lunedì 10 novembre 2003 oggi 5

Luana Benini che il Paese deve stare tranquillo per- ché la luce nel suo studio a Palazzo

Chigi è sempre accesa? A parte il fatto ROMA La quercia, la margherita, le bandie- Grande Per Rutelli se si votasse che se dormisse un po’ di più, farebbe re rosse del Prc e del Pdci, il sole dei Verdi, meno danni, «il messaggio è sbagliato la rosa dello Sdi, la torre dell’Udeur, l’ede- partecipazione al oggi l’Ulivo vincerebbe ‘‘ perché un premier non dice “ non pre- ra dei Repubblicani europei e il gabbiano occupatevi ci penso io”, dice “ci pensia- di Di Pietro. Tutti in fila sotto lo slogan Brancaccio all’iniziativa «Berlusconi ha paura mo insieme”. E chiama a raccolta le «Promuoviamo lo sviluppo, difendiamo le migliori risorse della società». E pro- tasche degli italiani». La manifestazione al contro la manovra. Presenti di andare in mezzo alla gente prio questo, promette il segretario dies- teatro Brancaccio è contro la finanziaria ‘‘ sino, faremo noi: «Chiamare a raccolta del governo ma segna un nuovo inizio. Per anche Bertinotti e Di Pietro Sa che il Paese gli ha le energie della società per costruire il la prima volta dal 1997 i leader di tutta programma e governare». l’opposizione sono insieme, come sottoli- Sullo sfondo la Lista unica voltato le spalle» Il vicepresidente dello Sdi, Rober- nea l’attrice comica Francesca Reggiani to Villetti, la fa un po’ troppo lunga, che ha accettato («coraggiosamente, in ma si prende i suoi applausi quando tempi di omologa- afferma che «Ber- zione e di conformi- lusconi sarà ricor- smo», la sottolinea- dato come un so- tura è di Rutelli), di gno accattivan- condurre il dibatti- te»», che «il gover- to. La sala è gremi- no è il comitato ta. L’età media è un di affari di Berlu- po’ alta ma gli ap- sconi», che «i di- plausi sono caloro- «Stanno rubando il futuro all’Italia» ritti umani van- si. Quello più lun- no difesi dovun- go, se lo prende Lu- que, in Cecenia ciano Violante L’opposizione unita contro la Finanziaria. Fassino: «Prepariamoci per governare» come in Cina o a quando entra. «Lu- Cuba». Prc nel go- ciano, Luciano». E verno? «Sarà una lui si commuove, illuminato dai flash, trattativa difficile - dice Villetti - ma stringe mani. Va a sedersi in prima fila non ci deve preoccupare, bensì rassicu- dove Bertinotti è seduto accanto a Fassino rare tutti». E per Bertinotti è davvero (parlottano in continuazione). A seguire, un ritorno nella casa comune. Fuori, Villetti, Giordano, Sbarbati, Rutelli, Dili- con i cronisti, ironizza sull’ipotesi di berto, Rizzo, Mussi, Fabris. Veltroni arriva un suo ingresso nel futuro governo di un po’ in ritardo e così Di Pietro. Molto centro sinistra: «Più che politica è gos- applauditi entrambi. sip». E «comunque è prematuro parlar- Il clima è quello dell’unità ritrovata. ne». A lui ora interessa accelerare la Resta un po’ sullo sfondo la lista a tre, che caduta del governo. Applauditissimo viene evocata solo indirettamente in alcu- sul palco parla dei morti sul lavoro ni accenti polemici di Di Pietro. L’ex Pm (1500 in 5 anni), della necessità di «ri- sembra vestire panni nuovi. Dà ragione a portare i lavoratori al centro della poli- Bertinotti sulla esigenza di solidarietà socia- tica», di fare «una battaglia sui salari le, e a Pecoraro Scanio sul fatto che occor- insieme ai sindacati», di «costruire il re rivalutare i servizi pubblici (non sempre programma non nelle segrete di qual- la privatizzazione è la scelta migliore). che riunione» ma facendo entrare i Non infierisce sul referendum sul lodo movimenti, il paese reale. Schifani. Alla fine, però, sbotta: «Sulla lista Oliviero Diliberto invita a «risco- unitaria dice bene Prodi che comincino a prire le ragioni della nostra diversità» partire quelli che se la sentono. Il disastro è che è soprattutto «morale, di valori». E quando quelli che se la sentono non vengo- «la questione morale, non è morali- no fatti salire a bordo». La frecciata è per lo smo, ma una questione politica». «Nel Sdi che non lo vuole dentro la lista triciclo. nome di Enrico Berlinguer torneremo E, ironia della sorte, Di Pietro riceve l’ap- a governare il Paese». Gli applausi non plauso più grande dalla platea proprio su mancano neppure al capogruppo un tema ostico al partito di Boselli: «Non Udeur Mauro Fabris sull’onda di una possiamo combattere Berlusconi facendo i felice battuta: eh no, non si può evoca- berluschini. Stabiliamo un punto fermo: i re il «fattore “S”, cioé il fattore “sfiga”» condannati, non candidiamoli». Anche Pe- per giustificare il fallimento del gover- coraro Scanio sfiora il tema della lista uni- no Berlusconi. Non si può evocare la ca solo per richiamare all’obiettivo priorita- congiuntura economica internaziona- rio: «Non mi interessano le liste più o me- le, la Sars, eccetera. Il fatto è che la no unitarie. Mi interessa che le forze del finanziaria del governo «è fatta di im- centrosinistra prendano il 51%». brogli». E non mancano gli applausi a Ma questo non è il giorno delle pun- Milena Mosci (Repubblicani europei): zecchiature. Ogni leader ha il suo stile, i «Veniamo da una storia comune. Que- suoi temi, ma il messaggio finale è netto: sto paese l’abbiamo fatto insieme e l’intenzione di battere il centro destra insie- non possiamo permettere che di que- I leader dell’Ulivo, di Rifondazione comunista e dell'Italia dei Valori si sono ritrovati insieme al teatro Brancaccio di Roma per dire “No” alla Finanziaria del governo Alessandra Tarantino/Ap me. «Ci rubano il futuro, colpiscono sto paese venga fatto un sacco». Alla nell’oggi per impoverirci per il doma- fine, tutti sul palco. Non c’è la ni», dice Rutelli introducendo la mani- “Canzone popolare” a siglare la mani- festazione. Adesso «Berlusconi ha pau- cità di agire solo per le leggi vergogna, un premier che «pensa che la politica tro sinistra». bile alternativa di governo». Serve «un attuarlo e di governare il paese, vanno festazione. Forse perché, come dice Pe- ra di andare in mezzo alla gente perché promesse mancate tutte «le balle» nel internazionale si faccia con i sorrisi e le Fassino che parla per ultimo spiega progetto di governo» e una «riorganiz- di pari passo. coraro Scanio, l’ Ulivo del ‘96 sembra sa che l’Italia gli ha voltato le spalle». salotto di Vespa...Un elenco puntiglio- pacche sulle spalle e poi manda i solda- che «per tanti affluenti il fiume dell’op- zazione del campo del centro sinistra» Il filo rosso che lega gli interventi è appartenere «al secolo scorso». Oggi è Siamo al «disincanto». Perdita del po- so. E per di più, «accendi la Tv e c’è ti in Iraq...». No «il signor cavaliere posizione si è rimesso in movimento. la cui fragilità in passato è sempre deri- fatto di staffilate al governo e al pre- un’altra storia e c’è un «programma tere d’acquisto, aumento delle tariffe, sempre un cuoco con la padella in ma- ha il dileggio interna- Ora si deve arrivare al mare. L’opposi- vata dal «basso tasso di unità». Il «pro- mier. Il governo della «precarietà», se- più avanzato» da costruire. Qui sta la tagli ai servizi, alla concertazione, capa- no». «Non ne possiamo più di avere zionale» e «oggi se si vota vince il cen- zione deve mettere in campo una credi- gramma» e «il soggetto» in grado di condo Fassino. Berlusconi ha detto scommessa. L’ultima beffa: l’estensione del condono fiscale Sembra sempre più probabile, anche se l’Economia non conferma. Ecco l’elenco degli “schiaffi” al contribuente

Bianca Di Giovanni me accade spesso. Restando nel capito- tribuzione «figurativa», ai circa 260mi- la si dovrebbe tornare alla formulazio- zioni anti-calamità. In questo modo la friulane, vista la frequenza di terremo- ria. Lo Stato dal canto suo non sarà lo pensioni, ecco un’altra «rapina»: la lavoratori esposti alla sostanza tossi- ne originaria. Sempre che l’Economia protezione civile non avrà più nessuna ti registrata in alcune zone. Ma Tre- chiamato a intervenire per i danni subi- l’amianto. Alla ricerca spasmodica di ca. Insomma, tra tutti gli italiani ad non si impunti. ragion d’essere: ciascuno penserà per monti non pensa all’equità, pensa alla ti da fabbricati non assicurati: è scritto ROMA L’ultima indiscrezione sul fron- risorse, Tremonti ha pensato bene di essere colpiti dovevano essere proprio C’è bisogno di risorse per la prote- sé. Ma il bello è che magari i più ricchi borsa. La misura si configura come nero su bianco nel testo. Stesso effetto te della Finanziaria è l’ennesimo regalo togliere il diritto di andare in pensione loro. Il Senato ha già in parte corretto zione civile? Le sborseranno di tasca che abitano nei centri cittadini paghe- una vera e propria tassa sulla casa, vi- iniquo nel capitolo del welfare. Sapete a furbi e disonesti: l’estensione alle de- con il riconoscimento di 5 anni di con- la norma, «salvandone» 80mila. In Au- loro i cittadini sotto forma di assicura- ranno meno degli allevatori delle valli sta l’intenzione di renderla obbligato- dove si prendono le risorse per il reddi- nunce dei redditi del 2002 del condo- to di ultima istanza? Solo in minima no fiscale tombale varato l’anno scor- parte dal contributo sulle «pensioni so. Ci starebbero pensando i parlamen- d’oro». Il resto dai fondi regionali per tari della maggioranza per reperire più maggioranza le politiche sociali. Il risultato è para- risorse. , come al soli- dossale: le Regioni ricche potranno atti- to, non si sporca le mani: dovranno vare la misura, quelle più povere (dove farlo i peones. Non si sa ancora se l’ulti- suoi referenti politici (l’Udc e frange di An). Nonostan- l’intervento si presume più necessario) mo schiaffo a contribuenti onesti e la- te l’assalto all’arma bianca degli alleati, Tremonti è non potranno farlo. Nella stessa area voratori dipendenti arriverà: sta di fat- I ministri irritati riuscito a tenere lontano il governatore della Banca di intervento si inseriscono i «tagli» a to che finora chi ha rispettato le regole d’Italia dal controllo della nuova Cassa. «Ho vinto 10 a enti locali e Regioni. I Comuni parla- ambientali e fiscali ha preso tanti di zero» avrebbe detto ai fedelissimi. Tutto nelle sue mani no di 2,6 miliardi di euro in meno nel quegli scossoni da far tremare i polsi. E da Tremonti pigliatutto anche nella sanità. L’articolo 50 del decretone dispone 2004. Per le famiglie significa meno non solo. A guardare le norme di Fi- un monitoraggio capillare su ricette e ordini di farma- asili nido, meno aiuti per l’affitto, me- nanziaria e relativi collegati (decretone ci. Si prevede una dettagliata raccolta di dati da inviare no palestre. Le Regioni denunciano e contro-riforma delle pensioni) si leg- utti ce l’hanno con lui. È il destino del via computer non al ministro Girolamo Sirchia, ma che ciascun cittadino dovrà spendere ge in filigrana una gigantesca beffa: pa- ministro del Tesoro». Nell’entourage di Giu- naturalmente al titolare dell’Economia. Della docu- in media circa 300 euro in più per i gano i più poveri e i più deboli. Altro «T lio Tremonti si smorzano i toni, ma la sen- mentazione non resterà traccia né nelle farmacie, né servizi (la metà di quella somma si rife- che non mettere le mani in tasca agli sazione dell’accerchiamento resta. Il fatto è che il su- nei dispensari: tutto finirà in un grande archivio di Via risce soltanto alla sanità) che non po- italiani (parola di premier davanti alle per-guardiano dei conti non fa proprio nulla per piace- Venti Settembre. Se Sirchia piange, non tranno essere erogati. Anche in questo solite telecamere). Le tasche escono re agli alleati di governo. Anzi, fa esattamente il contra- ride. In ogni passaggio per la creazione dell’Istituto caso la media dice poco: per chi ad svuotate da questo trittico confeziona- rio: calpesta le prerogative degli altri dicasteri pur di italiano di Tecnologia si prevede il «concerto» con il esempio soffre di malattie croniche la to nelle stanze di Via Venti Settembre, concentrare poteri nelle sue mani. «Il governo sono ministero dell’Economia. A presentare il progetto in cifra schizzerà molto più in alto. I più strizzando l’occhio al quartier generale io», potrebbe dire parafrasando il suo amato Re Sole. America è stato inviato il Ragioniere generale dello deboli pagano di più. Letteralmente de- del Carroccio. Vediamo dove si rintrac- Lo spirito «assolutista» si rintraccia anche nei tre prov- Stato Vittorio Grilli. Che c’entra con la tecnologia? vastati escono i dipendenti pubblici ciano i «furti» ai portafogli delle fami- vedimenti di bilancio che ha appena confezionato. Chi Da questa ossessione di potere assoluto esce a pezzi (si sa che a Tremonti piacciono poco), glie. può davvero negare che la (contro) riforma delle pen- . Il quale era partito con un «condonic- forze armate e polizia incluse. Gli stan- Prima di tutto, le pensioni. Chi sioni sia nata a Via Venti Settembre piuttosto che in chio» da un miliardo di euro e si è ritrovato uno ziamenti previsti coprono meno della vorrà ritirarsi dal lavoro con le vecchie Via Veneto? È stato lui, Tremonti, a «propagandarla» scempio da 3,3 miliardi. E non ha potuto fiatare. Esatta- metà delle loro (legittime) richieste. Al- regole dopo il 2008 perderà fino al in tutte le sedi internazionali e a dettare le condizio- mente come Maroni, Sirchia e Moratti. Anche il più l’appello mancano 3,5 miliardi di eu- 30% dell’assegno previdenziale. E con- ni-capestro per eventuali modifiche. Il ministro del deciso potrebbe uscire a brandelli da ro. La maggioranza sarebbe intenziona- siderato che il trattamento pensionisti- Welfare ne esce sottodimensionato, ridotto a semplice un confronto con il Super-ministro. Le ultime voci che ta ad accontentare almeno i militari, co equivale in alcuni casi all’80% del- esecutore. Ma questo è l’unico caso in cui non si perce- si sentono in Senato, infatti, rivelano l’intenzione di ma soltanto per il pregresso. Va malis- l’ultimo stipendio, di fatto i redditi sa- pisce attrito politico, perché quei diktat sono «orche- reperire 7,5 milioni di euro per il Coni dai fondi per le simo anche sul fronte del fisco. Nes- ranno quasi dimezzati. Ovvio che la strati» insieme al leader , così a Roberto Politiche agricole e per l’Ambiente, e non più da quelli sun recupero del fiscal drag e tassazio- maggior parte dei lavoratori sarà co- Maroni non resta che ingoiare in silenzio. dell’Economia. Perché il ripensamento? Semplice: me- ne maggiorata sul Tfr. Solo con queste stretta a restare al lavoro fino a 40 anni Diverso il caso della Cassa Depositi e Prestiti rifor- glio far pagare ad An quello che An chiede. Per Tre- due voci il governo sottrae ai cittadini di anzianità: sempre che i datori di mata nel «decretone». Qui il duello era meno visibile monti il Coni sta bene così. 3,3 miliardi di euro (2,8 per la prima, lavoro non vogliano sbarazzarsene, co- ma più «cruento». L’avversario era Antonio Fazio ed i b. di g. 500 milioni per la seconda).