Il Brutto Anatroccolo Si Trasforma in Moroteo Atto Di Clemenza Verso I Carcerati

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Il Brutto Anatroccolo Si Trasforma in Moroteo Atto Di Clemenza Verso I Carcerati lunedì 9 dicembre 2002 oggi 7 Natalia Lombardo gli ex Dc; «per la legge elettorale c’è tem- po», sogghigna Mario Baccini. Senza nominarlo, a Bossi il segreta- ROMA Barra al centro, Berlusconi cambi Vicesegretario Berlusconi bilanci gli equilibri rio Udc non risparmia gli affondo: «Nes- la rotta del governo che sta naufragando suna indulgenza verso le «correnti euro- nelle derive estremiste e non parla più a scettiche» che vaneggiano Spectre di Bru- D’Antoni di maggioranza. La devolution ‘‘ quella «Italia di mezzo, moderata, solida- xelles, o verso chi «considera il Capo le, ragionevole di cui facciamo parte». presidente Buttiglione. E una non si farà sulla punta dello Stato come parte in causa e non Berlusconi, insomma, molli Bossi e guar- riferimento istituzionale». E la Devolu- di al centro. All’Udc nata ieri alla Fiera pletora di 250 consiglieri delle baionette padane tion è un impegno, ma «non un ukase di Roma e che ha eletto per acclamazio- ‘‘ zarista», una riforma costituzionale ne Marco Follini segretario. Scongiurato nazionali. Tra cui il gotha Giù il cappello davanti «non si fa sulla punta delle baionette il rischio di dare vita a un partito a tre padane». Si può fare, ma «entro i confi- teste, è lui stesso a proporre al congresso della vecchia Balena bianca alla storia della Dc ni» della sussidiarietà e dell’unico Stato, di «acclamare» anche Rocco Buttiglione senza divisioni fra «italiani nati con la presidente. E Sergio D’Antoni vicesegre- camicia e altri predestinati alla valigia di tario. I due si avvi- cartone». cinano al palco La Frontiera, dal cui parla Folli- comunque, resta ni: Buttiglione rad- marcata. Follini doppia l’abbrac- non risparmia di cio, l’ex segretario critiche la «sini- Cisl erge il braccio stra giustizialista», dell’imbarazzato dalla quale salva vincitore. «Sulla Follini: ora Berlusconi cambi rotta Fassino che «dice gestualità sono un cose nuove e per disastro», si scher- lui rischiose», (in misce il neo leader E’ nata l’Udc, partito di «frontiera» dei neodemocristiani. Eletto per acclamazione il nuovo segretario platea c’è anche Udc, moderato an- Stefania Craxi) e che nell’aspetto da lo «snobismo bar- professore di college che ha studiato alla to troppe «aliquote politiche». «È con sondaggio Datamedia (Udc all’1,5) non Camera lo dice ora lui, rivelando così ricadero dei girotondini». Però a diffe- scuola americana, ma ha iniziato il cam- spirito di amicizia e di verità che chiedia- è andato giù: «Avremmo perso quattro una sinergia di ferro. Quasi le stesse paro- renza di Gasparri e di An, nel fastidio mino politico con la lezione di Aldo Mo- mo a Silvio Berlusconi di aggiustare la elettori su cinque? Il vero sondaggio lo le sulle riforme da condividere, perché verso il presunto dominio della cultura ro, al quale offre un omaggio. rotta politica della maggioranza», dice faranno gli elettori». «la Costituente del ‘46 dimostra che le di sinistra, Follini ha più argomenti e Unione dei democratici cristiani di Follini, perché non si pensi che la coali- A mezzogiorno in punto, applaudi- riforme fatte insieme durano una vita. contrappone Camus a Sartre, Ionesco a centro, nome che media fra l’eredità Dc zione sia fatta da «tre partiti maggiori to da una platea stracolma e finalmente Quelle a maggioranza appena una legisla- Brecht, Borges a Garcia Marquez, Pop- e il nuovo partito «di frontiera». Un par- “contro” uno minore. Noi». L’Udc neo- calda, Follini parla per quasi un’ora. In tura». Innovazione sì, «uno strappo no». per e Aron ai «nipotini di Marx». Butti- tito «di centro, moderato e moderno, nata «non cede e non si rassegna», chie- prima fila lo ascoltano la moglie e la No anche a quel presidenzialismo trop- glione ne esce bene e alla fine, ribadisce popolare ma non populista, ispirato ai de equilibrio a un Berlusconi - Agamen- figlia Claudia. Tutto quello che non ave- po «verticale». Nessuna preclusione, ma il concetto: «Vogliamo rispetto, certo valori ma non clericale», che non brama none (privo del dono della serenità, se- va potuto rendere esplicito Pierferdinan- l’Udc preferisce «un cancelliere al Mega- Berlusconi si è dimenticato della nostra federazioni. È lo stesso Follini a dire ai condo Citati). Adesso sta a lui dimostra- do Casini (anche lui in prima fila, alla presidente». Follini, però, non parla di proposta di cancellierato...». Ma potre- tanti in platea che sognano la resurrezio- re il contrario. Certo quel regalino del fine abbraccia tutti) da presidente della sistema proporzionale, pallino fisso de- ste mai uscire dal governo? «La Dc era ne della Balena Bianca o «l’Eldorado de- Marco Follini paralitica, non si alzava mai dalle poltro- gli anni 80» che «non sarei il segretario nuovo ne, noi siamo tonici, se è giusto farlo ci giusto per tornare indietro». Ma a Bossi segretario alziamo». Leali alla coalizione, ma «non dice: «Davanti a quella storia si tolga il dell’Udc il caso Rai ubbidienti, autonomi e propositivi», in- cappello». Una frontiera che potrebbe Ap calza Sergio D’Antoni. essere varcata? «Non accettiamo sospet- Risposte concilianti da Forza Italia: ti». L’Udc resta piantata nel territorio del Festival di Sanremo, Aragozzini. Bondi invita il suo partito a raccogliere del centrodestra, ma patti chiari: a Berlu- L’uscita di Baldassarre sembra avvici- la sfida dell’Udc; La Loggia non teme sconi e Fini «sostegno e alleanza», a Bos- «Via i due giapponesi» narsi: se Casini tiene il punto nel brac- imboscate dai centristi» alla Camera. An- si «chiarezza e correttezza». Uscire dal cio di ferro con Pera, ormai anche cora chiusure dalla Lega: Cè sperava vin- governo? «Siamo e saremo nel governo Berlusconi si sarebbe convinto e pure cessero «i riformisti» (il più berlusconia- per quanto potremo essere utili e ascolta- Monito dal Palafiera Fini, se solo riuscisse a trovare un po- no Giovanardi?) e non sente aria «di ti», ma se la rotta non cambia tutto può sto al bizzoso ex presidente della Con- cambiamento»... Calore apparente da essere. L’Udc «non darà l’assalto alle pol- sulta. Ma Baldassarre si è impuntato; An: La Russa è rassicurato per la «solidi- trone» ma proprio per questo «ci riesce ROMA «Non ci piace e non conviene Baldassarre urtarebbe i nervi pure a me ne vado solo se esce anche Saccà, tà della maggioranza», E fra gli ex Dc difficile affezionarci agli strapuntini». al Paese, una Rai ridotta a una giun- Napoleone, che criticava il «semplice direttore generale. Pippo Gianni, del- dell’Ulivo, ai quali Follini aveva detto: Due ministeri senza portafoglio... L’accu- gla nella quale due o tre giapponesi impiegato» che censurava o metteva l’Udc, annuncia una risoluzione in venite voi di qua? Tanti auguri da Mastel- sa di ribaltonismo brucia, ma Follini di- continuano a combattere perché non bocca sulla libertà di pensiero, conclu- commissione di Vigilanza per le di- la, Fioroni rinnova l’invito ad abbando- fende le battaglie centriste, compresa hanno riconosciuto alla radio la voce de il leader Udc, allundendo alle cen- missioni del presidente e «anche di nare Berlusconi. quella sulla Rai dietro la quale «non ci dell’imperatore Hiroito che annuncia sure verso Biagi e Santoro. Una Rai Saccà». Qualcosa si muoverà in setti- Abbracci ed applausi sulle note del sono trame», ma doveri istituzionali la fine della guerra». Marco Follini «paranoica» nello scambiare «un ga- mana. Si parla di Piero Gnudi alla Canto libero di Battisti, un brindisi die- adempiuti «con scrupolo» da Casini. rilancia l’azzeramento del Cda a due lantuomo come Marco Staderini in presidenza (a cavallo fra Prodi e Casi- tro il palco con taglio di torta per «Folli- Brucia anche lo strappo tra Casini e Fini, consiglieri,. Sulla Rai, «metafora della un pericoloso bolscevico». Il bolscevi- ni), un Cda con Albertoni per la Lega, ni segretario. Il migliore». «Il migliore al quale il leader Udc non cela la delusio- politica», le differenze con gli alleati co è nella sala del Palafiera, c’era an- Giuliana Del Bufalo per FI, Guido Pa- segretario», corregge qualcuno, non sia ne per la «drastica chiusura» sull’indul- di centrodestra ci sono, ma «non tra- che ad ascoltare Casini. Baldassarre lo glia per An, e un consigliere ai Ds. mai si pensi al Migliore... Alla fine è stata to. Nessun «complesso del brutto ana- me». Nessuno vuole uno Zaccaria di bombarda di lettere per «scongelarlo» Anna La Rosa direttore generale? Od- votata una lista unitaria per il Consiglio troccolo», dice ai parenti-serpenti, del centrodestra» o di parte. Non piace, e farlo venire al Cda: «Non ci penso dio, certo è che nei giorni del congres- nazionale, stilata alle 4 di notte anche resto «sappiamo di non vivere nel lago però «una Rai che fa programmi me- nemmeno», replica Staderini. In pla- so Udc ha ronzato come un’Ape regi- grazie alla mediazione di Casini. Zeppa dei cigni...». diocri o ascolti calanti ed è priva di tea ci sono anche Biagio Agnes, diret- na intorno a tutti i big. di vecchi Dc, da Pomicino a Mannino, Bossi cigno non è... Eppure ha avu- progetto culturale». E il presidente tore generale dell’era Dc, e il patron n.l. per entrarci tutti da 230 diventano 250. «Un governo troppo spostato sulla Lega ci costringerà a impostazioni che rischiano di creare sempre più difficoltà» Bruno Tabacci deputato dell’Udc Un Berlusconi-bis, ma senza fretta Marcella Ciarnelli le leggi a contrasto, le dobbiamo fare Questo però crea dei problemi dono di aggiornare il nostro program- farne una questione di poltrone e non partito ipotizza? serenità derivano dalla sicurezza delle tentando di trovare il punto d’incon- di rapporto all’interno della co- ma». bisogna farsi prendere dalla fretta.
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