Resoconto Stenografico
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Fini-Berlusconi, Rissa Continua Sullemaceriedellacdl
6 IN ITALIA lunedì 10 dicembre 2007 «Quel progetto di legge elettorale non passerà Forza Italia tenta un fuoco di sbarramento L’opposizione in Parlamento sarà Invano. Il presidente di An annuncia che il partito IL CENTRODESTRA durissima, con noi Bossi, Casini e Bertinotti» sarà in piazza a Milano con Bossi e la Lega Fini-Berlusconi, rissa continua sulle macerie della Cdl Il leader An: Silvio alle comiche finali, no a intesa con Veltroni Bonaiuti: basta, offendi un terzo degli italiani ■ di Eduardo Di Blasi / Roma Credo che Bossi, Casini, Bertinot- condividere la proposta ma ti, sarebbero tutti molto espliciti, avrebbe il dovere di farne un’al- compresi quelli che all’interno tra». LE PAROLE che Gianfranco Fini lancia all’in- del Pd non digeriscono che sia ar- Il discorso di Fini anti-Vassallum chiviato il bipolarismo, che non raccoglie le adesioni dell’Udc, dei dirizzo di Silvio Berlusconi dal palco dell’as- ritengono una sciagura il referen- Verdi, di Roberto Villetti (RnP) e dum». Avverte: «Se un gruppo co- del prodiano Franco Monaco. semblea nazionale di An, ieri all’Ergife di Ro- me il nostro si mette davvero di Così, nella replica serale, Fini con- traverso di leggi elettorali non se tinua all’attacco: «Se il sindaco di ma, sono per il presidente del partito «molto ne fanno». Berlusconi, teorizza, Roma continua a lavorare sul Vas- non farà «l’asso pigliatutto dei vo- sallum non dica che An non fa nette». Diciamo pure bi vogliono una legge elettorale ti del centrodestra». Per dimostra- proposte. Dica, e se ne assuma la proporzionale che lavora non in re la propria coerenza unitaria, Fi- responsabilità, che preferisce l’ac- un’aperta dichiarazio- senso bipolare ma bipartitico». -
Descargas Fiscales a Las Empresas Familiares, Ayudas Directas a Los Patronos Y Una Mayor Flexibilidad Legal Con La Entrada En Vigor De Nuevos Tipos De Contratos
» Biografías Líderes Políticos » _Organismos » Unión Europea » Silvio Berlusconi Silvio Berlusconi © NATO Photo Italia Acttualliizaciión:: 3 jjulliio 2019 Primer ministro (1994-1995, 2001-2006, 2008-2011); miembro del Parlamento Europeo (1999-2001, 2019-) Mandatto:: 8 mayo 2008 -- 16 noviiembrre 2011 Naciimiientto:: Miillán,, rregiión de Lombarrdíía,, 29 septtiiembrre 1936 Parttiido pollííttiico:: Forrza IIttalliia ((antterriiorrmentte,, dell Puebllo de lla Liiberrttad,, PdL)) Proffesiión:: Emprresarriio Editado por: Roberto Ortiz de Zárate Presentación Ya en el poder, ya en la oposición, Silvio Berlusconi, el más atípico de los líderes europeos, ha dominado la escena política italiana de los últimos 17 años, período que abren y cierran unas circunstancias históricas muy concretas. Su cuasi década en el Ejecutivo, dividida en tres legislaturas y cuatro gobiernos, fue una anomalía democrática permanente, a saber: la reunión en una misma persona de la mayor fortuna privada del país y del cargo de primer ministro. Una situación insólita que este empresario-político, maestro del espectáculo y el ardid, capaz de mantener unas altas cotas de popularidad pese al cúmulo de desaguisados, no hizo más que agudizar en la medida que convirtió el conflicto de intereses y la prevaricación encubierta en principios consuetudinarios de gobierno. Al terminar 2011, el balance de esta singular experiencia es, para Italia y para el conjunto de la Unión Europea, decididamente negativo, a la luz de sus secuelas políticas, económicas, sociales y hasta culturales, terrenos todos ellos degradados en mayor o menor medida. EL PRIMER PERIODO DE GOBIERNO (1994-1995) En 1994 Berlusconi irrumpió de manera espectacular en la política italiana en un momento crucial para el país: el hundimiento, socavado por la campaña judicial Mani Pulite contra la corrupción institucionalizada, del edificio de partidos que había dominado la República parlamentaria de la posguerra. -
The Case of Lega Nord
TILBURG UNIVERSITY UNIVERSITY OF TRENTO MSc Sociology An integrated and dynamic approach to the life cycle of populist radical right parties: the case of Lega Nord Supervisors: Dr Koen Abts Prof. Mario Diani Candidate: Alessandra Lo Piccolo 2017/2018 1 Abstract: This work aims at explaining populist radical right parties’ (PRRPs) electoral success and failure over their life-cycle by developing a dynamic and integrated approach to the study of their supply-side. For this purpose, the study of PRRPs is integrated building on concepts elaborated in the field of contentious politics: the political opportunity structure, the mobilizing structure and the framing processes. This work combines these perspectives in order to explain the fluctuating electoral fortune of the Italian Lega Nord at the national level (LN), here considered as a prototypical example of PRRPs. After the first participation in a national government (1994) and its peak in the general election of 1996 (10.1%), the LN electoral performances have been characterised by constant fluctuations. However, the party has managed to survive throughout different phases of the recent Italian political history. Scholars have often explained the party’s electoral success referring to its folkloristic appeal, its regionalist and populist discourses as well as the strong leadership of Umberto Bossi. However, most contributions adopt a static and one-sided analysis of the party performances, without integrating the interplay between political opportunities, organisational resources and framing strategies in a dynamic way. On the contrary, this work focuses on the interplay of exogenous and endogenous factors in accounting for the fluctuating electoral results of the party over three phases: regionalist phase (1990-1995), the move to the right (1998-2003) and the new nationalist period (2012-2018). -
Quando Pivetti Sloggiò Sironi. “
Quando Pivetti sloggiò Sironi. “Discriminazione erotica e non politica” L’intrigante racconto che qui ha fatto Franco Miracco sul restauro del grande affresco (“L’Italia tra le arti e le scienze”) di Mario Sironi mi ha fatto tornare alla mente un episodio di cui fu vittima non solo il grande pittore che fu tra gli iniziatori del movimento artistico del Novecento ma, con lui, tutte o quasi le grandi firme dell’arte del secolo breve. Tutto accadde improvvisamente, all’indomani di quel 15 aprile 1994 quando, per uno di quei paradossi del contrappasso, la presidenza della camera, dopo appena due anni (causa scioglimento anticipato della legislatura) era passata da Giorgio Napolitano a Irene Pivetti, ventinove anni, prima legislatura, leghista. Berlusconi aveva vinto le elezioni grazie anche ai voti leghisti e restituì la cortesia con uno spropositato regalo a Bossi che al più alto scranno di Montecitorio piazzò la sua figlioccia-rivelazione. Che si tradusse in un torto alla camera: forse neppure quei due immaginavano che la terza carica dello Stato sarebbe finita nelle mani di una matricola integrista, austera nei suoi tailleurini che lasciavano scoperta solo quella parte del collo sul quale doveva brillare sempre la croce di Lorena. Ma, quel che più conta, una ragazza del tutto ignara dei meccanismi, delle regole, persino del bon ton parlamentare: poco male, l’importante era che sul ponte di comando ci fosse un garante leghista dei desiderata del Cavaliere. Di lei come presidente le cronache non registrano atti politici di un qualche rilievo -
Rivista N°: 2/2021 DATA PUBBLICAZIONE: 28/03/2021
Rivista N°: 2/2021 DATA PUBBLICAZIONE: 28/03/2021 AUTORE: Gabriele Maestri* PATOLOGIE NELLA GENESI DELLE COMPONENTI POLITICHE INTERNE AL GRUPPO MISTO (E DEI GRUPPI): RIFLESSIONI DOPO LA RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI Sommario: 1. Il casŭs belli (anzi, i casūs belli): nihil sub sole novum, vero novum est. – 2. La nascita delle componenti politiche del gruppo misto alla Camera. – 3. Le componenti dalla teoria alla prassi: un allontanamento progressivo. – 4. Le componenti nella XVIII Legislatura, tra deficit di rappresentatività e nuovi artifici. – 5. Quali componenti (e quali gruppi) dopo la riduzione dei membri di Camera e Senato? 1. Il casŭs belli (anzi, i casūs belli): nihil sub sole novum, vero novum est Gli ultimi mesi del 2020 e i primi del 2021 appaiono rilevanti per lo studio del fenome- no del transfughismo delle persone elette al Parlamento, delle vicende dei loro gruppi e (alla Camera, ma ormai non solo) delle componenti politiche del gruppo misto. L’analisi suggeri- sce riflessioni su un fenomeno noto a chi studia il diritto costituzionale e parlamentare: tali episodi hanno arricchito il bouquet di casi possibili nell’articolarsi delle assemblee parlamen- tari, all’interno del complesso quadro di relazioni tra partiti e loro proiezioni interne alle istitu- zioni rappresentative. Scorrendo ad esempio il resoconto stenografico della seduta della Camera del 26 no- vembre 20201, si legge che la componente del gruppo misto «Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa» ha mutato la denominazione in «Centro Democratico-Italiani in Europa» (come comunicato il 24 novembre2) e che la deputata Elisa Siragusa ha chiesto di aderirvi il * Borsista di ricerca presso l’Università di Roma Tre; dottore di ricerca in “Teoria dello Stato e istituzioni politiche comparate” presso l’Università di Roma «Sapienza». -
Palazzo Montecitorio
Scuola secondaria di primo grado “Giovanni Pascoli” Aversa Palazzo Montecitorio Classe : 3° sezione : H Scritto dalle alunne: Coscione Luisa Pia Ferrandino Annagiulia Massaro Helena Mottola Camilla 1 Indice : la Costituzione(3-4); il Parlamento(5-6-7-8); il Presidente della Camera(9- 10-11-12); iter della legge(13-14); Palazzo Montecitorio(15); Camera aperta(16-17); spaccato trasversale di Palazzo Montecitorio(pg 18). 2 LA COSTITUZIONE La storia della nostra Costituzione ha inizio con la fine della dittatura fascista, ma la realizzazione del progetto comincia il due giugno 1946,quando il popolo italiano,(comprese le donne, che votavano per la prima volta),dopo 22 anni fu chiamato alle urne per decidere, attraverso un referendum, se il nostro Stato dovesse mantenere la forma monarchica, esistente dal 1861 o assumere quella repubblicana. Fu scelta la Repubblica.(dal latino res= cosa, publica = pubblica, quindi cosa pubblica, cioè di tutti ) Nella stessa data furono eletti i membri dell’Assemblea Costituente. La nuova Costituzione venne approvata nel dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948 Essa è la legge fondamentale dello Stato. E’ scritta perché tutti gli articoli sono scritti; Rigida, perché per cambiare una legge o aggiungerne una c’è bisogno di un lungo processo; Garantista perché è molto attenta alle garanzie a cui hanno diritto i cittadini. Sono, infatti, inviolabili 3 i diritti alla libertà personale, di domicilio, di religione, di culto, la libertà di circolazione, di corrispondenza e di manifestazione della Camera. Si tratta di una costituzione lunga, perché è molto dettagliata e ancora oggi è considerata una delle più complete al mondo, garantisce precisione nell’elencare i diritti e i doveri dei cittadini e l’organizzazione dello Stato. -
MASARYKOVA UNIVERZITA Fakulta Sociálních Studií Katedra Politologie
MASARYKOVA UNIVERZITA Fakulta sociálních studií Katedra politologie DISERTAČNÍ PRÁCE Brno 2009 Tomáš Foltýn MASARYKOVA UNIVERZITA Fakulta sociálních studií Katedra politologie Tomáš Foltýn Utváření stranického systému v podmínkách transformace politického systému. Italský stranický systém v letech 1994 - 2008. Disertační práce Školitel: prof. PhDr. Maxmilián Strmiska, Ph.D. Brno 2009 2 Prohlašuji tímto, že jsem předkládanou práci vypracoval samostatně toliko na základě pramenů uvedených v seznamu literatury. Tomáš Foltýn 3 Je mou milou povinností poděkovat na tomto místě svému školiteli, prof. Strmiskovi, nejen za řadu inspirativních a cenných poznámek, kterých mi k popisované materii během studia poskytl, ale v prvé řadě za jedinečný a neokázalý způsob, kterým se dělí o své hluboké znalosti (nejen ve vztahu ke zkoumanému tématu), díky čemuž je člověk nucen předkládat danou práci s nejvyšší možnou pokorou. Současně bych rád poděkoval svému nejbližšímu okolí, bez jehož tolerantního, chápavého, vstřícného a často i nápomocného přístupu by nebylo možné následující text vůbec dokončit. 4 Rekapitulace namísto úvodu ........................................................................................................ 7 2. Konceptualizace pojmu „druhá republika“ I. – perspektiva druhé poloviny devadesátých let .................................................................................................................................................... 12 2.1 Tranzice sui generis ........................................................................................................ -
Italian Political Communication and Gender Bias: Press Representations of Men/Women Presidents of the Houses of Parliament (1979, 1994, and 2013)
Italian Political Communication and Gender Bias: Press Representations of Men/Women Presidents of the Houses of Parliament (1979, 1994, and 2013) Gilda Sensales1a, Alessandra Areni2a, Alessandra Dal Secco3b Abstract ARTICLE HISTORY: The study considers mass media communication as intertwined with social norms, as assumed by the Received January 2016 perspective of social representations. It explores the Italian Received in revised form April 2016 press communication by focusing on three pairs of men and Accepted May 2016 women politicians with different political orientations and Available May 2016 all serving as presidents of the Houses of Parliament in three legislatures. The article concentrates on five newspapers in order to sound out the presence of a possible gender bias in favor of men in the coverage. It explores the strategic use of language to enhance or penalize the role of women politicians. In order to scrutinize the role of gender visibility KEY WORDS: and discrimination, the study compares how women and men presidents are named and examines the linguistic Social representations theory sexism/nonsexism used for women politicians also in Political communication Gender bias relation to the ideological/cultural orientations of Linguistic sexism/nonsexism newspapers. Thereby, 591 headlines were collected and Lexicographical analysis analyzed with SPAD-T statistical package. The results, for some cases, confirm the trends revealed in the international literature, in other cases, disprove expectations. © 2016 IJSCL. All rights reserved 1 Associate Professor, Email: [email protected] (Corresponding Author) Tel: +39-064-9917659 2 Associate Professor, Email: [email protected] 3 PhD, Email: [email protected] a Sapienza University of Rome, Italy b National Institute for Health, Migration and Poverty, Italy G. -
Padania - Utopia Or Reality
JULY - DECEMBER 1996 23 Padania - Utopia or Reality Vilctor radie In early August 1996, the striking double porters of this idea. Some claimed that Bossi was of the Lega Nord (Northern League), Umberto deliberately holding out for more but would be Bossi and Irene Pivetti, the young Speaker of the satisfied with less, i.e. that he was demanding sepa- House of Representatives, suddenly parted ways. ration from Italy in order to obtain a federation. After the last Parliamentary elections in Italy, in However, it was shown that Bossi genuinely April 1996, Bossi and Pivetti always appeared to- wanted more than a federation, when, about a year gether at all meetings and rallies of the Lega Nord. ago, he started to speak openly about the possi- Bossi remained true to his idea of detaching the bility of seceding. northern part of Italy from the rest of the country Taking advantage of the involvement of and turning it into a separate geopolitical entity. other political leaders in their own power Actually, Bossi initially upheld a federative idea, struggles, during the electoral campaign he openly which Pivetti endorsed, together with the other endorsed the separation of the northern part from members of the League. However, when Bossi the rest of Italy and called for the establishment radicalized his ideas to the extreme, calling for of the state of Padania, a name derived from the the partition of northern Italy, Pivetti dissociated fertile region along the River Po (Lat. Padus), herself from him and left the leadership of the even naming September 15th, 1996, as the date Lega Nord. -
Old and New Fascism: Race, Citizenship, and the Historical and Intellectual Context of Casapound Italia
Old and New Fascism: Race, Citizenship, and the Historical and Intellectual Context of CasaPound Italia by Caitlin Hewitt-White A thesis submitted in conformity with the requirements for the degree of Master of Arts Social Justice Education University of Toronto © Copyright by Caitlin Hewitt-White 2015 Old and New Fascism: Race, Citizenship, and the Historical and Intellectual Context of CasaPound Italia Caitlin Hewitt-White Masters of Arts Social Justice Education University of Toronto 2015 Abstract CasaPound Italia is a contemporary fascist movement in Italy. An anti-capitalist movement, CasaPound has emerged under neoliberal conditions of youth unemployment and privatization of education. Although CasaPound uses tactics not typically associated with the extreme right, it shares several features with traditional Italian fascism. Like past fascist movements, CasaPound claims to offer an alternative to capitalism, communism, and the limits of a corrupt political spectrum. It also shares with past fascist movements a populist opportunism that feeds on the middle class's real frustrations, and rearticulates these in anti-immigrant racism. Despite these similarities, CasaPound denies that it is racist. This thesis argues that CasaPound's conscious inheritance of the legacies of Ezra Pound, Giovanni Gentile, and Julius Evola undermines its claims to be non-racist. Its activism further undermines these claims. This thesis also argues that CasaPound's emergence has been made possible by exclusionary and racialized citizenship practices central to hegemonic liberal democracy. ii Acknowledgments Thank you to the administrative staff at OISE for helping me navigate the institution's various policies, forms, and deadlines. Thank you to my classmates and instructors at OISE for feedback on earlier versions of chapters of this thesis, and for lively discussions we had in class. -
Mark Gilbert and Gianfranco Pasquino
ItPol99_all 10/11/00 10:49 am Page 21 1 INTRODUCTION: THE FALTERING TRANSITION Mark Gilbert and Gianfranco Pasquino Unravelling the knots of Italian politics was as elusive a task as ever in 1999. But the key thread, if anywhere, is to be found in the interwoven themes of the creation of the D’Alema government in October 1998 (and its subsequent political fall-out), the difficulty of reforming the electoral law, and hence the hyperfragmented party system, and the short, sharp crisis of the D’Alema cabinet just before Christmas 1999. Short though the crisis was, it jumbled up politics once more and left new loose ends that will gradually unwind themselves in the coming year. Political Jostling Having become prime minister as the result of a traditional bout of parliamentary plotting,1 D’Alema spent most of the first half of 1999 beating off the sustained and insistent attacks on his leader- ship launched by the deposed former premier, Romano Prodi, and his supporters. Even after Prodi had been nominated to the Presi- dency of the European Commission on 24 March 1999, the Demo- cratici per Prodi (Democrats), which adopted a somewhat Disneyesque donkey as their electoral symbol, continued to jab at D’Alema from a distance. With a view to the looming European elections in June, the Democrats were anxious to raise their politi- ItPol99_all 10/11/00 10:49 am Page 22 22 Mark Gilbert and Gianfranco Pasquino cal profile with the very many people who had criticised both the manner and the fact of Prodi’s defenestration from Palazzo Chigi. -
COGITO ERGO SUM I Think Tank Politici in Italia
COGITO ERGO SUM I think tank politici in Italia minidossier 8 Luglio 2015 Il censimento Dati anagrafici e attività Il network Relazioni fra persone e strutture minidossier SOMMARIO Introduzione 5 Il censimento Dati anagrafici e attività La distribuzione territoriale La forma giuridica e le attività svolte L’anno di fondazione L’orientamento politico La professione dei membri 11 Il network Relazioni fra persone e strutture I legami tra i think tank La mappa delle connessioni I membri più ricorrenti La trasparenza Le persone di riferimento 2 minidossier INTRODUZIONE La politica italiana vive un periodo di forte cambiamento, che ha origine nel suo centro propulsivo per antonomasia: i partiti politici. Incentrati sempre più su personalità forti prima che su programmi condivisi, la loro importanza all’interno 65 delle dinamiche parlamentari diminuisce, specie nella produzione legislativa. Con l’esasperarsi del fenomeno dei cambi di gruppo e la continua nascita i think tank censiti di correnti e sottogruppi, la tradizionale cornice partitica della politica sta perdendo di senso. In parallelo molte delle principali funzioni che storicamente appartenevano ai partiti politici, a cominciare dalla condivisione di idee per un 1.809 dibattito a 360 gradi sulla “cosa pubblica”, traslocano e trovano casa nei think i membri presi tank politici. in considerazione Lo scopo di questo MiniDossier è duplice: censire le strutture ancora in attività nate in Italia dal 1950 a oggi, e analizzare il network che esse hanno creato negli 242 anni. i collegamenti ricostruiti Nel primo capitolo è stata stilata un’anagrafe dei think tank, delle loro attività fra le strutture e delle persone che ne fanno parte.