Processo Graviano
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CORTE DI ASSISE DI APPELLO PALERMO IN NOME DEL POPOLO ITALIANO N° 7/2001 Sent. L’anno duemilauno, il giorno tredici del mese di febbraio N° 30/2000 R.G. N° 724/94 N. Reato LA CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI PALERMO Art.___________ Camp. Pen SEZIONE PRIMA Art.146190 lire 250.000 Composta dai sigg.ri: Camp. Civ. 1 Dott. Innocenzo La Mantia Presidente Compilata scheda per il Casellario e per 2 Dott. Caterina Grimaldi di Terresena Consigliere l’elettorato 3 Sig. Luigi Caldarella Giud. Popolare Addì _____________ 4 Sig. Girolamo Gucciardi “ “ Depositata in Cancelleria 5 Sig. Angelo Balistreri “ “ Addì __________ 6 Sig. M. Antonia . Di Mino “ “ Il Cancelliere 7 Sig. Rosa Di Girolamo “ “ 8 Sig. Loredana Barraco “ “ Irrevocabile Con l’intervento del Sost. Procuratore Generale dott. Antonio Il _____________ OSNATO e con l’assistenza della Sig.ra Antonella FOTI, assistente Il Cancelliere giudiziario ha pronunziato la seguente S E N T E N Z A nei confronti di: 1) GRAVIANO GIUSEPPE fu Michele, nato a Palermo il 30.09.1963 Arr. il 21.06.94; scarc. il 19.3.99; riarr. il 05.10.99 in atto detenuto Casa Circondariale di Napoli- Secondigliano DETENUTO - PRESENTE DIFENSORI: Avv. Sandro Furfaro Foro di Siderno Avv. Gaetano Giacobbe Foro di Palermo 1 2) GRAVIANO FILIPPO fu Michele, nato a Palermo il 27.06.1961 Arr. il 21.06.94; scarc. il 19.3.99; riarr. il 05.10.99 in atto detenuto Casa Circondariale di Tolmezzo DETENUTO – PRESENTE DIFENSORI: Avv. Giuseppe Oddo Foro di Palermo Avv. Francesco Inzerillo “ “ 3) GRIGOLI SALVATORE di Domenico, nato a Palermo il 05.07.1963. Arr. il 30.10.95; scarc. il 27.3.99, riarr. il 05.10.99, scarc. con ordinanza del Tribunale della libertà.del 28.10.99, domiciliato c/o S.C.P. Roma. ASSENTE PER RINUNZIA DIFENSORE: Avv. Maria Carmela Guarino con studio in Mussomeli PARTE CIVILE 1) COMUNE DI PALERMO in persona del Sindaco pro-tempore Rappresentato e difeso dagli Avv.ti Salvatore Modica Foro di Palermo Alberto Fiorino “ “ ASSENTE 2) PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO in persona del suo Presidente pro-tempore Rappresentato e difeso dall’Avv. Peria Rodolfo Foro di Palermo PRESENTE A P P E L L A N T I Il Procuratore Generale, il Procuratore della Repubblica di Palermo nei confronti di Graviano Filippo; la Parte Civile Provincia Regionale di Palermo nei confronti di tutti gli imputati nonché gli imputati. Avverso la sentenza emessa della Corte di Assise di Palermo il 5 ottobre 1999 con la quale: - Graviano Giuseppe, è stato dichiarato colpevole dei reati ascrittigli, unificati per continuazione sotto il più grave reato di omicidio premeditato, e condannato alla pena dell’ergastolo con isolamento diurno per la durata di anni uno. 2 - Graviano Filippo, è stato dichiarato colpevole del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, ascrittogli alla lettera A) dell’epigrafe, e condannato alla pena di anni dieci di reclusione; è stato assolto dai reati ascrittigli al capo B), C) e D) per non averli commessi. - Grigoli Salvatore,è stato dichiarato colpevole dei reati ascrittigli, unificati per continuazione sotto il più grave reato di omicidio premeditato, e concessa la diminuente di cui all’articolo 8 D.L. 13.5.91 n.152 convertito nella legge 12.7.91 n.203, condannato alla pena di anni sedici di reclusione. Tutti e tre gli imputati sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e ciascuno a quelle del proprio mantenimento in carcere durante la custodia cautelare. Sono stati dichiarati tutti interdetti in perpetuo dai Pubblici Uffici; Graviano Giuseppe interdetto legale e decaduto dall’esercizio della potestà genitoriale; Graviano Filippo e Grigoli Salvatore in stato di interdizione legale durante la pena. E’ stata ordinata la pubblicazione per estratto, per la parte concernente la condanna di Graviano Giuseppe, nell’albo pretorio del Comune di Palermo, nonché sul Giornale di Sicilia e La Repubblica per una sola volta a spese del condannato. Sono stati condannati tutti in solido al risarcimento dei danni a favore delle parti civili costituite da liquidarsi in separata sede per quanto riguarda il Comune di Palermo e liquidate in lire trecentomilioni per la Provincia Regionale di Palermo, nonché al rimborso delle spese sostenute dalle parti civili che sono state liquidate per il Comune di Palermo in lire 2.170.000 di cui lire 170.000 per spese vive, e per la Provincia Regionale di Palermo in lire 12.450.000 di cui 2.450.000 per spese. 3 CAPI D’IMPUTAZIONE: GRAVIANO Giuseppe e GRAVIANO Filippo: A) del reato previsto e punito dagli artt. 416 bis C.P. e 110, 416 bis C.P. per avere fatto parte- con funzioni di organizzazione e di direzione – dell’associazione per delinquere denominata «Cosa Nostra», avvalendosi quindi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva: per commettere delitti; per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici; per realizzare profitti ingiusti per se e per altri; per impedire ed ostacolare il libero esercizio del voto e per procurare voti ad altri in occasione di consultazioni elettorali. Con l’aggravante di aver avuto un ruolo direttivo ed organizzativo; con l’aggravante di aver partecipato ad una organizzazione armata e per aver finanziato le attività economiche, assunte o controllate, in tutto o in parte, con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti. In Palermo dal 29.09.82 alla data dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere (21.06.94) B) del reato previsto e punito dagli artt. 110, 575, 577 n.3 C.P. per avere, in concorso con ignoti ed in qualità di mandanti, con premeditazione, cagionato, attraverso l’esplosione di un colpo di pistola cal. 7,65 che lo attingeva al capo nella regione retroauricolare sinistra, la morte di Puglisi Giuseppe, parroco della Chiesa di San Gaetano in Brancaccio. In Palermo la sera del 15.09.93 C) del reato previsto e punito dagli artt. 10, 12 e 14 legge 14.10.74 n.497 e succ. mod., 110 C.P. per avere, in concorso con ignoti, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico una pistola cal. 7,65 Acc.to in Palermo il 15.09.93 4 D) del reato previsto e punito dagli artt. 81, 110, 610, I e II co. C.P. per avere, in concorso con ignoti, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, mediante violenza e minaccia esercitata anche attraverso l’uso di esplosivi ed attentati incendiari, costretto i componenti del Comitato Intercondominiale di Via Azolino Hazon e del Centro Sinistra Sociale diretto da padre Giuseppe Puglisi, a desistere dalla loro attività di impegno politico e sociale. Con l’aggravante di cui all’art. 7 del D.L. 13.05.91 n.152 In Palermo fino al 15.09.93 GRIGOLI Salvatore A) del reato previsto e punito dagli artt. 110, 575, 577 n.3 C.P. per avere, in concorso con Graviano Giuseppe e Graviano Filippo, in qualità di mandanti e con ignoti, agendo con premeditazione, cagionato attraverso l’esplosione di un colpo di pistola cal. 7,65 che attingeva la vittima al capo nella regione retroauricolare sinistra, la morte di Puglisi Giuseppe, parroco della chiesa di San Gaetano in Brancaccio. In Palermo la sera del 15.09.93 B) del reato previsto e punito dagli artt. 10, 12 e 14 legge 14.10.74 n.497 e succ. mod., per avere, in concorso con Graviano Giuseppe e Graviano Filippo ed ignoti, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico una pistola cal. 7,65. Accertato in Palermo il 15.09.93 C) del reato previsto e punito art. 416 bis C.P. per avere fatto parte dell’associazione per delinquere denominata «Cosa Nostra», avvalendosi quindi della forza di intimidazione, del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione 5 o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e pubblici servizi, per realizzare profitti ingiusti per se e per altri, per impedire ed ostacolare il libero esercizio del diritto di voto e procurare voti ad altri in occasione di consultazioni elettorali. Con l’aggravante di cui ai commi IV e VI dell’art. 416 bis C.P., per avere fatto parte di una associazione armata e per aver finanziato le attività economiche assunte, o controllate, in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti. In Palermo fino alla data del 25 ottobre 1995 CONCLUSIONI DELLE PARTI Il Procuratore Generale ha concluso chiedendo: Per Graviano Filippo la riforma della sentenza di primo grado e la condanna dello stesso, per i reati dai quali è stato assolto, alla pena dell’ergastolo e alle connesse statuizioni previste dalla legge. Per Graviano Giuseppe e Grigoli Salvatore la conferma della sentenza di primo grado. L’avvocato Salvatore Modica, patrono della Parte Civile Comune di Palermo ha concluso: Voglia l’On.le Corte rigettare gli appelli proposti dagli imputati, accogliere gli appelli proposti dal Pubblico Ministero, confermare la condanna degli imputati, in solido tra loro, al risarcimento dei danni a favore della scrivente amministrazione, da liquidare in separata sede. Condannare gli imputati al pagamento delle spese processuali del presente grado di giudizio, come da separata nota. 6 L’avvocato Rodolfo Peria, – patrono della Parte Civile Provincia Regionale di Palermo ha concluso: chiedendo il rigetto degli appelli degli imputati e la conferma della sentenza impugnata, con riforma parziale in ordine ai capi civili cui alla dichiarazione di appello, riformando quanto liquidato dal primo giudice.