Fig. 295. Suni, Domus Di Chirisconis. Interno Della Tomba 6. Fig. 296
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Fig. 295. Suni, domus di Chirisconis. Interno della Tomba 6. Fig. 296. Suni, domus 10 di Chirisconis. Portello che introduce nella cella D. 268 Fig. 297. Suni, domus 5 di Chirisconis. Particolare del portello che introduce nella cella E. Fig. 298. Suni, domus di Chirisconis. Portello. 269 Fig. 299. Suni, domus di Chirisconis. Portello d’ingresso. Fig. 300. Suni, domus di Chirisconis. Portello d’ingresso. Fig. 301. Suni, domus 10 di Chirisconis. Portello d’ingresso. 270 Fig. 302. Suni, domus di Chirisconis. Interno della Tomba 5. Fig. 303. Suni, domus di Chirisconis. Interno della Tomba 10. 271 Fig. 304. Suni, domus di Chirisconis. Interno della Tomba 4. Fig. 305. Suni, domus di Chirisconis. Interno della Tomba 5. 272 12 – NURAGHE CHIRISCONIS 12/13 filari, nel quadrante settentrionale, mentre per il resto non è in alcun modo leggibile il pro- filo di pianta che comunque si può ipotizzare di Provincia -Nuoro forma circolare con una circonferenza di circa 36 Comune - Suni metri. Località - Chirisconis o Pedrasenta Sul piano di crollo è visibile un tratto della camera per una altezza di circa 3 metri con7/8 Posizione - IGM Foglio 206 IV NE Sindia filari di pietre di piccole e medie dimensioni 40°19’49” – 3°51’27” disposte a file orizzontali con numerose zeppe di Quota - m 288 s.l.m. rincalzo. Purtroppo, lo stato di notevole rovina del monumento non consente di valutare l’artico- lazione interna dei vani. Il monumento è arroccato su un’altura basal- Nell’area circostante laterizi e ceramiche di tica a meno di 200 metri dalla necropoli ipogeica età romana. di Chirisconis dalla quale è separato da un cana- lone solcato dal Rio de Multa, affluente del Rio Mannu. Bibliografia Il nuraghe è in gran parte crollato: residua il EEM 1922, p. 181; TARAMELLI 1935, p. 186, n. 4; paramento esterno per una altezza di m 5 con PILUDU 1953-54, n. 49; MELIS 1967, p. 194. Fig. 306. Suni, Nuraghe Chirisconis. 273 Fig. 307. Suni, Nuraghe Chirisconis: veduta aerea. Fig. 308. Suni, Nuraghe Nuraddeo: veduta aerea. 274 13 – NURAGHE NURADDEO NO, m 12,50 a SO-NE e m 13 a Nord-Sud. Il paramento residuo delle cortine è rilevabile per circa 4/5 filari sul piano di crollo. Provincia -Nuoro La torre B, a NE e a contatto con l’ingresso al Comune - Suni cortile, ha forma circolare (diam. m 8,50) con Località - Pedrasenta altezza residua di 1,60/2,60. È accessibile dal cortile per un corridoio ora solo parzialmente Posizione - IGM Foglio 206 IV NE Sindia rilevabile (lungh. m 1,50). 40°19’25” – 3°51’18” La torre C, a SE, ha pianta (diam. m 8,00) e Quota - m 335 s.l.m. camera circolari (diam. m 2,50): sul piano di svettamento, fra il mastio e la camera di questa torre, un vano (m 1,80x2,10) in gran parte ostrui- Nel mezzo dell’altopiano di Pedrasenta, il to dal crollo. Nuraddeo è un nuraghe complesso, trilobato, La torre D, a SO, ha pianta circolare (diam. m costituito da un mastio centrale (A) racchiuso da 7,60) con vano centrale di m 3,00 di diametro: un bastione con tre torri (B, C, D) raccordate da fra il mastio e la camera di questa torre un vano cortine rettilinee. circolare (diam. m 2,30) al quale si accedeva dal Il bastione misura m 24,30 (asse NE-SO), m bastione attraverso un andito trapezoidale 22,00 (asse SE-NO), 23,20 (asse Est-Ovest), (lungh. m 1,40; largh. m 0,80). mentre le cortine murarie comprese fra le torri L’accesso al bastione, ora crollato e vistosa- sporgenti hanno una lunghezza di m 15 a SE- mente ampliato, avveniva a NO. Attraverso un C A B D Fig. 309. Suni, Nuraghe Nuraddeo: planimetria. 275 breve corridoio di circa 2 metri si giungeva nel paramento murario che negli ultimi 4 filari resi- cortile, di forma pentagonale ma con profilo cur- dui, per una altezza di m 1,50, interrompe il pro- vilineo (m 4,50x4,48; sup. mq 17,90), che si con- filo a scarpa e si verticalizza assumendo una serva per una altezza massima di m 3,00 s. r. con forma cilindrica. 6 filari di pietre di grandi dimensioni. L’ingresso alla torre, a SO, appena visibile sul Il mastio, quasi a contatto con la cortina Sud, riempimento (alt. m 0,40), sormontato da architra- ha pianta circolare (diam. m 11,00x11,20) e si ve (lungh. m 1,65; largh. m 0,85; spess. m 0,70) conserva per una altezza massima di m 12,35 (27 con risega nella faccia inferiore e finestrino di sca- filari) sulla verticale dell’ingresso, mentre per il rico, introduce in un corridoio (lungh. m 3,80) resto si stacca dal piano di crollo del bastione per strombato verso l’interno (largh. m 1,00/ m 7,30 e 16 filari: allo svettamento il diametro 1,15/1,35), a sezione angolare e con altezza cre- risulta di m 6,50. L’opera muraria è costituita da scente verso l’ingresso alla camera (da m 1,50 a m pietre di grandi e medie dimensioni, poliedriche 3,00): non sono rilevabili spazi sussidiari (scala e/o ma sagomate con maggiore cura nei filari supe- nicchia), ma non è da escludere la presenza di una riori ove sono disposte a file orizzontali regolari. nicchia nella parete destra che ora potrebbe essere Questa torre ha la particolarità di presentare un ricoperta e quindi nascosta dalle macerie. Fig. 310. Suni, Nuraghe Nuraddeo: piante e sezione. 276 La camera, circolare (diam. 4,30), integra gra per una altezza di m 4,25: sulla destra, a m nella copertura ogivale ad eccezione della lastra 1,10 dal pavimento, l’ingresso (largh. m 0,60: di chiusura e con una altezza di m 5,80, presenta alt. m 1,00) della scala che dopo un percorso eli- una nicchia vagamente poligonale alla sinistra di coidale di circa 3 metri e 10 gradini conduce chi entra (prof. 1,50; largh. m 1,00/1,50; alt. m sulla sommità della torre. 1,60 s.r.), mentre a destra, sullo stesso asse ma Intorno al monumento si raccolgono cerami- rialzato di m 2,50 dall’attuale piano di calpestio, che di età nuragica e romana. si apre l’accesso al vano-scala che con svolgi- mento spiraliforme, da sinistra a destra, conduce Bibliografia al piano superiore per 10 gradini. ANGIUS 1850, p. 530 (Buraddeo); EEM 1922, p. La camera del primo piano è ora accessibile 181; MOTZO 1928, p. 86, nota 40 (Nuradeo); attraverso un finestrone che si apre a m 6,30 dal TARAMELLI 1935, p. 188, n. 18; PILUDU 1953-54, n. suolo, non sulla verticale dell’ingresso ma a Sud: 9; ZERVOS 1954, p. 47, fig. 18; MOSSA 1957, p. 26, ha luce rettangolare (largh. m 0,60; alt. m 1,04), tav. 2; LILLIU 1960, p. 57, nota 40; LILLIU 1962, pp. architrave (lungh. m 1,30; largh. m 0,75; spess. 18, 19, 25, 100, 169, 189-90, 193, 199, figg. 1,7, 8,3, m 0,33) e spiraglio di scarico. tav. XXVI; LILLIU 1975, p. 299, tav. XXIX; CONTU Dal finestrone, attaverso un andito (lungh. m 1981, p. 36, figg. 28-29; MORAVETTI 1985, p. 51, n. 3,00) strombato verso l’interno (largh. m 12; SEQUI 1985, p. 56, n. 42; MORAVETTI 1993b, p 1,30/1,45; alt. m 2,50/3,00) si raggiunge la 97, n. 12 MORAVETTI 1994, fig. 98; CONTU 1998, pp. camera circolare (diam. m 3,40) anch’essa inte- 487-88, 498, fig. 75,3. Fig. 311. Suni, Nuraghe Nuraddeo. Veduta da SE. 277 Fig. 312. Suni, Nuraghe Nuraddeo: veduta aerea. Fig. 313. Suni, Nuraghe Nuraddeo. Veduta da NO. 278 Fig. 314. Suni, domus di Fanzellu. Fig. 315. Suni, domus di Fanzellu. 279 14 – NECROPOLI IPOGEICA DI FANZELLU zato di m 0,32 dal piano di calpestio, l’ingresso rettangolare (alt. m 0,90; largh. m 0,61; spess. m 0,20) che introduce nel vano D. Provincia -Nuoro La cella D risulta di pianta vagamente trape- Comune - Suni zoidale (prof. 1,04/0,68; largh. m 2,00) e presen- Località - Fanzellu o Su Saltu de Sirone ta una vistosa fenditura nella parete di fondo. Nella parete destra di B, una breccia di m Posizione - IGM Foglio 206 IV NO Bosa 1,80 immette nel vano E, di forma irregolare 40°19’12’’ - 3°54’00’’ (prof. m 2,30; largh. m 2,34; alt. m 0,98) e con Quota - m 270 s.l.m. piano sopraelevato di m 0,60 rispetto al pavi- mento di B. La cella F è accessibile sia dall’esterno, attra- La necropoli ipogeica di Fanzellu è scavata verso un’ampia fenditura della roccia, sia da un nel calcare organogeno, a circa 300 metri a NO portello (largh. m 0,64; spess. m 0,28) che si del Nuraghe Sirone, nella parete scoscesa che apre nella parete di fondo di E: ha pianta qua- guarda la valle del Temo. Le tombe risultano for- drangolare con pareti leggermente convesse, temente degradate dagli agenti atmosferici, angoli e spigoli arrotondati (prof. m soprattutto nei vani più vicini agli ingressi che, 1,24/1,54/1,30; largh. m 1,96). inoltre, sono stati utilizzati in tempi recenti come La Tomba II si sviluppa lungo l’asse longitu- ricovero di animali: la necropoli era costituita da dinale (m 6,40) con tre celle disposte lungo l’as- una decina di ipogei, ma di questi soltanto 5 se E-O (A, B, C), ed altri due vani – ora divenuti sono attualmente rilevabili.