Pubblicazione on line della Collana ADAPT Newsletter in edizione speciale n. 4 del 19 febbraio 2007

apitolo chiuso, e per C sempre, si diceva. TerrorismoTerrorismo ee lavoro,lavoro, ilil passatopassato Poco importava che le armi con cui erano stati che non passa uccisi Massimo D’Antona che non passa e Marco Biagi non fossero mai state di Giuseppe Baiocchi ritrovate. Troppa fretta di chiudere i conti con il ricorrente sul terrorismo la segnala- del “formidabile” ‘68, vuoi del più cupo passato? Può essere. Sta È zione della “anomalia italiana”: il no- ‘77, non ha mai esplicitamente elaborato di fatto che – grazie stro è infatti l’unico Paese occidentale non solo il “pentimento”, ma tanto meno all’eccellente lavoro nel quale il brigatismo rosso riemerge la sofferta “espiazione” per il fallimento svolto dai servizi, dalla periodicamente, come un fiume carsico, politico e culturale di un sogno ribellisti- magistratura e dalle a quasi quarant’anni dal mitico ‘68. E co, riconducibile senza ombra di dubbio forze dell’ordine – mentre altrove la lotta armata di matrice all’impronta marxista-leninista, e che scopriamo oggi, politica ad ispirazione marxista è stata troppe vittime innocenti ha colpito in una fortunatamente senza il un fuoco altrettanto impetuoso e tuttavia tragica e inutile stagione di sangue. bisogno di un nuovo di durata circoscritta, soltanto in Italia si Il passato non passa, i “morti ideologici” martire, che le cose non è rivelata un fenomeno endemico, che si afferrano i vivi, riproponendo con insen- stavano proprio così. ripresenta a ondate ricorrenti, mante- sibile e gelida coerenza il rifiuto del nuo- Eppure, anche ora, non nendo sostanzialmente inalterate le con- vo, la paura della modernità, la dram- manca la tentazione di notazioni ideologiche e perfino il linguag- matica scorciatoia delle armi. Eppure ritenere chiusa la gio di una impossibile utopia rivoluziona- esiste una lettura non discutibile dell’ini- partita. ria. zio degli “anni di piombo” che interpella Colpo mortale, si è Le ragioni di questa anomalia non sono senza remissione le coscienze e le istitu- lapidariamente state mai investigate davvero: anche zioni anche del nostro tempo. affermato a commento perché la generazione protagonista vuoi (Continua a pagina 2) dell’azione preventiva e degli arresti degli ultimi giorni. Dossier a cura di Carlotta Serra Chi in quest’ultimo decennio, a partire dalla L’espiazione della «meglio gioventù» approvazione del di Giuseppe Baiocchi pag. 3 pacchetto Treu del 1997 fino alla legge Biagi del La tenia del terrorismo è tornata a riprodursi 2003, ha seguito da di Giuliano Cazzola pag. 4 vicino i temi del lavoro sa tuttavia molto bene "Fiom, basta flirt con gli antagonisti" che non è così e che vi di Paolo Griseri pag. 6 sono anzi numerosi elementi di allarme e Un mestiere così pericoloso preoccupazione. di Pietro Ichino pag. 7

Quel capitolo sulle Epifani: troppi giovani coinvolti, dobbiamo capire perché Brigate rosse chiuso di Antonio Macaluso pag. 8 troppo in fretta di Michele Tiraboschi Apprendisti stregoni e squali brigatisti pag. 9 di pag. 11

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(Continua da pagina 1) un contesto sostanzialmente rifiu- e tutti: nella consapevolezza che È quella, interrotta per sempre tato, perché non più trendy, l’altra la complicità di un clima culturale dalle pallottole del brigatismo, di taciuta “anomalia venato di pigrizia Walter Tobagi, che fin dal suo sor- italiana”: quella e di luoghi comu- gere (e ne è prova il suo primo cioè che fissa Diventa allora ni sessantottini libro, del 1970, sulla Storia del come unico col- evidente il non avrà mai il movimento studentesco e dei mar- lante nazionale (e “rancore” con il coraggio di difen- xisti-leninisti) coglieva l’essenza basta leggere la dere né l’innova- angosciante del fenomeno in atto: prima riga del- quale si zione né i suoi lì si trova la lucida intuizione che l’articolo 1 della perseguitano quanti, pionieri che si la ventata sessantottina e il de- Costituzione re- ... accettano per inoltrano nella cennio sanguinoso che ne seguì pubblicana) la giungla inesplora- (con oltre 400 uccisi per ragioni dimensione del vocazione e per ta dei nuovi lavo- politiche) erano in realtà tutti ri- lavoro. compito etico ri, nei nuovi rap- volti al passato. Si trattava infatti Infatti se la no- prima che porti contrattuali, della tragica rivincita dei “nonni”, stra Repubblica, nelle nuove ne- estremisti e massimalisti, che un a differenza di professionale, cessarie tutele. tempo avevano condotto di fatto tutte le altre Co- di avventurarsi All’accidia reazio- alla dittatura fascista, contro la stituzioni occi- a maneggiare naria, che i sofferta scelta dei “padri”, demo- dentali, si defi- “cattivi maestri” cratici e costituzionali. nisce come una materia difficile sessantottini fo- Allora Tobagi avvertiva in tutte le “fondata sul lavo- mentano per non maniere che al riguardo la con- ro”, ecco che allora la dimensione rinnegare se stessi, non è estra- traddizione che si apriva nell’ege- ideologica tutta concentrata sul neo, purtroppo, e il “purtroppo” si monia culturale gramsciana avreb- passato deve mettere in discussio- sottolinea, neppure il sindacato. be alla lunga frantumato sia la ne il caposaldo della convivenza Alla fine degli anni ’70 appariva forza della sinistra che la sua ca- collettiva: non è un caso, infatti, l’argine più significativo verso il pacità democratica di coesione che il terrorismo rosso da ormai terrorismo, nel momento in cui popolare. quindici anni abbia trovato l’unico assumeva un ruolo di completa Tobagi venne assassinato, e non a obiettivo di negazione stalinista cogestione sociale: occorreva allo- caso, dai terroristi rossi il 28 mag- nella realtà ribollente, trasformata ra un salto di qualità. Ci sperava gio 1980: la sua lucida analisi ven- e talvolta indecifrabile, del lavoro fino all’ultimo proprio Walter Toba- ne da allora abbandonata, se non e delle sue infinite coniugazioni. gi: nell’ultimo suo volume, uscito tacitata dall’informazione alla mo- La dinamica fisiologica e, per sua postumo, sui sindacati e sul terro- da che nel contempo accoglieva natura, flessibile e mutevole del rismo in fabbrica annotava con nelle cattedre accademiche e me- lavoro moderno, con le sue inne- cristiana fiducia: “[…]. I miti si diatiche i reduci non pentiti di un gabili spietatezze ma anche con le stemperano nella riscoperta di una fallimento ideologico. sue straordinarie opportunità, re- verità antica come la storia del- Nella continuità di un pensiero spinge e confina ai margini della l’uomo. Non sono le parole tonan- unico dominante, il brigatismo ve- storia le interpretazioni ideologi- ti, ma i comportamenti di ogni niva liquidato da allora in poi come che e la mistica di classe. Diventa giorno che modificano le situazio- una “deviazione” impresentabile e allora evidente il “rancore” con il ni, danno senso all’impegno socia- antistorica della “meglio gioven- quale si perseguitano quanti, nella le: il gradualismo, il riformismo, tù”. Alla società dei “belli e dei fatica intelligente della libertà, ac- l’umile passo dopo passo sono l’u- colti”, per forza di cettano per voca- nica strada percorribile per chi cose di sinistra, zione e per com- vuol elevare per davvero le condi- diventava solo un Il passato pito etico prima zioni dei lavoratori. Ecco la lezione fastidio entrare non passa, che professiona- che “le dure repliche della storia” nelle ambiguità i “morti ideologici” le, di avventurar- ripetono ancora una volta […]”. difficili del rifor- si a maneggiare Una lezione che il sindacato, im- mismo irrisolto, afferrano i vivi. una materia diffi- merso nella sua ipertrofia burocra- delle trasforma- Non sono cile, apparente- tica e nell’illusione del protagoni- zioni in atto nella le parole tonanti, mente informe e smo politico sembra avere in que- società e nel mer- tuttavia decisiva sti giorni, con tanti iscritti brigati- cato; e le even- ma i comportamenti per la crescita sti, una volta di più dimenticato … tuali recrudescen- di ogni giorno che civile, ordinata e ze erano solo modificano le compassionevole, Giuseppe Baiocchi scocciature di un di una società tempo perduto di situazioni, che ostinatamen- cui soltanto i veri danno senso te non rinuncia al protagonisti ses- all’impegno ... futuro. santottini aveva- Se c’è dunque no il diritto di una logica persi- pontificare … stente nell’endemico terrorismo va Senza accorgersi che, latente e colta soltanto nella testarda tutela prosaica, emergeva dispettosa in di una conservazione contro tutto

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Avvenire, 17 febbraio 2007 L’espiazione della «meglio gioventù» di Giuseppe Baiocchi

Sono tornati i “cattivi maestri”? dolorosa riflessione sulle ragioni Anche perché comporterebbe per i Forse non se ne sono mai andati. culturali del loro lontano fallimento “cattivi maestri” di allora e di ora Di fronte alle endemiche e ricor- politico. Gli adolescenti ingrigiti lo scomodo dovere, culturale e renti pulsioni brigatiste riemerge, che pontificano dall’alto di catte- laico prima che spirituale, dell’e- al di là delle scoperte giudiziarie, dre accademiche e mediatiche for- spiazione. l’interrogativo sulla persistenza, se non si rendono neppure conto per carsica che sia, di culture non di essere tutt’ora “cattivi maestri”: di Giuseppe Baiocchi solo antagoniste ma pronte alla lo si coglie quando banalizzano esplicita violenza. Scriveva tanti come limitate e inconsistenti le anni fa Solgenitsin (ne “Il primo recrudescenze terroristiche o cerchio”) che per ogni persona c’è quando indirizzano la nostalgia nella vita un periodo di riferimento verso le vie sghembe del buoni- al quale si resta legati non solo smo pasticcione, del pacifismo di emotivamente: parte e della ten- per cui chi si è Gli adolescenti denza a trasfor- sentito realizzato, mare in diritti ad esempio, nella ingrigiti che pubblici i deside- età dell’adole- pontificano dall’alto ri, se non i ca- scenza, resterà di cattedre pricci, privati. adolescente per Occorrerebbe (e sempre. Difficile accademiche e il ritardo è già allora non cogliere mediatiche forse acuto) invece un nesso evidente trovare il corag- non si rendono con l’indulgente e gio di riprendere autoassolutoria neppure conto di e continuare l’a- celebrazione di essere tutt’ora nalisi, tragica- una stagione ri- “cattivi maestri” mente e non a bellistica che sci- caso interrotta volò e probabil- dalle pallottole mente continua a scivolare ancora brigatiste, che proprio dalle colon- sul piano inclinato della violenza e ne di Avvenire e nel suo primo del delitto politico. libro del 1970 (“Storia del movi- Certo, in questi anni la frontiera mento studentesco e dei marxisti- del conflitto si è spostata sul deli- leninisti” ) aveva cominciato Wal- cato crinale del lavoro, dove im- ter Tobagi. Intuendo lucidamente paurisce una modernità a volte che la stagione sessantottina e il spietata e tuttavia non priva di drammatico decennio che ne seguì feconde occasioni: eppure si è era esclusivamente rivolta al pas- consentito di seminare a piene sato: costituiva cioè la tragica ri- mani odio pregiudiziale, ad esem- vincita dei “nonni” estremisti e pio, contro la “Legge Biagi”, pre- massimalisti (che avevano portato sentata senza mai farla realmente alla dittatura) contro la scelta sof- conoscere, come il concentrato di ferta dei “padri” democratici e co- tutti i mali. Troppo faticoso discer- stituzionali. E che la contraddizio- nere, leggere serenamente le op- ne che si apriva nella sinistra del- portunità e insieme i limiti di un l’egemonia gramsciana ne avrebbe esperimento riformatore e cristia- frantumato la forza di coesione namente ispirato (fino al punto di popolare. doverlo pagare con la vita) e che, Poco prima di venire assassinato a differenza del riformismo chiac- dai terroristi Tobagi sperava anco- chierone, incide con la prosaica ra e soltanto nel sindacato e nella gradualità del cambiamento nel- sua vocazione, con un robusto l’inquieto tessuto sociale. salto di qualità, a reincanalare le Facile e gratificante piuttosto rifu- spinte difficili nell’alveo riformista. giarsi nella retorica della “meglio Ma, nella cultura del “politically gioventù”, nel compiaciuto ricordo correct” e del pensiero unico do- dei moti del ’77, (come sta avve- minante, la sua chiave di lettura nendo a piene mani nella pubblici- della società e del terrorismo è stica corrente), rifiutando ogni stata a lungo nascosta e tacitata.

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Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione 16 febbraio 2007 La tenia del terrorismo è tornata a riprodursi di Giuliano Cazzola

Da cinque anni vivo sotto prote- demonizzazione, esasperazione cui l’occupazione tornava a salire e zione di pubblica sicurezza. Mi fu dei toni, linciaggio degli avversari, la disoccupazione a scendere. Nel assegnata poco dopo l’uccisione nessuno si accorge di chi è pronto 2002 si è combattuta quasi una del mio grande amico Marco Biagi, a sparare. Ci auguriamo che la guerra civile (poi spentasi nel flop evidentemente perché ero (e ri- Cgil sappia reagire nell’unico modo del referendum) contro una propo- mango) considerato “a rischio”. Lo serio e costruttivo: scambiando sta di limitata revisione della disci- Stato ha ritenuto di impiegare uo- con le autorità di polizia il maggior plina del licenziamento individuale mini e mezzi, a carico dei contri- numero possibile di informazioni, (l’articolo 18), portando in piazza buenti, per tutelare la mia perso- anziché ricorrere ai riti delle mani- – a colpi di menzogne – milioni di na, semplicemente perché sono un festazioni e degli scioperi contro il lavoratori ai quali si era inculcata ex sindacalista “traditore” (talvolta terrorismo; erigendo dei confini l’idea che fossero in pericolo fon- sono critico nei insuperabili verso damentali diritti della persona. E confronti delle La risposta è i “movimenti” che dove lo mettiamo quel pacifismo politiche sindaca- pasturano negli che vuole negare persino una casa li), perché mi semplice: quando la acquitrini maleo- alle famiglie dei soldati americani, occupo – solo da politica è solo doranti dell’ultra- anche a costo di impoverire Vicen- studioso e da insulto, sinistra, del paci- za? Quando la lotta politica si ridu- commentatore – fismo unilaterale, ce al livello degli ultras delle curve di lavoro e di pre- demonizzazione, dei centri sociali, (“Berlusconi ci fa schifo” si è detto videnza e sosten- esasperazione dei dei no global e in queste ore) non desti meraviglia go – al pari di toni, linciaggio degli varie umanità. se qualcuno progetta di uccidere il tutti i cultori della Ma sul banco de- tiranno e i suoi servi. materia – che avversari, nessuno gli accusati non Pochi giorni prima che riemerges- l’età pensionabile si accorge di chi è può esserci la sero cellule di un terrorismo tut- effettiva deve pronto a sparare sola Cgil. La si- t’altro che residuale e sconfitto, un aumentare in tuazione esplosa dibattito ed un voto sciagurato nel coerenza con le in questi giorni è Consiglio provinciale di Bologna trasformazioni demografiche in anche il frutto di una lunga stagio- avevano riaperto il caso Marco corso e in prospettiva e con l’al- ne di odio, di vaste campagne di Biagi, mentre si avvicinava il quin- lungamento dell’attesa di vita. Eb- falsificazione della realtà di cui si è to anniversario dell’uccisione. Da bene, in Italia, per questi “reati resa responsabile – con l’appoggio giorni, nelle cronache locali (con d’opinione” si corrono dei rischi di tanta parte dei media – l’intera qualche ricaduta sulle pagine na- seri. La legge Biagi, votata da un sinistra durante gli anni del gover- zionali dei più importanti quotidia- Parlamento eletto dal popolo, fu no Berlusconi. Basta leggere le ni) si intrecciavano le polemiche definita “eversiva”. Oggi, dopo il pagine web sui siti dei gruppi e- politiche, finendo oggettivamente blitz dei giorni scorsi, sono tornati versivi per trovare lo stesso lin- per mortificare la famiglia e gli a volare gli stracci e a rincorrersi guaggio che abbiamo sentito tante amici. Alla luce delle nuove preoc- le parole e le promesse: vigilare, volte a Ballarò: casi sociali presen- cupazioni, è venuta l’ora di affer- alzare la guardia, prevenire e tati come se fossero l’inquilino del- mare a voce alta che la “guerra quant’altro. Ma non sta qui la vera la porta accanto, sindaci in amba- delle memorie” deve cessare. Le sfida. Di infiltrati, in un’organizza- sce perché co- spoglie di Mar- zione aperta a tutti, ce ne potran- stretti a sfratta- … è venuta l’ora co Biagi hanno no sempre essere e sarà comun- re i vecchi dagli … è venuta l’ora il diritto di ripo- que arduo individuarli. Il difficile ospizi, famiglie di affermare sare in pace nel sta nel prosciugare il “brodo di condannate a a voce alta che la rispetto e nella coltura” in cui si muovono, svilup- razionare il latte “guerra delle stima della sua pano la loro iniziativa, fanno pro- e il pane nella “guerra delle città. Quando seliti. Perché, da noi, nel nuovo quarta settima- memorie” riuscirà a non secolo vi sono ancora “uomini da na di ogni mese. deve cessare commettere più bruciare”, persone da uccidere Il tutto condito gaffe, tocche- “per educarne cento” nel nome con la mistica rà a Sergio Cof- infame di quel comunismo che si è del “declino” e con la retorica del ferati, per le responsabilità istitu- rivelato essere un’ideologia crimi- “precariato”, anche a costo di ne- zionali che ricopre, di avviare nale, laddove ha conculcato i diritti gare l’evidenza di un’economia un'opera di “normalizzazione” dei delle popolazioni sottoposte al suo impegnata in un imponente pro- rapporti con la famiglia e gli amici dominio? La risposta è semplice: cesso di ristrutturazione e di un del professore. Non gli manche- quando la politica è solo insulto, mercato del lavoro “sbloccato”, in ranno certamente le occasioni, le

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BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 4, 19 FEBBRAIO 2007 opportunità, i “mediatori”. Al suo quale – al pari del ragazzo che mai potuto smentire. E che oggi è posto, mi sarei interrogato più denunciò quelle nudità del sovrano accettata da tutti. Tarantelli e Bia- volte sul suo rapporto con Biagi. E che tutti fingevano di non vedere gi erano persone ben orientate a sicuramente sarei arrivato a re- – riconobbe esplicitamente sinistra e furono i primi a stupirsi spingere con sdegno le accuse di (convincendo un importante sin- e a dolersi dell'ostracismo di quel- essere moral- dacalista come la parte politica a cui sentivano di mente respon- Perchè nell'ombra – Pierre Carniti) appartenere. Solo un manipolo di sabile della sua ne abbiamo che la scala mo- forsennati come gli appartenenti uccisione. bile sulle retri- all’ultima generazione di brigatisti Ma qualche ro- avuto un’ulteriore buzioni era una rossi (non a caso annidati nel pub- vello mi sareb- prova – lavorano delle principali blico impiego) ricorre ancora all’o- be rimasto. forze oscure alla cause dell'infla- micidio politico nella logica, stupi- Marco si tro- zione a due cifre da prima ancora che criminale, di vò nel bel mez- ricerca che, prima an- colpirne uno per educarne cento. zo di un aspro di simboli, le quali cora dell'econo- Tutto ciò ricorda un proverbio ci- conflitto tra la credono di poter mia, devastava nese: quando qualcuno indica la Cgil e il governo le buste paga luna, solo chi è sciocco concentra Berlusconi. fermare dei lavoratori. la sua attenzione sul dito. E suo malgrado il corso della storia Era una verità ne diventò – nel uccidendo talmente evi- Giuliano Cazzola contesto di una dente che nes- polemica politi- le persone sun economista ca senza quar- onesto avrebbe tiere – un “effetto collaterale”, prima ancora che un avversario nei confronti del quale rivolgere quelle polemiche – spesso aspre, immotivate e ingiuste – che face- Scuola di Alta Formazione in Relazioni vano parte della lotta politica in Industriali e di Lavoro corso. Critiche, peraltro, non meno velenose di quelle (più ingiustifica- te) che Biagi raccolse negli am- bienti accademici. Sono questi processi d’identificazione che non La Scuola di Alta Formazione in Relazioni Industriali devono più essere permessi. Per- e di Lavoro organizza un ciclo di lezioni magistrali chè nell'ombra – ne abbiamo avu- to un’ulteriore prova – lavorano del Professor Roger Blanpain forze oscure alla ricerca di simboli, le quali credono di poter fermare il dell’Università di Leuven (Belgio) corso della storia uccidendo le per- sul tema sone. Pensare, infatti, che in Italia vi siano sacche di lavoro precario per colpa di Marco Biagi e della legge che porta il suo nome è co- Globalisation and Comparative me attribuire al termometro la responsabilità di una giornata di Industrial Relations febbre. In qualità di consulente dei ministri del lavoro (sono poi questi ultimi i decisori politici) il profes- sore bolognese rielaborò proposte Calendario completo delle lezioni: e iniziative che, negli ultimi anni, sono state attuate nella stragran- de maggioranza dei paesi svilup- pati, perchè rispondono – non già Nel mese di Febbraio Nel mese di Marzo al capriccio di un governo ostile o ai disegni perversi delle forze della reazione in agguato – ma a preci- Giovedì 15, ore 15 - 18 Giovedì 15, ore 15 - 18 se ed ineludibili esigenze dell'eco- nomia, della produzione e dell'or- Venerdì 16, ore 10 - 13 Venerdì 16, ore 10 - 13 ganizzazione del lavoro. Tanto che oggi lo stesso governo di centro Giovedì 22, ore 15 - 18 Giovedì 22, ore 15 - 18 sinistra non è in grado di “superare” quella legge che tanto Venerdì 23, ore 10 - 13 Venerdì 23, ore 10 - 13 ha criticato e combattuto. La vi- cenda di Marco Biagi è del tutto simile a quella di Ezio Tarantelli, il

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La Repubblica, 18 febbraio 2007 "Fiom, basta flirt con gli antagonisti" di Paolo Griseri

Il miglior antidoto contro il terrori- A questa obiezione la Fiom ha ed è il miglior antidoto contro le smo è il fatto che il sindacato fac- risposto che stando nei movi- derive anti-sistema che rischiano cia il sindacato. Che la smetta di menti si evitano proprio le fu- di sedurre i ragazzi di vent'anni". occuparsi di politica e ponga al ghe pericolose di cui parla lei, centro della sua azione la contrat- si garantisce che il conflitto È relativamente facile fare tazione e la partecipazione dei rimanga nell'alveo del con- questo discorso da leader della lavoratori. Per questo la Cgil deve fronto democratico. Non la Cisl. Lei come lo farebbe se chiedere alla Fiom di fare chiarez- convince? fosse al posto di Epifani? za, "di chiarire la sua natura". Tra- "Nemmeno un po'. Non discuto "Questo non lo so, lo sa Epifani. A scorsa senza incidenti la delicata dei risultati concreti di quella teo- Epifani non ho consigli da dare. Gli giornata di Vicenza, il segretario ria. La trovo proprio sbagliata alla do invece la mia solidarietà". della Cisl, Raffaele Bonanni abban- radice. Sarà certamente impor- dona i toni diplomatici dei giorni tante garantire che i conflitti e i Solidarietà? scorsi: "Un sindacato che insegue i movimenti che li denunciano ri- "È accaduto anche a me di trovar- movimenti antagonisti fa una fes- mangano nell'alveo del confronto mi in situazioni difficili. Quando ci seria. Una fesseria che certe volte democratico. Ma questo è il com- davano dei venduti perché soste- può diventare pericolosa". pito della politica, non del sinda- nevamo i cardini della legge Biagi, cato". non certo la sua applicazione. In Bonanni, la scelta di stare nei quelle situazioni è decisiva l'unità movimenti è una scelta con- È un fatto che la politica non tra i sindacati. Ed è per questo che gressuale della Fiom. E la Fiom sia da tempo in grado di rap- è molto importante aver trovato è un'importante categoria del- presentare quei movimenti. E l'accordo tra noi sulla centralità la Cgil. Come la mette con Epi- che i sindacati siano rimasti della contrattazione". fani? l'unica organizzazione di mas- "Quella scelta è sa in Italia. Non Ma la Cgil che cosa dovrebbe un errore. Perché pensa che siate chiedere, secondo lei, alla un sindacato non Il miglior antidoto chiamati a un Fiom? deve inseguire contro il terrorismo ruolo di sup- "Di fare chiarezza, di chiarire la l'antagonismo ma è il fatto che il plenza? sua natura. Se vuol essere un sin- allargare la par- "È vero che c'è dacato o un movimento politico tecipazione dei sindacato faccia il una difficoltà della antagonista. Non mi pare che la lavoratori. E que- sindacato … politica. Ma la Cgil abbia una vocazione a inse- sto si fa con la Un sindacato che supplenza non guire i movimenti antagonisti". contrattazione sui risolve il proble- luoghi di lavoro. insegue i ma, lo aggrava. di Paolo Griseri La contrattazione movimenti Più in fretta noi è l'asse centrale antagonisti fa una torniamo a fare del documento tutti il nostro me- unitario che la fesseria. Una stiere e prima scorsa settimana fesseria che certe anche la politica si Indice A-Z abbiamo firmato volte può diventare assumerà fino in con Cgil e Uil. Un fondo le sue re- documento im- pericolosa sponsabilità". portante che su- In questa sezione del sito pera divisioni tra noi durate de- Il sindacato non fa politica? www.fmb.unimo.it è possibile cenni. Capisco le difficoltà di Epifa- "Il sindacato fa politica secondo il consultare una biblioteca vir- ni e rispetto il travaglio della Cgil. suo specifico. Che è quello di ga- tuale, completa ed in continuo Ma resto convinto che il mestiere rantire maggiore giustizia sociale del sindacato non sia quello di in- con la contrattazione sui luoghi di aggiornamento, di documen- seguire i movimenti". lavoro. Di aumentare il salario tazione sul diritto del lavoro e soprattutto nelle aziende che in sulle discipline ad esso con- Perché dice che questa posi- questi anni hanno fatto grandi nesse, organizzata in un indice zione è pericolosa? profitti e non li hanno redistribui- "Perché l'antagonismo può diven- ti. Di far crescere la partecipazio- analitico, in ordine alfabetico. tare fine a se stesso. E quando ne dei lavoratori alle scelte strate- È una banca dati che svolge accade, il rischio di finire nel giro- giche delle imprese fino a farli anche funzione di supporto ne infernale dell'eversione, di farsi sedere nei consigli di amministra- alle pubblicazioni scientifiche trascinare dall'appeal dei cattivi zione, come accade in altri paesi. maestri è, come si vede, molto Tutto questo, come si vede, è il di Adapt. forte". contrario esatto dell'antagonismo

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Corriere della Sera, 13 febbraio 2007 Un mestiere così pericoloso di Pietro Ichino

Perché in Italia fare questo me- lo qualche anno dopo — ed è cro- senza eccezione la protezione stiere è così pericoloso? Carlo Ca- naca delle ultime settimane — ci si massima dell'articolo 18 dello Sta- stellano, dirigente industriale col- è accorti, dati alla mano, che quel- tuto dei lavoratori; a nessuno inte- pevole di accordi innovativi sull’or- la legge non aveva prodotto alcun ressa che l'alternativa allo staff ganizzazione del lavoro, ferito gra- aumento del precariato e anzi for- leasing, da noi, sia il lavoro in una vemente, poi perseguitato ancora niva, con le norme sul «lavoro a miriade di aziendine appaltatrici di per anni dagli stessi aggressori progetto», alcuni buoni strumenti servizi, con poche o nulle protezio- (1977); Filippo Peschiera, giusla- per combattere l'abuso del lavoro ni efficaci. vorista, democristiano di sinistra, precario: strumenti di cui il gover- La legge Biagi è un simbolo da ferito gravemente (1978); Guido no Prodi si è immediatamente av- abbattere: se non la si può cancel- Rossa, sindacalista Cgil all’Italsi- valso con la circolare sui call lare del tutto, occorre a tutti i costi der, ucciso (1979); Gino Giugni, center; e che a molti imprenditori cancellarne almeno una parte. Pa- giuslavorista, grande architetto sembrano semmai fin troppo seve- zienza se questa cancellazione è delle riforme in materia di lavoro ri. Peccato che, nel frattempo, le del tutto irrilevante, o addirittura fin dagli anni Sessanta, ferito gra- Brigate rosse avessero pensato controproducente, rispetto all'ob- vemente (1983). bene di fare dell'autore stesso di biettivo sbandierato di combattere E ancora: Ezio Tarantelli, economi- quella legge un simbolo da abbat- il precariato. Perché dico che que- sta del lavoro, ideatore della rifor- tere. sta vicenda può spiegare almeno ma della scala mobile che ci ha La scoperta dell'errore commesso un aspetto della pericolosità del consentito di vincere la scommes- sul «lavoro a progetto» non basta mestiere del giuslavorista o dell'e- sa di Maastricht, ucciso (1985); perché cessino le opposte faziosi- conomista del lavoro? Perché il Massimo D'Antona, giuslavorista, tà. Invece di ragionare pragmati- lavoro è materia che scotta; e lo consigliere dei ministri del Lavoro camente sulle molte parti della studioso che fa bene il suo mestie- e dei Trasporti, ucciso (1999); legge che richiedono qualche cor- re, in questo campo, è costretto Marco Biagi, giuslavorista, autore rezione o qualche integrazione, si troppo sovente a dire cose che della riforma che porta il suo no- continua con il muro contro muro. urtano contro dei tabù, contro un me, ucciso (2002); e sono solo i Se si rinuncia (a modo fazioso e nomi più noti tra i tanti che negli denti stretti) ad non pragmatico ultimi trent'anni hanno pagato col abrogare le nor- Marco Biagi ha di affrontare le sangue il loro impegno sul fronte me sul «lavoro a scritto di suo questioni, tipico del lavoro. progetto», occor- pugno il progetto del dibattito ita- La vicenda di quest'ultima riforma re «almeno» sop- liano su questi del lavoro può aiutarci a capire primere in blocco di una legge sul temi. almeno un aspetto di questo mec- le norme sul mercato del lavoro Chi non si rasse- canismo infernale. Marco Biagi ha «lavoro a chia- … gna a omologarsi scritto di suo pugno il progetto di mata» e quelle con il «pensiero una legge sul mercato del lavoro, sullo staff corazzato» del- che era per molti aspetti la natu- leasing. Ma che cosa l'un campo politi- rale prosecuzione del cammino di Nessuno si cura disponesse co o dell'altro riforma avviato con le leggi Treu del fatto che il rischia di trovarsi del 1997. Ma che cosa disponesse «lavoro a chia- davvero quella isolato e schiac- davvero quella legge non interes- mata» sia un tipo legge ciato tra le oppo- sava molto, né a destra né a sini- marginalissimo di non interessava ste faziosità. Vie- stra. Al governo di centrodestra contratto che è ne temuto come interessava soltanto presentarla sempre esistito (i molto, né a destra il demonio dalle come «la grande liberalizzazione», camerieri ingag- né a sinistra vestali di quel quella che avrebbe fatto del nostro giati per un ban- «pensiero coraz- mercato del lavoro «il più fluido chetto, le hostess zato», perché il d'Europa»; all'opposizione di sini- per un congresso, ecc.) e che con- suo discorso problematico squalifi- stra non è parso vero di prendere tinuerà a esistere anche se si ca i loro slogan facili, le loro scor- il «nemico» in parola, presentan- abrogheranno le poche norme con ciatoie concettuali; quindi finisco- dola come la legge della cui la legge Biagi si propone di no col demonizzarlo, nel tentativo «liberalizzazione selvaggia», che regolarlo. Quanto allo staff leasing di chiudere il dibattito prima anco- avrebbe «spalancato le porte al – pacificamente sperimentato in ra che esso si apra. Solo a parole, precariato». molti Paesi, tra cui la vicinissima si intende. Ma nel nostro Paese c'è Da una parte e dall'altra se ne è Svizzera, con piena soddisfazione ancora qualcuno che la «chiusura fatto un simbolo: bandiera da dei sindacati – nessuno si cura del preventiva del dibattito» la inten- sventolare per gli uni, da abbatte- fatto che si tratti di una forma di de in un altro modo. re per gli altri; indifferenti tutti a organizzazione del lavoro forte- che cosa prevedesse davvero. So- mente stabile, al quale si applica Pietro Ichino

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BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 4, 19 FEBBRAIO 2007

Corriere della Sera, 13 febbraio 2007 Epifani: troppi giovani coinvolti, dobbiamo capire perché «Se avevamo percepito qualcosa? Non certo di queste dimensioni. A Vicenza il corteo sia tranquillo»

di Antonio Macaluso

Volevano colpire Pietro Ichino. ti negativi». Anche questo, in qualche mo- Così come sono stati uccisi E- do, è frutto di una dialettica zio Tarantelli, Massimo D’Anto- Il ministro del Lavoro Cesare sindacale interna aggressiva? na, Marco Biagi. Economisti e Damiano lamentò di aver avuto «Non direi perché dalle notizie che giuslavoristi, uomini-cerniera una scarsa solidarietà. abbiamo, una parte di questi, pur tra società e sindacato. Per- «Non ce l’aveva certo con il sinda- essendo iscritti, non svolgevano ché? cato ». ruoli sindacali significativi. Quindi «Perché — risponde il segretario la maggior parte erano iscritti o generale della Cgil Guglielmo Epi- È sicuro? facevano il delegato ma senza as- fani — nella loro follia, e di questo «Basta chiederlo a lui». sumere mai posizioni di visibilità. si tratta, si individua in questo Con Ichino forse è stato diver- Quindi non si capisce se il ruolo ruolo-cerniera il punto di raccordo so… sindacale fosse una copertura o se che dà sbocco ai problemi che ci «Niente affatto. Con Ichino abbia- era altro. E questo rende tutto più sono, che dà soluzione alle que- mo avuto e abbiamo molti motivi difficile, naturalmente. Perché stioni. È questo il senso che può di dissenso ma anche lui converrà quando hai davanti a te una per- legare vicende che si sono svolte, con il fatto che il pubblico impiego sona che riesci a collocare, è più in tempi diversi, con persone di- si riforma con la facile anche indi- verse e anche in contesti politici forza riformatrice viduare il brodo di diversi». dei sindacati. Per … bisogna fare coltura». il resto mi pare molta attenzione Sono, comunque, tutti uomini evidente che ha alle parole d’ordine Quindi voi non delle regole. la mia solidarietà avevate perce- «Delle regole ma anche dei conte- e quella di tutto perché possono pito nulla? nuti. A cominciare da Tarantelli, il gruppo dirigen- alimentare una «Non certo di dal modo con il quale intendeva te della Cgil». cultura che può queste dimensio- combattere l’inflazione, senza toc- ni. Anche perché care i salari: è evidente che ci so- Tra gli arrestati portare poi ad esiti non abbiamo mai no regole e contenuti». ci sono persone negativi … abbassato la che vengono Ma soprattutto guardia, abbiamo Nel caso di Ichino, non ritiene dalla Cgil. sempre denuncia- che, come fu per Biagi, i toni «Questo ci in- colpisce la presenza to l’uso di parole utilizzati per confutarne le tesi quieta e ci colpi- dei giovani ... È un d’ordine sbagliate, siano stati eccessivi? Che ab- sce». fenomeno che andrà abbiamo sulla biano concorso a farne un ber- nostra pelle il fat- saglio? Ma come mai il analizzato e to che per tante «Posso assicurare che la Cgil, so- sindacato non studiato con la volte ci siamo illu- prattutto negli ultimi tempi, ha riesce a fare massima attenzione si che questo fe- sempre usato un tono, quando davvero pulizia nomeno fosse anche di critica, assolutamente al suo interno? stato sradicato e rispettoso. Tanto è vero che ab- «Colpisce il numero delle persone invece lo abbiamo rivisto rispunta- biamo partecipato a tante iniziati- coinvolte e delle zone interessate. re». ve comuni. Non abbiamo mai ali- E c’è, di nuovo, la presenza di de- mentato la polemica. E d’altra par- legati di fabbrica, che non aveva- E a questo punto cosa fate? te io stesso ho criticato in occasio- mo avuto nelle vicende relative «Il sindacato fa le cose che ha ne della manifestazione dell’otto- alla colonna scoperta in Toscana sempre fatto: abbiamo sospeso bre scorso, quella per i precari, negli anni scorsi. Ma soprattutto subito queste persone, faremo le l’uso di slogan inaccettabili da par- colpisce la presenza dei giovani. riunioni dei nostri organismi – a te di alcune frange, ammonendo Questo deve davvero indurci a una Padova è prevista quella della che il contrasto amico-nemico può riflessione. Poco conta che una Fiom – faremo manifestazioni uni- portare a pericolose degenerazio- parte di questi giovani fosse più tarie con Cisl e Uil contro il terrori- ni. Dissi che bisogna fare molta legata a un centro sociale. È un smo in diverse città. E cercheremo attenzione alle parole d’ordine fenomeno che andrà analizzato e di capire meglio i profili e le storie perché possono alimentare una studiato con la massima attenzio- delle persone coinvolte. Abbiamo cultura che può portare poi ad esi- ne». riconfermato alla magistratura e

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BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 4, 19 FEBBRAIO 2007 alle forze dell’ordine non solo il del distacco da loro per salva- a manifestare in assoluta tranquil- nostro massimo sostegno ma an- guardare chi già lavora? lità ed è quello che chiedo con che la nostra gratitudine. Stavolta «Abbiamo cercato con forza di or- grande forza ai movimenti». si è riusciti a prevenire e questo è ganizzare i giovani già alle scuole un grande risultato. Speriamo che medie superiori, non solo quelli Non ritiene però che qualche ciò permetta di debellare definiti- che si sono affacciati al mondo del volta la Cgil abbia dato anche vamente un fenomeno che, in lavoro, magari in forma precaria. involontariamente copertura a queste forme endemiche, riguarda Però è difficile fare di ogni erba un frange che non la meritavano? ormai solo l’Italia». fascio: stiamo parlando di poche «Mai. Non si può eliminare da una persone, che io spero non rappre- società la conflittualità perché è il Chi sono i cattivi maestri? sentino una modalità diffusa. E sale anche della democrazia: il «È complicato dirlo. Tra gli arre- quindi di un fenomeno che può punto è che questa conflittualità stati c’è una generazione che vie- essere estirpato. Vale per la vio- vada esercitata nelle sedi e con le ne da lontano, dagli anni che ab- lenza di Catania, quella che ha giuste modalità, rispettando sem- biamo alle spalle. La novità, come portato ad uccidere un poliziotto, pre il principio di legalità. Questo è detto, è che si cerca di coinvolgere vale anche per quella politica». sempre stato il punto di vista della dei giovanissimi. Certo, è cattivo Cgil». maestro tutto quello che spinge Sabato alle manifestazioni di all’illegalità, al non rispetto delle Vicenza ci saranno le bandiere Questo vale anche per la sini- regole, alla violenza, che non fa i della Cgil? stra interna … conti con l’uso del linguaggio». «Bandiere è una parola grossa. «Vale per tutti. Da sempre». Parteciperà la Cgil del Veneto, ci Il fatto che ci siano dei giovani saranno delegazioni e chi parteci- Antonio Macaluso non vi pone anche il problema perà sarà impegnato come sempre

Il Sole 24 Ore, 15 febbraio 2007 Quel capitolo sulle Brigate rosse chiuso troppo in fretta di Michele Tiraboschi

Ombre lunghe e memoria corta. gli assassini materiali e dei fian- giorni. Come spiegare altrimenti lo stupo- cheggiatori. La convinzione – per Chi in quest’ultimo decennio, a re, e anche l’imbarazzo, con cui molti una granitica certezza – di a- partire dalla approvazione del pac- l’Italia scopre oggi, improvvisa- ver inferto un colpo letale alle Bri- chetto Treu del 1997 fino alla leg- mente, il radicamento e la gravità gate Rosse. ge Biagi del 2003, ha seguito da del fenomeno terroristico? Perché Capitolo chiuso, e per sempre, si vicino i temi del lavoro sa tuttavia di Brigate Rosse, e della stella a diceva. Poco importava che le ar- molto bene che non è così e che vi cinque punte, abbiamo parlato, in mi con cui erano stati uccisi Massi- sono anzi numerosi elementi di al- questi ultimi anni, mo D’Antona e larme e preoccupazione. Certa- solo a seguito di Capitolo chiuso, Marco Biagi non mente, e fortunatamente, il nume- episodi eclatanti e fossero mai state ro degli omicidi non è comparabile brutali. L’omicidio e per sempre, ritrovate. Troppa con quello degli anni di piombo. di Massimo D’An- si diceva … fretta di chiudere Ma tutto il processo di moderniz- tona nel 1999. L’- Faremo davvero i conti con il pas- zazione del nostro diritto del lavo- omicidio di Marco sato? Può essere. ro, portato avanti da riformisti co- Biagi nel 2002. ben pochi passi in Sta di fatto che – me Massimo D’Antona, Marco Bia- Fatti isolati, si di- avanti, nella lotta grazie all’eccel- gi e ora Pietro Ichino, è costellato ceva. Espressioni al terrorismo, fino lente lavoro svol- da una miriade di intimidazioni, residuali, e per to dai servizi, dal- brutalità e violenze. Ci siamo di- certi versi inelut- a quando la magistratura e menticati quante sedi della Cisl, tabili, di un feno- coltiveremo tesi dalle forze dell’or- già oggetto di attenzione dopo il meno d’altri tem- giustificazioniste dine – scopriamo patto di Milano del 2000, sono sta- pi, già sconfitto oggi, fortunata- te oggetto di attentati terroristici dalla storia e di questo tenore. mente senza il bi- nel periodo in cui Savino Pezzotta mantenuto in vita, sogno di un nuo- e Raffaele Bonanni dialogavano in forma larvale, dalla cieca follia vo martire, che le cose non stava- con il Governo “nemico”? E quante di esigui gruppuscoli collocati ai no proprio così. Eppure, anche agenzie del lavoro interinale, si- margini della società. Poi, nel ora, non manca la tentazione di ri- stematicamente oggetto di dan- 2003, i fatti di Arezzo. La dram- tenere chiusa la partita. Colpo neggiamenti e atti di vandalismo matica uccisione del sovrintenden- mortale, si è lapidariamente affer- durante le manifestazioni dei vari te della Polfer, Emanuele Petri, e mato a commento dell’azione pre- “movimenti”, sono state devastate del brigatista Galesi. L’arresto de- ventiva e degli arresti degli ultimi da bombe molotov e attentati di-

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BOLLETTINO ADAPT - NEWSLETTER IN EDIZIONE SPECIALE N. 4, 19 FEBBRAIO 2007 namitardi? Chi oggi si stupisce del forma del mercato del lavoro ci ma è un dovere morale perché – si coinvolgimento di lavoratori delle sarà pure una ragione. E questa scrive – il vero “terrorista è chi ci fabbriche, di sindacalisti e soprat- va forse trovata nel contesto cul- affama e fa le guerre e non lotta al tutto di giovani dovrebbe dedicare turale di odio e di delegittimazione fianco dei popoli”. Chi conserva un un po’ di tempo ai siti internet al- sistematica dell’avversario che, po’ di memoria, e non ha paura di cuni dei quali sono divenuti non anche attraverso palesi mistifica- fare i conti con qualche scheletro solo veicolo di idee folli, ma anche zioni, condiziona, da sempre, il di- nell’armadio, non può allora di- efficaci sedi di aggregazione del battito sul lavoro. Non manca chi menticare che gli anni di piombo consenso sulla necessità di un ri- ha cercato altre spiegazioni, ricon- sono nati in un contesto per molti torno alla lotta armata. Dimentica- ducendo il problema a una gene- versi analogo. Faremo davvero re tutto questo significa sottovalu- rale disillusione dei nostri giovani ben pochi passi in avanti, nella lot- tare quella atroce anomalia che e al profondo disagio sociale che ta al terrorismo, fino a quando col- caratterizza da trent’anni a questa colpisce le masse dei lavoratori tiveremo tesi giustificazioniste di parte, senza soluzione di continui- precari e dei senza lavoro. Ma questo tenore. Non c’è disagio so- tà e senza arretramenti, il nostro questo giustificazionismo, a metà ciale e sofferenza umana che ten- Paese. tra il rivoluzionario e il patetico, è ga. Chi usa la forza e uccide un al- Se il nostro è l’unico Paese al proprio quello che si ritrova nei tro uomo per far prevalere le pro- mondo in cui una persona viene farneticanti volantini dei numerosi prie idee è un criminale e un folle. freddata come un cane, sulla so- simpatizzanti e fiancheggiatori Punto e basta. glia di casa, per il solo fatto di delle Brigate rosse secondo cui la avere ideato e progettato una ri- lotta armata non solo è legittima Michele Tiraboschi

The Global Workplace - Learning from each other

V Convegno Internazionale in ricordo di Marco Biagi

Modena, 19 - 21 Marzo 2007

Il lavoro nell’era della globalizzazione Learning from each other

In occasione del V anniversario della morte di Marco Biagi la Fondazione universitaria a lui dedicata ed ADAPT organizzano dal 19 al 21 marzo una serie di iniziative sul tema del lavoro nell’era della globalizzazione che intendono fare luce su tale fenomeno in una prospettiva internazionale e comparata. In particolare si metteranno a confronto le diverse normative in tema di lavoro per evidenziarne le diversità e le convergenze. Accanto alle sessioni plenarie si terranno alcuni workshop incentrati su specifiche tematiche e una PhD conference a cui interverranno studenti da tutte le università del mondo.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito internet www.fmb.unimore.it

Approfondimenti e documentazione

Il sito www.fmb.unimore.it. dedica una sezione al Prof. Marco Biagi e agli avvenimenti del 19 marzo 2002.

Il nostro programma è in fondo molto semplice: seguire lo sviluppo del diritto del lavoro con particolare attenzione alle relazioni industriali, nella dimensione comparata e interdi- sciplinare, prestando attenzione soprattutto alle esperienze più innovative che non man- cano anche in questo inizio di nuovo secolo. Marco Biagi

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L’Espresso 22 febbraio 2007 Apprendisti stregoni e squali brigatisti di Giampaolo Pansa

Noi dormivamo il sonno dei pigri, Pisanu, ha detto a Porta a Porta gambizzare, o peggio, questo e convinti di aver tolto di mezzo il che questi centri risultano ben quello. Infine, più di un membro serpente malvagio delle Brigate duecento, dei quali novanta illega- del governo di centro-sinistra flirta rosse. Invece i neo-brigatisti non li. Un succedersi di aggressioni con i gruppi dall’assalto facile, li dormivano per niente e si davano mai sanzionate: contro il ministro giustifica e li copre. In base al molto da fare. Il risultato del loro del Lavoro, il diessino Cesare Da- principio suicida che è sbagliato lavorìo ce lo dice l’inchiesta della miano, contro il padre di un lagu- demonizzarli. Mentre sono proprio procura di Milano: 15 arresti, 70 nare ucciso a Nassiriya e un depu- questi nuclei a demonizzare chi indagati, tre nuclei pronti a colpi- tato di AN, contro la sede del Mose non si arrende al loro stile arro- re. Totale 85 persone coinvolte. Le a Venezia, contro il giuslavorista gante e prepotente. “colonne” del vecchio brigatismo Pietro Ichino, assalito a Montecito- La sinistra parlamentare e anche erano composte di dieci, forse me- rio al grido di “fascista, fascista!”. la Cgil devono tagliare i ponti con i no, terroristi in clandestinità. Fate Infine il dilagare dell’uso violento formicai fanatici che le nuove Br si i conti. Vengono i sudori freddi nel di contestare e diffamare chi non proponevano di conquistare del pensare che cosa sarebbe accadu- ragiona come un ultras del ribelli- tutto al loro movimentismo arma- to se magistrati e polizia non smo di sinistra. to. Ci riusciranno, i nostri eroi? avessero fermato Su questa violen- Temo di no. Ma se non lo faranno, in tempo il con- La sinistra za, sempre al la storia gli assegnerà il ruolo me- gegno allestito a limite di quella schino degli apprendisti stregoni. Torino, a Milano, parlamentare e la fisica, ha detto Colpevoli di aver lasciato liberi di a Padova e a Cgil devono parole chiare il crescere gli squali del neo- Trieste. tagliare i ponti professor Michele terrorismo e l’acqua torbida in cui Adesso non dob- Tiraboschi, l’assi- nuotavano. Per poi rifugiarsi nelle biamo ricadere con i formicai stente di Marco solite, ipocrite litanie davanti agli negli errori di fanatici. Biagi, ucciso da arresti e alla scoperta di un mondo tanti anni fa. L’e- E bisogna un gruppo di fuo- criminale che si doveva individua- sperienza passa- co brigatista: «Si re per tempo. ta ci aiuta a met- ripristinare il indica una perso- Per tagliare tutti i ponti, ci sono tere nero su primato della legge na come un ne- soltanto due modi. Uno politico- bianco alcune sul ribellismo mico. Poi se ne culturale: affermare senza ambi- verità. falsano le parole guità la diversità, questa sì radica- Punto primo: i e le sue o le tesi per cri- le, fra la sinistra che crede nella terroristi cattura- tante minalizzarlo. Con democrazia e quella che fa del ti sono gente di congreghe lo scopo di crear- contrasto aggressivo e dell’anta- sinistra. Secon- gli intorno una gonismo forzuto la sua unica ra- do: come i loro cintura di odio gion d’essere. L’altro modo, il più antenati, anche gli squali finiti og- cieco». Ecco un altro mostriciatto- efficace, è ripristinare il primato gi nella rete hanno potuto nuotare lo da sconfiggere. E l’unico modo è della legge sul ribellismo delle tan- in un’acqua tutta rossa. Ossia nel- togliere legittimità alla pratica ag- te congreghe che giocano pesante. l’ambiente di una sinistra antago- gressiva di chi predica la sopraffa- Dietro il riparo di slogan eccitanti, nista che li osservava con simpa- zione dell’avversario ideologico o a difesa di un proletariato che ha tia. O, come minimo, con un culturale. bisogno di riformismo e non di “dissenso solidale”, secondo la È un compito che spetta prima di cadere nella trappola della disob- formula intelligente di un esperto tutto alla politica e alla cultura, bedienza sociale. di terrorismo. Terzo: su questo compresa la cultura dei media. Ma Soltanto così si sconfigge un ri- ambiente c’è stata una colpevole è un obbligo sempre disatteso da schio mortale per una nazione de- distrazione delle sinistre parla- partiti e da giornali della sinistra. bole, afflitta da una partitocrazia mentari. Che non hanno visto, o Con i risultati che conosciamo. Un screditata. Comunque, dopo que- hanno finto di non vedere, il ri- ex-terrorista, un capo no-global e sta inchiesta e i suoi primi risulta- schio che rappresentava e rappre- il leader di un centro sociale mila- ti, l’Italia di oggi è certo un paese senta. nese entrano a Montecitorio, de- migliore rispetto a quella di ieri. Eppure di fatti allarmanti ce ne putati di due partiti oggi al potere. sono stati molti. L’isterismo mane- Altri ex delle vecchie Br diventano di Giampaolo Pansa sco di gruppi che, in modo troppo consulenti dei ministri. Renato bonario, classifichiamo come fran- Curcio va per conferenze anche in ge disobbedienti o no-global. Una qualche università, mentre vengo- galassia di centri sociali ormai no snobbati i familiari delle vittime estesa a tutto il paese. Un ex- del terrorismo. Nessuna autorità ministro dell’Interno, Giuseppe chiude i siti Internet che invitano a

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ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI INTERNAZIONALI E COMPARATI SUL DIRITTO DEL LAVORO E SULLE RELAZIONI INDUSTRIALI

Direttore

Michele Tiraboschi

Redazione

Marouane Achguiga; Carmen Agut Garcia; Francesco Basenghi; Eliana Bellezza; Tiziana Bellinvia; Chiara Bizzarro; William Bromwich; Giuliano Cazzola (senior advisor); Alessandro Corvino; Luigi Degan; Lorenzo Fantini; Laura Ferretti; Rita Iorio; Simona Lombardi; Stefano Malandrini; Clara Mughini; Flavia Pasquini; Paolo Pennesi; Niccolò Persico; Pierluigi Rausei; Alberto Russo; Olga Rymkevitch; Anna Maria Sansoni; Simone Scagliarini; Iacopo Senatori; Carlotta Serra; Silvia Spattini; Patrizia Tiraboschi; Chiara Todeschini.

Coordinatore di redazione

Marina Bettoni

La documentazione è raccolta in collaborazione con:

CISL - Dipartimento del mercato del lavoro

CONFCOMMERCIO - Servizio sindacale

CONFINDUSTRIA - Ufficio relazioni industriali e affari sociali

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La giurisprudenza di merito è raccolta in collaborazione con:

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Associazione Industriali della Provincia di Vicenza

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Unione degli Industriali della Provincia di Treviso

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