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Arte Lunedì 27 Settembre 2021 "IL CICLO DE LA RISALITA" AL CASTELLO DI RIVOLI Il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea in collaborazione con la Città di Rivoli svela un nuovo programma di commissioni site-specific per lo spazio pubblico della risalita meccanizzata, impianto che collega il centro storico della città al piazzale del Castello. Il percorso, chiuso dal 2011, verrà riqualificato e reso accessibile in aree specifiche così da permettere la visione delle opere durante gli orari di apertura del Museo. Il primo progetto, a cura di Stella Bottai, sarà realizzato da Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983) e sarà inaugurato il 5 novembre 2020, in coincidenza con la settimana dedicata all'arte contemporanea a Torino. Questi dipinti di Patrizio Di Massimo, realizzati assieme agli studenti di Scenografia dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, raffigurano con teatralità i sentimenti legati all'esibizionismo, al mistero, alla rabbia e al narcisismo del mondo contemporaneo. Intitolati "Il ciclo de La Risalita", sono stati creati dall'artista appositamente per gli spazi della risalita meccanizzata di Rivoli. Attraverso una serie di laboratori ospitati da Combo a Torino, Di Massimo ha coinvolto gli studenti in tutte le fasi della produzione, come in un'antica bottega d'artista, insegnando loro il proprio metodo a partire dalla fotografia dei personaggi e la composizione dei bozzetti, fino alla realizzazione pittorica vera e propria. Nell'insieme, queste quattro grandi tele offrono uno sguardo ironico sulla società di oggi. Negli ultimi anni, la pratica figurativa di Di Massimo si è concentrata sul rapporto tra tecnica pittorica e i soggetti. In particolare, l'artista si interroga sull'idea del ritratto come veicolo di espressione e rappresentazione di certi stati d'animo, dialogando con importanti riferimenti della pittura storica e del XX secolo - tra questi, Giorgio de Chirico, Otto Dix e il movimento tedesco della Nuova Oggettività. Talvolta solitari, più spesso affollati, i dipinti di Di Massimo raffigurano personaggi al culmine di una metamorfosi emotiva che li ha trasformati in espressioni estreme di sé, articolando rapporti paradossali tra identità individuali e collettive. Fino ad oggi, Di Massimo ha ritratto dal vivo esclusivamente chi gli è vicino, come i propri familiari e gli amici. Per questo nuovo progetto, l'artista ha per la prima volta coinvolto persone estranee, note o anonime, motivato dal desiderio di offrire attraverso il proprio lavoro una rappresentazione corale della comunità locale. Ne "Il ciclo de La Risalita", l'artista unisce leitmotiv distintivi della propria pittura - come ad esempio l'inclusione di creature mostruose e l'uso di soffici drappi come sfondo, che ricordano sipari chiusi e allo stesso tempo sono riconducibili anche a fondali monocromi della pittura antica - con rimandi storici, quali la Congiura dei Pazzi che portò all'uccisione di Giuliano de' Medici nel XV secolo, ed anche a vicende contemporanee. Tra queste, spicca un pannello di oltre quindici metri con cui l'artista onora i lavoratori essenziali che hanno mantenuto vivo il tessuto sociale durante il lockdown dei mesi scorsi causato dall'emergenza COVID-19, immaginandoli simbolicamente come intrepidi acrobati circensi dalle plurime abilità. Altrove, una serie di fantasmi getta invece il panico tra i presenti, evocando il sentimento di paura tipico del momento storico che stiamo attraversando. Orario: dal giovedì alla domenica dalle 11 alle 19. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 6,50 euro; ridotto ragazzi (11-18 anni) 4,50 euro. Info: www.castellodirivoli.org - [email protected] - 011/9565222 ore 10:00 Rivoli (TO) Piazzale Mafalda di Savoia FEDERICA PEYROLO IN PIAZZA BOTTESINI PER "OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO" Giovedì 2 settembre alle 18,30 si inaugura, in piazza Bottesini a Torino e in diretta Facebook - @flashbackfair -, il quinto manifesto di Opera Viva Barriera di Milano, progetto ideato da Alessandro Bulgini, curato da Christian Caliandro e sostenuto dalla fiera d'arte Flashback: "Almanacco" di Federica Peyrolo (2021). Il racconto che mese dopo mese si dispiega in questa settima edizione del progetto Opera Viva Barriera di Milano prosegue con la sua quinta TORINOSETTE 1/268 puntata, "Almanacco" di Federica Peyrolo, la cui ricerca si concentra sull'incontro e sulla relazione, sul legame e sul dialogo. L'opera sarà visibile fino al 29 settembre. L'OPERA - Il manifesto realizzato dalla giovane artista di Susa è un collage digitale composto da 599 disegni su carta, realizzati quotidianamente durante il 2020, annus horribilis ormai per definizione: questi disegni compongono un'unica immagine, in cui rispecchiare se stessi e ritrovare gli altri, in cui riconoscere di volta in volta il vuoto e il pieno. La ricchezza di dati e informazioni contenuti in questa immagine restituisce l'accumulazione di storie individuali e collettive, esattamente come fa un almanacco. E questo particolare almanacco registra un'esperienza comune, al tempo stesso traumatica e essenziale, difficile ma per molti versi interessante: la rilevanza risiede nella capacità di catturare sensazioni e collegamenti che altrimenti si disperderebbero nel rumore bianco. Come afferma l'artista a proposito della sua opera: "C'è qualcosa che vorrei urlare, qualcosa che vorrei raggiungere con una corsa a piedi nudi nella neve, cerco di stare su a galla ma basta così poco per riportarmi sotto dove non si respira dove tutto è immenso e sembra di non appartenere più a niente. Non riesco più a vedere niente in questo tutto, cerco appigli, storie, giornate, legami, ma il pieno svuota, sono solo flussi di immagini, di ricordi, un pieno che sembra che debba finire presto, che non valga la pena, mai. Mi ricordo di 'noi' quando dicevamo: "perché ne vale la pena", erano castelli di sabbia infiniti, uno sull'altro, ma non mi ero mai accorta di quanto il costruire era più rapido del mare. Ora non è così. Sono sdraiata a fianco delle mie varie costruzioni, le guardo essere inghiottite dall'acqua e non faccio niente. Aspetto di essere presa nell'onda, ma non decido, non so più sperare, gli occhi non brillano, piangono. È come una guerra inutile, ingiusta, una guerra autodichiarata, va tutto bene, il cielo, i colori, i soldi, gli amici, tutto mi dona affetto e io piango. Vedo solo la fine di tutto senza riuscire a vedere la pienezza nel mezzo in cui mi trovo. Affogo. Annego in un mare asciutto. Non respiro perché ho troppa aria". L'ARTISTA - Federica Peyrolo (Susa, 1989) inizia la pratica artistica nel 2010 dedicandosi prevalentemente a video e performance. Dopo la laurea di primo livello all'Accademia Albertina di Torino, completa gli studi in Arti Visive nel 2014 presso l'École Supérieure de Beaux Arts di Le Mans, nel 2017 frequenta il post-diploma Le Fresnoy_National Studio of Contemporary Arts, Tourcoing. La sua ricerca si focalizza su confronto e legame, quasi sempre declinati nella forma di un dialogo che da un lato coinvolge la persona dall'altro rispondono, alle volte, gli oggetti della quotidianità, i ricordi, la musica, le esperienze umane e talvolta gli elementi stessi della natura. I suoi progetti sono stati presentati in istituzioni e festival quali: offsite Art (L'Aquila), Paris Nuit Blanche FRASQ le Générateur (FR), International Art Festival Nanjing (CHN), Siderare'15 Fondazione VOLUME! (Roma), collezione IGAV Castiglia di Saluzzo, Galleria Moitre (Torino), Galleria SubRosa (Atene), Cittadellarte - Fondazione Pistoletto (Biella), Galerie du Dourven (FR), RESO' 2017 Lugar a Dudas (COL). fino al 29/09/2021 ore 18:30 Torino Piazza Bottesini "PIGEONS IN ART" AI RONCHIVERDI Dal 1° giugno al 30 settembre i Ronchiverdi ospitano "Pigeons in Art" (www.pigeons-in- art.webnode.se), nuovo progetto di Stefania Iannella, una degli artisti selezionati per il premio Vittorio Sgarbi. I quadri in mostra saranno costantemente sostituiti da altri in modo da offrire allo sguardo dei passanti una varietà di volatili immaginari, simpatici, e talvolta misteriosi. fino al 30/09/2021 ore 10:00 Torino Corso Moncalieri 466 "FORM" DA PHOS Phos Centro Fotografia Torino ospita "Form", collettiva di Gianpiero Fanuli, Fabio Oggero, Giada Maccioni ed Elisabetta Riccio. "Il suon di lei" di Giada Maccioni, "La città sospesa" di Fabio Oggero, "A-Typical Urban Vision" di Elisabetta Riccio e "Riviera" di Gianpiero Fanuli TORINOSETTE 2/268 sono state le quattro mostre presentate negli spazi espositivi di Phos a partire da marzo 2020. Quattro mostre strappate alla pandemia, quattro inaugurazioni realizzate in un periodo senza precedenti e quattro artisti che hanno deciso di esporre i propri progetti noostante le limitazioni imposte dal virus. Questi progetti rappresentano una parte importante della storia espositiva di Phos. Per questo motivo nasce "Form", una mostra che racchiude l'ultimo anno espositivo di Phos attraverso le immagini di Gianpiero Fanuli, Fabio Oggero, Elisabetta Riccio e Giada Maccioni. Orario: dal lunedì al venerdì 15-19; sabato mattina su appuntamento. Info: 011/7604867 - [email protected] - www.phosfotografia.it fino al 30/09/2021 ore 17:30 Torino Via Giambattista Vico 1 VIU' - LORENZO CRAVANZOLA IN FRAZIONE PESSINEA "Lorenzo Cravanzola - vent'anni di fotografia (1980-2000)" è il titolo della mostra ospitata in Piazza della Scuola nella frazione Pessinea di Viù. Circa 30 le immagini proposte dall'artista che è residente nella frazione, che ripercorrono i soggetti che in questi anni hanno incuriosito Cravanzola e nelle sue immagini migliori esposte si può attraversare