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I Giudici Oggi Da Brusca L'avvocato: «Parlerà...»

I Giudici Oggi Da Brusca L'avvocato: «Parlerà...»

27INT02A2708 ZALLCALL 13 09:07:48 08/27/96 K IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Martedì 27 agosto 1996 8 IIIIIIIin IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ItaliaIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

«Bisogna al più presto «Subito 10 settembre e che, tra IL BOSS istituire la le proposte di legge da Processo Pecorelli PARLA commissione l’Antimafia» esaminare, c’è quella Antimafia. La mia che istituisce la commissione avrà questo come commissione parlamentare «Deve spiegare obiettivo prioritario». Rosa Russo Antimafia. «Era una cosa da fare Iervolino, presidente della comunque e ora, con la situazione commissione Affari costituzionali che si è creata dopo l’annunciato i veri perché della Camera, riferisce che l’ufficio di pentimento di Giovanni Brusca, mi presidenza è convocato per martedì sembra ancora più urgente». dei delitti mafiosi»

PERUGIA. Ha parlato o no Giovanni Brusca di Giulio— Andreotti? Per ora da arrivano sol- tanto indiscrezioni e di sicuro non c’è nulla. Ma I giudici oggi da Brusca appare davvero scontato che prima o poi i magi- strati di Palermo, Caltanissetta e Firenze non sol- tanto chiederanno a Brusca di dire ciò che sa su mafia e politica, ma vorranno conoscere quali ele- menti nuovi egli potrebbe aggiungere circa il coin- volgimento di Giulio Andreotti in fatti di mafia. L’avvocato: «Parlerà...» Dunque , dove oggi riprende il processo per l’uccisione di Mino Pecorelli, attende con inte- resse gli sviluppi del pentimento di Brusca, il quale potrebbe confermare le dichiarazioni di Tomma- so Buscetta (che sarà ascoltato dalla Corte d’assi- Tra case e terreni un tesoro di 30 miliardi se di Perugia il prossimo 9 settembre), che per pri- mo riferì ai magistrati che a uccidere il direttore di PALERMO. «Allora, signor Bru- «Giornata cruciale per Giovanni Brusca. Dopo le polemi- ra di Palermo adotterà nei con- Op sarebbero stati uomini della mafia, su ri- sca,— ora può parlare. Ci racconti fronti dell’avvocato Vito Ganci, il chiesta dei cugini Salvo, per fare un piacere al dei suoi rapporti con quegli alti li- che, le indiscrezioni sulle sue presunte rivelazioni e i veleni, legale che in questi giorni ha inon- senatore a vita perché Pecorelli sapeva cose velli istituzionali di cui parla il suo oggi è il giorno della verità. Giovanni Brusca sarà interroga- dato giornali e tv anticipando le di- che se rese note «avrebbero danneggiato polti- ex legale, l’avvocato Vito Ganci». to dai magistrati di Palermo, Caltanissetta e Firenze. Dovrà chiarazioni di Brusca. Finora la camente Andreotti». Sarà molto probabilmente questa parlare dei suoi rapporti con i politici eccellenti, dovrà dire procura lo ha ignorato. E l’avvoca- Secondo l’avvocato Giovanni Bellini, del col- la prima domanda che i magistrati to, con un telegramma inviato ieri legio di difesa di Andreotti, «anche Perugia do- di Palermo, Firenze e Caltanisset- se le cose anticipate ai giornali dal suo difensore, l’avvoca- sera al procuratore Caselli, ha vrà tener conto prima o poi degli sviluppi di ta, rivolgeranno a Giovanni Bru- to Vito Ganci, sono vere. Dovrà dimostrare che è davvero chiesto di essere sentito, confer- questo episodio» (il pentimento di Giovanni sca. L’interrogatorio dell’uomo un e non una pedina di Cosa Nostra. mando la sua «asoluta disponibili- Brusca, ndr), mentre per Fausto Cardella, il Pm che fu per anni il braccio destro di tà». Ganci ha anche fissato una da- del processo Pecorelli, valutare oggi quale ruo- Totò Riina, si svolgerà in una loca- ta, il 2 settembre, in occasione del lo potrà avere Brusca in questo processo solo lità segreta, lontana da Palermo. DAL NOSTRO INVIATO processo Agrigento nel quale do- sulla base di ciò che scrivono i giornali «appare vrebbe comparire anche Brusca. affrettato e prematuro. Aspettiamo di sapere Interrogatorio segreto i magistrati a giocare sulla difensi- rapporti con «personaggi di alto li- cosa ha da dire Brusca - ci ha detto Cardella -, Gli unici a conoscere ora e luo- va. È questo il motivo che ha indot- vello istituzionale» che inducono Il tesoro di Brusca seèaconoscenza di fatti precisi, concreti e ri- go dell’incontro, sono i magistrati to Caselli, Tinebra e Vigna a cam- l’avvocato Ganci a temere addirit- scontrabili che possano interessare il procedi- delegati dalle varie procure e il biare strategia e ad accelerare i tura di essere ucciso. Le risposte Intanto ieri è stata fatta una pri- mento sull’omicidio Pecorelli, dopodiché valu- nuovo difensore di Brusca, l’avvo- tempi degli interrogatori. Finora che darà il boss sono fondamen- ma stima del «tesoro» del boss: 30 teremo, senza alcuna preclusione». cato Luigi Li Gotti. Da Palermo Giovanni Brusca ha parlato solo di tali per capire se siamo di fronte a miliardi, tra case, terreni e altri be- Riguardo alle polemiche che la diffusione partiranno il procuratore aggiunto omicidi di mafia, quelli della guer- un nuovo atto della strategia di de- ni. Non solo nel suo «regno» di San della notizia del pentimento di Giovanni Brusca Guido Lo Forte ed i pm De Franci- ra tra i corleonesi e le altre cosche, stabilizzazione di Cosa Nostra. Giuseppe Jato, ma anche a Paler- ha scatenato, Cardella sostiene che il problema sci e Natoli; da Caltanisetta il pro- e ha fatto scoprire il bunker sotter- Quello che il vice capo della Poli- mo città, dove Brusca era proprie- non è di sapere sulla base di quali ragioni il curatore aggiunto Paolo Giorda- raneo a casa del pentito Montic- zia, Gianni De Gennaro, ha defini- tario di un palazzo di cinque piani boss mafioso si è pentito, «ma se egli sia in gra- no, e da Firenze partirà il sostituto ciolo. Poca roba. Ora dovrà parla- to un nuovo capitolo «del terrori- e di una società edile intestata a do di dire allo Stato il perché dei gravissimi fatti Giuseppe Nicolosi. re d’altro, arricchire il piatto se smo mafioso». Più dirompente de- prestanomi. Ora il boss, come ha delittuosi di cui la mafia si è resa protagonista; vuole davvero essere credibile co- gli attentati, più rispondente alla detto De Gennaro, quella riccheza chi li ha ordinati e quali sono gli intrecci con il Il boss parlerà? me «pentito» e passare dallo stato fase degli interessi attuali della acquisita illegalmente la deve re- potere politico. Questo deve dire Brusca allo Brusca parlerà? Secondo l’avvo- di semplice «dichiarante» a quello mafia. Un terreno melmoso che stituire, è d’accordo anche l’avvo- Stato, non certo raccontare la storia della ma- cato Li Gotti sì. «Capisco le per- di «collaboratore i giustizia». Dovrà gli uomini di Caselli, Vigna e Tine- cato Li Gotti: «Certo, uno dei criteri fia. Egli deve dunque dare un segno tangibile plessità _ gli avrebbe confidato innanzitutto dire se è vero che ha bra, devono percorrere fino in fon- per valutare l’attendibilità è quello della rottura definitiva con il mondo di prove- Brusca _ ma io vi dimostrerò che fatto quelle confidenze di cui va do. Le dichiarazioni di Brusca sa- del grado di collaborazione che nienza, offrendo alla giustizia elementi certi e sto dicendo e vi racconterò su mil- parlando l’avvocato Vito Ganci. ranno anche importanti per defi- può riguardare anche il patrimo- concreti, in grado di sciogliere questi interroga- le fatti la verità, e non temo di esse- Quelle rivelazioni clamorose su nire l’atteggiamento che la procu- nio personale». E.F. L’arrestodiGiovanniBrusca tivi». F.A. re smentito». L’interrogatorio di oggi è una tappa importante dopo - - le polemiche e le manovre di que- sti giorni. Quello di Giovanni Bru- sca è vero pentimento, oppure l’ex capo-mandamento di San Giuseppe Jato è solo una pedina incaricata da Cosa Nostra di far saltare il meccanismo dei collabo- ratori di giustizia? Questo dovran- no capire i magistrati che lo inter- rogheranno e che ieri hanno pas- sato al setaccio tutte le dichiara- zioni e le polemiche di questi gior- ni in un vertice alla procura di Pa- lermo iniziato poco prima di mez- zogiorno e finito alle 18,30. Nel- l’ufficio del procuratore Caselli, al secondo piano del Palazzo di giu- stizia, c’erano tutti i pm, insieme al questore di Palermo, Arnaldo La Barbera e al numero due della Di- rezione nazionale antimafia, Pie- tro Grasso. Bocche cucite all’usci- ta del summit, nella «sporca guer- ra» apertasi dopo le prime notizie sul pentimento di Giannuzzu Bru- sca, anche la più piccola indiscre- zione può provocare un terremo- to. Un dato è certo, per il momen- to: la raffica di indiscrezioni sulle presunte dichiarazioni e sulle ipo- tetiche confidenze di Brusca al- l’avvocato Ganci, hanno costretto

Mancini: «Ignote le motivazioni della condanna»

Il sindaco sospeso di Cosenza, , condannato il 25 marzo scorso dal tribunale di Palmi a tre anni e mezzo di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, rileva che nonostante siano passati cinque mesi dalla condanna «non se ne conoscono le motivazioni. Il presidente del collegio giudicante, Miranda Bambace, annunciò, leggendo la sentenza, che avrebbe fatto conoscere le motivazioni entro 90 giorni. Non è avvenuto niente. Alla scadenza dei 90 giorni mi sono recato a Palmi a chiedere notizie, ma senza ottenere risposta. Ho chiesto un appuntamento al presidente del tribunale, dal quale ho avuto assicurazioni cortesi, ma non impegnative. L’autonomia del collegio giudicante è intoccabile». L’ex segretario socialista rileva poi che la dottoressa Bambace, il 19 luglio scorso, in una lettera a un quotidiano locale «ritenne di far notare che, comunque, avrebbe presentato le motivazioni della condanna prima di andare in ferie. Oggi è il 26 agosto. Dal 19 luglio sono passati 38 giorni. Non ho saputo più niente».