Messina: Alla Scoperta Di Un Patrimonio C
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Una Collezione Di G. Seguenza Conservata Presso L'istituto Tecnico
Boll. Malacol., 46: 29-35 (1/2010) Una collezione di G. Seguenza conservata presso l’Istituto Tecnico Commerciale “O.G. Costa” di Lecce Rafael La Perna () & Mauro D’Abramo Dipartimento di Geologia Riassunto e Geofisica, Università L’Istituto Tecnico Commerciale “O.G. Costa” di Lecce possiede una piccola collezione paleontologica di di Bari, Via Orabona 4, Giuseppe Seguenza. Sembra che la collezione sia stata donata da Seguenza a Cosimo De Giorgi, fonda- 70125 Bari, Italia, tore del Museo di Scienze Naturali presente all’interno dell’Istituto. Il materiale è costituito sopratutto da [email protected] molluschi, brachiopodi e coralli provenienti dai depositi plio-pleistocenici di Messina e Reggio Calabria. Il materiale più interessante della collezione è rappresentato da esemplari di specie di brachiopodi, coralli e cirripedi descritte da Seguenza e dal gasteropode Calliostoma bullatum (Philippi, 1844), una specie batiale poco nota. Abstract The finding of a small palaeontological collection of Giuseppe Seguenza in Lecce (Apulia) is herein re- ported. The collection was most probably given by Seguenza himself to Cosimo De Giorgi (1842-1922), for the Natural History Museum he founded in the school building dedicated to Oronzo Gabriele Costa, were the collection is housed. The material consists of 92 lots, mainly molluscs, brachiopods and corals from the Plio-Pleistocene deposits cropping out in the Messina and Reggio Calabria area. The most interesting mate- rial is represented by brachiopod, coral and cirriped species described by Seguenza, and a poorly known deep-sea gastropod, Calliostoma bullatum (Philippi, 1844), herein illustrated and commented. Parole chiave Giuseppe Seguenza, Cosimo De Giorgi, fossili, collezioni storiche, Lecce. -
I Terremoti E I Maremoti Dello Stretto Di Messina Dal Mondo Antico Alla Fine Del XX Secolo: Descrizioni E Parametri
estratto dal volume: Il terremoto e il maremoto del 28 dicembre 1908: analisi sismologica, impatto, prospettive, a cura di G.Bertolaso, E.Boschi, E.Guidoboni e G.Valensise, DPC–INGV, Roma–Bologna 2008, 813 pp. I terremoti e i maremoti dello Stretto di Messina dal mondo antico alla fine del XX secolo: descrizioni e parametri Alberto Comastri e Dante Mariotti Un excursus storico di oltre duemila anni sintetizza le conoscenze atte- state da fonti scritte. Antiche testimonianze, annotazioni in codici me- dievali, ma anche dettagliate relazioni di epoca moderna e rilevazioni contemporanee consentono di delineare un quadro il più possibile com- pleto della sismicità di quest’area, abitata fin dai tempi più remoti. Emergono diversi terremoti minori, alcuni dei quali quasi dimenticati, che tuttavia confermano un’immagine dell’attività sismica nell’area dello Stretto caratterizzata da eventi frequenti, ma dominata da rari ter- remoti catastrofici. Un’esplorazione nella storia sismica dello Stretto L’abate Giuseppe Mercalli, nel suo classico studio I terremoti della Calabria meri- dionale e del messinese (1897), definì 18 “centri sismici” – oggi diremmo aree sismo- genetiche – da cui si originavano i terremoti che periodicamente colpivano la parte meridionale della Calabria e il messinese. Tra questi, Mercalli non considerò il “cen- tro sismico” dello Stretto di Messina, perché riteneva che le notizie di cui era in pos- sesso, relative a terremoti localizzati a Messina e a Reggio Calabria, fossero effetti lo- cali di terremoti originati in aree adiacenti, soprattutto nella zona della Piana di Gioia Tauro, di cui fossero rimasti ignorati gli effetti nelle aree epicentrali. Dopo il catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908, Mercalli (1909) fu costretto a rivedere la sua ipotesi precedente e, al termine dello studio dedicato a quell’evento straordinario, riconobbe l’esistenza del “centro sismico” Reggio–Messina, a cui colle- gò oltre al terremoto del 1908, gli altri eventi di cui aveva notizia. -
Messinesi Insigni Del Sec. Xix Sepolti Al Gran Camposanto
GIORGIO ATTARD MESSINESI INSIGNI DEL SEC. XIX SEPOLTI AL GRAN CAMPOSANTO (Epigrafi - Schizzi Biografici) ,. • < in copertina: Messina, Gran Camposanto: Cappella Peirce (ing. V. Vinci) SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA REPRINT OPUSCOLI l 1. G. ATTARD Messinesi insigni del sec. XIX sepolti al Gran Camposanto (Epigrafi, Schizzi Biografici), 2" ed., a cura di G. Molonia, Messina 19912 (1926) SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA GIORGIO ATTARD MESSINESI INSIGNI DEL SEC. XIX SEPOLTI AL GRAN CAMPOSANTO (Epigrafi - Schizzi Biografici) Seconda Edizione a cura di GIOVANNI NfOLONIA MESSINA 1991 Vincenzo Giorgio Attard (Messina 1878 - 1956) INTRODUZIONE Nella raccolta di immagini di Messina preterremoto pervenuta attraverso Gaetano La Corte Cailler si trova una vecchia fotografia di Ledru Mauro raffigurante il "Gran Camposanto di Messina: il Famedio". In primo piano, seduto, è un anziano signore con una grande barba bianca con accanto, sdraiata a suo agio sul prato, una esile figura di ragazzo. In basso è la scritta di pugno del La Corte: "Il custode Attard e suo nipote". Giorgio Attard senior fu il primo custode-dirigente del Gran Cam posanto di Messina, di quell'opera cioè - vanto della municipalità peloritana - che, iniziata nel 1865 su progetto dell'architetto Leone Savoja, era statainauguratail6 aprile 1872 conIa solenne tumulazione delle ceneri di Giuseppe La Farina. Di antica e nobile famiglia maltese, Attard si era trasferito a Messina agli inizi dell 'Ottocento. Qui era nato il lO febbraio 1878 il nipote Vincenzo Giorgio Attard da Eugenio, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Natalizia Grasso. Rimasto orfano di padre in tenera età, Giorgio junior crebbe e fu educato dal nonno, che gli trasmise l'amore per il Camposanto sentito come "il sacro luogo dove si conservano le memorie della Patria, silenziose e nobili nel verde della ridente collina, sede degna per un sereno riposo". -
Curriculum Vitae
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI NOME MARIACHIARA MICELI Laurea Magistrale in Chimica TITOLO DI STUDIO ISTRUZIONE E FORMAZIONE 12 DICEMBRE 2019 Abilitazione alla professione di Chimico Votazione 136/150 Università degli Studi di Messina, Messina (Italia) 12 MARZO 2019 Laurea Magistrale in Chimica (indirizzo analitico-biologico) Votazione 110/110 con Lode Università degli Studi di Messina, Messina (Italia) Titolo della Tesi: “Capacità sequestrante dei derivati fosfonici dell’acido nitrilotriacetico verso il Ca2+ in soluzione acquosa” Università degli Studi di Messina, Messina (Italia) NOV 2018– MAR 2019 Tirocinio curriculare Laboratorio di Ricerca di Chimica Analitica del Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali dell’Università degli Studi di Messina, Messina (Italia) Attività svolta: Valutazione delle capacità complessanti di leganti di interesse biologico e/o ambientali mediante l’impiego della potenziometria e della spettroscopia 1HNMR SET 2017– NOV 2018 Tirocinio curriculare Laboratorio chimico del Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ArpaCAL), Reggio Calabria (Italia) Attività svolta: Determinazione di metalli in matrici ambientali con le tecniche ICP MS e ICP OES 20 LUGLIO 2016 Laurea Triennale in Chimica Votazione 110/110 Università degli Studi di Messina, Messina (Italia) Titolo della Tesi: “Capacità sequestrante dell’N-Acetilcisteina nei confronti del Cd2+ NOV 2015– GEN 2016 Tirocinio curriculare Laboratorio di -
Archivio Storico Messinese 75
Vol. XIV· Rosario Moscheo SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA MECENATISMO E SCIENZA NELLA SICILIA DEL '500 I VENTIMIGLIA DI GERACI ED IL MATEMATICO FRANCESCO MAUROLICO cm. 21x13,5 - pp. VIII, 248 - (Analecta, 6), Messina 1990 Vol. XV . Francesca Paolino GIACOMO DEL DUCA. LE OPERE SICILIANE Presentazione di Sandro Benedetti cm. 28,5x21,5 - fase. I, pp. X, 122, fase. Il, tavv. 13 - (Analecta, 5), Messina 1990 ARCHIVIO STORICO Vol. XVI· Gerd Van De Moetter HISTORISCH·BIBLIOGRAPHISCHER ABRIB DER DEUTSCHEN SIZILlENREISENDEN . 1600-1900 MESSINESE BREVE PROFILO STORICO- BIBLIOGRAFICO DEI VIAGGIATORI TEDESCHI IN SICILIA. 1600-1900 Presentazione di Sandro Benedetti cm. 28,5x21,5 - pp. 274 - (Analecta, 6), Messina 1991 75 VoI. XVII· Giuseppe A.M. Arena . POPOLAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA A LIPARI NEL 1610 ....:I Analisi, elaborazione statistica e sintesi dei Riveli di Lipari O conservati nell'Archivio di Stato di Palermo > cm. 28 ,5x21,5 . pp. 374· (Testi e Documenti, 7), Messina 1992 ""-I Vol. XVIII· Gianluigi Ciotta V'l LA CULTURA ARCHITETTONICA NORMANNA IN SICILIA ""-I Rassegna delle fonti e degli studi per nuove prospettive di ricerca Z cm . 28,5x21,5 - pp. 456 · (Analecta, 7), Messina 1992 V'l -V'l ""-I VoI. XVIII •. AA.VV. CONTRIBUTI DI STORIA DELLA MEDICINA ~ Atti del XXXIV Congresso Nazionale di Storia della Medicina O Messina 27 - 29 ottobre 1989 u cm. 24x17 · pp. 772· (Acta Fretensia, 3), Messina 1992 -O Vol. XX . Giuseppe Grosso Cacopardo E= OPERE V'l Volume Primo. Scritti Minori (1832-1857) a cura di Giovanni Molonia O cm. 24x16,2 - pp. 592 - (Opera Omnia, 1), Messina 1994 -> Vol. -
2008-2018 Da Franco Munafò Ad Alfonso Polto
ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2110 - SICILIA E MALTA Rotary Club Messina 2008-2018 da Franco Munafò ad Alfonso Polto A cura di Giovanni Molonia ROTARY CLUB MESSINA ANNO ROTARIANO 2017-2018 ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2110 - SICILIA E MALTA Prefazione La fortuna mi ha riservato un grande onore: festeggiare i primi novant’anni del Rotary Club Messina da Presidente del sodalizio. Un impegno e una responsabilità non indifferenti che vanno ad aggiungersi a quelli del “normale” anno di servizio. Ripercorrendo con la memoria e le immagini gli ultimi dieci anni di vita del club è inevitabile essere assalito dall’emozione che si prova rivedendo tante facce amiche, alcune delle quali non sono più tra noi. Questo libro è dedicato, anzitutto, alla memoria di quei soci che in questi anni sono venuti a mancare, lasciando un ricordo indelebile in tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di conoscerli: penso, tra gli altri, a Franco Munafò, autorevole Presidente del club nell’anno 2008-2009, a Franco Scisca, al quale dobbiamo la creazione delle Targhe Rotary, a Manlio Nicosia, socio dai mille interessi e amico affettuoso, a mio padre, Franco Polto, che per primo mi ha fatto apprezzare il Rotary con il suo esempio. In questi ultimi dieci anni il Rotary International è cambiato ed è cambiato anche il nostro club, sempre più aperto alle donne e ai giovani che hanno apportato nuova linfa con le loro idee ed il loro entusiasmo. Non è stato facile raccogliere tutto il materiale necessario a portare a termine questa pubblicazione; ancora una volta Giovanni Molonia è stato indispensabile, distinguendosi per spirito di sacrificio e bravura. -
Fra Tardogotico E Rinascimento: Messina Tra Sicilia E Il Continente
Artigrama, núm. 23, 2008, 301-326 — I.S.S.N.: 0213-1498 Fra Tardogotico e Rinascimento: Messina tra Sicilia e il continente FULVIA SCADUTO* Resumen L’architettura prodotta in ambito messinese fra Quattro e Cinquecento si è spesso prestata ad una valutazione di estraneità rispetto al contesto isolano. L’idea che Messina sia la città più toscana e rinascimentale del sud va probabilmente mitigata: i terremoti che hanno col- pito in modo devastante Messina e la Sicilia orientale hanno probabilmente sottratto numerose prove di una prolungata permanenza del gotico in quest’area condizionando inevitabilmente la lettura degli storici. Bisogna aggiungere che i palazzi di Taormina risultano erroneamente retrodatati e legati al primo Quattrocento. In realtà in questi episodi (ed altri, come quelli di palazzi di Cosenza) il linguaggio tardogotico si manifesta tra Sicilia e Calabria come un feno- meno vitale che si protrae almeno fino ai primi decenni del XVI secolo ed è riscontrabile in mol- teplici fabbriche che la storia ci ha consegnato in resti o frammenti di resti. Il rinascimento si affaccia nel nord est della Sicilia con l’opera di scultori che usano il marmo bianco di Carrara (attivi soprattutto a Messina e Catania) e che sono impegnati nella realizzazione di monumenti, altari, cappelle, portali ecc. Da questo punto di vista Messina segue una parabola analoga a quella di Palermo dove l’architettura tardogotica convive con la scultura rinascimentale. L’influenza del classicismo del marmo, della tradizione tardogotica e il dibattito che si innesca nel duomo di Messina, un cantiere che si andava completando ancora nel corso del primo Cinquecento, sembrano generare nei centri della provincia una serie di sin- golari episodi in cui viene sperimentata la possibilità di contaminazione e ibridazione (portali di Tortorici, Mirto, Mistretta ecc.). -
YOU CAN DO Welcome to the Vibrant Palazzo Madama Overlooking Heart of the City That Has in Turin Piazza Castello
TURIN CITY GUIDE ® JULY 2021 WWW.WHEREITALIA.COM/TURIN ALL YOU CAN DO Welcome to the vibrant Palazzo Madama overlooking heart of the city that has IN Turin Piazza Castello. marked Italian history SIGHTSEEING | MUSEUMS | SHOPPING | DINING | ENTERTAINMENT | MAPS DISCOVER DISCOVER MORE Turin July 2021 Dear friends and readers, the tourism sector is Where tips in great difficulties all over the world. We must therefore thank 26 SHOPPING you who are reading us At Tonatto you can find now because you are In love home fragrances and nonetheless the hope of recovery as the world perfumes, or create BRENTATORE your scent. CORSO VERCELLI slowly overcomes the CORSO ALESSANDRIA pandemic.TANGENZIALE We ItaliansNORD TORINO VI A PAG ANE LLI Parrocchia Santa Gianna have experienced all CORSO GIUSEPPE GARIBALDI 32 DINING CORSO GIULIO CESARE V I A L A N Z O S T R A D A D I D R U E N D O manner of crises and we ‘Le Vitel Étonné’ S T R A D A D I Dwith R U E N D O have always overcome STRADA DI DRUENDO VIA VERONESE restaurant serves 500 m them by trying not VIA V I A R E I S S R O M O L I BERGERA VENAR Piedmontese dishes, V IA A NDREA SANSOV IA to lose that smile of V I A R E I S S R O M O L I IN O VIA TRAVES CORSO GAETANO SCIREA Juventus Museum VIA VERONESE re-imagined to suit REBAUDENGO ELLA welcome that we once C V ST IA RADA DE Allianz Stadium GIOV LLA CONTI VI NESSA VIA REISS ROMOLI A AL contemporary tastes. -
Percorsi Etruschi "In Verità È Impressionante Constatare Che Per Due Volte, Nel VII Secolo A
2 Prefazione "L’uomo che non è mai stato in Italia, è sempre cosciente di un’inferiorità." Samuel Johnson Perché possiamo parlare dell’Italia come Opera Unica? Certo è che in essa sono concentrati la maggior parte dei beni artistici esistenti sul pianeta Terra, questo senza tener conto delle enormi ricchezze che ci rappresentano in alcuni tra i musei più importanti del mondo come il Louvre a Parigi, l’Heritage a San Pietroburgo o la National Gallery a Londra, visto e considerato che, insieme all’Egitto e alla Grecia, siamo tra i paesi più depauperati da un punto di vista patrimoniale, oltre che, da sempre, l’Arte Italiana fa scuola a studenti e artisti provenienti da ogni dove, talvolta diventati celeberrimi come Balthus, Picas- so e Turner, e che hanno affrontato i viaggi più avventurosi per studiare i no- stri capolavori i quali hanno influenzato visibilmente le loro opere. La famosa "Sindrome di Stendhal" prende nome proprio dalla reazione emo- tiva ansiogena che colse il famoso scrittore Francese e che egli racconta nel suo libro "Roma, Napoli e Firenze" descrivendola come una sintomatologia paralizzante dovuta all’improvvisa bellezza di un monumento e che lo colse uscendo dalla chiesa di Santa Croce, nel capoluogo toscano. Nel solo territorio Italiano contiamo cinquantacinque siti UNESCO a cui va aggiunto il Vaticano e senza tener conto che luoghi come Ercolano e Pompei sono considerati un unico sito. Trattasi di un numero pari a quello che può vantare la Cina, ma l’estensione dell’Italia, come si sa, è ben più ridotta. In sostanza, ovunque ci si trovi, nel nostro bel paese, si rischia di essere colpiti dalla stessa Sindrome che colse Stendhal. -
Curriculum Vitae
CURRICULUM VITAE ROSARIO VILARDO, Architetto Indirizzo xxxxxxxxxxxxxxxx Telefono xxxxxxxxxxxxxxxxx E-mail xxxxxxxxxxxxxxxxxx Cittadinanza Data di nascita xxxxxxxxxxxxxxxxx Sesso M Documento d’identità xxxxxxxxxxxxxxxxx Codice fiscale xxxxxxxxxxxxxxxxx Qualifica Dirigente III fascia Ufficio REGIONE SICILIANA - Servizio Museo Interdisciplinare Regionale di Messina E-mail ufficio Telefono ufficio xxxxxxxxxxxxxx – Fax: xxxxxxxxxxxxxxx Incarico attuale Dirigente responsabile Unità Operativa II Manutenzione e restauri: Esperienze professionali INSEGNAMENTO Dal 2000 al 2007 Università degli Studi, Messina, Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile indirizzo edile Corso di Laurea in Ingegneria Edile per il Recupero Docente a contratto di Recupero e conservazione degli edifici, Restauro I e Restauro II: attività continuativa di docenza annuale e semestrale a studenti del III, IV e V anno del corso di studi, relatore o correlatore in oltre quaranta tesi di laurea sui temi del restauro dei monumenti, del recupero, del consolidamento strutturale e antisismico. Attività di docenza frontale e individuale, con l’insegnamento delle metodiche della progettazione del restauro, attraverso lo studio e l’analisi di edifici storici e di study cases, delle tecniche del rilievo per il restauro, dei degradi, delle problematiche strutturali delle murature dissestate, degli interventi di protezione civile, delle metodiche del consolidamento antisismico, della sicurezza nei cantieri di restauro, etc. Tutor in vari cicli di Dottorato di ricerca presso il Dipartimento di scienze per l'ingegneria e per l'architettura dell'Università di Messina arch. Rosario Vilardo 1 Dal 1991 SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI Messina Dirigente III fascia Dal 1991 al 1999 Dirigente dell’Ufficio di Zona con compiti di istruzione degli atti relativi alla tutela Paesaggistica e all’alta sorveglianza Architettonica: fino al 1995 per i comuni della zona nebroidea; fino al 1999 per i Comuni della fascia ionica (da Taormina e Castelmola fino a Francavilla e a Scaletta Z.). -
Debora Magno
ARCHIVIO STORICO MESSINESE Periodico fondato nel Millenovecento SOCIETÀ MESSINESE DI STORIA PATRIA ARCHIVIO STORICO MESSINESE - 83 - MESSINA 2002 BENEDETTO ROCCO IL GIUDEO-ARABO IN SICILIA NEI SECOLI XI-XV* 1. Che gli Ebrei dimoranti in Sicilia nel periodo chiamato “della dominazione musulmana” parlassero in arabo, è cosa risaputa: ne fanno fede – se ce ne fosse bisogno – anche le lettere ritrovate, e in parte pubblicate e tradotte, nella Geni- zah del Cairo (lingua araba in caratteri ebraici). Che la con- tinuassero a parlare nel periodo normanno (sec. XI-XII) si poteva arguire dal fatto che moltissimi musulmani erano rimasti nell’Isola sotto i due Ruggeri di Altavilla e i due Guglielmi, loro successori nel regno. La documentazione coeva dice senza dubbio che ai musulmani era concesso redigere i loro atti in arabo, come ai greco-bizantini di redi- gerli in greco, e ai siculo-normanni in latino. Per il giudeo- arabo rimangono a testimoniarlo due documenti redatti in tale lingua, l'uno a Palermo, l'altro a Siracusa, rispettiva- mente del 1149 e del 1187; l’uno in lapide quadrilingue (lati- no, greco, arabo in caratteri arabi, arabo in caratteri ebraici)1 l'altro monolingue su pergamena2. La tolleranza nell'espres- * Su presentazione del socio prof. Federico Martino, l’Archivio Storico Messinese pubblica questo inedito contributo dell’eminente semitista mons. Benedetto Rocco, la cui redazione è precedente al 2001. 1 Cfr. M. AMARI, Le epigrafi arabiche di Sicilia, trascritte, tradotte e illu- strate a cura di Francesco Gabrieli, Palermo 1971, N. XXVII, pp. 201-212. 2 Cfr. J. WANSBROUGH, A Judaeo-Arabic Document from Sicily, in “Bulletin 6 BENEDETTO ROCCO sione linguistica era accompagnata alla tolleranza nell’e- sperienza religiosa. -
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ITALIAN The Art of Intelligent Travel Organising ITALIAN Borgo Santo Pietro, Tuscany THE ART OF INTELLIGENT TRAVEL ORGANISING AT EXPRESSIONS WE MARRY THE ART of intelligent travel organising and a passion, love and knowledge of Italy. The result is that we can bring you the true flavour of Italy and its captivating charm. Holidays and travel experiences to Italy are all about an appreciation of things Italian: the way of life, the culture, the art, the design, the landscape, the food and the wine. The Italian countryside exudes a classical harmony that is all but imprinted in the Western psyche and the charm and humour of the Italian people creates an endearing sense of well- being. As true Italian specialists we know how to share with you the passion that is Italy and its true flavour. Our clients have taken comfort in recent times in the fact that we have been in business for 28 years now and obviously have confidence in what we do. Over these years not only have we grown in experience but we have also developed excellent relationships with our suppliers. You gain from these relationships as they give us numerous benefits that we pass on to you such as early booking offers, free room upgrades etc. Sometimes we're not even aware of the small but important gestures they make to our clients behind the scenes but they do tell us quite readily that they enjoy having our clients as guests in their hotel. We are proud to be a specialist organiser of bespoke holidays and travel experiences to a destination as rich as Italy.