28 Maggio 2020

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28 Maggio 2020 Anno 67 Numero 2 Maggio 2020 Periodico di informazione dell’Associazione Lombarda Giornalisti 28 Maggio 1980 - 28 Maggio 2020 Paolo Perucchini Ferruccio De Bortoli Giuseppe Giulietti Raffaele Lorusso Presidente ALG Corriere della Sera Presidente FNSI Segretario FNSI Pagina 3 Pagina 6-7 Pagina 8-9 Pagina 9 Il Giornalismo Tobagi OK.indd 1 21/05/20 17:55 2 Maggio 2020 Il Giornalismo Tobagi OK.indd 2 21/05/20 17:55 Maggio 2020 3 uarant’anni dopo quel tragico 28 maggio, ricorda- re Walter Tobagi Qnon è solo un dovere, per onorare un uomo ucciso a causa del suo impegno sin- dacale e sociale e delle sue lucide idee, ma un modo di guardare avanti, perché il suo pensiero è più che mai attuale. Oggi, il contesto in cui ci troviamo è ben diverso rispetto a quell’Italia del 1980, percorsa da pro- fonde tensioni politiche e sociali, che erano la spia di una volontà di cambia- mento forte anche nella società e tra la gente. Ma agli ideologi e agli estremisti che teorizzava- no la violenza si poteva rispondere con il libero La prima pagina pensiero, con la volontà di de “il Giornalismo” capire, di analizzare i fe- pubblicata nomeni, di spiegarli e con subito dopo gli ideali riformisti. l’assasinio Ecco, gli uomini liberi di Walter Tobagi quanto lo fu Tobagi, sono ancora oggi un esempio di come si possono affronta- re i problemi della società e cercare di rivolgersi con spirito libero. Rileggendo il pensiero di Walter oggi si percepisce chiaramente come le sue idee fossero innovative e Del giornalismo controcorrente. E’ attuale il pensiero di To- bagi quando, sofferman- dosi sul ruolo del giorna- mostrò lista, spiega come debba svolgere il proprio com- pito di informatore senza cadere nella tentazione di diventare formatore, o, per la dignità e il valore dirla come Tobagi stesso, “pedagogo collettivo”. Quarant’anni fa l’assassinio fu un tentativo, O quando indica come es- fallito, di costringere al silenzio le voci libere senziale la necessità di va- lidare le fonti per rimanere di Paolo Perucchini autonomi e consapevoli interlocutori della storia; metteva al centro del suo compresa l’autonomia del ni condivise, ricucendo o, ancora, quando affer- pensiero e della sua atti- suo ente di previdenza. visioni differenti per non ma con forza la necessità vità sindacale: la dignità E, contestualmente, si sof- lasciare indietro nessuno di mantenere una rigorosa del lavoro giornalistico e il fermava sulla funzione nei momenti di maggiore separazione tra il mondo ruolo stesso del sindacato. propria del sindacato indi- difficoltà. della giustizia e quello Tobagi riaffermava infatti cando nel rapporto stretto Sono idee a cui ispirarsi dell’informazione. la “visione monetarista” con redazioni e Cdr il cuo- ancora perché la strada E inoltre, oggi come non del contratto col fine di va- re della proposta sindaca- intrapresa da Tobagi è mai, è importante ribadi- lorizzare e difendere l’au- le stessa, nel tentativo di ben lungi dall’essere ul- re quello che già Walter tonomia della professione, arrivare sempre a posizio- timata. Il Giornalismo Tobagi OK.indd 3 21/05/20 17:55 4 Maggio 2020 Walter Tobagi con lo sciatore Jean Claude Killy a Grenoble durante le Olimpiadi invernali del 1968. Walter aveva 20 anni, era il suo primo impegno come giornalista inviato del mensile “Sciare”. Nella pagina accanto La sua intervista a Killy Proprio su “Sciare”. Il metodo dello storico la vivacità del cronista ella storia del sono parte del patrimonio giornalismo in Versatile, colto, paziente migliore della nostra sto- Italia sul finire ria recente. del ‘900, Wal- e scrupoloso nella ricerca delle Tobagi è stato un talento terN Tobagi ha un posto di naturale, che poi è cresciu- primo piano. Non soltanto fonti. Era un leader naturale nel to in pochi anni grazie alla per la sciagurata azione fatica di studiare, lavorare, criminale del gruppetto di mestiere e nel sindacato ricercare. All’Università apprendisti terroristi che nemente alla ricerca di un tempi di battaglie contro le Statale di Milano si distin- lo assassinarono, ma an- ruolo adeguato ai tempi. fake news e di aspro con- se per profondità e acume che e soprattutto perché Come tutte le libertà, an- fronto tra l’informazione di studi di storia contem- ha lasciato un segno mol- che quella di stampa non è professionale e responsabi- poranea; i suoi maestri di to importante sia per le mai conquistata una volta le, e tutte le correnti torbide allora, Enrico De Cleva, sue opere – articoli, saggi, per sempre; è decisivo che della marea immensa e in- Giorgio Rumi e Brunello libri di storia contempora- sia scritta nelle costituzioni distinta della comunicazio- Vigezzi, hanno confessa- nea – sia per le sue idee e e nelle leggi, ma questo an- ne individualistica, autore- to che si rammaricarono riflessioni. cora non basta. Tra gli anni ferenziale, irresponsabile, quando Walter, nel 1969, Un patrimonio prezio- ’70 e ’80 minavano la liber- spesso anonima. compì una scelta decisiva: so per un mondo, quello tà effettiva di informazio- Le idee e l’impegno di To- abbracciare il mestiere di dell’informazione, che ne il terrorismo, la mafia, bagi appartengono non giornalista, e rinunciare ad oggi come allora è sotto e quei potentati economici tanto ai giornalisti quanto una carriera universitaria attacco, messo in discus- e politici che preferiscono alla società e alla cultura che sarebbe stata sicura- sione e in pericolo, sfi - giornali asserviti, o timidi italiana. Come vedremo, in mente brillante. dato nella sua credibilità e subalterni. Oggi il pano- una scelta purtroppo limita- La passione del giornale, e autorevolezza, e peren- rama è diverso; viviamo ta di suoi scritti e interventi, il bisogno di approfondi- Il Giornalismo Tobagi OK.indd 4 21/05/20 17:55 Maggio 2020 5 re la realtà contemporanea, il salto verso il giornalismo non è sufficiente a dire chi è con la sua carica sindaca- interpretarla e spiegarla quotidiano. I suoi esor- stato Tobagi. In via Solferi- le, e lo insulta definendolo immediatamente era trop- di sono nella redazione no la sua maturità di giova- “terrorista di Stato”. po forte. Da professionista dell’Avanti! di Milano. A ne firma di prestigio attira, L’atmosfera cupa di quegli dell’informazione continuò 22 anni lui è già un jolly: accanto a qualche inevi- anni di piombo prospetta- le sue indagini di storico, scrive anche qui di sport, tabile invidia, anche am- va spesso queste lacera- però come secondo mestie- poi affronta temi di politica mirazione e fiducia. Così zioni intollerabili. Furo- re. Tutto ebbe inizio al Li- internazio- entra nella no centinaia le vittime di ceo Parini di Milano. To- nale, crona- “Non temiamo rappresen- quella stagione sciagura- bagi era approdato lì perché che e appro- chi pretende tanza sinda- ta: da una parte le bom- vicino a casa sua, a Cusano fondimenti di intimorirci” cale, il cdr. be, quasi sempre “nere” Milanino nella periferia sulle mani- E di lì viene come in Piazza Fontana e Nord della città, non c’era festazioni studentesche. Il naturale essere eletto nel alla Stazione di Bologna; un liceo classico. E la sua capo della redazione, Ugo direttivo del sindacato dall’altra agguati, fre- inclinazione era per gli stu- Intini, sa che può affidargli regionale, l’Associazione quentemente mortali, che di di quel filone. Walter era qualsiasi tema. Lombarda dei Giornalisti. subirono poliziotti, cara- nato in Umbria, a Spoleto; Pochi mesi dopo, ancora Con un gruppo di colleghi, binieri, guardie carcerarie, suo padre era ferroviere. nel 1969, passa all’Avve- tra i quali spicca Giorgio magistrati, dirigenti d’a- Il lavoro di papà Ulderico nire, il quotidiano catto- Santerini, avvia riflessioni zienda, sindacalisti, espo- lo aveva portato a trasfe- nenti politici, professori, e rirsi nel milanese, quando giornalisti. lui, unico figlio, aveva otto Tobagi sul terrorismo e anni.Al Parini si pubblicava le sue radici più profon- un giornale scolastico che de rifletteva, studiava e poi divenne famoso per un scriveva. Famose sue in- processo che fece epoca, terviste a fiancheggiatori “La Zanzara”. dichiarati del terrorismo, Prima ancora del caso – che incontrati in luoghi temi- scoppiò nel 1966 quando bili dove le armi erano sui tre ragazzi del Parini, Mar- tavoli. Impressionante per co Sassano, Claudia Beltra- profondità ciò che scrisse mo Ceppi, e Marco De Poli su due vittime colpite pri- pubblicarono una inchiesta ma di lui: Carlo Casalegno sugli adolescenti e il ses- e Emilio Alessandrini. Era so che scandalizzò molti e un cronista-intellettuale, provocò un intervento della senza snobbismi e proso- magistratura – Tobagi era popee, mite eppure deter- un assiduo redattore del minato. Era un riformi- giornale di istituto. Ave- lico diretto da Leonardo sul mestiere, l’autonomia sta, lontano dalla retorica va scritto su quello che gli Valente. Tobagi è socialista necessaria per esercitarlo, i e dall’aggressività tanto allievi sapevano della Re- e cristiano, non è il passag- rapporti difficili con la poli- diffusa. In una relazione sistenza, intervistato Gior- gio da un campo all’altro, tica, i partiti che non rinun- sindacale, dopo episodi gio Bocca, scritto su ideali ma una normale opportu- ciano alla pretesa di rendere incruenti che avevano pre- e aspettative dei liceali. E nità di lavoro. All’Avvenire i sindacati, anche nei gior- so di mira le istituzioni dei anche su sport e giornali- rimane per tre anni, e spazia nali, subalterni ai propri giornalisti per intimidirli, smo sportivo. Lui che negli tra politica e cronaca, ulti- fini e alle proprie tattiche: diceva: “Possiamo an- anni più maturi si specia- me fiammate di contesta- la idea stucchevole della noverare i terroristi tra lizzerà in politica, società, zione studentesca e primi “cinghia di trasmissione”.
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