PIEMONTE ARTE: L’AQUILA, OPEN, INDIA, FORNARA, CORIO, VERCELLI, ALBA, ORTA… - 05-29-2019 by Centotorri Srl - Tutti I Diritti Riservati
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PIEMONTE ARTE: L’AQUILA, OPEN, INDIA, FORNARA, CORIO, VERCELLI, ALBA, ORTA… - 05-29-2019 by centotorri srl - tutti i diritti riservati PIEMONTE ARTE: L’AQUILA, OPEN, INDIA, FORNARA, CORIO, VERCELLI, ALBA, ORTA… https://www.100torri.it/newsite/?p=85998 FORTE DI BARD: MOSTRA “L’AQUILA. TESORI D’ARTE TRA XIII E XVI SECOLO” 31 maggio – 17 novembre 2019 La mostra L’Aquila. Tesori d’arte tra XIII e XVI secolo ideata da Marco Zaccarelli, presenta al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, dal 31 maggio al 17 novembre 2019, una selezione di opere recuperate e restaurate – 14 tra oreficerie, sculture in terracotta, pietra e legno, dipinti su tavola e tela – provenienti dalle chiese aquilane e dal Munda, Museo nazionale d’Abruzzo. Dalle Madonne con Bambino del Maestro di Sivignano e di Matteo da Campli a quella detta Delle Grazie; dal grande Crocefisso della Cattedrale alla Croce processionale di Giovanni di Bartolomeo Rosecci; dall’elegante e leggero San Michele arcangelo di Silvestro dell’Aquila allo splendido San Sebastiano di Saturnino Gatti; dal Sant’Equizio di Pompeo Cesura fino alle grandi tele di Mijtens, la mostra è una storia di sopravvivenze, un omaggio alla città dell’Aquila nel decennale del sisma e una testimonianza della grande ricchezza della sua arte. La parola catastrofe significa “rovesciamento, capovolgimento”, uno sconvolgimento che viene a sovvertire i termini ordinari entro cui si svolge la vita… A L’Aquila, alle 3.32 del 6 aprile 2009 sono bastati 37, lunghissimi, secondi per uccidere 309 persone, ferirne oltre 1600 e danneggiare e distruggere un patrimonio culturale storico, artistico e architettonico tra i più ricchi e importanti dell’Italia centrale. Nei dieci anni trascorsi d’allora, molti e complessi interventi di recupero, restauro e ricostruzione sono stati portati a compimento, e monumenti e palazzi ridisegnano una città dove la sicurezza convive con i principi della tutela e della conservazione, sostenendo il recupero di una bellezza antica e, spesso, inedita. L’Aquila è stata più volte, negli ottocento anni della sua storia, un centro economico e di transito e un centro artistico ricco di botteghe e scuole capaci di re-interpretare influenze fiorentine, romane e napoletane creando un linguaggio personale e immeritatamente ancora poco noto. Il progetto è promosso dall’Associazione Forte di Bard con il patrocinio della Città dell’Aquila e della Regione Abruzzo, e vede 1 / 22 PIEMONTE ARTE: L’AQUILA, OPEN, INDIA, FORNARA, CORIO, VERCELLI, ALBA, ORTA… - 05-29-2019 by centotorri srl - tutti i diritti riservati la partecipazione dell’Ufficio Arte Sacra e Beni Ecclesiastici dell'Arcidiocesi Metropolitana dell'Aquila e del Polo Museale dell’Abruzzo / MuNDA Museo Nazionale d’Abruzzo – enti prestatori delle opere – e della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città dell'Aquila e i Comuni del Cratere e del Segretariato Regionale dell’Abruzzo - Direzione Regionale per Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo. La mostra L’Aquila. Tesori d’arte tra XIII e XVI secolo, sarà affiancata dall’esposizione fotografica, inedita, La città nascosta di Marco D’Antonio, a cura di Eleonora Di Gregorio. Una selezione di 15 grandi fotografie dedicate all’Aquila notturna, ripresa nelle sue aree ancora da ricostruire. L’Aquila. Tesori d’arte tra XIII e XVI secolo Forte di Bard. Valle d’Aosta 31 maggio – 17 novembre 2019 COLORI, SEGNI STRUTTURE PER «OPEN STUDI APERTI» Trenta studi di architettura hanno aperto i loro studi a Torino e provincia per l’evento «Open Studi aperti», per incontrare il pubblico, per scoprire progetti, iniziative, idee innovative. Promossa dall’Ordine degli Architetti di Torino, questa pregevole iniziativa ha trasformato gli spazi professionali in altrettanti e significativi punti d’incontro e di riflessione intorno alle multiformi esperienze degli architetti tra coworking e ricerca. In particolare, lo Studio AD/ Studiodna di Torino (in via San Quintino 28), ha organizzato la mostra «Contaminazioni» che ha unito alcuni aspetti d’arte contemporanea al design e alle soluzioni d’architettura. E all’interno dello studio le opere degli artisti Angela Guiffrey, Livio Stroppiana e Francesco Preverino hanno «occupato» l’ambiente con colori, segni e strutture. E, così, il discorso ha trovato una propria e iniziale identificazione con le poetiche immagini-ricordo della Guiffrey, dove fili di rame, frammenti di tele e stoffe, lievi sovrapposizioni, diventano elementi di una pittura dalle suggestive e interiorizzate cadenze astratte. Un’astrazione che emerge anche dai dipinti di Stroppiana, dalla capacità di fissare una luce, un segno affiorante dall’atmosfera, una scansione cromatica risolta secondo una personale trascrizione delle sottili e quotidiane emozioni. Per questo appuntamento con il pubblico, Preverino ha, invece, realizzato una serie di sculture paesaggio che legano l’idea generante le forme ai materiali utilizzati, la sequenza dei pieni e dei vuoti a una meditata resa d’insieme. E da sabato 1° giugno, Angela Guiffrey e Livio Stroppiana sono ospiti del Castello Reale di Govone con la mostra «Oltre la figurazione. Gesto e riflessione», inserita in «Govone Arte», a cura di Tiziano Rossetto, in collaborazione con Maria Paola Repellino (Associazione Govone Residenza Sabauda). L’esposizione si può visitare sino al 28 luglio, con orario: ven.15-18 (giugno), 16-19 (luglio); sab. e dom.10-12/15-18(giugno), 10-12/16-19 (luglio). Info:0173/50103. Angelo Mistrangelo 2 / 22 PIEMONTE ARTE: L’AQUILA, OPEN, INDIA, FORNARA, CORIO, VERCELLI, ALBA, ORTA… - 05-29-2019 by centotorri srl - tutti i diritti riservati TORINO, REGIONE PIEMONTE: MOSTRA “INDIA, L’ALTRA FACCIA DEL MIRACOLO” “Behind the Indian Boom” presenta fotografie che esplorano le più remote regioni indiane Diseguaglianza e povertà nell’India del boom economico sono al centro della mostra fotografica “Behind the Indian Boom: l’altra faccia del miracolo”, che da giovedì 30 maggio a domenica 16 giugno (tutti i giorni, dalle ore 10 alle 18) si potrà visitare nella Sala Mostre della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino. L’Università degli Studi di Torino ha recepito questa proposta di mostra fotografica della Lse, London School of Economics, e della Soas, School of Oriental and African Studies di Londra, all’interno di un importante progetto di ricerca sulla diseguaglianza e la povertà nell’India dell’imponente sviluppo economico, promosso dall’antropologa Alpa Shah e dal geografo sociale Jens Lerche all’interno dei rispettivi istituti. La mostra, che viene inaugurata mercoledì 29 maggio, alle ore 18, si focalizza sulle contraddizioni che si stanno palesando, ovvero per quale motivo la straordinaria crescita economica dell’India non è riuscita a migliorare le condizioni delle persone che stanno alla base della sua gerarchia sociale ed economica, e con il loro lavoro dovrebbero considerarsi partecipi di questa crescita e che cosa significa parlare di boom economico in un paese dove 800 milioni di persone sopravvivono con meno di due dollari al giorno e in cui le comunità più svantaggiate sono condannate alla totale assenza di tutele, nella più disperante invisibilità. Gli scatti di “Behind the Indian Boom” sono il risultato di esplorazioni nelle più remote regioni dell’India, per documentare il ruolo delle sue comunità più svantaggiate: quelle dei Dalits, ovvero gli intoccabili, che di questo esercito di manodopera a basso costo sono il gruppo più numeroso e discriminato; e quelle degli Adivasi, le popolazioni originarie del subcontinente, colpevoli di abitare su territori nel cui sottosuolo giacciono materie prime considerate fondamentali per lo “sviluppo”, quali carbone, ferro e alluminio. Intorno a questa proposta di mostra, l’Isa, Istituto di Studi sull’Asia (dell’Università di Torino, insieme al centro interdipartimentale di ricerca dell’Ateneo, e ai Dipartimenti di Giurisprudenza, Studi Umanistici e Culture Politica e Società, ha sviluppato il più ampio progetto India Invisibile, che dalla metà di marzo ad oggi ha scandito la vita dell’ateneo torinese con una serie di film, seminari e occasioni di approfondimento e discussione, per meglio “vedere, ascoltare, capire”, ovvero per contribuire a 3 / 22 PIEMONTE ARTE: L’AQUILA, OPEN, INDIA, FORNARA, CORIO, VERCELLI, ALBA, ORTA… - 05-29-2019 by centotorri srl - tutti i diritti riservati riorientare lo sguardo “dentro” aspetti che stanno diventando la cifra dei modelli di sviluppo nell’età del neoliberismo sfrenato: erosione dei diritti legati al lavoro, indebitamento, discriminazione, intolleranza verso ogni dissenso. Hanno collaborato al progetto India Invisibile ed a questa riedizione della mostra l’Itcilo, il Centro Studi Sereno Regis e l’associazione onlus Jarom. Alcuni capitoli di questa mostra sono già stati presentati come “evento diffuso” al Campus Luigi Einaudi, alla Biblioteca Bobbio e contemporaneamente al Campus Itcilo, in apertura della manifestazione Biennale Democrazia 2019. DOMODOSSOLA: CARLO FORNARA. ALLE RADICI DEL DIVISIONISMO 1890-1910 Casa De Rodis Fino al 20 ottobre 2019 Mostra a cura di Annie-Paule Quinsac La potenza e la bellezza delle montagne ossolane sono splendidamente protagoniste de “Carlo Fornara. Alle radici del Divisionismo (1890 – 1910)”, mostra proposta dalla Collezione Poscio nella sua sede espositiva in Casa De Rodis, nel cuore di Domodossola. Dal 25 maggio al 20 ottobre, la mostra, curata da Annie-Paule Quinsac, offre l’opportunità di scoprire, o riscoprire Casa De Rodis, edificio nobiliare di origine medievale, esempio tra i più affascinanti dell’architettura