DDELEL PPOPOLOOPOLO

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musica

An no 0 VI 201 • n. arzo & il pentagramma 44 • Mercoledì, 31 m De ars «antiqua» et de homo krapinense di Patrizia Venucci Merdžo Gentilissimi, di Giordano, “Manon Lescaut” di Puccini, “Otello”, misni” denunciatore-promotore dei mali della nostra in occasione della tanto sospirata première del- titoli celeberrimi, cardini della storia del teatro musica- società, che con soli 70 minuti di botte-sputi-parolac- l’“Adriana Lecouvreur”, opera bellissima e ispirata da le, “Werther” di Massenet; né tantomeno oso sperare in ce ecc. ci ha aperto le nostre chiuse menti e ci ha fatto cima a fondo, assente dal cartellone da più di mezzo se- un allestimento del “Mefi stofele di Boito, della “Wal- “društveno osvijestiti” come non mai! Noi tutti gli sia- colo, sono rimasta impensierita da un fatto che non esi- ly” di Catalani, di “Francesca da Rimini” di Zandonai, mo “zaduženi!” Come potremo mai ripagarti?! Speden- to defi nire, anomalo. Un quarto del teatro era vacan- o di “Peleas et Melisande” di Debussy, quest’ultima, doti a Budapešt (e perché no a Timbuctù?, a mai più?) te, e il giorno dopo, alla seconda première, i biglietti te mi pare, mai eseguita a Fiume. Wagner poi è un sogno da mister Alfoldi, brillante inventore della fallen-torta e li tiravano dietro, gratuitamente. Non era mai succes- proibito; eppure a cavallo tra 800-900 i fi umani, seb- della fallenschwarzwald! so, (tranne, forse, che ai tempi dell’operare in cattività bene la città non contasse piu di 30.000 abitanti, ebbero Eh, ha ragione lui; il solo momento di verità dell’uo- al Neboder). Per il biglietto delle prime d’opera, evento occasione di conoscere “Parsifal”, “Il Vascello fanta- mo è la forza bruta! (Evviva il nichilismo balcanceros!) particolarmente ambito e “glamouroso”, si era sempre sma”, “I maestri Cantori”, “Lohengrin” e “Tristano e Lui sì che rappresenta la verità nuda e cruda. Vera ed fatta la fi la, le sgomitate telefoniche con il tutto esauri- Isotta”. Niente male, no? elementare, come l’uomo di Krapina (con tante scu- to già parecchi giorni prima dello spettacolo. Per quel Insomma, mettici l’abolizione della gioventù musica- se per l’uomo di Krapina). Senza orpelli né smancerie. che ne so non c’era il campionato di calcio, non grandi- le, il cartellone sempre piu striminzito, il numero di re- Come quel certo fotografo “artistico” che dopo aver im- nava, non era in corso nessun altro evento che potesse cite ridotto, certi allestimenti dell’altro mondo, lo scarso mortalato un cavolo, dichiarò solennemente: “Questo è rubare il pubblico della lirica, eppure l’Adriana è stata ricambio generazionale del pubblico della lirica, per cui un cavolo!” (fatto vero). Ma nooo??!! in parte snobbata. La domanda che mi pongo è come va a un certo punto arriva “Adriana Lecouvreur”, e uno si E così “Turbo - diesel” è il brand e la “legitimacija” letta questa latitanza? Che signifi ca? chiede: ma che roba è ‘sto Cilea? E come si scrive? Se dell’”Ivan Zajc” per l’Evropa. Che consolazione. Vorrei sbagliarmi, ma temo che la chiave di lettu- sniffa, o se maggna? Capito? Basta. È primavera; desidero fi nire con i versi “sdol- ra vada ricercata in una sensibile disaffezione da parte Ma in fondo, ‘sto Cilea, chi crede di essere? Non è cinati e da bonton” di quell’ipocrita di Hesse messi in del pubblico per l’arte lirica, e d’altro canto, in una ca- mica il Frljić e “Il popolo turbolento-turbinoso e tur- musica dal suo degno compare Richard Strauss, che renza, o se vogliamo, in una specie di inselvatichimen- piloquioso”. Ah, Fergliccio!, salvatore delle casse del- fanno:” Quante volte ho sognato in stanze senza luce/ i to musicale e in genere, culturale. Basta poco, basta l’Ivan Zajc“! Spartiacque (e sparti-pubblico) della tuoi alberi, la tua aria azzurra, / il tuo profumo, il can- qualche stagione con allestimenti “strambi” – perce- storia teatrale di Fiume che d’ora in poi si dividerà in to degli uccelli./ Ora sei qui, davanti a me, e ti schiu- piti, soprattutto da parte del pubblico più competente, “avanti Fergliccio” e “dopo Fergliccio”; o meglio, “pri- di splendida,/ circonfusa di luce, come un prodigio.../ . come non veritieri – un paio di delusioni consecuti- ma dell’era volgare di Fergliccio” e “dopo l’era vol- (“In dämmrigen Grüften träumte ich lang von deinen ve, e già una parte del pubblico se ne va per i fatti suoi. gare di Fergliccio”. Deh, guru-guru del popolo “delle Baümen und blauen Lüften ... ). Sembra incredibile ma dal cartellone del Teatro fi uma- kokice e degli štapići” che fa a pugni e calci per arraf- Forse, gli ambientalisti l’apprezzeranno. no da piu di mezzo secolo mancano “Andrea Chenier” fare un biglietto per il suo “progetto”!. “Beskompro- Teatralnichilisticamente Vostra 2 musica Mercoledì, 31 marzo 2010 MUSICA A colloquio con Miranda Đaković, direttore artistico dei fi umani «Siamo energia pura e non ci esa di brillante carriera durante la qua- sti teatrali li hanno voluti accanto di Ivana Precetti le ogni passo, ogni nuovo proget- per vari progetti, riconoscendo in Non abbiamo mai voluto cedere odici album e un dvd, to, ogni dettaglio sono sempre stati loro un’altissima qualità interpre- 394 cantanti (in 9 for- dettati dal cuore. Stiamo parlando tativa portata alla perfezione gra- alla commercializzazione, al Dmazioni diverse, cam- dei “Putokazi”, complesso voca- zie a un duro lavoro, ottimi brani, desiderio di farci accettare ad ogni biate negli anni), 854 esibizioni le unico nel suo genere a Fiume styling originale e grande versati- e concerti, 25 trasferte all’este- e, diciamolo, pure in Croazia. È lità artistica. costo. Noi semplicemente amiamo ro (a Sarajevo, Craco- Che altro dire per non via, Skopje, Belgra- risultare banali? È diffi ci- la musica, l’entusiasmo do, Novi Sad, Trieste, le sintetizzare in poche ri- Graz, Norimberga, Lu- ghe l’ampio opus artistico pop di ‘Androida’ e quelle etno mo 23 aprile sull’emittente di sta- biana, Faenza, Gros- di questo particolarissimo del disco ‘Nova Zemlja’. L’album to HRT”. swarasdorf, Jalta, Berli- complesso vocale di cui spazia fuori dai confi ni musicali, I Putokazi vantano un suc- no, Nagoya, Karlsruhe Fiume può veramente an- in esso analizziamo meglio la mu- cesso veramente invidiabile e e Košice), 65 parteci- dar fi era. La cosa miglio- sica pop contemporanea, nei mar- una ricca biografi a. Ci spera- pazioni a piéce teatrali re sarebbe forse iniziare... gini dell’elettronica sperimentale. va agli inizi? Com’è è iniziato il (“Re Lear”, “Medea”, dalla fi ne e parlare del loro Le esecuzioni vocali sono ricche, tutto? In che modo è avvenuta la “Utapanja – va RI ja- ultimo progetto “Šumska”, l’autore è anonimo e si avvicina crescita? cije”), 21 collaborazio- un video interattivo, il pri- alla musica in maniera artistica, “No, non ci speravo proprio... ni in compilation e pro- mo di questo tipo in Croa- e il produttore sloveno Iztok Turk Essere parte dei ‘Putokazi’ vole- getti di altri musicisti, va e vuole dire saper riconoscere 18 primi premi a vari «Mjesec» racconta il viaggio la musica di qualità e lasciarsi an- festival, due esibizioni dare ad essa... Ci siamo senza for- in rappresentanza del- intimo dell’uomo, del riconoscere, zature, a prescindere se cantiamo la Croazia (fi nale del o meno, è questo il fi lo condutto- festival Eastern Disco- del respirare da dentro re dei nostri pensieri e noi ci cre- very Event ‘97, Radio diamo. Così tutto è iniziato e dura, France International e zia. Guarda caso, realizzato ha trovato e proposto soluzio- come vedete, ancora oggi...”. mostra Expo 2005 in proprio dai “Putokazi”, che ni brillanti. ‘Mjesec’ racconta il Tantissimi cantanti hanno Giappone), altrettante basano tutto il loro lavoro viaggio intimo dell’uomo, del ri- fatto parte dei “Putokazi” nel esibizioni in rappresen- sull’originalità. Ne abbia- conoscere, del respirare da dentro. corso degli anni. Una volta era- tanza del proprio Pae- mo parlato con Miranda Siamo molto soddisfatti del recen- no più numerosi, oggi sono in se all’Eurosong (con Đaković chiedendole in- te concerto promozionale ‘Do- otto. Oltre alla maestra Miran- “Don’t ever cry” al- nanzitutto come si sente 26 takni Mjesec’ (‘Tocca la Luna’) da Đaković, ci sono otto bra- l’Eurosong del 1993 in anni dopo... tenutosi a Fiume. Si è trattato di vissime ragazze, ossia Jasmina Irlanda e “Probudi me” “Sono orgogliosa... In un vero e proprio happening sce- Sokoli, Mia Egredžija, Tama- con le ENI nel 1997), 3 tutti questi anni attraverso nico-musicale con tanto di video- ra Dorčić, Branka Antić, Ma- premi Porin (esecuzio- Miranda Đaković i ‘Putokazi’ sono passati proiezioni. Il pubblico avrà modo gda Martedić, Gorana Gašpić, ne etno – “Tararajčica” quasi 400 cantanti in 9 ge- di vederlo in televisione il prossi- Ivana Blaškan e Iva Sabolić. nel 1998; collaborazio- nerazioni e ogni generazio- ne vocale – “Liber” eseguita con nato nel lontano 1984 su inizia- ne ha dato qualcosa di suo, qualco- Gibonni nel 2002, miglior al- tiva di Miranda Đaković, artista sa di diverso da quelle precedenti. La Tigre di Cremona è assente dalle scen bum di musica urbana “Androi- che in quasi tre decenni di attivi- Non abbiamo mai voluto cedere da remixed” nel 2007), 2 rappre- tà non ha mai sbagliato una mos- alla commercializzazione, al desi- sentazioni (storia rock intitolata sa, azzeccando sempre i gusti del derio di farci accettare ad ogni co- “Prozor, tko je razbio?” nel 1986 pubblico. Grazie alla sua grande sto. Noi semplicemente amiamo ha spento 70 candeli e monografi a umoristica “Oh la passione per il canto e per l’ar- musica, l’entusiasmo. I ‘Putokazi’ Manca dalle scene dal lontano to a spese per convincerla ad esi- la” nel 2002), 2 progetti speciali te in genere, ma anche alla sua sono energia pura, un’energia che 23 agosto del 1978, quando ten- birsi negli Stati Uniti. Non manca (con Vivien Galletta e le ENI in tenacia e impegno, i “Putokazi” non si esaurisce mai. Si può nota- ne l'ultimo concerto al Bussola- all'appello il presidente della Re- 2 album e conseguenti 126 esi- sono diventati nel tempo un vero re sempre l’ultimo tratto di stra- domani, eppure continua ad essere pubblica Giorgio Napolitano che bizioni e concerti), 2 premi Città e proprio simbolo di Fiume. In 26 da, ma in lontananza si nota che la voce italiana più amata. Lo con- a “Gente” ha detto: "In anni non di Fiume e 1.374 apparizioni te- anni di invidiabile attività, nume- si tratta di una strada lunghissima. fermano migliaia di auguri che, in più vicini sono stato anch'io un levisive. Tutto questo in 26 anni rosi prestigiosi musicisti e arti- In 26 anni di attività, i ‘Putokazi’ questi giorni, le sono giunti prati- ammiratore di Mina, veramente hanno scritto anche qualche pagi- camente da tutto il mondo: Mina una grande cantante". "Se facesse na di storia...”, ha risposto con la Anna Mazzini ha compiuto set- un concerto andrei nel backstage passione tipica di chi ama profon- damente il proprio lavoro. Ci parli del progetto “Šumska”? Com’è nato? “’Šumska’ è il titolo di un breve brano a cappella, gioioso, allegro e ottimistico, pieno di linfa vitale. A un certo punto dovevamo ideare un videoclip e i ragazzi del ‘Re- parto creativo’ (Kreativni odjel, nda) di Fiume che curano i nostri video, ci hanno proposto la rea- lizzazione di un video interattivo che non è possibile vedere in TV ma soltanto sul nostro sito Inter- net www.putokazi.hr. La sua ori- ginalità sta nel fatto che una volta entrati tutto dipende dal visitatore, il quale praticamente ‘passeggia in un bosco’. Il progetto è stato reso possibile grazie anche alla tecno- logia Hyperviz di cui dispone il ‘Reparto creativo’. Lo spot è sta- to presentato di recente al Centro astronomico di Fiume”. tant’anni il 25 marzo scorso, e no- a chiederle un autografo", ha det- Il vostro ultimo album s’ in- nostante la sua riservatezza assolu- to di lei anche Liza Minnelli, che titola “Mjesec” (“Luna”). Come ta diventa sempre più un fenome- la considera "la più grande". Dif- procede la sua promozione? Ha no mediatico. Ancora una volta ha fi cile che questo concerto si fac- riscontrato successo? Quanto fatto parlare di sé, e tanto! cia mai, tuttavia il suo mito resi- lavoro c’è dietro? Ci racconti L'amico Adriano Celenta- ste, alimentato di tanto in tanto un po’... no, gli auguri glieli ha fatti con dagli scatti “clandestini” dei pa- “L’album ‘Mjesec’ è scevro da un’intervista che era quasi una parazzi. aspettative e rappresenta la liber- dichiarazione d'amore; la consi- A farle gli auguri pure i colle- tà assoluta dell’espressione musi- dera "una bomba che non si può ghi d'Oltreoceano Quincy Jones, cale e concettuale. Pur avendo un disinnescare ed esplode quando Barbra Streisand e Jennifer Lo- suono un tantino diverso dai nostri meno te lo aspetti". Federico Fel- pez; quest’ultima, pare, voglia in- precedenti lavori, riesce lo stesso lini l'avrebbe voluta per un fi lm serire nel suo prossimo cd, Love, a unire alcune delle esperienze che lei non ha mai voluto girare; una cover del brano “Carne viva”, chiave dei progetti realizzati fi no- Frank Sinatra non avrebbe bada- scritta da Cristiano Malgioglio per I Putokazi in una foto recente: oggi ne fanno parte 8 bravissime cantanti ra, e precisamente le sonorità trip Mercoledì, 31 marzo 2010 musica 3 «Putokazi», in scena da 26 anni auriamo mai»

Il loro styling è impeccabile Alcuni di essi sono diventati “Ci ispira il silenzio e il suono e alla musica, raccontiamo sem- disco Ivan Mišković, l’autore del “Personalmente stimo mol- degli affermati solisti del pano- del silenzio... È strano, no? Non pre una storia curando fi n nei mi- testo sulla copertina Velid Đekić... to i musicisti coraggiosi come rama musicale croato come ad abbiamo un approccio razionale nimi dettagli il concetto di ogni Un’ottima squadra”. Hector Zazou, Craig Armstrong, esempio Vivien Galletta, Olja ma seguiamo il proprio istinto. concerto, dei video, dell’aspetto Quanto è stato diffi cile realiz- Joanne Newsom, Björk o i grup- Dešić, le E.N.I. Li vede ancora? Lavoriamo sempre in modo che fi sico, dello styling, del movimen- zare tutto questo? pi I Monster, The Knife, Dad can Quanto li ha aiutati a diventare la musica e il concetto dei no- to e della coreografi a. Ognuno di “Nella vita si deve scegliere. O dance, Goldfrap, Mono, Hoover- ciò che oggi sono? stri album non abbiamo limiti di questi elementi ha per noi la stes- scegli di vendere la propria pelle o phonic...”. “Mi rallegro del loro succes- tempo e di spazio. Giochiamo, ci sa importanza, sono parte di noi. cerchi di salvare la propria anima. E per fi nire, come vi vedete so. Sono sempre contenta quan- divertiamo, ci rallegriamo, creia- La chiave sta nel modellare, e non I ‘Putokazi’ hanno dimostrato da in futuro? do succedono queste cose: è come mo...”. ripetersi mai. Ovvio, con l’aiuto tempo da quale parte stanno”. “Ogni nostro progetto è un un albero giovane che cresce e co- Le vostre esibizioni sono im- di splendidi artisti – collaborato- C’è qualcosa che non avete viaggio verso l’ignoto che ci apre mincia un giorno a dare anche lui peccabili dal punto di vista sce- ri. E qui li vorrei nominare tutti. ancora realizzato e vorreste far- tante nuove porte. Ci sono sempre i suoi frutti. Ma non smette mai di nico. Che cosa vi ispira in questo All’album ‘Mjesec’ hanno lavo- lo? Un sogno campato in aria? tanti incroci e su di essi degli in- essere un... Putokaz”. senso? Da dove arrivano queste rato i costumisti Uroš Raguža e “Cerchiamo di vivere i nostri dicatori (“Putokazi”, appunto) che Qual è il vostro principio di idee così originali? Tajči Čekada, la coreografa Kate sogni, adesso e qui... di attimo in ci invitano a nuove avventure. Ci lavoro? Come nascono le canzo- “Cerchiamo sempre di risve- Foley, i registi degli spot Tomi- attimo”. sono centinaia di possibilità... Ma ni? Gli arrangiamenti? Che cosa gliare nel pubblico tutti gli aspetti slav Ćurković e Tomislav Rukavi- Qualche artista internazionale in realtà, non c’è bisogno di piani- vi ispira? sensibili. Per questo, oltre ai testi na, il curatore della copertina del col quale vorreste collaborare? fi care nulla. Siamo qui, viviamo”. e da più di trent’anni, tuttavia il suo mito rimane immutato ine ma è sempre grande grande grande l'album “Mina ”, uscito in Sempre attenta al mondo ottobre. musicale di oggi tanto da es- Artisti di rilievo sparsi ai sersi complimentata con Marco quattro angoli del mondo, le ri- Mengoni per la sua performance conoscono impensate primoge- a Sanremo, Mina ha anche inci- niture nella complessità del cam- so con i cantanti più in voga del po musicale: Mina mai è stata in momento. Basti pensare all'ulti- Brasile eppure Chico Buarque mo disco "Facile" in cui c'è un dice che è una delle più grandi duetto con Manuel Agnelli degli interpreti di bossanova. Kenny Afterhours in "Adesso è facile". Barron, pianista jazz della vec- In passato ha cantato, grazie an- chia scuola, ha detto che è la mi- che a trasmissioni storiche come glior cantante jazz. Dall'Argenti- "" a "Milleluci", con na, ci si ricorda che gli unici epi- Totò, Alberto Sordi, il suo gran- sodi di tango cantato di Piazzolla de amico Lucio Battisti, Alber- sono stati con Mina; Almodovar, to Lupo e Paolo Panelli. I suc- che la adora, giura che nessuno cessi non sono mancati, anche come lei sa fare il bolero. Eppu- nella sua "seconda carriera": re Mina non viaggia, dai tempi da "Questione di feeling" inci- della giovinezza: come un Sal- sa con Riccardo Cocciante, al- gari delle sette note, ha messo l'album registrato con Celenta- il proprio talento al servizio del- no e la "Platinum Collection", la voglia di capire le culture più raccolta di hit del 2004 che ha disparate, per farle proprie attra- venduto centinaia di migliaia di verso il canto. copie. In cinquant'anni di carrie- In tutto 50 anni di carriera alle ra ha inciso canzoni in inglese, spalle con all'attivo oltre mille ti- spagnolo, tedesco, giapponese e toli per un totale di 150 milioni di francese. dischi. Una produzione incessan- Per i meriti artistici nel 2001 te. Dalla sera del suo ultimo con- è stata insignita dell'onorifi cien- certo in pubblico, Mina canta, stu- za di Grande Uffi ciale della Re- dia, lavora, produce. Tanto che il pubblica. nuovo album di inediti uscirà il 14 A curare le “relazioni pubbli- maggio come pure 14 album stori- che” con i media è già da anni il ci in vinile che la Sony ha deciso fi glio Massimiliano Pani, il qua- di ristampare. Dalla metà di mar- le in questi giorni ha rivelato che zo, invece, è online una web radio festeggiare i compleanni non è un che trasmette solo sue canzoni. abitudine di famiglia, e che co- Assente dalle scene ma presen- munuque nemmeno sotto tortura te sul mercato, nel dibattito cultu- avrebbe rivelato alcun dettaglio rale e persino nella pubblicità, la sulla vita privata di mammà. Ha Tigre di Cremona, con la sua in- fatto capire però che la più grande confondibile voce è protagonista artista italiana ha accolto con sor- di uno spot della pasta “Barilla”, presa il grande can can mediatico per il quale è tornata a cantare “Il che ha suscitato il suo complean- Blu dipinto di blu” la canzone ita- no; un'attenzione che in fondo è liana nel mondo, portata al succes- segno di indicondizionato affet- so da Domenico Modugno. to. (as) Indimenticabile il duetto di Mina con Totò 4 Mercoledì, 31 marzo 2010 musica Mercoledì, 31 marzo 2010 5

A LA RECHERCHE DE LA MEMOIRE PERDUE Il possibile parallelismo tra quattro brani sacri degli organisti rovignesi Giovanni Masato e G. Dapas ed il genere dell’ “Aria da nuòto” IIll ssignifiignifi ccativoativo oobolobolo aallalla sstoriatoria mmusicaleusicale iistrianastriana ddii ddueue maestrimaestri ddimenticatiimenticati una cultura non ordinaria della di Libero Benussi musica, nella quale si distinse con molteplici composizioni. Esisto- pprofondendo le ricerche sul no moltissime sue messe e sono canto popolare di Rovigno e pregevoli singolarmente un “Mi- Ain special modo quelle sulle serere”, ed un “Popule meus”, “Arie da nuòto”, si deve ammette- che annualmente si cantavano nei re che molti di questi componimenti giorni santi. Cessò di vivere nel siano di probabile origine dotta. La 1826”.(5) lingua usata e l’armonia comprova- no che hanno avuto il loro bravo au- La secolare tore che non era certamente un can- processione tastorie girovago. Già a partire dall’Ottocento fer- del Venerdì Santo ve a Rovigno una modesta attività Ebbi subito la sensazione che si musicale, frammentariamente docu- trattasse delle medesime opere del mentata,(1) che si riallaccia sicura- manoscritto. Mi rivolsi a Cristofo- mente a dei precedenti illustri quali ro Sponza di Rovigno, anziano co- il compositore Francesco Sponga (o rista,(6) per l’autorità che gode an- Sponza) per seguitare con gli orga- cora oggi, sperando che in qualche che anno all’interno del Duomo e Siccome il manoscritto è mol- za mi confermò che corrispondeva - A- IVE, 2Canti rovignesi”, Rivista nisti fi no all’epoca attuale. È forse modo mi potesse aiutare. Mi spie- dal 1960 non si canta più”. to sciupato ho preferito trascrive- al coro scritto dal Dapas e mi aiutò Musicale Italiana, XLVIII (1946), da collegare l’affi nazione armonica gò che conosceva i canti del mano- Lo Sponza, a proposito dei tre re le partiture. a completarne la stesura sia del testo p.499-515; del genere delle “Arie da nuòto” a scritto avendoli egli stesso cantati canti summenzionati, precisò che che della parte musicale, dato che sul - G. RADOLE, “Canti popolari tale attività, vuoi che venissero mu- molte volte, e che essi venivano essi erano certamente antichi poi- Dapato, organista nastro risultava incompleta. istriani”, seconda raccolta, Firen- sicati dei versi all’uopo o che si pra- eseguiti nel rituale della proces- ché, tenne a ricordare, pure suo e compositore ze, 1968; ticassero rifaciture armoniche di sione che si faceva la sera del Ve- nonno paterno li aveva cantati, Un discorso - C. NOLIANI, “Canti di Rovigno”, melodie popolari già diffuse.(2) nerdì Santo. “La processione - cito sempre legati al rituale della set- contadino da approfondire Trieste, 1956; Siccome le testimonianze scrit- testualmente le sue parole - inizia- timana Santa. Vorrei ora soffermarmi breve- - L. BENUSSI, “Le “Arie da nuoto” di te di tale periodo sono più che esi- va partendo dal Duomo, la sera del Controllando la copia del ma- mente sulla fi gura e l’opera di G. Asserire derivazioni, implica- Rovigno”, “Atti” del Centro di ricerche gue, sinora è stato molto diffi cile Venerdì Santo alle 18 circa. Il coro noscritto in mio possesso notai Dapas (1881-1964). Di professio- zioni o parallelismi tra i quattro storiche di Rovigno (=ACRSR), Trie- stabilire un qualsiasi parallelismo comparativo tra la musica d’au- tore e la musica popolare. Mentre quest’ultima è già abbondantemen- te documentata, con lacune che si stanno progressivamente colman- do,(3) poco si conosce dell’attività dei maestri e degli organisti di que- sti ultimi secoli (e anche di quello in corso). Se si dovesse usare qua- le misura di confronto le “Sei lau- di musicate da T. Caenazzo”, la cui pubblicazione è stata curata da G. Radole,(4) si concluderebbe di cer- to che tali canti nulla hanno in co- mune con le “Arie da nuòto” né con gli altri generi della tradizione po- polare di Rovigno.

Tutta da scoprire intonava all’interno della chiesa il che in calce al “Popule meus” ne contadino, autodidatta nel cam- pezzi presentati con il genere delle ste-Rovigno, vol. VII-XI (1976-81) e la produzione ‘Venite’ seguito subito dal ‘Popule c’era una fi rma (illeggibile) e una po della musica, fu organista e mae- “Arie da nuòto” sarebbe, per ora, XOV (1984). meus’. La processione poi si sno- data: 1942. Ovviamente doveva stro del coro del Duomo di Rovigno alquanto azzardato. Credo comun- (4) G.RADOLE, “Le sei “Laudi sacre” mu- di Masato dava per la città vecchia scenden- trattarsi di una trascrizione forse fi no al 1963, maestro del coro della que che il discorso vada approfon- sicate da t. Caenazzo”, ACRSR, vol. Per puro caso, alcuni anni fa, do per la contrada S. Tommaso fi no dell’allora organista del Duomo, S.A.C. “Marco Garbin” di Rovigno dito incentivando un’opera di do- XX (1989-90), p. 291-311 ebbi a vedere un manoscritto in- alla piazza S. Damiano dove si fer- Giovanni Dapas. dal 1953 al ‘54. Si dedicò alla com- cumentazione e di recupero del (5) “Ibidem”, p. 292; P. STANCOVICH, giallito e alquanto sciupato, di mava. Lungo tutto il percorso ve- Da quanto detto sin qui e non posizione di brani corali di carattere patrimonio musicale degli autori “Biografi a degli uomini distinti del- proprietà di un anziano corista ro- niva più volte intonato il ‘Misere- essendovi altre alternative un’ipo- religioso. Per ora non sono riuscito rovignesi. Appena allora si avrà l’Istria”, Seconda edizione, Capodi- vignese, Matteo Benussi, nel qua- re’. Addossati al lato della piazza tesi possibile è quella di attribuire a rintracciare manoscritti delle sue un quadro più completo sia delle stria, 1888, p. 455, n. 473. le fi guravano tre composizioni: che da in Dietro Caserma, i soli- i tre canti “Venite”, “Popule meus” opere ma lo Sponza mi elencò i ti- opere che della storia della musica (6) Gran parte dei coristi anziani fecero par- “Venite”, “Popule meus” e “Mi- sti intonavano nuovamente il ‘Po- e “Miserere” a Giovanni Masato di toli di alcune sue composizioni: “È (per quanto modesta essa sia) del- te del coro del Duomo di Rovigno. Lo serere”. Con enorme stupore mi pule meus’ con un piccolo contri- Rovigno (1737-1826), organista nato il Messia”, “Oggi è nato”, “Otto la città di Rovigno, per far più luce Sponza (Cristoforo, 1911), agricoltore, accorsi delle discrete somiglianze buto del coro, come precisato nel- del Duomo.(7) Poco si sa della sua giorni dopo nato” e “Prima di parti- anche sulla ricca tradizione musi- si distinse per le sue particolari attitudi- sia armoniche che melodiche che lo spartito. Si riprendeva poi con vita e opera. Oltre ai dati attinti allo re”. cale popolare di questa città. ni al canto. ricorrevano tra i suddetti brani e le la processione risalendo il colle su Stancovich, Giovanni Radole cita Ed è proprio dopo il colloquio con (7) Si sa per certo che il “Popule meus” in “Arie da nuòto” (non in tutto cer- per la contrada Montalbano. Rien- anche qualche breve cenno tratto lo Sponza che ricordai di aver inciso (1) G. RADOLE, “Le scuole musicali a questione è stato presentato come opera tamente). trati in chiesa, veniva rieseguito il da T. Caenazzo, circa l’attribuzio- assieme alle “Arie da nuòto”(9) un “È Trieste e il conservatorio “G. Tartini”, di ignoto rovignese a una rassegna di cori Recentemente, sfogliando gli ‘Popule meus’ alla sinistra dell’al- ne al Masato di tre “Messe corali” nato il Messia”, che non avevo ancora Trieste, 1988, p.17 religiosi ad Ancona alcune decine di anni Atti XX e le “Biografi e” del ca- tare. Il rituale si è interrotto dopo (versetti a 3 voci virili in alternanza trascritto poiché si distingueva netta- (2) Si sa con certezza che Giovanni Da- fa, preparato da un prelato di origine rovi- nonico Pietro Stancovich, les- la fi ne del secondo confl itto mon- con il canto gregoriano), due “Pan- mente dalle “Arie”, rivelandosi come pas (Rovigno, 1881 - 1964) armonizzò gnese. Il brano è eseguito da voci bianche si, a proposito dell’organista G. diale a causa dei ben noti muta- ge lingua”, in si bem. magg. ed in un canto corale di autore ignoto, an- “la pastorella” nella versione “Aria da accompagnate dall’armonium. Masato (1737-1826) di Rovigno, menti di confi ni, costituzionali e la min., e alcuni moduli di falso- che se a tratti calcava la tipica armonia nuòto” cantata dai rovignesi. (8) RADOLE, “Le sei Laudi”, cit., p. 292. quanto segue: “Oltre alle cogni- politici del dopoguerra. Il ‘Popule bordone per il canto del “Miserere” del genere popolare. Risentendo la re- (3) Per una bibliografi a essenziale si con- (9) BENUSSI, op.cit., vol. VII (1976-77), zioni ecclesiastiche, accoppiava meus’ fu cantato ancora per qual- o di altro salmo.(8) gistrazione summenzionata, lo Spon- fronti: p. 431-432. 6 musica Mercoledì, 31 marzo 2010

L’ANNIVERSARIO Sessant’anni fa dall’unione della corale femminile del SS Redentore e Una realtà ricca d’impegno, di Mario Simonovich sant’anni è l’inossidabile connazio- Carso, mandato qui, con una scelta nale Edoardo Braiucca, il più an- voluta e lungimirante dai suoi su- e il detto secondo cui chi nel corso dei quali sono successi ziano corista in assoluto (tanto che, periori, fi n dal 1942 - invia alla Se- canta prega due volte, il tanti cambiamenti, in cui i giova- assieme a Nino Milavez, di qualche greteria di stato un telegramma per SCoro misto dei Salesiani ni di allora sono diventati padri e anno più giovane, nell’occasione del esprimere l’adesione sua, dei “con- (chiesa di Maria Ausiliatrice) di nonni, ma in cui la presenza alla giubileo ha ricevuto un attestato di fratelli tutti e parrocchiani” “al giu- Fiume ha acquisito meriti enco- “messa cantata” è rimasta impe- riconoscimento) supportato dagli bilo universale della Chiesa nel gior- miabili in questo senso. Come gno fermo da confermare ogni appunti che prende ormai da decen- no della proclamazione del Dogma infatti anche solo quantifi care le domenica e festa religiosa, “di ni, ma soprattutto da una memoria incoronando la loro Patrona Ausi- preghiere che hanno rivolto al precetto” o “di devozione” che prodigiosa. liatrice con diadema, segno di affet- Cielo i circa duecento esecuto- fosse, come una volta si diceva. to fi liale”. Il coro, ormai collaudato, ri passati tra le sue fi le nei ses- Ad aiutarci a rifare brevemen- Gli anni di piombo avrà modo di farsi valere accompa- sant’anni d’attività? Sessant’anni te la strada percorsa in questi ses- La prima esibizione del coro misto gnando attivamente la processione avviene nel gennaio 1949: per Fiume per il Corpus Domini, pure costretta e i salesiani è tanto il tempo dell’asse- a muoversi entro il cortile. stamento che dei cambiamenti dopo il Cominciano anche le prime usci- turbine della guerra. La pressione del te, nella chiesa dell’Assunta, pure nuovo potere si fa sempre più forte, affi data alle cure dei salesiani, a il clero italiano, compreso il vescovo Drenova, a Laurana, ecc. Memora- Camozzo (agosto 1947), ha lasciato bile il viaggio del 1952 in quest’ul- la città, il parroco, don Gerolamo De tima località. Il complesso si esibi- Martini, divenuto nel 1946 anche di- sce nella parrocchiale di S.Giorgio rettore dell’Istituto, viene sottoposto eseguendo la messa “SS Cordis” di a processo e condannato a tre anni di Vodopivec. Si viaggia ovviamente Giovanni-Nino Milavez con l’atte- detenzione (ne sconterà uno abbon- con “il vaporetto” e al ritorno, che stato di riconoscimento per il suo dante e quindi tornerà nella natia Bel- si fa? Si canta, in croato, italiano e pluridecennale contributo. Stima- luno), da Zagabria quale direttore nel sloveno, con tanto ardore da coin- to tenore solista, oltre che uno dei marzo 1947 arriva don Josip Kreslin volgere entusiasticamente tutti i coristi più anziani, nato nel 1935 che però all’inizio del 1949 è costret- passeggeri a bordo. e cresciuto in Montegrappa, ha to d’autorità a lasciare la città, tanto Si canta in croato, cominciato a cantare dai salesia- che potrà ascoltare solo qualche mese ni a quindici anni e nel coro ha dopo l’esecuzione della messa “SS latino e italiano pure trovato l’attuale consorte. Cordis Jesus” da lui composta. Da tempo noto e affermato anche Il connazionale Edoardo Braiucca, classe 1923, è non solo il corista Ma è tutt’altro che l’unica vessa- Non tutto però volge al meglio: quale membro della Fratellan- più anziano ma anche sicuramente l’ultimo degli oratoriani d’ante- zione. Se già nel 1947, due anni pri- ancora due anni dopo, nel 1954, le za e del coro Fedeli fi umani, per guerra. Arrivato dai salesiani dodicenne, nel 1935, vi tornò subito al ma, era stato chiuso il convitto sale- cronache registrano vuoti nella ge- decenni ha alternato il lavoro “in rimpatrio dalla prigionia rimanendovi fi no ad oggi. Dato che lo stato siano, in quello stesso 1949, in mag- nerazione di mezzo e anche una cer- fabbrica” a questa sua passione. È di salute non gli ha permesso di partecipare ai festeggiamenti per i gio, nella ricorrenza di Maria Ausilia- ta disomogeneità. Gli anziani, per la stata una vita “tutta lavoro e pro- 60 anni del coro, si sono recati a visitarlo il parroco don Mirko Režek trice viene proibita per la prima volta maggior parte ex oratoriani, sono ve e senza che si facesse conto su (nella foto), il vicario don Ivan Kordić e un gruppo di componenti la processione nelle strade del rione. scontenti dei giovani, le coriste ita- compensi” rileva scherzando. Una del coro. Due anni fa, candidato del Primo decanato su segnalazione Ma il culmine arriverà nella notte fra liane non legano troppo con le croa- passione che è continuata con il della parrocchia, l’infaticabile Edoardo aveva ricevuto dalle mani di il 3 e il 4 novembre (data indicati- te… Eppure l’agile don Rebek por- fi glio Walter, da tempo affermato mons. Devčić la Medaglia della Riconoscenza di San Vito va!) quando viene fatto saltare con ta il coro a Postumia, e nella novena solista nella klapa Volosko

Il neonato coro misto dei Salesiani creato in seguito all’unione del Coro femminile del SS Redentore e del Coro oratoriale dei Salesiani. In prima fi la, prima da sinistra Melita Misi- cs, quarta da sinistra l’organista Vilma Venucci. Accovacciato a sinistra Edoardo Braiucca Il coro negli anni ’60 diretto da Stanko Okorn l’esplosivo l’imponente tempio voti- di Natale si prepara la “Pastorale” di gido, l’organo è al suo posto, ma le vo del SS Redentore, in Mlaca. De Zajc e, in italiano, “Nella notte”. ristrettezze fi nanziarie impongono Quella delle esecuzioni in italiano, di procrastinare ancora di due anni La fondazione detto per inciso, sarà una tradizione il montaggio del motore elettrico del Coro che si manterrà per decenni e troverà in luogo del mantice usato fi nora. particolare espressione proprio nella Fra i fedeli che partecipano alla A Fiume ci sarà purtroppo una messa natalizia, coronata dal tradi- processione pasquale sono ben pre- chiesa in meno ma, di rifl esso, il zionale “Pastori festeggiate”, non- senti anche preoccupazioni di altro canto corale presso i salesiani, dove ché in maggio, per Maria Ausiliatri- genere: circola voce che in futuro operava il coro dell’oratorio, dun- ce con “Ausiliatrice Vergine bella”. questa non sarà permessa neppure que maschile, se ne avvantaggerà, nel cortile. in quanto qui affl uiranno le cori- Limitazioni del culto Il 1961 porta alcune novità. Per ste di Mlaca creando quel coro mi- Tre anni dopo, nel 1955 miglio- la prima volta la festa dell’Ausilia- sto più che mai attivo fi no ai nostri rano le “condizioni di lavoro”: ar- trice si festeggia “ipso die”, il 24 giorni. Il coro diventa parrocchiale a riva l’organo comprato a Rakovnik, maggio, ovvero nel giorno in cui ef- tutti gli effetti, la direzione è affi data in Slovenia, e iniziano i preparativi fettivamente ricorre. Per l’occasione a Wilma Venucci, sorella di Romo- per la costruzione del nuovo coro, viene eseguita la messa paleoslava lo e Remo. In quell’anno viene pro- sopra le porte d’accesso. Il potere di Ivo Ljubić Horvaćanin. Nelle lita- clamato il dogma dell’Assunta. Per però non dorme: viene chiuso il no- nie mariane si fanno sentire con vi- l’occasione, incoronando solenne- viziato in quanto taluni seminaristi gore le “pelosine”, ossia le giovani mente la statua della Madonna Au- sono accusati d’essere “nemici del (ma c’era anche qualche giovanotto) Il coro sotto l’altare maggiore in occasione siliatrice sull’altar maggiore, il par- popolo”. La primavera successiva, che si sono raccolte intorno alla loro degli 80 anni dei salesiani a Fiume, 1918-2008. roco don Stanko Rebek - sloveno del dopo un inverno insolitamente ri- mamma affettiva, Maria Pelosa. Mercoledì, 31 marzo 2010 musica 7 del coro oratoriale nasceva il coro misto della chiesa di Maria Ausiliatrice dei p. salesiani una scuola di crescita umana Da Codroipo il nuovo organo da concerto Nuovo decisivo “salto di qualità” nel 1969 quando viene montato il nuovo organo costruito dalla premia- ta fabbrica Zanin di Udine. A questo avvenimento sono legati i nomi del- l’ing. Venucci Remo il quale si occu- perà in toto dei contatti e dell’aspetto tecnico-progettistico, e a Ferruccio Clapcich che riuscirà ad “alleviare” il pesante impatto con la dogana. Al concerto inaugurale dopo la messa serale si esibiscono l’ingegner Remo Venucci, assieme alla consorte Me- lita (soprano) e al fi glio Gianfranco. Solista del coro è Nino Milavez dalla potente e ricca voce di tenore. È questo un periodo felice durante il quale il coro raggiunge il più alto li- vello esecutivo con tutta una serie di brani estremamente impegnativi, tra cui la Missa Pontifi calis II di Loren- zo Perosi, la Messa Stehle, la Messa Rihowski, l’”Alleluja” di Haendel. Viene considerato il migliore coro ecclesiale di Fiume. Un periodo di stanca Alla metà del decennio suc- cessivo le acque si agitano nuo- vamente. L’occasione è data, nel 1976, dal richiamo a Zagabria del direttore don Josip Ljubić. La de- La chiesa dei p. salesiani immortalata in occasione della festa di San Giovanni Bosco cisione provoca lo scontento di al- cuni coristi i quali sceglieranno di Il coro sarà presente a non po- riano, cantore e fi dato collabora- non frequentare il coro per un certo chi appuntamenti di rilievo, ta- tore della parrocchia. Nello stesso tempo. La messa di Natale di due luni previsti, altri imposti dal- maggio avverrà l’improvviso de- anni dopo, con il supporto dell’or- lo scorrere del tempo: nel 1978 cesso dell’arcivescovo Anton Ta- Tutti i maestri e gli organisti chestra, dopo la rituale “Stille Na- i sessant’anni dell’arrivo dei sa- marut. L’anno dopo, cesseranno la Riportiamo schematicamente i nomi dei maestri e degli organisti cht” e “Transeamus” all’offertorio, lesiani in Croazia, nel 1987 i 35 loro vita terrena l’anziano Teodo- che hanno operato nel coro dei salesiani dai primi anni della fonda- si conclude con “Pastori festeggia- anni della prima messa di mons. ro Grbac, sagrestano a S. Giusep- zione ai giorni nostri. Direttori del coro don Josip Kreslin 1947-1949 don Ivan Ljubić 1960-1962, 1976-1980 Stanko Okorn 1963-1966 don Franc Oražen 1966-1968 don Josip Ljubić 1968-1976 don Josip Kokorić 1981-1992 Bogumil Ilijašić dal 1995 Organisti prof. Vilma Scrobogna (Venucci) 1949-1954 Alojzije Jarović (clerico) 1948-1953 Jože Trobentar (salesiano) 1953-1956 ing. Remo Venucci 1955 - 1973 Kristina Kirn 1973 - 1979 prof. Draško Baumgarten 1979 -1998 Mario Kamenar 1997-1999 Josip Mežnarić dal 1999 prof. Sanja Kranželić

Molto signifi cativo è stato l’apporto dei connazionali al coro dei salesiani. In piedi in prima fi la da sinistra Elvi- ra Milavez (primo contralto), quarta da sinistra Elena Misics (soprano solista), in metà l’organista Remo Venucci; primo da destra Gino Jurman. Presenti nella foto Pasquale Novelli, Rita Novelli, Nino Milavez. Affezionati cantori furono pure la veterana Maria Pelosa, Ferruccio Clapcich, Maria Grazia Frank, Lucia Novelli, e altri te” però, nota il cronista dell’epo- Pavlišić, tre anni dopo il cinquan- pe, e il notevolmente più giovane ca, sono sempre in minor numero tennio della parrocchia, le esibi- prof. EnnioTiblias, nostro conna- coloro che sono in grado di can- zioni con altri complessi, fra cui zionale. tare questo motivo. Nello stesso la Fratellanza. Seguiranno anni di impegno, anno, va ricordato, lascia il coro un Con gli Anni Novanta, la Chie- partecipazioni a rassegne canore, componente che, quale chierico, vi sa viene ad operare in un clima del presenze - fra cui spicca in parti- era entrato parecchi anni prima: tutto diverso: nel 1997, per S. Vito colare l’esibizione in Delta alla vi- risponde al nome di don Marino dinanzi alla cattedrale si registra sita di Papa Giovanni Paolo II. Al Mandić - docente di croato, scritto- una memorabile esibizione di tutti primo posto fra le uscite si pongo- re, traduttore dal francese, dall’ita- i cori della diocesi. no quelle alla chiesa di Križišće: liano e dallo spagnolo - il quale si All’interno del complesso, di oltre quaranta. reca a Roma per prepararsi alla vo- cui ha assunto la direzione Bo- Saranno soprattutto anni se- cazione missionaria. Opererà ne- gumil Ilijašić, si registra un vuo- gnati da impegno e dedizione, gli sperduti villaggetti del Messico to dovuta alla rinuncia - dettata so- amore per il canto, la loro chiesa per più di due decenni. prattutto da motivi di salute - del- e una tradizione consolidata. l’organista Draško Baumgarten. Una tradizione che li vede Anni d’impegno Gli subentrerà Mario Kamenar. uniti anche sul piano umano a fe- Da sinistra, Bogumil Ilijašić, la signora Narcisa Braiucca, Edoar- e la rifi oritura Nel maggio dell’anno successivo, steggiare regolarmente insieme do Braiucca e don Ivan Kordić. Bogumil Ilijašić direttore del coro dal il 2000, organista Josip Mežnarić compleanni, battesimi e anniver- 1995, è fi gura emblematica delle nuove generazioni: nato nel 1947 e negli anni ’90 e la parte maschile del comples- sari, a sentirsi tanto vicini a que- portato ai salesiani, assieme al fratello minore Dušan, dai religiosissimi Gli anni che seguiranno saranno so avrà fra l’altro il triste compi- sta chiesa da ritrovarsi qui magari genitori Mate e Zdenka, fi n dalla nascita, è stato corista e chierichet- caratterizzati da una costante volon- to di accompagnare all’estrema anche per attendere l’arrivo del- to legando quindi indissolubilmente la sua vita a questa chiesa, tanto da tà di ripresa e di affermazione. dimora Pasquale Novelli, orato- l’anno nuovo. poter orgogliosamente vantare qui la presenza anche del nipote 8 musica Mercoledì, 31 marzo 2010 LE GRANDI VOCI Magda Olivero, regina incontrastata della scena lirica Una vocalità sensuale e raffi nata

aria Maddalena Olivero, detta Magda (Saluzzo, 25 Mmarzo 1910)nasce in una famiglia di magistrati. Svolge studi Grande Adriana Lecouvreur musicali completi (pianoforte, ar- monia e composizione) prima di in- traprendere quelli di canto a Torino, Lutto nel mondo della musica della regione con i Maestri Ricci e Gerussi. Il debutto avviene nel 1932, ne I misteri dolorosi di Nino Cattoz- zo, alla radio, seguiti, nel 1933 dal Il maestro Ivica Frleta Gianni Schicchi di Puccini al Tea- tro Vittorio Emanuele di Torino. La sua carriera sembra interrompersi non è più tra noi defi nitivamente nel 1941, anno del È venuto improvvisamente a suo matrimonio. Dieci anni dopo, mancare, all’età di cinquantaquat- nel febbraio del 1951, Magda Oli- Nel 1971 approda fi nalmente a Vocalità tro anni, Ivica Frleta, compositore, vero torna di nuovo a calcare le New York, alla Philarmonic Hall, arrangiatore, maestro di coro e di- scene interpretando con grande interpretando alcune arie di Pucci- e interpretazione rettore d’orchestra, che con la sua successo al Teatro Grande di Bre- ni e Cilea e cimentandosi, nel se- Dotata di una tecnica del fi a- attività musicale ha dato un contri- scia Adriana Lecouvreur di Fran- condo tempo, ne La voce umana to esemplare, che le consentiva buto signifi cativo alla promozione cesco Cilea, opera che sarà sempre di Poulenc. Il pubblico americano di eseguire fi lature delicatissime, della musica a Veglia, nel Litorale tra i suoi cavalli di battaglia. le tributa un applauso della durata e di una musicalità solidissima, e in Istria. di 20 minuti alla fi ne dello spetta- Magda Olivero ha saputo conser- Ivica Frleta è stato per Interprete versatile colo. vare, se non migliorare le proprie trent’anni membro attivo e diret- Da quel momento la sua car- Nel 1975, sessantacinquenne, qualità vocali per un lasso di tem- tore artistico della Klapa Krk, uno riera va in crescendo, soprattutto Magda Olivero debutta al Teatro po quasi doppio rispetto alla durata dei complessi vocali più noti nel in Italia, privilegiando il repertorio Metropolitan di New York nel ruo- normale di una carriera nel campo genere; da rilevare che tale for- pucciniano e verista: a Margherita lo di Tosca, conquistando la critica della lirica. mazione riscosse un’attenzione nel Mefi stofele, Mimì nella Bohè- e il pubblico americano. La cantan- La sua voce è immediatamente anche internazionale, partecipan- me, Manon Lescaut, Madama But- te si produrrà negli USA ancora per riconoscibile, per la pronuncia per- do a numerosi festival di rilievo e terfl y, affi anca Minnie ne La fan- i successivi cinque anni, con cre- sonale e chiarissima e soprattutto realizzando un gran numero di in- Mikić, MIK, Čansonfest, Ča-val, ciulla del West, Iris di Mascagni, scente successo. per l’estrema duttilità nel modifi - cisioni. Notevole pure la collabo- Grobnička skala, etc. Fedora di Giordano, Tosca, Il ta- Il ritiro dal palcoscenico avvie- care timbro e dinamica a secon- razione con parecchi dei più affer- Oltre che nel campo della mu- barro, La Wally. Riprende imme- ne nel 1981, ancora con La voce da delle esigenze espressive. Al- mati personaggi della musica leg- sica leggera, Ivica ha lasciato il se- diatamente la sua leggendaria Vio- umana di Poulenc, a Verona, ma trettanto magistrale è il fraseggio, gera croata, quali Tereza Kesovija, gno pure nell’ambito della musi- letta, già affrontata nella prima par- la sua carriera non s’interrompe: nella cui condotta, logica e armo- Radojka Šverko, Karin Kuljanić, ca colta, succedendo il padre alla te della carriera, che per un decen- le sue esibizioni in pubblico conti- niosa, si riconosce il talento della Mladen Grdović, Matko Jelavić, guida del festival estivo di Veglia. nio ancora canterà un po’ ovunque nuano fi no all’inizio degli anni ‘90. musicista, prima ancora che della Mirjana Bobuš, Joso Butorac... Ricorderemo che questa manife- in Europa. Nel 1993 incide, a Milano, una se- cantante. Figlio del compianto maestro stazione va annoverata tra i festi- lezione di Adriana Lecouvreur, a Allo stile di canto insolitamen- Ivo Frleta, fondatore del festival val di più lunga tradizione, dopo Il successo sessantun anni dal debutto. te sensuale, che ne fece una gran- estivo di Veglia, la musica è sta- quelli di Ragusa e di Spalato. americano Nell’aprile 2009, a 99 anni de interprete di Puccini e Cilea, ta la forza motrice di tutta la sua Al di là del musicista dal tem- compiuti, nella grande sala di Pa- si abbinava una altrettanto intensa vita. Musicista versatile, suonava peramento prettamente mediter- Nel 1967 avviene il debutto ne- lazzo Cusani di Milano, Magda presenza scenica. Le sue interpre- con abilità il pianoforte, l’organo, raneo, innamorato in modo par- gli Stati Uniti, a Dallas, nella Me- Olivero intona “Paolo, datemi tazioni potevano suscitare un iste- la chitarra e la tromba. ticolare dell’opera lirica italiana dea di Cherubini. Il successo è tra- pace” dalla Francesca da Rimini rismo collettivo. Altri ne critica- Oltre al lavoro nella Klapa – conosceva a memoria tutta la volgente e la critica sostiene che la di Zandonai, sbalordendo il pub- rono gli eccessi veristi: la sua arte Krk, ha diretto per vent’anni il trilogia verdiana – quanti l’hanno sua Medea è l’unica che possa af- blico presente (la registrazione del- rimane controversa, ma non lascia coro misto “Zvijezda Danica” di conosciuto non dimenticheranno fi ancarsi a quella della Callas. l’evento è reperibile su YouTube) indifferenti. Kraljevic - con uscite di successo la bellissima persona, calda, one- a Roma, Venezia, Assisi, Padova, sta e genuina. Anno VI / n. 44 del 31 marzo 2010 Verona, Cracovia, Praga, Bratisla- Infi ne ricorderemo che Ivica “LA VOCE DEL POPOLO” - Caporedattore responsabile: Errol Superina va - per dieci anni il “Zvon” di era fi glio di una nostra connazio- IN PIÙ Supplementi a cura di Errol Superina Dobrigna, e negli ultimi anni an- nale vegliota, l’affabile signora Progetto editoriale di Silvio Forza / Art director: Daria Vlahov Horvat che il coro della città di Veglia. Maria, apprezzata fi orista, ed ave- edizione: MUSICA [email protected] Frleta si è distinto pure come va appreso sin dalla più tenera età Redattore esecutivo: Patrizia Venucci Merdžo / Impaginazione: Vanja Dubravčić compositore e arrangiatore di can- la lingua italiana e con essa tutto zoni per vari festival. Gli sono un tipo di cultura e sensibilità, che Collaboratori: Libero Benussi, Ivana Precetti e Mario Simonovich Foto: Mario Simonovich stati conferiti diversi signifi cativi si erano rifl essi anche in tutto il La pubblicazione del presente supplemento, sostenuta dall’Unione Italiana di Fiume / Capodistria e dall’Università Popolare di Trieste, viene supportata premi e riconoscimenti ai festival suo operato di musicista. (pvm) dal Governo italiano all’interno del progetto EDITPIÙ in esecuzione della Convenzione MAE-UPT N° 1868 del 22 dicembre 8, Contratto 248a del 18/10/2006 con Novazione oggettiva del 7 luglio 2009