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entroterraITApdf 13 11 2004 10:28 Pagina 1 A due passi dal mare Alla scoperta dell’Appennino Genovese entroterraITApdf 13 11 2004 10:29 Pagina 2 A due passi dal mare c’è un monte di verde “C’è una spiaggia davanti al suo mare, volta la carta e raccogli le more. Bella mora che gusti un branzino, volta la carta e sei in collina. La collina con tanti sentieri, volta la carta e ti trovi in Riviera.” Verrebbe quasi da canticchiare così - parafrasando un brano di Fabrizio De André - a osservare il paesaggio di Genova, con le sue coste modellate da lunghe spiagge, intarsiate con porticcioli, ornate di ombrelloni, vive di voci sempre allegre. Tante belle cose. Che lasciano il posto, di lì a pochi chilometri, al verde orgoglioso di un entroterra non a caso superbo, un mondo fresco e rilassante quasi tutto l’anno. È il verde che mai ti aspetteresti, specie se da turista sei solito percorrere, più rapidamente e distrattamente possibile, le autostrade alla volta di un weekend o di una vacanza dipinta di blu. E non sai quanto ti perdi, o turista, ché basta poco per abbinare al fascino delle spiagge la scoperta di un mondo rigoglioso e intatto, in cui le tradizioni resistono al cemento, la natura offre scorci imperdibili, e lo stress, proprio, non esiste. Non ti stiamo parlando dell’isola che non c’è ma di una realtà verde, vera e verace. Così vicina al mare da poterlo quasi baciare. 4-5 entroterraITApdf 13 11 2004 10:29 Pagina 4 Natura a tu per tu Quando la vacanza si Un mondo sempre verde diceva “villeggiatura”, Il turista classico, genovese l’Appennino era il buen come lombardo, forse retiro dei genovesi che, piemontese o emiliano, nel bel mezzo dell’estate, qui, nell’Appennino si lasciavano alle spalle Genovese, arriva e ancor la città, con la sua afa ritrova - o forse scopre? - o macaja che fosse, quanto da sempre è e sceglievano di abitare intatto: il verde intenso e Natura & antichi saperi della roccia, per sorvegliare Aria da respirare naturali, primi custodi Con il suo lavoro, le sue dall’alto della valle Un mondo da apprezzare della natura, alla ricerca di storie e la sua storia, il passaggio di mercanti in pieno, una realtà da scenari sempre nuovi allo l’uomo è presenza o di eserciti. Dalla foresta conoscere attraverso una sguardo. rispettosa, qui, degli usi tramandati di voce in voce, o dei tesori della sua terra: così la montagna gli ha restituito la pietra per costruire case e strade; così i borghi antichi hanno seguito il disegno delle colline, palazzi o fortezze hanno talvolta richiesto l’appoggio in ville e villette, incontaminato di vallate sono nati mobili e oggetti rasserenante passeggiata, dallo stile floreale superbe; la fierezza del per la casa; lo stesso bosco la visita a un museo a o anticheggiante, sempre bosco; lo scorrere, a volte offre a piene mani frutti cielo aperto, a un abbracciate dal verde placido e talvolta inquieto, squisiti e genuini, mentre castello, a un borgo soffice della collina. delle acque di fiumi e le cuoche hanno fatto antico; o ancora attraverso Abitudini e usanze sono torrenti; lo sciacquìo dell’orto tesoro, per il piacere di una trattoria mutate, la villeggiatura disteso del lago; la cogliere prodotti che solo di campagna, di quelle con si è fatta vacanza o ancora sorprendente dentellatura qui crescono e che solo la tovaglia a quadretti; week-end, ma c’è chi in di una cima montuosa; la sapienza delle massaie oppure l’intensità campagna ha ancora o ancora la stupefatta sa tramutare in piatti suggestiva di un’escursione, la casa. apertura di un pascolo. dai sapori senza incertezze. lungo i sentieri dei Parchi 4-5 entroterraITApdf 13 11 2004 10:29 Pagina 6 La via delle cose buone... pecorino fresco. Lo fanno L’olio più delicato mentre in Alta valle Scrivia a Sant’Olcese e a Orero, di così fanno il vino di mele. in Alta val Polcevera. La val Petronio, quasi a Ricca è la produzione nelle Lì vicino, a Serra Riccò, ridosso e talvolta a valli Graveglia e Sturla. nasce la mostardella, un strapiombo sul mare, è Qui si fa anche il salume dal sapore e dalla terra di ulivi e di olio. Fine Vermentino, assieme alla consistenza morbidi, e delicato come forse in classica Bianchetta e al buonissimo da spalmare nessun altra parte del sul pane. Non ci sono solo mondo. Mentre a i salumi. Il Sacripante Castiglione Chiavarese latte delle mucche di razza in fundo? La fiera pinolata fanno dei salumi autoctona Cabannina o di della val d’Aveto, o le Dici cucina genovese e ti eccezionali. C’è anche il razza Bruna, che pascolano rotelle di Borzonasca: viene in mente il mare. lardo, buonissimo, di su prati che paiono ciambelline di pasta frolla Qui però sono i sapori quello che ti si scioglie in giardini da quanto li che sono la fine del della terra a farla da bocca e prelude così ai tengono bene. Senza mondo. padrone. Basti pensare al sapori più decisi della dimenticare però il profumato pesto, al coppa e del salame. Sarasso, dell’Alta val Vino e birra delicato olio extravergine, d’Aveto né, passando ai Vini freschi, delicati, o alla cima ripiena, cantata Verdi Pascoli salumi, la gustosa coppa e leggeri, di quelli che vanno perfino da Fabrizio è un cremoso e tipico Dici Aveto, Graveglia, i ghiotti salami. giù bene. In val Polcevera, gradevole Ciliegiolo. De André. dolce. Mentre la premiata Sturla, e già ti viene Menzione speciale merita con un po’ di fortuna, si Ma non c’è solo il vino: chi Ödö de bön, odore di pasticceria Poldo è l’acquolina in bocca. Dalla la patata quarantina, può sorseggiare il raro ama la birra avrà delle vere buono, e una fantasia rinomata per la crema collina alla montagna è tipicissima e farinosa, Coronata, dal sapore sorprese, a Busalla. Da non gastronomica insospettata Zena e per i geniali tutto un trionfo di sapori. buona come nessun altra inconfondibile, o i vini perdere sono la birra che nasce dalla ricchezza cioccolatini al basilico. Dove cominciare? Ma dal con le trenette e Doc Valpolcevera e Igt castagnata e quella dei prodotti dell’orto Di tutt’altra pasta i corzetti, formaggio, perbacco, il pesto. Dulcis “Valli del Genovesato”, aromatizzata al miele. e del bosco. Ecco spiegata dalla forma e consistenza ovvero dal San Sté, che la buona tavola ideali per raccogliere il fra i formaggi tipici della In ordine di lettura: dell’Appennino Genovese. sugo, sia esso il sontuoso Liguria è il più tipico di il pesto genovese e il mortaio. Il salame accompagnato Ci sono i prodotti più ragù di carne o il sapido tutti. Viene prodotto con il da fave e pecorino fresco. I classici canestrelli di Torriglia. classici, dai funghi töcco di funghi, cioè di Mucche al pascolo in val d’Aveto. La birra di Busalla. al miele, dalla castagna porcini dal morso pieno e Formaggi e prodotti tipici delle “valli del latte”. alla nocciola ai formaggi. gustoso. Delicati e lievemente agri, Le valli Stura e Orba sono questi ultimi, fra i quali “le valli del latte”, dei trionfa la prescinseua, prodotti sempre freschi del ovvero la cagliata genovese, caseificio di Masone. E fresca e inconfondibile; o dove i pascoli fanno spazio ancora le classiche al bosco, ecco formaggette, ideali per la deliziosi frutti: focaccia col formaggio nata mirtilli, sui monti alle spalle di lamponi, Recco. ribes... A Torriglia, in val Salumi e lamponi Trebbia, si va anche per i Un salame dal pizzico canestrelli. Specialità giusto, vellutato tipicamente genovese si e lievemente affumicato, dirà, ma qui li fanno compagno ideale di fave e ancora più buoni. entroterraITApdf 13 11 2004 10:29 Pagina 8 ... e delle cose belle dal vivo, in alcune cave dismesse, per fare vedere a tutti come si lavorava la preziosa pietra nera. C’è anche un elegante nascono orologi e campane showroom, esposizione per i campanili di tutta la Liguria e non solo. Campane che vengono fuse anche nella fonderia di Avegno, ormai a un tiro di schioppo da Recco e si possono ammirare nel Museo di Trebino. Un paese in filigrana Dal metallo robusto delle campane a quello fine e prezioso intrecciato La pietra nera di Liguria L’ardesia: pietra nera e dei pezzi più pregiati, a Campo Ligure, nel bel C’è una vallata, alle spalle burbera dalle mille qualità da ammirare prima mezzo della valle Stura. del Tigullio, che promette e di qualità unica, qui. di acquistare. Ecco la patria della filigrana, lavorata artigianalmente, qui, La valle dei mulini come da poche altre parti. Artigianato e cultura Se la via principale contadina vanno a del paese è tutta una braccetto in Alta val sfilata di botteghe Polcevera. A Ceranesi artigiane, il museo e a Mignanego funzionano della filigrana espone ancora dei mulini ad acqua, i pezzi più pregiati e un po’ in tutta la zona è provenienti da ogni parte viva la lavorazione delle del mondo. ceste intrecciate. bene fin dal nome: è la Un tempo veniva Damaschi e campane Fontanabuona, che pare soprattutto bene per la La Fontanabuona non In ordine di lettura: battezzata da una favola o copertura dei tetti, oggi ha solo un cuore di pietra. l’ardesia della Fontanabuona da un fumetto di Paperino. per maggior parte come Lassù, a Lorsica, è rimasta viene divisa in lastre dall’esperto E di certo la Fontanabuona lastra da biliardo. Nessun un’antica azienda colpo dello spacchino. è anche un po’ paese dei altro materiale, sintetico artigianale dove damaschi Èimpiegata anche balocchi, tanto che a o naturale che esso sia, e sete vengono tessuti nell’oggettistica e per la Gattorna c’è una fabbrica garantisce lo stesso esattamente come una pavimentazione.