Bollettino Della Società Dei Naturalisti in Napoli

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Bollettino Della Società Dei Naturalisti in Napoli H.::. %T^ ^A z*^*"^-^' y. BODDETTINO DELLA SOCIETÀ DI NATURALISTI BOLLETTINO DELLA ETÀ DI NATUKALIST iiv ivA.i*orvi VOLUME XXIII (SERIE II, VOL. Ili) 1909 Oort 3 ia.-^ole (Pubblicato il 30 maggio 1910) NAPOLI R. STABILIMENTO TIPOGRAFICO FRANCESCO GIANNINI & FIGLI Strada Cisterna dell' Olio 1910 Relazione tra i caratteri chimici e fisici e la costituzione di isomeri ammidati dell'acido canforico \ì del socio GriNo Abati e di Fkaxoksco dk Notaris (ToruatM del 4 Aprile 190i>) L'acido canforico ordinario , o d-canforico malenoide per , sostituzione in uno dei due carbossili del radicale dell'ammoniaca o di un'aramina primaria, può dar origine a due serie di acidi animici isomeri gli a-derivati (I) se vien sostituito il carbossile , vicino all' idrogeno, e i ^-derivati (IT) se la sostituzione ha luogo nel carbossile prossimo al metile. H CO . NHH H COOH CH'' COOH CH-' C(J(JXHH H CO . NHK H COOH IH. lY. ' COOH CH^ RHN . CO CH Parimenti l'acido tumaroide corrispondente, o acido isocan- forico, può dare origine a due serie corrispondenti di a ini) e di (IVì derivati. Negli a-deiùvati la al carbossile del fj prossimità inetile determina, dato il carattere positivo di (piesto gruppo, una depressione dell'elettro-affinità dell'acido, come fu osservato *) Lavoro eseguito nell' Istituto chimico-farmaceutico dell' Università di Napoli. — 2 — (lii van der MeiiJen ^) inudiuniu misuro compnrativu Hi coiifln- cibilità elettrica su due derivati ammidati rispondenti alle for- inole .1.; e IL. La, stessa influeuza del metile si esercita sul carbo- nile [6 dell'anidride r-anforica (V) e delle inimidi siminetriolie (Y\). H H CO (ai (a) l ^, J__^CO V\ yO . VI. - -CO (p, CO (pi \ CH-^ CH-^ — 3 — ilolc ([nanlitali\'a né di qualitativa; noi aliliiamo voluto prepararti colla p.-toluiflina i quattro acidi amniici e le tre immidi rispon- denti alle forniole sopra citate, per approfondire lo studio dei caratteri chimici e fisici di (juesti isomeri in relazione alla loro costituzione, non trovandosi nella letteratura cìie scarsi dati in proposito e non essendo stato sinora preparato alcun acido am- midato rispondente alla forniola IV. Ma più che da questo lato di carattere puramente speculativo , tale studio ci interessava come fonte di criteri d'analogia, per decidere sulla simmetria o asimmetria di struttura di certi acidi hicarbossilici e delle loro anidridi. I caratteri fisici dei composti da noi preparati sono riassunti nella seguente Tabella: i — o o )^A ti •ir <0 r^ &^ Q — 5 — Le rifrazioni molecolari M-/ sono calcolate in base alla for- mola di Glaristone, gli indici, per l'agioni di solubilità, determinati per l'acido a cis in soluzione di etere acetico, per le due immidi in soluzione l>euzenica. Si dovette rinunciare a determinare la l'i trazione dell'acido p cis per la sua scarsa solubilità, a tenipe- riitura ordinaria, nei comuni solventi. E notevole la diUerenza luil potere rifrangente e dispersivo tra l'immide simmetrica e la isoimmide. nella prima anzi la rifrazione molecolare è inferiore 17 23 2 ;i, (| nella calcolata per C H 0,, Fa cioè per l'aggregato mole- colare meno l'azoto, dal che si mostra come l'aggruppamento C ^CO C >N C-CO esercita una abnorme depressione del valore ottico del composto. L;i differenza era di tale entità che dubitando fosse incorso (pialclie errore, si ripetè la determinazione con nuova sostanza, ma si ebbero risultati pressoché eguali a quelli della prima de- terminazione. Per (pianto riguarda i caratteri chimici di questi composti, è degna di rimarco })er gli acidi la difficoltà di ottenere il ji trans. Si ha un rendimento scarsissimo, non si rit'sce a. privarlo interamente della presenza dell'acido stereoisomero. né si può spingere la purificazione coi solventi, perchè l'acido p trans tende continuamente ad alterarsi, dando prodotti d' aspetto resinoso senza punto di fusione netto, che rattrappiscono e finiscono poi per decomporsi verso 230". L'intlucnza del metile si fa sentire non meno fortemente nelle immidi asimmetriche. Mentre l' isoim- mide a n(jn presenta difficoltà di preparazione né di purificazione 1" essendo abbastanza stabile, isoimmide ,^ è assai difficile ad ottenersi; vari tentativi di preparai'la, sia mediante il cloruro di acetile che l'ossicloruro di fosforo, non detten» risultati soddi- sfacenti; si riebbe sempre in maggiore o minor quantità l'acido p cis inalterato accanto a sostanze resinose, sia per mancata trasforniiizioue dell'acido, o perchè l'isfummide, ottenuta allo stato di cljridrato, nelle operazioni fatte per isolarla ritornava allo stato di acido. Soltanto in due di questi tentativi si ottennero ])Ochi cristallini diversi da quelli dell'acido, che si poterono separare Duediante il liquido di Toulet •' che non possono c(jrrispondere ad altro che all' isoimmide p. Purtroppo la quantità era così scarsa da non poter sej-vii'e a cej-te ricerche, che si aveva \\\W\v/À<nw di eseguiresti tale composto, specialmcìiito b^ quella della rifrazione che, data la grande differenza osservata tra l'inimide simmetrica e l'cc-isoimmide, sarebbe stata per la ^ assai interessante. L'im- mide simmetrica è assai stabile e non viene punto saponificata dal- l'acqua dopo prolungato riscaldamento a circa 112" in autoclave. Nelle stesse condizioni l'isoimmide a vien lentamente trasformata nell'acido ammico corrispondente. Gli acidi da noi ottenuti presentano una perfetta analogia con quelli già noti preparati con 1' anilina, sia nel comportamento chimico che nel punto di fusione : Acidi fenil canforaniiuici Acidi p. tolilcautorammici a cis 203-2040 201-209 a trans 183-183,5 intorno a 183 p cis 196 190-196 Invece 1' immide p. tolilica simmetrica ha un punto di fu- sione assai più elevato (189-190) di quella corrispondente fenilica (117-118). A proposito delle isoimmidi p. toliliche è da notarsi che esse hanno un punto di fusione inferiore alla simmetrica, mentre nelle poche isoimmidi canforiche sinora conosciute si osserva pre- cisamente il contrario. In questi composti, e specialmente per gli acidi, è difficile determinare la temperatura di fusione, non aven- dosi un passaggio netto dalla forma solida alla liquida; la stessa cosa del resto è stata osservata da altri sperimentatori per varii derivati canforici. Acidi p-tolilcanforammici (C^^ H-'^ 0=^ P. M. N ; 289,19). Acido a cis. Fu ottenuto per azione reciproca dell' anidride canforica e p-toluidina in proporzioni equimolecolari, mescolando una solu- zione di 14 g. di anidride in 100 g. di toluolo con 8 g. di p-tolu- idina sciolta nella stessa quantità di solvente , e l'iscaldando il li(|uido a, ricadere per circa due ore. L' acido ammico si è cominciato a separare già durante le- l)ollizioiie, la- inaggior parte dopo rafFnKkhimento. e per parziale • list illazione d(^l solvente. Se ne ottennei'o 20 g., con un rendi- mento di circa il HO",,, liaccolto alla, pompa, asciugato e puri- ficato dall'alcool, si pi'esenta in ci'islalli incolori, Im-ii rorniati. (ilie l'aggiungono una, discreta gra.iulezza, e fondono da 201 a, 209", l/a<'id<» r insolul)il(^ in a-c((ua, abbasiaii/a soliiKile in alcool, . di più in- .-fiìte-re acetico, pochissimo solubile , anche a caldo, in benzolo o toluolo. Deternmiazioìif aridi Hidr'wa. g. 0,2878 di sostanza sciolta in alcool furono neutralizzali . in presenza di fenolftaleina, da cni^ y,o5 di. idrato, sodico N/kj. ..- ... Equivalente di neutralizzazione calcolato per Qitì H^2 ON • COOH = 28<J,2 •» » trovato = 307.8 Densilà. Fu determinata sui cristalli più piccoli, ben formati e più posanti, col metodo di sospensione nel liquido di Toulet a 20", ricavando la densità di questo con picnometro Minozzi, della capacità di circa 25 cm''. 21) d =1,1704 Fotere rotatorio specifico. Fu detenni naix» in soluzione di al- oool a 99 gradigradi. u = g. 0,0289 in 1 cnr^ a 16" 1 = 2 dcm 2o 62' aj3 = + [a]J^' = + 49^5 Mifruzione e dispersione. L'acido fu esjiniinato in soluzione di etere acetico dove è facilmente solul»ile, col met(.)do della de- viazione minima, usando uno spettrometro che può dare 1' ap- 1'' prossimazione di ^j Per il calcolo ha servito la tormula eli GJadstone. .-. .:Solvente: . : .n =1,87281 n,, = 1.57466 n, =^ 1,37920 n --1,38308 d^^'^= 0,9009 R =0,41384 li = 0,42524 R — R =^0.0114 Soluzione : j^-= 9,147,, n =1,38711 n^= 1,38912 m = 1,39432 n =1,39873 M Sento il dovere di ringraziare il Prof. M. Cantone, direttore di questo Istituto Fisico, per aver messo liberalmente a rniii disposizione detto spettro- in etro ((t. Abati ì, -- 8 -- d^^'^ = 0,9221 R = 0,41980 E = 0,43241 Sostanza : R,= 0,471*1 R„^O,603H M^^xm^> B,, _ E, „o,024ò Acido a trans. Si è operato in modo analogo a quello nsato da Aiiwers h Schleicher ^) per preparare l'acido a trans lenii uanforamniico, fa- èendo reagire in autoclave a 126<' per 10 ore g. 20 dell'acido dianzi descritto con 100 cm^ di soluzione acquosa di idrato potassico 'ó'à al "/il. In un'altra preparazione invece che in autoclave, si è riscaldato, pure per 10 ore, in palloncino a ricadere, evitando i sussulti con pezzetti di maiolica porosa. 11 prodotto di reazione rimane facilmente liquido anche dopo rart'reddamento, oppure si rapprende in massa pastosa uniforme, che però con poca acqua e assai debole riscaldamento si liquefa. Trattando il sale potassico con la quantità calcolata di acido clo- ridrico concentrato si libera l'acido ammico, che raccolto allapompa e seccato in stufa ad acqua vieu purificato coll'alcool. Dalla so- luzione alcolica si ha un primo separato con punto di fusione a. 182-196".
Recommended publications
  • Estratto Relazione
    Città Metropolitana di Messina (L<R, n. 15/2015) Segreteria Cjenerak Servizio Ispettivo — "Ufficio anticorruzione e contratto degCi atti CONTROLLO SUCCESSIVO ATTI 2° TRIMESTRE 2015 ESTRATTO DELLA RELAZIONE L'estrazione delle determinazioni, effettuata il 07 luglio 2015, presso gli uffici del Servizio Ispettivo della Segreteria Generale, ha avviato le procedure di Controllo Successivo previste dall'ari. 6 del "Regolamento dei controlli interni (del. n. 26/CC del 21/03/2014), disciplinate dal Piano annuale dei Controlli 2014 (prot.n.300/SG Serv. Isp. Del 17 giugno 2014) relativamente alle determinazioni pubblicate all'Albo Pretorio dell'Ente nel secondo trimestre 2015. Preso atto dei procedimenti estratti, seguendo i criteri fissati dal Piano annuale dei Controlli 2014, per un totale di n. 36 determinazioni, si è proceduto ad inoltrare le richieste degli atti istruttori e consequenziali. La documentazione richiesta, utile ad effettuare i dovuti accertamenti di monitoraggio e verifica, è pervenuta a questo ufficio sia in formato cartaceo che elettronico (via e-mail). Il controllo è stato eseguito avendo come riferimento le schede per il controllo successivo di regolarità, tipo check list, allegate al Piano annuale dei Controlli 2014. Per facilitare le attività di controllo, questo Ufficio ha predisposto uno schema in Excel che prevede l'elenco di tutte le determinazioni estratte, l'indicazione della tipologia di scheda utilizzata come riferimento di verifica, le annotazioni e l'individuazione del responsabile dell'istruttoria; tale prospetto è allegato al presente estratto. Ai sensi delPart.6, comma 6, del Regolamento dei Controlli Interni, la relazione conclusiva della sessione di controllo è stata inviata al Commissario Straordinario, ai Dirigenti, al Capo Gabinetto, al Comandante della Polizia Provinciale, al Collegio dei Revisori dei Conti ed al Nucleo di Valutazione e se ne pubblica il presente estratto nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale dell'Ente.
    [Show full text]
  • Debora Magno
    ARCHIVIO STORICO MESSINESE Periodico fondato nel Millenovecento SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA ARCHIVIO STORICO MESSINESE - 83 - MESSINA 2002 BENEDETTO ROCCO IL GIUDEO-ARABO IN SICILIA NEI SECOLI XI-XV* 1. Che gli Ebrei dimoranti in Sicilia nel periodo chiamato “della dominazione musulmana” parlassero in arabo, è cosa risaputa: ne fanno fede – se ce ne fosse bisogno – anche le lettere ritrovate, e in parte pubblicate e tradotte, nella Geni- zah del Cairo (lingua araba in caratteri ebraici). Che la con- tinuassero a parlare nel periodo normanno (sec. XI-XII) si poteva arguire dal fatto che moltissimi musulmani erano rimasti nell’Isola sotto i due Ruggeri di Altavilla e i due Guglielmi, loro successori nel regno. La documentazione coeva dice senza dubbio che ai musulmani era concesso redigere i loro atti in arabo, come ai greco-bizantini di redi- gerli in greco, e ai siculo-normanni in latino. Per il giudeo- arabo rimangono a testimoniarlo due documenti redatti in tale lingua, l'uno a Palermo, l'altro a Siracusa, rispettiva- mente del 1149 e del 1187; l’uno in lapide quadrilingue (lati- no, greco, arabo in caratteri arabi, arabo in caratteri ebraici)1 l'altro monolingue su pergamena2. La tolleranza nell'espres- * Su presentazione del socio prof. Federico Martino, l’Archivio Storico Messinese pubblica questo inedito contributo dell’eminente semitista mons. Benedetto Rocco, la cui redazione è precedente al 2001. 1 Cfr. M. AMARI, Le epigrafi arabiche di Sicilia, trascritte, tradotte e illu- strate a cura di Francesco Gabrieli, Palermo 1971, N. XXVII, pp. 201-212. 2 Cfr. J. WANSBROUGH, A Judaeo-Arabic Document from Sicily, in “Bulletin 6 BENEDETTO ROCCO sione linguistica era accompagnata alla tolleranza nell’e- sperienza religiosa.
    [Show full text]
  • I Maremoti Nell'area Dello Stretto Di Messina
    Mem. Descr. Carta Geol. d’It. XCvi (2014), pp. 87-128, figg. 32; tabb. 5 I maremoti nell’area dello Stretto di Messina The seaquakes in the Messina Strait area AveRSA m. (*), BUSSoletti g. (**), FeA m. (***), toRRe R. (***) RiASSUnto - Breve rassegna sullo stato delle conoscenze rela- 1. - intRodUZione tive agli eventi catastrofici costieri avvenuti in epoca storica nell’area dello Stretto di messina. Allo scopo di meglio definire gli elementi di Pericolosità areale esistente, vengono riportate i problemi che pone l’area geografica dello Stretto di Mes- una serie di informazioni riguardanti una loro minore intensità sina dal punto di vista della Pericolosità relativa al manifestarsi registrata in alcune località. È stata riscontrata la mancanza di di onde di maremoto a seguito di evento sismico o di frana dati certi sull’ultimo grande evento avvenuto nel 1908, sia per sottomarina è una questione ancora viva ed attuale. quanto riguarda i parametri del sisma (Magnitudo, epicentro, faglia infatti, è a tutti ben nota l’esistenza di un acceso ed sismogenetica) che per quelli relativi alle onde di maremoto. Per que- sto evento in particolare, si è rilevato che i tempi di impatto annoso dibattito sulla realizzazione di un Ponte sullo delle prime onde nelle aree a S dello Stretto sono piuttosto ri- Stretto che vede contrapposti da una parte i fautori della dotti. i valori elevati d’altezza d’onda e quelli relativi alla in- salvaguardia ambientale ed i cosiddetti catastrofisti con- gressione delle acque marine concordano arealmente ma vinti, dall’altra i fautori di un’opera ingegneristica na- discordano nelle localizzazioni stimate dell’epicentro del sisma.
    [Show full text]
  • Regione Siciliana
    STUDIO TECNICO DI CONSULENZA ECOLOGICA Agr.Dott. Nat. Giovanni Sarra Viale P. Umberto n. 61 Bis 98122 MessinaTel/Fax 090 713501-388 6181847 Email: [email protected] Pec: [email protected] REGIONE SICILIANA COMUNE DI MESSINA PROGETTO DI UN LOCALE ADIBITO A RISTORAZIONE PRUSST - MESSINA PER IL 2000 Località Contrada Scauzzina - villaggio Ganzirri VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ -RAPPORTO PRELIMINARE- ai sensi dell’art. 12 del Dlgs n. 152 03/04/2006 e s.m.i. (Dlgs n. 4 del 16/01/2008- Dlgs n. 128 del 29/06/2010) DITTA: DORA RAFFONE Coordinatore e Consulente ecologo: Agr. Dott. Nat. Giovanni Sarra Oggetto: Verifica di assoggettabilità alla VAS del Progetto per la realizzazione di un locale adibito a ristorazione – PRUSST - Messina per il 2000-Località Contrada Scauzzina Villaggio Ganzirri, MESSINA Ditta: Raffone Dora Rapporto Preliminare ai sensi dell’art. 12 del Dlgs n. 152 03/04/2006 e s.m.i. (Dlgs n. 4 del 16/01/2008- Dlgs n. 128 del 29/06/2010) Sommario ELENCO ACRONIMI ...................................................................................................................................... 3 PREMESSA ...................................................................................................................................................... 4 1 INTRODUZIONE E SCOPO DEL DOCUMENTO ..................................................................................... 5 2. RIFERIMENTI NORMATIVI E PROCEDURALI ...................................................................................
    [Show full text]
  • Presentazione Standard Di Powerpoint
    Prot. n. 10424 del 30/08/2018 La nostra scuola La nostra missione Le nostre azioni Anno Scolastico 2017/2018 Indice ❖ Premessa ● Mot ivazioni del bilancio sociale ❖ Gli stakeholders ❖ Identità della Scuola ● Il nostro Istituto ● Mission e vision ❖ Risorse umane ● Personale docente ● Personale ATA ● Organigramma ● Popolazione scolastica ❖ Autovalutazione e miglioramento ● Descrizione di priorit à e t raguardi ❖ Es it i ● Esiti prove strutturate per classi parallele ● Risultati nelle prove standardizzate nazionali ● Esit i compet enze sociali e civiche ● Esit i scrut ini finali ● Esit i a dist anza ● Orient ament o in uscit a ❖ Progetti di Istituto per lo sviluppo delle competenze chiave europee ● Progetti curriculari ● Ampliamento Offerta Formativa in orario extracurriculare ● Progetti CONI – Primaria ● Progetti per lo sviluppo delle competenze sociali e civiche ● Progetti PON ❖ Piano Nazionale Scuola Digitale ❖ Una finestra sul territorio ❖ Concorsi della sezione ad indirizzo musicale ❖ Visit e guidat e e viaggi di ist ruzione ❖ Formazione docenti ❖ Customer satisfaction – questionari percezione docenti, alunni e genitori ❖ Risorse finanziarie Istituto Comprensivo Villafranca Tirrena Premessa Motivazioni del bilancio sociale La decisionedi produrre il bilancio sociale dell’Istituto nascedalla convinzioneche comunicare al territorio i traguardi raggiunti e le risorse messe in campo siano un'occasione per RIFLETTEREsulle scelte effettuate e sull'orientamento verso determinati obiettivi . Il nostro bilancio rappresenta il senso di responsabilità di tutta la collettività scolastica,mirato a “rendere conto” ai soggetti coinvolti nel percorsodelle scelte operate,delle attività svolte, delle risorsestrutturali e umane,dei risultati raggiunti a favore della crescitaumanae culturale dei nostri alunni. Il bilancio socialesi pone, quindi, comeil punto di partenza per una riflessione comunetra scuola,famiglie e territorio .
    [Show full text]
  • Messina Variante Parziale E Piano Regolatore Generale
    Ing. Giuseppe Bonanno Ordine degli Ingegneri della Provincia di Me n.751 via Centonze 66 98122 Me [email protected] [email protected] cell. 393 3350222 – tel./fax 090 662189 LA “PANACEA DI TUTTI I MALI” MESSINA VARIANTE PARZIALE E PIANO REGOLATORE GENERALE Queste note vogliono essere un contributo, di supporto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina, per potere intraprendere un dialogo continuo e costruttivo, limitatamente alle funzioni tecniche di noi iscritti, con l’Amministrazione ed il Consiglio Comunali che a breve saranno rinnovati. Dialogo principalmente rivolto allo spirito di approccio alla programmazione di opere realmente fattibili, in tempi brevi e compatibili con il mandato di una Sindacatura; inoltre, il dialogo dovrà affrontare il problema annoso dell’applicazione di regole certe, basate su idee condivisee rispettose della legge e della reciproca collaborazione, con riflessi positivi sullo snellimento degli iter burocratici; quest’ultimo sarà oggetto di puntuali interventi e verifiche di percorso, che lo stesso Ordine si ripromette come impegno immediato e senza soluzione di continuità nel tempo. La mia esperienza professionale e di studioso delle metodologie urbanistiche, con annessa legislazione e normativa, oggi inevitabilmente, si scontra con le realtà attuali che riguardano Messina, mia città natale e luogo dove vivo e lavoro. In un primo tempo ho assistito in disparte osservando coloro, che si auto definiscono i “Salvatori e Protettori” della nostra casa (territorio), dibattere, proporre, disporre
    [Show full text]
  • Curriculum Vitae
    Curriculum Vitae lnformazioni personali Cognome/Nome RUSSO GIACOMO lndirizzo c/o crttR METRoPoTTANA rv otnÈzrorur vrA xxrv rMAGGro - 98122- Messina Telefono Ufficio 090 7761258 E-mai I 9.ru$$o@cittanetrop Cittadinanza ltaliana Data di nascita 25i09/1963 lstruzione AA.201S/16 . lscrizione presso l'Univerisità degli Studi di Messina - Dipartimento scienze giuridiche per il conseguimento della Laurea triennale in Scienze dell'Amministrazione - 3n anno A.A,2A11112 . Laurea in lngegneria Civile e Ambientale conseguita presso l'Università degli Studi di f\4essìna A S 1981/82 . Diploma di Geometra conseguito, presso l'lstituto Tecnico per Geometri "G. lvlinutoli". Abilitazioni professionali . Abilitazione all'esercizio della professione di lngegnere conseguita presso l'Università degli Studi di Messina; . Abilitazione all'esercizio della professione di Geometra conseguita presso I'lstituto Tecnico per Geometri G. [/inutoli" di l\4essina; . Abilitazione per Direttore di Cantiere Regionale di Lavoro conseguita a seguito di esame; . Drploma di Steno-dattilografo ed Esperto Commercìale. Attestazione di qualificazione o professionale -<Convegno qualità energetico ambientale e certificazione energetìca> anno 2010; . Attestazione di qualificazione professionale -<Modulo Cr a completamento del percorso formativo per Responsabile del Servizio di Prevenzrone e RSPP (Novembre Dicembre Protezione" - 2013)'. , . Attestazione di qualificazione professionale -<<Convegno: Le Norme UNI per il Risparmio, i'Efficienza e la Gestione dell'Energia">. Novembre 2015;
    [Show full text]
  • Paleoseismological Off- Fault Analyses in Eastern Sicily: a Contribute to the Characterization of Seismic Sources”
    UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Dipartimento di Scienze Geologiche DOTTORATO DI RICERCA in “Evoluzione geologica di orogeni di tipo mediterraneo” XXIII CICLO “Paleoseismological off- fault analyses in eastern Sicily: a contribute to the characterization of seismic sources” Tesi di dottorato di: Coordinatore: Prof. C. Monaco Claudia Pirrotta Tutor: Prof.ssa M.S. Barbano Anno Accademico 2009/10 Tesi di dottorato in “Evoluzione geologica di orogeni di tipo mediterraneo” di Claudia Pirrotta PALEOSEISMOLOGICAL OFF- FAULT ANALYSES IN EASTERN SICILY: A CONTRIBUTE TO THE CHARACTERIZATION OF SEISMIC SOURCES Riassunto …………………………………………………….……........................................i Abstact ……………………………………………………………........................................i Chapter 1 1- Geological and seismological features of Sicily……………………………………..…...1 1.1- Geological and structural setting of eastern Sicily…………………………...………...2 1.2- Eastern Sicily historical earthquakes and related seismogenic sources ……..…………7 Chapter 2 2- Earthquake Geology……………………………………………...……………………..18 2.1- Primary effects…………………………………………………………………..........20 2. 2- Secondary effects ……………………………………………………………...……..22 2.2.1- Landslides and rock-falls ……………………………………………………...…....23 2.2.2- Ground deformations ………………………………………………………..……...26 2.2.3- Liquefactions: soft sediment deformations …………………………………….…...30 2.2.4- Hydrological anomalies ……………………………………………………...……..34 2.2.5- Tsunami deposits ……………………………………………………………..…… 35 Chapter 3 3- Paleoseismology
    [Show full text]
  • Il Resoconto Degli Assessori Comunali
    TOMO IV IL RESOCONTO DEGLI ASSESSORI COMUNALI I N D I C E PARTE XV LE ATTIVITÀ SVOLTE CON IL VICESINDACO SALVATORE MONDELLO per i seguenti ambiti: Infrastrutture e Lavori Pubblici; Edilizia Pubblica e Privata; Mobilità Urbana e Extra Urbana; Pianificazione Urbana e Programmi Complessi; Risanamento e Rivitalizzazione Urbana; Beni Culturali ed Ambientali; Ponte sullo Stretto di Messina; PREMESSA……………………………………………………………………………..…… pag. 1 Risanamento……………………………………………………………………….....……… pag. 2 Progetto Capacity……………………………………………………………………….....… pag. 9 Edilizia scolastica ed immobili comunali…………………………….……………………… pag. 10 FINANZIAMENTI EXTRABILANCIO PER VERIFICHE SIMICHE MONITORAGGIO INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MESSA IN SICUREZZA EDIFICI SCOLASTICI……………………………………………………………...………………… pag. 32 MERCATO ZAERA………………………………………………………………………… pag. 32 NUOVA SEDE MESSINA SOCIAL CITY………………………………………………… pag. 33 CASA SERENA…………………………………………………………...………………… pag. 34 CASERMA DI MAIO………………………………………………..……………………… pag. 35 PALAGIUSTIZIA………………………………………………………...………………… pag. 37 IL PILONE DI TORRE FARO………………………………………..…………………… pag. 38 LAVORI PUBBLICI………………………………………………………...……………… pag. 39 PORTO DI TREMESTIERI………………………………………...……………………… pag. 40 VIA DON BLASCO…………………………………………………………….…………… pag. 41 BARRIERE ARCHITETTONICHE………………………………………..……………… pag. 48 RELAMPING……………………………………………………………..………………… pag. 49 OPEN FIBER E RETI TELEMATICHE GENERICHE……………...…………………… pag. 51 WATERFRONT………………………………………………………………………..…… pag. 51 MOBILITÀ URBANA E VIABILITÀ……………………………………………………… pag. 52 Galleria
    [Show full text]
  • Osservazioni Al Sia Del Progetto Preliminare Del Ponte Sullo Stretto Di Messina E Opere Collegate
    OSSERVAZIONI AL SIA DEL PROGETTO PRELIMINARE DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA E OPERE COLLEGATE 3 QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE ITALIA NOSTRA, WWF, LEGAMBIENTE 160 OSSERVAZIONI AL SIA DEL PROGETTO PRELIMINARE DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA E OPERE COLLEGATE 3.1. AMBIENTE IDRICO 3.3.1 Idrologia Tutta la documentazione consultata sembra molto confusa e frammentata, forse a causa delle due diverse indagini che a volte si sovrappongono. La bibliografia è superficiale, con grossolani errori ed omissioni e spesso i lavori scientifici elencati nella bibliografia non sono citati nel testo. Capita pure (Parte 3: Sintesi non Tecnica) che vengano citate pubblicazioni nel testo ma non in una bibliografia conclusiva. Nei numerosi fascicoli prodotti è sempre ripetuto che lo Stretto di Messina è un luogo particolare, sensibile, unico al mondo, da salvaguardare mediante attente opere di mitigazione ma le opere di mitigazione indicate sono ridicole. Sarà, infatti, impossibile evitare, durante i lavori di scavo, che tutta l’area sia riempita di particellato che finirà in mare e sarà distribuito dalla corrente per tutto lo stretto. Gli estensori della relazione, per tutti i problemi di carattere ambientale marino cui non sono stati in grado di rispondere, hanno indicato che sarebbe stato attivato un sistema di monitoraggio durante l’esecuzione delle opere. Considerate le comprovate valenze naturalistiche nello Stretto di Messina, la cui unicità è fuori discussione, tale mancanza di risposte ed il monitoraggio in corso d’opera sono ipotesi assolutamente ridicole, insoddisfacenti e per nulla rispettose del patrimonio naturale dello Stretto. La relazione su fauna e flora terrestri ha indicato come siti interessanti e da salvaguardare l’area di Mortelle e l’area fronte mare tra Ganzirri e Torrefaro (Via Circuito) priva di costruzioni lato mare, ove sono previsti il pontile ed il pilastro principale.
    [Show full text]
  • I Maremoti Nell'area Dello Stretto Di Messina the Seaquakes in The
    Mem. Descr. Carta Geol. d’It. XCvi (2014), pp. 87-128, figg. 32; tabb. 5 I maremoti nell’area dello Stretto di Messina The seaquakes in the Messina Strait area AveRSA m. (*), BUSSoletti g. (**), FeA m. (***), toRRe R. (***) RiASSUnto - Breve rassegna sullo stato delle conoscenze rela- 1. - intRodUZione tive agli eventi catastrofici costieri avvenuti in epoca storica nell’area dello Stretto di messina. Allo scopo di meglio definire gli elementi di Pericolosità areale esistente, vengono riportate i problemi che pone l’area geografica dello Stretto di Mes- una serie di informazioni riguardanti una loro minore intensità sina dal punto di vista della Pericolosità relativa al manifestarsi registrata in alcune località. È stata riscontrata la mancanza di di onde di maremoto a seguito di evento sismico o di frana dati certi sull’ultimo grande evento avvenuto nel 1908, sia per sottomarina è una questione ancora viva ed attuale. quanto riguarda i parametri del sisma (Magnitudo, epicentro, faglia infatti, è a tutti ben nota l’esistenza di un acceso ed sismogenetica) che per quelli relativi alle onde di maremoto. Per que- sto evento in particolare, si è rilevato che i tempi di impatto annoso dibattito sulla realizzazione di un Ponte sullo delle prime onde nelle aree a S dello Stretto sono piuttosto ri- Stretto che vede contrapposti da una parte i fautori della dotti. i valori elevati d’altezza d’onda e quelli relativi alla in- salvaguardia ambientale ed i cosiddetti catastrofisti con- gressione delle acque marine concordano arealmente ma vinti, dall’altra i fautori di un’opera ingegneristica na- discordano nelle localizzazioni stimate dell’epicentro del sisma.
    [Show full text]
  • Citta' Di Messina
    CITTA’ DI MESSINA Dipartimento Protezione Civile e Difesa Suolo PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Il Sindaco Prof. Renato ACCORINTI Assessore Protezione Civile Cap. Sebastiano PINO PIANO DI EMERGENZA COMUNALE (P.E.C.) Dirigente Dipartimento Protezione Civile Ing. Antonio CARDIA Progettista Piano P.C. Elaborato Ing. Antonio RIZZO Collaboratore Geol. Paolo RISCHIO PINO MAREMOTO N. Elaborato R.M. 04 Aggiornamento Giugno 2016 Piano Comunale di Protezione Civile – Città di Messina SEZIONE 4 RISCHIO MAREMOTO PREMESSA Il Rischio maremoto rappresenta storicamente per la Città di Messina un evento possibile e che ha causato, durante gli eventi verificatisi, numerose vittime. Per questo motivo una parte di questo approfondimento, verrà dedicata alla relazione del prof. Stefano Tinti dell’ Università di Bologna, uno dei massimi esperti nazionali ed internazionali di tsunami nel Bacino del Mediterraneo, per i necessari futuri studi di dettaglio nell’ Area dello Stretto di Messina. Allo stato attuale, in mancanza di studi specifici condotti sugli effetti della capacità di penetrazione di una onda anomala di maremoto (tsunami), sulla costa tirrenica e ionica, generata sia da un terremoto sia da una frana, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale così come determinato nel Piano del 2008, ha segnalato l’opportunità di considerare la quota di + 10 metri sul livello del mare come la quota di sicurezza per un eventuale rischio da maremoto. Proprio per questo motivo tutte le Aree di Emergenza, considerate nel Piano di Emergenza per Rischio Sismico, sono posizionate cautelativamente ad una quota superiore a 10 metri sul livello del mare. Si 1 precisa comunque che il “terremoto di progetto” del Piano di Protezione Civile, come indicato nella Sezione 3 “Rischio Sismico” (PEC.RS.03) si riferisce ad un “Evento n.2” con un terremoto di riferimento di Magnitudo M: 6,30 e Intensità I: IX ,potenzialmente, secondo letteratura scientifica, non in grado di generare onde particolarmente alte.
    [Show full text]