Archivio Storico Messinese 53.Pdf
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BIBliOTECA DELL' ARCIDVIO STORICO MESSINESE SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA VOL. vm - B. BALDANZA-M. TRISCARI LE MINIERE DEI MONTI PELORITANI Materiali per una storia delle ricerche di archeologia industriale della Sicilia nord· orientale. ARCHIVIO STORICO In appendice la "Memoria" di C.A. Lippi edita a Vienna nel 1798 ed un coevo manoscritto di P. Gambadauro (Barcellona, Messina) Cm. 28,5x21,5 - pp. 400 - (Analecta, 2), Messina 1987 MESSINESE VOL. IX - Litterio VILLAR! STORIA ECCLESIASTICA DELLA CITTÀ DI PIAZZA ARMERINA - 53 - (con Prefazione di Carmelo Capizzi S.I.) Cm. 24,3x21 - pp. 480 - (Analecta, 3), Messina 1988 VOL. X - Rosario MOSCHEO FRANCESCO MAUROLICO TRA RINASCIMENTO E SCIENZA GALILEIANA Materiali e ricerche Cm. 28,5x21,5 - pp. 658 (Testi e Documenti, 5), Messina 1988 VOL. XI - AA.VV. MESSINA E LA CALABRIA NELLE RISPETTIVE FONTI DOCUMENTARIE DAL BASSO MEDIOEVO ALL'ETÀ CONTEMPORANEA Atti del 1 0 Colloquio Calabro Siculo (Reggio Cal.-Messina 21-23 novembre 1986) Cm. 24x 17 - pp. 690 - (Acta Fretensia, 1), Messina 1988 VOL. XII - AA.VV. LAZZARETTI DELL'ITALIA MERIDIONALE E DELLA SICILIA Atti della Giornata sui Lazzaretti (Associazione Meridionale di Medicina e Storia, Messina 21 dicembre 1985) Cm. 24x17 - pp. 112 - (Acta Fretensia, 2), Messina 1989 reprint G.L. CASTELLI, principe di TORREMUZZA STORIA DI ALESA Palermo, presso Pietro Bentivenga 1753. Premessa di Giuseppe Giarrizzo. Cm. 17x24 - pp. 224 - Messina 1989 G. SEQUENZA DISQUISIZIONI PALEONTOLOGICHE INTORNO AI CORALLARII FOSSILI DELLE ROCCE TERZIARIE DEL DISTRETTO DI MESSINA (Torino 1863-1864) M E S S I N A 1989 Cm. 21,5x29 - pp. 170, Tavv. XV - (Opera Omnia voI. II), Messina 1989 BIBUOTECA DELL' ARClllVIO STORICO MESSINESE ARCHIVIO STORICO MESSINESE PERIODICO DELLA SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA Autorizzazione n. 8225 Tribunale di Messina del 18·XI·1985 - ISSN 0392·0240 VOL. I - Carmelo TAVILLA PER LA STORIA DELLE ISTITUZIONI MUNICIPALI A MESSINA DIREZIONE e Amministrazione TRA MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA, in 2 tomi presso l'Università degli Studi - 98100 MESSINA TOMO 1 COMITATO DIRETTIVO Giurati, senatori, eletti: strutture giuridiche e gestione del potere dagli Aragonesi ai Borboni Sebastiana Consolo Langher, Presidente TOMO 2 Giuliana di scritture dal sec. XV al XVIII dell'Archivio Senatorio di Messina compilata da Maria Alibrandi, v. Presidente Salvatore Bottari D. Rainero Bellone trascritta e continuata sino al 1803 da D. Salesio Mannamo Vittorio Di Paola, v. Presidente Federico Martino R. Mastro Notaro del Senato per suo uso personale Giacomo Scibona Rosario Moscheo Cm. 28,S x 21,S - T. l , pp. 1-142 · T. 2, pp. 143-630 (Testi e Documenti, I), Messina 1983 Angelo Sindoni, Direttore Responsabile REDAZIONE VOL. II - Antonino MEU ISTORIA ANTICA E MODERNA DELLA CITTÀ DI S. MARCO Giacomo Scibona, coordinatore generale Ms. (sec. XVIII) della Biblioteca dell'Assemblea Regionale Siciliana, a cura di Oscar BRUNO Giovanni Molonia Rosario Moscheo Cm. 28,5x21,5 · pp. 456 - (Testi e Documenti, 2) , Messina 1984 VOL. III - Giuseppe A.M. ARENA SOMMARIO: BIBLIOGRAFIA GENERALE DELLE ISOLE EOLIE Cm. 24x 16 - pp. 256 - (Strumenti, I), Messina 1985 PIETRO MILITELLO CORRADINA POLTO L'occupazione femminile nell'agricolo L'''Oppidum Triquetrum" di Scicli VOL. IV - Anna Maria SGRÒ (Ragusa) ................... .................. ....... Pago 5 tura e nella serricoltura siciliana ..... » 59 CATALOGO DEI MANOSCRITTI DEL FONDO LA CORTE CAILLER CORRADINA POLTO GIUSEPPE ARISTOTELE MALATINO NELLA BIBLIOTECA REGIONALE UNIVERSITARIA DI MESSINA Uso del territorio e tutela dell'ambien· Diritti di pesca e mitilicoltura nei la· te nella fascia costiera tirrenica mes· ghi di Ganzirri e Faro di Messina: cen Cm. 24 x 16 - pp. 400 - (Strumenti, 2), Messina 1985 sinese .. .......................................... ..................... » 49 ni storici e vicende giurisdizionali ... » 69 VOL. V - Brunella MACClllARELLA CULTURA DECORATIVA ED EVOLUZIONE BAROCCA NELLA PRODUZIONE TESSILE E NEL RICAMO IN CORALLO A MESSINA (Sec. XVII e XVIII) Cm. 28,5 x 21 ,S - pp. 152 - (Analecta, I), Messina 1985 VOL. VI - Diego CICCARELU IL TABULARIO DI S. MARIA DI MALFINÒ - VOL. 1(1093-1302) Cm. 28,5x21,5 . pp. LXXXVIII+400 - (Testi e Documenti, 3), Messina 1986 VOL. VII - Diego CICCARELIJ In copertina: Provincia Messanensis vel Mamertina, da Atlante delle Provincie Cappuccine. Roma 1640 C. (Collezione Luciano Ordile). IL TABULARIO DI S. MARIA DI MALFINÒ - VOL. II (1304-1337) Cm. 28,5x21,5 - pp. 490 - (Testi e Documenti, 4) , Messina 1987 ARCHIVIO STORICO MESSINESE Periodico fondato nel Millenovecento SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA - 53 - III serie - XLIV Vol. 53° dalla fondazione M E S S I N A 1989 PIETRO MILITELLO L'''OPPIDUM TRIQUETRUM" DI SCICLI (RAGUSA)/* Nel III convegno internazionale sull'architettura forti ficata, G. Di Stefano1 ha segnalato, tra gli altri castelli de gli Iblei, il complesso detto 'dei Tre Cantoni', che sorge sulla collina di S. Matteo, a ridosso della odierna città di Scicli. Ben noto agli studiosi locali e non sconosciuto alla letteratu ra specialistica2, il monumento non era tuttavia mai stato * Contributo presentato dal prof. Vincenzo La Rosa e dal socio dotto Giaco· mo Scibona '* Ringrazio il prof. S.L. Agnello, per aver letto il dattiloscritto, e il dotto G. Agnello, per avermi dato alcune utili indicazioni bibliografiche. Sono grato an che al dotto G. Di Stefano per la disponibilità dimostrata nel fornirmi informa· zioni relative all'area in questione. Le fotografie delle tavv. VI, VII sono state eseguite da G. De Francisci, le rimanenti sono dell'Autore. 1 G. DI STEFANO, Castelli e dimore fortificate degli Iblei meridionali in età pre-barocca, in "Atti del III Congresso di Architettura Fortificata", (Milano, 8-10 maggio 1981), Roma 1985, pp. 131-140, specie p. 137. ID., Castelli e dimore fortificate degli Iblei meridionali in età pre-barocca, in "Castelli, storia e archeo logia", (Cuneo, 6-8 dicembre 1981), Torino 1984, pp. 413-14. L'area in questio ne è ora soggetta a vincolo (decreto della Regione Siciliana del 28-3-1988). 2 Per la letteratura erudita vedi infm. Tra gli studi moderni a carattere com plessivo la fortificazione non è menzionata nel nutrito catalogo di C. PERO GALLI, Castelli italiani, Monza 1979, in M. GIUFFRÈ, Castelli e luoghi forti di Sicilia, Palermo 1980, e in S. MAZZARELLA-M. BRANCA, Il libro delle torri, Palermo 1985; mentre appare senza alcuna indicazione cronologica nell'elen co dei castelli siciliani riportato in R. SANTORO, La Sicilia dei castelli, Paler mo 1985, p. 192. Niente più che un coacervo di notizie, spesso acriticamente accolte (cfr. S.L. AGNELLO, Plagiario impudente, in ASSir, n.s. II, 1972-73, pp. 267-68), è la scheda corrispondente in G.G. BATTAGLIA-G. VACCARO, Aquile sulle rocce (castelli di Sicilia), Palermo-Roma 1968, pp. 415-16. 6 PIETRO MILITELLO oggetto di indagine specifica: quello del Di Stefano costitui sce in tal senso il primo approccio archeologico non condi zionato dalla tradizione erudita. Prendendo spunto da questa interessante segnalazione è sembrato utile riprendere in esa me il monumento, corredandolo di uno schizzo planime trico provvisorio3 , e approfondendo l'analisi delle strutture architettoniche visibili in superficie, in attesa che uno scavo permetta la definitiva comprensione del complesso. La fortificazione, o meglio, le fortificazioni, ché di due distinte costruzioni si tratta, si trovano alla sommità di uno sperone roccioso alto e stretto noto localmente col nome di 'Collina di S. Matteo'4 da una chiesa settecentesca, sim bolo della città, un tempo chiesa madre del paese e ora ab bandonata. Lo sperone, formato dalla confluenza di due strette gole, dette 'cava di S. Bartolomeo' e di 'S. Maria La Nova's per via di due chiese collocate alloro sbocco, decli na dapprima dolcemente da Oriente verso Occidente, poi procede per balze che determinano terrazzamenti dove di preferenza si é concentrata l'attenzione dei costruttori. Su detta collina si abbarbicava il nucleo della vecchia cit tà di Scicli fin quando, dopo il disastroso terremoto del 1693, gli abitanti non decisero di scendere a valle, decretando il declino del colle come centro dell'impianto urbano6• 3 I ruderi emergenti dai cumuli di rovine hanno permesso di effettuare solo un rilievo di massima. Le misure fornite (per il paramento murario spesso man cante e lo spanciamento di alcune pareti) sono indicative e soggette ad oscillazioni. 4 Indicato col toponimo 'Castellaccio' nella cartina LG.M. 276, II NO, 33S VA 714720. 5 Sul ruolo svolto dalle 'cave' nello habitat ibleo, v_ G. DI STEFANO, Re centi indagini sugli insediamenti rupestri dell'area ragusana, in "La Sicilia ru pestre nel contesto delle Civiltà Mediterranee. Atti del VI Conv. Int. sulla Civiltà Rupestre " , (Catania-Pantalica-Ispica 1981), Galatina 1986, pp. 251-52. 6 La citata chiesa di S. Matteo - menzionata nelle Rationes decimarum (Si cilia, n. 1165) del 1308110 - 'CIVIUM ELEMOSINIS D_O_M_ RESTITUTA' dopo il sisma del 1693, e qualche altro edificio sacro di minore importanza, costitui scono la prova dell'attaccamento alla vecchia sede e della forza della tradizio- L"'OPPIDUM TRIQUETRUM" DI SCICLI (RAGUSA) 7 La prima delle due fortificazioni ('Castiddazzu') s'in nalza su un mammellone calcareo, collocato alle spalle della citata Chiesa di S. Matteo, alla quota altimetrica 212. La seconda ('Castidduzzu', o più comunemente, 'Castello dei Tre Cantoni'), sorge a quota 229, tra i due strapiombi che costituiscono i fianchi delle due gole, nel punto in cui la collina comincia a formare una strozzatura. Esten dendosi da un margine all'altro dell'altura per una lun ghezza di ca. 70 m., il. 'Castello dei Tre Cantoni' delimita una porzione triangolare dello sperone di S. Matteo, aven te come base la suddetta fortificazione, e come vertice il primo baluardo, il 'Castellaccio', distante circa m. 170 in linea d'aria. Mentre quest'ultimo dominava la conca sotto stante di Scicli, determinata dalla confluenza delle due cave e della valle del Torrente di Modica, il Castelluccio, che si trovava ad una quota 17 metri più alta, lo protegge va da attacchi dall'entroterra e nel contempo controllava le due gole (tav.