POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN A.P. L. 662/96 ART. 2, COMMA 20/B AUT. DC/275/2001 FOGGIA PERIODICO INDIPENDENTE FONDATO NEL 1975 ANNO XXXV N. 11 NOVEMBRE 2009 EURO 1,00 Il NUOVO ANNO XXXV N. 11 NOVEMBRE 2009 PAGINA 1 GM VM METAL VILLA A MARE GLOBO Albergo Residence srl di Colafrancesco Albano & C TECNOLOGIA E DESIGN DELL’INFISSO (FG) Tel. 0884 96.61.49 71018 (FG) Fax 0884 96.65.50 Zona artigianale località www.hotelvillamare.it Mannarelle [email protected] Tel./fax 0884 99.39.33 DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Mastropaolo Redazione e amministrazione 71018 Vico del Gargano (Fg) Via Del Risorgimento, 36 – Abbonamento annuale euro 12,00 Estero e sostenitore euro 15,50 Benemerito euro 25,80 Versamento c.c.p. 14547715 intestato a: Editrice Associazione “Il Gargano Nuovo”

Buffet per matrimoni con servizio a domicilio - Torte matrimoniali CENTRO REVISIONI RODI - Torte per compleanni, cresime, comunioni, battesimi, lauree - Pastic- Motorizzazione civile Il Gargano nuovo ceria salata (rustici, panbrioches, panini mignon farciti, pizzette ru- F I A T TOZZI MCTC bar Revisione veicoli stiche) - Decorazioni di frutta scolpita per buffet - Gelato artigianale, Offi cina autorizzata una finestra che rimane aperta grazie alla fedeltà dei suoi lettori gelateria granite - Lavorazione di zucchero tirato, colato, soffi ato OFFICINA AUTORIZZATA Concessione n. 48 del 07/04/2000 pasticceria 71012 RODI GARGANICO (FG) Corso Madonna della Libera, 48 VENDITA E ASSISTENZA PNEUMATICI ABBONATI O RINNOVA L’ABBONAMENTO di Caputo Giuseppe & C.S.a.s. Tel./fax 0884 96.55.66 E-mail [email protected] 71018 VICO DEL GARGANO (FG) Via Turati, 32 Tel. 0884 99.15.09

I relitti e gli ordigni vicino alle nostre coste, i rischi ambientali e la salute dei cittadini. A Sannicandro Minervini e Lannes fanno il quadro della DUE CITTÀ situazione. Una prova generale della “Città Gargano”, ma erano assenti quasi tutte le locali amministrazioni. Intanto riparte la faida DUE STORIE Troppi silenzi su navi al veleno e criminalità MICHELE EUGENIO DI CARLO

na città, una storia: Monte difesa della legalità, della giu- Le associazioni chiedono risposte politiche US. Angelo. «Negli ultimi stizia, del buon governo. dieci anni, abbiamo vissuto e Lasciata Monte S. Angelo viviamo tuttora una situazio- alle sue decisioni, resta l’oc- Una conferenza di servizi nità che vuole rialzare la testa ne di relativa tranquillità. Tut- casione per alcune rifl essioni per approfondire la conoscen- e guardare in faccia la propria to quello che stiamo vedendo più generali sulla società in za della situazione, lo storno di realtà». Inquietanti le immagi- nell’ultimo periodo sono cose cui viviamo e sulla classe po- una quota di risorse destinato ni delle navi incagliate da più che succedono dappertutto... litica ed imprenditoriale che all’Osservatorio epidemiolo- di venti anni, i cui rottami sono Non esiste un’emergenza cri- assume l’onere e l’onore di gico per un’indagine anche su ancora lì, a Lesina (Eden V) e minalità, sono cose che co- guidarla. questa zona (come per quella a Pianosa (Panayiota) e le no- munque succedono. E’ chiaro L’impressione, consigliata di Taranto in cui sono in corso tizie riferite da Gianni Lannes che se non succedono è me- dai tanti fatti negativi che ac- accertamenti per verifi care la (con citazioni di fatti, persone, glio». Queste le parole del cadono e che si susseguono presenza di diossina) e l’isti- atti uffi ciali con ricostruzione Sindaco di Monte S. Angelo, senza sosta in Capitanata e in tuzione di un tavolo istituzio- di rotte, cambi di nomi, carichi all’indomani dell’ennesimo Puglia, solo per non uscire da nale per rimuovere i simboli ed armatori) su quelle autoaf- fatto di sangue, che gli sono confi ni non più defi nibili ni- del fenomeno degenerativo (la fondate insieme a container valse le accuse di non essere tidamente, è che il vero pro- Eden V e la Panayiota), sono i sospetti al largo del Gargano, consapevole del proprio ruolo blema sia la debolezza della primi impegni istituzionali sul- per i quali richiede un monito- istituzionale e di non essere politica e delle istituzioni, la questione “navi a perdere” raggio scientifi co dei fondali, all’altezza di guidare la comu- quando si toccano i delicati presi dall’assessore regionale con mezzi e competenze di cui nità di fronte a problemi del e sensibili nodi irrisolti della alla trasparenza e cittadinanza solo lo Stato può disporre. «Un genere. Accuse mosse dalle cultura della legalità, della tu- attiva, Guglielmo Minervini. tema complesso e delicato – ha Associazioni del Patto per tela dell’ambiente e del terri- Questi i primi risultati ottenuti argomentato Minervino –, una Monte S. Angelo: Arci Nuo- torio, della difesa della salute dalle associazioni garganiche matassa in cui si aggrovigliano va Gestione, Legambiente, pubblica e dei molteplici inte- che si sono date appuntamento una serie di fi li, alcuni dei quali Obiettivo Gargano. ressi diffusi ma poveri. a San Nicandro per affrontare provengono da un passato mol- Una polemica sostenu- Problemi che confi ggendo lo spinoso tema “Le navi af- to remoto (il basso Adriatico è ta e avvalorata da Giuseppe con interessi e affari, in gene- fondate al largo del Gargano. stato utilizzato come discarica Ciuffreda dell’IDV, attutita re, le istituzioni delle nostre Quali risposte istituzionali a di ordigni bellici della seconda da Pasquale Renzulli e An- latitudini soffrono non solo tutela della salute pubblica?”. guerra mondiale) ed altri mol- tonio Rignanese del PD, i a risolvere ma anche solo ad Straordinaria la partecipazio- UNA GOCCIA to più recenti (traffi ci illeciti quali sostengono che bisogna affrontare, intrise e sopraffatte ne, da tutti i paesi del Gargano internazionali, eventi bellici essere uniti per contrastare il dall’altro grande problema: la e non solo (c’era anche un’as- DI SPLENDORE più recenti). Ma l’idea che qui fenomeno della criminalità sempre più irrisolta “Questio- sociazione di sommozzatori di si possano scaricare rifi uti – e dell’illegalità, mettendo da ne morale” di una classe poli- Corato), un momento defi nito i sono luoghi ed appuntamenti che possono segnare una svolta. Dare un senso anche al lavo- ha proseguito l’assessore – è parte ogni strumentalizzazio- tica da tempo non più all’al- “storico” per il forte segnale Cro che si compie quotidianamente. Alludo al convegno sulle navi affondate, patrocinato dal strettamente collegata a quella ne politica con la piena colla- tezza di affrontare le sfi de che di unità e di condivisione, lan- di San Nicandro, voluto dall’Associazionismo Attivo del Gargano. Sia Gianni Lannes che dell’illegalità che viene spes- borazione tra istituzioni, forze possono generare un futuro ciato per la prima volta dalla Guglielmo Minervini, relatori del convegno, hanno detto cose importanti. so associata al Mezzogiorno, dell’ordine, associazioni, par- migliore. Una classe politica gente del Gargano. «Questo è Pensare che il nostro territorio abbia talenti così forti e liberi lascia pensare al domani con considerato come “riserva di titi politici. che, sull’altare del consenso il Gargano migliore – ha com- meno angoscia del presente. Nessuna palingenesi dietro l’angolo, ma la consapevolezza che una scarto” (lo dimostrano anche i Che si avviino pure le stra- facile, ha ceduto anche rispet- mentato il sindaco Squeo nel nuova idea di cittadinanza e di partecipazione prenda sostanza e fi ato nei nostri territori. Non è casi Enichem ed Ilva). Occor- de dei percorsi condivisi, dove to alla richiesta di un semplice suo saluto iniziale – quello stato irrilevante il tema: se ne è discusso in modo forte, dando il giusto rilievo alle legittime pre- re rovesciare questo destino. sia realmente e razionalmente sistema di regole. della passione della gente libe- occupazioni di quanti hanno posto anche un problema di “tenuta” della problematica rispetto alle Quel tipo di traffi co avviene possibile aprire spiragli di de- Un sistema indispensabile ra e dei giovani di questo terri- criticità – anche economiche – del contesto. quando si crea una frattura mocrazia e di partecipazione. alla chiara esigenza di convi- torio, l’altra faccia del Garga- E’ stato decisivo, a mio avviso, il rilievo simbolico. Il convegno si è tenuto il giorno dopo l’omi- tra il territorio e la comunità e E’ ancora possibile a Mon- venza civile; in altre parole, no e non è un caso che questa cidio di Ciccio Libergolis. Il procuratore di Bari, Laudati, non ha avuto problemi a leggere l’omi- probabilmente anche le istitu- te Sant’Angelo? Se sì, vorrà una classe politica forte con presenza così importante si cidio come un «attacco frontale alle Istituzioni». In questo contesto un gruppo di giovani ha deciso zioni stanno in questa cultura dire che la politica e la società i deboli e debole con i forti, registri il giorno dopo l’omici- di prendere la parola ed affrontare una delle problematiche più diffi cili, discusse e discutibili, in ed hanno preferito girare la te- sono ancora sane. Ma l’even- che ha saldamente in mano le dio di Libergolis, in una terra un luogo pubblico, dando parola alle ansie, ma anche alle risposte delle istituzioni. Questa è la sta dall’altra parte. Ne uscire- tuale insuccesso non costitui- leve del potere e che, al fi ne di in cui tutti insieme dobbiamo democrazia, questo è il vero antidoto al degrado democratico del nostro territorio. mo solo quando ci renderemo sca la resa per quei pochi che continuare a detenerlo, non si riappropriarci degli spazi pub- Più di uno ha inteso ringraziare l’Ente per la disponibilità. Non è così. Siamo noi a ringraziarvi. conto che la salvaguardia del nelle istituzioni, nella politica, cura di come riottenerlo e con bliciî. Una “lettura” condivisa Anche per aver donato una goccia di splendore in un deserto abitato spesso da tenebre. Quelle territorio è l’unica strada per il nell’associazionismo, nella chi, rigenerando ad ogni occa- anche da Minervini che ha in- dell’ignoranza e della stupidità sono le più refrattarie ad ogni forma di splendore. futuro». cultura, nelle forze dell’ordi- sione un sistema più debole. dividuato nella «voglia di veri- Costantino Squeo ne, hanno fi nora costituito il tà» la cifra della partecipazio- vero e autentico baluardo a – A PAGINA 2 ne all’incontro «di una comu- – A PAGINA 2

POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN A.P. L. 662/96 ART. 2, COMMA 20/B AUT. DC/275/2001 FOGGIA PERIODICO INDIPENDENTE FONDATO NEL 1975 ANNO XXXV N. 11 NOVEMBRE 2009 EURO 1,00 VM ella globalizzazione in salsa viestana, gli lunga e tribolata! METAL VILLA A MARE GLOBO Albergo Residence srl di Colafrancesco Albano & C TECNOLOGIA E DESIGN DELL’INFISSO RODI GARGANICO (FG) Tel. 0884 96.61.49 71018 VICO DEL GARGANO (FG) Fax 0884 96.65.50 incendi nell’entroterra sono eventi insi- Zona artigianale località www.hotelvillamare.it Nella globalizzazione made in Vieste, Mannarelle [email protected] N Tel./fax 0884 99.39.33 DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Mastropaolo LAZZARO SANTORO „ VIESTE NELL’ERA GLOBALE / 9 Redazione e amministrazione 71018 Vico del Gargano (Fg) Via Del Risorgimento, 36 – Abbonamento annuale euro 12,00 Estero e sostenitore euro 15,50 Benemerito euro 25,80 Versamento c.c.p. 14547715 intestato a: Editrice Associazione “Il Gargano Nuovo”

Buffet per matrimoni con servizio a domicilio - Torte matrimoniali CENTRO REVISIONI RODI - Torte per compleanni, cresime, comunioni, battesimi, lauree - Pa- Motorizzazione civile Il Gargano nuovo sticceria salata (rustici, panbrioches, panini mignon farciti, pizzette F I A T TOZZI MCTC gnificanti. Spina Diana ci pone i rimedi. bar Revisione veicoli rustiche) - Decorazioni di frutta scolpita per buffet - Gelato artigianale, Offi cina autorizzata una finestra che rimane aperta grazie alla fedeltà dei suoi lettori gelateria granite - Lavorazione di zucchero tirato, colato, soffi ato OFFICINA AUTORIZZATA Concessione n. 48 del 07/04/2000 pasticceria 71012 RODI GARGANICO (FG) Corso Madonna della Libera, 48 VENDITA E ASSISTENZA PNEUMATICI ABBONATI O RINNOVA L’ABBONAMENTO di Caputo Giuseppe & C.S.a.s. Tel./fax 0884 96.55.66 E-mail [email protected] Sono 30 anni che i boschi di Vieste vanno In un’intervista rilasciata a Paola Lucino 71018 VICO DEL GARGANO (FG) Via Turati, 32 Tel. 0884 99.15.09 I relitti e gli ordigni vicino alle nostre coste, i rischi ambientali e la salute dei cittadini. A Sannicandro Minervino e Lannes fanno il quadro della UNA CITTÀ situazione. Una prova generale della “Città Gargano”, ma erano assenti quasi tutte le locali amministrazioni. Intanto riparte la faida in fumo! della redazione de “L’Attacco” il 18 dicem- UNA STORIA Troppi silenzi su navi al veleno e criminalità Nel momento in cui il fuoco ha toccato L’immortalità e gli orologi bre 2008, dal titolo “Il diluvio dopo Mimì MICHELE EUGENIO DI CARLO Le associazioni chedono risposte politiche alcuni villaggi turistici sulla costa, nel lu- Spina”, l’ex onorevole ha affermato: «Il glio del 2007, la politica viestana è entrata in disastro ambientale sotto gli occhi di tutti è IL GARGANO “collisione” soccorso e ha definito gli incendi E’ l’avidità dei più ricchi. Già, il denaro a (5-00917) al Ministero dell’Ambiente e della stato provocato dalla mancanza di vigilan- imprevedibili. Vieste è un’altra grande passione. Tutela del Territorio e del Mare (29 gennaio za. Manca il senso della protezione». NUOVO Ma come! Hanno dimenticato il rogo di Blindati in mostruosi SUV, come se abi- 2009), l’onorevole Bordo chiese, tra l’altro: Mimì Spina ha prospettato rimedi e si è Pugnochiuso! tassero nella giungla amazzonica, ghettizzati «Quali iniziative e provvedimenti urgenti il fatto paladino dell’ambiente. una finestra che rimane aperta E in coro i paladini di ogni colore hanno nei loro villaggi, i ricchi appaiono in pubbli- Governo intenda assumere per ripristinare Gianni Sollitto, dalle colonne della “Gaz- grazie alla fedeltà dei suoi lettori dichiarato che in futuro non sarebbe successo co elegantissimi ma tristi e parlano sempre di l’immediata funzionalità di indirizzo pro- zetta del Mezzogiorno” del 21 gennaio «mai più niente di simile». Nell’agosto del soldi. E sono immortali. Diversi sono acco- grammatico e gestionale dell’Ente Parco Na- 2009, ci ricorda che «Forse è giunto il mo- ABBONATI 2008, a un mese dal terribile incendio del munati dalla passione per gli orologi. L’im- zionale del Gargano». mento di sostituire la politica della crescita, 2007, dei vigliacchi hanno incendiato la pi- mortalità e il tempo, abbinamento curioso! Non passa tempo e il presidente del Parco intesa come eccessiva espansione urbana, RINNOVA L’ABBONAMENTO neta di San Felice. Nella globalizzazione dal sapore di mare, nazionale del Gargano, Gatta, viene eletto nel con il controllo e il sostegno, consolidando Se venite in vacanza a Vieste, accertatevi l’onorevole Michele Bordo presenta un’in- consiglio direttivo della Federparchi, la Fe- le attività produttive esistenti e sostenendo Ordinario euro 12,00 che il vostro villaggio sia munito di un valido terrogazione al Ministro dell’Ambiente per derazione italiana dei parchi e delle riserve le iniziative imprenditoriali e complemen- S ostenitore euro 15,50 sistema antincendio. Perché a Vieste è suc- «la presenza di elevati profili problematici naturali. tari rispetto all’esistente». Benemerito euro 25,80 cesso, in occasione dello spaventoso incen- e di criticità dell’Ente Parco», mentre nello In un’intervista rilasciata a “l’Attacco”, Forse! Adesso! dio del luglio 2007, che importanti strutture stesso tempo il Presidente del Parco nazio- Gatta ha parlato di molti progetti, dal piano Dopo la riqualificazione con il cemen- ricettive ne fossero privi. nale del Gargano conquista riconoscimenti antincendi alla mobilità interna. Silenzio as- to armato dei villaggi che insistono sulla c.c.p. 14547715 intestato a: Vi rendete conto della gravità? nella Federparchi. soluto, invece, sul Piano del Parco. Lo stru- spiaggia, i vincenti, per tutelare la compe- Editrice Associazione Non hanno protetto gli ospiti, loro stessi e Ecco come si sono susseguiti i fatti. Con mento fondamentale di pianificazione terri- titività delle proprie strutture ricettive, si il patrimonio ambientale! l’interrogazione a risposta in Commissione toriale dell’area protetta ha una gestazione fanno paladini dell’ambiente! “Il Gargano Nuovo”

BAIA DI MANACCORA HOTEL SOLE villaggio turistico    Nuova sala ricevimenti Nuova sala congressi  HS 71010 San Menaio Gargano (FG) S.S. 89 71010 (FG) 0884 96.34.15 www.hoteldamato.it Via Lungomare, 2 Tel. 0884 96.86 21 Fax 0884 96.86.24 71010 Peschici (Fg) Località Manaccora Tel 0884 91.10.17 www.hoteldamato.it ANNO XXXV N. 11 NOVEMBRE 2009 PAGINA 2 Il Gargano NUOVO

Il turismo avanzato è web ma anche accoglienza e confort delle strutture. Riflessioni sul marketing e sugli operatori di settore: il collasso delle agenzie e dei tour operator, il rinnovo continuo delle strategie per “vendere il territo- rio”, il rischio della concorrenza a prezzi stracciati Gargano Indietro Tutta!

empo di bilancio della stagione Certo, occorre lavorarci sulle stra- constata come quel ruolo, così strate- Diverso è, questo suona strano, far Pasqua a Mattinata, piuttosto che il ritardo una volta, arriverai in ritardo Tturistica, tempo di nuove strate- tegie, ma in compenso esse possono gico qualche anno fa, stia diventando passare per un “Borsa del Turismo Carnevale di Manfredonia o di Rodi altre volte. Il 2010 sarà però utile a gie seguendo le logiche di promozio- riversare la migliore offerta diretta- obsoleto e troppo oneroso per le pic- Garganico” un’operazione pretta- Garganico a Febbraio. quegli operatori che, dopo anni “co- ne che il mercato ci indica! mente all’utente fi nale. Un percorso cole strutture. mente commerciale, dove prima dei Lasciamoci alle spalle le “borse” modi”, vorranno rendersi conto che La stagione estiva 2009, ci porta a che, se fatto con criterio, non solo Queste sono cose che non dico tour operator c’è qualcuno che fa fi l- e i tour operator e proviamo a par- necessita la ricerca continua di stra- fare diverse rifl essioni, considerando migliora la visibilità in modo diretto, io, e mi sorprendo un po’ nel sen- tro. A quel punto la denominazione lare di web. Anche perché, dopo le tegie e aggiornamenti, per seguire innanzitutto che il “Grande Calo”, rafforzando il “Brand” dell’attività, tir parlare di “Borsa del Turismo dovrebbe essere un’altra, ma l’abitu- premesse fatte, dovremmo sostenere dove “corre” il turismo, per intercet- “La Crisi” e tutto il resto non hanno ma porta a “risparmiarsi” decine di Garganico”, evento che si è svolto a dine a far passare cose “per il Garga- che internet è il futuro del mercato tare l’onda di segnali che annunciano lasciato alcun segno evidente. Ha in- migliaia di euro in provvigioni da Vieste dal 14 al 17 settembre, come no” quando poi non sono iniziative turistico. Invece non è così. La verità e portano novità. Il web è importan- vece confermato che chi fa turismo riconoscere alle agenzie e tour ope- se fosse un nuovo riferimento da co- istituzionali ma private, forse un po’ è che il mercato turistico deve rinno- te. Ma guai a pensare che una buona privilegiando la qualità, certamen- rator. gliere per la nostra crescita turistica, propagandistiche, esiste già da tem- vare le strategie constantemente, non attività sul web sia tutto. te riesce meglio ad affi ttare alloggi A questo aggiungiamoci che pro- un appuntamento destinato a ripe- po in questo territorio. c’è ricetta che possa ritenersi defi ni- Chiudo con “un ritorno” ai tour anche in seguito. prio il rapporto diretto aiuta a radica- tersi, leggendo il comunicato degli Ma superiamo questa “piccolez- tiva. Idee che un anno prima erano operator. In questi giorni sta gi- Ma soprattutto emerge in modo re la struttura, che deve confermarsi organizzatori, una convention di tour za” e parliamo un po’ della strategia. attualissime, dopo un anno possono rando per il Gargano una sorta di defi nitivo quante regole e abitudi- all’altezza, a far sì che si crei quello operator “pronti” ad incontrare i no- Forse, dopo le cose dette, potrebbe apparire scontate. tour operator, un grosso gruppo ni consuete sono ormai da lasciarci zoccolo duro di ospiti che ritornano stri operatori turistici. suonare strano se dico che anch’io Pertanto, chi solo oggi “si sveglia” identifi cato come “Domina”. Bene alle spalle. Oggi il mercato turistico di anno in anno proprio per merito Non è la prima volta che vengo- sono d’accordo a sostenere i Tour e identifi ca nel web il mercato su cui signori, avviso ai naviganti e ai ci indica chiaramente che gli ospiti della “fi delizzazione”. no fatte queste operazioni. Anche se Operator per questo territorio. Sem- poter fare presa, non è esattamente diportisti: questo gruppo creerà di- privilegiano il contatto diretto con Forse non tutti hanno percepi- il tempo cambia le regole, non c’è pre che vogliano “vendere” il nostro al passo con i tempi, ma risulta in- versi problemi a tutti, incluso chi le strutture, utilizzano moltissimo le to che proprio questi fattori, dettati niente di strano se un’azienda investe territorio da ottobre ad aprile. Mi in- dubbiamente in ritardo. In questo nel web si è svegliato per tempo. risorse di internet per le loro scelte, dalle nuove leggi di mercato, hanno ancora in queste operazioni, come ha teresserebbe sapere, ad esempio, se mercato, le “posizioni strategiche” Sapete perchè? Perché per anni un tendono sempre più a contattare di- portato un declino, o meglio ancora, fatto la Guglielmi Viaggi invitando c’è qualche tour operator disposto a sui vari motori di ricerca sono or- considerevole numero di operatori, rettamente la struttura e, non rara- un tracollo o addirittura un collas- a proprie spese i vari tour operator vendere, oltre al “Capodanno a Pa- mai quasi impossibili da smuovere, anziché adottare direttamente una mente, cominciano a fi delizzare già so delle agenzie e dei tour operator internazionali e decidendo con chi rigi” e il “San Valentino a Verona”, il neofi ta si accorge subito di quan- strategia vincente e monitorata, si al telefono con piccole raccomanda- che sembravano il fulcro del sistema fi delizzare a seconda degli accordi o il Capodanno a Vieste e il San Va- to sia fuori tempo, che se ci avesse è suffi cientemente preoccupato di zioni sulle loro abitudini e sul tipo e che invece, negli ultimi 5 anni, si aspettative. lentino a Vico del Gargano, oppure investito 2 o 3 anni fa avrebbe cer- fare le tariffe e semmai ridurle sotto di alloggio, chiedono miriadi di in- sentono sempre più scavalcati e cer- tamente avuto il successo, ma oggi, periodo, anche del 30-40%. Oggi, formazioni sapendo che la persona cano un nuovo ruolo o assetto alle al 99% dei casi è “fuori gioco”. Per con la stessa suffi cienza, o forse con che sta interloquendo con loro sarà loro strategie. avere oggi ciò che 2 anni fa avrebbe maggiore necessità, sta chiudendo lì nella struttura quando arriveranno; E così accaduto (chiediamolo agli avuto quasi gratuitamente bisogna accordi con questo gruppo a prezzi chiedono inevitabilmente lo “scon- operatori) che, a parte qualche gros- investire migliaia di euro. Ognuno si a dir poco “spaventosi”. A qualcuno to fi nale”, trattano. «Salve siamo i so tour operator, molti sono andati rivolge al web master dicendo «fam- tutto questo non interessa. D’accor- signori Rossi, abbiamo una preno- incontro a veri e propri crolli fi nan- mi il lavoro, ma mi raccomando vo- do, non signifi ca però che non lo tazione, c’è la signora Francesca?» ziari. A lasciarci le penne sono stati glio il mio sito in prima pagina!». tocchi. Se ad esempio fosse possibi- «Certo sono io, ci siamo sentiti per anche molti operatori del Gargano; Purtroppo i risultati di google sono le alloggiare nell’albergo di fronte telefono... come è andato il viaggio? agenzie incorporate in altre ma che “solo” 10 per pagina e i ritardatari al vostro alla metà del prezzo, siete ben arrivati!» Questo è ciò che oggi non rispondono ai debiti della prece- fi niscono nelle retrovie. proprio sicuri che la cosa non vi toc- prediligono i turisti... Il contatto di- dente, addirittura casi di agenzie con Un’altra iniziativa incombe sulla cherebbe? retto. sedi chiuse, completamente scom- categoria turistica: “Gargano Road: Sono in gioco le capacità impren- D’altra parte, le strutture sono parse, irrintracciabili. il 2010 parte dal web”. Cioè qual- ditoriali e le strategie intraprese. chiamate ad essere più protagoniste Certo non sto parlando di grossi cuno vuol far credere che il 2010 è Il mercato turistico è complesso. per se stesse, con il proprio sito web Tour Operator, ma anche loro non l’anno giusto per puntare sul web. Il web è materia per il turismo avan- e varie strategie, con il materiale di se la passano meglio, tant’è che rie- Personalmente credo che il 2010 sia zato, ma si può investire sul domani supporto, così da poter sempre più scono a “galleggiare” solo quelli che solo l’anno giusto per raccogliere le anche con delle strutture di acco- “raggiungere” direttamente utenti, hanno investito direttamente creando briciole rimaste sul web; l’anno giu- glienza valide, pulite e confortevoli. probabili ospiti, “colpire” grandi strutture in Italia o all’estero, o ge- sto per capire quanto sia stato sba- Aldilà di tutto, a fare la differenza mercati o di nicchia, proponendosi stendo direttamente alcune strutture gliato non svegliarsi prima; l’anno potrebbero essere la passione e la verso territori e nazioni direttamente, con contratti di affi tto. Chi invece è giusto perché chi è in ritardo com- cortesia. con le proprie risorse. rimasto a fare solo intermediazione prenda che nel turismo se arrivi in Gaetano Berthoud

Ufficiale la candidatura a beni immateriali da tutelare di balli, danze, strumenti e canti popolari CONTINUO DALLA PAGINA 1

UNA CITTÀ, UNA STORIA perché è il tempo di dare senso alle parole e valore alla vita. I giovani delle associazioni del Gargano Le tarantelle del Gargano all’Unesco n sistema indispensabile alla chiara esigenza hanno «donato una goccia di splendore in un deser- Udi convivenza civile; in altre parole, una classe to abitato dalle tenebre». a solisti e gruppi della tradi- politica forte con i deboli e debole con i forti, che Semplicemente, grazie. zione canoro-musicale pura ha saldamente in mano le leve del potere e che, al M.E. Di Carlo del Gargano, corsi di cono- fi ne di continuare a detenerlo, non si cura di come scenza e costruzione degli riottenerlo e con chi, rigenerando ad ogni occasione strumenti musicali a fi ato, a un sistema più debole e più fragile. TROPPI SILENZI SU NAVI percussione e a corda della Il vero problema è che una stretta oligarchia com- AL VELENO E CRIMINALITÀ Montagna del Sole, gemel- posta da falsi politici, burocrati improvvisati, im- laggi con altri Paesi del Me- prenditori senza etica gestisce gli interessi pubblici scirne insieme, colmando la distanza fra il ter- diterraneo, manifestazioni come fossero affari privati, cedendo la necessaria Uritorio, la gente che lo abita e le istituzioni è gastronomiche e fi ere dell’ar- credibilità su una strada spesso lastricata di cliente- quindi la sfi da lanciata dal convegno sulle “navi a tigianato strumentale. Il vi- lismi, nepotismi, affarismi e favoritismi vari. perdere” organizzato dall’Associazionismo Attivo ce-presidente della Provincia Certo, avviare il percorso della via condivisa per del Gargano composto da decine di associazioni Maria Elvira Consiglio e i raggiungere obiettivi comuni è la strada maestra per dei vari paesi del promontorio. Una sfi da lanciata suoi colleghi di giunta, che raggiungere e consolidare quei diffi cili equilibri so- fi n da questa prima uscita pubblica del movimento, per l’occasione hanno infor- ciali e culturali di cui necessita una società moderna caratterizzandosi con la scelta di un argomento com- mato e convocato tutti e 16 i e progredita. plesso e diffi cile, vinta con la massiccia partecipa- sindaci dei comuni garganici Ma non bisogna fi ngere di non sapere, o peggio zione che ha evidenziato una consapevolezza nuo- interessati, si sono detti en- dimenticare, che è proprio l’assenza di una con- va, quella dell’appartenenza, dell’essere legati ad un tusiasti dell’iniziativa mes- vergenza comune su questi obiettivi, da parte della comune destino. Qualcuno le considera prove gene- sa in piedi dal Club Unesco classe dirigente politica ed imprenditoriale italiana rali di “città Gargano”, augurandosi che sia davvero di Foggia, che per la prima e locale, ad aver determinato gli squilibri sociali, iniziata la svolta per le comunità del promontorio, volta parte da un comitato di economici e culturali di cui tanto si discute. da sempre distanti, imbrigliate nei campanilismi e esperti conoscitori della ma- Un’altra città, un’altra storia: San Nicandro negli egoismi di ruolo. Il sasso di una società civile teria, per arrivare ad una pro- Garganico. in fermento, intanto, è stato lanciato effi cacemente, posta di candidatura al Mi- Il giorno dopo il fatto criminale di Monte S. An- anche se le istituzioni non hanno ancora pienamente nistero che potrebbe portare gelo, a San Nicandro Garganico, signifi cativamente raccolto la sfi da dell’”unione che fa la forza” in un un ottimo risultato nel giro assenti le istituzioni del Gargano, Costantino Squeo territorio da sempre relegato ai margini delle stra- di alcuni anni. Oltre ad Arnò, ospitava e patrocinava il convegno “Le navi affon- tegie di sviluppo, se si considera l’assenza di tanti ’ stato uffi cializzato pres- renza generale dell’Onu per spettacolo, la gastronomia, De Luca, Villani e Beninca- date al largo del Gargano. Quali risposte istituzio- rappresentanti delle istituzioni che, nonostante invi- Eso la sala giunta della l’educazione, la scienza e la le consuetudini sociali, gli so, compongono il comitato nali a tutela della salute pubblica?”, organizzato da tati e sollecitati, non sono intervenuti. A cominciare Provincia di Foggia il pro- cultura (Unesco), riunitasi eventi rituali, l’artigianato promotore de “Le tarantelle associazioni di tutto il Gargano costituite da tanti da quelli più vicini, Provincia e sindaci dei comuni getto del Club Unesco di nella sua trentaduesima ses- tradizionale, le espressioni del Gargano”: Angelo Del giovani, defi niti da Squeo «talenti così forti e libe- garganici, dei quali (oltre a Squeo che ha fatto gli Foggia per la realizzazione sione a Parigi nel 2003, ha orali e il linguaggio. A tal Vecchio, giornalista e diret- ri» da far pensare al domani con meno angoscia e onori di casa), era presente solo il primo cittadino del dossier necessario per adottato una convenzione per proposito il Club Unesco di tore dell’Agenzia di Stampa da far sperare che una nuova idea di cittadinanza di San Marco in Lamis, Michelangelo Lombardi. la proposta di candidatura la salvaguardia del Patrimo- Foggia, come ha ricordato Garganopress.net; Gennaro e partecipazione abbia preso corpo e sostanza nei La Regione ha assicurato, con l’assessore Gulgliel- delle Tarantelle del Gargano nio Culturale Immateriale. I in Provincia la presidentessa de Biase coordinatore tec- nostri territori. Giovani che, alcune ore dopo, han- mo Minervini, la sua vicinanza alle serie questioni da presentare al Ministero punti salienti della conven- Floredana Arnò, ha elaborato nico Giuseppe Del Vecchio, no fatto esclamare al convinto relatore del conve- sollevate nel convegno in materia di salute pubblica dei Beni Culturali. A fare da zione evidenziano: l’impor- un progetto per la valorizza- musicista professionista; gno, l’Assessore regionale alla cittadinanza attiva e di tutela ambientale con alcuni impegni che co- bigliettino da visita saranno tanza culturale immateriale zione di b.c.i. del Gargano e Domenico Ioli, costruttore di Guglielmo Minervini,: «Bella pagina, ieri a San munque dovranno trovare necessariamente sponde le tarantelle, gli strumenti in quanto fattore principale della Capitanata, individuan- strumenti musicali; Gabriele Nicandro Garganico. La cittadinanza attiva rompe a livelli istituzionali ancora più ampi in termini di musicali, i canti e le danze della diversità culturale e ga- do in particolare le “Tarantel- Orlando, costruttore di chi- il velo del silenzio e osa la verità. Navi di veleni risorse fi nanziarie e di mezzi per il monitoraggio popolari della Montagna ranzia di uno sviluppo dura- le del Gargano”, in quanto la tarre battenti; Angela Bisce- affondate nei nostri mari. Traffi ci illeciti di rifi uti dei fondali e l’eventuale bonifi ca dai presunti rifi u- del Sole. L’annuncio è sta- turo, come sottolineato dalla musica, la danza, la coralità glia, cantatrice ed esperta di tossici. La Puglia del crimine come terra di scarto. ti pericolosi. Nel silenzio dei ministeri interpellati to dato da Floredana Arnò, Raccomandazione Unesco e lo spettacolo sono linguag- danze popolari; Pio Gravi- Ieri il coraggio del popolo ha vinto sulla paura del e dei parlamentari italiani, un’attenzione ritenuta presidentessa del Club Une- sulla salvaguardia della cul- gi universali che esaltano tre na, musicista e ricercatore; singolo». signifi cativa dagli organizzatori dell’incontro è ar- sco di Foggia, alla presenza tura tradizionale e del folk- importanti obiettivi: la parte- Bernardo Bisceglia, musici- A Monte S. Angelo, come a San Nicandro rivata invece dall’Europa con il messaggio del Pre- del vice-presidente dell’En- lore del 1989; il bisogno di cipazione, la condivisione, la sta professionista; Mimmo Garganico, i giovani dell’associazionismo attivo, sidente del Parlamento Europeo e l’interrogazione te Provincia Maria Elvira creare sempre maggiore con- memoria. Impagnatiello, musicista ed della cultura autentica, dell’informazione libera dell’eurodeputato pugliese del Pdl Sergio Silve- Consiglio, degli assessori sapevolezza sull’argomen- Il progetto prevede la re- esperto di strumenti musicali hanno deciso semplicemente di prendere la parola e stris che ha formulato un’apposita interrogazione provinciali Leonardo Di to soprattutto tra i giovani, alizzazione di un dossier, a percussione. affrontare le problematiche, quelle vere. scritta alla Commissione Europea per sollecitarne Gioia, Leonardo Francesco educandoli alla tutela e alla da inviare all’Unesco, che Nei prossimi giorni il La politica e le istituzioni si facciano coraggio, l’interessamento. Nell’interrogazione l’europarla- Lallo e Pasquale Pazienza e salvaguardia del loro pas- metta in evidenza le pecu- www.tarantelledelgargano. non hanno scelta: con i giovani «talenti» o senza mentare pugliese chiede che venga approfondita la di numerosi rappresentanti sato; la considerazione dei liarità di sedici comunità com dedicato al progetto che (contro) di loro. questione delle navi affondate al largo del Garga- delle istituzioni e delle as- programmi Unesco relativi del Promontorio di San Mi- fornirà informazioni su “Le A Monte S. Angelo, come a San Nicandro, i gio- no valutando anche l’opportunità di intraprendere sociazioni culturali del Pro- alla proclamazione del pa- chele: Carpino, Rignano tarantelle del Gargano” e su vani hanno detto che non è più il tempo di tacere, iniziative effi caci per perseguire i responsabili e i montorio. A coordinare il trimonio orale e immateriale Garganico, Cagnano Vara- una candidatura che interes- complici degli progetto, ribattezzato per dell’umanità; il suo rilevante no, Ischitella, San Marco in serà, per forza di cose, tutti eventuali affon- l’occasione “Le tarantelle ruolo in quanto fattore per Lamis, San Giovanni Roton- i rappresentanti del popolo IL TELAIO DI CARPINO damenti sospetti del Gargano”, sarà il gior- riavvicinare gli esseri umani do, San Nicandro Garganico, garganico, dalla società civi- coperte, copriletti, asciugamani ed azioni dirette nalista Angelo De Luca; la e assicurare gli scambi e l’in- Monte Sant’Angelo, Vico le alle Istituzioni comunali, tovaglie e corredi per spose ad impedirne il direzione artistica è stata tesa reciproca. del Gargano, Vieste, Rodi dagli Enti territoriali sovra- TESSUTI PREGIATI IN ripetersi a salva- affi data, invece, al regista, Ma cos’è il Patrimonio Garganico, Peschici, Aprice- municipali alle associazioni LINO, LANA E COTONE guardia dell’am- autore e attore Germano Be- Culturale Immateriale? In na, Mattinata, Manfredonia culturali, dai custodi della biente e della sa- nincaso, mentre la direzione pratica le rappresentazioni, e Lesina. Previsti, inoltre, tradizioni ai giovani che cre- www.iltelaiodicarpino.it lute dei cittadini. scientifi ca all’etnomusico- le espressioni, le conoscen- momenti di studio e di ap- dono nella salvaguardia di un Tel. 0884 99.22.39 Fax 0884 96.71.26 Anna Lucia logo Salvatore Villani. ze, gli oggetti, gli strumenti, profondimento, spettacoli bene collettivo dell’umanità. Sticozzi Come risaputo, la Confe- le esperienze, le arti dello itineranti, concorsi riservati Garganopress Il Gargano NUOVO ANNO XXXV N. 11 NOVEMBRE 2009 PAGINA 3

adre Lorenzo faceva la spola Nel 1948, alle prime elezioni dell’era repubblicana, gli schieramenti e la propaganda furono molto agguerriti; per scongiu- Ptra il convento e il paese e tra il paese e le campagne d’intorno, dove rare l’incombente pericolo comunista, gli esponenti della Chiesa scesero in campo senza risparmio centinaia di contadini poco avvez- zi persino all’ascolto delle notizie radiofoniche erano all’oscuro dei vari marchingegni elettorali che la maggior parte della gente subiva e sopportava a malapena. Lui ne era conscio, ma per il trionfo della Fede ogni manovra era utile allo scopo. A chiusura della campagna elet- torale, che era stata infuocata un po’ dappertutto, l’approssimarsi delle logica e purezza razziale, lo risospin- votazioni stemperava l’impeto del gevano sempre più verso un passato francescano. Si sentiva come i gran- a lui più congeniale, rivestito di ra- di giocatori che sanno di tenere in gionevole autorevolezza a motivo di pugno la partita. E lui una partita un sopraggiunto prestigio personale così importante, unica nel suo genere che avvertiva dentro di sé nell’inten- e mai giocata con tanto agonismo, la to di volersi porre a paladino della voleva vincere per forza. Così si at- dottrina cattolica e delle sue verità tivò fi no alla fi ne, aspettando l’esito assolute, ignobilmente vituperate delle urne. dal funesto incalzare di cervellotiche Già la sera del venerdì, dopo la aporie prive di consistenza logica, chiusura della campagna elettorale, che si erano trasformate in idee rivo- aveva preso accordi con il capo dei luzionarie e sistema politico che lui comitati civici per il rifornimento – non poteva essere altrimenti – non di alcune taniche di nafta agricola vedeva di buon occhio. che gli servivano per i viaggi nelle Di tali rovesciamenti di scenari si campagne circostanti tra carriere e auspicava una fi ne celerissima e in- sterrati per raccogliere quanto più gloriosa. Come ci istruisce il fi losofo possibile persone e simpatizzanti Giambattista Vico, la storia degli uo- toccati dalla grazia di Dio, che ga- mini, dopo aver attraversato lunghe rantissero il loro voto. vie tortuose, attraverso la mano della Il pomeriggio del sabato, Padre divina Provvidenza riprende il suo Lorenzo coprì l’autocarro con il naturale cammino. Vale a dire: ogni grosso telone; scese in paese con il cosa Dio l’aggiusta! Così la pensa- mezzo e prelevò un addetto dei co- va Padre Lorenzo: era giunto il mo- mitati civici che l’accompagnasse. mento propizio che anche nella vita Lungo tratturi e mulattiere, crocchi pubblica italiana la Provvidenza ci di contadini erano fermi con fagotti mettesse il suo zampino. in mano a ingannare l’attesa: la mag- I giornali parlarono allora di un gior parte di loro, un po’ di tempo viaggio risolutivo di De Gasperi prima, durante il rientro dal il mer- verso i solidali amici del bengodi, cato settimanale, era stata avvisata gli amati americani, i quali non solo che il pomeriggio innanzi le elezioni avevano contribuito notevolmen- Padre Lorenzo sarebbe passato con te alla cacciata del nemico tedesco, il camioncino a prelevarli e portarli ma, successivamente, grazie al Piano in paese a votare; per poi riaccompa- Marshall, avevano sfamato a quattro gnarli la domenica. ganasce tante bocche rinsecchite dal- Nei pressi di una di quelle strade Il camion elettorale di padre Lorenzo le miserie belliche e avevano fatto asfaltate, lungo la pedemontana che assaggiare, meraviglia delle meravi- congiungeva l’agro di tre Comuni glie, per la prima volta alla festaiola vicini, nei pressi della tenuta “Ci- scesero dal camion. La gente pre- cupazione nazista negli ultimi anni gioventù italiana il gusto dolce della cerone”, un vasto possedimento ter- sente continuò nelle sue mormora- LEONARDO P. AUCELLO di guerra e il suo ritiro dopo la fi rma chewing-gum, metafora di trasfor- riero di quasi duecento versure, due zioni, condannando i due malcapitati dell’armistizio e la morte del Fǘrher mazione e futuribili tendenze, che le uomini di media età, che vi lavorava- come imbroglioni e approfi ttatori. nel ’45; e, con la fi ne del confl itto, aprì uno spiraglio su una condizione no come salariati, erano in attesa di Anche la voce nasale del padre usci- la redde rationem militare attraver- di modernità ancora sconosciuta. un passaggio per recarsi l’indomani va stizzita dal fi nestrino aperto, fi no so l’epurazione politica, soprattutto Tornando dagli Stati Uniti, il capo a votare. Uno si chiamava Michele a quando con il rumore del motore osannanti e sfi late spartane di mu- celli, allora sulla Cattedra di Pietro nelle regioni centro-settentrionali, democristiano ritirò la delega ai mi- ed era un uomo bassino, l’altro, un scomparvero all’orizzonte lamenti e scoli e moschetti in pubbliche piazze, con il nome di Pio XII. di soldati, dirigenti, militanti e fi an- nistri comunisti, sciolse il Governo e tantino più alto, con i pantaloni stret- imprecazioni. accompagnate da conclusivi panegi- Verso la fi ne del confl itto, quan- cheggiatori del deposto regime. rimise il mandato nelle mani del capo ti che gli sfi ancavano la pancia, si La stessa donna che aveva ricono- rici di federali locali e notabili nazio- do le forze antifasciste cercavano di Per realizzare questo disegno di provvisorio dello Stato Enrico De chiamava Giuseppe. Erano entrambi sciuto Michele sul camioncino si fece nali di partito, lo facevano inorgogli- ricomporre l’unità nazionale disgre- riequilibrio delle forze in campo, gli Nicola. Infi ne, avendo l’Assemblea iscritti al Partito Comunista. Cosa portavoce, nella strada dove abitava re. Come pure il sentirsi testimone gata dalla guerra e dalla caduta del esponenti di sinistra avevano messo Costituente completato il proprio che non avevano mai confessato ai la madre, che il fi glio e l’amico ave- diretto delle fastose celebrazioni del regime, Eugenio Pacelli, affi nché il in atto ogni strategia che conducesse mandato, si indissero nuove elezioni: coloni che sovrastavano ai lavori del vano approfi ttato della bontà di Padre Sabato fascista. Ad ogni ricorrenza, paese non cadesse nelle grinfi e dei a tali risultati. la data scelta fu il 18 aprile del ’48. fondo e a governare gli animali della Lorenzo che non li conosceva, per il frate rimpinguava di nuovi slogan movimenti di sinistra, soprattutto Addirittura, con il rientro in Italia Dopo le insurrezioni indipendenti- masseria, nel timore che potessero sgraffi gnare un passaggio e poi vota- il suo già notevole magniloquio du- quello comunista, verso i quali egli da Mosca, avvenuta nel ’44, del se- ste di un secolo prima, per mano di riferirlo alla padrona, donna Arcan- re per il partito avversario. Avevano cesco, citando a menadito celebri nutriva inappellabili riserve ideo- gretario nazionale Palmiro Togliatti, romantici patrioti, per un’Italia uni- gela, la quale simpatizzava ancora e proprio una faccia di bronzo! Meno frasi, come quella pronunciata nella logiche e politiche, diede ordine ad e l’assegnazione a quest’ultimo di ta liberata dal dominio austriaco, si in maniera disinvolta per la memoria male che era stata lei a riconoscerli, gremitissima piazza del Plebiscito di alcuni credenti, socialmente impe- un dicastero importantissimo quale ripeteva un secolo dopo una nuova del Duce. Però sostavano di frequen- così imparavano per un’altra volta la Napoli: «Quando loro – ossia gli al- gnati e politicamente schierati, tra quello di Grazia e Giustizia nel pri- insurrezione popolare di indipen- te nella sezione, appena il tempo e buona creanza. La quale non deve leati tedeschi – non conoscevano an- cui il democristiano Achille Grandi, mo Governo presieduto dal democri- denza – occorre per forza il gioco l’occasione glielo permettevano. Chi mancare mai, neppure nei confronti cora l’aratro, noi avevamo già avuto di dare vita a una nuova organizza- stiano Alcide De Gasperi, la folgore di parole – dal dominio politico- li conosceva sapeva della loro di- degli avversari politici. Ora salissero Dante e Virgilio». Una siffatta verità zione sindacale dei lavoratori legati comunista si era infi lata fi n dentro ai ideologico comunista. Pronunciando chiarata appartenenza. a piedi la montagna, se ce la faranno storica, Padre Lorenzo non poteva al credo evangelico, diversa dal re- palazzi del potere. Per un uomo dot- quindi il valore di un proverbio che I due stavano fermi sul ciglio della ad arrivare a casa per mezzanotte! che approvarla e ripeterla a ogni piè sto della nascente Confederazione to come Padre Lorenzo, che aveva dice “non c’è due senza tre”: se il strada; ad un tratto sentirono il ru- La madre di Michele fece infor- sospinto. di esponenti laici, meglio conosciuta approfondito oltre misura a Roma la calendario lunare dei Maia non fer- more del camioncino. Il frate non mare la nuora dell’arrivo in ritardo Il francescano proveniva dalla con la sigla delle Acli. Summa theologica di San Tommaso merà per sempre nell’approssimarsi conosceva i due salariati e nemmeno del marito. «Ha commesso una ma- catena appenninica meridionale, Il comunismo era dunque divenu- d’Aquino, questo veicolare incon- del Natale del 2012 la vita su questo il giovane accompagnatore li aveva rachella che non doveva!», commen- stabilendosi fi n dall’età degli studi to per lui la fonte primigenia di ogni trollato di idee e azioni di bolscevi- Pianeta, anche noi siamo fortemen- mai visti. Appena egli scorse i due tò l’anziana donna condannando il ginnasiali nel più grande convento guaio per la nazione; e, pertanto, an- chi italiani diveniva una vera e pro- te desiderosi di arrivare alla fatidica uomini che agitavano la mano in fi glio. del suo Ordine sull’opposto territo- dava combattuto a viso aperto e la pria ingiuria alla sacralità della fede data del 2048 per verifi care se per la segno di fermata, il mezzo si bloc- Molti raccontarono in giro il fat- rio montuoso garganico. In quella sua radice estirpata senza riserve di ed inasprimento della condizione terza volta “Succede il ’48!”. Che cò; il francescano uscì dalla cabina. taccio. Nemmeno il frate lesinò cella alloggiò per alcuni anni, fi no nessun genere. etica di ogni cristiano. Lo rincrudi- Dio ce la mandi buona per entrambe I due lo riconobbero ma chiesero rimproveri e particolari con coloro i allo scoppio della seconda guerra Per oltre un ventennio, la mordac- va ancor più l’ostentata imprudenza, le date! ugualmente se potevano usufruire di quali si intratteneva a parlare, esor- mondiale, quando si trasferì nella chia agli ululati dei “lupi rossi” era che poteva senza dubbi essere taccia- Quel ’48, Padre Lorenzo lo attese un passaggio. Il frate domandò loro tandoli a non commettere lo stesso Capitale per approfondire i già pre- stata garantita dalla costante e grani- ta di sfacciataggine, di certi dirigenti come una manna piovuta dal cielo. per chi votassero, poiché l’autocarro peccato di arbitrio e di menzogna valenti interessi teologici e fi losofi ci, tica vigilanza delle squadre d’assalto politici che si professavano cristiani Era, a suo giudizio, l’occasione pro- trasportava solo simpatizzanti demo- che avevano commesso i due sfac- soprattutto l’etica e la morale, presso del fascismo: ma ora a chi sarebbe e che, con un fare troppo sbrigativo e pizia per sbaragliare defi nitivamente cristiani. Essi “confessarono”. ciati approfi ttatori. E ad ogni ripresa la Pontifi cia Università Gregoriana toccato prendere in mano le redini superfi ciale, avevano stretto un’alle- i nemici della Chiesa, cacciati prima Il francescano li fece salire a bordo dell’accaduto, i presenti chiedevano di Roma. Qui, alla stima per il Duce, della sicurezza sociale e della con- anza di Governo con gli sconfessati da Mussolini e ora ritornati trionfanti a stretto contatto con gli altri conta- a gran voce: «Chi sono… chi sono defi nito da uno dei predecessori servazione politica? Le armate par- trinariciuti. con la fi ne del fascismo, uniti sotto dini raccolti lungo la via. Man mano questi due bugiardi?». “l’uomo della Provvidenza”, unì una tigiane avevano raggiunto due esiti E così, la nostalgia per il Duce e la un unico simbolo dello sguardo ma- che percorreva sentieri più o meno Sul tardi, quasi a notte fonda, profonda venerazione verso papa Pa- vittoriosi: la guerriglia durante l’oc- sua dittatura, simbolo di castità ideo- linconico di Garibaldi e di un’unica abbordabili, il mezzo si riempiva quando le strade erano deserte e i coalizione: il Fronte Popolare. Il sempre più di gente ammassata da fi ochi lampioni a petrolio fumigava- francescano riprendeva fi ato! Ora sembrare dei deportati. no più che illuminare i vari quartieri persino De Gasperi, piuttosto inviso A un tratto, dopo che l’autocarro stanchi e assonnati, i due salariati al suo ammirevole Pontefi ce, diven- aveva percorso appena pochi chilo- raggiunsero le rispettive famiglie e SAN MARCO IN LAMIS CAMERA DEI DEPUTATI tava la persona più amabile e assen- metri e stava per inerpicarsi lungo si divisero. Entrambe le mogli li am- nata che il Paese potesse generare in Elettori 12.298; Votanti 11.099 (90,25%); Voti validi 10.897; TUTTI la rotabile delle brulle montagne in monirono ferocemente, deplorando Schede bianche 31; Schede nulle 171 quell’epoca di rivolgimenti per assi- contrada La Torre, una donna guardò il loro atto indisponente. Essi repli- AL VOTO curare la pace sociale alla nazione. attentamente Michele. Riconoscen- carono con uno sfottò del frate e di DC 5.553 50,96% Da uomo pratico quale si sentiva dolo per appartenenza e sopranno- quella sciagurata ruffi ana che aveva per inclinazione, il frate, durante la me di famiglia, oltre che di vicinato, riconosciuto Michele e che aveva FR.DEMOCR.POPOLARE 4.658 42,75% permanenza romana, aveva addirit- gridò allo scandalo perché si trova- scelto volutamente di non farsi i fatti 92% tura conseguito la patente di guida BLOCCO NAZIONALE 230 2,11% vano a bordo del camioncino anche suoi! «E se poi, magari, – precisò Mi- e ogni giorno di festa, dopo aver MSI 125 1,15% Nelle prime elezioni dell’Italia repub- dei simpatizzanti comunisti. Era una chele alla moglie – noi votavamo lo blicane del 18 aprile 1948, a livello uffi ciato la messa nel convento che vergogna! Un uomo bussò da dietro stesso scudo crociato per ringraziare UNITA' SOCIALISTA 98 0,90% nazionale la Democrazia Cristiana lo ospitava, si estasiava a guidare l’abitacolo per attirare l’attenzione il monaco del passaggio?». «Tu non ottenne la maggioranza assoluta sia un camioncino utilizzato dagli stessi del frate. Il quale subito si fermò. Si voteresti scudo crociato nemmeno se BLOCCO POP.UNIONISTA 57 0,52% alla Camera dei Deputati (48,51 e 305 francescani per trasporto promiscuo approssimò agli stipati nel camion e ti premesse una pressa sulla pancia, P.NAZ.MON.ALL.D.LAV. 50 0,46% seggi su 574) che al Senato (48,14% di persone e cose. chiese se qualcosa non andasse per il fi guriamoci per un semplice passag- dei voti e 130 seggi su 237). Per questo, quando rientrò nel verso giusto. gio sul camion!». Insieme risero per PARTITO CRISTIANO SOCIALE 49 0,45% Nel voto per la Camera si recò alle suo chiostro montano sul Gargano, La donna riferì a Padre Lorenzo l’idea stramba e balzana, ma anche PRI 27 0,25% urne il 92,23% degli aventi dirit- egli propose ai confratelli l’acqui- che c’era un occupante scomodo che per la brutta fi gura. to (26.855.741 su 29.117.270); i sto di un autocarro che servisse per votava falce e martello. E indicò uno Padre Lorenzo era un francesca- MOV.NAZ.DEM.SOC. 25 0,23% voti validi furono 26.264.458, le trasportare i frati questuanti in cerca dei due salariati saliti a Cicerone. no molto attivo politicamente: ave- P.DEMOCRATICO IT. 17 0,16% schede non valide 426.891, le bian- di elemosine e i predicatori nei brevi «Sciagurati! Ho capito che siete en- va provato delle manifeste simpatie che 164.392. Per il Senato votò il viaggi di servizi liturgici e non solo. trambi comunisti!», tuonò inviperito giovanili per il Duce, non tanto per 92,22% (23.846.411 su 25.858.712); La comunità francescana l’accon- il francescano. «Vi avevo detto che le virtù di statista, quanto per l’alti- SAN MARCO IN LAMIS SENATO DELLA REPUBBLICA 22.570.263 furono i voti validi, tentò. L’acquisto del mezzo di loco- potevate montare solo se appartene- sonante retorica e il suo fascino ora- Elettori 10.882; Votanti 9.913 (91,10%); Voti validi 9.606; 796.044 le schede non valide, mozione cadde a fagiolo per Padre vate alla scudo crociato; mentre voi torio. L’enfasi cerimoniale serviva a Schede bianche 61; Schede nulle 246 480.104 quelle bianche. Lorenzo. Tanto è vero che, appena vi siete fatti beffa di me, vigliacchi! far scenografi a: il fi ne era tenere a A San Marco in Lamis, rispetto al furono costituiti anche nel paese Vi denuncerò al pubblico uffi ciale bada gli oppositori e accattivarsi il DC 4.704 48,97 dato nazionale, si recò alle urne una dove era ubicato il sacro sito i famosi percentuale di elettorato leggermente per aver abusato impropriamente di consenso delle masse con ogni atto SOCIALCOMUNISTI 4.127 42,96 Comitati civici, voluti espressamente un mezzo che non vi appartiene. Ora demagogico e populistico. inferiore. L’impegno di padre Loren- dallo stesso Pontefi ce per combatte- scendete subito dal camioncino e Quell’idea di predomino assoluto BLOCCO NAZIONALE 318 3,31 zo venne premiato (percentuale per la re a viso aperto l’anticristo dell’era continuate a piedi, sperando che re- aveva da sempre titillato lo spirito DC superiore al dato nazionale). tecnologica, il buon frate si attivò in stiate qui per tutta la notte e che non del frate. Il senso incandescente della P.NAZ.MONARCHICO 197 2,05 [Dati Ministero Interno] prima linea, utilizzando il mezzo per possiate mai raggiungere il paese per coreografi a di regime, con adunate MSI 168 1,75 impegni e commesse legati diretta- votare quel maledetto falce e martel- mente alla campagna elettorale. lo». I due, ammiccando un sorriso, PRI 92 0,96 „ ANNO XXXV N. 11 NOVEMBRE 2009 PAGINA 4 Il Gargano NUOVO

i sono due aspetti contrastanti raria in materia: si tratta soprattutto Cnelle opere di due grandi Un processo filosofico- di drammi che riguardano l’approc- letterati: da una parte il concetto di letterario e teologico- cio diretto o indiretto con la morte; morte in Leopardi come momento anche perché la vita è quasi sempre di rasserenamento in contrasto con il dottrinario in cui Paolo costellata di incontri e rapporti reci- morire quotidiano dovuto al taedium proci, mossi come siamo da affetto vitae, ossia a uno stato di malinco- Cascavilla e Michele e trasporto verso il prossimo; mentre nia permanente, da cui si può uscire Illiceto trattano temi la morte la si affronta solamente con e fuggire solo attraverso l’abbraccio se stessi. Chi si accinge a morire sa consolatorio con la morte. Per una squisitamente teolo- che lo deve fare da solo: approccio forma di titanismo eroico affronta- gici nelle loro varie distinto e personale che il morente to da molti personaggi dell’epica e non può condividere con nessuno. della drammaturgia di ogni tempo, sfaccettature e generi Ragion per cui la morte ci prende e da Omero, a Dante, a Shakespeare, letterari ed artistici con ci porta via nell’attimo di una soli- fi no ai romantici e oltre, mostrare tudine commovente; anche se tante coraggio persino dinanzi alla morte lavori critici e analisi volte avviene che si muore contem- non costituisce un chiaro ed inequi- strutturali poraneamente insieme ad alcuni o vocabile desiderio di essa, quanto a molti (come può accadere durante piuttosto una pervicace affermazione l’esplosione di una bomba o la carica dei valori fondamentali della vita che distruttiva di un terremoto). Si muore costantemente bisogna sfi dare; persi- insomma nel silenzio assoluto di sé, no l’incognita defi nitiva della morte, da solo, nell’intimità della propria la sua fatalità: ma resta immutato e solitudine. imperturbabile l’amore per la vita Ricordo due romanzi di autori come senso di misura e inappagabile italiani contemporanei che descri- voglia di vivere, che si può “sconta- vono la “preparazione” e l’”attesa” re”, per dirla con Ungaretti, «anche di questo grande momento rivelato- vivendo». re di verità nascoste, la conoscenza Mentre, diametralmente opposto a dell’arcano che ci insegue nell’intero quello espresso da Leopardi in Can- corso della vita, identifi cata nell’im- to d’addio, La Ginestra e in Amore e maginario collettivo come il mondo morte, si colloca il concetto dell’at- della verità. Verità da svelare nella taccamento alla vita ad ogni costo sua pienezza! Gli autori sono Gina espresso da Alberto Moravia in una Lagorio con il romanzo del 1971 Ap- delle ultime opere della sua lunga e prossimato per difetto, in cui l’autri- fervida esperienza di narratore durata ce narra in prima persona l’incalzare oltre un sessantennio. Il romanzo ha della morte nei confronti del primo come titolo una semplice data: 1934. marito colpito da un tumore al cer- Edito da Bompiani nel 1982, ha il vello che lo costringerà a consumare i suo incipit narrativo su un battello pochi giorni che gli restano tra dolori che sta traghettando verso l’isola di insopportabili e rimpianti da rimuo- Capri, dove il protagonista, che è vere: ciò che gli dà coraggio è solo poi l’autore stesso, tenta di sfi dare la la presenza consolatoria della moglie morte fi no all’epilogo dell’esistenza che l’accompagna con il suo amore attraverso un interrogativo che con- a non vedere la morte come nemica tiene in sé una implicita risposta a un ma come francescanamente ci è stata senso incessante di autoanalisi: «Si tramandata, come “sorella”. può vivere nella disperazione senza L’altro autore, Giuseppe Cassieri, desiderare la morte?». La risposta è originario del Gargano, narra l’attesa assolutamente affermativa! Dialogo con la morte millenaristica di un gruppo di perso- Ma, a prescindere da questo dua- ne che attende impaziente l’arrivo lismo apparentemente contrastante, della fi ne del mondo e quindi della da secoli studiosi e pensatori hanno limite spaziale e temporale dell’hic combacia con la morte, con il fi ne “esistere” proprio nel culmine della gione la fede diviene per ognuno propria fi ne, nel romanzo Ingannare tentato di trovare e darsi una risposta et nunc, entro cui il signifi cato della della nostra vita protesa all’eternità. morte non come frattura del fi lo della la scientia salutis, ossia la dottrina l’attesa del 1979. L’arrivo di questa sul valore teleologico nella speranza vita trova il suo senso vero, la sua es- Svilisce in questo modo l’idea della vita ma come ritorno alle origini, in della salvezza di ogni uomo che at- fi ne, nella certezza che tutto ciò si di superare la stretta “fi nitudine” co- senza e dimensione. morte come sfaldamento, o scompo- quanto ex-sistere signifi ca derivare tende fi ducioso l’apertura di questo avvererà, fa piombare i vari perso- smica ed umana che circuisce il seg- La morte quindi ha una sua pre- sizione delle cellule, espressa dalla da fuori, cioè dall’esterno di questo varco senza confi ni spaziali e limiti naggi in un interrogativo spasmo- mento della vita di ogni essere sulla gnanza se la si intende non come fi losofi a atomistica di Epicuro che mondo dove, attraverso il passaggio temporali. dico dell’inutilità del loro passato terra, sia pensante che non. distacco, iato psico-fi sico del corpo conferma, a suo dire, il rapporto vi- della morte, si ritrova l’approdo con Il medesimo anelito è provato e e della totale insicurezza del loro A queste millenarie domande han- e dell’anima tra realtà presente e ta-morte in un alternarsi a vicenda: esso, che altro non è se non l’origine descritto da San Paolo in una delle futuro: l’unica verità che li accom- no tentato di offrire delle risposte, o indeterminatezza futura, ma come fi n quando noi viviamo c’è assenza della “natura umana” che si concre- sue epistole, desideroso di morire pagna, pervasa da uno spirito agno- semplici suggerimenti, percorrendo congiungimento tra ciò che si è e ciò della morte; quando essa arriverà, si tizza nell’esperienza terrena. per congiungersi con Cristo. Vale a stico e pessimistico, è la fi ne di una un lungo processo fi losofi co-lette- che si resterà o si trasformerà dopo il sostituirà alla vita e quest’ultima ver- Per questo il sopraggiungere della dire che l’Apostolo delle Genti nutre realtà conosciuta e l’impossibilità a rario e teologico-dottrinario, due momento del trapasso. rà a cessare e, quindi, a mancare per morte non è un’interruzione ma un l’immensa volontà come creatura di scrutare i contorni di tutto quello che studiosi originari di Manfredonia, Quest’attimo fondamentale e decisi- sempre per non più ricomporsi. “fl usso” continuo di eternità verso un rapido ritorno al Creatore: Cupio avverrà dopo. Questo Dialogo sulla che da anni si interessano per motivi vo viene superato da ogni uomo dai Con la certezza del passaggio cui si perpetua il nostro cammino dissolvi esse cum Christo. Egli ha, morte di Cascavilla e Illiceto, almeno strettamente professionali, ma anche tre stadi subìti e vissuti dal Verbo all’eternità, il rapporto tra vita e esistenziale. Ecco perché è impor- insomma, radicato nella sua anima il dal punto di vista della dissertazione per approfondimento culturale e, incarnato, cioè dal Figlio di Dio, il morte viene a porsi in un ambito di tante per ogni persona prepararsi ed forte desiderio di “sciogliersi”, cioè fi losofi ca e culturale, un sentiero di quindi, per la produzione saggistica, quale, attraverso il transitorio pro- determinazioni reciproche che si essere pronta a superare la soglia del di morire, per congiungersi il più sicuro l’ha tracciato: tocca a noi ora di temi squisitamente teologici nelle cesso di “passione, morte e resurre- susseguono per mezzo di una co- limite naturale e della “fi nitudine” presto possibile con Cristo. saperlo riconoscere e, serenamente, loro varie sfaccettature e di generi zione” ha modifi cato la fi ne su que- munione di intenti e di obiettivi che ed aprirsi un varco verso un infi ni- Abbiamo, come si è ricordato, una ripercorrerlo. letterari ed artistici con lavori criti- sta terra per ogni essere vivente, che toccano l’apice del loro “essere” ed to eterno ed illimitato. Per tale ra- sterminata produzione artistico-lette- l.p.a. ci e analisi strutturali: Paolo Casca- villa e Michele Illiceto. Entrambi si sono avventurati con la perspicacia dell’uomo colto e l’accanimento del e gli antichi dicevano, in varie sal- né un gigante, lieto di appartenere a neofi ta in un commosso e accatti- Sse e con crudeltà evidentemente una mediocrità aurea». Piergiorgio vante incontro a due voci intitolato arcaica: «Oggi a me,domani a te», che Se a scrivere sono i vivi, l’aldilà diventa uno Odifreddi dice: «Trovò l’Inferno nei Dialogo sulla morte, con prefazione epitaffi possiamo inventare oggi per preti / il purgatorio nei libri / e il pa- di Monsignor Bruno Forte, stampato riassumere lo sgomento della morte spasso. Politici e intellettuali alle prese con un radiso nei numeri. / Ora non trova più, nel 2009 dalle Edizioni Messaggero senza smentire il disin canto contempo- genere atipico: l’auto-epigrafe. Oltre duecento / e sta bene così»: dove l’ultima riga, Padova, la stessa che pubblica la ri- raneo? E quanto di questo disincanto è Epitaffi per la verità, pare suggerire una resi- vista di attività e cultura religiose “Il necessario per accettare di scriverselo, raccolte in Meglio qui che in riunione dua forma di speranza nell’esistenza Messaggero di Sant’Antonio”. l’epitaffi o, da sé? Nel libro di Riz zoli di un pacifi cante Oltretomba. A que- C’è, come si è ricordato, un dupli- Meglio qui che in riunione, di Euge- sti si potrebbe opporre una corrente ce approccio nei due autori: Michele nio Alberti Schatz e Marco Vaglieri, di estrosi e divaganti, con episodi di Illiceto analizza quello prettamente sono più di duecento le frasi lapidarie spicco come quello di Rocco Tanica teologico-fi losofi co; mentre Paolo fornite da altret tanti, divertiti, plausi- che dice, o lascia detto, «Ceci n’est Cascavilla si concentra essenzial- bilmente scaramantici, collaboratori. pas un épitaphe» o Umberto Eco che mente lungo un itinerario a tutto ton- Pro prio tra le prime si legge la mon- ruba a Tommaso Campanella l’echeg- do di tipo artistico-letterario in cui la dana rassicurazione della poe tessa giante fi nale della Città del Sole: «– fi ne della vita, prima di intrecciarsi Giulia Niccolai: «Cambio l’abito e Aspetta, aspetta –. / – Non posso, non con l’approssimarsi della morte, at- sono subito da voi». Che l’autrice di posso –». traversa un percorso circolare che Esoterico Biliardo si sia immaginata Più rare, ma pure notevoli, le auto- ingloba la pittura, il cinema, il teatro, con il classico lenzuolo, strisciando critiche: «Qui giace un coglione» di il romanzo e la poesia, i quali girano catene, o piuttosto coinvolta in una Massimo Fini o «Renato Vallanzasca. intorno al dramma e al valore esi- più pregnante reincarnazione, la sua / Ha vissuto. / Male. / Ma ha vissu- stenziale della vita per confl uire poi promessa riassume in realtà tutto il li- to». Alcuni hanno proseguito anche in nell’abbraccio della morte che, spes- bro. I morti sono «diver samente vivi», questa estrema occasione il loro me- so, diviene quasi una necessità per come ha sostenu to altrove lo scrittore stiere: così Aldo Grasso, che dai titoli capire in defi nitiva il senso della vita Andrea Bajani: intendono continuare di coda dei serial ricava un bel «To be proiettato verso il fi ne che si realiz- a parlarci, quanto meno per dare un continued»; o Ales sandro Bergonzo- za e culmina con il sopraggiungere ultimo ritocco a quel laborioso autori- ni, che oltre a un gioco sulla sua data della morte. tratto che è stata la loro rispettiva esi- di nascita, assicura: «Non morì solo. / Se la fi losofi a naturalistica preso- stenza terrena e suggerirci una volta Ma visse anche». «Ma... ma... Marco cratica si interrogava sulla nostra pro- in più cosa dobbiamo pensare di loro. Giusti», dichiara, autocanzonante, il venienza e sul nostro traguardo fi nale Un cambio d’abito, e rieccoli qua. balbo blobbista. (da dove veniamo e dove andiamo; Fra loro, e segnatamente fra quel- In epigrafe al suo saggio sulle Scrit- ossia: l’arché e la teleologia, l’alfa li di fama almeno relativa, una buo- ture ultime (Einaudi, 1995), Armando e l’omega), in questo dialogo vita e na percentuale ci tiene a confermare Petrucci ha ap posto una frase dell’ar- morte non sono elementi in contra- quello che dell’inte ressato già si sep- chitetto Violet-Le-Duc: «Si potrebbe sto, ma piuttosto momenti diversi pe. Il magistrato Francesco Saverio fare la storia dell’umanità servendosi che convergono e si incontrano, ma, Borrelli anche in questa occasione degli epitaffi ». In questo caso, in cui soprattutto, incarnano la coincidenza ritorna sul suo «resistere, resistere, l’epitaffi o è dettato dai viventi per di fi nalità comuni in cui morte e vita resi stere», dandogli una declinazio- un’operazione dichiaratamente scher- sembrano interagire e completarsi ne più decisamente esistenziale. Sul- zosa, si tratterà di una cronaca, tra le vicendevolmente. Quindi la morte la stessa linea si attesta anche Marco più curiose, dell’eterno presente: un non rappresenta l’antitesi alla vita, la Travaglio («Brindate, brindate pure. modo per avercela (alme no in merito fi ne di ogni cosa, che si affronta con Tanto ricomin cio subito dall’altra a sé stessi), quella famosa ultima pa- paura del nulla e dell’oblio, quasi parte»), mentre Giulio Andreotti con- rola. una damnatio memoriae del defunto, ferma un’inesausta e consapevole vo- Stefano Bartezzaghi ma solamente il superamento della cazione: «Non si ritenne né un nano Trionfo della morte, metà XV sec., Palermo, Galleria Nazionale “La Repubbica” “fi nitudine”, cioè l’andare oltre il

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arissimo Francesco Giuliani, gi, il romagnolo Antonio Beltramelli. C ho ricevuto e letto con interesse e piacere il Oltre alla malia del mondo contadino garganico, tuo ultimo volume, Viaggi novecenteschi in terra la nostra terra viene rivestita da questi autori di di Puglia – Nicola Serena di Lapigio, Kazimiera una magia di sacralità, come gli incontri avuti con Alberti, Cesare Brandi, con prefazione di Benito sommesso pudore con il futuro Santo delle Stim- Mundi. Esso mi pare molto interessante non solo mate, Padre Pio da Pietrelcina, in San Giovanni per la completezza bibliografi ca degli autori, ma Rotondo. Quasi una trasfi gurazione mistica del anche per l’analisi strutturale dei testi, del mondo Cappuccino scrutatore e maestro delle coscienze poetico e narrativo, come pure paesaggistico de- da emendare ed educare. Come pure lo scrittore gli ambienti descritti. Il libro, oltre a una chiara viaggiatore si immerge nella svettante maestosità e completa interpretazione fi lologica, riporta pure paesaggistica di Monte Sant’Angelo, dove vige in dei brani antologici, di Nicola Serena di Lapigio e un connubio di secolare tradizione, fede e splen- della Alberti, delle opere dore urbanistico- prese in esame. architettonico, a Ho dato subito una partire dai glo- buona e, credo, esausti- riosi albori me- A proposito de L’idioma di Rodi, del dialetto e delle sue regole va lettura dei vari testi, dievali. Aspetti poiché, anche se in ma- multiformi pre- niera molto differente da senti in tante te, li conosco comunque opere e autori da tutti e tre. Avevo già ap- te scelti e analiz- prezzato quasi dieci anni zati con sensibi- Il pantano fa Panorami garganici lità e acume. di Nicola Serena di La- Ed è in questo pigio, edito nel 1934, scenario poetico- che l’amico Gabriele popolare di com- Tardio mi aveva prestato posita leggiadria della grammatica per un mio studio su dei strutturale, nel personaggi sammarchesi senso che riesci del primo Novecento. bene ad amal- n libro, L’idioma di regole a quella rodiana. imputa ad «alcuni autori [di] per chi sovrintendeva ad un Anche il libro di viaggi gamare fi gure e URodi (Edizioni Parnaso, Certo, il vernacolo ro- scrivere il dialetto alla buo- convento di suore; traduce pubblicato a Napoli nel ambienti diversi Foggia 2009), che vorrebbe diano possiede bene delle na, senza forma né regole e “madre” con mèdr, invece 1951 e intitolato Segreti che assurgono a insegnare il vernacolo ro- regole, delle norme che, spesso, italianizzando i vo- di mamm,”madrina” con di Puglia della scrittrice valore poetico- diano ai rodiani (forse anche consapevolmente o non, ven- caboli», come fa a tradurre, madrin’, invece di sant’l’/ ed esule polacca Kazi- leggendario, ad altri, non saprei). Non gono osservate dai parlanti. per esempio l’italiano “noz- sand’l’, “padrino” con pa- miera Szymanska, neu- come il mistero solo trattando di vocaboli, Si può anche convenire sulla ze” con il dialetto nozz? Non trin’, invece – anche qui – di tralizzata in Alberti dal di ogni perso- di soprannomi e di “quar- necessità di mettere queste ricorda che “nozze” noi di- sant’l’/sand’l’; non si è ac- cognome del primo ma- naggio e pae- tieri poetici” (che, tradotti nero su bianco, per evitare ciamo spusalìzjə (ed in classi corto di quante inesattezze rito, viene presentato in saggio pugliese in chiaro, sarebbero le po- che il tempo le deteriori, le non scolarizzate di un tem- ha detto parlando dei verbi: modo organico e quasi in generale e esie composte dall’Autore alieni, le stravolga. Io stes- po, addirittura spunżalìzjə)? dice che «in dialetto, il pas- surreale in quanto la ma- garganico-dauno su luoghi, più o meno noti, so, di tanto in tanto, mi az- E’ vero che i giovani, pre- sato remoto viene sostituito gia della civiltà pugliese in particolare, della cittadina), ma anche di zardo ad illustrarne qualcu- valentemente scolarizzati e dall’imperfetto», che «il tra- si presenta come un mi- che si muove la grammatica e di “aforismi”. na, con tanto di esempi, nel globalizzati, teledipendenti, passato remoto… è sostitui- stero di incanto all’oc- tua critica lette- Tutto questo, lo evinco mio Vocabbolàrjə du dialètt pronti ad assimilare regole to dal trapassato prossimo» chio stravolgente di una raria, dal tono dalla copertina. “Memore” rud’jèn’ (scrìtt accόm’ c’ errate di certi presentatori e [che non traduce e non po- profuga dell’Est, quale è tra il melodioso di Rodi… sull’onda dei ri- parl), in compilazione da di certe veline, hanno anche trebbe mai tradurre in dialet- stata l’autrice del saggio. e l’elegiaco, soprattutto nel rincorrere sprazzi di cordi (autoedizione stampa- quasi due anni e che non po- tendenza a modifi care le no- to!], che «il futuro anteriore Mentre, credo, non abbia bisogno di un qua- vita vissuta nella spontaneità e genuinità di un ta dalle Grafi che Di Pumpo, trà vedere la luce se non tra stre parole vernacolari, con diventa passato prossimo» dro espositivo l’opera di Cesare Brandi, cultore mondo apparentemente sommerso. Rodi G, qualche anno fa), qualche altro anno; ma non altre parole talvolta italia- [io sarò stato = yy so’ stèt’!], di quella società letteraria novecentesca italiana Il tutto si trasforma, nel contempo, in una ele- mi incuriosisco, entro in mi sono ancora mai sognato nizzandole, talvolta appena invece di limitarsi a dire che riscopre nella civiltà del costume il mistero di gante prosa illustrativa e lungimirante in quanto edicola e ne acquisto una di parlare di esse, assimilan- modifi candole come, per che tali tempi non esisto- un mondo poetico da non profanare con alchimie l’incanto tra passato e presente storico si proiet- copia. Ancor prima di essere dole a quelle della gramma- esempio, in sartànjə, che no e basta, che «il presente prosastico-rappresentative di alcun genere. Nel tano all’unisono verso un orizzonte più ampio di in condizione di dedicarmi tica italiana (o viceversa). Il ora è diventata sartàgn. Ma indicativo del verbo avere, tuo ampio volume, affronti, come accennato, lo immagini e profi li umano-psicologici del tutto alla comoda ed attenta let- dialetto è lingua viva, che si Agostinelli non è nato ieri! si unisce alla parola avuto, studio di Pellegrino di Puglia, apparso per i tipi originali. tura, strada facendo, apro tramanda di genitori in fi gli, E, proprio per il fatto di es- dello stesso verbo, per cre- della Laterza di Bari nel 1960. Ecco perché, come ho più volte scritto e ricor- con curiosità ancora più come si tramanda un mestie- sere stato molti anni lontano are il passato prossimo [yy Come ho anticipato, sono molto contento di dato, ti siamo tutti fortemente riconoscenti per i morbosa la pagina dedicata re, mostrando semplicemen- da Rodi, prima di rientrarvi èvut’]», laddove dovrebbe questo tuo nuovo lavoro critico-letterario. Con volumi che hai dedicato alla cultura letteraria di agli aforismi, la 113. Che vi te come si espleta, come si ed acquisire una certa cul- essere, non diversamente esso colmi un vuoto nella conoscenza di imma- Capitanata e più estesamente della Puglia. Diver- leggo?! Ventitré impressioni manipolano gli attrezzi e gli tura (anche musicale), sotto dall’italiano, ji ĕ vút’, senza gini pittoresche di reportage sulla nostra tanto samente, come ho ricordato in altri miei interventi di un viet’chèr’ [il lemma, in strumenti ad esso necessari; la guida del compianto ed nemmeno perderci dietro la decantata terra, circondata da imprese di eroi e da giornalistici, tante opere pregevoli sarebbero ri- realtà, risulta essere scritto non si dettano regole scritte. indimenticabile Luigi Russo spiegazione che il participio fervori umani e spirituali, oltre che poetici. Una maste sconosciute a lettori più giovani, soprattut- VIÉT’CHÈR’, con tanto di O, a volerle passare trascrit- (che, negli anni, aveva rac- passato, preceduto dalla vo- via di mezzo tra la cultura etnolinguistica e demo- to perché quasi irreperibili dal grande pubblico accento acuto sulla ‹e› della te, sarebbe bene che si tra- colto una gran quantità di cale, perde la ‹a-›... antropologica, con scalfi tture di intrecci giornali- locale e non. prima sillaba!], registrati scrivessero correttamente. materiale per dare vita ad un Insomma, per chi volesse stico-letterari di elevata cultura. Ti ringrazio come sempre dei preziosi doni di nel corso del suo girovaga- Non si può dire “martello” vocabolario del dialetto ro- curiosare (e farsi venire il Ho notato che le raccolte di scritti di Davide un amico e un critico letterario, che io certamente re «per le varie località di per “bulino”, “coppo” per diano, nonché ad eventuali mal di fegato, se non di cuo- Grittani, Verso Sud, e di Antonio Motta, Cento apprezzo. Cordialmente Capitanata». Resto basito! “tegola marsigliese”, “cal- opere di “letteratura” – ma- re), non resta che scorrere Puglie, che tu certamente conoscerai, non citano Leonardo P. Aucello Vuoi vedere che “aforisma” ce” per “cemento”, e via di teriale non più trovato dalla tutte le centottantadue pa- per nulla questi volumi di primaria importanza [Francesco Giuliani, Viaggi novecenteschi in non signifi ca affatto “breve seguito, Così, per il dialet- sorella Maria, morta, dopo gine del libro. Io continuerò documentaristica: un brano di Brandi è riportato terra di Puglia – Nicola Serena di Lapigio, massima che esprime una to rodiano, non si può dire di lui, di recente), dovrebbe nella lettura, continuerò ad nel testo di Motta, ma senza alcun profi lo storico- Kazimiera Alberti, Cesare Brandi, prefazione norma di vita o una senten- che esso possegga “l’ar- essere rimasto più “vergi- avvelenarmi il sangue, ma biografi co dell’autore. Ecco perché, ripeto, tu co- di Benito Mundi, Edizione del Rosone, Foggia za fi losofi ca?”. Mi riservo ticolo partitivo”. Dove lo ne”, più legato al nostro an- una cosa posso dire, unen- stituisci l’apripista in questo senso. 2009] di controllare: non si sa mai ha mai visto questo genere tico linguaggio. Invece, dice domi al prefatore dell’opera, I testi di Nicola Serena di Lapigio, Panorami che a quasi settantun’anni di di articolo, Agostinelli? In om’ invece di òm’n’, Eugè- l’amico Pietro Saggese: che garganici, e di Cesare Brandi, Pellegrino di Pu- Francesco vita (e dopo averne compo- italiano, in francese; ma, in niy al posto di Euggènjə; Agostinelli è comunque ap- glia, qui a San Marco si trovano, e più di una co- Giuliani sti tanti, di aforismi, sia pure rodiano? Non si può tradur- ha, per il gatto, due generi: prezzabile per il suo amore pia, in alcune biblioteche private. Però grazie a te, in metrica haiku), io sia in re letteralmente “dei libri il maschile, u yatt, il fem- per Rodi, per la sua dedizio- non vengono pubblicizzati gli autori, ma fatte co- errore ed Agostinelli abbia sono sul tavolo” con di’ libr minile, ‘a yatt, dove non ne, per la sua ostinazione a noscere in senso ampio e completo le loro opere. ragione? stann’ sop’’ ‘a tav’l’; in ro- esiste che ‘a jatt, al con- voler fare il bene della sua La tecnica analitica è sempre quella, a te più Una volta a casa, control- diano diciamo – e va detto –: trario dell’italiano, che ha terra, del suo paese, per le congeniale, di unire l’intera descrizione, attra- lo: tra i due, temo proprio sόp’ ‘a tav’l c’ sta quàl’che solo il maschile; ha dimen- sue appassionate ricerche, verso un’indagine comparativa con altre opere e che la ragione sia dalla mia lìbbr; sόp’ ‘a tav’l’ c’ stann ticato che “signore” si dice per il materiale raccolto autori che hanno trattato lo stesso tema, magari parte. E lascio senza dire nu pèr’ d’ lìbbr ecc. Come bell’òm’n’ e signora bbel- (che aveva/avrebbe bisogno da visioni e angolature diverse, per giungere a un anche le “strofette” riportate può diventare ha miss’ du’ lafèm’n’; non ha coscienza solo di un artefi ce all’altez- punto fermo: far conoscere il mistero di una lette- nella stessa pagina. zucch’r’ da’ zucch’riér’ la del fatto che manchiamo di za di plasmarlo nel modo ratura apparentemente secondaria che va a com- Comincio dal Capitolo I, frase italiana “versò dello determinati vocaboli, per più proprio per tirarne fuori misurarsi con i personaggi, i volti, le tradizioni, “Grammatica rodiana”. zucchero dalla zuccheriera”? esempio “abate”, che tradu- veramente una bella opera gli ambienti, le storie, le immagine pittoresche e il Opperbacco! Il vernacolo Ortodossamente, dovrebbe ce con Abèt’ [che, come ne- – purchè non s’impantani, mondo arcaico-contadino, tra cui le donne con il rodiano possiede una sua essere, à mmìss nu pόch’ d’ ologismo, andrebbe scritto proprio come Agostinelli, fazzoletto colorato degli anni trenta di San Marco grammatica! Leggo e trovo zucch’r’ dalla zzuccheriér’ abbèt’], “badessa”, avendo nel pantano della “gram- in Lamis di Serena di Lapigio, che appartengono che, in realtà, la grammati- [arc, zzuccarér’]. E come cultura, di questa in parti- matica” e ponga maggiore interamente non solo all’antica civiltà garganica, ca rodiana non sarebbe altro si fa a parlare di apostrofo, colare, solo in riferimento orecchio a come parla, pri- ma anche più estesamente a quella dauna. che quella italiana, che Ago- quando si tratta di “segno di ai postriboli, [fatti chiudere ma di trasformare i fonemi Queste stesse impressioni provò, trent’anni pri- stinelli spiega puntigliosa- elisione” (anche se, grafi ca- dalla senatrice Merlin] ‘a in grafemi). ma di Serena di Lapigio, un altro scrittore di viag- mente per ben quarantacin- mente, sono perfettamente mètra bbadèss, la madre ba- Vincenzo que pagine, passandone le uguali)?... Agostinelli, che dessa, nome ironico proprio Campobasso

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Affacciato sul fiume Hud- son, di fronte a New York, c’è un pezzo di Puglia: la città di Frank Sinatra, fondata dagli emigranti agli inizi del Novecento. HOBOKEN Le popolose comunità di pugliesi sono tuttora at- tive L’America dei rodiani

ella popolosa Hoboken, la più metropolitana Ne cosmopolita città del New Jersey, situata sulla sponda destra del fi ume Hudson che la se- para dall’isola di Manhattan, il 12 dicembre di 94 anni fa nasceva Frank Sinatra, l’italoamericano dagli occhi azzurri che avrebbe incantato, con la sua voce suadente e vellutata, gli innamorati di tutto il mondo. Hoboken celebra ogni anno la sua nascita e gli ha dedicato un parco ed una viuzza, che s’affacciano sulla riva del fi ume; meta di co- noscenti e vicini di casa, che in ricordo del loro beniamino vi depongono i mazzi di fi ori coltivati nei loro giardini. A Hoboken risiedono molte fa- miglie provenienti da tutte le regioni italiane ed anche i discendenti di molti immigrati pugliesi. Come tanti paesi, anche Rodi Garganico pagò il suo tributo all’emigrazione verso le Americhe, concentrando le sue speranze di riscatto econo- mico oltreoceano, proprio in questa area subur- bana di New York. Molti rodiani abbandonarono le attività agrumarie che registravano in quegli anni una preoccupante involuzione dovuta alle frequenti gelate, e lasciarono l’Italia tra la fi ne dell’Ottocento e il primo decennio del secolo scorso. I primi arrivati si fecero raggiungere dai propri familiari, ma anche dagli amici e dai co- noscenti. Hoboken diventò così la seconda patria di questa gente di mare che si portava dentro il HOBOKEN ricordo della Madonna della Libera, l’eco dei Frank Sinatra Park rintocchi serali della campana del santuario ma- riano. Nostalgie descritte dallo storico Filippo Fio- rentino nel saggio I rodiani di Hoboken, pubbli- cato nel 2001 su «Frontiere»: «Da Hoboken nel New Jersey, alcuni anni fa, i coniugi Guglielmelli fecero giungere al Santuario della Libera di Rodi DOCUMENTI RODI GARGANICO Garganico un labaro fi nemente ricamato, vessillo Processione della della Società Madonna della Libera Ladies Auxi- Madonna della Libera liary, che porta riprodotto nella parte centrale la I nomi che si tradizionale sacra effi gie. Signifi cativo il gesto di affi dare alla chiesa, che è memoria lontana della fede mariana mantenuta viva anche sulle spon- incontrano de del fi ume Hudson, il simbolo della devozione delle donne rodiane emigrate con le loro famiglie negli Stati Uniti d’America. Il 2 luglio di ogni anno, le strade di quella industriosa cittadina nor- a Ellis Island damericana erano percorse da un’insopprimibile volontà di testimoniare una fede popolare e anti- correndo le liste degli emigranti ca. E, quasi a richiamare la tradizione che vuole Ssbarcati ad Ellis Island (l’isolotto le donne di Rodi portatrici del Sacro Quadro nel nella baia di New York dove venivano tratto terminale della processione, le “ausiliatrici” tenuti in quarantena, prima dello smi- di Hoboken portavano con altrettanta emozione stamento), si leggono i nomi di alcuni quel vessillo di raso, che ricongiunge ora nel San- membri della famiglia Guglielmelli, tuario le generazioni di ieri a quelle del presente, partiti da Rodi Garganico nel primo gli affetti dolenti d’oltreoceano al bisogno di affi - Novecento per raggiungere Hoboken. damento cristiano della vita nei luoghi nativi». L’11 Settembre 1906 il diciassetten- A sostenere lo spirito di solidarietà tra emigrati, ne Michele si imbarcò da Napoli sul a Hoboken era attiva già nel 1911 la “Promon- «Manuel Calvo», un bastimento a torio Garganico Società di Mutuo Soccorso”. vapore battente bandiera spagnola e Dal libretto-statuto si evince che la Società mi- impegnato per anni sulla rotta Barcel- rava a promuovere «l’istruzione, la moralità ed lona-New York-Caraibi. La nave, co- il benessere collettivo». Il sodalizio si proponeva struita nel 1892 dalla ditta Armstrong, tra l’altro di creare una cooperativa di consumo Mitchell & Company, a Newcastle, tra i soci. Il mutuo soccorso si ispirava a logiche con il nome di «Lucania» per il Lloyd sociali di tutela della manodopera italiana e, in germanico, aveva una stazza di 5.617 occasione di malattie o di inabilità al lavoro dei tonnellate, misurava 128 metri di lun- soci, si concretizzava in sussidi pecuniari. ghezza per 14 di larghezza e poteva Attualmente lo scopo delle associazioni pre- raggiungere una velocità di servizio senti ad Hoboken, come quella dei “Molfettesi” di 13,5 nodi. La sua capienza massi- (nel 1929 Gaetano Salvemini parlò di una colonia ma era di 1.116 passeggeri (84 posti di tremila immigrati), è di mantenere i soci legati di prima classe, 32 di seconda, 1.000 alle loro radici. Anno dopo anno, il loro impegno di terza). per mantenere viva la loro identità è facilitato Il 3 Settembre 1909 fu la diciasset- dai nuovi mezzi di comunicazione sociale. Gli tenne Rosa Guglielmelli ad imbarcarsi italoamericani infatti seguono continuamente i a Napoli sul «Calabria», un bastimen- telegiornali e tanti altri programmi della radiote- to che sotto bandiera britannica fu levisione italiana, che incentivano i rapporti con impegnato per più di venti anni sulla la cultura legata all’Italia. Particolare l’attenzione linea Mediterraneo-New York e Gla- verso i giovani. Nati e integrati in una nazione sgow-New York. come gli Stati Uniti d’America, è infatti diffi cile Un altro membro della famiglia Gu- mantenerli uniti e interessarli alle attività dei più glielmelli, Michele, di 17 anni, diretto CON JOE CAPUTO ALLA RISCOPERTA anziani. Ma quasi tutti parlano l’italiano, oltre al a Hoboken, risulta iscritto e cancel- dialetto d’origine delle loro famiglie. lato dalla lista dei passeggeri del ba- DEGLI EMIGRATI IN AUSTRALIA Nei club dei rodiani, dei molfettesi e delle al- stimento «The Berlin», salpato il 19 tre comunità pugliesi, tutto parla della Puglia: le Novembre 1913 da Napoli e che sbar- stampe che riproducono le vie delle città d’origi- cò ad Ellis Island i rodiani Giuseppe ne delle varie comunità, le chiese, le foto storiche Zicolella di 17 anni, Michele Sangillo iavvicinare gli emigranti segna di interventi culturali di Foggia). Presenti gli asses- convergenza verso l’obiettivo e quelle sugli eventi più signifi cativi. È qui che di 18, Angelina Sangillo di 24 e Maria Rdi Capitanata in Australia aventi anche la fi nalità di svi- sori provinciali alla Cultura, della riscoperta e del consoli- si svolgono gli incontri associativi, i ricevimenti, Vincenza Miucci di 24. Non sappia- alla loro terra di origine attra- luppare opportunità turistiche Billa Consiglio, al Turismo damento dell’identità pugliese i banchetti e i picnic per le famiglie dei soci e mo il motivo per cui il ragazzo preferì verso la cultura. Con questo per la Puglia e la Capitanata. Nicola Vascello, il presidente nonchè di un rinnovato senso dei paesani; ma è anche qui che ogni giorno, chi imbarcarsi oltre un mese dopo, esat- obiettivo la Provincia di Fog- Il progetto prevede un viaggio della Commissione Cultu- di appartenenza ad un’estesa vuole bere un buon caffé italiano, va a trovarli, re- tamente il 26 dicembre 1913, insieme gia, attraverso il lavoro svolto a Moreland e a Melbourne in ra della Provincia di Foggia, comunità attraverso l’integra- spirando aria di casa. Occasioni di aggregazione e ad altri due rodiani (Matteo Di Lella dall’assessorato alle Politiche Australia, città dove risiedono Rocco Ruo, e il rappresentante zione culturale». «Obiettivo di gioia comunitaria sono le feste dei santi patroni di 17 anni e Vittoria Carbone di 48, culturali, ha inteso promuovere ben 4.213 cittadini di origine della Federazione Pugliesi in dell’iniziativa – ha aggiunto dei paesi d’origine. Ogni 25 e 26 luglio le varie diretti a Rochester), sul «Franconia»: ‘Made in Daunia’, la settimana pugliese. A Palazzo Dogana, Australia, Joe Caputo, nativo l’assessore Vascello – è anche comunità partecipano sempre più numerose alle una nave molto più grande (18.150 della cultura di Capitanata in sede della Provincia di Fog- di Carpino ed ex sindaco di quello di creare fl ussi turistici feste di Sant’Anna e di San Giacomo e, in otto- tonnellate, 190 metri di lunghezza per programma nella prima deca- gia, si è svolto un incontro Moreland, una della due città di ritorno poichè si punta a far bre, al Dinnerfest, a cui sono invitati i membri dei 21 di larghezza; velocità di servizio de di ottobre nell’ambito delle propedeutico a quella che sarà scelte per lo svolgimento di conoscere, in particolar modo club della Comunità montana del Vallo di Diano di 17 nodi; 2.850 passeggeri (300 in ‘Settimane pugliesi nel Mon- la vera e propria organizzazio- “Made in Daunia”. «Si tratta ai giovani emigrati o ai fi gli di (Salerno) residenti nel New Jersey e a New York. prima classe, 350 in seconda, 2.200 in do’. Il progetto, presentato alla ne del calendario degli eventi di un progetto multisettoria- emigrati, il patrimonio cultu- Ma la festa più importante è senz’altro l’Hoboken terza), di proprietà della compagnia Regione Puglia, intende conso- in programma, previa ammis- le e dunque innovativo – ha rale ed ambientale della loro Italian Festival, organizzato dal 9 al 12 Settembre britannica Cunard, una delle principa- lidare i rapporti tra gli emigra- sione a fi nanziamento del pro- spiegato l’assessore Consiglio terra di origine che costitui- di ogni anno dalla «Society Madonna dei Martiri» li del mondo. ti pugliesi e della provincia di getto da parte della Regione – che fonde musica, teatro, scono i tratti caratterizzanti del dell’omonima comunità originaria di Molfetta. t.m.r. Foggia, in particolare residenti Puglia (progetto cofi nanziato, danza e cultura immateria- nostro patrimonio turistico». Teresa Maria Rauzino (Database www.ellisisland.org) in Australia, offrendo una ras- ovviamente, dalla Provincia le. Il tutto propedeutico alla Tatiana Bellizzi

Stile PREMIATA SARTORIA RADIO CENTRO & moda ALTA MODA da Rodi Garganico di Anna Maria Maggiano di Benito Bergantino UOMO DONNA per il Gargano ed... oltre ALTA MODA Corso Umberto I, 110/112 BAMBINI CERIMONIA UOMO DONNA BAMBINI VICO DEL GARGANO (FG) 0884 96.50.69 CERIMONIA 0884 99.14.08 – 338 32.62.209 Vico del Gargano (FG) Via Sbrasile, 24 E-mail [email protected] Il Gargano NUOVO ANNO XXXV N. 11 NOVEMBRE 2009 PAGINA 7

FRUTTO DI UN PROGETTO PUGLIESI PER L’ITALIA, UNITA E REPUBBLICANA Oblò LE ZAMPE DEL GABBIANO O LA SETA a cura di DEL RAGNO GIOVANNI BOVIO (TRANI, 1837-NAPOLI 1903) ANGELA PICCA

ur rimanendo fermo con le zampe sul ghiaccio, il gabbiano non si Pcongela. Come fa questo uccello a conservare il calore corporeo? “A te non oro, a te non il divino, riso estate del 1884, in uno dei porti più all’inaugurazione del corso, rifi utò In parte questo è dovuto a cosiddetti scambiatori di calore in contro- dei campi e il sole, a te la lieve luce di importanti del Mediterraneo dove l’incarico. Il velato impegno anticle- corrente. una stanzetta e il pane breve, te stesso approdarono navi già infettate pro- ricale in Dante sembrava impedire, Rifl ettiamo. Uno scambiatore di calore in controcorrente consiste di a te, così disse il destino”. venienti dal vicino oriente. Il male in quel momento, ogni possibilità di due tubi molto vicini: in uno scorre un fl uido caldo e nell’altro un (Giovanni Bovio) si diffuse nei fetidi bassi immortalati conciliazione fra Stato e Chiesa nelle fl uido freddo. Se i fl uidi scorrono nella stessa direzione, il calore da Eduardo in Filumena Marturano, trattative già avviate con Leone XIII trasmesso sarà nella migliore delle ipotesi del 50 per cento. Se invece entre ferve il dibattito sulle ce- fondaci lerci, senz’aria né acqua cor- (Vincenzo Pecci), il papa che, nell’En- i fl uidi scorrono in direzioni opposte, il calore ceduto sarà quasi pari Mlebrazioni dell’Unità d’Italia rente che già nel 1836 e 1866 avevano ciclica “Libertas”, sosteneva inaccet- al 100 per cento. – forse non a tutti gradita –, il primo visto migliaia di morti. Anche questa tabile la separazione fra i due Stati. E Gli scambiatori di calore presenti nelle zampe del gabbiano raf- pensiero va ad un pugliese illustre che volta la mortalità aumenta a seconda per Carducci nessuno più di Dante, che freddano il sangue man mano che fl uisce verso il basso fi no quasi al tanto si batté per il nostro Paese, Gio- dei quartieri; povertà e ricchezza di- mirava ad un cattolicesimo più rigido, punto di congelamento, per poi riscaldarlo mentre risale. L’ornitolo- vanni Bovio. vidono ancora la cittadinanza, pietà e più ascetico, più prepotente, avrebbe go Gary Ritchison, a proposito degli uccelli che vivono in ambienti La sua vita, di specchiata virtù, ap- rabbia animano gli spiriti più sensibili aspirato ad una conciliazione. freddi, scrive: «Il principio dello scambio di calore in controcorrente pare, oggi, quanto mai esemplare. Ai e Matilde Serao raffi gura il toccante Tema, quello dei rapporti fra Chie- è così effi cace e geniale che è stato applicato anche in ingegneria per banchieri francesi, che gli offrivano quadro nei suoi articoli, raccolti poi sa e Stato, quanto mai caro a Bovio evitare la dispersione di energia». un milione e duecentomila lire per ne Il ventre di Napoli. cui, brillante oratore, furono affi dati i Ma allora, il sistema che permette lo scambio di calore in contro- ottenere un prestito con il governo Tutte le migliori forze cittadine det- discorsi uffi ciali di tutte le manifesta- corrente nelle zampe del gabbiano è dovuto al caso o è frutto di un italiano, rispose: «Il fatto è di quelli tero il loro contributo per alleviare le zioni anticlericali in Italia. E fu Bovio progetto? che si chiamano affari e che i deputati sofferenze dei malati e il coraggioso che nel giorno dell’inaugurazione, *** non debbono trattare né coi ministri né impegno delle Guardie Municipali fu il 9 giugno 1889, nella prudente as- a seta del ragno con uffi ci e compagnie dipendenti dal premiato con una medaglia di rico- senza degli organi rappresentativi di Lè più leggera Governo... Quanto a me... se il lavo- noscimento. Ma a Bovio, che tanto si si dovesse rovesciare l’istituto mo- Camera e Senato, dettata l’iscrizione del cotone, ma a ro mi frutta l’indipendenza, il milione spese per la popolazione, nessuna me- narchico. Eccolo dunque, il 21 aprile sul basamento, “varò” il monumento parità di peso è più mi è soverchio... Voi scrivete che tutto daglia e, tranne la memoria di pochi, 1895, fra i promotori della costituzio- a Giordano Bruno in Campo de’ Fiori, forte dell’acciaio. sarebbe fatto di cheto in Roma, senza l’oblio. ne del Partito Repubblicano, fondato nell’ambito delle celebrazioni volute Gli scienziati stu- che altri ne sappia. E non lo saprei io? Uomo di vasta cultura, autodidatta per l’uguaglianza civile e politica di dalla Sinistra per il frate nolano, mar- diano da decenni la E non porto nella mia coscienza un per insofferenza ai sistemi, docente di tutti i cittadini. Grande ammiratore tire del “Libero Pensiero”, bruciato seta di alcuni ragni codice? I banchieri possono lasciare la Filosofi a del Diritto all’Università ed di Mazzini che pur se «superato dalla vivo nella piazza romana il 17 febbra- tessitori, che secer- loro coscienza a piè delle Alpi ... ma uno dei maestri più amati dell’Ateneo Storia» considera, come Socrate, «uno io 1600. nono ben sette di- io la porto ovunque perché là dentro napoletano, partecipò attivamente alla dei grandi cominciatori di civiltà», Intensa anche l’attività letteraria di versi tipi di seta, e ci sono gli ultimi ideali che ho potuto vita politica con azione sempre tesa a all’apostolo della “Giovane Italia” de- Bovio, particolare quella teatrale: «La ovviamente l’atten- salvare dalle delusioni»... (3 dicembre vantaggio degli altri. Eletto dal 1876 dicherà l’ultimo suo discorso. Trilogia Millennio, Cristo alla festa zione si è concen- 1888). nel Collegio di Minervino Murge, che E per quell’ideale non esitò ad in- del Purim, San Paolo, sono frutto della trata su quella più Dopo il grande fermento degli anni gli restò sempre fedele, quale membro terrompere la quasi ventennale corri- fertile tensione di rinnovamento del resistente, utilizza- risorgimentali, i protagonisti di quel- della Commissione d’Inchiesta sulle spondenza con Carducci, iniziata con Cristianesimo alla luce di una sofferta ta per l’intelaiatura la che sarebbe dovuta essere la nuova banche (1888) si pose il fi ne di «scon- l’offerta al poeta delle prime opere religiosità della ragione» (A.Mola) e primaria della tela. Questa seta ha fi lamenti più resistenti e imperme- era non videro mantenute molte delle giurare la bancarotta morale del paese, Il verbo novello (Filosofi a universa- anche il suo tanto vituperato anticle- abili di quella secreta dai bachi e comunemente usata nell’industria promesse: annessa Roma all’Italia, la fare subito il bene, combattere il cleri- le1864) e la tragedia Urea (1867), ricalismo, a ben vedere, è soprattutto tessile. “Legge Coppino” (1877) sull’istruzio- calismo, redimere le plebi». quando il “vate”, già repubblicano, «un’aspirazione al cristianesimo delle Rifl ettiamo. Per produrre fi bre sintetiche come il kevlar ci voglio- ne elementare è stabilita sì obbligato- Il trasferimento della capitale a Na- nel Discorso di Pisa (1886) riconobbe origini, scevro dalle gerarchie avide di no temperature elevate e solventi organici. I ragni, invece, producono ria ma non gratuita; l’“Inchiesta Jaci- poli e la crisi fi nanziaria seguita alle il valore storico della monarchia. Ma potere temporale». la loro seta a temperatura ambiente e usano come solvente l’acqua. ni” sulle condizione delle campagne eccessive spese per il risanamento edi- non era scemata la stima per colui che Fedele all’imperativo dei “fratelli” In più, la loro seta è più resistente del kevlar. Se ingrandita fi no ad rivela lo stato d’abbandono di vasti lizio della città dopo il colera – sven- riteneva «uno dei pochissimi animi egli incarnò una delle più fulgide fi - assumere le dimensioni di un campo da calcio, una ragnatela sarebbe territori ma, nel contempo, l’impos- tramento dei quartieri, allargamento vergini in paese e tempi marciosi» e gure della Massoneria italiana del se- in grado di fermare un Boeing 747 in volo! sibilità di provvedere in tempi brevi; delle strade, disinfestazione – furo- quando Bovio, con proposta di Leg- condo Ottocento e non fece mancare il Nulla di strano, perciò, che i ricercatori nutrano tanto interesse la “Legge Elettorale” (1882) lascia an- no, infatti, fallimentari per la Banca ge n. 1887 istituì la Cattedra Dante- suo sostegno nella lotta per la riunifi - per la resistenza di questa sostanza. «Gli scienziati vorrebbero sfrut- cora fuori, per reddito, gran parte del Romana (1892), con ammanco di sca nelle Università italiane, il primo cazione all’Italia di Trento e Trieste. tare questa proprietà negli ambiti più svariati, dalla produzione di popolo italiano e la nascente industria cassa ed emissione di biglietti a vuo- nome cui pensò fu Carducci. Mario Rapisardi, il poeta che in- giubbotti antiproiettile a quella di cavi di sospensione per ponti», metallurgica si sostituisce a quella to. Visto il coinvolgimento di molti Bovio sosteneva che il concetto di sieme a tanti altri giovani eroi aveva scrive Aimee Cunningham sulla rivista Science News. tessile e agricola con la conseguente, uomini politici benefi ciari, l’inchiesta Stato laico in Italia fosse iniziato con respirato il clima febbrile dell’impresa Ma riprodurre questo tipo di seta non è facile, in quanto non è massiccia, prima ondata migratoria. venne archiviata con clamorosa asso- Dante e, per questo verso, uomo «af- dei “Mille”, scrisse per lui: «In que- ancora del tutto chiaro come questa venga elaborata nel corso del Emerse così, in tutta la sua gravità, luzione di tutti gli imputati, fra cui lo facciato al Rinascimento»; ne esalta- sta casa morì povero e incontaminato ragno. «Ci ridimensiona alquanto pensare a come un esercito di men- il contrasto nord-sud, la cosiddetta stesso Presidente del Consiglio Fran- va, quindi, l’opera «come la sintesi Giovanni Bovio che, meditando con ti brillanti stia tentando di riprodurre quello che i ragni nelle nostre “Questione meridionale”, riesplosa cesco Crispi. Giustifi cazione addotta: più larga, l’espressione più elevata del animo libero l’infi nito e consacrando cantine sanno fare naturalmente», dice la biologa Cheryl Hayashi, – perché mai risolta a livello nazio- la sparizione di documenti... genio nazionale, mezzo per educare le ragioni dei popoli in pagine ada- citata nella rivista Chemical & Engineering News. nale – nell’odierno dibattito politico- Un’altra delusione per Bovio. Ma i giovani al coraggio del vero e dare mantine, ravvivò d’alta luce il pensie- Ma allora, la seta incredibilmente resistente il ragno è frutto del culturale. in lui l’ideale repubblicano, che sca- maggiore incremento agli studi lette- ro italico e precorse veggente la nuova caso o è la trovata di un Creatore intelligente? Emblema di quel contrasto l’epi- turiva dallo stesso processo unitario, rari, alla cultura politica degli Italia- età». Angelo Ercolano demia di colera a Napoli nella calda lo rafforzava nella convinzione che ni». Ma Carducci, pur presenziando „

rganizzato dal direttore e presidente del nuovo periodico di Cagnano Varano “Schia- Omazzi” Emanuele Sanzone, nei locali dell’ex convento di San Francesco si è tenuto un convegno “Beni storici da salvare”. Tre le emergenze segnalate: l’ex convento cagnanese, l’abbazia di Calena di Peschici, le Torri di Varano. Relatori Leonarda Crisetti, Teresa Appello per l’ex Convento di San Francesco Maria Rauzino e Giuseppe Laganella. E’ intervenuto anche l’assessore alla cultura, il quale ha dichiarato che per il Convento cananei P. Vincenzo Maccherone, Giuseppe si è in attesa dei fi nanziamenti della Comunità Montana. Ha poi proseguito Teresa Maria di Miscia, Federico Jacovelli, Padre Luigi Rauzino che ha parlato dell’abbazia di Calena, sempre più abbandonata a se stessa nono- («il molto reverendo dott. in sacra teologia, stante la decennale mobilitazione per farla rivivere. Rauzino ha proposto un itinerario tu- morto compianto da tutti nel 1848»). ristico che accomuni i beni e i monumenti da salvare, includendendovi anche il monastero Nei decenni successivi, nel nostro muni- dell’Imbuto in agro di Cagnano e la Chiesa di San Pietro in Cuppis in territorio d’Ischitel- cipio, ex convento dei Padri riformati fran- la. Giuseppe Laganella ha parlato delle Torri di Varano, che, nonostante i ripetuti appelli cescani, vengono eseguiti altri interventi di alla Soprintendenza, sono in totale stato di abbandono e ormai stanno crollando. mantenimento e adattamento. Vengono mes- si a dimora due file di alberi tra Largo chiesa di San Cataldo e municipio, giacché in tale el 1724, quando si gettano le basi del innalzata su un rudere preesistente. zona «sotto la canicola dei mesi di giugno, Nconvento dei padri Riformati francesca- Nel 1809, quando G. Murat chiede ai luglio e agosto, è un vero deserto d’Africa» ni, l’abitato di Cagnano è già fuori le mura rappresentanti delle comunità l’inventario (L. Pepe, 1902). da oltre un secolo e mezzo; si è sviluppato dei beni degli ordini monastici e conventuali, Nei locali dell’ex convento, la funzione lungo Via Coppa e Via Mercato (oggi Corso in vista delle loro soppressione, il complesso amministrativa è esercitata pressoché inin- Giannone), laddove a inizio Novecento si fa- risulta formato: da un orto ammurato e ar- terrottamente fino al 1995. Da allora è chiuso ceva la fiera del bestiame, lungo Via Media borato, una mula d’imbasto, qualche arredo in attesa di restauro. Tanti sono gli usi possi- e Largo dei barbieri (oggi Corso Roma), e sacro in argento, le statue di San Pasquale e bili: sala studio, sala conferenza, sala mostre, lungo il Casale (oggi corso Umberto). di Sant’Antonio (Inventario sindaco A. Se- museo civico, biblioteca, cineforum, luogo Vi sono, inoltre, numerose altre chiese. bastiani, luogotenente C. M. Giornetta, arci- d’intrattenimento culturale dei giovani. Santa Maria della Pietà, del Purgatorio e di prete M. Troia e testimoni) pio, non allo Stato, perché si mantiene sui Si spianano, quindi, via delle Grazie e il Due sono i progetti abortiti nel frattempo. San Giovanni, entro le mura, e ben dieci fuo- Invece, secondo l’inventario di Di Giuva contributi della comunità, che spetta perciò Limitone intorno al monastero. Vengono si- Il primo (1988) degli architetti della Regione ri le mura, tra cui San Cataldo e Santa Maria del 1811, i Beni mobili e immobili del con- all’ente locale assumere decisioni. De Monte stemati il tetto, i lapidari delle porte, i mobili Puglia Muciaccia e Fatigato, con perdita di degli Angeli alias Santa Maria delle Grazie, vento che risultano sono: 35 volumi della bi- ritorna sull’argomento nel 1863, adducendo di segreteria. Si delibera di costruire la “cal- 200 milioni di lire del primo stralcio di finan- con l’altare dello stesso titolo (Appendix Sy- blioteca dei frati; 20 stanze di lamia finta; 4 che i frati «con la predicazione possono, più caia” per fare la provvista di calce, di ridurre ziamento. Il secondo progetto (n. 192), curato nodi sipontinae, 1678) . Ed è qui che, secon- corridoi (di cui 3 corrispondenti) e un quarto degli altri, ammaestrare la classe ignorante i vani del convento a pretura per avvicinare dalla Comunità Montana del Gargano, parla do me, vanno rinvenute le primitive tracce che forma una loggia coperta; piano terreno piena di pregiudizi, istruirla ai principi della questo ufficio alla segreteria, di far riparare di “Lavori per il recupero funzionale dell’ex del convento e della chiesa di Santa Maria con cucina, locale del fuoco comune, refetto- fede cristiana incamminandola verso il pro- gradinata, corridoi, condotti d’acqua, tettoia, Convento di San Francesco nel Comune di delle Grazie, annessa al convento nel 1753, rio, piccola chiesa con 2 altari, una chiesa più gresso e la civiltà». di fare riempire le sepolture dell’ex convento Cagnano Varano: di riparazione danni e ri- se non addirittura prima, nel XIII secolo, grande con 7 altari (di cui uno con statua in Nel 1867, in ogni caso, si ha la soppres- per motivi igienici, di far livellare la strada funzionalizzazione stativa, di miglioramen- dato che un documento del 1734 dice che fu pietra di S. Giuseppe), un chiostro al centro sione. Il centro economico del paese è ormai dal palazzo de Monte al convento dei Padri to ed adeguamento sismico. Il preliminare, voluta da Padre Santo Francesco e che poi con cisterna, un muro che include l’orto con fuori dalla Terra vecchia, nel Casale. Il con- Riformati francescani. E, siccome qualcu- approvato e pubblicato il 23-07-2007, porta andò in rovina. 27 alberi di fichi e 7 alberi di “amendole”. siglio Giornetti delibera di acquisire l’ex con- no vuole appropriarsi dello spazio pubblico la firma dell’architetto Gatti di Foligno (Pg). Quindi nel 1724, quando nasce il conven- Nello stesso anno l’intendente Charron vento e usarlo come sede della vita civile e antistante al convento, il Consiglio delibera Richiama lo studio di fattibilità del 2004 con to, intorno ci sono già delle case e degli orti, ne ordina la soppressione, ma gli ammini- amministrativa, ad uffici della guardia nazio- di non far costruire fabbricati in largo Muni- l’impegno di spesa di 1.309.955,43 euro e ed è cinto da un muro che racchiude due ver- stratori si oppongano sostenendo che fu fi- nale, prefettura, carcere, scuola; di salvare la cipio: «Non v’ha punto più bello del nostro l’approvazione del 2006, con un impegno di sure di superficie (25.000 mq circa). L’orto nanziato dal signore del luogo e dal popolo, chiesa «attesa la ristrettezza dell’unica chiesa paese di quello che noi chiamiamo con la spesa di 500.000,00 euro circa. In data 1 ot- del convento dei Padri riformati francescani ritenendolo utile perché istruisce, evange- parrocchiale al numero della popolazione». nuova denominazione Largo Municipio, quel tobre 2008, il Comune rilascia alla Comunità confina con via delle Grazie, Giro esterno e lizza, assiste i moribondi; potrebbe, inoltre, Nel fare richiesta al prefetto e al procuratore largo che, appunto, non so come e perché, si Montana il permesso di procedere nei locali Palazzo Pepe. Nel 1734 il convento non è ospitare una scuola per fanciulli. Si ritiene di del re, fa presente che i R.D. del 1813 e del voglia riempire di fabbricati» (A. Giornetti, dell’ex convento al cosiddetto “recupero fun- ultimato, ma già vi dimorano 6-7 religiosi e dover conservare la piccola chiesa annessa 1816 concedono il monastero agli usi pubbli- 1873). Nel 1879, il Consiglio Brancaccio zionale”. Ma è passato un altro anno e tutto promette di essere «uno dei più buoni e belli al convento e di praticare il culto, perché «a ci del comune, che i cittadini fanno ritornare pensa di far sistemare 4 stanze «per ospitare tace. Questo dice la storia. Noi siamo qui a conventi della provincia». «È pur anco dise- San Pasquale e a Sant’Antonio il popolo ha i monaci, ma i diritti dominicali del comune, qualcuno ad interesse dell’amministrazione perorare la causa del restauro e della riaper- gnato il giardino, assai comodo, e di buon grandissima devozione». Il sindaco Gennaro che non ha smesso di investire per il mante- dato che il paese difetto di locanda». tura dei locali dell’ex convento, ricordando, sito, ma non è ancora ammurato, essendo il De Monte, nel 1860, scrive che debba essere nimento dello stabile, non cessano. In attesa Nel 1876 un frate è ancora in convento, a con G. De Monte, che la popolazione «non tutto imperfetto, ma vedrassi di perfettissi- riaperto considerata la sua utilità per la co- della sovrana concessione, che parte dell’ex insegnare a leggere e a scrivere ai ragazzi, può guardare con occhio asciutto la dissolu- ma semetria» (padre F. Arcangelo di Mon- munità che potrebbe incivilirsi e «mettersi convento sia destinato a uffizio municipale e insieme all’assistente. Nicola De Monte in- zione delle opere di pietà dei loro antenati. tesarchio). Nel 1753 al convento è annessa a pari con altri comuni del regno». Sostie- i bassi (posti a oriente) «per servizio di ma- forma che nel convento hanno dimorato pa- Amano vederle conservate». l’attuale Chiesa di Santa Maria delle Grazie, ne che il convento apparteniene al munici- gazzino del grano e guardia nazionale». dri ragguardevoli per dottrina e virtù, tra cui i Leonarda Crisetti

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SANTA MARIA DELLA LUCE E LIBER ARTE LICEO “ALDO MORO” SI È SPENTO DON FRANCESCO GRAMAZIO CONCORSI CONVIVIO MATTINATA 2009 E 2010 IL DONO DI UNA “SECONDA VITA” PER I GIOVANI DI CARPINO ERA “IL LORO PRETE”

l 10 ottobre scorso, nel Museo mura. a sera del 19 maggio 2009 il xelles, dove lavorava per redigere dinazione sacerdotale, fu nominato ICivico di Mattinata, si è svol- POESIA DIALETTALE TEMA LIBERO LLiceo Classico “Aldo Moro” di progetti di formazione per decine Vice parroco di don Agostino Rinal- ta la cerimonia di premiazione del 1. Antonio Scarpone di Galdo degli Manfredonia ha, ancora una volta, di medici specializzandi pugliesi in di nella Chiesa Madre di San Nicola Premio internazionale di Poesia Alburni (Salerno), Aièri e oi (o Uau- allietato un pubblico festoso di ge- centri d’eccellenza belgi. Due suoi di Mira dove vi rimase fi no al 31 Di- “S.Maria della Luce” V Edizione ru)/Ieri ed oggi (a Galdo); 2. Tania nitori ed amici con musica dal vivo, progetti ‘Prometeus’ e ‘Agora”, cembre del 1986. 2009, concorso dedicato alla patro- Fonte di Palermo, Un leccu di ca- coreografi e originali e spettacolari nel 2006, risultarono il primo e il Nel Gennaio 1987, con il pensio- na di Mattinata, per poesie a tema mapana (Un suono di camapana); interpretazioni personali. Soddisfa- secondo in Europa. Un esempio di namento di don Antonio Sacco, don religioso e tema libero. Il concorso, 3. Gaetano Spinnato di Mistretta zione per gli alunni e le insegnanti professionalità onorevole e genero- Francesco Gramazio venne nomina- giunto alla quinta edizione è pro- (Me), Cu-ppicca çiatu (Con poco Anna Maria Bottalico, che ha cura- sa, di idealismo e altruismo da imi- to Parroco della Chiesa di “San Ci- mosso dall’Accademia “Il Convi- fi ato); to la preparazione artistica, e la sot- tare e diffondere. rillo d’Alessandria” in Carpino. vio” sede di Mattinata, con la colla- LIBRO POESIA EDITO toscritta, che ha presentato lo spet- «Vorremmo farne un caso. Vor- Nei primi mesi dell’anno 1992, borazione del Comune di Mattinata 1. Elio Picardi di Spoleto (Pg), tacolo intitolato Unforgettables. remmo che questa morte attivas- purtroppo, dopo la celebrazione e della Provincia di Foggia, anche L’enigma del cuore; 2. Nicola Pre- Dopo un’intensa coreografi a, sulla se una reazione positiva per cui, della Santa Messa, nella Sacrestia, quest’anno ha registrato la numero- benna di Ariano Irpino (Av), Come base musicale del fi lm Schindler’s in futuro, fatti simili non abbiano fu colpito da grave infarto e, dopo sa partecipazione di autori italiani e per acqua cupa; 3. Brasili Fiorella List, (La lista di Schindler), con il più a verifi carsi. Lo dobbiamo a le prime cure nell’Ospedale di San stranieri. Durante la manifestazio- di Latina, Attualità, ricordi, affetti, suo strascico di emozioni sull’onda Laura». Con queste parole volte Giovanni Rotondo, al suo cuore fu ne, tra proiezioni video e interventi dicerie. del violino, una frase è riecheggiata al futuro, i suoi genitori, insieme necessario un delicato intervento dei poeti, sono state declamate le PREMIO SPECIALE PROVINCIA DI in sala: «La lista è vita». «Chiun- con la presidente della sezione pu- chirurgico eseguito nell’Ospedale di poesie vincitrici in lingua italiana FOGGIA que salva una vita salva il mondo gliese dell’Aitf Angela De Padova, Brescia. Le sue condizioni di salute e in dialetto. Importanti sono le te- Bicchierri Antonio di San Giorgio intero». Carmine Mione, dirigente Medico però non furono mai più quelle di matiche abbinate tra poesia e fede, Jonico (Ta), Terrae motum. L’uso ricorrente della lista dà il presso l’Unità di Rianimazione II prima, tanto che nel Settembre 1995 anche attraverso l’esposizione e la PREMIO SPECIALE COMUNE DI titolo al fi lm: l’elenco di nomi, oltre dell’Ospedale “Casa Sollievo” di lasciava la Parrocchia di Carpino storia dell’immagine di Santa Ma- MATTINATA a rappresentare in alcuni frangen- San Giovanni Rotondo, e Anna Lu- per assumere quella meno gravosa ria della Luce, con argomentazioni Cristina Trotta di Manfredonia, Iri- ti la riacquisizione di una identità cia Segreto, allora specializzanda a di “San Salvatore” nella Frazione e cenni storici che hanno divulgato de di un sogno. soppressa dalle forze naziste, vuole Bruxelles grazie ad uno dei progetti Montagna di Manfredonia. Per brevi agli ospiti la sua fi gura e l’aspetto POESIA STUDENTI anche sottolineare come quei terri- europei di Laura, cui era legata da periodi è stato anche a Cagnano Va- religioso di Mattinata. Premi spe- 1. classifi cato, Angela Balsamo di bili eventi non riguardavano in par- un rapporto di affetto e stima, han- i è spento in Biella, all’età di 59 rano (Parrocchia di San Francesco) ciali sono stati intitolati a S. Ma- Messina, L’amore; 2. Vanessa Gan- ticolar modo la popolazione ebraica no sigillato un momento delicato, Sanni, il Sacerdote don Francesco e alle Isole Tremiti. A San Salvatore ria della Luce, a Don Salvatore e cemi di Messina, Un sorriso, uno ma, in senso più lato, persone qua- emozionante e da non dimenticare. Gramazio di Carpino, nonostan- restò fi no al 2003, svolgendo con- Don Giuseppe Prencipe, parroci di sguardo, un gesto...; 3. Luca Chiara lunque. Attraverso la raffi gurazio- La dottoressa Segreto, ex alunna te l’ennesimo tempestivo ricovero temporaneamente in Curia l’incari- Mattinata, al Comune di Mattinata di Messina, Cinque modi per comu- ne di vari personaggi, si afferma del Liceo “Moro”, come ha sotto- presso l’Ospedale cittadino. co affi datogli dal compianto Mons. e la Provincia di Foggia, che patro- nicare. la trasversalità di un dramma che lineato la madre di Laura, è stata Don Francesco, negli ultimi mesi Vincenzo D’Addario di Cancelliere cinano la manifestazione. Oltre ai *** va oltre le nazionalità dei popoli, l’unica che negli ultimi anni ha aveva subito altri vari ricoveri poiché Arcivescovile e portando a termine premi consegnati a studenti e adulti, Per il 2010, in occasione della poiché riguarda tutta l’umanità. coraggiosamente partecipato agli il suo cuore, in attesa di trapianto fi no alla fi ne il non facile compito sono stati assegnati riconoscimenti VI edizione del “Santa Maria della Ecco perché il Liceo “Moro” ha studi in Belgio, creando le basi di presso l’Ospedale “Niguarda” di di Padre Spirituale del Seminario per meriti culturali a Sabato Lauda- Luce” e la V edizione del “Liber- voluto tributare, in quel giorno e a un’esperienza ospedaliera profes- Milano, ormai non ce la faceva più. Minore Diocesano “Sacro Cuore” di to e al sindaco Angelo Iannotta. Arte”, sono indetti due concorsi quel punto preciso della performan- sionalmente aggiornata. L’impegno Da qualche anno, infatti, era in lista Manfredonia. Nonostante i suoi pro- I premiati. per opere letterarie e arti fi gurative. ce, un riconoscimento onorifi co, ad della scuola, in questo senso, non di attesa per ricevere un cuore nuo- blemi di salute, oltre agli incarichi POESIA A TEMA RELIGIOSO Promotore è sempre il Convivio in appena trenta giorni dalla sua scom- può che essere quello di utilizzare vo. Ed è per questo che, negli ultimi citati, sempre dopo la fi ne dell’espe- 1. Caterina Siclari di Messina, Mille collaborazione con il Comune di parsa, a Laura Regano, assegnando i mezzi che l’arte della comuni- anni, durante i mesi estivi soggior- rienza alla frazione Montagna, a volti, un solo nome; 2. Rosarita De Mattinata e la Provincia di Foggia. alla sua famiglia una targa ricordo cazione mette a disposizione per nava presso una sorella a Biella per Manfredonia, dove ormai il Vesco- Martino di Catania, Arsura; 3. Nino I concorsi sono aperti a poeti e ar- per il suo operato. informare e sensibilizzare la citta- essere maggiormente seguito nelle vo lo aveva chiamato, ricoprì anche Falato di Manfredonia, Nessuno tisti, italiani e stranieri, con opere Laura Regano, presidentessa re- dinanza, collaborando per favorire cure e terapie dell’Ospedale di Mi- l’incarico di Cappellano presso la tocchi Caino; nella propria lingua o nel proprio gionale pugliese dell’Associazione una più approfondita e mirata for- lano. Casa di Riposo per Anziani “Anna PREMIO SPECIALE DON GIUSEPPE dialetto (con traduzione in lingua italiana trapiantati di fegato (Aitf), mazione da parte dei rianimatori e La prima cerimonia funebre si è Rizzi” e fu addetto all’Uffi cio Prati- PRENCIPE italiana). Tre sono le categorie pre- muore a soli 31 anni a Torino, dei medici di famiglia ed per incre- svolta a Biella il 26 Agosto: perché che Matrimoniali e al Sito informa- Trotta Angelo di Manfredonia, Pa- viste: “Santa Maria della Luce”, per dov’era ricoverata perché doveva mentare le donazioni, così esigue i familiari, i parenti e i parrocchiani tico diocesano della Curia. dre Pio. opere a tema religioso; “Artistico essere sottoposta ad un secondo tra- nel nostro Paese e poco sostenute del quartiere di Pavignano volevano Alla Santa Messa esequiale del 27 PREMIO SPECIALE DON SALVATORE Liber-Arte”, per opere a tema libe- pianto, dopo due mesi di inutile at- con iniziative delle Istituzioni com- essere vicino a don Francesco per Agosto è stato letto un telegramma PRENCIPE ro; “Autori residenti nel Gargano o tesa di un donatore compatibile. La petenti. l’ultimo saluto. Infatti, al termine di partecipazione del neo Arcivesco- Mario Relandini di Roma, Salve re- di origine garganica”, per opere sul lista, questa volta, non l’ha salvata. Il trapianto è vita! E non va mai delle esequie la salma ha proseguito vo Eletto della Diocesi, Mons. Mi- gina. territorio del Gargano. Occupandosi di ricerca e donazio- dimenticato. per Carpino. chele Castoro (che non lo aveva mai POESIA DIALETTALE A TEMA RELI- Il Concorso è suddiviso in 7 sezio- ni, viveva da qualche anno a Bru- Rossella Angelillis La solenne liturgia esequiale si è conosciuto, ma che aveva sentito GIOSO ni: Poesia inedita in lingua italiana o svolta il successivo 27 Agosto pres- parlare tanto di don Francesco), che 1. Carmela Giacobbe di Gioia Tau- straniera; Poesia inedita in dialetto; so la Chiesa parrocchiale di San Ni- ha assicurato la sua preghiera perché ro (Rc), Arridiu lu mundu ‘nta ddhu Racconto, saggio o opera teatrale cola di Mira di Carpino presieduta il defunto sacerdote possa raggiun- scuru nettu (Ha riso il mondo nel inedito (max 6 pagine, spaziatura da Mons. Domenico U. D’Ambro- gere presto la pace nel gaudio della profondo buio); 2. Riccardo Mau- 1,5); Libro edito a partire dal 1998 sio, appositamente giunto dalla sua liturgia celeste. rillo di Savona, A passiùni r’u Si- nelle sezioni: a) poesia b) romanzo nuova Sede Apostolica di Lecce, Il Parroco di Carpino, don Cele- gnùri (La passione del Signore); 3. c) saggio; pittura, scultura, fotogra- con la presenza di numerosi sacer- stino Jervolino, durante la celebra- Giuseppina Cernigliaro di Trapani, fi a; artigianato; video, fi lmato. doti concelebranti. zione dell’ottavario ha assicurato Quannu ti cangia a vita (Quando ti Scadenza: 28 febbraio 2010. E’ stato per noi un segno che don la costante preghiera della comu- cambia la vita). La premiazione avverrà la prossi- Francesco ci abbia lasciati proprio nità parrocchiale, sottolineando, POESIA TEMA LIBERO ma primavera presso il Museo Civi- quest’anno che la Chiesa dedica ai nell’omelia, la vita nascosta, riser- 1. Francesco Testa di Firenze, Oltre co di Mattinata. Sacerdoti ed in cui ricorre il 150° vata, umile di don Francesco, che la sapienza, ovvero un dolce confi - Per informazioni: 0884 552091; anniversario della morte del Santo ha saputo diventare ed essere stru- ne; 2. Agostino Bagordo di Mono- [email protected]; Curato d’Ars San Giovanni Maria mento nelle mani di Dio, accettando poli (Ba), Oltre i sargassi; 3. Alma http://mattinata.ilconvivio.org. Vianney, che fu proclamato dalla e offrendo la “sua sofferenza” anche Chimenti di Legnano (Mi), Vecchie Maria Cristina La Torre Chisa Patrono e Protettore dei Par- nei momenti più diffi cili, abbrac- roci. ciando e portando fi no in fondo la Nella sua omelia, S.E. Mons. Do- sua croce. IL MITO DI URIA NELL’ARTE menico U. D’Ambrosio ha voluto far Don Francesco era rimasto orfano rivivere le tappe fondamentali della della propria mamma sin da picco- INAUGURATA FONTANA A ISCHITELLA vita sacerdotale di don Francesco. E lo: una vita sofferta, donata agli altri noi tutti abbiamo, con il pianto nel sino all’ultimo gesto di generosità ’ stata inaugurata la scultura sulla fontana della piazzetta di Foce Vara- cuore, rivissuto il suo cammino… nella donazione delle cornee. Non ha Eno. Opera della scultrice ischitellana Nunzia Aurora Russi, che aveva già Don Francesco era nato a Carpino desiderato fi ori, né ceri al suo fune- scolpito il busto di Pietro Giannone, l’opera rappresenta la mitica Nunzia il 14 Aprile 1950 e fu ordinato Sa- rale e sulla sua tomba, ma ha chiesto (da cui avrebbe preso il nome la chiesa del Crocifi sso di Varano) e re Tauro cerdote dal compianto Mons. Valen- di destinare il denaro di queste spese sommerso dalle acque. tino Vailati il 5 Gennaio 1975 nella per “Borse di Studio” per i suoi ra- La città di Uria sommersa dalle acque, un mito dal fascino particolare pro- Chiesa Madre di S.Nicola del suo gazzi del Seminario di Manfredonia. posta in chiave artistica-scultorea. I pescatori narravano che nelle giornate paese. Per cui, tuttora, chi desidera aderire ventose si udiva elevarsi dal lago un suono cupo somigliante al muggito di Sicuramente, anche nel cuore di a questa volontà potrà inviare o con- un toro ferito che la gente del posto chiama viciantaure (vocem -Tauri). Un don Francesco sarà rimasta sem- segnare le proprie offerte al Parroco urlo dall’abisso o voce del Tauro, mitico governatore della dissoluta città di pre viva ed indelebile l’esperienza, di Carpino don Celestino Jervolino. Uria sommersa per castigo divino, presubilmente tra il il IV e V sec d.C. Il unica ed inedita allora per Carpino, Per il suo temperamento amabile re prende il nome dalla catena montuosa “Tauro” dell’Anatolia, conosciuta vissuta per oltre un quinquennio (tra e silenzioso, umile ed esemplare, sia dai Fenici che dai Greci che sbarcarono sulle nostre coste. Anticamente, la fi ne degli anni ’60 e l’inizio anni Don Francesco era molto stima- secondo alcune fonti, Uria era sita ad oriente del Lago di Varano dove riaffi o- ’70), insieme ad un gruppo di giova- to ed apprezzato dai Vescovi e dai rano leggendari campanili e resti di rovine murarie. Studi archeologici recenti ni del paese, dove si esprimeva nella tanti Sacerdoti e laici che lo hanno ubicano in maniera più veritiera e scientifi ca l’antica città che la credenza sua esuberanza una vera comunità conosciuto ed incontrato. In tutti è vuole sia stata inondata dalle acque. Acque torbide e minacciose fermate da parrocchiale giovanile di oltre 30 rimasto il ricordo prezioso del suo una fanciulla umile e gentile di nome Nunzia, che abitava in una casa sulle persone. Con loro, insieme a quei modo sereno e pieno di fede con sponde del lago. Mentre incombeva il cataclisma, la giovane lanciò un go- giovani, ha condiviso esperienze di cui ha affrontato la malattia; la sua mitolo quietando così la furia dell’evento. Nella fantasia popolare la donna preghiere comunitarie, caritativa nei dipartita ha lasciato certamente un con il fuso era la Vergine Annunziata. Su questo tema si sbizzarrirono poeti e confronti di persone meno fortunate grande vuoto. scrittori; la scena è fi ssata nella chiesetta del Crocifi sso di Varano, che da lei del paese, di animazione delle Messe Si, don Francesco, rimarrai “una prende il nome: un gomitolo bronzeo è visibile al di sotto del livello dell’ac- (don Francesco era anche un ottimo icona” per la nostra Chiesa e per le qua simbolo del lago. Gli abitanti si sono salvati spostandosi nelle vicine organista), di doposcuola a bambini nostre Comunità garganiche; ti sen- montagne e boschi di carpini, ischi e altri arbusti, dando origine a Carpino, e ragazzi della Scuola dell’obbligo, tiamo troppo ancora vicino qui tra Cagnano e Ischitella. Il ricordo di Uria trapela ovunque: nelle denominazioni di catechesi e meditazioni, di lezioni noi, tra la tua gente, sempre pronto di strade, piazze, associazioni culturali e istituzioni pubbliche, ed ora con sulla Parola, in quanto quel gruppo a salutare e sorridere a tutti. Permet- questa scultura resterà impresso nelle future generazioni. La cerimonia è stata lo considerava ormai “il loro prete”, tici allora, ancora una volta di dar- presenziata dal Sindaco di Ischitella Pietro Colecchia. Nell’occasione è stata che sapeva condividere anche mo- ti un abbraccio e dirti… Ciao, don inaugurata anche la pista ciclabile di Foce Varano. menti di vita comunitaria in letizia. Franco… Giuseppe Laganella Don Francesco, dopo la sua or- I familiari

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