L'enciclopedia Dei Cronotarocchi
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L’enciclopedia dei Cronotarocchi L’azione silenziosamente formidabile della Polizia, capace di svelare i trucchi dei cronotachigrafi in una spirale di rischi sulla strada e concorrenza sleale Vi documentiamo una serie di sistemi usati per ingannare i controlli su strada (ASAPS) Non c’è solo un rischio fisico per la collettività: alterare il disco del cronotachigrafo significa entrare in una spirale di illeciti amministrativi e penali, creare un cono d’ombra tra quello che dovrebbe essere e quello che si vuole far apparire (o nascondere) e nei coni d’ombra c’è spazio per la concorrenza sleale, per la qualità del trasporto e del traffico, per la sicurezza del lavoratore e di chi si trova sulla sua strada. Dopo il fumo passivo e la sbronza passiva ci sembra chiaro che esiste anche la “morte bianca passiva”. Un autotrasportatore stanco, al volante di un veicolo in pessime condizioni meccaniche, con un carico fantasma, è un vero e proprio ordigno antiuomo: esplode e uccide chi c’è attorno oppure esplode pian piano e gli effetti della sua detonazione ricadono nemmeno troppo piano su tutti gli anelli della catena di cui fa parte: l’indotto. L’azione di polizia, che qui vi documentiamo, è un’azione silenziosa, lontana spesso dai clamori. Inspiegabilmente, ma siamo abituati a queste logiche mediatiche, nessuno sembra comprendere (o, semplicemente voler dire) che quando una pattuglia smaschera un “crono tarocco” è come se facesse indossare elmetto, scarpe infortunistiche e corde di sicurezza agli operai al lavoro sul tetto di un grattacielo o come se controllasse l’integrità del cavo che tiene ben saldo il pianoforte appeso alla gru. L’azione di polizia che si conclude con operazioni di questo tipo è un’operazione silenziosamente formidabile ma che dovrebbe essere seguita da controlli di sistema che continuano a non esserci e che, invece, in un paese che fonda la gran parte del proprio PIL sul trasporto su gomma, dovrebbe essere una priorità. L’Asaps è sempre stata in prima linea nel fornire all’operatore di polizia stradale tutti gli strumenti operativi e conoscitivi per ottenere un risultato ottimale su strada che, come potete vedere, c’è stato. Ora serve la volontà precisa di mettere al primo posto la sicurezza della collettività. Buona lettura e fate tesoro dei trucchi svelati fra calamite e alambicchi elettronici. (ASAPS) 24 febbraio 2021 Agrigento, la Polstrada scopre e sequestra cronotachigrafo alterato Viaggia con dispositivo cronotachigrafo alterato, ma la Polizia Stradale di Agrigento lo scopre e sequestra l’apparecchiatura. Un mezzo pesante dedicato al trasporto merci è stato fermato e sottoposto a controllo nei giorni scorsi da parte di una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Agrigento lungo la SS118, nei pressi del Comune Capoluogo di Provincia. Durante un controllo approfondito dei dati registrati dal cronotachigrafo digitale installato sul mezzo sono emerse alcune anomalie, che hanno indotto gli operatori, in applicazione di specifica facoltà consentita dal Codice della Strada, di scortare il veicolo presso officina autorizzata. A seguito dell’accurato controllo tecnico sono emerse alterazioni del dispositivo tachigrafo digitale, tendenti a falsarne le registrazioni e ad “ingannare” tutti i dispositivi di sicurezza del veicolo, tramite strumentazione ben occultata in un vano presente all’interno della cabina. L’intero dispositivo veniva azionato mediante telecomando. Al conducente del mezzo è stata irrogata, conseguentemente, una sanzione amministrativa di circa 1700 euro, con la decurtazione di 10 punti-patente, e il ritiro immediato della stessa ai fini della sospensione da 15 giorni a 3 mesi. L’impianto di alterazione è stato smontato e sottoposto a sequestro amministrativo. Al titolare dell’azienda di autotrasporto è stata irrogata una sanzione di circa 800 euro. L’alterazione dei tachigrafi digitali consente agli autisti dei mezzi pesanti di poter condurre i veicoli per un numero di ore superiore a quello consentito riducendo, di contro, lo spazio temporale dedicato al riposo, ovvero al ripristino di quelle energie necessarie per poter guidare in sicurezza. Da siciliareporter.com 23 febbraio 2021 Viaggia con dispositivo cronotachigrafo alterato, beccato dalla polizia: maxi multa per autista L’impianto di alterazione è stato smontato e sottoposto a sequestro amministrativo. Al titolare dell’azienda di autotrasporto è stata irrogata una sanzione di circa 800 euro Viaggiava con dispositivo cronotachigrafo alterato. Tutto è accaduto ad un mezzo pesante dedicato al trasporto merci. L'autista dei veicolo è stato fermaato e sottoposto ad un controllo della polizia Stradale. Il fatto è accaduto sulla strada stale 118. Gli agenti dopo un controllo hanno "beccato" e sequestrato l'apparecchiatura. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti della Stradale, il dati registrati dal cronotachigrafo digitale erano più che mai alterati. Le anomalie riscontrate hanno indotto gli gli agenti ad un ulteriore controllo. Per questo i poliziotti hanno scortato il veicolo in una officina autorizzata. Durante i controlli sono emerse delle alterazioni che tendevano ad "ingannare" tutti i dispositivi di sicurezza del veicolo. Lo strumento nascosto si trovava in un vano presente all’interno della cabina. L’intero dispositivo veniva azionato con un telecomando. Al conducente del mezzo è stata irrogata, conseguentemente, una sanzione amministrativa di circa 1700 euro, con la decurtazione di 10 punti-patente, e il ritiro immediato della patente. L’impianto di alterazione è stato smontato e sottoposto a sequestro amministrativo. Al titolare dell’azienda di autotrasporto è stata irrogata una sanzione di circa 800 euro. Da agrigentonotizie.it 8 febbraio 2021 Manomette il cronotachigrafo, autista denunciato dalla Polizia Stradale di Cagli Risultava in sosta durante i controlli. Modificati i tempi di guida con un marchingegno elettronico Nella giornata di sabato 6 febbraio, la Polizia stradale di Cagli, ha sottoposto ad un controllo un auto-articolato che trasportava paglia, di passaggio nella zona industriale di Fano. Durante gli accertamenti sui documenti e le registrazioni del cronotachigrafo digitale, sistema che registra i tempi di guida e riposo del conducente, sono emerse delle discrepanze, in quanto il mezzo risultava dover essere in sosta nel momento del controllo. I poliziotti hanno così deciso di approfondire le verifiche in un’officina qualificata, dove è stato rinvenuto un marchingegno elettronico collegato al cronotachigrafo che, se azionato blocca il conteggio dei chilometri percorsi, della velocità e dei tempi di guida, facendo apparire il mezzo in sosta. All’autista dell’auto-articolato, un cinquantenne di Jesi, dipendente di una ditta di Terre Roveresche è stata immediatamente ritirata la patente professionale e segnalato agli Albi professionali di appartenenza e al competente Ufficio Provinciale del Lavoro. Sono state inoltre contestate violazioni anche a carico della ditta proprietaria del veicolo per la responsabilità concorsuale. Da pesarourbinonotizie.it 5 febbraio 2021 Cronotachigrafo taroccato, la Polstrada multa e ritira la patente a un camionista in A13 Sanzionato anche un giovane alla guida di un'auto senza aver mai conseguito la patente Gli intensi controlli al traffico predisposti dal Compartimento Polizia Stradale della Regione Emilia Romagna hanno consentito di scoprire un autotrasportatore italiano, originario della provincia di Brindisi classe 1969, che viaggiava lungo l’autostrada A13 ben oltre i limiti delle ore di guida giornaliere imposte dal codice della strada. Il fatto è successo giovedì mattina, quando una pattuglia della Sottosezione di Altedo, verso le ore 9.30, ha intercettato poco prima del casello di Ferrara Nord un autoarticolato che procedeva in direzione nord. Gli agenti hanno proceduto a un ordinario controllo con l’innovativo strumento computerizzato denominato “Police Controller”, ormai da tempo fornito dal Ministero dell’Interno alle pattuglie, che consente di analizzare tutti i parametri di viaggio dei mezzi pesanti e di scovare eventuali alterazioni o manomissioni del cronotachigrafo digitale. Non appena ricevuti i dati della cosiddetta “scatola nera” dell’autoarticolato, l’occhio elettronico ha segnalato agli agenti che il mezzo pesante risultava in pausa e quindi fermo, nonostante stesse circolando in autostrada. Insospettiti dall’evidente anomalia riscontrata, gli agenti hanno sottoposto il cronotachigrafo installato a bordo del mezzo a un controllo più approfondito e hano rilevato un circuito elettronico installato in parallelo alla linea dati, che consentiva all’autotrasportatore di escludere manualmente l’alimentazione dello strumento, allo scopo di continuare a guidare ben oltre i limiti orari imposti dalla legge senza incappare in sanzioni. A fronte di un comportamento così grave per la sicurezza della circolazione stradale, al conducente è stata immediatamente ritirata la patente di guida ai fini della sospensione, con associata la contravvenzione prevista dal codice della strada di 1732 euro, oltre al sequestro del circuito elettronico installato a posteriori sul cronotachigrafo. Sempre nella stessa mattinata, gli uomini della Sottosezione di Altedo hanno fermato in uscita al casello di Bologna Arcoveggio un giovane cittadino ferrarese, appena ventenne, classe 2002, che percorreva l’autostrada A13 conducendo una Opel Corsa di sua proprietà nonostante non avesse mai conseguito la patente di guida. Per lui è scattata la contravvenzione di 5000 euro prevista dall’articolo 116