TENEKE Opera in Tre Atti Libretto Di Franco Marcoaldi
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Fabio Vacchi TENEKE Opera in tre atti Libretto di Franco Marcoaldi dal romanzo Teneke di Yaşàr Kemal PERSONAGGI Nermin soprano Fikret Irmaklï tenore Resul Efendi baritono Memed Alì il Curdo baritono Zeyno Karï mezzosoprano Okçuoglu basso Il medico baritono Proprietari, Contadini e Contadine Prima rappresentazione: Milano, teatro alla Scala 22 settembre 2007 Vacchi: Teneke - atto primo ATTO PRIMO Scena I° Resul Efendi, immerso nel suo ufficio, mentre spulcia un enorme cumulo di carte. Si lamenta della sua situazione, schiacciato fra le pretese dei proprietari terrieri e il terrore della legge. RESUL RESUL Richiesta… richiesta… richiesta. (apre la lettera) Un fiume di richieste per la semina del riso, Allah, io ti ringrazio! dannata ricchezza della nostra terra. PROPRIETARI Scena II° Resul, non fare scherzi. Tutto il paese è pronto per l’arrivo del nuovo Kay- Resul, ti siamo sempre stati amici. makam. L’uomo scende dal treno. Lo accoglie un applauso scrosciante, e lui, vagamente intimorito, RESUL risponde al saluto. Come se non conoscessi quei IRMAKLÏ malavitosi dei latifondisti! Io servirò al meglio Se firmo l’autorizzazione la sacra e amata terra d’Anatolia: io intasco molti soldi, d’inverno dalla neve sepolta salvo finire poi nei guai e soffocata dalla polvere d’estate. per il resto dei miei giorni. Povero me! Mi manca un anno (Gli vengono presentati i più importanti proprietari alla pensione e sono costretto terrieri) a far le veci del prefetto, PROPRIETARI del nuovo Kaymakam. Sia lode all’uomo buono e giusto! Povero me! Oh, poveretto me! Vi prego e supplico, non fatemi del mal! IRMAKLÏ Mi manca un anno Voi siete buoni e giusti, alla pensione, e son costretto altro che terra di ladri, a fare le veci del prefetto fanatici e briganti. del nuovo Kaymakam. Ahimè! OKÇUOGLU PROPRIETARI È un giovane educato, è colto, è elegante. Resul, non fare scherzi. Su, preparate la più bella casa del paese. Ti siamo sempre stati amici. Letto con piume d’oca. Che devi fare? Devi firmare! Sì, vasi, tappeti e quadri alle pareti. Se no ti denunciamo al governo nazionale come un corrotto indegno e vile. PROPRIETARI Non ti scordare! I nostri investimenti Letto con piume d’oca. valgono il sangue di mille cani come te. Sì, vasi, tappeti e quadri alle pareti. (Irrompe in scena il Medico, trafelato e felice. ha OKÇUOGLU con sé un documento che porta una buona notizia) Auto inghirlandate, dolci, tamburi, MEDICO capretti e clarinetti. Resul, Resul! Ecco la lettera d’incarico del nuovo Kaymakam. PROPRIETARI Auto inghirlandate, dolci, tamburi, 1 Vacchi: Teneke - atto primo (Interviene il Medico e si capisce subito che il suo CONTADINI intervento è destinato a interrompere quell’atmo- Il sangue non c’è bisogno di versarlo. sfera idilliaca.) Te lo succhiano tutto le zanzare! MEDICO OKÇUOGLU Signore, questa è la terra dove alligna la zanzara e la malaria fa strage. Oh pupilla dei miei occhi, I contadini vivono in mezzo agli acquitrini; o mio figlio sconosciuto. i bambini, nelle stalle con le bestie Tu sia il nostro benvenuto. mangiano erba bollita e pane. CONTADINI OKÇUOGLU Che vergogna! Che impostura! Il ridicolo balletto di chi occulta (si fa avanti, spintonando indietro il Medico) con successo l’ingiustizia e la sventura. Non esageriamo. le cose sono molto migliorate. Scena IV° Un tempo i contadini vivevano peggio delle bestie. Irmaklï, fisicamente sbronzo, si avvia verso casa, Adesso ci dormono beati fianco a fianco. fischiettando l’ “Inno alla gioia”. Entra in casa Signore, non prestate ascolto e trova una lettera della fidanzata Nermin, che si a chi ci vuole male. trova in Europa. felice e trepidante la apre. Questa è una grande terra, IRMAKLÏ e grazie a voi vi splenderà, più forte, il sole. Tra tante voci, ne riconosco una, la voce dell’amore. Scena III° Festa. Okçuoglu si fa largo nella locanda, dove è NERMIN stato preparato un banchetto in onore dell’ospite. Sì, sono io, Nermin, la tua promessa sposa che ti parla dall’Europa, da Occidente. PROPRIETARI Sono qui per risanare una ferita della storia Salute allo straniero, a chi rinverdirà che ancora pesa sulla vita della nostra gente. gli antichi fasti della nostra terra. Radici diverse, unico futuro: Salute all’uomo di coraggio, al vero patriota. ma che immensa nostalgia! Mi mancano i tuoi baci e le tue carezze. OKÇUOGLU Sii forte, Fikret, e non temere: Oh pupilla dei miei occhi, come la nostra terra lega due mondi o mio figlio sconosciuto. con i suoi confini, la mia passione Tu sia il nostro benvenuto. attraversa mari e monti. Mai amanti sono stati più vicini. IRMAKLÏ (che ha bevuto troppo) È il vostro vino rosso a suggerirmi quello che devo fare. Affinché questo luogo tanto bello diventi ancor più bello, io verserò tutto il mio sangue. Fino all’ultima stilla verserò. 2 Vacchi: Teneke - atto secondo ATTO SECONDO Scena I° Ufficio del Kaymakam. Un luogo sporco, impolverato e unto. Fikret è sorpreso, dopo aver visto la bellezza della casa che gli è stata preparata. C’è ad attenderlo Resul Efendi. RESUL è un prodotto nazionale. Fikret, quanto ti sono grato. Abbiamo perso già sin troppo tempo, Kaymakam. devo recuperare i campi IRMAKLÏ che ho affittato. devo comprare ai contadini cotone, sesamo, cocomeri. Anche tu, e perché mai, se ti ho sostituito? E seminare riso, riso, riso… RESUL IRMAKLÏ Proprio per questo. Firmerò, statene certo. Questa zona si deve Non puoi immaginare la gioia sviluppare, sarà un nuovo paradiso. che mi hai dato. Ché niente al mondo rende quanto il riso. IRMAKLÏ Scena II° (tra sé e sé) Okçuoglu si presenta davanti ai contadini e ai pro- Curiosa gente, sempre contenta prietari spiegando la nuova strategia per allargare anche se non c’è motivo. le piantagioni di riso fin dentro il villaggio. (Comincia la lunga coda dei notabili, che porgono il OKÇUOGLU benvenuto e sottopongono le loro richieste.) Il Kaymakam è un uomo coraggioso. E ha già capito che per il bene della patria OKÇUOGLU bisogna convertire tutti i campi in riso. Kaymakam, bisogna procedere alla svelta. I soldati al fronte, se no, che mangeranno? Le richieste si sono accumulate. Dunque, mi raccomando, Voi sapete com’era questo luogo basta con la solita lagna: l’aria malsana prima di seminare il riso. ed ammorbata, la casa sprofondata Un deserto, una landa desolata. dentro l’acqua, le punture di zanzara. mendicava il contadino E soprattutto facciamoci un baffo che ora invece pianta il riso, dell’irrigazione periodica a singhiozzo. lo raccoglie, poi lo stiva dentro sacchi grandi, enormi… PROPRIETARI sì, grandi così. Basta con quelle leggi vecchie e insulse. (allarga le braccia per indicare) Solo una cosa conta: la produttività della nazione. MEDICO Raccontategli dei guai della zanzare. NERMIN Un dio nuovo ci governa OKÇUOGLU e si chiama produzione. (ridendo) Poco importa per chi affoga, se trionfa la nazione. Ma voi siete qui a curare o a menar gramo. Quando mi videro usare OKÇUOGLU la prima zanzariera mi diedero del pazzo. Ora ce l’hanno tutti, anche i più cenciosi. (rivolto ai contadini) C’è la malaria? Che ci volete fare? E poi: che sarà mai ‘sto fango? Vorrà dire che anche questo Forse qualcuno di voi nacque a palazzo? 3 Vacchi: Teneke - atto secondo Scena III° CURDO E come la metti con la legge? CURDO L’irrigazione deve essere a singhiozzo Che gran discorsi io sento. e i campi a cinquecento metri dalle case. però ho sentito dire di ricche bustarelle Di’ pure quello che ti pare. che avreste dato a quel bellimbusto che chiamate figlio. Invece a noi, (/Al duro colloquio hanno assistito i contadini, che di soldi pochi, di fango tanto. cercano di supplicare il capo dei padroni, ma con debolezza) OKÇUOGLU Attento a come parli, curdo. CONTADINI Ma non ti preoccupare, Ma le donne, signore, anche voi ne trarrete beneficio. pensate almeno a loro. Abbandonate i campi Pensate ai nostri poveri bambini. e io vi compro sesamo e cotone. Tutti contenti, no? OKÇUOGLU Ingrati! Traditori! So io cosa vi aspetta. CURDO Mi pagherete i danni. Io non vendo un bel niente, te l’ho detto. Vi ho rivestito e civilizzato. Vi pago in anticipo il cotone CONTADINI che non avete neanche lavorato. Okçuoglu, sei un uomo giusto, lo sappiamo. E voi che fate? Però pensa anche a noi: Andate appresso a un curdo sei mesi nella melma, la palude, che solo sa ripetere il vacuo ritornello il fango caldo. della legge. ve la do io la legge! (se ne va infuriato) OKÇUOGLU (ridendo) Scena IV° Si è visto mai niente per niente? Resul se ne sta pensoso con i piedi a mollo quando Avete seminato i campi? Ma dico, lo raggiunge il medico, ansioso e trafelato. compro cotone non ancora germogliato… e vi regalo la palude e la malaria. MEDICO E voi vi lamentate? resul, voi state qui con i piedi a mollo e intanto il vostro Kaymakam CONTADINI vede infangata l sua reputazione. Qui non si tratta di due giorni ma di sei mesi in mezzo al fango. RESUL Ah, il mio povero ragazzo! OKÇUOGLU I contadini ormai sono convinti della sua corruzione. Non me ne importa niente. Un angelo innocente finito Io l’intero villaggio allagherò. a sua insaputa all’inferno. Quanto sei intelligente, curdo. Irrigazione periodica, tot metri di distanza. Allora su, scrivi al governo, MEDICO che mettano in catena pure le zanzare: Invece di frignare, aiutatelo piuttosto. “niente da fare, pungenti signorine, al di là di quel confine, RESUL no, non potete andare”. Si fa presto a dire. E se poi qualcuno fa il mio nome? Allora sì che sono fritto. Allah, ti prego. Mi manca solo un anno alla pensione. 4 Vacchi: Teneke - atto secondo MEDICO essere preoccupato.