LA TORINO DEI PIONIERI DELL’AUTOMOBILE

Il percorso, effettuato con un tram storico, mostra luoghi e edifici che hanno visto gli albori delle industrie automobilistiche e delle carrozzerie torinesi. Si ripercorrono così le avventure imprenditoriali e commerciali dei fratelli Ceirano (fondatori e animatori di 22 industrie fra cui la ), di Vincenzo , di Giovanni Battista “Pinin” Farina ma anche di costruttori e marchi geniali e meno noti, dai fratelli Temperino alla Volugrafo, dalla Stae (che nel primo decennio del ‘900 produceva veicoli ibridi), all’officina dei fratelli Martina che forniva telai a tutte le industrie torinesi.

La partenza da corso Tortona permette di osservare quelli che furono gli Stabilimenti Farina e il sedime delle Officine Moncenisio (attuale officina centrale GTT), dove venivano assemblati tram, autobus e le vetture Temperino (le prime utilitarie italiane, prodotte a Torino fino al 1924 e nella filiale inglese fino al 1940). Nei pressi si trovavano anche la geniale Aquila Italiana, prima Casa al mondo a usare pistoni in alluminio, e la Volugrafo che nel 1946 propose una vetturetta supereconomica per motorizzare l’Italia della ricostruzione.

Il passaggio in Borgo Nuovo (corso Cairoli) permette di ammirare parte delle ex officine Diatto, una delle più gloriose case automobilistiche torinesi (le sue vetture erano molto ammirate da Ettore , che si ispirò al logo Diatto per le sue creazioni), che produsse anche tram e macchine utensili. L’inizio di corso Vittorio Emanuele sarà l’occasione per parlare di un luogo di eccezionale valore storico, dove al primo piano venne creata la vettura Welleyes dei fratelli Ceirano, da cui deriverà la prima Fiat del 1899, mentre al secondo viveva la famiglia di origine valsesiana Lancia, il cui rampollo Vincenzo sarà prima pilota vincente della squadra corse Fiat e poi costruttore di vetture tra le più innovative al mondo.

Inoltrandosi in Borgo san Paolo si vedranno le ultime vestigia degli stabilimenti Lancia , in parte cresciuti sullo stabilimento che fu del grande pilota e costruttore veneziano Deo (costruttore della prima auto con cui corse Tazio Nuvolari) e della breve avventura torinese del colosso genovese Ansaldo, dalla cui chiusura trarranno nuovo impulso l’OM, la Polski Fiat e la neonata e poliedrica carrozzeria Viberti.

Il ritorno verso Vanchiglietta consente di vedere dove operavano i fratelli Martina e la Stae, ma anche la carrozzeria di Eusebio Garavini, artista romagnolo specializzato nei calessi leggeri che realizzerà velocissime auto sportive e autobus all’avanguardia. Accompagneranno il giro giornalisti e storici dell’automobile con un’esperienza ventennale nel settore.

Itinerario a cura A.T.T.S. Associazione Torinese Tram Storici