Avvenire 14 Ottobre 2009
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MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2009 28 APPUNTAMENTI PRETI E SUORE «GIUSTI» ITALIANI SOCIETÀ ED ENCICLICA VESCOVI E CARDINALI ◆ Domani alle 17.30 alla Sala monsignor Vincenzo Fagiolo (Roma) Lauree della Facoltà di Scienze monsignor Giuseppe Placido Nicolini (Assisi) Politiche dell’Università statale di cardinal Pietro Palazzini (Roma) Milano, via Conservatorio 7, monsignor Angelo Rotta (Budapest, Ungheria) discutono di temi sociali in relazione alla crisi e in riferimento SACERDOTI DIOCESANI alla recente enciclica «Caritas in monsignor Angelo Bassi (Rondanina, Genova) veritate» di Benedetto XVI, Stefano don Arrigo Beccari (Nonantola, Modena) Zamagni, Maurizio Ferrera, don Enzo Boni Baldoni (Toano, Reggio Emilia) Pierangelo Sequeri, Laura monsignor Guido Bortolameotti (Cloz, Trento) Boella, Giorgio Vittadini. don Alfredo Braccagni (Ancaino, Siena) Coordina Daniele Checchi. don Francesco Brondello (Valdieri, Cuneo) don Eugenio Bussa (Serina, Bergamo) LA DOTTRINA SOCIALE don Michele Carlotto (Valli del Pasubio, Vicenza) ◆ Domani alle 10.30 presso don Leto Casini (Firenze) l’Università Cattolica di Brescia, don Alessandro Daelli (Roma) Sala riunioni, via Trieste 17 sulla don Angelo Dalla Torre (Treviso) enciclica «Caritas in veritate» e «La don Giuseppe De Zotti (Treviso) Dall’alto dottrina sociale nel tempo della don Alessandro Di Pietro (Roma) il cardinale globalizzazione, si confrontano monsignor Giulio Facibeni (Firenze) Vincenzo Luigi Morgano, Mario Benedini, don Giulio Gradassi (Castiglioni, Firenze) Fagiolo, don Silvana Platto, Ferdinando Cavalli. don Vivaldo Mecacci (Sovicille, Siena) Giulio Facibeni, don Alfredo Melani (Roma) don Arturo don Ernesto Ollari (Canesano di Calestano, Parma) Paoli e madre don Arturo Paoli (Lucca) Elisabeth don Ferdinando Pasin (Treviso) Hesselblad. don Francesco Repetto (Genova) LA STORIA Donne e bambini ebrei sfollati e ospitati da Pio XII a Castelgandolfo nel 1943 don Benedetto Richeldi (Finale Emilia, Modena) monsignor Luigi Rosadini (Vignano, Siena) IN QUESTIONE don Dante Sala (Mirandola, Modena) don Carlo Salvi (Genova) monsignor Beniamino Schivo (Città di Castello, Perugia) don Giovanni Simeoni (Firenze e Treviso) don Gaetano Tantalo (Tagliacozzo, L’Aquila) don Raimondo Viale (Borgo San Dalmazzo, Cuneo) A Padova il Giardino don Federico Vincenti (Perugia) fa memoria Giusti d’Italia, RELIGIOSI di altri Giusti padre Armando Alessandrini, salesiano (Roma) padre Pasquale Amerio, dottrinario (Saluzzo, Cuneo) Nel «Giardino dei giusti» di padre Francesco Antonioli, salesiano (Roma) Padova il 18 ottobre saranno padre Aldo Brunacci, francescano (Assisi) messe a dimora altre 10 piante per padre Antonio Drèssino, redentorista (Roma) ricordare altrettanti giusti. Per il ecco la «rete» padre Maria Leone Ehrhard, cistercense (Roma) genocidio armeno sono Hasan padre Giuseppe Girotti, domenicano (Torino) Amca, Jacob ed Elisabeth Kunzler. padre Rufino Nicacci, francescano (Assisi) Per il genocidio ebraico, Pietro e padre Benedetto Maria Peteul, cappuccino (Roma) Giuliana Lestini, suor Marguerite padre Francesco Raspino, dottrinario (Saluzzo, Cuneo) Bernes, padre Antonio Dressino, padre Cipriano Ricotti, domenicano (Firenze) Gertrud Luckner, Giovanni e padre Emanuele Stablum, concezionista (Roma) Regina Bettin, Varian Mackey Fry. religiosa Per il genocidio ruandese RELIGIOSE Jacqueline Mukansonera, Zura madre Antonia Antoniazzi, suore di N.S. di Namur (Roma) Karuhimbi. Per il genocidio DI ROBERTO BERETTA la casa generalizia a Roma, procla- madre Maria Augustina Badetti, suore di N.S. di Sion (Roma) bosniaco Vanka Sucur, Duro per gli ebrei mata beata nel 2000, e padre Giu- madre Maria Agnese Benedetti, suore di N.S. di Sion (Roma) Ivkovic, Dragan Andric. Padova ha n "classifica" siamo decimi tra seppe Girotti, domenicano teologo madre Emerenzia Bolledi suore di San Giuseppe di Chambèry (Roma) il suo Giardino dei Giusti del tutte le nazioni del mondo, con Sono pochi i nostri ed esegeta già sotto sorveglianza del- madre Sandra Busnelli, missionarie di Maria (Firenze) Mondo dal 5 ottobre 2008, e vi si I468 «Giusti» su 22765: il 2% del la dittatura fascista, deportato e mor- madre Maria Maddalena Cei, Serve di Maria SS. Addolorata (Firenze) onorano i Giusti dei genocidi a totale. E, di questi 468 italiani, ses- connazionali to a Dachau per la sua attività a so- madre Ferdinanda Corsetti, suore di San Giuseppe di Chambèry (Roma) partire dal XX secolo. Lo scorso santuno (circa un ottavo) apparten- stegno dei profughi ebrei: la sua cau- madre Maria Angelica Ferrari, domenicana (Fossano, Cuneo) anno sono state messe a dimora gono al clero cattolico: per la preci- riconosciuti: solo 468. sa di beatificazione è in corso. madre Marta Folcia, missionarie di Maria (Firenze) dieci piante. Dal 19 ottobre, in sione 30 sono sacerdoti diocesani, 12 suor Luisa Girelli, suore di N.S. di Sion (Roma) varie scuole superiori di sei città erano i religiosi e 15 le religiose, 4 i ve- Fra questi, 61 Le reti madre Elisabetta Maria Hesselblad, brigidina (Roma) capoluogo del Veneto, avverranno scovi. Così almeno recita il catalogo fra vescovi, preti, frati Vari religiosi operarono all’interno di madre Maria Giuseppina Lavizzari, benedettina (Ronco di Ghiffa, Verbania) incontri e dibattiti sul tema, alla di Yad Vashem, il memoriale israe- organizzazioni più vaste. Da segna- madre Marie Marteau, orsolina (Roma) presenza dei protagonisti o di liano dell’Olocausto che dal 1962 e- e suore. Ecco lare la Delasem (Delegazione per l’As- madre Fernanda Talamonti (Offida, Ascoli Piceno) testimoni delle loro azioni. samina i dossier dei non ebrei che sistenza degli Emigranti ebrei), atti- madre Benedetta Vespignani, missionarie di Maria (Firenze) salvarono gli ebrei durante la Shoah una mappa da don vissima associazione nata nel 1939 e attribuisce loro il titolo di «Giusto Facibeni a don Arturo dalla solidarietà interna delle comu- PASTORI PROTESTANTI Una mostra a Roma tra le nazioni». nità israelitiche italiane, alla quale – Tullio Vinay, valdese (Firenze) Sono pochi o sono tanti i «Giusti» i- Paoli ai meno noti in varie zone d’Italia e soprattutto du- Daniele Cupertino, avventista (Roma) per gli islamici taliani? Difficile stabilirlo, anche per- rante il periodo di clandestinità do- nello Yad Vashem ché – secondo i calcoli della specia- po il 1943 – prestarono però colla- lista Liliana Picciotto – gli ebrei ri- borazione numerosi cattolici e sa- masti nei territori controllati dalla nali dopo la guerra: Vincenzo Fagio- cerdoti; tra questi ultimi, tutti ora an- Gli sconosciuti mo, dove i contrabbandieri li ac- Torna a Roma da oggi al 23 Repubblica di Salò dopo l’8 settem- lo e Pietro Palazzini, all’epoca sacer- noverati tra i «Giusti»: a Firenze don Don Luigi Rosadini, parroco nel se- compagnavano oltre confine. Il fio- ottobre, negli spazi espositivi della bre 1943 erano relativamente pochi, doti attivi a Roma. Leto Casini e padre Cipriano Ricotti; nese, ospitò una famiglia ebrea in rentino don Giulio Gradassi preparò Camera dei deputati, la mostra circa 33.360 (lo 0,07% della popola- Ma ben noti sono anche altri «Giusti»: a Genova don Francesco Repetto, se- canonica e accompagnò in bici- anche il pane azzimo per la Pasqua «Giusti dell’Islam», che racconta le zione); di essi 8869, cioè un quarto, come don Raimondo Viale, parroco gretario incaricato dall’arcivescovo cletta un giovane ebreo (vestito da degli ebrei che ospitava, così come storie - ancora poco conosciute - furono arrestati e quasi tutti instra- piemontese immortalato come «il cardinale Boetto, e quindi don Carlo prete) che voleva arruolarsi tra i par- l’abruzzese don Gaetano Tantalo: di alcuni musulmani che dati per la Germania: ne tornarono prete giusto» da un libro di Nuto Re- Salvi; a Nonantola don Arrigo Bec- tigiani. A Saluzzo i religiosi Dottri- che conservò fino alla morte un pez- salvarono la vita a ad alcuni ebrei mille. Gli ebrei italiani morti nei la- velli; o il lucchese Arturo Paoli, tuttora cari, salvatore dei 100 ragazzi di «Vil- nari Pasquale Amerio e Francesco zetto del pane non lievitato offerto- durante la persecuzione nazista. ger furono esattamente 7860, cui si vivente, poi divenuto Piccolo Fratel- la Emma» (alla cui vicenda è stato de- Raspino celarono un’altra famiglia gli dai profughi che nascondeva. Nell’esposizione sono illustrate aggiungono 303 persone uccise nel- lo di De Foucauld e missionario in A- dicato uno sceneggiato Rai); a Roma nel loro collegio. Madre Antonia An- figure che, per il loro gesto di la Penisola. «La percentuale di so- merica Latina nonché autore di nu- il cappuccino di origine francese pa- toniazzi delle Suore di N.S. di Na- I laici coraggio e umanità, sono pravvissuti in Italia – scrive Bracha merose opere spirituali: durante la dre Maria Benedetto, incaricato di mur per salvare una famiglia di ebrei Ma sarebbe grandemente ingiusto riconosciute anche dallo Yad Rivlin di Yad Vashem – fu alta per la guerra travestì da prete un ebreo, fa- fare da corriere clandestino per tra- ospite e minacciata di delazione dal dipingere l’aiuto cristiano agli ebrei Vashem, il memoriale della grande ondata di solidarietà e di at- cendolo apparire come il segretario sportare grosse somme per gli aiu- guardiano filofascista del conven- come una faccenda esclusivamen- Shoah a Gerusalemme. tiva partecipazione della popolazio- del vescovo. Ancora: padre Emanue- ti, con i salesiani Armando Ales- to, mandò un prete a minacciare te clericale. Furono anzi molti i cat- L’iniziativa è della Fondazione ne alle azioni di soccorso». Ed «è im- le Stablum, eminente medico