Colore: Composite ----- Stampata: 09/06/01 23.41 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 3 - 10/06/01

domenica 10 giugno 2001 oggi 3

Un’ora e venti di colloquio tra il presidente della Repubblica e il capo del Polo. Ciampi pone tre problemi: conflitto d’interessi, politica estera, e donne nell’esecutivo Berlusconi, sgarbo al Quirinale nel giorno dell’incarico «A me il compito di fare il governo conformemente al voto». Una forzatura della Costituzione formale

Segue dalla prima mo, quando passa vicino ai corazzieri è difficile pensa- Segue dalla prima re che sono animali della stessa specie: Berlusconi è la Ha gli occhi stretti a fessura,( Ciam- metà di un corazziere. E questo lo renderebbe più pi gli avrebbe chiesto di risolvere il gradevole, più gentile, simpatico. Ma invece si capisce conflitto d’interessi e di togliere che lui ci soffre, non gli va. E infatti quando non ha Scajola dalla casella degli interni) quel bel sorriso di “Porta a Porta” il suo ghigno è non risponde a domande, liscia ner- L’Unto del Signore entra terrorizzante. Quando lo vedi da Vespa ti viene il vosamente i bordi inferiori del dop- dubbio che sia buono. Ieri sera faceva una tremenda piopetto, e anche sull’agenda delle impressione, non so se voluta o no: sembrava perfido. prossime ore provoca qualche so- tra i Grandi con la faccia feroce Non avevo mai visto un Presidente del Consiglio con prassalto tra gli addetti ai lavori, la faccia così cattiva. Fanfani faceva tenerezza, sem- quando annuncia: «Conto di scio- brava il professore buono che ti aiuta agli esami. gliere la riserva al più presto, proba- desso tocca a lui. E cercherà anche di stabilire co: non è l’ultimo venuto, lui è Berlusconi. Moro sembrava il nonno, un po’ complessato, ma bilmente» entro oggi, «e di presenta- qualche record di durata. Se non battere De Nella sala della vetrata del Quirinale, che per la intelligente e comprensivo. Di De Mita nessuno ha re la lista dei ministri». AGasperi, che governò per cinque anni, almeno verità è uno splendido corridoio affrescato e ornato mai avuto paura, era buffo, ma gradevole. E neppure Probabilmente: altro avverbio Craxi che governò per quattro. Sulla carta ha una con magnifici arazzi, i giornalisti bivaccano dalle sei di Craxi, viso e andatura da canaglia, ma amicone, rivelatore di qualcosa che forse non maggioranza blindata, che dovrebbe consentirglielo, del pomeriggio. Al caldo, senz’acqua, accampati su sbruffone, innocuo. E Andreotti, nonostante i proces- sapremo mai con precisione, ma poi si vedrà. Berlusconi ha voluto inaugurare a modo alcune gracili seggioline che guardano alla magica si, di aspetto è sempre stato un angelo. Prodi, si sa, che deve essere successo dietro le suo questo inizio. Con la gaffe del "conformemente”, porta dalla quale a un certo punto uscirà Berlusconi. sembra un parroco, e D’Alema... beh D’Alema è un porte chiuse dello Studio della Ve- che entrerà nella storia di questa Repubblica. L’attesa non sarà premiata, perché i giornalisti si compagno. trata. Sul Colle ieri infatti prima del “Conformemente al voto popolare”, ha detto, riferen- preparano le domande da fare al nuovo premier, ma Speriamo che quello sguardo cattivo che Berlusco- colloquio con Ciampi si dava per dosi all’incarico ricevuto da Ciampi e liquidando così il nuovo premier detterà una dichiarazione di due ni aveva ieri sera sia solo un incidente. E che sia un scontato che Berlusconi avrebbe con quattro parole la repubblica Parlamentare che righe e scapperà via. Niente domande complicate: incidente quel “conformemente”, e che non tornino i sciolto la riserva e presentato la lista nei decenni scorsi nessuna commissione bicamerale Quali ministri? Quali leggi sul conflitto d’interessi? toni della campagna elettorale quando voleva manda- dei suoi ministri nella mattinata di era riuscita a liquidare. Una cosa del genere non Cosa a Bossi, cosa a Fini? E poi Maroni, Ferrara, re D’Alema in sala-presse. Berlusconi è davanti alla oggi. E c’era stato un gran daffare l’aveva mai fatta nessuno in Europa, neppure De Castelli, La Russa, la Loggia... grande prova, e ne è consapevole. Quella del ‘94 fu preventivo di valletti e cerimoniale Gaulle. Forse è stato un modo per dire: «Signori, Dietro di me, nelle due lunghe ore d’attesa, sta una falsa partenza, non contava, stavolta si fa sul per fare in modo che la seconda cambia l’aria, basta con le mollezze dei centro-sini- seduto un giornalista di Telemontecarlo che legge un serio. Lui ha sempre detto che la sinistra non sa visita del capo del centrodestra per stra vecchi e nuovi». libro per ingannare l’attesa. Chiedo che libro è. È governare, è attaccata al potere, è pericolosa, eversiva, sciogliere la riserva non provocasse Già, ieri sera, alle otto e mezza, l’Italia è tornata Don Chichotte. Chissà se è un caso o se c’è qualcosa dittatoriale. Ma sa benissimo che nessuno crede a un ingorgo con la folla di studenti e all’epoca del potere della destra. Dopo quarant’anni di freudiano. queste cose. di visitatori della domenica: un gros- (se non si considera il brevissimo periodo del Berlusco- I corazzieri vanno e vengono. Il loro capo, il E chi davvero è sotto esame, chi davvero, in so cordone è stato steso lungo le ni-primo), anche se il paragone coi governi centristi maresciallo di palazzo, li schiera, alle sette, ai due lati Italia, deve dimostrare di sapere governare, di cono- scale e nelle sale del Palazzo per se- di Segni e di Pella non è corretto, perché allora accan- della porta. Loro stanno lì, immensi e immobili sotto scere la tolleranza, il pluralismo, la liberalità, la de- parare in due tragitti obbligati la to ai liberali e alla destra dc c’erano i socialdemocrati- gli occhi del drappello vociante e disordinato dei gior- mocrazia, è proprio la destra, che ha una pessima folla attirata al Quirinale dai due ci di Saragat e gli ex azionisti di La Malfa. E il Msi nalisti. Non muovono neanche un muscolo, neanche storia alle sue spalle, non ha nessuna esperienza posi- eventi. era all’opposizione. Stavolta invece la destra è tutta gli occhi. Non sembrano neppure soffrire per il caldo tiva. Non ha i suoi De Gaulle, i suoi Churchill, i suoi Forse tutto è stato inutile: il nel governo, anche le frange xenofobe della Lega e opprimente, sotto l’elmo, gigantesco, che li fa sembra- Adenauer. Ci riuscirà Berlusconi a rovesciare la sto- «probabilmente entro domani» pro- anche gli ex fascisti. Però è meglio mantenere fermo il re figurine dei cartoni animati. Alle otto il marescial- ria e a normalizzare la destra? È la sua sfida. Dovreb- nunciato a denti alquanto stretti da paragone coi governi centristi degli anni 50, altrimen- lo li manda via, segno che il colloquio si prolunga. be partire da una delle promesse che aveva fatto nel Berlusconi fa pensare a un intoppo ti, se si va più indietro, si è costretti a paragoni Problemi sulla lista dei ministri, probabilmente. famoso libretto autobiografico, distribuito in 12 milio- sulla lista dei ministri, sopravvenu- imbarazzanti che solleverebbero polemiche feroci e Alle otto e trenta tornano, correndo. Giusto in ni di copie prima delle elezioni. Aveva detto: «Vivre- to - per problemi interni alla coali- inutili. tempo: si apre la porta ed è Gifuni, il segretario mo in un paese dove nessuno deve correre rischi zione, o per un intervento del presi- Comunque Berlusconi, con quel «conformemen- generale del Quirinale. Annuncia Berlusconi. Eccolo. perché al governo ci sono i suoi avversari». Bene: dente della Repubblica - proprio in te», ci ha comunicato le sue intenzioni: non sarà Non sorride neppure, ha la faccia tesa, il suo doppio- nemmeno il presidente della Rai Zaccaria? coincidenza con l’incontro di ieri troppo garbato, troppo rispettoso, troppo diplomati- petto scuro, antracite, la cravatta grigia, è piccolissi- Piero Sansonetti sera con Ciampi. Che - come era accaduto anche con Scalfaro nel 1994 - ha avuto un prologo di una Silvio ventina di minuti tete à tete, e poi è Berlusconi, mensa aziendale stato esteso al segretario generale a destra Gaetano Gifuni e all’ambasciatore il presidente accreditato ai piani alti, Gianni Let- della Repubblica «La vigilia del Cavaliere tra summit, ritocchi e una ta. Ciampi telefonata alla mamma». Il rito, sino all’uscita di Berlu- «I pasti di lavoro sono sempre frugali, specie quan- sconi si era svolto nel solito, rassicu- do la fine della traversata del deserto è vicina e non si rante tran tran quirinalizio: alle vede l’ora di comunicare la squadra e cominciare a 20,21 Gifuni, con gli occhiali appesi governare. Insalatine e frutta». di traverso a un orecchio, aveva let- «Berlusconi è il primo a interpretare la funzione che to lo stringatisimo comunicato con oggi sarà formalizzata, come un’attività manageriale. cui si annuncia l’avvenuto incarico Molto concreta. In tuta blu alla scrivania in un salone «all’onorevole dottore Silvio Berlu- di palazzo Grazioli, il Cavaliere si divide tra visite, telefo- sconi, che s’è riservato d’accettare». nate e conversazioni con la cerchia più stretta di collabo- Poi, preceduta da un gran sbattere ratori». di tacchi dei corazzieri, l’uscita di «Poi, finalmente, a palazzo Chigi(...) C’è chi ricorda Berlusconi con le sue due gaffe av- la raccomandazione di Berlusconi ai fedelissimi, nel verbiali ha fatto girare a mille il vor- ‘94, dagli uomini della sicurezza al cuoco personale tice delle ipotesi e delle indiscrezio- Michele Persechini, dall’apparato di segreteria al mag- ni. Lo staff del Quirinale, interpella- giordomo Sandro Parodi: avere per il palazzo un rispet- to, conferma che «è la prima volta» to se possibile maggiore che nelle proprietà del Cavalie- che, nel ricevere l’incarico, l’interes- re. Maggiore rispetto e maggiore economia, perché si sato richiami l’investitura popolare: tratta qui di beni pubblici, proprietà finanziate dai citta- la perplessità riguarda l’evidente di- la risposta che si poteva raccogliere ieri sera l’elenco non era quanto me- ne-ministro non sia minore di quel- arrendevole di quanto non ipotiz- dini». minutio del ruolo e dei poteri del ieri sera. Quel poco che si sa del no completo, oppure non convince- lo dei governi precedenti. Sono que- zasse? Tutte ipotesi: lui, Berlusconi «La convocazione al Quirinale sarà vissuta (assicura- presidente della Repubblica, che nel colloquio con Ciampi viene da altre va il capo dello Stato; Ciampi avreb- ste raccomandazioni minimaliste di volando di gran carriera verso la no i collaboratori di Berlusconi) con un margine lascia- nostro ordinamento parlamentare fonti: il presidente avrebbe chiarito be invitato sui temi programmatici Ciampi ad avere provocato l’intop- Camera per parlare - come vuole la to all’improvvisazione e ispirazione del momento. Nul- svolge le consultazioni dei gruppi di non aver voluto esprimere veti su Berlusconi soprattutto a curare la po che ha portato Berlusconi a pro- prassi - con il presidente Casini, a la di deciso sul vestito. Poche parole in pubblico. Al parlamentari proprio per verificare singole personalità o forze politiche continuità della politica internazio- nunciare quel «probabilmente» che domanda ieri risponde: «La lista? Berlusconi della lotta e dell’opposizione subentrerà il la coincidenza dell’indicazione poli- da inserire nella squadra di governo nale e in genere l’aspetto della credi- fa ipotizzare uno slittamento di Fatto, tutto fatto». Ma Ciampi, salu- Berlusconi di governo. Unica concessione, ieri, alla di- tica del premier fatta durante la (leggi Lega e caso Maroni); avrebbe bilità esterna della coalizione di go- qualche ora nella presentazione del- tando i cronisti, ha usato una for- mensione privata, le telefonate ai familiari. La moglie, i campagna elettorale con gli orienta- aggiunto di volersi riservare una va- verno; e avrebbe raccomandato una la lista ministeriale? E l’evidente irri- mula un po’ più vaga, che sa di figli. E mamma Rosa». menti del Parlamento. Una forzatu- lutazione complessiva della compa- congrua presenza femminile nel- tazione mostrata dall’incaricato in ralenti: «Andiamo avanti verso l’epi- ra della Costituzione? Uno sgarbo? gine, ma questo sarà possibile ovvia- l’elenco dei ministri, affermando di diretta tv deriva dalla «delusione» logo». Il Giornale sabato 9 giugno, pagina 3 «Chiedete a lui perché l’ha fatto», è mente quando la lista sarà pronta, e gradire che il numero delle don- nei confronti di un Ciampi meno Vincenzo Vasile

Per il direttore del “Foglio” si sarebbe aperta la strada della Cultura. Via vai a palazzo Grazioli per l’intera giornata. Al primo posto la grana Viminale tra Pisanu e Scajola Ultimi fuochi tra ministri in pectore. Il rifiuto di Giuliano Ferrara

ROMA Passerà questa mattina uffi- salire al Colle, uno particolarmente cui si è parlato. Si era partiti addirit- perministero dell’Economia è stato e ai lavori pubblici, cialmente al vaglio del Presidente lungo è stato quello con l’ex capo- tura da quello degli Esteri per poi, affidato a che già che però hanno visto ridimensiona- della repubblica la lista dei ministri gruppo alla Camera, che arrivato via via, andare ad occupare caselle Quasi chiusa la partita si prepara ad una serie di interventi te le primitive collocazioni. del governo Berlusconi. Anche se è poco prima delle 14, si è trattenuto sempre di minor prestigio. Mentre, che dovrebbero rendere possibile il I ministeri senza portafoglio ve- scontato che già nell’incontro al anche a colazione per poi lasciare stando agli ultimi boatos, Enrico per il governo. miracolo economico promesso in dono assegnati quello della Devolu- Quirinale di ieri sera, al termine del Palazzo Grazioli poco dopo le sedi- La Loggia vedrebbe messa in discus- Si aprirà poi quella campagna elettorale. Alla Giustizia tion a e Rocco Butti- quale il capo del Polo ha ricevuto ci. Prima di Pisanu erano transitati sione la sua nomina a ministro dei andrà il leghista an- glione ai rapporti con l’Europa. I l’incarico, su qualche nome il Presi- nello studio del futuro premier il Beni culturali da un nome di sicu- per i sottosegretari. Il che se un tentativo in extremis sarà due fanno parte anche del Consi- dente della repubblica e il premier suo consigliere particolare, Gianni ro affidamento per il premier: Giu- ritorno di Martusciello fatto per portare a via Arenula Ro- glio di gabinetto insieme a Gianfran- designato abbiano già avuto un pri- Letta, ed anche il liano Ferrara, il direttore del berto Maroni. Soluzione che conti- co Fini e, ovviamente, allo stesso mo confronto. A cominciare dalla senatore . Tutti “Foglio”. Paura durata lo spazio di nua a piacere a Bossi ma che il Qui- Berlusconi. I rapporti con il Parla- difficoltà maggiore che Silvio Berlu- esponenti di . A rimarca- un pomeriggio, perché il giornalista rinale ha mostrato fin dal primo mento andranno a Roberto Giova- sconi si è trovato davanti in questi re, nel caso ve ne fosse bisogno che da un sì in poche ore è passato ad no dell’attuale governo e ce n’è momento di non gradire. Senza nardi. Raffaele Costa, che nella sua ultimi giorni e cioè chi indicare co- dopo aver risolto i problemi, alme- un no. Resterebbe in competizione d’avanzo anche con la nuova nor- Giustizia Maroni andrà al Welfare. Torino si vide investire in campa- me ministro dell’Interno. Che sareb- no quelli principali, con gli altri Ferdinando Adornato che un gior- mativa»), è comunque pronta a Il titolare del dicastero della Difesa gna elettorale del ministero alla be derivata proprio da dubbi avan- esponenti della coalizione, il clima nale lo ha diretto anche lui. Mentre scendere in campo. Il capitano è sarà che lì voleva Semplificazione legislativa, è riusci- zati dal Colle all’ipotesi di veder arri- teso c’è proprio all’interno del parti- Vittorio Sgarbi si è giocato la nomi- scontato. E così il vice di Silvio Ber- andare e lì andrà. Tra i ministeri to a mantenere la posizione. Le pari vare al Viminale , il to che più ha vinto. na per le sue troppe esternazioni lusconi che è il presidente di Allean- attualmente di seconda fascia ma opportunità saranno, com’è sconta- coordinatore di Forza Italia che si è Nel caso dovesse prevalere Pisa- colorite. za Nazionale, . La destinati a salire in serie A, quello to, appannaggio di una donna. La visto mettere in dubbio la poltrona nu su Scajola a quest’ultimo, come La dilatata squadra di governo, Farnesina è assegnata da tempo a delle Comunicazioni è stato affida- partita dei sottosegretari è ancora che credeva già conquistata e se l’è contentino, potrebbe essere affida- che si appresta a forzare la riforma che ha già comin- to al novello epurator, Maurizio Ga- aperta. Il tempo di nomina è succes- dovuta contendere con Giuseppe Pi- to il ministero per le Infrastrutture Bassanini che ha ridotto a dodici i ciato a svolgere il suo ruolo di mini- sparri mentre per la Sanità sono in sivo a quello dei ministri. Ci sarà sanu. o quello della Pubblica Istruzione. ministeri di prima fascia (e pensare stro degli Esteri incontrando, insie- lizza due tecnici ( modo di risarcire qualcuno a cui le Tra gli ultimi incontri che Silvio A contenderglielo c’è sempre Leti- che proprio Beppe Pisanu nel gen- me a Berlusconi, i primi importanti o Antonio Cicchetti). Altri due tec- elezioni non sono andate bene co- Berlusconi ha tenuto ieri nella sua zia Moratti, cui pure un ministero naio scorso aveva dichiarato: «A interlocutori internazionali. E, co- nici sono stati accontentati: Lucio me il candidato sindaco di Napoli, sede di via del Plebiscito, prima di dovrà essere dato, dopo i tanti di noi servono molti ministeri in me- m’era previsto fin dall’inizio, il su- Stanca all’innovazione teconologica Antonio Martusciello.