Bollettino Delle Giunte E Delle Commissioni Parlamentari

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Bollettino Delle Giunte E Delle Commissioni Parlamentari CAMERA DEI DEPUTATI XII LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI INDICE GIUNTA PER IL REGOLAMENTO Pag, 3 GIUNTA DELLE ELEZIONI » 7 COMMISSIONI RIUNITE (I e II) » 10 COMMISSIONI RIUNITE (I e IV) » 15 COMMISSIONI RIUNITE (X e XI) » 18 AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI (I) » 19 GIUSTIZIA (II) » 26 AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) » 40 DIFESA (IV) » 53 BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) » 62 FINANZE (VI) » 68 CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) » 74 AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (Vili) » 84 TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) » 96 LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) » 100 AFFARI SOCIALI (XII) » 101 AGRICOLTURA (XIII) » 103 COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SULLE VICENDE DELL'A CN A DI CENGIO » 107 COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI SIMILARI » 109 PAGINA BIANCA Martedì 3 ottobre 1995 - 3 - Giunta per il regolamento GIUNTA PER IL REGOLAMENTO Martedì 3 ottobre 1995. — Presidenza procedendo all'esposizione introduttiva da del Presidente della Camera Irene PI- parte del Presidente. VETTL Il deputato Raffaele DELLA VALLE La seduta comincia alle 16,45. concorda con la proposta del collega Vio• lante, ritenendo non sia opportuno il puro Il Presidente Irene PIVETTI avverte di e semplice rinvio della discussione. avere invitato a prendere parte all'odierna seduta i vicepresidenti della Camera che Il Presidente Irene PIVETTI ritiene che non sono componenti della Giunta, in con• possa senz'altro procedersi ad un primo siderazione dell'importanza degli argo• esame degli argomenti all'ordine del menti che in essa dovranno trattarsi per la giorno, rinviandosi ad altra seduta la con• conduzione dei lavori in Assemblea. Av• clusione del dibattito in modo da consen• verte altresì che il deputato Antonino Mi- tire anche ai membri della Giunta oggi as• rone ha comunicato di non poter parteci• senti di esprimersi. pare ai lavori della Giunta. Poiché altri Precisa che la Giunta è chiamata, in suoi componenti sono assenti avendo primo luogo, ad esprimersi sulla questione preannunziato difficoltà a partecipare alla interpretativa concernente l'irregolarità riunione, ritiene opportuno limitarsi ad delle votazioni, sorta nella seduta dello introdurre i problemi ed a svolgere un scorso 21 settembre. primo giro di opinioni. Come eventuale secondo punto, intende poi verificare se, sulla base del dibattito, Il deputato Raffaele VALENSISE sugge• sussistano le condizioni per avviare un risce allora di rinviare ad altra seduta lo programma di lavoro su alcuni concreti svolgimento degli argomenti oggi all'esame problemi che incidono sull'ordinario fun• della Giunta. zionamento della Camera, a cominciare da quelli direttamente influenti sulla regola• Il deputato Luciano VIOLANTE giudica rità delle votazioni: effetti della mancanza opportuno avviare la discussione almeno del numero legale, disciplina delle mis- Martedì 3 ottobre 1995 - 4 - Giunta per il regolamento sioni, computo dei richiedenti votazioni Presidente in fase di accertamento dei ri• qualificate, tutela della personalità del sultati della votazione e che sono limitati voto. alle possibilità di annullarla. Li estende• Infine si riserva di prospettare alcune rebbe infatti alla possibilità di riconside• questioni concernenti l'attuale composi• rare, con tempi e modalità indeterminati, zione della Giunta in relazione alle modi• il risultato della votazione. fiche intervenute nell'assetto dei gruppi Ricorda che nel caso di errori per parlamentari e al conseguente venir meno molti aspetti analoghi, verificatisi in due della rappresentanza di alcuni di essi in sedute della Camera e una del Senato, si è quest'organo. comunque giunti ad una nuova delibera• Riguardo al primo punto, ricorda che il zione dell'Assemblea. problema concerne l'interpretezione delle Si augura che la approfondita rifles• disposizioni di cui all'articolo 57, comma sione che la Giunta svolgerà a partire da 1, del regolamento, e in particolare le que• questi problemi delle votazioni qualificate stioni sollevate in alcuni interventi a se• possa condurre, in un secondo tempo, alla guito dell'applicazione che di esso la Presi• formulazione di proposte, anche eventual• denza ha ritenuto di fare nella seduta mente attraverso un gruppo di lavoro. dello scorso 21 settembre, con particolare riferimento alla rilevanza delle irregolarità Il deputato Giuseppe CALDERISI ri• relative alla proclamazione. chiama l'attenzione sulla fortissima e più La prassi costante dimostra che la vo• volte riscontrata discrasia fra la lettera del tazione costituisce un unico e ininterrotto regolamento e la prassi applicativa in pro• procedimento, che si conclude solo con la gresso di tempo determinatasi. Per questo proclamazione. chiede da tempo che si provveda almeno La mancanza di questa impedisce dun• attraverso una codificazione delle prassi que alla votazione di perfezionarsi in una esistenti che dovrebbero venire poste a ri• fase essenziale al fine di assicurare fonda• scontro con il testo del vigente regola• mentali garanzie di trasparenza e di cer• mento articolo per articolo, in modo da tezza dei risultati e si risolve in irregola• consentire ai deputati di conoscere quale rità rilevanti. sia il regolamento effettivamente vigente. Nel caso verificatosi, la mancanza di Quanto alle irregolarità delle votazioni, contestualità fra votazione e proclama• ritiene che debbano affrontarsi alcune zione, e l'interruzione, determinata dalla questioni assolutamente pregiudiziali, che constatazione, ancorché su erronei pre• incidono su nodi cruciali. supposti, della mancanza del numero le• Ricorda in primo luogo che, da parte di gale e dalla conseguente sospensione della deputati di tutti i gruppi, è considerato seduta, rendevano assai difficile poter pro• normale votare per colleghi assenti. Oc• cedere ad una successiva correzione con la corre porre fine a questo, che costituisce proclamazione del risultato. Ciò infatti un vero scandalo, sia attraverso l'adozione avrebbe comportato il venir meno delle di drastiche sanzioni, sia mediante l'intro• garanzie di trasparenza e di controllo im• duzione di idonei accorgimenti tecnici. Fa plicite nel normale svolgimento della vota• presente che, anche nella seduta dello zione. Per questo la Presidenza ha rite• scorso 21 settembre egli si accingeva a se• nuto di dover applicare puntualmente la gnalare, appena dichiarata chiusa la vota• norma che consente al Presidente, in pre• zione e prima della proclamazione, alcune senza di irregolarità, solo di affidare al• irregolarità che sotto questo riguardo l'Assemblea il compito di reintegrare la aveva ritenuto di ravvisare nell'espressione propria volontà, secondo l'articolo 57, del voto. Va quindi attentamente conside• comma 1. rato che la dichiarazione di mancanza del Ogni altra soluzione dilaterebbe in numero legale impedì in quella circo• modo notevole e potenzialmente indefinito stanza la sua e analoghe segnalazioni sulla i poteri che il regolamento attribuisce al regolarità delle votazioni. Martedì 3 ottobre 1995 - 5 - Giunta per il regolamento Un altro problema pregiudiziale con• derisi siano di grandissima rilevanza. Non cerne le missioni. Ricorda come la lettera incidono tuttavia sul tema centrale indi• dell'articolo 46 del regolamento faccia ri• cato nell'intervento introduttivo del Presi• ferimento ad incarichi ricevuti dalla Ca• dente, ossia quello della nozione di irrego• mera. Non si comprende quindi perché la larità nella votazione e del ruolo conse• prassi attribuisca ai gruppi il potere di di• guentemente attribuito alla Presidenza. chiarare che i deputati ad essi apparte• L'importanza della questione consiglia il nenti sono in missione. Se tale è l'uso, rinvio della discussione, per consentire a d'altronde, dovrebbe essere in potere del tutti i membri della Giunta di riflettere gruppo comunicare la cessazione della sulle sue implicazioni. missione: mentre nel corso della seduta in questione gli uffici non considerarono va• Il deputato Raffaele VALENSISE, con• lida la dichiarazione di cessazione della venendo sulla complessità e rilevanza del missione relativamente ad alcuni deputati, problema e sull'esigenza di esaminare or• oralmente comunicata dal segretario del ganicamente la materia attinente alle vota• gruppo di forza Italia. zioni anche alla luce della documentazione Per quanto concerne il computo di messa a disposizione, concorda sulla pro• venti deputati appartenenti al gruppo che posta di rinviare il dibattito. abbia formulato la richiesta di votazione Il deputato Luciano VIOLANTE sul qualificata, ricorda come, in occasione caso specifico in discussione, condivide la della pronunzia della Giunta nel 1990, fos• soluzione adottata dal Presidente, che era sero state espresse varie opinioni in pro• l'unica cosa da fare nelle circostanze date. posito: in particolare, dissentendo dalla Ritiene che interventi tecnici sul sistema maggioranza della Giunta, egli concordò in elettronico di votazione potrebbero con• quella circostanza con il collega Bassanini, sentire alla Presidenza di disporre di un favorevole ad un'interpretazione letterale ausilio nell'accertamento della validità degli articoli 46 e 52 del regolamento. Al delle votazioni, con riferimento al com• riguardo fa presente che lo scorso 21 set• puto dei richiedenti. Richiama poi l'atten• tembre, un deputato del gruppo federalisti zione sulla responsabilità di chi lascia in• e liberaldemocratici partecipò alla vota• custodita la propria tessera di votazione, zione,
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    * IL GOVERNO DINI: UNA MAGGIORANZA “A TUTTI I COSTI”? di Gabriele Maestri (Dottorando di ricerca in Teoria dello Stato e istituzioni politiche comparate Sapienza – Università di Roma) 26 giugno 2013 Sommario: 1. Il contesto politico-istituzionale della crisi – 2. Le consultazioni e la disputa sullo scioglimento – 3. L’incarico a Dini: esecutivo tecnico a tempo determinato? – 4. Dalla formazione del governo alla fiducia. Dei tredici esecutivi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni (da quello guidato da Ciampi a quello in carica presieduto da Enrico Letta), il governo formato all’inizio del 1995 da Lamberto Dini presenta vari motivi di interesse. Come si è ricordato spesso in riferimento alle vicende contemporanee, si è trattato del primo esecutivo «tecnico», per la totale assenza di eletti in Parlamento tra i suoi componenti. A portare Dini a palazzo Chigi, poi, era stata la prima crisi di governo della cd. “Seconda Repubblica”, dopo le prime elezioni svoltesi con un sistema elettorale prevalentemente maggioritario1: esso per il legislatore avrebbe dovuto dare più stabilità alle compagini governative, ma l’auspicio fu smentito dopo poco più di otto mesi. * L’autore ringrazia Alessandro Gigliotti per i preziosi suggerimenti. Il presente articolo rientra nella Call for papers della Rivista sulla formazione dei Governi ed è stato sottoposto alla valutazione scientifica di un comitato composto dai Professori Beniamino Caravita, Vincenzo Lippolis e Giulio M. Salerno. 1 Il riferimento è al sistema introdotto con le leggi 4 agosto 1993, nn. 276 e 277, note come “legge Mattarella”. federalismi.it n. 13/2013 Per le stesse ragioni, quella crisi di governo fu anche la prima in cui ci si domandò se il ruolo del Presidente della Repubblica rispetto alle scelte da compiere (sciogliere le Camere o attribuire un incarico per formare un nuovo esecutivo) fosse cambiato rispetto alla prassi che oltre quarant’anni di elezioni con sistema proporzionale e di parlamentarismo a prevalenza del Parlamento avevano “codificato”.
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