1. Colla Melosa - Monte Grai - Cima Di Marta
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1. COLLA MELOSA - MONTE GRAI - CIMA DI MARTA. citanica (foto 8) ed Hipparchia fidia (foto 13), che volano nelle radure della macchia prati e nelle radure dove crescono le primule, sue piante nutrici. Frequenti sono partire dalle regioni più meridionali e dal Nord Africa. La macchia mediterranea Ubicazione: comuni di Pigna e Triora (IM). L’itinerario è compreso nei Siti d’Im - e nelle zone rocciose, nonché i licenidi Glaucopsyche melanops e Satyrium esculi Argynnis aglaja ed A. niobe , caratterizzate da una livrea arancio ornata da mac - ospita Charaxes jasius (foto 11), una grande farfalla dal volo potente e dal com - portanza Comunitaria “Monte Toraggio - monte Pietravecchia” e “Monte Ger - (foto 9). Esclusiva del Ponente ligure è anche la falena a volo diurno Zygaena oc - chie nere, oltre alla Vanessa dell’ortica (Aglais urticae) ed alla Vanessa antiopa portamento territoriale, la Cleopatra ( Gonepteryx cleopatra - foto 3), il piccolo bonte”. Punto di partenza: Colla Melosa (1542 m s.l.m.), presso il rifugio citanica (foto 5), caratterizzata, come le altre zigene, da una brillante colorazione (Nymphalis antiopa) . Tra i Satiridi qui sono presenti Chazara briseis ed Hipparchia licenide migratore Leptotes pirithous , l’elegante ninfalide Limenitis reducta dalla Allavena. Lunghezza itinerario: c. 5 km (solo andata). Dislivello in salita: c. che ne segnala la tossicità ai predatori. Altre specie presenti, ma più diffuse in Li - genava , che spesso si posano sulle rocce. Un altro satiride, Erebia medusa (foto livrea nero-blu a macchie bianche, ed i grandi satiridi Brintesia circe ed Hippar - 600 m. Periodo consigliato: giugno/agosto. Come arrivare: A) Dal casello au - guria, sono le pieridi Euchloe crameri e Gonepteryx cleopatra (foto 3), i ninfalidi 6), raggiunge nell’area il limite occidentale di distribuzione ligure, così come chia fagi , che spesso si posano sui tronchi degli alberi. tostradale di Arma di Taggia raggiungere Taggia e risalire la Valle Argentina sulla Charaxes jasius (foto 11) e Polygonia egea , ed il licenide Polyommatus hispanus , l’esperide Carterocephalus palaemon (foto 17). S.S. 548, sino a raggiungere Molini di Triora. All’ingresso del paese girare a si - dalle ali grigio-azzurro chiare nei maschi e brune nelle femmine. 6. PASSO DELLA CAPPELLETTA - MONTE GOTTERO. nistra e salire sino a Colla Langan, dove si svolta a destra giungendo infine a 5. NOZAREGO - GAVE - MULINO DEL GASSETTA - BASE “0”. Ubicazione: comuni di Sesta Godano e Varese Ligure (SP). L’itinerario è com - Colla Melosa. B) Da Ventimi - 3. PRA RIONDO (PRATO ROTONDO) - PIAN DEL FRETTO - Ubicazione: comuni di Santa Margherita Ligure e Portofino (GE). L’itinerario è preso nel Sito d’Importanza Comunitaria “Monte Gottero - Passo del Lupo”. glia o Bordighera percorrere MONTE RAMA. compreso nel Parco Naturale Regionale di Portofino. Punto di partenza: Noza - Punto di partenza: Passo della Cappelletta (1085 m s.l.m.). Lunghezza itine - la via Aurelia sino a Nervia e Ubicazione: comune di Cogoleto (GE). L’itinerario è compreso nel Parco Natu - rego (150 m s.l.m.), presso il Santuario di Nostra Signora del Carmine. Lun - rario: c. 5 km (solo andata). Dislivello in salita: c. 550 m. Periodo consigliato: da qui salire in direzione di rale Regionale del Beigua, lungo l’Alta Via dei Monti Liguri. Punto di partenza: ghezza itinerario: c. 4,5 km (solo maggio-agosto. Come arrivare: uscire dal casello autostradale di Sestri Le - Pigna. Superata Pigna, pro - Pra Riondo (1110 m s.l.m.), presso il rifugio omonimo. Lunghezza itinerario: c. andata). Dislivello in salita: c. 90 m. vante e svoltare verso Casarza Ligure, quindi proseguire lungo la S.P. 523 del seguire per Colla Langan e da 3 km (solo andata). Dislivello in salita: c. 40 m. Periodo consigliato: Periodo consigliato: maggio-metà Colle delle Cento Croci sino a Varese Ligure. Oltrepassato quest’ultimo, dopo qui svoltare a sinistra verso maggio/agosto. Come arrivare: A) Da Varazze salire verso l’abitato di Alpicella, settembre. Come arrivare: dal casello c. 5 km si svolta a destra sulla strada comunale di Caranza e si sale sino al Colla Melosa. Descrizione: quindi proseguire verso il monte Beigua, riconoscibile per i numerosi ripetitori. di Rapallo si raggiunge il centro della Passo della Cappelletta, dov’è presente un impianto eolico. Descrizione: dal dal rifugio Allavena si segue la Oltrepassato quest’ultimo scendere per circa 2 km sino a Pra Riondo. B) Da Sas - cittadina e si prosegue a destra sino a Passo si segue a destra l’Alta Via (segnavia: AV), giungendo prima al Passo del strada a destra finché termina sello si prosegue sulla S.P. 49 in direzione di Palo e si raggiunge la località San Santa Margherita Ligure. All’altezza del Lupo e poi ad un bivio nel bosco. Qui si lascia l’Alta Via e si sale a destra (se - 19 l’asfalto, quindi si imbocca a Michele. Qui si svolta a destra in direzione di Piampaludo, al cui ingresso si svolta porticciolo si devia a destra in via Fa - gnavia: bianco/rosso), raggiungendo il panoramico crinale sino alla cima del destra la mulattiera che si ad - a destra verso Pra Riondo. Descrizione: dal rifugio si imbocca l’Alta Via (segna - vale (indicazione per Nozarego) e si monte Gottero (1639 m s.l.m.). Il ritorno può essere svolto scendendo dalla vetta dentra in un bosco di conifere e sale verso il rifugio Grai (segnavia: rettangolo via: AV) in direzione est, attraversando in falsopiano le praterie del panoramico sale per c. 1,5 km percorrendo alcuni 23 in direzione est sino alla Foce dei Tre Confini (1233 m s.l.m.) e da qui svoltando bianco e rosso). Usciti dal bosco si percorrono ambienti prativi ricchi di inte - crinale, dal quale si può godere di una splendida vista sulla costa ligure. A circa tornanti fino a raggiungere il paese. a sinistra lungo l’Alta Via, percorrendo la faggeta del versante nord del Gottero ressanti fioriture, fino ad intercettare la strada sterrata in prossimità del rifugio metà percorso si incontra, sulla destra, la Casa della Miniera e poco oltre, a si - Descrizione: superato il Santuario di Nozarego si imbocca, a destra, il sentiero sino al punto di partenza. Farfalle presenti: nell’area s’incontra Parnassius Grai. Si prosegue a destra lungo quest’ultima, attraversando boschi di larice e nistra, la vasta distesa di blocchi contrassegnato dalle indicazioni segnaletiche del Parco (croce rossa). Dopo apollo (foto 1), una specie montana che altrove in Liguria è limitata ai rilievi della pascoli fino a congiungersi con l’Alta Via dei Monti Liguri in corrispondenza di rocciosi di Pian del Fretto (o Pian un’iniziale salita si percorre un panoramico tratto pianeggiante, sino a giungere Val d’Aveto ed alle Alpi Liguri. Porta Bertrand (1960 m s.l.m.). Al successivo bivio proseguire a sinistra, tra - Ferretto). In breve si giunge alla de - in breve alla piccola cappella delle Gave. Si prosegue a destra tra oliveti e tratti Aporia crataegi (foto 10), dalla ca - scurando la deviazione per Monesi/Triora. Giunti ad un pianoro, si arriva ad un viazione per il monte Rama (segna - di bosco, superando prima la frazione S. Anna e giungendo poi al Mulino del ratteristica livrea bianca con ve - altro bivio e si lascia l’Alta Via svoltando a sinistra, entrando così in territorio via: croce gialla), che va seguita sino Gassetta (oggi punto di ristoro). Da qui si giunge in località Olmi, scendendo poi nature nere, è facilmente francese. Nei pressi dei ruderi delle Caserme di Marta si supera una sbarra e si in vetta (1150 m s.l.m.). Il ritorno si a sinistra tra gli uliveti per giungere ad un crocevia con un tavolo e panche di osservabile sui fiori dei cardi e prende il sentiero a destra, che sale per raggiungere la panoramica vetta della può svolgere lungo il percorso del - legno. Qui si svolta a destra (segnavia: due cerchi rossi), si attraversa la località delle scabiose. Le grandi Argyn - Cima di Marta (2138 m s.l.m.). Farfalle presenti: il percorso è notevole perché l’andata. Tra il rifugio Pra Riondo e Prato e, affacciati sul mare, ci si addentra nella macchia mediterranea fino alla nis paphia ed A. adippe , dalle ali consente di incontrare numerose specie rare od esclusive del Ponente ligure. 21 la Casa della Miniera il sentiero è località Base “0”, da cui si intravede, in basso, l’abbazia di San Fruttuoso di Ca - arancioni a macchie nere, volano Tra i Papilionidi è presente il raro Papilio alexanor , oltre al vistoso Parnassius ampio e percorribile anche con car - mogli. Il ritorno si può svolgere lungo il percorso dell’andata. Farfalle presenti: soprattutto ai margini del bosco, apollo (foto 1) ed al più piccolo Parnassius mnemosyne , che qui raggiunge il rozzine. Da segnalare la frequente formazione di nebbie orografiche lungo il per - nei giardini e tra le fasce coltivate si possono notare il vistoso Macaone ( Papilio mentre i Satiridi Hipparchia ge - suo limite alpino sud-occidentale. Numerose sono le specie del genere Erebia , corso. Farfalle presenti: l’area ospita alcune specie che in Liguria risultano machaon - foto 15), il Podalirio (Iphiclides podalirius) e le pieridi Colias crocea e nava , H. semele e Satyrus ferula 24 satiridi dalla livrea scura tipici delle regioni montuose, come E. epiphron, E. eu - piuttosto localizzate, come il ninfalide Euphydryas provincialis (foto 4), ed il sati - Pontia daplidice . Vanessa atalanta e Nymphalis polychloros possono essere viste frequentano gli ambienti prativi e ryale, E. ligea, E. meolans ed E. neoridas . Un altro satiride presente è la bruna ride Arethusana arethusa (foto 2). Minois dryas , di colore bruno con macchie az - anche durante l’inverno, quando approfittano delle giornate più calde per fuo - gli affioramenti rocciosi.