MARZO 2017 ANNO XLII -207 ADAR 5777

Sped. in A.p: 70% - filiale di Torino - n. 1 - 1° semestre 2017 - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a pagare i diritti dovuti - C/O CMP TORINO-NORD www.hakeillah. com HA KEILLAH (LA COMUNITÀ) - BIMESTRALE - ORGAN O DEL GRUPPO DI STUDI EBRAICI DI TORINO [email protected] OGNI COMUNITÀ È SPECIALE Intervista a Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Quali sono le principali sfide che hai af - di un ebraismo che si presenta esclusiva - frontato in questi primi mesi? mente come vittima e cercare invece di la - Possiamo distinguere la risposta tra sfide vorare sui valori positivi che condividiamo verso l’esterno e sfide verso l’interno, tra la con la società. Quindi, certo, ci sono cose sfida di rappresentare tutte le Comunità e su cui dobbiamo esprimere preoccupazio - quella di sostenere le loro diverse esigenze. ne, ma non si può alzare la voce tutti i gior - Iniziamo dall’esterno. ni su qualsiasi cosa. Porto l’esempio degli Quello che ho compreso in questi mesi è striscioni antisemiti negli stadi [ recente - che rappresentare l’ebraismo italiano verso mente è uscita una sentenza di prosciogli - l’e sterno implica sfide quotidiane che pas - mento, ndr ]. Inizialmente intendevo limi - sano attraverso tanti piccoli momenti e mes - tarmi a rappresentare la mia preoccupazio - saggi, che non sono ovviamente solo miei o ne alle autorità di riferimento (pur consape - solo dell’Unione perché ciascun ebreo nel vole che esse non possono realmente cam - muoversi genera un impatto. Riscontro più biare la decisione adottata) ma non ritenevo o meno formalmente un certo apprezzamen - opportuno che la contestazione andasse sui to nelle diverse sedi, su come l’Unione si giornali: se esce l’immagine degli ebrei che posiziona, su che tipo di messaggi passano; si lamentano, i tifosi antisemiti saranno an - però sono contesti in cui non si può misura - cora più contenti di sapere che noi siamo re immediatamente un risultato: non si può allarmati e continueranno esattamente co - cambiare in pochi giorni una legge, o gene - me prima. C’è invece chi pensa esattamen - rare una classe politica più consapevole. Se - te il contrario e ne ha fatto apposita comu - mini moltissimo, ma è chiaro che i risultati nicazione ampia ed allarmata. Ogni giorno si vedranno, spero, solo nel medio e lungo si presenta un caso per cui ci si misura su termine. queste cose: cosa dire o non dire, se uscire C’è l’intento di andare in una certa direzio - pubblicamente o no. ne, e su questo mi fa piacere avere un feed - In questi mesi abbiamo comunque notato back anche da voi iscritti alle Comunità. una tua tendenza ad essere più presente Per esempio, per quanto riguarda la Gior - sui mass media rispetto al Presidente nata della Memoria, credo che sia opportu - Abramo visitato dai tre angeli (Genesi, 18,1-2), no cercare di limitare la sovraesposizione (segue a pag. 2) disegno di Stefano Levi Della Torre

Erano stati NELL’INTERNO: CONVERGENZE PARALLELE n IL CASO BENSOUS - educati male SAN 4 nKASHERUT (RAV Trump, l’estremismo ebraico ARIEL DI PORTO) 5 n CONVERSIONI (EDOAR - Riposiamo sulle nostre abitudini circa l’anda - e le reversibili fortune di Bibi il marinaio DO FUCHS, FAUSTA CAR - mento delle cose, per cui la storia ci sorprende. LI FINZI, BARUCH L’OC - Nel sorprenderci, la storia è maestra. Pensava - Racconta Erodoto nel primo libro delle Sto - Da alcune settimane la Casa Bianca ha un CHIALAIO) 6-7 n STORIE mo che la secolarizzazione fosse una tendenza rie che il ricco re di Lidia Creso, indeciso se nuovo inquilino, un personaggio anomalo e DI EBREI TORINESI: BRU - irreversibile, ed ecco la rivincita degli dei e muovere guerra all’impero persiano unifica - un po’ pittoresco. Donald Trump è irrispetto - NA LAUDI, PRESIDENTE delle religioni. Pensavamo che gli Stati nazio - to da Ciro il Grande, avrebbe inviato emissa - so verso il modo tradizionale di fare politica. DEL GRUPPO DI STUDI nali fossero in via di superamento per istitu - EBRAICI (INTERVISTA DI ri a Delfi e ad Anfiarao, sede di due tra i più Non è un intellettuale come Obama, ma nem - ANNA SEGRE) 8 n BAU - zioni sovranazionali, ed ecco che la globaliz - importanti e riconosciuti oracoli del mondo meno come Bush, che già non lo era affatto. MAN (ELISABETTA DI zazione ha prodotto la sua reazione e si ribalta greco. “Se farai guerra ai persiani abbatterai Si fa beffe del politicamente corretto in nome PORTO) 9 n ISRAELE in pervasive correnti nazionalistiche, etniche e un grande impero”, fu la risposta degli ora - di un pensare e un agire diverso, non nuovo (REUVEN RAVENNA, confessionali. I gruppi umani e gli strati socia - coli. Creso allora dichiarò guerra a Ciro e in assoluto ma del tutto inedito per chi siede GIORGIO GOMEL, ALES - li ed etnici che si sentivano maggioranze nel - provocò la distruzione di un grande impero. nello Studio Ovale. Un pensare laterale ri - SANDRO TREVES) 10-14 l’ambito degli Stati nazione hanno scoperto di Il proprio. spetto a quello cui siamo abituati, e a cui gli n PURIM (EMANUELE essere minoranze nella dimensione globale. Creso è un personaggio piuttosto comune. americani – tutti gli americani, democratici e AZZITÀ) 15 n LIBRI (BEP - Hanno sentito cambiare le proprie sicurezze, le Anche ai nostri tempi, di Creso ce ne sono repubblicani – erano abituati. Credo che il PE SEGRE, CHRISTOPH proprie sovranità e i propri statuti. Le migra - MIETHING, SILVANA CAL - moltissimi. Sono quelli che pensano che aver modo di fare e di porsi al pubblico, cioè al - VO) 16-19 n LETTERE zioni hanno cambiato i loro paesaggi umani e vinto oggi renda superflua la domanda sul l’occhio della telecamera, sia sempre stretta - (ALDO ZARGANI, GIU - le loro abitudini mentali. Maggioranza o mi - domani o almeno inevitabile la risposta. Il mente connesso con un sistema di pensiero LIANO DELLA PERGO - noranza sono condizioni molto diverse di per - perché è ovvio: domani sarà come oggi. Gli che può essere più o meno consapevole di sé, LA) 20 n RICORDI 20 n cepirsi nel mondo, ed è problematico passare dei accecano coloro che vogliono perdere e e tuttavia c’è. Il modo di fare di Trump mi dall’una all’altra. La condizione di minoranza la vittoria obnubila la mente: non sempre, ma sembra dipenda da un pensiero miscellaneo i presuppone l’esistenza dell’altro come proprio spesso rende più difficile l’emergere di certo cui ingredienti principali sono l’idea che la contesto inevitabile; la condizione di maggio - genere di domande, quelle brutte, difficili, storia sia a un punto di svolta e che le abituali ranza invece percepisce l’altro come un’escre - quelle che sgorgano invece con naturalezza categorie del discorso politico abbiano fatto scenza ammessa o tollerata, o da discriminare nei giorni amari che seguono una sconfitta. il proprio tempo, una grossa porzione di otti - e reprimere. La reazione nazionalistica, sessi - La sconfitta favorisce la riflessione sugli er - mismo verso il futuro, fiducia nella propria sta e religiosa che incombe nel mondo islami - rori commessi, su che cosa si può e si deve capacità di intuizione e una massiccia dose di fare per cambiare, per vincere la prossima Stefano Levi Della Torre (segue a pag. 4) volta. Giorgio Berruto (segue a pag. 10) (segue da pag. 1) 0gni comunità... che ogni giorno si misura sulla sfida doloro - tica governativa, anche un eccesso di separa - 2 sa e faticosa di salvaguardare uno stato di di - zione non mi sembra corretto. Distinguere Gattegna che ti ha preceduto. È frutto di ritto. sempre in assoluto non è giusto. In ogni una scelta strategica ben precisa? Quando parliamo di Israele, di Gerusalem - ebreo c’è un pezzo di Israele: la deve saper Sicuramente. C’era la necessità di comunica - me, ecc. ci tengo a far capire che Israele è un portare dentro, la deve saper raccontare fuo - re di più anche per fare conoscere l’Unione paese speciale, che deve esistere, che deve ri, non deve sostituirsi ai cittadini israeliani o quale ente rappresentativo dell’ebraismo in - vivere in sicurezza, e che condivide valori, all’ambasciata nel dire mi piace o non mi tero. Abbiamo fatto incontri con i direttori di così come l’ebraismo è una minoranza che piace la tale scelta politica specifica. È giusto

i tutti i vari giornali, redazioni, ecc. Il messag - condivide valori. Non si può lasciar passare rappresentare anche le cose negative e fati - gio che deve arrivare è: esiste un ente che si l’idea che Israele sia un paese terrorista. cose di Israele se hanno quell’aspetto di sfi - chiama Ucei e quell’ente deve essere il pun - Stessa cosa per l’ebraismo: non possiamo es - da (le critiche sui giornali, le indagini che to di riferimento. Abbiamo al contempo vo - sere presentati come collettività razzista. coinvolgono politici), per dire che Israele è

e luto rappresentare un messaggio di positi - un Paese moderno e democratico, in cui an - vità, di orizzonte internazionale ed evitare che il Primo Ministro è sottoposto a procedi - questioni di conflittualità interna. menti giudiziari. Non è così in Egitto, non è Apprezziamo molto che stia emergendo così in nessun Paese del Medio Oriente. A c con maggiore chiarezza una voce unica noi sembra normale perché viviamo in del l’ebraismo italiano. Ci siamo chiesti, Europa, ma in quale Paese non demo - però, se in questo clima di generalizzata cratico esiste una cosa del genere? sfiducia verso le istituzioni noi ebrei se sia - Torniamo a parlare dell’Italia. mo troppo presenti sui media non corria - Bisogna costruire un rapporto con u mo il rischio di essere percepiti come trop - le istituzioni, partecipare molto po vicini alle stanze del potere. alla vita del paese, non perché Siamo però ancora in una fase di avvio, ed è come ebrei meritiamo un’atten - importante far sapere che c’è l’Unione: la zione speciale o una pagina di un tendenza a mischiare tutto l’ebraismo italia - libro di scuola, ma perché abbia - no con quanto rappresentato dalla Comunità mo certi valori che possiamo ra - di Roma va corretta. Cerco sempre, sia all’e - dicare in una società più ampia. E sterno che all’interno, di dire che in Italia ci questo passa attraverso tanti fram - sono 21 Comunità, e non si misurano in fun - mentati rapporti: con il Miur per i zione del numero degli iscritti, ci sono anche programmi scolastici, sulla memo - altri elementi: hanno spessore culturale e sto - ria ma anche su come contrastare l’o - rico tutte le Comunità e ciascuna è speciale a dio; abbiamo avviato da poco un im - modo suo. portante progetto di legalità con la magi - Poi, certo, una cosa è non lasciare vuoti, stratura. Ovviamente c’è poi anche un di - un’al tra è riempirli eccessivamente o dare scorso di cultura alimentare con la kasherut; un’in formazione distorta parlando solo di c’è il progetto Talmud; poi c’è il discorso Noemi Di Segni certe cose e in un certo modo. La sfida è della valorizzazione dei beni culturali ebrai - quella di presentare l’ebraismo e Israele co - ci. me realtà positive e portatrici di valori posi - Inoltre c’è il discorso dell’Islam: per me tivi. Non dare giudizi sulle specifiche scelte Non c’è rischio che si generino confusioni personalmente è una sfida importante il dia - di posizionamento religioso o politico. Que - nell’opinione pubblica tra ebrei e Israele? logo interreligioso, non tanto come dialogo sto non vuol dire che siano immuni da con - È vero, e infatti la sfida è di parlarne al mini - confessionale, ma perché oggi le religioni flitti, discussioni, dibattiti, ricerca dei se e mo. Non entro nei dettagli di quello che ha hanno un ruolo importante nel guidare un dei perché, però bisogna far passare il mes - detto il governo, o difendere una certa linea. certo tipo di riflessione: non possono con - saggio che sono portatori di valori che oggi Agli incontri istituzionali non vado come frontarsi sulle differenze, devono raccoglie - poche collettività hanno: essere uno stato di ambasciatrice di Israele. Però quando c’è sta - re quello che hanno in comune per fare in - diritto in Medio Oriente, questo Israele ce to il viaggio dei Cinquestelle in Israele lì, sì, sieme un lavoro sulla società. Infatti abbia - l’ha e bisogna valorizzarlo. Se il governo ho parlato di Israele, ma l’obiettivo era di di - mo aderito a un tavolo interreligioso impor - israeliano e la stampa discutono sui Territori, re: queste persone hanno dato certi giudizi tante. La volontà è quella di fare un lavoro noi non possiamo prendere posizione ma senza aver visto nulla con i loro occhi. Io so - assieme, sulla libertà di religione, sui diritti rappresentare la pluralità di opinioni. Questo no sicura che se una persona visita Israele delle minoranze. Nel l’Europa che sta per di per sé rappresenta un valore. qualcosa nel suo giudizio, espresso o ine - compiere sessant’anni bisogna interrogarsi A volte presentando la realtà israeliana spresso, cambia: non può essere che veda so - sul concetto di laicità come garanzia, che come esclusivamente positiva non si ri - lo il male che alcuni cercano a costo di ac - non deve essere un vuoto in cui chi vuole è schia di dare l’impressione che l’ebraismo cettare distorsioni politiche. religioso privatamente, deve essere di più: italiano sia appiattito sulle posizioni del - Comunque il viaggio dei Cinquestelle ci ri - chi è religioso ha una tale ricchezza di valo - l’attuale governo israeliano? guarda come cittadini italiani, visto che si ri che deve essere in grado di condividerla Non ho mai detto: “Netanyahu fa bene o ma - candidano a governare l’Italia, quindi a con i laici, non per farli diventare religiosi le a fare questa cosa”. Come Unione non mi mio parere era opportuno che tu ne par - ma per arricchire di valori la società. E que - sento di rivolgere una critica specifica a una lassi. sta è una responsabilità. Non è necessario decisione specifica del governo israeliano, Comunque Israele è un elemento identitario immaginare progetti impegnativi: anche così come non esprimo un sostegno alle spe - di tutti noi. Ma Israele come terra, luogo, fa una cosa piccola fatta insieme ad altri è già cifiche politiche. Quello che va spiegato parte della nostra storia e della nostra iden - qualcosa. Lì c’è la sfida dei musulmani, che sempre è che Israele è uno stato di diritto, tità, quindi, pur non parlando della sua poli - sono diversi gruppi, diverse espressioni, ma comunque si deve iniziare dal dialogo: non si possono ignorare. Quali sono le principali sfide che l’ebrai - smo italiano deve affrontare nei prossimi anni al proprio interno? Sono diverse. Una di tipo gestionale, finan - ziario e di sostenibilità delle Comunità. C’è un problema di capacità delle Comunità di ri - manere nel tempo, per difficoltà finanziarie, calo demografico, diminuzione dell’otto per mille. Il modello gestionale dove l’Ucei è la mamma che sostiene le Comunità non può durare a lungo: bisogna trovare fondi da altre risorse, forse più mirate su specifici progetti; le Comunità stese devono ripensare alcuni loro servizi, apparati, modo di impostare le cose, oppure condividere tra più Comunità alcuni servizi. Forse alcuni servizi possono essere diffusi dal centro in un’ottica di sussi - diarietà verticale, ad altri forse è giusto ri - Louis Kahn, Modern nunciare. Non ho la risposta precisa, che va Design Kimbell strutturata su diversi parametri sui quali stia - Art Museum, mo riflettendo, però è un processo importan - Fort Worth, Texas tissimo su cui riflettere nei prossimi anni. È (segue da pag. 2) maturata, sono tutti punti interrogativi, però quello che io ho voluto moltissimo è che ci 3 una sfida di salvaguardare la sostenibilità di fosse un luogo dove discutere e parlare di queste Comunità anche sotto il profilo della questi temi. E questo è proprio fondamenta - Visitate gestione, dei numeri molto piccoli, ecc. le. Parallelamente a questo c’è poi lo sviluppo Collegato a questo c’è il tema del rapporto il Sito dei Siti del Meridione, dove, al contrario, c’è un ri - con la Rabbanut: la Rabbanut italiana è af - nascimento. Le Comunità anziché diminuire fievolita, impoverita; da un lato si stampa il http://www.hakeillah.com/links.htm aumentano: in Sicilia ormai ci sono più ebrei Talmud e dall’altro non c’è chi lo studia per che a Bologna. Non sono Comunità struttu - diventare rav; è un bene da condividere con Oltre 400 siti commentati e aggiorna - rate, sono fatte di singoli che si sono riavvi - la collettività, è diventato il libro di moda sui ti su 23 argomenti ebraici, da An - cinati, oppure convertiti, però sicuramente lì tavoli, ma questo non vuol dire avere più rab - tisemitismo a Yiddish , un mare di c’è un rinascimento. Quindi su tutto il Meri - banim.: gli alunni sono pochissimi. Quindi lì informazioni e di link ulteriori. dione d’Italia occorre una riflessione molto c’è un punto interrogativo enorme su come si profonda: è importante, strategico, richiede articola la formazione rabbinica in Italia, co - scelte molto precise in termini di vicinanza e sa si insegna al Collegio Rabbinico, che tipo di investimenti educativi. di rabbanim e di che cultura devono essere o Seconda questione profonda: la Rabbanut e se li dobbiamo importare solo da fuori, e co - l’identità ebraica. È un tema veramente deli - me si cresce una classe rabbinica. Questa è Gli americani sicuramente lo sanno meglio cato e di emergenza: diciamo “Unione delle una sfida importante, delicata, che non si ri - di noi, almeno quelli che conosco io. Da noi Comunità Ebraiche”, ma quali Comunità? solve in pochi giorni. Questo genera diffi - non si insegna bene, non si parla, c’è chi leg - Chi partecipa? Come si concepisce oggi la coltà a trovare un rav per le diverse Comu - ge le tefillot e neanche capisce bene cosa sta parola comunità ? E la parola ebreo ? Su que - nità e di avere un rav che non sia solo colui leggendo. Questo deve essere un obiettivo sto abbiamo lavorato molto nell’ultima riu - che conosce le regole per risolvere i proble - del l’Unione: integrare questo tema dell’iden - nione di Consiglio, con interventi molto inte - mi alakhici; il problema delle persone oggi è tità con Israele presentato in un certo modo ressanti. Questo è un tema faticosissimo, im - la solitudine, aver bisogno di qualcuno che ti da un lato, con l’ebraico dall’altro e con un portantissimo, strategico: le Comunità ebrai - ascolta, di avere un punto di riferimento, che certo spessore storico. Ma non basta. che sono definite ortodosse ma è chiaro che anche culturalmente ed ebraicamente ti guida Parliamo di comunicazione. Recentemen - c’è il problema di come relazionarsi con l’e - in certi momenti e in certe situazioni. E oggi te la giunta UCEI ha preso la decisione di braismo progressivo da una parte, con i Lu - vogliamo riconoscere nel rav una figura di ri - non inviare più il mensile Pagine ebraiche bavitch e altre correnti ultraortodosse dall’al - ferimento forte, autorevole, di guida della a tutti gli iscritti alle comunità ebraiche tra, con gli ebrei italiani in Israele, ecc. E al - comunità, e di riferimento per i singoli, un italiane ma solo a chi si abbonerà. lora forse oggi i confini geografici di una Co - punto di riflessione forte, anche per indurre Purtroppo ci sono scelte da fare: se non ci munità sono diversi, forse è diversa l’identità certi comportamenti. Porto un esempio, ma fosse il problema finanziario non avremmo di chi deve iscriversi. Qui si collega il tema non il più rilevante: c’è una violenza verbale preso questa decisione. Abbiamo fatto una di come e con quali progetti salvaguardare infinita nelle nostre chat, mail, comunicazio - scelta che risparmia sui costi vivi di stampa gli iscritti. C’è il lavoro sul dopo bar mitzvà; ni, Facebook, che è una cosa terribile, vergo - però senza cambiare la disponibilità mensile e poi, allargando il discorso a cerchi concen - gnosa, preoccupante, davvero grave, e sulla del giornale. Credo che si possano spendere trici, c’è il tema di come non allontanare: ra - quale la voce dei rabbanim non si è sentita. 30 euro l’anno per l’abbonamento. Comun - gazzi più grandi, situazioni delicatissime di Anche noi avevamo rilevato questo para - que continueremo a mandare un certo nume - famiglie miste, ghiurim e con quali criteri dosso nel numero di Ha Keillah dello scor - ro di giornali stampati alle Comunità. Non farli, chi è definito ebreo, chi può essere so luglio. sarà facile recuperare tutti quelli che riceve - iscritto alla Comunità e chi può partecipare Altra cosa a cui tengo moltissimo, e che ho vano il giornale gratuitamente, ma chi paga? alle attività della Comunità. Su questo non evidenziato dal primo giorno, è il discorso Dobbiamo recuperare il rapporto con il sin - abbiamo fatto ancora modifiche e cambia - dell’ebraico: non ci può essere identità se golo. menti statutari ma c’è una Commissione ap - non si sa l’ebraico; l’ebraico fa parte di noi. Non c’è il pericolo che in questo modo sia - posita. Invece l’ebraismo italiano tende a vivere no penalizzate le Comunità medie e picco - Sul tema dell’ebraismo progressivo: dobbia - senza l’ebraico; e su questo c’è molto da fa - le che non hanno un proprio giornale? mo ragionare coraggiosamente se e come re. Ne prendo atto e ci dobbiamo ragionare: ve - dialogare, istituzionalizzare o non istituzio - Secondo te lo sappiamo peggio di altri diamo come va. nalizzare, essere un’Unione che rappresenta ebrei della diaspora, per esempio degli tutti oppure no. La riflessione non è ancora americani? Intervista di Anna Segre

Louis Kahn (1901-1974) Itze-Leib Schmuilowsky, nato in un’isola del Governatorato di Estonia dell’Impero Russo, all’età di cinque anni è emigrato con la famiglia negli Stati Uniti, dove ha assunto la cittadinanza ed il nuovo nome Louis Kahn. È considerato uno dei maggiori maestri dell’architettura moderna. Ha prodotto le opere più rico - A sinistra: nosciute e significative in età matura, dopo anni di attività accademica. Fondamentali, per l’evoluzione Jewish Community formale delle sue creazioni, i viaggi in Europa, ed a Roma in particolare, dove Kahn è stato affascinato Center, Delaware. dalle forme geometriche pure e solenni dei monumenti antichi. Pur operando sulla scia del Movimento A destra: progetto Moderno, se ne discosta progressivamente accentuando l’attenzione sulla “forma simbolica”, non più e di ricostruzione della non solo derivata dalla “funzione”. Hurva Synagogue Gerusalemme (non realizzato) giustizia di due pesi e due misure (la denuncia 4 avrebbe dovuto essere archiviata) e l’amara PROCESSO AL LATTE MATERNO constatazione che le associazioni anti-razzi - smo (tra cui anche alcune che esplicitamente Georges Bensoussan, nato in Marocco nel sario, per l’integrazione di tutte le componenti dovrebbero combattere l’antisemitismo) per - 1952, è uno storico francese, uno dei più noti della società, che si elimini ogni traccia di an - seguono lo scopo di impedire di pensare, e in in Europa tra gli studiosi della Shoah, dell’an - tisemitismo nell’educazione che questi giova - sostanza gettano benzina sul fuoco dell’odio tisemitismo, dei meccanismi che conducono ni ricevono nella famiglia fin dalla più tenera razziale. all’odio dell’altro; è il responsabile editoria - età, “succhiando l’antisemitismo con il latte Dopo un imbarazzante silenzio, soltanto intor - le del Memoriale della Shoah di Parigi. materno”. no alla metà di febbraio si è espressa anche la In Italia ha tenuto diverse conferen - Per questa espressione – ripresa peraltro da stampa non ebraica; in un’intervista e un arti - ze, e sono stati tradotti e pubbli - una constatazione fatta anche da sociologi di colo apparsi sul Figaaro sono stati ripresi gli cati alcuni suoi libri. origine magrebina, che hanno tra l’altro ricor - argomenti di Bensoussan, ed è stato recrimina - Nel corso di una trasmissio - dato che nelle famiglie arabe i genitori, per to che una denuncia dei pregiudizi razziali ab - ne aveva esaminato la realtà sgridare i figli, danno loro dell’“ebreo” – il bia potuto essesre interpretata come reato di dell’antisemitismo che si Collettivo contro l’Islamofobia ha denunciato incitamento all’odio razziale dalla Procura del - manifesta in Francia con alla magistratura Georges Bensoussan per “in - la Repubblica, che non si è mossa per compor - pregiudizi, discriminazio - citamento all’odio raz ziale”. Il Parquet (l’Uffi - tamenti ed espressioni di odio razziale da par - ni e con violenze sia ver - cio della Pubblica Accusa) ha rinviato Ben - te islamica. bali sia fisiche – a volte tra - soussan a giudizio, e l’udienza pubblica del 27 La sentenza verrà emessa il prossimo 7 marzo; gicamente eclatanti – su gennaio scorso è stata la penosa arena in cui si la sorprendente richiesta di rinvio a giudizio, la persone e cose, rilevando sono contrapposte da una parte, a sostegno del - forza “persuasiva” di associazioni che a parole che di norma tali gesti sono ri - l’incriminazione, la costituzione come parte si dichiarano contro l’odio razziale, non lascia - feribili a giovani rappresentanti offesa e le virulente manifestazioni verbali di no coltivare grandi speranze. In nome dell’é - dell’immigrazione dal Nord Afri - numerose associazioni anti-razzismo, e da par - galité e della fraternité. ca; di qui l’osservazione che è neces - te ebraica la denuncia dell’uso da parte della HK

(segue da pag. 1) Erano stati ... degradato a nutrire il vittimismo nazionalistico voler sapere per evitare responsabilità, con tut - tra gli ebrei come pretende la destra che go - ti quegli atteggiamenti, insomma, individuali e co, e ora anche in quello occidentale, è il ten - verna Israele. L’appello che ci viene dalla Shoà sociali, che hanno permesso che Auschwitz tativo dello spirito maggioritario di ripristinare non richiama solo la responsabilità degli altri avvenisse? Ora consideriamo che quando vie - il proprio privilegio relativo, di curare la ferita verso gli ebrei, ma la responsabilità di tutti, ne avanti l’idea che la nostra vita o la nostra si -

a narcisistica della globalizzazione e della tra - compresi gli ebrei e Israele, verso ognuno. Io curezza possa valere cento, mille volte la vita sformazione digitale che ci rende irrilevanti e do qui per scontata la nostra solidarietà con le e la sicurezza degli altri; o quando in nome di minoritari . America first , dice Trump, come un vittime del passato. (Meno la nostra capacità di una superiorità morale, civile o religiosa ci si tempo si cantava in Germania Deutschland , essere solidali nei fatti con le vittime del pre - abbandona ad atti che contraddicono e smenti - Deutschland uber alles . Vediamo incrudirsi le sente). È però una solidarietà che può riposare scono proprio i principi di cui ci si vanta; o p suggestioni con cui ogni demagogia sollecita troppo facilmente sul nostro desiderio di sen - quando nella concorrenza per le risorse del l’autocompiacimento come cura delle ferite tirci dalla parte giusta. Spostiamo allora la que - pianeta si decide che alcuni gruppi umani han - narcisistiche di massa: cioè il razzismo, il na - stione. Nell’ultima pagina de I sommersi e i no diritto alla libertà e al benessere e si con - zionalismo e l’autocommiserazione risentita di salvati , Primo Levi scrive: dannano altri alla fame, alla schiavitù e alla chi si sente defraudato e vittima, e perciò in di - Ci viene chiesto dai giovani […] di che stoffa morte; allora Auschwitz non apparirà solo co - o ritto a qualunque rivalsa. erano fatti i nostri “aguzzini”. [Questo] fa me un gigantesco crimine del passato; ma an - Queste reazioni di massa tese a scavalcare ceti pensare a individui distorti, nati male, sadici, che come una oscura profezia di qualcosa che politici e sistemi democratici rivelatisi fallimen - affetti da un vizio d’origine. Invece erano fatti è sempre possibile, se non in atto.

r tari di fronte alla crisi economica e migratoria della nostra stessa stoffa, erano esseri umani “Erano stati educati male”, scrive Primo Le - risvegliano il Fuhrerprinzip , le aspirazioni a un medi, mediamente intelligenti, mediamente vi. Quali sono i nostri educatori di fronte alle capo carismatico. Al centro del XX secolo ab - malvagi: salvo eccezioni non erano mostri, atrocità di massa? Sono in primo luogo colo - biamo visto la perversione messianica animare i avevano lo stesso nostro viso, ma erano stati ro che si sono opposti, a loro rischio, alle per - totalitarismi portatori di persecuzione, di guerra educati male . secuzioni, per salvare persone e diritti umani,

u e di genocidio. Ricorsi storici, alla Vico? Che cosa ci saremmo aspettati? Che quel - opponendosi al senso comune e al conformi - Inefficacia delle democrazie di fronte alla cri - l’atrocità organizzata su vasta scala e senza li - smo fomentati dalla propaganda di forze po - si, nazionalismo e guerre diffuse, vittimismo di miti non potesse venir consentita e condotta litiche, religiose e militari dominanti. Sono i massa, ricerca di capri espiatori e aspirazione a se non da esseri “disumani”. Questa era la no - “giusti delle nazioni” che hanno saputo e san -

e capi carismatici: queste sono le tendenze nega - stra aspettativa rassicurante: gente normale no occuparsi delle persone rompendo i criteri tive che stanno disgregando l’Europa mentre come noi non arriverebbe mai a fare e con - della propaganda persecutoria che al contra - producono negli USA un asse tra populismo e sentire simili cose; solo dei sadici patologici rio omologa le persone allo stereotipo. È un liberismo. Sono tendenze che rievocano quelle potrebbero spingersi a tanto, giorno dopo fatto di coscienza. Ma la coscienza non è un che furono le premesse delle catastrofi del XX giorno, anno dopo anno. Questo è un nostro fatto puramente personale: è lo sguardo inte - secolo. Su questo sfondo commemoriamo og - meccanismo di riparo dall’orrore: spontanea - riorizzato di una comunità virtuale di persone gi la Shoà. Se la Shoà è un culmine, se è un fat - mente cerchiamo un sollievo dall’angoscia con cui abbiamo via via condiviso idee mora - to senza precedenti e in sé specifico, è però pen sando “logicamente” che, nel suo com - li e politiche, uno sguardo che ci osserva, e confrontabile con altre atrocità di massa. Anzi plesso, almeno il personale del Lager fosse di una voce collettiva che ci giudica e ci avver - ne è il termine estremo di paragone. Ne è il ri - una specie diversa da noi. te di ciò che è degno e di ciò che è vergogna. ferimento etico, politico e giuridico per quelle L’affermazione di Primo Levi ci impedisce Il minimo che ciascuno di noi può fare è di forze e istituzioni che tentano di prevenire e li - questo pensiero rassicurante su noi stessi. La partecipare attivamente a una tale comunità mitare le atrocità di massa e i genocidi, e ri - sua affermazione ci dice che, in genere, persi - di valori, che incida nel senso comune a con - durne le conseguenze del passato, del presente no i funzionari del Lager erano gente comune, ferma di una frase consueta ai giusti: “Non e del futuro. Se la Shoà è una tragedia specifi - e ci pone una domanda inquietante: che cosa ci avrei potuto agire diversamente”. camente ebraica come lo è l’antisemitismo, può accomunare se non con i carnefici diretti, non è esclusivamente ebraica. È un crimine almeno con il conformismo consenziente, o Stefano Levi Della Torre contro l’umanità , e come tale non può essere con l’indifferenza al destino altrui, o con il non 25 gennaio 2017

Minima moralia La risurrezione del passato, tenere vivo il passato, è un obiettivo che può essere rag - giunto solo mediante l’opera attiva della memoria, che sceglie, rielabora e ricicla. Ricordare è interpretare il passato; o, più correttamente, raccontare una storia signifi - ca prendere posizione sul corso degli eventi passati. Lo status della “storia del passato” è Louis Kahn, ambiguo e destinato a rimanere tale. Venezia, Biennale, plastico del Palazzo Da un inedito di Zygmunt Bauman su dei Congressi La Repubblica del 22 gennaio 2017 (non realizzato) un sito internet ed una sezione dedicata alle certificazioni), e vi sono varie liste di prodot - 5 DAL PRODUTTORE ti italiani che circolano nel web, che possono aiutare nella ricerca, oltre ai siti dei maggio - ri enti certificatori, dove è presente una loro AL CERTIFICATORE lista. Sarebbe molto importante stabilire, in base all’esperienza acquisita dai vari rabba - Negli ultimi anni nel mondo l’interesse delle dei supermercati dei prodotti italiani certifi - nim, quali siano le tipologie di prodotti che aziende del settore agroalimentare nei con - cati in America o in Israele, quando quegli non necessitano di certificazione. Inoltre sa - t fronti della kasherut si è accresciuto notevol - stessi prodotti, per vari motivi, in Italia non rebbe quanto mai opportuno aggiornare la li - mente per ragioni tipicamente commerciali. lo sono. A volte è sufficiente creare un con - sta degli additivi, che risale nella sua ultima Questo fenomeno è dovuto principalmente a tatto con il certificatore per chiarire che quei stesura a quasi dieci anni fa, un’eternità in un due fattori: a) la maggiore attenzione da par - prodotti, sebbene non presentino il simbolo mondo in continua evoluzione come quello te dei consumatori alle caratteristiche dei dell’ente certificatore sulla confezione, sono della lavorazione industriale. Il lavoro preli - u prodotti che acquistano; b) la maggiore cir - comunque kasher. È vero però anche il con - minare, insomma, non manca... colazione delle merci, che ha permesso alle trario, che vi sono delle produzioni di lotti Ulteriore passaggio sarà quello di integrare aziende di aprirsi a mercati precedentemente certificati per l’estero, di norma preceduti da la lista a favore del consumatore. Vi sono in - inesplorati. un’operazione di kasherizzazione dell’im - fatti vari prodotti, in modo particolare quelli r Molte aziende, sebbene non abbiano un inte - pianto e/o una modifica degli ingredienti, e molto deperibili (ad esempio lo yogurt), che resse commerciale diretto, ritengono che l’a - che pertanto il prodotto commercializzato in non suscitano molto interesse all’estero, seb - vere una certificazione kasher possa accre - Italia non è kasher. Ogni caso pertanto deve bene gli ebrei italiani, in particolare nei cen - scere la fiducia dell’acquirente, poiché questa essere verificato singolarmente, e il dato ac - tri più piccoli o quando sono in vacanza, ne e certificazione è frutto di una accurata analisi quisito deve essere confermato di continuo. abbiano un disperato bisogno. L’UCEI, attra - sui processi produttivi e sugli ingredienti uti - L’Unione delle Comunità da parte sua, per verso l’Assemblea Rabbinica, dovrebbe per - lizzati operata dall’ente certificatore. Per que - ovviare a questa situazione, ha avviato, in tanto impegnarsi ad autorizzare alcuni pro - sto buona parte dei prodotti che si trovano su - collaborazione con molti rabbini italiani, un dotti selezionati, in assenza di prodotti certi - gli scaffali in America ha una certificazione progetto per creare un ente certificatore ita - ficati paragonabili, facilmente reperibili nel - h kasher, ed il numero di consumatori di cibo liano (K.It). Di vitale importanza, affinché il la grande distribuzione. Il certificatore di kasher è molto superiore a quello degli ebrei progetto possa avere successo, sarà il grado mestiere difatti non ha alcun interesse a pro -

americani, ma anche in Italia questo modo di s ragionare sta prendendo sempre più piede, suscitando l’interesse delle aziende. L’apertura verso nuovi mercati ha invece re - so realizzabile l’esportazione di prodotti ver - so quelli che, tradizionalmente, sono i princi - a pali mercati ebraici, quello israeliano e quel - lo americano, dei veri giganti rispetto alle realtà europee. L’attrattiva esercitata dal cosiddetto food ita - liano nel mondo è molto forte. Aziende dalle k dimensioni abbastanza modeste riescono a imporsi in mercati molto competitivi, come quello statunitense. Anche se la cosa non è visibile al consumatore, il numero delle ma - terie prime a loro volta certificate è aumenta - to notevolmente nel tempo, rivelando un’at - tenzione speciale da parte delle aziende allo sviluppo di questo settore. Queste dinamiche, in continua e rapida evolu - zione, non sono passate inosservate. Negli ul - timi mesi il ministero dello sviluppo produtti - di riconoscimento (principalmente all’este - muovere questa operazione, essendo indiriz - vo ha portato avanti un’indagine, sviluppan - ro) che il marchio riuscirà a conquistare. Tut - zato verso altre logiche, ma l’Unione e do, all’interno di un progetto più ampio di tavia non sarà facile, perché il mercato è già l’ARI, avendo altre finalità, potrebbero ab - promozione del made in in collaborazio - in gran parte occupato da due poli, da una bracciare questa filosofia. Questo permette - ne con Federalimentare, Federbio, L’UCEI ed parte quello dei grandi certificatori interna - rebbe ai consumatori di avere un ventaglio di il Centro Islamico Culturale d’Italia, un sito zionali (OU, OK, ecc.), e dall’altra da una se - prodotti maggiormente fruibile, visto che, internet ( www.kosheritalianguide.it ) nel quale rie di certificatori “fai da te”, non detentori di anche se è vero che i prodotti certificati sono è presente una lista abbastanza nutrita di sta - una cattedra rabbinica in Italia, che operano in costante aumento, per lo più rientrano in bilimenti e prodotti forniti di certificazione sul territorio spregiudicatamente e in assolu - precise categorie (ad esempio olio e pomo - kasher. I prodotti inseriti nella lista, divisi per ta libertà, impossibili da inquadrare in un si - doro), decisamente caratterizzanti della no - categorie, forniscono un’idea abbastanza stema differente da quello attuale. Il progetto stra cucina mediterranea, ma molto meno chiara della portata di questo fenomeno, ma pertanto dovrà svilupparsi rivolgendosi anzi - utili per il consumatore medio, il quale spes - d’altro canto mostrano in maniera inequivoca - tutto ad aziende attualmente non certificate, so, quando si trova al supermercato, non rie - bile come il rabbinato italiano nel suo com - e per questo il lavoro di ricognizione sarà sce a trovare del tonno in scatola kasher. plesso non svolga in questo ambito il ruolo fondamentale. Acquisire quote di mercato che gli dovrebbe competere. già “occupate” sarà un passaggio successivo, Rav Ariel Di Porto A cosa si deve attribuire questo fatto? Anzi - e molto dipenderà dalla buona riuscita del - tutto alla natura dei mercati di destinazione, l’impresa. che prediligono un certificatore conosciuto e Ma l’Unione delle comunità e l’Assemblea locale rispetto a uno esterno, creando una rabbinica hanno anche un altro compito, for - sorta di protezionismo nell’ambito delle cer - se più centrale, vista la loro natura, quello di BERTINO tificazioni, molto difficile da scardinare. Le favorire la conoscenza e la consapevolezza aziende che intendono certificare i propri di quanto il mercato oggi offre agli ebrei ita - PANIFICIO KASHER prodotti spesso si trovano costrette ad affian - liani. Lo scopo, oggettivamente difficile per care al certificatore italiano un altro certifi - vari motivi, è quello di fornire una lista di PANE - PIZZE - FOCACCE catore internazionale, che permette di affac - prodotti kasher reperibili nei supermercati, TORTE - BISCOTTI ciarsi in certi mercati. Il discorso “se è certi - quanto più possibile univoca. Il problema di ficato, è kasher”, che abbiamo sentito tante fondo è quello di individuare dei criteri con - SALUMI - FORMAGGI E VINI volte, in molte aree del mondo ebraico non divisi per accettare o meno dei prodotti o dei CARNI KASHER CONGELATE funziona più da tempo. certificatori all’interno. Ad esempio, se un In secondo luogo il certificatore italiano, in - certificatore (questo avviene per lo più con i dipendentemente dalla sua scrupolosità, co - “fai da te”) non intende svelare come ha ri - APERTO MERCOLEDÌ POMERIGGIO noscenza e serietà, soffre per via del suo non solto un certo problema di kasherut all’inter - far parte di una rete più grande, cosa che lo no di un certo stabilimento, si potrà accettare porterà a non essere riconosciuto in molti il suo certificato, o tutte le sue certificazioni? Tel. 011/669.95.27 ambienti, a meno che non abbia i contatti La ricerca di prodotti è invece molto sempli - giusti. ficata rispetto al passato, perché la maggior Via B. Galliari, 14 - TORINO Questa situazione genera anche dei parados - parte dei certificati sono reperibili in rete si, come quello di poter trovare sugli scaffali (praticamente tutte le aziende ormai hanno smo non fa proselitismo, perché considera 6 che vi siano diverse strade adatte a diversi PERCORSO SENZA FINE... popoli, ma ciò non significa che coloro che Questa lettera di Edoardo Fuchs aggiunge un ulteriore tassello a un tema complesso e problema - desiderano unirsi a noi vadano rifiutati o sco - tico che abbiamo già trattato in passato e su cui probabilmente avremo occasione di tornare nei raggiati in alcun modo, al contrario. Tutti i prossimi numeri. Per offrire ai nostri lettori un quadro più completo abbiamo chiesto una testi - grandi personaggi biblici hanno compiuto monianza sulla situazione romana a Fausta Carli Finzi. Intanto, mentre questo numero stava per conversioni, da Abramo a Moshè, e la Torà andare in stampa, abbiamo letto sul sito dell’Ugei (Unione Giovani Ebrei d’Italia) la sconcertan - ed il Tanakh ci mostrano molte volte quanto i te notizia di una ragazza a cui solo poche ore prima di un evento è stato comunicato che non avreb - preziosi siano i convertiti per il nostro popo - be potuto prendervi parte. Anche questo, come la lettera di Fuchs, è il sintomo di un disagio che lo: tra loro troviamo Itrò, a cui è dedicata la pervade l’ebraismo italiano e di cui si fatica a discutere apertamente. parashà che contiene i Dieci Comandamenti, e Ruth la moabita, da cui discende il nostro

n Un’intervista a Rav Arbib, rabbino capo del - lità. Soltanto se l’aspirante “supera questa Re Davide e discenderà, in futuro, il Re Mes - la Comunità Ebraica milanese e presidente prima fase di dissuasione, viene introdotto in sia. L’ebraismo stesso, così come lo cono - del l’Assemblea Rabbinica Italiana, dal titolo un percorso di conoscenza e di progressiva sciamo oggi, non esisterebbe se non ci fosse - “Ebrei in Italia, tra identità e assimilazione” osservanza”. Questa fase è caratterizzata ro stati i grandissimi saggi Shemayà e Avta - è comparsa sul numero di ottobre del Bollet - principalmente da tutta una lunga serie di lion, maestri di Hillel e Shammai, anch’essi o tino della Comunità di Milano. Verte princi - esami standardizzati e nozionistici sulla ha - convertiti. Convertiti o figli di convertiti era - palmente sull’argomento delle conversioni lakhà, che non prendono in minima conside - no anche altri grandi maestri della Mishnà,

i al l’ebraismo, argomento quanto mai delicato razione l’aspetto principale, cioè la psicolo - che hanno contribuito a plasmare ciò che noi di cui ci siamo già occupati in passato e sul gia individuale ed il carattere della persona, oggi chiamiamo ebraismo: Ben Bag-Bag e quale, in considerazione della sua vastità e che sono la vera discriminante in un percor - Ben Hè-Hè, nonché Rabbi Akiva e Rabbi complessità, ci riserviamo di ritornare a par - so identitario. Infine, nel caso in cui il Bet Meir. I convertiti hanno, perciò, diritto ad s lare con maggiore ampiezza e precisione. Din “si ritenga convinto che la persona sia una parte speciale tra le benedizioni della Tuttavia, non possiamo esimerci dal fare su - pronta”, cioè se ha risposto correttamente al - Amidà, e precisamente nella 13 a benedizio - bito alcune brevi considerazioni sul merito le domande tecnicistiche degli esami, si arri - ne, assieme ai Giusti ed ai Saggi che hanno praticato e insegnato la Torà al nostro popo - r della questione e sul modo in cui viene af - va effettivamente al ghiur. Non vi è traccia, frontata. in tutto questo percorso descritto in termini lo durante tutta la sua storia, e senza i quali Duole, infatti, constatare che il percorso di così burocratici ed insensibili, di alcuna noi non esisteremmo. conversione descritto, a nostro giudizio in umanità ed empatia verso la persona, di al - Porte sempre aperte, dunque, a chi desidera

e modo persino edulcorato rispetto alla realtà, cun rispetto per la sua scelta difficile e sof - entrare a far parte a pieno titolo della nostra ci venga presentato come quello “regolamen - ferta, di alcun interessamento per le difficoltà storia, e combattere le nostre battaglie al no - tato dalla halakhà, in cui nessun rabbino può che un cambiamento talmente radicale di vi - stro fianco. Il trattamento a lui riservato deve fare come vuole”. L’articolo descrive fredda - ta necessariamente comporta. Il candidato al - essere innanzitutto estremamente rispettoso

v mente questo arduo percorso, così come og - la conversione viene trattato come un qual - verso la sua scelta, che è una scelta di gran - gi viene promosso e praticato dalla rabbanut siasi candidato ad un titolo o ad un pezzo di de coraggio: da lui ci aspettiamo che sia al - italiana, che sostiene essersi “uniformata agli carta, come uno studentello insignificante di l’altezza di una scelta simile, e le avvertenze standard israeliani ed internazionali” – ve - fronte a qualche baronato universitario, e che è giusto fare a chi si appresta a parteci -

n dremo tra poco in quale strano modo. Tale nulla più. Va da sé che il superamento degli pare alle nostre difficili vicissitudini, devono percorso segue, dunque, “tempi ragionevol - esami non viene certo dato per scontato: riflettere unicamente questa preoccupazione, mente lunghi”: quello che non viene specifi - “Non si può pensare che un processo di con - non certo durezza e insensibilità. Non biso - cato è che cosa ciò significhi. Nei casi con - versione debba comportare ipso facto una gna affatto scoraggiare persone del genere, creti, infatti, questo percorso dura molti anni, conversione obbligatoria e certa”. E tanto - né indurle in nessun modo a desistere, anzi o mediamente più di 5, che possono arrivare meno ci si può immaginare che vengano ef - bisogna avvicinarle con delicatezza e amore, addirittura a decenni in svariati casi. Non fettuate conversioni a minori – chissà poi come ci insegna la Torà, che ripete l’impera - osiamo nemmeno immaginare quali dram - perché. Persino raggiunta l’età del Bar tivo di amare il gher per decine di volte. Il matiche conseguenze materiali e psicologi - Mizvà, apprendiamo con sgomento che ci sa - percorso di conversione deve giustamente c che ciò comporti sulla vita delle persone. Du - rebbero opinioni controverse sulla fattibilità seguire degli standard internazionali, come rante questo lunghissimo tempo in cui il can - del ghiur, perché “non si ritiene che un ra - predica la rabbanut italiana, peccato che sia didato vive per anni in una sorta di limbo, gazzo di 13 anni abbia la maturità per assu - proprio lei ad aver ampiamente deviato da ta - senza sapere se e quanto dovrà rimanervi, il mersi un impegno così importante”. Si met - li standard: in Israele si considera una tempi - Bet Din si arroga il diritto di “stabilire se il te, insomma, persino in dubbio la tradizione stica media di un solo anno per il percorso di candidato sia pronto o meno”, e di prolun - ebraica sull’età del Bar Mizvà. Non capiamo, conversione nell’80% dei casi, con due le - garlo di conseguenza qualora “il percorso sia a questo punto, come mai lo stesso dubbio zioni settimanali per 10 mesi, e partecipazio - stato svolto in modo parziale o se il cammi - non debba riguardare tutti i tredicenni, e co - ne alla vita sociale e comunitaria nel secon - no di studio non sia stato sufficientemente me mai non si decida allora di portare l’età do semestre, mentre nei rimanenti casi il per - metabolizzato”, nonché “di dire un NO netto del Bar Mizvà ad un’età più congrua a pare - corso dura appena due o tre mesi in più; ne - e deciso” qualora lo ritenga. Rimaniamo in - re della rabbanut italiana. Ma c’è di più. An - gli Stati Uniti, invece, il percorso medio pre - creduli nel constatare che non sembra essere che sull’accoglienza nei confronti dei con - visto dalla Orthodox Union dura due anni. previsto che il soggetto in questione possieda vertendi, non si usano mezzi termini: “L’ac - Ma in nessun caso si può accettare che esso alcuna voce in capitolo riguardo al merito coglienza totale e assoluta va soltanto verso duri 5 o più anni, che costituiscono un tempo della sua scelta né riguardo alla tempistica e chi si è già convertito, non verso chi si con - umanamente incompatibile con la vita di una all’organizzazione della sua vita. Si inizia verte”. Verso questi ultimi il nostro dovere è persona. E poi, come si può rimandare tanto Louis Kahn, Modern con una prima fase “di scoraggiamento e dis - “verificarne convinzioni, motivazioni e de - a lungo una così grande Mizvà? Come può Design Kimbell suasione”, che nella realtà si traduce spesso terminazione”. In poche parole, trattarli con un percorso quale quello italiano dimostrare Art Museum, in un irritante muro di indisponibilità e di si - la massima severità e durezza. Ma è davvero il nostro amore e la nostra stima dovuti ver - Fort Worth, Texas lenzio, quando non di aperta scortesia e osti - questo che insegna l’ebraismo sulle conver - so chi desidera convertirsi? Non c’è bisogno sioni? E, se le cose stesse - di dire che in nessun caso, se non in situazio - ro davvero così, non sareb - ni storiche straordinarie che non appartengo - be il caso di cominciare a no alle nostre società, si dovrebbero verifica - pensare di convertirci noi re dei blocchi indiscriminati e velleitari alle a qualche altra religione, conversioni, né annullamenti retroattivi, co - piuttosto? Naturalmente risulterà già chiaro, a questo punto, che la risposta è inequivocabil - Se non vuoi più ricevere mente no: che non è asso - lutamente questo ciò che Ha Keillah l’ebraismo insegna sulle conversioni. Al contrario, in forma cartacea nella tradizione ebraica l’atto di conversione è per favore chiamato “kabbel (o ka - comunicacelo! rev) tachat kanfè ha-She - chinà”, cioè “accogliere (o avvicinare) sotto le ali del - la Presenza Divina”, ed è [email protected] considerato una grande Mizvà. È vero che l’ebrai - (segue da pag. 6) no, modesto e generoso può diventare ebreo, te di quelle anime smarrite volesse ritornare perché queste sono le caratteristiche peculia - all’ovile. Specialmente nei loro confronti, 7 me invece sono tristemente avvenuti ed av - ri di Israele”. Ecco, domandiamoci allora: cacciarli via è il più grave errore che si pos - vengono. come si inserisce il percorso di conversione sa commettere: un errore che potrebbe costa - Ci possono essere dei casi di rifiuto, non lo italiano in questo insegnamento? Un’ultima re caro ad un ebraismo italiano già seriamen - neghiamo. Chi si vuole convertire per secon - considerazione: viviamo in un continente, te malato, se dobbiamo credere all’avverti - di fini egoistici non può essere accettato, ed l’Europa, dove la presenza ebraica è attesta - mento talmudico di Rabbi Helbo. La Torà ci effettivamente c’è chi si avvicina all’ebrai - ta da almeno venti secoli. Le persecuzioni ordina, infatti, decine di volte di amare e ri - smo in cerca di una high society più chic, o continue e diffuse, le precarie condizioni spettare gli stranieri (se rispettano le nostre di un business più global, o di una carriera economiche e politiche hanno certamente de - leggi, s’intende) e i convertiti ma, se invece più sicura ed influente (anche rabbinica, co - cimato a varie riprese la popolazione ebraica noi trasgrediamo e li trattiamo male, essi me no!), o di un’erede Rothschild da sedur - durante questo lunghissimo tempo, tuttavia possono purtroppo rivelarsi dannosi per re. Ci sono, poi, persone psicologicamente una parte considerevole dei discendenti di Israele come la Sappachat. Di che si tratta è instabili ed inaffidabili che, chiaramente, non quegli antenati ebrei di 100 generazioni sono presto detto: la Sappachat era una brutta ma - possono essere prese sul serio, e non saranno sicuramente ancora tra noi. Magari sono sta - lattia che insorgeva soltanto nei soggetti che certo degli esami nozionistici a rivelare que - ti marrani, convertiti a forza o semplicemen - si macchiavano del peccato di maldicenza – ste situazioni, bensì una conoscenza persona - te assimilati, ma la statistica ci dice, senza un’altra delle tante forme di crudeltà e insen - le approfondita con la consulenza di un pro - ombra di dubbio, che tra il 5 e il 10% degli sibilità verso il prossimo, che sono delle ca - fessionista. Ma il Talmud riassume così, mi - europei ha antenati ebrei. Lo spirito ebraico ratteristiche incompatibili col comportamen - rabilmente, l’unica conditio-sine-qua-non in loro può essere latente, ma non può essere to che ci si aspetta dal Popolo della Torà. per accettare un convertito, con queste po - scomparso del tutto. Non ci sarebbe da sor - che, semplici parole: “Solo colui che è buo - prendersi se anche solo una ridottissima par - Edoardo Fuchs

No ghiur? ... PERCORSO A TAPPE

No party Con cognizione di causa, data la mia esperien - za di morà [ maestra ] accreditata presso il Bet Davanti a due opposte sensazioni come Din [ tribunale rabbinico ] di Roma ed avendo quelle che ci inviano i due articoli sul accompagnato alla conversione circa quaranta ghiur resta una curiosità morbosa: qual è persone, credo di poter parlare di quanto av - quello che dice il vero? Entrambi ci rac - viene nella più grande Comunità italiana. contano mondi che ci sembrano impos - Premetto che riconosco ad ogni Bet Din vali - sibili nella loro coesistenza. damente costituito il potere di decidere, con La visione romana e panglossista del vi - giudizio insindacabile, il destino di ogni aspi - vere nel miglior mondo possibile, dove rante. Nessun caso è simile ad un altro. Posso rabbini enigmatici ed arcigni fanno lar - però affermare che nessun mio allievo di pro - go a figure benevole ed accoglienti, è di - vata serietà ed impegno nell’osservanza delle sarmante. mitzvot è stato respinto. La visione milanese pessimistica dove si Di contro, ho constatato che il 50% di quanti prospettano solo muri invalicabili e atte - iniziano il percorso rinuncia per vari motivi, se kafkiane, dove la legittimazione arri - quali l’incontro con un partner non ebreo o se va solo ormai sfiniti, lascia senza parole. la prospettiva di non usare la macchina ed an - Hanno entrambe ragione? Forse sì, ma cor più non essere “connesso” per uno o più l’unica conclusione traibile è: badanai, giorni genera attacchi di panico. Ho sempre fregamosene de la Raggi, n’garelle (non apprezzato tali forme di sincerità e non ho mai ebrei; NdR), annamosene a Roma! cercato di influire sulle decisioni. dunque, a seconda dell’impegno, dai due anni Mikvè a Gamla Attenti però a evitare l’aperitivo di Tu - L’iter fissato dalla rabbanut di Roma prevede e mezzo... all’infinito. Sono previsti anche due (Galilea) bishvat perché, proprio a Roma, l’UGEI un primo colloquio in cui al candidato vengo - colloqui con la rabbanut. 1° sec. a.C. (Unione Giovani Ebrei d’Italia) ha ap - no suggerite letture adatte, da commentare in Non spetta a me e non è questa la sede per di - pena applicato una risoluzione, appro - un eventuale secondo incontro, sempre su ini - squisire di metodi e tempi. Sta alla facoltà del vata a maggioranza, per cui chi non è ziativa dell’interessato. A quel punto questi maestro condividere con gli allievi shabbatot e ebreo secondo l’Halakhah (come i figli può scegliere il maestro e prepararsi al primo feste o ricorrere alla cultura poco valorizzata di di solo padre ebreo) non è gradito. dei nove esami curricolari, (kasherut, shabbat, amici, che tutti abbiamo, per organizzare le - feste ecc.), da sostenere con cadenza almeno zioni di argomento ebraico. Vorrei solo osser - Baruch l’Occhialaio bimestrale. vare che quando mio marito era in vita ricorre - Il computo dei tempi fino al traguardo varia vo alla sua esperienza di grande psichiatra per farmi spiegare i risvolti più reconditi dell’ani - mo umano. Sarebbe forse utile affidare il giu - dizio sui candidati ad un gruppo di esperti rab - bini e psicologi. Quanto alle conversioni dei minori, posso ri - cordare Magda, la moglie di Yoram, che dopo aver indossato il pareo senza il quale i rabbini non hanno il mio “nulla osta” per entrare nella stanza del mikvè, ha preso in braccio il suo Benjamin di quattro mesi e l’ha tuffato nel - l’acqua per tre volte. Silvia ha invece aiutato il suo bimbetto di quattro anni ad entrare nella vasca. Dopo qualche ora, alla presenza di Rav Colombo, egli ha avuto l’onore di porgere al papà l’anello con il quale consacrare la mam - ma sotto la chuppà. È andata meglio a Jo - nathan. I suoi genitori hanno concluso esami e colloqui il giorno prima del 17 di Tammuz e perciò si sono sposati solo dopo il 9 di Av [ nel periodo tra questi due digiuni non si possono celebrare matrimoni, ndr. ], ma Jonathan ha pa - zientato a nascere, tanto da consentirci di fe - steggiare il suo brit milà ed il pidion haben [ ri - scatto del primogenito ]. Essendo il suo papà nativo di Bacoli (Napoli) abbiamo chiesto a Louis Kahn, Dacca, Giacomo Kahn di intervenire come cohen. Ne Parlamento Bengalese In basso è venuta fuori una pantomima degna del teatro Indian Institute di Eduardo. of Management Ahmedabad, Fausta Carli Finzi Gujarat, India sone che svolgono il loro lavoro con passio - 8 ne e competenza, ma non credo che basti. RIMANIAMO Bisogna lavorare molto sulla formazione degli insegnanti e responsabilizzarli sul loro ruolo imprescindibile. Nei miei anni di la - L’ENFANT TERRIBLE voro ho visto veramente di tutto: colleghi eccezionali che considero “maestri” e colle - Bruna Laudi, Presidente del Gruppo di Studi Ebraici ghi demotivati e inadeguati. Non è possibi -

i Quali sono le funzioni di un/una Presiden - eccezionali, come esperienza di vita, cultura le che l’avventura scolastica di uno studen - te del GSE? Immagino che nel corso degli e impegno personale, ma bisogna trovare il te dipenda dal caso, da chi gli capita… anni le incombenze si siano moltiplicate. modo per dare una nuova linfa e questo do - Ritieni che la tua identità ebraica abbia Pur essendo sempre stata molto vicina al vrebbe essere uno degli obiettivi del mio influenzato il tuo modo di essere inse -

s Gruppo di studi ho cominciato a viverne più mandato. Nota umoristica: sono stata eletta gnante? E il tuo modo di formare gli in - intensamente le vicende solo dopo che mio alla verde età di sessantaquattro anni, con la segnanti? marito ed io siamo andati in pensione: certa - Spero proprio di sì! Credo che una delle co - mente il fatto di abitare lontano da Torino se più belle dell’ebraismo sia lo sviluppo del -

e non favoriva la nostra presenza alle riunioni. lo spirito critico, la necessità di analizzare Purtroppo il nostro ingresso è coinciso con problemi e situazioni da tanti punti di vista, un momento molto delicato per la Comunità, non fermarsi all’apparenza delle cose ma ca - lacerata al suo interno per le note vicende pirne le ragioni profonde. Anche nella mia rabbiniche. Abbiamo trovato un gruppo divi - attività di formazione cerco di attenermi a n so, soprattutto molto sofferente: tante perso - questa linea: mi è capitato di incontrare inse - ne erano amareggiate e deluse e persino ami - gnanti critici e oppositivi su scelte ministe -

i cizie di lunga data si erano spezzate. Per noi riali relative alla loro disciplina, senza che al - è stato difficile inserirci in questa situazione cuno di loro avesse letto la documentazione, e abbiamo cercato di mantenere una posizio - si fosse informato sulle motivazioni e sul si - ne di equilibrio, anche perché, a differenza gnificato epistemologico dei provvedimenti. r degli altri, non avevamo un vissuto quotidia - In seguito ad una analisi approfondita dei do - no di schermaglie che alimentassero rancori. cumenti alcuni di loro hanno rivisto il loro Come tutti sanno c’è stata una scissione al - giudizio, oppure lo hanno mantenuto ma con l’interno del gruppo e noi abbiamo deciso di motivazioni scientificamente valide. Sono rimanere, in coerenza con gli ideali fondativi molto preoccupata del diffondersi di giudizi o che avevamo sempre condiviso. motivazione che era necessario un cambio frettolosi, superficiali, che portano diretta - Poi c’è stata la decisione di Franco Segre di generazionale! mente al qualunquismo: a maggior ragione

t abbandonare la presidenza e mi sono trovata Inoltre non bisogna dimenticare che il nostro bisogna combattere affinché questo atteggia - catapultata in un ruolo in cui, sinceramente, è un “Gruppo di studi” e lo studio è essenza mento non si diffonda tra gli insegnanti

avevo difficoltà a riconoscermi. Mi sono dell’Ebraismo: in particolare quest’anno, ol - Avevi iniziato la tua carriera alla scuola chiesta quale potesse essere il mio contribu - tre ad altre numerose iniziative culturali, si ebraica di Torino e oggi sei nella commis - to soprattutto alla luce del calibro dei miei svolgeranno dei seminari finalizzati a una sione comunitaria che si occupa della i predecessori (Guido Fubini e Franco Segre!) lettura approfondita e analitica di testi condi - scuola. Secondo te quali sono oggi le fun - e ho pensato che in questa fase fosse molto visi. zioni e la ragion d’essere di una scuola importante ricostruire legami, interagire con Mentre noi cambiavamo, sono cambiate ebraica? le altre componenti della Comunità, pensare anche la Comunità di Torino, e la società Purtroppo quando ho insegnato alla scuola e al rinnovamento del gruppo. intorno a noi. A tuo parere quali sono i va - ebraica, appena laureata, ero totalmente pri - La presenza di una commissione cultura al - lori che il Gruppo deve affermare oggi con va di esperienza e inadeguata al compito. tamente qualificata e propositiva è prezio - più forza? Non avevo colleghi della mia materia che mi

r sissima e mi alleggerisce da molte respon - Io sono cresciuta e ho vissuto adolescenza e potessero guidare, mi sentivo terribilmente sabilità. giovinezza negli anni sessanta: sicuramente sola e sprovveduta. È stata un’esperienza du - Il nostro gruppo è percepito dall’esterno in quegli anni c’era meno ortodossia e si ave - ra che però mi è servita a livello caratteriale: come ideologicamente molto omogeneo, va una visione più inclusiva dell’ebraismo. ho capito che il proprio modo di porsi è fon - ma in realtà, come è noto, due ebrei hanno Mi rendo conto di non essere titolata a espri - damentale per farsi riconoscere e ho capito b tre opinioni. Lo vediamo spesso anche in mere giudizi in campi così delicati, ma per - che avevo tantissimo da imparare, per questo redazione, ma noi non siamo tenuti a tro - sonalmente preferisco discutere di valori eti - ho continuato ad aggiornarmi fino alla pen - vare sempre un punto di sintesi: quasi tut - ci piuttosto che di questioni halakhiche, sono sione e anche oltre. ti gli articoli che pubblichiamo sono fir - particolarmente insofferente verso le norme L’esistenza della scuola è fondamentale per e mati. Come ti regoli quando devi prende - troppo rigide. la Comunità perché è il luogo della forma - re posizione a nome del Gruppo? A me interessa discutere su quello che inse - zione ebraica. La mia famiglia era laica ma Direi che per ora non si sono presentate si - gna l’ebraismo rispetto alla giustizia, all’ac - l’aver frequentato la scuola ebraica a Genova tuazioni di questo genere, ma sono convinta coglienza verso lo straniero. Ritengo impor - per me è stato fondamentale per avvicinarmi

i che se si dà a tutti la possibilità di esprimer - tante quello che fa la Comunità di Torino in all’ebraismo, per ricevere quelle basi che si liberamente una posizione di sintesi condi - campo culturale, le iniziative aperte alla cit - non ho più dimenticato e che mi sono servite visa si può sempre trovare. In caso contrario tadinanza, per farci conoscere come “ebrei per comprendere e interpretare le letture af - vale il principio democratico: vince la mag - vivi” e mitigare l’immagine stereotipata del - frontate in seguito: ho anche avuto la fortuna gioranza. l’Ebreo vittima. Alle vittime si chiede la san - di avere una maestra eccezionale, Giovanna

d Secondo te come è cambiato il GSE nel tità perenne, non si perdona alcunché si di - Luzzatto, moglie del rabbino Aldo, donna in - corso degli anni? Qual è la sua funzione scosti da questa immagine e questo, solo in telligente, aperta, illuminata, da cui penso di oggi? avere imparato molto. Credo che la Comu - parte, spiega la criminalizzazione senza se e Il Gruppo di studi è nato nel 1968, in un an - senza ma dello stato di Israele in toto, fino a nità debba lottare in tutti i modi per mante - no ricco di fermenti politici, come voce criti - negarne il diritto all’esistenza. nere la sua scuola: in particolare a Torino ca all’interno della Comunità, con posizioni Tu sei stata insegnante e oggi fai formazio - viene svolto un lavoro eccellente sul piano formativo e penso anche che, negli anni, at - e e ideali molto ben definiti: aveva un vigore e ne per gli insegnanti: un punto di vista pri - una forza intellettuale che, in seguito, gli ha vilegiato per osservare i cambiamenti nel traverso la scuola, si sia creata una sorta di permesso anche di diventare maggioranza al - mondo della scuola. Secondo te quali sono osmosi culturale con la città. i l’interno del Consiglio della Comunità per i problemi della scuola italiana di oggi? E La scuola di Torino rappresenta un “uni - molti anni. Ha avuto sempre la forza di espri - quali i suoi punti di forza? cum”: la presenza di bambini ebrei e non nel - mere opinioni in coerenza con i propri valo - Sicuramente la svolta manageriale data alla le classi contribuisce alla reciproca cono - ri, sia su tematiche comunitarie sia su Israele scuola italiana durante l’era berlusconiana è scenza. Penso che la Preside e gli insegnanti r e la questione mediorientale. Attraverso Ha stata devastante. Gli effetti più eclatanti si siano veramente molto bravi nel creare un Keillah ha diffuso la sua voce in Italia e al - vedono nei Dirigenti scolastici usciti dagli clima accogliente per tutti, in cui le differen - l’estero dando un contributo eccezionale alla ultimi concorsi: si è privilegiata la cono - ze siano un valore aggiunto. Il rischio, per conoscenza delle dinamiche culturali che scenza maniacale della normativa a scapito una piccola scuola come la nostra, è che si

o animano l’ebraismo. della pedagogia, della visione educativa chiuda in se stessa, che perda il collegamen - Oggi secondo me dovrebbe mantenere que - della scuola. Ora un Dirigente di scuola to col mondo esterno: per questo sono molto sto ruolo di “enfant terrible”, così importan - pubblica governa scuole di mille alunni e importanti le iniziative avviate in questi anni t te in una società che si richiude in se stessa e non ha certo il tempo, salvo rare ed enco - che hanno permesso agli alunni di sperimen - nelle sue paure, però c’è un problema: negli miabili eccezioni, di pensare al progetto tare nuovi approcci didattici e di partecipare anni il Gruppo di studi si è rinnovato molto culturale della scuola. A volte ho l’impres - a iniziative e concorsi in cui confrontarsi con poco e la maggior parte degli associati ha sione che l’intero sistema sia disconnesso: studenti di altre scuole. s un’età piuttosto avanzata. Sono tutte persone per fortuna ci sono tante e magnifiche per - Intervista di Anna Segre con l’altro. D’accordo con Bauman la Arendt sostiene che “il mondo che sta tra le persone ha 9 SOLIDITÀ E LIQUEFAZIONE perduto il suo potere di riunirle insieme, di metterle in relazione e di separarle”. Oggi vi - Secondo Zygmunt Bauman alla base degli Dato che oggi la questione principale che viamo una vita interamente privata, che ci pri - sconvolgimenti dell’età moderna ci fu la ne - ognuno deve affrontare è quella dell’adegua - va delle cose essenziali ad una vita autentica - cessità di inventare nuovi corpi solidi che fos - tezza, bisogna saper cogliere le opportunità di mente umana, cioè dall’avere un rapporto og - sero duraturi, con cui sostituire i vecchi del - sviluppare nuovi desideri tagliati a misura del - gettivo con gli altri; non abbiamo più una re - l’antico regime, il cui scopo doveva essere le nuove tentazioni/seduzioni. In questa so - lazione in cui un mondo comune faccia quello di rendere il mondo assolutamente pre - cietà la dipendenza da consumo è la conditio da mediatore tra di noi. vedibile e quindi gestibile. I primi corpi solidi sine qua non della completa libertà individua - La Arendt intravedeva, non poten - da fondere furono le tradizioni, “i diritti e gli le, in cui tutti sono assicurati dai rischi del - done ancora percepire la portata, obblighi consuetudinari che legavano mani e l’obsolescenza del prodotto e del desiderio, il pericolo enorme insito nella piedi, impedivano di muoversi e soffocavano grazie all’infinità delle risorse con cui possono liberazione illusoria dalla sfe - ogni spirito di iniziativa”. sviluppare e ottenere nuovi desideri e relativi ra della necessità di cui parla Così facendo però si lasciò una complessa rete oggetti. Bauman: “L’uomo non può di relazioni sociali completamente nuda di Ma tentando di comprendere in che modo è essere libero se non sa di es - fronte all’invasione e al dominio della raziona - stata scardinata la nozione di cittadino, dob - sere soggetto alla necessità, lità strumentale. Il modello antico venne sosti - biamo esaminare come l’Io morale sia stato perché la sua libertà è sempre tuito e le persone liberate solo per essere in - completamente abbandonato in favore di un Io guadagnata nei suoi tentativi, gabbiate in nuove nicchie prefabbricate del estetico. Quando agiamo come esseri morali ci mai pienamente riusciti, di libe - nuovo ordine. Oggi modelli e configurazioni poniamo in una relazione con l’altro ma per rarsene”. Ma la condizione fon - non sono dati perché ce ne sono troppi e con - l’altro, senza che questo contenga una qualun - damentale della vita umana rimarrà traddittori, quindi privi di poteri di coercizio - que richiesta di essere ricambiati allo stesso sempre la stessa, cioè la necessità, an - ne. “I poteri di liquefazione sono passati dal si - modo: “sono pronto a morire per te” è un’af - che solo della morte. L’agire politico, cioè stema alla società, dalla politica alla vita… di fermazione morale; “tu dovresti essere pronto la nostra capacità di relazione con l’altro attra - conseguenza il nostro è un tipo di modernità a morire per me” non lo è. Si tratta di un crite - verso la mediazione del mondo che abbiamo in individualizzato, privatizzato” in cui responsa - rio che non posso agitare davanti agli altri co - comune, si esercita attraverso il Discorso ed è bilità e fallimento ricadono interamente sui me misura della loro morale. Questo significa ciò che ci rende uomini nel senso più elevato singoli. La nuova tecnica di potere ha bisogno che si possono, e si devono creare delle leggi del termine; infatti in questo modo noi mettia - n della totale assenza di limiti e barriere, condi - universali ma la responsabilità morale è indi - mo in movimento qualcosa, cioè provochiamo zione che la nuova società tecnologica consen - viduale, è ciò che resiste alla codificazione, ciò un initium . “Con la creazione dell’uomo il te ampiamente di realizzare. Nelle attuali so - che rimane quando il compito dell’etica, cioè principio del cominciamento entrò nel mondo cietà occidentali il processo di emancipazione quello di normare l’individuo intorno ad un stesso… è solo un altro modo di dire che il

è concluso e la domanda di libertà diventa pri - concetto di Bene comune , è stato già svolto. Di principio della libertà fu creato quando fu crea - a va di fondamento; l’individuo di oggi gode di conseguenza incontrarsi, entrare in relazione to l’uomo ma non prima”. Agendo l’uomo mo - tutta la libertà di cui possa aver mai sognato di con l’altro può avvenire attraverso modalità stra chi è rivelando l’unicità della sua identità godere, ma questa libertà è una benedizione o differenti; quello che però caratterizza la so - personale. una maledizione? La capacità dell’agire indi - cietà tecnologica in cui viviamo è l’arte del - La teoria dell’agire comunicativo è un tentati - viduale è stata ampliata a dismisura, ma l’as - l’essere estranei in prossimità, cioè di essere vo di superamento dell’ impasse da cui non rie - senza di regolamentazione normativa, l’ano - stranieri l’uno nei confronti dell’altro. Abbia - sce a liberarsi Bauman, convinto che l’etica sia mia, ha lasciato spazio solo a dubbi e paure: la mo imparato la tecnica del non incontrarsi in una dimensione estranea all’individuo, com - m nostra libertà senza precedenti ci dà un’impo - una realtà che è il regno del non coinvolgi - pletamente data dall’esterno. Dopo la Arendt, tenza senza precedenti, come avvertiva Leo mento. È come se fossimo tutti individui senza J. Habermas, K.O. Apel ed altri ancora hanno Strauss. Le nostre capacità di critica sono enor - volto, protagonisti di non-incontri, cioè di concentrato il loro pensiero sull’etica del Di - memente aumentate ma la ricettività della so - eventi senza storia, episodi senza cause nel scorso , ritenendo di dover partire da qui per ri - cietà a questa critica ha cambiato completa - passato né conseguenze nel futuro. Ora, sia nominare e ridefinire la questione dei diritti, u mente le prospettive; essa rimane immune alle nello spazio sociale (determinato dalla norma individuali, collettivi, comunitari in una pro - conseguenze del recepimento della critica. e quindi dall’etica), sia nello spazio morale (le spettiva nuova e condivisa. Basti pensare che il Lo spazio pubblico si è completamente tra - cui regole sono dettate dall’individuo), dello sottotitolo della maggiore opera di Habermas, sformato: dopo l’epoca dei totalitarismi, in cui straniero ci si occupa poco e soprattutto non si Fatti e Norme, recita: contributi ad una teoria lo spettro della totale perdita della libertà indi - desidera conoscerlo. La caratteristica della discorsiva del diritto e della democrazia . a viduale non venne mai completamente esor - condizione attuale è quella della costruzione di cizzato, siamo ora in balìa di una deregola - uno spazio estetico , in cui si gioca senza con - Elisabetta Di Porto mentazione e privatizzazione dei compiti e dei seguenze, è come se camminassimo da turisti doveri. Il potere pubblico è visto come un ne - senza meta a passeggio per la città, individui b mico che limita la nostra libertà individuale, isolati che vengono plasmati dalla tecnologia. Zygmunt Bauman nasce da genitori che colonizza il nostro spazio privato. L’idea In un mondo che non ha un telos e procede ebrei a Poznan nel 1925. Fuggito nel del miglioramento si è completamente sposta - senza meta non esiste necessità naturale e i bi - 1939, a seguito dell’invasione tedesca, ta dall’azione legislativa della società all’au - sogni si trasformano in diritti umani. Il pensie - nella zona di occupazione sovietica, di - toaffermazione dell’individuo e di conseguen - ro di Bauman, a mio parere, a questo punto si venne comunista e si arruolò in una za la ricerca della società giusta è diventata at - arresta bruscamente, intrappolato in un pessi - unità militare sovietica. Dopo la guerra tenzione per i diritti umani. L’identità umana mismo che gli impedisce di approfondire il studiò sociologia all’università di Var - da cosa data diventa un compito che ognuno ruolo dell’etica come creazione che definisce savia. deve costruire. Il senso dell’interesse comune l’essere umano. Per il grande sociologo polac - Inizialmente rimase vicino al marxismo- sta diventando quello di consentire ad ognuno co, la perdita di strutture statali o parastatali leninismo ufficiale, per poi avvicinarsi di raggiungere il proprio. L’individualizzazio - forti (i corpi solidi), che possano normare la ad Antonio Gramsci e a Georg Simmel ne ha scardinato la nozione di cittadino. Gli in - società “dall’alto”, equivale alla perdita della soprattutto dopo il 1956 e la destaliniz - dividui riempiono completamente lo spazio capacità etica stessa degli esseri umani: “ab - zazione. pubblico, sostenendo di esserne gli unici occu - bandonate ogni speranza di totalità, futura co - Alla fine degli anni ’60 la recrudescen - panti legittimi, il pubblico viene colonizzato me passata, o voi che entrate nel mondo della za dell’antisemitismo spinse molti ebrei dal privato. Lo spazio pubblico è diventato il modernità fluida”. polacchi a emigrare all’estero; Bauman maxischermo in cui gli individui condividono Hannah Arendt già nel 1958 in Vita Activa , ini - dapprima emigrò in Israele dove inse - i loro segreti e i loro affari più intimi, rassicu - ziava ad indagare questi temi quando distin - gnò all’università di Tel Aviv; in segui - rati dal fatto che la loro solitudine privata sia di gueva il lavoro, l’opera e l’azione come le tre to accettò una cattedra di sociologia al - fatto un destino comune a tutti gli altri esseri fondamentali attività umane; la terza fonda gli l’università di Leeds dove insegnò da umani, soggetti alle stesse sconfitte e capaci organismi politici e crea le condizioni per il ri - 1971 al 1990. Divenne famoso per i suoi delle stesse vittorie. E così lo spazio pubblico cordo, cioè la storia. Nel pensiero antico e nel - studi sulla modernità, il totalitarismo e si svuota di questioni pubbliche e scompare il la polis greca la superiorità dell’agire politico la Shoah. cittadino. La libertà positiva diventa assente, la era assoluta rispetto alle altre attività umane, Si è spento il 9 gennaio 2017, all’età di nostra sorte è nelle nostre mani, o almeno que - rappresentava la sfera della libertà situata nel - 91 anni, nella città di Leeds. sta è l’illusione. La forma fisica, la bellezza, il l’ambito sociale. Secondo la Arendt il termine Tra le sue opere principali Modernità li - successo, tutto dipende da noi. La sfera pub - pubblico significa il mondo stesso in quanto è quida; Vita liquida; Amore liquido; Den - blica viene completamente definita come pal - comune a tutti e distinto dallo spazio che ognu - tro la Globalizzazione. Le conseguenze coscenico su cui vengono rappresentate opere no di noi occupa privatamente; il mondo come sulle persone; Inferno e utopia nel mon - private guardate da tutti. È la fine della politi - in-between mette in relazione e separa gli uo - do liquido; Capitalismo parassitario; ca con la P maiuscola quella in cui le questio - mini al tempo stesso, cioè la sfera pubblica, in L’etica in un mondo di consumatori; ni pubbliche sono in realtà problemi privati di quanto mondo comune, ci riunisce insieme ma Modernità e Olocausto; Vite di scarto. personaggi pubblici. ci impedisce anche di caderci addosso l’uno (segue da pag. 1) Convergenze... molti è quello del tweet con cui Netanyahu 10 ha commentato la decisione di Trump a pro - incoscienza, perché sull’altra riva dell’Atlan - posito del muro divisorio da edificare tra Sta - tico è risaputo che fortuna iuvat audentes , ti Uniti e Messico: “President Trump is right. ma dalla cima della Trump Tower ancora di I built a wall along Israel’s southern border. più. It stopped all illegal immigration. Great suc - Queste caratteristiche convergono a creare cess. Great idea” (“Il presidente Trump ha ra - un’immagine: alla Casa Bianca siede oggi il gione. Ho costruito un muro lungo il confine sogno dell’estrema destra israeliana. È vul - meridionale di Israele. Ha bloccato comple - gata diffusa in certi ambienti in Israele, e lar - tamente l’immigrazione illegale. Un grande e gamente accettata tra migliaia di estremisti successo. Una grande idea”). Alle parole Ne - ebrei che vivono nei territori contesi, che il tanyahu ha aggiunto due bandiere, quella de - l diritto risieda nell’atto. Un’idea di giurispru - gli Stati Uniti e quella di Israele, a rimarcare denza che ha avuto teorici nel Novecento e come, adesso che Obama è uscito di scena, il che oggi Nati Rom, dell’incontro con il qua - legame tra i due Paesi torni indissolubile. Il le ho raccontato su queste colonne alcuni tweet è stato fatto rimbalzare circa 40.000 e mesi or sono, e migliaia di altri come e più volte in poche ore dagli utenti di Twitter, e ha fanatici di lui riassumono in una massima provocato tra le altre cose la reazione del go - che è tutto fuorché edificante: se voglio una verno messicano, la ferma presa di posizione cosa, me la prendo. Se voglio costruire un contro Netanyahu della comunità ebraica

a nuovo insediamento su terreni di privati pa - messicana e una prevedibile globale perdita lestinesi o del demanio in West Bank, lo fac - di immagine di Israele. cio. E se la Corte Suprema israeliana ordina Israele sta salendo sulla barca della destra ra - lo sgombero faccio resistenza, come ad dicale guidata da Trump? È presto per affer - terreni espropriati, è in tutta evidenza arbitra -

r Amona non molti giorni fa. Dio è con noi , i marlo ma molti, troppi segnali indicano che è ria, e che peraltro offre nuovi spunti alle nu - nuovi pionieri, e si deus nobiscum, quis con - così. La circostanza in cui Israele si trova – il merose e unilaterali iniziative di delegittima - tra nos? Secondo questo pensiero Israele, in governo attuale è di gran lunga quello più zione di Israele promosse dai palestinesi e fondo, non ha problemi geopolitici, demo - sbilanciato verso destra dalla fondazione del - non solo. s grafici e di riconoscimento da discutere e lo Stato – facilita e rende spedita la salita a Piaccia o no, già le nomine e le prime scelte di fronteggiare. O forse li ha, ma non sono pro - bordo. Bibi il marinaio sente che il vento sof - Trump sono state molto divisive e particolar -

i blemi che è necessario affrontare e risolvere, fia dalla parte giusta e già sta staccando gli mente contestate. Non so dire se in futuro que - perché non cambierebbe nulla. Tanto tutti ci ormeggi. Il problema è che non è chiaro se ci sta tendenza verrà esasperata o al contrario odiano . Tutto ciò che a Israele serve, secon - sarà la possibilità di scendere ai prossimi contenuta. Non so neppure se Trump proce - do questa teoria del diritto supersemplificata, scali e, in caso di naufragio, se le scialuppe derà davvero fino in fondo alla demolizione è trovare il coraggio di annunciare a sé e al basteranno per tornare a riva in mezzo alle sistematica dell’opera del suo predecessore mondo intero la strada della verità, cioè quel - onde senza finire travolti. I venti potrebbero Obama e allo spostamento dell’ambasciata la del possesso della terra e del diritto come girare, e con loro anche la fortuna di Bibi. americana da Tel Aviv a Gerusalemme, come imposizione unilaterale. Se qualcuno ha da Oppure può darsi che Trump il timoniere promesso in campagna elettorale. In ogni ca - ridire, affari suoi. La fortuna aiuta gli auda - cambi direzione, ha già dimostrato spregiu - so, mi sembra un azzardo puntare tutto su un ci è inciso nelle menti, trasformato in model - dicatezza d’altra parte, e anche in questo ca - solo attore, soprattutto con queste premesse. E lo per l’azione e perfino in paradigma meta - so per il marinaio Bibi sarebbero guai grossi. invece Netanyahu e il governo israeliano sem - fisico. Masada, la fedeltà che basta a se stes - Certo, Trump sta già mettendo in atto alcune brano essere saltati sul carro di Trump senza sa, che non si misura con le condizioni mute - delle roboanti premesse della campagna elet - pensarci due volte. Se non scenderanno pre - voli del mondo, con interlocutori reali in car - torale, non è detto però che dia seguito a sto, e non sembrano intenzionati a farlo, è pos - ne e ossa, è modello storico insuperabile e quelle che interessano Bibi, portavoce di un sibile che il giorno in cui lo vorranno non sarà “mai più cadrà”. Autosufficienza fa rima con Paese grande come una regione italiana e dal più possibile, almeno in modo indolore, e che superomismo. Omnia munda mundis . peso specifico tutto sommato limitato sullo Israele rimanga legata a filo doppio alla para - Molti fanatici ebrei degli insediamenti in scenario internazionale. bola dell’attuale presidente degli Stati Uniti, West Bank pensano, come Trump, che la sto - C’è un altro aspetto che credo non vada sot - ai suoi altari ma anche alla sua polvere. ria sia a una svolta. Propugnatori del messia - tovalutato, e che non dipende strettamente L’opposizione a Trump e lo sconforto per le nismo politico, certamente sono ottimisti: “Il dalle scelte di Trump. L’elezione del nuovo sue scelte sono destinati a crescere negli Stati Bene e la Verità trionferanno”, sono parole presidente americano ha sollevato gli entu - Uniti: non solo tra quanti sono già stati colpi - che ben ricordo di Nati Rom, perché “prendo siasmi della destra israeliana, in particolare ti dalle decisioni del nuovo presidente, ma an - ordini dal Messia soltanto”. Come Trump, e quella che rappresenta gli interessi di chi vi - che all’interno dei quadri dei partiti democra - come numerosi altri protagonisti della scena ve in West Bank e guarda con favore, quan - tico e repubblicano, in cui lo stile di Trump è mediorientale, sono giocatori d’azzardo, do non appoggia esplicitamente, le imprese visto molto negativamente. Previsioni troppo gamblers . Per tutti questi motivi sono con - dei “ragazzi delle colline” e l’edificazione si - nere per il fresco vincitore contro tutto e tutti? vinto che ci sia un’affinità particolare tra la stematica di insediamenti illegali. L’aspetta - Può darsi, ma un dato è certo: fra quattro anni destra radicale ed estrema in Israele e il nuo - tiva di una porzione rilevante del Paese è sta - gli statunitensi tornano al voto. Vince nuova - vo presidente degli Stati Uniti. Per responsa - ta galvanizzata vedendo Trump alla Casa mente Trump? La parola fine sarà spostata fra bilità diretta di Netanyahu, però, e complice Bianca, e questo ha contribuito a creare un otto anni. Non so quanto possa durare l’epoca il pessimo rapporto personale che si è consu - clima in cui scelte fino a poco tempo fa im - di Trump, ma una cosa va oltre ogni ragione - mato nel recente passato tra questi e Obama, pensabili si sono trasformate in proposte po - vole dubbio: come ha avuto termine il regno ma anche l’ambizione e la spregiudicatezza litiche concrete. Dubito che il Parlamento di Creso, anche quello di Trump un giorno fi - del leader del Likud, questa affinità si è pro - israeliano tre mesi or sono avrebbe votato a nirà. “Domani è un altro giorno” è formula un pagata a tutto il corpo grosso della destra favore di un provvedimento per la legalizza - po’ stantia che assolve di solito a scopi auto - israeliana, anche quella che per altri aspetti zione degli insediamenti ebraici su terre pri - consolatori. È un’altra la frase che i sostenito - guarderebbe al centro più che alle estremità. vate palestinesi. Lo ha fatto invece appena ri più strenui di Trump dovrebbero fare pro - Il sostegno totale offerto da Netanyahu ai tre settimane dopo l’insediamento di Trump pria per evitare in incorrere in errori fatali: primi provvedimenti di Trump, inclusi quelli grazie a 60 voti favorevoli (52 i contrari) a “C’è sempre un domani”. che nulla hanno a che vedere con Israele, va una legge retroattiva che, pur prevedendo Vignetta di Davì tutto in questa direzione. Un caso ormai tra i una compensazione del 125% del valore dei Giorgio Berruto Bauman 11 BLOCKNOTES Se ben ricordo, nella mia ultima traversata via mare per Erez Israel, sedetti nella stanza da Incertezza una certa discordanza pure nella mia Comu - pranzo della nave, vicino ad una famiglia che si Stiamo vivendo tempi di inquietudini a livello nità di origine, così impegnata a costruire presentò ai commensali. “Stiamo viaggiando planetario. Siamo entrati nell’era del Trumpi - ponti con la società dominante, così attiva per Tel Aviv – ci informò il capofamiglia – Mi smo in una scena internazionale in subbu - nel proiettare all’esterno la propria indivi - chiamo Zygmunt Bauman. Come sapete in Po - glio. Regna l’imprevisto, o peggio la post- dualità ricca da duemila anni di storia. Come lonia è in corso una campagna antisemita e io verità. Quasi ricorro nostalgicamente agli an - ci cimenteremo con questa preoccupante ne sono stato coinvolto per le mie esplicite cri - ni della giovinezza, della guerra fredda, problematica? tiche al regime. In Israele, all’Università, conti - quando si giudicavano gli avvenimenti visti nuerò la mia attività di sociologo”. Bauman ci “da destra” e “da sinistra”. E di conseguenza Quotidianità ha lasciati poco tempo fa, in Inghilterra, dove anche la nostra ebraicità ne veniva inevita - Viaggio spesso lungo le strade israeliane ca - insegnò per decenni. Un gigante del pensiero bilmente coinvolta. ratterizzate da ingorghi di anno in anno sem - del nostro tempo, le cui enunciazioni in questi pre più indisponenti. Mi imbatto in pargoli, tempi sono indispensabili per comprendere la Egemonia adulti di tutte le età, alle prese con i gadget problematica del mondo. Dopo decenni dal ribaltone che vide l’ascesa al che caratterizzano il Paese della cibernetica. potere della destra israeliana stiamo vivendo la Nelle città si moltiplicano i grattacieli, quasi Lettera fase del consolidamento egemonico delle for - si riproducano nel clima mediorientale gli “Accettando quindi il fatto che la guerra ze che in vario modo la rappresentano. Stori - scenari della Grande Mela. Ma le news ci ri - contro gli arabi fosse cosa indispensabile camente l’Yishuv e poi lo Stato fu plasmato da cordano che a pochi chilometri sussiste tutto per attuare più alti disegni, il fatto stesso ci una visione “laica” derivate dall’illuminismo un mondo completamente differente. I campi impone dei precisi doveri, degli obblighi mo - ebraico, con un forte impatto sociale, che dagli palestinesi, spesso privi delle strutture ele - rali verso questo popolo che è divenuto stru - anni Trenta fu guidato dal Mapai. Il ’77 portò mentari, vivaio di frustrazioni e di terrorismo mento martirizzato per il nostro benessere. È al governo l’antagonista del bengurionismo, rampante. Possiamo condividere l’opinione una delle cose fondamentali che dobbiamo ma per lunghi anni le élite intellettuali per lo di Triganò che considera il conflitto centena - tenere presente ed inculcare ai nostri figli. più askenazite, hanno caratterizzato il clima rio senza soluzioni, in una condizione di pe - Ad essa deve essere ispirata (e non sempre lo spirituale e culturale della società israeliana. renne lotta esistenziale contro chi sogna una è) la nostra politica verso i popoli vicini… Possiamo affermare che si stia concretizzando nuova Shoah contro gli ebrei “colonialisti, Anche questo nostro dovere dovrà essere l’egemonia di una visione del mondo basata razzisti neonazisti”. “ Macché due stati per compiuto se avremo la forza morale di levar - sulla Tradizione nazionale (nazionalistica), et - due popoli! Tutto il mondo ci è ostile, vedi le ci al disopra dei sentimenti comuni agli altri nocentrica, determinate dai grandi cambia - votazioni all’ONU. Mentre si massacrano popoli. Non solo dobbiamo essere un popolo Grazie! menti demografici, dall’impasse geopolitica e tra di loro, gli arabi e gli altri goim condan - differente dagli altri, ma un popolo di gran da fattori esterni. nano le leggi che l’unica democrazia medio - lunga superiore agli altri; cosa possibile so - La redazione rientale vara per la sua autodifesa, appog - lo se sapremo seguire non solo la lettera, ma Dissonanze giandosi sull’esercito più morale del mon - anche lo spirito della Torà”. di Ha Keillah Come le diaspore risentono della realtà di do…?”. Per quanto in Israele e nella diaspo - Lettera a Pacifici ringrazia Israele? L’ebraismo più numeroso, quello nor - ra tanti condividano, per atavica paura, per Libro-Lettera di Shaul Paolo Bassi damericano, liberal e largamente dominato ideologia o per conformismo, le tesi succita - in risposta ai libri-lettere calorosamente da correnti non ortodosse, pur appoggiando te, non dobbiamo e non possiamo abbando - “La nostra Sintesi-Programma” finora le ragioni dello Stato ebraico, si trova narci alla rassegnazione! Gli argomenti che e “Interludio” di Alfonso Pacifici i lettori che spesso in una condizione di dissonanza nei ci mettono in guardia sullo status quo sono di ci hanno confronti di azioni e dichiarazioni ideologi - tale portata che non è lecito non esternarli nel A cinquant’anni da quando Shaul ci ha la - che e programmatiche delle forze attualmen - dibattito democratico, esistenziale, che ci im - sciati, con immutato rimpianto. sostenuto te alla guida di Israele. E, nondimeno, vedo pegna per il nostro futuro! Reuven Ravenna con le loro Meeting generose È stato forse il reality più riuscito della stagione, e bene orchestrato. Dopo otto anni di incontri freddi con il precedente inquilino della Casa offerte Bianca, gli israeliani al momento si sono entusiasmati per il calore con cui Donald ha accolto Bibi (sic), con le rispettive consorti sullo sfon - do. Dalla conferenza stampa si è evidenziata la differenza tra i due discorsi, tra l’oratoria del premier israeliano e la retorica di Trump, tuttavia meno rude di quella che abbiamo conosciuto durante la campagna elettorale. Netanyahu ha ribadito le ben note posizioni sul rifiuto palestine - se di riconoscere lo Stato EBRAICO, sulla minaccia iraniana, e ha esaltato con calore l’alleanza con l’America classificando il nuovo Presi - dente come il migliore Amico di Israele. Trump ha dimostrato la ancora acerba dimestichezza con la politica internazionale, da businessman abituato ai deal del grande capitalismo. Le destre nostrane hanno accolto con calore l’equivalenza tra la soluzione del conflitto israelo-palesti - nese a due stati e quella con un solo stato per i due popoli. Giudicando con calma la situazione dei due leader e la scena internazionale, non possiamo esimerci dal sintetizzare ricorrendo ad un termine che il grande Bauman ci ha lasciato in eredita: fluidità. Per Trump le difficoltà del - la costruzione della leadership domestica e mondiale più che mai spinosa e incandescente, e il Primo Ministro Bibi, incalzato nel contempo da una destra più che mai intransigente e da azioni legali nei suoi confronti, che appaiono ai suoi occhi congiure illecite per scalzarlo dal potere. Reuven Ravenna

Vignetta di Davì trodotta nel 1954 contro il “ritorno” di pale - 12 stinesi dai campi profughi dispersi nei paesi NAZIONE DI RIFUGIATI arabi dopo la Nakba. Dal 2005 sono giunti nel paese profughi dal Darfur (Sudan) e dal - l’Eritrea, inizialmente in numeri esigui, poi E DIRITTO DI ASILO via via crescenti. In quanto richiedenti asilo ricevono un visto valido appena due mesi, Il mondo politico e la società civile in Euro - l’ebraismo, quali la dignità dello straniero, la poi rinnovabile: possono risiedere in Israele, pa e altrove, in buona parte, ha condannato difesa dei più deboli. ma senza usufruire di alcun diritto circa il la - Trump per i divieti e limiti imposti all’in - Guardiamo poi pragmaticamente ai fatti. voro, la casa, l’assistenza sanitaria. Fino al e gresso di immigrati e rifugiati negli Stati Il muro vantato da Netanyahu come “grande 2014, secondo un’indagine condotta da Galia Uniti, da paesi a popolazione in prevalenza successo” è in verità una barriera di 250 km, Sabar e Elizabeth Tsurkov (Israel’s policies l musulmana, e per la decisione di rafforzare completata nel 2013, costata al bilancio pub - towards asylum-seekers: 2002-2014, IAI ed estendere il muro fra gli Stati Uniti e il blico di Israele circa 500 milioni di dollari, Working paper, 2015), su circa 9000 sudane - Messico. Netanyahu no, e nel linguaggio pri - diretta a impedire l’ingresso nel paese di im - si rifugiati in Israele nessuno ha ottenuto l’a - mitivo di Twitter ha fatto un impudente e migrati africani che andassero ad aggiunger - silo, su 34.000 eritrei appena 4. e trionfalistico paragone con quanto costruito si ai circa 60.000 già in Israele, in larga par - Dal 2012 in virtù di una legge restrittiva, poi sul confine fra Egitto e Israele che avrebbe te rifugiati dall’Eritrea e dal Sudan, giunti nel emendata e resa ancora più stringente nel “fermato l’immigrazione clandestina”. Un paese dopo una fuga disperata attraverso l’E - 2014, gli immigrati, detti “infiltrati”, sono proclama inutile, insensato, irritante per gli gitto e il Sinai da guerre ed eccidi di massa costretti a tre mesi di prigione, seguiti da un

a ebrei americani e messicani e che ha costret - nei loro paesi. Gente che vive nei quartieri lungo periodo di detenzione (in genere 20 to il Presidente di Israele Rivlin ad esprime - diseredati di Tel Aviv, Arad e Eilat, privi di mesi) nel campo di Holot nel Negev – dove, re le scuse al suo omologo messicano per infrastrutture per un minimo di accoglienza pur liberi durante le ore del giorno, non pos - un’ingerenza negli affari interni del paese. ed integrazione, soggetti a un grande caos le - sono lavora re – e poi rilasciati. Inoltre Israele

r Ironia amara e tragica, per una nazione come gislativo, alle frequenti vessazioni della poli - ha negoziato con paesi africani come l’Ugan - Israele composta di immigrati e rifugiati. Un zia, alla crudeltà xenofoba dei vicini nelle da e il Ruan da accordi per una loro “volonta - proclama reso pubblico per di più il giorno aree metropolitane più povere, e difesi solo ria” deportazione in cambio di aiuto finan - successivo a quello in cui il mondo ricorda la dal coraggio di ONG israeliane – come la ziario. L’intero meccanismo regolamentare è s Shoah, che promana dal governo di un paese Hotline for Refugees and Migrants, e da giu - concepito per agire da deterrente per futuri voluto, fondato e difeso come luogo di rifu - dici illuminati. tentativi di ingresso e per spingere i richie -

i gio dalle persecuzioni e di riscatto di un po - Israele, che pure ha ratificato la Convenzio - denti asilo già nel paese a lasciare Israele. polo oppresso e discriminato. Esso riflette ne sui Rifugiati del 1951 e che afferma di at - In questo senso Netanyahu ha cinicamente un’ideologia che contraddice in modo visto - tenersi ai principi delle Nazioni Unite in ma - ragione: la barriera è servita, ormai pochissi - so il nostro essere in quanto ebrei, portatori teria, non li riconosce come aventi diritto mi la superano. di memoria, sensibili alle condizioni degli al - d’asilo. La legislazione in materia risale alla tri e difensori dei valori universalistici del - “legge sulla prevenzione degli infiltrati” in - Giorgio Gomel

Neghev, barriera anti-immigrazione

Vignetta di Davì PRENDERE. COMPRENDERE. 13 RIPRENDERE

In questi giorni in cui l’attenzione del mogli ed era un simpatizzante di Hamas, mondo intero è stata catturata dalla durez - mentre secondo il membro della Knesset za dei primi passi della nuova amministra - Ahmed Tibi, di moglie ne aveva solo una, zione Trump, è passata un po’ in sordina la ed era una moglie con PhD. Prima che durezza con cui il governo israeliano ha spuntasse il video del drone, la conduttri - agito contro la popolazione dei beduini del ce (ebrea) Khen Almaleh era stata licen - Negev. I quali, bisognerebbe osservare, ziata da Galei Zahal, la radio dell’esercito. sono cittadini israeliani, se il termine “cit - Come spiegato dal ministro della Pubblica tadini” non evocasse il tentativo di trasfe - Sicurezza Gilad Erdan, che ha promesso rirli a forza in città-ghetto, al fondo della “tolleranza zero”, è stata licenziata perché scala socioeconomica, per prender loro la “nel giorno dell’uccisione di un poliziotto terra e costruirvi sopra insediamenti per in un atto terroristico, lei ha dimostrato soli ebrei, in questo caso la nuova città comprensione per l’omicidio ed i suoi mo - ebraica di Hiran. “La distruzione delle ca - tivi”. se delle famiglie beduine di Umm al-Hi - Comprensione è forse la parola chiave. ran, questo mese, è stato un atto disuma - C’è lo svolgersi degli eventi come lo com - no”. Ce lo ricorda, con un articolo su prendono Khen Almaleh e Moshe Arens, Ha’aretz il 30 gennaio, nient’altri che Mo - che ha parlato di “politica stupida verso i she Arens, colui che è stato il mentore po - beduini”; e c’è invece lo stesso svolgi - litico di Benjamin Netanyahu, che portò mento come lo comprendono Gilad Erdan con sè appena trentaduenne quando fu no - e Benjamin Netanyahu, che ha postato sul minato ambasciatore a Washington, ed eb - proprio profilo Facebook un’immagine be suo vice sei anni dopo, come ministro eloquente di bulldozer con l’affermazione bro della Knesset Bezalel Smotrich ne ha degli Esteri, fra due incarichi alla Difesa. “continueremo ad applicare la legge in parlato come del “brutale stupro di una Nel 1999 cercò di strappare la guida del Israele”. Immagine che si è ben guardato donna”, mentre il suo capo di partito Ben - Likud allo stesso Netanyahu, nel frattem - dal postare due settimane dopo, quando nett ha dichiarato che questo temporaneo po diventato primo ministro, il quale lo dopo 11 anni di tentativi, la Corte Supre - arretramento darà l’impeto per l’annessio - sconfisse facilmente ma non se ne ebbe a ma ha ottenuto dal governo lo sgombero ne di Giudea e Samaria, come immaginan - male, tanto che gli affidò per la terza vol - dell’avamposto ebraico di Amona, eretto do che siano questi due territori le donne ta il ministero della Difesa, poco prima di su terreni sottratti ai proprietari palestine - che, dopo lo stupro, torneranno a casa dal essere a sua volta battuto da Ehud Barak si nella West Bank, accanto all’insedia - loro legittimo consorte, Israele. Il ministro alle elezioni. A 91 anni Moshe Arens non mento di Ofra. Nel l’era della post-verità, Erdan li ha blandamente invitati ad evitare si è rammollito né è diventato un uomo di la comprensione della realtà di Erdan e di affermazioni che potrebbero esarcebare le sinistra, ma ha conservato la lucidità di Netanyahu è molto più vicina al sentire di difficoltà e la pena che anche lui come tut - quando era professore di areonautica al gran parte della popolazione (ebraica) d’I - ti prova per lo sgombero. Nel caso della Technion. “Il dolore e la rabbia della co - sraele. Se la terra può esser presa, è perché demolizione delle case beduine aveva in - munità beduina del Negev sono evidenti. l’emozione popolare è stata ben compresa. vece accusato altri parlamentari, quelli che Li ha e spressi Ra’ad Abu al-Kiyan, rap - Per rendersene conto basta leggere i com - erano andati ad esprimere la loro solida - presentante dei beduini di Umm al-Hiran e menti raccolti da Alon Idan in un articolo rietà, di “incitamento alla violenza”, ed parente di Yakub Abu al-Kiyan, l’inse - su Ha’aretz del 22 gennaio, “Davvero me - aveva chiesto l’apertura di una procedura gnante colpito a morte” durante la demoli - ritano di morire perché sono di Gaza?”. giudiziaria contro Ayman Oudeh, il leader zione delle abitazioni, che ha lasciato fa - L’antefatto era la protesta di un gruppo di della Lista Araba Unita apparso sui gior - miglie con bambini senza un tetto nel gelo donne di Gaza, malate di cancro, cui era nali con la fronte sanguinante dopo esser dell’inverno. stato negato il permesso di recarsi in Israe - stato colpito, secondo quanto ha detto lui A sinistra: Con l’espressione “insegnante colpito a le, o a Gerusalemme Est, o nella West stesso, da un proiettile di gomma sparato Louis Kahn, morte” Arens prende implicitamente le di - Bank, per curarsi. I commenti dei lettori dalla polizia. Esherick House, stanze dalla versione della polizia, che ha andavano da quello in freddo stile svizze - In questo quadro deprimente c’è una sorta Chestnut Hill, cercato di costruire la tesi dell’attacco ter - ro “i nostri ospedali sono già troppo affol - di eroe positivo, un vero campione di eti - Filadelfia, roristico. Versione smentita dal video ri - lati; non abbiamo bisogno di avere anche ca e braica che diversamente dai politici al Pennsylvania. preso da un drone delle stesse forze del - queste donne” al più obbediente “mi fido governo cerca di aiutarci a capire prima di A destra: Louis Kahn, Biblioteca l’ordine, dove appare un poliziotto che delle valutazioni e delle decisioni dei no - giudicare, che non fa leva sui vincoli tri - della Phillps Exeter spara ad Yakub Abu al-Kiyan prima che stri servizi segreti”, dalla chiusura conta - bali e si rivolge invece con equanimità Academy, questi, forse già morente, perda il control - bile di “scusa, ricordami un attimo: forse verso tutti gli esseri umani coinvolti. Anzi, New Hampshire lo del suo veicolo e vada a travolgere altri che siamo in debito con questa gente?” al non c’è uno, ce ne sono molti. Di notevo - poliziotti, causando la morte di uno di es - sarcasmo “ma dài, che commoventi!”. le valore. Sono i droni della polizia che ri - si. Yakub Abu al-Kiyan è stato poi lascia - Non è che le donne in quanto tali non sia - prendono le scene dall’alto. to sanguinare a morte per oltre venti mi - no più capaci di evocare compassione: al - nuti. È stato detto di lui che aveva quattro lo sgombero dei coloni da Amona, il mem - Alessandro Treves do i “parametri” enunciati da Clinton nel 2000 14 dopo il fallimento delle trattative di Camp Da - ISRAELE E PALESTINA IN UN vid: confini sicuri e riconosciuti fra Israele e lo stato di Palestina da definirsi sulla base delle frontiere pre -1967 con scambi di territori con - MEDIO ORIENTE FRANTUMATO cordati fra le parti; spartizione della terra conte - sa fra i due popoli in due stati – l’uno ebraico, Ricorrono nel novembre prossimo i 70 anni “disunione” e spinta a ripiegarsi in se stessa e a l’altro arabo – in coerenza con la storica deci - della risoluzione delle Nazioni Unite che deci - curare i propri “mali”, pur sostenendo la confe - sione dell’ONU del novembre 1947; soluzione se la spartizione di quella piccola terra contesa renza internazionale di pace tenutasi a Parigi il del problema dei profughi palestinesi attraverso e – Palestina o Eretz Israel – in due stati, l’uno 15 gennaio, che ha ribadito come la comunità forme di indennizzo da parte di Israele e di “re - ebraico e l’altro arabo. Il primo esiste dal delle nazioni ritenga la soluzione “a due stati” settlement” (per lo più in paesi arabi e nello sta - l 1948, pur senza confini sicuri e riconosciuti e l’unica possibile al conflitto israelo-palestinese. to di Palestina); Gerusalemme capitale dei due nell’ostinata opposizione di larga parte del Negli Stati Uniti si è insediato un Presidente iso - stati e libertà di accesso ai luoghi sacri delle di - mondo arabo-islamico; il secondo ancora non lazionista e più disposto di Obama, come sug - verse fedi; garanzie di sicurezza per Israele do - c’è come stato sovrano e territorialmente con - geriscono i suoi proclami, ad accettare l’espan - po la fine dell’occupazione con uno stato pale - e tiguo. A giugno 2017 ricorrono invece i 50 an - sione degli insediamenti israeliani, l’annessione stinese smilitarizzato; fine ultima del conflitto e ni dalla guerra dei sei giorni che Israele com - di fatto di parti rilevanti della West Bank e for - di ogni residuo “claim” delle due parti. batté contro gli stati arabi coalizzati in un’ag - se Gerusalemme come capitale di Israele e non, Come ha affermato Barak Ravid, uno dei più gressione che poteva essere esiziale per le sor - con qualche forma di complessa condivisione, acuti analisti politici d’Israele (Haaretz, 29 di -

a ti del paese. Iniziò allora un regime militare di capitale di due stati – Israele e Palestina. cembre), il discorso è stato “superbly Zionist, occupazione della West Bank e Gaza (il Sinai Un atto importante e forse non episodico, mal - pro-Israel and three years too late”. Kerry ha fu restituito alla sovranità egiziana in virtù di grado il pessimismo imperante, è venuto pe - dedicato infatti fra il 2013 e il 2014 lunghi me - un trattato di pace; dalla striscia di Gaza, Israe - raltro da Obama nell’ultimo scorcio del man - si di accanita mediazione fra le parti, ma

r le si ritirò unilateralmente). dato, con la decisione di non esercitare il veto avrebbe forse dovuto alla fine, quando cedette Se non si giunge a un accordo sui confini, gli degli Stati Uniti sulla risoluzione 2334 propo - dinanzi al rifiuto di Netanyahu e Abbas di an - insediamenti, lo status di Gerusalemme, la sta da altri membri del Consiglio di sicurezza dare oltre la difesa ostinata dello status quo, stessa nozione di “due stati per due popoli” af - delle Nazioni Unite che condanna da un lato presentare quegli stessi principi negoziali in s fermatasi dagli anni ’80 e con maggiore forza gli insediamenti come ostacolo grave alla so - forma ultimativa, una sorta di “take it or leave dal trattato di Oslo del ’93, rischia di evapora - luzione “a due stati” e dall’altro il permanere it”. Oppure non insistere con Abbas perché ri -

i re nel mondo onirico del mito. Nel frangente nella società palestinese di forme di incitamen - conoscesse l’esistenza di Israele come stato attuale, il conflitto israelo-palestinese è quasi to all’odio e alla violenza contro Israele. Que - ebraico né con Netanyahu perché Israele rico - “relegato” in secondo ordine dalla disgrega - sta astensione è stata la prima e unica nel cor - noscesse il “diritto al ritorno” dei profughi e zione del Medio Oriente, il terrorismo islami - so del suo mandato, sebbene numerosi siano implicitamente le colpe di Israele nel 1948, es - sta, gli orrori degli omicidi di massa in Siria ed stati i precedenti in altre Amministrazioni, so - sendo questi due principi un qualcosa di sim - Irak, il cataclisma politico e umanitario che in - prattutto Carter, Reagan, Bush padre e figlio. bolico, esistenziale, degli “assoluti” non nego - veste la regione. Infine, la “legacy” dell’Amministrazione a - ziabili. Piuttosto, pragmaticamente separare da Ritenere però che il conflitto fra Israele e Pale - mericana che ha fatto più di ogni altra in favore quei principi, quelli – confini, insediamenti, si - stina sia oggi poco rilevante per le parti in cau - della sicurezza di Israele, con ingenti aiuti fi - curezza, sistemazione dei profughi, lo status di sa e per il resto del mondo e che lo status quo nanziari e militari, e di un accordo di pace fra le Gerusalemme – dove il negoziato era più possa essere sostenuto indefinitamente è un er - parti in lotta è stata sancita proprio negli ultimi avanzato e si erano fatti progressi verso una rore. La convinzione prevalente in Israele che giorni del 2016 da un lungo, appassionato di - soluzione delle controversie. il conflitto possa essere “gestito” in forme a scorso di Kerry che ha ribadito i principi di una “bassa intensità”, senza necessità di risolverlo, soluzione “a due stati” del conflitto echeggian - Giorgio Gomel è illusoria, così come l’idea che nel disordine regionale convenga a Israele non assumere un’iniziativa di pace e attendere gli eventi. I costi umani e materiali della “non pace” sono infatti enormi, come attestano gli orrori della guerra di Gaza del 2014, le aggressioni a colpi di coltello che insanguinano da mesi le strade di Israele e della West Bank e la minaccia cre - VIAGGI E PROMOZIONI TURISTICHE scente di un degrado della democrazia e della 10137 TORINO - Piazza Pitagora, 9 stessa convivenza fra arabi ed ebrei in Israele. Tel. 011/301.88.88 - Fax 011.309.12.01 Pur nella frantumazione del Medio Oriente, uno spiraglio positivo può scaturire se al nego - e-mail: [email protected] - internet: www.promoturviaggi.it ziato fra le due parti si affianca un accordo re - gionale che lo sostenga sia sul piano economi - • TUTTE LE POSSIBILITÀ PER VIAGGI IN ISRAELE co, per riabilitare i rifugiati palestinesi da inte - • TARIFFE AEREE “GIOVANI E STUDENTI” SU TEL AVIV grarsi in parte in un futuro stato di Palestina e • SISTEMAZIONI ECONOMICHE E DI LUSSO in parte nei paesi arabi, sia su quello strategico, DOVUNQUE SUL POSTO per fornire a Israele le necessarie garanzie di si - curezza. A questo fine Israele dovrebbe util - CONTATTATECI E... DIVENTEREMO AMICI!! mente accettare l’offerta di pace e di normali rapporti avanzata dalla Lega araba nel 2002 e riaffermata in anni recenti, reagire al crescente “Alcuni libri vanno assaggiati, altri isolamento diplomatico, e cogliere le opportu - La libreria ideale dove incontrarsi, leggere, nità offerte da un oggettivo convergere di inte - divorati e alcuni, rari, masticati degustare le nostre specialità sempre circondati ressi con l’Autorità palestinese e gli stati arabi, e digeriti” Francis Bacon dal calore dei libri soprattutto Arabia Saudita, Giordania, Egitto, ed Emirati, per opporsi al l’estremismo islami - Via G. Mazzini 23 da martedì a sabato 10:00 - 22:00 sta da un lato e alla minaccia iraniana dall’altro. 10123 Torino domenica 10:00 - 19:30 / lunedì chiuso Infine, resta sullo sfondo la grande incertezza Tel. 011/885004 circa l’impegno di altri attori: Stati Uniti, Vasto assortimento di libri di narrativa e saggistica Unione Europea, Russia. Nella storia trava - con possibilità di ordinare titoli anche via e-mail gliata del conflitto fra arabi e Israele, l’inter - ([email protected]) vento di mediatori “terzi” è stato cruciale nel - Per essere informati sulle nostre attività potete passare a trovarci lo spingere con la forza del raziocinio, combi - oppure lasciare la vostra e-mail sul sito www.bardotto.com nato con incentivi e sanzioni, le parti al nego - ziato e ad accordi anche parziali. Negoziati di - retti fra le parti senza mediatori sono tanto più difficili oggi nel clima di sfiducia, ostilità e odio che le divide. Nel frangente attuale, purtroppo, non è chiaro cosa eventuali mediatori potrebbero contribuire. La Russia, alleata con l’Iran e Hezbollah, sta vincendo in Siria una guerra funesta e dalle con - seguenze potenzialmente pericolose per Israele. L’Europa è scossa da un succedersi di crisi di diverse versioni per trascinare alla risata. Nel testo di Crescas, per esempio, il consi - 15 ESTER PROVENZALE gliere suggerisce al re di punire Vashtì per tenere le donne sotto controllo , altrimenti, Purim è la festa del coraggio femminile, ol - ce, nella lingua parlata, abbondava di modi dice in provenzale, vorranno portare i pan - tre che della speranza per il popolo ebraico. dire popolari ed era improntato alla comi - taloni : elas voldran portar las braias . Dopo La regina Vashtì e la bellissima ebrea Ester cità. trecento anni, nella pièce teatrale di Mardo - sono le donne protagoniste di uno dei più Nel libro di Ester re Assuero è visto come ché Astruc, ritroviamo la stessa espressione: noti libri della Bibbia. Vashtì verrà condan - un re autoritario, invece Crescas lo de - leis femmes pourtarien leis causses ! E infi - nata per il suo rifiuto di assecondare il ma - scrive come un po’ grullo. Ciò si ricondu - ne, essa appare anche nel testo giudeo-pie - rito Assuero, che la sostituirà con Ester. ce a una concezione tipicamente ebraica montese ( il cui manoscritto è conservato al - Ester è ebrea, ma il re non lo sa. Dentro la del potere? la British Library n.d.r): e dar esempio ai stupidità festaiola di corte qualcuno trama Questo aspetto trascende la cultura giudeo- dòni falsi/ che vogliono portar li calsi . Le per sterminare il popolo ebraico in cattività provenzale ed è presente nella maggior par - tradizioni emigrano con le comunità, così si sotto il regno del re Assuero. Ester gli si pre - te delle traduzioni e dei rifacimenti della sto - è impiantata anche in Piemonte questa senterà, sfiderà il rischio e gli rivelerà il ria di Ester nei vari idiomi ebraici; anche in espressione. complotto di Haman. Tutti gli ebrei saranno un bellissimo testo tardo medievale in giu - Armand Lunel riprese il tema attualiz - così salvi e torneranno liberi. deo-piemontese che sta studiando la mia zandolo nel sec. XX. professoressa e che deve ancora essere pub - Armand Lunel agli inizi del secolo La celebrazione di Purim è sempre stata ac - blicato. I rifacimenti non si basavano solo scorso constatò che la lingua delle compagnata da allegria e da rappresenta - sulla storia di Ester così come è nella Bib - sue radici, come la cultura degli zioni teatrali nelle diverse lingue locali. La bia, ma anche su vari dettagli narrati dal Mi - ebrei di Provenza, andava per - vicina Provenza ha una ricca tradizione in drash, ossia l’insieme dei commenti che in - dendosi per la scomparsa dei tal senso. Ne parliamo con la dottoressa tegrano e spiegano il testo biblico. Nel Mi - ghetti e la conseguente as - Erica Baricci, una studiosa di idiomi ebrai - drash re Assuero è spesso visto come non similazione. ci, con particolare riferimento al giudeo- particolarmente acuto, tendente alla follia e La sua lingua era il provenzale e al giudeo-italiano, che insegna manipolabile. La figura autoritaria incuteva shuadit? Lingua e Cultura Ebraica all’Università paura, un re poteva decidere tutto, della vita Sì, questo è uno dei no - Fondazione di Mantova. e della morte dei suoi sudditi ebrei. Rendere mi con cui si indica la comica la figura di Assuero esorcizzava la fase moderna del giu - Come nasce la lingua giudeo-provenzale? paura e riequilibrava le sorti, mostrando deo-provenzale. Lu - Esattamente non si sa. Si tratta di una lingua quanto il potere umano sia comunque limi - nel si attivò per salva - locale, come lo yiddish che però ha avuto tato e relativo rispetto a Dio. Inoltre tutti i ri - re questa eredità. È più fortuna di altre lingue ebraiche, ma an - facimenti della storia di Ester per Purim so - anche considerato che voi in Piemonte avete il bellissimo giu - no pensati per far ridere. Purim è la festa l’ultimo parlante ef - deo-piemontese di cui parla anche Primo dell’allegria per eccellenza. La figura di As - fettivo di questa lin - Levi ne Il sistema periodico . Sono idiomi suero, come re sciocco, suscita risate. gua. Tra le sue opere che si sono formati nel Medioevo, quando C’erano strani personaggi in quelle rap - c’è l’opéra bouffe gli ebrei in diaspora hanno cominciato a par - presentazioni: servi che avrebbero dovuto Ester de Carpentras . In lare le varie lingue locali, nelle quali hanno avvelenare Assuero. La loro lingua nes - essa Assuero è proposto inserito anche parole ebraiche. Le prime te - sun la conosceva, così almeno credevano. nella figura di un vesco - stimonianze scritte di giudeo-provenzale ri - Però c’era Mardocheo che tra le settanta vo. Durante la rappresenta - salgono al Medioevo, al sec. XIII circa. Ini - lingue che parlava conosceva anche la lo - zione teatrale organizzata zialmente si tratta di traduzioni provenzali di ro! per la festa di Purim varie vi - parole ebraiche difficili. Nel XIV secolo ap - Questa scena compare nell’opera teatrale di cende sono intentate per nuoce - paiono i primi rifacimenti della storia di Mardoché Astruc, un rabbino provenzale del re agli ebrei, ma alla fine sarà pro - Ester, in un provenzale trascritto con l’alfa - ’600 che forse conosceva il testo di Crescas. prio l’attrice che interpreta Ester a beto ebraico. In realtà il giudeo-provenzale In una scena della pièce secentesca, due ser - scongiurare il pericolo perorando la causa vero e proprio si è assestato più tardi, ma og - vitori complottano per uccidere Assuero co - della comunità ebraica presso il vescovo. La gi non è più usato. municando tra loro in una lingua misteriosa storia antica si rispecchia in quella moderna. Che rapporto c’è tra il giudeo-provenza - che però Mardocheo riesce a capire. C’è ironia, ma anche una dolcezza malinco - le e l’occitano? Mardocheo è il rovescio di Babele? nica che dà all’opera una particolare moder - Sarebbe più corretto dire giudeo-occitano Nella tradizione ebraica vari personaggi, no - nità. Un alone di simpatia circonda alla fine anziché giudeo-provenzale, poiché il pro - ti per la loro saggezza, sanno parlare le set - il vescovo-Assuero. Lunel fa quasi un’anali - venzale è specificamente il dialetto occitano tanta lingue che erano quelle di Babele, co - si psicologica dell’uomo venuto da Roma e parlato nella regione della Provenza. Negli me se riassumessero in se stessi la varietà che un po’ si innamora di quell’Ester pro - studi ebraici però si impiega d’abitudine il umana creatasi con la torre di Babele. venzale. termine (giudeo-)provenzale per intendere Ester è emblematica per le donne. Il teatro serviva per spiegare la Bibbia. genericamente la lingua d’oc in caratteri È il mio personaggio preferito. Ha affronta - È un precetto di Purim leggere la Meghillà e m ebraici. Nel Medioevo il giudeo-provenzale to e superato tantissime difficoltà. Sappiamo commemorare gli eventi che hanno portato era semplice lingua d’oc che, a differenza che era un’orfana cresciuta da Mardocheo e alla salvezza il popolo ebraico. Ma non ba - i dei testi occitani cristiani, era trascritta in che essendo la più bella del reame , come in sta soltanto leggere, occorre anche che tutti caratteri ebraici e comprendeva anche termi - ogni fiaba, è diventata regina. capiscano il massaggio. Così la storia di ni riferiti agli usi e alle tradizioni ebraiche. A un certo punto Ester manifesta tutta la sua Ester, più di qualsiasi altro testo biblico, è Col tempo il giudeo-provenzale si arricchì di paura a Mardocheo. “ Guarda – gli dice “ io stata tradotta, commentata e spiegata con r espressioni idiomatiche e di una componen - non posso presentarmi al re senza invito, vari metodi. La storia di Ester infonde otti - te gergale. Ciò lo rendeva poco perspicuo perché sarò uccisa! ”. Mardocheo le rispon - mismo e speranza perché dimostra come la per un non ebreo, anche a causa di alcune de “ fai quello che vuoi! La speranza e la sal - salvezza sia sempre possibile. Soprattutto specificità fonetiche. Un cristiano di Pro - vezza, se non tramite te, arriveranno da per la storia ebraica, segnata da tragedie e venza, di una conversazione in questo dia - qualche altra parte” . In questa scena c’è difficoltà. Avere ogni anno Purim è stato nel u letto, pur afferrando qualche parola, non tutta la difficoltà psicologica di fare una corso dei secoli anche un sostegno psicolo - avrebbe capito tutto. Col tempo la compo - scelta di coraggio. Il coraggio vero c’è quan - gico. La necessità di insistere per la sua nente ebraica divenne sempre più marcata. do si percepisce la paura e la si supera! Esi - comprensione sta nel suo unico e straordina - Chi era Crescas de Caylar? stono anche commenti non favorevoli a rio senso di forza che è capace di trasmette - Crescas era un medico ebreo vissuto in Pro - Ester per le sue ambivalenze, come il fatto di re. p venza nella prima metà del XIV secolo. Al - essere andata in moglie a un non ebreo. Non L’ebraismo-piemontese non è molto mi - lora era una consuetudine per gli ebrei della a tutti è piaciuto che Ester sia l’eroina della stico. E quello provenzale? Diaspora darsi anche un nome gentile , che storia. C’è anche chi ha puntato più su Mar - La mistica ebraica è nata in Spagna per poi spesso era la traduzione del proprio nome. docheo definendolo il vero protagonista e ri - trasferirsi proprio in Provenza dove ha avu - Crescas, “ Che accresca ”, è la traduzione di ducendo il ruolo di Ester. Ciò rende questa to una fioritura notevole. Quando vi arrivò Yosef . Di lui non si sa molto, tranne che tra - donna ancor più interessante. la filosofia di Maimonide, si formarono due dusse in ebraico dal catalano un manuale di La storia però fa ridere fin dal principio. fazioni rivali: i razionalisti pro-Maimonide e medicina di Arnaldo da Villanova. Scrisse All’inizio Vashtì, la regina moglie di Assuero, i mistici. Era il XII-XIII secolo, ma quella anche un canto sinagogale per la festività di si comporta in modo insolente non obbedendo dualità si è conservata per molto tempo. L’e - Purim, che racconta la storia di Ester. Suo al marito. Qui assistiamo alla famosa scena in braismo italiano non si è lasciato molto an - pure un romanzo in versi in giudeo-proven - cui i consiglieri dicono al re “ Devi punirla! dare sul lato mistico. Il Piemonte ha seguito zale sullo stesso tema. Il canto sinagogale Che sia un esempio per tutte le donne! ” la stessa strada. era rivolto a un pubblico dotto e assolveva a Erano molto preoccupati. una funzione celebrativa. Il poemetto inve - La scena è enfatizzata in senso comico nelle Emanuele Azzità Oltre il Nome partire dalle legislazioni dello Zar Nicola I e burocrazia sempre incapace di capire, spesso 16 dell’Imperatore Francesco Giuseppe, fino alla crudele, torna molte volte nel libro): A quale Storia degli ebrei stranieri conclusione della seconda guerra mondiale. Stato appartengo? Oppure a quale Stato ap - Un’analisi della storia dell’Europa che con - parteneva il posto dove sono nato quando so - deportati dal campo temporaneamente è anche uno studio docu - no nato? Oppure, a quale stato quel posto ap - di mentato e approfondito sulla storia dell’antise - partiene oggi? mitismo moderno nei vari paesi d’Europa. Un puzzle di nazioni, lingue, legislazioni, Ci ricorda in Russia la feroce politica degli mutevoli permessi di soggiorno e divieti, in

i Il progetto Zar, volta ad assimilare gli ebrei alla società turbolento movimento. russa, bloccando ogni manifestazione di Un ebreo si poteva solo definire come staa - Dopo una ricerca storica durata quasi dieci an - identità ebraica e sfruttando il terrore: circa tlos, heimatlos, apatrid, apolide, uno senza ni, è ora pubblicata la storia dei 334 ebrei, pro - 600 pogrom insanguinarono la Russia tra il patria e senza diritti. Un ebreo? Sì, appunto, r fughi da ogni parte d’Europa, obbligati alla re - 1905 e il 1906. Ci descrive Vilnius, polo cul - un Ebreo. sidenza coatta a St. Martin Vésubie, scesi nelle turale di prima grandezza, e i suoi territori Dalla constatazione della secolare dispersio - vallate cuneesi nel settembre 1943 nell’illusio - occupati prima dai Tedeschi, e poi sfondo ne, dell’emarginazione in ogni nazione, del - ne che in Italia la guerra fosse finita, rinchiusi della guerra russo-polacca. l’oppressione in quanto ebrei, emerge il rico -

b nel campo di concentramento di Borgo San Per quanto riguarda Kishinev, nell’attuale noscimento dell’identità nazionale del popo - Dalmazzo, e di qui deportati ad Auschwitz. Moldavia, leggiamo delle tensioni con la mi - lo ebraico, un popolo senza diritti alla ricer - Dalle ricerche fino ad oggi effettuate, di questi noranza rumena, e del tremendo pogrom del ca di una Terra promessa. i i sopravvissuti risultano trentanove, con la fati - 1903. Dell’Ungheria veniamo a sapere che i pogrom antisemiti sono considerati da gran

l ca e il dolore di “ riuscire a ricostruire una vita piena dopo aver visto con i propri occhi a che parte degli ungheresi la giusta punizione per Le autrici esprimono livello di male possano scendere gli esseri le colpe di cui gli ebrei si sono macchiati con umani e dopo averlo subito quel male, nella il tentativo di prendere il potere con Béla Kun. i loro sentimenti propria carne. Tutti quei trentanove certamen - Anche nella pacifica Svizzera, dove l’eman - te ci provarono. Non tutti ci riuscirono ”. cipazione era stata ottenuta, a denti stretti, Le autrici non rimangono estranee alle vi - Per completezza ricordiamo che altre centi - solo nel 1874, circolavano pregiudizi antie - cende che studiano, e spesso fanno sentire la naia di ebrei provenienti da St. Martin Vésu - braici. Il capo della Police Fédérale des loro voce. bie trovarono aiuto e riuscirono a salvarsi Ėtrangers dichiarava nel settembre 1942: Nel venire a contatto con una storia così atro - grazie all’opera di Don Raimondo Viale e “Non bisogna dimenticare che molti ebrei ce, emergono nelle autrici passioni di rabbia, Don Francesco Brondello, Giusti tra le Na - sono soggetti pericolosi per le nostre istitu - dolore, incredulità. zioni, che si prodigarono instancabilmente zioni… Sono abituati a condizioni di vita nel - A volte anche solo con una parola. Un esem - nell’assistenza agli ebrei nascosti nelle mon - le quali il loro istinto affarista può avere li - pio: nell’Impero Tedesco di fine ’800, il pro - tagne, organizzando una rete di sostegno di bero corso ”. gramma del partito conservatore, che appog - sacerdoti e di parrocchiani, distribuendo i La storia dell’Europa è una storia dell’antise - giava Bismark, recitava: “ Combattiamo l’in - contributi in denaro ricevuti dalla Delasem, mitismo. fluenza invadente e disgregante degli ebrei documenti falsi e conforto morale, organiz - sulla vita del nostro popolo ”. Le autrici evi - zando il trasporto di molti verso la Svizzera denziano, sarcasticamente, che l’appello fu e il sud dell’Italia, ed alla generosa ospitalità Libro di storie accolto per esempio in Sassonia con il 43% offerta dalla popolazione delle valli. dei voti, regione “ dove la popolazione ebrai - Oltre il nome è un libro di storie, di storie di in - ca rappresentava nientemeno che lo 0,25% dividui e di famiglie. Di ognuno dei 334 ebrei del totale”. Quel nientemeno esprime un giu - Le autrici stranieri in fuga attraverso l’Europa, le autrici, dizio e un sentimento. con un enorme impegno, si propongono di ri - Di Adriana Muncinelli conoscevamo in parti - costruire le vicende. Consultano archivi euro - colare, tra i suoi tanti lavori finalizzati allo stu - pei e israeliani, cercano i familiari delle vittime Conclusioni dio ed alla riflessione sulla Shoà, Even, la pie - con cui stabiliscono duraturi contatti, utilizza - truzza della memoria, sull’applicazione delle no i data base di , del Mémorial de Nell’indagare la vita di tante persone, le au - leggi razziali nella provincia di ; di Ele - la Shoà di Parigi e della Shoah Foundation, trici hanno sempre usato rispetto e pietà. na Fallo , giovane ricercatrice, appassionata traducono spezzoni di interviste disponibili su Per rispetto e pietà si sono soffermate ai bor - storica dell’antisemitismo, il saggio storico An - youtube, adottando le metodologie scientifiche di del lager di Auschwitz, “ senza osare pene - tisemitismo in America – Storia dei pregiudizi della ricerca storica e le tecnologie più moder - trarvi. Perché solo chi l’ha vissuta può vera - e dei movimenti anti-ebraici negli Stati Uniti ne offerte dall’uso della rete. mente comprendere e comunicare. Gli altri da Henry Ford a Louis Farrakhan. Senza l’inquadramento storico e politico non possono solo, con umiltà e con pena, ascol - Due ricercatrici, due storiche, specializzate sui si capirebbero i provvedimenti antisemiti, tarla. Immaginarla, sapendo che mai capire - temi della memoria e impegnate a vario titolo senza riflettere sui sentimenti e sul compor - mo davvero fino in fondo”. nella didattica della Shoà, con una partecipa - tamento di ogni persona, ci limiteremmo a Adriana Muncinelli ed Elena Fallo hanno la - zione commossa alle vicende degli uomini e numeri, a statistiche, senza comprendere l’e - vorato, con competenza e affetto, perché il delle donne, dei vecchi e dei bambini sradicati normità della sofferenza, senza riconoscere ricordo di 334 vittime, a volte definite affet - dalle loro abitazioni, deportati, massacrati. di ogni vittima il coraggio e la dignità. tuosamente “i nostri ebrei ”, non andasse per - so, perché potessimo udirne le voci e cono - Degli stranieri in fuga dalla Francia nelle scerne le vicende, sentire i loro sentimenti e vallate cuneesi conoscevamo i dati anagrafi - Confronto con l’attualità comprendere la forza e la dignità con cui ci, già presenti nel saggio di Alberto Cava - hanno lottato. glion Nella Notte Straniera , e che sono Confessano le autrici che la distanza tra il pre - Ed è per questo che le ringraziamo, commossi. iscritti nel Memoriale della Deportazione si - sente in cui scrivono e il passato oggetto del la - tuato nella stazione ferroviaria di Borgo San voro si faceva ogni giorno più ridotta, così terri - Beppe Segre Dalmazzo , ma poco di più. Era necessario, bilmente ridotta da rendere la scrittura qualche per centinaia di vite troncate, innanzitutto giorno terribilmente insopportabile. I verbali Oltre il nome: storia degli ebrei stranie - verificare e correggere la grafia imprecisa della Conferenza di Ėvian, in cui nel 1938 le na - ri deportati dal campo di Borgo San con cui erano stati registrati nel 1943 nomi di zioni più ricche della terra discutevano su come Dalmazzo - Adriana Muncinelli, Elena persone e località di provenienza, e poi sca - ripartire l’assorbimento degli ebrei braccati dai Fallo - Aosta: Le Château - 2016 - 716 vare nella storia, ricostruire vicende, restitui - nazisti, sono terribilmente simili alle riunioni p. - 21 cm. re ai nudi nomi umanità e sentimenti. del Parlamento Europeo che cercano, senza successo, di stabilire le quote dei migranti da ac - Con il libro Even, Adriana Muncinelli aveva cogliere. Oggi come allora le democrazie non portato la sua pietruzza in memoria degli riescono a concordare una strategia comune, Libreria CLAUDIANA ebrei residenti nella provincia di Cuneo, ora nell’indifferenza generale, come se la tragedia Via Principe Tommaso, 1 le due scrittrici, dopo aver lavorato per anni di milioni di persone non li riguardasse. 10125 Torino - tel. 011.669.24.58 con sacrificio e generosità, portano la pie - truzza della memoria a tante vittime senza specializzata in tomba, restituendo loro la voce perché possa - Una parola importante: studi storici e religiosi no raccontarci la propria vita. scienze umane e sociali “Dipende ” ebraismo classici e narrativa Libro di Storia “Dipende” Le autrici immaginano così abbia novità e libri per ragazzi risposto la quasi totalità degli internati a Borgo Oltre il Nome è un libro di Storia, una rilettura alla domanda di quale fosse la loro nazionalità. a due passi dal Centro Ebraico della storia d’Europa, indietro nel tempo, a E vanno avanti con un sorriso (la satira alla La Via di Fuga lia, in Spa gna e in Francia, riesce a salvarsi crisi. Un riassunto biografico di Andreas negli USA e sarà un economista celebre nel - Georgiou, capo dell’Elstat, dell’Istituto stati - 17 l’Institute for Advanced Study a Princeton. stico greco, esemplifica defezione e lealtà se - L’omaggio che rende il giornalista Federico Elaborato nel 2012/2013, il libro manifesta condo Hirschman e fa vedere il caos statale Fubini al prozio Renzo non è biografico. La una grande capacità prognostica. Ci troviamo greco. “Alba Dorata”, il movimento neofa - “storia” di Renzo Fubini occupa solo un ter - oggi a un punto di biforcazione della storia. scista, indottrina la povera gente, distribuen - zo del libro e dà pochissime informazioni La crisi della democrazia occidentale si an - do cibo e predicando un antisemitismo fero - sulla sua vita privata. Interpretando qualche nuncia nel peggioramento della situazione ce. Sullo sfondo di questa diagnosi viene de - foto di famiglia o decifrando la scrittura del economica. Il libro traccia un parallelo tra gli scritta dettagliatamente la corruzione in Ca - prozio il giornalista dimostra grande sensibi - anni trenta del secolo scorso e la situazione labria. Federico Fubini è entrato in contatto lità ed empatia. Ma la vita vissuta entra ap - attuale, e questo parallelo struttura la logica con una decina di persone a Catanzaro, vitti - pena nel racconto. La storia familiare dei Fu - delle analisi. La vita di Renzo Fubini è pre - me e organizzatori del disastro pubblico. La bini viene presentata da un punto di vista so - ziosa per capire ciò che accade adesso. Ren - città calabrese figura come sintomo di una si - cio-psicologico. I Fubini sono passati dal zo segue studi di economia negli anni1922- tuazione più generale. L’Italia, il “paese più mestiere di banchieri a quello di insegnanti 1926 con Luigi Einaudi, a ventotto anni entra disomogeneo d’Europa”, non è riuscito a li - delle superiori, con una forte volontà di sa - all’un iversità come professore di Finanza per berarsi delle istituzioni economiche del fasci - pere insieme a una certa trascuratezza per la cam biare dopo l’area di specializzazione, ot - smo. Mussolini crea il corporativismo italia - vita quotidiana. Il bisnonno dell’autore, pa - tenendo nel 1935 la cattedra di Teoria econo - no. “I cartelli dei sindacati e delle organizza - dre di Renzo e di Mario Fubini (famoso cri - mica all’università di Trieste. Con una borsa zioni degli imprenditori” occupano un ruolo tico letterario e nonno di Federico), Riccardo Rockefeller prosegue le sue ricerche a Lon - semipubblico. L’a buso del debito pubblico e Fubini pratica un patriarcalismo tradizionale dra e a New York nel 1929/30. Come testi - privato serve a man tenere il potere. Questa che renderà difficile al secondo figlio Renzo mone del grande crash della borsa, lo inte - struttura si è traghettata nella Repubblica. “E l’autonomia delle sue decisioni tanto prati - ressano le reazioni della mente umana alle prima o poi finisce in disfatta”. L’Europa ha che quanto emozionali. Renzo si sposa infat - fasi di crisi e di declino. Il suo pronipote si già vissuto la distruzione della democrazia e ti all’età di 38 anni, dopo aver sempre prete - serve del libro più famoso di Hirschman, dello stato di diritto. Renzo e Federico Fubi - so di voler restare solo. E i suoi tentativi di Exit, Voice and Loyalty (Cambridge MA, ni forniscono gli argomenti in sua difesa. salvarsi – è stato deportato ad Auschwitz nel 1970, Defezione, voce, lealtà ) come schema maggio 1944 ed è morto lo stesso anno – so - ermeneutico per strutturare e attualizzare la Christoph Miething no contrapposti alla via di fuga del suo più testimonianza del prozio. famoso allievo, Albert O. Hirschmann. L’e - Atene e Catanzaro sono i luoghi dell’indagi - breo tede sco di Berlino, studente di econo - ne socio-economica. Metodologicamente, il Federico Fubini - La Via di Fuga. Sto - mia a Trieste, dove Renzo è il suo docente di lavoro in situ consiste nella presentazione di ria di Renzo Fubini - Mondadori - Mi - laurea, è attivo nella lotta antifascista in Ita - individui che incarnano aspetti tipici della lano - 2014

È solo un cane ne ha tantissimi, 5000, il massimo consenti - redati da vecchie fotografie di to. Così noi (beh sì, ci sono anch’io tra i suoi famiglia riemerse dal pas - (dicono) amici) abbiamo seguito passo per passo la sato. lotta di Marina per cercare di salvare il suo No, a quel punto Marina cane: la ricerca di una istituzione in grado di non poteva più scrivere Succede talvolta che un piccolo libro susci - curarlo, l’intervento chirurgico, poi il traslo - solo la storia di Blasco, ti molte cose da dire perché le implicazioni co a Colico, la ripresa sorprendente, e in se - come si aspettavano i sono tante. Questo è sicuramente vero per guito le fantastiche avventure del cane a tre suoi amici, ma doveva l’ultimo romanzo di Marina Morpurgo: È zampe: le corse in riva al lago e in montagna integrare e dare un sen - solo un cane (dicono) . Forse chiamarlo “ro - nonché un appassionato innamoramento del - so a tutto quanto le sta - manzo” è improprio perché il libro ha una la cagnetta del giardino accanto. Tutte cose va succedendo in quei struttura insolita dovuta certamente al modo che Marina ci raccontava con affettuoso mesi tormentosi. Così la nel quale il libro è nato e si è sviluppato. umorismo. Ciò che molti amici del web chie - prima parte del libro è co - Perché in realtà è nato a “furor di popolo del devano a gran voce era la trasposizione in li - stituita da una serie di foto - web” per poi prendere un piega diversa dal bro di queste storie. grafie le cui didascalie rac - previsto. Ma nel frattempo sono successe altre cose contano il destino dei suoi pa - Per raccontarne la genesi dobbiamo partire dolorose: la salute dei suoi genitori si è de - renti: di chi ha perso la vita nella dall’autrice, Marina Morpurgo, costretta teriorata e nell’estate del 2016 sono morti Shoah e di chi, in modi diversi ha potuto dalle ristrutturazioni editoriali ad abbando - entrambi nel giro di un mese. Un periodo salvarsi, come i nonni Bassani, Irma e Gui - nare il mestiere di giornalista e a inventar - veramente triste, generatore di pensieri do, con sua madre Cecilia e la zia Silvia, na - si una nuova individualità professionale profondi che, a questo punto, hanno spinto scosti a Gambassi; come il padre Mario rifu - quale traduttrice e scrittrice. Dopo che i fi - Marina a concentrarsi sul passato della sua giato in Svizzera e come diversi altri parenti gli ormai adulti hanno trovato ognuno la famiglia. Un passato, condizionato dalle esuli in America. Nella seconda parte viene propria strada, lei è rimasta sola con il suo persecuzioni naziste, di cui in casa si era ripercorsa la storia della malattia di Blasco. cane Blasco. Un cane certamente speciale: sempre parlato poco e in modo molto ri - Ma c’era un elemento che inglobasse tutto? un timidone con due occhioni languidi, un duttivo. La coinvolgeva emotivamente so - Marina sentiva che doveva esserci qualco - simpatico nasone e, soprattutto, con un im - prattutto la storia della famiglia della ma - sa che creasse un’unità. Ed è stato al fune - menso affetto (ricambiato) per la sua Mari - dre salvatasi in un paesino della Toscana, rale del padre – quando ormai il libro era na. Gambassi, ospitata in una chiesa in disuso già in tipografia – che è arrivata l’illumi - Nell’autunno del 2015 una visita dal veteri - trasformata dal parroco, don Italo Ciulli, in nazione. nario per un disturbo banale ha un esito ina - ricovero per anziani e per gente in perico - Sono state le parole di un rabbino presente spettato: una diagnosi di carcinoma maligno lo. Così nella bacheca di Marina, oltre ai alla cerimonia a rivelarle cosa legava tutte al bacino. Marina comunica la notizia in fa - “post” su Blasco che per una strana combi - le vicende che stava vivendo e rievocando: cebook con parole tali da suscitare empatia e nazione del destino era nato proprio a «Siamo sulla terra per fare una differenza», solidarietà dei molti suoi amici. E di amici lei Gambassi, ne sono apparsi molti altri, cor - ossia, non siamo sulla terra per niente, ma per assolvere un compito, «rendere il mon - do un po’ meno malvagio». Il fattore unifi - cante era dunque la presenza costante di persone che hanno fatto, o stavano facendo qualcosa per rendere il mondo meno brut - to: chi fornendo un nascondiglio ai perse - guitati, chi dando un sostegno e un sorriso nell’accudire i genitori anziani, chi com - prendendo e accettando il fatto che (anche) per un cane si può soffrire ed essere in pe - na.

Silvana Calvo

Marina Morpurgo - È solo un cane (di - cono) - ed. Astoria/Assaggi - Milano - 2016 Adriano Olivetti, la presidenza dell’Associa - Adelphi – 2016 (pp. 120, € 12) Nella Buda - 18 Rassegna zione “Amici di Nevè Shalom”, la direzione pest occupata dai nazisti, gestita dalle Croci del periodico Keshet e molto altro fanno di Frecciate e accerchiata dai russi, un giovane Deborah Lipstadt – La verità negata – Ed. questo volumetto una lettura piacevole e ebreo galante… sopravvive in modo insolito e Le Scie – 2005 (pp. 411, € 20) Con il suo istruttiva. ( s) credibile solo nella finzione narrativa di que - primo libro La negazione dell’Olocausto. Il Marina Morpurgo – È solo un cane (dico - sto bizzarro racconto breve. L’autore, scom - crescente attacco alla verità e alla memoria no) – Ed. Astoria – 2016 (pp. 111, € 12) parso nel 1992, insieme al padre valente lette - Lipstadt aveva puntualmente identificato Autrice di libri per ragazzi e valente tradut - rato, ha costituito una specie di dinastia intel -

i David Irving quale “pericoloso negazioni - trice, Marina Morpurgo affida a questo libri - lettuale nell’Ungheria novecentesca.( s) sta”, ricevendone insieme all’editore querela no ammiccante la storia del fedele amico Raffaele Esposito – La nascita del teatro per diffamazione. Il presente testo racconta Blasco, inserita nella ben più ampia e com - ebraico. Persone, testi e spettacoli dai primi la preparazione e lo svolgimento del proces - plessa ricostruzione delle vicende famigliari esperimenti al 1948 – Ed. Accademia Uni - r so nel corso del quale, per la prima volta dal - al tempo delle persecuzioni, delle fughe e di versity Press – 2016 (pp. 247, € 17 ) Excur - la fine della guerra, la possibilità di avvaler - immani tragedie con l’ausilio di numerose sus storico e antropologico su una forma si della testimonianza di sopravvissuti è stata splendide fotografie. ( s) d’arte performativa in apparente contrasto rigettata. ( s) Imre Kertesz – L’ultimo rifugio. Romanzo di con l’etica ebraica, eppure praticata tradizio -

b Francois Fédier – Heidegger e il mondo un diario – Ed. Bompiani – 2014 (pp. 280, € nalmente a partire dalla storia della regina ebraico – Ed. Morcelliana – 2016 (pp. 209, 20) Quasi il testamento di un uomo che, ripen - Ester. Lo studio illustra le vicende delle rap - € 16) Assodata la “irreprensibilità” del pen - sando alla lunga vita trascorsa, tenta di fare il presentazioni in ebraico quanto quelle delle i siero filosofico, resta da dimostrare, nelle in - punto su alcune tematiche, quali il ruolo degli incerte e stentate compagnie yiddish dell’Eu - tenzioni dello studioso, l’infondatezza delle intellettuali e la letteratura, il rapporto con la ropa orien tale del ’900. Dai primi testi di l accuse di antisemitismo, fatta salva l’adesio - musica, gli affetti, l’identità (e braica solo in Leone de’ Sommi fino alla rinascita sionista ne al nazismo. Crociata intrapresa ormai da rapporto con gli antisemiti), la dittatura, l’esi - della lingua ebraica con il teatro tenda Ohel molti decenni e tuttora combattuta per chiari - lio, la fama e sopra tutto la Shoah. Gli oneri de - e poi l’Habima e il Cameri, tutti a Tel Aviv. re il pensiero politico di Heidegger e il suo rivati dall’assegnazione del premio Nobel, con Glossario, cronologia ed elenco schematico non essere stato dichiaratamente “anti-anti - la necessità di presentarsi e presenziare a even - delle produzioni fino al 1948 completano semita” ma solamente “non-antisemita”. (s ) ti in ogni parte del mondo, offrono spunto ad l’interessante saggio . (s ) Martha Nussbaum – La speranza degli af - una riflessione lucida, disincantata e a volte Stefano Massini – Qualcosa sui Lehman – flitti – Ed. Edb – 2016 (pp. 71, € 9) Testo spietata. La suddivisione del testo in brevi pa - Ed. Mondadori – 2016 (pp. 776, € 24) For - dell’allocuzione pronunciata in occasione ragrafi agevola la lettura della materia magma - ma letteraria innovativa questa della biogra - del bat-mitzvà a seguito della conversione tica del diario-romanzo. (s ) fia romanzata in forma di ballata da cui è sta - del l’autrice “filosofa per passione, ebrea per Alberto Burgio e Marina Lalatta Coster - to tratto lo spettacolo teatrale “Lehman tri - scelta”. Dalla morale universalistica all’etica bosa – Orgoglio e genocidio. L’etica dello logy” per l’ultima regia di Luca Ronconi e della dottrina ebraica . (s) sterminio nella Germania nazista – Ed. De - che, a breve, verrà trasposto sullo schermo. Bruno Segre – Che razza di ebreo sono io – riveapprodi – 2016 (pp. 352, € 20) Parten - Responsabile artistico del Piccolo Teatro di Ed. Casagrande – 2016 (pp. 125, € 13,80 ) do dalla chiave interpretativa della filosofia, Milano, dopo Strehler e Ronconi, il talentuo - Noto esponente dell’ebraismo laico italiano, gli autori cercano risposte agli interrogativi so giovane Massini è da alcuni anni lo scrit - impegnato concretamente a promuovere il che circondano il mistero orrendo dell’Olo - tore italiano più rappresentato al mondo. (s ) dialogo tra le diverse anime dell’ebraismo causto. Come è potuto avvenire e come è sta - Paul L.B. Drach – La cabala degli Ebrei – come pure tra arabi ed ebrei, Segre presenta to possibile che uno dei popoli più civilizza - Ed. PiZeta – 2016 (pp. 83, € 10) Questo li - una biografia ampia ed analitica, redatta in ti vi abbia assistito, vi abbia preso parte e ne bretto riproduce fedelmente l’edizione origi - occasione della garbata intervista rilasciata abbia portato vanto? ( s) nale francese La CABALE DES HEBREUX al l’amico Saibene. L’esperienza accanto ad Ferenc Karinthy – Tempi felici – Ed. vengée de la fausse imputation de panthéi - sme par le simple exposé de sa doctrine d’a - près les livres cabalistiques qui font autorité par le Chev. Paul L.B. Drach pubblicato in Roma nel 1864. L’autore (1791 – 1865), ex Cerimonie di estremo saluto rabbino convertito al cattolicesimo, lo scrive per contrastare l’affermazione di tale dott. PRIMO STABILIMENTO DI TORINO Frank che pretendeva di dimostrare, sulle or - CASA FONDATA NEL 1848 me di Spinoza, Kant, Shelling, Hegel, che i cabalisti ebrei erano tutti panteisti mentre, a suo parere, “il dogma cristiano vi è professa - to così chiaramente come nei Padri della ORGANIZZAZIONE FIDUCIARIA DELLA COMUNITÀ EBRAICA DI TORINO Chiesa” e che “esiste una cabala vera e sen - za miscugli che si insegnava oralmente nella Via Barbaroux, 46 - 10122 TORINO - Tel. (011) 54.60.18 - 54.21.58 sinagoga antica il cui carattere è francamen - te cristiano”. Affermazioni che meglio spiegò nel suo libro De l’Harmonie entre l’Eglise et la Sinagogue . Libriccino più cu - rioso che comprensibile per chi non sia stu - dioso della materia. (e) Tadeus Pankiewicz – Il farmacista del ghetto di Cracovia – Ed. Utet – 2016 (pp. 276, € 16) L’autore, insignito nel 1983 della medaglia di “Giusto tra le nazioni”, ha avuto il merito di avere, nonostante le pressioni dei nazisti, mantenuto funzionante la sua farma - cia all’interno del costruito ghetto di Craco - via il che gli ha permesso, oltre che di conti - nuare a curare ed aiutare in ogni modo gli ebrei ivi rinchiusi, di raccogliere, su quanto nello stesso avvenuto, le sue memorie, che presenta come testimonianza storica in que - sto libro autobiografico. (e) Moshe Behar, Sandy Kedar e Oren Yfta - chel, Yifat Bitton – Israele, Palestina, Me - dioriente. Una prospettiva etnostorica – Ed. Zambon – 2016 (pp. 137, € 10) L’editore presenta il progetto di una nuova raccolta di saggi – dopo quello intitolato Ebrei arabi: terzo incomodo? pubblicato nel 2012 – con l’intento di “proseguire la riflessione su alcu - ne tematiche chiave già accennate nella sud - detta raccolta” e, precisamente: 1) il rappor - to fra ebraismo askenazita, ebraismo sefardi - ta e mondo arabo, 2) la politica del sionismo nei Paesi limitrofi alla Palestina prima del ’48 con la conseguente regionalizzazione del conflitto arabo ebraico; 3) le ricadute di tale l’opera monumentale dell’autore, pubblicata a in cui le sue rivendicazioni sono state inte - politica sulle modalità di costruzione del re - partire dal 1995, che riguarda l’ultimo secola - grate nella vita politica nonché sociale, intel - 19 gime israeliano di etnocrazia-apartheid, gli re scorcio della storia biblica, dall’ingresso lettuale e culturale dell’Occidente e su come assetti istituzionali odierni e i possibili sce - nella terra promessa sotto la guida del bellico - lo specifico contesto dell’Europa centrale ab - nari futuri. Questo primo volume del nuovo so Giosuè fino all’esilio babilonese e alla sto - bia permesso che si giungesse all’Olocau - progetto, intitolato “ Genesi storica e costru - ria della regina Ester. I partecipanti al corso di sto”. Ciò non ostante è un ottimo testo di di - zione di un regime etnocratico di apartheid” avvicinamento vi ritroveranno, tra le altre, la vulgazione storica anche se la conclusione contiene tre brevi saggi: 1) Speculazioni storia di Giona, già oggetto delle lezioni del - cui arriva è altrettanto generica, disarmante e astratte in un vuoto regionale: “Stato uni - l’ing. Franco Segre. Chi non ha letto i volumi sconfortante: “…l’antisemitismo, sotto for - co”, “Due popoli-due Stati, Stato binaziona - precedenti troverà qui lo spunto per iniziare a ma di un risentimento verso il successo e il le” di Moshe Behar 2) Il regime di gestione leggere l’opera sin dall’inizio. (e) potere degli ebrei, illusori o meno che siano, della terra e le relazioni sociali in Israele di Piotr M.A. Cywinski – Non c’è una fine. e sotto forma di repulsione o di un pregiudi - Alexander /Sandy) Kedar e Oren Yiftachel; Trasmettere la memoria di Auschwitz – Ed. zio sociale e culturale, durerà finché ci sa - 3) La costruzione di un sogno: arabi e miz - Bollati Boringhieri – 2017 (pp. 148, € 15) ranno ebrei, esattamente come potrebbe ac - rachi uniti contro la discriminazione di Yifat Due autobiografie strettamente intrecciate: cadere a ogni altro gruppo etnico o religioso Bitton. Si tratta di saggi che, pur nella loro quella dell’autore, direttore del Memoriale e facilmente identificabile. La domanda è: co - brevità, appaiono densi e degni di una atten - Museo di Auschwitz-Birkenau dal 1996 e, fi - me possiamo mantenere entro limiti minimi ta lettura, anche se il titolo del progetto lascia no al 2014. direttore del Centro Internaziona - e “innocui” questa “eterna” forma di antise - più di un dubbio sulla posizione politica di le per l’educazione su Auschwitz e l’Olocau - mitismo? Se la domanda è posta in questi ter - chi l’ha scritto. (e) sto; e quella del campo di concentramento e mini, la risposta all’antisemitismo va cercata AA.VV. – Venezia, gli Ebrei e l’Europa 1516- di sterminio di Auschwitz, come era e come in definitiva non in uno stato ebraico ma nel - 2016 – Ed. Marsilio – 2016 (pp. 531) Catalo - appare oggi alle migliaia di visitatori che ogni l’istituzione di un sistema davvero globale di go ragionato della mostra veneziana che costi - anno vi si recano. “Quando si mette Au - pluralismo liberale”. (e) tuisce uno dei momenti più significativi delle schwitz a fuoco nella propria coscienza, Joe Kubert – Yossel 19 Aprile 1943 la se - manifestazioni per il 500° anniversario dell’i - quando si impara non tanto a vivere con lei conda notte della pasqua ebraica. La rivol - stituzione del ghetto di Venezia, evento milia - ma attraverso di lei, allora non c’è modo di ta del Ghetto di Varsavia – RW Edizioni – re della storia della presenza umana nella città. tornare indietro. Niente la taglierà fuori dalla 2015 (€ 23,95) Una graphic novel scritta e La mostra ripercorre la storia del ghetto non - mia coscienza, anche se io cambiassi lavoro. disegnata dall’autore, emigrato in America ché la storia dell’integrazione ebraica dopo A parte casi eccezionali, come quelli di chi con i suoi quando aveva due mesi di vita, una l’abbattimento delle porte, offrendo così una scappa molto in fretta dopo appena qualche immaginaria autobiografia di quel che gli sa - visione completa anche delle relazioni del mese, di solito nessuno lascia davvero Au - rebbe potuto succedere se non fosse riuscito Ghetto con Venezia e un esempio della capa - schwitz”. Con molte fotografie di Auschwitz a emigrare, sullo sfondo della rivolta del cità del popolo ebraico di accogliere e rispetta - come si presenta oggi. (e) ghetto di Varsavia, sulla base dei racconti re la diversità e, nello stesso tempo, riuscire a Steven Beller – L’antisemitismo – Ed. Il sentiti dai suoi genitori, sui dati storici dispo - conservare la propria identità. Il volume, pre - Mulino – 2017 (pp. 149, € 13,50) Questo li - nibili, su notizie giunte ai suoi genitori “per zioso, è diviso in capitoli scritti da autori di - bro – riedizione riveduta e corretta di quello lettera dei sopravvissuti e dei loro cari du - versi, ognuno dei quali affronta un aspetto par - pubblicato dall’autore in Inghilterra nel 2007 rante e dopo la guerra... Un’opera di fantasia ticolare della vita del ghetto con abbondanza di e poi nel 2015 – partendo dalla definizione, basata su un incubo realmente accaduto”. (e) splendide illustrazioni e, al termine, di una ric - piuttosto generica, per cui “L’antisemitismo chissima bibliografia. (e) è l’odio per gli ebrei che si è diffuso attra - A cura di Moshe Idel – Il male primordiale nella verso i secoli e i continenti”, “si concentra Enrico Bosco (e) Qabbalah. Totalità, perfezionamento, per - sul movimento politico-ideologico, sul modo e Silvana Momigliano Mustari (s) fettibilità – Ed. Adelphi – 2016 (pp. 411, € 32) In questo ponderoso testo, l’autore, uno tra i massimi studiosi della mistica ebraica, analizza le teorie, presenti nelle fonti qabba - listiche, e non solo, che affermano che il ma - le si è manifestato prima del bene, in primo luogo all’interno della stessa struttura divina e, in questo senso, è “un atto primordiale il cui unico responsabile è Dio” o che comun - que dipende da lui e non è, invece “un’evo - luzione secondaria all’interno del processo creativo, una distorsione, un errore o il risul - tato di un peccato” (come nella tesi cristia - na). Lettura difficilissima se non per gli stu - diosi dell’e braismo e, in particolare, della mistica ebraica ma che può contenere spunti d’interesse per tutti. (e) Pierre-André Taguieff – L’antisemitismo – Ed. Raffaello Cortina – 2016 (pp. 139, € 13) Il testo rappresenta, insieme, una storia dell’antisemitismo in genere, un tentativo di definizione delle varie forme che lo stesso ha assunto o assume e delle conseguenze, anche tragiche, che lo stesso ha prodotto nel corso del tempo. Partendo dal senso generico del termine, inteso come “l’insieme di discorsi, TorinoToStay apar tments rappresentazioni, credenze, pratiche e forme Via C amerana, 6 Torino istituzionali che, storicamente, hanno come denominatore comune la palese ostilità nei cell +39 3318169827 confronti degli ebrei, delle loro credenze reli - tel/f ax +39 011 5621670 giose e dei loro modi di vita”, l’autore estrae le varie forme che lo hanno contraddistinto Situati a pochi passi dalla Co munità Ebraic a, potete trovare sette nel tempo, da quello cristiano legato all’idea apparta menti appena ristrutturati in uno stabile di fine ’800 con tut - di “deicidio” a quello islamico di guerra tra re - ti i co mfort di un hote l: a 100 m. dalla Stazione di Porta Nuova, dalla ligioni, dalla diffidenza per le difficoltà di as - Metropolitana e dal bus per l’aeroporto di Caselle, a pochi passi dai similazione alle accuse di complottismo mon - diale, dal manicheismo che spiega il corso del musei cittadini, da via Ro ma e dalle vie dello shopping. Potrete al - mondo con la lotta tra il principio del Bene loggiare nella casa del libro, in quella del gusto, del verde, del mer - contro quello del male incarnato nel l’ebreo al - cato, del cinema, dell’arte o della musica. l’odierno antisionismo radicale che si pone “al È disponibile al primo piano un appartamento attrezzato per lo centro della nuova giudeofobia globalizzata e Shabbat, con timer, plata , termos e pentole e stoviglie kasher . ideologicamente antisemitica” alimentata da una vulgata antiisraeliana a tutto tondo. (e) Louis Ginzberg – Le leggende degli ebrei. LA TUA CASA PER ANDARE ALLA SCOPERTA VI. Da Giosué a Ester – Ed. Adelphi – 2016 (pp. 554, € 38) L’editore presenta, in questo DELLA TORINO CHE NON TI ASPETTI sesto e ultimo volume, la conclusione del - 20 lettere I miei giornalini Senza fronzoli Da piccolo mi veniva il batticuore quando mi arrivava il Corrieri - Carissima Ha Keillah, DIRETTRICE RESPONSABILE: no Dei Piccoli, e poi Topolino. invio il mio contributo alla rivista. Anna Segre Dopo la guerra mi illuminavo per l’immensa rivista patinata delle Apprezzo molto il lavoro equilibrato e serio che traspare dal - COMITATO DI REDAZIONE: truppe americane VICTORY, e poi, per le pagine tipografiche gual - l’impegno redazionale. In particolare trovo stimolante l’imposta - Manuel Disegni, Alda Guastalla cite de “Il calendario del Popolo”, e poi del mensile HECHA - zione generale. C’è in questa asciutta veste tipografica, senza Pons, Emilio Hirsch, Emilio Jona, Anna Maria Levi Fubini, Anna LUTZ, poi per i commenti alla Parashah. fronzoli, un ché di severo, che è sempre segno di ricerca e di Segre, David Terracini Poi “Il Ponte”, poi “Civiltà delle Macchine”, poi Linus, poi “Le emet [ verità, ndr ]. WEBMASTER: Scienze”, poi “Sistemi intelligenti”. Poi è sparito il batticuore, an - Naturalmente non sono sempre d’accordo: questo fa parte del Sergio Franzese che se non ho smesso di leggere periodici. gioco. SEGRETARIA DI REDAZIONE: Non è sparito perché il batticuore amoroso è proseguito, e continua, Però, in un mondo sempre più legato all’apparenza e all’esterio - Paola De Benedetti per Ha Keillah: una finestra da cui, affacciandosi fuori, si vede il rità, Ha Keillah è segno di una ricerca che va alla sostanza dei di - REDAZIONE: Piazzetta Primo panorama a 360 gradi, bello o brutto che sia. scorsi. Levi, 12 - 10125 Torino Nei tempestosi anni Cinquanta gli operai Fiat andavano al lavoro Che possiate sempre conservare questo senso problematico del fu - PROGETTO GRAFICO di Bruno ostentando nella tasca della giacca il quotidiano “L’Unità”. turo! Scrascia, David Terracini Come si può oggi ostentare Ha Keillah in quest’epoca di giubbotti È questo il mio augurio. COMPOSIZIONE con lo zip? Cordialmente E VIDEOIMPAGINAZIONE: la fotocomposizione , Aldo Zargani Giuliano Della Pergola Via S. Pio V, 15 – 10125 Torino STAMPA: La Grafica Nuova, via Somalia 108/32 – Torino ricordi REGISTRAZIONE: Tribunale di Torino 16-9-1975 n. 2518 Guido Levi Sacerdotti Paolo De Benedetti PROPRIETÀ: Gruppo di Studi Un altro vecchio amico, Guido Levi Sacer - Quasi novantenne, l’11 dicembre nella Asti Paolo se n’è andato e non vedremo più quel Ebraici, associazione - presso dotti, ci ha lasciati il 21 gennaio scorso. sua e dei suoi avi, è scomparso Paolo De Be - suo sorriso un po’ sornione, dolce e limpido, il Centro Sociale della Co - munità Ebraica di Torino, Guido aveva rivissuto con noi la storia sua nedetti: uno tra i massimi biblisti della nostra ma lo abbiamo nel cuore. Piazzetta Primo Levi, 12 - e della sua famiglia – una famiglia antifa - epoca, sorretto da una fede profonda ed ori - È stato un uomo di confine come è caratteri - 10125 Torino scista – in un’intervista pubblicata nel giu - ginale che gli ha permesso di conciliare l’e - stico di tutti gli ebrei, anche se lui ebreo non c/c Postale 34998104 gno 2011: gli studi interrotti con le leggi braismo ereditato per via paterna con il cat - era. Suo padre è stato l’ultimo di una lunga ca - GRUPPO STUDI EBRAICI razziali, la fuga con il padre attraverso le tolicesimo materno; animo gentile e amico tena della famiglia della comunità ebraica asti - Piazzetta Primo Levi, 12 montagne, la separazione dalla madre e degli animali, lo vogliamo ricordare con un giana: Lebeit Barukh. Cioè De Benedetti. La 10125 Torino dalla sorella, il rocambolesco ricongiungi - suo componimento poetico “in forma di riv ” sua mamma invece aveva origini in una fami - Codici IBAN: mento in Svizzera. (contesa talmudica). glia molto cattolica e Paolo non ha voluto tra - Nonostante l’età – era nato nel 1925 – e fi - dire né l’uno né l’altro, e con la sorella Maria Banca Prossima: no a che le condizioni di salute glielo han - ha sempre frequentato la Chiesa in modo serio c/c n. 1000/115568 no consentito, ha partecipato sempre alle Nicky-Pierino gatto buonissimo e a volte critico, cercando nei testi tutti gli ap - IT20K0335901600100000115568 attività della Comunità accompagnato da pigli per evidenziare la certa ebraicità di Gesù. Renata, la premurosa e attenta compagna Sul cuscino di nuvole bianche Nei suoi studi si è dedicato alla ricerca degli BIC BCITITMX della sua vita; ancora ultimamente, in oc - la bianca Pucchia ti aspettava. E ora strumenti che gli permettessero una conoscen - casione di un lavoro di ricerca sui docenti lecca la tua testolina graziosa, za approfondita dei testi biblici: dall’ebraico BancoPosta: IT 40 O 07601 01000 e allievi allontanati nel 1938 condotto dal e tu con gentile gorgoglio biblico all’aramaico, al greco e al latino. Nel 000034998104 Liceo Alfieri per il giorno della Memoria, le racconti di noi che aspettiamo. suo lungo percorso di docenza, che affiancava nonostante le sue condizioni di salute ave - O Signore, è questa l’alleanza al lavoro accuratissimo in editoria in Bompia - va dato la sua disponibilità rispondendo ad fatta da te con uomini e animali ni e poi in Garzanti, ha insegnato ebraico bi - alcune domande in un’intervista video a dopo il diluvio, che non mandi più blico e cultura tradizionale ebraica ad una cura della figlia Sara; aveva ricordato il perché altre vie ci sono per morire? schiera di studenti e studentesse che compon - compagno che l’aveva chiamato spregiati - Se non prometti che lassù vedrò gono oggi una parte importante di chi si vuole vamente “ebreo”, la lezione impartita il anche Flock, anche Cino, Dick e Lilla, impegnare nel dialogo ebraico-cristiano. giorno successivo dal professore con un Puck e Babù e Fufi e tutti i mici La sua produzione comprende molti libri e arti - elogio della libertà religiosa garantita dal - e le micie e la Pucchia e lo stornello coli, e un numero infinito di interventi ai con - lo Statuto Albertino, e poi l’esclusione dal e gli angeli quadrupedi che qui vegni: nel 1974 ha pubblicato La chiamata di “suo” Ginnasio Liceo Alfieri: un’ingiusti - ci rendono amabile la vita, Samuele , nella cui premessa scrive “ L’autore, zia che non ha mai perdonato. se non prometti che vedrò anche loro, che se dovesse dichiarare la propria fede si de - Una persona di grande sagacia e ironia e al ti restituisco la resurrezione finirebbe giudeo-cristiano, non crede di avere Louis Kahn, contempo un uomo che è sempre stato do - e resto nel mai più dello sheol. scritto cose originali, e non lo vorrebbe, perché ve doveva essere , come è stato ricordato il suo proposito è stato di leggere e non di in - Salk Institute for Che il suo desiderio possa essere soddisfatto! Biological Studies, nel limmud [ studio ] in sua memoria, non a ventare risposte: ma spera vivamente di non es - La Jolla (San Diego), caso centrato sul tema della responsabilità. sere considerato un autore di meditazioni. La California Che il suo ricordo sia di benedizione. T.L. sua professione di fede spiega la parte che han - no qui l’Antico Testamento, potente correttivo al pietismo cristiano, e il giudaismo che lo ac - compagna in esilio nella ecclesia gentilitatis”. E qui sta la sua originalità, non essersi fermato alle letture bibliche, ma essersi tuffato in tutta la produzione ebraica postbiblica ad iniziare dai Maestri farisei, per una lettura “giusta” (cioè esente da ingiustizia) della Bibbia, specie del - l’Antico Testamento. Con la grande famiglia ebraica De Benedetti, Paolo e Maria hanno sempre mantenuto un rapporto affettuoso che si esprimeva al meglio nelle serate del Seder di Pesach. È stato per me e per Amos – ma anche per i nostri figli – un grande amico e un affettuoso compagno di strada nel nostro raccontarci nel dialogo ebraico-cristiano, che ha implicato per noi stessi una costante ricer - ca, uno studio approfondito nel rispecchia - mento con l’altro, iniziato con il commento alla Parashà settimanale nella nostra casa di Asti nel lontano 1977 … e ancora in itinere. Che il ricordo di Paolo sia di benedizione. Laura Voghera Luzzatto