150 vette per il 150° del CLUB ALPINO ITALIANO le più belle vette d’Italia salite dai suoi soci

a cura di: Gianluigi Montresor Giacomo Stefani SOMMARIO

*Saluto del Presidente del CAI – Umberto Martini pag. xxx

*150 vette per 150 anni del CAI – Giacomo Stefani pag. xxx

*Coordinare 1.500 “autori” – Gianluigi Montresor pag. xxx

*LE 150 VETTE pag. xxx

*Tabelle riepilogative e tavole statistiche pag. xxx

*Credits e ringraziamenti pag. xxx 20 Grivola Percorrendo la Valle d’Aosta da Villeneuve e poi con una doppia di 10 mt ad un intaglio. A Sarre appaiono, maestose, le magnifiche pareti destra per un diedrino con 1 chiodo, possibile Gruppo/Massiccio nord-est e nord-ovest, purtroppo ormai sempre neve e vetrato, (III+) ci si riporta in cresta. Da Alpi Graie, più povere di ghiaccio. In posizione isolata, ai qui in poi, aggirando eventuali difficoltà sul gruppo del sottogruppo della Grivola Quota 3.969 m Latitudine Longitudine 45°35’45”N - 7°15’27”E Regioni italiane interessate Valle d’Aosta

Punti d’appoggio *Rifugio Vittorio Sella (2.584) - CAI Biella *Bivacco Gratton (3.198) Società Guide Cogne *Bivacco Balzola (3.477) CAI Torino Cartografia Tavolette 1:25.000 IGM Carta n.2 1:50.000 IGC Bibliografia essenziale Guide dei monti margini settentrionali del gruppo, è un belvedere versante sud-est, raggiungere la cima con passi d’Italia - Gran Paradiso grandioso sulle montagne valdostane. di III. Gli ultimi 100 metri di cresta si possono CAi / TCI evitare (consigliato) ricongiungendosi con la via Cenni di storia alpinistica normale che sale dal versante sud Foto J. Ormsby, R. Bruce con Daynè, Cachat e Tairraz Discesa per cresta sud, via dei archivio Giuliberti Massimo 23/8/1859. primi salitori, facendo molta Per la parete nord-ovest L. Binel, A. Deffeyes con attenzione alla qualità L. Carrel e R. Chabod 6/8/1936. della roccia e ai rari Per la parete nord est A. Cretier e L. Binel ometti che indicano 2/8/1926. la direzione. Per raggiungere Vie normali il pianoro del Cresta Est-Nord Est. ghiacciaio di Trajo Dal Bivacco Gratton (9 posti, 4-5 ore da Cretaz, potrebbe essere valle di Cogne) al Colle del Pousset traversando utile una doppia di Data della salita: il ghiacciaio del Trajo, raggiungere il bivacco circa 20 mt. Pericolo 13-14 luglio 2013 Balzola (4 posti, 6-7 ore da Cretaz) al Colle di cadute sassi su Sezione/sottosezione/gruppo incaricato: delle Clochettes. Dal colle attaccare la cresta tutto il percorso. CAAI occidentale per placche e lame rossastre saldissime (II-III, con qualche passo scorbutico in discesa). La N° partecipanti alla salita: 3 Grivola da un olio di roccia poi cambia colore divenendo verdastra ma Renato Chabod sempre ottima e si incontrano guglie di maggior rilievo. Superare le prime due sul filo (III+)

3 4 31 Breithorn Occidentale 136 Monte Amaro

Gruppo/Massiccio Gruppo/Massiccio Alpi Pennine, Majella gruppo del Appennino centrale Quota Quota 4.165 m 2.793 m Latitudine Latitudine Longitudine Longitudine 45° 56’ 26’’N - 7°44’ 53’’E 42°03’00”N - 14°03’00”″E Regioni italiane Regioni italiane interessate interessate Valle d’Aosta Abruzzo

Punti d’appoggio Punti d’appoggio *Rifugio Ottorino *Bivacco M. Pelino 2.780, Mezzalama (3.004 m) Rifugio Manzini (CAI) CAI sez. Torino *Rifugio Guide d’Ayas Cartografia (3.394 m) IGM 25000 147 III-SO Società Guide (Pacentro) - 1956 di Champoluc-Ayas *Rifugio del Teodulo (3.317 m) CAI Torino *Rifugio GUIDE DEL CERVINO (3.470 m) Società Guide del Cervino *Bivacco Rossi e Volante (3.750 m) CAI UGET Torino Data della salita: 6 – 7 luglio 2013 Cartografia Data della salita: Matterhorn-Mischabel, Sezione/sottosezione/gruppo incaricato: 7 luglio 2013 Landeskarte der Schweiz sezione CAI di Palestrina (RM) foglio 5006 Sezione/sottosezione/gruppo incaricato: Bibliografia N° partecipanti alla salita: 5 sezione di CHATILLON (Valle d’Aosta) essenziale Gino Buscaini N° partecipanti alla salita: 13 GUIDA DEI MONTI Note: escursione effettuata in notturna D’ITALIA - Monte Rosa È uno dei “4000” di più facile accesso delle Alpi L’itinerario più facile dal versante italiano si CAI / TCI è il secondo massiccio montuoso più alto degli tutti lunghi e faticosi. L’itinerario che sale dalla e pure uno dei più frequentati, soprattutto con snoda lungo il ghiacciaio superiore del Teodulo, Appennini continentali dopo il Gran Sasso, parte di Sulmona, provincia dell’Aquila (versante gli sci. partendo dai rifugi “Guide del Cervino” o Foto situato nell’Appennino centrale abruzzese al Est) risulta la via migliore per salire sul Monte “Teodulo”, raggiunge il Breithorn plateau per Bois Camillo - Fiorenzo confine tra le province di Chieti e l’Aquila e Amaro, non presenta sali e scendi, la salita è La vicinanza delle funivie del “Klein Matterhorn”, poi proseguire lungo il fianco Sud, incontrando Garin - Franco Signorino Pescara e posto al centro dell’omonimo Parco sempre costante tranne i 300 metri di dislivello che sale da Zermatt, e di Cervinia, ne fanno una alcuni crepacci. La pendenza raggiunge i 35°. Da nazionale della Majella. su pietraia che separa il Fondo di Majella con salita affrontabile tranquillamente in mezza ultimo si segue la nevosa cresta O. la Forchetta di Majella comunque superabili con giornata. Assai interessante è la traversata in cresta lungo La Majella è conosciuta per un motivo particolare: larghe serpentine. i Breithorn centrale e orientale, il “gemello La vetta occidentale fa parte della catena Breithorn” e la Roccia Nera. si tratta di una delle poche località dove un propriamente detta “dei Breithorn”, che conta margine depositionale di una piattaforma altre 4 cime superiori ai 4.000 metri. Anche la “Triftjigrat”, o cresta N, rappresenta carbonatica può essere osservata nella sua Lungo la linea di cresta corre il confine nazionale un itinerario assai remunerativo. Sempre dal completezza in affioramento. fra Italia e Svizzera. versante Svizzero, lungo la parete N, si snodano Prima ascensione: Henry Maynard, Joseph-Marie vie di grande impegno alpinistico. Gli itinerari che salgono sulle cime più alte della Coutett, Jean-Baptiste e Jean-Jacques Erin, Jean Majella, da qualsiasi versante si parte, sono Gras il 13 agosto 1813, per il versante SSO. 5 6 49 Pizzo Bernina

Gruppo/Massiccio Alpi Retiche Quota 4.049 m Latitudine Longitudine 46°26’57” N - 9°54’29” E Regioni italiane interessate Lombardia dalla Valtellina e poi per la Val Malenco Nazioni interessate oltre all’Italia Svizzera – dall’Engadina e la strada che sale al Passo del Bernina

Punti d’appoggio * Rifugio Marco e Rosa (3.610 m) - cai Sondrio Numerosi itinerari alpinistici di alta montagna su il canalone di Cresta Aguzza e attaccare per le *Rifugio Marinelli Bombardieri (2.813 m) tutti i versanti. Il più noto è la Via Biancograt, roccette successive. Con l’aiuto delle corde fisse cai Sondrio ma sono molto frequentate anche le vie normali raggiungere il rifugio Marco e Rosa. *Rifugio Bignami dal versante svizzero (Morterasch) ed italiano. (2.401 m) Seguire in direzione N l’ampio pendio che *Rifugio Carate (2.635 m) Grandioso panorama sulle Alpi Centrali. Cima più conduce alla Spalla del Bernina. Al termine del Cai Carate *Capanna Diavolezza alta delle Alpi Retiche Occ. e cima più orientale pendio si supera il breve salto di roccette (2.973 m) fra i 4.000 delle Alpi. Linea ferroviaria Tirano – procedendo verso sinistra che *Capanna Tschierva St. Moritz. conduce alla Spalla vera e (2.583 m) propria (4.021 m). *Capanna Boval (2.495m) Prima salita Cartografia J.Coaz, Jon e Lorenz Ragut Tscharner il 13 Da qui seguire Carta Svizzera settembre 1850. l’affilata cresta sud Foglio 1277 Prima salita per il versante dal rifugio Marinelli: nevosa ed aerea Bibliografia F.F. Tuckett, F.A.Y.Brown, Christian Almer e fino alle roccette essenziale F.Andermatten il 23 giugno 1866. che portano in Bernina di N.Canetta e G.Miotti vetta. Guida dei Monti Dal rifugio Marinelli al rifugio Marco e Rosa Data della salita: d’Italia - Bernina Roccoli e quindi per il Canalone di Cresta Aguzza Dal rifugio circa 7-8 luglio 2013 CAi / TCI (1996); e per creste. 5-6 h. Kompass 1:5.000 Difficoltà PD con passi di 2° e 3°. Sezione/sottosezione/gruppo incaricato: F.93 Bernina CAI sez. Valmalenco Dal rifugio Marinelli salire in direzione NE per sfasciumi e neve in direzione del Passo Marinelli N° partecipanti alla salita: 10 (3.087 m) che accede al ghiacciaio di Scerscen superiore. Note: Vette raggiunte Bellavista, Pizzo Zupò, Pizzo Argent, Pizzo Bernina Procedere ora sul ghiacciaio in direzione NNO costeggiando il costone del Piz Argent. Passare

3 4 70

Gruppo/Massiccio Alpi Retiche – Gruppo Adamello-Presanella Quota 3.558 m Latitudine Longitudine 46°13’10”N - 10°39’51” E Regioni italiane interessate Trentino-Alto Adige (TN)

Punti d’appoggio *Via normale da Est-Sud-Est: Rifugio Val d’Amola G. Segantini (2.373 m), raggiungibile da Malga Vallina d’Amola (2.008 m) Al centro della rocciosa e poco frequentata parete Via normale da Ovest: dal Rifugio Denza in ore 1 ca. est sale la Via delle Guide (dislivello 550 m, attraverso la Vedretta di Presanella si raggiunge *Via normale da Ovest: difficoltà IV e V grado; prima salita G. Alimonta, la Sella di Freshfield e la Sella della Muraccia. Di Rifugio Denza (2.298 m) Bruno e Catullo Detassis, S. Serafini e N. Vidi, qui cresta finale di roccette e neve. raggiungibile all’ex Forte guide di Campiglio, 8 settembre 1949). Sulla Pozzi Alti (1.884 m), parete sono state tracciate anche recentemente Via normale da ESE: dal Rifugio Segantini si servito da stretta strada, altre vie di roccia. sale alla Bocchetta del Monte Nero; dopo un lunga circa 6,2 km., ac- cessibile a tutti i veicoli. passaggio roccioso in discesa lungo un caminetto Dal parcheggio del Forte Cima emblematica, la più elevata interamente (2° grado), si raggiunge il Bivacco Orobica e per circa ore 1,30 per comodo compresa in territorio trentino. Dalla vetta cresta di roccette e neve alla cima. sentiero. estesi panorami sui vicini gruppi dell’Adamello, Cartografia del Brenta e dell’Ortles Cevedale. Per entrambe dislivello di circa KOMPASS N. 639 - 1.200 metri dai rifugi. Presanella 1:25.000 Prima salita Bibliografia Effettuata nel 1864 da D.W. Freshfield, Beachcroft essenziale e I. D. Walker, con François Devouassoud, guida Presanella di D. Ongari Guide dei Monti di Chamonix, e B. Delpero, portatore di Vermiglio. d’Italia - Presanella Probabilmente la cima era già stata raggiunta da CAI / TCI -1978 anonimi topografi nel 1854. Foto Francesco Lamo CAAI Vie normali Data della salita: La peculiarità di questa cima è di avere due 7 luglio 2013 vie normali, entrambe molto frequentate, di Sezione/sottosezione/gruppo incaricato: carattere completamente differente. Ambiente CAAI gruppo Orientale glaciale lungo la via normale da O; roccette e tracce di sentiero lungo la via normale da ESE. N° partecipanti alla salita: 6

Note: Salita dalla Cresta EST

3 4 115 Cimon della Pala

Gruppo/Massiccio Gruppo delle Pale di San Martino Quota 3.185 m Latitudine Longitudine 46°17’13”N - 11°49’09” E Regioni italiane interessate Trentino-Alto Adige (TN)

Punti d’appoggio La conquista della vetta del Cimon della Pala è Nel 1934 si cimentarono con successo sulla parete *Bivacco Fiamme Gialle stata una delle imprese del gruppo delle Pale di Alvise Andrich, Mary Varale e Furio Bianchet i (3.005 m) Guardia di finanza San Martino più ambite; il primo esploratore a quali tracciarono una bella via diretta, mentre e Fondazione A. Berti cimentarsi sulle rocce del monte fu nel 1869 Paul in tempi più recenti sulla parete occidentale del situato sulla spalla Grohmann. Questa salita, che non ebbe successo, Cimon della Pala si impegnarono gli alpinisti sud-est del monte intendeva superare la parete sovrastante la spalla della Guardia di Finanza di stanza al Passo Rolle. *Rifugio Rosetta sud-est. R. Zagonel, C Plattner e D. Busin nel 1963 (2.581 m) - SAT *Baita Segantini tracciarono la “Direttissima Fiamme Gialle” (2.182 m) - privata in Prima salita mentre R. Reali e S. Vinco aprirono la “Via dei prossimità del Passo Avvenne invece nel 1870 superando le pericolose Finanzieri”. Nel limite destro della parete, sul Rolle. rocce friabili settentrionali della montagna, autori “Pilastro Girasole”, si cimentarono con successo Cartografia il pioniere inglese Edward Whitwell assieme allo Giacomo e Renzo Corona nel 1986. *IGM , carta topografica svizzero Christian Lauener con la guida cortinese d’Italia scala 1:50.000 e Santo Siorpaes. Anche al giorno d’oggi il Cimon Nel 1995 viene salita la via forse più impegnativa 1:25.000 della Pala rimane una cima complessa e difficile del monte: “El Marubio” di M. Zanolla *Kompass n° 76-622 scala 1: 50.000 ed è quindi non molto frequentata. “Manolo”, A. Sorato, C. Zorzi e M. e 1: 25.000 Zagonel. Parco naturale Paneveggio Il Cimon della Pala mostra nel suo versante Pale di San Martino occidentale una bellissima e maestosa parete di Da Nord Christian *Carta per escursionisti forma triangolare che domina la cittadina di San Lauener, Edward scala 1:25.000, Tabacco n° 022 Pale Martino, per la sua caratteristica forma slanciata Whitwell e Santo di San Martino scala è anche denominato “il Cervino delle Dolomiti”. Siorpaes 1870, 1:25.000 itinerario non più *TCI San Martino di La salita della cima, conquistata dal ghiacciaio percorribile per Castrozza e zone adiacenti settentrionale nel 1870, per la sua pericolosità le numerose frane scala 1:50.000. è stata abbandonata preferendo il tracciato da presenti. Data della salita: Bibliografia sud aperto da Ludwig Dormstadter, Hans Stabeler 7 luglio 2013 essenziale *Pale di S. Martino e Luigi Bernard nel 1889. Lo spigolo nord-ovest Da Sud Ludwig Sezione/sottosezione/gruppo incaricato: Ettore Castiglioni venne vinto nel 1893 da G. Melzi e G. Zecchini. Dormstadter, Hans Sezione CAI Fiamme Gialle, Scuola Alpina, Guardia di Finanza di Predazzo CAI / TCI Stabeler e Luigi *Pale di S. Martino Sulla parete occidentale sono presenti numerose Bernard 1889. Pellegrinon Bepi N° partecipanti alla salita: 3 militari della Scuola Alpina GdiF di Predazzo vie , la più audace fu quella aperta in solitaria *Pale di S. Martino Samuele Scalet da Georg Leuchs nel 1905 diventata negli anni La ferrata Bolver Lugli sale con Foto: Canteri Marco *Pale di S. Martino seguenti una grande via classica. bel tracciato la parete occidentale Luca Visentini. sottostante il bivacco Fiamme Gialle.

Note: La cima è stata raggiunta in compagnia del gruppo del CAI – SAT di Fiera di Primiero - Vanoi. 3 4 62 Pizzo di Coca 116 Cima dei Preti

Gruppo/Massiccio Gruppo/Massiccio Orobie Centrali Dolomiti Orientali - Sottogruppo Gruppo del Duranno del Barbellino Cima dei Preti Quota Quota 3.050 m 2.707 m Latitudine Latitudine Longitudine Longitudine 46°04’17”N - 10°00’42”E 46°20‘36 ‘’N - 12°25‘13‘’E Regioni italiane Regioni italiane interessate interessate Lombardia Friuli Venezia Giulia Veneto Punti d’appoggio *Da sud-est: Punti d’appoggio Rifugio A. Curò *Bivacco Paolo Greselin al Lago Barbellino (1.920 m) C.A.I. Padova 1.895 m - CAI BG alta Val Compol *Da sud: Rifugio Coca *Rifugio Maniago 1.892 m – CAI BG (1.730 m) C.A.I. Maniago *Da nord-ovest: alta Val Zemola Bivacco A. Corti 2.499 m CAI SO Cartografia *Da nord: Editrice Tabacco Bivacco E. Resnati Bibliografia 1.953 m - CAI Manerbio essenziale Cartografia *A. e C. Berti *IGM al 25.000 Foglio Data della salita: Dolomiti Orientali Bondione 7 luglio 2013 Vol. II, *KOMPASS N. 104 Guida dei Monti Data della salita: Sezione/sottosezione/gruppo incaricato: D’Italia - CAI / TCI 7 luglio 2013 Foppolo Val Seriana CAI Spilimbergo 1:50.000 *R. Mazzilis Per Sentieri Selvaggi Sezione/sottosezione/gruppo incaricato: Bibliografia N° partecipanti alla salita: 4 Editrice CO.EL. Unione Bergamasca CAI essenziale Alpi Orobie Guida dei Monti è la cima più alta del gruppo e verso Sud –Est via normale. La prima ascensione invernale fu N° partecipanti alla salita: 7 d’Italia - CAI / TCI si protende in un poderoso crestone dominato realizzata solamente l’11 febbraio 1967 da S. Più alta montagna delle Orobie, dalla vetta si può orientale, impegnative le vie lungo le creste Nord Foto da Punta Compol, Cima Cantoni e Cima di Ciazze Fradeloni , V. Zuani e G. Meng. Alte. Sulle pareti meridionali sono state tracciate Cima dei Preti da Sud–Est: via normale impegnativa godere di un panorama sulle Orobie orientali e sulla e Sud, interessante la traversata per cresta alle Unione Bergamasca CAI numerose vie di arrampicata di notevole interesse per dislivello, pendenza e difficoltà tecniche zona circostante: si possono ammirare il Gruppo del Cime d’Arigna e al Dente di Coca ed un capolavoro ambientale, su roccia buona e con difficoltà concentrate nelle ultime centinaia di metri. Bernina e il Monte Disgrazia e la catena delle Alpi di Antonio Baroni il canalone N-O aperta l’11 medie. Segnaliamo in particolare gli itinerari Riservata ad alpinisti, richiede la progressione in Retiche, il lago del Barbellino, il Pizzo del Diavolo settembre 1889. Il Pizzo Coca fa parte della aperti da V. Altamura , insuperabile conoscitore cordata con l’attrezzatura completa e l’uso della della Malgina, il Monte Torena, il Pizzo Strinato, il traversata delle 6 cime, itinerario alpinistico con di questo settore delle Dolomiti d’Oltre Piave. corda doppia per la discesa sui tratti rocciosi Il catino dove sorge il Bivacco Greselin è più difficili. Fino al Bivacco Greselin difficoltà Monte Costone, il Monte Trobio, il Monte Gleno e il passaggi massimi di IV grado (zona Scais) che denominato localmente Cadin dei Preves in EE con passaggi di I grado nei lunghi tratti di Pizzo Recastello, il Monte Grabiasca, il Pizzo Poris, parte dal Pizzo Redorta (situato proprio a ovest riferimento ad antiche leggende cimoliane che rocce ripide, esposte sulla forra di Pale Floriane. il Pizzo Redorta, la Vedretta del Marovin, la Punta del Coca) e arriva fino al pizzo attraversando ritenevano la montagna una colossale cattedrale Difficoltà di II e II superiore sulle rampe e nei Scais (3.038 m) e il Pizzo del Diavolo di Tenda, la tutta la cresta. Da Valbondione al Rifugio Coca e e Punta Compol, Cima Cantoni e Cima Ciazze Alte canali rocciosi che conducono in vetta. Presolana. alla Bocchetta dei Camosci. Dalla Bocchetta dei i suoi preti inginocchiati, dediti a scongiurare Salito la prima volta da A. Baroni luglio 1877 dalla Camosci (q. 2719 m) si prende subito a sinistra che le anime dei dannati (sconziurez) non Dal parcheggio presso il Ponte Compol ore 3 / 4 sfogassero le loro ire vendicative e perverse sui al Bivacco Greselin; ore 5 / 6 alla vetta. Bocchetta dei Camosci che costituisce la via di per un camino di 1+ di circa una trentina di metri paesani. salita normale. (bolli rossi). Si procede poi ancora per sentiero e Il 23 settembre 1874 M. Holzmann e S. Siorpaes Il Bivacco Greselin è raggiungibile anche dal Il pizzo Coca ha numerose ed importanti vie di roccette semplici fino alla croce di vetta. toccarono per primi la vetta lungo l’attuale Rifugio Maniago (itinerario alpinistico, ore 6). 5 6 salita, bella ed elegante la via sullo spigolo 109 Cima Ovest di Lavaredo Sui vari versanti corrono numerose vie di stampo sale sul grande tetto della parete N - A. Huber, classico e sportivo; tra queste: 1999, X e XI. Gruppo/Massiccio *Spigolo Demuth - via frequentata e famosa Alpi Orientali che sale l’estetico spigolo NE - F. Demuth, S. Fra il 1915 ed il 1917 le varie cime del gruppo Dolomiti di Sesto, Lichtenegger e F. Peringer, 1933, disl. 550 m, costituirono il fronte di guerra. Di questo di Braies e d’Ampezzo diff. IV, V, un tratto A0 (o VII-); periodo rimangono ancora evidenti resti (trincee, Gruppo delle Tre Cime di Lavaredo Quota 2.973 m Latitudine Longitudine 46°37’07”N - 12°18’20”E Regioni italiane interessate Veneto (BL) Trentino - Alto Adige (BZ) Punti d’appoggio *Rifugio Auronzo (2.330 m), proprietà CAI di Auronzo, situato in forcella Longeres. *Rifugio Lavaredo (2.344 m), gestione privata, situato ai piedi delle Tre Cime. *Rifugio Antonio *Via Cassin - grande classica, prima via aperta gallerie, baraccamenti) sul massiccio e sul vicino Locatelli - Sepp Inner- sulla parete N, rappresenta una delle più Monte Paterno. kofler - Dreizinenhutte (2.450 m), proprietà CAI ardimentose arrampicate degli anni trenta - di Padova, situato in R. Cassin e V. Ratti, 1935, 550 m, VI e A1 (o Prima salita forcella Toblin. VIII); effettuata il 21 agosto 1879 da Michl Cartografia *Via Jean Couzy - l’itinerario, aperto con impiego Innerkofler e Georg Ploner lungo *IGM: F. 12 tav. sistematico di chiodi ad espansione sale il lato la parete sud-ovest. Tre Cime di Lavaredo sinistro della parete N, a sinistra del grande tetto, 1:25.000 lungo una serie di gialle fasce strapiombanti - Via normale *Tabacco: F. 010 R. Desmaison e P. Mazeaud, 1959, 550 m, VI, VI+ Come per le vie normali Dolomiti di Sesto e F. 017 - Dolomiti e A3 (o X-); della Cima Grande e di Auronzo 1:25.000 *Spigolo degli Scoiattoli: strapiombante spigolo della Piccola, anche *Kompass: F. 047 aperto dagli Scoiattoli di Cortina - L. Lacedelli, questo è un percorso Tre Cime di Lavaredo G. Ghedina, L. Lorenzi e A. Michielli, 1959, complesso che si 1:50.000 450m, VI e A2 (o VIII+); svolge per cenge e Bibliografia *Via Italo Svizzera - aperta in arrampicata camini (difficoltà: essenziale *G. Buscaini artificiale sale al centro della parete N, superando III/III+). Data della salita: Dolomiti orientali, gli imponenti strapiombi che la caratterizzano Il massiccio delle 3 agosto 2013 Zanichelli 1984 - C. Bellodis e B. Franceschi, A. Schelbert e Tre Cime è di estremo *A. Berti H. Weber, 1959, 550 m, VI, A2 (o IX-); interesse e fama nel mondo Sezione/sottosezione/gruppo incaricato: Dolomiti Orientali Vol. *Via Alpenliebe (amore alpino) - via di elevata alpinistico. Scuola di Alpinismo Franco Gessi, Sezione di Bassano del Grappa I parte 2a, Guide dei Monti d’Italia - difficoltà e grande eleganza - C. Hainz e N° partecipanti alla salita: 2 CAI/TCI 1973 K. Astner, 1996, 550 m, VIII e IX; *Via Bellavista - itinerario di estrema difficoltà, Foto Note: Salita parete Nord per la via Cassin-Ratti, discesa via normale. Bressan Fabio Minuzzo Andrea 3 4