Storia Della Sardegna E Della Corsica Durante Il Dominio Romano
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BIBLIOTHECA SARDA N. 42 Ettore Pais STORIA DELLA SARDEGNA E DELLA CORSICA DURANTE IL DOMINIO ROMANO VOLUME PRIMO a cura di Attilio Mastino In copertina: Giovanni Marghinotti, Caio Gracco si discolpa davanti al senato dalle accuse di immoralità e vessazioni compiute in Sardegna (1850 circa) Comune di Cagliari INDICE 7 Saggio introduttivo 173 Capitolo IV 61 Nota biografica Dalla fine della seconda guer- ra Punica allo scoppio delle 65 Nota bibliografica guerre civili di Mario e di Silla 68 Cronologia della 191 Capitolo V Sardegna romana Dalle guerre civili di Mario 87 Carta della Sardegna ro- e di Silla a Cesare Augusto mana 219 Capitolo VI 88 Avvertenze redazionali Considerazioni circa il modo col quale procedette la con- Riedizione dell’opera: STORIA DELLA SARDEGNA quista della Sardegna e della Storia della Sardegna e della Corsica E DELLA CORSICA DURANTE Corsica durante il dominio romano, tomi I-II, IL DOMINIO ROMANO Roma, Nardecchia editore, 1923. 253 Capitolo VII 95 Prefazione Le vicende della Sardegna e della Corsica dall’età di Au- Libro primo gusto alla caduta dell’Impe- LA CONQUISTA ROMANA ro romano di Occidente. La DELLA SARDEGNA E DELLA diffusione del Cristianesimo Pais, Ettore CORSICA Storia della Sardegna e della Corsica durante il 275 Capitolo VIII dominio romano / Ettore Pais ; a cura di Attilio 107 Introduzione Mastino. - Nuoro : Ilisso, c1999. La dominazione dei Vanda- 316 p. ; 18 cm. - (Bibliotheca sarda ; 42) li in Sardegna ed in Corsica 1. Corsica - Storia - Occupazione romana 2. 117 Capitolo I Sardegna - Storia - Occupazione romana Le più antiche relazioni fra Ro- 295 Appendice I. Mastino, Attilio ma, la Sardegna e la Corsica La coppa di Gelamiro 937.9 125 Capitolo II 297 Capitolo IX Scheda catalografica: Dallo scoppio della prima La dominazione bizantina Cooperativa per i Servizi Bibliotecari, Nuoro guerra Punica all’invasione in Sardegna ed in Corsica. della Sardegna e della Corsi- Le piraterie dei Musulmani ca per opera dei Romani ed il sorgere dei giudicati 147 Capitolo III Sardi indipendenti © Copyright 1999 Dalla cessione della Sardegna 314 Appendice by ILISSO EDIZIONI - Nuoro fatta dai Cartaginesi alla fine A proposito dei Musulmani ISBN 88-85098-92-4 della seconda guerra Punica in Sardegna SAGGIO INTRODUTTIVO* 1. Quando le edizioni di Attilio Nardecchia di Roma pubbli- carono nel 1923 la Storia della Sardegna e della Corsica durante il dominio romano, Ettore Pais (Accademico dei Lincei e Senato- re a vita del Regno d’Italia) insegnava già da qualche tempo al- l’Università di Roma ed aveva ormai compiuto i 67 anni d’età. Si tratta dunque di un’opera della piena maturità, anche perché il Pais aveva iniziato ad occuparsi di argomenti sardi già quasi mezzo secolo prima, fin dalla tesi di laurea discussa presso l’Isti- tuto superiore di Studi Storici di Firenze e dedicata al “riso sar- donico”, un tema che lo aveva condotto ad approfondire il sen- so dell’espressione omerica relativa all’atteggiamento minaccioso ed ironico di Ulisse contro i Proci in Odissea, un argomento for- tunato, che era già stato trattato da Giovanni Spano con qualche superficialità e che recentemente è stato più volte ripreso.1 La lunga riflessione sulla Sardegna antica rende oggi questo volume, esteso anche alla Corsica, ancora utilissimo, ricco di informazioni, di osservazioni originali e di stimoli, anche se per tanti versi superato dalla più recente critica storica (che ha trovato una sintesi nell’opera su La Sardegna romana di Piero Meloni)2 e dalle nuove scoperte archeologiche, epigrafiche e numismatiche. Nell’insieme, si può affermare che il Pais aveva ritardato per decenni la pubblicazione della Storia della Sardegna e della Cor- sica durante il dominio romano, un lavoro di sintesi per il quale aveva iniziato a raccogliere un vastissimo materiale archeologico, epigrafico, numismatico, letterario, visitando i musei e le princi- pali località della Sardegna, rinunciando comunque a percorrere la Corsica per ragioni di un malinteso patriottismo. Il pensiero di scrivere quest’opera era andato maturando «nel corso di oltre * Ringrazio Giovanni Marginesu, Paola Ruggeri e Raimondo Zucca per le osservazioni e le integrazioni. 1. Per tutti vedi G. Paulis, “Le «ghiande marine» e l’erba del riso sardonico ne- gli autori greco-romani e nella tradizione dialettale sarda”, in Quaderni di se- mantica, I, 1993, pp. 9-23. 2. P. Meloni, La Sardegna romana, Sassari 1975; IIa ed., Sassari 1991. 7 Saggio introduttivo quaranta anni», fin da quando aveva rivolto l’animo «ad investigare Partito dalla Sardegna, si era dedicato all’insegnamento uni- le vicende della Sardegna», dopo esser stato «chiamato a fondare, versitario, senza mai abbandonare il progetto iniziale: «dall’anno ancor più che a dirigere, il piccolo Museo archeologico dell’Uni- 1885, in cui lasciai la bella ed ospitale dimora di Cagliari, sino al versità di Sassari», subito dopo la laurea.3 «Volle poi la sorte – ag- giorno d’oggi, ho soprattutto atteso a scrivere e ad insegnare in giunge il Pais nella Prefazione – che, costituito il piccolo Istituto e varie Università la storia dell’antica Roma e quella dei vari popoli terminati in seguito i miei studi di perfezionamento a Berlino sotto della Penisola: ma non ho mai messo interamente da parte i miei la guida sapiente di Teodoro Mommsen, non fossi, come questi antichi studi sulla Sardegna. Ebbi più volte occasione di recarmi aveva per me chiesto, destinato a maggior centro di studi, ma in- nell’Isola, sia per indagini epigrafiche, sia per visitare alcune parti viato a riordinare ed accrescere il Museo Nazionale di Cagliari» interne che non avevo ancora percorso. Frutto di codesti viaggi aveva avuto così l’occasione «di rivolgere … attenzione ai monu- furono vari studi relativi all’età più vetusta ed a quella romana». menti ed alla storia dell’Isola, alla quale, se non per nascita» ritene- Era proposito del Pais «di far tosto seguire» i suoi studi sulla va di essere «strettamente congiunto per origine di stirpe, per affet- Sardegna nell’età romana «a quelli che fino dal 1881 avevo già ti domestici, per lunga e tenace consuetudine con amici numerosi composti per i periodi anteriori». Aveva però deciso di rinviare e fedeli». Fin dal 1880 aveva pubblicato il volume Sardegna prima nel tempo «il compimento» del suo proposito, in attesa di acqui- del dominio romano. Studio storico e archeologico, opera fonda- sire una «più ampia esperienza storica», una più profonda cono- mentale, carica di erudizione e con un’impressionante conoscenza scenza delle antichità e delle istituzioni romane, una capacità di delle fonti classiche; si era poi dedicato alla seconda serie del Bul- integrare la «storia generale» con le «vicende di ciascuna regione», lettino Archeologico Sardo (che si sarebbe limitata ad un unico vo- dunque di andare oltre la Storia romana tradizionale vista esclu- lume, pubblicato nel 1884), con la quale intendeva soprattutto do- sivamente sotto il profilo istituzionale ed organizzativo, verso la cumentare le nuove scoperte avvenute in Sardegna e gli acquisti storia delle regioni italiane e, in qualche modo, delle province effettuati dai diversi musei isolani. Infine, aveva studiato la «civiltà romane, nelle sue articolazioni locali, nelle sue specificità, nel dei nuraghi», un tema sul quale sarebbe tornato più volte.4 rapporto tra centro e periferia, con lo scopo di evidenziare la I suoi interessi fondamentali riguardavano però l’età classi- complessità del fenomeno della romanizzazione ed insieme di ca, per cui si era messo a raccogliere dati e informazioni: «I set- indicare, sul piano culturale, artistico, religioso, linguistico, le te od otto anni circa, nei quali a varie riprese ebbi occasione di differenziazioni locali ed il contributo delle singole aree. Con i vivere a Sassari ed a Cagliari, di visitare tutte le regioni dell’Iso- volumi sulla Sicilia e sulla Magna Grecia, il Pais aveva tentato la, di percorrerne le plaghe più interne (quando il farlo non era una strada analoga, anche se l’idea non era ancora quella della agevole ed in qualche punto forse pericoloso) mi misero in storia delle province romane, ma soprattutto della storia delle condizione di ben comprendere le caratteristiche di questa terra regioni d’Italia:5 del resto «la conoscenza di Roma antica sarà eroica, d’interpretarne le vicende anche attraverso l’aspetto par- perfetta solo quando gli studiosi delle varie parti d’Italia, forniti ticolare, che offrono i suoi svariati abitanti e costumi». di solida cultura, esperti nelle istituzioni giuridiche, avranno pre- parato opere complessive sulle vicende delle singole regioni». 3. Vedi anche E. Pais, Storia della Sardegna e della Corsica durante il domi- Egli stesso ammette modestamente: «miriamo a tracciare una nio romano, tomi I-II, Roma, Nardecchia, 1923 (da qui in avanti, per tutti i storia d’indole regionale. Ci limitiamo pertanto a fare oggetto di rimandi, si farà riferimento alle pagine della presente edizione; il titolo, ove citato, sarà abbreviato in Storia), vol. II, p. 92, nota 178: «Il piccolo Museo ar- cheologico della Università di Sassari, fondato da me nella mia giovinezza». 5. E. Pais, Storia della Sicilia e della Magna Grecia, Torino, Clausen, 1894; 4. “Sulla civiltà dei nuraghi e sullo sviluppo sociologico della Sardegna”, in idem, Storia dell’Italia antica, 2 voll., Roma, Optima, 1925, (pubblicato in IIa Rendiconti Accademia Lincei, XVIII, 1909, pp. 3-48 e 87-111 = in Archivio ed. col titolo: Storia dell’Italia antica e della Sicilia per l’età anteriore al do- Storico Sardo, VI, 1910, pp. 85-192. minio romano, Torino, Società Editrice Torinese, 1933). 8 9 Saggio introduttivo particolare esame le notizie sparpagliate fornite occasionalmen- contrastare l’invadenza cartaginese: allo stesso modo solo una te da storici antichi». politica più attiva dell’Italia avrebbe potuto contrastare gli inte- Questa lunga pausa di riflessione si imponeva certamente ressi commerciali e militari inglesi nel Mediterraneo.