto Tecnico Industriale Omar Direttore Convegno “Robotica: dalla scuola all’azienda” . » 34 Marco Parsini Diplomati nel 2006 . » 35 Comitato di Redazione Stefano Accomazzi, Associazione Omaristi Silvano Andorno, L’assemblea del 28 maggio 2006 . » 37 Valeriano Dell’Era, Giampietro Morreale, Fondazione Omar Franco Pianca, Francesco Romano Economia L. MANFREDINI E ALTRI – Il decreto 223/2006 Segretario di Redazione (c.d. “Manovra Prodi”) Struttura Franco La Sala del provvedimento e riepilogo novità fiscali (in sintesi) . » 38 Proprietaria Associazione Omaristi Fondazione Tera Incontro-convegno “Elettricità per la ricerca sul cancro” Direzione, Redazione, MALDI Amministrazione U. A - L’elettricità: dalla scoperta al suo uso baluardo La Marmora, 12 - Novara - nella terapia dei tumori . » 42 telefono e fax 0321 33209 E. BAICI - L’attività innovativa in Provincia di Novara . » 50 www.itiomar.net S. BACCINI - L’attività di ricerca della Fondazione Tera . » 54 [email protected] Spigolature Iscrizione del Tribunale di Novara Giochi matematici . » 63 al n. 2/98 del G. ALBERTI – Motivazioni esilaranti di sinistri stradali . » 64 Registro della Stampa Periodica Le opinioni degli Autori non impegnano la Direzione La rivista non è in vendita Spedizione in abbonamento postale 70% - DC/DCI Novara Nuova Tipografia S. Gaudenzio S.r.l. Prezzi per la pubblicità: una pagina in bianco e nero € 260,00; Novara mezza pagina in bianco e nero € 155,00; a colori: una pagina € 390,00; mezza pagina € 285,00 OMAR 1 n. 18 • Novembre 2006 • Anno IX nuovo Questo fascicolo… … è leggibile (come il precedente) in Internet sul sito www.itiomar.net. Per sopraggiunte impreviste difficoltà, la seconda parte del poderoso lavoro dell’ing. Basilio Catania “I molti aspetti dell’informazione” sarà pubblicata sul numero succes- sivo. Questo numero si arricchisce di una nuova prestigiosa firma: il prof. Giancarlo An- denna, da buon novarese, presenta “La politica di popolamento del Comune di No- vara nel territorio tra Sesia e Ticino. Le origini e l’evoluzione in età medioevale di Bor- gomanero”. G. Andenna è uno dei maggiori esperti di storia medioevale. Attual- mente ricopre la carica di professore ordinario presso la Facoltà di Lettere dell’Uni- versità Cattolica di Milano ove è coordinatore del settore medioevistico della Scuo- la di Dottorato di Ricerca e nel contempo direttore del Dipartimento di Studi Me- dioevali Umanistici e Rinascimentali. Inoltre, presso l’Università di Dresda (Germania) è Projekleiter del progetto W: Stadtkultur und Klosterkultur in der mittelalterlische Lom- bardei. La prof.a Laura Pezzolla Paganin ci offre un nuovo flash sulla civiltà dell’Egitto dei fa- raoni con l’articolo “Arte orafa nell’antico Egitto”. La terza parte dell’opera “L’avvento della stampa a Novara” della dott.a Chiara Carpani è dedicata alla “Produzione tipografica novarese nel XVI secolo”. Si conclude il gustoso lavoro della dott.a Monica Mattei ”La paciòliga. Sapori, colori, onori della tavola di montagna”; non mancano allegri episodi conviviali di letterati, musicisti e pittori. L’ing. Lucia Piazzo, nell’articolo “Controlli dimensionali in campo automotive”, illustra la tecnologia molto avanzata della pressocolata e della metallizzazione di parabole in alluminio per fari automobilistici adottata dalla Tecnomeccanica S.r.L. Osvaldo Provvidone è un omarista artista che ha lasciato una traccia nell’arte pitto- rica. Ha espresso il suo mondo di sogno e di fantasia dapprima con tecnica neocu- bista d’avanguardia, per poi passare all’informale. Ce ne parla il critico d’arte prof. Marco Rosci. Quest’anno si sono tenuti a Novara importanti convegni scientifici. In particolare, nel- l’ambito della Fiera Elettrica della Comoli Ferrari & C. S.p.A., la Fondazione Tera ha or- ganizzato l’incontro – convegno “Elettricità per la ricerca sul cancro”, con interventi di illustri relatori. Si riportano le relazioni, molto interessanti, del prof. Ugo Amaldi, del- la prof.a Eliana Baici e del dott. Saverio Braccini. L’Istituto Omar ha organizzato il convegno ”Robotica: dalla scuola all’azienda”. Se ne dà notizia nella rubrica dedicata all’Istituto. Merita, infine, una segnalazione la sintetica presentazione del dott. Manfredini del decreto 223/2006, la così detta “Manovra Prodi” nella rubrica della Fondazione Omar. OMAR 3 n. 18 • Novembre 2006 • Anno IX nuovo Studi e informazioni culturali La politica di popolamento del Comune di Novara nel territorio tra Sesia e Ticino: Le origini e l’evoluzione in età medioevale di Borgomanero Tuttavia gli uomini che governavano la vita politica Giancarlo Andenna del Comune appartenevano quasi tutti al ceto feu- dale dei vassalli del vescovo, avevano ampie pro- prietà nelle campagne, possedevano castelli e con- trollavano gli uomini che lavoravano le loro terre. Es- I problemi generali del popolamento si costituivano una nuova aristocrazia che nel corso in età comunale dell’XI secolo si era affiancata a quella più antica delle famiglie comitali che avevano dominato nella Gli uomini costituiscono da sempre il motore fon- contea di Pombia. Proprio mentre si affermava l’im- damentale della storia e pertanto il problema crucia- portanza politica e socio-economica dei vassalli del le di chi governa è quello del loro controllo e del lo- vescovo, detti capitanei di pieve, se tenevano diret- ro dominio. Ciò è tanto più vero per i periodi in cui la tamente il beneficio feudale dal presule, o valvasso- presenza umana fu scarsa e basso fu il rapporto tra ri, cioè vassalli di vassalli, se lo avevano ottenuto il numero degli abitanti e la superficie del territorio tramite l’investitura concessa dai capitanei, il gruppo su cui essi vivevano. Questa situazione si era verifi- comitale dei Pombia si era diviso in tre rami: i conti cata nel corso dell’alto Medioevo, ma a partire al- da Castello, i conti di Biandrate ed i conti del Cana- meno dalla seconda metà del X secolo era iniziata vese, ciascuno dei quali era destinato a suddivider- una lenta ripresa demografica, che permise alle po- si ulteriormente in numerose casate. In altri termini, polazioni della pianura padana la messa a coltura di la forza delle famiglie comitali, tutte residenti nel nuove terre e lo sviluppo della coltivazione di nuovi contado, si indeboliva, mentre cresceva la potenza prodotti agricoli. Per difendere l’aumentata produ- militare, economica e sociale dei capitanei e dei val- zione e insieme per concentrare i contadini in luoghi vassori, i quali, pur possedendo castelli in campa- sicuri, ove nel contempo potessero essere anche gna, risiedevano in città, per poter servire il vescovo, controllati e dominati, si sviluppò l’ampio fenomeno ed uniti nell’istituzione comunale controllavano tutti sociale, militare ed amministrativo dell’incastella- gli abitanti del centro urbano e dei sobborghi, gli in- mento, di cui ha parlato il Settia. A volere tale tra- troiti e le merci del mercato cittadino, i proventi delle sformazione delle campagne furono contempora- imposte del regno, nonché il gettito della tassazione neamente sia i rustici, sia i grandi proprietari terrieri, sacramentale della decima, elementi che costituiva- che erano anche signori delle loro terre e degli abi- no una immensa fonte di ricchezza e di potere poli- tanti che su di esse lavoravano, in quanto ammini- tico e militare. Lo scontro tra i due gruppi feudali, stravano la giustizia, riscuotevano i tributi e gestiva- cioè tra la feudalità comitale e quella ecclesiastica, no gli interventi di pubblica utilità, come la riparazio- avvenne nell’età del Barbarossa e si concluse nel ne dei castelli e delle chiese, l’imbrigliamento delle 1183 con la pace di Costanza che, se da una parte acque dei fiumi, l’edificazione dei ponti, o il mante- riconobbe la legittimità delle istituzioni comunali che nimento dei porti fluviali e la gestione del mercato. Il avevano combattuto contro l’imperatore, dall’altra fenomeno dell’incastellamento, in quanto offriva an- salvaguardava i diritti degli antichi vassalli imperiali che indubbie utilità ai rustici, i quali potevano usu- e dei conti, che si erano battuti per l’impero ed ave- fruire di case e di magazzini a basso canone di affit- vano ottenuto dal sovrano il riconoscimento pieno to entro le fortezze, crebbe per tutto il corso del X e dei lori diritti sui castelli, sui villaggi e soprattutto