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DIARIOdi DOPO IL CASO DEL TERRORISTA BATTISTI

(segue dalla prima pagina) po’ si protestava e un po’ si rideva perché in fabbrica quelli della co- crivo della violenza che imper- lonna Alasia tutti li conoscevano. O Sversa, della Milano blindata, certe sere al circolo De Amicis di Al- ma anche delle do Aniasi che si parla- pistole facili. La sera va di stessa due cronisti di colpito a Torino dalle Repubblica in un bar Cosa è stato Quella storia Br e dal fondo della sa- di Porta Ticinese, fre- la partiva una voce quentato dai «compa- «non uno, ma cento gni che sbagliano», il terrorismo non realizzò Casalegno» e nasceva sentono che a un tavo- un tafferuglio, cerca- lo vicino si parla del rosso il paradiso vano di fermarlo, ma mio articolo, del finiva nel nulla, come gioielliere borghese Le pistole, né produsse se anche quel grido che ha ucciso un pro- rientrasse nella nor- letario, uno che faceva malità dei «compagni una rapina per l’auto- gli agguati, la fine del che sbagliano». In po- finanziamento della chi mesi era cambiata lotta armata. E tre le parole a capitalismo l’intera Milano come giorni dopo Torregia- poi scriverà il brigati- ni viene ucciso davan- sta Semeria: «Capim- ti al suo negozio, ferito volte più Ma generò mo sulla nostra pelle anche il figlio che ri- che metropoli non si- mane paralizzato. pesanti delle soltanto gnifica città più gran- Dopo Torregiani sarà de, ma un intreccio giustiziato nel Veneto pallottole morte e lutti nuovo di rapporti so- un macellaio colpevo- ciali, una nuova pelle le di essersi opposto a urbana di leopardo, in una rapina e poi toccherà a una guar- cui bisognava imparare un modo dia carceraria colpevole di indossa- nuovo di vivere e di sopravvivere, co- re una divisa. Per questi delitti Batti- me in una giungla o in un deserto. sti ha avuto due ergastoli. Ma, dico- Spuntavano dovunque i super- no gli intellettuali francesi che han- market dei consumi, si spezzavano o no voluto Battisti , l’Italia era in si deformavano le vecchie relazioni» . guerra. Non esattamente, non in una Era la Milano dove i confini comu- guerra dichiarata fra nemici ricono- nali sparivano con i vecchi dazi, do- scibili nelle opposte trincee, ma in ve si alzavano le barriere coralline dei un divampare incontenibile di vio- casoni nei prati della periferia, le lenza e di morte, in una rete avvol- città dormitorio della migrazione in- gente di violenza e di morte in cui terna, la metropoli nascente confusa chiunque, anche l’osservatore di- tra gli studenti di Capanna che con- staccato, anche il cronista senza testavano la prima della Scala e il bandiere e senza passioni poteva in- proletariato di Quarto Oggiaro che cappare. La morte come la soluzione ANNIANNI praticava le autoriduzioni nei servizi di tutte le contraddizioni dell’esi- pubblici, fra nuovo riformismo e ri- stenza, come la mitica unione fra Te- voluzione nascente. Una sovversio- seo e il Minotauro di cui ha scritto un ne con pochi caratteri comuni: il ri- brigatista, le due facce, i due nomi fiuto dei padri, della loro cultura in- della stessa ferocia. E anche il terro- vecchiata, delle loro certezze perdu- re come routine: le mogli dei gam- te, l’emergere degli angosciati degli bizzabili che aspettano per uscire di spostati, operai, intellettuali, stu- esser fuori dalla fascia del terrore fra denti che si sentono emarginati dal- le sette e le otto e mezzo del mattino, la trasformazione e non si adattano, in cui i «travet della tibia» che come i loro omologhi squadristi fanno il loro lavoro. Il terrore come diciannovisti non si rassegnano a faccenda usuale, quotidiana, il killer campare nei retrobottega vogliono di che appena alzato ri- impadronirsi della città. C’è, e non passa l’elenco delle vittime candida- può mancare la nuova «qualità fon- te e sceglie: «questo no perché esce dativa» come la chiamano, il «mi senza scorta il sabato e io il sabato di PIOMBOPIOMBO muovo dunque sono» l’attivismo devo andare a sciare, quest’altro che si dice rosso ma che ripete il fu- neppure sta troppo turista, il fascista, i pas- lontano da casa mia, saggi obbligati, la mira questo sì, esce di sera, sovversiva sempre più va a spasso in corso Vin- alta che diventa strate- zaglio dove passa il 24 e gia fra fughe in avanti, così, dopo, lo prendo e legnate, recuperi, i cor- vado a cena dai miei». E La nostra orribile stagione di sangue tei rivoluzionari che ar- c’è anche la routine del- rivano in piazza Duo- le vittime, un ufficiale mo, le occupazioni, gli dei mi rac- scontri selvaggi in corso contava: «Un mattino arrivo sul luo- Settanta per cercavo di che vai cercando da ogni parte i bri- anche lei della partita, un giorno era tava di continuo a guardarti. Quel Traiano a Torino, i servizi d’ordine go dell’attentato cinque minuti do- conoscere i giovani sovversivi come gatisti, guarda che ce li hai attorno, corsa dietro per le scale a tre di quei terrorismo che serpeggiava nel pra- di Lotta continua o di Potere operaio po, il ferito ha già i lacci emostatici al- Battisti, rapidi incontri eccitanti e uno come me per esempio». Il confi- giovani che forse erano, forse non to di casa. Un pomeriggio a un comi- e nella nebulosa della contestazio- la gamba. «Dov’è il dottore?» chiedo. incomprensibili: le mogli dei briga- ne fra la normalità e la cospirazione erano, dei «travet della tibia» pronti zio di comunisti all’Alfa di , la ne quei nomi, quelle facce che pas- «Non c’è, dice, i lacci li porto sempre tisti che venivano in redazione in via terrorista era sottilissimo, spesso in- a spararti come esame di ammissio- sala gremita di compagni ma su una seranno da un bacino di raccolta al- con me» . Turati a chiederci notizie dei loro visibile. Uscivo di casa e vedevo il ne nelle Br. Il terrorismo onnipre- pila alta di pneumatici si era arram- l’altro fino alla sfida aperta allo Sta- «Ogni cosa» si dice «ha la sua stel- mariti imprigionati, giovani, anche giovane con l’impermeabile grigio sente e sfuggente: quel mattino che picato Celestino uno che distribuiva to con il sequestro Moro. Il terrorista la utopica nel sangue». In quegli an- belle fra i sorrisi e le minacce. La fau- alla posta. Per annotare i miei orari o sulla porta della redazione c’era uno volantini delle Br e tutti lo sapevano, Battisti uno dei tanti che hanno vis- ni nessuno sa bene se stia nascendo na terrorista dai mille volti: il giova- per aspettare una amorosa? La por- che aveva appena messo nella buca lo conoscevamo e dall’alto della sua suto una storia confusa, ambigua e un mondo nuovo o se si affondi nel- ne che a una riunione al Politecnico tinaia, una vecchia partigiana, lo te- delle lettere un volantino delle Br e pila Celestino interrompeva il com- che con il passar degli anni l’hanno l’antica barbarie, ma tutti sanno che mi si era avvicinato per dirmi: «Ma tu neva d’occhio dalla sua finestra, era tu lo seguivi per via Turati e lui si vol- pagno venuto da Roma e in sala un ricostruita e abbellita immaginan- è il tempo della morte e sono in mol- dola come una guerra civile che in ti ad accontentarsi di questa rispo- realtà non ci fu, che fu solo una ever- sta: ci fu un tempo in cui arrivarono sione di parte, con nemici inventati i giorni bui, i giorni del labirinto e poi che non sapevano neppure di esser- quei giorni si dileguarono quel buio lo, come la maggior parte dei gam- scomparve. Niente altro. bizzati od uccisi. Sì ma a qualcuno interessa capire Oggi ci si chiede quale parte eb- che cosa c’è stato fra la parola prin- bero in questa violenza i casi perso- cipio e la parola fine. MASSIMO CACCIARI nali, le patologie personali. Che ci Battisti, il terrorista che la Francia siano state è fuori discussione, è ha liberato, è pronipote del martire una constatazione medica, ogni . Ho conosciuto un’altra ANNI DI PIOMBO. GLI anni di cento persone c’è uno schizofreni- della famiglia, la figlia del martire, piombo ebbero co che non sa avere un rapporto una sera a Trieste, nel ‘72 in una trat- un prologo in normale con la realtà, qualsiasi toria del porto assieme a un grande “cielo. Fu una festa ad annunciarli, un rito di passaggio e analista potrebbe trovare nella sin- terrorista di cui era amica, Vittorio iniziazione. Via della casa del padre! Come accadde che drome del terrorismo i segni del- Vidali, il Carlos Contreras della guer- la festa, nel giro di pochi anni, si fece tanto crudele? Fu l’infantilismo schizofrenico, il ri- ra di Spagna. Lui portava il basco an- colpa del fatale “combinato disposto” dell’ostinata re- fiuto di misurarsi con il lavoro e con che a tavola e un maglione blu, lei sistenza dei padri e dell’infantile impotenza dei figli a di- la società. Sì, certamente molti co- una signora anziana, minuta, vesti- scernere i propri sogni, per quanto balbettanti, dal puz- me Battisti sono entrati nel labirin- ta di nero, un passerotto vicina al ter- zo cadaverico delle feroci ideologie del secolo che tra- to per voglia di avventura, perché rorista di Stalin che aveva mandato i montava? Comunque sia, quegli anni si fecero di san- mancavano i tradizionali sfoghi comunisti di Monfalcone a morire gue. Il “plumbeo” seguì; si apriva la transizione infinita; della violenza, le guerre patriotti-

nei lager di Tito. Una strana coppia, tristezza del declino e noia della ripetizione. Nel “plum- che, le esplorazioni, le colonie. Ma di opposti, lei nella storia sacra ita- beo” tutto rimane come ingessato: nulla davvero viene si fa storia con queste sabbie mobi-

liana, lui nella Internazionale co- ricordato – poiché ricordare significa saper elaborare e li? E si fa storia oggi inventando, co- munista. Forse una storia arrivata fi- superare i propri lutti – e nulla davvero dimenticato. Né me attorno a Battisti, una storia che no al Battisti pronipote. Negli anni virtù della memoria né virtù dell’oblio (senza la quale sa- “ non c’è stata? rebbe altrettanto impossibile vivere). Così questo paese, moralmente e culturalmente, tira avanti: “commemorando” la P38 e “governando” con la P2. 40 LA REPUBBLICA DIARIO SABATO 20 MARZO 2004

LA PRIMA AZIONE 1970 IL SEQUESTRO SOSSI 1974-1976 UNA CATENA DI OMICIDI ’77-’80 I primi volantini firmati Brigate Rosse Il 18 aprile a Genova un nucleo brigatista Il 28 aprile le Br freddano con cinque colpi appaiono a Milano nella primavera 1970. Il rapisce il giudice Mario Sossi, rilasciato di pistola Fulvio, il presidente dell’Ordine LE TAPPE 17 settembre a Brescia due bidoni di dopo 35 giorni di prigionia. L’8 giugno ‘76 avvocati del Piemonte. E’ poi la volta del PRINCIPALI benzina esplodono contro il box auto di viene ucciso il magistrato Francesco magistrato Palma, del giudice Tartaglione, Giuseppe Leoni, dirigente Sit-Siemens Coco. E’ l’attacco “al cuore dello Stato” di Carlo Casalegno

CHE COSA È STATO IL BRIGATISMO ROSSO E PERCHÉ È GIUSTO RICORDARE I SUOI MISFATTI LA LUNGA STRAGE DEGLI UOMINI INNOCENTI

GIAMPAOLO PANSA

(segue dalla prima pagina) do delle «dipartite di un lavorato- re qualificato del Pci e di un ammi- I LIBRI i misero in sorveglianza, ma Non possiamo dimenticare che nistratore equo della giustizia ca- Cal momento giusto non ci cosa è stato‘‘ il ventennio del pitalistica». Entrambi «impiegati trovarono. Così assassina- della macchina sociale di control- rono Walter. A Milano, il 28 mag- lo antiproletario», eliminati «in ROBERT gio 1980. terrorismo rosso. Le vittime, due azioni di combattimento». LUMLEY Adesso, un quarto di secolo do- i ricatti, la paura, l’odio fanatico Vedo che la diffamazione è Dal ’68 agli po, mi dicono che dovrei chiedere un’abitudine dura a morire. Anco- anni di piombo, scusa a un altro killer, il Cesare e la devastazione della politica ra in questi giorni (l’ha denuncia- Giunti 1998 Battisti di Parigi. E ai killer uguali a to l’Unità) in un forum del sito lui. Ma perché dovrei farlo? Stan- ,, Indymedia, area no-global, Rossa NANNI no ancora sulla piazza per com- viene sempre bollato come «infa- BALESTRINI piere un altro omicidio: quello me sindacalista». O sputacchiato PRIMO della nostra memo- così: «Mettiti in culo MORONI ria. Preten- il nome di L’orda d’oro dono di farci Guido Rossa, (1968-1977. La dimenticare come quello grande ondata che cosa è di tutti gli altri rivoluzionaria e stato il ven- infami che creativa, tennio del ter- hanno vendu- politica ed rorismo rosso. to la vita dei esistenziale), Le vittime. I ri- compagni agli Sugarco 1988 catti. La paura. sbirri». L’odio fanatico. Alla terza uc- GIORGIO La devastazione cisione provve- BOCCA politica. E so- deva una ghi- Il terrorismo prattutto l’in- gliottina verbale. italiano. 1970- cancellabile of- La vittima veniva 1978, Rizzoli fesa che hanno guardata con so- 1978 arrecato agli esse- spetto cinico. ri umani diventati Sentivi dire: se gli WALTER le loro prede. hanno sparato, LAQUEUR Invece no. Biso- una ragione ci sarà Storia del gna tenere acceso il stata. Forse tor- terrorismo, ricordo di quel mentava davvero Rizzoli 1978 tempo. Le prime gli operai del suo re- ombre che rivedo come scegliessero le persone da grediti dal fiscal drag e alle prese parto. Forse incri- MORO mo il mestiere del cronista, che si GIAMPAOLO sono i fantasmi degli increduli. uccidere o da invalidare. Mai che con il carovita. Eppure dovevano minava davvero i proletari, senza La celebre era ridotto a fare la conta dei mor- PANSA Dei tanti inchiodati alla convin- capitasse nel mirino brigatista il morire. Perché, servendo lo Stato, motivo. Forse scriveva davvero ar- immagine di ti ammazzati. Storie italiane zione che anche il terrorismo ros- super-delinquente, il mafioso, il cioè noi, erano diventati dei sot- ticoli forcaioli. Ecco un meccani- Aldo Moro La stessa cosa mi stava succe- di violenza e so fosse nero. Sono fascisti, strilla- truffatore, il tangentaro. Lo dico touomini, come i nazisti dicevano smo micidiale, che estendeva al- fu uno dendo per Genova. Qui avevo vi- vano. O agenti dei servizi segreti per paradosso: sarebbe stato un degli ebrei da gassare. l’infinito la strategia del patibolo. shock per sto il mare per la prima volta, come terrorismo, tutta l’Italia e Laterza 1980 deviati. Provocatori al soldo della crimine anche in quel caso. Co- Tutti venivano uccisi tre volte. E spesso iniziava ben prima del i piemontesi di provincia nella Cia americana o del Kgb sovietico. munque, a finire scannati erano La prima con le rivoltelle, o le mi- cosiddetto attacco armato, con per il mondo. canzone di Paolo Conte. LEONARDO Golpisti reazionari. Burattini in fior di galantuomini, spesso pro- tragliette. La seconda con il volan- l’imbrattamento della vittima de- A sinistra, due C’ero stato mesi e mesi, a pre- SCIASCIA mano alla P2. Quando si seppe di gressisti: manager, giudici, avvo- tino di rivendicazione. Qui la figu- signata. manifesti del parare la tesi di laurea. Ma dal Renato Curcio, i giornali del Pci e cati, politici, docenti universitari, ra e la storia della vittima erano Certo, furono anni di piombo. Pci degli 1976, con l’assassinio del procura- L’affaire Moro, del Psi scrissero che era un con- giornalisti, capi operai, agenti o cancellate. E al loro posto veniva Ma anche di parole pesanti come anni ’70 che tore generale Francesco Coco, Adelphi 1994 giurato di Ordine nuovo. carabinieri più proletari dei loro offerto al disprezzo un pupazzo pallottole. invitano alla avevo cominciato a temere anche CARLA Ancora alla fine del 1977, a Tori- killer. sconcio. In questa fase, al macel- Prima che dai proiettili del suo mobilitazione quella città. Fui costretto a tornar- MOSCA no la Cgil, la Cisl e la Uil, nel con- Ammazzavano guardie come laio brigatista si aggiungevano gli killer, il commissario Luigi Cala- contro il vi dopo l’agguato a Casalegno, ROSSANA vocare la manifestazione per l’ag- Saponara, Dejana, Ciotta, Berar- avvelenatori dei tanti fogli della si- bresi venne accoppato giorno do- terrosrismo perché successivo le Br ROSSANDA guato a Carlo Casalegno, parlava- di, Cotugno, Di Cataldo. Tu anda- nistra più estrema. po giorno dagli articoli, dalle vi- avevano sparato a un dirigente no sempre (ho di fronte a me il vo- vi nelle loro case, a Genova, a Tori- Quando nel gennaio 1979, a cin- gnette, dai comizi, dagli spettaco- dell’Ansaldo, Carlo Castella- Brigate rosse. lantino) di «terrorismo di stampo no, a Milano. E scoprivi la mode- que giorni uno dall’altro, Br e Pri- li teatrali, dalle voci, dai sussurri. no. Una storia fascista». Anche i covi delle Br a stia di esistenze sacrificate. Nien- ma linea assassinarono l’operaio Additandolo senza prove al di- Per lui era italiana. Milano erano ritenuti finti. Li alle- te mobili di lusso. Niente fuorise- Guido Rossa e il magistrato Emilio sprezzo di mezza Italia come l’as- stata decisa la Intervista a stiva la questura, per farli trovare a rie in garage. Niente abiti griffati. Alessandrini, una rivista di Pado- sassino dell’anarchico Giuseppe gambizzazio- Mario Moretti, quell’ingenuone del sostituto Oggi sarebbero dei pensionati, ag- va, Autonomia, li schernì. Scriven- Pinelli, a Calabresi si applicò per ne. In via Cor- Baldini procuratore Guido Viola. due anni e passa una tecnica di- sica, alle sei e Castoldi Dalai Dall’incredulità si passò all’in- struttiva tipica dei poteri autorita- mezzo della se- 1998 dulgenza. I brigatisti erano com- ri. Lotta continua tracciò il solco, ra, un gruppo di pagni che sbagliavano. O dei Ro- NORBERTO BOBBIO che poi gli aratri brigatisti ap- fuoco brigatista SERGIO bin Hood male indirizzati. Guai a profondirono e moltiplicarono. cominciò a fare ZAVOLI chiamarli come meritavano. La Ero scandalizzato della violenza Il giorno che le Br uccisero Ca- il tiro a segno. La notte della barriera lessicale rimase salda per salegno, nel novembre 1977, la Castellano poi Repubblica, anni. Nell’aprile 1982, all’apertura verbale dei contestatori. Ma ghigliottina verbale funzionò a mi raccontò quel- Mondadori del primo processo Moro, descris- dovere. Ero a Torino, quella sera. E lo che Casalegno 1992 si su Repubblicai capi e i gregari Br allora ero lontanissimo dal dopo aver scritto il mio primo ser- non aveva più po- in quell’aula: una rimpatriata di pensare che dalla violenza vizio per Repubblica, andai in giro tuto descrivere. I DANIELE allegri becchini, che sghignazza- per la città. La conoscevo bene, primi dolori alle BIACCHESSI vano in faccia ai familiari delle lo- verbale le frange estremiste Torino. Ci avevo studiato e poi la- gambe. Le urla di Il delitto ro vittime. Insorse il Manifesto, passassero alla violenza fisica vorato per dieci anni. Sapevo a VIOLENZA chi lo inseguiva. Il succedersi dei D’Antona. spiegando che sfogavo la mia de- memoria dove stavano certi punti Un manifesto colpi. «Ricordo gli occhi di chi mi Indagine sulle bolezza contro dei fantocci. Il di ritrovo, certi bar, certe trattorie. di gruppi sparava mentre ero già a terra. Oc- nuove Brigate quotidiano Lotta Continua scrisse Autobiografia Vi trovai gente che rideva. E ghi- dell’estrema chi carichi di tanto odio, come se Rosse, Mursia che mancavo di distacco, che aiz- 1997 gnava, soddisfatta: se l’è voluta, il sinistra io fossi una preda a cui far male, 2001 zavo, come aizzava il presidente tuo Casalegno, speriamo che cre- che invita a per cui non ci doveva essere nes- della Repubblica, Sandro Pertini. pi, questo servo della Fiat. Riden- impedire la suna pietà. Occhi dove ho visto RAIMONDO Era vietato anche avere dubbi do anticipavano il volantino bri- “prima” della una sola cosa: la voglia di distrug- CATANZARO sull’acume delle analisi brigatiste. JEAN BAUDRILLARD gatista. Dove il vicedirettore della Scala del ’77. germi» . LUIGI Per la sinistra di panna, non si do- Stampa sarebbe stato dipinto co- L’ascia Soltanto gambizzato. Era l’or- MANCONI veva scrivere che la storia delle Br Nella persona di Moro, è lo Stato me «un agente della controguerri- è un simbolo rendo neologismo del tempo. Con (a cura di), era soltanto la storia delle loro vit- glia attiva, prezzolato e cosciente esplicito del un seguito non detto: gli è andata Storie di lotta time. Eppure, gli squadroni della vuoto, assente a essere preso in del proprio ruolo svolto sul terre- richiamo alla bene, non ci ha rimesso la pelle. armata, Il morte con la stella a cinque punte no della guerra psicologica» . violenza tipico Ma per Castellano, come per tanti Mulino 1995 non avevano prodotto nulla. Non ostaggio dai terroristi, anch’essi Avevo amato Torino. Era stato il di quel altri, il seguito vero fu un altro: do- il paradiso proletario. Non il crol- clandestini e inafferrabili – l’uno luogo della mia giovinezza, un’i- periodo dici interventi chirurgici, una tor- lo del mitico Sim, lo Stato imperia- sola magica, dove tutto era lieve. Lì tura protratta per anni, dover lista delle multinazionali. Non la e gli altri mimano disperatamente avevo incontrato i miei maestri camminare ancora oggi con diffi- fine del capitalismo. Avevano sol- il potere e il contropotere universitari, lì avevo abbozzato i coltà. tanto mandato sotto terra degli es- primi progetti della mia vita. Ma in Castellano e io siamo diventati seri umani, con una serie di delitti quel tempo la città mi faceva pau- amici. E quando le Br hanno ripre- mascherati da «campagne di Le strategie fatali ra. Era diventata uno dei mattatoi so a sparare, ammazzando prima guerriglia». 1983 delle Br. E ogni volta che ci torna- Massimo D’Antona, quindi Mar- Mi sono sempre domandato vo, maledivo tutto e tutti. Per pri- co Biagi, e poi l’agente di polizia SABATO 20 MARZO 2004 DIARIO LA REPUBBLICA 41

L’UCCISIONE DI BACHELET 1980 IL DELITTO TOBAGI 1980 GIUSTIZIATO PECI 1981 Il 12 febbraio all’Università di Roma viene , inviato speciale del Le Br rapiscono e uccidono per ucciso Vittorio Bachelet, professore di “” è freddato a pochi rappresaglia Roberto Peci, fratello di diritto amministrativo, vicepresidente del passi da casa, mentre stava andando in Patrizio, il primo grande pentito. Ripresa Csm. L’omicidio avviene davanti all’aula di redazione. Il delitto è rivendicato dalla da una telecamera, l’esecuzione Scienze politiche intitolata a Moro Brigata 28 Marzo raggiunge forme particolarmente efferate

PARLA MARC LAZAR: LA FRANCIA E LA DIFESA DEGLI EX TERRORISTI QUEI GAUCHISTI BOCCIATI IN ITALIANO GIAMPIERO MARTINOTTI

Parigi di uccidere: lo fanno gli ex com- rofessor Lazar, la Francia battenti della guerra di Spagna, I FILM Ppost-sessantottina non ha Da noi il mito della rivoluzione è gli stranieri perseguitati o gli conosciuto il terrorismo, se rimasto per lo‘‘ più confinato alle ebrei senza più alternative. Non non in forme sporadiche e isola- era nella cultura francese. In Ita- te: come mai? lia è stato diverso per ragioni sto- LA SECONDA «Alcuni gruppuscoli hanno idee. Per questo alcuni hanno riche». VOLTA pensato alla lotta armata nei pri- stoltamente ammirato il passaggio Chi pensava veramente alla A Torino mi anni Settanta. Gli ingredienti lotta armata negli anni Settanta? Alberto c’erano tutti: l’ideologia, la criti- all’atto dei vostri brigasti «Essenzialmente i trotzkisti e i Sajevo, ca del Partito comunista, lo Stato maoisti. I trotzkisti volevano gli professore come bersaglio. A volte sono pas- ,, scontri di piazza per abituarsi al- universitario, sati all’azione, come nel marzo la violenza, ma senza una pro- incontra per 1972, quando sequestrarono Ro- spettiva di lotta armata. Pensava- caso Lisa bert Nogrette, un dirigente della no che il primo obiettivo fosse Venturi, la Renault, che poi sarà rilasciato. quello di conquistare una parte terrorista che In quegli stessi mesi, in Italia si della classe operaia e non voleva- 12 anni prima susseguono il sequestro Mac- no fare una violenza avanguar- gli ha sparato chiarini alla Sit Siemens, la distica, staccata dal movi- Di Mimmo morte di Feltrinelli, l’omici- mento di massa. E poiché il Calopresti dio Calabresi. Da noi la re- movimento non è venuto, (1995) pressione è durissima, hanno escluso il passag- non c’è nessun lassismo: gio alla lotta armata. I LA MIA lo Stato è intransigente, maoisti, invece, hanno GENERAZIONE ma senza eccedere. Al- pensato seriamente Braccio, cuni gruppi sono stati alla lotta armata. Par- terrorista subito sciolti, Alain lavano di nuovi parti- dissociato Geismar, il leader del- giani, hanno rapito condannato a la Gauche Proleta- Nogrette, hanno 30 anni, rienne, è stato incar- compiuto atti violen- viaggia verso cerato malgrado la ti nel nord, sono stati Milano su un protesta di Sartre. Il isolati e repressi in furgone ministro degli Interni, maniera terribile. E i blindato in Raymond Marcellin, dibattiti interni, le la- compagnia ha represso senza esita- cerazioni hanno impe- dei carabinieri. zioni e la vecchia forza dito loro di andare più Il viaggio è in dello Stato repubblicano avanti». realtà una Emanuele Petri, abbiamo comin- ch’io prigioniero in qualche car- ha svolto un ruolo decisi- E allora come mai oggi trappola per ciato a domandarci: «Come mai cere del popolo. Come Aldo Moro. vo e ciò contribuisce a spie- gli intellettuali di sinistra, farlo l’Italia è l’unico paese d’Europa O come l’ingegner Giuseppe Ta- gare perché l’ultrasinistra spesso ex gauchisti di quel collaborare dove si uccide ancora in nome del liercio, il direttore della Montefi- non è passata alla lotta arma- periodo, difendono in que- Di Wilma comunismo?» . bre di Marghera, rapito il 20 mag- ta». sto modo Cesare Battisti e sem- Labate Che risposta dobbiamo dare? gio 1981. E giustiziato il 5 luglio, Eppure c’erano le premesse: brano trattare i nostri ex terrori- (1996) Giro la domanda a chi starà leg- dopo un mese e mezzo di tormen- dal libro di July, Geismar e Mora- sti come degli eroi? gendo queste parole. Io non la co- ti. ne, che nell’estate ’68 vedevano «Ci sono motivazioni diverse. BUON nosco, la risposta. La guerra del Adesso gli amici di Cesare Batti- la Francia andare «verso la guer- Alcuni non si pronunciano sugli GIORNO, terrorismo, durata più di vent’an- sti ci chiedono di fare autocritica. ra civile», ai servizi d’ordine de- anni Settanta, si limitano a dire NOTTE ni, ci ha ammutoliti troppe volte. E di essere garantisti. Qui una ri- gli estremisti, sempre pronti allo ni, non siamo passati all’atto. GABBIA che c’è uno Stato di diritto e che Il sequestro di Mi sono scoperto con la lingua ta- sposta ce l’ho. La conosco dal gior- scontro di piazza. Cosa evita, ol- Molti protagonisti degli anni Set- Alcuni bisogna rispettare la parola data Aldo Moro dal gliata quando le Br ricattavano i no che rividi Stella Tobagi e par- tre alla repressione, lo scivola- tanta hanno raccontato di averci brigatisti da Mitterrand agli ex terroristi punto di vista giornali, dicendo: o pubblicate i lammo dei suoi figli. Da allora non mento progressivo verso la clan- pensato, ma i maoisti della Gau- processati a italiani. E’ una posizione rispet- del rapporto nostri documenti, o uccideremo li ho più incontrati. E mi dico che destinità e il terrorismo? che Proletarienne si sono resi Roma nel tabile, anche se alcuni giuristi la tra il leader l’ostaggio che abbiamo preso. Ac- siamo stati, sì, poco garantisti. Ma «Ci furono pochi teorici della conto di essere isolati e di non es- marzo trovano discutibile. Poi c’è chi della Dc e i cadde così nel dicembre 1981, con non con chi ha sparato. violenza e non c’è stata la rivolta sere seguiti dal mondo operaio, 1989: al occulta gli anni Settanta, non suoi il sequestro del giudice Giovanni Siamo stati per niente garanti- sociale di una parte della classe perché c’era una soluzione poli- centro vuol giudicare, perché si sente sequestratori D’Urso. Vennero in redazione i sti, aridi di cuore, disumani, con operaia fuori dei sindacati. Più tica. E ricordiamoci anche un’al- Maurizio estraneo. Infine, c’è un terzo at- Di Marco parenti del magistrato, la moglie e chi è stato ucciso. E con i loro pa- importante ancora: con la rifon- tra cosa: nel 1941, quando decide Seghetti teggiamento, tenuto spesso dagli Bellocchio la figlia, mi pare. Ci imploravano. dri, le madri, le mogli, i figli. Tutti dazione del Partito socialista e il su ordine di Mosca di entrare nel- ex gauchisti, a quell’epoca tenta- (2003) Ma dovevamo dire di no. dimenticati. Io mi sento colpevole programma comune della sini- la lotta armata, il Pcf ha difficoltà ti dall’idea di passare alla lotta ar- In quei momenti, mi sentivo an- di nient’altro che di questo. stra affiora una soluzione politi- a trovare militanti che accettano mata: in qualche modo ammira- LA MEGLIO ca. Questo avvenimento crea una no gli italiani, perché hanno avu- GIOVENTÙ speranza di cambiamento, di al- to il coraggio di passare all’atto. La storia ternanza, mentre in Italia c’è il Parlano di un’Italia degli anni dell’Italia, dagli LEONARDO SCIASCIA compromesso storico». Settanta vista attraverso lo sguar- anni Sessanta Come reagiscono i gauchisti a GLI AUTORI do di questi ex terroristi italiani, passando per Le Brigate Rosse avranno questa novità? proiettano sull’Italia una mitolo- il terrorismo, «Prima delle elezioni del 1974, Massimo Cacciari è uno dei più noti fi- gia, pensano che l’ultrasinistra fino ai giorni studiato ogni possibile manuale nelle quali Mitterrand fu sconfit- losofi italiani. Tra i suoi lavori un saggio italiana abbia avuto un sostegno nostri to da Giscard d’Estaing, una par- sul Pensiero negativo risalente agli anni di massa e arrivano perfino a par- Di Marco di guerriglia, ma nella loro te dell’ultrasinistra si vedeva in Settanta. Una produzione successiva lare di guerra civile, cosa comple- Tullio organizzazione e nelle loro azioni una situazione cilena: la sinistra annovera L’Angelo necessario, Dell’Ini- tamente falsa dal punto di vista Giordana va al potere e noi cercheremo di zio. È stato sindaco di Venezia ed è Pre- storico. Questo dimostra ancora (2002) c’è qualcosa che appartiene al approfittarne. Non solo: al mo- side della facoltà di filosofia dell’Uni- una volta la scarsa conoscenza manuale non scritto della mafia mento dell’accordo con i sociali- versità San Raffaele di Milano. dell’Italia». ANNI DI sti, il Pcf era ancora molto forte e Marc Lazar insegna all’Institut d’Étu- Ma come si spiega la scelta di PIOMBO poteva attirare militanti gauchi- des Politiques di Parigi è studioso della François Hollande, il segretario Ispirato alla sti. L’unione della sinistra contro sinistra francese ed europea, con parti- del Partito socialista, che è anda- vicenda delle L’affaire Moro colare attenzione alle vicende italiane. 1978 la destra ha limitato automatica- to a trovare Battisti in carcere? sorelle mente l’audience dell’estrema Certo, domenica ci sono le ele- Christiane e sinistra. E infine non dimenti- zioni, ma è una ragione suffi- Gudrun Esslin, chiamo che in Francia c’è una de- ciente? una militante EMANUELE SEVERINO mocrazia con una storia, in cui la «Non cercano solo i voti dell’e- in un giornale pratica del voto è tale che ricorre- LE IMMAGINI strema sinistra, pensano di dover femminista, re alle armi sarebbe infrangere sterzare a sinistra e per loro si l’altra Il terrorismo di sinistra non può Le immagini pubblicate sono in qualche un tabù». tratta anche di difendere Mitter- terrorista. modo fissate nella memoria collettiva. Più raggiungere gli scopi che dichiara Ma è stato il paese delle rivolu- rand. Infine, questo atteggia- Di Margarethe di ogni altra forma di comunicazione tra- zioni... mento dimostra che non cono- von Trotta smettono quel senso di angoscia e di tra- di proporsi. Non riesce a «Io direi che nel Novecento sia- scono l’Italia. Sono convinti che (1981) gedia che l’Italia visse in quegli anni. La fo- mo il paese della guerra civile si- in quell’epoca ci fosse una ditta- spostare di un millimetro la to di copertina ritrae un momento di con- mulata. Ci piace minacciarci, ma tura con i tribunali speciali. C’è testazione violenta milanese che un grup- società italiana verso la almeno dopo la Comune, mal- un problema di ignoranza: non po di autonomi scatenò in via De Amicis il grado momenti di grandi tensio- sanno nulla della vostra storia». rivoluzione di sinistra 14 maggio 1977. Durante quegli scontri morì un agente di polizia che si chiamava Custrà. La foto centrale del paginone mo- Techne. Le radici della stra Aldo Moro sequestrato dalle Br. violenza, 2002 Fondatore Direttore Ezio Mauro

40320 Anno 29 - Numero 67  1,20 in Italia (con CD - “LE RIVE DEL MISSISSIPPI”  8,10) sabato 20 marzo 2004

SEDE: 00185 ROMA, Piazza Indipendenza 11/b, tel. 06/49821, Fax PREZZI DI VENDITA ALL’ESTERO: Austria  1,85; Belgio  1,85; Canada  1,40); Regno Unito Lst. 1,30; Rep. Ceca Kc 56; Slovenia Sit. 280; Spagna 06/49822923. Spedizione abbonamento postale, articolo 2, comma 20/b, $ 1; Danimarca Kr. 15; Finlandia  2,00; Francia  1,85; Germania  1,85;  1,20 (Canarie  1,40); Svezia Kr. 15; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. ALVOHXEBbahaajACIDEDRDGDO legge 662/96 - Roma. Grecia  1,60; Irlanda  2,00; Lussemburgo  1,85; Malta Cents 50; 2,5 (con il Venerdì Fr. 2,80); Ungheria Ft. 350; U.S.A $ 1. Concessionaria INTERNET 9 770390 107009 Monaco P.  1,85; Norvegia Kr. 16; Olanda  1,85; Portogallo  1,20 (Isole di pubblicità: A. MANZONI & C. Milano - via Nervesa 21, tel. 02/574941 www.repubblica.it A B

Clausola di solidarietà tra i Paesi. Ciampi: a Madrid colpita l’Europa. Pakistan, continua la battaglia contro Al Qaeda A Roma attese 300mila persone Oggi sfila nel mondo Ue, accordo antiterrorismo il popolo Commissario alla sicurezza, impronte per tutti, espulsi i sospetti pacifista

REPORTAGE L’INCHIESTA Un anno dopo Vivere con la paura tra i fantasmi come a Gerusalemme SANDRO VIOLA GERUSALEMME di Bagdad E STRADE sono piene di uomini ar- Lmati. Ad una fermata sulla Jaffa road, sei o sette soldati aspettano l’auto- dal nostro inviato bus col mitra a tracolla. Sulla Neviim, dove BERNARDO VALLI si sta formando una lunga coda d’automo- bili, la polizia esegue dei controlli: due po- BAGDAD liziotti tengono le pistole mitragliatrici A PAGINA 10 FUOCHI ci sono stati. Non puntate sull’autista, altri due o tre rovista- d’artificio. Veri. Il primo an- I no nel portabagagli. Canne di fucili spun- LE LETTERE niversario dell’invasione tano da dietro le mura ottomane della città americana non è passato del vecchia, dalle terrazze intorno al Muro del tutto sotto silenzio. Era già da pianto, dalle autoblindo che stazionano tempo calata la sera quando ci all’ingresso degli edifici pubblici. Sulla so- Un’alternativa sono state le prime esplosioni. glia dei caffè, dei ristoranti, delle banche, I proiettili sono piovuti nella vigilanti col giubbetto antiproiettile e alla guerra “zona verde”, la città blindata grosse rivoltelle al fianco frugano nelle nel cuore della città ordinaria, borse degli avventori, scrutano i passanti ROMANO PRODI dove vivono le autorità irache- per cogliere nel colore della pelle, in un’e- ne e america- spressione febbricitante, nel gonfiore d’u- ARO direttore, tredici ne, civili e mi- na giacca, il segno che riveli l’attentatore Cmesi fa, il 15 febbraio, litari, ed an- suicida. le capitali di tutto il che membri Controlli antiterrorismo rafforzati in tutta Europa DA PAGINA 2 A PAGINA 8 SEGUE A PAGINA 9 mondo furono attraversate minori della dal popolo della pace. Milio- coalizione ni di donne e di uomini dis- (compresi gli sero no alla guerra in Iraq. italiani). Ma sul sostegno ai club in crisi è scontro con la Lega. Casini lo ferma sui regolamenti parlamentari Un mese dopo è iniziata Si è subito questa guerra al di fuori del- sentito l’al- l’Onu e del diritto interna- larme. L’urlo zionale, una guerra che non della sirena è doveva cominciare, che sag- seguito alle gezza e lungimiranza politi- esplosioni Berlusconi promette aiuti al calcio ca consigliavano di evitare e più o meno alla stessa ora in cui che oggi non è ancora con- nella notte tra il 19 e il 20 marzo clusa, lasciando l’Iraq den- 2003 le truppe angloamerica- tro un guado, il cui passaggio ne varcavano i confini irache- Il premier: “Ho idee scandalose sul voto delle Camere” può avere esiti imprevedibi- ni. Il suono che ha sottolineato li e pericolosi. la ricorrenza non era partico- SEGUE A PAGINA 18 larmente trionfale. Né rassicu- ROMA – Il governo scenderà rante. Rispecchiava l’atmosfe- La lingua straniera era una delle tre “I” di nuovo in campo diretta- ra che regna nel paese presi- mente per salvare il calcio ita- diato da truppe straniere (sba- del programma elettorale del Polo liano dalla bancarotta. A dirlo La politica razzato da un dittatore ma oc- è il presidente del Consiglio cupato da chi l’ha liberato). Un Silvio Berlusconi che ai club “preventiva” paese percorso da azioni di Il governo conferma in crisi promette: «Stiamo di- guerriglia, e tormentato da at- scutendo, ma penso che do- PIERO FASSINO tentati terroristici sempre più vremo intervenire». Linea frequenti, dodici mesi dopo. “Con la riforma condivisa da An, come spiega ARO direttore, l’eco Mentre nella “zona verde” Fini («Abbiamo il dovere di Cterrificante delle piovevano i razzi (che chi vive aiutare il mondo del pallo- esplosioni di Madrid qui ha considerato rituali, per- dimezzate ne»), ma non dalla Lega che, rimbomba ancora nelle ché quasi quotidiani), le im- con Maroni, va all’attacco. orecchie, mentre il popolo magini di George W. Bush, che Berlusconi poi preannuncia della pace si appresta a ri- pronunciava il suo rassicuran- le ore di inglese novità nel regolamento delle portare in piazza, a un anno te discorso d’anniversario alla Camere: «Ho idee scandalose dallo scoppio della guerra Casa Bianca, riempivano i tele- sul voto». Il premier pensa a irachena, le sue bandiere ar- schermi, con i sottotitoli in ara- nelle scuole medie” conteggi per “gruppi”. Idea cobaleno. Mi hanno sempre bo. E Colin Powell se ne era ap- che trova il netto rifiuto di Ca- infastidito coloro che sotto- pena andato. Era già ripartito sini: «Non è una priorità di valutano o irridono il movi- per il Kuwait. MARIO REGGIO questo momento». mento per la pace. SEGUE A PAGINA 7 A PAGINA 24 BIANCHI, JERKOV e ZUNINO SEGUE A PAGINA 17 ALLE PAGINE 14 e 19

DIARIO La relazione del perito Non fu suicidio I nostri anni di piombo Pantani ucciso dalla cocaina Il partito della P38 La strage degli innocenti

GIORGIO BOCCA ATTISTI, il terrorista che la Francia ha li- A SALETTA dei testimoni nell’aula Bberato. Ma questo lo conosco, mi son det- Lbunker d’una Corte d’assise. Una giova- to, è quello dell’assassinio Torreggiani, il ne signora bionda, dall’aria dolce. Le pa- gioielliere di Milano, che quando lo disse la ra- role scambiate, sottovoce, tra di noi. Come sta dio, quel mattino mi sentii gelare. Le cose anda- Luca? E Benedetta? Bene, cerco di farli crescere rono così: un giorno in una pizzeria milanese di senza odio per nessuno. Poi il senso di colpa che Porta Venezia che si chiamava Transatlantico m’assale. Per non essere stato ucciso io, al posto fanno irruzione dei rapinatori, Torreggiani, che del padre di quei due bambini, del marito di è lì per il pranzo e ha comperato una pistola per Stella. Era Walter Tobagi. Nella lista stesa dalla difendere il suo negozio, spara e uccide uno dei banda di Marco Barbone, venivo per primo, il due. Il giornale mi chiede un commento. ALLE PAGINE secondo era un altro giornalista, Marco Nozza. PAOLA CASCELLA A PAGINA 21 SEGUE A PAGINA 39 39, 40 e 41 SEGUE A PAGINA 40