Rivista Di Temi Di Critica E Letteratura Artistica Numero 14 – 23 Dicembre 2016 Copyright © 2010 Tecla – Tribunale Di Palermo – Autorizzazione N
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Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica numero 14 – 23 dicembre 2016 Copyright © 2010 teCLa – Tribunale di Palermo – Autorizzazione n. 23 del 06-10-2010 ISSN 2038-6133 – DOI: 10.4413/RIVISTA RivistaRivista didi temitemi didi CriticaCritica ee LetteraturaLetteratura artisticaartistica Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica numero 14 – 23 dicembre 2016 Direttore responsabile: Giovanni La Barbera Direttore scientifico: Simonetta La Barbera Comitato Scientifico: Claire Barbillon, Franco Bernabei, Silvia Bordini, Claudia Cieri Via, Rosanna Cioffi, Maria Concetta Di Natale, Antonio Iacobini, César García Álvarez, Simonetta La Barbera, François-René Martin, Emilio J. Morais Vallejo, Sophie Mouquin, Giuseppe Pucci, Massimiliano Rossi, Alessandro Rovetta, Gianni Carlo Sciolla, Philippe Sénéchal, Giuliana Tomasella Redazione: Carmelo Bajamonte, Francesco Paolo Campione, Roberta Cinà, Nicoletta Di Bella, Roberta Priori, Valentina Di Fazio Progetto grafico, editing ed elaborazione delle immagini: Nicoletta Di Bella e Roberta Priori issn: 2038-6133 - doi: 10.4413/rivista Università degli Studi di Palermo Copyright © 2010 teCLa Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale Tribunale di Palermo – Autorizzazione n. 23 del 06-10-2010 Dipartimento Culture e Società www1.unipa.it/tecla Società Italiana di Storia della Critica d’Arte © 2010 Università degli Studi di Palermo Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica numero 14 – 23 dicembre 2016 4 Stefano Colonna Erasmo, la polemica sull’Antico e l’Italia 19 Antonio Cuccia Una scheda su un disegno raffigurante l’Andata al Calvario qui restituito a Polidoro da Caravaggio 27 Francesco Paolo Campione Un prototipo delle riviste d’arte in Italia: la “Deca di Belle Arti” (1813) 66 Maria Chiara Bennici La ricognizione siciliana di Giovanni Morelli e Gustavo Frizzoni 92 Elvira D’Amico La via di Palermo. Una sconosciuta copia del Maratti Proprietà artistica e letteraria riservata all’Editore a norma della Legge 22 aprile 1941, n. 663. Gli articoli pubblicati impegnano unicamente la responsabilità degli autori. La proprietà letteraria è riservata alla rivista. I testi pubblicati non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Gli dell’Oratorio di S. Cita nella chiesa della Madonna del autori debbono ottenere l’autorizzazione scritta per la riproduzione di qualsiasi materiale protetto da copyright. In riferimento al materiale iconografico fornito dagli autori a corredo dei testi, la Redazione SS. Rosario di Milazzo si riserva il diritto di modificare, omettere o pubblicare le illustrazioni inviate. I lavori sono pubblicati gratuitamente. È possibile scaricare gli articoli in formato pdf dal sito web di “teCLa”. È vietata qualsi- asi riproduzione totale o parziale anche a mezzo di fotoriproduzione, Legge 22 maggio 1993, n. 159. Erasmo, la polemica sull’Antico e l’Italia Stefano Colonna politico unitario importantissimo la cui portata storica è stata solo recentemente scandagliata in modo scientifico. Elena Valeri ha molto A partire dall’ultimo decennio del xv secolo viene attuato opportunamente riportato l’attenzione (2007) sul precedentemente per la prima volta in modo sistematico il progetto di creazione a poco noto libro Historiae de bellis italicis di Girolamo Borgia dove si tavolino dell’Italia grazie alla politica del pontificato borgiano che, trova menzionata appunto la teoria della costituenda Italia.2 sotto la guida di Alessandro vi e di suo figlio Cesare, il cosiddetto Ai giorni nostri gli storici e i politici hanno una visione della “Duca Valentino”, con l’aiuto delle armi e dell’inganno e secondo la moderna Unità d’Italia molto curiosa, tanto che la sua data d’inizio celebre definizione di Machiavelli del “fine che giustifica i mezzi” viene ancora oggi festeggiata a partire dal 1861 invece che, più reali- diede inizio all’unione forzata di alcuni importanti signorie italiane. sticamente, dal 1870 anno in cui avvenne la presa di Roma. Il piano Famoso il caso della Romagna, meno universalmente noto quello di del papa borgiano aveva invece posto Roma, già nel Quattrocento, Palestrina tolta al barone Francesco Colonna suo signore che riuscì a come centro politico della costituenda Italia. ritornarne in possesso solo dopo la morte del papa Borgia, grazie ad Giulio ii Della Rovere, pur ponendosi in linea generale in contrappo- un atto notarile redatto in segreto per certificare che la cessione del sizione netta col predecessore, come avveniva di regola nei pontificati feudo prenestino era avvenuta con la forza.1 A prescindere dal metodo in base ad una legge naturale di alternanze, nondimeno ne conservò la utilizzato, al papa Borgia va riconosciuta la paternità di un progetto politica filo-italica conquistando Bologna e cacciandone i Bentivoglio teCLa - Rivista temi di Critica e Letteratura artistica 4 numero 14 - dicembre 2016 nel 1506 (e 1507) tanto che la Agesandro, Atenodoro di Rodi e Polidoro, Gruppo sorte della illustre casata bolo- del Laoocoonte, eseguito tra I secolo a.C. e I secolo d.C. da un originale bronzeo del 150 a.C. circa gnese verrà paragonata dal poeta (ritrovato durante gli scavi del 14 gennaio 1506 latino Evangelista Maddaleni in una vigna di proprietà di Felice de Fredis situata nel Colle Oppio a Roma), Città del Vaticano, Capodiferro al Laocoonte rinve- Musei Vaticani. nuto a Roma nello stesso anno ◆ ◆ ◆ ed avvolto insieme ai figli dalle avvicendavano con un’attività spire dei serpenti marini.3 convulsa di alleanze, aperte e Anche se Giulio ii non aveva disfatte a seconda delle conve- una vera e propria mania nienze, tanto che le famiglie antiquariale come quella di nobili romane si articolarono Alessandro vi che faceva deri- in partiti “guelfi” e “ghibel- vare la sua insegna araldica lini” per poter attuare le poli- del toro dal bue api egizio ed tiche del doppio e triplo gioco era arrivato a far rappresentare quando necessario. Una cosa, questo tema negli affreschi di ripeto, fu pacifica per tutti, sia Pinturicchio della Sala dei Santi per la classe senatoriale romana in Vaticano, anche il papa Della che per tutta la curia romana Rovere aveva dedicato grande e tutti i pontefici, e cioè che attenzione alla cultura antiqua- la città di Roma doveva essere riale e quindi posto la città di Roma al centro della sua politica, pro- sempre il punto ideale a cui fare riferimento. prio come tutti i suoi predecessori a partire da Martino v Colonna. Ebbene, riflettendo sui momenti luttuosi della città di Roma nella E anche se nel corso del Quattrocento i centri di gravità del potere storia troviamo in età post antica il primo sacco di Roma di Alarico del politico oscillarono paurosamente a seconda dei teatri di guerra che si 410 d.C. e poi, molti secoli dopo, il Sacco di Roma dei Lanzichenecchi teCLa - Rivista temi di Critica e Letteratura artistica 5 numero 14 - dicembre 2016 cultura antiquariale romana ispirata all’Hypnerotomachia (1499) Stemma di papa Alessandro VI con il toro Borgia, Roma, in quanto committente sia del Ninfeo di Bramante di Genazzano Passetto di Borgo (foto corte- 5 sia di Stefano Colonna) (1508-1511 sicuramente completato nel 1518) sia delle splendide ◆ ◆ ◆ illustrazioni egizie presenti nel suo celebre messale miniato (dipinto a partire dal 1517), tra cui una statuetta appunto egizia ritrovata a del 1527 motivato, Tivoli ed oggi conservata nel Museo di Berlino. Statuetta già pre- si badi bene, anche sente nel Cinquecento nel Museo di Francesco Colonna Jr. e molto da un’istanza reli- probabilmente, anzi quasi certamente, proveniente dalla collezione giosa, vale a dire di Francesco Colonna Sr., signore di Palestrina ed autore dell’Hypne- la missione vendi- rotomachia, che nel Quattrocento fu appunto governatore di Tivoli.6 catoria dei luterani Il cardinale Pompeo Colonna, protagonista della storia che si svolse contro la presunta intorno agli anni del Sacco di Roma, fu uno strenuo fautore della immoralità della cultura antiquariale da lui interpretata anche in chiave politica. città eterna cri- Nel Sacco vero e proprio del 1527 Stefano Colonna, figlio di Francesco stiana corrotta e signore di Palestrina, fu valido difensore delle mura vaticane tanto paganeggiante. 4 che il nobile romano si vide riconosciuto successivamente da papa È cosa nota solo Clemente vii il feudo del castello di Stroncone in Umbria a ragione agli storici più del suo impegno personale nella difesa della città. 7 Quindi la poli- informati che il Sacco di Roma del 1527 fu preceduto dal cosid- tica dei Colonna si alternava, a seconda delle necessità contingenti, detto “pre-sacco” dei Colonna del 1526 capeggiato dal cardinale senza avere un carattere univoco.8 Pompeo Colonna che era diventato, come noto, il punto di riferi- A cavallo di questi episodi storici stanno due opere letterarie molto mento dell’imperatore. Giova ricordare che Pompeo, dopo la morte importanti per la letteratura artistica e per la cultura antiquariale di Francesco Colonna romano (ante 1517?) e di suo cugino il cardi- romana e “italiana”, quasi del tutto sottaciute dagli storici molto nale Giovanni (1508), era diventato il rappresentante della nuova probabilmente anche per motivi ideologici. La prima di queste fonti teCLa - Rivista temi di Critica e Letteratura artistica 6 numero 14 - dicembre 2016 Bernardino di Betto detto Pinturicchio, Città del Vaticano, Appartamento Borgia, Sala dei santi, Episodi legati al mito di Iside e Osiride ◆ ◆ ◆ è un testo, caduto nel dimen- ticatoio fino a qualche anno fa e riportato brillantemente alla luce da Fabio Forner che nel