La Storia Del Calcio
CALCIO - LA STORIA DEL CALCIO Enciclopedia dello Sport di Adalberto Bortolotti, Gianni Leali, Mario Valitutti, Angelo Pesciaroli, Fino Fini, Marco Brunelli, Salvatore Lo Presti, Leonardo Vecchiet, Luca Gatteschi, Maria Grazia Rubenni, Franco Ordine, Ruggiero Palombo, Gigi Garanzini Il calcio dalle origini a oggi - di Adalberto Bortolotti Le origini Ricco di fascino è un viaggio a ritroso nel tempo alla ricerca di attendibili antenati di quello che è oggi definito il più grande spettacolo del mondo. Anche in una ricostruzione breve e sommaria, appare però fondamentale, nonché storicamente corretto, procedere a una suddivisione preliminare. Non prenderemo sistematicamente in considerazione tutti i giochi con la palla in uso nell'antichità, ricerca che risulterebbe senza fine, bensì soltanto quelli che presentano sostanziali e indiscusse analogie con il calcio attuale. Cronologicamente, le prime manifestazioni di quello che potremmo definire protocalcio si ebbero in Estremo Oriente, come dimostrò il francese Jules Rimet, al quale si deve la creazione e il lancio, nel 1930, del primo Campionato del Mondo di calcio. Già nel 25° secolo a.C., l'imperatore cinese Xeng Ti obbligava gli uomini del suo esercito a praticare, fra i vari esercizi di addestramento militare, un gioco imperniato sul possesso di un oggetto sferico, molto simile a un pallone di oggi, formato di sostanze vegetali, tenuto insieme e ammorbidito in superficie da crini annodati (secondo una versione più poetica, da soffici capelli di fanciulla). Il gioco era chiamato Tsu-Chu. Un millennio più tardi, in Giappone aveva largo seguito ilKemari, finalizzato non più all'avviamento alle armi, ma al diletto delle classi nobili. Si giocava su un campo segnalato, agli angoli, da quattro tipi diversi di albero: un pino, un ciliegio, un mandorlo e un salice.
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