Cronache Parlamentari

Anno XII - n. 5/6 - 15-30 marzo 2013 Quindicinale dell’Assemblea Regionale Siciliana Edito dalla Fondazione Federico II

Le Icone Bizantine a Cronache Parlamentari sommario Numero 5/6 - 15/30 marzo 2013

La grande mostra di messina

2 Iniziata la “primavera culturale” Parla il Presidente dell’ars giovanni ardizzone

6 Le icone tornano in Sicilia dopo oltre cento anni

10 La presentazione della mostra al museo “Maria Accascina”

14 Atene-Messina: in viaggio con le icone

18 Un catalogo di 400 pagine racconta la mostra

26 L’Icona oggetto di venerazione

30 I manoscritti della biblioteca di Messina

34 La Messina cosmopolita dell’800

in questo 38numero La cultura bizantina in riva allo Stretto

42 Le meraviglie del Museo “Maria Accascina”

Cronache Parlamentari Quindicinale Direttore Redazione editoriale PuBBLIcItà e BanDI Anno XII - n. 5/6 - 15-30 marzo 2013 Quindicinale dell’Assemblea Regionale Siciliana Edito dalla Fondazione Federico II dell’Assemblea Giovanni Ardizzone Via Nicolò Garzilli, 36 90141 Palermo Regionale Siciliana Tel. +390916262833 Direttore responsabile Fax +390916262962 edito dalla Fondazione Federico II Lelio Cusimano [email protected] In redazione Stampa Sergio Capraro Officine tipografiche Registrazione presso Aiello & Provenzano Srl Clara Salpietro Via del Cavaliere, 93 - Bagheria Le Icone il Tribunale di Palermo n. 21 Bizantine Progetto grafico chiuso in redazione a Messina del 13 novembre 1962 Rosy Ingrassia 26 marzo 2013 cOMPLeSSO MOnuMentaLe PaLazzO ReaLe

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Il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone racconta come è nata l’idea della mostra sulle Icone bizantine

“da Messina è partita la primavera culturale”

l progetto che permetteva di gurata nella città peloritana presso dizzone, il quale illustra il progetto riportare in Sicilia, per qualche il Museo Interregionale “Maria sul ritorno, temporaneo, a Mes- Imese, le icone bizantine pro- Accascina”, dove rimarrà in espo- sina delle icone bizantine e cosa venienti da Messina e trasferite sizione fino al 26 maggio. Da giu- ha rappresentato per la città dello in Grecia subito dopo il dram- gno e per circa due mesi la mostra Stretto. matico terremoto del 1908, si è sarà ospitata poi presso le Sale Presidente Ardizzone come è concretizzato. Dopo cinque anni, Duca di Montalto del Palazzo nata l’idea della Mostra sulle o forse più, di impegno e di si- Reale di Palermo. icone bizantine? nergia tra istituzioni nazionali Fervido sostenitore, sin dal primo L’idea di questa mostra nasce nel ed internazionali, la mostra “Im- momento, dell’idea della mostra lontano 2003, quando la Comu- magine e scrittura. Presenza Greca e della sua realizzazione è stato nità Ellenica dello Stretto viene a Messina dal Medioevo all’età il Presidente dell'Assemblea Re- a sapere dell’esistenza di queste Moderna” il 23 marzo è stata inau- gionale Siciliana, Giovanni Ar- icone presso il Museo Bizantino

2 Cronache Parlamentari Siciliane e Cristiano di Atene, ma prende riodo della crisi, con le elezioni corpo nel 2007 e si concretizza del 2012 (2 in Grecia e 1 in Sicilia), tra il 2010 e il 2013, col mio per- quindi non è stato semplice co- sonale impegno per un’iniziativa ronare il progetto, ma grazie alla che resterà indelebile nella me- competenza dei collaboratori, in moria della regione. Sono orgo- glioso ed emozionato, si tratta di manifestazioni che danno sod- disfazione. Perché ha creduto in questo progetto? Ho creduto in questo progetto perché ho individuato nella par- ticolare vicenda delle icone un percorso di storia, arte e spiri- tualità che può arricchire la nostra regione e le può dare una mag- giore autocoscienza. Inoltre tra i “perché” di questa mostra di icone bizantine rientra, a mio parere, anche il rapporto tra la cultura greca e bizantina, da un lato e, dall’altro, una Sicilia ac- quisita alla guida illuminata dei re Normanni. Nella complessa realtà multietnica della Sicilia medievale i Normanni, con l’ap- poggio della Chiesa romana, vol- lero infatti tutelare i princìpi della primis del dott. Cusimano, diret- cultura bizantina e di quel modello tore della Fondazione “Federico di potere che l’Impero romano- II”, alla tenacia dei Greci di Mes- bizantino – di cui la comunità sina e alla mia personale convin- grecofona era portavoce – con- zione, ogni ostacolo è stato lasciato tinuava ad esercitare. La tradi- alle spalle, con grande soddisfa- zione bizantina con il suo sistema zione per il successo conseguito. politico fortemente accentratore, Dietro l'organizzazione della mo- rappresentava per i Normanni stra ci sono procedure importanti un modello ideologico di auto- che sono state avviate, a cui si crazia monarchica da prendere aggiunge una significativa sinergia ad esempio. Questa è una mostra tra le istituzioni e un'importante che abbraccia due nazioni, la collaborazione con il governo Grecia e l'Italia e in mezzo c'è la greco. Sicilia. Cosa rappresenta la mostra Quanti anni ci sono voluti per per Messina? portare le icone bizantine in La mostra rappresenta un mo- Sicilia? mento fondamentale per l’identità I preparativi veri sono stati avviati cittadina, insieme ad altri appun- nel 2010 e hanno coinciso col pe- tamenti importanti che gradual-

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Un’emozio- La presenza greca a Messina ne indicibile ancora oggi è molto significa- ed una gra- tiva? tificazione Messina, insieme col Val Demone, impensabi- ha rappresentato nel corso dei le: Messina secoli un avamposto di presenza mente contribuiscono a far com- torna a Messina, un evento as- greca. Tutto lo testimonia: topo- prendere ai messinesi la grandezza soluto nella storia cittadina, che nimi, cognomi, agionimi, tradi- della storia cittadina e le prospet- è stato giustamente sottolineato zioni, termini dialettali, strutture tive di crescita e sviluppo legate ed esaltato. linguistiche, monumenti impor- ad essa. La città è desiderosa di tantissimi e tradizioni religiose. grandi eventi, questo si deve fare La presenza greca è sensibile e si può fare. Si è detto che dopo dappertutto e deve essere goduta la mostra del 1953 dedicata ad come un’eredità insostituibile. , questa Possiamo affermare che il rap- esposizione è il secondo vero porto tra la Sicilia e la Grecia evento culturale che si verifica a è soprattutto un rapporto cul- Messina. Fino al 26 maggio, gior- turale che ancora oggi mostra no in cui si concluderà la mostra, i suoi effetti? mi aspetto una grande parteci- La Sicilia per lunghi secoli è stata pazione da parte dei cittadini in Grecia: basti pensare ai notevo- quanto hanno voglia di approfon- lissimi monumenti, alle famose dire questi temi e sicuramente personalità artistiche e scientifiche respireranno quell'aria che negli che hanno contraddistinto la no- anni scorsi si è respirata durante stra terra, dove fiorì un impor- le notti della cultura. tante, singolare, composito aspet- Cosa ha provato quando sono to della civiltà greca. La Sicilia state aperte le casse con le possiede antichità greche della opere? stessa rilevanza di quella della

4 Cronache Parlamentari Siciliane madrepatria, se non più rilevanti Ritengo che Messina abbia fornito e presenta un ambiente culturale un contributo importante, so- composito ed aperto alle più prattutto negli ultimi anni, per varie influenze delle zone del la rinascita della Sicilia in tutti Mediterraneo. Senza dubbio l’ap- i suoi aspetti: la città ha eviden- porto e il dialogo culturale tra ziato forte interesse culturale, Grecia e Sicilia nel corso dei sociale, politico e si è rivelata un secoli si è rafforzato, ha cono- interessante laboratorio in cui sciuto canali originali, soluzioni elaborare nuove strategie sia po- sempre inedite, risultati geniali. litiche che culturali.

Questa mostra ha evidenziato Qual è il prossimo evento che un intenso ed importante con- vedrà la Sicilia di nuovo pro- nubio culturale tra la Sicilia e la tagonista? Grecia. Questa è una sorpresa che non Lei ha più volte affermato che voglio svelare per ora. Ci stiamo da Messina è partita la “pri- lavorando intensamente e conto mavera culturale” della Sicilia. presto di informare la stampa. Ci può spiegare meglio? Clara Salpietro

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In esposizione 41 tavole provenienti dal Museo Cristiano e Bizantino di Atene, 9 icone del Museo di Messina e 16 manoscritti della Biblioteca “Giacomo Longo”

a Messina la mostra sulle Icone bizantine

l Museo Interregionale “Maria tra la Sicilia e la cultura bizantina, di persone, oggi c’è soltanto un’e- Accascina” di Messina è testi- tracce di una conversazione durata dicola votiva, donata da un medico Imone di un grande momento sette secoli, dall’epoca normanna di Salonicco e collocata dalla co- di arte e cultura, all’insegna della fino a tutto l’800, e presenti nella munità ellenica messinese nell’a- storia, della tradizione iconografica pittura dorata e brillante delle gosto del 2012. e soprattutto della fede. Il 23 marzo, icone greche. Dopo il terremoto le icone furono infatti, è stata inaugurata la mostra Prima del sisma del 28 dicembre portate in salvo dai greci giunti a “Immagine e scrittura. Presenza 1908 le opere d’arte si trovavano bordo delle due navi della Marina Greca a Messina dal Medioevo al- custodite a Messina nella chiesa Militare ellenica, la “Sfaktiria” e l’età Moderna”. In esposizione fino ortodossa di San Nicola dei Greci, la “Kriti”, che arrivarono nelle al 26 maggio vi sono 41 icone gre- edificata nel 1686 in posizione acque antistanti Messina e si pro- che della Chiesa ortodossa di San centrale sull’asse dell’odierna via digarono per scavare fra le rovine Nicola dei Greci, distrutta dal ter- Garibaldi. Della antica chiesa nulla e soccorrere la popolazione. Gli ribile sisma che nel 1908 rase al è rimasto, a ricordare l’edificio di equipaggi dei due bastimenti greci suolo la città dello Stretto. culto, che per secoli ha rappre- misero in salvo la popolazione e Le preziose tavole sono la dimo- sentato un punto di riferimento a loro il generale Mazza fece dono strazione del rapporto e del dialogo spirituale e culturale per migliaia delle icone bizantine che così fu-

6 Cronache Parlamentari Siciliane rono trasferite in Grecia. A volere fortemente la mostra è Dopo un periodo di sosta in un stata la piccola comunità ellenica deposito di navi da guerra sull’isola presente a Messina e il Presidente di Salamina, dal 1916 le icone dell'Assemblea Regionale Siciliana, fanno parte della collezione del nonché presidente della Fondazione Museo Cristiano e Bizantino di Federico II, Giovanni Ardizzone. Atene, tra i più prestigiosi al mondo L’allestimento è il risultato della e ospitato in una splendida e mo- sinergia tra autorevoli istituzioni derna sede a pochi metri dal Par- culturali siciliane e greche, in quan- lamento greco. to il proprietario delle 41 icone è L’antico patrimonio della Chiesa il Ministero Greco dell’Istruzione Ortodossa di San Nicola, dopo e Affari Religiosi, Cultura e Sport quasi centocinque anni, è tornato - Segreteria Generale per la Cul- per pochi mesi a Messina e in espo- tura/Museo Bizantino e Cristia- sizione, oltre alle 41 icone prove- no. nienti da Atene, ci sono anche 9 La mostra è stata realizzata dalla icone conservate al Museo di Mes- Fondazione Federico II, dal Museo sina e 16 manoscritti del periodo Bizantino e Cristiano di Atene, dal compreso tra il X ed il XVI secolo, ministero della Cultura Greca in custoditi nella Biblioteca Regionale collaborazione con l’Assessorato Universitaria “Giacomo Longo” Regionale dei Beni Culturali e del- della città dello Stretto, cioè i codici l’Identità siciliana, il Museo Re- dello Scriptorium del monastero gionale di Messina e la Biblioteca messinese di San Salvatore dei Regionale di Messina. Greci. L’esposizione delle antiche icone

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greche, alcune bifacciali, risalenti San Caterina d’Ales- al periodo compreso tra il XIV ed sandria) ornavano la il XIX secolo, è un evento ecce- chiesa di San Nicola zionale che riunisce, anche se solo dei Greci e la rendeva- per due mesi, la preziosa testimo- no artisticamente im- nianza della presenza greca a Mes- portante in ambito me- sina durante i secoli. diterraneo. Tra le immagini sacre, che con co- Altra icona significativa lori e oro sprigionano il prestigioso è quella sulla Natività di Eustazio La mostra si articola in quattro patrimonio dell’arte greca, parti- di Giannina, datata al 1638, ricca sale di straordinaria bellezza, in colarmente importanti sono quelle di simbolismi e di riferimenti anche cui sono raccolti i manoscritti della del XVI sec., tre delle quali sono a vicende dogmatiche del XVII Biblioteca Regionale messinese, opera di Michele Damaskinòs sec., periodo piuttosto travagliato le icone ateniesi e le icone com- (circa 1530-1592), iconografo anche per la chiesa ortodossa. missionate da autori rinomati, nativo di Creta che soggiornò ed Le tavole bizantine tornando a che operarono a Messina per le operò a Messina dal 1569 al 1573. Messina riallacciano quel filo con- chiese greche della città. Nelle ul- Damaskinòs, contemporaneo, duttore che per troppo tempo è time due sale, invece, sono presenti poco più anziano, di Domenikos stato spezzato, tra la grecità e la icone che rappresentano una rie- Theotokopulos, El Greco, è l’espo- città siciliana dello Stretto e fanno laborazione del culto mariano e nente più significativo della scuola rivivere i segni di quell’antica co- della riproposta dei temi religio- cretese e le sue tre icone (Madonna munità greca messinese che il ter- si. Odigitria, Cristo Pantokrator e remoto del 1908 spazzò via. Il Museo è accessibile da martedì

8 Cronache Parlamentari Siciliane a sabato dalle ore 9,00 alle ore mesi la mostra sarà ospitata presso 19,00 e la domenica dalle ore 9,00 le Sale Duca di Montalto del Pa- alle 13,00. Il lunedì è chiuso. Dal lazzo Reale di Palermo. mese di giugno e per circa due Clara Salpietro

I PARTNER DELLA MOSTRA

Per riportare le icone in sicilia è stata necessaria una grande unità di intenti e solo la fattiva collaborazione di ognuno degli “attori” coinvolti ha consentito di raggiungere l’obiettivo. La mostra è stata organizzata dalla Fondazione Federico ii in collaborazione con l'assemblea regionale siciliana, il museo Bizantino e Cristiano di atene, l'assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana. dallo stesso assessorato dipendono il museo interdisciplinare regionale “maria accascina” di messina e il servizio Biblioteca regionale Universitaria “giacomo Longo” di messina. e ancora hanno collaborato l'istituto siciliano studi Bizantini e neoellenici “Bruno Lavagnini”, l'ente autonomo regionale teatro “Vittorio emanuele” di messina e la Comunità ellenica dello stretto. La mostra ha avuto, infine, il patrocinio dell’ambasciata di grecia a roma e dell’ambasciata di italia in atene. S.C.

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Presentata al Museo “Maria Accascina” di Messina la mostra “Immagine e scrittura. Presenza Greca a Messina dal Medioevo all’età Moderna”

L’arte bizantina filo conduttore tra Messina e la Grecia

Messina è stata inau- na”, inaugurata al Museo Inter- dizzone, il direttore della Fon- gurata la nuova pri- regionale “Maria Accascina”. dazione Federico II Lelio Cusi- “Amavera culturale della Nei locali del Museo la mattina mano, la direttrice Generale del Sicilia”, con queste parole il pre- del 23 marzo si è tenuta la pre- Museo Bizantino e Cristiano di sidente dell'Assemblea Regionale sentazione della mostra alla stam- Atene Anastasia Lazaridou, la di- Siciliana, Giovanni Ardizzone, pa, mentre nel pomeriggio c'è rettrice del Museo Regionale di ha definito la mostra “Immagine stata l'inaugurazione. Ad entrambi Messina Giovanna Bacci, il Di- e scrittura. Presenza Greca a Mes- gli eventi hanno preso parte il rettore della Biblioteca Regionale sina dal Medioevo all’età Moder- presidente dell’ARS Giovanni Ar- Universitaria di Messina Rocco

10 Cronache Parlamentari Siciliane Scimone, il Segretario Generale che ha contribuito alla pulizia di dell’Istituto di Studi Bizantini e questo bellissimo ritrovo di Arte Neoellenici Renata Lavagnini, e e Cultura. Il Museo Regionale di il Segretario della Comunità El- Messina nella giornata dell'inau- lenica dello Stretto Daniele Ma- gurazione resterà aperto fino alla cris. mezzanotte, e la Città, grazie al- “Il richiamo e la contemplazione l'Arte e alla Cultura, potrà final- dell’arte bizantina, compendiata mente tornare a respirare, anche nelle icone e nei manoscritti offerti solo per un istante”. in mostra, splendidi reperti del “Sono molto soddisfatta e felice monastero del SS. Salvatore dei – ha affermato la direttrice del Greci, costituiscono - sono state Museo Regionale Giovanna Bacci le parole di Ardizzone - un sicuro - di avere qui queste icone che stimolo perché l’immagine e la provengono direttamente dal Mu- scrittura tornino a comunicare seo Bizantino e Cristiano di Atene, la speranza e la visione di una assieme ad altre opere d'arte che Sicilia più bella, armonica ed risalgono ai tempi antecedenti aperta a scambi, contributi, dia- al terremoto. Abbiamo riportato loghi che la rendano finalmente la Cultura di Bisanzio all'interno migliore. Ho creduto in questo di Messina. È un evento impor- progetto per consentire ad un va- tantissimo per la città, e spero sto pubblico, ed in particolare a che la risposta della gente sia più tanti giovani Siciliani, di entrare che positiva”. in contatto con una porzione “Il ritorno a Messina – ha aggiunto della storia del Mediterraneo. Da - delle icone che, invece, a seguito messinese non posso che essere del terremoto furono trasportate orgoglioso del risultato raggiunto in Grecia, sentita forse come quest'oggi, grazie anche alla si- ideale madrepatria, contribuisce nergia tra tutte le Istituzioni”. a ricostruire un frammento poco “Ringrazio tutti i presenti – ha noto della storia di quel terribile concluso –, tutte le attività di vo- evento e degli avvenimenti che lontariato e la Guardia Forestale, ne seguirono. L’occasione di que-

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Giovanna Bacci Renata Lavagnini Anastasia Lazzaridou Daniele Macris sta Mostra, che riunisce anche lenici. “Quando si ottengono dei unica per vederli dal vivo e spe- se per breve tempo materiali di risultati positivi è sempre una riamo di avere una risposta po- comune provenienza messinese, grande soddisfazione. L'Arte e sitiva dalla Città. Questa mostra rappresenta a mio parere un con- la Cultura sono fondamentali per sarà un vero e proprio spettacolo tributo del massimo interesse questa Città e speriamo che la culturale per tutta Messina”. per la conoscenza di quello che, gente partecipi attivamente”. Il direttore della Fondazione Fe- ancora oggi, costituisce uno dei “C'è grande soddisfazione da derico II, Lelio Cusimano, ha il- fili conduttori dell’identità cul- parte di tutti quanti noi”, ha detto lustrato i costi sostenuti per tutta turale di Messina”. Rocco Scimone, direttore della l'organizzazione dell'evento. La “Collaborare con il Museo Re- Biblioteca Regionale Universitaria somma ammonta a 130 mila euro, gionale di Messina e con tutte le di Messina. “Questi manoscritti di cui 70 mila sono stati forniti Istituzioni è stato un grande pia- del San Salvatore, presenti al dall’Assessorato Beni Culturali cere, oltre che un onore”, ha com- Museo Regionale di Messina, per le spese assicurative e di tra- mentato Renata Lavagnini, Se- sono stati realizzati dall'anno sporto. I restanti 60 mila euro a gretario Generale dell’Istituto Si- mille fino ad arrivare al XVII se- carico dell’Ars e della Fondazione ciliano di Studi Bizantini e Neoel- colo. Si tratta di un'occasione Federico II per l’allestimento

Sergio Gelardi Rocco Scimone Carmelo Micalizzi Lelio Cusimano

12 Cronache Parlamentari Siciliane ziamento par- ticolare va fatto da parte mia al Presidente del- l'ARS Giovanni Ardizzone. È un piacere po- tere ammirare queste opere al Museo Regio- nale di Messi- na”. Per la respon- sabile delle col-

Caterina Di Giacomo Gianfranco Anastasi lezioni del Mu- seo Regionale dello spazio espositivo curato di Messina, Caterina Di Giacomo dall’architetto Gianfranco Anastasi “si recupera un frammento della e dalla professoressa Caterina Di storia di Messina, storia misco- Giacomo e per la realizzazione nosciuta. La mostra è stata im- del catalogo della mostra, ricco portantissima anche dal punto di di contributi di studiosi e storici vista storico–artistico con parti- dell’arte. colare riferimento al rapporto con “La mostra - ha dichiarato la di- la Grecia che noi vediamo nelle rettrice del Museo di Atene Ana- nostre collezioni. Dal Medioevo stasia Lazaridou - costituisce il ad oggi il rapporto con le Grecia prodotto di una feconda e armonica è stato sempre molto forte”. collaborazione tra istituzioni della “Le icone - ha commentato il Se- Grecia e della Sicilia, attestando gretario della Comunità Ellenica la continuità degli stretti rapporti dello Stretto Daniele Macris - tra i due popoli fino ai giorni nostri sono espressione della fede orien- ed aggiunge importanza e signi- tale che era molto viva a Messina. ficato alla La cultura classica è sempre con- comune im- temporanea, non è mai lontana, presa. Ab- è sempre dentro di noi”. biamo rag- Per Padre Alessio, unico monaco giunto un greco a Messina, “questa mostra grande tra- è l’esempio provvidenziale della guardo que- buona volontà degli uomini”. st’oggi, gra- “Oggi – ha sostenuto Padre Alessio zie a questa - i morti parlano. Non a caso oggi, sinergia tra 23 marzo, è la vigilia della festa le Istituzio- delle icone (quest’anno il 24 marzo ni, la Città ha coinciso, nel calendario orto- di Messina dosso, con la celebrazione delle e la Comu- icone n.d.r.), che non sono oggetti nità Ellenica tecnici, ma culti religiosi”. Padre Alessio e un ringra- Clara Salpietro

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atene-messina: in viaggio con le icone

Il lungo trasferimento delle opere in casse costruite ad hoc a bordo di un mezzo a temperatura costante

a Atene a Patrasso, da qui difficoltà logistiche. Da Atene a che mantiene costante tempera- in traghetto per Brinidisi Messina, al seguito del furgone tura ed umidità. De poi giù fino a Messina. con le icone, ha viaggiato anche Cinque giorni in totale tra andata un'auto, a bordo della quale c'e- e ritorno. La mostra è anche e rano due incaricati del museo di soprattutto questo, un lungo viag- Atene, uno di questi archeologo gio attraverso porti, mari e terre e un uomo dell'azienda di spe- mitiche. Un viaggio piuttosto dizioni palermitana che ha curato duro ma pianificato in ogni det- l'intero trasferimento. Il mezzo taglio per tenere le opere lontane per il trasporto è un furgone spe- da ogni possibile rischio, tra mille ciale munito di climatizzatore

14 Cronache Parlamentari Siciliane Le icone sono state custodite in monitorare gli eventuali sbalzi di 20 casse costruite ad hoc. E' stato temperatura ed umidità, l’altra de- impiegato materiale speciale per dita a controllare gli shock e quindi l’imballaggio, rigorosamente igni- verificare eventuali bruschi movi- fugo e antistatico con materiale menti che avrebbero potuto pro- isolante all'interno. Le casse sono vocare traumi. Alla fine è andato state, infine, sigillate meticolosa- tutto per il meglio. I valori di en- mente con un particolare nastro trambi gli indicatori sono stati ana- adesivo (ogni rotolo costa 80 euro). lizzati dai tecnici del Museo di Dentro le casse, insieme alle pre- Atene una volta giunti a Messina. ziosissime icone, due scatoline Il trasferimento delle opere ha gialle. Si tratta di strumenti di mi- coinvolto diversi soggetti. L'e- surazione e registrazione, una per sportazione delle opere è stata

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coordinata dalla Fondazione Fe- derico II di Palermo, responsabile in quanto organizzatore dell'e- vento. Della ricezione si è occu- pato il Museo interdisciplinare regionale Maria Accascina di Messina, su incarico della So- printendenza ai Beni Culturali. Tutta la fase esecutiva è stata cu- rata, come dicevamo, da un'a- zienda palermitana di spedizioni, la Tsr Raimondi Spedizioni. Questa azienda ha già curato de- licati trasporti di opere. Tra queste citiamo il “Ritratto di ignoto “ di Antonello da Messina (valore as- sicurativo Euro 12.000.000), il dipinto “La Vucciria” “ di Guttuso (valore assicurativo Euro 10.000.000). La lapide sepolcrale quadrilingue di Prete Grisanto di proprietà della Soprintendenza Beni Culturali (valore assicurativo Euro 1.500.000). Anche il trasporto delle icone è andato a buon fine. Tutto è filato per il meglio. Solo una curiosità: il traghetto Patrasso-Brindisi ha fatto scalo persino in un porto albanese. La nave è divenuta mol- to affollata mettendo non poco in ansia gli spedizionieri. Sergio Capraro

LA MITICA PATRASSO

Le icone, dopo essere state ritirate ad Atene, sono partite per Brindisi dal porto di Patrasso (greco moderno: Πάτρα, Pàtra; antico: Πάτραι, Pátrai; latino Patrae). E’ la terza città della Grecia, situata nella periferia della Grecia occidentale (unità periferica dell'Acaia) con 210.494 abitanti. A 215 chilometri dalla capitale, Patrasso si trova nel nord-ovest del Peloponneso. E’ un importante centro commerciale interno nonché un porto traf- ficato, con regolari traghetti per Venezia,Ancona, Bari e Brindisi. Il porto di Patrasso è situato nel- l’antico luogo dove si dice abbia avuto sede l’altare segreto della Dea Artemide; dove fu sa- crificata Ifigenia la figlia di Agamennone, valoroso comandante Acheo. Ella fu salvata sull'orlo della morte da Artemide stessa, che la fece sua prima sacerdotessa.

16 Cronache Parlamentari Siciliane Numero 5/6 - marzo 2013 17 s p e c i a l e

“Immagine e scrittura. Presenza Greca a Messina dal Medioevo all’età moderna” Un catalogo di 408 pagine racconta la storia delle opere in mostra al Museo “Accascina” corredate da contributi di illustri studiosi

apolavori d’arte greca, con- di Messina: parliamo delle icone fino al 1908, anno in cui il terre- cepiti in Sicilia per la fede bizantine presenti nella chiesa moto del 28 dicembre rase al Ce la devozione dei Greci di San Nicola dei Greci a Messina suolo la città e segno profonda- 91<98>,601489 8>,>9<4=> .96,     :,60@4080<,::<0=0 >,4=.<4D49807,4?=  >4:9:<48.4 ,.9<<0> =, 066,2<,8/04.98,/4 ,>9<0=0.98/96 60.9<84.0<9= >>948 .,/42<,8=,.000/4<0!,8>9.< -<,..4G=.<4 N4.98,:<0=08>,?8,=9>>4 >0<4=>4 Wdh\ZdZgJ6<0/04<002<,8=,.00K#?198/99<9><,70,>,708><0804 80/4.00 W 980@020>,607,.?6 ,/0=><,-0 96,@4>,.986,/9::4,.,<,>i`]W\_ZP /0.9<,D4 <0:<0D49=0.986 fW :9.9=9>> XWe\^Zgb`f /N9<90/4:40> g_Z\e We\^Zgfi` 08>09<8,>4 ( bX 984\'N,?<096,G,.<9.0:<0=08>,?8,0<4..,7 \ ( 4/42<,8=,.0 ^g` bf\ hid :9<>, /,264060,--<0@4,D4948/9==,4:,<,708> b` cb 86?4;?0=>4 <4=> bRZd\ ]Wdc 8048700/494 <9==9bi` Wgfibgf .34<47, Z_b\ZX^[Q[ ><,<022046@,82069:9224,>99-64;?,708>0.98?8N,7:4,.4>,D4980ZPiZ\_\[W_cZ^be\ ]WPiZ` 0@944><,6.4 Z\`[Z` W\ alcune pagine .986,=484= Z_b 9896,@4> f\_ b _ Z`i`Z` =><,J9= 224,79ZW`_[ ]W\]W\PZf ]^[_WfW 8066,:,248,=484 8066,/0=><,60 fbcgdXW^^bge\ :9464=4 b\Z\`bgYZ` 01,<08?66,K0 /4==0.., Yg`WQZc 898:9>0> `WgfW]W\Z\e .97046><,6.490=4 =08D,/470 g`WPbge ,>91?9<4 s rTksn J6 0740:,<960 796>91>9:0<.3F \Za[dW`Q*[+]W\e ,804870G20>> tw Ts wrk = .96,pSo VS ukrSVS r Zaiiefb]^[_*W+]W 0=02?0 del catalogo ` Z_b\ 9   J#0;?,6.?89898<4704870K048748?= ,<,::<0=08>,D498 ZW` _Z\`[fZ Z 89#0<47,80> 8.4:,60 = 20>>,8061?9<90->9<0xTouUVwqoSstzYTljuwSmkSvrSzuSv>,/4?8N4.98,:<4 J7,89/4#>464,8H=0@,<448.4:,64!,:,7,=>9<,54 <,..92640064=4 89.30=4><,> 64484.980:< 54= -,==9,/0=><,6,14<76N4.98,/479=><, ,8>489:9 >79=3,>D4/, ,8298948@94K8 984/06 :96,:<0=,/49=> 4.980/4!, 8,=>0<9 <47 ,060/4708=4 48?=9/9 9=>4>?4=.98960 .98,/,679 /4#,8>,,?<,K6>07 <0>0=0.9869=>0==9>07,. <4:9<>4,79?8N4 =0.969/06 ,14.9/4<4=>9"0<,8=,.00=:0==9>4@4/066,:4>>?<,. 8/4.,>4@,708>0 46>4:94.9892< >,@   0?8N,6><,/06'%:9/06<4=>9 =07:4<,::<0=08>, 9=8< *$!(:  8<   ::   8=964>9:0<;?0=>9>4   0/49<1I%959>H:9?6"#+$(!('!"# ( >E.9706N4 980/06<4=>9 8<<  4>,,/8/<0,"4>D9= :<0=08>,,6.?80=48296,<4 .30=974264,89,66,/0.9<,D4 ,.48>9 G,>><4-? 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del significato e dell’importanza di questo particolare tipo di raf- figurazione sacra nella Sicilia orientale. La presenza poi, all’interno del percorso espositivo della mostra, di sedici tra i piu importanti ma- noscritti greci conservati presso la Biblioteca Regionale di Messina, anch’essi presentati nel catalogo, offre al lettore, come al visitatore, una immediata percezione del- l’ampio contesto storico e culturale nel quale le icone messinesi, con grassia, traduzioni dal greco Da- il Museo Bizantino e Cristiano il loro fascino di opere d’arte e niele Macris, traduzioni in inglese di Atene, accompagnate da schede di culto, necessariamente devono Denis Gailor. descrittive. Nel catalogo sono essere collocate. Il catalogo presenta al lettore presenti anche dieci delle nume- Il Catalogo offre al lettore una nella sua parte illustrativa le qua- rose icone conservate presso il immediata percezione dell’ampio rantuno icone provenienti da Museo Regionale di Messina, im- contesto storico e culturale in Messina e oggi conservate presso portante documento anch’esse cui si collocano questi pregevoli

20 Cronache Parlamentari Siciliane Beni con il loro immutato fascino di Francesca Campagna Cicala artistico e devozionale. che illustra “Le icone del Museo Con i suoi diversi e originali con- di Messina”; di Michele Bacci tributi, il volume fornisce al vi- che ci parla de “Le icone di Mes- sitatore quegli approfondimenti sina e la memoria di Costantino- che sono necessari per una piena poli”. comprensione delle opere espo- Il tema dello studio di Maria Te- ste. resa Rodriquez è la “Cultura greca, Il Catalogo si apre con la Prefa- libri e biblioteche”; Daniele Macris zione del presidente dell'Ars, Gio- invece si occupa di “Costantino vanni Ardizzone, a seguire i saluti Lascaris” e in un altro suo con- di Anastasia Lazaridou, Direttrice tributo focalizza l'attenzione su del Museo Cristiano e Bizantino “I giornali greci e la catastrofe di Atene; dell'ex Assessore Re- del 1908”. gionale dei Beni Culturali Am- A seguire Rosario Moscheo ci bientali e dell’Identita Siciliana, parla di “ Antonino Zichichi; del Dirigente (1494-1575) umanista e scienziato. Generale Dipartimento dei Beni Un “greco” illustre di Sicilia”, in- Culturali Ambientali e dell’Identita vece Giovan Giuseppe Mellusi Siciliana, Sergio Gelardi; del Di- sofferma la sua attenzione su “La rettore del Museo Interdisciplinare Chiesa greca di Messina e nel Regionale “Maria Accascina” di Valdemone (secoli XII-XVI). Giu- Messina, Giovanna Maria Bacci; risdizione e controversie”. del Direttore della Biblioteca Re- Cinzia Cigni affronta il tema “Le gionale Universitaria “G. Longo” chiese greche di Messina. Ricerche di Messina, Rocco G. Scimone; di topografia e toponomastica” del Presidente dell’Istituto Sici- e in un altro suo studio ci parla liano di Studi Bizantini e Neoel- de “Le proprieta immobiliari della lenici “Bruno Lavagnini”, Vin- comunita greca a Messina nel cenzo Rotolo; del Presidente della XVIII secolo”. Comunita Ellenica dello Stretto, “La nazione greca di Messina” è Carmelo Micalizzi, e del Dirigente il tema del contributo di Jannis Scolastico del Liceo Classico ”F. Korinthios; a parlare de “La co- Maurolico”di Messina, Antonino munita greca di Messina nel “lun- Grasso. Infine l'introduzione go Ottocento”: il “dorato crepu- della professoressa Renata La- scolo” di una plurisecolare pre- vagnini, Segretario Generale del- senza” è Andrea Giovanni Noto. l’Istituto Siciliano di Studi Bi- Infine Eugenia Chalkia illustra zantini e Neoellenici. le “Le icone dalla comunita greca Dopo la descrizione del ricco pa- di Messina al Museo Bizantino trimonio in mostra, in cui tro- e Cristiano di Atene”. viamo bellissime foto accompa- Il 23 marzo dopo l’inaugurazione gnate dalla didascalia e dalla re- della mostra, il Presidente dell’Ars lativa scheda illustrativa. Giovanni Ardizzone ha donato A seguire i contributi di Kallio- una copia del catalogo al Presi- pi-Phaidra Kalafati che ha come dente della Regione Rosario Cro- tema “Pittori greci in Italia dalla cetta. fine del XV secolo al XVIII secolo”; Clara Salpietro

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L’icona oggetto di venerazione di daniele macris Per la lettura di un’icona bisogna conoscere tipologie, schemi e simboli

icona è una forma d’arte figurativa tipica del Cri- L’stianesimo orientale, che la coltiva e la sviluppa in ogni epoca e ad ogni latitudine. Se è vero che la tradizione fa risalire le origini dell’icona agli Evange- listi, non sfuggono le originarie consonanze con la ritrattistica egizia di età imperiale. Alla co- mune sensibilità del Mediterraneo orientale si aggiunge, però, nel caso delle icone la riflessione teo- logica sul livello di conoscenza e sulla “mimesi” della realtà tra la divinità, l’idea e i gradi di co- noscenza. Pertanto un sicuro im- pulso all’elaborazione teorica delle icone fu dato, quasi con- temporaneamente, dalla filosofia neoplatonica e dalla teologia cri- stiana dei primi secoli. L’importanza delle icone nella chiesa indivisa si può misurare anche dalla virulenza dei movi- menti avversi-“iconoclastia”-che segnarono la vita dell’Impero Ro- mano d’Oriente, di cui la Sicilia era parte integrante ed impor- tante, tra l’ VIII e il IX secolo. Anzi la Sicilia diventò, insieme col Meridione d’Italia, luogo di rifugio per monaci, religiosi e semplici fedeli che non volevano

22 Cronache Parlamentari Siciliane uniformarsi alle direttive degli terno di entrare nel temporale, imperatori Isaurici. in modo che l’infinito si manifesti Il superamento delle lotte icono- nel finito, l’Immenso nel limitato,il clastiche contribuì ad un raffor- Trascendente nell’immanente”.(M. zamento essenziale dell’Impero G. Spadaro) e ad un suo irrobustimento, in L’icona, dipinto su tavola di sog- vista della lotta contro gli Arabi, getto sacro,non è fatta per essere seguaci , non a caso, di una re- ammirata, ma per essere venerata ligione aniconica. e contemplata. L’icona, dunque, è parola di Dio “In poche parole, l’icona è frutto scritta nei colori e come tale si di un’arte antica, plurimillenaria, può leggere, ma si può anche al servizio di un’idea. Il pittore, contemplare e, in tal caso, diventa che in gergo si chiama iconografo, immagine dell’Invisibile, luogo vi mette la sua perizia, ma non di presenza, finestra sull’eternità. può inventare nulla”.(G. Passa- I due livelli sono spesso fusi nella relli) pratica religiosa orientale, in cui L’icona deve ricordare sempre gli occhi del fedele cercano quelli la sacralità che sta alla base del- del Santo, della Madonna o di l’ispirazione. L’immagine è sim- Cristo per aprire uno spiraglio bolo e mediatrice, dice Giovanni sull’ Inconoscibile e per entrare Damasceno(VIII sec. d. C.), ri- in contatto diretto col sacro e col prendendo Basilio di Cesarea(IV divino. sec. d. C.), che aveva scritto che Per la lettura di un’icona è ne- “l’onore attribuito all’icona si in- cessario conoscerne le tipologie, nalza verso il prototipo”. gli schemi, i simboli. L’icona è, dunque, mimesi del Per la contemplazione i mezzi prototipo, è un mezzo, non un di approccio sono diversi, sono fine, perciò è oggetto di venerazione doni della grazia di Dio e sta a e di onore, non di adorazione. noi coltivarli: “la fede, la capacità Quindi, secondo Passarelli, l’icona di stupirsi per permettere all’E- è una rappresentazione che costi-

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XIII sec., periodo di prestigio e splendore dell’elemento greco in Sicilia: l’istituzione dell’archi- mandritato del SS. Salvatore “in lingua Phari” segna in modo de- cisivo l’evoluzione spirituale e culturale non solo dell’isola, ma anche della Calabria e, in senso lato, di tutt’Europa, rendendo Mes- sina protagonista e, come spesso avvenuto, anticipatrice di moti cul- turali e spirituali. La chiesa di S. Nicolò dei Greci, parrocchiale per i Greci dal 26/10/1686, sorgeva in posizione centrale sull’asse dell’odierna via tuisce un tramite: venerando l’im- Garibaldi, laddove la Comunità magine sacra, la nostra azione è ellenica dello Stretto in data 4/8/2012 diretta al soggetto rappresentato. ha posto un’edicola votiva, dono L’icona serve per venerare Cristo del dott. Kuridis di Salonicco. e professare che si è veramente La chiesa parrocchiale greca, dun- incarnato. Le immagini delle feste que, sorgeva a poca distanza dalla devono richiamare alla mente il chiesa dei Cavalieri di Malta, alle mistero e rendere coscienti di cui spalle si snodava la “strada dei quanto il Signore ha fatto per ri- Greci”, e da quella dei Gesuiti che, scattare il genere umano dal pec- in verità, all’inizio furono assegnatari cato. Le raffigurazione della Vergine di una chiesa sempre dedicata a Madre di Dio e dei Santi vanno S. Nicola, titolo che verrà portato venerate, perché essi hanno ripro- per secoli, anche dopo il terremoto, dotto nella loro persona la volontà nella nuova struttura di piazza Cai- del Signore, costituendo un esem- roli, fino al 1970. pio per il popolo cristiano. Le icone che corredavano S. Ni- Non è un caso che Metodio, pa- cola dei Greci sono datate a partire triarca di Costantinopoli, restau- Le icone della chiesa di S. Nicolò dal XIV sec. e attraversano tutte ratore definitivo del culto delle dei Greci di Messina, dal 1916 le fasi della produzione artistica icone nell’843, fosse originario acquisite dal Museo Bizantino e del genere. di Siracusa: un altro, grande con- Cristiano di Atene, insieme con Particolarmente importanti sono tributo della Sicilia alla fede della le altre, custodite presso il Museo quelle del XVI sec., ben tre opere chiesa indivisa. Ancora oggi, per regionale “M. Accascina” di Mes- di Michele Damaskinòs (circa le chiese orientali, la prima do- sina, e con i preziosi codici dello 1530-1592), iconografo cretese menica di Quaresima è dedicata “scriptorium “ del SS. Salvatore, che soggiornò ed operò a Messina alla festa dell’Ortodossia, cioè oggi presso la Biblioteca regionale dal 1569 al 1573, ingaggiato con della “Vera fede”, al trionfo sul- “G. Longo” di Messina, sono te- regolare contratto dal senatore l’ultima e più pericolosa eresia, stimonianza artistica, spirituale messinese Gerolamo Romano. quella iconoclasta e, per curiosa e storica. Michele Damaskinòs, contem- coincidenza, quest’anno la do- È noto che le icone più antiche, poraneo, poco più anziano, di menica dell’Ortodossia cade il presenti nella collezione messi- Domenikos Theotokopulos, El 24/3. nese, possono essere datate al Greco, è l’esponente più signifi-

24 Cronache Parlamentari Siciliane Edicola votiva posta dove sorgeva la chiesa San Nicolò dei Grecia

zione con Messina sembra essere stato, verso la metà del XVIII sec., il monaco Geremia, di cui si salva una porta d’altare. A tali, continui rapporti con Creta hanno certo contribuito la rotta verso la Terrasanta e le relazioni con i monasteri lì presenti. Il XVIII secolo rappresenta un periodo di felice ripresa per la comunità greca di Messina e le icone risalenti a questo periodo lo dimostrano: sono presenti opere di Devaris e di altri icono- grafi di carattere popolareggiante di origine ionia, testimonianza di devozione e di continua com- mittenza da parte dei Greci di Messina. Almeno dodici delle icone provenienti dal Museo Bi- zantino e Cristiano di Atene sono alla loro prima edizione scienti- fica. cativo della scuola cretese e, da I 16 manoscritti del SS. Salvatore, sole, le tre icone(Madonna Odi- che vengono esposti, rappresen- gitria, Cristo Pantokrator e S. tano le punte più alte dell’arte Caterina d’Alessandria) che or- greca in Italia e in Sicilia e sono navano la chiesa di S. Nicola dei strettamente legati alla temperie Greci la rendevano artisticamente culturale della città, luogo ne- importante in ambito mediter- vralgico di scambi e di comuni- raneo. cazioni, in grado di elaborare Altra icona significativa è quella una propria “facies” culturale e sulla Natività di Eustazio di Gian- spirituale: alcuni provengono da nina, datata al 1638, ricca di sim- Costantinopoli e dal Mediterraneo bolismi e di riferimenti anche a orientale, altri dalla vicina Cala- vicende dogmatiche del XVII sec., bria, cui va ricondotto il cosiddetto periodo piuttosto travagliato an- “stile di Reggio”, individuato gra- che per la chiesa ortodossa. zie ai codici messinesi. Sempre a S. Caterina d’Alessan- Complessivamente la mostra “Im- dria, alla cui devozione a Messina magine e scrittura” riesce a tra- contribuiva molto la presenza di smettere al visitatore il valore un “metochio” del famoso mo- della presenza culturale e spiri- nastero del Sinai, è legata un’icona tuale greca nella città dello Stretto del cretese Viktor, datata alla se- per un millennio, mettendone in conda metà del XVII sec. luce peculiarità e particolarità Un altro pittore cretese in rela- che la rendono unica.

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Quei manoscritti rimasti a casa di maria teresa rodriquez Provenienti dalla biblioteca del Monastero del S. Salvatore de lingua phari, sono tra i pochi rimasti nella sede d’origine, a Messina, nella Biblioteca dell’Italia centro-meridionale Regionale “Giacomo Longo” che, caso particolarmente im- portante e raro, è ancora in parte manoscritti in esposizione vengono quasi tutti dalla biblioteca conservata nella sede d’origine, nella mostra Immagine e scrit- del monastero del S. Salvatore a Messina, presso la Biblioteca Itura. Presenza greca a Messina de lingua phari, una delle biblio- regionale universitaria “Giacomo dal Medioevo all'Età Moderna pro- teche monastiche della grecità Longo”.

26 Cronache Parlamentari Siciliane Infatti, nonostante il numero di del XIII secolo, decorato da pan- libri greci copiati in Italia meri- nelli figurativi. dionale sia consistente – ne sono Parecchi sono precedenti alla state stimate circa tremila unità fondazione dello stesso mona- – quasi sempre i volumi, com’è stero, come il Messan. gr. 177, accaduto nelle biblioteche mo- un rotolo liturgico scritto in Ca- nastiche del mondo bizantino, labria poco dopo il 1005, o il non sono rimasti nel luogo nel Messan. gr. 66, unico manoscritto quale sono stati scritti; spesso in scrittura maiuscola nel fondo sono entrati a far parte delle col- librario del S. Salvatore, il cui lezioni di eruditi che li hanno se- apparato decorativo costituisce lezionati e conservati in base ai uno degli aspetti più rilevanti del loro interessi e da qui, successi- volume. Ispirato ai motivi dello vamente, sono passati alle grandi stile Laubsäge (a intaglio), utilizza biblioteche. una vasta gamma di colori arric- Il sovrano normanno Ruggero II chiti da pennellate in oro. fonda il monastero messinese de La maggior parte dei manoscritti, lingua phari concedendogli dal naturalmente, sono copiati in 1131 il titolo di Archimandritato, Calabria e a Messina, dove l’im- liberandolo così da ogni vincolo portanza del monastero e del suo gerarchico nei confronti delle scriptorium consentirono l’ela- autorità ecclesiastiche e secolari, borazione di un tipo di grafia secondo un progetto che investe particolare, chiamata «scrittura a pieno la sfera politica, e che di Reggio». Fra di questi il Messan. consente la riorganizzazione delle gr. 98, ultimato nel giugno 1184 comunità su un vasto territorio dal copista Romberto per Leonzio, tra le due sponde dello Stretto amministratore della chiesa di sotto l’unica giurisdizione del so- S. Giorgio di Valle Tuccio, im- vrano. portante per la perfezione della I codici testimoniano l’importanza scrittura, ma soprattutto per lo del Monastero come centro cul- straordinaria decorazione, ese- turale, legato alla classe dirigente guita in stile carminato, qui nel che operava accanto alla corte pieno della sua fase espressiva, normanna, in contatto con la ca- con la tecnica del «negativo». pitale dell’Impero, ma anche con Particolare il Messan. gr. 83, scritto aree diverse del mondo bizantino. nel 1104-1105 a Rossano, che Alcuni manoscritti infatti giun- tramanda le Catechesi di s. Teo- gono dalle aree orientali, come doro Studita, letture prescritte la raccolta di vite di santi Messan. dalla regola del monastero del gr. 27, dell’XI secolo, copiato pro- S. Salvatore, e utilizza come ini- babilmente a Costantinopoli, che ziali le lettere-personaggi, carat- accompagna la vita di ciascun teristiche dei manoscritti italo santo alla sua immagine miniata, greci. o come il Messan. gr. 51, codice Dopo il regno normanno, che l’a- musicale di provenienza palesti- veva sostenuta, già a partire dall’età no-cipriota della seconda metà sveva inizia la decadenza della

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società di lingua greca, che si ag- due volumi del famoso menologio Nicodemo di Cellarana, Filareto, grava nei secoli successivi, con (Messan. gr. 30 + 29) - finito di Fantino di Tauriana e Bartolomeo una diminuzione anche della pro- trascrivere nel 1307, come attesta di Simeri, che diede vita al mo- duzione libraria. E’ questo pro- la sottoscrizione datata sabato 2 nastero de lingua phari. A queste babilmente il motivo che porta settembre - numerose vite di santi vite fanno esplicito riferimento Daniele, skeuophylax del monastero calabresi e siciliani non altrimenti numerose note marginali apposte del S. Salvatore, a raccogliere nei testimoniate, quali Elia lo Speleota, nel Messan. gr. 115, il Typicon che

28 Cronache Parlamentari Siciliane governa l’organizzazione dello pio quella di Lucia di Siracusa. stesso monastero, che ne provano Si tratta di un’evidente tentativo il prolungato utilizzo anche nella di recupero di una memoria che celebrazione quotidiana della li- si sforza di sopravvivere, ultima turgia. Alcune di esse, come è stato testimonianza di una tradizione dimostrato, sono traduzioni greche grafica e culturale priva ormai di di agiografie latine, come ad esem- spinte vitali. I monaci infatti sono sempre più spesso “latini e figli di latini”, e nonostante nel Quattrocento si attivi a Messina una cattedra di greco e in città siano presenti per- sonalità come Costantino Lascaris, il manoscritto Messan. gr. 107, un libro liturgico trascritto da Manuel, discepolo del dotto umanista bi- zantino, presenta, aggiunto in fine, un calendario in caratteri greci, ma in lingua volgare. Lo stesso Compendio delle Costi- tuzioni ascetiche di S. Basilio Ma- gno del cardinale Bessarione, con- tenuto nel Messan. gr. 113, tra- manda, quale unico esemplare, il testo non solo in greco, ma anche in latino e italiano, e suggerisce l’idea che si tratti della copia tra- scritta direttamente sotto la guida del cardinale, in funzione della sua successiva diffusione nei mo- nasteri della Sicilia e della Cala- bria. Anche il manoscritto F.V. 9, del XV secolo, che contiene alcune opere astronomiche e matemati- che, è stato scritto in Calabria, pur provenendo dalla biblioteca del Collegio gesuitico di Messi- na. Da segnalare fra i codici in mostra, in fine, il manoscritto F.N. 31, nel quale Giuseppe Vinci, proto- papa del clero greco messinese dal 23 giugno 1744, raccoglie una serie di documenti che riguardano il rito greco a Messina, con par- ticolare riferimento alla Collegiata greca detta La Cattolica.

Numero 5/6 - marzo 2013 29 s p e c i a l e i greci di messina e le loro Icone di renata Lavagnini Nell’800 la componente greca contribuì a delineare l’immagine “cosmopolita” di Messina

a pittura bizantina, che di- passata dal 1210 al dominio ve- italiana attraverso i continui staccandosi dalla grande neziano sotto cui sarebbe rimasta scambi con Venezia. Nasce così Larte tardo antica era riu- per più di quattro secoli, un nuovo la scuola cretese, che operando scita a raffigurare la nuova visione centro culturale e artistico, par- nel campo della pittura sacra se- del sacro, aveva costituito durante ticolarmente sensibile alla cultura condo i moduli iconografici del tutto il Medioevo un culto ortodosso, esprime modello anche per l’oc- personalità artistiche di cidente. Quando in Si- grande livello, con irra- cilia i re normanni vol- diazione non solo in tutto lero decorare le loro il territorio greco, ma an- chiese - come la Cap- che in Italia, soprattutto pella Palatina, o Cefalù, a Venezia, dove esisteva, o anche S. Maria del- ed esiste tuttora, una forte l’Ammiraglio, fatta co- comunità greca. struire dal primo mi- La chiesa di S. Giorgio nistro di Ruggero II - dei Greci a Venezia, co- con quanto di più alto struita nella seconda metà vi fosse al loro tempo del XVI secolo e decorata in campo artistico si da pittori cretesi, e l’an- rivolsero a Bisanzio, nesso museo delle icone chiamando mosaicisti sono ancor oggi una splen- da Costantinopoli. Più dida testimonianza di que- tardi l’arte italiana si sta presenza. A Venezia, distaccò dai modelli tra l’altro, operò anche medievali e intraprese Domenico Theotòkopou- vie nuove, e frattanto los, il pittore cretese che anche in oriente si era da lì prese le mosse prima creata una nuova realtà. di assumere una dimen- Ancora prima della ca- sione europea come El duta della capitale nel Greco. Questi pittori cre- 1453, e della fine del- tesi rimangono nel solco l’impero bizantino, si della tradizione bizantina, era formato a Creta, dipingono immagini sacre

30 Cronache Parlamentari Siciliane secondo le esigenze della devo- a Venezia contribuendo con icone zione e del culto ortodossi, nel di grande livello artistico a de- contempo però assimilano la le- corare la chiesa di S. Giorgio dei zione dell’arte rinascimentale Greci. Tra il suo primo e il suo che dà nuova sostanza al loro secondo soggiorno a Venezia, modo di dipingere; e spesso sono come sappiamo da fonti di ar- in grado di dipingere “alla maniera chivio, si colloca il viaggio di Da- greca” o “alla maniera italiana”, maskinòs a Messina, dove rimase a seconda della committenza. dal 1569 al 1573. A lui sono infatti Un esempio in proposito è quello attribuite con certezza tre icone di Michaìl Damaskinòs, che operò (un Pantocrator, una Vergine

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Odighitria, una santa Caterina) seo Regionale “Maria Accasci- mente ad Atene dopo il terremoto, del Museo Bizantino e Cristiano na”. che ora fanno parte delle collezioni di Atene che sono ora esposte Una mostra che ha come nucleo di quel Museo. Le icone di Da- nella grande mostra Immagine centrale le quarantuno icone pro- maskinòs non sono le uniche ope- e Scrittura. Presenza greca a Mes- venienti da Messina, ritrovate tra re di alto livello presenti nella sina dal Medioevo all’età moderna le macerie della parrocchia greca mostra, fra quelle di cui è noto inaugurata recentemente al Mu- di S. Nicolò e giunte fortunosa- l’autore, basti pensare alla S. Ca- terina di Viktor, altro pittore cretese del XVII secolo, o alle icone di Matteo Devaris di Leucade, del XVIII. Sono icone che la comunità greca di Messina commis- sionava a questi pittori pro- venienti da Creta, e più tardi dalle Isole Ionie o dall’Epiro, per le numerose chiese di rito greco della città. Che a Messina potessero trovarsi fino al 1908 tante icone non deve stupire; Ve- nezia infatti non fu il solo grande centro di presenza greca in Italia. Proprio la mostra attuale, nella quale, oltre alle icone ateniesi, vengono esposte nove icone del Museo di Messina e se- dici manoscritti della Bi- blioteca Regionale di Mes- sina, ha il grande merito di mettere in rilievo, forse per la prima volta in ma- niera così documentata, come a Messina l’elemento greco, che per vicende di- verse, legate alla storia del- l’isola, è stato presente a lungo in Sicilia e ha lasciato molte tracce, sia stato senza soluzione di continuità, sino a tutto il secolo XIX, una componente essenziale della vita della città. Le icone di Messina dunque non sono che la parte emer- gente di una realtà finora

32 Cronache Parlamentari Siciliane poco conosciuta, la presenza di dere appieno le vicende che nel una comunità greca viva e vitale corso del tempo hanno contrad- e che si è evoluta nel tempo. distinto la vita di questa comunità, Non si può spiegare infatti la pre- segnata dalla metà del XVIII secolo senza e la diffusione a Messina e in poi dalla controversia religiosa nel suo territorio di manifestazioni che opponeva i fedeli di rito greco artistiche che hanno il loro punto “unito” agli ortodossi (considerati di riferimento nell’arte bizantina “scismatici” dal punto di vista e nella religiosità della chiesa della Chiesa di Roma) senza tenere orientale, senza tener conto della presente l’evolversi dell’atteggia- continuità e delle sovrapposizioni mento di questi Greci messinesi che a partire dall’età normanna nei riguardi della madrepatria. hanno fatto di Messina un centro Infatti la comunità subisce una della presenza greca, conferendole nuova trasformazione con la nuo- un ruolo mantenutosi poi a lungo, va immigrazione di fine Settecento, attraverso i secoli, con alterne vi- legata all’espansione della nuova cende e con rinnovati apporti. classe mercantile greca e ai fer- Quando infatti, come avviene a menti che questa portava – una partire dal secolo XIV, l’elemento nuova ricerca di identità, quella greco sembra ormai avviato al aspirazione al riconoscimento declino, prima il risveglio degli della nazionalità che fu premessa studi umanistici che vide la pre- alle lotte della Grecia per l’indi- senza a Messina, come insegnante pendenza dall’impero ottomano, di greco di Costantino Lascaris, iniziate nel 1821, ma che avevano successivamente le nuove ondate avuto un lungo periodo di pre- migratorie provenienti dal Pelo- parazione. ponneso ormai sotto la domina- Nell’Ottocento la componente zione ottomana, costituite da greca contribuì validamente a de- profughi che trovavano il loro lineare l’immagine “cosmopolita” inserimento proprio in quelle della città, in una dimensione in- zone dove già esisteva una ende- ternazionale di cui dà prova anche mica componente demografica l’intensità delle frequentazioni greca, e quindi nell’Italia meri- tra patrioti italiani e greci durante dionale e in Sicilia, contribuirono la stagione politica del Risorgi- a rinvigorire l’elemento greco. A mento, e il filellenismo dell’opi- questo nuovo afflusso si deve in- nione pubblica messinese. Questo fatti anche l’origine moderna delle ruolo così importante della com- comunità greche di Napoli, di ponente greca della città di Mes- Barletta e di Messina. sina è messo in rilievo dal ricco Della comunità messinese si co- e importante catalogo della mostra, nosce ora la composizione eco- che oltre alla parte illustrativa nomica e sociale, sono state iden- dedicata alle icone e ai manoscritti, tificate grazie alle fonti scritte le debitamente descritti e presentati, numerose chiese, non più rico- comprende anche gli studi origi- noscibili oggi dato il profondo ri- nali che consentono di delineare, volgimento subito dalla città nel per la prima volta in maniera così suo assetto urbano. Sicuramente completa, il volto “greco” della non sarebbe possibile compren- città di Messina.

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La grecità e la città peloritana di Cinzia Cigni La cultura figurativa di matrice bizantina della comunità ellenica in riva allo Stretto

a mostra delle icone inau- interrotta con il sisma del 1908. cultura figurativa di matrice bi- gurata a Messina il 23 mar- Le tavole trasportate ad Atene su- zantina che trovò humus fertile Lzo consente di ricostruire bito dopo la catastrofe, realizzate nel passato arcaico, classico, el- la fitta trama artistica e culturale lungo un arco temporale compreso lenistico ed imperiale della co- che lega la città peloritana alla tra il Medioevo e il XIX secolo, munità in riva allo Stretto. grecità; una koinè bruscamente testimoniano il perdurare di una L’evento, nato dalla collaborazione

Cinzia Cigni. Elaborazione sulla veduta di F. Hogenberg, Messana urbs est Siciliae, maxima situ oputentia et tuta navium statione, in qua mirabilis naturae vis apparet, celeberrima: ab Italia…; incisione su rame acquerellata(39 x53,9) contenuta nel volume di Giorgio Braun, Civitate orbium Terrarum,…Colonia 1572

34 Cronache Parlamentari Siciliane ASP, Fondo Deputazione del Regno. Vol. 3453, f. 173: è il primo foglio della denuncia presentata dal priore del monastero di S. Caterina del Monte Sinai. Dionisio Pangalos (Pangaldo) tra la Regione Siciliana, il Museo vanni Ardizzone. Nel poderoso Bizantino e Cristiano di Atene, il catalogo bilingue (italiano e in- Museo Regionale “Maria Acca- glese) che illustra la mostra, sono scina” di Messina, la Biblioteca confluiti i contributi di numerosi Regionale “Giacomo Longo” di studiosi che hanno indagato e Messina, l’Istituto Siciliano di approfondito, sotto molteplici Studi Bizantini e Neoellenici “Bru- aspetti, la costante presenza greca no Lavagnini “ di Palermo, la Co- nella città peloritana. munità Ellenica dello Stretto e Alle collezioni del Museo Regionale la Fondazione Federico II, è stato “Maria Accascina”, che ospita la fortemente voluto dall’On. Gio- mostra temporanea delle imma-

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Legenda per le mappe gini sacre provenienti da Messina, 1. S. Maria del Graffeo 2. S. Pietro alla Zecca ora custodite ad Atene, apparten- 3. S. Giorgio 4. S. Domenica 5. S. Nicolò di Galterio 6. S. Anastasio o Eustachio gono altre nove icone, esposte in- 7. S. Agata 8. S. Giovanni Evangelista 9. Tutti i Santi 10. S. Ippolito e Cassiano sieme a un gruppo di manoscritti 11. S. Maria degli Scolari del Dromo 12. S. Bartolomeo 13. S. Pelagia 14. S. Basilio conservati presso la Biblioteca 15. S. Pancrazio 16. S. Nicolò la Montagna Regionale universitaria “Giacomo 17. S. Marina 18. S. Silvestro 19. S. Teodoro 20. S. Pantaleone Longo”. I codici provengono dallo 21. SS. Trinità 22. SS. Elena e Costantino 23. SS. Quaranta Martiri 24. S. Maria di Goffredo (L’agonia o Candelora) scriptorium del monastero di San 25. S. Stefano 26. S. Lucia de Musellis Salvatore in lingua Phari, costruito 27. S. Martino 28. S. Biagio 29. S. Lucia dei Greci 30. S. Maria della Sanità dai Normanni, che fu sede del- 31. S. M. dell’Agonia (del Carmine dell’Agonia) 32. S. M. d. Agonia delle Immagini o dei Tre Re 33. SS. Salvatore Philantropos 34. S. Maria dell’Itria l’Archimandrita, dal quale dipen- 35. S. Onofrio 36. S. Febronia 37. S. Nicolò dei Greci, parrocchiale (SS. Innocenti) 38. S. Caterina dei Greci devano numerosi cenobi greci in Calabria e in Sicilia Orientale. Le chiese greche secolari, invece, dalle quali provengono le icone attualmente in mostra, erano go- vernate dal protopapa, che risie- deva nella cattedrale greco-cat- tolica di Santa Maria del Grafeo. Anticamente, secondo le notizie pervenute da un diploma dell’ar- civescovo Tommaso Crisafi, ri- salente all’anno 1418, oltre cin- quanta luoghi di culto dipende- vano dal protopapa. Nel 1484 la bolla apostolica emanata dal pon- tefice Innocenzo VIII ne elenca

Cinzia Cigni. Elaborazione su Anonimo, 1718, ventotto titoli. Disegno della città di Messina, Istituto Geografico Militar, Madrid, particolare In questo periodo la comunità el- Messina alla fine del secolo XV (sopra) Messina alla fine del secolo XVII (sotto) lenica di Messina risiedeva pre- Legenda valentemente nel quartiere detto Chiese greche elencate nella bolla di Innocenzo VIII (da 1 a 28, secondo l’ordine) Chiese greche non citate nella bolla di Innocenzo VIII (da 29 a 37) la Grecìa, nell’area dell’Urbs vetus, Mura aragonesi o o o o o o a ridosso del porto. Nel Cinquecento varie trasfor- mazioni urbane e sociali modi- ficarono l’assetto della comunità greca; l’imperatore Carlo V, per esigenze difensive, ordinò l’am- pliamento della cinta muraria che comportò la distruzione di molti edifici religiosi appartenenti anche al clero greco. Il declino numerico dei presbiteri indusse molte confraternite cittadine a chiedere ed ottenere in conces- sione enfiteutica luoghi di culto appartenenti alla comunità elle- nica.

36 Cronache Parlamentari Siciliane Sempre nel Cinquecento, per esi- la liturgia orientale, osservata per genze militari, il monastero di S. circa quattro decenni. In seguito Salvatore dei Greci fu trasferito fu il re Ferdinando II a ricondurre dalla penisola falcata alla fiumara la chiesa al rito cattolico, allon- Annunziata e a Messina furono tanando i Greci scismatici dal go- accolti i profughi provenienti verno della parrocchia e avocando dalla città di Corone nel Pelopon- a sé il patronato sull’elezione del neso. Ad essi fu concessa la piccola cappellano. I contrasti locali e in- chiesa dei Santi Innocenti, pro- ternazionali che si innescarono, spiciente il piano di S. Giovanni con fasi alterne, perdurarono nel Battista Gerosolimitano, che di- secolo successivo e non contri- venne parrocchia greca con il buirono a creare condizioni fa- titolo di S. Nicolò. La comunità vorevoli per un aumento demo- ellenica, anche grazie a questi grafico della comunità ellenica, poli di attrazione, si concentrò, né a sviluppare il potenziale eco- dal XVI secolo in poi, nei quartieri nomico e culturale che i Greci settentrionali della città. Nella avevano espresso nei secoli pre- stessa area, su iniziativa del car- cedenti. dinale Giovanni Andrea Mercurio, Nel XIX secolo furono demoliti fu fondato il monastero greco di altri luoghi di culto, ormai fati- S. Caterina del Monte Sinai. scenti, appartenenti al clero greco. Il sisma del 1783 provocò la per- La perdita definitiva di questo dita di molte chiese greche, ab- ricco patrimonio monumentale battute e non più ricostruite. Il si compì tragicamente nel 1908, terremoto causò danni anche al- quando il terremoto distrusse l’attività mercantile e alle proprietà gran parte della città. Tra le molte immobiliari detenute dall’etnia chiese fondate dal clero greco ri- greca, ma la politica filo-ellenica mane parzialmente visibile all’in- adottata dai Borboni, incoraggiò terno del Monte di Pietà solo l’ex l’insediamento di nuovi immigrati, oratorio di S. Basilio, totalmente per favorire la ripresa economica trasformato, concesso nel Cin- della città. quecento all’Arciconfraternita Se da un lato ciò rinvigorì la co- degli Azzurri. munità ellenica cittadina con Il sisma del 1908 tra le sue nefaste, nuovi innesti migratori, dall’altro molteplici conseguenze, annovera contribuì a creare dissapori di anche il trasferimento ad Atene carattere religioso con evidenti della collezione di icone custodite ripercussioni politiche. Il clima dalla parrocchia di San Nicolò di diffidenza e ostilità tra clero dei Greci, nella quale confluirono, latino e greco sfociò nell’episodio sicuramente, le sacre immagini dello scisma, avviato nel 1799 dal che ornavano le altre chiese greche parroco papas Ciriacide Jeromo- cittadine. Esse costituivano un naco e protrattosi fino al 1842. patrimonio artistico e una me- L’occasione fu offerta dalla pre- moria collettiva di grande signi- senza in porto di una nave russa, ficato che la mostra in corso a l’equipaggio della quale fu invitato Messina e successivamente a Pa- a partecipare alla funzione del lermo, permetterà di far apprez- Venerdì Santo, celebrata secondo zare a tutti i visitatori.

Numero 5/6 - marzo 2013 37 s p e c i a l e il museo interregionale “maria accascina” di messina Accanto ai capolavori di Antonello da Messina e Caravaggio è esposta una ricca produzione di opere e manufatti

stituito nel 1806 “per porre degli Atti Notarili. Successiva- nei locali riadattati dell’ex-Mo- fine alle spoliazioni d’arte”, mente trasferita in locali predi- nastero di San Gregorio sede de- Idalla Reale Accademia Pelo- sposti dall’Università e incremen- finitiva fino al 1908. ritana su iniziativa di Carmelo tatosi notevolmente per l’inca- Il patrimonio del Museo Civico La Farina (uno dei soci che fu meramento dei beni ecclesiastici recuperato fra le macerie del si- anche il primo direttore), il Museo provenienti dalle corporazioni sma confluì nelle collezioni del Civico Peloritano di Messina si religiose soppresse con la legge Museo Nazionale istituito nel avvaleva delle eterogenee colle- eversive del 1866 – venne allocata 1914 sulla spianata del san Sal- zioni Alojsio, Arenaprimo, Cian- nel 1884 in un edificio di Via Pe- vatore, in prossimità del torrente cialo, Grosso-Cacopardo e Car- culio Frumentario e sei anni dopo Annunziata, ove vennero ricoverati misino e di una raccolta tutti i reperti artistici della di dipinti dal XIV al città distrutta. XVIII secolo di proprietà La sede museale è infatti del Senato messinese che l'ex filanda Barbera-Mel- concesse anche un con- linghoff, costruzione tardo tributo per il funziona- ottocentesca, individuata mento della struttura. dopo il terremoto, per ri- La prima sede fu in Via coverarvi le opere e i ma- Rovere, presso l’Archivio nufatti più preziosi e via

38 Cronache Parlamentari Siciliane via riadattata. Nel corso degli portanti materiali lapidei fra i anni l'edificio ha subìto parecchie quali le statue montorsoliane del ristrutturazioni atte a migliorare Nettuno e della Scilla (1557), pro- le condizioni di conservazione venienti della fontana in Piazza ed esposizione delle opere, l'ultimo Unità d’Italia, sostituite da copie intervento risale agli anni Ottanta.ì ottocentesche”. Il museo illustra la civiltà figurativa “Le collezioni - aggiunge - com- espressa dalla città attraverso i prendono oltre ad una interessante secoli (XII-XVIII), sottolineata sezione archeologica, testimo- da personalità come quelle di An- nianze della ricca produzione mu- tonello, di Girolamo Alibrandi, siva, pittorica, scultorea e deco- di Polidoro e di Caravaggio, che rativa, riflesso della stratificazione furono le punte emergenti della straordinaria di rapporti, anche cultura artistica messinese. sovranazionali, che interessarono Nel 1984 il museo è stato ordinato il centro siciliano nei secoli XII/XX, ed allestito secondo un sistema dalla fase bizantino normanna, storicistico, basato su un'espo- alle intromissioni gotiche, all’af- sizione integrata che riunisce in fermazioni di istanze prerinasci- uno stesso ambiente le opere più mentali e fino agli stimoli manie- rappresentative di un periodo, risti, alla rivoluzione caravaggesca, anche appartenenti a classi tipo- agli esiti classicisti seicenteschi e logiche diverse. Gli spazi espositivi a quelli provinciali settecenteschi, che interessano l'intero piano riflesso dei primi sintomi di de- dell'edificio si articolano attorno cadenza della città. Frammenti ad un cortile alberato in cui sono architettonici utili alla rivisitazione stati rimontati quattro portali di dell’impianto urbanistico preter- rilevante interesse architettonico, remoto sono dislocati anche lungo appartenuti a chiese della città. il perimetro esterno del polo mu- “Il materiale storico artistico - seale, oltre che nei 3000 mq di de- spiega Caterina Di Giacomo, di- positi sotterranei nell’ambito di rigente responsabile delle colle- percorsi fruibili dagli studiosi su zioni e della esposizione del Mu- richiesta”. seo Accascina - recuperato fra le “Accanto ai capolavori di Antonello macerie della città, distrutta dal da Messina (il Polittico di San violento sisma del 1908, così come Gregorio del 1474 e la tavoletta le opere e i manufatti già nelle bifronte di recente acquisizione), collezioni dell’ottocentesco Museo e Caravaggio (l’Adorazione dei Civico Peloritano, costituiscono pastori e la Resurrezione di Laz- l’enorme patrimonio del Museo, zaro, 1609/10, entrambe di recente allocato nell’estesa area del San restaurate) una ricca trama di Salvatore, dove sussistevano i importazioni, derivazioni e col- resti del Monastero basiliano e legamenti è esemplata - conclude oggi insistono la storica filanda Caterina Di Giacomo - dalla varietà e il nuovo edificio in via di com- tipologica di opere esposte nelle pletamento. Dovrebbero avviarsi sale lungo un percorso di facile a breve infatti i lavori di adegua- lettura, spesso integrato da mostre mento e allestimento della strut- temporanee tematiche”. tura a nord che già ospita gli im- Clara Salpietro

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il sito della Fondazione Federico ii ha dedicato ampio spazio alla mostra. in home page campeggia l’immagine dell’evento ma è possibile anche visionare le opere che scorrono comodamente sullo schermo con una dettagliata descrizione. il sito è consultabile in italiano e inglese.

www.federicosecondo.it

i Bandi di gara

COMUNE DI CATANIA AVVISO DI RETTIFICA UFFICIO GARE LL.PP.

Procedura aperta per l’appalto dei Recupero ambientale di via Leucatia – Lavori di consolidamento del costone e regimentazione delle acque TRAPANI SERVIZI S.p.A. a monte di via Manzella – C.I.G. 4606306BF3 – CUP D65G10000230002. AVVISO DI AGGIUDICAZIONE Si comunicano le seguenti rettifiche concernenti il bando di gara: 3.3) importo complessivo dell’appalto: € 599.910,14 – importo a base Pubblicato sulla G.U.C.E. n. 2013/S 050-080969 avviso di aggiudicazione d’asta soggetto a ribasso: € 568.336,14; gara (CIG 3476605932) mediante procedura aperta per il “Servizio di 3.4) oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza non soggetti a ribasso: manutenzione delle parti elettriche dei mezzi in dotazione alla Trapani € 31.574,00; Servizi S.p.A. compresa la fornitura di ricambi prodotti dalle case co- 3.5) lavorazioni di cui si compone l’intervento: OG 8 Classifica III; struttrici”. Ditta aggiudicataria Essecci Service s.r.l. – importo € 9) cauzione da presentare a pena di esclusione: € 11.998,20. 210.000,00 di cui € 5.250,00 di oneri per la sicurezza. Criterio di ag- Si confermano i termini di cui al punto 7.1 (26/04/2013) e 7.4 (07/05/2013). giudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Il presente avviso è stato pubblicato sulla GURS del 5/04/2013, parte Ditte partecipanti: n. 5. Ditte escluse n. 1. III. Il R.U.P. Il Resp.le del Procedimento Dott. Geol. Diego Chisari Ing. Catia Mezzapelle

40 Cronache Parlamentari Siciliane Assemblea Regionale Siciliana - XVII Legislatura - deputati

Alloro Mario Gucciardi Baldassare Anselmo Alice Ioppolo Giovanni Arancio Giuseppe Concetto La Rocca Claudia Ardizzone Giovanni La Rocca Ruvolo Margherita Assenza Giorgio Laccoto Giuseppe Barbagallo Anthony Emanuele Lantieri Annunziata Luisa Cancelleri Giovanni Carlo Leanza Nicola Cappello Francesco Lentini Salvatore Caputo Salvino Lo Giudice Salvatore Cascio Francesco Lo Sciuto Giovanni Cascio Salvatore Lombardo Salvatore Federico Ciaccio Giorgio Lupo Giuseppe Ciancio Gianina Maggio Maria Leonarda Cimino Michele Malafarina Antonio Cirone Maria in Di Marco Mangiacavallo Matteo Clemente Roberto Saverio Marziano Bruno Coltraro Giambattista Miccichè Gianluca Antonello Cordaro Salvatore Antonella Maria Cracolici Antonello Milazzo Giuseppe Crocetta Rosario Musumeci Sebastiano Currenti Carmelo Nicotra Raffaele Giuseppe D’Agostino Nicola Oddo Salvatore D’Asero Antonino Palmeri Valentina Di Giacinto Giovanni Panarello Filippo Di Mauro Giovanni Panepinto Giovanni Digiacomo Giuseppe Picciolo Giuseppe Dina Antonino Pogliese Salvatore Domenico Dipasquale Emanuele Ragusa Orazio Falcone Marco Raia Concetta Fazio Girolamo Rinaldi Francesco Federico Giuseppe Ruggirello Paolo Ferrandelli Fabrizio Sammartino Luca Ferreri Vanessa Savona Riccardo Figuccia Vincenzo Siragusa Salvatore Fiorenza Cataldo Sorbello Giuseppe Firetto Calogero Sudano Carmela Valeria Maria Fontana Vincenzo Tamajo Edmondo Formica Santi Trizzino Giampiero Forzese Marco Lucio Troisi Sergio Foti Angela Turano Girolamo Germanà Antonino Salvatore Venturino Antonio Gianni Giuseppe Vinciullo Vincenzo Grasso Bernadette Felice Vullo Gianfranco Greco Giovanni Zafarana Valentina Greco Marcello Zito Stefano wwwww. ef gro.odnocesocirede W (       >, [  W\ =4   4  960  4= ,<  ?0 2 ,54= ,54= /  00<<9 =>  /06  9 >9 <4= <4=>9  ,.4488>9   88>>99 ,.4    4.96,  ?.,,//0 0 =48, 0= 89 <4=>4,   A4>3 A,4=> 9A >30 b >6C -0066 4:>498 23 >.048=.< - .9<< 0>30,,- ,66C 300<<0,,<<  /0,6=> bi` 8 72 48< /0 4>=,,CC= 0=,,88/ 0,,<<7= 0-60== 3,8/3 WWffW <423> ^[_ 4= feW] \` Z\ cb\Z e g_ Q Z ?> Yg`W A4>39 ( ( 4>=19<       8C1>300<<   Zf \W 0C,,<<0   8>3 0 =42 >3008 40=>3 4>300<<= > >300<< 0066 0 <423 4 :.,,88  A>9>3 /0=:9>  9 60 =, 9:    3,>4>4 >,8>48   969 > .  39A 198= 0   =0  7  669 =,  %' 01,,6 >30  06  1>00<< >3 A4>3   1480/  , >482 4.,,  48,  :,48 8/ 0==  >,8   =   <0 :6,>0 $!(  0@,<4 B ' 89 (*   8H= .7 =>4,,889  ' !"# 4   #>464, 60289 09<<4 ( (! (!9<-  48    "#+ $ *$ >3 .08>? $07: 90 4D   = "# ( 3<4=> 1 ?= 4/9?  ('! 091 ,>09 .7 >00880? 9=>96  ! >C: ,6 O  : ( 4= => 48   +$ 19<>3 3 !<40 0== 9A9/   >,,??<9  8?=?,6 , 42 @,<4= 98  "0= 6? >,= 9? 0 0<, ''  060 3<4= >,74,8 64,89= $07: 0?7   91 !9 >C ?= 9? 9<,,>>498 ,=>9? >4@0 # >4,8 =>964/ .3047 / .09<, 33<4= 6, :9 >39= =,,770 4, 80, 8/ ,#>0066 C8 >=>3 0 01,698 CD,8>4 >,88>>48 :< =008 901  8= 98= 0?77 , 8,>4@ 9  >>30 @,>498 A,= 98=8 98=0<  0088 4=. 88844=  >3 9/924, ,,==  <,"" 48 396 >,,? 0.?> /0 =##,88> 0<000BB 0 0??55, 300CCA , .,< ,,9<> 0?74= 0==48 8??= 0 3<4=>4, 0 ,,88/ 8     2- !*44!!2- $%#-0! 0%.0 7 2)4-# %11%%,2! !3,! -1122)23 3,! 4!12! ) #1 '0!&))!! *---## '!++ ,3%- $$%% .)322- 0!!$ ! $) #- '*)!1. 12-0%  % ) 3,! *-0)# %2222). '-*!0 , -0- 4 4)!#% (%4! ); )0*% % %. 2-,! ,,-$! !4,2) +%20)# --002%# *)28$) *0-11 $%* )-! (%),220 44%%0$% -#!0+ $%# ),20%# 0-$3# *) ),)-  -0!2% # -)+ --,,-) 122%%1 )1 + #--,,+ !&0% !,'% #-*--00 !,#! -2)4) /3%,2) *)(!, ) ,- +) 4%'%22! 1-,- -,&0 +! -22))4) !* ) &)--0 +%$! %')  -!*& 7--+ 0) !# '*)-,)   4  4 -0&)#) !*)#%  #--,, #-, $-4 #-+ &-'*)% *!""--# 3%, 1%0 %! &* 22% $ ) 30!2 !#!.% .%, 2 %   !*!1 02!%* .3,2% $-4% * !'-+ !*),' '')!2- )* & !$)3, 3! 0-1 $) 4% 3,<),))7 !&)'3 1! #(% 0$% 0- 7)! %* 0!3+ &3-0) "!")* !")2!2 !,!# %1#%  ) +%,2% !!+ -,)*" .!3300% .);- %28$% 0!##)-  ,%**** 0,!2)112 ****

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REGIONE SICILIANAANAILICISENOIGER REGIONE SICILIANAANAILICISENOIGER Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’IdentitalledeilarutluCineBiedelanoigeRotarossessA SicilianaanailiciSatitnedI’l Assessorato RegionalenoigeRotarossessA al dei Beni CulturalirutluCineBiede ral e dell’Identita SicilianaanailiciSatitnedI’lledei Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identita SatitnedI’lledeilarutluCineBiedotnemitrapiD SicilianaanailiciS Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identita’lledeilarutluCineBiedotnemitrapiD SicilianailiciSatitnedI aanna

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